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30 Aprile 2020

News Salute e Benessere Volontariato e società

Termoscanner, Covid Triage Unit e barelle ad alto bio-contenimento: l’emergenza Coronavirus si batte con tecnologia e solidarietà

ROTARY ITALIA DONA STRUMENTAZIONI AVANZATE A 28 OSPEDALI IMPEGNATI NELLA LOTTA CONTRO COVID-19. E INVIA A MILANO 70 MILA MASCHERINE, 9 VENTILATORI POLMONARI E 300 CAMICI DA EMERGENZA. UN IMPEGNO COMPLESSIVO DA 7,4 MILIONI DI EURO.

L’Italia è il Paese europeo dove la probabilità di prendere un’infezione in ospedale è in assoluto la più alta: il 6%[1]. Un vulnus che durante l’emergenza Coronavirus ha mostrato il suo volto più drammatico, portando al contagio di quasi 20 mila addetti e 185 morti tra il personale sanitario. Per questo, Rotary Italia ha deciso di donare a 28 strutture ospedaliere italiane impegnate nella lotta contro COVID -19, tecnologie avanzatissime per un valore di circa 1.3 milioni di euro.

Ad ogni ospedale sono destinati: 2 gate con termo scanner per la rilevazione della febbre, 1 Covid Triage Unit (cabine isolate in cui è possibile eseguire il triage in modo sicuro e 1 barella ad alto bio-contenimento per il trasporto del paziente infetto o sospetto. Tecnologie innovative capaci di minimizzare il rischio di infezione che rimarranno a disposizione dei presidi ospedalieri anche in condizioni di non pandemia o in caso di riaccensione pandemica.

Destinatari della donazione gli ospedali di Acquaviva delle Fonti (BA), Aosta, Asti, Bari, Bergamo, Brescia, Cagliari, Caltanissetta, Catania, Cremona, Firenze, Genova, Jesi, Mantova, Milano/San Paolo, Milano/San Carlo, Modena, Monza, Napoli, Parma, Pescara, Pisa, Reggio Calabria, Roma, Torino, Treviso, Udine e Varese. L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione del Rotary International e da tutti i 13 distretti italiani con i loro 900 Club e tre grandi donatori dei Rotary (Club Brescia Sud Ovest Maclodio e Vicenza Palladio) uniti a 5 Distretti di Paesi asiatici (Giappone, Guam, Micronesia, Marianne del Nord, Palau), a 4 Distretti nordamericani (Minnesota, Florida, Pennsylvania, North Carolina) e allo svizzero Zug-Zugerland. Questo impegno si aggiunge alla mobilitazione dei Club italiani che, nel solo mese di marzo, hanno sviluppato attività di lotta contro COVID-19 per un valore di 6.1 milioni di euro, portando così l’investimento complessivo del Rotary Italia a circa 7.4 milioni di euro.

Forte è stata in particolare la mobilitazione attivata a sostegno della Lombardia dove il Distretto Rotary 2041 che opera nell’area metropolitana milanese, ha garantito agli ospedali dell’area metropolitana milanese, alle RSA, alle associazioni di pubblica assistenza e di volontariato e all’istituzione carceraria, oltre 70 mila mascherine, ai principali ospedali pubblici 11 ventilatori polmonari e al Pio Albergo Trivulzio 500 camici. Allo stesso modo i singoli club hanno donato tablet e sim card per consentire ai pazienti in isolamento di mettersi in contatto con le proprie famiglie e un Call Center di assistenza COVID-19 è stato attivato nelle città di Milano, Bergamo, Brescia, Pavia, Mantova, Sondrio. Al numero verde 02 84988498 rispondono 24 ore su 24 oltre 100 medici e odontoiatri volontari mentre un servizio di messaggistica è stato creato dal Distretto Rotary 2041 su richiesta di Emergenza Sordi APS per permettere l’accesso all’assistenza dal proprio domicilio anche ai non udenti. In questo caso, l’utente può inviare una richiesta alla mail [email protected] a cui segue un appuntamento immediato su Zoom. Il servizio è attivo dalle 9 alle 21.

[1] Fonte: Centro Europeo Malattie Infettive

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Attualità e News

Giulietto Chiesa, giornalista e scrittore è morto il 26 aprile 2020

Giulietto Chiesa, giornalista e scrittore è morto il 26 aprile 2020

Giulietto Chiesa, nato ad Acqui Terme (Alessandria) il 4 settembre 1940, si era iscritto all’Università di Genova come studente di fisica, ma non terminò gli studi.
Dal 1989 al 990 è stato Fellow presso il Kennan Institute for Advanced Russian Studies di Washington
Lunga esperienza di attività politica che iniziò a Genova come capo di una sezione locale dell”organizzazione studentesca Unione Goliardica Italiana (UGI) e poi come vicepresidente nazionale.
Poi leader nazionale della FGCI (Federazione giovanile comunista italiana) e per finire capo della sezione genovese del PCI (Partito comunista italiano) tra il 1970 e il 1979.
Presidente per conto del PCI nel consiglio comunale di Genova dal 75  al 79, quando abbandonò la politica per diventare giornalista.

Scrisse inizialmente per il quotidiano comunista  L’Unità e poi come corrispondente di Mosca dal 1980. Relatore di conferenze in quindici istituti di ricerca e università negli Stati Uniti, al Dipartimento di Stato, alla Rand Corporation ed altre. Nel 1991 fu nuovamente corrispondente da Mosca per La Stampa di Torino – rimanendo in Russia fino alla fine del 2000.
A Mosca collaborò con Radio Liberty. Editorialista politico e commentatore sempre per La Stampa fino al 2005 ma con diminuita frequenza.
Contemporaneamente scriveva anche per Il Manifesto e altri giornali e riviste italiani. Varie rubriche come La Voce delle voci e Missioni della consolata .
Ha scritto anche per altre riviste europee, americane e russe.
Altre collaborazioni dal 1990 con la varie emittenti televisive italiane,, con Radio Vaticana,  con il canale russo BBC-World Service , con International Swiss Radio e  con le televisioni russe ORT , RTR e NTV e con Deutsche Welle . Invitato spesso ai programmi RAI News 24 e RAI, da Omnibus, programma televisivo su La Sette .
Ha curato una rubrica per Photo e per quattro anni  per il mensile europeo Galatea, poi una rubrica periodica su Kompania , un settimanale russo per i circoli aziendali.




Ha scritto vari libri, dalla storia e notizie sui reportage sull’Unione Sovietica e la Russia. Il suo primo libro, tuttavia, ricorda i suoi primi mesi come giornalista in Italia. È una ricostruzione accurata degli eventi che descrivono il fallito tentativo di salvare gli ostaggi americani dall’ambasciata di Teheran nel 1979, Operazione Teheran ( Operazione Teheran , 1980). In seguito, da Mosca, ha scritto L’URSS che cambia ( The Changing URSS, 1987) insieme a Roy Medvedev, all’epoca dissidente politico russo.
È stato il fondatore dell’associazione culturale Megachip. Democrazia nelle comunicazioni . Era il caporedattore della web TV Pandora TV .

Nel 1990, in Italia, fu pubblicata Transizione alla Democrazi a ( Transition to Democracy ). Una nuova edizione di Transition to Democracy – ampiamente rivista e aggiornata – è stata stampata nel 1991 negli Stati Uniti – con la collaborazione di Douglas Northrop – e successivamente in Russia.
Seguirono altri due libri: il primo era Cronaca del Golpe Rosso ( Cronaca del colpo di stato rosso , 1991) e l’altro era Da Mosca, Cronaca di un colpo di stato ottenuto ( da Mosca. Cronaca di un colpo di stato predetto 1995).
Altri due libri sugli eventi russi furono pubblicati: Russia Addio ( Arrivederci Russia, 1997) la cui edizione russa Proschaj Rossija ebbe un enorme successo – oltre 80.000 copie vendute – e che fu anche tradotto in cinese e in greco; e la roulette russa che, con lo stesso titolo – Russkaja Ruletka – è stata pubblicata in Russia nel luglio 2000.
Chiesa veniva da una famiglia di Berga,  Carrega Ligure,ed era affezionato alla val Borbera. Nel 2002 aveva invitato il suo amico Michail Gorbačiov a visitare il monumento eretto a Cantalupo Ligure in onore del militare russo Fiodor Poletaev, morto  in battaglia nella seconda guerra mondiale.
Nello stesso giorno si rese omaggio omaggio anche alle stele dei partigiani di Pertuso.

Giulietto Chiesa accompagna Michail Gorbačëv a Cantalupo Ligure

Giulietto Chiesa e Michail Gorbačëv a Cantalupo Ligure nel 2002. Foto Credits Dino Ferretti | ilpiccolo.net

Negli anni in Russia aveva scritto L’Urss che cambia (Editori Riuniti, Roma 1987) con lo storico russo, allora dissidente, Roy Medvedev e, in forma di dialogo con Medvedev, nel 1990, per Garzanti, La rivoluzione di Gorbaciov, che viene edita negli Usa, da Pantheon Books, col titolo Time of Change.
L’amicizia con Gorbaciov, che Chiesa ha ripetutamente intervistato, era nata negli anni in cui era inviato per quotidiani e televisioni italiane nell’allora Unione Sovietica.
Chiesa era ben conosciuto in Russia, dove era stato giornalista per varie testate ed aveva assistito ai dolorosi eventi associati al crollo dell’Unione Sovietica.




Nel 2014 avvenne un curioso incidente in Estonia dove Chiesa viene prima arrestato ma poi rilasciato ed accusato di posizioni pro-Cremlino

Ecco la cronaca di quell’episodio che può aiutare a illustrare il ruolo internazionale di Chiesa sia come politico che giornalista ma anche come osservatore economico verso i paesi dell’est.

BRUXELLES, 17. DIC 2014, 09:30
Un giornalista italiano filo-Cremlino ed ex deputato al Parlamento europeo arrestato in Estonia martedì (16 dicembre) dopo aver violato il divieto di ingresso emesso dal ministero degli interni.
Il giornalista Giulietto Chiesa è stato arrestato lunedì all’aeroporto di Tallinn e portato alla stazione di polizia per essere interrogato. Rilasciato più tardi lo stesso giorno, è partito per Mosca in treno la mattina successiva.
“Sono qui [in Estonia] per non sostenere gli interessi della Russia. L’isteria contro la Russia non ha nulla a che fare con gli interessi dell’Europa, è contro di loro “, ha detto ai giornalisti prima di lasciare il Paese.“La Russia è nostra amica, mai nemica. È un mercato colossale per vendere prodotti europei.
Quindi, sto sostenendo gli interessi europei, e quelli che mi chiamano pro-Cremlino, in realtà, si prendono cura degli interessi americani.

Tallinn capitale dell'Estonia Tallinn, capitale dell?estonia

Chiesa doveva parlare a un evento a Tallinn chiamato “L’Europa deve temere la Russia?”.
Deputato europeo dal 2004 al 2009, inizialmente come liberale, prima di passare al gruppo S&D di centrosinistra nel 2006.
Vicepresidente della commissione per il commercio internazionale e membro della delegazione della commissione parlamentare di cooperazione UE-Russia.
Nonostante le sue opinioni, l’arresto di Chiesa è visto come parte di una crescente guerra di propaganda in Europa tra i difensori russi e quelli che vedono il Cremlino come una minaccia.
Un portavoce del ministero degli interni dell’Estonia ha affermato che Chiesa aveva fatto numerose osservazioni ostili sul paese e lo ha descritto come una minaccia all’ordine pubblico.
“Ha difeso e giustificato gli atti di Arnold Meri, che era sotto processo per crimini contro l’umanità, deportazioni sovietiche in Siberia negli anni Quaranta”, ha detto il portavoce.
Il ministero ha fornito altri esempi, rilevando che Chiesa è un membro dell’organizzazione  pro-Cremlino nota come Gongo Mir Bez Natsizma (MBN), considerato uno strumento di propaganda russo.  “C’è una ragione per credere che sia coinvolto nelle operazioni di influenza russa, a causa delle quali il suo soggiorno in Estonia potrebbe costituire una minaccia per la sicurezza della Repubblica di Estonia, il suo ordine pubblico e la pubblica sicurezza”, ha detto il portavoce.




Proprio in relazione al suo ruolo anche come attento osservatore economico, molto recentemente, il 21 febbraio 2020, aveva rilasciato dichiarazioni ad un giornale azero circa la imminente visita in Italia del Presidente della nazione. Ecco il testo delle dichiarazioni:

Giulietto Chiesa: visita del presidente azero in Italia – evento simbolo di Baku, Roma
BAKU, Azerbaigian, 21 febbraio 2020

La visita di stato del presidente azero Ilham Aliyev in Italia è un evento emblematico e senza dubbio darà un forte impulso allo sviluppo e al rafforzamento delle relazioni tra Baku e Roma, ha detto  Giulietto Chiesa, famoso giornalista, scrittore, politico di spicco e personaggio pubblico italiano Tendenza 21 febbraio.
Chiesa ha affermato che la visita del presidente dell’Azerbaigian in Italia apre una nuova pagina nello sviluppo delle relazioni bilaterali.
“La cooperazione tra Azerbaigian e Italia si è recentemente sviluppata in modo dinamico, il che indica l’interesse reciproco degli Stati”, ha osservato Chiesa. “L’Italia è al primo posto tra i partner commerciali dell’Azerbaigian. Grandi volumi di petrolio azero vengono trasportati in Italia e l’Azerbaigian si colloca al primo posto nelle importazioni di petrolio del nostro paese, ed è stata stabilita la cooperazione nelle infrastrutture, nell’edilizia, nei trasporti, nell’agricoltura e nella produzione industriale. Allo stesso tempo, l’Azerbaigian collabora strettamente con le aziende italiane che operano in questi settori “.

“La Dichiarazione sul partenariato strategico tra Azerbaigian e Italia, firmata diversi anni fa, ha dato un forte impulso alla cooperazione e ha portato le relazioni bilaterali a un livello superiore”, ha aggiunto il politico. “Di conseguenza, i nostri paesi hanno instaurato relazioni bilaterali affidabili nei principali settori dell’economia, in particolare nel settore energetico. La cooperazione umanitaria migliora ogni anno, si stanno sviluppando legami culturali. Credo che i legami bilaterali nel settore energetico saranno ulteriormente intensificati con la piena attuazione del Southern Gas Corridor, un progetto su larga scala. ”

Chiesa ha osservato che la gamma di cooperazione bilaterale tra Baku e Roma si espanderà e porterà benefici in linea con gli interessi di Italia e Azerbaigian.
Inoltre, il politico europeo ha affermato che l’Azerbaigian svolge un ruolo attivo nel garantire la cooperazione e la sicurezza regionali, che è un indicatore di una ben ponderata strategia esterna dello stato.

Anche l’attuale  rappresentante ufficiale del ministero degli esteri russo Maria Zakharova ha postato su facebook il suo rincrescimento per la morte di Giulietto Chiesa,
” Condoglianze, è un conversatore interessante e un uomo straordinario”. ha scritto sulla sua pagina Facebook.

Maria Zakharova ha postato su fb alla morte di Giulietto Chiesa Maria Zakharova

Il famoso giornalista, pubblicista, personaggio politico e pubblico italiano Giulietto Chiesa è morto ieri sera per un attacco di cuore. Questa informazione è stata confermata all’agenzia  TASS domenica, da sua moglie Fiammetta Cucurnia.
Il giornalista, ex deputato europeo, ha dichiarato che il 4 settembre 2020, i media italiani in Russia avrebbero compiuto 80 anni.

FONTE:  en.trend.az | euobserver.com | ilpiccolo.net | wikipedia.org
IMMAGINI: Dino Ferretti | ilpiccolo.net | euronews.com | euobserver.com | wikipedia.org
Video: youtube.com

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Attualità e News Salute e Benessere

Covid-19 Arcuri contro le polemiche sul prezzo fisso delle mascherine

Polemiche sul prezzo fisso delle mascherine per covid-19

Covid-19 Arcuri contro le polemiche sul prezzo fisso delle mascherine: “Le sollevano i liberisti da divano”

Roma, 29 aprile – Il commissario straordinario all’emergenza Covid Domenico Arcuri (nella foto)  è andato giù pesante, nel corso del punto stampa sulla situazione dell’epidemia tenutasi ieri  nella sede della Protezione civile, puntando il dito contro quei “liberisti che emettono sentenze quotidiane da un divano con un cocktail in mano” e polemizzando con chi “dice che il
prezzo delle mascherine lo fa il mercato, sorseggiando i loro centrifugati”.

Una bacchettata (singolarmente simile, per  stile e lessico, alle “tirate” del segretario della Lega Matteo Salvini contro i radical chic e la sinistra “salottiera”) ovviamente originata dalla molte polemiche sollevate sull’ordinanza n.11 firmata dallo stesso Arcuri che due giorni fa ha stabilito che le mascherine chirurgiche debbano essere vendute al prezzo fisso di 50 centesimi di euro (al netto dell’Iva) su tutto il territorio nazionale.

“Lo Stato deve acquistare tutte le mascherine che trova. Io non ho emanato un’ordinanza che ha fissato il prezzo massimo di vendita delle mascherine ha affermato Arcuri, “nell’esclusivo interesse dei cittadini io ho fissato il prezzo massimo di acquisto. Credo che sia importante comprendere questa differenza”.




“Abbiamo rassicurato i produttori che compreremo tutto quello che produrranno” ha quindi proseguito il commissario. “In 105 ci hanno ringraziato, solo uno ha avuto qualche dubbi. Lo Stato deve produrre tutte le mascherine che può e incentivare la produzione come con il ‘Cura Italia’, l’idea che fissare un prezzo massimo abbatta la capacità dell’impresa italiana di produrne è superficiale o assai poco informata. È economia di guerra? No, è senso civico. È per sempre? No, finché il mercato non sarà libero. È un danno per i vergognosi speculatori, lo rivendico. Non ci saranno più le mascherine nelle farmacie e nei supermercati? Certo, nessuna che costi più di 0,50 euro”. E ancora: “Un genitore con un euro compra due mascherine per i figli e se lo fa in silenzio siamo contenti lo stesso”.

Poi l’annuncio: “Da lunedì distribuiremo 12 milioni di mascherine al giorno, tre volte l’attuale fornitura”
ha detto il commissario straordinario, insistendo molto sul refrain
“Sulla salute non si specula”.“Dal mese di giugno arriveremo a 18 milioni, dal mese di luglio 25 milioni e quando inizieranno le scuole a settembre potremmo distribuire 30 milioni di mascherine al giorno, undici volte quel che distribuivamo all’inizio dell’emergenza”.

Ciò non toglie che le perplessità sulla misura dell’ordinanza siano molte, anche tra gli stessi farmacisti, e al riguardo è stato lasciato intendere che nella giornata di oggi ci potrebbe essere un incontro tra il commissario e le rappresentanze di categoria.
Intanto, secondo quanto riferisce l’agenzia Agi, coloro che hanno contattato le cinque aziende italiane (Fab, Marobe, Mediberg, Parmon e Veneta Distribuzione) che hanno sottoscritto il contrattoc il commissario straordinario  si sono sentiti rispondere che non è prevista alcuna vendita diretta per i privati e le aziende.
Il ponte, quindi, è direttamente con chi sta gestendo per il governo questa emergenza sanitaria, che poi a sua volta distribuirà  i dispositivi sanitari.

Protestano soprattutto le aziende che hanno convertito la propria produzione. Ma dubbi sulla decisione di fissare il costo delle mascherine a 0,50 vengono avanzati anche dai partiti dell’opposizione e della stessa  maggioranza (Italia viva).
“I punti di distribuzione di mascherine sul territorio confidiamo possano crescere, e più saranno più semplice sarà la diffusione” ha tagliato corto Arcuri, sorvolando su alcune domande.




In ogni caso, sempre a proposito delle mascherine ieri è arrivata un’altra importante notizia dal ministro dell’Economia e delle finanze Roberto Gualtieri, audito in Parlamento sul Def: “Niente Iva per tutto il 2020“, ha annunciato il titolare del Mef, senza però fornire ulteriori dettagli su quando andrà in vigore la misura nè sui suoi dettagli applicativi.

FONTE: rifday.it
IMMAGINE: pixabay.com

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News Volontariato e società

Emergenza Covid 19: Dona una spesa. Sabato 2 maggio al via “San Martino per San Martino”, iniziativa solidale a favore della cittadinanza

La situazione emergenziale sanitaria si sta trasformando man mano in una crisi economica e sociale. Sono tempi duri e non ci si aspetta che la crisi economica alle porte sia breve. Un aiuto concreto per diverse famiglie della città è già una necessità da qualche mese e l’Amministrazione comunale si è impegnata, e continua a farlo, per essere di sostegno alla cittadinanza.

L’Istituzione Servizi al Cittadino si era già adoperata per emettere dei buoni per le spese alimentari in beneficio alle famiglie in difficoltà. Oggi però si attiva un’altra iniziativa solidale che conterà la sua riuscita su un impegno attivo di tutti. Si chiama “San Martino per San Martino” ed è un banco alimentare che si fonda sulla raccolta di prodotti alimentari, acquistati dai cittadini su base volontaria, destinati alla distribuzione a chi ne avesse bisogno.

La proposta è promossa dal supermercato “Iper La grande I” che, in collaborazione con l’Associazione Casa di Martino Onlus e con il sostegno del Comune, offrirà la possibilità di acquistare dei beni di prima necessità, tra i quali pasta, riso, carne, pesce in scatola, legumi, latte, salsa di pomodoro, sughi, biscotti, cereali, prodotti per a colazione e alimenti per l’infanzia che verranno lasciati in luoghi preposti nel supermercato. Della consegna giornaliera dei generi alimentari all’Associazione Casa di Martino se ne occuperà la protezione Civile e l’Associazione provvederà alla distribuzione a chi ne avrà bisogno.

«Donare diventa ora più che mai un canale prezioso, sostenuto non solo dalle istituzioni ma anche dai singoli. Ognuno a modo suo, con i mezzi a disposizione e con il proprio impegno civile può fare la differenza. Mai come oggi fare la spesa diventa un atto anche simbolico» dichiara il Sindaco, Franco De Santi.

Per informazioni: www.comunesanmartinobuonalbergo.it

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Serratura bloccata? Con quale nuova serratura sostituirla?

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  • 30 Aprile 2020

Sarà capitato un bel po’ di persone di trovarsi con la serratura bloccata e l’impossibilità di poter accedere in casa. Vuoi per un problema di allineamento della porta, vuoi per un tentativo di effrazione, il risultato è sempre lo stesso: la serratura è bloccata e tu non puoi entrare in casa.

Al di là dei problemi che possono insorgere nel blocco di una serratura potresti volerla cambiare e a questo punto bisogna scegliere un modello che sia adeguato alle esigenze della tua porta di casa.

Sirotec, che offre servizi di fabbro nella zona di Roma ed è raggiungibile all’indirizzo fabbroroma.com ci fornisce una lista di alcune serrature di sicurezza che potrebbero essere idonee all’acquisto attraverso internet.

Quale serratura scegliere?

Addentriamoci in questa analisi delle serrature che sono in circolazione sul web, avvertendo però che queste sono le più comuni e le più commerciali. Inoltre a seguire ci saranno alcuni consigli sull’installazione della serratura.

Mottura

Se si parla di serrature di sicurezza un marchio come quello Mottura è decisamente una scelta affidabile. Un modello che può andare bene è la versione con pomolo interno, ambidestra (la si può installare in entrambi i lati di apertura), e offre in dotazione 2 passanti per aste 1 cavallotto superiore 1 boccola a pavimento viti di montaggio.

Moia

Anche Moia è un bel marchio se pensi di sostituire la tua serratura bloccata con una nuova e che sia abbastanza sicura per casa. Ne abbiamo visto un modello con chiusura chiave interna, scrocco reversibile, chiusura triplice, con cilindro a pompa da 30 mm e parastrappo. Inoltre in dotazione puoi trovare 3 chiavi, ferrogliera bassa, placchetta esterna in ottone lucido, viteria di fissaggio. Ovviamente questa è ottima per una porta blindata ma non per una porta normale.

Yale

Un marchio più specializzato nei cilindri che nelle serrature complete però puoi trovare dei modelli discreti a prezzi accessibili. Per la tua porta blindata ti potrebbe far comodo una serratura con cilindro rotondo (si trovano principalmente da 25 mm di diametro per l’ esterno), pomello per l’ interno, che sia reversibile. Inoltre Yale da un tocco di estetica con delle verniciature in acciaio molto carine.

Alcune raccomandazioni

Se hai intenzione di sostituire la serratura è vivamente consigliato affidarsi ad un fabbro esperto. Questo perché è fondamentale che l’installazione sia eseguita al millimetro e quindi al momento della sostituzione si dovrà verificare l’allineamento della porta ed eventualmente effettuare delle modifiche alla stessa per far in modo che si possa installare a dovere.

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Musica e Video

Sindacato “Gargoyle” è il singolo del collettivo rap che anticipa l’album d’esordio “Limiti”

Il trio piemontese presenta un brano, intimo e malinconico, dove il cloud rap incontra gli accordi di chitarra elettrica del musicista e producer Federico Maraucci. 

 

“Gargoyle” è un brano nato dalla “sfida accettata” di collaborare con le chitarre elettriche del musicista, producer e sound engineer alessandrino, Federico Maraucci.

«Per noi era un esperimento in quanto si parlava di sonorità lontane dal nostro paradigma musicale di riferimento. Ma dopo un’iniziale fase di incertezza, abbiamo trovato la giusta strada da percorrere. Il filo rosso che lega le rispettive strofe, è la tendenza malinconica che accomuna tutti e tre, che risulta in questo caso “addolcita” dagli accordi di Federico e sgravata da un ritmo incalzante». Sindacato

Il singolo anticipa “Limiti”, l’album in uscita il 30 aprile 2020. Il disco comprende collaborazioni con il producer torinese Blue Jeans e con Federico Maraucci, anche responsabile della registrazione e del lavoro di mixing e mastering dell’intero progetto.

Le influenze artistiche sono principalmente riconducibili al cloud rap e alle correnti sperimentali ad esso affini, non tralasciando un’ispirazione legata a sottogeneri della trap e dell’hip hop. 

Le sonorità, elettroniche ed eteree, mirano a ricreare un’atmosfera avvolgente, che proietti l’ascoltatore in una dimensione surreale e sognante. Le liriche fanno riferimento ad un immaginario onirico, sentimentale e futuristico che sposa adeguatamente il sound plasmato dalle produzioni, senza prevaricare le peculiarità e le attitudini di ciascun membro del gruppo. 

Radio date: 24 aprile 2020

Pubblicazione album: 30 aprile 2020

Autoproduzione

 

BIO

Sindacato è un progetto musicale nato ad ottobre 2018. È un collettivo formato da Neverender, Poplejon e Jabba The Loot. Il primo si occupa delle produzioni, mentre il cantato è opera di tutti e tre i membri del gruppo. 

Il progetto nasce a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, ed è qui che si svolgerà un primo periodo dedicato alle sperimentazioni (alcune delle quali sono reperibili al canale Youtube “SINDACATO III”). 

Trasferitosi a Torino per gli studi, il Sindacato decide di impegnarsi nella produzione di un album che rappresenti la personalità del collettivo. Nasce così “Limiti”, in uscita il 30 aprile, anticipato dal singolo “Gargoyle”, in radio dal 24 aprile e “Schuko”, disponibile su Spotify e Youtube. 

 

 

Contatti e social

PAGINA IG: @sindacato3

 

POPLEJON 

Ig: poplejon_3rd

 

NEVERENDER 

Ig: neverender_3rd

 

JABBA THE LOOT

Ig: jabbatheloot_3rd

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Comunicati Salute e Benessere Società

Il bando 2020 per premiare le tesi su salute, sicurezza e sostenibilità

Comunicato Stampa

Il bando 2020 per premiare le tesi su salute, sicurezza e sostenibilità

 

Fino al 31 ottobre 2020 è possibile inviare gli elaborati per partecipare al nuovo premio indetto dalla Fondazione AiFOS per le migliori tesi di laurea su salute, sicurezza sul lavoro e sostenibilità.

 

Tutte le grandi emergenze, come quella attuale conseguente alla diffusione del nuovo coronavirus SARS-CoV-2 in Italia e nel mondo, fanno emergere la necessità di ripensare non solo le strategie per affrontare una pandemia, ma anche il rapporto con il nostro pianeta e la sostenibilità ambientale, economica e sociale delle nostre politiche.

Per questo motivo, malgrado l’emergenza COVID-19, la Fondazione AiFOS conferma anche per il 2020 il “Premio tesi di laurea nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro e sostenibilità”. Un concorso che nel 2019 ha visto la partecipazione di ben 212 tesi (109 sulla salute e sicurezza sul lavoro e 103 sulla sostenibilità) con studenti provenienti da tutta Italia o da Università online. E che ha premiato, lo scorso 29 gennaio presso la Sala Napoleonica di Palazzo Greppi dell’Università degli Studi di Milano, otto diverse tesi di laurea.

 

Il bando tesi di laurea 2020

Per favorire l’analisi delle problematiche e trovare nuove idee e proposte in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e in materia di sostenibilità, la Fondazione AiFOS, in collaborazione con l’Associazione AiFOS, indice il Bando Tesi di Laurea 2020 per tesi, discusse tra il primo novembre 2019 ed il 31 ottobre 2020, che trattino i seguenti temi:

  • Salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, declinata in uno dei seguenti ambiti:
    • ambito giuridico, normativo, organizzativo;
    • ambito tecnico, ingegneristico, medico;
    • ambito psicologico, educativo, formativo, relazionale.
  • Sostenibilità in ambito lavorativo, declinata in uno o più dei seguenti argomenti: benessere organizzativo, parità di genere, lavoro dignitoso, diversity management, conciliazione vita-lavoro, corretta gestione ambientale e consumo aziendale responsabile.

 

I destinatari del premio e la valutazione delle tesi

L’edizione 2020 del Premio Tesi di laurea è rivolta agli studenti laureati/laureandi autori di tesi di laurea triennale, specialistica, magistrale, dottorati di ricerca o master di primo livello e secondo livello, che non siano già risultati tra i vincitori nelle precedenti edizioni del premio.

Come sempre la valutazione delle tesi è affidata ad una Commissione valutatrice, nominata dal Presidente della Fondazione AiFOS e composta da membri esperti interni ed esterni, coadiuvata dalla segreteria tecnica della fondazione stessa.

 

La Commissione selezionerà:

  • 3 tesi di lauree triennali in materia di salute e sicurezza sul lavoro, una per ciascuno dei tre ambiti individuati (ambito giuridico, normativo, organizzativo; ambito tecnico, ingegneristico, medico; ambito psicologico, educativo, formativo, relazionale);
  • 3 tesi di lauree magistrali/master di primo livello in materia di salute e sicurezza sul lavoro, una per ciascuno degli ambiti individuati;
  • 1 tesi di dottorato/master di secondo livello in materia di salute e sicurezza sul lavoro rientrante in uno degli ambiti individuati;
  • 1 tesi in materia di sostenibilità.

 

Le 8 tesi selezionate avranno diritto a:

  • riconoscimento economico di € 500,00 (cinquecento);
  • pubblicazione della tesi sui siti di Fondazione AiFOS e di AiFOS;
  • attestato di partecipazione al concorso;
  • abbonamento on-line per un anno ai “Quaderni della Sicurezza”, la rivista scientifica AiFOS.

 

La partecipazione al premio tesi di laurea

La partecipazione è completamente gratuita e il termine ultimo per l’invio degli elaborati è fissato al 31 ottobre 2020.  Entro il mese di dicembre 2020 verrà comunicato l’elenco delle tesi vincitrici del premio.

 

Invitiamo, come ogni anno, i laureandi di tutte le università italiane ad elaborare e presentare le proprie tesi alla segreteria del Premio e i docenti a valorizzare i lavori di studenti meritevoli tramite la diffusione del bando di concorso.

 

Il link per poter scaricare il bando di concorso e la domanda di partecipazione alla selezione:

https://www.fondazioneaifos.org/index.php/premio-tesi-di-laurea

 

 

Segreteria del Premio: Fondazione AiFOS c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia, via Branze, 45 – 25123 Brescia Tel. 030.6595037 Fax 030.6595040 [email protected]

 

 

 

Ufficio Stampa Fondazione AiFOS

[email protected]

www.fondazioneaifos.org

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Comunicati

Insegne pubblicitarie per negozi: quale scegliere e autorizzazioni

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Il vantaggio assicurato dalle insegne per negozi per conquistare nuovi clienti

Affinché un’insegna pubblicitaria sia efficace deve avere la capacità di poter attirare l’attenzione di un pubblico distratto, esaltando allo stesso tempo il brand e l’attività commerciale.
La scelta del giusto prodotto dipende dal tipo di materiale selezionato e la superficie occupata, in base alle esigenze del cliente. Le insegne a led, ad esempio, sono in grado di esprimere il carattere dell’attività produttiva cui fanno riferimento.
L’insegna deve risaltare in un contesto in cui vi sono svariati stimoli visivi, i led poi assicurano una lunga durata e spese contenute, dal punto di vista del consumo di energia.
Le insegne non luminose d’altro canto permettono di risparmiare nell’investimento, ma vanno comunque fatte risaltare con una qualche tipo di illuminazione.

Il regolamento insegne pubblicitarie: autorizzazioni e imposte

Affinché le insegne pubblicitarie possano essere installate, va consultato il regolamento sulle insegne di esercizio.
In certi casi è sufficiente procedere con la segnalazione dell’installazione, attraverso la compilazione di un modulo che fa parte della Segnalazione Certificata di Inizio Attività. In altri contesti può essere indispensabile fornire una richiesta agli uffici per conseguire l’autorizzazione.
L’assenza dell’autorizzazione comporta significative sanzioni economiche.
Non va poi trascurato il capitolo “imposte”. Sì, perché all’installazione delle insegne è associato il pagamento di un’imposta che viene versata ogni anno. L’entità dell’imposta è definita dal Comune. Risultano in ogni caso determinanti la posizione dell’insegna, la dimensione e la presenza di forme di illuminazione.

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