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15 Marzo 2023

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Terna: il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma si certifica con ISO 37301:2021

Terna, il gestore della rete elettrica nazionale guidato dall’AD e DG Stefano Donnarumma, ha ricevuto la certificazione ISO 37301:2021 estesa a tutte le compliance obligation rilevanti delle principali società del Gruppo.

Terna

Terna: il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma è l’unico in Italia ad avere la certificazione

L’Istituto Italiano del Marchio di Qualità ha conferito a Terna la certificazione ISO per le attività di compliance, rendendola l’unica in Italia ad averla ottenuta. Il certificato si estende a tutte le compliance obligation rilevanti delle principali società del Gruppo, ovvero Terna Rete Italia, Terna Energy Solutions e Terna Plus. La norma ISO 37301:2021 costituisce uno standard internazionale per quanto riguarda lo sviluppo, il mantenimento e il miglioramento del sistema di gestione della compliance. Il modello contribuisce, inoltre, al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile “lavoro dignitoso e crescita economica”, “pace, giustizia e istituzioni solide” e “città e comunità sostenibili”. Rilasciando la certificazione, l’IMQ riconosce alla società guidata da Stefano Donnarumma la capacità di garantire un’importante opportunità di crescita della cultura della compliance.

Buona governance, trasparenza e sostenibilità: i principi di Terna sotto la guida di Stefano Donnarumma

La nuova certificazione rilasciata a Terna è l’ennesima conferma dell’impegno che il Gruppo mette nel garantire processi conformi alle normative nazionali ed europee. Ma non solo. Il Direttore Corporate Affairs di Terna Giuseppe Del Villano ha infatti evidenziato che quest’ultimo traguardo “sottolinea anche la capacità dell’azienda di essere fedele ai principi di buona governance, trasparenza e sostenibilità”. L’iter di valutazione che ha permesso di accertare la conformità del Sistema di Gestione della compliance della società guidata da Stefano Donnarumma ha impiegato un totale di circa 200 ore di attività, la verifica a campione di circa 40 strutture organizzative e interviste a oltre 60 persone del Gruppo.

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Protezioni sportive antitrauma per campi ed impianti sportivi

Se sei un gestore di impianti sportivi o un allenatore, certamente sai quanto sia importante garantire la sicurezza degli atleti durante le attività sportive.

In particolare, la protezione delle strutture e delle attrezzature che circondano i campi e gli impianti sportivi è fondamentale per prevenire infortuni.

Le protezioni sportive antitrauma per campi ed impianti sportivi sono la soluzione ideale per garantire la massima sicurezza degli atleti ed evitare ogni tipo di pericolo dovuto all’eventuale impatto.

Le protezioni sportive su misura sono realizzate appositamente per adattarsi alle esigenze di ogni campo e impianto sportivo, ed offrono una protezione completa e personalizzata.

In particolare, queste protezioni sono la scelta ideale per proteggere muri, pareti, cordoli, muretti, pilastri, colonne, attrezzature sportive, pali da volley, struttura del canestro e qualsiasi altro elemento che può rappresentare un pericolo per gli atleti in caso di impatto accidentale.

 

Cosa sono le protezioni sportive antitrauma per campi ed impianti sportivi?

Le protezioni sportive antitrauma sono dispositivi di protezione in grado di garantire la massima sicurezza degli atleti durante le attività sportive.

Sono realizzate con gomma morbida ad alta capacità di assorbimento degli urti, uno dei materiali più utilizzati in quanto offre una protezione efficace e resistente nel tempo.

 

Vantaggi delle protezioni sportive su misura

Le protezioni sportive su misura sono dunque realizzate appositamente per adattarsi alle esigenze di ogni campo e impianto sportivo.

Ciò garantisce una protezione completa e personalizzata, oltre ad un’installazione facile e veloce che minimizza i tempi di inattività del campo o dell’impianto sportivo.

 

Vantaggi delle protezioni sportive antitrauma in gomma morbida

Le protezioni sportive antitrauma in gomma morbida sono una soluzione ideale per proteggere gli atleti e le attrezzature sportive durante le attività sportive.

La gomma morbida offre una protezione efficace contro gli urti accidentali, minimizzando il rischio di lesioni o danni alle attrezzature. Inoltre, questo è un materiale resistente e duraturo, che garantisce una protezione efficace nel tempo.

In conclusione, le protezioni sportive antitrauma per campi ed impianti sportivi sono un investimento essenziale per garantire la sicurezza degli atleti e la durata delle attrezzature.

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Andrea Mascetti: SLM, le aree di competenza e il punto di vista degli avvocati sui temi correlati

Andrea Mascetti: nel sito dello Studio Legale Mascetti (SLM) articoli ed editoriali su tematiche di diritto penale, civile, amministrativo, del lavoro ma anche ambiente e cultura, D. Lgs. 231/2001, web reputation.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti: Studio Legale Mascetti, l’impegno verso l’eccellenza del team di professionisti

Le parole con cui l’avvocato Andrea Mascetti racconta in un video su YouTube la vision e i valori dello Studio Legale Mascetti (SLM) si rispecchiano nel nuovo sito presentato nei mesi scorsi: oggetto di un importante lavoro di restyling sia per quanto riguarda la grafica che i contenuti, è stato progettato appositamente anche per fornire risposte esaustive agli utenti proprio come si propone di fare quotidianamente lo Studio Legale Mascetti con i suoi clienti. È lo stesso Andrea Mascetti, fondatore e titolare, a sottolinearlo: “Ogni giorno ci poniamo la domanda di come declinare il nostro lavoro di professionisti del Diritto con le aspettative e gli interessi dei nostri clienti, in un contesto dove la complessità normativa e la velocità dei tempi di reazione sembrano non concedere tregua. E ogni giorno cerchiamo di trovare una risposta adeguata ed efficace attraverso un impegno verso l’eccellenza, che è fatto di studio e di aggiornamento, a cui si affianca una profonda dedizione verso il nostro lavoro”.

Andrea Mascetti: focus sugli approfondimenti ed editoriali firmati dagli avvocati dello SLM

Non solo il sito web: come ricorda l’avvocato Andrea Mascetti, lo scorso anno ha cambiato veste anche la newsletter dello Studio Legale Mascetti e “i contributi sono stati maggiormente arricchiti per offrire un nostro punto di vista al dibattito sui grandi e piccoli temi che coinvolgono quotidianamente i professionisti del diritto”. Firmati dagli avvocati dello Studio Legale Mascetti, gli editoriali che arricchiscono anche il nuovo sito permettono di conoscere le varie tematiche trattate in modo approfondito, mirato e completo, in linea con l’impegno quotidiano nell’affrontare questioni delicate e nel reperire le soluzioni più convenienti per i clienti. Basti guardare a quanto approfondito negli articoli pubblicati più di recente: dall’importanza dei poteri di spesa (delega alla gestione degli adempimenti in materia di salute e sicurezza e delega gestoria di cui all’art. 2381 c.c.) alla normativa in materia di appalti pubblici, gare, ricorsi, il meccanismo del cosiddetto spoil system. Merito della “multidisciplinarietà delle competenze” su cui fa leva lo Studio Legale Mascetti, come ricorda anche l’avvocato Andrea Mascetti. Gioca in questo contesto “un ruolo fondamentale a vantaggio di coloro che devono confrontarsi con profili di attività e di rischio sempre più articolati e mutevoli”. È questa la sfida che, ogni giorno, “con fatica e determinazione”, lo Studio Legale Mascetti si propone di vincere.

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Federico Motta Editore: Maurizio Costanzo e la storia della televisione italiana

Con la recente scomparsa di Maurizio Costanzo, volto noto e familiare del piccolo schermo, se ne va non solo un grande giornalista, ma anche un innovatore che ha contribuito a ridefinire il panorama televisivo del nostro Paese. È proprio alla storia della televisione italiana che Aldo Grasso ha dedicato il suo saggio pubblicato sull’Età moderna di Federico Motta Editore.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: la storia della televisione

Giornalista, conduttore tv, autore e sceneggiatore, Maurizio Costanzo ha contribuito al rinnovamento dei generi televisivi: è stato il primo a dirigere un telegiornale prodotto da una televisione privata e ha inoltre contribuito a consolidare il format del talk show, portando sullo schermo personaggi di spicco della cultura, della politica e dell’intrattenimento. Ma quando nasce la televisione? Come ricorda il saggio La televisione edito da Federico Motta Editore, la prima trasmissione televisiva fu trasmessa negli Stati Uniti il 30 aprile del 1939: in occasione dell’inaugurazione dell’Esposizione Internazionale di New York, l’emittente radiofonica NBC mandò in onda i discorsi del presidente Theodore Roosevelt e di Fiorello La Guardia, Sindaco di New York. All’epoca il numero di televisori presenti nell’area metropolitana della Grande Mela raggiungeva circa 200 unità: erano perlopiù dirigenti della NBC o miliardari a possederli. Alcuni monitor collocati in luoghi pubblici, come le vetrine dei grandi magazzini, consentivano ai passanti di curiosare. Quello stesso strumento, sottolinea Federico Motta Editore, trasformò la comunicazione nel Novecento.

Federico Motta Editore: i cambiamenti in Italia

E nel nostro Paese? A metà degli anni ‘50, per la precisione il 3 gennaio 1954 alle 14:30, la RAI tramesse il suo primo programma, Arrivi e Partenze. A differenza degli Stati Uniti, dove le emittenti televisive erano gestite da privati, in Italia il ruolo dello Stato nell’industria televisiva era predominante. Tuttavia, ricorda il saggio edito da Federico Motta Editore, gli anni ‘70 segnarono l’avvento delle prime televisioni commerciali. Tra queste prime emittenti si contano Telebiella, Telediffusione Italiana Telenapoli e Telemontecarlo, che trasmetteva dal vicino Principato di Monaco. La vera svolta arriva negli anni ‘80: il gruppo Fininvest fa il suo ingresso nel settore televisivo dando vita ai primi network e consolidando negli anni ‘90 il duopolio RAI – Mediaset. È in questo contesto che Mediaset lancia alcuni dei suoi programmi più celebri, tra cui la Ruota della fortuna, Striscia la notizia e il Maurizio Costanzo Show. La televisione italiana, sottolinea ancora Federico Motta Editore, cambiava così volto, portando una fetta importante della programmazione verso i programmi contenitori.

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La Traiettoria di Alessandro Benetton a “Passa dal BSMT”

Alessandro Benetton tra gli ospiti di “Passa dal BSMT”: tra ricordi d’infanzia e progetti per il futuro, l’imprenditore ripercorre le principali tappe della sua vita fino alla pubblicazione dell’autobiografia “La Traiettoria”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: “Giovani? Hanno meno pregiudizi, dobbiamo fidarci delle loro capacità

Nel raccontare la mia storia personale ho affrontato con trasparenza anche i momenti di paura, le insicurezze e soprattutto i fallimenti. Troppe volte infatti i grandi dimenticano come si sentivano da giovani”. Ed è proprio ai giovani che Alessandro Benetton si rivolge nella sua autobiografia “La Traiettoria”. Il fondatore di 21 Invest, tornato di recente alla guida della holding di famiglia Edizione, ne ha parlato con Gianluca Gazzoli in un episodio del podcast “Passa dal BSMT”. Dagli anni del liceo alle ultime sfide imprenditoriali, “La Traiettoria” è un racconto che mette in primo piano emozioni, rapporti personali e soprattutto fallimenti, indispensabili per trovare la propria strada. Un insegnamento prezioso per le nuove generazioni ma spesso dimenticato dagli adulti, che tendono a minimizzare le difficoltà già affrontate nel proprio percorso. “Alla soglia dei 50 anni mi sono reso conto che nella mia vita non ho mai voluto guardare indietro – racconta Alessandro Benettoncercando tra le vecchie carte ho trovato dei temi che avevo scritto da piccolo. Da lì l’idea di tenere un diario”. Diario che, spiega, sarebbe dovuto rimanere nel cassetto. Un’idea non condivisa dai giovani collaboratori che aiutano l’imprenditore nella sua avventura sui social: leggendo lo scritto ne hanno intravisto le potenzialità. “La mia fiducia nei giovani – ha spiegato – nasce anche dal fatto che sono molto più neutri rispetto ai messaggi che ricevono, hanno molti meno pregiudizi e questo mi incoraggia a pensare che saranno capaci di gestire meglio di noi i nuovi media e le nuove tecnologie”.

Alessandro Benetton: “Con i social ho potuto raccontare la mia versione

Conosce bene il significato di pregiudizi Alessandro Benetton che, fin da giovane, ha espresso la forte volontà di distaccarsi dal nome della famiglia per intraprendere un percorso autonomo: “Da mio padre, orfano fin da giovane, ho imparato il senso etico del lavoro, delle responsabilità e dell’autosufficienza. Con il suo affetto mia madre ha fatto da collante. Ma con un denominatore comune, ossia che fin da piccolo avrei dovuto conquistarmi quello di cui avevo bisogno e soprattutto essere indipendente”. Dopo tre anni alla Goldman Sachs l’imprenditore decide di pagarsi gli studi ad Harvard e, chiusa la parentesi come Presidente di Benetton Formula, si allontana dal business di famiglia e fonda 21 Invest, affacciandosi così nel mondo del private equity. Con l’avvento dei social, Alessandro Benetton ha avuto l’opportunità di raccontare il suo percorso alternativo: “Quando ho incominciato tutti quelli che si occupavano della mia comunicazione reputavano che non fosse professionale e che avrei potuto essere oggetto di critiche. Ovviamente davo per scontato che mi sarei trovato ad affrontare una salita fatta di pregiudizi basati sulla mia esperienza e sui miei privilegi. I social mi hanno cambiato e ora sono in questa nuova fase proprio perché ho potuto raccontare la mia versione”.

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Riva Acciaio contribuirà a rendere il Santuario di Vicoforte più fruibile ai non vedenti

Riva Acciaio figura tra i sostenitori della campagna “Un Santuario da ascoltare”, grazie alla quale sono stati raccolti fondi che permetteranno di rendere più fruibile la basilica alle persone non vedenti.

Riva Acciaio

Riva Acciaio sostiene “Un Santuario da ascoltare”: lo scopo della campagna

Riva Acciaio ha recentemente effettuato una donazione al Santuario di Vicoforte, nel corso di una raccolta fondi che si è conclusa lo scorso gennaio. La campagna, intitolata “Un Santuario da ascoltare”, faceva parte delle attività promosse nell’ambito del bando “Santuari e Comunità” dalla Fondazione Crt. L’obiettivo era di incrementare la fruibilità del Santuario. Le donazioni ricevute permetteranno infatti di realizzare un sistema di audio guide che andranno a supporto delle visite e renderanno l’esperienza accessibile anche alle persone non vedenti. Un team di esperti aiuterà a mettere a punto una narrazione quanto più evocativa possibile in modo da restituire un’immagine della bellezza della basilica.

Riva Acciaio: un gesto di generosità a favore dell’inclusione

Riva Acciaio è tra quelle aziende che supportano attivamente le comunità che ospitano i suoi stabilimenti, partecipando a diverse iniziative che vanno a beneficio della comunità. Questa volta, tramite il progetto “Un Santuario da ascoltare”, si è voluto agevolare il percorso di inclusività già iniziato da tempo dal polo spirituale vicese. La raccolta fondi, alla quale hanno partecipato anche i volontari dell’associazione Acli Nativitas aps che hanno destinato le offerte ricevute nell’anno precedente, si è conclusa con grande successo: sono stati raccolti 27.862 euro, una cifra che supera di parecchio l’obiettivo prefissato.

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Paolo Gallo (Italgas): “Nel 2023 il 90% delle reti saranno intelligenti, digitali e flessibili”

Italgas ha registrato un altro trimestre di successi, dimostrando la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti e migliorare continuamente il servizio offerto alle comunità. L’azienda ha investito 546,7 milioni di euro nei primi nove mesi del 2022, dando priorità alla trasformazione digitale, alla metanizzazione della Sardegna e al repurposing delle reti per abilitarle alla distribuzione di gas rinnovabili. Il commento dell’AD Paolo Gallo.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: solidità del Gruppo confermata da 23 trimestri consecutivi di crescita

Nel 2023 il 90% delle reti Italgas saranno intelligenti, digitali e flessibili, pronte ad accogliere crescenti quantità di biometano e successivamente di idrogeno e gas sintetici”, fa sapere l’AD Paolo Gallo. Grazie alle nuove tecnologie, Italgas sarà in grado di controllare a distanza la gestione delle reti e individuare eventuali anomalie con grande tempestività. Questo approccio permette di programmare la manutenzione delle reti in modo predittivo, riducendo i tempi di inattività e garantendo una maggiore efficienza operativa. I risultati economici di Italgas confermano l’efficacia della strategia del Gruppo. L’EBITDA dei primi nove mesi del 2022 è pari a 785,4 milioni di euro, in aumento del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre l’utile netto adjusted attribuibile al Gruppo è pari a 288,6 milioni di euro, in crescita del 5,5% rispetto al 30 settembre 2021. I ricavi totali hanno invece superato quota 1 miliardo di euro, registrando un aumento dell’8,1%, mentre il flusso di cassa da attività operativa è stato di 455,3 milioni di euro. “Con il terzo trimestre del 2022 caratterizzato dal miglioramento di tutti i risultati economici, finanziari operativi e di sostenibilità, sono 23 i trimestri consecutivi di crescita – ha affermato Paolo Gallosegno della solidità del Gruppo e della determinazione con cui persegue i propri obiettivi nonostante la complessità dello scenario geopolitico e dei suoi riflessi sul sistema economico e sociale del Paese”.

Paolo Gallo: “Innovazione tecnologica e trasformazione digitale il denominatore comune del piano di sviluppo

L’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale sono diventati il motore principale della crescita aziendale: Italgas ha sempre investito in queste aree, anticipando le tendenze di mercato e migliorando continuamente i propri processi operativi e la qualità dei servizi offerti alle comunità in cui opera. “Al tempo stesso – ha commentato Paolo Gallorappresentano anche il fattore abilitante che ci consente di fissare obiettivi di sostenibilità sempre più rilevanti e di contribuire al raggiungimento dei target dal REPowerEU”. Gli importanti investimenti effettuati sui processi, sugli asset e sulle persone stanno portando i risultati sperati, sia in termini economici sia operativi. Il settore della distribuzione del gas rappresenta un importante contributo alla transizione ecologica, alla riduzione dei consumi energetici e all’efficienza del sistema energetico del Paese. Negli ultimi mesi Italgas ha concentrato i propri sforzi sull’efficienza energetica, attraverso la creazione del nuovo brand Geoside, e sulla Grecia, dove ha recentemente acquisito Depa Infrastructure S.A. “Abbiamo iniziato diverse attività di knowledge transfer e di integrazione allo scopo di mettere la nostra esperienza e il know how tecnologico a disposizione dell’obiettivo comune di realizzare un’infrastruttura all’avanguardia che contribuisca al raggiungimento degli obiettivi di transizione energetica fissati dal governo greco”, ha quindi concluso Paolo Gallo.

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Trovare nuovi clienti tramite un call center: una opportunità da considerare

Se stai cercando di trovare nuovi clienti per la tua attività, usufruire dei servizi di un call center può essere la scelta giusta per espandere il tuo business e ottenere maggiori profitti.

Prima di iniziare, è importante capire cos’è un call center. Un call center è una attività dedicata alla gestione delle chiamate in entrata e in uscita dei clienti. I call center possono essere interni all’azienda o esterni e possono essere utilizzati per una vasta gamma di attività, come l’assistenza clienti, la vendita diretta e le ricerche di mercato.

Utilizzare un call center per trovare nuovi clienti può essere molto efficace, ma è anche importante pianificare attentamente la strategia per massimizzare i risultati. Di seguito sono riportati alcuni passaggi importanti da seguire per trovare nuovi clienti tramite un call center.

 

Passo 1: Assumi un call center esterno

Se non hai il personale o le risorse per gestire un call center interno, puoi considerare di ingaggiare un call center esterno. Questi servizi di terze parti, NL Promotion SRL è uno di questi, hanno l’esperienza e le risorse necessarie per gestire le chiamate in entrata e in uscita dei clienti. Inoltre, ti consentono di risparmiare tempo e denaro nella formazione del personale e nella gestione dei costi di infrastruttura.

 

Passo 2: Definire il pubblico in target

Prima di affidare questo incarico ad un call center e iniziare a contattare i potenziali clienti, è importante avere una comprensione chiara del pubblico in target. Quali sono le caratteristiche demografiche dei potenziali clienti? Quali sono i loro interessi e le loro esigenze? Queste informazioni sono essenziali per personalizzare la tua strategia di chiamata e ottenere i migliori risultati possibili.

 

Passo 3: Preparare uno script di chiamata

Per massimizzare l’efficacia delle chiamate, è importante preparare uno script di chiamata dettagliato. Questo script dovrebbe includere una presentazione di te stesso e del tuo business, una descrizione dei prodotti o servizi che offri e le ragioni per cui i potenziali clienti dovrebbero considerare di acquistare i tuoi prodotti o servizi. Puoi includere anche domande aperte per stimolare la conversazione e successivamente guidare i potenziali clienti a compiere l’azione desiderata.

 

Passo 4: Monitora e misura i risultati

Monitora e misura i risultati delle tue campagne promozionali tramite questo canale. Ciò ti consentirà di identificare le strategie più efficaci e di apportare le modifiche necessarie per migliorare le vendite. Il call center che effettuerà i contatti telefonici per te terrà traccia del numero di chiamate effettuate, delle conversazioni avute, dei lead generati e delle vendite effettuate.

 

Passo 5: Implementa un sistema di follow-up

Implementa un sistema di follow-up per assicurarti che i potenziali clienti siano seguiti in modo efficace. Questo può includere l’invio di email di follow-up, l’invio di campioni gratuiti o l’offerta di sconti speciali per incoraggiare i potenziali clienti ad accettare le tue offerte.

 

In conclusione

Trovare nuovi clienti tramite un call center può essere un processo altamente efficace se segui una strategia pianificata e personalizzata. Certamente, puoi mettere in pratica questi consigli che ti saranno certamente utili per raggiungere i tuoi obiettivi di business e generare nuovi clienti tramite un call center.

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Fintech, Banca Generali e Marco Montemagno in un progetto educativo: parte “EduFin 3.0”

Il progetto targato Banca Generali prevede un palinsesto di episodi settimanali dedicati a temi centrali quali inflazione, Fintech e investimenti ESG. Gian Maria Mossa: “Serve corretta conoscenza degli strumenti finanziari”.

Risparmio e Fintech i protagonisti dell’iniziativa lanciata da Banca Generali

Meno della metà degli italiani, secondo le ultime rilevazioni di Bankitalia precisamente il 44,3%, possiede gli strumenti necessari a comprendere anche semplici questioni finanziarie. Promuovere l’educazione su temi come l’inflazione, le frontiere del Fintech e gli investimenti legati ai criteri ESG diventa quindi sempre più imprescindibile per colmare il gap e valorizzare la forte propensione al risparmio delle famiglie italiane, cresciuto costantemente dal 2008. Lo sa bene Banca Generali, che ha deciso di apportare il suo contributo lanciando il progetto “EduFin 3.0”. Nata in collaborazione con lo youtuber e influencer Marco Montemagno, l’iniziativa vuole diffondere una cultura positiva verso il mondo della finanza e dell’economia, partendo da argomenti tradizionali fino agli sviluppi resi possibili dal Fintech e con una particolare attenzione al futuro sostenibile del risparmio. Previdenza complementare, progetti di vita, protezione patrimoniale: per Gian Maria Mossa, AD di Banca Generali, si tratta di attività che necessitano di una “corretta conoscenza dei rischi e delle opportunità che giungono dai mercati”, nonché di continuo aggiornamento per stare dietro ai cambiamenti repentini apportati nei servizi finanziari dall’innovazione tecnologica.

 

Marco Montemagno: con Banca Generali vogliamo intercettare un pubblico trasversale

Nel dettaglio, “EduFin 3.0” prevede un palinsesto di 52 episodi settimanali diffusi su tutte le principali piattaforme social media, da Facebook fino ai podcast. Grazie ad un team composto da partner del calibro di Vontobel, Pictet Asset Management, Conio e Algorand, il progetto di Banca Generali intende offrire contenuti di qualità sia sugli strumenti finanziari di base che su nuove soluzioni sviluppate nell’ambito Fintech, come wallet digitali e cryptovalute. La loro diffusione sarà privilegiata dalla partnership siglata con Meta, la società che controlla Facebook, Instragram e Whatsapp. Tra le priorità raggiungere un pubblico trasversale, dalle generazioni più mature a quelle che saranno protagoniste nel prossimo futuro: “La divulgazione oggigiorno non può prescindere dai social – ha spiegato lo youtuber Marco Montemagno, conduttore e curatore dell’iniziativa targata Banca Generalibasti pensare che la GenZ spende più di tre ore al giorno connessa. I nostri appuntamenti settimanali avranno l’obiettivo di entrare nel merito delle principali questioni relative al mondo dell’educazione finanziaria e, con l’aiuto degli ospiti che intervisterò, fornire strumenti grazie ai quali ognuno possa crearsi una propria cultura e idea personale sul tema”.

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Francesco Starace: Enel forma i nuovi professionisti della transizione energetica, il focus

“Energie per Crescere” si estende alle rinnovabili per lo sviluppo dell’Italia lungo la strada della transizione energetica: la soddisfazione dell’AD di Enel Francesco Starace.

Francesco Starace

Francesco Starace: investire su formazione, potenziare la filiera delle rinnovabili e far crescere l’Italia

Nel successo di “Energie per Crescere”, secondo l’AD di Enel Francesco Starace, c’è la conferma di “come la transizione energetica rappresenti un’opportunità unica per l’Italia in grado di sviluppare le competenze necessarie attraverso la formazione dei giovani”. Non a caso Enel continua a puntare sul programma di formazione lanciato nel 2022 in collaborazione con Elis con l’obiettivo di formare 5.500 nuovi operatori delle reti smart entro due anni. Forte dei risultati raggiunti, ora si rilancia: “Energie per Crescere” punta oggi a formare entro il 2025 più di 2mila nuovi professionisti della transizione energetica da occupare nelle imprese fornitrici di Enel Green Power. È quanto richiede il mercato oggi, anche alla luce delle nuove sfide che si sono aperte lo scorso anno per il settore: garantire la sicurezza energetica, l’indipendenza e accelerare nella transizione. Nuove professionalità specializzate, come ricorda anche l’AD Francesco Starace, sono oggi indispensabili per supportare lo sviluppo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia e contribuire al contempo ad accelerare il percorso di transizione energetica del Paese.

Francesco Starace: oltre 2.000 nuovi professionisti per lavorare nelle imprese partner di Enel Green Power entro il 2025

Il valore dell’iniziativa emerge anche nelle parole di Francesco Starace: “È essenziale disporre di figure professionali qualificate che lavorino con le nostre imprese per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e conseguire la libertà energetica, in linea con quanto previsto dal piano europeo RePowerEu. Per questo motivo abbiamo esteso il progetto alla filiera delle rinnovabili”. Dal programma di formazione usciranno quindi nuovi specialisti elettrici, specialisti civili-meccanici e junior site manager che collaboreranno con Enel Green Power alla realizzazione in tutta Italia di nuovi impianti fotovoltaici, eolici e di accumulo di energia. È questa la sfida a cui vuole rispondere “Energie per Crescere”, come ricorda anche l’AD Francesco Starace: “Con il programma vogliamo rispondere a questa sfida contribuendo a far crescere la catena nazionale di fornitura delle rinnovabili, creando occupazione di qualità attraverso il coinvolgimento dei nostri giovani e generando valore per economia, società e ambiente”.

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Alessandro Benetton: tre libri che ogni imprenditore dovrebbe leggere

Limitarsi a leggere di business è un errore, spiega Alessandro Benetton. Dalla psicologia alla storia del Bitcoin, tre titoli da scoprire per lasciarsi ispirare. 

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: “Pensieri lenti e veloci”, il libro di Kahneman per migliorare il decision making

Leggere esclusivamente di business è uno degli errori più comuni ai quali va incontro ogni imprenditore, soprattutto nei primi anni di carriera. Per sviluppare una mentalità vincente è invece necessario sporgersi oltre i confini dell’imprenditoria e lasciarsi contaminare anche da podcast, film e soprattutto libri. Non ha dubbi Alessandro Benetton, che ha dedicato l’ultimo appuntamento della sua rubrica Youtube a tre titoli che l’imprenditore reputa essenziali per trovare nuovi stimoli e ispirazioni. Il primo libro consigliato dal Presidente di Edizione è “Pensieri lenti e veloci” dello psicologo e vincitore del Premio Nobel per l’economia Daniel Kahneman. Un testo che esplora i meccanismi dietro le decisioni prese dall’essere umano e dimostra quanto i processi decisionali violino sistematicamente i principi di utilità e razionalità: “A Kahneman possiamo dare il merito di aver sfatato questo mito e lo spiega facendoci scoprire due sistemi: quello dei pensieri veloci, più impulsivo, quasi automatico e che ci fa prendere le famose decisioni di pancia, mentre il secondo è legato a pensieri più consapevoli e cauti. Non bisogna diventare esperti di psicologia – sottolinea Alessandro Benetton ma conoscere i meccanismi alla base della nostra mente può migliorare la qualità delle decisioni che prendiamo”.

Alessandro Benetton: dalla “Propaganda” degli anni ’30 alla storia del creatore dei Bitcoin

Tra le letture più recenti dell’imprenditore rivelatesi strumenti utili per il business c’è anche “Propaganda – Come manipolare l’opinione pubblica”. Scritto alla fine degli anni ’30 dal pubblicitario statunitense Edward Bernays, si tratta di un saggio che accende i riflettori sul tema della propaganda, scevra tuttavia dalla sua accezione più negativa. Spiega Alessandro Benetton: “Devo ammettere che io stesso ero uno di quelli che si approcciava al tema in maniera abbastanza critica. Ma non volevo essere vittima del pregiudizio e leggendolo si può davvero imparare molto dei meccanismi alla base della propaganda, così da riconoscerli per non essere vittime inconsapevoli”. Con il terzo libro Alessandro Benetton fa un balzo in avanti di quasi un secolo. “L’uomo più ricco del mondo”, scritto dall’esperto italiano di criptovalute e blockchain Gian Luca Comandini, prova a ripercorrere la misteriosa vita di Satoshi Nakamoto, creatore del Bitcoin di cui oggi si hanno informazioni confuse e discordanti. “I Bitcoin e la blockchain sono sempre più presenti nella nostra vita ma non sappiamo nulla su colui che li ha creati. Un vero e proprio mistero che Comandini cerca di risolvere ripercorrendo tutte le tappe della storia che ha permesso al Bitcoin di diventare una criptovaluta iconica e sconvolgere tutti gli equilibri del mercato”.

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Municipia S.p.A., la vision: i Comuni oggi, la corsa all’innovazione e le sfide del PNRR

Mai come oggi per i Comuni è fondamentale “fare rete”: il valore della condivisione di esperienze, risorse e professionalità nella vision di Municipia S.p.A. significa promuovere uno sviluppo di progettualità comune e non sprecare le risorse e i vantaggi offerti dal PNRR.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: le nuove tecnologie hanno un ruolo centrale nelle politiche comunali

L’esperienza di Municipia S.p.A. al fianco di Comuni di ogni dimensione nel percorso di digital transformation insegna come il digitale possa essere un “elemento centrale delle politiche degli amministratori locali”. Il suo valore è emerso in particolare nei mesi segnati dalla pandemia: lo ricorda anche Stefano De Capitani, presidente di Municipia S.p.A., sottolineando come quel periodo abbia segnato anche un cambio di passo da parte dei Comuni sul fronte dell’innovazione. L’arrivo dei fondi del PNRR lo ha ulteriormente rafforzato. “Una nuova visione strategica insieme alla disponibilità di risorse hanno dato il via a una salda volontà di innovazione che si percepisce oggi nelle PA locali”, osserva il presidente Stefano De Capitani sui suoi canali social distinguendo tra i Comuni più grandi, apparsi già da tempo come i più attivi nel cogliere l’opportunità rappresentata dalla digitalizzazione dei servizi, e quelli di medie e piccole dimensioni che “solo più di recente hanno trovato la spinta a sfruttare le potenzialità del digitale”. Lo dice anche il crescente interesse dimostrato dalle amministrazioni locali nell’implementare la capacità di “fare rete”: una condivisione di “esperienze, risorse e professionalità con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo di progettualità comune e di non sprecare le risorse e i vantaggi offerti, appunto, dal Piano”.

Municipia S.p.A.: in Valmalenco il primo Investimento Territoriale Integrato (I.T.I.) italiano attivato in ambito alpino

Il presidente di Municipia S.p.A. sottolinea in merito il valore del progetto avviato in Valmalenco, dove quattro piccoli Comuni, affiancati dalla società del Gruppo Engineering, hanno unito le proprie forze “per mettere in atto una strategia di sviluppo territoriale integrato ed ecosostenibile”. L’obiettivo, spiega Stefano De Capitani, è “rendere la gestione pubblica più efficiente, sicura, inclusiva e meno costosa partendo dall’introduzione nei vari ambiti cittadini di tecnologie abilitanti (come Internet of Things, big data analitycs e intelligenza artificiale) e proseguendo con il coinvolgimento attivo delle diverse identità e realtà territoriali”. Progetti di reale sviluppo del territorio, fondati sull’innovazione digitale e l’ottimizzazione delle risorse, prendono forma solo “attraverso un’ampia rete di interpreti che si estende dal pubblico al privato”. È questo il fulcro dei progetti di digital transformation che Municipia S.p.A. porta avanti al fianco di Comuni di ogni dimensione: la condivisione degli scopi quale “start per il potenziamento dei servizi locali in ambito sociale, economico, urbanistico e ambientale” ma anche “la messa a fattore comune di capacità progettuali e finanziarie – fondi PNRR e strumenti di project financing, ad esempio – che permette di portare avanti e mantenere nel futuro il processo evolutivo delle città, anche le più piccole, a favore dei cittadini”.

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