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Romina Guidelli

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PHILOBIBLON AUCTIONS | ASTA 6 | ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

La Casa d’Aste PHILOBIBLON AUCTIONS è lieta di presentare:

ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA | ASTA 6                               

MERCOLEDì 8 GIUGNO 2016 ORE 16.30

Esposizione dei lotti

mercoledì 1 giugno ore 11-18, giovedì 2 giugno ore 15-19 (solo su appuntamento)

da venerdì 3 a mercoledì 8 giugno ore 11-18

Catalogo on line sul sito Philobiblon e sui portali Liveauctioneers e Invaluable 

 

Philobiblon Auctions | Philobiblon Gallery

Via Antonio Bertoloni, 45 – 00197 Roma – Italia

Telefono +39.06.45.55.59.70 –  Fax +39.06.45.55.59.91 – [email protected]

www.philobiblon.org

 

PHILOBIBLON AUCTIONS è lieta di presentare l’attesa asta di Arte Moderna e Contemporanea che si terrà l’8 giugno 2016. A seguito degli ottimi risultati ottenuti nelle recenti vendite italiane e internazionali riguardanti la pittura, la scultura e la grafica d’arte del XIX e XX secolo la Philobiblon Auctions presenta opere di artisti italiani e stranieri che sono stati iniziatori e testimoni di un secolo di innovazione artistica.

 

ARTE CONTEMPORANEA

*Alberto Burri, Arazzo bianco e nero del 1952 (210×180), esemplare unico*

Opere pittoriche e sculture di Vasarely, Nitsch, Goncharova, Evola, Masson, Ghani, Pirandello, Melotti, Pistoletto, Schifano, Fioroni, Raphael Mafai, Sironi, Guidi, Vespignani, Ziveri…

Disegni e grafiche di Baj, Calder, Castellani, Corneille, De Chirico, Depero, Dominguez, Donghi, Dorazio, Fontana, Hirst, Levine, Mafai, Maillol, Marini, Matta, Masson, Morandi, Paik, Pascali, Sanfilippo, Scarpitta, Schifano, Siqueiros, Tamayo, Villon, Zadkine…

Libri d’artista di Angeli, Bonnard, Bartoli, Corinth, Chagall, Fini, Guttuso, Masereel, Mac Orlan/Grosz, Warhol, XX siècle…

Copie di dedica di Chagall, De Chirico e lettera autografa di Marinetti a Prampolini…

 

ARTE MODERNA

Opere pittoriche e sculture di Morbelli, Delleani, Sartorio, Andreotti, C. Coleman…

Disegni e grafiche di A. Ricci, Fattori, Renoir, Manet, Legros, Berton, Besnard, Bonnard, Bracquemond, Colin, Denis, Brangwyn, Ricketts, Shannon…

Libri d’artista di Fortuny, Histoire des Peintres Impressionnistes, Besnard…

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CORRADO VENEZIANO “ISBN, I CODICI DELL’ANIMA”

CORRADO VENEZIANO

“ISBN, I CODICI DELL’ANIMA”

 DAL 29 GENNAIO AL 12 FEBBRAIO 2016

Galleria Nevskij 8 / San Pietroburgo / Russia

Gli Isbn di Corrado Veneziano alla Galleria Nevskij 8 di San Pietroburgo.

Dopo le mostre di Parigi (allo Espace en Cours) e di Bruxelles (all’Istituto Italiano di Cultura), Veneziano varca i confini della Unione europea con le sue opere pittoriche.”Isbn, i codici dell’anima” è il titolo che la Galleria Nevskij 8 – prestigiosa e affermatissima nella metropoli russa – dedica a Corrado Veneziano, cogliendo nelle sue opere: “la capacità di rimescolare in modo originalissimo la tensione commerciale del codice a barra con quella più poetica dell’astrazione di linee, colonne, trame, graffi…”.In questa “altalena” di colori e rievocazioni, prevale la capacità di restituire “l’anima” dei testi di opere letterarie e religiose dell’intera cultura mondiale, di tutti i tempi.

INFO

www.corradoveneziano.it

 

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GUIDO ORSINI “PASSATO PRESENTE”

 

COMUNE DI CERVETERI

Assessorato allo Sviluppo Sostenibile del Territorio

 

GUIDO ORSINI PASSATO PRESENTE”

DAL 16 AL 18 OTTOBRE 2015

A cura di Anna D’Elia e Romina Guidelli

 

SALE RUSPOLI: PIAZZA SANTA MARIA, CERVETERI (RM)

PREVIEW STAMPA GIOVEDÌ 15 OTTOBRE ORE 18.30

VERNISSAGE VENERDÌ 16 OTTOBRE ORE 18.30

Le sale espositive saranno visitabili da venerdì 16,

sabato 17 e domenica 18 ottobre 2015, dalle ore 16.00 alle ore 20.00

Libro d’artista.

Testi di Anna D’Elia, Romina Guidelli e Mary Angela Schroth

In occasione dell’inaugurazione della mostra sarà presente al pianoforte la Professoressa

Maria Grazia Ciofani

INFO MOSTRA: WWW.GUIDOORSINI.COM – MOB. +39 349 5202413

SPONSOR TECNICO MOSTRA: STRADA DEL VINO TERRE ETRUSCO ROMANE

 

Il 16 ottobre sarà aperta al pubblico la mostra “PASSATO PRESENTE” di Guido Orsini.

L’esposizione, che sarà visitabile dal 16 al 18 ottobre 2015 presso le prestigiose sale espositive di Palazzo Ruspoli, sito in piazza Santa Maria a Cerveteri, presenterà una selezione delle opere fotografiche di Guido Orsini dal 1992 al 2015. La scelta di un allestimento che non segue un ordine di esposizione cronologico ma concettuale, pone l’accento sulla poetica di un artista che si esprime attraverso una ricerca di tipo simbolico- rappresentativo, derivata da un approccio pittorico applicato al mezzo fotografico. Il progresso di questo studio negli anni e quello legato alla continua evoluzione degli strumenti fotografici, portano Orsini al confronto con supporti e mezzi tecnici di diversa fattura, che gli consentono una resa sempre più accurata dei particolari nell’opera, favorendo l’esposizione dell’intuizione artistica e dell’intenzione concettuale, concedendogli di affinare un elaborato alfabeto stilistico.  Le opere appaiono come riflessioni di un lucido pensatore che esplora l’ambiguità dell’immagine con un impulso archivistico, orientamento che lo induce alla selezione e alla documentazione del particolare come prezioso frammento protagonista dell’opera.

“Che siano foto sculture o immagini stampate su pellicole trasparenti, opere appese ad un muro o poggiate sul pavimento  le creazioni   di Guido Orsini  aprono a  nuove funzioni della fotografia e propongono una figura professionale sfaccettata e complessa. Quella che stiamo presentando non è la mostra di un fotografo, ma di un artista a tutto tondo che si confronta con lo spazio in installazioni multimediali in cui la foto racchiusa all’interno di oggetti, materializza elementi naturali (mare, cielo, alberi) ma anche paradossi. Accade quando le fotografie del cielo danno vita a fondali sottomarini e quelle del mare aprono squarci nel soffitto, spingendo l’occhio al di là dei limiti, metafora di uno sguardo aperto oltre il visibile.

Scopo non secondario di queste fotografie è ridefinire altezze e profondità, circoscrivere campi, evidenziare bordi, isolare forme, restituendo del paesaggio una nuova mappa visiva. Gran parte del lavoro di Orsini può essere letto come la ricostruzione dello spazio vivente, al cui interno l’artista ritrova limiti, misure, orientamenti”.                                                                                                                                                              Anna D’Elia

“La sperimentazione artistica di Guido Orsini è fatta al microscopio di un obbiettivo. Le sue fotografie cercano “molecole-forme” che partecipano alla visione dell’intero, le architetture perfette date dalle linee che costruiscono l’aspetto del soggetto, scelto e interpretato, partendo dal vero. L’immagine fotografica diventa un indizio capace d’attivare l’immaginazione dello spettatore alla ricerca delle parti mancanti, ma bastano pochi secondi per perdere l’orientamento. Il panorama s’avverte, ma non è più necessario. Orsini ci avvicina al concetto d’identità dimostrando come essa si determina grazie a infiniti dettagli, unici e imprescindibili, in cui risiede l’espressione e l’impressione delle cose. Con sentimento e squisita cura, estrapola i talenti contenuti nei suoi soggetti senza mai snaturarne la fisionomia, alla ricerca del carattere.

…Un giudizio puramente estetico, iniziale, stabilisce cosa prendere e cosa perdere nello scatto, in un processo di selezione naturale che mette Orsini in perfetto contatto con l’originale e l’autentico”.                                                                                                                                                        Romina Guidelli

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ARTE NELL’ORTO 2015 – IX EDIZIONE

ARTE NELL’ORTO 2015 – IX EDIZIONE

VENERDÌ 17 LUGLIO 2015 DALLE ORE 21:00

A CURA DI CLAUDIO MARINI

Arte nell’Orto – Via colle San Francesco,87  – Velletri (RM)

Venerdì 17 luglio 2015 sarà inaugurato l’evento ARTE NELL’ORTO giunto ormai alla sua IX EDIZIONE, presso la residenza di Velletri del maestro Claudio Marini, ideatore e promotore del progetto.  Questa straordinaria rassegna di Arte Contemporanea ha reso il giardino/orto di Claudio Marini un vero museo a cielo aperto, espressione del desiderio, avvertito dagli artisti come dal pubblico, di liberare l’arte dagli spazi a essa deputati per inserirla e viverla in un contesto “naturale”, sociale e condivisibile.

L’inaugurazione di ARTE NELL’ORTO rappresenta un avvenimento di simbolica immersione o il battesimo di ogni nuova nascita dell’arte dalla terra. Un evento unico, caratterizzato dall’entusiasmo e dall’attesa propri di ogni eccezionale accadimento.

Per questa IX edizione saranno presentate ai visitatori due nuove opere: il video “TOKYO” di VIRGINIO FAVALE e l’installazione “CAMPI ARATI” di MARIO VELOCCI.

Vogliamo ricordare tutti i lavori che sono stati realizzati nelle otto edizioni precedenti di Arte nell’Orto, ringraziando ogni artista che negli anni permette che da terra fertile nasca bellezza, tra la bellezza:                                                                                                                                                                                  “L’albero del sole” di Fausto Roma; “Non c’è difesa” di Claudio Marini, ; Giancarlo Soprano autore di “ La valigia degli angoli retti”; Sergio Gotti autore di “Oltre la porta”; “Alberi e alberi” (sette guardiani di un piccolo giardino) di Francesco Pernice; “ Nuvola” di Giorgio Galli; “Totem e totem” di Roberto Pruneddu  ; il “Centro della sfera” di Carmine Mario Muliere; “L’organo ad acqua” di Manfred Vogt;”Passi-partout” di Stefano Trappolini; “Cacciato dalla porta rientra dalla finestra” di Enzo Lisi; “Il sogno di Oliver” di Manlio Rondoni; “Flussi” di Alberto Timossi;  infine l’opera di Vincenzo Pennacchi che di anno in anno viene modificata  riuscendo sempre a sorprendere i visitatori.

ARTE NELL’ORTO: VIA COLLE SAN FRANCESCO, 87 VELLETRI (RM)

INFO: Tel. 06 9627651 – 347 3655251 / [email protected] / www.claudiomarini.it

Ufficio Stampa: Romina Guidelli / [email protected] / mob. 349 5202413

MEDIA PARTNER EVENTO:

EQUIPèCO – Laboratorio di messaggi & idee

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Adam Marušić, Zara Pleasure. Luce, linea e colore. Vibrazioni dal cielo della Dalmazia.

SpazioCima è lieto di presentare

Adam Marušić, Zara Pleasure
Luce, linea e colore. Vibrazioni dal cielo della Dalmazia.
A cura di Romina Guidelli

Inaugurazione giovedì 25 giugno 2015 ore 18.30 – Dal 25 giugno al 9 luglio 2015
Orari di apertura al pubblico della mostra: LUN/VEN dalle 15 alle 18. SAB/DOM su appuntamento. Ingresso Gratuito.
In questa nuova mostra del maestro dalmata a Roma, saranno esposte 10 opere inedite appartenenti alla sua ultima ricerca. Sulla tela, tra l’olio e gli acrilici, nelle carte incollate imbevute di colore e vento, Adam dipinge le vibrazioni della luce sotto il cielo di Zara. E’ la luce l’elemento fondamentale e il motore della ricerca dell’artista. La sua pittura interpreta l’istante in cui questa tocca gli elementi che compongono lo scorcio di un paesaggio o l’oggetto casuale che entra a far parte dell’inquadratura, rendendoli soggetti vivi e partecipi di un tempo presente: il tempo d’accadimento dell’opera. Ogni profilo ritratto appare protagonista esclusivo, eppure, la sua presenza al primo colpo d’occhio è quasi impercettibile, perché l’opera è pervasa dalla mutazione cromatica offerta dal cielo custode del tempo. Una ricerca che ferma l’immagine pittorica in una condizione di sospensione estetico-onirica perché fatalmente partecipata e che, allo stesso tempo, non risparmia l’occasione dell’esperienza della mimesi. “I colori di Adam Marusic si dividono e si mescolano a tempi alterni sulla tela, scanditi dal ritmo imposto dalle perpendicolari impresse come guida di un tempo in divenire che accade nell’esatto momento della creazione, eppure, comunica il suo ineluttabile trascorrere. Ecco perché quando il crepuscolo raggiunge il culmine, la luce prorompe e la linea cambia liberandosi dallo schema ordinato per abbandonarsi al segno che, raggiunto l’apice di un Sublime delirio, esplode. Allora, la pittura di Marusic, appare come un frammento prezioso del tempo, un intervallo assoluto e partecipato in cui passa la vita, sotto il cielo di Zara”.
Saranno presenti alla mostra il presidente del consiglio comunale di Zara Draden Grgurovic, il direttore dell’ente turistico di Zara Svonko Supe e i rappresentanti dell’ambasciata croata a Roma.
SPAZIO CIMA – Via Ombrone, 9 Roma, Italy – Contacts: [email protected] – www.spaziocima.it

SCHEDA TECNICA MOSTRA
ADAM MARUŠIĆ_ZARA PLEASURE
Inaugurazione: giovedì 25 giugno ore 18.30
Date: dal 25 giugno al 9 luglio 2015
Orari di apertura della mostra: LUN/VEN dalle 15 alle 18. SAB/DOM su appuntamento. Ingresso Libero.
Artista: Adam Marušić
Curatore: Romina Guidelli
Numero Opere: 10
Genere: pittura
Catalogo: testo a cura di Romina Guidelli
grafica a cura di Spazio Cima
Sede: SPAZIO CIMA, Via Ombrone, 9 Roma, ITALY
Info Sede: www.spaziocima.it – [email protected]
Partners Istituzionali: Comune di Zara, Ente per il Turismo di Zara, Comunità degli italiani di Zara, Unione Italiana, Università Popolare Trieste.
Sponsor Tecnici: Mediatis – Wine in Motion, Azienda agricola Terre di Sapori e di Saperi
Ingresso Gratuito

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CON I PROPRI OCCHI, MAURO MAGNI

Con i propri occhi, MAURO MAGNI

DAL 6 AL 27 GIUGNO 2015

Inaugurazione sabato 6 giugno 2015, dalle ore 18.

Orari di apertura al pubblico:Lun-Ven 10-13; 15-18 Sabato su appuntamento

Catalogo: a cura di Sissi Aslan

Testi di Sissi Aslan e Alberto Gianquinto

Dove: Via Antonio Bertoloni, 45 (zona Parioli), 00197 Roma

Costo: Ingresso libero

Telefono: (+39) 06 45 555 970

URL: http://www.philobiblon.org

Ufficio stampa: Romina Guidelli – mob.+39 349 5202413

 

La PHILOBIBLON GALLERY di Filippo Rotundo e Matteo Ghirighini è felice di presentare “Con i propri occhi, Mauro Magni”, una mostra dedicata all’opera dell’artista romano. L’esposizione consente un percorso di circa dieci anni attraverso dipinti, anche di grandi dimensioni, su tela, su metallo e su carta, e terrecotte.

Con i propri occhi, al suo secondo appuntamento, è un progetto che coinvolge due artisti romani, cinquantenni, Angelo Colagrossi, la prima delle due mostre (in svolgimento dal 9 al 30 maggio) e Mauro Magni (6-27 giugno), in due eventi espositivi presso la Philobiblon Gallery di Via A. Bertoloni 45 a Roma. Le mostre personali sono accompagnate da due cataloghi curati da Sissi Aslan, con testi critici di Sissi Aslan e Alberto Gianquinto. Le opere esposte, dipinti, carte e sculture in terracotta, sono il risultato delle ricerche artistiche che Colagrossi  e Magni  hanno sviluppato negli ultimi anni trovandosi a percorrere strade comuni che confluiscono nel titolo stesso del progetto Con i propri occhi. Le due mostre propongono indicano e suggeriscono il racconto e la prospettiva di Colagrossi e Magni attraverso declinazioni e strutture differenti ma articolate secondo una storia comune, quella del loro amore nei confronti della pittura e del loro disagio verso la perdita d’identità.

Con i propri occhi

MAURO MAGNI

 

Per Mauro Magni si deve parlare di nuovi tracciati, formali e iconografici, pur rimanendo ancorato ad una disciplina di visione che ha reso il suo percorso estetico–semiotico sempre conformato all’idea di sincerità in pittura. Magni si è, in questi ultimi dieci anni, diretto verso la ricerca di una soluzione impellente dei malesseri suoi e del mondo, descrivendo ossessivamente e per cicli le Montagne, prima, (suoi e nostri Montagne Sainte Victoire e Fujiyama), le Torri dopo, dal colore, pieno e spesso invadente, al bianco e nero, e infine gli incendi pensati come purificazione. Le seconde declinate nella vasta serie delle Torri di Babele (Nella confusione di Migdal, datato 2012, è il primo grande quadro del ciclo). “Nelle Torri ‑ scrive Sissi Aslan in catalogo ‑ il nostro artista maschera, ancora una volta, lo stordimento del conoscere e del superare nella dimensione iniziale dell’oggetto e della narrazione. Con ciò voglio dire che Magni segue un percorso di reiterazione ossessiva partendo, sempre, dalla rappresentazione naturale per concludere tale percorso seriale nella visionarietà. La grande tela Nella confusione di Migdal (2012) è solo l’inizio del cammino. E non solo di tale reiterazione ma, e soprattutto, della visceralità della visione via via sempre più dominante … Tutto è caos silente, ossimoro che serve per indicare esattamente il pensiero di Magni connesso al plurale della storia ma direi di tutte le storie. In effetti tutte le opere di quest’artista sono desolatamente silenti e mai percepibili come azione futura, semmai come passato agito meditazione su questo, forse come futuro possibile e desolante” (da Sissi Aslan, Sulla linea dell’orizzonte, acqua aria terra fuoco).

Relativamente al percorso iconografico di Magni Alberto Gianquinto scrive “Il monte si trasforma per diventare torre: torre di Babele, che si arricchisce di blisters, i contenitori in plastica di medicinali, opalescenti ai mutamenti della luce, sorta di alveari dei malanni del mondo, che necessita anche di placche di sostegno alla fragilità del suo essere e delle sue strutture sociali. Strutture complesse, fino ad architetture di forma quasi romanica, sovrastate da gabbie e antri, su un accenno di mare (o di lago), che è anche traccia di un orizzonte, indice di spazio tridimensionale. … Poi c’è Android’s Dream, altra torre ormai quasi azteca e torre infine che si infiamma, vulcano di una società apocalittica, che si autodistrugge. La sintassi costruisce qui anche sul nero, con antri e gabbie e luci di contrasto, che mettono in campo strutturazioni bruegeliane. Svolta positiva, compare il fiore di loto e, dopo un bianco monolitico, quasi concettuale e granitico, la torre assume quasi forma e dimensione di pagoda, dove i colori si fanno preziosi nell’argento e nell’oro” (da Alberto Gianquinto, Natura che tramuta e narra lo spessore dell’inconscio).

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