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18 Gennaio 2023

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Municipia S.p.A.: Digital Transformation dei Comuni, il valore di uno sguardo lungimirante per i servizi

Municipia S.p.A., il presidente Stefano De Capitani: “L’avvento dei fondi PNRR contribuisce al processo di digitalizzare l’Italia ma si sta aprendo un tema importante per i Comuni, ovvero i successivi costi di gestione dei servizi”.

Municipia S-p.A.

Municipia S.p.A.: nell’ultimo anno un’accelerazione della trasformazione digitale delle città italiane

Il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani ne aveva parlato anche lo scorso 30 novembre intervenendo a Firenze nell’ambito dell’incontro organizzato per ‘Le città possibili’, l’iniziativa che la società del Gruppo Engineering porta avanti insieme a Fondazione Italia Digitale per approfondire i temi legati al digitale nella trasformazione urbana. “Ci sono stati grandi progressi nell’evoluzione digitale delle città”. D’altronde anche ICity Rank, rapporto annuale sulle Smart City in Italia, ne certifica la crescita nel corso degli ultimi 12 mesi. E “il PNRR sta contribuendo a questo processo attraverso una spinta operativa ed economica”: bisogna però dire che se si guarda all’intero territorio nazionale non si può parlare ancora di uno sviluppo omogeneo. Il Paese non viaggia alla stessa velocità in termini di innovazione.

Municipia S.p.A.: Digital Transformation nei Comuni, necessario garantire la sostenibilità dei servizi negli anni a venire

Nel corso dell’evento di Firenze, il presidente di Municipia S.p.A. aveva sottolineato come tale disomogeneità dipenda “dal focus delle varie amministrazioni, da quanto i decisori locali credono nell’utilità della digitalizzazione”. Stefano De Capitani aveva inoltre evidenziato un tema particolarmente importante: i costi successivi di gestione dei servizi realizzati attraverso gli investimenti pubblici. Per quanto il PNRR contribuisca ad accelerare “questa trasformazione intelligente dei centri urbani”, rappresentano “solo il calcio d’inizio” perché è necessario “garantire la sostenibilità di questi servizi negli anni a venire”: non si può infatti pensare alla trasformazione di un servizio pubblico in senso digitale “e poi immaginarsi che questo stesso servizio muoia un anno dopo”. Come insegna anche l’esperienza maturata da Municipia S.p.A. in anni di attività al fianco degli Enti locali nello sviluppo di progetti di Digital Transformation, la soluzione più efficace per “garantire maggiore efficienza e ritorni economici sui territori” è nella collaborazione fra realtà pubbliche e private con l’obiettivo condiviso di creare “spazi smart funzionali alla gestione della complessità dell’ambito socio-economico e ambientale delle città, favorendo inclusione, resilienza, sostenibilità evoluta dell’impianto del contesto cittadino”.

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Francesco Starace: la nuova era della mobilità nello studio di Enel e Fondazione Symbola

Fondazione Symbola ed Enel presentano “100 Italian E-Mobility Stories 2023”: energie e talenti protagonisti di “una tra le filiere più innovative e dinamiche del Paese”, evidenzia Francesco Starace.

Francesco Starace

Francesco Starace: E-mobility, 100 storie di eccellenze del Made in Italy nel report di Fondazione Symbola, Enel ed Enel X Way

La mobilità sta entrando in una nuova era, più sostenibile ed efficiente: Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, ha spiegato con quali ricadute lo scorso 11 gennaio nel corso dell’evento di presentazione di “100 Italian E-Mobility Stories 2023”, lo studio di Fondazione Symbola, Enel e Enel X Way giunto alla quarta edizione che, nel raccontare e premiare le 100 storie di eccellenza protagoniste di questa nuova era della mobilità, fotografa lo stato di salute del settore. “La strada del cambiamento è tracciata come dimostrano i numeri e i progetti di alcune delle più importanti eccellenze presenti nel volume: imprese, centri di ricerca, università e associazioni che con talento e passione sviluppano soluzioni tecnologiche all’avanguardia per la mobilità elettrica, una tra le filiere più innovative e dinamiche del Paese”, ha commentato in merito Francesco Starace. Dal design alla produzione manifatturiera dei veicoli fino all’infrastruttura di ricarica e alla componentistica alle batterie: ognuno nel proprio ambito d’attività si è impegnato concretamente per lo sviluppo di una nuova forma di mobilità che contribuisce “a creare un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo con ampie prospettive di crescita, in linea con i principi del Manifesto di Assisi”. L’evento ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Ermete Realacci, Presidente di Fondazione Symbola, ed Elisabetta Ripa, CEO di Enel X Way.

Francesco Starace: il processo di elettrificazione è trasversale e coinvolge più settori

Dallo studio, come sottolineato anche dall’AD Francesco Starace, emerge come la trasformazione della mobilità stia portando interessanti opportunità per l’Italia. È necessario però saperle cogliere: “Il panorama industriale della E-mobility si sta ampliando. C’è grande vitalità in tutto l’indotto italiano e sta continuando a manifestarsi in un settore che dopo 100 anni possiamo dire ha raggiunto una fase di maturità”, ha spiegato l’AD di Enel rifacendosi ai numeri indicati nel report. Nel mondo circolano attualmente quasi 20 milioni di veicoli elettrici per passeggeri, 1,3 milioni di mezzi elettrici commerciali e oltre 280 milioni di ciclomotori, scooter e motocicli elettrici. Le stime recenti prevedono al 2030 una quota di mercato globale per le auto elettrificate superiore al 50%, trainato dalle tecnologie Battery Electric Vehicle. I mercati principali sono la Cina e l’Europa: quest’ultima nel 2021 ha registrato un aumento del 65,7% delle immatricolazioni di auto elettriche o a bassissime emissioni (Ecv) rispetto al 2020. E a dicembre le vendite di veicoli elettrici hanno superato per la prima volta quelle delle autovetture a diesel. In questa transizione l’Italia può giocare un ruolo di primo piano e a più livelli. Inoltre, come ha ricordato Francesco Starace, il processo di elettrificazione è trasversale e coinvolge più settori: “Con l’aumentare delle auto elettriche in strada ci saranno anche nuove esigenze industriali sia in termini di produzione manifatturiera e meccanica, sia di generazione di energia elettrica pulita, sia in chiave chimica per i sistemi di accumulo. La stessa rete elettrica cambierà per far fronte al numero crescente di nuovi veicoli elettrici in arrivo sulle nostre strade. Gli investimenti sulle batterie cresceranno, per ridurre il peso e aumentare le prestazioni, aumentando l’efficienza e la sostenibilità. Le batterie elettrificheranno non solo l’industria, ma molti settori economici nel prossimo futuro”.

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Serenissima Ristorazione sostiene e valorizza le donne in azienda con una partnership con Women at Business

Serenissima Ristorazione ha unito le proprie attività a quelle di Women at Business: la nuova partnership punta a valorizzare ancor più il ruolo delle donne nel Gruppo.

Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione: la partnership con Women at Business

La scintilla è scoccata durante l’evento organizzato da Forbes per premiare le 100 donne più influenti del 2022: è in quest’occasione che Serenissima Ristorazione, azienda leader in Italia nell’ambito della ristorazione collettiva e commerciale, ha incontrato Women at Business, scegliendola per valorizzare la carriera e le competenze delle donne all’interno del Gruppo. Women at Business è una vivace community che favorisce incontri professionali tra donne e aziende grazie a una piattaforma che sfrutta un algoritmo di matching inclusivo. Serenissima Ristorazione da sempre porta avanti gli stessi valori, guardando con interesse al potenziale femminile nel mondo del lavoro: l’80% del personale del Gruppo è composto da donne, si punta a continuare su questa strada per supportare sia il loro ingresso nel mondo del lavoro, sia gli avanzamenti di carriera.

Serenissima Ristorazione per le donne: il commento della Chief Purchasing Manager Giulia Putin

Siamo orgogliosi di avviare questa partnership con Women at Business che mira a contribuire al raggiungimento dell’uguaglianza di genere e l’empowerment di donne e ragazze attraverso un miglioramento dei paradigmi del mondo del lavoro relativi all’equità di genere e per sostenere lo sviluppo della carriera delle donne”: così si è espressa Giulia Putin, Chief Purchasing Manager di Serenissima Ristorazione. Sempre riguardo alla partnership tra il Gruppo e la community di Women at Business, la manager ha commentato come nel 2021 il tasso di occupazione femminile in Italia sia diminuito dello 0,7% dispetto al 2019: “La media dell’Unione Euorpea resta ancora lontana”. La pandemia ha colpito duramente soprattutto le donne, per questo è ancora più importante riguadagnare terreno: “Grazie a questa collaborazione vogliamo trasmettere alle donne che accogliamo all’interno di Serenissima Ristorazione la nostra visione e la passione per il lavoro ispirato ai principi di equità e inclusione”.

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FSI, Maurizio Tamagnini: espansione, digitale e diversificazione le nuove sfide di Missoni

Positive le stime per il 2022, con i ricavi che superano i livelli pre-pandemia. A promuovere lo sviluppo del noto marchio di moda FSI, il Fondo guidato da Maurizio Tamagnini.

Maurizio Tamagnini: l’impegno di FSI nella recente evoluzione di Missoni

Risale a giugno 2018 l’ingresso di FSI nel capitale di Missoni, la storica casa di moda fondata da Ottavio e Rosita. L’operazione voluta dalla realtà fondata da Maurizio Tamagnini nasce con uno scopo ben preciso: promuovere la crescita aziendale del marchio attraverso lo sviluppo nel canale retail, l’espansione nei mercati USA e Cina e il consolidamento delle vendite online. Oggi, a distanza di quattro anni, il percorso di rilancio sembra dare i suoi frutti: secondo le stime, Missoni chiuderà il 2022 con 115-120 milioni di ricavi, superando così il fatturato netto pre-pandemia. Fino al 2025 il trend è destinato a continuare, con il Gruppo che prevede di arrivare gradualmente a 150 milioni. Un trend merito non solo degli investimenti messi in campo dal Fondo guidato da Maurizio Tamagnini, ma anche della profonda trasformazione avvenuta con il passaggio dalla matrice familiare ad un modello manageriale.

Maurizio Tamagnini: Missoni, internazionalizzazione e diversificazione le leve della nuova strategia

Simbolo del nuovo corso di Missoni è Livio Proli, Amministratore Delegato e principale artefice dell’accelerazione del Piano Strategico 2020-2025. Cresciuto professionalmente in Armani, Proli è stato scelto da Maurizio Tamagnini per guidare l’espansione dell’iconico brand dopo gli anni complessi della pandemia. Sviluppo che punta principalmente al mercato asiatico e a quello statunitense. Due i nuovi negozi aperti in Cina nell’ultimo anno, ai quali si aggiungono un outlet e un punto vendita elettronico su Tmall. Nel 2023 è previsto invece il rilancio nei mercati giapponese e coreano. Cruciale il ruolo dell’innovazione, sia a livello di prodotto che di digitalizzazione dei processi. Tra gli obiettivi del Piano anche il rafforzamento della squadra dedicata alle vendite online. Lato offerta l’azienda punta sulla diversificazione, promuovendo un vero e proprio stile di vita di lusso Missoni. Un esempio è il progetto Missoni Resort Club, con la prima struttura allestita questa estate in Liguria: “Abbiamo un progetto analogo per le Maldive e poi in tutto il mondo – ha spiegato l’AD Livio Proli – prevediamo di aprire 20 resort entro la fine del 2023”.

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Paolo Gallo: con “Costruttori di futuro” Italgas punta alla net zero economy

Da Italgas azioni concrete e target ambiziosi a beneficio di stakeholder e territori. Paolo Gallo: “Miope considerare la sostenibilità come concetto astratto”.

Paolo Gallo

“Costruttori di Futuro”, i dettagli del Piano e le dichiarazioni dell’AD Paolo Gallo

Il Consiglio di Amministrazione di Italgas ha dato il via libera lo scorso dicembre al Piano di Creazione di Valore Sostenibile 2022-2028. “Costruttori di futuro” – questo il nome scelto dal Gruppo – è stato presentato a Milano dall’Amministratore Delegato Paolo Gallo. Il documento offre una disamina delle azioni concrete che Italgas intende mettere in campo a beneficio di stakeholder e territori in cui opera, nonché dei target ambiziosi da raggiungere al 2028. Ad affiancare il Piano anche il report “Driving innovation for energy transition”, un approfondimento dedicato al rapporto tra le attività di Italgas e gli impatti legati al cambiamento climatico in considerazione delle raccomandazioni della Task Force on Climate-Related Financial Disclosure (TCFD). Entrambi i documenti sono perfettamente in linea con il percorso di sostenibilità tracciato da Italgas con il Piano Strategico, che vede tra gli obiettivi principali la Net Zero Carbon al 2050: “Per anni – ha dichiarato Paolo Gallola sostenibilità è stata considerata un concetto quasi astratto, rispetto al quale adeguare strategie e obiettivi aziendali ma senza una correlazione diretta a uno sviluppo reale”.

Paolo Gallo: “Sostenibilità principale driver per la net zero economy

Una visione miope e distante – ha aggiunto l’AD di Italgas – da quell’idea di azioni e interventi concreti che fanno della sostenibilità il principale driver per raggiungere il traguardo della net zero economy”. Pianeta, persone e partnership sono i tre i pilastri della nuova strategia illustrata da Paolo Gallo, e per ciascuno sono previste linee d’azione, target misurabili e risultati attesi nel medio e nel lungo periodo. Innovazione, sviluppo di competenze, economia circolare, diversità e inclusione i principali alleati per raggiungere gli obiettivi prefissati, con la sostenibilità nel ruolo di faro guida: “I due nuovi documenti vanno proprio in questa direzione: fornire una mappa di dettaglio entro cui muoverci secondo coordinate precise e traguardi intermedi”, ha commentato Paolo Gallo. Uno dei principali traguardi di Italgas al 2028 riguarda la realizzazione di un network al 100% hydrogenready. Contemporaneamente, il Gruppo sarà impegnato nella produzione di 200 tonnellate di idrogeno grazie all’impianto Power to Gas che sorgerà a Sestu (Cagliari).

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Lorenzo Vangelisti: “The CEO Publication” intervista il CEO di Valeur Group, i dettagli

Lorenzo Vangelisti, il Founder di Valeur Group si racconta a “The CEO Publication”: i valori che ne hanno ispirato la crescita, i traguardi raggiunti e i nuovi obiettivi al centro dell’intervista.

Lorenzo Vangelisti

Lorenzo Vangelisti: la vision di Valeur Group nell’intervista al CEO

Circondati di quanti hanno la tua stessa missione”: Lorenzo Vangelisti, intervistato per “The CEO Publication”, riassume in queste parole l’essenza del suo percorso professionale che nel 2010 lo ha portato a dare vita (e a guidare ancora oggi in qualità di CEO) Valeur Group. Specializzato in asset management, advisory, trading, ricerca e real estate, il Gruppo indipendente in oltre dieci anni di attività ha valorizzato molti giovani talenti divenuti oggi professionisti affermati nel settore finanziario. La capacità di creare team di professionisti altamente qualificati, unitamente a una profonda esperienza contraddistinta per gli elevati standard di aggiornamento e alla condivisione di competenze e valori sono alla base della crescita di Valeur Group, come ricorda nell’intervista il CEO Lorenzo Vangelisti.

Lorenzo Vangelisti porta Valeur Group e Valeur Foundation su “The CEO Publication”

Nella vision del CEO Lorenzo Vangelisti ogni obiettivo può essere raggiunto anche da soli ma è insieme che si arriva oltre: questa filosofia permea la crescita di Valeur Group, oggi punto di riferimento nel settore finanziario grazie alla qualità e all’eccellenza dei servizi che è in grado di fornire. Fondamentale in questa ottica anche la propensione all’innovazione e allo sviluppo tecnologico: lo scorso anno l’acquisizione di LinkedTrade Technologies, nota piattaforma SaaS multi-dealer specializzata nella trasformazione digitale dei Prodotti Strutturati, sottolinea l’impegno del Gruppo nel disegnare il futuro del settore. È questa la direzione per portare valore e non solo nelle proprie aree d’attività: come ricorda Lorenzo Vangelisti, infatti, oggi più che mai è necessario impegnarsi trasversalmente contribuendo anche alla crescita della società e a uno sviluppo sostenibile del pianeta. È quello che si propone di fare Valeur Foundation: la no-profit, nata su iniziativa del CEO di Valeur Group, persegue obiettivi di natura umanitaria, culturale, sportiva e in favore degli animali garantendo assistenza alle categorie sociali più deboli.

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“Progetto Giovani” di Banca Generali: formazione e mentorship per il private banking del futuro

Da Banca Generali un percorso di sviluppo a 360° per i giovani consulenti che vogliono diventare professionisti del private banking.

Banca Generali, un ricambio generazionale per innovare la consulenza private banking

Offrire il massimo supporto alla nuova generazione di consulenti private banking e prepararsi a intercettare le esigenze di una clientela sempre più giovane. È l’obiettivo di “Progetto Giovani”, la recente iniziativa promossa da Banca Generali nel solco della politica di ricambio generazionale delineata dal Piano Strategico 2022-2024. Un piano di ingresso destinato ai talenti under 35 che intendono sviluppare le skills necessarie per eccellere nella professione ed entrare a far parte del network di private banker e wealth advisor di Banca Generali. A spiegarlo è il Vice Direttore Generale dell’Istituto Marco Bernardi, che parla di un vero e proprio “travaso di competenze” dai professionisti affermati verso i giovani consulenti: “Come banca leader nel private banking in Italia siamo consapevoli della necessità di allargare le maglie della nostra professione anche a una nuova generazione di consulenti che saranno coloro i quali si occuperanno di creare valore per il risparmio del futuro. Siamo convinti che il percorso creato possa rappresentare la strada giusta per la creazione di valore nel lungo periodo”.

Private banking, con “Progetto Giovani” Banca Generali scommette sulle skills relazionali

Il Progetto di Banca Generali prevede un percorso di 36 mesi tra formazione continua e attività di mentorship. Oltre a garantire l’aggiornamento costante sotto il profilo delle competenze tecniche, l’iniziativa si focalizzerà in particolar modo sullo sviluppo delle capacità relazionali. Fondamentale per l’Istituto leader nel private banking è infatti la componente empatica, necessaria a creare il rapporto di fiducia tra professionisti e clienti. I partecipanti verranno inoltre messi alla prova con un obiettivo di portafoglio, con i tutor che alla fine del percorso decideranno se dar vita o meno ad un nuovo team di consulenti under 35 dedicato al private banking. Abbassare l’età media e favorire il ricambio generazionale non è tuttavia l’unico scopo di Banca Generali, che attraverso consulenti sempre più giovani si prepara a intercettare le esigenze di quella fascia di clienti che ancora non è private ma è destinata a diventarla: “In questo le nuove generazioni rappresentano sicuramente un bacino dal quale vogliamo pescare – commenta Bernardi – con giovani consulenti che possono così crescere di pari passo insieme ai propri clienti”.

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Pierroberto Folgiero: distintività e sostenibilità sono punti qualificanti del nostro Piano

L’AD e DG Pierroberto Folgiero: “Le linee guida del piano 2023-2027 si basano su cinque pilastri volti a far evolvere Fincantieri in leader mondiale nella abilitazione della transizione energetica per le grandi navi e nella costruzione e gestione di navi sempre più automatizzate e digitalizzate”.

Pierroberto Folgiero

Fincantieri approva il Piano industriale 2023-2027: il focus dell’AD e DG Pierroberto Folgiero

Distintività e sostenibilità sono punti qualificanti del nostro Piano”: l’AD e DG di Fincantieri Pierroberto Folgiero lo ha sottolineato commentando la notizia dell’approvazione del Piano industriale 2023-2027 da parte del Consiglio di Amministrazione presieduto dal Generale Claudio Graziano. Il Piano punta a rafforzare la leadership mondiale di Fincantieri nella realizzazione e gestione a vita intera della nave digitale e green, per i settori del turismo crocieristico, della difesa e dell’energia: in quest’ottica, come evidenziato dall’AD e DG Pierroberto Folgiero, distintività e sostenibilità saranno le direttrici che “ci permetteranno di continuare a crescere, volgendo in opportunità le criticità del settore e del contesto macroeconomico”. Non a caso, l’obiettivo è anche di potenziare il posizionamento competitivo internazionale di Fincantieri e dell’industria navalmeccanica italiana creando valore per l’intera filiera.

Pierroberto Folgiero: sostenibilità e distintività centrali per il business

Le linee guida del Piano 2023-2027, ha spiegato Pierroberto Folgiero, sono basate “su cinque pilastri volti a far evolvere Fincantieri in leader mondiale nella abilitazione della transizione energetica per le grandi navi e nella costruzione e gestione di navi sempre più automatizzate e digitalizzate”. Nel suo commento, l’AD ha precisato come a rendere possibile tale evoluzione sia “la focalizzazione sui nostri tre core business (navi da crociera, navi militari e navi specializzate offshore) con riferimento ai quali siamo pronti ad essere pionieri nella abilitazione delle nuove tecnologie”. Per rafforzare ulteriormente il posizionamento e la distintività competitiva di Fincantieri nel panorama dell’industria navalmeccanica a livello internazionale sono inoltre state individuate specifiche linee di azione e progetti strategici da realizzare in arco piano con un focus su capitale umano, tecnologie abilitanti e catene di fornitura. “Il piano prevede l’impegno continuo sulla modernizzazione e digitalizzazione delle operazioni dei cantieri navali fino all’eccellenza, e la massima attenzione alla disciplina finanziaria e al deleveraging”, ha aggiunto in merito l’AD Pierroberto Folgiero sottolineandone il valore.

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Alessandro Benetton, AdR apre all’innovazione: “Giovani avranno ampio spazio di manovra”

Inaugurato lo scorso ottobre, l’Innovation Hub di Fiumicino nasce per migliorare la customer experience dei passeggeri. Ne parla Alessandro Benetton in un’intervista al “Corriere della Sera”.

Alessandro Benetton

Innovation Hub, sul “Corriere della Sera” il commento di Alessandro Benetton: “Non un costo ma un investimento per il futuro

Una nuova era fatta di contaminazione, grandi cambiamenti e macrotrend”: è con queste parole che Alessandro Benetton apre la sua recente intervista al “Corriere della Sera”. Al centro del colloquio l’Innovation Hub recentemente lanciato da Aeroporti di Roma nel Terminal 1 di Fiumicino. Un acceleratore nato in collaborazione con LVenture Group per lavorare a stretto contatto con start-up provenienti da tutto il mondo e contribuire allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi destinati all’ecosistema aeroportuale. Dieci le realtà selezionate dalla prima call for ideas, alle quali si aggiungono tre start-up promosse direttamente da AdR, che per l’iniziativa ha previsto un investimento di 50 milioni di euro. Risorse che serviranno per contribuire direttamente al supporto delle strart-up: “L’ordine mondiale sta cambiando, con le piattaforme tecnologiche sempre più fondamentali – ha detto Alessandro Benetton al “Corriere della Sera” – Tutto questo ci obbliga a guardare oltre”. Non è un caso che la Holding guidata dall’imprenditore abbia sostenuto con forza il progetto di AdR: “Mi piace pensare che questo tipo di iniziative non vengano considerate costi ma investimenti. La sostenibilità – ha aggiunto – deve essere vista come un’occasione per dare inizio a un nuovo ciclo, vantaggioso per tutti”.

Alessandro Benetton: “Innovation Hub modello replicabile in tutto il settore della mobilità

Tra i progetti in corso d’opera spiccano soluzioni innovative come “Digiport”, sviluppata da Airsiders e che consente di visualizzare sul proprio smartphone tutte le informazioni, i servizi disponibili e i percorsi dell’aeroporto. Intanto AdR è pronta a lanciare una seconda call for ideas. Un’edizione ancora più allargata, spiega Alessandro Benetton: “La contaminazione di idee e tecnologie deve essere meno disciplinata. I giovani avranno più spazio per presentare progetti anche apparentemente meno legati a questo settore”. Il progetto di open innovation già prevede collaborazioni con altri scali e soprattutto, sottolinea Alessandro Benetton, è un modello facilmente replicabile nei diversi rami del settore dei trasporti, dalle stazioni ferroviarie fino alle autostrade: “I canali che per noi erano classici, come la banca d’affari o la società di consulenza, oggi vengono messi in discussione dalla voglia di essere più al centro del proprio destino. Un’opportunità – conclude – resa possibile dalle nuove tecnologie”.

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Alessandra Ricci, su “Il Messaggero” intervista all’AD di SACE: “Pmi spina dorsale del Paese”

Sostenibilità, sostegno alle PMI e innovazione i pilastri del nuovo Piano Strategico di SACE. L’AD Alessandra Ricci ne ha parlato in un’intervista rilasciata a “Il Messaggero”.

Alessandra Ricci

Alessandra Ricci: con “Insieme 2025” SACE è pronta a guidare le aziende verso un orizzonte sostenibile

Garantire al tessuto economico una maggiore resistenza alle sfide dei mercati, rilanciare la competitività di imprese e Paese e guidarli verso un orizzonte sostenibile. A illustrare gli obiettivi del nuovo Piano Strategico di SACE “Insieme2025” è l’Amministratore Delegato Alessandra Ricci in una recente intervista pubblicata sul quotidiano “Il Messaggero”. “Al centro di tutto c’è la sostenibilità economica, sociale e green – ha spiegato la manager – un maggior sostegno alle Pmi investendo in tecnologia e innovazione, e il rafforzamento di una cultura aziendale ego-less, senza ego”. Il nome scelto testimonia la volontà di SACE di costruire un percorso “per e con le aziende”, partendo innanzitutto dall’ascolto e dalla condivisione di valori: “Si tratta di un piano di azioni e strumenti che possano incidere sul tessuto economico nazionale in maniera capillare ed efficace, cercando di raggiungere le Pmi che ne costituiscono la spina dorsale”. Tecnologia, digitalizzazione ed education i principali driver strategici, aggiunge Alessandra Ricci, in linea con il percorso portato avanti da SACE in materia di semplificazione dell’offerta e coinvolgimento delle Pmi.

Alessandra Ricci: “Su export puntiamo a una crescita di oltre il 30% dei volumi

Sono 111 i miliardi messi sul piatto da SACE con il nuovo Piano, tra investimenti, progetti supportati e liquidità garantita. DI questi, oltre 60 miliardi andranno a sostenere settori ad alto impatto per l’economia italiana e progetti connessi alla transizione green. Sul fronte dell’export, nel triennio 2023-2025 il Gruppo guidato da Alessandra Ricci punta ad una crescita di oltre il 30% dei volumi di contratti assicurati e investimenti garantiti per circa 49 miliardi. Un Piano che si rivolgerà ad una platea sempre più ampia: l’obiettivo di SACE è infatti quello di raddoppiare le piccole e medie imprese servite raggiungendo quota 65mila. E lo farà attraverso un nuovo ecosistema digitale che consentirà un facile accesso a prodotti, servizi e strumenti di Business Promotion offerti dal Gruppo. Prosegue intanto l’impegno di SACE sul fronte del caro energia. Negli ultimi mesi l’offerta si è arricchita con diversi strumenti pensati per supportare le aziende alle prese con gli effetti del conflitto russo-ucraino. Iniziative che, sottolinea Alessandra Ricci, hanno registrato una forte adesione “Dalla Garanzia SupportItalia sui finanziamenti alle imprese che abbiano subito ripercussioni economiche negative a seguito della crisi russo-ucraina, agli strumenti come Cauzione Energia Pmi per facilitare la dilazione del pagamento delle fatture dei consumi energetici”.

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Nuova società veicolo, Stefano Donnarumma: Terna accelera su innovazione

Stefano Donnarumma: attraverso Terna Forward, nuova società dedicata all’innovazione tramite investimenti di corporate venture capital, Terna accelera sull’innovazione tecnologica.

Terna

Terna, Stefano Donnarumma: la nuova società veicolo dedicata all’innovazione

Un importo iniziale di 50 milioni di euro e un nuovo special purpose vehicle: la costituzione della nuova società veicolo, Terna Forward, ha l’obiettivo di incrementare la collaborazione di Terna con startup e PMI ad alto potenziale innovativo e di crescita in ambito hi-tech. Nonostante il Gruppo sia dotato di una struttura dedicata all’innovazione con all’attivo lo sviluppo di circa 70 progetti altamente tecnologici, il gestore della rete elettrica nazionale guidato da Stefano Donnarumma ha scelto di premere ulteriormente l’acceleratore sull’innovazione tecnologica supportando lo sviluppo di progetti con un approccio di open innovation. Individuare le migliori opportunità tecnologiche e traslarle all’interno delle altre società del Gruppo, al fine di elaborare spin off di progetti innovativi, è il principale obiettivo di Terna. Tra gli altri ambiti di applicazione, il Gruppo ha inoltre individuato l’utilizzo della meccatronica: tecnologie strategiche con una forte previsione di crescita come robot, droni ed esoscheletri vengono già utilizzati dall’azienda per il monitoraggio e la manutenzione degli asset.

Stefano Donnarumma: gli obiettivi futuri di Terna

Attraverso la nuova società veicolo, Terna punta ad avviare, nel breve termine, una partnership con lo scopo di sviluppare le prime sperimentazioni in laboratorio e testare in campo i prototipi realizzati. L’obiettivo a lungo termine riguarda invece l’espansione dell’applicazione di tali tecnologie lungo tutta la rete elettrica nazionale: circa 75mila chilometri di linee e circa 900 stazioni elettriche su tutto il territorio italiano. La collaborazione del Gruppo guidato da Stefano Donnarumma consentirà di investire nello sviluppo e nelle competenze delle realtà più promettenti, dotate inoltre delle tecnologie di maggiore impatto per accelerare il processo di transizione energetica. Il programma di corporate entrepreneurship Terna Ideas ha recentemente premiato le idee di innovazione sostenibile nate all’interno dell’azienda. Per l’edizione 2023, anche community di startup, scaleup, aziende innovative, ricercatori e solver potranno partecipare proponendo idee e iniziative.

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Gruppo FS, nuovo step per il collegamento Palermo – Catania – Messina: RFI lancia gara da 1,7 miliardi

La gara indetta da RFI (Gruppo FS) riguarda i lavori del lotto funzionale Caltanissetta Xirbi – Lercara. Il progetto prevede anche la realizzazione della nuova stazione di Vallelunga.

Gruppo FS: gli interventi previsti nella nuova gara RFI

Buone nuove per il trasporto ferroviario siciliano. Lo scorso 8 novembre Rete Ferroviaria Italiana, controllata del Gruppo FS, ha indetto la gara per i lavori del lotto funzionale Caltanissetta Xirbi – Lercara Friddi, Comune della Provincia di Palermo. Il bando, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, prevede un investimento di circa 1,7 miliardi di euro, di cui 470 milioni coperti con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Risorse che verranno utilizzate per la progettazione esecutiva e la realizzazione di 47 chilometri di nuovo tracciato in variante, circa 10 chilometri di viadotti e otto gallerie naturali per 21 chilometri totali. Tra gli interventi programmati anche la nuova stazione di Vallelunga, insieme con i posti di movimento di Marcatobianco, Marianopoli, e San Cataldo. Il lotto è parte del nuovo collegamento ferroviario Palermo – Catania – Messina, per il cui ammodernamento Gruppo FS ha stanziato 9,3 miliardi di euro, di cui 1,44 miliardi finanziati sempre dal PNRR. Diminuire le tempistiche di viaggio l’obiettivo dell’opera, che una volta portata a termine consentirà di spostarsi da Palermo a Catania in meno di due ore.

L’impegno del Gruppo FS per la mobilità dell’isola

La nuova gara indetta da RFI arriva a meno di un mese di distanza dall’aggiudicazione, sempre in Sicilia, di un appalto per 616 milioni di euro per gli interventi sulla tratta Nuova Enna – Dittaino, anch’essa parte integrante della Palermo – Catania – Messina. Ad aggiudicarsi il bando lanciato dal Gruppo FS il Raggruppamento Temporaneo di Imprese con Webuild Italia nel ruolo di capofila e Impresa Pizzarotti come mandante. Gli interventi prevedono la realizzazione di tre gallerie e un viadotto, per un totale di 9,5 chilometri, oltre alla nuova stazione di Enna Nuova e all’ammodernamento di quella di Dittaino. Sempre per conto di RFI, Webuild è già alle prese con i lavori, ormai in fase avanzata, nelle tratte Bicocca – Catenanuova, mentre la scorsa estate, tramite il Consorzio Messina Catania Lotto Sud, ha avviato le attività di cantiere per realizzare il raddoppio dei binari delle tratte Fiumefreddo – Taormina/Letojanni e Taormina – Giampilieri. Infine, lo scorso settembre la controllata del Gruppo FS ha aggiudicato una gara per diversi interventi sulla linea Dittaino – Catenanuova: oltre 588 milioni per costruire la nuova stazione di Catenanuova, realizzare un nuovo tracciato da 7 km di viadotto e 2,3 di galleria. La conclusione per fasi dei numerosi interventi in corso lungo la Palermo – Catania – Messina, si legge sul portale “FS News”, consentirà “progressive riduzioni dei tempi di percorrenza, a vantaggio delle persone che viaggiano per motivi di lavoro, studio e turismo”.

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Intervista a Pierroberto Folgiero: il futuro green di Fincantieri, parla l’AD e DG

La sostenibilità è necessaria per ottenere le commesse del futuro e per far lievitare i margini: l’intervista all’AD e DG di Fincantieri Pierroberto Folgiero.

Pierroberto Folgiero

Pierroberto Folgiero: la sostenibilità al centro del nuovo Piano 2023-2027 di Fincantieri

Lo ha sottolineato Pierroberto Folgiero in un’intervista a “Milano Finanza” pubblicata all’indomani dell’approvazione da parte del Consiglio d’Amministrazione del nuovo Piano industriale che proietta Fincantieri nel quinquennio 2023-2027. “La genuinità del nostro impulso alla sostenibilità non è un elemento esterno, ma è un fattore abilitante per il business”: d’altronde è uno dei principali pilastri del nuovo Piano e, come ha ricordato più volte l’AD nel corso degli ultimi mesi, per andare incontro alle richieste dei grandi gruppi mondiali del settore della cantieristica navale bisogna portare necessariamente un elevato valore aggiunto che “si traduce in digitalizzazione e criteri ESG”. In quest’ottica è da leggere il forte impegno di Fincantieri a favore della sostenibilità, come ha ribadito Pierroberto Folgiero nell’intervista.

Fincantieri, l’AD Pierroberto Folgiero: sostenibilità, il punto sui progetti in sviluppo

La road map che dovrebbe portare entro il 2050 a costruire navi con zero emissioni, come spiega nell’intervista l’AD Pierroberto Folgiero, è realtà: “Già oggi abbiamo la possibilità di abbassare le emissioni di oltre il 30% e questo con i carburanti attuali, senza quindi considerare i nuovi combustibili”. Nell’immediato si guarda al Gnl (gas naturale liquefatto): “Siamo già al lavoro per questo nuovo tipo di navi ma nel frattempo guardiamo ai carburanti del futuro, dall’ammoniaca al metanolo, e abbiamo già in essere partnership con chi sta lavorando allg produzione di questi motori”. Uno sforzo che andrà fatto “da tutto l’ecosistema”, osserva Pierroberto Folgiero. Basti pensare al progetto Zeus, una nave-laboratorio galleggiante per acquisire informazioni sul comportamento nell’ambiente reale delle fuel-cell (dispositivo elettrochimico che permette di ottenere energia elettrica direttamente dall’idrogeno senza processo di combustione termica). “Inizialmente la tecnologia sarà testata sui sommergibili della Marina militare, che come spesso è accaduto in passato aprirà la strada alle innovazioni sulle navi civili”, ha sottolineato l’AD di Fincantieri.

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Stefano De Capitani, Municipia S.p.A.: soluzioni per lo sviluppo smart delle città

Stefano De Capitani: “Il digitale si conferma il motore propulsivo che spinge le città a offrire ai propri abitanti un ambiente di vita innovativo ed efficiente, comodo e salubre e, infine, attrattivo, sostenibile e resiliente anche e soprattutto, in vista delle sfide del futuro”.

Stefano De Capitani

Stefano De Capitani: soluzioni per incrementare la resilienza delle città contro gli effetti dell’inurbamento

La spinta all’inurbamento, sottolinea sui suoi canali social il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani, pone nuove sfide di cambiamento sociale, economico e ambientale: le stime nei prossimi 30 anni vedono un aumento di circa il 60% degli abitanti nei contesti cittadini. “È, quindi, necessario porsi la domanda di quali siano gli strumenti per incrementare la resilienza delle stesse città rispetto alla spinta (multidirezionale) che il fenomeno implica”: pressione sociale, sovraccarico del consumo energetico e idrico, congestione del traffico veicolare e non solo. “L’attenzione va allo sviluppo smart delle città. L’innovazione digitale corrisponde, infatti, al superamento e, talvolta, al sovvertimento dell’ormai obsoleta organizzazione amministrativa locale o dei processi sul territorio, non negando l’esistente ma rigenerandolo secondo una visione dinamica e tecnologicamente all’avanguardia”, spiega il presidente Stefano De Capitani.

Stefano De Capitani: i dati alla base dei nuovi modelli di città, l’esperienza di Municipia S.p.A.

Nell’ottica di snellire la burocrazia ed efficientare i servizi pubblici, indispensabile secondo Stefano De Capitani è l’implementazione di “infrastrutture intelligenti integrate, in cui interoperabilità e accesso ai dati aprono ai diversi segmenti operativi comunali e alle persone”. I riferimenti sono “alla rete elettrica e idrica, all’ottimizzazione della raccolta dei rifiuti, all’illuminazione, alla mobilità (implementandone la veste di sharing e di e-mobility)”. Reti intelligenti che si replicano nella dimensione housing, elevando ciascun abitante al ruolo di prosumer: in ogni ambito “strumenti tecnologici che consentono l’abbattimento dell’inquinamento, il risparmio delle risorse naturali ed economiche (reinvestibili)”. Il digitale, come evidenzia il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani, si conferma dunque “il motore propulsivo che spinge le filiere cittadine a offrire ai propri abitanti un ambiente di vita innovativo ed efficiente, comodo e salubre e, infine, attrattivo, sostenibile e resiliente anche e soprattutto, in vista delle sfide del futuro”.

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Resilienza investimenti sostenibili ESG: il report O-Fire promosso da Banca Generali

Nonostante gli investimenti sostenibili ESG siano più resilienti del mercato, è ora necessario concentrarsi sul gap comunicativo tra imprese e Tassonomia UE. Il primo report O-Fire promosso da Banca Generali, AIFI e Università di Milano Bicocca.

Banca Generali: report su investimenti sostenibili ESG e parametri Tassonomia UE

Un forte disallineamento tra i dati ESG forniti dall’industria europea e i parametri indicati dalla Tassonomia UE, classificazione introdotta nel 2020 per individuare le attività economiche eco-sostenibili e accelerarne la transizione ecologica. È quanto emerso dal primo rapporto annuale di O-Fire, Osservatorio sulla Finanza d’Impatto e sue Ricadute Economiche, promosso da Banca Generali, AIFI e Università di Milano Bicocca. “Serve grande responsabilità e coordinamento da parte delle istituzioni per incanalare nella corretta direzione gli sforzi delle imprese nella transizione sostenibile”, ha dichiarato Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale di Banca Generali. Dal report presentato il 29 novembre scorso presso l’Università Bicocca è inoltre emersa una maggiore resilienza degli investimenti sostenibili ESG rispetto al mercato, oltre a una correlazione tra le performance ambientali e finanziarie delle imprese, principalmente quelle attive in ambito energetico.

Report O-Fire e investimenti sostenibili ESG, Banca Generali: “Focalizzarsi sulla definizione delle best practices

Prendendo in esame l’analisi di alcune fonti, tra cui Morningstar, Bloomberg e Ocse, il report ha rilevato una maggiore resilienza degli investimenti sostenibili ESG nei confronti della crisi economica in atto. Gli afflussi netti dei fondi sostenibili hanno infatti raggiunto i 23 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2022, 35 nel trimestre precedente e circa 80 nel primo. Dati ben diversi rispetto agli investimenti convenzionali (fondi del mercato generalizzato) che, al contrario, hanno subito deflussi pari a circa 280 miliardi nel secondo trimestre e 200 miliardi nel terzo. Terminata “una prima fase di forte crescita delle sensibilità ambientali e dell’offerta di investimenti ESG”, ha sottolineato il Vice Direttore Generale di Banca Generali, “serve ora focalizzarsi sulla definizione delle best practices e indirizzare in modo ancora più costruttivo questo percorso virtuoso”. “Ringraziamo l’Università Statale Bicocca – ha aggiunto – e tutte le persone coinvolte nel progetto per lo straordinario e meticoloso lavoro di analisi che traccia una linea importante su cui riflettere per le sfide future dell’industria degli investimenti sostenibili”.

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Risparmi erosi dall’inflazione, la ricetta per salvarli è avere coraggio

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  • 18 Gennaio 2023

Il fenomeno più eclatante e dannoso degli ultimi mesi è senza dubbio l’inflazione. Oltre che incidere sulla nostra quotidianità, rappresenta una minaccia anche per i nostri risparmi.
La crescita dei prezzi infatti fa perdere potere d’acquisto, e fa perdere valore al denaro che viene lasciato sui conti (dove non produce alcun frutto, visti i tassi di interesse a zero).

Il coraggio per proteggere i risparmi

risparmiSiamo in un periodo in cui l’inflazione ha superato il tasso in doppia cifra. Ci vorranno mesi prima che scenda a livelli – sebbene ancora altissimi – più accettabili. Ma fino a quel momento l’inflazione agirà come una sorta di tassa silenziosa, che giorno dopo giorno erode i risparmi che sono parcheggiati sui conti correnti.
Chi pensa di rimanere immobile e aspettare tempi migliori, sta quindi sbagliando strada. Ma questa è una lezione che gli italiani sembrano aver capito, visto che la quota di investitori rispetto al 2019, ossia prima dello scoppio della pandemia, è salita del 4% giungendo al 34% totale.

Gli impieghi preferiti

Tra le forme di impiego del capitale che gli italiani continuano a preferire, spiccano i certificati di deposito, i buoni fruttiferi postali e i titoli di Stato. Si conferma cioè un approccio tradizionalmente prudente, che è tipico delle famiglie italiane (il 75% di esse si dichiara avversa al rischio). Per lo stesso motivo, alle strategie di trading a breve termine preferiscono gli investimenti a medio-lungo periodo.

La crescita dei rendimenti degli ultimi mesi ha favorito l’investimento nei BTP, dove c’è il fractals maggiore (sono affluiti oltre 16 miliardi di euro). Il solo il Btp Italia emesso lo scorso 20 giugno, indicizzato come tutti questi titoli all’inflazione nazionale, ha accolto ordini per oltre 9 miliardi di euro.
Crescono anche i prodotti assicurativi e previdenziali, la cui raccolta è stata superiore ai 12 miliardi di euro.
L’andamento balbettante delle Borse invece ha penalizzato i fondi comuni di investimento, che hanno registrato un deflusso di capitale netto per 4 miliardi.

Poco va bene comunque

Vale ad ogni modo la regola che qualsiasi forma di investimento in grado di offrire un rendimento, seppur minimo, è sempre meglio del parcheggio nei conti correnti o in cassaforte, dove invece il rendimento è attualmente pari a zero.

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Nuovi corsi formativi UniTreEdu per l’anno 2023

Unitreedu, il progetto di educazione permanente e qualificazione accademica online “live” nato dalla positiva esperienza didattica di UNITRE, presenta una serie di nuovi corsi per tutti.

UniTreEdu si rivolge a tutti coloro che, senza limiti di età o titoli di studio pregressi, intendono approfondire il proprio interesse verso le più disparate discipline dello scibile umano. La partecipazione alle proposte UniTreEdu è rivolta in particolare a giovani in attesa di occupazione che desiderano sviluppare conoscenze specifiche, giovani orientati a valorizzare le proprie esperienze in ambito didattico, adulti in cerca di occasioni di approfondimento culturale.

Per l’anno 2023 UniTreEdu arricchisce ulteriormente la propria offerta curricolare con la possibilità di accedere a nuovi corsi a partire da gennaio 2023. Tra questi, Antropologia culturale, Antropologia dell’Arte, Arte contemporanea, Astrofisica, Bioarcheologia e Antropologia Biologica, Bioritmi  avanzato, Cinema e filosofia, Cosmesi, Cultura e Antropologia Hawaiana, Cultura musicale del Sud d’Italia, Ecologia, Dietologia, Digital Marketing, Diritto della Comunità Europea, Diritto penale, Diritto privato, , Diritto societario, Fantascienza/Fantasy, Filosofia della scienza, Filosofia patristica, Genius Loci del Sud d’Italia, Geografia del paesaggio e dell’ambiente, Geologia, Grafologia per la Salute (Approfondimenti), In giro per gli USA, Introduzione al Controllo di gestione, La Bibbia e la Letteratura, Lecturea Dantis – Inferno, Letteratura medioevale, Letteratura Russa, Lettura e commento opera di Virgilio, Lettura e commento:  Iliade e Odissea, Lingua Inglese (intermedio), Lingua Inglese-Americano, Lingua Latina, Lingua Russa (avanzato), Matematica (avanzato), Metafisica e Teologia anagogica, Metodologia di programmazione, Modelli delle costellazioni interpersonali, Neuroestetica e arti figurative, Paleopatologia, Pedagogia (generale), Poesia satirica e sociale – Disfida di Barletta, Politiche e strategie comunitarie, Procedura civile, Psicologia delle dipendenze, Psicologia scolastica e dell’adolescenza, Rianimazione cardiopolmonare, Sapienza e Filosofia greca antica, Scacchi, Scienza e psicologia dell’alimentazione, Simbolismo esoterico, Sportello Fiscalità e Dichiarazione dei redditi, Storia degli Stati Uniti, Storia del diritto italiano privato, Storia del Jazz, Storia della musica, Guida ascolto musica sinfonica, Storia dell’Arte e delle avanguardie contemporanee, Storia dell’arte italiana moderna, Storia dell’arte lombarda,  Storia d’Italia (1870-1920), Storia e cultura degli indiani d’America, Storia e cultura della religiosità, Storia e filosofia della tecnologia, Storia medioevale – avanzato, Storia, filosofia e antropologia della medicina, Teatro attivo, Tecniche di memorizzazione.

Il piano studi UniTreEdu è interamente personalizzato: ogni studente può scegliere i corsi preferiti fra oltre 300 proposte multidisciplinari e molteplici livelli di approfondimento. La composizione del piano è assolutamente libera, senza limiti di numero di corsi o rami disciplinari e senza alcun onere aggiuntivo rispetto alla quota annuale.

Come tutte le attività formative di UniTreEdu, anche i nuovi corsi del 2023 prevedono la possibilità di seguire le lezioni online “live” e di interagire direttamente con i docenti, sia durante le lezioni sia con colloqui personalizzati, l’accreditamento automatico alla frequenza tramite le funzioni della Suite di Google, l’accesso a materiali didattici riservati messi a disposizioni dai docenti, la possibilità di consultare liberamente tutte le riviste scientifiche e le pubblicazioni realizzate dalla Rete Accademica di UNITRE e di usufruire con forti agevolazioni dei servizi e delle attività dei partner di UNITRE.

Le attività fruibili appartengono a diversi campi del sapere, con corsi che spaziano dall’ambito artistico, letterario, filosofico, linguistico, medico, psicologico, giuridico, economico, al campo fotocinematografico, musicale, matematico, fisico, chimico, storico, informatico, scientifico, delle scienze umane, sociali, tradizionali, olistiche e della comunicazione, e sono ulteriormente arricchiti da iniziative culturali extraaccademiche.

Per ogni insegnamento è consultabile un programma dettagliato messo a punto dai docenti UniTreEdu: professori universitari, professionisti ed esperti nelle varie discipline che mettono a completa disposizione le loro conoscenze e know-how per fornire una vastissima scelta didattica per ogni livello di approfondimento, dagli insegnamenti propedeutici ai corsi istituzionali, monografici, avanzati e specialistici.

Al termine dei corsi è possibile ottenere la “certificazione delle competenze” ai sensi della normativa 170/2016 con riconoscimento di punteggi in svariati concorsi.

Le attività UniTreEdu per l’Anno Accademico 2022/2023 si concluderanno a fine maggio 2023. Al termine dell’Anno Accademico sarà avviato un ricco programma di Corsi Estivi UniTreEdu, con proposte didattiche e seminariali estese fino a settembre 2023.

L’erogazione dei contenuti avviene on line “live”, semplicemente cliccando il LINK inviato per ogni corso prescelto sulla mail.

 

La quota di iscrizione annuale onnicomprensiva a UniTreEdu per l’Anno Accademico 2022/2023 è di €195,00 e per il pagamento della quota di adesione è possibile utilizzare, per chi ne ha diritto, il “Buono Scuola”.

Maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione e sull’offerta di UniTreEdu sono disponibili accedendo al sito www.unitreedu.com o contattando l’indirizzo [email protected] o telefonando ai numeri 333-6092746 (dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16) e 324-8635155 (dalle 16 alle 23).

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Nuovi corsi in videoconferenza sui rischi e sull’igiene alimentare

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Nuovi corsi in videoconferenza sui rischi e sull’igiene alimentare

Tre corsi in videoconferenza a gennaio, febbraio e marzo 2023 sull’etichettatura e la corretta informazione ai consumatori, sui materiali a contatto con gli alimenti e sulla gestione delle ispezioni in ambito di igiene alimentare.

 

Nella filiera alimentare chiunque lavori a contatto con gli alimenti ha l’obbligo di garantire la sicurezza alimentare. E per questo motivo l’Unione Europea ha emanato, in questi anni, vari regolamenti che identificano le responsabilità dei soggetti coinvolti nella sicurezza alimentare, definiscono nuove regole per gli operatori del settore e disciplinano le azioni di controllo svolte dalle autorità competenti.

Le imprese del settore alimentare sono, ad esempio, chiamate a mettere in atto misure procedurali e sistemi di gestione della sicurezza sviluppando attività di analisi dei rischi e dei punti critici di controllo (Hazard Analysis and Critical Control Points, HACCP).

 

La normativa europea e nazionale (Regolamento UE 1169/2011 e D.Lgs. 231/2017) si sofferma anche sul tema dell’etichettatura e sulla corretta fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. La normativa in materia di sicurezza alimentare fornisce anche specifiche indicazioni sui materiali a contatto con gli alimenti (Moca).

 

Come fornire le corrette informazioni ai consumatori? Cosa indica la normativa sui materiali a contatto con gli alimenti? Come affrontare le ispezioni in ambito di igiene alimentare?

 

Per fornire queste informazioni e favorire la gestione della sicurezza alimentare l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza nei primi mesi del 2023 tre corsi in videoconferenza:

  • La corretta informazione sugli alimenti al consumatore. Etichettatura ed allergie” (23 gennaio 2023);
  • Moca: Materiali a contatto con gli alimenti” (21 febbraio 2023);
  • Come gestire un’ispezione in ambito di igiene alimentare” (15 marzo 2023).

 

Il docente dei tre corsi è Matteo Fadenti, tecnico della prevenzione, consulente e formatore esperto in materia di sicurezza alimentare, redattore per diverse riviste in tema di sicurezza alimentare, vicepresidente AiFOS e segretario del comitato scientifico dell’Associazione.

 

Il corso sulla corretta informazione al consumatore

Per migliorare la correttezza dell’informazione ai consumatori il giorno 23 gennaio 2023 l’Associazione AiFOS organizza, dunque, il corso di 4 ore in videoconferenza dal titolo “La corretta informazione sugli alimenti al consumatore. Etichettatura ed allergie”.

 

L’obiettivo del corso – che si terrà dalle 13.30 alle 17.30 – è quello di approfondire il Regolamento UE 1169/2011 e il D.lgs. 231/17, illustrare le caratteristiche e le differenze tra allergie, intolleranze e morbo celiaco e favorire la comprensione dei contenuti obbligatori di un’etichetta alimentare.

 

Questi alcuni dei contenuti del corso:

  • Fisiologia: allergie. Intolleranze e morbo celiaco
  • Gestione delle allergie nel manuale di autocontrollo e il Reg UE 382/2021
  • Misure preventive
  • Reg UE 1169/2011 e D.Lgs. 231/17
  • I contenuti delle etichette alimentari
  • Cosa indicare nei prodotti non preimballati

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link:

https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/la_corretta_informazione_sugli_alimenti_al_consumatore

 

Il corso sui materiali a contatto con gli alimenti

Il giorno 21 febbraio 2023 si terrà, invece, il corso di 4 ore in videoconferenza (13.30/17.30) dal titolo “Moca: Materiali a contatto con gli alimenti” con l’obiettivo di:

  • approfondire la conoscenza della normativa europea e nazionale sui materiali a contatto con gli alimenti
  • illustrare le caratteristiche di produzione e di utilizzo
  • imparare a leggere un certificato di conformità.

 

Questi alcuni dei contenuti del corso:

  • La normativa italiana ed europea sui materiali a contatto con gli alimenti
  • Le norme di buona prassi di fabbricazione
  • Il certificato di conformità dei materiali
  • L’utilizzo consapevole da parte degli OSA
  • I MOCA all’interno delle procedure di autocontrollo HACCP

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link:

https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/moca_materiali_a_contatto_con_gli_alimenti

 

Il corso sulla gestione delle ispezioni

Per far comprendere come affrontare l’ispezione degli enti di controllo, come contestare eventuali sanzioni, con esempi pratici di come gestire i PRP (Prerequisite Program) nel manuale HACCP, il giorno 15 marzo 2023 si terrà, infine, il corso di 4 ore in videoconferenza (13.30/17.30) dal titolo “Come gestire un’ispezione in ambito di igiene alimentare”.

 

Questi alcuni dei contenuti del corso:

  • La normativa italiana ed europea sui controlli
  • Come gestire il controllo
  • Il verbale ed i suoi contenuti
  • Motivi di contestazione di un verbale
  • I PRP da indicare nel manuale HACCP per prevenire sanzioni

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link:

https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/come_gestire_un_ispezione_in_ambito_di_igiene_alimentare

 

La partecipazione a ciascun corso vale come 4 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, coordinatori e come due ore per formatori qualificati (due ore per la prima e due ore per la seconda area tematica). Il corso è valido anche per HSE (area tecnica in materia di sicurezza sul lavoro) e consulenti AiFOS (ambito igiene degli alimenti e HACCP).

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it – [email protected] –  [email protected]

 

 

12 gennaio 2023

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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