Nelle tante soluzioni che le banche ci offrono in sede di stipulazione del mutuo per l’acquisto di una casa, ci troviamo di fronte alla scelta del tasso con cui pagare le rate: fisso, variabile o misto. Il tasso fisso permette di avere sempre sotto controllo la propria rata, in quanto l’importo è uguale per tutta la durata del mutuo. Con il tasso variabile possiamo risparmiare qualcosa sugli interessi, ma in caso di aumento dei tassi d’interesse la rata potrebbe salire di parecchio senza darci la possibilità di prepararci.
Negli ultimi anni le banche hanno escogitato altre soluzioni per accedere a mutui con proposte vantaggiose: un esempio sono i mutui a tasso misto: il tasso misto permette al mutuatario di scegliere, in base alle condizioni praticate in fase di accensione del mutuo dell’istituto bancario, ogni 3 – 5 anni il tasso da applicare alla rata di mutuo, beneficiando dei vantaggi sia del tasso fisso che di quello variabile
In fase di preventivo di un mutuo chi sceglie a tasso misto solitamente parte con un tasso variabile per poi passare al fisso; nella fase a tasso variabile è molto importante “passare indenni” i primi anni, se il tasso di riferimento non muta in questo periodo, il vantaggio accumulato nel risparmiare pagando rate più basse compenserà potenziali aumenti futuri, inoltre, via via che si procede nella restituzione, la quota capitale diminuisce e un aumento del tasso farà sempre meno paura col passare del tempo (l’aumento della rata sarà sempre meno consistente più in avanti siamo con la restituzione).