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climaveneta, Autore a Comunicati stampa e News
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Climaveneta per il nuovo data center BNP Paribas a Parigi

Val d’Europe fa parte della neonata città di Marne-la-Vallée che si trova a circa 30 Km da Parigi, vicino a Disneyland. Tutta l’area è stata costruita in collaborazione con la Walt Disney Company, che voleva creare un contesto urbano di tutto rispetto intorno al proprio Parco Divertimenti.  L’International Companies Park è un nuovo sviluppo di  6.575 m2 dedicato alle piccole e media imprese a Val d’Europe.

In questo contesto moderno e stimolante BNP Paribas, uno dei gruppi bancari più grandi al mondo per assets e capitalizzazione totali, ha deciso di costruire il suo nuovo data center.
Il Gruppo BNP Paribas opera in 75 paesi e impiega a circa 185.000 lavoratori in un totale di oltre 7000 filiali (di cui 2500 solo in Francia) che offrono servizi ogni giorno a 22 milioni di clienti nel mondo.

Il nuovo progetto si compone di due edifici rispettivamente di 1630 e 9990 m2, che sorgono su una superficie totale di 74965 m2 ed ha lo scopo di combinare le esigenze paesaggistiche del contesto in cui sorge e le politiche ambientali del gruppo bancario, riducendo quindi l minimo l’impatto ambientale. Nei nuovi edifici sorgono 4 data center che ospiteranno e renderanno possibili le attività di IR + Networks + telecomunicazioni e la maggior parte del server aziendali.

Oltre al nuovo data center di BNP Paribas, la Francia ospita sul suo territorio centinaia di server rooms al servizio di gruppi bancari, telefonia e internet in generale. I server devono essere costantemente raffreddati da unità che per contro producono una grande quantità di aria calda che solitamente viene dispersa in atmosfera, da cui l’idea di recuperare questa energia.

Un esempio di questa filosofia è la gestione intelligente dell’energia termica, offerta  in esclusiva da Climaveneta, in grado di offrire soluzioni sia per il comfort che per l’IT cooling. Nel caso in cui il data center sia integrato nell’edificio, invece di rimuovere l’energia prodotta dalla server room, è infatti possibile recuperarla, creando un impianto integrato per la climatizzazione, il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Questo significa che installando un refrigeratore o una pompa di calore Climaveneta è possibile raffreddare il Data center e recuperare il calore prodotto per il comfort degli ambienti adiacenti o per la produzione dell’acqua sanitaria. In questo modo si riesce a combinare un comfort assoluto con una totale assenza di sprechi, per migliorare la classificazione energetica dell’intero edificio ed ottenere un considerevole risparmio energetico annuo.

FOCUS SULLA CLIMATIZZAZIONE

Nella nuova sede BNP Paribas di Parigi Val d’Europe, Climaveneta ha fornito un sistema completo in grado di combinare l’affidabilità di un raffrescamento continuo al data center con la sostenibilità del comfort per gli uffici.
L’impianto si compone di 12 Chiller ad elevata efficienza e 28 unità close control per un totale di 12.200 kW installati ed oltre un Milione di Euro di fornitura.

Scendendo nel dettaglio le unità installate sono 2 FX FC NG 3902 SL-T in versione super silenziata con 100% positive free-cooling, in grado di garantire un consumo di energia quasi paro a zero e di raggiungere un EER di 36. Gli FX FC installati sono in versione NG, progettata per rispondere alle esigenze di quegli impianti dove non è consentito l’uso del glicole.
Sono inoltre stati installati 10 refrigeratori con sorgente aria FOCS2 3602 SL-K-S in versione compatta e super silenziata, in grado di adattarsi perfettamente ai differenti carichi termici grazie ad una precisa termoregolazione e di ottimizzare quindi il rapporto tra costi di esercizio e prestazione, massimizzando l’efficienza dell’impianto e di conseguenza dell’edificio.
Per il raffreddamento della server room ed il controllo puntuale della temperatura e dell’umidità interne sono stati installate 28 unità close control della gamma Accurate.
Tutte le unità -8 ACU 25, 4 ACU 30, 8 ACU 70, 8 ACU 171- sono state selezionate con la ripresa dal basso per una potenza frigorifera totale di 2448,8 kW.
Grazie al sistema per la climatizzazione offerto da Climaveneta il calore estratto dal data center viene recuperato ed utilizzato per riscaldare gli uffici e l’acqua sanitaria senza alcun costo aggiuntivo.

Thierry Martin, Direttore Generale di Climaveneta France afferma: “ E’ stato un piacere lavorare con un grande gruppo come BNP Paribas ed un’opportunità trovare il modo migliore per soddisfare le loro richieste in termini di raffrescamento ed efficienza.” E continua poi “Il nuovo data center a Val d’Europe è l’ultimo di una serie di progetti che Climaveneta ha realizzato per BNP non solo in Francia ma in tutta Europa, a conferma dell’affidabilità delle soluzioni proposte”.

Climaveneta si presenta quindi ancora una volta come una realtà fortemente innovativa e sempre pronta a fornire le risposte adeguate alle diverse esigenze di qualsiasi impianto.
Forte della grande esperienza nella produzione di unità per applicazioni industriali e commerciali, la gamma Climaveneta si presenta come la soluzione ideale per rispondere alle esigenze più sfidanti di chi progetta e gestisce oggi i Data center, in termini di affidabilità, efficienza, flessibilità e ridotti costi di proprietà.

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Efficienza energetica e riduzione nelle emissioni di CO2 non sono un Miraggio allo Sheraton Mirage

Lo Sheraton Mirage Resort è un edificio iconico sulla Gold Coast del Queensland, in Australia, costruito durante il boom edilizio degli anni ’80. La struttura sorge di fronte all’Oceano Pacifico sulla penisola naturale di Southport, ed è circondata da più di tre ettari di giardini tropicali e 5.000 m² di lagune, oltre alla magnifica piscina lagunare di oltre  750 m² che sorge di fronte alla famosa spiaggia Gold Coast.

Nel 2011, riconoscendo la necessità di affrontare un’importante opera di ristrutturazione, la nuova proprietà approvò un programma di ristrutturazione per un valore totale di oltre 26milioni di dollari che prevedesse il recupero delle camere e delle aree comuni, compresi bar e ristoranti.
Dall’altro lato Starwoods, il nuovo gestore della struttura, con il suo marchio Sheraton, era cosciente del fatto che per garantire ai suoi ospiti un’esperienza a cinque stelle fosse necessario garantire elevati livelli di comfort, pur nel rispetto delle responsabilità ambientali di una struttura tanto imponente, collocata in una posizione di assoluto prestigio.

Per essere sicuri che il resort rispondesse a tutti questi requisiti, sono stati messi in atto una serie di interventi per migliorare non solo l’estetica ma anche la performance energetica totale dell’edificio.
L’intervento ha infatti previsto l’installazione di nuove luci al LED, collegati a sensori di presenza, la sostituzione dei termostati nelle camere, collegati anche questi a sensori di presenza e contatti finestra.
Gli impianti meccanici e il BMS della struttura in prima battuta non furono inclusi nei piani di intervento, ma dopo una serie di guasti e black out avvenuti nel periodo Natalizio, con la struttura quasi al completo, si decise di intervenire anche su questi punti.

Il General Manager dello Sheraton Mirage diede incarico ad Airmaster, partner di Climaveneta in Australia, di condurre un audit energetico sulla struttura.
Tra i vari problemi identificati venne rilevato un malfunzionamento al sistema BMS e una grande inefficienza delle unità per la climatizzazione installate, che erano arrivate alla fine del loro ciclo di vita. Gli stessi chiller operavano inoltre con il refrigerante R11 (in phase out dal 1996, con il Protocollo di Montreal) ed R22, attualmente in phase out. In tutto furono identificate 30 misure indispensabili per ottenere un importante risparmio energetico sulla struttura. Riconoscendone l’urgenza, tali misure furono quindi inserite da subito nel programma di ristrutturazione.

FOCUS  SULL’IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE

Nonostante la sostituzione delle unità per la climatizzazione avrebbero dimostrato vantaggi immediati sui consumi energetici, Airmaster e Climaveneta identificarono alcune opportunità in grado di aumentare ulteriormente le performance energetiche del Resort, installando due chiller condensati ad aria, abbinati ad una unità polivalente ad acqua per la produzione simultanea di caldo e freddo.
Si progettò quindi un impianto di climatizzazione basato su due unità ad alta efficienza TECS2 a levitazione magnetica, abbinate ad un ERACS2-WQ della gamma INTEGRA. Si tratta di un’evoluzione dei tradizionali gruppi frigo reversibili a pompa di calore, cioè di unità in grado di produrre contemporaneamente acqua refrigerata e calda, specifiche per impianti a 4 tubi.
In tutti quei mesi dell’anno in cui nell’edificio è prevalente la richiesta di freddo (estate e mezze stagioni), il caldo che viene generato sul condensatore è gratuito, al contrario  quando nell’edificio è prevalente la richiesta di caldo (inverno pieno), il freddo che viene generato sull’evaporatore è gratuito.
La peculiarità delle unità INTEGRA di Climaveneta è che in ogni momento dell’anno le stesse massimizzano autonomamente l’efficienza del ciclo energetico con cui si genera l’energia calda e fredda.  In particolare l’efficienza massima si ha nei periodi medio stagionali nei quali più probabile è la contemporaneità di richiesta di caldo e di freddo.

Per massimizzare l’efficienza dell’impianto Climaveneta ed Airmaster hanno suggerito l’adozione di una soluzione impiantistica largamente diffusa in Europa che prevede lo sfruttamento dell’acqua di falda, in grado di mantenere una temperatura costante durante tutto l’anno. Nel caso dello Sheraton, si è deciso di sfuttare l’acqua della laguna antistante la struttura come parte integrante del nuovo impianto.
Oltre all’aumento di efficienza energetica, un ulteriore beneficio derivato dal nuovo impianto è stato la semplificazione dell’installazione, con il conseguente contenimento dei costi.

“Climaveneta costruisce unità intelligenti. Quello che ci piace è che costruisce con successo unità polivalenti da anni , usando componenti comuni, di marchi noti, che ci sono assolutamente familiari. Ma ancora più importante è il fatto che ogni unità sia testata prima di lasciare la fabbrica, evitanto qualsiasi spiacevole sorpresa in fase di avviamento.”
Wayne van Aken,  Responsabile  della filiale Airmaster di Queensland.

L’audit ha anche evidenziato l’inefficienza del sistema usato per scaldare l’acqua della piscine.
L’acqua, mantenuta ad una temperatura costante di 27,5 °C durante tutto l’anno, come da parametri Sheraton, veniva infatti riscaldata da una caldaia a gas, dai consumi elevati e capace di produrre una quantità di emissioni di CO2 consistenti.  Per ottimizzare l’efficienza energetica Airmaster ha diviso i carichi tra elevati e parziali tra i tre chillers Climaveneta. I due vecchi chiller per i carichi elevati da 1290kW sono stati sostituiti da due unità Tecs ad acqua da 1220kW, mentre i il chiller dedicato ai carichi ridotti è stato sostituito da un ERACS da 640kw, leggermente più largo del suo predecessore ma molto più performante.

L’installazione di ogni chiller è avvenuta nell’arco di cinque giorni con gli altri 2 chiller ancora in funzione, quindi senza mai spegnere del tutto l’impianto, garantendo continuità al funzionamento della struttura.
“Ad essere sinceri, grazie agli sforzi sostenuti in fase di installazione, non c’è stato nessun disguido all’impianto ne nessun fastidio per la clientela. Dal momento che nessuna delle tre unità serviva l’intero complesso non è stato necessario chiudere la struttura né disturbare la clientela” Ha affermato il direttore dei lavori allo Sheraton Mirage Resort.

Questo progetto è stato completato con l’installazione di un sistema di supervisione: ClimaPRO.
Si tratta di un sistema di gestione e ottimizzazione di impianti centralizzati, utilizzato per ridurre drasticamente i consumi legati alla climatizzazione ed al riscaldamento dell’acqua delle piscine.
Il sistema ha consentito di ottenere e misurare una riduzione dei consumi di gas di oltre il 60% e di elettricità del 30% rispetto all’anno precedente.
Sei mesi dopo l’installazione delle nuove unità Climaveneta, le performance dell’impianto hanno già superato le più rosee aspettative. Grazie ad un monitoraggio e ad un’ottimizzazione continua, l’impianto continuerà a migliorare le proprie performance energetiche.

Non è quindi un caso che questo edificio sia stato inserito tra la rosa di candidati a due prestigiosi riconoscimenti come i premi CIBSE e l’AIRAH per le performance energetiche degli edifici.
E non è un caso se le soluzioni d’avanguardia Climaveneta sono scelte nei progetti in più sfidanti tutto il mondo, sia nei nuovi edifici che nelle ristrutturazioni, per aumentare l’efficienza energetica e ridurre gli sprechi, garantendo sempre il massimo comfort interno, anche nelle strutture ricettive più rinomate come lo Sheraton Mirage Resort in Australia.

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Climaveneta per il grattacielo più bello del Mondo

Il prestigioso traguardo è stato annunciato lo scorso  19 novembre dal Politecnico di Milano, dove Bosco Verticale progettato da Stefano Boeri è stato scelto tra oltre 800 progetti  e nominato all’unanimità come il grattacielo più bello del mondo. Nella motivazione all’assegnazione si legge “Il Bosco Verticale è un progetto meraviglioso e rappresenta sicuramente un modello per lo sviluppo di aree ad alta densità di popolazione in altri paesi europei”.

Il premio, nato nel 2003 e consegnato ogni due anni, è rivolto a tutti quegli edifici non inferiori ai 100 metri di altezza e valuta numerosi  parametri tra cui sostenibilità, design, qualità degli spazi e integrazione con il contesto urbano. E proprio all’insegna della sostenibilità è stato progettato e realizzato anche l’impianto di climatizzazione di Bosco Verticale, complesso composto da due torri residenziali di 80 e 112 metri di altezza (27 e 19 piani, 113 residenze totali) in grado di ospitare 800 alberi fra i 3 e i 9 metri di altezza, 11.000 fra perenni e tappezzanti, 5.000 arbusti, per un totale di oltre 100 specie diverse.

FOCUS SULLA CLIMATIZZAZIONE

Questi edifici, moderni e complessi, richiedono nell’arco dell’anno freddo e caldo anche contemporaneamente. Sono quindi state selezionate per questo impianto 4 unità INTEGRA  ERACS2-WQ 2152 di Climaveneta, con condensazione ad acqua, un’evoluzione dei tradizionali gruppi frigo reversibili a pompa di calore, in grado di produrre contemporaneamente acqua refrigerata e calda.  In tutti quei mesi dell’anno in cui nell’edificio è prevalente la richiesta di freddo (estate e mezze stagioni), il caldo che viene generato sul condensatore è gratuito,.al contrario  quando nell’edificio è prevalente la richiesta di caldo (inverno pieno), il freddo che viene generato sull’evaporatore è gratuito. La peculiarità delle unità INTEGRA di Climaveneta è che in ogni momento dell’anno le stesse massimizzano autonomamente l’efficienza del ciclo energetico con cui si genera l’energia calda e fredda. In particolare l’efficienza massima si ha nei periodi medio stagionali nei quali più probabile è la contemporaneità di richiesta di caldo e di freddo.

Per massimizzare l’efficienza energetica dell’impianto, il progetto energetico prevede lo sfruttamento dell’acqua di prima falda, risorsa rinnovabile peculiare dell’area Milanese, con temperatura costante di 15°C circa tutto l’anno. L’acqua viene estratta dal sottosuolo tramite 12 pozzi di mungitura ed inserita in un anello di distribuzione da 350 mm che raccorda tutti gli edifici del  nuovo quartiere di Porta Nuova. L’acqua “energeticamente esausta” che esce da ogni edificio confluisce poi in una seconda rete ad anello che va a scaricare nella Martesana.

Il livello del corso d’acqua è monitorato da un sensore di livello in modo da impedire lo scarico qualora si verificassero condizioni di piena. In tali frangenti, limitati nel tempo sia in termini di durata che di frequenza, l’acqua viene dirottata verso sei pozzi di re immissione in falda.

Obiettivi primari del sistema impiantistico progettato sono la flessibilità di utilizzo degli spazi in termini di riconfigurabilità in base alle esigenze dell’utilizzatore finale, di modificabilità dei carichi trattati e degli orari di utilizzo;  la possibilità di contabilizzare tutti i consumi di ogni singolo ipotetico affittuario, la semplicità di utilizzo e l’efficienza energetica.

L’installazione di unità polivalenti per la climatizzazione estiva ed invernale in grado di lavorare sfruttando una risorsa rinnovabile quale l’acqua di falda hanno permesso di accrescere notevolmente l’efficienza energetica e ridurre drasticamente le emissioni locali di CO2 degli edifici del rinato quartiere Porta Nuova di Milano, tutti certificati LEED, o, come nel caso di Bosco Verticale, in fase di certificazione LEED GOLD.

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ACCURATE 2.0: maggiore flessibilità per un’efficienza senza paragoni

A seguito del successo della famiglia ACCURATE, Climaveneta, leader europeo nella climatizzazione e condizionamento di precisione, presenta ACCURATE 2.0, il secondo step evolutivo della gamma di condizionatori di precisione ad acqua refrigerata. Disponibile da subito per entrambi i mercati a 50 e 60 Hz, la nuova serie si arricchisce di nuove tecnologie mirate a migliorare la flessibilità e affidabilità delle macchine garantendo allo stesso tempo gli elevati standard di efficienza richiesti dalle applicazioni IT.

Per la nuova gamma Climaveneta ha posto particolare attenzione all’adozione di componenti tecnologicamente all’avanguardia, arrivando a riprogettare internamente gli  scambiatori di calore per permettere alle unità di lavorare con temperature dell’acqua più elevate. Pur mantenendo inalterate le dimensioni dell’unità, sia in altezza che in larghezza, l’area di scambio è stata aumentata per assicurare un ulteriore miglioramento delle performance e ridotte perdite di carico. Per la sezione ventilante inoltre, sono stati selezionati dei ventilatori EC PUL con motore a commutazione elettronica realizzati in materiale plastico ultraleggero che assicurano una modulazione costante e precisa del flusso d’aria e una riduzione fino al 25% dell’energia assorbita rispetto ai tradizionali ventilatori EC.

La principale novità della gamma è l’introduzione di due nuove versioni EXPANDED concepite per far fronte alle esigenze di raffreddamento di data center di medie e grandi dimensioni. Le unità presentano infatti un nuovo layout costruttivo che prevede una sezione ventilante completamente indipendente, filtri con dimensioni maggiorate e scambiatori sovradimensionati; tutte scelte tecnologiche che permettono di sfruttare al meglio la potenzialità del free cooling, assicurando risparmi energetici fino al 40% e valori di EER senza precedenti. Disponibili nelle due versioni standard e con doppia batteria, AC e AB EXPANDED si affiancheranno alle unità ACCURATE 2.0 AB e AC standard, offrendo ai gestori di data center un ventaglio ancora più completo di soluzioni per installazioni con o senza pavimento flottante.

Il cuore intelligente delle unità è Evolution+, un controllore integrato di ultima generazione che si adatta velocemente alle condizioni e ai parametri ambientali grazie ad avanzate logiche di gestione e controllo. Basato su un algoritmo avanzato denominato ADS (Adaptive Set Point), Evolution + consente di bilanciare dinamicamente i carichi termici delle unità mediante un sistema innovativo denominato ACTIVE REDUNDANCY e di gestire in maniera ottimale le unità che lavorano in free cooling sfruttando appieno il potenziale energetico dell’aria esterna per raffreddare il data center(ACTIVE FREE COOLING).

Disponibile con due diverse modalità di raffreddamento a singolo e doppio circuito, la nuova gamma ACCURATE 2.0 copre un esteso range di potenze da 4 a 235 kW. Un’offerta sempre più vasta di soluzioni per una versatilità a 360°, sempre accompagnata da un approccio customizzato e orientato al cliente per rispondere concretamente anche alle richieste più sfidanti.

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Efficienza energetica e comfort nella nuova sede di AB Medica SpA

Quasi ultimati i lavori di realizzazione della nuova sede della società AB Medica SpA, specializzata nella produzione e commercializzazione di tecnologie mediche, bio-materiali, dispositivi chirurgici e macchine robotizzate per operazioni chirurgiche.

L’edificio, situato alle porte di Milano, è stato sviluppato dall’Architetto Giuseppe Tortato e dalla società di ingegneria impiantistica Planning S.r.l. coniugando gli aspetti funzionali e simbolici espressi dalla società committente, alla volontà di demarcazione e riqualificazione di un contesto periurbano affiancato dal tratto autostradale della Milano-Varese.

Parlando della nuova sede ABMedica l’Architetto Tortato afferma “La mia attività è sempre stata volta a rompere le convenzioni  proponendo progetti che restituiscano la centralità dell’esperienza sensoriale, immaginando un uomo cosciente, desideroso di vivere esperienze vere.

Il risultato è un edificio icona, in grado di rappresentare i valori di eccellenza ed innovazione propri della filosofia del gruppo, ma anche fortemente contemporaneo con una grande attenzione all’efficienza energetica ed al benessere psicofisico dell’ambiente di lavoro.

La particolare conformazione del lotto ed i vincoli autostradali hanno infatti guidato il disegno verso una forma triangolare simile a uno scafo nautico che scivola tra colline artificiali con funzione di isolamento termico e acustico dell’insieme.

L’edificio è stato dotato di impianti tecnologici all’avanguardia che sfruttano energie rinnovabili associate all’acqua di falda e all’aria rispondendo alle prerogative di un edificio di Classe A.

FOCUS SULLA CLIMATIZZAZIONE

L’analisi energetica condotta su questo sistema edificio-impianto ha portato alla progettazione di  una centrale termofrigorifera con un sistema ibrido di pompe di calore: una pompa di calore del tipo polivalente acqua-acqua ERACS2-WQ 3202 S con sfruttamento dell’acqua di falda ed una pompa di calore del tipo polivalente aria-acqua ERACS2-Q 1762 XL-CA-E con sfruttamento della componente termica dell’aria. In funzione della richiesta di energia dell’edificio, della temperatura dell’aria esterna e della conseguente efficienza della centrale, il sistema di controllo provvede alla attivazione di una o dell’altra pompa di calore.

Entrambe le unità polivalenti installate presso la nuova sede di AB Medica SpA appartengono alla gamma INTEGRA di Climaveneta. Si tratta di un’evoluzione dei tradizionali gruppi frigo reversibili a pompa di calore, cioè di unità in grado di produrre contemporaneamente acqua refrigerata e calda, specifiche per impianti a 4 tubi.

In tutti quei mesi dell’anno in cui nell’edificio è prevalente la richiesta di freddo (estate e mezze stagioni), il caldo che viene generato sul condensatore è gratuito, al contrario  quando nell’edificio è prevalente la richiesta di caldo (inverno pieno), il freddo che viene generato sull’evaporatore è gratuito. La peculiarità delle unità INTEGRA di Climaveneta è che in ogni momento dell’anno le stesse massimizzano autonomamente l’efficienza del ciclo energetico con cui si genera l’energia calda e fredda. In particolare l’efficienza massima si ha nei periodi medio stagionali nei quali si ha la massima contemporaneità di richiesta di caldo e di freddo.

A completamento dell’impianto è stato installato ClimaPRO, il nuovo sistema di gestione e di ottimizzazione di Climaveneta studiato per minimizzare i consumi energetici e semplificare la conduzione e la manutenzione della centrale termofrigorifera. Il dispositivo di super visione controlla ogni singolo componente della sala macchine direttamente coinvolto nella produzione e nella distribuzione dell’energia termica e frigorifera, coinvolgendo quindi le unità termofrigorifere, i gruppi di pompaggio e gli eventuali sistemi di smaltimento, garantendo la priorità della sorgente di energia rinnovabile (acqua o aria) al fine di minimizzare i consumi.

Inoltre, ClimaPRO misura dal campo in tempo reale le variabili di funzionamento di ogni singolo dispositivo e ramo di impianto per mezzo di dedicate linee di comunicazione seriale ed analogiche. I dati letti vengono confrontati con i dati di progetto di ogni singola unità alle diverse condizioni di lavoro, consentendo quindi di attuare strategie di controllo basate su algoritmi dinamici che tengono in considerazione le reali condizioni operative.

Da sottolineare che ClimaPro è un sistema completamente aperto, capace cioè di integrarsi con altri sistemi di gestione per scambiare tutte le informazioni necessarie sui controlli, sull’allarmistica e sui dati in generale.

L’Ing Marazzi, di Planning Ingegneria Impiantistica, che ha curato la progettazione tecnica dello stabile afferma: “Il sistema ClimaPro è il cuore innovativo della centrale termofrigorifera. La visualizzazione e la storicizzazione delle variabili controllate, permettono di effettuare un effettivo e sostanziale energy management. Inoltre la garanzia di una costante e continua verifica del mantenimento delle performance nei range di progetto e la segnalazione immediata di ogni scostamento permettono di mantenere la centrale in efficienza senza prevedere la presenza di personale specializzato.”

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Una nuova definizione di comfort altamente efficiente

Climaveneta, leader europeo con oltre 40 anni di esperienza nel settore della climatizzazione e del condizionamento dei moderni edifici, ha ideato WTA, una nuova unità autonoma e altamente versatile per il trattamento, il rinnovo e la purificazione dell’aria. WTA è infatti in grado di integrarsi perfettamente con impianti di climatizzazione diretta o idronica, offrendo una soluzione che ben si adatta alle richieste di specifiche applicazioni quali uffici, centri direzionali, scuole, ospedali e centri commerciali.

Concepita per assicurare livelli di efficienza molto al di sopra della media e un comfort perfetto in ambiente, la neo nata in casa Climaveneta combina un sistema di recupero attivo con uno statico, sfruttando l’aria di espulsione come sorgente energeticamente vantaggiosa per il funzionamento del circuito termodinamico. La batteria di smaltimento infatti non utilizza l’aria esterna come sorgente di scambio, ma impiega l’aria di estrazione contenuta in ambiente che si trova ad una temperatura più favorevole. Questo consente alla macchina di lavorare con temperature di condensazione ed evaporazione ideali aumentando notevolmente l’efficienza del circuito frigorifero.

Tutte le unità presentano logiche di controllo evolute e componenti tecnici ad elevata capacità di regolazione che consentono di rispondere puntualmente alle più diverse richieste termiche e di rinnovo dell’aria. Il compressore scroll con motore inverter permette infatti di modulare in maniera continua, precisa e automatica la resa termica dell’unità, erogando esattamente la potenza necessaria e mantenendo costante la temperatura dell’aria di mandata senza alcuno spreco di energia. La movimentazione dell’aria è invece affidata ai ventilatori plug fan a controllo elettronico, particolarmente rinomati per l’elevata affidabilità assicurata e gli elevati rendimenti entro un ampio campo di funzionamento.

Per incrementare ulteriormente l’efficienza della macchina, il recuperatore di calore a flussi incrociati è stato dotato di una speciale serranda by-pass particolarmente utile nei periodi in cui il clima è più mite. Quando infatti la temperatura dell’aria esterna diminuisce ed è prossima alla temperatura dell’aria di espulsione, il contributo del recuperatore a flussi incrociati diminuisce, per cui risulta molto più vantaggioso per l’unità by-passarlo evitando così inutili sprechi di energia.

La nuova gamma WTA è disponibile in 9 taglie che coprono un range di portata d’aria da 2.100 a 12.600 m3/h. Ulteriori componenti come ad esempio la batteria di pre-trattamento ad acqua e la sonda di CO2, sono disponibili come accessori opzionali per far fronte anche alle richieste impiantistiche più sfidanti.

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FOCS3-W, la tecnologia c’è ma non si vede

A seguito del successo internazionale della rinomata gamma FOCS, Climaveneta amplia l’offerta di chiller condensati ad acqua e presenta FOCS3-W, il nuovo  refrigeratore con compressore vite ed evaporatore a fascio tubiero allagato.

L’unità è il risultato di un processo di innovazione continuo nell’ambito della progettazione interna dei componenti mirato ad offrire ai clienti una soluzione altamente efficiente, affidabile e allo stesso tempo flessibile.

Differentemente dagli altri prodotti della famiglia FOCS, FOCS3-W utilizza un esclusivo evaporatore allagato progettato e realizzato internamente da Climaveneta per raggiungere livelli di efficienza sempre più elevati (EER 5,8).  Grazie ad un design unico, questo componente assicura una perfetta separazione e recupero dell’olio, massimizzando così la potenza frigorifera dell’unità e ottimizzando l’operatività dei compressori. Un ulteriore incremento dell’efficienza è garantito dall’adozione della valvola ad espansione elettronica localizzata all’interno dell’evaporatore che garantisce il perfetto allagamento dei tubi sia a pieno carico che ai carichi parziali e permette di minimizzare le perdite di carico, assicurando così una completa evaporazione del refrigerante.

Dal punto di vista estetico, FOCS3-W si presenta molto più compatta rispetto alle altre unità della gamma. Un layout essenziale che non significa  meno innovazione; al contrario tutta la tecnologia è  contenuta in meno spazio così da assicurare una maggiore flessibilità in fase di progettazione sia nel caso di nuovi impianti che in impianti preesistenti.

Il cuore dell’intero sistema è il controllore W3000 caratterizzato da logiche di controllo proprietarie e un rinnovato software che assicura la massima rapidità e flessibilità di adattamento ad ogni dinamica. Come opzione è disponibile anche la nuova interfaccia touch screen con ingresso USB per  assicurare rapidi e facili aggiornamenti dell’applicativo.

Tutte le unità FOCS3-W sono disponibili oggi con range di potenza da 188 a 1693 kW.

Una gamma completa pensata per rispondere puntualmente alle esigenze più sfidanti di applicazioni comfort e di processo.

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ClimaPro migliora le performance energetiche degli edifici

Considerando le emissioni mondiali di CO2, è fondamentale evidenziare come la maggior parte di queste, ben il 74%, sia causato dalla produzione dell’energia. Di queste poi, il 36% deriva dal riscaldamento invernale e dalla climatizzazione estiva, una quantità considerevole confrontata con il 35% causato dal mercato mondiale del trasporto aereo!

Scendendo nel dettaglio del riscaldamento e del raffrescamento è utile ricordare come, negli edifici commerciali, la climatizzazione pesi per il 45% sul consumo totale di energia, e di questi il 65% venga impiegato per il solo funzionamento della plant room. Questa può essere considerata come il cuore dell’impianto di climatizzazione, è propriamente il luogo in cui si producono l’acqua calda e fredda destinate agli altri sottosistemi dell’intero edificio.

Le unità che compongono l’impianto di climatizzazione, solitamente alloggiate nella plant room sono chiller, pompe di calore e caldaie; dispositivi lato sorgente: aria, acqua, terra; e altri sistemi di distribuzione: pompe, valvole e tubazioni.
I chiller e le pompe di calore sono i dispositivi con il maggior consumo energetico e rappresentano il 78% del consumo energetico totale della centrale.
La sua ottimizzazione risulta quindi cruciale per migliorare il profilo energetico complessivo dell’edificio e può essere gestita in modo efficace solo da tecnici competenti e qualificati.
Dalla sua vasta  esperienza nella climatizzazione, Climaveneta ha quindi ideato ClimaPRO: la soluzione di controllo e ottimizzazione altamente specializzata per la plant room.

In effetti i sistemi BMS, tipicamente installati in tutti i moderni edifici, integrano e raccolgono dati provenienti da impianti di diversa natura che controllano aree o funzioni specifiche dell’edificio.
Grazie alla sua architettura di sistema avanzata, ClimaPRO vanta funzioni uniche che migliorano, rispetto ai tradizionali sistemi BMS, il controllo e la gestione dei dispositivi della centrale, conseguendo in tal modo livelli di ottimizzazione senza uguali.

La regolazione degli impianti centralizzati di climatizzazione è un tema complesso che non può essere rappresentato da un’unica funzione o algoritmo, ma rappresenta piuttosto un processo continuo articolato in diversi livelli che concorrono a garantire il risultato migliore.
Tutti gli elementi dell’impianto coinvolti nella produzione e nella distribuzione dell’energia devono di conseguenza operare in perfetta sintonia al fine di ridurre al minimo il consumo energetico derivante dal loro stesso utilizzo.

Per questo diventa necessario prevedere un sistema specifico con funzioni di ottimizzazione, che consista in evolute logiche di controllo in grado di assicurare il conseguimento di politiche di risparmio energetico affidabili nel tempo.
Senza le doverose procedure di misurazione e verifica in campo unite alle sistematiche attività di calibrazione dei principali dispositivi, anche i migliori impianti di climatizzazione subiscono col tempo significativi livelli di degrado prestazionale.
Con ClimaPro i dati acquisiti vengono accuratamente comparati con i dati di progetto di ogni singola unità in varie condizioni di esercizio per calcolare le efficienze e gli indici prestazionali delle singole unità e dell’intera centrale.

ClimaPRO consente quindi per la prima volta di passare dalle consuete logiche di “manutenzione programmata” ad intervalli di  tempo fisso ad una più efficace “manutenzione preventiva”. In questo modo le attività di manutenzione vengono eseguite in base a reali necessità in relazione alle effettive condizioni operative rilevate sulle unità in campo.

Tutti i dati acquisiti sono inoltre direttamente disponibili e accessibili sia da locale che da remoto da un qualsiasi computer senza la necessità di  installare costosi software proprietari.
La tecnologia web assicura l’accessibilità alla plant room da qualsiasi parte del mondo, utilizzando un qualsiasi dispositivo dotato di un web browser collegato a internet, indipendentemente dalla piattaforma hardware o software su cui opera.

I vantaggi apportati all’edificio sono già evidenti nelle realizzazioni effettuate:  Palazzo Aporti a MIalno, lo Sheraton Mirage Resort in Australia, il nuovo centro logistico Amazon a Piacenza. Applicazioni diverse in località accomunate dagli stessi obiettivi: aumento dell’efficienza, razionalizzazione dei costi di esercisio, gestione energetica avanzata e supporto a sistemi BMS esistenti.

ClimaPRO rappresenta pertanto il migliore investimento per sfruttare il potenziale di risparmio energetico ottenibile da una gestione intelligente della plant room, abbattendo di fatto i costi operativi di gestione.

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Climaveneta sustainable comfort per Marble Arch House, a Londra

Per realizzare ed allocare un immobile di successo oggi  è necessario progettare e costruire edifici green, in grado di ottenere le certificazioni energetiche e di fornire vantaggi economici reali sia alla proprietà che agli occupanti dell’edificio stesso. Seguendo questa filosofia di pensiero Marble Arch House a Londra, progettata e realizzata da British Land , costituisce un esempio di moderno edificio di prestigio con un forte approccio sostenibile.

Progettato dagli Architetti Bennetts Associates, il complesso polifunzionale si estende su una superficie totale di circa 15.000  m² e si compone di 9.300 m² ad uso ufficio, 4.500 m² ad uso commerciale e dieci appartamenti di lusso, che si affacciano su Seymour Street. Il progetto utilizza un’estetica moderna ed essenziale, in particolare nel modo di affacciarsi su Hyde Park, con grandi vetrate che si aprono sul lato ovest dell’edificio.

Grande sforzo è stato profuso per minimizzare il fabbisogno energetico e le emissioni di gas nocivi  grazie alla creazione di una gerarchia energetica, atta a ridurre i consumi energetici, soddisfare il fabbisogno rimanente nella maniera più efficiente possibile ed infine riccorrere ove possibile all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili. A Marble Arch House ci si è quindi posti l’ambizioso obiettivo di contenimento delle emissioni di CO2 a circa 21,3 kg per m² all’anno, che sarà raggiunto grazie all’introduzione di alcune tecnologie di punta come i nuovi vetri a controllo solare che riducono l’apporto di calore dall’esterno di oltre il 60%. Seguendo i principi della BCO, queste vetrate sono state progettate per massimizzare la luce naturale durante il giorno, senza innalzare la temperatura interna, riducendo quindi anche la richiesta di illuminazione artificiale. Questo consente di migliorare le performance energetiche ed il comfort dell’edificio, valorizzando la splendida vista su HydePark. Per la parte di riduzione dei consumi è noto come impianti innovativi, basati su tecnologie all’avanguardia, siano la chiave di volta per ottenere un significativo risparmio energetico per ogni edificio. La progettazione di impianti meccanici a consumi ridotti, nello specifico per la produzione di caldo e freddo, è stata la priorità del team di sviluppo di Marble Arch House fin dalle prime fasi di progetto.

“British Land è solita adottare per i propri sviluppi immobiliari le tecnologie più avanzate, integrandole in maniera appropriata tra di loro e all’interno dell’edificio per ottenere la massima efficienza energetica possibile. Le numerose esperienze positive maturate con Climaveneta in precedenti progetti ci hanno convinti ad installare le loro unità anche a Marble Arch House. Questa scelta ha contribuito fortemente all’ottenimento della certificazione BREEAM Excellent dell’edificio e delle performance energetiche raggiunte da questo sviluppo.” afferma Sarah Cary, Sustainable Developments Executive di British Land.

Un’attenzione particolare è stata quindi rivolta all’impianto di climatizzazione che gioca un ruolo chiave in questo progetto, come in ogni altro sviluppo immobiliare. L’impianto si basa su due caldaie a ridotte emissioni e due refrigeratori di liquido con compressori a levitazione magnetica TECS di Climaveneta, che alimentano un impianto a 4 tubi. Lo studio di progettazione dopo un’attenta analisi ed uno studio di fattibilità ha selezionato unità condensate ad aria. Un impianto con unità condensate ad acqua e torri di raffreddamento non era realizzabile in questo sito visto il ridotto spazio tecnico disponibile sul tetto e considerate le spese accessorie necessarie per il mantenimento dell’impianto. Dall’altro lato è stato escluso un impianto di tipo geotermico perché la falda sottostante non era accessibile, mentre la strada della cogenerazione non era percorribile a causa della vicinanza di edifici residenziali che non ha consentito la costruzione di un adeguato sistema di condutture. Le unità ad elevata efficienza e condensate ad aria di Climaveneta sono apparse come il miglior compromesso possibile: le dimensioni ridotte hanno consentito di ottimizzare le aree verdi e minimizzare l’impatto estetico, le ridotte emissioni sonore delle unità in funzione hanno consentito l’installazione in un contesto così densamente popolato e centrale, rispettando i vincoli acustici ristretti imposti all’edificio. Il trattamento dell’aria è garantito da UTA ad elevata efficienza energetica con recupero di calore.

Data la necessità di garantire ai futuri tenants la massima flessibilità nella gestione degli spazi interni, lo studio di progettazione ha concepito un sistema altamente configurabile, specie per quanto riguarda la distribuzione interna dell’aria. L’impianto è infatti personalizzabile su ogni piano, garantendo agli occupanti la possibilità di scegliere tra impianto tradizione a 4 tubi con terminali idronici, impianto a travi fredde passive con ventilazione naturale, o a travi fredde attive con ventilazione forzata e free-cooling notturno.

Grande attenzione è stata quindi posta in fase di progettazione per garantire il funzionamento dell’impianto anche con diversi sistemi di distribuzione, funzionanti a differenti temperature ( 8°C / 14°C per i terminali idronici e 14°C / 17°C per le travi fredde) nella maniera più efficiente possibile. Questi risultati possono essere raggiunti utilizzando un circuito ad iniezione d’aria per ogni piano.

“Abbiamo progettato questo impianto per consegnare a British Land la soluzione più efficiente e sostenibile per questo sviluppo di prestigio, utilizzando in maniera innovativa le tecnologie più avanzate presenti oggi sul mercato.  Le precedenti esperienze positive con Climaveneta, la capacità delle sue unità di rispondere alle esigenze più stringenti del progetto, combinate all’accurata assistenza pre e post vendita ricevute, hanno orientato la nostra scelta verso queste unità con compressori  a levitazione magnetica” afferma Alex Dunn, Executive Engineer  presso Hoare Lea, lo studio di progettazione dell’impianto di Marble Arch House.

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La gamma FOCS60 pronta per nuovi mercati

Per venire incontro alla richiesta sempre maggiore di unità alimentate elettricamente alla frequenza di 60 Hz, Climaveneta presenta in questi giorni FOCS60, i nuovi chiller con compressore vite per installazione esterna. Una combinazione perfetta tra comfort, flessibilità ed efficienza resa possibile da un’attenzione estrema alla qualità dei componenti e da scelte tecnologiche all’avanguardia, tra le quali spiccano l’adozione di esclusivi evaporatori a piastre o a fascio tubiero, questi ultimi in grado di garantire un risparmio energetico compreso tra il 40% e il 60% sul consumo delle pompe se combinate con il sistema opzionale VPF a portata variabile .
Fulcro delle performance elevate della gamma è la termoregolazione precisa e accurata che rende la macchina altamente affidabile e facilmente adattabile alle più diverse condizioni di carico richieste dai moderni edifici. Anche il campo di funzionamento risulta estremamente vasto; tutte le unità FOCS60 infatti sono in grado di operare a pieno regime con aria esterna fino a 46°C (115°F) e addirittura oltre grazie all’utilizzo di uno speciale Kit HT disponibile come accessorio.

Ulteriore elemento di differenziazione è la possibilità di recuperare parzialmente il calore di condensazione grazie all’adozione di uno speciale desurriscaldatore disponibile come accessorio.
Il calore recuperato, pari al 20% della potenza frigorifera, viene quindi utilizzato per produrre acqua calda sanitaria gratuitamente recuperando energia che sarebbe dispersa in ambiente.
La consapevolezza che in numerose applicazioni i livelli sonori sono il fattore critico di maggior rilievo, ha portato Climaveneta a focalizzare particolare attenzione sul tema delle emissioni acustiche proponendo un speciale kit Noise Reducer NR che contribuisce a ridurre le emissioni sonore di 7dB(A), rendendo le unità FOCS60 la miglior combinazione silenziosità/efficienza disponibile oggi sul mercato.

La gamma FOCS60 è disponibile in due versioni che rappresentano la migliore garanzia di risposta precisa ad ogni richiesta impiantistica: FOCS60/K da una parte si propone come la gamma più completa con capacità frigorifere da 147 a 1728 kW (41-492 tons). La versione CA invece è stata concepita come la scelta vincente in quelle applicazioni dove i requisiti di efficienza sono particolarmente vincolanti. Grazie infatti all’adozione di scelte tecnologiche innovative e ad una progettazione ottimale di tutti i componenti interni, FOCS60/CA è caratterizzata da prestazioni elevatissime sia a pieno carico che ai carichi parziali.

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Climaveneta per l’efficientamento energetico dei Datacenter esistenti

Attualmente in Italia e più in generale in Europa sono rare le aperture di nuovi datacenter, mentre sono largamente diffusi gli interventi di ristrutturazione e miglioramento delle strutture esistenti. Questi sono molto delicati dal punto di vista ingegneristico e richiedono grande flessibilità impiantistica per adattare le esigenze di sostituzione degli apparati installati e di posizionamento degli stessi a quelle di corretto e continuo funzionamento del sito anche durante i lavori, senza però trascurare i requisiti di affidabilità ed efficienza, tipici dei moderni datacenter.
D’altra parte è fondamentale ricordare come gli impianti di climatizzazione e antincendio siano di vitale importanza per un datacenter. In particolare il cattivo funzionamento dell’impianto di climatizzazione può causare il blocco degli apparati causando disservizi dei flussi telefonici/dati non solo localmente ma anche a livello nazionale. Affidarsi a partner affidabili e competenti, in grado di mettere know how ed expertise a servizio dell’operatore e dei suoi siti, è quindi una scelta obbligata per l’operatore.
“Dopo uno studio attento delle soluzioni tecnologiche proposte ed una conoscenza approfondita della rete pre e post vendita dell’azienda, abbiamo scelto per i due siti attualmente in fase di efficientamento soluzioni HPAC di Climaveneta” afferma il Core Infrastructure & Energy Technical Coordinator di Vodafone, che prosegue “si tratta della prima collaborazione avviata con l’azienda Veneta, che ci ha impressionati positivamente per la professionalità ed il tempismo dimostrati nel rispondere ad ogni nostra richiesta.”
Vodafone sta infatti effettuando il rinnovamento con il conseguente efficientamento energetico di due importanti MSC, uno nel Sud Italia e l’altro nel Nord-Est del nostro Paese. Per i due siti, seguiti da due distinti studi di progettazione sono state effettuate scelte impiantistiche completamente diverse, ma entrambe mirate ad un uso più razionale dell’energia. Se infatti da un lato la soluzione idronica scelta per il sito del nord-est garantisce massima efficienza energetica ed affidabilità e minimo impatto ambientale, dall’altro le unità ad inverter installate nel sito del Sud Italia permettono di centrare perfettamente la resa ai carichi parziali, che rappresentano oltre il 75% del normale tempo di funzionamento di un datacenter.

Entrando nel dettaglio delle scelte tecnologiche adottate per i due MSC si nota come mentre per quello del Nord lo studio BMZ di Milano ha scelto una soluzione ad acqua con 6 unità close control AC 70 abbinate a due refrigeratori di liquido NX/LN-KS e ad un dry cooler. Al contrario per il sito del Mezzogiorno lo studio Progeda ha progettato un impianto a tutta aria, prevedendo l’installazione di 13 unità close control di cui 3 ridondanti per un totale di 40kW di potenza sensibile totale. Le unità sono tutte dotate di compressori inverter e sono suddivise in 4 di tipo under i-AX 50 all’interno della sala, 4 i-AX 29 a mandata frontale all’interno della sala e 5 di tipo under i-AX 50 complete di plenum Free-Cooling, installate all’esterno della sala e canalizzate. Ogni unità con free-cooling verifica il delta di differenza tra temperatura interna della sala ed esterna e, con delta maggiore di 5°C e temperatura esterna compresa tra 7°C e 20°C, attiva il funzionamento in Free-Cooling. Tutte le unità sono collegate tra loro in lan ed hanno interfaccia per sistema Mod-Bus. L’integrazione della tecnologia inverter con i plenum per Free-Cooling Diretto rappresenta la soluzione più efficiente disponibile oggi sul mercato in quanto le due tecnologie si sostengono a vicenda. Infatti ove la funzione Free-Cooling non sia sufficiente ecco che la tecnolgia Inverter si attiva modulando la potenza frigorifera necessaria per coprire il carico termico totale.

Nella progettazione di entrambi i siti la parola d’ordine è stata flessibilità. Trattandosi infatti di ammodernamento di strutture esistenti, che non potevano essere spente durante i lavori ma che dovevano al contrario mantenere sempre attiva la propria funzionalità era indispensabile trovare soluzioni ingegneristiche e di prodotto che permettessero al sito un corretto funzionamento anche durante le fasi di lavorazione. “Climaveneta ha dimostrato grande flessibilità sia a livello di progettazione di prodotto che di capacità di intervento in loco per adattare le unità alle reali esigenze dell’MSC” afferma il progettista del sito del Sud Italia.

Con un’offerta fatta di soluzioni avanzate, che vanno dall’aisle containment alle porte refrigerate, passando dal free-cooling diretto al recupero di calore totale e flessibile, e con una leadership tecnologica indiscutibile, Climaveneta si propone come la parte positiva del cambiamento in atto nel mondo dei data center. Un’evoluzione green che sta investendo queste strutture, con lo scopo di renderle più efficienti, sostenibili e remunerative.

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Unità Climaveneta ad elevate efficienza presso la nuova sede Coca-Cola a Londra

Coca-Cola Enterprises Ltd’s UK e Coca-Cola Europe hanno trasferito più di 550 dipendenti presso la nuova sede di New Bakers Court, un edificio degli anni 60 appena rinnovato, situato ad Uxbridge, west London, con una superficie totale di 10.000mq.
Il vecchio stabile con la facciata di mattoncini rossi a vista è diventato oggi una moderna palazzina uffici dalle facciate bianche, per cui Coca-Cola ha firmato un contratto d’affitto di 15 anni.
Gli ottimi collegamenti con il centro di Londra e con l’Europa, grazie alla vicinanza ai terminal di treni e autobus anche diretti al vicino aeroporto di Heatrow, sono stati uno dei motivi che hanno spinto il colosso delle bibite gasate a scegliere questa come nuova sede per le proprie attività, unita al fatto che anche la precedente sede si trovava nelle vicinanze.
New Bakers Court ha ottenuto la certificazione BREEAM ‘Excellent’ ed è attualmente oggetto di valutazione di idoneità da parte di BREEAM.
Le misure sostenibili adottate comprendono l’utilizzo di materiali riciclati ove possibile, la presenza di centri raccolta e smistamento rifiuti ed una migliore gestione dell’energia con il relativo monitoraggio dei consumi.
In particolare l’illuminazione si interna che esterna è stata progettata rispettando le linee guida del CIBSE, le unità per la climatizzazione sono state selezionate in classe A secondo Eurovent, e la gestione delle acque piovane risponde alle direttive dell’Agenzia per l’ambiente. Sono inoltre state adottate misure specifiche per rispettare la biodiversità con l’introduzione di aree verdi composte da vegetazione locale, che hanno sostituito le specie esotiche preesistenti.

La gestione razionale dell’energia ed il payback degli impianti sono risultati essere parametri di valutazione dell’edificio fondamentali per il cliente. In effetti in passato i tenants erano interessati principalmente ad avere un comfort ottimale all’interno dello stabile, mentre oggi si aspettano di combinare questo aspetto ad un’elevata efficienza energetica dell’edificio.
Il progettista degli impianti tecnologici e meccanici di New Bakers Court afferma: “Abbiamo utilizzato le tecnologie più avanzate in questo recupero edilizio di prestigio, incluso un sistema di climatizzazione innovativo per creare un ambiente di lavoro confortevole rispettando le indicazioni sulla sostenibilità imposte da BREEAM.”

Il progetto, in quanto recupero edilizio di edificio storico, è stato sottoposto a vincoli particolari che hanno escluso l’utilizzo di alcune tecnologie, tra cui le turbine eoliche e le pompe di calore geotermiche, giudicate troppo invasive.

Fotovoltaico e solare termico sono invece stati esclusi dalla progettazione rispettivamente per vincoli finanziari e tecnici, che non hanno reso conveniente il loro utilizzo per costi elevati o complessità dell’installazione.
Dall’analisi è quindi emerso che la scelta dei refrigeratori di liquido per soddisfare le esigenze di climatizzazione dell’edificio era la migliore possibile e che a fronte di un investimento di poco superiore per l’acquisto di unità ad alta efficienza, era possibile ottenere grandi risparmi in termini di costi di esercizio annui.
Le unità Climaveneta sono quindi apparse la migliore scelta possible, rappresentando il giusto compromesso tra le esigenze di climatizzazione dell’edificio, i vincoli imposti e le richieste di efficienza energetica del cliente.
Sono quindi state selezionati due refrigeratori di liquido ad alta efficienza con sorgente aria per installazione esterna FOCS2/CA, in Classe A per Eurovent, che garantiscono una potenza frigorifera totale di 1800kW. I FOCS2/CA sono unità flessibili ed affidabili, capaci di adattarsi automaticamente alle differenti condizioni di carico termico grazie alla precisa termoregolazione, garantendo così consumi energetici ridotti in fase di funzionamento.
“Abbiamo cercato tra le tecnologie più innovative” afferma il progettista degli impianti tecnologici e meccanici “ e questa soluzione è apparsa la più adatta per una ristrutturazione di rilievo come questa. Le unità saranno idonee allo scopo anche per il prossimo futuro.”
Grazie alla grande esperienza Climaveneta nel riscaldamento e raffrescamento di edifici nuovi e restaurati in tutto il mondo, l’azienda ha conquistato la fiducia dei progettisti più esigenti e delle aziende più innovative come Coca-Cola.

Sian Jones, Direttore Progetti di Coca-Cola-Enterprises, commenta: “La nostra sede è stata per molti anni ad Uxbridge e siamo quindi molto contenti di essere rimasti in questa zona, contribuendo al processo di rinascita di un vecchio edificio. Ora abbiamo una sede di lavoro all’avanguardia che ha la flessibilità di accogliere le nuove esigenze del nostro business incoraggiando allo stesso tempo i nostri impiegati ad accrescere la loro cultura sostenibile. Siamo infatti orgogliosi che la nostra sede sia un edificio a basse emissioni e zero rifiuti”.

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Unità Climaveneta a Central St Giles, il primo progetto di Renzo Piano nel Regno Unito

Central St Giles nasce da un progetto di Renzo Piano per il recupero dell’ ex Ministero della Difesa a Londra. Gli edifici costruiti su una superficie totale di 400.000 mq, sono stati sviluppati da Legal & General Property e Mitsubishi Estate ed ospitano oggi le sedi di importanti società come WPP, Google e NBCUniversal.
Al piano terra dell’edificio si trovano nove unità commerciali con alcuni ristoranti, mentre in un edificio separato all’interno dello stesso sviluppo sono stati ricavati 109 appartamenti, creando un mix di residenziale e sociale, uno spazio aperto assolutamente diverso da quello precedente, in grado di cambiare completamente l’atmosfera di quest’area centralissima di Londra. Gli edifici, che sono stati completati nel 2010 e sono certificati BREEAM ‘Excellent’, sono facilmente riconoscibili per le loro facciate multi-colore, ottenute con 134.000 piastrelle in ceramica smaltata nei toni del verde, arancio, lime e giallo. Dal punto di vista della sostenibilità le facciate sono state progettate per offrire la migliore efficienza termica.
Tutte le misure mirate ad ottenere la massima sostenibilità sono state, ovviamente, parte della progettazione dello sviluppo, realizzata ad opera della società di ingegneria Arup. La manutenzione degli impianti è stata poi affidata a Broadgate Estates.

Gli elementi altamente sostenibili inseriti nel progetto includono: quattro piani di tetti verdi, alcuni dei quali accessibili dagli inquilini; 60% di recupero e riutilizzo dell’acqua piovana per irrigazione ed usi sanitari; 80% del riscaldamento degli edifici proveniente da caldaie a biomasse (si tratta del primo progetto con caldaia a biomassa installata nel centro di Londra); comfort interno garantito da unità Climaveneta, leader Europeo nella climatizzazione con focus su efficienza energetica e sostenibilità, 100% di recupero dell’acqua delle torri di raffreddamento che vengono riutilizzate come acque bianche ed infine 90% di riciclo dei materiali edili provenienti dalle demolizioni e 15% di materiale ricilato utilizzato nelle nuove costruzioni.

In tutto il progetto c’è una forte attenzione all’ambiente anche se, secondo Legal&General Property, molto si può ancora fare per migliorare le performance degli edifici. Seguendo questa logica lo scorso giugno L&G ha commissionato ad Arup un sondaggio per capire le possibili aree di miglioramento negli ambiti della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, del consumo di energia e di quello dell’acqua.
Le unità Climaveneta formano parte integrante della fornitura elettrica dello sviluppo: “A Central St Giles abbiamo fornito tre refrigeratori condensati ad acqua ad alta efficienza, garantendo una capacità frigorifera di oltre 1800kW” afferma Steven Shepherd, Managing Director di Climaveneta UK Group. “La capacità totale risponde alle richieste del consulente ed assicura anche ritorno accelerato degli investimenti iniziali, che era risultato un fattore determinante in fase di progettazione”.

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i-FX (1+i): quando eccellenza tecnica e sostenibilità vanno di pari passo

La pluriennale esperienza nel settore del condizionamento e riscaldamento di moderni edifici, unita all’esigenza sempre maggiore di strategie che mirano al rispetto dei parametri di sostenibilità e risparmio energetico, hanno portato Climaveneta ad elaborare una nuova unità in grado di offrire livelli di efficienza imbattibili e una spesa energetica ridotta. Una nuova concezione di efficienza che porta il nome di i-FX (1+i): il primo chiller con compressore vite inverter driven caratterizzato da valori di EER e ESEER senza precedenti sia a pieno carico che ai carichi parziali.
Tale soluzione, unica nel suo genere, prevede l’abbinamento di un compressore vite a velocità fissa (1), con un compressore vite inverter (+i). I singoli compressori sono frutto di una stretta collaborazione con Bitzer, azienda leader nella produzione di compressori per la refrigerazione e il condizionamento.
Sostenibilità non significa solo offrire un’unità altamente performante e a basso impatto ambientale, ma anche garantire una tecnologia alla portata di tutti attraverso un rapido ritorno dell’investimento iniziale. La neo nata in casa Climaveneta grazie alle sue elevate efficienze energetiche in tutte le condizioni di utilizzo, traduce l’investimento iniziale richiesto in un payback di soli 2 anni rendendo la nuova tecnologia di chiller con compressori inverter altamente vantaggiosa.
Disponibili con un range di potenza da 567 a 1273 kW, tutte le unità sono certificate Eurovent e rispondono agli standard imposti dal protocollo internazionale di sostenibilità ambientale LEED. Una scelta perfettamente coerente con l’impegno per la trasparenza come miglior garanzia di qualità e affidabilità verso i propri clienti .

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A Shanghai Climaveneta docet

Il GEL, acronimo di “Green Energy Laboratory” è un edificio “verde” dedicato alle attività di ricerca sulle tecnologie sostenibili nell’ambito del trattamento dell’ aria, costruito all’interno del Campus Minhang della Shanghai Jiao Tong University ed è il primo edificio universitario cinese ad aver conseguito la certificazone “Leed Gold”.

Nato come centro di ricerca e laboratorio di analisi e divulgazione di tecnologie a bassa emissione di carbonio nel settore edilizio e residenziale, il GEL è concepito come un corpo compatto dotato di una corte centrale coperta da un ampio lucernario apribile in base al ciclo stagionale, soluzione adottata per le sue caratteristiche funzionali in termini di distribuzione e di ottimizzazione energetica. L’orientamento dell’edificio e la sua forma rettangolare, insieme alla facciata e alla corte interna vetrata, sono pensati per massimizzare la ventilazione naturale e il controllo all’esposizione solare, al fine di ottenere il migliore comfort interno con il minimo dispendio di energia. Gli impianti tecnologici sono stati quindi studiati per garantire il massimo dell’efficienza:  solare termico e fotovoltaico garantiscono, a seconda delle stagioni, il riscaldamento ed il raffrescamento degli interni; impianti di cogenerazione producono altra energia e calore; l’illuminazione proviene da impianti a basso consumo realizzati in base alle più moderne tecnologie; smart grids provvedono ad efficientare i vari impianti presenti nella struttura, compreso un “ventilatore eolico” situato nel giardino.
Il sistema HVAC è stato progettato considerando un impianto principale affiancato da altri dedicati di minor dimensione, intercambiabili in base ai test e alle ricerche condotte nei diversi laboratori. Il cuore dell’impianto principale è costituito da una pompa di calore, reversibile lato idrico, con compressore scroll e sorgente ad acqua NECS-WH 0512 di Climaveneta (HRHH0512-Z). L’unità con refrigerante ecologico r-410A sfrutta infatti la temperatura costante di un piccolo corso d’acqua che attraversa il campus della SJTU per lo scambio di calore ed ha una potenza frigorifera di 43,4kW e termica di 50,5 kW. Utlizzo massiccio di risorse rinnovabili e di elementi della bioarchitettura quindi per una riduzione dei costi di esercizio dell’immobile che da simulazione si attesta al 70%, rispetto ad edifici di dimensioni, posizionamento e modi d’uso simili al GEL.
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Energia positiva per la nuova sede LVM in Germania

Il gruppo assicurativo Tedesco LVM sta realizzando per la sua sede di  Muenster “Kristall” un nuovo grattacielo di 60m, che secondo il progetto produrrà più energia di quella che consumeràper la climatizzazione dell’edificio. L’investimento totale previsto per la realizzazione della Torre è di circa 43 Milioni di €,  l’edificio si svilupperà  su una superficie di 19.800m2 e dall’estate 2014, sarà la nuova sede di lavoro per  500 impiegati.

Tutto nella progettazione del Kristall dalla parte architettonica a quella impiantistica è stato quindi concepito con lo scopo di azzerare i consumi. Anche gli impianti tecnici sono stati progettati con lo scopo di dimezzare i consumi rispetto ad edifici tradizionali di dimensioni simili. Il consumo di energia primaria è infatti inferiore del 58% rispetto ai valori di un edificio di riferimento, secondo le direttive EnEV 2009 e DIN V 18599.        Se a questi calcoli si aggiunge l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e dalla pompa di calore centralizzata, ne risulta un surplus energetico di 22kWh/m2, che verrà utilizzato da altri edifici di LVM nelle vicinanze.

Due campi di sonde geotermiche, poste ad una profondità  di 140 metri, fungono da sorgente per due pompe di calore reversibili in freddo (RECS-W /B1102 e NECS-WN /B 1004) con una potenza termica di 480kW (Efficienza media annuale 4,0) e potenza frigorifera totale di 300kW (Efficienza media annuale 5,5) e per un’unità frigorifera ad alta efficienza Climaveneta NECS  ad R-410A, con compressore Scroll, EER=3 ed ESEER=5,9, che fornisce altri 233kW di potenza frigorifera alla struttura.

Il Dr.-Ing. Dieter Thiel, responsabile Ricerca e Sviluppo alla Schmidt-Reuter afferma  “I calcoli ottenuti dalle nostre simulazioni dimostrano che i 294kW di potenza frigorifera che sarà possibile recuperare direttamente dalle sonde, forniranno circa il 30% del carico frigorifero totale richiesto dall’edificio” . Il calore di smaltimento generato dall’edificio è utilizzato inoltre per un’ulteriore pompa di calore ausiliaria NECS-WN /B 0302 di Climaveneta con potenza termica di 63kW e frigorifera di 79kW.

Per il contenuto altamente sostenibile del progetto, il “Kristall” è stato premiato con la precertificazione del Deutschen Gesellschaft fuer nachhaltiges Bauen (DGNB) a livello GOLD.

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Il nuovo Climahotel di Bardolino campione di efficienza e sostenibilità

Il nuovissimo Hotel Aqualux a Bardolino, è il primo hotel sul Lago di Garda ad aver conquistato il riconoscimento di ClimaHotel. L’Hotel, completamente eco-compatibile, è situato a pochi minuti dall’elegante centro di Bardolino, sulla sponda veronese del Lago di Garda. Con i suoi 17.000 mq di superficie l’hotel offre 113 camere, di cui 33 suite, 7 piscine, Spa e Centro Fitness.

La riduzione del fabbisogno energetico è stata ottenuta mediante l’opportuno isolamento di tutte le superfici disperdenti, l’adozione di sistemi di ventilazione ad elevatissimo recupero energetico e di sistemi a basso consumo notturno per il riscaldamento delle piscine, integrato dell’adozione di sistemi di copertura.

Ottenere risparmi considerevoli senza rinunciare al benessere in tutte le stagioni e tutti gli ambienti, permette di aumentare l’efficienza totale dell’edificio senza compromessi sul fronte del benessere. Nel caso dell’Aqualux per farlo si è scelto di sfruttare come fonte rinnovabile primaria l’energia geotermica sotto forma di recupero termico da acqua di falda, attraverso l’utilizzo di due pompe di calore geotermiche per il riscaldamento e la climatizzazione: due unità polivalenti INTEGRA con sorgente ad acqua ERACS2-WQ 1902 di Climaveneta.

La produzione del fluido e caldo per la climatizzazione degli ambienti, la parziale produzione dell’acqua calda sanitaria ed il riscaldamento delle piscine avvengono quindi tramite pompa di calore geotermica ad acqua di falda di tipo polivalente. Le unità polivalenti INTEGRA di Climaveneta sono in grado di produrre contemporaneamente fluido caldo e fluido freddo, con il vantaggio di poter sfruttare il recupero termico in regime estivo. Sono inoltre da evidenziare due ulteriori vantaggi legati alla produzione contemporanea di energia termica e frigorifera quali un notevole incremento dei “rendimenti” del sistema di produzione (COP ed EER) ed una sensibile riduzione del consumo dell’acqua di falda fino al 75% in raffronto ad un sistema tradizionale caldaia e pompa di calore. Tale vantaggio è particolarmente rilevante in quanto l’autorizzazione per il prelievo dell’acqua di falda è a consumo limitato. Il sistema di produzione di energia termica è integrato da due caldaie a condensazione utilizzate in caso di emergenza e per la produzione del fluido termico ad alta temperatura (primo riscaldamento piscina ed ultimo step produzione acqua calda sanitaria). Il sistema di produzione dell’energia frigorifera è integrato invece da un gruppo frigorifero di emergenza condensato ad acqua di torre: TECS2-W LC 0511 di Climaveneta.

I consumi energetici del ClimaHotel di Bardolino risultano in definitiva di oltre il 50% inferiore rispetto ai consumi di un hotel tradizionale di pari dimensioni e servizi offerti. Questo importante risultato in termini di efficienza e quindi di riduzione dei costi di gestione è il risultato di scelte architettoniche e tecnologiche mirate, attraverso le quali è stato possibile garantire un elevato rendimento degli impianti ma allo stesso tempo un confort impareggiabile in tutti gli ambienti del nuovo ComfortHotel Aqualux, fiore all’occhiello della ricca offerta alberghiera di una delle località più esclusive del Lago diGarda.

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CCD-Climaveneta Cooling Door: efficienza ed affidabilità in un’unica soluzione

La novità della gamma ‘Climaveneta for Data Center’ è rappresentata dalla CCD (Climaveneta Cooling Door), un’unità ad acqua refrigerata progettata per gestire il calore dei rack ad alta densità fino e oltre 40 kW/m2 per rack.

Concepita sia come un’unità stand-alone per il raffreddamento di un singolo rack, sia ad integrazione di sistemi di condizionamento esistenti, Climaveneta Cooling Door è adatta a data center di piccole e grandi dimensioni.
Mentre il condizionamento dei rack viene demandato alle unità perimetrali, la CCD gestisce i rack a più alto carico termico comunemente denominati hot spots e causati dall’uso dei moderni blade servers.
Il punto di forza è rappresentato dal fatto che l’unità viene direttamente installata nella parte posteriore del rack, adeguandosi perfettamente alla struttura esistente e senza richiedere ulteriore spazio.
L’unità coniuga inoltre l’efficienza di un sistema idronico con l’impiego di ventilatori a commutazione elettronica EC di ultima generazione che permettono di modulare il funzionamento dei ventilatori in base alle reali necessità, evitando gli sprechi e inutili inefficienze. Una tecnologia all’avanguardia che permette di ottenere valori di EER- il parametro di riferimento per quantificare l’efficienza energetica di un prodotto- superiori a 180.
Grazie alla versione ‘dual’ con doppia batteria di raffreddamento e doppia valvola di regolazione completamente indipendenti, il sistema di raffreddamento arriva inoltre a garantire il 100% di back-up, favorendo lo sfruttamento del sistema free cooling da un lato e il collegamento ad un chiller ad acqua refrigerata dall’altro. Il sistema risulta così essere completamente ridondante e quindi affidabile.
Con un range di valori di potenza frigorifera che varia da 26 a 40 kW, l’unità CCD è disponibile oggi in quattro taglie per la versione ‘Basic’ e due per la versione a due batterie ‘Dual’ .
Una flessibilità di gamma che rende CCD la scelta ideale per qualsiasi tipo di rack.
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