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1 Marzo 2021

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Pavimentazione ad incastro in gomma per esterni

La pavimentazione ad incastro in gomma per esterni è ideale quando la pavimentazione preesistente presenta dei danni o inestetismi tali per i quali è necessario adottare una soluzione geniale.

Non sempre si dispone infatti di piastrelle dello stesso tipo per sostituire quelle danneggiate, o non sempre è possibile andare ad effettuare un intervento che garantisca un ripristino soddisfacente. In questi casi, la soluzione più rapida da applicare, e al tempo stesso quella che garantisce risultati migliori, è quella di adottare la pavimentazione di gomma.

Quella proposta da Giocare in Sicurezza in particolar modo, è realizzata con gomma di pneumatico riciclata e garantisce il massimo del drenaggio, oltre ad essere antiscivolo. Le piastre in gomma hanno la caratteristica di essere facilmente adattabili a qualsiasi tipologia di superficie, possono tranquillamente essere sagomate e dunque inserirsi perfettamente in qualsiasi tipologia di contesto.

Questa tipologia di pavimento inoltre è totalmente drenante, per cui sarà possibile calpestarlo anche dopo un violento temporale senza il pericolo di provocare schizzi d’acqua o scivolare. Questa soluzione è perfetta anche per tutte quelle aree giochi all’aperto all’interno delle quali i bambini possono accidentalmente cadere, andando ad attutire qualsiasi caduta tanto che spesso i bimbi si divertono a “ruzzolare” volutamente su questo tipo di pavimentazione.

L’effetto drenante, anche in questo caso, svolge un ruolo fondamentale perché consente ai bimbi di poter giocare senza che vi siano dei ristagni d’acqua a causare spruzzi, ma al contrario una superficie assolutamente accogliente che può essere utilizzata anche al termine di un copioso temporale.

La pavimentazione ad incastro in gomma per esterni di Giocare in Sicurezza è dunque una soluzione che si presta perfettamente a più di un utilizzo, e risolve i problemi di quanti desiderano dei pavimenti più sicuri e confortevoli sia all’interno di aree ludiche che in terrazza o in balcone.

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White Dolphin Records presenta il nuovo album industrial degli Stuka : “ἂλφα, βῆτα, γάμμα”

Banner Promo 4 Stuka WDR18

La White Dolphin Records di Devis Simonetti presenta il nuovo album post – industriale del gruppo mitteleuropeo WDR18.

Registrato nei Ramkard studios di Udine, “ἂλφα, βῆτα, γάμμα” è il nuovo album degli Stuka. Dopo L’ extended play “Sturzkampfflugzeug“, gli Stuka si presentano nel mercato discografico del 2021 con questa opera composta da dieci tracce. Martelli, coltelli, compressori, ritmiche ipnotiche sequenziali, rievocano i tempi bellici dell’epoca moderna, dove gli Stuka vogliono convertire il “ricordo” nefasto della guerra, in un diretto messaggio d’amore e un mistico annegamento dei sensi. Ispirandosi a gruppi storici come Throbbing Gristle , Einstürzende Neubauten e Front 242, esplorano teoria e pratica dell’ eros, sottolineando percorsi sonori musicali underground rumorosi in sequenze industriali di samples bordello dove innervano alla saggezza della pace e a riflettere alle forme di “Cupido”, alla propaganda, il destino, le storie e i luoghi comuni. I loro battiti metallici, le dissonanze e le tempeste ritmiche dipingono scenari apocalittici con possibilità di uscita e di salvezza: ogni brano è avvolto in un senso quasi tangibile di vuoto, ansia e di passione, a metà tra un incubo freudiano e un trip lisergico, riassume tutta la “poetica” di “ἂλφα, βῆτα, γάμμα”. Nelle loro mani tutto viene trasformato e deformato per essere messo al servizio delle nevrosi lancinanti dei sequencers e dei deliri rumoristici dei due percussionisti alfa e beta . Il bass synth tedesco di “Mabab” di gamma, fa scivolare il disco nelle tracce elettroniche di “Joker Bass” e “Girls”. Prosegue nelle danze indemoniate industriali di”Mantra” fino ai melodrammi decadenti come “Zenman”. A completare l’ampissimo spettro musicale dall’opera arrivano poi due infernali tour de force rumoristici, forse i più radicali e estremi del loro repertorio: la maligna “Kolapsser” e l’estenuante sinfonia della “fabbrica” digitale di “Komputer Loop-teria”.

“ἂλφα, βῆτα, γάμμα” degli Stuka é disponibile in streaming e download negli stores di musica digitale.

Alfa : bass, guitar, metal samples, industrial machines

Beta : Roland W30 & Dj70 samplers, hammer and industrial machines

Gamma : Korg keyboards & Yamaha sequencers

Etichetta : White Dolphin Records

Digitroniks Corporation 2021

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Covid-19 e crisi economica: le parole di Cristina Scocchia, AD di Kiko Milano, a Otto e Mezzo

“Uno shock di offerta e domanda che non si vedeva dalla crisi petrolifera del ’79”: l’AD di Kiko Milano Cristina Scocchia interviene a Otto e Mezzo sottolineando l’importanza di prevenire tensioni sociali nell’attuale contesto di crisi economica e perdita dell’occupazione.

Cristina Scocchia, AD Kiko

Kiko Milano, l’intervento dell’AD Cristina Scocchia a Otto e Mezzo

L’emergenza Covid-19 sta mettendo a dura prova il comparto della cosmetica e, in generale, tutto il settore della distribuzione non alimentare, con grandi ricadute in termini di fatturato e di occupazione: a evidenziarlo è Cristina Scocchia, AD di Kiko Milano, nel corso di un intervento a Otto e Mezzo, il programma di La7 condotto da Lilli Gruber. Quella in corso, spiega l’AD, è una crisi di offerta e domanda a cui non si assisteva dal ’79, con “una perdita stimata tra il 37% e il 50% di fatturato”, un’oscillazione determinata dalla capacità delle misure restrittive di tenere sotto controllo la curva del contagio. La contrazione dei fatturati, prosegue Cristina Scocchia nel suo intervento, causerà “una perdita tra 24 e 33 miliardi di IVA, con un forte impatto per lo Stato” e, molto più significativo in termini di solidità sociale, “un impatto ancora più forte per l’occupazione, perché si rischia tra il 15% e 27% di un milione e mezzo di posti di lavoro”, ovvero quel volume occupazionale determinato dal settore della distribuzione non alimentare.

Cristina Scocchia: sostenere famiglie e imprese e preservare la coesione sociale

Cristina Scocchia ha quindi invitato a riflettere, in un contesto di tale difficoltà per tutta l’economia nazionale, su quanto sia fondamentale impegnarsi a prevenire l’emergere di tensioni sociali. Perché con la possibilità di perdere fino a un terzo dei posti di lavoro e con un’impresa su 5 che rischia di non sopravvivere, “allora purtroppo potrebbero esserci tensioni sociali e noi dobbiamo prevenirle”. Da qui, sottolinea l’AD di Kiko Milano, emerge la necessità di un intervento da parte dello Stato per mezzo di “un’iniezione di liquidità importante e adeguata per le famiglie e per le imprese” ma, specifica, “non possiamo aspettare i tempi della prima fase”. Infine un messaggio affinché, in un periodo di grandi difficoltà come questo, il mondo istituzionale rimanga unito per gestire al meglio la complessità della crisi: “Tutti giochino il proprio ruolo con senso di responsabilità”, spiega Cristina Scocchia, che aggiunge “è già estremamente difficile riuscire a gestire la salute e l’economia. Oltre a questo, in Italia si ha l’impressione che si voglia gestire anche il consenso politico: fermiamoci alle due variabili più importanti, che sono la salute e l’economia”.

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Gruppo Danieli annuncia l’acquisizione di una nuova commessa in Corea del Sud

Il nuovo contratto siglato da Gruppo Danieli in Corea del Sud: l’azienda di Buttrio continua a farsi strada in tutto il mondo, diversi i progetti su cui è al lavoro.

Gruppo Danieli

Gruppo Danieli tra le eccellenze italiane nel mondo: nuova commessa in Corea del Sud

Il Gruppo Danieli prepara il ritorno in Corea del Sud dove realizzerà la sua prima acciaieria completa di laminatoio. È Korea Steel Shapes Co. a commissionare all’azienda di Buttrio il progetto di un nuovo laminatoio ad alta velocità per la produzione di barre in acciaio di dimensione variabile, da installare nello stabilimento di Chilseo. L’impianto sarà collegato direttamente a una colata Danieli a 5 linee, tramite un riscaldatore a induzione Danieli Automation Q-Heat. Il Gruppo guidato da Gianpietro Benedetti aveva già lavorato in Corea del Sud nel 2007. E anche nel nuovo progetto commissionato dall’azienda coreana emerge l’attenzione del Gruppo Danieli e il suo impegno a favore della sostenibilità: la nuova acciaieria avrà infatti un impatto ambientale molto contenuto, secondo quanto specifica "Il Messaggero Veneto" nel darne notizia.

Gruppo Danieli al lavoro anche negli Stati Uniti: il punto sul progetto per Nacor

Nei prossimi mesi il Gruppo Danieli sarà impegnato a livello internazionale su più fronti: oltre alla commessa in Corea, infatti, Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. inizierà entro novembre la spedizione delle attrezzature per la costruzione di un nuovo impianto negli Stati Uniti. Il progetto, commissionato dalla statunitense Nucor (Brandenburg; Kentucky), comporta un investimento complessivo di 1,7 miliardi di dollari: l’ordine specifico ha un valore di 330 milioni di dollari. L’impianto a cui lavorerà il Gruppo presieduto da Gianpietro Benedetti entrerà in funzione nel 2022 e sarà il più grande laminatoio al mondo. In particolare il Gruppo Danieli si occuperà di fornire la nuova acciaieria di forno elettrico e laminatoio lamiere di tipo Steckel, unitamente a un pacchetto di automazione e parte elettrica realizzato dalla consociata Danieli Automation.

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Qual è la differenza tra endodontista e ortodontista?

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  • 1 Marzo 2021

Dopo la laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria, un dentista può intraprendere un percorso di specializzazione ed ottenere così un nuovo “titolo”. Un odontoiatra/dentista può infatti essere specializzato in diverse branche dell’odontoiatria come l’ortodonzia,l’endodonzia, la parodontologia ecc. 

Ad esempio, un dentista specializzato in endodonzia sarà un endodontista, mentre uno specializzato in ortodonzia sarà un Ortodontista Roma e così per le altre specializzazioni. Vediamo qui quali sono le differenze tra un endodontista e un ortodontista.

Chi è l’endodontista

Per spiegare chi è l’endodontista e qual è il suo lavoro bisogna partire dall’endodonzia. L’endodonzia è una branca dell’odontoiatria che si occupa di studiare l’endodonto (ovvero l’insieme dei tessuti interni al dente) e le patologie che possono colpirlo.

L’endodontista, dunque, si prende cura della salute del tessuto molle, detto polpa dentaria, presente all’interno del dente. Questo tessuto è molto importante poiché si estende dalla corona fino alla punta della radice del dente

Per questo la salute della polpa è strettamente legata a quella generale del dente: l’endodontista cerca quindi di preservarla per prevenire l’insorgenza di patologie dannose, come le carie.

Chi è l’ortodontista

Vediamo ora chi è l’Ortodontista Roma. Se l’endodontista è un dentista specializzato in endodonzia, l’ortodontista è un medico dentista con una specializzazione in ortognatodonzia

Questa disciplina odontoiatrica, detta anche ortodonzia (lett. “denti dritti” dal greco orthos=dritto e odontos=dente), si occupa di studiare, individuare e correggere vari difetti e asimmetrie che possono presentarsi nella dentatura

La differenza tra un ortodontista e un endodontista sta quindi nel percorso di specializzazione intrapreso dopo la laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria.  

L’ortodontista possiede le conoscenze specifiche necessarie per correggere problemi dentali di vario genere (detti malocclusioni): affollamento dentale, denti storti, diastema ecc. 

In altre parole, grazie alla sue specializzazione l’ortodontista è in grado di aggiustare i nostri denti, correggendone difetti e asimmetrie.

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Agreement tra operatore di fintech e Serenissima Ristorazione in aiuto della filiera produttiva

Serenissima Ristorazione ha concluso una partnership con FinDynamic in supporto ai suoi fornitori: lo scopo è quello di scongiurare situazioni di scarsa liquidità, grazie a una piattaforma digitale basata sull’idea del dynamic discounting.

 Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione: l’intesa con FinDynamic

Serenissima Ristorazione ha avviato una collaborazione in sinergia con FinDynamic con l’obiettivo di supportare concretamente i propri fornitori attraverso una piattaforma digitale di fintech e dynamic discounting: si tratta di un metodo innovativo per scongiurare il verificarsi di carenze di liquidità da parte della filiera, pericolo ancora più reale in questo periodo di instabilità economica conseguente alla pandemia. Grazie al sistema concepito da FinDynamic, l’impresa che si posiziona al vertice della filiera lascia ai propri fornitori libertà di incassare le fatture in anticipo, a fronte di uno sconto variabile sulla base dei giorni di anticipo. In seguito alla ricezione della richiesta, l’azienda capo-filiera salda direttamente il pagamento. In un contesto complesso dal punto di vista economico, la realtà di Vicenza è in prima linea nel proporre una soluzione innovativa modellata sull’idea del fintech, uno dei metodi più efficaci nell’agganciare la necessaria ripresa economica. Per mezzo della collaborazione con Serenissima Ristorazione, FinDynamic continua il suo percorso di crescita operando sulla sua piattaforma digitale un ammontare di fatture pari a 2,5 miliardi di euro. Inoltre, si fa portavoce di una mission tesa a semplificare le relazioni tra aziende capofila e fornitori, possibile grazie a tecnologie ad alto tasso di innovazione.

Il commento di Tommaso Putin, CFO di Serenissima Ristorazione, sull’accordo con FinDynamic

Tommaso Putin, CFO di Serenissima Ristorazione, ha così commentato la collaborazione sinergica lanciata insieme a FinDynamic: “Siamo molto soddisfatti della nuova partnership con FinDynamic, che ci permetterà di garantire i pagamenti ai fornitori – partner essenziali per tutta la procedura di preparazione e consegna dei pasti – in modo semplice e immediato. Il Dynamic Discounting è infatti uno strumento innovativo e molto utile che si adatta alla perfezione ad un settore complesso come quello della ristorazione collettiva, dove si rileva la presenza di un gran numero di soggetti che hanno necessità di gestire i pagamenti in maniera continua e flessibile”. Anche Paolo Pesenti, Operations Director di FinDynamic, ha espresso la propria felicità per l’intesa avviata con Serenissima Ristorazione, che si inserisce in un più ampio e strutturato contesto di crescita dell’azienda di fintech: “L’accordo con il Gruppo Serenissima va ad allargare il novero delle partnership che sta caratterizzando la crescita di FinDynamic e delle soluzioni fintech innovative. Offriamo un servizio sempre più capace di trasformare la relazione tra clienti e fornitori in un autentico rapporto di partnership. In particolar modo nell’ultimo periodo, legato all’emergenza sanitaria in Italia, ci poniamo l’obiettivo di incentivare uno sviluppo sostenibile nell’ambito della gestione della liquidità, da sempre un problema per le PMI italiane”.

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Eccellenze italiane: il percorso di Riva Acciaio alla ricerca della qualità

Dalle certificazioni al laboratorio R&S di Lesegno: la qualità come principio guida delle attività di Riva Acciaio.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: il Sistema di Gestione della Qualità

Era il 1954 quando i fratelli Emilio e Adriano Riva ebbero l’idea di puntare sul settore siderurgico, in forte espansione grazie alla ripresa economica post conflitto mondiale. Nacque così Riva Acciaio: da un singolo stabilimento ubicato a Caronno Pertusella, oggi il leader italiano può contare su un totale di 5 impianti e circa 1.000 dipendenti. L’azienda è riuscita in quasi 70 anni di attività a migliorare costantemente produzione e servizi offerti, arrivando a competere anche sui mercati internazionali contro i colossi stranieri. Uno degli elementi fondanti del successo l’impegno nella ricerca e il continuo miglioramento dei processi. Una politica che si esprime soprattutto grazie al Sistema di Gestione della Qualità certificato in base alle norme UNI EN ISO 9001 e IATF 16949. Un Sistema che ha consentito a Riva Acciaio di sfruttare le risorse in maniera sempre più efficace e di concentrarsi sulle esigenze di tutti gli stakeholder.

Riva Acciaio: il ruolo del Centro di Lesegno

La Politica per la Qualità promossa da Riva Acciaio si focalizza su alcuni obiettivi fondamentali. Si va dalla valorizzazione dei dipendenti, coinvolti e informati della rilevanza e dell’importanza della propria attività, al monitoraggio costante dei risultati ottenuti grazie al Sistema di Gestione Aziendale adottato. Principi e valori che consentono all’azienda di sviluppare nuovi prodotti e processi in linea con le aspettative dei mercati. Nello stabilimento di Lesegno, in provincia di Cuneo, si trova uno dei simboli concreti della strategia portata avanti dalla creatura dei fratelli Riva. Un Centro di Ricerca e Sviluppo nato nel 2003 che in breve tempo ha consentito a Riva Acciaio, oltre ad incrementare e migliorare processi produttivi e qualità dei prodotti, a creare importanti relazioni con istituti di ricerca ed università sia italiani che europei.

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Federico Motta Editore, Historia: approfondimento sulla letteratura dell’Ottocento

Le radici della “cultura di massa” e del rapporto lettore-autore come lo conosciamo oggi vanno ricercate nell’Ottocento: come spiegato da Ezio Raimondi nel saggio dedicato e pubblicato da Federico Motta Editore in Historia, tutto ha inizio con i feuilleton o romanzi d’appendice.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: le origini della “cultura di massa”

L’Ottocento è un secolo di profonde trasformazioni che ha segnato la vita sociale e culturale dei cittadini europei, apportando cambiamenti che si sono protratti fino al giorno d’oggi. Come sottolineato anche nel saggio di Ezio Raimondi, pubblicato in Historia da Federico Motta Editore, è l’epoca in cui la fiducia tipica dell’Illuminismo viene a declinare: la ragione e l’adesione ai modelli letterari del classicismo lasciano posto a una realtà più inquieta e ricca di turbamenti. Il Romanticismo genera una nuova sensibilità, che si concentra su temi profondi come i misteri della natura e l’inconscio: il sogno, il fantastico, il folklore, i sentimenti, l’infanzia diventano così argomenti da approfondire e ai quali dedicarsi. Nel saggio pubblicato da Federico Motta Editore si analizzano tali trasformazioni per giungere all’origine di quella che noi chiamiamo “cultura di massa”, un fenomeno che ha le sue radici proprio nell’Ottocento.

Federico Motta Editore: l’approfondimento sui romanzi d’appendice

Il testo pubblicato da Federico Motta Editore ad opera di Ezio Raimondi sottolinea come anche a livello sociale nell’Ottocento si verifichi la nascita di una nuova classe borghese, che chiede a gran voce una rivoluzione nel mondo della letteratura. Il ruolo dell’intellettuale e dell’artista in generale deve essere rivisto per adattarsi ad un pubblico in continua crescita, che desidera storie appassionanti per evadere dalla realtà, personaggi profondi nei quali immedesimarsi e vicende interessanti delle quali poter discutere nei caffè. I giornali iniziano a pubblicare recensioni: nasce così l’industria culturale, che spinge i letterati a fare i conti con le esigenze del nuovo mercato. La “cultura di massa” deriva proprio da questo periodo storico utile per approfondire l’avvento dei romanzi d’appendice o feuilleton. Questo genere letterario tipico ottocentesco viene ben analizzato da Federico Motta Editore in alcuni saggi contenuti nell’opera Historia

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Car Wrapping per una Carrozzeria Spettacolare e Protetta

Il car wrapping è una nuova tecnologia che permette di personalizzare la propria auto e proteggerla attraverso particolari pellicole adesive.
La particolari pellicole car wrapping devono essere applicate da personale specializzato di una qualsiasi carrozzeria Firenze o di altro luogo, purché siano provviste dell’esperienza necessaria per stendere nel modo corretto la pellicola scelta dal cliente.
Oggi questo nuovo metodo viene utilizzato in carrozzeria anche in combinazione con speciali verniciature per dare particolari effetti visivi alle auto.
Con il car wrapping è possibile ottenere anche colorazioni e disegni personalizzati senza dover verniciare l’auto, oltretutto particolari richieste non sarebbero possibili da esaudire senza l’utilizzo di questa nuova tecnica di personalizzazione della carrozzeria.
Da non sottovalutare anche la funzione protettiva che il car wrapping svolge contro gli inestetismi provocati dagli agenti atmosferici, e dall’impatto di piccoli sassolini o macchie causate da sostanze che possano intaccare la verniciatura classica della carrozzeria di un auto.
Un altro punto a favore di questa tecnica è che queste pellicole particolare possono essere rimosse facilmente senza lasciare alcun segno sulla verniciatura sottostante.
Una cosa a cui fare attenzione quando si applica il car wrapping è che la verniciatura dell’auto sottostante non sia stata fatta nei precedenti 6 mesi, questo perché una verniciatura della carrozzeria troppo recente potrebbe far risultare difficile una eventuale rimozione futura delle pellicole.
Conviene comunque utilizzare queste pellicole solo su auto con una carrozzeria in perfette condizioni, senza che vi siano dislivelli o ammaccature che potrebbero compromettere la stesura sulla carrozzeria provocando inestetismi più o meno visibili.
Sul mercato vengono vendute anche pellicole del tutto trasparenti che vengono stese sulle auto per evitare graffi e danni dovuti ad impatti con sassolini che possono provocare il danneggiamento della verniciatura delle auto.
Il consiglio è comunque quello di rivolgersi a carrozzerie specializzate in queste nuove tecniche evitando il fai da te a meno che non si abbiano competenze specifiche in questo settore innovativo.

 

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Nicola Bedin su “Il Foglio”: il Covid Index per comprendere la pandemia

Le considerazioni di Nicola Bedin sul Covid Index: nato su iniziativa del data scientist Raffaele Zenti, lo strumento unisce diversi modelli di calcolo per sintetizzare i numeri riguardanti la pandemia.

Nicola Bedin Covid Index

Nicola Bedin: il Covid Index per l’analisi della situazione pandemica

Con un andamento del Covid-19 in costante evoluzione, fare chiarezza sui dati è di fondamentale importanza, oltre che utile alla comprensione del fenomeno. Per farlo è necessaria competenza, evitando il “chiacchiericcio” da parte dei non addetti ai lavori. A evidenziarlo è Nicola Bedin  che, in un editoriale pubblicato su “Il Foglio”, ha condiviso una riflessione sul significato, oggi, della corretta interpretazione dei numeri e delle informazioni. Lo spunto è fornito dal Covid Index, un modello ideato da Raffaele Zenti che, impiegando un processo di machine learning, ha normalizzato e standardizzato i dati sulla pandemia, tra cui ricoveri in terapia intensiva, positivi rispetto al numero di tamponi, deceduti, ricoverati con sintomi, isolamenti domiciliari. Come rimarcato dal fondatore di Lifenet Healthcare, il risultato rappresenta “una metrica descrittiva assolutamente interessante, un termometro che ci fornisce il quadro d’insieme del livello di criticità della situazione”. Il modello restituisce altresì “un pattern sulla forza del virus”, caratterizzato da una valenza di tipo descrittivo e non predittivo. La situazione descritta evidenzia come la seconda ondata sia “solo di poco meno grave della prima”, nonostante, specifica Nicola Bedin, sia chiaro che “ci troviamo comunque in una situazione critica”. L’auspicio del fondatore di Lifenet Healthcare è che lo strumento del Covid Index possa trovare impiego anche nelle istituzioni, col fine di semplificare il monitoraggio della pandemia.

Nicola Bedin: esperienze formative e percorso professionale

Da giugno 2020 Presidente di Snam, Nicola Bedin è il fondatore di Lifenet Healthcare, realtà attiva nel settore healthcare con dieci aziende ospedaliere e ambulatoriali in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna. Originario di Montebelluna (TV) dove è nato nel 1977, è laureato con lode in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi di Milano. La sua formazione include diverse esperienze internazionali svolte presso University of Texas, Austin e University of California, Berkeley. Ha frequentato inoltre il quarto anno di scuola superiore presso Charter Oak High School (Stati Uniti). Il suo percorso professionale si avvia come analista finanziario presso Mediobanca (2001-2004). Successivamente è assistente del Prof. Giuseppe Rotelli presso il Gruppo Ospedaliero San Donato, di cui diventa Amministratore Delegato nel 2005 e fino al 2017. In quegli anni è protagonista del rilancio di IRCCS Ospedale San Raffaele. Dal 2015 al 2017 è inoltre AD dell’Università Vita-Salute San Raffaele. Ulteriori nomine ricoperte da Nicola Bedin includono quelle di Amministratore non esecutivo di Italgas S.p.A. (2016-2019), Presidente del Comitato Sostenibilità e componente del Comitato Controllo e Rischi e Operazioni con Parti Correlate. Parallelamente alle attività svolte in Snam e Lifenet Healthcare, è attualmente Professore a contratto di Economia Applicata presso l’Università degli Studi di Pavia.

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A2A punta su eolico e fotovoltaico, Renato Mazzoncini: “L’Italia deve darsi una mossa”

L’obiettivo di A2A è consentire ai cittadini di vivere in maniera più sostenibile, lo ha dichiarato l’AD Renato Mazzoncini.

Renato Mazzoncini, AD A2A

Renato Mazzoncini: gli obiettivi di A2A nella corsa alla transizione energetica

Nel suo nuovo piano A2A ha deciso di destinare una grossa quota di investimenti alle energie rinnovabili: la strategia della utility si baserà su risorse chiave come terra, acqua e aria. A dichiararlo è l’Amministratore Delegato Renato Mazzoncini agli Energy Talks organizzati da RCS Academy . L’obiettivo finale è quello di "consentire ai cittadini di vivere meglio possibile, in maniera più sostenibile": per farlo, secondo il manager, bisognerà "guardare al fine più che al mezzo e usando la tecnologia che l’uomo è riuscito a sviluppare". Per questo il Gruppo, attivo dalla fornitura di gas ed elettricità, al ciclo idrico, fino alla gestione dei rifiuti, punterà in particolare su eolico e fotovoltaico. Senza tralasciare lo storico idroelettrico, che deve essere valorizzato. Il tutto sui binari della transizione energetica, un ambito in cui l’Italia registra un netto ritardo rispetto ai partner europei: "Ci sono paesi come l’Italia – ha dichiarato l’AD di A2Ache devono quadruplicare la velocità e paesi come Germania che procedono in modo lineare uniforme".

Renato Mazzoncini: i nuovi progetti di A2A per la sostenibilità

Renato Mazzoncini si è poi soffermato su un altro tema al centro del dibattito economico, ossia l’utilizzo del Recovery Fund: secondo il manager, verranno accettate solo proposte di grandi dimensioni. Per questo A2A è al lavoro su diversi progetti, tra i quali quello destinato a recuperare il calore latente della grande centrale termoelettrica di Cassano D’Adda e utilizzarlo per alimentare il teleriscaldamento di Milano. Ma le attività del Gruppo si espandono anche nell’ambito della mobilità elettrica, settore chiave soprattutto per le aree urbane. "L’Italia è molto indietro e deve velocizzare gli obiettivi di dieci-quindici volte rispetto al resto d’Europa", ha concluso Renato Mazzoncini.

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Italian Energy Summit, Stefano Donnarumma (Terna): “Decarbonizzazione partita da vincere”

Nel corso dell’intervista, Stefano Donnarumma ha annunciato il nuovo Piano Industriale di Terna per il mese di novembre.

Stefano Donnarumma, AD Terna

Covid-19, Stefano Donnarumma: “Una palestra per il sistema elettrico”

Il 29 e il 30 settembre scorso si è tenuta in modalità online la XX edizione dell”Italian Energy Summit, evento dedicato al settore energetico a cura del quotidiano “Il Sole 24 Ore”. Una serie di dibattiti che quest’anno sono stati incentrati principalmente sugli effetti della pandemia e sugli strumenti da mettere in campo per le sfide future. Tra i partecipanti Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, intervenuto al talk “Il ruolo del TSO nella transizione energetica”. Intervistato da Celestina Dominelli, il manager inizialmente ha descritto gli effetti dell’emergenza sanitaria: “Un impatto c’è stato ed è ancora in corso: mi riferisco principalmente al calo dei consumi, che ad oggi si misura tra il 7 e l’8%. Nei momenti più critici dell’emergenza c’è stato il rischio concreto di andare in sovrapproduzione e Terna ha dovuto in quanto system operator impedire l’immissione di energia rinnovabile. Attualmente ci ritroviamo in un’altra condizione anomala, ossia stiamo esportando energia, anche in quantitativi significativi. Condizioni rare che devono fare molto riflettere”. Nei prossimi anni ci sarà bisogno di regolare attentamente il flusso sempre più ingente dell’energia proveniente dalle fonti rinnovabili: “Il Covid è stata una palestra per il sistema elettrico nazionale su situazioni e condizioni che potrebbero verificarsi in futuro”, ha commentato Stefano Donnarumma.

Stefano Donnarumma: nel nuovo Piano un capitolo su come gestire il “new normal”

Recentemente, la Commissione Europea ha dato una forte accelerata al processo già avviato di decarbonizzazione, ribadendo il crescente peso delle fonti green: “Solo pochi anni fa le unità produttive italiane da collegare alla rete erano circa 800 – ha sottolineato Stefano Donnarummaoggi abbiamo raggiunto gli 800.000: l’incremento sarà continuo e bisognerà creare i presupposti perché ciò avvenga, intervenendo ad esempio nell’ambito autorizzativo. Terna deve fare di tutto nei prossimi anni per abilitare questa crescita: da un lato continuando negli investimenti per sbottigliare la rete, dall’altro dovrà anche raggiungere, meglio di oggi, le aree di potenziale sviluppo”. La transizione energetica rientra anche tra gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, nel quale Terna riveste un ruolo cruciale: “Una partita che deve essere vinta. Nel piano decennale di Terna si parla di più di 14 miliardi di investimenti destinati alla reinfrastrutturazione, quindi all’irrobustimento e alla resilienza del sistema. Sono convinto che il clima in cui ci troviamo possa essere favorevole per questo importante processo di sviluppo, soprattutto dal punto di vista dell’iter autorizzativo”. Tra le sfide future di Terna, anche la gestione delle nuove modalità di lavoro diffuse in risposta alle restrizioni causate dal Covid: “Una prova complessa ma che abbiamo affrontato grazie all’esperienza nella gestione delle emergenze, che accadono spesso in questo settore. Durante il lockdown è stato attivato in pochi giorni lo smart working per l’80-90% dei dipendenti. Oggi siamo intorno al 30-40%. Indubbiamente oggi siamo di fronte a un cambiamento nel mondo del lavoro. Nel nuovo Piano Industriale che presenteremo indicativamente a novembre – ha dichiarato Stefano Donnarummaci sarà una parte dedicata proprio al cosiddetto ‘new normal’, sugli accordi sindacali, le tecnologie da applicare e in generale tutto ciò che necessiterà fare per garantire al meglio il prosieguo delle attività nel futuro”.

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Gianfranco Battisti: l’impegno di FS Italiane oltre i confini nazionali

Ferrovie dello Stato Italiane: dallo sviluppo dell’AV in Europa all’innovazione tecnologica, dalla progettazione alla realizzazione e manutenzione di infrastrutture, la società guidata da Gianfranco Battistiha raggiunto una posizione di primo piano nell’industria internazionale dei trasporti.

Gianfranco Battisti

Gianfranco Battisti: il viaggio di FS Italiane nel mondo

Ricavi esteri che si attestano a 1,8 miliardi di euro nel 2019 (circa il 14% del fatturato totale), con una quota relativa al mercato europeo che rappresenta circa il 94% del fatturato estero: sono alcuni dei numeri raggiunti da Ferrovie dello Stato Italiane nel comparto internazionale dei trasporti, un settore in cui, sotto la guida di Gianfranco Battisti, la società ricopre da anni un ruolo da protagonista. Progettazione, sviluppo tecnologico, direzione lavori, studi di fattibilità, esercizio e manutenzione di infrastrutture costituiscono infatti solo alcuni dei campi in cui FS Italiane ha consolidato un altissimo livello di specializzazione, grazie al quale ha raggiunto la vetta del mercato dei trasporti su scala globale. Risorse di tipo ingegneristico, tecnologico e progettuale che prospettano per il Gruppo un futuro sempre più orientato verso l’esportazione dell’eccellenza italiana oltre i confini nazionali. È questa la direzione tracciata nell’ultimo Piano Industriale presentato dall’AD e DG Gianfranco Battisti, che mette in campo investimenti pari a 58 miliardi di euro per il periodo 2019-2023.

Gianfranco Battisti: i progetti di FS Italiane in Europa e negli altri continenti

Grazie a 22 sedi dislocate in cinque continenti, il Gruppo guidato da Gianfranco Battisti è supportato nelle sue attività internazionali dal costante lavoro di connessione avviato tra la Holding e le società controllate, un impegno che ha consentito a FS Italiane di sottoscrivere 12 accordi di cooperazione internazionale. Sono numerose le società già attive a livello europeo, in particolare nel settore del trasporto ferroviario passeggeri e nei servizi di trasporto merci. Tra queste, Netinera e TX Logistik in Germania, Trenitalia UK nel Regno Unito (tramite le controllate c2c e First Trenitalia West Coast) e Thello in Francia, a cui si aggiungono Ilsa in Spagna, Trainose in Grecia e QBuzz nei Paesi Bassi. Ma i progetti di Ferrovie dello Stato Italiane non si fermano all’area europea: la presenza globale è infatti supportata dalla società d’ingegneria Italferr, con cui FS Italiane è operativa su importanti progetti infrastrutturali in Stati Uniti, India, Colombia, Turchia, Perù ed Egitto. Guidato da Gianfranco Battisti, il Gruppo opera anche in Arabia Saudita e Tailandia per mezzo di FS International, ed è attivo nei servizi di valutazione e certificazione insieme a Italcertifer, che opera in aree quali Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, India e Australia.

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Francesco Starace a “L’anno che verrà” di “Repubblica”: ripartire più forti dopo la pandemia

"L’anno che verrà": le considerazioni dell’AD e DG di Enel Francesco Starace sul futuro dell’energia al centro dell’intervista dello scorso 14 dicembre nel corso dell’evento online organizzato da "Repubblica".

Francesco Starace, AD e DG Enel

Francesco Starace: l’intervento dell’AD e DG di Enel a "L’anno che verrà" di "Repubblica"

"Il 2021 sarà l’anno dei vaccini, un grande anno. L’anno della rinascita, della ripresa, della liberazione": l’augurio di Francesco Starace è che "insieme si possa riprendere a camminare nel percorso che si è interrotto all’inizio di quest’anno, a causa della pandemia". Intervistato lo scorso 14 dicembre nell’ambito de "L’anno che verrà", evento online promosso da "Repubblica", l’AD e DG di Enel ha parlato delle sfide che attendono il mondo dell’energia nei prossimi mesi. Il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’accordo di Parigi nel 2015 continua ad essere la priorità: il mondo in questi anni si è mosso bene. Non sempre la velocità con cui ci si arriva è quella auspicata, ma oggi su questi temi c’è una consapevolezza maggiore rispetto a cinque anni fa: "Parigi ha seminato bene e oggi i semi stanno germogliando". Il 2021 sarà anche l’anno della Cop 26 di Glasgow: secondo l’AD un’occasione per riflettere in particolare sugli strumenti di governance e dunque sulla trasparenza nei dati relativi all’impegno sul fronte della sostenibilità che oggi non richiedono più solamente la scienza e le istituzioni ma anche gli investitori stessi. Nel corso dell’intervista Francesco Starace si è soffermato inoltre sulla transizione energetica evidenziando come non si possa prevedere una fine perché "è intrinseca nella storia dell’uomo": c’è da sempre e continuerà ad esserci per molto tempo perché guidata da forze "profondissime" che sono "le radici dell’evoluzione tecnologica nel mondo".

Francesco Starace: il 2021 di Enel sempre più all’insegna della sostenibilità

Impossibile non proiettarsi nel futuro dell’energia senza parlare di idrogeno green: per l’AD Francesco Starace "un’idea eccellente" che Enel è fortemente intenzionata a sviluppare. L’idrogeno attuale ha un’impronta di carbonio molto alta mentre quello green, prodotto dall’elettrolisi utilizzando esclusivamente energia da fonti rinnovabili, è decarbonizzato ma "al momento è molto costoso": il Gruppo ha avviato diverse collaborazioni con Eni e altri partner che hanno portato allo sviluppo di progetti pilota finalizzati a rendere l’idrogeno green competitivo e incentivarne la diffusione. Per quanto riguarda la mobilità elettrica, l’AD Francesco Starace ne ha analizzato le prospettive di crescita, focalizzandosi in particolare sull’impegno di Enel nel promuoverne lo sviluppo nel Paese, anche attraverso la realizzazione di una infrastruttura capillare e tecnologicamente avanzata per la ricarica dei veicoli elettrici, funzionale ad aumentarne il numero in Italia e a portare benefici per l’ambiente, il sistema economico, le imprese e i cittadini, in linea con la mission che si è dato il Gruppo.

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Private Equity, sport e social: Alessandro Benetton, storia di un imprenditore versatile

Cavaliere del Lavoro, Imprenditore dell’Anno secondo Ernst&Young, Presidente di Fondazione Cortina 2021: il percorso professionale di Alessandro Benetton tra successi imprenditoriali e passione per lo sport.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: da Harvard ai Mondiali di Sci Alpino 2021

Non è semplice riassumere in poche righe il percorso professionale di Alessandro Benetton. Una formazione di livello internazionale culminata in un Master in Business Administration ad Harvard. Terminata la gavetta in Goldman Sachs, l’idea di fondare 21 Investimenti (oggi 21 Invest), una delle prime realtà italiane specializzate nel Private Equity. I successi durante gli anni di presidenza in Benetton Formula, con i due mondiali vinti da Schumacher. Infine, la responsabilità del Gruppo Benetton dal 2012 al 2014 e la scelta di continuare su un percorso autonomo, “lontano” dagli affari di famiglia. Oggi le attività dell’imprenditore sono molteplici. Oltre al ruolo di Managing Partner di 21 Invest, la sua passione per lo sport, in particolare per lo sci, lo ha portato alla nomina a Presidente di Fondazione Cortina 2021, il comitato organizzatore dei Campionati del Mondo di Sci. Spazio anche per il web: Alessandro Benetton è stato infatti uno dei primi manager italiani a riconoscere le potenzialità dei social. È presente in particolare su Youtube, dove grazie a diversi format è diventato un punto di riferimento per tutti gli interessati al mondo del business, dello sport e dell’arte contemporanea.

Dal Cavalierato del Lavoro a Imprenditore dell’Anno: premi e riconoscimenti di Alessandro Benetton

La carriera di Alessandro Benetton è caratterizzata da numerosi successi. La sua creatura, 21 Invest, è stata negli anni protagonista di un’espansione che ha portato la società ad operare in Svizzera, Francia e Polonia. Tra le operazioni più importanti il rilancio di Pittarosso, della catena The Space Cinema e quella di Forno d’Asolo. È stato anche il primo italiano a far parte dell’Advisory Committee di Robert Bosch International, l’organismo di consulenza per le attività estere del Gruppo Bosch. Membro di Confindustria, nel 2010 arriva uno dei primi riconoscimenti. L’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo nomina Cavaliere del Lavoro. L’anno successivo è la volta di Ernst&Young, che lo valuta come “Imprenditore dell’Anno”. Nel 2018 arriva il riconoscimento per la svolta sostenibile di 21 Invest: Alessandro Benetton è tra i vincitori del Premio “Robert Kennedy Human Right”. Infine, per il suo impegno nella promozione dello sport e per i risultati conseguiti come Presidente di Fondazione Cortina, nel 2018 riceve il Premio Internazionale Sport Civiltà.

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Cosa è il Pronto Intervento Idraulico?

A chi non è mai capitato di dover chiamare un Idraulico a Roma per il Pronto Intervento Idraulico Roma la notte o nel weekend per risolvere un problema che necessitava di assistenza immediata? In questi casi diventa fondamentale poter contare sul Pronto Intervento Idraulico, vediamo di cosa si tratta.

Il servizio di emergenza idraulica o Pronto Intervento Idraulico è un servizio a cui aderiscono diversi professionisti per permettere ai clienti di contare su un’assistenza immediata e tempestiva in caso di guasti improvvisi o incidenti che coinvolgono l’impianto termoidraulico. Si tratta di un modo per poter contare sulla consulenza di un Idraulico a Roma anche la notte e nei giorni festivi in situazioni complicate come la rottura di un tubo o di un sanitario.

Tutti possono accedere al servizio di Pronto Intervento Idraulico Roma a ogni ora del giorno e tutti i giorni, festivi compresi contattando l’Idraulico a Roma di fiducia. In questo modo si potrà avere a casa un tecnico specializzato, capace di risolvere il problema anche in piena notte. L’unico svantaggio del Pronto Intervento Idraulico Roma sono i prezzi più alti, che comprendono una maggiorazione per l’uscita festiva o notturna.

Quando serve il Pronto Intervento Idraulico?

Se si verificano guasti e rotture che rischiano di portare all’allagamento dell’appartamento allora è importante far intervenire tempestivamente l’idraulico a Roma di fiducia e contattare il Pronto Intervento Idraulico. Tra le situazioni più frequenti ci sono la rottura di una tubatura o di un sanitario, che richiedono un intervento immediato.

In altri casi l’idraulico deve intervenire con tempestività per il malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento o raffreddamento anche nei giorni in cui i centri di assistenza sono chiusi o può essere coinvolto in altre situazioni per cui non si voglia aspettare i tempi lunghi di una normale attività di riparazione.

L’importanza di rivolgersi a un idraulico competente

Solitamente gli idraulici che si rendono disponibili per il servizio di Pronto Intervento Idraulico a Roma sono veloci e competenti e sanno risolvere ogni tipo di guasto. Da sempre l’idraulico è la figura di riferimento per la messa in posa dei sanitari, la realizzazione degli impianti e l’assistenza per climatizzatori e impianti di riscaldamento.

Oltre a questo, chi chiama un Pronto Intervento Idraulico sa di trovare professionisti competenti, che sanno davvero risolvere ogni problema e guasto. Non mancano le doti personali, come cortesia, serietà e professionalità che sono fondamentali quando si accoglie un professionista per il lavoro nei propri spazi di casa. Anche per questo è importante scegliere con cura l’Idraulico a Roma più preparato rivolgendosi a chi ha tanti anni di esperienza nel settore e facendosi aiutare nella scelta dalle recensioni dei clienti online.

Ci occupiamo anche di :

  • Manutenzione Caldaie Roma
  • Costi Idraulico a Roma
  • Idraulico Economico a Roma
  • Sostituzione Scaldabagni a Roma
  • Sostituzione Rubinetteria a Roma
  • Spurgo Fognature a Roma
  • Spurgo Wc a Roma

 

 

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UNITRE MILANO – Conferenza del 26 febbraio 2021 “La socialità ai tempi dei social”

L’Università delle Tre Età UNITRE Milano propone nell’ambito delle proprie attività accademiche, una conferenza dal tema molto attuale: “La socialità ai tempi dei social” in programma per venerdì 26 febbraio 2021 alle ore 17:15.

La conferenza si terrà online sulla piattaforma Google Meet e verrà condotta dalla Prof.ssa Angela Sgualdi  (UNITRE MILANO ) con presentazione del Prof. Marco Marinacci di UNITRE MILANO e Università eCampus.

UNITRE MILANO si configura come una “comunità del sapere” di carattere universitario, libera e indipendente, che si propone di offrire a tutti gli iscritti un’ampia scelta di opportunità culturali, senza alcun limite di età o di titoli di studio. I convegni, le conferenze e i seminari organizzati da UNITRE Milano rappresentano un’occasione di apprendimento e confronto su argomenti di interesse che abbracciano diversi punti di vista e approcci multidisciplinari.

La ricca offerta di corsi che UNITRE propone ai soci iscritti per l’Anno Accademico 2020/2021 è stata ulteriormente ampliata rispetto agli anni passati, includendo argomenti didattici provenienti da ogni ambito del sapere: dalla storia locale alla letteratura straniera, dalle lingue antiche ai rudimenti di fisica, passando per numerosi laboratori creativi e approfondimenti monografici. Centinaia di corsi e laboratori, tenuti da docenti universitari, esperti e professionisti di settore, sono a completa disposizione degli studenti, con un fitto programma di lezioni frequentabili online tramite la nuova piattaforme UNITRE Education. (UNITREMILANO.EDUCATION) La quota associativa permette la frequenza, in assoluta libertà, di qualsiasi corso scelto e con le modalità che si preferiscono. Alle lezioni si affiancano le numerose iniziative extraaccademiche, come conferenze, convegni, visite guidate e attività formative online, che si prolungheranno anche durante i mesi estivi.

Per iscriversi, è necessario indicare il proprio nominativo via mail all’indirizzo [email protected] entro le ore 12:00 di giovedì 25 febbraio 2021. Il link per accedere alla conferenza sarà diffuso solo fra gli utenti prenotati.

UNITRE Milano: Università delle Tre Età – Via Ariberto, 11 – 20123 Milano   www.unitremilano.com –   [email protected]

Ufficio Stampa: Studio Binaschi, Ripa di Porta Ticinese, 39 – 20143 – Milano Tel: 02- 36699126 – [email protected]

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