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17 Novembre 2023 - Comunicati stampa e News
Daily Archives

17 Novembre 2023

Comunicati

Gruppo FS vince concessione da 1 miliardo per il trasporto pubblico nella provincia di Fryslan in Olanda

260 bus carbon free, 80 linee, 155 milioni di passeggeri all’anno, 26 milioni di chilometri percorsi annualmente: questi sono i numeri descritti nel contratto tra la l’Olanda e Gruppo FS che, tramite la partecipata Qbuzz, ha ottenuto in concessione i trasporti della provincia del Fryslan. Il contratto prevede l’assunzione di 660 nuovi impiegati.

 Gruppo FS, società italiana attiva nel trasporto

Qbuzz, società del Gruppo FS, ottiene concessione miliardaria in Olanda

Continua l’espansione internazionale del Gruppo FS: la società olandese Qbuzz, controllata da Busitalia, ha ottenuto una importante concessione per i trasporti su gomma della provincia di Fryslan. La concessione avrà una durata di dieci anni e un valore complessivo di un miliardo di euro. Gli accordi prevedono inoltre 660 nuove assunzioni nello staff di Qbuzz, oltre all’impegno di reinvestire 218 milioni di euro in manutenzione, rinnovo della flotta e innovazione al fine di aumentare il comfort e ridurre l’impatto ambientale. Si tratta di un ulteriore passo in avanti nel piano dell’AD Luigi Ferraris, che prevede di trasformare l’Europa in un “grande mercato domestico” in cui Gruppo FS avrà una posizione di sempre più marcata leadership. Attualmente, Qbuzz è il terzo operatore del trasporto pubblico olandese, gestendo la mobilità di Utrecht, Groningen-Drenthe e DMG (Drechtsteden-Molenlanden-Gorinchem). Lo scorso luglio, la società controllata da Busitalia si è aggiudicata anche l’area metropolitana nel Randstad, tra Amsterdam e Rotterdam.

La flotta sostenibile del Gruppo FS percorrerà 26 milioni di chilometri all’anno a impatto zero

Tramite Qbuzz, Gruppo FS metterà invece a disposizione del Fryslan e dei suoi 650mila abitanti una flotta di 260 bus, all’avanguardia della sostenibilità. Dei 310 mezzi di Qbuzz in Olanda, infatti, ben 278 sono elettrici, mentre 32 alimentati a idrogeno. Oltre alla flotta carbon free, il Gruppo sta anche sperimentando carburanti a basso impatto come l’HVO.  Secondo le stime, i bus di Qbuzz, organizzati in 80 linee, percorreranno 26 milioni di chilometri all’anno, trasportando nello stesso lasso di tempo circa 155 milioni di passeggeri. I bus sostenibili del Gruppo FS sono ideali per una regione come il Fryslan, caratterizzata da ampie aree rurali, centri di piccole dimensioni e splendide attrazioni culturali e paesaggistiche.

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SEO all’Avanguardia con un Pizzico di Ironia: La Guida che Fa Sorridere Google

 

Ciao esploratore SEO intraprendente!

Benvenuto nella guida più divertente e innovativa che abbia mai attraversato il vasto universo della Search Engine Optimization (SEO). Mettiti comodo, prendi una tazza di caffè (o la tua bevanda preferita) e preparati a dominare il mondo di Google con un sorriso!

  1. Inseguire l’Algoritmo Felice di Google: Sì, Google ha un algoritmo felice! E la chiave è farlo sorridere. Scopri cosa rende felice il caro algoritmo e vedrai il tuo sito salire come un razzo nei risultati di ricerca.
  2. Parole Chiave: Il Vocabolario del Successo: Immagina le parole chiave come piccoli segreti che solo tu e Google condividete. Svelali con stile, con un linguaggio che cattura l’attenzione e fa dire a Google, “Questo sito è cool!”
  3. Contenuti: Più Divertenti, Più Google Felice: Google adora ridere, anche quando si tratta di contenuti. Aggiungi un tocco di umorismo ai tuoi articoli e Google ti ricambierà con una posizione di rilievo.
  4. Ottimizzazione On-Page: Un Makeover da Ridere: Aggiungi un po’ di glamour alle tue pagine con tag di titolo e meta description che fanno sorridere. Google apprezza il buon umore!
  5. Backlink: Festa VIP nel Mondo SEO: Costruisci backlink come se stessi organizzando la festa più epica della storia. Google ama chi ha amici (o link) influenti!
  6. Velocità di Caricamento: Non Far Aspettare il Tuo Pubblico: Google è come quel tuo amico impaziente. Fai in modo che il tuo sito si carichi veloce, altrimenti Google se ne andrà altrove a cercare l’intrattenimento.
  7. Mobile Optimization: Il Tuo Sito, Pronto per la Pista da Ballo Mobile: Assicurati che il tuo sito sia pronto per ballare su qualsiasi dispositivo. Google adora chi sa muoversi bene su tutti i tipi di piste da ballo digitali.
  8. Analisi: L’Indiana Jones del Mondo SEO: Sii l’Indiana Jones delle analisi. Scava nei dati con un cappello da esploratore e scopri i tesori nascosti delle statistiche. Google si innamorerà del tuo spirito avventuroso.
  9. Link Interni: Il Mixer del Tuo Contenuto: Collega le pagine del tuo sito come se stessi organizzando il mixer più trendy in città. Google apprezza una buona connessione interna!
  10. Contenuti Evergreen: La Regina della Foresta SEO: Crea contenuti che resistano al passare del tempo come una quercia nella foresta. Google adora la durata, come una buona amicizia.
  11. Esperimenti SEO: La Cucina Segreta di Google: Sperimenta con le tue strategie SEO come uno chef in cucina. Trova la ricetta perfetta che farà leccare i baffi a Google.
  12. User Experience: La Passeggiata nel Parco di Google: Offri un’esperienza utente che faccia sentire gli utenti come in un parco divertimenti. Google ama chi fa divertire i suoi visitatori.

In conclusione, la SEO non deve essere noiosa e complessa. Con un tocco di allegria e innovazione, puoi conquistare il cuore di Google e salire le classifiche come una cometa luminosa nel cielo digitale. Ricorda, divertiti mentre ottimizzi e Google sorriderà di certo sul tuo successo!

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Il successo di Riva Acciaio tra siti produttivi, qualità e innovazione

Riva Acciaio, fondata nel 1954 e parte del Gruppo Riva, si è affermata come il principale produttore italiano di acciai di qualità. Con una produzione destinata al mercato italiano ed estero, le sue attività si svolgono negli stabilimenti di Caronno Pertusella (VA), Lesegno (CN), Sellero, Malegno e Cerveno nella Valle Camonica (BS).

Riva Acciaio

Riva Acciaio: oltre 60 anni di esperienza nel settore siderurgico

Con un’esperienza di oltre 60 anni nella realizzazione di prodotti lunghi e acciai di alta qualità, Riva Acciaio guarda al futuro con l’obiettivo di rimanere competitiva e allineata alle sfide ambientali del settore siderurgico. L’azienda si distingue per il suo laboratorio all’avanguardia presso Lesegno che, dotato del simulatore termomeccanico “Gleeble 3800”, collabora con istituzioni accademiche di prestigio come l’Università di Pisa, il Politecnico di Torino e il Politecnico di Milano. Gli stabilimenti di Cerveno, Malegno, Caronno e Lesegno sono certificati secondo la norma IATF 16949, il che consente al Gruppo di rifornire il mercato dell’automotive con prodotti di alta qualità. Nel frattempo, lo stabilimento di Sellero è certificato secondo la norma UNI ES ISO 9001, garantendo alti standard qualitativi. Riva Acciaio si impegna costantemente nel monitoraggio dei suoi processi produttivi al fine di mantenere gli stakeholder al centro delle politiche aziendali. Tale impegno a lungo termine è un segno tangibile della sua attenzione alla qualità e alla soddisfazione del cliente. Un elemento chiave dell’approccio aziendale è il riguardo costante verso l’innovazione e la sostenibilità.

Riva Acciaio: l’eccellenza dello stabilimento di Lesegno

Nell’ambito delle attività di Riva Acciaio, lo stabilimento di Lesegno emerge come una punta di diamante. Tale impianto, avviato nei primi anni ‘60, è rapidamente diventato un protagonista di primo piano nel settore siderurgico italiano. La sua reputazione si estende oltre i confini nazionali, confermando la sua rilevanza a livello internazionale. Le tecnologie avanzate che caratterizzano le attività del Gruppo sono garanzia di qualità del prodotto. In particolare, lo stabilimento di Lesegno si è distinto grazie all’avvio di due importanti progetti nel 2018 e nel 2020. Tali iniziative hanno ulteriormente consolidato la sua posizione di rilievo nel panorama europeo, dimostrando la capacità di Riva Acciaio di rimanere competitiva e all’avanguardia nel settore.

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Luca de Meo: “In Europa ci sono le competenze per superare il ritardo sull’elettrico”

“Dobbiamo rispondere, la sfida sarà quella di riuscire a recuperare il potenziale ritardo che abbiamo sviluppato sulla catena del valore della vettura elettrica”: lo ha affermato il CEO di Renault Group Luca de Meo, sottolineando complessità e opportunità della rivoluzione elettrica.

 Luca De Meo

Luca de Meo: “Dall’elettrico non si torna indietro

L’elettrico rappresenta il futuro del mondo dell’automobile: lo sostiene Luca de Meo, CEO di Renault Group, evidenziando le altissime somme che le grandi case automobilistiche hanno investito nello sviluppo del settore. “Ormai tutti quanti sono convinti, stanno mettendo i soldi in investimenti necessari perché l’industria dell’automobile sta investendo 250 miliardi nell’affare, quindi quando c’è qualcuno che mi parla, che critica l’industria dell’automobile, che non crediamo troppo all’elettrico, gli farei vedere i conti per dimostrare che in realtà noi stiamo mettendo mani al portafoglio perché queste cose qua funzionano”. Tuttavia, la rivoluzione del settore automobilistico dovrà superare molte sfide e criticità. Innanzitutto, quelle tecniche: fornire un prodotto che non soffra il confronto con i motori tradizionali, né a livello di performance né di pricing. È fondamentale, secondo il CEO di Renault Group, che l’elettrico non rimanga confinato allo status di “prodotto per ricchi”. La sfida più urgente, tuttavia, è rappresentata dal mercato cinese, che ha iniziato a lavorare sull’elettrico con circa una generazione di anticipo e lancerà sul mercato europeo dozzine di modelli a prezzo affidabile. Secondo Luca de Meo, l’Europa ha già gli strumenti per battersi ad armi pari: “Penso che in Europa ci siano le competenze tecniche per poterlo fare”.

Luca de Meo: “Lavoro di squadra tra imprese e Governi per il successo dell’elettrico

Resta in ogni caso fondamentale, secondo Luca de Meo, che venga tracciata una strategia di valorizzazione del settore automobilistico elettrico in Europa, specialmente attraverso il lavoro di squadra tra industrie e Governi. “Noi siamo pronti a sederci al tavolo per sviluppare una strategia che sia efficace e che possa essere modificata se alcune cose non funzionano perché il futuro non è mai prevedibile”. Il CEO di Renault Group sottolinea l’importanza di una collaborazione trasversale tra i vari settori dell’industria europea, in particolare quello energetico e quello delle infrastrutture. Il protezionismo può essere utile, ma è necessario anche un piano di incentivi statali che possano rendere i prodotti elettrici appetibili al grande pubblico nelle prime fasi. Luca de Meo conclude affermando che bisogna avere fiducia nell’industria europea e nella sua capacità di recupero: “Io credo che l’industria europea, non dobbiamo mai dimenticare, è comunque il fiore all’occhiello dell’economia europea e abbiamo i migliori marchi al mondo, quindi bisognerebbe anche evitare di sottostimare le nostre capacità di recupero e di reazione”.

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Quanto Vale l’Oro Davvero

Quando si parla di valore dell’oro si deve fare alcune considerazioni necessarie a specificare il contesto al quale ci riferiamo.
Il valore di questo metallo prezioso che da millenni e apprezzato in ogni luogo del mondo viaria a seconda della qualità delle leghe che vengono utilizzate.
Chi commercia in oggetti in oro esegue sempre una valutazione stando attenti a comprendere bene la percentuale di oro puro presente come sanno bene le attività come questo compro oro Firenze.
L’oro è un metallo troppo morbido per potere essere utilizzato puro, se non per la realizzazione di lingotti che vengono acquistati e successivamente fusi in lega con altri metalli più resistenti.
A seconda dell’oggetto da realizzare vengono scelte le percentuali di altri metalli da fondere insieme all’oro in modo che sia garantita la giusta durezza e stabilità.
In italia per esempio i gioielli in oro sono realizzati con una lega di 18 carati che corrisponde al 75% di oro puro fuso insieme ad altri metalli.
I lingotti al contrario sono realizzati con oro puro 999,99 millesimi, 24 carati, e per questo sono utilizzati anche come mezzo di investimento e detenuti in caveau, come nel caso di quelli delle banche centrali o di privati che scelgono questo metodo per custodirli al sicuro.
Il valore dell’oro può variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui la domanda e l’offerta, le condizioni economiche globali, i tassi di cambio, l’instabilità politica e altri fattori influenti.
Il prezzo dell’oro è generalmente quotato in once troy, ed è spesso monitorato utilizzando il prezzo dell’oro al lingotto.
Per sapere il valore attuale dell’oro, è possibile verificare i siti web finanziari o utilizzare app specializzate che forniscono quotazioni in tempo reale per il prezzo dell’oro.
I prezzi dell’oro possono fluttuare quotidianamente, quindi è importante tenere presente che il valore dell’oro cambierà nel corso del tempo.
Nel mio database di conoscenze, non ho accesso a dati in tempo reale, quindi non posso fornire il prezzo attuale dell’oro.

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Susan Carol Holland e Fondazione Amplifon, tre anni a supporto degli anziani

A partire dalla sua nascita, la mission di Fondazione Amplifon, guidata da Susan Carol Holland, è stata quella di stimolare intellettualmente gli anziani e combattere la loro marginalizzazione e solitudine, utilizzando gli strumenti della tecnologia e della creatività.

 Susan Carol Holland, Presidente Fondazione Amplifon

Susan Carol Holland: il dialogo intergenerazionale come mission di Fondazione Amplifon

Compie tre anni Fondazione Amplifon, onlus guidata da Susan Carol Holland con lo scopo di aiutare gli anziani a combattere la marginalizzazione e la solitudine. La convinzione che guida l’attività della Fondazione è semplice: gli anziani meritano una buona qualità di vita e, soprattutto, hanno molto da insegnare alle nuove generazioni. Nata ai tempi del Covid-19 per portare soccorso alla Terza Età in un momento estremamente difficile, l’onlus si è ora evoluta in una realtà che promuove numerose iniziative sul territorio nazionale per assicurarsi che nessuno rimanga indietro. La Presidente Susan Carol Holland ha così descritto la mission della Fondazione: “Fondazione Amplifon lavora per garantire l’inclusione a tutti coloro che rischiano di rimanere indietro, con attenzione particolare agli anziani nelle loro comunità. Aggregando le migliori energie, idee e professionalità del mondo pubblico e privato, la Fondazione mira a riportare al centro il ruolo e il patrimonio di vita e conoscenza degli anziani, in un’ottica di condivisione intergenerazionale”.

Fondazione Amplifon, tutte le iniziative promosse da Susan Carol Holland

Tra i numerosi progetti che Fondazione Amplifon ha messo in atto a sostegno della Terza Età, sotto la guida di Susan Carol Holland, spicca indubbiamente “Ciao!”, iniziativa che ha portato all’installazione di schermi multimediali in centinaia di RSA e ospizi. Attraverso questi dispositivi, dotati di impianti sonori di alta qualità per facilitare la comprensione da parte degli anziani, i nostri nonni possono intrattenersi con lezioni di yoga, arteterapia, concerti e addirittura visite guidate a splendide città d’arte con come sottofondo canzoni in voga negli anni in cui erano giovani. Il progetto “Viva gli anziani!”, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, ha permesso di dare sostegno a numerosi anziani soli, sia attraverso supporto materiale (come la spesa o le faccende di casa) che attraverso preziosa compagnia. “Let’s Dream”, invece, ha permesso a molti anziani di vedere avverati i propri desideri: tra questi, un eccezionale concerto di Bobby Solo in una RSA.

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Webinar: valutazione del rischio idraulico ed eventi NaTech

Comunicato Stampa

Webinar: valutazione del rischio idraulico ed eventi NaTech

 

Il 22 novembre 2023 un incontro gratuito in modalità webinar si soffermerà sugli eventi NaTech e sui rischi idraulici con particolare riferimento alla valutazione e prevenzione del rischio.

 

La cronaca degli eventi idrogeologici di questi ultimi anni ci mostra come il nostro Paese sia ad elevato rischio idraulico, con eventi meteorici intensi che causano ingenti danni alle abitazioni e agli edifici produttivi e coinvolgono, di conseguenza, gli occupanti, lavoratori compresi.

 

Questo rischio idraulico è legato sia a fattori esterni alle unità produttive (ad esempio, carenze idrauliche del reticolo idrico e conseguenti alluvioni), ma anche a fattori interni (carenza dei sistemi di smaltimento aziendali, errata gestione o manutenzione delle reti idrauliche).

 

Un rischio che diventa ancora più elevato quando ci si trova ad avere a che fare con eventi “NaTech” – incidenti tecnologici come incendi, esplosioni e rilasci tossici causati da disastri naturali – negli stabilimenti a rischio di incidenti rilevanti.

 

Per affrontare questi temi, con attenzione agli aspetti normativi e giuridici e, in particolare, alle prospettive per una efficace valutazione e prevenzione, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 22 novembre 2023 un webinar gratuito dal titolo “Valutazione del rischio idraulico ed eventi NaTech nei luoghi di lavoro”.

 

Il dissesto idrogeologico e il rischio idraulico

Il Italia il dissesto idrogeologico – i fenomeni e i danni reali o potenziali causati dalle acque superficiali o sotterranee, ad esempio con riferimento a frane, alluvioni, erosioni costiere e valanghe – rappresenta un problema di notevole importanza.

In particolare, nel sistema di allertamento, per rischio idraulico si intendono gli effetti indotti sul territorio dal superamento dei livelli idrometrici critici (possibili eventi alluvionali) lungo i corsi d’acqua principali.

 

Se sono diversi i fattori naturali che possono predisporre il nostro territorio ai dissesti idrogeologici, ad esempio la conformazione geologica e geomorfologica, il rischio idrogeologico è fortemente condizionato anche dall’azione dell’uomo.

 

Sono diversi i fattori di rischio che hanno aggravato nel tempo il dissesto. Ad esempio, la densità della popolazione, la progressiva urbanizzazione, l’abbandono dei terreni montani, l’abusivismo edilizio, il continuo disboscamento, l’uso di tecniche agricole poco rispettose dell’ambiente e la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua.

 

L’attuale frequenza di episodi di dissesto idrogeologico impone, anche nel mondo del lavoro, una politica di previsione e prevenzione non più incentrata sulla riparazione dei danni, ma sull’individuazione delle condizioni di rischio e sull’adozione di interventi per la sua riduzione.

 

L’interazione fra rischi naturali e rischio industriale

È poi importante parlare anche di eventi NaTech (Natural Hazard Triggering Technological Disasters) che consistono in incidenti industriali causati da disastri naturali, ad esempio terremoti, inondazioni, frane ed eventi meteorologici estremi.

 

Infatti l’interazione fra rischi naturali e rischio industriale può comportare una amplificazione degli effetti e dei danni, determinata sia dal contemporaneo verificarsi di più eventi incidentali (o catene di eventi) di magnitudo superiore, sia dalla possibile indisponibilità dei sistemi di protezione e mitigazione delle conseguenze e delle risorse per la gestione dell’emergenza.

 

Con gli eventi NaTech siamo di fronte ad eventi che possono essere definiti incidenti tecnologici (incendi, esplosioni, rilasci tossici) che possono verificarsi all’interno di complessi industriali e lungo le reti di distribuzione a seguito di eventi calamitosi di matrice naturale.

 

Il webinar sul rischio idraulico ed eventi NaTech

Per parlare di rischi idraulici, di eventi NaTech e di prevenzione, si terrà mercoledì 22 novembre 2023 – dalle ore 15.00 alle ore 17.00 – l’evento gratuito in modalità webinar “Valutazione del rischio idraulico ed eventi NaTech nei luoghi di lavoro”.

 

Il webinar affronterà il problema della valutazione del rischio idraulico da un punto di vista normativo e giuridico ma soprattutto in una prospettiva tecnica di valutazione e prevenzione.

 

I relatori:

  • Francesco Marcandelli: Ingegnere idraulico ambientale, CSE e formatore in materia di sicurezza sul lavoro
  • Lucio Fattori: Consigliere Nazionale AiFOS, ingegnere civile strutturista, RSPP e formatore

 

Ai partecipanti al webinar sarà inviato un attestato di presenza valido per il rilascio di n. 2 crediti per Formatori area tematica n.2 e per RSPP/ASPP.

 

Il link per iscriversi all’evento gratuito:

https://aifos.org/home/eventi/intev/convegni_aifos/valutazione-del-rischio-idraulico-ed-eventi-natech-nei-luoghi-di-lavoro

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595037 – fax 030.6595040 www.aifos.itconvegni@aifos.it

 

16 novembre 2023

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

ufficiostampa@aifos.it

http://www.aifos.it/

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Terna sigla la partnership con Innovit per accelerare startup italiane innovative

“Le intese firmate oggi favoriranno relazioni più proficue fra chi crea tecnologia Made in Italy e chi ha a disposizione i capitali per incentivare le idee e renderle concrete e utilizzabili a vantaggio dell’evoluzione del settore elettrico”: lo ha affermato l’AD e DG di Terna Giuseppina di Foggia, sottolineando il valore strategico dell’accordo raggiunto.

 Terna

Terna, l’accordo con il Consolato italiano e Innovit per sostenere le startup innovative

Terna ha firmato un’importante intesa con il Consolato Generale d’Italia, a San Francisco, con lo scopo di sostenere e accelerare le startup italiane ad alto grado di innovazione. In particolare, il supporto si concretizzerà nell’accompagnare queste società nella loro crescita e nel favorire la collaborazione con partner tecnologici locali. È stato inoltre siglato un memorandum of understanding con Innovit (Italian Innovation and Culture Hub) dalla durata di tre anni, nel corso dei quali le due importanti realtà si sosterranno a vicenda nelle iniziative di open innovation e supporteranno congiuntamente startup promettenti. “Le intese siglate tra Terna, eccellenza italiana e leader europea nella transizione verde, il Consolato Generale e il nostro Italian Innovation and Culture Hub Innovit a San Francisco favoriranno il sostegno a startup innovative italiane nel formidabile ecosistema della Silicon Valley, a beneficio della transizione energetica e della nostra economia”: così Mariangela Zappia, Ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, ha commentato il successo della partnership. “Questa unione tra un grande gruppo industriale e i nostri avamposti negli USA rappresenta un esempio perfetto del ‘fare sistema’ che è al centro della strategia di diplomazia della crescita della Farnesina”.

La presenza di Terna in Silicon Valley

Non è la prima volta che Terna dà luogo a importanti collaborazioni nell’area. Nel 2020, ha avviato una partnership con l’ecosistema della Silicon Valley, consolidando successivamente la sua presenza nella Bay Area dalla seconda metà del 2022. Terna ha poi istituito la “Innovation Antenna” a San Francisco, con l’obiettivo di presidiare fisicamente l’ecosistema dell’innovazione in Silicon Valley e di collaborare con aziende innovative locali e americane. Questo impegno si traduce non solo nello scouting di progetti innovativi per la transizione energetica ma anche nella creazione di relazioni con startup e attori dell’innovazione negli Stati Uniti, condividendo esperienze e know-how.

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Stefano Venier: combattere la povertà alimentare, l’impegno di Snam

Nelle parole dell’AD Stefano Venier il valore di “Insieme per gli altri”: l’iniziativa organizzata da Snam e Fondazione Snam ETS in occasione della Giornata Mondale dell’Alimentazione ha coinvolto dipendenti, pensionati e fornitori in undici città italiane.

Stefano Venier - Un CEO a mensa

“Un CEO a mensa”: l’AD di Snam Stefano Venier serve alla mensa dell’Opera Cardinal Ferrari

L’AD di Snam Stefano Venier l’ha definita “una esperienza importante” parlando dell’opportunità avuta lo scorso 16 ottobre in occasione della Giornata Mondale dell’Alimentazione di poter aiutare alla mensa dell’Opera Cardinal Ferrari, che da più di 100 anni a Milano sostiene quanti hanno bisogno. “Un luogo in cui le persone più fragili trovano un’isola di serenità e sicurezza, e vengono accolte con dignità e qui riescono anche a sorridere”, ha sottolineato il manager. L’iniziativa si inserisce nell’ambito di “Insieme per gli altri”: organizzata da Snam e Fondazione Snam ETS, attraverso la settimana di volontariato aziendale, ha coinvolto dipendenti, pensionati e fornitori in undici località italiane (Milano, Roma, Napoli, Bologna, Salerno, Firenze, Taranto, Torino, Catania, Brindisi e Pordenone). I volontari hanno servito oltre 8mila pasti, preparato 22mila pacchi e raccolto più di 100mila Kg di cibo per circa 30mila persone in difficoltà, insieme a Croce Rossa Italiana, Opera Cardinal Ferrari, Banco Alimentare, Caritas locali, Opera San Francesco, Pane Quotidiano, Comunità di Sant’Egidio. Per l’AD Stefano Venier è stata “un’esperienza particolarmente profonda, che restituisce un senso di utilità semplice a chi aspetta un aiuto”.

Stefano Venier: combattere la povertà alimentare è il primo passo per sostenere una transizione giusta

La soddisfazione dell’AD Stefano Venier per quella che è stata “un’esperienza molto umana, molto forte” emerge anche nel video. “Da sempre Snam e soprattutto le sue persone sentono forte il bisogno di restituire qualcosa, di fare un’opera utile dal punto di vista sociale”: un senso di utilità “che tutti noi abbiamo bisogno di provare almeno una volta nella vita”. Stefano Venier si è congratulato con le persone del Gruppo anche in un post LinkedIn: “Ringrazio le persone del Gruppo – colleghi, pensionati, fornitori – che in più di 500 hanno collaborato con gli enti del territorio, da Pordenone a Catania, per raccogliere e distribuire le eccedenze alimentari e per servire pasti completi a chi non se li può permettere, contribuendo così a combattere la povertà alimentare, primo passo per sostenere una transizione giusta”.

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Dai primi incarichi professionali al ruolo di Amministratore Delegato: la carriera di Alessandro Bernini

Dall’esordio come Revisore contabile nel 1979, Alessandro Bernini intraprende una carriera di rilievo che lo porta, nel 2022, alla nomina come Amministratore Delegato del Gruppo MAIRE.

 Alessandro Bernini, AD del Gruppo MAIRE

L’esordio professionale di Alessandro Bernini

Amministratore Delegato di MAIRE, multinazionale leader nella trasformazione delle risorse naturali e nell’Engineering, Alessandro Bernini esordisce professionalmente nel 1979 in qualità di Revisore contabile. Successivamente, entra a far parte di Ernst & Young, collaborando con importanti gruppi nazionali e internazionali come Saipem e Pirelli, occupandosi di aspetti tecnici legati alla revisione della contabilità. Durante questo periodo, sostiene il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri contribuendo alla stesura dei Principi Contabili Nazionali. È il 1994 quando diventa Partner di Big Four e assume il ruolo di Responsabile degli uffici di Brescia. Si occupa contemporaneamente di alcuni importanti lavori forensic per la sede centrale. Due anni più tardi, Alessandro Bernini passa al Gruppo Saipem (Eni) come Chief Financial Officer, assumendo, a partire dal 2002, il ruolo di Responsabile della Segreteria Societaria e Corporate Governance. In questo periodo, gioca un ruolo fondamentale nell’acquisizione di Bouygues Offshore e del gruppo Snamprogetti.

Alessandro Bernini: l’ingresso in MAIRE

Successivamente, Alessandro Bernini entra in Eni in qualità di Chief Financial OfficerNel 2013, entra in MAIRE (all’epoca Maire Tecnimont), dove ricopre vari ruoli di responsabilità, come Group Chief Financial Officer e Consigliere in diverse società del Gruppo, fino a diventare Amministratore Delegato nel maggio 2022. Negli anni 1998-2000 e nel 2008, Alessandro Bernini è Visiting Professor al Master in Contabilità presso l’Università di Pavia.

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L’obiettivo di Carlo Messina: rendere Intesa Sanpaolo la banca più sostenibile al mondo

Supporto all’economia reale, iniziative sociali e ambientali, investimenti in Fintech e IA: la banca guidata da Carlo Messina si evolve per affrontare le sfide future.

L'AD di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina

Leadership sostenibile ed evoluzione digitale: Carlo Messina disegna il futuro di Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo è determinata a diventare la banca d’impatto numero uno al mondo. Mentre alcune aziende fanno marcia indietro sull’ESG, noi raddoppiamo”. Un obiettivo importante quello rivelato dal CEO del Gruppo, Carlo Messina, in una recente intervista rilasciata a Institutional Investor, che proprio lo scorso settembre ha premiato il manager come Miglior CEO delle banche europee per la sesta volta consecutiva. Carlo Messina ha illustrato i capisaldi del nuovo corso di Intesa Sanpaolo: leadership sostenibile, trasformazione tecnologica e investimenti su Fintech e Intelligenza Artificiale. Una strategia che va di pari passo con la crescita degli indicatori economici: il CEO ha infatti ricordato che, nonostante l’incertezza dei mercati e il contesto geopolitico sfavorevole, Intesa Sanpaolo ha ottenuto il miglior utile netto degli ultimi 15 anni: “Vogliamo che tutti i nostri stakeholder, nel prossimo decennio, traggano vantaggio dalla nostra leadership sostenibile”, ha sottolineato rinnovando il supporto all’economia reale e alle numerose iniziative sociali e ambientali avviate negli anni.

Carlo Messina: Intelligenza Artificiale tecnologia disruptive, ma serve etica e responsabilità

500 milioni di euro: è la stima del reddito lordo aggiuntivo che entro il 2025 verrà generato esclusivamente dalle iniziative tecnologiche di Intesa Sanpaolo. Per prepararsi alle sfide del Fintech, l’Istituto guidato da Carlo Messina ha investito nella trasformazione tecnologica e ha adottato una soluzione completa di core banking di nuova generazione basata sul cloud. A questo si aggiunge il lancio di Fideuram Direct, la prima rete italiana di consulenti patrimoniali da remoto per soddisfare le esigenze dei clienti che desiderano investire a distanza. Sul fronte dell’Intelligenza Artificiale, Intesa Sanpaolo è pronta a sfruttare quello che Carlo Messina riconosce come “un enorme potenziale per liberare nuove opportunità di business, aumentare l’efficienza e gestire i rischi”. Tuttavia, ha concluso il CEO, per affrontare questa rivoluzione sarà fondamentale agire in modo etico e responsabile.

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Mario Putin e la trasformazione di Serenissima Ristorazione

Mario Putin è un imprenditore di successo nel settore della ristorazione, noto per essere alla guida del Gruppo Serenissima Ristorazione, una delle principali realtà nazionali nel campo della ristorazione commerciale e collettiva. Il suo percorso professionale è caratterizzato da una serie di decisioni audaci e da una lunga storia di impegno e dedizione.

Mario Putin, imprenditore alla guida di Serenissima Ristorazione

Mario Putin: l’esordio professionale

Il percorso di Mario Putin prende avvio all’età di 16 anni, quando decide di lasciare l’Italia per recarsi in Spagna. Durante i quattro anni trascorsi all’estero, intraprende una collaborazione significativa con i fratelli Giovanni e Alberto per la gestione della Automatismo para ceramica, azienda attiva nel settore ceramico. Nel 1969, fa ritorno in Italia e si unisce al fratello Franco nella gestione dell’azienda Impianti Putin Installazioni Automatiche e Costruzioni (IPIAC). La sua permanenza in questa società prosegue fino al 1996. In questo periodo, si verifica un evento significativo che avrà un impatto duraturo sulla sua carriera imprenditoriale. Mario Putin concede un proprio capannone in affitto a una società di ristorazione, Serenissima Ristorazione, iniziando a investire gradualmente nell’azienda e diventando azionista di maggioranza nel 1986.

Mario Putin e il successo di Serenissima Ristorazione

Una volta diventato azionista di maggioranza, Mario Putin intraprende un’importante attività di ristrutturazione e trasformazione dell’azienda. Applicando le competenze produttive e gestionali acquisite nel corso del suo percorso formativo, si concentra sulla ricerca della qualità e sulla cura dei prodotti e servizi offerti. Tale approccio gli permette di coniugare perfettamente l’alta qualità con l’efficienza industriale, trasformando gradualmente Serenissima Ristorazione in un Gruppo di successo nel settore della ristorazione. È il 1996 quando Mario Putin prende una decisione cruciale per la sua carriera imprenditoriale: lascia l’azienda di famiglia per dedicarsi completamente a Serenissima Ristorazione. Questa mossa si rivela vincente, poiché contribuisce notevolmente all’espansione e al successo del Gruppo nel panorama della ristorazione. Oggi è una delle aziende leader nel settore, in grado di soddisfare sia il consumatore finale sia le grandi aziende ed enti pubblici con servizi e prodotti di altissima qualità.

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Il successo di Riva Acciaio tra siti produttivi, qualità e innovazione

Riva Acciaio, fondata nel 1954 e parte del Gruppo Riva, si è affermata come il principale produttore italiano di acciai di qualità. Con una produzione destinata al mercato italiano ed estero, le sue attività si svolgono negli stabilimenti di Caronno Pertusella (VA), Lesegno (CN), Sellero, Malegno e Cerveno nella Valle Camonica (BS).

Riva Acciaio

Riva Acciaio: oltre 60 anni di esperienza nel settore siderurgico

Con un’esperienza di oltre 60 anni nella realizzazione di prodotti lunghi e acciai di alta qualità, Riva Acciaio guarda al futuro con l’obiettivo di rimanere competitiva e allineata alle sfide ambientali del settore siderurgico. L’azienda si distingue per il suo laboratorio all’avanguardia presso Lesegno che, dotato del simulatore termomeccanico “Gleeble 3800”, collabora con istituzioni accademiche di prestigio come l’Università di Pisa, il Politecnico di Torino e il Politecnico di Milano. Gli stabilimenti di Cerveno, Malegno, Caronno e Lesegno sono certificati secondo la norma IATF 16949, il che consente al Gruppo di rifornire il mercato dell’automotive con prodotti di alta qualità. Nel frattempo, lo stabilimento di Sellero è certificato secondo la norma UNI ES ISO 9001, garantendo alti standard qualitativi. Riva Acciaio si impegna costantemente nel monitoraggio dei suoi processi produttivi al fine di mantenere gli stakeholder al centro delle politiche aziendali. Tale impegno a lungo termine è un segno tangibile della sua attenzione alla qualità e alla soddisfazione del cliente. Un elemento chiave dell’approccio aziendale è il riguardo costante verso l’innovazione e la sostenibilità.

Riva Acciaio: l’eccellenza dello stabilimento di Lesegno

Nell’ambito delle attività di Riva Acciaio, lo stabilimento di Lesegno emerge come una punta di diamante. Tale impianto, avviato nei primi anni ‘60, è rapidamente diventato un protagonista di primo piano nel settore siderurgico italiano. La sua reputazione si estende oltre i confini nazionali, confermando la sua rilevanza a livello internazionale. Le tecnologie avanzate che caratterizzano le attività del Gruppo sono garanzia di qualità del prodotto. In particolare, lo stabilimento di Lesegno si è distinto grazie all’avvio di due importanti progetti nel 2018 e nel 2020. Tali iniziative hanno ulteriormente consolidato la sua posizione di rilievo nel panorama europeo, dimostrando la capacità di Riva Acciaio di rimanere competitiva e all’avanguardia nel settore.

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Alice Carli eletta da “Forbes Italia” tra i 100 manager più influenti

Alice Carli è indubbiamente una figura di spicco nel mondo della moda, del lusso e del lifestyle. La sua recente inclusione nella prestigiosa lista dei 100 manager più influenti di “Forbes Italia” sottolinea il suo eccezionale contributo all’industria e alle sfide economiche globali.

Alice Carli, Executive Brands Advisor per Luxury e Lifestyle Brands presso FORMIA

Alice Carli: la manager innovativa nella lista di “Forbes Italia”

Nell’edizione numero 72 di “Forbes Italia”, pubblicata di recente, è stata resa nota la lista annuale delle personalità che hanno lasciato un’impronta significativa nel mondo degli affari, fondato aziende di successo e contribuito in modo rilevante alle sfide economiche globali. Tra questi leader, Alice Carli spicca come un esempio concreto di innovazione e visione. Una delle caratteristiche che la rendono un’ispirazione per molti è la sua convinzione che l’eccellenza non sia un obiettivo statico, ma piuttosto una visione mentale in costante evoluzione. Una solida mentalità innovativa che ha aperto ad Alice Carli le porte del successo, portandola a ricoprire incarichi chiave come Executive Brands Advisor per Luxury e Lifestyle Brands presso FORMIA.

Il percorso di Alice Carli verso il successo e l’eccellenza

Il percorso professionale di Alice Carli è caratterizzato da un impegno costante verso l’eccellenza e dalla volontà di affrontare le sfide con passione. La sua carriera, che l’ha portata da Milano a Cambridge, fino alla Harvard Business School online, l’ha vista raggiungere posizioni di grande rilievo nel settore della moda, del lusso e del beauty. Nel corso degli anni, ha infatti occupato ruoli di responsabilità come Strategic Advisor per aziende come Kaufmann & Partners e Samir Sulemanov, e ha collaborato con brand di fama internazionale come il Gruppo Della Valle, Furla e L’Autre Chose, dimostrando una notevole influenza e competenza nel settore. Un momento particolarmente significativo nella carriera di Alice Carli è arrivato a maggio 2023, quando è stata la prima manager donna italiana a essere intervistata nel format online “Global Chapter” della Harvard Business School.

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Mercato del Litio sempre più al centro della strategia economica globale

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  • 17 Novembre 2023

La corsa all’elettrificazione degli autoveicoli sta continuando in maniera impetuosa. Tutto questo pone un problema di reperibilità delle materie prime necessarie al percorso di transizione dal fossile al “green”. Il fulcro della questione diventa così il mercato del Litio, che è diventato anche argomento di scontro commerciale tra la Cina da una parte e gli Stati Uniti con i suoi alleati occidentali dall’altra.

L’importanza del mercato del Litio

litioAlla base di questa tensione di mercato c’è l’essenzialità del litio nella sua forma di carbonato, quale elemento per la produzione degli accumulatori. Questi ultimi sono al momento la miglior soluzione possibile per le batterie dei veicoli elettrici. Ecco perché il mercato del Litio è così importante. Non a caso l’Unione Europea ha inserito il Litio nell’elenco delle materie prime strategiche.

Comanda la Cina

La Cina si è mossa con grande anticipo e lungimiranza in questo ambito, sviluppando così una leadership nel mercato del Litio grazie al controllo dell’intera catena del valore. Oltre a detenere riserve importanti, Pechino ha anche sviluppato le sue capacità di estrazione e raffinazione. Infine la Cina si è anche specializzata nella produzione degli accumulatori agli ioni di litio.
Secondo i dati EV Volumes, la Cina è riuscita a incrementare la sua quota di produzione mondiale di autoveicoli elettrici passando dal 19% nel 2021, al 32% nel 2022 (fonte dati XTB group).

Questione di prezzo

E’ chiaro che tutti questi movimenti sul mercato del Litio hanno un effetto sui prezzi. Dopo una fase di crescita avuta qualche anno fa, a cui è seguita una stabilizzazione, nel 2023 c’è stato un forte rallentamento, pari addirittura al 70%, scivolando a 165.000 CNY tonnellata. Questo impatto tuttavia non si è ancora trasferito in misura integrale in Europa, dove la riduzione è stata solo del 50%. L’annullamento di questo divario, il punto di zero spread tra i due prezzi, potremmo però non vederlo affatto.

Pressione sull’Europa

La crescente richiesta di veicoli elettrici nei prossimi anni, porterà ad un incremento inevitabile anche della richiesta di litio, A meno che non cambi la tecnologia di base per la produzione delle batterie. Significa che se l’Europa non riuscirà a raggiungere i propri obiettivi di produzione mineraria ed industriale entro il 2030, il prezzo del litio potrebbe tornare a crescere in maniera vigorosa. Ricordiamo che tra gli obiettivi del “European Critical Raw Materials Act” (CRM) c’è quello di limitare a non oltre il 65% la fornitura massima da un singolo paese terzo.

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“Disegnare il futuro”: presente all’evento anche Tommaso Putin (Serenissima Ristorazione)

L’evento “Disegnare il futuro”, organizzato da Italia Economy presso Le Village CA Triveneto di Padova, è stato un’occasione di confronto tra gli attori istituzionali e il mondo delle imprese sul tema dell’innovazione e delle iniziative della Regione Veneto per la crescita del territorio. Tra gli ospiti anche Tommaso Putin, Vicepresidente di Serenissima Ristorazione, una delle principali aziende italiane nel settore della ristorazione collettiva.

Tommaso Putin

Tommaso Putin: come l’innovazione sta cambiando il settore della ristorazione

Tommaso Putin, Vicepresidente di Serenissima Ristorazione, ha portato la sua visione all’evento “Disegnare il futuro”, organizzato da Italia Economy a Padova. Il convegno, dedicato a tutte le realtà e i professionisti veneti che vedono nell’innovazione la chiave per il futuro, ha esplorato le sfide e le opportunità che la Regione offre per la crescita del territorio. Tommaso Putin ha mostrato come Serenissima Ristorazione sia una delle aziende italiane più innovative nel settore della ristorazione collettiva, in grado, grazie a investimenti e ricerca nelle nuove tecnologie, di soddisfare le esigenze di ospedali, scuole, aziende e locali pubblici con servizi di alta qualità. Non a caso lo stabilimento di produzione a Boara Pisani, (realizzato in provincia di Padova grazie a un investimento di 30 milioni di euro, è uno dei centri più all’avanguardia e tecnologicamente avanzati per la produzione di pasti in legame refrigerato.

La leadership di Serenissima Ristorazione e il contributo di Tommaso Putin

Nel centro di Serenissima Ristorazione lavorano quotidianamente 300 collaboratori. Con sedi dislocate in Polonia, Spagna e a New York, oggi il Gruppo può contare su un totale di oltre 10.000 dipendenti ed è punto di riferimento per il settore a livello internazionale. Merito anche di Tommaso Putin che, nell’ultimo anno in qualità di Vicepresidente, ha promosso investimenti in innovazione e sostenibilità nonostante la pandemia e l’inflazione. Laureato in Economia Aziendale all’Università Bocconi di Milano, Tommaso Putin decide di specializzarsi in Amministrazione e Controllo di Gestione e di arricchire le sue conoscenze di business internazionale con corsi di formazione e lavorando per diversi anni in una società di revisione. Raggiunte le competenze e l’esperienza necessarie, nel 2003 fa il suo ingresso in Serenissima Ristorazione, azienda di famiglia, nelle vesti di Chief Financial Officer. Nel 2022, grazie ai risultati raggiunti, arriva la nomina a Vicepresidente del Gruppo. Attualmente è anche al suo secondo mandato come Vicepresidente di ANIR Confindustria.

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Paolo Gallo (Italgas): “Oltre 589 milioni di investimenti nel 2023”

“Nei primi nove mesi del 2023 il Gruppo Italgas ha conseguito performance solide e di valore che hanno permesso di continuare a crescere anche in un contesto socio-economico instabile a causa del protrarsi delle tensioni internazionali”: lo ha affermato Paolo Gallo, AD di Italgas, elogiando la notevole resilienza di cui il Gruppo ha dato prova.

 Paolo Gallo

Italgas, l’AD Paolo Gallo illustra i notevoli risultati del terzo semestre

Non si ferma l’espansione di Italgas: nel terzo trimestre dell’anno 2023, l’AD Paolo Gallo ha tratto un bilancio dell’andamento del Gruppo, evidenziando come tutti gli indicatori mostrino risultati estremamente positivi. Nello specifico, Italgas ha raggiunto una crescita di ricavi del 26%, toccando gli 1,37 miliardi di euro, un aumento del 15,9% del margine operativo lordo (che raggiunge i 910,5 milioni di euro) e un incremento dell’utile netto del 10,8%, ammontando a 316,7 milioni di euro. Gli ottimi risultati sono stati trainati da una serie di operazioni condotte con successo. L’acquisizione di Veolia, società specializzata nella gestione delle reti idriche, ha permesso a Italgas di posizionarsi tra i più importanti gestori d’acqua del Paese. Nel frattempo, è anche stata ultimata la semplificazione di Depa Infrastructure, operatore nel settore energetico greco che gestisce ben 7.700 chilometri di condotte per il gas, rifornendo mezzo milione di clienti, attraverso la fusione di tre differenti DSO. “La nostra visione ha confermato la centralità delle reti di distribuzione del gas – smart, digitali e flessibili”, ha commentato Paolo Gallo.

Gli investimenti di Italgas per la digitalizzazione e la sostenibilità sotto la guida di Paolo Gallo

Nonostante i notevoli traguardi raggiunti nei primi 9 mesi del 2023, Paolo Gallo sta mettendo le basi per una crescita ancora superiore attraverso un poderoso piano di investimenti. Nello specifico, Italgas ha investito 589 milioni di euro nell’estensione delle reti, nella trasformazione digitale e nel repurposing delle infrastrutture, con la posa di 679 chilometri di nuove condotte gas. L’AD ha affermato: “Con quasi 600 milioni di euro investiti nei primi nove mesi, il Gruppo ha intensificato le attività di estensione e trasformazione digitale delle reti del gas, sia in Italia che in Grecia, continuando a favorirne l’evoluzione anche come elemento strategico di stimolo alla produzione di gas rinnovabili come biometano, metano sintetico e idrogeno”. Una percentuale notevole degli investimenti è stata indirizzata alle migliorie delle condotte, che hanno portato a una riduzione del 10,8% delle fughe di gas.

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Trastevere, siglato accordo tra Gruppo FS e Roma Capitle. Umberto Lebruto: si apre una nuova stagione

Umberto Lebruto, AD di FS Sistemi Urbani, commenta l’avvenuto accordo tra Gruppo FS e Comune di Roma per procedere con la riqualificazione dell’area della stazione ferroviaria di Roma Trastevere.

Umberto Lebruto

Umberto Lebruto sull’accordo con Roma Capitale: Trastevere sarà un punto focale

È stato firmato il protocollo d’intesa tra Comune di Roma e Gruppo FS relativo agli interventi previsti nell’area comprendente le aree della stazione di Trastevere. Definiti gli obiettivi comuni e le funzioni da realizzare, si potrà procedere con la riqualificazione dell’area che si trasformerà in un nodo trasportistico e in un polo di attrazione dei servizi. L’AD di FS Sistemi Urbani Umberto Lebruto ha sottolineato che Trastevere sarà ancora di più un “punto focale per Roma”. La stazione, situata al centro di quattro quadranti storici della Capitale, diverrà dunque un importante nodo, grazie a questo “grande accordo”, come definito dall’AD di FS Sistemi Urbani.

Umberto Lebruto: nuova stagione per la zona storica di Roma

Trastevere, ha sottolineato Umberto Lebruto, “è inserita in quattro quadranti di città storici che da sempre sono stati separati per la presenza della infrastrutture ferroviarie”, ovvero le linee per Fiumicino, Ostiense e la Tirrenica, le quali hanno diviso “il quartiere dove il punto focale è proprio la stazione di Trastevere”. Adesso, con questo protocollo, si potrà finalmente “trasformare quella barriera in una porta girevole” e i quattro quadranti “saranno ricuciti e rigenerati”. Nella prima fase è previsto lo sfondamento dei sottopassi, che saranno riqualificati e allungati, così da unire le due parti della città. È in questo modo che, come evidenziato da Umberto Lebruto, la parte Nord e la parte Sud iniziano a “ricucirsi e vivere una nuova stagione”.

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Claudio Descalzi: l’intervento dell’AD alla cerimonia per i 70 anni di Eni

Claudio Descalzi: “Eni è l’esempio di un’Italia forte, positiva, rispettosa, capace di adattarsi e trasformarsi, e di raggiungere risultati incredibili”.

Claudio Descalzi, AD di Eni

Claudio Descalzi: Eni capace di evolvere costantemente, di innovare, di anticipare i cambiamenti

Il Presidente Giuseppe Zafarana e l’AD Claudio Descalzi hanno celebrato lo scorso 10 ottobre i 70 anni di Eni nel corso di un evento in programma presso il contesto architettonico del Gazometro di Roma Ostiense. In un video-messaggio, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato il ruolo di Eni nell’accompagnare la crescita del Paese. “In questi 70 anni di storia Eni è stata capace di evolvere costantemente, di innovare, di essere pioniere dei cambiamenti, di anticiparli. Allo stesso modo, negli ultimi anni, nel creare e intraprendere il nostro percorso di transizione energetica ci siamo trasformati in modo profondo, non solo in termini di strategia e azioni ma di cultura interna”, ha ricordato l’AD Claudio Descalzi nel suo intervento. Nel tempo “siamo diventati un alleato importante per lo sviluppo sostenibile del Paese, ruolo che oggi continuiamo ad assolvere come leader della transizione e garante della sicurezza energetica nazionale. La nostra strategia di decarbonizzazione al 2050 è fatta di soluzioni, servizi e prodotti che contribuiranno alla neutralità carbonica. Per concretizzarla, puntiamo sulle competenze delle nostre persone e su una profonda trasformazione aziendale, basata sulla diversificazione tecnologica ed energetica. Grazie alla presenza globale che abbiamo costruito, possiamo affrontare le sfide del settore energetico e, al tempo stesso, promuovere l’accesso all’energia e lo sviluppo locale nei Paesi in cui operiamo”.

Claudio Descalzi: puntiamo sulle competenze delle nostre persone e su una profonda trasformazione aziendale

L’AD Claudio Descalzi, ricordando il ruolo di Eni nel diventare un alleato importante per lo sviluppo sostenibile del Paese nonché il valore “della nostra strategia di decarbonizzazione al 2050, fatta di soluzioni, servizi e prodotti che contribuiranno alla neutralità carbonica”, ha rimarcato l’impegno di quanti lavorano all’interno del Gruppo per sostenerne quotidianamente la crescita. Come infatti ha ricordato l’AD “abbiamo tutti imparato a pensare e agire in modo diverso: nuovi modelli industriali, nuovi business, ricerca e innovazione continua, con un approccio costantemente volto all’integrazione”. Fondamentale poi l’approccio adottato nei Paesi in cui opera: “Abbiamo accresciuto la capacità di integrarci nelle comunità dei Paesi in cui operiamo, lavorando per supportarne lo sviluppo, costruendo una relazione e una fiducia tali da essere considerati parte delle loro realtà: un grande valore nel lungo periodo, che supera quello del profitto nel breve”. Cooperare e creare forti alleanze è la chiave: “Per noi lavorare in un Paese significa lasciare al mercato domestico buona parte dell’energia che produciamo, creare lavoro e diffondere l’accesso all’energia, promuovere sviluppo sanitario, imprenditoriale, agricolo, scolastico”. Questa Eni, ha ribadito infine l’AD Claudio Descalzi, è “l’esempio dell’Italia forte, positiva, rispettosa, capace di adattarsi e trasformarsi, e di raggiungere risultati incredibili”: l’Italia che “portiamo ogni giorno nel mondo, con orgoglio”.

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Banca Generali, la strategia dell’AD Gian Maria Mossa per l’espansione in Svizzera

“Vicina alle famiglie, non solo nelle esigenze più complesse ma anche nelle sfide per la protezione e nei servizi per il risparmio”: così Gian Maria Mossa definisce BG Suisse Private Bank, società dipendente da Banca Generali recentemente autorizzata a operare in territorio elvetico.

 Gian Maria Mossa, AD di Banca Generali

Gian Maria Mossa: “Capitolo di rilievo della nostra strategia

Banca Generali potrà ora operare “come una vera e propria banca” sull’intero territorio svizzero: lo annuncia l’AD Gian Maria Mossa, esprimendo grande soddisfazione per la riuscita dell’operazione. Finma, l’autorità di vigilanza bancaria elvetica, ha infatti concesso la licenza a BG Suisse Private Bank, filiale di Banca Generali che opererà nel territorio della Confederazione. “L’Italia continua per noi ad essere naturalmente il punto di riferimento principale, ma fuori dai confini italiani è proprio la Confederazione Elvetica a costituire un approdo di spessore”, ha affermato Gian Maria Mossa, rassicurando clienti e investitori che il nostro Paese rimarrà al centro delle attività dell’Istituto. La rappresentante svizzera di Banca Generali sarà guidata da Veit de Maddalena come Presidente del CdA, Renato Santi come AD e Alida Carcano come guida operativa.

Gian Maria Mossa: “La Svizzera ancora fondamentale nel mercato bancario

In seguito al conferimento della licenza, Gian Maria Mossa ha sottolineato l’importanza strategica che l’ingresso in Svizzera gioca nel processo di espansione di Banca Generali. “La Svizzera è tutt’altro che al tramonto», ha affermato l’AD, evidenziando come il Paese rimanga “una piazza fondamentale per le banche e la finanza in generale e in particolare per la gestione di patrimoni privati”. Le prime filiali, secondo le anticipazioni, saranno concentrate nella zona del Ticino, ma sono previste aperture anche a Zurigo e Ginevra. La sede di Lugano conterebbe già una cinquantina di dipendenti. Gian Maria Mossa ha inoltre rivolto un appello a tutti i private banker che potrebbero accompagnare Banca Generali nel suo processo di crescita: “Siamo sempre interessati ad attrarre banker che abbiano le caratteristiche citate e che possano quindi contribuire al rafforzamento delle nostre attività”.

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