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“Esistono i pompieri a Venezia?” – le domande dei turisti alla scoperta di Venezia

Venezia è una città talmente unica da apparire quasi irreale, per chi non la frequenta abitualmente; le domande dei visitatori sono le più disparate, e i veneziani, attoniti, rispondono più o meno pazientemente.
Non appena arrivati in uno degli alberghi a venezia centro, la città diventa un enorme interrogativo per i turisti: da “come portano la posta?” a “esistono i pompieri a Venezia?”, la lista delle domande è potenzialmente infinita: si può andare in bicicletta? Come ritirano la spazzatura? Come fanno le mamme con i passeggini? Come arrivano i rifornimenti ai negozi? Dov’è il parcheggio più vicino a Piazza San Marco? I veneziani sanno guidare? Tutti hanno la barca? … e quante altre domande possono venire in mente ad un “campagnolo”, come i Veneziani chiamano scherzosamente gli abitanti della terra ferma … migliaia, e l’espressione di un abitante delle isole al sentire che i visitatori possono avere curiosità su cose che per loro sono naturali è sempre la stessa: stupiti, li osservano come farebbero con degli alieni – che in fondo è la stessa espressione dei turisti quando scoprono che gli autobus veneziani sono vaporetti, taxi, polizia, ambulanza, carabinieri e guardia di finanza girano per i canali con i loro motoscafi e i ragazzini, invece degli scooter, hanno i “barchini”. Per non parlare dell’espressione delusa di alcuni quando scoprono che non esistono parcheggi vicino a Piazza San Marco né in altri luoghi. E se ci si chiede se a Venezia esiste il codice della strada, la risposta è sì: esiste un codice … dei canali che regolamenta il traffico acquatico, dando istruzioni sul lato del canale da occupare e sulla velocità massima da tenere per limitare il moto ondoso, molto dannoso per la città; e c’è persino un semaforo.
La verità è che soggiornare per qualche giorno in delle camere hotel venezia non è sufficiente per trovare risposta a tutte le domande che vengono in mente girando per Venezia, e la cosa più facile, per chi non può fermarsi almeno qualche mese per vedere il funzionamento pratico della città, è chiedere. Le domande sorgono, e in fondo non sono poi così strane: in qualsiasi altra città le cose funzionano in maniera completamente diversa, e difficilmente si è abituati a considerare i canali come strade, le barche come macchine o addirittura camion e così via.
Il bello della città è, oltre che per le coppie in tour romantico che, scegliendo un hotel 4 stelle venezia centro, avranno tutto ciò che serve per trascorrere dei giorni di romanticissima vacanza, per i bambini: niente macchine, niente pericoli: Venezia è un grande parco giochi a loro disposizione. Ogni campo (così si chiamano le piazze di Venezia, che ha dei nomi tutti suoi per identificare i vari tipi di strade: oltre alle note calli, ci sono le fondamenta, che sono le strade che seguono il corso dei canali, i rii terai, che sono canali riempiti e trasformati in strade, e poi sotoporteghi, ovvero i sottoportici, campi e campielli, calli lunghe, larghe e così via) è perfetto per correre e giocare a palla, e il pericolo più grande è quello di perdersi o di cadere in canale … e sapete qual è la domanda con cui tutti lasciano Venezia? Rimane sempre la stessa: “come si vive a Venezia?”; la risposta più usuale, e verosimile, è “o la ami o la odi”.

A cura di Lia Contesso
Prima Posizione srl – strategie marketing

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