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4 Dicembre 2023

Comunicati

L’evoluzione professionale di Claudio Machetti in Enel

Claudio Machetti esordisce professionalmente presso il Banco di Roma come analista finanziario, arrivando a capo della Direzione Finanziaria. Oggi è in Enel in qualità di Direttore Global Energy and Commodity Management and Chief Pricing Officer del Gruppo.

Claudio Machetti

Claudio Machetti in Enel: l’esordio e il percorso fino ad oggi

È il 2000 quando Claudio Machetti fa il suo ingresso in Enel. La sua prima mansione all’interno del Gruppo lo vede nelle vesti di Responsabile dell’Area Finanza. Successivamente, partecipa alla creazione di Enelfactor ed Enel Insurance, divenendone Presidente fino al 2014. Ricopre poi il ruolo di Direttore Finanziario del Gruppo, lavorando a diretto riporto dell’Amministratore Delegato e operando, inoltre, nei board di consociate quali Wind Telecomunicazioni e Terna. Nel 2009, a seguito della nascita della Direzione Risk Management, la divisione responsabile del controllo dei rischi aziendali, Claudio Machetti viene scelto come Direttore. Attualmente, è Direttore Global Energy and Commodity Management and Chief Pricing Officer del Gruppo

Le altre esperienze professionali di Claudio Machetti

Prima di entrare in Enel, Claudio Machetti ha operato all’interno di altre importanti realtà italiane. Dopo il diploma di maturità ottenuto presso il liceo classico “Tito Lucrezio Caro” di Roma e la laurea in Scienze Statistiche presso l’Università La Sapienza, avvia la sua carriera professionale presso il Banco di Roma, esordendo in qualità di analista finanziario. Specializzatosi in equity, passa alla Direzione Finanziaria, occupandosi dell’IPO di alcune società nella Borsa Italiana. La sua prima esperienza lavorativa termina nel 1990, quando viene assunto da Ferrovie dello Stato Italiane per ricoprire il ruolo di Dirigente Responsabile dell’Unità Mercati Finanziari. Successivamente il Gruppo FS gli affida la Direzione della Finanza Operativa. Claudio Machetti partecipa anche alla creazione della società finanziaria Fercredit.

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Umberto Lebruto: aree residenziali e verde al posto degli scali Milano Farini e San Cristoforo

Umberto Lebruto, AD di FS Sistemi Urbani, ha presentato lo scorso aprile il progetto di rigenerazione urbana degli ex scali ferroviari Milano Farini e Milano San Cristoforo: al loro posto sorgeranno social housing, servizi pubblici e tanti spazi verdi.

Umberto Lebruto

Umberto Lebruto: il progetto che farà rinascere la città

Gli ex scali Milano Farini e Milano San Cristoforo sono coinvolti nel progetto di rigenerazione portato avanti con impegno da FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS Italiane. Presentato dall’AD di FS Sistemi Urbani Umberto Lebruto nell’ambito dell’evento tenutosi lo scorso aprile e intitolato “Dagli scali, la nuova città. Sei anni dopo”, il progetto vedrà trasformare radicalmente l’area di circa 45 ettari al momento occupata dalle stazioni dismesse. Al loro posto sorgeranno servizi di innovazione per attività artigianali e manifatturiere, servizi pubblici, un’area residenziale e un parco di oltre 25 ettari. “Un obiettivo importante che persegue Regione Lombardia unitamente a FS Sistemi Urbani e Comune di Milano da tempo”, ha sottolineato l’Assessore alle Infrastrutture e Opere Pubbliche.

Umberto Lebruto: più del 65% dell’area diventerà uno spazio verde

L’intervento agli scali di Milano Farini e Milano San Cristoforo è parte di un progetto più ampio, che coinvolge ben sette scali ferroviari del Gruppo FS e rappresenta il piano di rigenerazione urbana relativo a Milano più grande degli ultimi anni. Un’iniziativa complessa che ha richiesto tempistiche molto lunghe. “Abbiamo iniziato ad unirci in questo processo sin dal 2006 e, nel 2017, abbiamo raggiunto un accordo molto equilibrato fra Regione, Comune e Ferrovie – ha spiegato Umberto LebrutoIn questi sei anni abbiamo iniziato a rendere fruibili alla città gli spazi abbandonati da tanti anni e non più utilizzati per la circolazione dei treni”. L’AD di FS Sistemi Urbani ha sottolineato poi come la presenza dei binari abbia raffigurato “una frattura storica” per il quartiere che presto sarà ricucita. Più del 64% dell’area sarà destinata a piazze ed aree verdi, con un parco che collegherà Porta Garibaldi con Bovisa. Un 20-25% sarà invece destinato al social housing.

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Iren: il Presidente Luca Dal Fabbro annuncia il lancio del più grande biodigestore d’Italia

“Noi abbiamo una miniera a cielo aperto che sono i nostri rifiuti, che dobbiamo smettere di chiamare rifiuti perché sono risorse, e queste vanno trasformate e valorizzate”: il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro ha sottolineato l’importanza strategica dell’economia circolare.

 Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro presenta i progetti di Iren al Festival Ecomondo

Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, è intervenuto al Festival Ecomondo 2023, che si è tenuto dal 7 al 10 novembre alla Fiera di Rimini. Ecomondo rappresenta una sorta di expo italiana dedicata all’economia circolare ed è un punto di incontro per l’industria, i policy maker e gli esperti del settore ambientale. Iren ha partecipato attivamente all’evento con una serie di panel e attività legate all’economia circolare e alla transizione ecologica. Nel corso della prima sessione, “Materie prime critiche ed economia circolare”, è intervenuto personalmente il Presidente Luca Dal Fabbro, che ha parlato delle strategie e delle soluzioni innovative per mitigare il rischio di carenza di materie prime critiche. In particolare, ha messo in evidenza i notevoli sforzi che Iren sta compiendo attraverso gli investimenti sugli impianti di recupero, che potrebbero soddisfare, attraverso lo sfruttamento dei rifiuti tecnologici, gran parte del fabbisogno nazionale di questi materiali, importantissimi per l’industria dell’alta tecnologia. Iren ha inoltre promosso il coinvolgimento delle nuove generazioni: all’evento hanno partecipato gli studenti del Liceo Bertolucci di Parma, che sono stati omaggiati inoltre con il Premio Planet Fan Eduiren 2022. L’artista Matteo Moras, noto come Mattley, ha presentato opere d’arte realizzate con scarti di legno, dando prova di uno splendido connubio tra arte e sostenibilità.

Luca Dal Fabbro: “Recuperare le materie rare per evitare la dipendenza dall’estero

Luca Dal Fabbro ha evidenziato l’importanza del riciclaggio e del riutilizzo dei rifiuti, non solo in riferimento alle problematiche ambientali, ma anche per una questione di sicurezza strategica. L’Italia soffre infatti della scarsità di diversi materiali fondamentali nella produzione di apparecchiature tecnologiche sofisticate e per la transizione ecologica, che è dunque costretta a importare da Paesi esteri, come la Cina, rischiando così un’eccessiva dipendenza. Da qui, la grande importanza di investire sul recupero: “Recuperare questi materiali è importante perché l’industria italiana dipende da circa 5 o 6 materie critiche che importiamo dall’estero e la tensione geopolitica e le crisi potrebbero rischiare di ridurre l’approvvigionamento di queste materie critiche, fermando le nostre imprese”. Particolarmente preziosi come fonte delle cosiddette materie critiche, ha sottolineato Luca Dal Fabbro, sono i rifiuti tecnologici, che potrebbero, se valorizzati dovutamente, sopperire al nostro fabbisogno nazionale, anche in maniera significativa. “Pensiamo solo ai cellulari e ai computer che gettiamo che sono ricchi di rame, di palladio, di zinco, di litio, tutte materie essenziali per la nostra impresa che ad oggi importiamo totalmente”. Il Presidente di Iren ha dunque nuovamente rimarcato l’importanza di considerare i rifiuti come vere e proprie risorse, anche nell’ottica di rendere l’Italia meno dipendente dalle importazioni estere.

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