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18 Marzo 2021

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Renato Mazzoncini, A2A: la performance del Gruppo al 30 settembre 2020

Renato Mazzoncini, AD e DG di A2A, commenta la performance del Gruppo nei primi nove mesi del 2020: investimenti in crescita e impatto contenuto a fronte di uno scenario particolarmente complesso.

Renato Mazzoncini, AD A2A

Investimenti in crescita per A2A nei primi nove mesi del 2020: le considerazioni dell’AD Renato Mazzoncini

"I risultati economico-finanziari, conseguiti in un contesto senza precedenti, confermano la solidità del Gruppo e la sua resilienza": a sottolineare il valore della performance di A2A nei primi nove mesi dell’anno è l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Renato Mazzoncini. Investimenti in aumento del 5%, a 413 milioni di euro, rispetto a quelli record del 2019 (394 milioni di euro). Lo scenario eccezionale, contraddistinto dallo scoppio della pandemia e dalla sua evoluzione, non incide significativamente sulla performance del Gruppo: il Margine operativo lordo si attesta a 822 milioni di euro (-7% rispetto ai primi nove mesi del 2019) mentre il Margine operativo lordo ordinario a 818 milioni (-5%). Il Gruppo guidato da Renato Mazzoncini registra al 30 settembre ricavi per 4,805 miliardi (-10,7%) mentre l’utile netto è di 219 milioni (-12,4%). La posizione finanziaria netta di consolidato nei primi nove mesi del 2020 risulta pari a 3,381 miliardi: a fine 2019 era di 3,154 miliardi.

A2A, l’AD e DG Renato Mazzoncini: i risultati confermano la solidità del Gruppo e la sua resilienza

"Nonostante l’emergenza e le difficoltà causate della pandemia siamo riusciti a dare continuità e qualità ai nostri servizi, a garantire la tutela della salute dei nostri dipendenti e a mettere le basi per lo sviluppo futuro attraverso investimenti superiori a quelli realizzati nei primi nove mesi del 2019", ha sottolineato Renato Mazzoncini. "Nel valutare i risultati di questi primi nove mesi siamo soddisfatti in particolar modo da quelli operativi", ha spiegato l’AD di A2A aggiungendo come la contrazione sia imputabile "di fatto prevalentemente alla BU generazione fortemente penalizzata da uno scenario energetico molto debole il cui impatto è stato contenuto, oltre che dalla strutturale pluralità delle fonti di produzione, da una accorta attività di copertura realizzata nei mesi precedenti". A2A, come rimarcato da Renato Mazzoncini, "pur in uno scenario con prezzi del gas e dell’energia in contrazione, trae la sua forza dalla differenziazione dei propri Business e dal forte attaccamento ai territori che ci consentono di guardare ai prossimi mesi con tranquillità".

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Sostenibilità: Gruppo Danieli aderisce allo United Nations Global Compact

Da tempo Gruppo Danieli porta avanti il proprio impegno per lo sviluppo sostenibile, un ambito che la società vuole sostenere anche per mezzo dell’importante adesione allo United Nations Global Compact.

Gruppo Danieli

Gruppo Danieli: i valori del programma UN Global Compact

Guidata da Gianpietro Benedetti, Gruppo Danieli ha sede a Buttrio (UD) ed è riconosciuta su scala internazionale nella produzione di impianti siderurgici, un settore in cui promuove soluzioni sostenibili e innovative. Proprio grazie a tali fattori, la società è impegnata nella ricerca di una produzione dell’acciaio che sia sempre più green: in tal senso si inserisce anche la recente adesione allo United Nations Global Compact, importante progetto istituito dalle Nazioni Unite nel 2000 e finalizzato alla promozione della responsabilità sociale societaria. Con una lettera di adesione indirizzata al Segretario Generale dell’ONU, la società di Buttrio ha dunque espresso condivisione verso i valori portanti dell’iniziativa: adottare politiche sostenibili in ambito ambientale e sociale con il fine di sviluppare attività produttive che siano responsabili e sostenibili. La portata del progetto è rappresentata anche dal numero delle realtà partecipanti: più di 9.500 aziende e 3.000 sottoscrittori provenienti da più di 160 Paesi nel mondo. Ora anche Gruppo Danieli, che in tal modo incrementa il proprio contributo verso la crescita e lo sviluppo sostenibile.

Gruppo Danieli: la sostenibilità come unica strada per l’acciaio green

Sempre più orientato verso la realizzazione di impianti che permettano l’utilizzo del rinnovabile nella produzione siderurgica, l’impegno di Gruppo Danieli per la sostenibilità si declina attraverso molteplici iniziative. Protagonista a livello internazionale nel comparto siderurgico, la società utilizza anche la tecnologia di riduzione diretta (DRI) e quella dei forni elettrici digitali (Digital Melter), soluzioni che consentono di operare con gas naturale o con il 100% di idrogeno, generando un taglio significativo delle emissioni di CO2. Come evidenziato in un recente intervento di Giacomo Mareschi Danieli, Amministratore Delegato del Gruppo Danieli, “è questa la strada che dobbiamo intraprendere per produrre acciaio che sia realmente green, a disposizione di un’industria sostenibile su scala globale”. Verso la stessa direzione è orientato anche l’utilizzo di forni elettrici con tecnologia Q-ONE, alimentabili con energia proveniente da fonti rinnovabili. E non è un caso che l’attenzione sostenibile di Gruppo Danieli sia stata recentemente riconosciuta dall’organizzazione internazionale Carbon Disclosure Project che, in una scala da A ad F, ha valutato con un rating B le azioni sul fronte ambientale intraprese dall’azienda di Buttrio.

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COVID divieto di licenziamento

E’ stata prorogata la normativa in riferimento al divieto di licenziamento individuale e  collettivo per giustificato motivo oggettivo con D.L. 104/2020 e introdotte dall’articolo 46 D.L. 18/2020 e dall’articolo 80 D.L. 34/2020.

Queste disposizioni rendono l’obbligo al datore di lavoro di impedire il licenziamento ricorrendo alla sospensione delle procedure dello stesso avviate dopo il 23 febbraio 2020.

Rispetto all’impossibilità di procedere con il licenziamento, vi sono tuttavia delle eccezioni. Vediamo insieme:

  1. articolo 14, comma 3, D.L. 104/2020 dove la sospensione non si applica nelle ipotesi di accordo collettivo aziendale, stipulato dalle organizzazioni sindacali di maggiore rappresentanza a livello nazionale, di incentivo alla risoluzione del rapporto di lavoro, limitato ai dipendenti che decidono di aderire al suddetto contratto a cui viene riconosciuto il trattamento di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 4 marzo 2015 n. 22
  2. l’articolo 1, comma 311, L. 178/2020 dispone che le sospensioni di licenziamento di cui ai commi 309  e 310 non trovano la loro applicazione in presenza di alcune condizioni di tipo legale, tra cui l’ipotesi di un accordo collettivo aziendale stipulato dalle organizzazioni sindacali di maggiore rappresentanza sul territorio nazionale.

In entrambi i casi sopra evidenziati il rapporto lavorativo volge al termine non per licenziamento, ma con risoluzione consensuale.

Con inizio 15 agosto 2020 tutte le interruzioni di rapporto lavorativo che sono intervenute con tale modalità andranno esposte nel flusso Uniemens con il codice Tipo di cessazione “2A”

Ulteriori eccezioni dal divieto di licenziamento sono:

  1. personale interessato dal recesso, già impiegato nell’appalto, riassunto a seguito di subentro di nuovo appaltatore in forza di Legge, di CCNL o di clausola del contratto di appalto;
  2. licenziamenti motivati dalla cessazione definitiva dell’attività dell’impresa, conseguenti alla messa in liquidazione della società senza continuazione dell’attività;
  3. licenziamenti intimati in caso di fallimento, quando non sia previsto l’esercizio provvisorio dell’impresa

Per ulteriori dettagli relativi alla circolare di cui sopra è possibile contattare il nostro centro di elaborazione buste paga milano sul sito ufficiale di Studio Borghi.

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Cambia stile, scegli il kilim

I’ Outlet Kilim è formato da un tessuto piatto, intrecciato a mano, con tecnica a stacchi. Questa tipologia fa parte della stessa categoria degli arazzi, dei Cicim tessuti e cuciti e dei Sumak. L’unica differenza tra i kilim e i Sumak è che questi ultimi vengono intrecciati con una trama un po’ diversa. L’idea comune è che i tappeti in generale vengono realizzati dal lavoro certosino di intreccio dei paesi arabi; anche la struttura del disegno geometrico e coloratissimo dei kilim può rimandare ad uno stile più arabeggiante, ma al contrario di quel che si pensa, i kilim cominciarono ad essere intrecciati dai paesi balcanici, fino poi ad arrivare ai paesi dell’estremo oriente. Noi consigliamo i kilim per la zona giorno e salotti, per dare alla casa sempre un’aria accogliente e calorosa, con un tocco di stile orientale. Rendi la tua casa ancora più bella e affascinante portando al suo interno un pezzo di oriente con un tocco di personalità e contemporaneità.

Come trasformare la zona giorno con i kilim

La zona giorno della casa, in particolare l’area in cui trascorriamo la maggior parte della giornata come il salotto, può diventare un luogo di relax e molto ospitale grazie all’utilizzo dell’arredamento giusto. Basta un piccolo tocco di colore, un dettaglio sgargiante, per rendere un ambiente asettico molto più vitale e di carattere. Il tappeto può essere un elemento decorativo perfetto per ottenere l’effetto cozy, ovvero creare un ambiente confortevole e caldo come un piccolo nido in cui rifugiarsi durante le fredde giornate invernali e trovare calma e freschezza durante le afose giornate estive. Il kilim è ideale per ogni stagione e per ogni ambiente. Ottimo per arredare il salotto, dandogli carattere e personalità, e perfetto anche per la camera da letto. La sua texture lo rende gradevole alla vista e funzionale all’attutimento di eventuali caduti o per non scivolare. Sottile, colorato e piacevole al contatto. I vostri bambini giocheranno in sicurezza e su una superficie adatta, dove potrete sempre vederli.

kilim: la cultura orientale a casa vostra

I più conosciuti dei kilim sono quelli provenienti dall’Anatolia: bellissimi e unici, si può leggere sulla stoffa intrecciata tutta la storia e la cultura dei villaggi in cui vengono realizzati. Ognuno ha la propria personalità, ricco di colori, bellissimo, un vero e proprio pezzo d’epoca. In Caucaso venivano intrecciati bellissimi kilim, come i Kuba, in Iran i Senneh, e non ultimi i kilim curdi di Shassavan e gli Sharkoi realizzati in Tracia. Per tornare alla contemporaneità vediamo che i kilim afgani sono caratterizzati da colori e disegni adatti agli ambienti più moderni. Potrete trovare i nuovi kilim realizzati in Afganistan con nuovi colori vivaci o a pastello. La scelta di questi elementi d’arredamento non solo abbellirà notevolmente la vostra casa e le donerà maggiore personalità, ma vi consentiranno di avere pezzi unici e inimitabili, che fanno parte di una cultura bellissima e che vi racconta la sua storia attraverso ogni singola fibra tessile della migliore qualità e provenienza. Esistono moltissime trame e fantasie di kilim, non ti resta che scegliere quello più adatto allo stile di casa tua.

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Gatto, la dieta corretta per ogni età

Il gatto è un carnivoro stretto: quindi, in linea generale, basta la carne ad offrigli un nutrimento completo, completamente assimilabile e altamente benefico. Nella carne, infatti, sono contenute tutte le proteine e gli aminoacidi che servono al suo corpo per sopravvivere e per mantenersi in salute. In più, la carne apporta i sali minerali, le vitamine del gruppo B e gli acidi grassi essenziali necessari al rinforzo delle ossa, dei denti, delle difese immunitarie, del sistema nervoso, della cute, del pelo e dell’apparato cardiovascolare. A questo alimento va poi associata una fonte di carboidrati leggera e digeribile per soddisfare il fabbisogno energetico senza appesantire o causare intolleranze. Non devono mancare gli ingredienti vegetali ricchi di vitamine, fibre e antiossidanti per un supporto nutrizionale completo e per una protezione attiva da infezioni, malattie croniche e forme tumorali. Tuttavia, le necessità nutrizionali del gatto cambiano a seconda della fascia di età: questi apporti, quindi, devono essere calibrati di volta in volta, così da rispondere in modo mirato alle specifiche esigenze dell’organismo. Nel suo primo anno di vita, il gattino avrà bisogno di una nutrizione molto ricca che prosegua l’azione del latte materno, così da assecondare il corretto sviluppo dei tessuti e da promuovere la “costruzione” di difese immunitarie forti. A fronte di questo elevato potere nutritivo, l’alimento dovrà possedere una spiccata digeribilità per non gravare su una funzionalità digestiva ancora molto delicata. Una consistente inclusione di carne, scelta fra quelle più digeribili e funzionali come il pollo e il pesce, fornirà al gattino tutti i nutrienti più utili alla crescita, ovvero:
– proteine e aminoacidi per il tessuto muscolare;
– fosforo, calcio e vitamina D per ossa, articolazioni e denti;
– potassio e ferro per il sistema cardiovascolare;
– acidi grassi essenziali Omega 3 e Omega 6 per un cuore forte, una cute sana e un pelo folto e luminoso;
– vitamine (A, C, gruppo B) per la vista, le funzioni cognitive e il sistema immunitario;
– antiossidanti per la protezione della vitalità cellulare.
A questi apporti vanno associati ingredienti vegetali ricchi di fibre e fermenti prebiotici per la protezione del colon e per una migliore assimilazione dei nutrienti. A partire dai 12 mesi di età, il gatto entra nell’età adulta: completato il processo di crescita, il suo fisico richiede dosaggi più moderati di proteine e sali minerali. Da aumentare, invece, è la quota di vitamine e antiossidanti: offrendo un massiccio rinforzo alle membrane cellulari e al sistema immunitario, infatti, tali nutrienti aiutano il tuo piccolo amico a prevenire infezioni, malattie croniche e tumori. Col passare del tempo, le articolazioni del gatto diventano sempre più soggette a fragilità e infiammazioni: per proteggerle, è molto utile includere nella dieta i condroprotettori (glucosamina e solfato di condroitina). Preziosi anche gli acidi grassi essenziali Omega 3 e Omega 6, utili per preservare la funzione cardiaca e tenere sotto controllo il colesterolo.

Silmarilions di Maria Federica Guagnano. Via Olimpia, 9 – 00040 Rocca Priora (RM)

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Mercato e rischio bolla, ci sono tanti segnali di allerta che nessuno ascolta

Ci sono diversi segnali che alimentano il pericolo “bolla, ma che il mercato pare stia ignorando. Elementi che già in passato sono stati visti molte volte, e che si sono ripresentati. E come accaduto in passato, si pensa che stavolta possa andare diversamente.

I segnali di pericolo per il mercato

mercatoEppure questi segnali non sono neanche pochi. A cominciare dall’ampia liquidità disponibile nel sistema economico, frutto delle politiche espansive e di sostegno varate da Governo e banche centrali per fronteggiare la pandemia.
In secondo luogo, le previsioni economiche che convergono su una crescita che sarà sostenuta. E ancora, la forte partecipazione al mercato degli investitori retail, e la forte concentrazione sui titoli tecnologici e innovativi (a scapito di quelli ciclici).
A questi aspetti si devono aggiungere la disponibilità a comprare a prezzi elevati, malgrado in molti casi non si statti di società che fanno utili, ma soprattutto i movimenti rialzisti dei titoli, che quasi sono verticali.

Il contesto attuale

In un contesto del genere, ossia quando l’andamento dei prezzi diventa verticale, con il Parabolic Sar che sta sempre sotto i prezzi, il mercato vive due situazioni insidiose, che rendono sempre più sottile il confine che separa gli investitori dagli speculatori.

Infatti da un lato si perde di vista il reale rischio sulle posizioni detenute, perché col prezzo che corre, molti gestori sono “costretti” a rimanere dentro il mercato anche se non ne sono convinti. Infatti anche un solo giorno in più di profitti persi (se decidessero di uscire per prudenza) li farebbe sottoperformare rispetto alla concorrenza, e li farebbe apparire come meno efficaci. E’ una specie di forza centrifuga che trattiene tutti all’interno.
Da un altro lato poi, il proprio orizzonte temporale viene a ridursi, fino al punto di arrivare a fare day trading.

Le insidie dietro l’angolo

Questo scenario è molto pericoloso, perché c’è il rischio che al primo accenno di fuga, si scateni l’ondata di vendite. Di conseguenza, chi ha realizzato un profitto “sulla carta” potrebbe perderlo in brevissimo tempo (una situazione simile a quella che succede normalmente sul mercato delle criptovalute). Ecco perché le verticalizzazioni dei trend sono indicatori di fragilità del mercato e non di forza, come molti pensano oggi. In queste fasi la diversificazione del rischio premia il coraggio di scelte contrarian, che pochissimi possono o hanno il coraggio fare.

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