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Febbraio 2023

Comunicati

GUÈ a Milano il 10 luglio, i biglietti in vendita su TicketSms

Prevendite online da giovedì 26 gennaio alle ore 14.00

Info & Biglietti su: www.ticketsms.it

 

Con il suo ultimo album Madreperla ha già raggiunto la certificazione come DISCO D’ORO, ha debuttato al primo posto della classifica FIMI-GfK in tutte e 3 le categorie Album/Vinili/Singoli con tutti i brani nella top 40 della classifica, il  singolo in radio Mollami pt. 2, è stato la più alta nuova entrata nella classifica airplay di settimana scorsa. TOP ALBUMS DEBUT GLOBAL nelle prime 72 ore dalla sua uscita nella classifica di Spotify ed oggi finalmente arriva l’annuncio del concerto prodotto da Vivo Concerti nella sua città: MILANO, 10 luglio IPPODROMO SNAI SAN SIRO.

 

Prevendite online disponibili da Giovedì 26 gennaio, ore 14:00 sul sito www.ticketsms.it

 

 

Guè, vero nome Cosimo Fini, è nato a Milano nel 1980. Fin dagli anni ’90 si impone nella nascente scena hip hop underground come uno dei talenti più cristallini del rap, prima con il collettivo delle Sacre Scuole (formato da lui, Dargen D’Amico e Jake La Furia) e dal 2003 con i Club Dogo (gruppo che lo vede al fianco di Jake La Furia e Don Joe). Nel 2011 esce il suo primo album solista, Il ragazzo d’oro, acclamato da pubblico e critica e immediatamente seguito dal successo di Bravo ragazzo, del 2013; nel 2014 diventa il primo artista italiano della storia a pubblicare un album (Vero) sotto l’egida della leggendaria etichetta Def Jam Recordings. Ad oggi ha realizzato un totale di nove lavori solisti in dodici anni (più il joint album con l’amico di sempre Marracash, Santeria, del 2016), tutti entrati di diritto nell’Olimpo della musica italiana sia in termini di certificazioni che di importanza cardine per lo sviluppo dell’hip hop nostrano. A gennaio 2023 Gué è decretato l’artista italiano con più album nella Top 200 Italy di Spotify, con ben sei progetti in classifica (GVESUS, Mr. Fini, Santeria, Bravo Ragazzo, Sinatra e il mixtape Fastlife 4). Con un totale di 64 certificazioni Platino e 52 Dischi d’Oro in carriera, è considerato il vero padre nobile del rap italiano.

 

 

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO – TicketSms

 

TicketSms è una piattaforma di ticketing digitale nata a Bologna nel 2018.

In soli cinque anni è diventata il punto di riferimento per organizzatori e clienti nel mondo degli eventi musicali.

Più di 1.000 locali e discoteche convenzionate, 30.000 operatori del mondo delle pubbliche relazioni e i promoter registrati. Più di 10.000 eventi a cui hanno partecipato milioni di persone, che si affidano a TicketSms, per acquistare i propri eventi preferiti, per la sua facilità e velocità di utilizzo.

TicketSms ha reinventato il modo di organizzare eventi innovando con prodotti di alta tecnologia, diventando la porta di ingresso per un mondo di esperienze dei nativi digitali.

La tecnologia può essere utilizzata per concerti, club, discoteche, mostre, eventi culturali e anche per accedere a stadi di Serie A, B nazionali e internazionali.

Il biglietto è smart, digital e paperless. Un semplice QR Code inviato sul cellulare attraverso sms certificati, utilizzabili anche in assenza di rete.

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Massimo Malvestio, il Veneto oggi: potenzialità e limiti nella vision dell’avvocato

“Una regione che rimane competitiva nel mondo, a dispetto di tutto e di tutti”: il Veneto oggi nelle analisi dell’avvocato Massimo Malvestio.

Massimo Malvestio

Massimo Malvestio: il dato che racconta cos’è ancora il Veneto è l’export

Massimo Malvestio mantiene il suo sguardo esperto e analitico sulle principali questioni politiche, economiche e finanziarie che riguardano il territorio dove è nato, ha vissuto e si è mosso per lungo tempo esercitando la professione di avvocato. Non a caso è conosciuto anche per i numerosi editoriali legati al Veneto e alle sue principali realtà imprenditoriali che sono stati pubblicati da autorevoli testate di rilievo nazionale: la sua voce autorevole ancora oggi riecheggia in diversi articoli come il recente “Zaiaeconomics” in cui l’autore Luigi Marcadella si chiede se esiste o meno “una visione aggiornata dello sviluppo regionale ‘made in Zaia’”. Nell’articolo, pubblicato da “Bassanonet”, Massimo Malvestio sostiene come il dato che ancora oggi racconta cos’è il Veneto sia l’export: “Una regione che rimane competitiva nel mondo, a dispetto di tutto e di tutti. C’è ancora un ceto produttivo, di imprenditori e lavoratori, che è di qualità eccezionale. Quando dico ceto produttivo includo anche tutti quei servizi pubblici che sono funzionali alla competitività di un sistema come la sanità, le università, gli enti locali”.

Massimo Malvestio: l’azione senza pensiero non basterà più  

Massimo Malvestio aveva invitato a sostenere e valorizzare maggiormente le eccellenze del territorio anche lo scorso 3 ottobre intervenendo alla presentazione del libro “Non smettere mai di sognare”, scritto da Oscar Marchetto e Andrea Bettini. “Non solo il paesaggio, ma anche un sistema sanitario ai vertici mondiali, le università e un sistema di imprese formidabile”: in quest’ottica, ha spiegato l’avvocato, è fondamentale sviluppare una “visione a lungo termine e non inseguire le contingenze”. Il Veneto, particolarmente in ambito finanziario, paga “anche l’essere una regione policentrica mentre ovunque tutto si riunisce intorno a grandi poli aggreganti”. Parole riprese anche nell’articolo di “Bassanonet” dove Massimo Malvestio ribadisce la necessità di “proporre un modello di sviluppo basato su quello che il Veneto effettivamente è”. La domanda da farsi diventa dunque “come rendere attrattivo e competitivo un territorio policentrico”. Il Veneto dispone comunque di “tali e tante risorse da potercela fare ma l’azione senza pensiero non basterà più”.

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I servizi offerti, le certificazioni e i traguardi raggiunti da Copma

Copma garantisce da oltre 50 anni la massima qualità nella gestione dei servizi di pulizia e sanificazione. L’impegno e i traguardi raggiunti dall’azienda ferrarese.

Copma

Copma, dal 1971 attiva sul territorio nazionale

Fondata nel 1971, Copma è una società cooperativa ferrarese che si è specializzata in oltre 50 anni di attività nel settore dell’igiene ambientale e della sanificazione, nel verde-giardinaggio e nella pulizia dei condotti aeraulici. Il miglioramento della vita per tutta la collettività e l’incremento costante della qualità dei servizi offerti sono da sempre al centro dell’operato aziendale. Nel corso degli anni l’azienda ha saputo affermarsi tra i leader nazionali nel campo della pulizia e della sanificazione di ambienti in grandi comunità (come PA, aziende sanitarie ed ospedaliere, industria e uffici). Oltre alla sanificazione e pulizia degli impianti per il trattamento dell’aria degli edifici, Copma si occupa anche della manutenzione, progettazione e realizzazione di aree verdi, sia pubbliche sia private. Affidandosi alle tecnologie più innovative e perseguendo elevati standard qualitativi, l’azienda ha saputo affermarsi consolidando la propria posizione nel mercato nazionale dei servizi.

Copma: l’innovativo sistema PCHS® e le certificazioni conseguite

Grazie a una consolidata esperienza e a un’importante collaborazione con l’Università di Ferrara, Copma ha ideato il sistema PCHS® (Probiotic Cleaning Hygiene System). L’innovativo sistema di sanificazione è stato sviluppato con l’obiettivo di ridurre quanto più possibile le infezioni ospedaliere: si basa sull’utilizzo di detergenti microbici che garantiscono una protezione fino a 24 ore, un minore impatto ambientale e una considerevole riduzione dei costi. L’azienda è in possesso di specifiche certificazioni quali Responsabilità Sociale (SA8000), Qualità (UNI EN ISO9001), Sistema di Gestione Ambientale (UNI EN ISO 14001) e Sicurezza del lavoro e Tutela della salute (UNI ISO 45001). Conforme allo Standard ANMDO – IQC dal 2010, il Sistema Qualità consente a Copma di inserirsi tra i partner affidabili per le grandi aziende ospedaliere. A conferma dell’impegno dimostrato nel corso degli anni, il Gruppo è stato premiato dall’Ente di Certificazione SGS Italia ricevendo il prestigioso attestato “Merit Award” riservato alle realtà che si differenziano per l’efficienza dimostrata nel sistema globale di gestione.

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Il “Turista Spazzino” replica dopo la prima hit: in uscita “C’è solo la porsea”

Simone Riva, conosciuto per la sua anima ecologista e la dedizione alla raccolta dei rifiuti, lancia una canzone che fa riflettere sulle azioni malvagie dell’uomo, con riferimenti all’attualità

 

Simone Riva, residente a Peschiera Borromeo (MI) e noto ai più come “Turista Spazzino”, soprannome acquisito per l’impegno volontario nella pulizia dell’ambiente, lancia il suo secondo singolo.
Dopo “Bacchespani” è in uscita “C’è solo la porsea”, una canzone dal titolo emblematico per il suo riferimento al mondo animale. La porsea, termine veneto per indicare la scrofa, viene paragonata all’essere umano, secondo un’interrogazione che trova risposta immediata nel testo: è più intelligente l’animale o l’uomo, partendo dal presupposto che l’uomo può essere malvagio? Simone Riva, che è cantante ma anche autore del brano, spiega: «Avrei potuto scegliere un qualsiasi altro animale, anche quelli comunemente ritenuti più intelligenti perché di compagnia, ma il paragone non sarebbe stato così calzante. Con i comportamenti umani elencati nel testo voglio dimostrare che l’uomo è meno intelligente, in quanto esercita la sua crudeltà». Attraverso un’anafora, vengono stigmatizzate alcune condotte umane, come “sui carburanti specular”, “chieder pizzo al bar”, “di tasse l’umano soffocar”, “un ospedale bombardar”. La canzone, che rimanda a temi forti di attualità, è indirizzata principalmente a un pubblico giovane, grazie a un ritmo dance che ipnotizza. «Mi rivolgo alle nuove generazioni per far riflettere ma anche per accompagnare i loro momenti di svago – dichiara -. Con gli arrangiamenti del musicista Nicola Ursino siamo infatti riusciti a creare un sound molto brioso, con influenze psichedeliche e gli effetti speciali dell’elettronica».
Il singolo, registrato nello studio di Ursino a Cuneo, è la seconda prova per Simone Riva che non ha intenzione di abbandonare le sue attività ecologiste, ma vuole coltivare anche l’altro suo grande interesse, la musica. «Questa passione mi accompagna fin da quando sono bambino ma nella mia vita ha sempre prevalso la responsabilità che sentivo in tema ambientale, finendo per dedicarmi completamente alla raccolta dei rifiuti abbandonati negli spazi verdi – precisa -. Ora invece sento il bisogno di riservare del tempo anche alla composizione di nuove canzoni».

Biografia
Simone Riva, classe 1972, ha cominciato a svolgere l’attività di volontariato, raccogliendo i rifiuti abbandonati, a partire dai cinque anni d’età, dopo che il nonno paterno lo ha rimproverato per aver gettato una bottiglietta di plastica nel camino. Dal 2011 la sua storia di ecologista convinto diventa pubblica, con l’interessamento di giornali, radio e televisioni e la realizzazione di innumerevoli servizi. Per la sua dedizione all’ambiente ha ricevuto oltre venti targhe comunali, un riconoscimento da Regione Lombardia e il prestigioso “Panettone d’oro”, premio alla virtù civica. A Simone Riva sono state dedicate anche la canzone “Il turista spazzino”, realizzata da Valentino Pero, il brano strumentale “Gettar poi nuoce” dei Wodospad e la poesia “Omaggio per record di Simone Riva” di Caterina Tisselli pubblicata nella raccolta “L’angolo della poesia”. È inoltre detentore di un record mondiale: dopo la raccolta rifiuti sugli scogli di San Mauro Mare per 25 ore filate e a Mediglia, in compagnia di Raffaele Brattoli, per 30 ore consecutive, lo scorso autunno ha siglato l’ultimo record di 50 ore non stop, ottenendo anche una targa ufficiale dal comune di Peschiera Borromeo.

Video
Per visionare il filmato musicale: https://www.youtube.com/watch?v=BcEkXN2ATqc

 

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Terna, autorizzato dal MASE il nuovo collegamento elettrico tra Sicilia e Calabria

Terna investe 105 milioni di euro per una nuova infrastruttura elettrica di collegamento tra Sicilia e Calabria, strategica per l’intero sistema elettrico nazionale.

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Terna: con il nuovo elettrodotto Sicilia-Calabria focus sulle fonti rinnovabili

Terna ha reso noto l’avvenuto avvio dell’iter autorizzativo per l’opera ‘Bolano-Annunziata’, infrastruttura elettrica sottomarina di collegamento tra Sicilia e Calabria. A dare il via libera il MASE, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il Gruppo guidato dall’AD e DG Stefano Donnarumma prevede così di investire un volume totale di 105 milioni di euro, con un progetto che si inserisce nel Piano di Sviluppo decennale strutturato per la rete di trasmissione nazionale. Il collegamento sottomarino, in corrente alternata a 380 kV, consentirà di incrementare fino a 2.000 MW la capacità di scambio di energia elettrica tra la Sicilia e la terraferma, dando slancio parallelamente allo sviluppo delle fonti rinnovabili nel Sud Italia. Come evidenziato da Terna, il progetto permetterà di migliorare la magliatura della rete e la flessibilità di esercizio, con effetti positivi anche in tema di accresciuta sicurezza dei sistemi elettrici nel Mezzogiorno.

Terna, i lavori previsti per il collegamento ‘Bolano-Annunziata’

L’opera di Terna si comporrà di vari interventi, il principale dei quali consiste nella posa di un cavo elettrico sottomarino di circa 7,5 chilometri, a collegamento delle stazioni elettriche di Bolano, in provincia di Reggio Calabria, e di Annunziata, in provincia di Messina. Come specifica Terna nella nota stampa, l’elettrodotto disporrà di un collegamento in fibra ottica per la trasmissione dei dati. Previste anche due linee elettriche interrate: la prima (circa 3 chilometri) dall’approdo siciliano alla stazione di Annunziata, la seconda (circa 500 metri) dall’approdo calabrese alla stazione di Bolano. Per quest’ultima è in programma anche un adeguamento tecnico grazie alla realizzazione di una sezione a 380 kV all’interno di un edificio di nuova costruzione. L’adeguamento avverrà in aree adiacenti all’attuale impianto, interessando i Comuni di Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Nuove possibilità di collegamento, dunque, per la Sicilia e la Calabria, oggi connesse da due elettrodotti a 380 kV: la linea ‘Sorgente-Rizziconi’ (tra Scilla e Villafranca), avviata nel 2016, e il collegamento ‘Bolano-Paradiso’, attivo dagli anni ’80. Per quest’ultimo sono già partiti lavori di ammodernamento nell’estate 2022 dedicati al tratto terrestre, ricadente nel territorio comunale di Messina.

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Pierroberto Folgiero: il valore delle competenze nei progetti di Fincantieri

Intervenuto in diverse occasioni, l’AD e DG di Fincantieri Pierroberto Folgiero ha sottolineato il valore della competenza nell’affrontare le sfide del presente e guardare con ottimismo al futuro: un aspetto che emerge anche nel Piano Industriale 2023-2027 di Fincantieri.

Pierroberto Folgiero

Pierroberto Folgiero: la forza delle competenze, la vision dell’AD e DG di Fincantieri

Investire con determinazione per creare competenze. È quanto si propone di fare Pierroberto Folgiero, dal maggio scorso alla guida di Fincantieri. Lo aveva ribadito anche lo scorso ottobre a Capri a margine del convegno dei giovani imprenditori di Confindustria, come riporta anche “La Stampa”. Le competenze sono fondamentali per riuscire a guardare con positività al futuro: non a caso anche sul valore delle sue professionalità Fincantieri ha costruito il nuovo Piano Industriale 2023-2027, approvato a fine dicembre dal Consiglio d’Amministrazione. È proprio facendo leva sulle competenze e capacità produttive già consolidate in-house che si punta infatti nell’arco del quinquennio a progettare navi sempre più digitalizzate e green, ad esempio anche attraverso l’applicazione di nuove tecnologie di propulsione (nuovi motori a combustione interna e celle a combustibile) e nuovi carburanti (Lng, metanolo, ammoniaca e idrogeno). L’obiettivo, come ricordato anche dall’AD Pierroberto Folgiero, è arrivare a distinguersi ulteriormente nel business della cantieristica navale ad alto valore aggiunto con una progressiva espansione delle competenze specialistiche per la nave digitale e a zero emissioni.

Fincantieri, l’AD Pierroberto Folgiero: investire con determinazione per creare competenze

Che le competenze siano centrali in Fincantieri, l’AD e DG Pierroberto Folgiero lo aveva ricordato anche lo scorso novembre intervenendo nel corso della cerimonia del diploma dell’Executive Mba, il Master of Business Administration della MIB Trieste School of Management. “Da maggio amministro Fincantieri e posso dire che sia assolutamente un laboratorio dove è possibile osservare i macrotrend industriali e manageriali. Se siamo rimasti l’unica vera industria pesante italiana è perché, anche grazie a persone come il dott. Bono, abbiamo saputo governare questi trend, distinguendoci in termini di ingegnerizzazione della produzione e di management”, aveva evidenziato l’AD e DG. “Per me il Made in Italy è anche e soprattutto ingegno, creatività, una cultura verticale poggiata su una cultura generale, un’ingegneria umanistica. Fincantieri ha costruito un brand su queste competenze, costruendo reale valore aggiunto: complessità unita a grandi performance. La vera sfida adesso è mantenere questa distintività rimanendo trainanti per l’intero settore delle PMI che fanno parte della nostra filiera, e lo possiamo fare solo lavorando sugli asset digitali e su una reale transizione energetica”. Per riuscirci “ci vuole coraggio manageriale”, perché “si deve cambiare quando le cose vanno bene, non quando vanno male”. E ai diplomati Pierroberto Folgiero aveva rivolto un invito: “Siate ambiziosi! Credo che il reale successo di un manager si misuri in tre parti: certamente nella realizzazione lavorativa che però non deve mai dimenticare la cura degli affetti, perché una carriera che sbilancia la nostra vita privata non ci rende manager migliori, anzi. La terza e ultima parte è quella etica, dei valori, che vanno appresi, condivisi e difesi”.

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Claudio Machetti: il percorso in Enel e le precedenti esperienze professionali

Claudio Machetti opera in Enel da oltre 20 anni: dal 2014 è alla direzione della Global Energy and Commodity Management Business Line del Gruppo.

Claudio MAchetti

Gli esordi della carriera professionale di Claudio Machetti

Claudio Machetti (1958) nasce a Roma e qui consegue la laurea in Scienze Statistiche presso l’Università La Sapienza. Nel 1983, viene assunto dal Banco di Roma come impiegato in una filiale di Milano. Passato alla Direzione Centrale della capitale in qualità di analista finanziario, si occupa della situazione creditizia dei grandi gruppi industriali del Paese, specializzandosi nel Private Equity. Le competenze acquisite gli aprono le porte della Direzione Finanziaria e gli fanno guadagnare la promozione a Vicedirettore del Nucleo Analisti Finanziari. Nel 1992 lascia gli uffici dell’istituto di credito che ha visto avviare la sua carriera e passa alla Direzione dell’Unità Mercati Finanziari di Ferrovie dello Stato: qui diviene Direttore della Finanza Operativa. In quegli anni partecipa inoltre alla fondazione di Fercredit, società finanziaria per la quale assume anche l’incarico di Amministratore Delegato.

Il percorso di Claudio Machetti in Enel dal 2000 ad oggi

Nel 2000, Claudio Machetti inizia la sua longeva collaborazione con Enel. Il primo incarico all’interno della multinazionale italiana dell’energia è in qualità di Responsabile dell’Area Finanza. Contribuisce contemporaneamente alla nascita di Enelfactor, società finanziaria del Gruppo presso la quale arriva ad assumere il ruolo di Amministratore Delegato. Successivamente viene nominato Presidente di Fondenel e Fopen, rispettivamente il fondo pensione integrativo dei dirigenti Enel e il fondo pensione di impiegati, operai e quadri del Gruppo. Dal 2005 al 2009 è Direttore Finanziario e dal 2009 al 2014 è Direttore della Direzione Risk Management. Proprio nel 2014 passa alla Direzione della neonata Business Line di Enel, la Global Trading, che nel 2021 viene rinominata Global Energy and Commodity Management. Attualmente, ancora nello stesso incarico, si occupa di gestire il sourcing di carbone, gas e olio combustibile, e l’operatività sui mercati all’ingrosso di gas ed energia elettrica nei Paesi dove è presente Enel.

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Claudio Descalzi: decarbonizzazione, Eni e Snam portano avanti il primo progetto di CCS in Italia

Decarbonizzazione, accordo strategico tra Eni e Snam per il primo progetto di CCS in Italia: alla base “un processo tecnologico maturo ed essenziale per il raggiungimento degli obiettivi climatici” come spiega l’AD di Eni Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi

Eni e Snam formano una JV per il primo progetto di CCS in Italia: il punto dell’AD Claudio Descalzi

Il percorso di decarbonizzazione è oggi davanti ad un punto di svolta”: lo scrive su LinkedIn l’AD di Eni Claudio Descalzi sottolineando il valore dell’accordo sottoscritto con Snam lo scorso 19 dicembre per lo sviluppo e la gestione della Fase 1 del Progetto Ravenna di cattura e stoccaggio della CO2 (CCS). Le due realtà collaboreranno, in joint venture paritetica, portando avanti anche gli studi e le attività propedeutiche a successive fasi di sviluppo. Nel progetto si riflette quanto evidenziato dall’AD di Eni in occasione della firma dell’accordo: “Oggi più che mai emerge l’esigenza di conciliare obiettivi di decarbonizzazione, sicurezza energetica e competitività, e fare sistema diventa prioritario”. L’accordo siglato con l’AD di Snam Stefano Venier rappresenta dunque “un tassello fondamentale” perché, come ribadisce su LinkedIn Claudio Descalzi, “contribuisce concretamente alla trasformazione in atto e permette di valorizzare le infrastrutture e le competenze già presenti sul territorio”. 

Claudio Descalzi: il percorso di decarbonizzazione è oggi davanti ad un punto di svolta

L’importanza del progetto emerge nelle parole dell’AD Claudio Descalzi: “Dobbiamo investire in modo massiccio nell’innovazione, velocizzando il time to market sia di tutte quelle tecnologie in grado di generare energia completamente pulita, sia di quelle volte a decarbonizzare le fonti tradizionali con strategie e sinergie che rispondono alle necessità del mercato”. In questo percorso “si inserisce l’opportunità offerta dalle tecnologie CCS, dirette a contenere le emissioni di CO2, in particolar modo nei settori ‘hard to abate’”: la partnership tra Eni e Snam sancisce dunque “un’importante collaborazione su questo fronte, determinando l’avvio e lo sviluppo della prima fase del Progetto Ravenna CCS” che prevede la cattura di 25mila tonnellate di CO2 dalla centrale Eni di trattamento di gas naturale di Casalborsetti. Una volta catturata, la CO2 sarà convogliata verso la piattaforma di Porto Corsini Mare Ovest e infine iniettata nell’omonimo giacimento a gas esaurito, nell’offshore ravennate: un “esempio di eccellenza”, per riprendere quanto evidenziato dall’AD Claudio Descalzi, “volto a valorizzare le sinergie industriali per contribuire al percorso di decarbonizzazione del sistema produttivo italiano”. Il progetto si basa “su un processo tecnologico maturo ed essenziale per il raggiungimento degli obiettivi climatici, complementare alle rinnovabili, all’efficienza energetica e alle altre leve disponibili, ed è centrale per evitare le emissioni di CO2 dei settori altamente energivori che al momento non hanno alternative tecnologiche per la decarbonizzazione”.

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Digital Wealth Management: Banca Generali investe in tecnologie e competenze

Digital Wealth Management: Banca Generali punta sulle strategie più efficaci per proteggere, valorizzare e trasmettere il patrimonio per soddisfare al meglio le esigenze della clientela.

Banca Generali

Digital Wealth Management: Banca Generali si apre all’innovazione

Dal private banking al Digital Wealth Management: l’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa ha sottolineato in diverse occasioni il percorso che l’Istituto ha intrapreso da anni per rispondere alle sfide sempre più impegnative che la contemporaneità impone e per portare un’industria tradizionale come quella del risparmio ad evolvere aprendosi all’innovazione. Banca Generali è stata tra le prime in Italia a dotarsi di un’architettura digitale e di una piattaforma di open banking: una strategia che le consente oggi di “rispondere con puntualità alle necessità dei clienti”, come attesta anche l’expertise acquisito in materia di Digital Wealth Management, e di guardare a tecnologie come la blockchain che, come sottolineato dall’AD Gian Maria Mossa, porterà “una grande innovazione in termini di semplicità, trasparenza, accesso ed efficacia”.

Banca Generali: Digital Wealth Management, la figura del consulente resta fondamentale

L’apertura all’innovazione nell’ambito del Digital Wealth Management si traduce nella progettazione, attraverso l’integrazione di nuove tecnologie, di servizi sempre più avanzati e rispondenti alle necessità specifiche del cliente. Banca Generali, nel passaggio però da un approccio più tradizionale a quello digital, sa bene quanto sia fondamentale tener conto di quegli aspetti che giocano un ruolo chiave nel garantire un risultato. E nel Digital Wealth Management fondamentale resta la figura del consulente: oltre ad “assistere la famiglia nella predisposizione di un inventario del patrimonio familiare”, deve supportare “il referente del nucleo familiare nella rilevazione dei bisogni e dei progetti di vita” e impostare e sviluppare “la pianificazione, tipicamente pluriennale, degli interventi e delle attività funzionali al raggiungimento degli obiettivi stabiliti”. Il suo ruolo prevede dunque un lavoro di collaborazione con gli altri professionisti di fiducia come il commercialista o l’avvocato nonché di monitoraggio sulle attività svolte dai diversi specialisti: ciò presuppone non solo la creazione di un rapporto di fiducia consolidato con la famiglia ma anche una conoscenza profonda sugli obiettivi e sulle dinamiche in essa presenti. Banca Generali investe quindi sulle competenze dei professionisti di cui si avvale sia in termini di specializzazione che di multidisciplinarità.

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Municipia S.p.A.: Green Mobility e Trasporto Pubblico Locale, la vision della società per i Comuni di ogni dimensione

Ripianificare i sistemi di mobilità urbana in maniera efficace e sostenibile, ottimizzando l’uso e lo sviluppo delle risorse economiche e ambientali: la Green Mobility per Municipia S.p.A. rappresenta uno dei cardini delle città intelligenti che guardano al futuro.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: Green Mobility, risposte efficaci per città più sostenibili e sicure

Nel portare avanti quotidianamente la propria mission al fianco di Comuni di ogni dimensione, Municipia S.p.A. riflette quanto la green mobility si configuri come uno dei cardini di città intelligenti che guardano al futuro. “Rimodellare i centri urbani in funzione della sostenibilità, infatti, pone in primo piano la necessità di progettare risposte efficaci per limitare i potenziali rischi ambientali, economici e sociali”, scrive il presidente Stefano De Capitani sui suoi profili social sottolineando come si tratti di una esigenza ancor più stringente “dato che l’Italia è uno dei Paesi al mondo con il più alto numero di auto per abitante (670 vetture ogni mille abitanti)”. D’altronde il mezzo privato risulta ancora oggi quello privilegiato per gli spostamenti, frutto di un’abitudine culturale radicata difficile da scardinare: i Comuni, spiega il presidente di Municipia S.p.A., sono chiamati a gestire la questione “trovando soluzioni innovative che facilitino accessi e spostamenti dei cittadini, all’insegna di un sistema di trasporto pubblico sempre più integrato (sharing mobility, MaaS, mobilità su richiesta, ecc.) e di conseguenza sostenibile”.

Tecnologia, mobilità, ambiente: le soluzioni di Municipia S.p.A. per i Comuni

Parlare di smart cities per Municipia S.p.A. significa “avere fra gli obiettivi quello della riduzione del traffico urbano così da abbassare i livelli di inquinamento, garantire anche alle persone con disabilità uguale accesso ai servizi, facilitare i processi di digitalizzazione (ricerca del parcheggio facilitata dai sensori, pagamenti più semplici tramite pc e smartphone) ma anche garantire la sicurezza stradale”. È una sfida che deve essere condivisa da pubblico e privato, come sottolinea il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani sui suoi canali social, “per migliorare davvero la vita delle persone e compiere quel salto di qualità atteso da troppo tempo”. Elemento abilitante della Smart Mobility, come emerge dai progetti che la società del Gruppo Engineering porta avanti al fianco di Comuni di ogni dimensione, è “la valorizzazione dei dati e delle informazioni, anche attraverso sistemi di rete che consentono un’integrazione ed elaborazione in tempo reale”: le azioni che concorrono alla definizione di un nuovo concetto di mobilità non solo fanno parte delle politiche di sviluppo e modernizzazione ma contribuiscono alla tutela dell’ambiente riducendo sprechi e inquinamento e migliorando la qualità della vita dei cittadini.

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