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I bicchieri monouso e i rifiuti in plastica stanno creando le rocce del futuro

Il problema dell’inquinamento da plastica assume proporzioni sempre crescenti anno dopo anno. Questo per due fattori: in primis l’impossibilità da parte dei microorganismi di degradare i polimeri di sintesi, che quindi si accumulano senza sosta sul pianeta, e secondariamente l’aumento dei consumi di prodotti confezionati anche nei paesi in via di sviluppo.

Una preoccupante conseguenza della presenza di rifiuti di plastica all’interno di praticamente tutti gli ecosistemi terrestri e marini è stato scoperto da alcuni ricercatori della University of Western Ontario che hanno scoperto una nuova tipologia di roccia.

Bottiglie e altri rifiuti di plastica

Queste rocce, dette plastiglomerati, sono state rinvenute alle Hawaii e derivano dalla fusione di materiali di origine naturale ed artificiale quali sabbia, basalto, coralli, legno, conchiglie e ciottoli, tutti tenuti insieme da plastica fusa. In alcuni casi i rifiuti sono stati invece rinvenuti all’interno delle cavità delle rocce, dalle quali è difficile che fuoriescano naturalmente.

Forse tra qualche milione di anni i nostri discendenti – ammesso e non concesso che la specie umana possa essere ancora in circolazione sul pianeta – si troveranno di fronte proprio dei plastiglomerati, la cui durata nel tempo è virtualmente infinita.

Combattere l’inquinamento da plastica si può e si deve, e per farlo si può iniziare da un gesto semplice come ad esempio la scelta di bicchieri monouso in materiali riciclabili. Il sito web Ecobioshopping propone alla sua clientela un vasto assortimento di questi prodotti “green”, tutti comodamente acquistabili online.

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