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Maggio 2021

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Scegliere la giusta location per eventi

Per scegliere la giusta location per eventi (vedi come fare sul sito limitless-solutions.it) è necessario non sbagliare, anche se comunque cimentarsi nell’organizzazione può essere davvero difficoltoso. Molte volte c’è bisogno di un aiuto fondamentale per capire quale sia la scelta migliore. È giusto dire, inoltre, che purtroppo molti organizzatori di eventi non sono molto in gamba, ed è per questo che credono che le location siano tutte uguali e che una valga l’altra. In realtà, è necessario prendere in considerazione soltanto delle sale che siano adatte alla tipologia della clientela e soprattutto all’evento che si vuole organizzare. Questo articolo sarà in grado di fornire delle informazioni adatte per chi si trova ancora in alto mare con l’organizzazione di un evento, ma che desidera che tutto sia perfetto. Dunque, è necessario imparare a scegliere la propria location senza commettere grandi errori.

Linea guida per scegliere la miglior location

Per scegliere la miglior location è necessario in primo luogo valutare la posizione. Questo è uno degli aspetti fondamentali, proprio perché la sala dei venti deve essere raggiungibile in modo semplice e veloce da tutti gli invitati. Inoltre, bisogna anche valutare la distanza della location in cui si vuole organizzare il proprio evento rispetto a quelle che sono le principali vie di comunicazione, come le autostrade, le stazioni ferroviarie, le fermate dei bus, gli aeroporti e metropolitane. Naturalmente, prima di attuare la scelta migliore è sempre bene capire con quale mezzo i possibili partecipanti raggiungeranno la location. Ad esempio, c’è chi viene da molto lontano, come qualche parente che vive all’estero, che di conseguenza sarà costretto ad arrivare in aereo, quindi probabilmente apprezzerà che la location si avvicina all’aeroporto.

Altri potrebbero prendere il treno, ed è per questo che gradiranno la vicinanza della location con la stazione ferroviaria o con l’autobus o la metro. Se gli ospiti arriveranno in automobile, allora sarà molto più semplice la scelta della location, anche se comunque c’è chi preferisce che gli accordi autostradali siano abbastanza scorrevoli e soprattutto che ci sia la presenza di un parcheggio quando si arriva all’evento. Dunque, è naturale comprendere che non è impossibile accontentare tutti, ma è comunque necessario prendere in considerazione la propria volontà. Per tale ragione bisogna prendere in considerazione anche l’idea di scegliere una location lontana di tutte queste vie di comunicazione, in modo che si crei un’atmosfera molto più intima tra i partecipanti. Se ci sono difficoltà per alcuni di raggiungere l’evento, allora saranno di gradimento organizzare una sorta di pullman enorme con il quale accompagnare gli invitati.

Dimensione della sala e tipologia di evento

Le altre due questioni importanti da prendere in considerazione sono le dimensioni della sala e la tipologia dell’evento. Per quanto riguarda le dimensioni, la questione si fa abbastanza semplice, proprio perché è necessario soltanto individuare il numero di invitati che arriveranno con sicurezza. Dopodiché, sarà necessario informarsi sugli spazi a disposizione, e scegliere una sala meeting che sia adatta e capiente. Inoltre, è assolutamente essenziale capire che sia una sala troppo grande che una troppo piccola possono rendere difficile la riuscita dell’evento. Infatti, se la location è troppo piccola c’è il rischio è che non tutti gli invitati possano sedersi, invece se troppo grande sarà difficile incorporare tutti e creare un’atmosfera gioiosa ed intima.

Infine, c’è da scegliere la tipologia della sala che naturalmente dipende da quella dell’evento da organizzare. Tutto ruota soprattutto sull’atmosfera che si vuole trasmettere e percepire agli invitati durante il meeting. Dunque, se si vuole creare un senso di intimità sarà possibile scegliere un grande agriturismo, nel caso in cui si voglia fornire un’immagine lussuosa allora sarà opportuno scegliere un hotel a cinque stelle. Mentre invece chi ama rifarsi alla tradizione alla cultura del proprio luogo allora potrà optare per una dimora storica.

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Le conseguenze della pandemia sul lavoro di professionisti e imprese

Comunicato Stampa

Le conseguenze della pandemia sul lavoro di professionisti e imprese

 

L’associazione AiFOS ha realizzato un secondo sondaggio nel 2021 per comprendere le conseguenze in termini di fatturato della crisi economica provocata dalla pandemia. Un operatore su quattro ha chiuso il 2020 con un calo di fatturato tra il 30% e il 50%.

 

L’emergenza COVID-19 e tutte le necessarie misure di contenimento e gestione del virus SARS-CoV-2 hanno avuto, in questi due anni, pesanti ripercussioni non solo sulle nostre abitudini di vita, ma anche su economia e lavoro.

L’anno 2020, che rimarrà nella storia per le conseguenze sanitarie della pandemia, non solo ha cambiato radicalmente il mondo del lavoro, ma si è rilevato un anno infausto anche per le conseguenze economiche sulle attività di aziende e professionisti che si occupano, a diversi livelli, di salute e sicurezza sul lavoro.

 

Per comprendere la dimensione di queste conseguenze l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS), su invito di Confcommercio Professioni, ha consultato i propri soci AiFOS per capire in che misura le attività di formazione e consulenza siano state colpite – in termini di fatturato – dalla crisi economica provocata dalla pandemia tuttora in atto.

 

È stato effettuato un primo sondaggio tra l’1 e il 10 novembre 2020, quando la situazione era ancora molto incerta e in divenire, e i dati sul fatturato ancora non definitivi.

A seguito di questo primo rilevamento l’Associazione AiFOS ha recentemente svolto un secondo sondaggio, tra l’11 e il 21 maggio 2021, per verificare se e in che misura le attese e valutazioni di imprenditori e liberi professionisti associati ad AiFOS si siano rispecchiati nel fatturato 2020.

 

Il sondaggio di novembre 2020: l’attività di formazione e di consulenza

Ricordiamo brevemente alcuni risultati della prima indagine di novembre 2020.

 

Riguardo alle attività di formazione i risultati del primo sondaggio (novembre 2020) mostravano che se il 48,5% dei formatori coinvolti dichiarava un calo di fatturato “percepito” nell’anno 2020 era preoccupante constatare che per più del 15% degli intervistati il fatturato dall’attività di formazione si era sostanzialmente azzerato (calo superiore al 70%) mentre per un 10% il calo percepito era nel range 51-70%.

 

Anche l’attività di consulenza era risultata penalizzata dal lockdown. In questo caso il 40,6% degli intervistati riportava un calo compreso tra l’11% e il 50% nell’anno 2020 rispetto all’esercizio precedente.

 

L’indagine ha poi coinvolto anche diverse aziende, associate AiFOS, e per quanto riguarda la formazione è stato rivelato nel 59% dei casi, rispetto all’anno precedente, un calo compreso tra l’11% e il 50% (in particolare quasi il 24% è nella fascia 31-50%).

 

Il sondaggio di maggio 2021: le conseguenze sui liberi professionisti

Veniamo ora al recente sondaggio che si è svolto tra l’11 e il 21 maggio 2021.

 

La fotografia della situazione – scattata a 6 mesi di distanza dalla prima e a seguito della fase più acuta della “seconda ondata” epidemica e con i libri contabili già chiusi – mostra un generale miglioramento, anche se alcuni dati preoccupanti permangono.

 

Poco meno del 20% dei liberi professionisti operanti nel campo della formazione e circa il 9% dei consulenti denunciano ancora un vero crollo del fatturato, più che dimezzato rispetto al 2019 (erano però rispettivamente il 28% e il 16% alla rilevazione di novembre). Di contro, aumentano gli operatori in grado di mantenersi in linea di galleggiamento se non di aumentare il fatturato, passati dal 15% al 26% nel campo della formazione e dal 31% al 37,5% in quello della consulenza.

Sono comunque molti ancora gli intervistati che dichiarano un sensibile calo dei ricavi, soprattutto nell’ambito della formazione dove oltre 1 libero professionista su 4 ha chiuso il 2020 un calo di fatturato compreso tra il 30% e il 50%.

 

Il sondaggio di maggio 2021: le conseguenze sulle imprese associate

Le considerazioni fatte per i liberi professionisti valgono anche per le imprese associate e il miglioramento è ben percepibile soprattutto per quanto riguarda l’attività di formazione.

 

Alcune note positive: sono “solo” il 6% le realtà che hanno accusato un calo superiore al 50% del fatturato 2020, e sfiorano il 40% le aziende in grado di mantenere inalterato o migliorare il fatturato 2019 in ambito consulenziale, con un ulteriore 19% che ha registrato una contrazione minima (0-10%). Rimane tuttavia un dato sicuramente negativo: oltre 1 azienda su 2 operanti nell’ambito della formazione ha subito una diminuzione dei ricavi compresa tra l’11% e il 50%.

 

Nell’annus horribilis 2020 so di molte aziende e professionisti” – commenta e conclude il Presidente AiFOS Rocco Vitale – “che hanno agito anche a prescindere dal tornaconto economico. I nostri associati sono stati tra i primi ad essere chiamati in causa per rispondere alle esigenze delle organizzazioni in questa terribile emergenza sanitaria. Il lavoro fatto è stato molto, e lo shock test servirà senza dubbio per il futuro: basti pensare a webinar e videoconferenze che solo dodici mesi fa non conoscevamo praticamente per nulla ed oggi sono uno strumento di lavoro quotidiano per tutti noi”.

 

Il link per scaricare l’indagine AiFOS sulla perdita di fatturato nel 2020:

http://bit.ly/bilanci2020-indagineAiFOS

 

Per avere ulteriori informazioni si può fare riferimento a AiFOS via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected].

 

 

27 maggio 2021

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Il credito cooperativo oggi: la vision di Massimo Malvestio a “Venezie Post”

Le BCC e il credito cooperativo oggi: l’intervista di “Venezie Post” all’avvocato Massimo Malvestio, esperto di finanza e territori e autore del libro del 2006 “Credito cooperativo. Storia di uomini, bisogni e successi in Veneto”.

Massimo Malvestio

Massimo Malvestio: oggi dell’idea di banca territoriale e di mutualità all’origine delle Bcc resta molto poco

Il credito cooperativo è morto: c’è bisogno di nuove forme di mutualità. È l’avvocato Massimo Malvestio a lanciare il messaggio, intervistato sul tema da “Venezie Post”. L’attuale Presidente di Praude Asset Management Ltd aveva già esplorato il mondo delle Bcc in un suo libro pubblicato nel 2006: da allora sono trascorsi 15 anni e “di mezzo c’è stata la crisi della Lehman che ha svelato la fragilità del sistema finanziario mondiale”. Uno shock “secondo me non ancora del tutto compreso e che comunque non ha ancora finito di produrre conseguenze”: a esplodere è stata soprattutto “la produzione di regole, di controlli e di controllori” e le banche “sono passate dalle mani dei banchieri a quelle dei compliance officer e dei risk manager”. Ma cosa resta oggi dell’idea di banca territoriale e di mutualità che erano all’origine delle Bcc? Secondo Massimo Malvestio “molto poco di entrambe”: quello che oggi manca è il collegamento tra banca e territori. Basti pensare che “la Bcc di Roma è arrivata a Padova!”. E le aggregazioni avvengono in modo casuale dal punto di vista territoriale, scavalcano province e regioni: “I soci sono in molte banche molte decine di migliaia e quindi non conoscono più gli amministratori che, di fatto, vengono a controllare le assemblee che devono eleggerli”. L’unica vera caratteristica ormai rimasta è la non contendibilità e la grande difficoltà di accedere al capitale di rischio: in questo si traduce oggi la forma cooperativa secondo l’avvocato. Ma non solo: “La mutualità poi non è più compatibile con regole di vigilanza così dettagliate e diffuse che di fatto impongono un unico modello di banca, o almeno, un modello naturalmente lucrativo e non mutualistico”.

Massimo Malvestio, Presidente di Praude Asset Management Ltd: la decisione di trasferirsi a Malta

Nell’intervista pubblicata lo scorso 12 maggio Massimo Malvestio si esprime inoltre su Iccrea e Ccb e promuove l’iniziativa di microcredito sviluppata dalla diocesi di Treviso: “Spero che abbia un grande successo e che possa essere la prima tra molte”. Nel 2014 l’avvocato ha deciso di trasferirsi a Malta dove oggi, in qualità di Presidente del Comitato per gli Investimenti, guida Praude Asset Management Ltd. Nell’intervista parla anche di questa scelta: “Dopo avere fatto per trent’anni anni l’avvocato, volevo fare il gestore e forse combinare insieme le due esperienze dopo che, all’inizio della mia carriera, ero stato a un passo dal potere anche diventare agente di cambio. Mi pare che le società di gestione e i fondi siano in Irlanda, in Lussemburgo, a Londra, qualcuno anche a Malta (che ho preferito per il clima, soprattutto) e mi pare che in questi Paesi sia pieno di gestori italiani. Talvolta i più bravi gestori italiani. Un motivo ci sarà: tassazione, regolamentazione, rapporto con i regolatori? Non lo so per certo, probabilmente tutte e tre le cose insieme: i numeri sono spietati e sono di una chiarezza inequivocabile”. Massimo Malvestio continua comunque a guardare con grande attenzione all’evoluzione del modello delle Bcc e del credito mutualistico nel nostro Paese e in particolare nella regione in cui è nato: “Io ho sempre amato il Veneto, che è una terra policentrica, piena di identità e di storie di lavoro che, come raccontavo nel mio libro, si è affrancato dalla miseria anche grazie alle casse rurali banche di comunità e molte volte banche degli ultimi che riescono a diventare i primi. Ho avuto la fortuna di vivere da vicino tante belle storie, davvero entusiasmanti e così le ho raccontate. Ecco: se la Bcc Prealpi, della Marca, San Biagio, San Giorgio e diverse altre avessero potuto diventare spa, se avessero potuto raccogliere denari e crescere e mantenere integro il loro Dna, magari avrei continuato a scrivere di Bcc, storie di uomini e di imprese nei loro territori. Adesso non vedo cose altrettanto belle come le storie che ho raccontato. Adesso le storie le scrivono minuto per minuto i compliance officer e i risk manager. Non mi pare serva altro, per ora”.

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Festival di Varese Estense, Andrea Mascetti (Fondazione Cariplo): “La città ha bisogno di ritrovarsi”

Il Festival si terrà dal 25 giugno all’11 luglio ai Giardini Estensi. Andrea Mascetti, Coordinatore della Commissione Arte e Cultura di Fondazione Cariplo, è intervenuto alla presentazione dell’evento.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti: “Evento per ridare speranza alla città”

Giunto alla sua quarta edizione, quest’anno il Festival teatrale di Varese Estense offrirà un calendario di 11 spettacoli tra opere, musica, letteratura e cinema. L’evento, promosso da Officine Teatrali Red Carpet e Giorni Dispari Teatro, è stato organizzato nella cornice dei Giardini Estensi, dove sono previsti 1.000 posti a sedere. Tra i sostenitori, oltre al Comune e alla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, anche Fondazione Cariplo. Andrea Mascetti, Coordinatore della Commissione Arte e Cultura della Fondazione, durante la presentazione della kermesse ha sottolineato l’importanza del Festival, definendolo un’iniziativa “ideale per un tentativo di rinascita” della città. Tra i titoli di punta del programma “Sogno di una notte di mezz’estate” di William Shakespeare e “Le Nozze di Figaro” di Mozart con la Como Lake Philarmonic Orchestra diretta da Roberto Gianola per la regia di Serena Nardi. “È con grande gioia che per il terzo anno Fondazione Cariplo partecipa a questa brillante iniziativa che esalta, in primis, la costanza di chi milita per un’idea di bellezza e di comunità di cui tutti sentiamo sempre più il bisogno”, ha dichiarato Andrea Mascetti.

Andrea Mascetti: “Varese deve ritrovare la propria identità culturale”

Il Festival intende lanciare un vero e proprio “messaggio di speranza” in un momento in cui il Paese sta ancora affrontando gli effetti dell’emergenza sanitaria. “In tempi in cui bruttura e decadenza sembrano averla vinta in ogni dove – ha sottolineato Andrea Mascetti – questo festival fa bella mostra di uno spirito di sana rivolta ideale”. Si tratta di un’occasione di rilancio soprattutto per la città di Varese e in particolare per il settore della cultura, uno dei più colpiti dalla pandemia. “La città ha bisogno d’identità, di ritrovarsi – ha continuato il Coordinatore di Fondazione Cariplo – perché in quest’ultimi anni si è persa certamente ed è un po’ caduta nel dimenticatoio. I nomi portati avanti, da Beethoven a Mozart a Donizetti, daranno una nuova allure alla nostra città che ne ha molto bisogno”. Fondamentale l’impegno delle persone: “Grazie agli indefessi organizzatori di questo Festival dedicato alla Musica, al Teatro e alla Bellezza, entronauti di una ricerca quanto mai necessaria in questi tempi perigliosi. Uno di loro – ha concluso Andrea Mascetti – oggi ha detto che noi varesini dobbiamo rimetterci insieme e ridare speranza alla nostra città”.

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Studio Legale Busto Arsizio

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  • 28 Maggio 2021

Nella vita di ogni giorno è possibile si presentino situazioni dalla difficile risoluzione, per le quali si rende necessario ricevere la consulenza di un legale esperto della materia in questione. Sia che si tratti di problemi relativi a controversie lavorative, che di problemi inerenti la separazione o la complessa gestione di una eredità, è sempre bene rivolgersi ad un legale che sia profondo conoscitore della materia e che possa far valere i nostri diritti e tutelare i nostri interessi.

Il progetto studiolegalebrescia.eu nasce proprio per andare incontro alle necessità di chi ha bisogno di ricevere assistenza legale per far fronte ad una situazione delicata, andando a fornire in maniera rapida il supporto rapido e competente che la situazione richiede. Un professionista regolarmente iscritto all’albo degli avvocati metterà a disposizione del cliente, anche online, tutta la propria esperienza maturata nel settore per risolvere positivamente ogni tipologia di controversia.

Per ricevere assistenza  è sufficiente raggiungere il sito  https://www. studiolegalebrescia.eu e compilare l’apposito modulo: poche ore dopo aver inviato la propria richiesta si riceverà un preventivo di spesa (gratuito e senza impegno) così da poterlo valutare e procedere con il servizio. È una consulenza perfetta sia per privati che per piccole e medie imprese, e la sua forza è la facilità di accesso e l’assoluta rapidità con la quale si riceve l’assistenza legale di cui si ha bisogno.

Perché dunque rischiare muovendosi autonomamente o rivolgendosi a chi non è un profondo conoscitore di quel particolare ramo del diritto, oggetto della consulenza a te necessaria, quando è possibile avvalersi delle prestazioni di una equipe di professionisti di alto livello? Grazie al servizio che questo Studio Legale Busto Arsizio ti offre puoi sempre contare su di una assistenza qualificata e rapida, che ti consentirà di risolvere ogni tipo di controversia o situazione particolare dovesse presentarsi.

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Gianni Lettieri alla “Rivista Aeronautica”: Atitech pronta ad offrire contratti chiavi in mano

Atitech è oggi l’MRO (Maintenance, Repair and Overhaul) indipendente più grande d’Europa. Un successo che il Presidente Gianni Lettieri attribuisce all’esperienza e alla tipologia di servizi offerti.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: Alitalia fondamentale, privatizzazione ha rinforzato approccio Customer Oriented

Alitalia, Ryanair, Air France, Eurowings: sono solo alcune delle compagnie aeree che usufruiscono dei servizi offerti da Atitech. L’azienda napoletana di manutenzione e revisione di aeromobili nel tempo è riuscita a guadagnare una posizione di leadership nel mercato europeo. L’MRO guidata da Gianni Lettieri è attiva anche nel settore militare, fornendo supporto alle flotte dell’Aeronautica e alla Guardia di Finanza. Un’esperienza di oltre trent’anni: Atitech nasce infatti nel 1989 come costola della Compagnia Aerea Regionale ATI basata a Napoli. Inizialmente, l’azienda offriva i suoi servizi esclusivamente ad Alitalia: “Nel 2009 venne privatizzata – ha raccontato il Patron di Atitech in una recente intervista pubblicata sulla “Rivista Aeronautica” – decisi di acquistarla tramite Meridie, un fondo di private equity quotato alla borsa di Milano, continuando a supportare in esclusiva la flotta Alitalia”. Motivo per cui, secondo Gianni Lettieri, la realtà di Capodichino ha potuto contare su un vantaggio competitivo basato su “conoscenza, l’esperienza e lo spirito di appartenenza ad una compagnia aerea”. La privatizzazione è invece responsabile del cambio di mentalità aziendale, diventata più elastica e soprattutto molto più Customer Oriented, ha spiegato l’imprenditore.

Gianni Lettieri: l’evoluzione di Atitech e la strategia per il futuro

Negli ultimi anni Atitech ha superato quota 50 clienti. Un risultato possibile grazie ai continui investimenti sull’aumento della “capability” rispetto ai nuovi velivoli in commercio. “Stiamo lavorando per ottenerla su aeromobili di nuova generazione come l’A220 family e il B787 – ha detto Gianni Lettieri durante l’intervista – Questo significa investire sull’addestramento del personale e sull’acquisto di attrezzature e macchinari”. Due gli obiettivi per il futuro. Da un lato rafforzare il supporto ai clienti con veri e propri contratti chiavi in mano: “I nostri clienti dovranno occuparsi solo della loro missione principale, ovvero volare, al resto ci pensiamo noi: questo è il futuro che immaginiamo per una MRO come la nostra”. C’è poi la volontà di sviluppare attività di supporto per le flotte governative e militari di Paesi stranieri. Per superare le sfide attese, Gianni Lettieri continua a puntare sulla formazione, alla quale Atitech già dedica 50.000 ore all’anno: “L’elemento umano è e rimane centrale. Anche se la componente tecnologica riveste un ruolo importante nel settore della manutenzione, il tecnico, con la sua esperienza e conoscenza, e il lavoro di squadra sono ancora gli elementi che fanno la differenza”.

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Ristrutturazione cliniche e studi medici

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  • 28 Maggio 2021

Quando una clinica o studio medico di ogni tipo è ormai esistente da anni e non è più in grado di offrire ai pazienti un livello di comfort ottimale, è bene pensare ad una ristrutturazione per dare ai locali un aspetto migliore. Lo stesso dicasi per quei casi in cui una struttura medica non è aggiornata per quel che riguarda la sicurezza così come previsto dalla normativa vigente, e diventa per questo motivo necessario effettuare dei lavori che possano consentire alla struttura di offrire un servizio in sicurezza esattamente così come previsto dalla legge.

Ristrutturazioni Cliniche è un’azienda con sede in provincia di Milano specializzata nel riqualificare strutture sanitarie. Questa importante realtà del settore si occupa di tutto, inclusa la fase progettuale, oltre chiaramente a quella realizzativa, per creare degli ambienti sanitari moderni e funzionali in grado di dare subito l’impressione di un ambiente all’avanguardia e curato.

Gli interventi che questa azienda apporta ad ogni tipo di struttura sono conformi a quelle che sono le linee guida delle norme vigenti, sia in ambito regionale che nazionale. Il team vanta la presenza di importanti architetti, professionisti del design e tecnici operai, i quali rappresentano un valore aggiunto e consentono di poter realizzare tranquillamente la ristrutturazione cliniche di ogni tipo di struttura medica virgola sia essa privata che pubblica.

Anche per quel che riguarda gli impianti relativi ad acqua, luce e gas, Ristrutturazioni Cliniche va a creare dei sistemi completamente a norma così da garantire al personale ed al pubblico il massimo della sicurezza per poter usufruire sempre della struttura senza alcun timore. La sede di Ristrutturazioni Cliniche si trova in via Galileo Galilei n°20 a Bresso, in provincia di Milano. Il recapito telefonico per informazioni è lo 026437120.

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ARIA DI FESTA AL PARCO LE CORNELLE: SI CELEBRA LA NASCITA DI QUATTRO CUCCIOLI E L’ARRIVO DI KITALE E NAROK, UNA COPPIA DI GNU

Una cucciola di Pinguino, un pulcino di Gru dal collo bianco e due piccoli Gufi, il Parco festeggia le nuove nascite e l’arrivo dalla Germania di una coppia di Gnu. Da oggi fino a giovedì 27 maggio, su Facebook il contest per assegnare un nome alla cucciola di Pinguino di Humboldt.

Dopo la gioia della riapertura al pubblico del Parco faunistico Le Cornelle, ci sono nuovi arrivi ad aspettare i visitatori per una gita che si tinge di rosa e di azzurro: una cucciola di Pinguino, un pulcino di Gru dal collo bianco e due piccoli Gufi. Nascite dalle storie singolari che rendono l’atmosfera all’interno del Parco ancora più festosa. Ma non solo nuovi nati, anche nuovi arrivi, direttamente dalla Germania, con la coppia di Gnu e un nuovo contest Facebook per assegnare un nome alla cucciola di Pinguino di Humboldt.

Il primo nuovo arrivo è proprio lei, che si aggiunge ai Pinguini di Humboldt del Parco. Un gruppo stabile, che dopo l’arrivo di nuovi esemplari femmine lo scorso anno, conta complessivamente 10 esemplari e conferma l’importanza della tutela e l’efficacia del programma EEP(European Endangered species Programme), il programma europeo di cooperazione tra le strutture faunistiche per la conservazione e riproduzione di specie ad alto rischio di estinzione. I Pinguini, animali molto protettivi, condividono la cova tra madre e padre e si alternano nel processo di incubazione delle uova. Ma la vera particolarità di questa nascita si cela nell’amicizia instaurata tra Braveheart, il pinguino “papà” Roberto, il suo keeper. Un legame stretto di fiducia e affetto che ha dato la possibilità ai Veterinari del Parco di monitorare da vicino tutte le fasi della cova fino alla nascita della cucciola. Un evento speciale che dimostra come il rapporto tra animali e umani sia un valore imprescindibile nella tutela e protezione di tutte le specie.

Alla lista dei nuovi arrivi si aggiungono anche due pulcini di Gufo Africano, dati alla luce da due coppie distinte. I gufi sono conosciuti per essere animali molto territoriali e solitari in natura, ma non le due coppie di genitori, che hanno unito i due piccoli nello stesso nido, collaborando nel processo di allevamento. Questi esemplari, a differenza della maggior parte degli altri volatili, nidificano al suolo, solitamente sotto un albero o un arbusto. Proprio da questo nido, il più grande dei due pulcini ha iniziato a spiegare le ali e volare. I due piccoli crescono fianco a fianco, in un’unica “rara” famiglia allargata.

È fiocco azzurro anche per la famiglia della Gru dal collo bianco, così chiamato per la caratterizzante striscia bianca che colora il suo collo e la sommità della testa. Questi esemplari rientrano in un altro programma EEP delle EAZA (European Association of Zoos and Aquaria). Questi animali, infatti, soffrono principalmente della riduzione delle zone umide, loro habitat naturale, sempre più antropizzate. Si stima che in natura esistano ad oggi solo poche migliaia di esemplari, circa 5.000, per questo la conservazione della specie è fondamentale per garantire la presenza di una popolazione stabile e la nascita di un piccolo è un segnale di speranza.

Ma le novità del Parco non finiscono qui, alle nascite si aggiunge anche l’arrivo di due Gnu, Kitale la femmina e Narok il maschio. Questo mammifero ungulato di grossa taglia, particolarmente diffuso in Africa meridionale e orientale, è un bovide che può raggiungere l’altezza al garrese di 1,4 metri e un peso di 270 kg. Riconoscibile da grandi corna dalla forma di parentesi e dal manto che varia dal grigio- blu al grigio-marrone, lo gnu è un erbivoro nomade. Questi animali, infatti, compiono vere e proprie migrazioni alla ricerca di pascoli verdi essenziali per il loro sostentamento. La coppia ospitata al Parco proviene dallo zoo di Landau in Germania, situato a metà strada tra Francoforte e Stoccarda. Non sono animali a rischio estinzione, ma si connotano come esemplari con un forte valore educativo poiché danno l’opportunità ai visitatori di avvicinarsi e sensibilizzarsi ad una specie del continente africano e alle problematiche relative alla conservazione.

Il parco ci regala sempre tante novità, un luogo in cui grandi e piccini hanno la possibilità di vedere, imparare e toccare con mano il mondo degli animali. Un ambiente che protegge i propri esemplari, con l’obiettivo di sensibilizzare ed educare i visitatori, ma soprattutto di salvaguardare e tutelare le specie in via di estinzione. 

Il contest su Facebook:

Il contest del Parco Le Cornelle per assegnare un nome alla cucciola di Pinguino avrà la durata di 3 giorni (dal 25 al 27 maggio 2021) sulla pagina Facebook del Parco. Chiunque vorrà, infatti, potrà partecipare alla scelta del nome del piccolo commentando il post che lo ritrae con la proposta di nome e il vincitore del concorso riceverà un biglietto d’ingresso omaggio fruibile durante la stagione di apertura del Parco. Verranno considerati solamente i nomi inseriti come commento al post. Per il post è possibile indicare solo un nome. Lo staff del parco sceglierà tre nomi tra quelli proposti e saranno i fan a votare quello più bello.

ORARI: Il Parco è aperto nel rispetto delle disposizioni dei decreti governativi e delle ordinanze regionali vigenti per contrastare la Pandemia Covid-19. Fino a settembre il parco è aperto con orario estivo tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00.

Per acquistare il biglietto online: https://www.lecornelle.it/informazioni/biglietti-online/

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Campi da padel a Varese

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  • 28 Maggio 2021

Un campo da Padel misura 20 m x 10 ed è composto da 4 differenti quadranti divisi tra loro da una rete. Il campo è circondato da una parete che è alta circa 3 m e deve consentire alla pallina di rimbalzare correttamente. Proprio dalla pressione della pallina dipende la sua capacità di rimbalzare e questa può essere variabile in base alle preferenze dei giocatori. Potremmo sintetizzare dicendo che un campo da Padel è più o meno qualcosa che si trova a metà tra un tradizionale campo da tennis è un campo da squash.

 

Le regole del Padel

Per giocare a Padel è necessario essere in quattro e giocare due contro due, la battuta va effettuata in diagonale con la traiettoria della palla che va dall’alto verso il basso. È consentito di far rimbalzare la palla una volta sul proprio terreno di gioco come avviene con il tennis, si può anche fare in modo che la palla rimbalzi su una parete prima di rispedirla nel campo degli avversari. Dopo che la pallina ha effettuato il rimbalzo può essere colpita è tirata verso il campo avversario anche contro la parete. Queste sono le regole di base per giocare a Padel, adesso cosa serve per iniziare a giocare.

 

Cosa serve per giocare a Padel

Come accennato, padel servono Innanzitutto delle palline che sono molto simili a quelle da tennis. Inoltre è bene scegliere una adeguata racchetta da Padel. Per i principianti e bene scegliere una racchetta con una zona di impatto un po’ più grande e che quindi consenta di colpire la pallina con più facilità. Una racchetta dovrebbe avere un peso ideale che si aggira sui 350 grammi per essere abbastanza maneggevole. Per quel che riguarda le scarpe non esistono al momento delle scarpe specifiche per il Padel ma vanno bene le classiche scarpe sportive che adoperiamo per giocare a tennis. Se ti stai chiedendo invece dove è possibile giocare a Padel Devi sapere che esistono diversi campi da padel Varese in cui è possibile giocare in tutta sicurezza e con il massimo del divertimento.

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Impresa di pulizie Busto Arsizio

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  • 28 Maggio 2021

Impresapulizielitaliana.it è un’impresa di pulizie con grande esperienza nel settore. Situata a Busto Arsizio (VA), utilizza tecniche specifiche e davvero efficaci per la sanificazione di ambienti e locali, sia privati che pubblici. L’azienda è riuscita a contraddistinguersi nel tempo grazie all’alta affidabilità del suo operatore ed alla precisione con la quale lavora ogni giorno il suo personale, specializzato e soprattutto qualificato.

Impresapulizielitaliana.it si occupa della pulizia di pavimenti, dell’igienizzazione di tessuti come ad esempio tappeti e divani nei quali, se non trattati con prodotti e tecniche specifiche, potrebbero annidarsi germi di qualsiasi genere. Offre un servizio di qualità per la disinfezione  di bagni e servizi sanitari, di scale condominiali, di uffici, di alberghi.

Inoltre, questa importante impresa di pulizie Busto Arsizio del settore propone  un ottimo servizio di pulizia cantine e uffici, grazie all’uso di tecniche per lo  svuotamento e lo smaltimento di articoli e prodotti inutilizzati, che avviene secondo le norme vigenti, per le quali gli oggetti in eccesso vengono trasportati presso i centri di raccolta rifiuti situati su tutto il territorio nazionale.

Se sei alla ricerca di un’impresa di pulizie che riesca a far brillare i pavimenti di casa o ufficio, rivolgiti a questa azienda e non te ne pentirai. I pavimenti in pietra devono essere curati e trattati con detergenti e attrezzature all’avanguardia, il cotto invece è un materiale che deriva da un particolare impasto di acqua e terra e una pavimentazione di questo tipo va lavorata per bene, in modo tale da evitare che la sporcizia si insidi radicalmente su di essa e ne comprometta la naturale bellezza.

Lo staff puntuale e attento di Impresapulizielitaliana.it, per mezzo di prodotti e macchinari specifici, renderà i pavimenti lucidi e splendenti, ma soprattutto igienizzati da cima a fondo, distruggendo qualsiasi microbo. Il personale è disponibile, previo appuntamento stabilito con il cliente, in qualsiasi giorno della settimana. Per contatti e maggiori informazioni potete visitare il sito internet dell’azienda.

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Terna, approvato il bilancio 2020. Stefano Donnarumma: “Titolo in positivo nonostante la pandemia”

Sotto la guida di Stefano Donnarumma, Terna registra un 2020 "in controtendenza": in piena emergenza, dovuta alla pandemia, il titolo del Gruppo ha aumentato la sua performance del 4,97%.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: utile netto Terna a 785,5 milioni, dividendo +8%

Lo scorso 30 aprile l’Assemblea degli azionisti di Terna, convocata nell’Auditorium del Gruppo, ha dato il via libera al Bilancio 2020. Un anno profondamente influenzato dalla pandemia, che però non ha frenato la crescita del gestore della rete elettrica italiana. L’AD e DG Stefano Donnarumma ha parlato di risultati che non hanno eguali nella storia del Gruppo: "Il titolo Terna chiude il 2020 in positivo, in controtendenza rispetto all’andamento dei principali mercati europei, a 6,250 euro/azione pari ad una performance annua del +4,97%". Tenendo conto della performance di Borsa e dell’impatto dei dividendi pagati nell’anno, il ritorno totale per gli azionisti di Terna è stato del 9,36 per cento. Nel dettaglio, i ricavi dello scorso anno sono aumentati del 9,5%, crescendo di 218,4 milioni, mentre il Margine Operativo Lordo (Ebitda) segna un +5,1%. Aumenta l’utile netto, che con un +3,7% raggiunge i 795,3 milioni di euro. I dividendi approvati, pari a 26,95 centesimi di euro per azione, testimoniano la crescita della società: "Alla base del raggiungimento di ogni singolo e prestigioso risultato del Gruppo c’è sempre e in ogni caso l’eccellenza delle persone di Terna – ha dichiarato Stefano Donnarumma – che in un anno così complesso hanno mostrato professionalità, competenza e ‘attaccamento alla maglia’".

Stefano Donnarumma: dati positivi possibili grazie all’accelerazione nell’ultimo semestre

Per Stefano Donnarumma il miglioramento ottenuto in tutti gli indicatori economico-finanziari è stato possibile soprattutto grazie alla forte accelerazione alla realizzazione degli investimenti impressa dopo il periodo di lockdown più rigido. Durante la seconda parte dell’anno, ha spiegato il manager durante l’Assemblea, il Gruppo ha rinnovato il suo impegno rendendo il sistema elettrico più affidabile e sviluppando soluzioni tecnologiche innovative e digitali a supporto della transizione energetica. Secondo la tassinomia europea, il 95% degli investimenti, pari a 1.351,1 milioni (+6,9% rispetto al 2019), sono considerati come sostenibili. Un primato testimoniato anche dal primo posto nel settore Electric Utilities del Dow Jones Sustainability World Index. Terna conferma dunque la volontà espressa nel Piano Industriale 2021-2022: "9 miliardi di euro di investimenti per i prossimi cinque anni – ha ricordato Stefano Donnarumma – e l’obiettivo, come sottolinea il nostro nuovo payoff ‘Driving Energy’, di rafforzare il ruolo centrale di Terna quale regista del sistema energetico italiano e abilitatore della transizione energetica".

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Riva Acciaio: una storia di innovazione e qualità

Riva Acciaio, facente parte di Riva Forni Elettrici, si distingue oggi per lo stabilimento all’avanguardia di Lesegno: nel laboratorio infatti troviamo il “Gleeble 3800”, simulatore termomeccanico fiore all’occhiello dell’azienda.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: dalla fondazione al “Gleeble 3800”

Riva Acciaio è un’azienda leader in Italia nel settore siderurgico, nata nel 1954, fu fondata grazie all’iniziativa di Emilio e Adriano Riva. Controllata di Riva Forni Elettrici, Riva Acciaio è oggi attiva con oltre 1.000 dipendenti e possiede 5 stabilimenti ubicati a Caronno Pertusella (VA), Lesegno (CN), Sellero, Malegno e Cerveno in Valle Camonica (BS). La produzione è indirizzata sia al mercato italiano che a quello europeo. L’esperienza di oltre 60 anni accumulata nel settore siderurgico, l’ha resa un’azienda di primo piano per la realizzazione di prodotti lunghi e per la lavorazione di acciai di alta qualità. Riva Acciaio, negli anni, ha investito con costanza e determinazione in innovazione e sviluppo, diventando così la prima azienda italiana ad adottare nei suoi impianti la colata continua curva. Il laboratorio di Lesegno è all’avanguardia e dotato del simulatore termomeccanico “Gleeble 3800”.

Riva Acciaio: garanzia di qualità

In contatto con realtà importanti come l’Università di Pisa, il Politecnico di Torino e il Politecnico di Milano, Riva Acciaio prosegue sulla strada della ricerca e dell’ammodernamento, con un’ottica di riguardo verso le tematiche ambientali e di sicurezza, tutti gli stabilimenti sono infatti certificati ISO 14001 e ISO 45001. Inoltre, gli stabilimenti di Caronno, Lesegno, Cerveno e Malegno sono certificati secondo la norma IATF16949 che consente di fornire il mercato dell’auto. Gli stakeholder rimangono sempre al centro delle politiche aziendali grazie ad un accurato monitoraggio e allo sviluppo dei processi. Gli stabilimenti Riva Acciaio puntano al continuo miglioramento delle performance e sono sottoposti a costanti verifiche da parte di enti terzi ed indipendenti, che si occupano di controllare le conformità della gestione degli impianti industriali.

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Artrite: cos’è e come si cura

L’artrite è il termine medico con cui si indica generalmente un’infiammazione di una o più articolazione. Si tratta di una condizione patologica estremamente comune, diffusa in tutto il mondo specialmente in occidente, e che è connessa alla predisposizione genetica, abitudini e stile di vita, alimentazione e patologie organiche connesse.
L’artrite è generalmente curabile con un trattamento conservativo, che può consistere in terapie antinfiammatorie, trattamenti osteoterapici e fisioterapici e integratori coadiuvanti; tra quest’ultima classe di rimedi, un ottimo alleato è l’integratore naturale Flexum Gel.

Artrite: natura, cause e sintomi

Il termine artrite è un’espressione generica che indica un’infiammazione di una o più articolazioni del corpo umano; viene utilizzata nel momento iniziale dello step diagnostico, quando ancora non è chiaro il punto di origine dell’infiammazione e il paziente riferisce un dolore non ben localizzato in una certa zona.
Le due forme più comuni di artrite sono la osteoartrite (artrosi) e l’artrite reumatoide: la prima è dovuta a processi degenerativi dovuti all’età, e colpisce nella stragrande maggioranza soggetti dai 50 anni in su, mentre l’artrite reumatoide è una malattia autoimmune dovuta a un malfunzionamento del sistema immunitario.
Esistono poi altri tipi di artriti che possono essere causate da infezioni virale o batteriche, da patologie organiche e persino da stress o semplicemente da uno stile di vita e di alimentazione errato, così come da traumi.
A prescindere dal tipo specifico di artrite, i sintomi sono piuttosto comuni ossia dolore, difficoltà di movimento articolare, gonfiore e rigidità articolare e una leggera alterazione della sensibilità nella sede della flogosi.
Alcune forme di artriti possono presentare sintomi caratteristici, come ad esempio l’artrite reumatoide che generalmente inizia da specifiche articolazioni come quelle di polsi e delle caviglie. In caso di artrosi, invece, è tipica una certa rigidità articolare nelle prime fasi dopo il risveglio mattutino.
La diagnosi è quindi complessa e necessita di vari step, partendo dalla visita clinica del paziente e l’ausilio di eventuali esami strumentali come le radiografie.

Artrite: i rimedi e le cure

In ottica di prevenzione, occorre condurre una vita quanto più sana possibile: alimentazione corretta, sport e movimento possono sicuramente ridurre le possibilità dell’insorgenza della patologia. Tuttavia non sempre è possibile prevenire l’artrite, soprattutto per la predisposizione genetica o quando essa è dovuta a una disfunzione del sistema immunitario.
Le cure variano dalla gravità dei sintomi: in caso di forti dolori e problemi articolari che impediscono di condurre una vita normale si ricorre a farmaci cortisonici intramuscolo o orali, utili per ridurre l’infiammazione. Un’altra valida alternativa sono gli anticorpi monoclonali, altrimenti noti come farmaci biologici, che riescono a colpire i recettori dell’infiammazione.
In caso di artrite più lieve, invece, si può ricorrere ad alcune sedute di fisioterapia assieme a un ciclo di integratori; in tal senso, Flexum gel può essere ritenuto un ottimo alleato per alleviare l’infiammazione alle articolazioni: si tratta di un prodotto al 100% naturale, che contiene sostanze bioattive in grado di ridurre lo stato infiammatorio.
Il prodotto è disponibile sotto forma di crema da applicare sulla parte infiammata, ed è stato testato in laboratorio sia in termini di efficacia che di qualità delle materie prime. Il Pantenolo, l’estratto di Arnica e di Pachiria, contenute all’interno del prodotto, riducono l’infiammazione mentre l’olio di eucalipto dona nuovo vigore alle ossa.
È necessario, comunque, consultare il proprio medico prima di iniziare qualunque cura.

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Scomparso lo scrittore Guido Mazzolini

La notizia è arrivata improvvisa e ha scosso tutti quelli che hanno avuto il piacere di conoscerlo, sia artisticamente che di persona. Lo scrittore cremonese Guido Mazzolini è morto, dopo un breve ricovero per una patologia vascolare. Autore di numerose sillogi poetiche e di romanzi, Mazzolini era conosciuto nel panorama letterario. Il suo ultimo romanzo dal titolo Un celeste divenire aveva ottenuto un buon risultato di critica. Lascia due figli e una moglie, oltre alla sua narrativa e poesia che era davvero di ottima qualità.

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Arredamento e accessori moda, crea il tuo stile con le stampe geografiche

Una lampada, un paio di scarpe, la poltroncina dell’ufficio: la nostra personalità cerca tantissimi canali per esprimersi. Talvolta, però, il risultato non ci rispecchia come dovrebbe: l’outfit non ci fa sentire bene nella nostra pelle, l’arredamento della casa è datato, l’ambiente di lavoro appare freddo e impersonale. Per superare l’impasse, punta sul tema del viaggio. Che sia realmente vissuto, sognato o solo simbolico, il viaggio ci rappresenta sempre: e quindi, perchè non ispirarci a questo tema per rendere unico tutto ciò che ci circonda? Grazie al nuovo progetto Arredamento&Fashion di Cartografica Visceglia, da oggi possiamo farlo facilmente e con estrema flessibilità: basta scegliere la cartina giusta e il gioco è fatto! Le stampe sono fedeli riproduzioni dal prestigioso Archivio Cartografico Visceglia e, quindi, tutte bellissime e di eccelsa qualità. Carte del mondo, carte regionali, piantine di città, mappe dei continenti; cartine antiche, moderne, vintage, antichizzate; cartografia amministrativa, stradale, turistica e tanto, tanto altro ancora. Impossibile non trovare la mappa ideale! Con il soggetto scelto puoi dare libero sfogo alla tua fantasia e personalizzare tutto ciò che vuoi. La tua cara, vecchia camera da letto ha bisogno di un tocco di novità? Rendila esclusiva con un set di tessili coordinati: tappeto, cuscini e paralumi, tutti motivati da un bel planisfero settecentesco. Vuoi rinnovare il tuo negozio in modo originale ma senza impegnarti in lavori costosi e complicati? Rivesti le pareti con una carta da parati con carta geografica nello stile che ti piace di più. E adesso veniamo al guardaroba. Gli accessori sono l’anima di qualsiasi look: anche il tubino nero più classico ed essenziale diventa stiloso se abbinato ad una borsa o ad un paio di scarpe fashion. Gli accessori che hai nell’armadio ti hanno stancato e in giro non riesci a trovare niente? No problem! Pensa alla cartina che ti piace e agli articoli che vorresti personalizzare: un paio di sandali da sera, uno stivaletto trendy, una piccola borsetta con tracolla a catenella, un bracciale in metallo e tessuto… avvalendosi di esperte artigiane appassionate del loro lavoro, Visceglia trasformerà ogni tua ispirazione nell’accessorio dei tuoi sogni. Ogni creazione è unica, perchè viene realizzata a mano appositamente per te. Grazie a Cartografica Visceglia, da oggi il tuo designer sei tu.

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Indurre la combustione attiva dei grassi per perdere peso

Una delle principali problematiche che riguardono le persone è quella relativa al peso corporeo elevato e al grasso in eccesso. Avere un coropo in perfetta forma e tonico rappresenta una sfida abbastanza difficile che richiede notevoli sacrifici, sia per quanto riguarda la dieta che per ciò che concerne l’allenamento del fisico. Fortunatamente possiamo usufruire di Keto Light Plus, https://www.ketolight.info/, un ottimo integratore alimentare in grado di favorire il procedimento di chetosi nell’organismo, fondamentale quando si segue una dieta chetogenica. Scopriamo insieme quindi come favorire la combustione dei grassi al fine di perdere peso e come un’integratore alimentare come Keto Light Plus riesca a favorire il raggiungimento del risultato voluto.

Aiutare la combustione dei grassi

Non bisogna credere che riuscire ad ottenere un corpo snello e ben delineato sia un risultato raggiungibile solo effettuando una semplice dieta, in quanto ciò dipende da un sistema complesso, che prevede azioni eseguite su più livelli. Nello specifico sarà fondamentale, seguire un’alimentazione corretta e sana, svolgere una regolare attività fisica e assumere degli integratori alimentari idonei.

L’importanza della dieta

Per quanto riguarda l’aspetto nutrizionale, la dieta chetogenica rappresenta una delle migliori alternative per poter perdere peso e stimolare la combustione attiva dei grassi, con risultati che risulteranno ben visibili già nel giro di qualche settimana. Questo regime alimentari si basa sulla drastica riduzione dei grassi e nel contemporaneo aumento del consumo di proteine e lipidi; la finalità della dieta chetogenica, che risulta sbilanciata sul fronte dell’assunzione dei macronutrienti, è quello di assumere l’energia necessaria per tutte le esigenze dell’organismo, attingendo dalle riserve di grasso, in luogo di quella prodotta dai carboidrati. Il processo che si attiva e che prevede di bruciare le riserve di grasso per assicurare il fabbisogno energetico viene denominato chetosi; all’interno del fegato, infatti, le riserve di grasso sono trasformate in particolari molecole dette chetoni e che sono una fonte di energia unica e riescono anche a lenire il senso di fame. Lo stato di chetosi si raggiunge già dopo il secondo giorno di una dieta che prevede un apporto massimo di 50 grammi al giorno di carboidrati e permette quindi di perdere peso rapidamente, senza particolari sforzi e senza avere il senso di fame tipico di chi segue un regime alimentare ipocalorico.

Il ruolo degli integratori alimentari

La dieta chetogenica si caratterizza per uno sbilanciamento dei macronutrienti e proprio per questo motivo è importante assumere degli integratori alimentari che assicurino il corretto apporto degli altri elementi essenziali. Keto Light Plus è uno dei migliori prodotti in commercio e si presenta sotto forma di polvere da sciogliere in acqua e contiene delle sostanze naturali che tendono ad accelerare la formazione dello stato di chetosi, rispetto a quanto avviene con la sola dieta chetogenica. Keto Light Plus deve essere assunto in combinazione alla dieta come un normale integratore alimentare al fine di renderla più efficace e diminuire contemporaneamente i sintomi negativi della stessa dovuti all’improvvisa variazione del metabolismo; questo integratore, infatti, accelera la combustione dei grassi e rende più visibili i risultati che sarebbero raggiunti con la sola dieta chetogenica. Inoltre, la sua efficacia è talmente elevata che permette anche di assumere, sporadicamente, una quantità di grassi leggermente maggiore rispetto a quella prevista dal regime alimentare seguito.

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Perdere peso senza eliminare i carboidrati: è possibile?

Con l’arrivo della bella stagione cresce in tutti noi il desiderio di tornare in forma, perdere i chili accumulati durante l’inverno e sfoggiare serenamente il costume da bagno. Tra le numerose diete proposte sul web, molte invitano ad eliminare i carboidrati, i quali però costituiscono la prima fonte di energia per il corpo. Questo significa che questi regimi alimentari ipocalorici potrebbero non essere la soluzione adeguata. Generalmente è consigliabile associare ad una dieta bilanciata integratori alimentari naturali, i quali aiutano a raggiungere l’obiettivo senza rinunciare ad un buon piatto di pasta o ad una fetta di pane. Idealis, acquistabile su idealisintegratore.com, è un integratore dimagrante, creato con ingredienti naturali e di origine 100% italiana, il quale consente di bruciare i grassi accumulati, creare un senso di sazietà prolungato e fornire al tempo stesso all’organismo la giusta energia.

Come attivare il metabolismo per dimagrire

Con una vita sedentaria e un’alimentazione non molto regolare il metabolismo rallenta, di conseguenza anche il processo di digestione. Di conseguenza anche la fase durante la quale vengono bruciati i grassi e prodotta energia diventa più complessa. In questo modo l’organismo è portato a bruciare meno i grassi, anzi ad accumularne in modo più rapido rispetto alle persone con metabolismo veloce. Attivare il metabolismo è fondamentale per poter cominciare il processo di dimagrimento, per far correttamente funzionare tutti gli organi. Una delle principali caratteristiche e funzioni dell’integratore Idealis è proprio l’attivazione del metabolismo, che permette di dare un’accelerata all’organismo per renderlo più reattivo e rapido nelle sue attività di assimilazione degli alimenti e di trasformazione in energia. L’assunzione di queste compresse permette di velocizzare il processo che consente di bruciare i grassi. Un metabolismo più rapido permette la trasformazione del cibo in energia, in un tempo molto ridotto.

Inoltre l’attivazione del metabolismo consente all’organismo di essere più reattivo, dotato di molta energia, velocizzando la funzione metabolica. La trasformazione rapida del cibo in energia garantisce l’energia necessaria per affrontare la giornata e gli allenamenti, anche assumendo una quantità di cibo minore. In questo senso senza rinunciare ai carboidrati o ad altri alimenti fondamentali per l’organismo è possibile ridurre le quantità di cibo senza sentirsi affaticati. L’integratore dimagrante Idealis infatti trasmette all’organismo un senso di sazietà prolungato anche a distanza dei pasti principali, per ben 8 ore. A sua volta questa funzione permette di controllare il senso di fame nervosa, che porta spesso ad ingerire una quantità di cibo poco salutare, senza che l’organismo ne abbia davvero bisogno. Un metabolismo rapido ha inoltre conseguenze su tutte le funzionalità del proprio corpo, ad esempio migliora la qualità del sonno e questo a sua volta porta ad eliminare il generale senso di stanchezza. Anche il sistema immunitario ne gioverà, diventando più forte. Quindi attivare il metabolismo con l’aiuto di integratori specifici come Idealis consente di non rinunciare ai carboidrati raggiungendo il peso ideale. Anche mangiando un piatto di pasta o il pane sarà possibile ridurre i grassi immagazzinati nel proprio corpo. Dimagrire senza fatica e senza rinunce: con Idealis è possibile.

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“Per conquistare Marte”, il nuovo e sorprendente singolo di “Savet”

Venerdì 14 maggio è uscito nei migliori negozi il nuovo e sorprendente singolo di “Savet”, al secolo Salvatore Tannura, nato a Pisa e classe 98.

Per conquistare Marte”, vuole essere il grido di quel lato forte che ciascuno di noi ha dentro di se, quella parte di noi che crede nei sogni, e che sfrutta le proprie fragilità tramutandole in punti di forza. Questo brano vuole essere testimonianza del fatto che ciascuno di noi se davvero lo vuole ha la possibilità di abbattere i propri limiti, superare le proprie paure, mettere da parte il giudizio degli altri ed il lato insicuro di se stessi per fare spazio a quel lato determinato e positivo che vive “con i sogni in tasca” e che in fondo nonostante le difficoltà sa di avere le capacità e la “carica per conquistare Marte”.

Il singolo è prodotto da Alessandro Bentivoglio e pubblicato da Susy Music. Scritto e musicato da Salvatore Tannura stesso, gli arrangiamenti sono di Luca Sala (Eros Ramazzotti, Emma, Tiromancino e Carmen Consoli). Registrato presso gli studi di “D’altrocanto srl” Cologno Monzese (Milano).

Il singolo è stato presentato alla scorsa edizione del Festival di Sanremo Giovani 2021. Salvatore Tannura in arte Savet, nasce in una famiglia appassionata di musica e cresce con il desiderio e la convinzione di inseguire il suo sogno di fare il cantautore. Canta fin da piccolo da autodidatta e comincia successivamente a studiare per approfondire al meglio la sua vocalità e identità. Si definisce riservato e si vergogna quando qualcuno parla bene di lui. Non sopporta la falsità, il luoghi comuni recitati a memoria, l’appiattimento delle forme d’arte, l’immagine non corrispondente all’immaginazione, l’impossibilità di fermare una sensazione. Mentre apprezza invece tutto ciò che è sincero, ciò che da spensieratezza e positività, anche le piccole cose e i piccoli gesti che in realtà sono sempre più grandi di quello che sembrano. Il suo sogno è costruire la sua vita intorno alla musica.

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Gianfranco GFN presenta “Bonnie & Clyde”, il suo nuovo singolo

È uscito lo scorso 19 maggio 2021, “Bonnie & Clyde”, l’ultimo strepitoso singolo del chitarrista compositore Gianfranco GFN, ormai da tempo affermatosi nel contesto musicale internazionale.

Un lyric video che descrive appieno tutta la passione e la musicalità che l’artista vuole trasmettere. Immagini calde che accompagnano un brano fresco e capace di scaldare gli animi anche in prossimità dell’imminente estate 2021.

Un’opera – che farà parte del nuovo album in uscita ad agosto 2021 – con la quale Gianfranco GFN intende farci ballare, senza pensieri, e trasmetterci molta gioia!

“Bonnie & Clyde” sono intesa: due amanti che si capiscono senza dover comunicare. Sono la definizione di “anime gemelle”. Una vita fatta di scelte che non vede la morte come un ostacolo.

Il cantautore ha scelto nuovamente le incantevoli voci di Vladi Carbone e Paula Bright accompagnate da un tappeto di note musicali creato dallo stesso Gianfranco GFN alla chitarra, David Caraccio al basso, Julien Zosso alla batteria, Davide Longo alle percussioni, JB Moundele al sax, Jean-François Quellec al trombone e Vincent Payen alla tromba. Il testo è stato curato assieme a Patrizia Viccaro e Paula Bright.

La carriera discografica di Gianfranco ha origine nel lontano 2011 con il disco “Linea”, seguito nel 2014 dall’EP “Interlude”, per poi arrivare al 2016 alla produzione di “DownTown In Person” e concludersi con “Ca’giazz”, nel 2019. Cosa avrà in serbo per noi questo artista dalle influenze jazz, blues, bossa e funk?

Lo scopriremo molto presto, ma intanto: “Bonnie & Clyde”!

 

 

Acquista ▶ https://gianfrancogfn.bandcamp.com/releases

Ascolta ▶ https://open.spotify.com/track/4SOUiB8CTEr5uuXPHuPD3l

Guarda e Iscriviti ▶ https://youtu.be/RoeyynMwmNU

Ascolta ▶ https://soundcloud.com/gianfranco-gfn/bonnie-clyde

 

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Investimenti, allo stato attuale è come andare in automobile: servono velocità e controllo

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  • 24 Maggio 2021

Anche se sembrano due mondi distanti, quello dell’automobilismo e quello degli investimenti sono sulla stessa direzione. In entrambi i casi sono fondamentali controllo e velocità.
Il fatto che su una strada possa esserci un limite di 80 all’ora, non vuol dire necessariamente che uno debba andare a quel limite massimo. Dipende dalle condizioni della strada e del traffico. In questo senso occorre avere il pieno controllo della situazione.

Correre o frenare: il dilemma negli investimenti

investimentiControllo e velocità sono due concetti chiave anche nel settore degli investimenti. Andare troppo cauti può essere dannoso come andare troppo veloci. E anche quando non si supera il limite di velocità, se però non si ha il controllo dell’ambiente circostante, può diventare insidioso spingere sull’acceleratore.

Perché questa premessa? Perché il mercato in questo momento presenta molte insidie, molti cambi di velocità e di scenario, che possono mandare fuori strada facilmente.
Le valutazioni sono innegabilmente alte, e questo potrebbe suggerire che è il momento di rallentare. Ma solo perché le valutazioni di mercato sono costose, non significa che non possano continuare a salire. Il mondo degli investimenti del resto non è così lineare.
Inoltre non è possibile togliere del tutto il piede dall’acceleratore, vista la scarsità di opzioni più difensive.

Mancanza di opzioni

Quest’ultimo aspetto è assai rilevante, e sta mettendo in difficoltà anche gli Hedge Funds più grandi al mondo. Infatti i contante ha rendimenti praticamente a zero, mentre i titoli di stato non sono molto meglio. Un tempo dai Treasury USA o dai Gilt britannici si poteva ottenere anche il 5%, oggi siamo lontani anni luce da questo livello.

La logica alternativa

L’alternativa migliore pare quindi essere quella di cambiare approccio, non focalizzandosi esclusivamente sugli investimenti in azioni, ma assumendo una view multi-asset. In questo caso infatti, anche se non è possibile vedere cosa accadrà nella sfera di cristallo, si avrebbe comunque il modo di spostare la bilancia del proprio portafoglio in modo tempestivo. Certo, è un tipo di approccio che non è adatto a chi si mette a fare day trading, ma che in ogni caso occorre adottare.
Se volessimo portare avanti la metafora della guida, potremo dire che in questo momento è necessario un guidatore esperto, ma se non lo si è allora è meglio guidare con più attenzione.

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Stefano De Capitani: l’intervista di Sky Tg24 al Presidente di Municipia SpA

Municipia SpA, la digitalizzazione al servizio dei Comuni per garantire bilanci sani, migliorare investimenti e accorciare i tempi di pagamento ai fornitori e di erogazione dei contributi alle famiglie: il Presidente Stefano De Capitani a Sky Tg24 Business.

Stefano De Capitani

Sky Tg24 Business, l’approfondimento sulla trasformazione digitale della PA: intervista a Stefano De Capitani

Il Presidente di Municipia SpA Stefano De Capitani è intervenuto lo scorso 5 maggio a Sky Tg 24 Business per parlare di Smart City e trasformazione digitale della PA locale. "Una città per funzionare bene deve avere le risorse economiche", ha evidenziato il Presidente di Municipia SpA, spiegando come un bilancio sano e sostenibile alimenti la capacità dei Comuni di garantire i servizi ai cittadini. La società del Gruppo Engineering lo ha sperimentato da tempo, affiancando numerosi Comuni di ogni dimensione nel loro percorso di trasformazione digitale. I progetti di cui si occupa spaziano in diversi ambiti, come ha ricordato il Presidente Stefano De Capitani illustrando il metodo di Municipia SpA: dal settore delle Entrate al welfare e alla mobilità, ma anche l’efficientamento energetico, i servizi online, la sicurezza urbana, la gestione dei rifiuti, la valorizzazione del patrimonio culturale e il potenziamento del turismo.

PA e Digital Transformation, il metodo "Municipia SpA" nelle parole del Presidente Stefano De Capitani

"Nei casi in cui queste attività vengono fatte, anche supportate dalla tecnologia, si ottengono risultati importanti", ha spiegato il Presidente di Municipia SpA Stefano De Capitani, intervistato da Sky Tg24 Business sul ruolo e il valore della digitalizzazione nel migliorare l’efficienza della Pubblica Amministrazione e i benefici che possono derivarne per cittadini e imprese. Quando le capacità di investimento migliorano, come ha sottolineato il Presidente di Municipia SpA, ad esempio "si accorciano i tempi di pagamento ai fornitori e delle erogazioni dei contributi alle famiglie". E "di conseguenza migliora la vita delle persone": parole che esprimono efficacemente l’impegno di Municipia SpA, guidata dal 2017 da Stefano De Capitani.

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5 consigli per la formazione del personale retail

Gestire un negozio al dettaglio implica la supervisione delle attività di vendita del personale di vendita. Infatti, il successo della tua attività dipende dalla tua capacità di formare le persone che lavorano per te.

Quando hai addetti alle vendite adeguatamente formati e motivati, i tuoi clienti ricevano le migliori informazioni possibili su prodotti e servizi e vivono una migliore esperienza di acquisto. Questo fatto porta a risultati sempre migliori

Inoltre, addetti alle vendite altamente qualificati semplificano il tuo lavoro come proprietario o gestore di un negozio: puoi avere piena fiducia che i tuoi dipendenti rappresentino al meglio la tua attività quando non ci sei.

E quando sei in negozio, puoi concentrarti su altre attività essenziali sapendo che il tuo team di vendita si sta comportando in modo ottimale.

La formazione del personale retail può quindi avere un enorme impatto sulla tua attività.

Diamo quindi un’occhiata ad alcuni importanti argomenti di formazione sulla vendita al dettaglio su cui puoi concentrarti nella tua attività.

Ricordati che la formazione del personale non dovrebbe finire solo perché il programma o il periodo di formazione è terminato. Per ottenere i migliori risultati, fai in modo che l’apprendimento e lo sviluppo siano uno sforzo continuo nella tua azienda.

5 consigli per la formazione del personale retail:

1. IL CLIENTE VIENE PRIMA DI TUTTO

Molti addetti alle vendite hanno la tendenza a mettere se stessi e i propri obiettivi al centro del proprio lavoro. Ma non è così.

Concentrandosi troppo sul dover vendere perdono di vista l’obiettivo del loro lavoro.

Insegna ai tuoi addetti alle vendite ad avere come obiettivo il desiderio di accontentare le esigenze del cliente. Il loro scopo dovrebbee

Quando sanno esattamente cosa vuole il cliente e perché, possono mettere a punto il loro messaggio di vendita per soddisfare le sue esigenze.

2. ISPIRARE FIDUCIA DIMOSTRANDO DI CONOSCERE IL PRODOTTO

Non c’è nulla di peggio che avere a che fare con personale che si dimostra incompetente.

Tutti i clienti odiano quando ottengono risposte imprecise alle loro domande e riescono quasi sempre capire quando un addetto alle vendite è impreparato sul prodotto in questione.

Una volta che il personale retail conosce e comprende a fondo il proprio prodotto, può trasmettere tale conoscenza in modo efficace al cliente, comunicando fiducia e invogliandolo all’acquisto.

3. CONCENTRARSI SUI VANTAGGI, NON SOLO SULLE CARATTERISTICHE

Spesso i rappresentanti alle vendite rispondono alle domande del cliente snocciolando un elenco di caratteristiche o specifiche. Ma non è ciò di cui il cliente ha davvero bisogno.

È più utile invece mettere in risalto ciò che le caratteristiche di un prodotto possono effettivamente fare per il cliente. Quindi, dare consigli e suggerimenti su come utilizzare il prodotto e prendersene cura.

4. PREPARARSI ALLE OBIEZIONI

I clienti hanno bisogno di sentirsi come se stessero facendo un buon investimento acquistando un prodotto. Per questo motivo fanno molte domande, in modo di essere rassicurati.

Quindi, se il cliente ha una preoccupazione per il prezzo, il valore, le caratteristiche o le recensioni dei prodotti, è proprio in questo momento che l’addetto alle vendite deve dimostrare le sue qualità di venditore.

5. SAPERE ASCOLTARE E OSSERVARE

È importante capire il prima possibile cosa cerca il cliente in un prodotto. Di solito sta cercando di migliorare il proprio stile di vita in una forma o nell’altra. Ma come?

Potrebbe essere per un regalo o per ricavarne il piacere che deriva dall’utilizzo personale del prodotto.

Un buon venditore deve essere in grado di captare questi segnali e ricollegali alla sua presentazione del prodotto.

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Come avviare un allevamento di lombrichi (domestico)

Se hai il pallino del giardinaggio saprai bene quanto alle piante faccia bene un fertilizzante organico come l’humus di lombrico o vermicompost: cioè il prodotto della digestione dei rifiuti organici da parte dei lombrichi. È un mix vitale che contiene elementi come azoto, carbonio, potassio, calcio e magnesio, batteri, enzimi e ormoni naturali. E se conosci bene la sua utilità, avrai sicuramente pensato qualche volta di comprare una compostiera e di darti all’allevamento di lombrichi (lombricoltura), così da avere tutto il vermicompost di cui hai bisogno.
Avviare il tuo allevamento di lombrichi

Praticare la lombricoltura è facile e interessante: servono giusto un paio di accortezze.

Per cominciare bisogna avere a disposizione la compostiera: in commercio ci sono diversi modelli di diverse grandezze, a seconda delle necessità e possibilità di ognuno: un balcone, anche se grande, non è un giardino. L’alternativa all’acquisto è costruire una compostiera per lombrichi con le proprie mani: sul web ci sono davvero tante guide sull’argomento così come videotutorial su youtube.

Poi bisogna dotarsi di una popolazione iniziale di vermi. Qui, almeno di non voler andare in una giornata di pioggia a raccogliere lombrichi, tocca rivolgersi a rivenditori specializzati. La specie principale che si può trovare in commercio è il verme rosso californiano (eisenia foetida), che viene utilizzato anche nella produzione industriale di vermicompost per la sua prolificità e resistenza. A dispetto del nome, eisenia foetida è comunque una specie europea che da noi si trova anche in natura. L’aggettivo californiano deriva dal fatto che proprio in California è nata la lombricoltura come attività economica e che all’epoca si scelse eisenia foetida come specie principale.

Praticare la lombricoltura

Una volta in possesso di vermi e compostiera si può davvero iniziare con la lombricoltura. Per prima cosa bisogna prendere della carta (di giornale va benissimo) e tagliuzzarla in striscioline (stile tagliacarte). La carta così tagliata va messa sul fondo (il cassetto più in basso) a formare una sorta di soffice letto su cui disporre un fondo di terra, terriccio e vermicompost: lo strato che farà da prima casa ai nostri piccoli amici.

A questo punto bisogna inumidire il terreno con un po’ d’acqua per creare un ambiente confortevole e sistemare i lombrichi nella loro nuova casa, lasciandogli un giorno o due per ambientarsi.

Nutrire i lombrichi

A questo punto è possibile dare loro gli scarti organici da mangiare. È consigliabile inserire gli scarti una volta la settimana, in modo da non disturbare la loro attività: dopotutto sono animali abituati alla tranquillità del mondo sottoterra.

In ogni caso è buona norma scavare dolcemente un buco nel terriccio, avendo cura di non far male ai lombrichi, mettere un po’ di striscioline di carta sul fondo e inserire gli scarti settimanali. A questo punto è importante ricoprire con terriccio (così da non permettere ai moscerini di accedere agli scarti) bagnare con un po’ d’acqua e chiudere tutto.

Nota a parte: può essere una buona idea tagliuzzare i pezzi più grossi per facilitare il lavoro di digestione dei lombrichi. Non aspettatevi che riescano a processare le ossa, naturalmente.

Far crescere il proprio allevamento di lombrichi

Con il tempo (settimane/mesi) i rifiuti scompariranno quasi magicamente: ma vi accorgerete che il terriccio (più propriamente l’humus di lombrico) aumenta via via di quantità.

Ma non è ancora il momento di tirarlo via e usarlo in giardino: prima bisogna spostare i lombrichi da qualche altra parte.

Per questo molte compostiere sono componibili in colonna. Sopra al cassetto colmo si posiziona un cassetto vuoto e si ripete il processo che abbiamo visto prima: carta, terriccio, acqua e scarti organici.

I lombrichi via via migreranno, attraverso la graticola sul fondo del cassetto, nel livello superiore dove c’è il cibo andando a riempirlo di vermicompost.

Aggiungendo cassetti via via sopra il primo, la popolazione di lombrichi si sposterà sempre più in alto abbandonando i livelli inferiori dove non vi depositeranno nemmeno le uova.

A questo punto sarà possibile raccogliere l’humus dal cassetto più in basso, usarlo per orto giardino e piante da balcone, e riutilizzare il cassetto per aggiungere un nuovo strato sopra.

Cosa fare se il nostro allevamento di lombrichi ha troppo successo e ci ritroviamo con un surplus di vermi e humus?

Possiamo regalarli ad amici, far partire un secondo allevamento di lombrichi, liberarli in giardino. Il vermicompost in eccesso non ha effetti negativi e eisenia foetida non è una specie dannosa per l’ambiente (europeo).

Quindi buona lombricoltura!

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Come funziona l’armocromia

Ciascun set di colori nell’armocromia condivide proprietà specifiche, ovvero proprietà che corrispondono alle caratteristiche combinate di pelle, capelli e occhi.

In quale modo può esserti utile l’armocromia?

Conoscere quali sono i tuoi colori ti apre gli occhi a nuove possibilità e ti aiuta a fare acquisti con un giudizio migliore.

Sapevi che i colori hanno tre proprietà principali che rendono facile organizzarli in gruppi?

Sono questi:

– Tonalità: quanto colore caldo (giallo) o freddo (blu) contiene
– Valore: quanto è chiaro o scuro (in altre parole, quanto bianco).
– Croma: quanto è puro e ombreggiato (in altre parole, quanto grigio).

Dai un’occhiata all’immagine della ruota dei colori che ti mostra tutte le tonalità. il blu è su un lato e il giallo è sul lato opposto del blu. Il blu è il massimo del fresco e il giallo è il massimo del caldo. Sono tonalità opposte.

Pertanto, se si taglia a metà la ruota dei colori, si ottiene un lato freddo e uno caldo. I colori caldi sono sul lato giallo e i colori freddi sono sul lato blu.

La ruota dei colori mostra solo le tonalità di colore. Tuttavia, una ruota dei colori effettiva (e un’analisi approfondita del colore stagionale) include la differenza di valore e croma possibile con i colori.

– Il valore va dal chiaro allo scuro (in altre parole, quanto bianco).
– Il croma va da chiaro/puro a sfumato/attenuato (in altre parole, quanto grigio).

È qui che il colore può essere raggruppato in molti altri modi.

Invece di solo caldo o freddo, puoi avere qualsiasi miscela di caldo, freddo, chiaro, scuro, puro e attenuato.

Le quattro stagioni vengono utilizzate nell’armocromia perché si allineano perfettamente con i quattro gruppi principali di colori utilizzati nell’analisi del colore.

Non è una correlazione perfetta ma funziona abbastanza bene:

– Valore luce + tonalità calda + Croma puro = Primavera. In primavera troverai colori chiari e vibranti che sono caldi (gialli e verdi) e chiari.
– Valore scuro + Tonalità calda + Croma attenuato = Autunno. I colori dell’autunno sono scuri e profondi e contengono molto giallo, quindi sono caldi.
– Valore luce + Tonalità fredda + Croma attenuato = Estate. Anche i fiori e le foglie in questa stagione sono leggeri ma hanno proprietà più fresche e tenui.
– Valore scuro + Tonalità fredda + Croma puro = Inverno. Questa stagione fredda ha anche colori scuri e profondi ma sono di natura decisamente fresca a causa del ghiaccio (grigio).

La pelle, i capelli e gli occhi di una persona riflettono anche una combinazione unica di tonalità, valore e croma.

Quando scegli la tua stagione, stai cercando il raggruppamento di colori che corrispondono alla tua colorazione naturale.

Ecco una corrispondenza tra le proprietà del colore e le proprietà di una persona in modo da sapere cosa stiamo cercando:

– La tonalità (calda o fredda) è determinata principalmente dal sottotono della pelle. Tuttavia, quando il sottotono della pelle non è molto evidente, occhi e capelli possono dare indizi.
– Il valore (chiaro o scuro) si trova principalmente nei capelli, ma spesso anche gli occhi danno indizi.
– Il croma si trova principalmente negli occhi. Ma coinvolge anche il livello di contrasto tra i capelli, la pelle e gli occhi. L’alto contrasto è considerato luminoso o puro. Il contrasto basso è considerato morbido o attenuato.

Ecco i vantaggi che derivano dalla conoscenza dei tuoi colori migliori:

1. Ti aiuta ad avere un aspetto più vivace e sano. Se indossi i colori che si intonano alla tua carnagione, la tua pelle appare più chiara, i cerchi sotto gli occhi sono ridotti al minimo e i tuoi denti e il bianco degli occhi sembrano più bianchi. Hai un aspetto più sano e un naturale “splendore”.

2. Ti aiuta a individuare più facilmente una tavolozza di colori per il tuo guardaroba. Se stai cercando di trovare una combinazione di colori, potresti sentirti sopraffatto dalla grande varietà di colori, non sapendo da dove iniziare. Sapere quali colori ti stanno meglio diventa il tuo punto di partenza.

3. Ti fa risparmiare denaro e ti aiuta a fare un uso migliore di ciò che acquisti. Quando indossi i colori che ti fanno stare meglio, tendi ad amare di più quei vestiti. Graviterai naturalmente verso di loro e li utilizzerai sempre di più.

4. Ti aiuta a comprare vestiti che si combinano facilmente perchè hanno lo stesso croma. La miscelazione dei colori funziona quando i colori contengono la stessa quantità di grigio. Mescolare colori che hanno il grigio con colori puri non funziona: una frustrazione comune che puoi incontrare quando non sai quale tipo di colore cercare.

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I benefici dell’Alga Spirulina per perdere peso

Diffusa nelle zone tropicali e nelle acque salmastre, la spirulina è un tipo di alga azzurra dalle dimensioni molto contenute, infatti, in lunghezza non supera mai il mezzo millimetro. Nonostante sia classificata come un’alga azzurra, il suo colore è più somigliante al verde scuro, grazie alla presenza della clorofilla. Questo cibo veniva utilizzato nel genere alimentare fin dall’antichità, dai tempi degli antichi Romani, alle diete delle civiltà precolombiane, che confermano tutt’ora i suoi ottimi valori nutritivi e le sue indubbie proprietà benefiche. Infatti, tra le sue migliori qualità, troviamo la lotta contro l’invecchiamento cellulare e la depurazione del proprio organismo, benefici che sono presenti anche nei diversi integratori naturali che la contengono, come Spirulina Fit, https://www.spirulinafit.info/, che aiuta a perdere peso in fretta ed eliminare le tossine in eccesso.

Composizione e benefici

L’alga spirulina possiede una serie di sostanze altamente nutritive, che secondo una serie di studi e ricerche, sono riassunte in Vitamina E, acido ascorbico e carotenoidi, che le conferiscono diverse proprietà antiossidanti. Tra gli altri ingredienti presenti nell’alga, troviamo le ficobilline e la clorofilla, utili per proteggere l’organismo da malattie pericolose come quelle tumorali e neurodegenerative. La spirulina è ottima in caso di periodi in cui si ha scarsa resistenza o debolezza fisica e mentale. Infatti, risulta essere utilizzata molto dagli sportivi ed atleti, aumentando in questo modo le loro prestazioni durante gli sforzi e la tolleranza alla fatica e stanchezza.

Grazie alle sue innumerevoli proteine e vitamine, l’alga risulta essere utile anche per combattere il senso di sazietà e ridurre i livelli di colesterolo, rendendo questo cibo adatto a chiunque, anche alle donne in gravidanza. Altro beneficio importante risiede nelle sostanze antiossidanti che contiene, utili per correggere e migliorare il tono della pelle, che risulterà essere più liscia ed in salute. Per le donne invece, l’alga spirulina può essere molto utile, in quanto permette di poter regolarizzare il ciclo mestruale e di ridurre sensibilmente possibili dolori. Grazie alle sue proprietà dimagranti, questo tipo di alga è consigliata da molti nutrizionisti, vista la presenza di fenilalanina, un tipo di amminoacido che riduce al minimo il senso di appetito. Infine, assumendola in giuste quantità, è possibile avvertire anche una maggiore riserva di energia e tonificazione dei muscoli, vista l’elevata quantità di vitamine e proteine che ricevono.

Controindicazioni

Escluse particolari patologie ed assunta nelle dosi giuste, questo tipo di alga è priva di controindicazioni ed effetti collaterali, ma nel caso in cui se ne consuma più del previsto, è possibile accusare diversi sintomi negativi come stitichezza, nausea, febbre o vomito. Bisogna fare attenzione nel caso si soffre di disfunzione della tiroide o ipertiroidismo, infatti, in queste circostanze è necessario valutare i rischi ed i benefici che si possono trarre dall’assunzione e consultare il proprio medico.

Opinioni

In conclusione, l’alga spirulina risulta essere un cibo ed un ingrediente naturale dalle innumerevoli proprietà benefiche, quindi se non si è allergici o si hanno particolari patologie, può risultare un valido aiuto contro il grasso in eccesso ed il senso di spossatezza.

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Susanna Esposito: i suggerimenti per contrastare il Covid-19 durante la terza ondata

I danni che le chiusure delle scuole hanno arrecato ai giovani non sono più sostenibili: così Susanna Esposito in un appello rivolto al Governo durante la terza ondata.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: l’appello dei medici

La riapertura parziale delle scuole è uno dei recenti risultati ottenuti dal nuovo Governo nel contrasto all’emergenza sanitaria. Oggi, grazie all’istituzione di zone con diversi gradi di restrizioni e soprattutto all’accelerazione della campagna vaccinale, buona parte degli studenti è tornata in presenza. Susanna Esposito, Ordinaria di Pediatria all’Università di Parma, fin dai primi mesi di pandemia aveva posto l’attenzione sui rischi della didattica a distanza come modalità unica di insegnamento. La virologa è stata anche tra i promotori di due appelli rivolti al Governo sulla strategia da adottare per limitare gli effetti della terza ondata, tutelando sia la salute che l’istruzione dei più giovani. Le richieste del gruppo di medici, tra cui Stefano Zona, specialista in Malattie infettive dell’Ausl di Modena, si sono concentrate sull’adozione di lockdown intermittenti almeno fino al mese di giugno, con particolare attenzione durante i periodi festivi. Uno degli obiettivi principali permettere agli istituti scolastici di ripartire al più presto con la didattica in presenza. Per Susanna Esposito una priorità non più rimandabile: con la chiusura reiterata delle scuole, i danni psicologici e fisici sui ragazzi rischiavano infatti di diventare sempre più consistenti.

Susanna Esposito: DAD non basta, accelerare su campagna vaccinale

L’opinione di Susanna Esposito sulla didattica a distanza è sempre stata critica. Per la Presidente di WAidid infatti si tratta di una modalità stancante e spesso anche inefficiente. Ora che elementari e medie sono tornate in presenza, è necessario che anche i licei raggiungano il 100%. Al momento il miglior alleato per uscire dall’emergenza sanitaria e consentire un rientro sicuro a tutti gli studenti è la campagna vaccinale. Dopo alcuni mesi di tentennamenti, in Italia il ritmo delle somministrazioni giornaliere ha raggiunto il target prefissato di 500mila. Tuttavia persiste il problema della disponibilità delle dosi. Numerosi anche gli episodi di rifiuto del vaccino per timore degli effetti collaterali. Ma i benefici sono ben superiori ai rischi, soprattutto se si considera lo sviluppo di nuove varianti. Susanna Esposito non ha dubbi: bisogna vaccinare il più possibile e raggiungere il 70% della popolazione in modo tale da ottenere l’immunità di gregge. Possibilmente concludendo al più presto le somministrazioni a insegnanti e personale scolastico, indispensabili per continuare nel processo di riapertura totale delle scuole.

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COVID-19: gli operatori della sicurezza sono favorevoli alla vaccinazione?

Comunicato Stampa

COVID-19: gli operatori della sicurezza sono favorevoli alla vaccinazione?

 

L’Associazione AiFOS ha realizzato un sondaggio tra gli associati e nella community di professionisti della prevenzione e della sicurezza. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “Rimboccati le maniche”.

 

È ormai evidente, anche in relazione ai recenti dati che mostrano come si siano ridotti infezioni e ricoveri, che la diffusione delle vaccinazioni contro il virus SARS-CoV-2 siano lo strumento essenziale per superare l’emergenza COVID-19 e far ripartire, anche dal punto di vista economico, il nostro Paese.

 

Per questo motivo nelle scorse settimane l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) si è resa promotrice di una vera e propria campagna di sensibilizzazioneRimboccati le maniche” – con l’obiettivo di alimentare la fiducia dei lavoratori e dei cittadini nei confronti dell’immunizzazione vaccinale.

Fiducia dei lavoratori che diventa ancora più importante in relazione al nuovo “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro” sottoscritto il 6 aprile scorso per accelerare e implementare a livello territoriale la capacità vaccinale anti SARS-CoV-2 e rendere più sicura la prosecuzione delle attività commerciali e produttive.

 

Nel predisporre la campagna l’Associazione AiFOS ha voluto rispondere anche a una domanda importante: qual è la posizione dei professionisti della prevenzione e della salute e sicurezza sul lavoro in merito alla vaccinazione per il nuovo coronavirus?

 

Il sondaggio tra i professionisti della prevenzione

Per rispondere a questa domanda e cercare di conoscere gli eventuali dubbi degli operatori sulla vaccinazione, l’Associazione AiFOS ha realizzato tra il 6 e il 16 maggio un sondaggio tra gli associati e tutta la community di tecnici e professionisti che gravita attorno all’associazione.

 

Sono oltre 1.000 gli utenti che hanno risposto al sondaggio e di questi il 9% si dice contrario alla vaccinazione.

 

In particolare, il 70% degli scettici teme per la propria salute ritenendo insufficiente la sperimentazione clinica effettuata sui vaccini. Ed i contrari alla vaccinazione, nel loro complesso, si dichiarano scarsamente disposti a mutare opinione in seguito a campagne di informazione e sensibilizzazione, assegnando a questa eventualità una probabilità inferiore al 30%.

 

Questo il link per visionare integralmente i risultati del sondaggio:

http://bit.ly/Sondaggio-vaccinazione-risultati

 

Vaccinazione: una scelta di responsabilità civica oltre che di tutela sanitaria

Benchè alla domanda “Vuoi vaccinarti contro il Sars-CoV-2?” ben nove operatori su dieci, nell’ambito della prevenzione e della sicurezza sul lavoro, siano favorevoli alla vaccinazione per il virus SARS-CoV-2, “persistono sacche di reticenza alla vaccinazione”.

 

A sottolinearlo è il Segretario Generale AiFOS Francesco Naviglio nel presentare i risultati.

 

Il rifiuto vaccinale è una posizione legittima, sia chiaro. Ma siamo consci che le categorie rappresentate da AiFOS quali formatori, consulenti, RSPP ed RLS sono fondamentali leader di opinione che dovrebbero orientare i lavoratori verso quella che – a nostro avviso – è una scelta di responsabilità civica oltre che di tutela sanitaria”.

 

Rimboccati le maniche: la campagna di sensibilizzazione sui vaccini

Per aumentare la conoscenza dei vaccini, mostrare la loro importanza e diffondere il dovere civico di adesione alla vaccinazione, l’Associazione AiFOS non solo realizza numerosi webinar e videoconferenze sul tema, ma ha predisposto la campagna “Rimboccati le maniche”.

 

Attraverso questa campagna viene diffuso un media kit gratuito che si articola in 10 immagini realizzate appositamente per i social media o per la stampa ed affissione all’interno dei luoghi di lavoro, oltre ad un’immagine di copertina per la pagina facebook ed un video.

 

A questo indirizzo è possibile scaricare il media kit:

http://bit.ly/Rimboccati-le-maniche-mediakit

 

Il kit può essere utilizzato per la condivisione su tutti i canali di comunicazione, accompagnato dal seguente testo e dal relativo hashtag: “La pandemia di Covid-19 ti ha costretto a modificare le tue abitudini e rivoluzionare la tua quotidianità. Oggi, grazie alla disponibilità di vaccini sicuri ed efficaci, hai la possibilità di tornare alla vita come la hai lasciata. Devi fare solo una cosa: #rimboccatilemaniche”.

 

L’auspicio dell’Associazione AiFOS e del Segretario Generale è che, anche attraverso iniziative come queste e la diffusione di informazioni corrette sull’importanza e validità dei vaccini, la campagna vaccinale possa finalmente traghettarci, nei prossimi mesi, fuori dalla crisi sanitaria ed economica.

 

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

 

20 maggio 2021

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Maurizio Tamagnini (FSI): nelle operazioni M&A fondamentale integrazione tra pubblico e privato

L’AD e DG di FSI Maurizio Tamagnini è stato uno dei protagonisti del Merger & Acquisition Summit organizzato da "Il Sole 24 Ore".

Maurizio Tamagnini

Maurizio Tamagnini: M&A fondamentali per valorizzare le imprese

La crisi scaturita dall’emergenza sanitaria ha reso evidente la necessità di cercare nuove strade e modelli di crescita. Oggi più che mai le PMI italiane devono essere in grado di sfruttare tutte le risorse che pubblico e privato possono mettere in campo. Per questo oggi strategie di finanza straordinaria come le M&A assumono un valore sempre più importante nell’economia del Paese. Sul tema è intervenuto Maurizio Tamagnini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di FSI, primo fondo italiano nel settore del Private Equity. Il manager ha preso parte al Merger & Acquisition Summit, evento online promosso da "Il Sole 24 Ore", portando il punto di vista di FSI, fondo privato a supporto della crescita delle eccellenze imprenditoriali italiane. Per favorire i processi di crescita delle imprese e creare valore per gli azionisti, secondo l’AD, è fondamentale che pubblico e privato si pongano in un’ottica di complementarietà: "La formula fondamentale del successo della partnership fra pubblico e privato è passarsi il testimone in ruoli di complementarietà – ha dichiarato Maurizio Tamagnini – lavorare e contribuire insieme a progetti specifici. Ovviamente – ha aggiunto – sempre nel rispetto delle regole di mercato".

Maurizio Tamagnini: esempi di M&A di successo

Nel momento in cui investitori privati e istituzionali rispettano questi criteri, ha spiegato il manager, si assiste a iniziative di successo che portano alla creazione di occupazione, valore e crescita dimensionale. Nel suo intervento Maurizio Tamagnini ha portato diversi esempi di progetti dove il coraggio di investire, unito al giusto equilibrio tra pubblico e privato, si sono dimostrati la chiave del successo. "Guardiamo il caso della vecchia Metroweb, realtà concentrata solo nella fibra ottica a Milano. Quando nel 2012 ero nel Fondo Strategico Italiano – ha ricordato l’AD – investimmo 200 milioni di euro. Ne valeva meno di 500: ora questa azienda si chiama Open Fiber e vale dieci volte tanto. Ha cambiato pelle con nuovi investitori ed è passata da 50 a più di mille dipendenti". Stessa evoluzione anche per società come SIA o ancora Cedacri, eccellenza del FinTech italiano sulla quale il Fondo guidato da Maurizio Tamagnini ha deciso di puntare nel 2017.

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Alessandro Azzi: “Mutue di Comunità”, il sostegno al territorio della Federazione Lombarda delle BCC

Alessandro Azzi, nel progetto "Mutue di Comunità" l’impegno della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo a favore delle comunità colpite dalla crisi innescata dal Covid-19.

Alessandro Azzi

Alessandro Azzi, Presidente di Federazione Lombarda delle BCC: il progetto "Mutue di Comunità"

"Solo a partire dalla cooperazione e dal lavoro comune si possono affrontare le sfide future con speranza e successo": è racchiuso in queste parole il valore di "Mutue di Comunità", iniziativa della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo guidata attualmente da Alessandro Azzi. "Le BCC lombarde vogliono dare il proprio contributo, impegnandosi a riscoprire, rinnovare e diffondere le migliori esperienze di attenzione alla prossimità territoriale e di sviluppo delle comunità" si legge nella nota diffusa dall’organismo associativo, nato nel 1964 per rappresentare e fornire assistenza, consulenza e formazione alla rete delle BCC basate in Lombardia. Promosso in partnership con COMIPA (Consorzio tra Mutue Italiane di Previdenza e Assistenza), il progetto "Mutue di Comunità" punta a far diventare le associazioni mutualistiche nate col sostegno delle banche di credito cooperativo lombarde i nuovi agenti di sviluppo della comunità e del territorio nel post-Covid, in linea con la mission dell’ente che Alessandro Azzi guida da trent’anni.

Alessandro Azzi: il supporto della Federazione Lombarda delle BCC alle comunità locali nel post-Covid

Dare sostegno a soci, clienti e dipendenti delle BCC oggi significa innanzitutto offrire supporto alle comunità su cui pesano gli effetti della crisi economica e sociale innescata dalla pandemia. È l’impegno della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo, come dice il progetto "Mutue di Comunità" fortemente sostenuto anche dal Presidente Alessandro Azzi. Non solo garantire sostegno economico alle famiglie ma anche supporto alle persone per ogni necessità che si presenta nel corso della loro vita: sussidi alla nascita dei Figli, copertura di spese scolastiche, gite di gruppo, attività sportive, iniziative culturali e formative o, ancora, tariffe scontate e accesso agevolato alle strutture sanitarie, programmi di prevenzione sono solamente alcuni degli ambiti su cui si focalizza l’iniziativa. Nell’ambito del progetto inoltre l’organismo associativo presieduto da Alessandro Azzi svolge il ruolo di centro di assistenza e di servizi di supporto alle associazioni mutualistiche che saranno progressivamente istituite. Sono 17 le banche che hanno già aderito all’iniziativa: nelle diverse province lombarde il progetto potenzialmente potrebbe interessare oltre un milione di persone.

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CDP per lo sviluppo del territorio in Umbria: l’accordo con Fondazione Cassa di Risparmio

Rafforzare il legame con il territorio per accelerare la ripartenza del Paese: questo il fine delle iniziative avviate da CDP in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio, un progetto che include in Umbria le tre Fondazioni di Perugia, Orvieto e Spoleto.

Cassa Depositi e Prestiti

CDP a supporto delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni

CDP e Fondazione Cassa di Risparmio rinnovano il proprio impegno per il territorio umbro. In seguito all’intesa sottoscritta a settembre 2020, che ha avviato lo "Spazio CDP" nel capoluogo regionale, il Gruppo guidato dall’AD e DG Fabrizio Palermo ha rinnovato la collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. L’accordo è stato esteso, inoltre, anche alle Fondazioni di Spoleto e di Orvieto. Tra gli obiettivi dell’intesa, l’individuazione di progetti finalizzati allo sviluppo del territorio, housing sociale, innovazione e ricerca tecnologica delle imprese, infrastrutture e iniziative di tipo artistico-culturale, nonché ulteriori attività condotte da Cassa Depositi e Prestiti in collaborazione con le Regioni. Iniziative che evidenziano l’impegno del Gruppo nella promozione di attività che mirano a individuare le esigenze del territorio, con il fine di supportarne la crescita.

CDP: i progetti realizzati in Umbria nel 2019-2020

Come evidenziato da CDP in una nota, il coinvolgimento e la collaborazione con le Fondazioni permette di incrementare l’efficacia degli interventi intrapresi per sostenere lo sviluppo del tessuto imprenditoriale locale. In tal senso è orientato l’approccio sostenibile del Gruppo che, in una congiuntura storica come quella attualmente in corso, è ulteriormente proteso a supportare imprese ed enti pubblici, sia per gestire al meglio le difficoltà della pandemia sia per rilanciare efficacemente la ripartenza. Un impegno che emerge anche nei numeri di Cassa Depositi e Prestiti: nella sola Umbria, ad esempio, il Gruppo ha sostenuto gli investimenti in crescita e innovazione di circa 1.800 imprese (biennio 2019-2020), con più di 207 milioni di euro erogati anche grazie alla collaborazione con le Istituzioni Finanziarie. A questo si aggiunge un volume totale di circa 105 milioni di euro mobilitati a supporto di 47 enti pubblici nella regione. Ma non solo: 40 sono stati infatti gli incontri tra aziende ed enti della Pubblica Amministrazione realizzati nell’ambito dello "Spazio CDP" inaugurato a Perugia lo scorso settembre.

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