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4 Settembre 2020

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East Market, al via domenica 27 settembre la sesta stagione del mercatino vintage

Al via domenica 27 settembre la sesta stagione di East Market, il mercatino vintage milanese dedicato a privati e professionisti, dove tutti possono comprare, vendere e scambiare.

Dopo il periodo di lockdown, East Market torna in completa sicurezza con i suoi 300 selezionati espositori da tutta Italia con migliaia di oggetti insoliti e stravaganti. Dai più ricercati capi d’abbigliamento vintage all’artigianato più raffinato, dai più rari dischi in vinile ai colorati complementi d’arredo.

Negli oltre 6000 MQ dell’ex fabbrica aeronautica in zona Mecenate le possibilità non conoscono limiti. Grazie al gusto e alle proposte degli espositori si possono trovare articoli di collezionismo, accessori, mobili, modernariato, usato, pulci, design, scarpe e borse, libri, fumetti, poster, riviste e stampe, elettronica, militaria, giochi e videogiochi, riciclo e riuso, stranezze varie, piatti, porcellane e utensili e molto altro ancora.

Tante le novità per la nuova stagione 2020/21.

La “Custom Area”, ovvero, una sezione dedicata a tutti gli espositori dell’abbigliamento che si occupano di customizzare capi e accessori. Sarà quindi possibile customizzare e personalizzare sul posto i prodotti acquistati a proprio gusto oppure scegliere tra le soluzioni preallestite.

Il servizio “Personal Shopper”, ovvero, la possibilità di prenotare un assistente esperto di vintage e conoscitore di East Market, che possa seguire e consigliare il cliente negli acquisti passo dopo passo.

Il “Servizio Spedizioni”, ovvero, un desk dedicato alle spedizioni in Italia e all’estero per tutti coloro che volessero spedire oggetti di grande volume come mobili o complementi d’arredo, difficilmente trasportabili in modo autonomo.

Tra gli espositori della prossima edizione ci saranno le lampade di Placida Lettis Luce, una selezione di pregiati oggetti d’arredo dagli Anni ’50 agli Anni ’80 restaurati e dal raffinato fascino industriale. Le creazioni floreali di Marta Sorrentino, che è specializzata in composizioni di varie dimensioni all’interno di vasi, spugne o frutta. Vecchie Storie Serigrafia, invece, crea felpe oversize e tavole da skate fatte a mano unendo grafica e illustrazione, ma, anche t-shirt, poster e decorazioni.

Come da tradizione East Market si distingue per un connubio di moda, fai da te, mercato del riciclo che strizza l’occhio alle nuove tendenze del fashion e della musica, con multiformi articoli e idee sempre diverse. L’idea di vintage che propone East Market è anche cultura e consapevolezza del riciclo. Non solo valorizzare il senso estetico e funzionale degli oggetti, ma anche informare e sensibilizzare il pubblico sugli aspetti ecologici sottesi a questa cultura. Bello ma anche funzionale, utile ma anche riutilizzato, dove limitare la produzione industriale con il recupero di prodotti ancora belli e funzionati significa razionare le risorse del pianeta e limitare l’inquinamento.

Accompagnano il mercatino le aree food & beverage. East Market Diner, dove si trova la caffetteria e la bakery con prodotti da forno dolci e salati, due bar sempre aperti per tutta la durata della manifestazione e la food area. In quest’ultima sono a disposizione del pubblico numerosi truck con un’offerta sempre diversa di cucina internazionale e street food, senza dimenticare la tradizione italiana e anche molte proposte per vegani, celiaci e kids. East Market adotta la politica #plasicfree ovvero una policy ecologista che bandisce completamente tutta la plastica nel food e beverage. Per cibi e bevande, infatti, sono disponibili solo materiali eco friendly e riciclabili.

Completano la manifestazione i DJ set con il meglio delle selezioni musicali del momento e del passato.

Tutte le informazioni e le novità sono su facebook.com/eastmarketmilano, eastmarketmilano.com e instagram.com/eastmarketmilano/.

 

domenica 27 settembre

dalle 10 alle 21

Via Mecenate, 88/A – Milano

Ingresso Euro 3 (gratis fino 14 anni)

Infoline +393920430853

 

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Rifiuti solidi: il problema (crescente) dello smaltimento

Siamo sommersi dai rifiuti. Secondo le stime di uno studio pubblicato nel 2017 su Science Advances, entro il 2050 gli oceani potrebbero contenere più plastica che pesci.

Oggi, già 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei mari e negli oceani di tutto il mondo.

Negli ultimi 60 anni, si stima che siano sono state prodotte 8,3 miliardi di tonnellate di plastica. Avanti di questo passo, nel 2050 le discariche del mondo conterranno 12 miliardi di tonnellate di rifiuti fatti di questo materiale, un volume equivalente al peso di 35 mila Empire State Building.

Questo senza contare tutti gli altri rifiuti prodotti e non sempre del tutto riciclabili – o riciclati nel modo corretto. Secondo l’ISTAT, nel 2018 in Italia la raccolta differenziata ha raggiunto una quota del 55,5%. Questo vuol dire che poco più della metà dei rifiuti prodotti finiscono per entrare nel ciclo dello smaltimento e del riciclo.

Questa percentuale è assai inferiore alla quota di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani prodotti imposta per legge e fissata al 65% – si veda la norma contenuta nel “Testo unico ambientale”, in particolare l’articolo 205 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152.

Esiste poi ancora una grande disparità fra i tipi di rifiuti. Per esempio, la plastica viene differenziata dall’87,1% delle famiglie italiane, il vetro dall’85,9% e la carta dall’86,6%. Si tratta di volumi importanti, soprattutto se confrontati con quelli riferiti solo a un decennio fa. Tuttavia, come abbiamo appena visto dai dati riportati poco sopra, numeri simili non sono sufficienti per permetterci di dormire sonni tranquilli.

Occorre considerare che le percentuali di raccolta differenziata viste per la plastica, il vetro e la carta si riducono in modo notevole per i rifiuti più nocivi, come l’alluminio e le batterie, per esempio: per questi tipi di prodotti, la differenziata si arresta a volumi inferiore al 50%.

Nonostante gli sforzi di molti Paesi nel mondo – Italia inclusa – nell’incentivare la buona pratica della raccolta differenziata, la mole enorme di scarti prodotta ogni giorno da imprese e famiglie rischia di condurre il mondo verso una deriva letale.

Cosa fare, quindi? L’incentivo per una differenziata sempre più spinta è fuori discussione. Occorre educare tutti i cittadini, le nuove generazioni come le più anziane, a smaltire nel modo corretto ogni tipo di rifiuto, nessun escluso.

Incentivare il ritiro “porta a porta” dei rifiuti più ingombranti potrebbe essere un altro piccolo tassello da inserire nel quadro generale, al pari di una più capillare diffusione dei centri di raccolta, soprattutto quelli dedicati al conferimento dei rifiuti pericolosi.

Queste sono solo alcune delle idee che potrebbero aiutare a ridurre il volume di rifiuti oggi non smaltiti nel modo corretto.

Importante è anche poter contare su aziende specializzate nel trasporto di rifiuti solidi, fondamentali, oggi più che mai, per assicurarne lo smaltimento rapido e regolare.

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La carriera e i successi di Mauro Sentinelli

Mauro Sentinelli ha lasciato al mondo delle telecomunicazioni una grande eredità industriale e ai suoi ex colleghi e collaboratori un importante esempio umano. In segno di riconoscimento, la sala riunioni del CdA di TIM è a lui intitolata.

Mauro Sentinelli

Mauro Sentinelli: le principali tappe della carriera

Figura professionale di massimo rilievo in TIM e nel settore della telecomunicazione mobile a livello europeo, Mauro Sentinelli è stato un manager innovativo, appassionato e visionario. Ha promosso il modello di abbonamento ricaricabile nel nostro Paese, facendone un business di larga scala e consentendo così la diffusione del cellulare tra tutta la popolazione. Entrato in SIP (attuale Telecom Italia) nel 1974 come ingegnere di ricerca e sviluppo, ha fondato nel 1983 il Global System for Mobile Communications (GSM), uno standard diffuso tutt’oggi. Nominato Responsabile di sviluppo nella business unit Servizi Radiomobili, Mauro Sentinelli ha ideato il primo servizio cellulare in Italia a tecnologia analogica TACS. Nel 1996 ha contribuito alla nascita e alla diffusione del servizio prepagato “Tim Card”. È stato Direttore Generale del Gruppo TIM dal 1999 al 2004 e ha fatto parte del CdA di Barthi Airtel, primo gestore mobile indiano. Durante gli ultimi anni della sua carriera, è stato Consigliere di Amministrazione di compagnie di telecomunicazioni, aziende per le energie rinnovabili e fondazioni filantropiche.

Mauro Sentinelli: i riconoscimenti e l’interesse accademico

Grazie al suo impegno e alla sua intuizione vincente in merito alla diffusione del servizio prepagato “Tim Card”, Mauro Sentinelli si è aggiudicato l’Outstanding Markering Award della GSM MoU Association. Durante il suo mandato come Direttore Generale del Gruppo TIM, ha ricevuto inoltre altri importanti riconoscimenti: il titolo di “uomo marketing” nel 2000, il premio “Roll of Honour for lifetime Achievement Award” della GSM nel 2002, il titolo di Cavaliere della Repubblica nel 2000 e di Commendatore nel 2002. Nel 2006 è diventato Grand’Ufficiale. Mauro Sentinelli è sempre rimasto strettamente legato agli ambienti accademici, tanto da frequentare professori e studenti e trovare nuove contaminazioni, ispirazioni ed idee. Si è così tenuto sempre aggiornato sulle nuove tecnologie e sull’evoluzione del mercato. Tale attività l’ha portato a diventare Affiliate Member della University of California (UCLA, USA) nel 2008, centro nevralgico in cui nacquero i protocolli di rete alla base di Internet. In segno di riconoscimento, gli è stata di recente intitolata la sala riunioni del CdA di Tim.

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Telecomunicazioni: carriera e traguardi del manager Mauro Sentinelli

Mauro Sentinelli ha lasciato al mondo delle telecomunicazioni una grande eredità industriale e ai suoi ex colleghi e collaboratori un importante esempio umano. In segno di riconoscimento, la sala riunioni del CdA di TIM è a lui intitolata.

Mauro Sentinelli

Mauro Sentinelli: le principali tappe della carriera

Figura professionale di massimo rilievo in TIM e nel settore della telecomunicazione mobile a livello europeo, Mauro Sentinelli è stato un manager innovativo, appassionato e visionario. Ha promosso il modello di abbonamento ricaricabile nel nostro Paese, facendone un business di larga scala e consentendo così la diffusione del cellulare tra tutta la popolazione. Entrato in SIP (attuale Telecom Italia) nel 1974 come ingegnere di ricerca e sviluppo, ha fondato nel 1983 il Global System for Mobile Communications (GSM), uno standard diffuso tutt’oggi. Nominato Responsabile di sviluppo nella business unit Servizi Radiomobili, Mauro Sentinelli ha ideato il primo servizio cellulare in Italia a tecnologia analogica TACS. Nel 1996 ha contribuito alla nascita e alla diffusione del servizio prepagato “Tim Card”. È stato Direttore Generale del Gruppo TIM dal 1999 al 2004 e ha fatto parte del CdA di Barthi Airtel, primo gestore mobile indiano. Durante gli ultimi anni della sua carriera, è stato Consigliere di Amministrazione di compagnie di telecomunicazioni, aziende per le energie rinnovabili e fondazioni filantropiche.

Mauro Sentinelli: i riconoscimenti e l’interesse accademico

Grazie al suo impegno e alla sua intuizione vincente in merito alla diffusione del servizio prepagato “Tim Card”, Mauro Sentinelli si è aggiudicato l’Outstanding Markering Award della GSM MoU Association. Durante il suo mandato come Direttore Generale del Gruppo TIM, ha ricevuto inoltre altri importanti riconoscimenti: il titolo di “uomo marketing” nel 2000, il premio “Roll of Honour for lifetime Achievement Award” della GSM nel 2002, il titolo di Cavaliere della Repubblica nel 2000 e di Commendatore nel 2002. Nel 2006 è diventato Grand’Ufficiale. Mauro Sentinelli è sempre rimasto strettamente legato agli ambienti accademici, tanto da frequentare professori e studenti e trovare nuove contaminazioni, ispirazioni ed idee. Si è così tenuto sempre aggiornato sulle nuove tecnologie e sull’evoluzione del mercato. Tale attività l’ha portato a diventare Affiliate Member della University of California (UCLA, USA) nel 2008, centro nevralgico in cui nacquero i protocolli di rete alla base di Internet. In segno di riconoscimento, gli è stata di recente intitolata la sala riunioni del CdA di Tim.

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Excursus sulla figura professionale di Mauro Sentinelli

Mauro Sentinelli ha lasciato al mondo delle telecomunicazioni una grande eredità industriale e ai suoi ex colleghi e collaboratori un importante esempio umano. In segno di riconoscimento, la sala riunioni del CdA di TIM è a lui intitolata.

Mauro Sentinelli

Mauro Sentinelli: le principali tappe della carriera

Figura professionale di massimo rilievo in TIM e nel settore della telecomunicazione mobile a livello europeo, Mauro Sentinelli è stato un manager innovativo, appassionato e visionario. Ha promosso il modello di abbonamento ricaricabile nel nostro Paese, facendone un business di larga scala e consentendo così la diffusione del cellulare tra tutta la popolazione. Entrato in SIP (attuale Telecom Italia) nel 1974 come ingegnere di ricerca e sviluppo, ha fondato nel 1983 il Global System for Mobile Communications (GSM), uno standard diffuso tutt’oggi. Nominato Responsabile di sviluppo nella business unit Servizi Radiomobili, Mauro Sentinelli ha ideato il primo servizio cellulare in Italia a tecnologia analogica TACS. Nel 1996 ha contribuito alla nascita e alla diffusione del servizio prepagato “Tim Card”. È stato Direttore Generale del Gruppo TIM dal 1999 al 2004 e ha fatto parte del CdA di Barthi Airtel, primo gestore mobile indiano. Durante gli ultimi anni della sua carriera, è stato Consigliere di Amministrazione di compagnie di telecomunicazioni, aziende per le energie rinnovabili e fondazioni filantropiche.

Mauro Sentinelli: i riconoscimenti e l’interesse accademico

Grazie al suo impegno e alla sua intuizione vincente in merito alla diffusione del servizio prepagato “Tim Card”, Mauro Sentinelli si è aggiudicato l’Outstanding Markering Award della GSM MoU Association. Durante il suo mandato come Direttore Generale del Gruppo TIM, ha ricevuto inoltre altri importanti riconoscimenti: il titolo di “uomo marketing” nel 2000, il premio “Roll of Honour for lifetime Achievement Award” della GSM nel 2002, il titolo di Cavaliere della Repubblica nel 2000 e di Commendatore nel 2002. Nel 2006 è diventato Grand’Ufficiale. Mauro Sentinelli è sempre rimasto strettamente legato agli ambienti accademici, tanto da frequentare professori e studenti e trovare nuove contaminazioni, ispirazioni ed idee. Si è così tenuto sempre aggiornato sulle nuove tecnologie e sull’evoluzione del mercato. Tale attività l’ha portato a diventare Affiliate Member della University of California (UCLA, USA) nel 2008, centro nevralgico in cui nacquero i protocolli di rete alla base di Internet. In segno di riconoscimento, gli è stata di recente intitolata la sala riunioni del CdA di Tim.

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Qualità, innovazione e sicurezza: gli standard elevati di Riva Acciaio

Nata nel 1954, Riva Acciaio si è specializzata storicamente nella realizzazione di prodotti “lunghi” con acciaierie ad arco elettrico arrivando, in oltre sessanta anni di attività, a lavorare nei principali Paesi europei.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: sessanta anni di attività tra ricerca, innovazione e leadership di prodotto

Leader in Italia nel settore siderurgico, Riva Acciaio nasce in seno al Gruppo Riva nel 1954: l’azienda è oggi attiva sia in Italia che all’estero e annovera circa 1000 dipendenti, dislocati nei cinque stabilimenti di Caronno Pertusella (VA), Lesegno (CN), Sellero, Malegno e Cerveno in Valle Camonica (BS). Già dai primi anni di attività, Riva Acciaio si è contraddistinta per gli investimenti in ricerca, innovazione e sviluppo tecnologico nell’ottica di realizzare prodotti e servizi sempre più all’avanguardia. In questa prospettiva da diversi anni è stato introdotto un Sistema di Gestione della Qualità in modo da poter soddisfare pienamente le esigenze produttive oltre alle aspettative della clientela e di tutte le parti interessate: basato sulle norme UNI EN ISO 19001 e IATF 16949, è in grado di fornire con regolarità, grazie a un costante monitoraggio e al continuo miglioramento dei processi, prodotti che rispettino le caratteristiche richieste e gli standard requisiti. I valori e i principi fondamentali promulgati da Riva Acciaio sono inclusi nel Codice Etico, finalizzato a ispirare, anche al di là di quanto previsto dalle norme di legge, le condotte e il comportamento di quanti operano all’interno e all’esterno dell’organizzazione aziendale: in particolare i dipendenti, i consulenti, gli agenti, i partner commerciali, i clienti e gli azionisti.

Riva Acciaio: l’eccellenza dello stabilimento di Lesegno

Il continuo miglioramento dei processi interni ed esterni, unitamente al loro costante monitoraggio, ha permesso a Riva Acciaio di affermarsi anche sui mercati internazionali, facendosi conoscere in virtù del forte impegno sul fronte dell’innovazione. Proprio nell’ottica di proseguire in questo percorso, l’azienda all’inizio degli anni 2000 ha avviato un laboratorio all’avanguardia a Lesegno, in provincia di Cuneo: un Centro di Ricerca avanzato che annovera rilevanti collaborazioni con realtà ed enti di primo piano tra cui il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino e l’Università di Pisa. In oltre sessanta anni di attività Riva Acciaio è arrivata a ricoprire una posizione di primo piano all’interno del settore siderurgico, contribuendo con le sue efficaci intuizioni anche alla sua evoluzione. Ha sviluppato diverse tecniche di produzione innovative, come ad esempio l’introduzione della colata continua curva di cui può ritenersi pioniera. Racchiudendo in sé le attività e la vision caratteristica di Gruppo Riva, Riva Acciaio è oggi una delle primarie realtà siderurgiche del Paese configurandosi inoltre come polo di ricerca e produzione fondamentale per il territorio.

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Federico Motta Editore: la nascita dell’UE nel saggio firmato da Eugenio Capozzi

Il sogno di una democrazia continentale e i primi passi verso l’integrazione europea nel saggio di Eugenio Capozzi che Federico Motta Editore ha pubblicato all’interno de L’Età Moderna.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: pubblicato in L’Età Moderna il saggio di Eugenio Capozzi sulla nascita dell’Unione Europea

Riflettere oggi sul valore dell’integrazione europea è quanto mai importante, anche in virtù del ruolo che l’Unione Europea è chiamata a ricoprire nell’arginare le criticità che l’emergenza sanitaria ed economica legata al Coronavirus sta causando in tutto il mondo. In "Integrazione europea", saggio di Eugenio Capozzi che Federico Motta Editore ha pubblicato in L’Età Moderna, si riflette sulla reale necessità di una unione politica dell’Europa. Per coglierne l’importanza, è opportuno infatti ripercorrerne l’origine focalizzandosi anche sugli intenti e sui valori che ne hanno permeato la crescita. Le prime idee di sinergia tra Paesi nascono nel Settecento, con l’Illuminismo. Ideali fino ad allora utopici che riemergono prepotentemente nel Novecento, in seguito allo scoppio dei conflitti mondiali. Figure di spicco come Luigi Einaudi, Winston Churchill e Charles De Gaulle sono state fondamentali nel concretizzare ragionamenti allora utopici in vere e proprie correnti di pensiero a sostegno di una integrazione europea. Al termine della Seconda Guerra mondiale, Italia, Francia, Repubblica Federale Tedesca, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo fondarono nel 1951 la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio): da quel primo nucleo si svilupperà l’Unione Europea. L’Età Moderna è la prima grande opera curata da Umberto Eco per Federico Motta Editore.

Federico Motta Editore: dal 1929 all’insegna della qualità e dell’innovazione

Simbolo di cultura, autorevolezza e qualità, Federico Motta Editore si è affermata storicamente nel cuore della città di Milano: la Casa Editrice fu fondata nel 1929 con il nome di "Cliché Motta". I settori di maggiore interesse spaziavano dalle Enciclopedie all’editoria per ragazzi (MottaJunior), dalle collane di architetture e arte alle riviste di moda. L’innovazione è da sempre la carta vincente di Federico Motta Editore, che si è impegnata negli anni per sfruttare strumenti all’avanguardia che accompagnassero le opere e le rendessero ancor più complete e fruibili. Non sono mancate collaborazioni di spicco con musei nazionali e internazionali, con enti, quotidiani e personalità riconosciute a livello mondiale (Umberto Eco, Margherita Hack, solo per citarne alcuni). La Casa Editrice ha sviluppato partnership e collaborazioni con Telecom, Telefono Azzurro, Zecchino d’Oro, Rai, Ministero dell’Istruzione, Disney, Il Sole 24 Ore, il Corriere della Sera e molti altri.

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Smettere di fumare: ecco 4 buoni motivi

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  • 4 Settembre 2020

Il fumo è certamente uno dei fattori che favoriscono maggiormente lo sviluppo del cancro. La relazione tra questa ed altri tipi di malattie con il fumo è ormai stata scientificamente dimostrata da autorevoli studi. I buoni motivi per riuscire a smettere di fumare sono davvero tanti e ciascuno può trovare lo spunto che più si adatta alla propria situazione, per prendere finalmente la giusta decisione e portarla fino in fondo.

Il motivo più importante per decidere di smettere di fumare è quello di tutelare la propria salute in quanto, oltre alle patologie già citate, il fumo è in grado di causare l’insorgenza di altre patologie che riguardano il cuore, i vasi sanguigni e altri organi. A tal proposito sul sito comefare.com trovi interessanti spunti per aiutarti a smettere di fumare anche grazie all’utilizzo della sigaretta elettronica.

Un altro buon motivo per smettere di fumare è legato alla salute di coloro che ci stanno vicino, in quanto le persone abitualmente esposte al fumo passivo hanno una possibilità superiore alla media di ammalarsi. Ciò è vero in maniera superiore anche per i bambini e i neonati. Smettere di fumare inoltre consente di ottenere un notevole risparmio economico, e per riuscire a quantificare sufficiente effettuare un rapido calcolo di quanti pacchetti di sigarette sì acquistano ogni settimana è fare rapidamente il calcolo del costo annuo.

Un altro buon motivo per smettere di fumare è legato gli aspetti esteriori: un fumatore incallito infatti, si riconosce dai denti che sono tipicamente gialli, macchie di nicotina sulle dita e alito cattivo. Anche i suoi abiti sono spesso impregnati di fumo, il che è certamente fastidioso. Dunque smettere di fumare è anche un ottimo modo per sentirsi socialmente più accettati, il che va ovviamente a tutto vantaggio della persona che ha deciso di fare questo regalo alla propria salute e  a quella delle persone che gli stanno intorno.

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