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28 Aprile 2020

Comunicati

Digital development in Eni: il manager Luigino Lusuriello

“La tecnologia può esprimere il proprio potenziale solo se mettiamo al centro le persone, che devono essere libere di personalizzare gli strumenti sviluppati e così migliorare le proprie performance”: lo ha dichiarato Luigino Lusuriello, alla guida della trasformazione digitale di Eni.

Luigino Lusuriello

Il digitale in Eni secondo Luigino Lusuriello

Luigino Lusuriello è alla guida della trasformazione digitale di Eni dal 18 settembre 2018 in qualità di Chief Digital Officer. Il processo di digitalizzazione del Gruppo interessa la sicurezza delle persone e degli impianti, la decarbonizzazione, la transizione energetica, il miglioramento dell’efficienza e delle performance. La strategia è focalizzata a trovare soluzioni efficaci per portare nuovi strumenti che risultino utili per rafforzare il know-how già presente in società: “La tecnologia”, ha affermato più volte Luigino Lusuriello, “può esprimere il proprio potenziale solo se mettiamo al centro le persone, che devono essere libere di personalizzare gli strumenti sviluppati e così migliorare le proprie performance”. Tale processo comporta un grande sforzo di change management. È importante non sostituire l’esperienza, valore fondante di Eni, con la tecnologia, ma rafforzarla attraverso il digitale. “Nel nostro processo di trasformazione in campo digitale”, ha sottolineato il manager, “utilizziamo tutte le tecnologie disponibili sul mercato, singolarmente o combinate tra loro. Intelligenza artificiale, robotic process automation, deep learning, blockchain, IoT, realtà virtuale e aumentata”.

Luigino Lusuriello: le principali tappe professionali

Laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Genova, Luigino Lusuriello ha prestato servizio per quasi 2 anni come ufficiale del Genio navale nella Marina Militare Italiana. La sua carriera come manager inizia in Agip S.p.A., che gli affida il ruolo di progettista di strutture onshore e offshore nella Direzione Ingegneria. In seguito è Construction Yard Manager per la sede di Ravenna, mentre dal 1993 al 1994 è Platform Manager in Congo. Negli anni successivi è Manager – Production and Maintenance Technologies per la sede di Crema. La sua carriera si apre sul panorama internazionale nel 2004, dopo aver lavorato come Project Manager, Production Manager e Capo Distretto a Ortona e come Capo Distretto in Val d’Agri: Luigino Lusuriello è prima Managing Director di Eni Congo e poi di Eni UK. Nel 2009 completa inoltre la sua formazione con il corso “The Oxford Advanced Management and Leadership Programme” presso la Said Business School of Oxford. Nel 2011, prima di assumere l’attuale incarico, viene nominato Senior Vice Presidente Programma Iraq, mentre dal 2013 al 2018 è Executive Vice President Operations di Eni.

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Business

Rete unica, Vito Gamberale commenta la possibile fusione tra Tim e Open Fiber

Manager di lunga esperienza, Vito Gamberale è stato uno dei protagonisti del successo di Tim e si esprime in favore dell’ipotesi che porterebbe il Paese ad avere una rete tlc unica.

Vito Gamberale

Vito Gamberale: "Così lo Stato ha un’occasione per rientrare in Tim ma serve AD indipendente"

Smart working, telelavoro, servizi pubblici: se già da qualche anno la stabilità e la potenza di una connessione internet risultano fondamentali, lo saranno ancora di più nel futuro, in particolar modo se si vuole tenere conto degli effetti dell’attuale emergenza sanitaria. Per questo Vito Gamberale, attualmente Presidente di ITEЯ Capital Partners e con un passato da manager delle tlc, vede di buon occhio una delle ultime ipotesi che circolano in merito alla creazione di una infrastruttura di rete unica. Nelle ultime settimane, infatti, il Governo ha messo sul tavolo la possibilità di costituire una newco che all’interno potrebbe contenere sia Tim che Open Fiber, operatore wholesale only di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti nato con l’obiettivo di realizzare un’infrastruttura a banda ultralarga sul territorio nazionale. Entrambe le società sembrano essere predisposte all’accordo: non mancano tuttavia preoccupazioni riguardanti la trasparenza rispetto al mercato. Secondo Vito Gamberale il problema si potrebbe risolvere grazie alla nomina di un AD indipendente. Se portata a termine, l’operazione porterà solo giovamenti: da un lato, attraverso Cdp, il rientro dello Stato in Tim; dall’altro, la fine della rete "sdoppiata", caso più unico che raro in un Paese avanzato.

Dalla Sip alla Tim: il contributo di Vito Gamberale al mondo delle tlc

Nato a Castelguidone, in provincia di Chieti, Vito Gamberale è un Ingegnere Meccanico con un curriculum da top manager. Artefice della nascita di Tim, avvia il suo percorso professionale presso IMI, l’Istituto Mobiliare Italiano, dove si occupa della valutazione delle imprese che operano nel settore meccanico e siderurgico. In seguito è in Gepi, dove gli vengono affidate acquisizioni e privatizzazioni. Il 1991 è l’anno in cui assume uno degli incarichi più importanti della sua carriera: viene nominato Amministratore Delegato della divisione telefonia mobile di SIP. L’obiettivo della società era quello di integrarla alla divisione fissa, guidata da Antonio Zappi: nel 1994 nasce dunque Telecom Italia, mentre nel 1995 Tim, che si occupa della creazione e della gestione delle reti mobili. In pochi anni il risultato dell’operazione, grazie anche all’introduzione della carta prepagata ideata da Vito Gamberale, porterà la società a diventare leader mondiale delle telecomunicazioni.

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Comunicati News

Terna, la Strategy al 2030: l’intervista de “Il Sole 24 Ore” all’AD e DG Luigi Ferraris

Nuovi interventi da Nord a Sud, interconnessioni con l’estero e collegamenti tra le isole per una rete elettrica sempre più sicura e resiliente: il Piano di Sviluppo 2020 di Terna nell’intervista de “Il Sole 24 Ore” all’AD e DG Luigi Ferraris. Terna, il nuovo Piano di Sviluppo 2020: il commento dell’AD e DG Luigi Ferraris a “Il Sole 24 Ore”

Luigi Ferraris, AD Terna

Investimenti per oltre 14 miliardi di euro nel prossimo decennio destinati allo sviluppo e all’ammodernamento della rete di trasmissione elettrica nazionale, nell’ottica di abilitare la transizione energetica e incentivare la piena integrazione delle rinnovabili (in particolare eolico e fotovoltaico) in un sistema sempre più complesso. Quello di Terna è un “impegno consistente”, come lo ha definito l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris nell’intervista a “Il Sole 24 Ore” dello scorso 8 aprile, rilasciata in occasione della presentazione del Piano di Sviluppo 2020: “Il 7% in più del precedente piano, praticamente il doppio di quanto avevamo previsto nel 2017 (7,8 miliardi)”. Sono 27 i nuovi interventi inseriti nel piano che “porteranno alla realizzazione di 300 chilometri di nuove linee, con una particolare attenzione al riassetto di reti già esistenti in punti nevralgici dell’infrastruttura nazionale, dal quale discenderà la dismissione di oltre 400 chilometri di elettrodotti ormai vetusti”: nell’arco di piano saranno 3.800 chilometri le linee sostituite nel complesso. “Stiamo assistendo a una reingegnerizzazione del sistema elettrico che riguarda la rete italiana, ma anche quella del Vecchio Continente. Per effetto della transizione energetica siamo passati da un sistema monodirezionale a un modello più complesso con flussi di energia a più direzioni e fonti di produzione molteplici e questo comporta anche la necessità di investire molto in digitalizzazione e innovazione per gestire una mole enorme di dati” ha sottolineato Luigi Ferraris nell’intervista ripresa anche da Dagospia.

Terna, Piano di Sviluppo 2020: il valore dei nuovi investimenti nella presentazione dell’AD e DG Luigi Ferraris

I “progetti strategici” definiti nel nuovo piano decennale di Terna “serviranno innanzitutto a rafforzare lo scambio lungo il corridoio nord-sud perché dobbiamo garantire il passaggio dell’energia rinnovabile, prodotta soprattutto al centro-sud, verso il nord della penisola dove si concentra il grosso del fabbisogno”: lo ha spiegato l’AD e DG Luigi Ferraris richiamandone alcuni. Il Sacoi3, l’ammodernamento dell’elettrodotto tra Sardegna, Corsica e Toscana, porterà alla costruzione di un nuovo cavo sottomarino (nel 2024 l’avvio del primo cavo). E ancora il “Tyrrhenian Link”, il nuovo collegamento tra Sicilia, Sardegna e Campania che è parte di quel set di azioni “indispensabili per gestire l’annunciato spegnimento delle centrali a carbone entro il 2025 (phase out), insieme alla crescita delle rinnovabili, agli accumuli, in particolare idroelettrici, e a nuova capacità termoelettrica di picco grazie alla piena operatività del mercato delle capacità (capacity market)”. Sul fronte delle interconnessioni con l’estero “i progetti principali sono la nuova linea con la Francia, che entrerà in servizio il prossimo anno, l’interconnessione con l’Austria, ma poi ci sono altri nuovi collegamenti, tra cui quello con la Tunisia, che andremo a sviluppare nel medio-lungo termine”. Una necessaria accelerazione degli investimenti anche nell’ottica di contribuire significativamente alla ripartenza del Paese, secondo quanto ha annunciato Luigi Ferraris: “Come ha dimostrato uno studio del Politecnico di Milano ogni miliardo investito da Terna in Italia produce 15mila nuovi posti di lavoro, tra diretti e indiretti. Noi abbiamo già in rampa, da quest’anno, 1,5-1,6 miliardi di investimenti annui che supereranno i 2 miliardi quando entreremo nel vivo della realizzazione di grandi infrastrutture come il Tyrrhenian Link e il Sacoi 3″.

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News

A PALAZZO CREBERG LA CULTURA NON SI FERMA: MOSTRE E VISITE VIRTUALI

Non si fermano le attività espositive e culturali che Fondazione Creberg aveva programmato per l’anno 2020, secondo nuove modalità compatibili con l’emergenza sanitaria in corso e con le restrizioni che ci vengono imposte nella vita di tutti i giorni.

Il ricco calendario di iniziative previsto viene sostanzialmente confermato in modalità virtuale; in particolare le mostre programmate verranno mantenute e saranno accessibili al pubblico attraverso percorsi online che consentiranno la visione delle opere e un primo approfondimento delle tematiche trattate. I cataloghi delle esposizioni principali verranno comunque realizzati nelle consuete modalità, molto apprezzate dal pubblico, e saranno consultabili, in prima fase, online – con possibilità per il “visitatore virtuale” di scaricarli – e poi nella consueta forma di pubblicazione cartacea con modalità di distribuzione fisica che verranno di volta in volta comunicate.

Prosegue pure il programma “Grandi Restauri”, la storica iniziativa che ha comportato ad oggi il recupero di numerosi dipinti di Chiese e di Istituzioni del territorio (ad oggi 94 dipinti riguardanti 60 opere); gli interventi di ripristino dei capolavori saranno costantemente documentati e presentati al pubblico con suggestive immagini relative alle opere e al delicato lavoro svolto dai restauratori.

I supporti video (relativi alle mostre principali, alle mostre itineranti, ai restauri in corso, a pillole culturali, a spettacoli…) saranno resi accessibili attraverso il sito www.fondazionecreberg.it, ovvero nei profili Facebook, Instagram e Youtube (circa 2.000 followers) di Fondazione Credito Bergamasco.

La Newsletter della Fondazione, che conta oltre 8.000 iscritti, verrà valorizzata; oltre a fornire la consueta e apprezzata informativa periodica sulle principali attività svolte dalla Fondazione e sugli eventi virtuali programmati, a partire dal mese di maggio verrà realizzato un percorso online di approfondimento virtuale del Palazzo Storico del Credito Bergamasco (storia, architettura, fregi, patrimonio artistico…) con un appuntamento settimanale e con collegamenti tematici a percorsi culturali nella Città o nella provincia di Bergamo.

Come evidenza Angelo Piazzoli, Segretario Generale della Fondazione Credito BergamascoIn attesa di tornare in futuro – quando sarà consentito e in tutta sicurezza – alla visione diretta delle opere e alla partecipazione personale agli eventi culturali e artistici, intendiamo proseguire in modo efficace la nostra attività culturale utilizzando l’appassionata community (oltre 10.000 persone) che nel tempo si è formata attorno alla Fondazione, attraverso la Newsletter e i profili Facebook, Instagram, Youtube. I canali social ci consentono inoltre di dar corso a nuove iniziative; stiamo pensando a una nuova modalità espositiva, chiamata “Finestra d’artista”, che consentirà di presentare da remoto mostre dedicate a artisti in forma smart, creando un ulteriore filone della nostra pianificazione volta a valorizzare le variegate e multiformi espressioni d’arte dei nostri territori.”

“Le nostre iniziative artistiche – conclude il Segretario Generale – affiancano l’attività liberale che la Fondazione da sempre esercita negli ambiti della solidarietà sociale, dell’education, della cultura, della ricerca medica e scientifica; queste ultime, in questo difficile periodo, sono state ulteriormente rafforzate con significative erogazioni operate (e in corso di ulteriore pianificazione) in favore di istituzioni e formazioni sociali operanti in prima linea nella emergenza sanitaria in corso.”

 

 

Calendario

Ogni giorno è Pasqua

Salvatore Accolla, un outsider fra le pietre della Magna Grecia

a cura di Angelo Piazzoli, Daniela Rosi e Tarcisio Tironi

Dal 9 maggio la mostra sarà visitabile virtualmente sui canali social della Fondazione Credito Bergamasco.

Dal 26 luglio, fermo restando il video relativo alla mostra online, sarà consultabile la versione online del catalogo sul sito della Fondazione.

 

Opere di Misericordia

Fabio Agliardi

a cura di Angelo Piazzoli, Daniela Rosi e Tarcisio Tironi

Dal 12 giugno la mostra sarà visitabile virtualmente sui canali social della Fondazione Credito Bergamasco.

Dal 5 settembre, fermo restando il video relativo alla mostra online, sarà consultabile la versione online del catalogo sul sito della Fondazione.

Dal 17 ottobre, fermo restando il video relativo alla mostra online, sarà prevista un’iniziativa a sorpresa.

 

Oltre la POP ART la MEC-ART italiana

a cura di Angelo Piazzoli e Paola Silvia Ubiali

La mostra Oltre la POP ART. La MEC-ART italiana si sarebbe dovuta tenere a Palazzo Creberg dal 7 maggio al 5 giugno; è stata rinviata al 3 ottobre fino al 6 novembre. L’esposizione verrà inaugurata il 3 ottobre.

 

Il senso della misura

Opere di Marco Grimaldi

a cura di Angelo Piazzoli e Paola Silvia Ubiali

Dal 13 novembre mostra sarà visitabile virtualmente sui canali social della Fondazione Credito Bergamasco.

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Business

Serenissima Ristorazione e l’iniziativa a Spello

Anche Serenissima Ristorazione contribuisce, con una iniziativa locale coordinata dal Comune di Spello, all’aiuto nella situazione di emergenza generata dal Covid-19 e regala 6 quintali di generi alimentari freschi e a lunga conservazione, di qualità e bio, a 75 famiglie residenti a Spello.

Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione: l’iniziativa in sinergia con il Comune di Spello e le realtà locali di volontariato

Numerose famiglie residenti nel Comune di Spello, in provincia di Perugia, riceveranno prodotti alimentari e generi di prima necessità donati da Serenissima Ristorazione, già presente e attiva negli istituti scolastici di Spello, Cannara e Amelia per l’organizzazione del servizio mensa. L’iniziativa, coordinata dal Comune di Spello in sinergia con le realtà associative locali di volontariato, fa parte dei progetti di partenariato locale su cui la municipalità è da sempre molto attiva e punta a garantire un primo supporto reale e tangibile ai nuclei familiari che maggiormente risentono della crisi economica, sociale e alimentare conseguenza della pandemia del Coronavirus. Nel complesso, sono oltre 6 quintali di generi alimentari, in parte provenienti dalle eccedenze di magazzino sul territorio attualmente non impiegate a causa della chiusura delle mense scolastiche e in parte comprate appositamente dal Gruppo per dare via al progetto. Si calcola che il cibo donato da Serenissima Ristorazione possa contribuire a soddisfare le necessità di 75 nuclei familiari, garantendo alimenti pronti per l’uso e alcuni fondamentali per altre preparazioni casalinghe. Tra questi, materie prime di alta qualità a lunga conservazione quali pasta di semola di grano duro biologica, fette biscottate, pangrattato bio, pomodori pelati, carne e pesce in scatola e dolci, ma anche derrate fresche come 200 panetti di burro bio e più di 500 confezioni di spremuta d’arancia fresca biologica.

L’intervento di Miriana Leoni, Responsabile per l’Umbria di Serenissima Ristorazione

Le derrate saranno trasferite dai magazzini di Serenissima Ristorazione alla mensa del collegio di Agraria dell’Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario (ADISU) a Perugia. Da qui saranno poi smistati dalle Associazioni di Volontariato. Per la realtà guidata da Mario Putin questa è la seconda iniziativa portata avanti con il territorio perugino: nei primi tempi della pandemia infatti la società e l’ADISU di Perugia avevano cooperato unite per la distribuzione dei pasti ad alcuni studenti fuori sede della facoltà di Ingegneria che erano stati bloccati a Perugia dalla quarantena e lontani da casa. "In questi giorni così difficili per le famiglie, le imprese e le comunità abbiamo pensato di voler testimoniare la nostra vicinanza ai territori in cui operiamo con un gesto semplice ma importante. Ogni giorno prepariamo pasti freschi con alimenti di prima qualità per gli studenti delle scuole del territorio, ci mancano i loro sorrisi in pausa pranzo. Con questa iniziativa speriamo di portare a casa delle famiglie in difficoltà un po’ di quel sorriso che i ragazzi ci regalano ogni giorno. Serenissima Ristorazione ha fornitori di materie prime di qualità cui si è rivolta per un approvvigionamento speciale, che desidera condividere con la comunità per combattere assieme questo nemico invisibile. Ringraziamo di cuore il Comune di Spello, le associazioni di Volontariato per aver collaborato con noi per la piena realizzazione di questa iniziativa". Queste le parole a commento dell’iniziativa da parte di Miriana Leoni, Responsabile del Gruppo in Umbria.

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Business

Chief Integration Officer: il percorso professionale di Umberto Benezzoli

La fusione tra Sicuritalia e il Gruppo Ivri ha portato alla nascita di un gigante della sicurezza privata: dietro il successo, il lavoro di Umberto Benezzoli, Chief Integration Officer.

Umberto Benezzoli

Umberto Benezzoli, CIO del Polo italiano della sicurezza privata

Per stare al passo, le realtà aziendali sono in continua evoluzione: senza dubbio, uno dei momenti più delicati per una società è quando si appresta a concludere l’acquisizione di un altro soggetto. È qui che entra in campo la figura del Chief Integration Officer. Umberto Benezzoli, in tale ruolo per Sicuritalia, si è occupato della fusione con il Gruppo Ivri: il risultato è stata la creazione di un Polo della sicurezza privata che in Italia, al momento, non ha rivali. In che modo il manager è stato responsabile di questa importante operazione? Un CIO fa da ponte tra la società e le sue filiali al fine di raggiungere gli obiettivi di business. Nel caso di un’acquisizione, svolge una funzione ancora più specifica: integrare i processi aziendali originari con quelli del soggetto acquisito. Per questo motivo spesso il CIO assume un ruolo ufficiale anche nella controparte: nel caso in questione, Umberto Benezzoli è stato infatti nominato Consigliere Delegato di Gruppo Ivri, in modo da gestire al meglio lo sviluppo della nuova governance e delle risorse umane e finanziarie.

Come si diventa CIO: l’esperienza professionale di Umberto Benezzoli

Il ruolo di CIO può presentare diverse sfumature: negli ultimi anni, la figura professionale sta allargando i suoi orizzonti soprattutto grazie ai nuovi sistemi IT. In generale, qualunque sia il campo di applicazione del concetto di “integration”, come prima cosa il CIO ha bisogno di avere una visione ampia del business. I numeri del nuovo Gruppo Sicuritalia-Ivi testimoniano di un lavoro ben svolto: 15.000 dipendenti, 650 milioni di fatturato e un’offerta di servizi che va dalla protezione h24 fino ai più sofisticati sistemi di sicurezza informatici. Le esperienze di Umberto Benezzoli sono numerose e coprono diversi settori produttivi, oltre ad un importante percorso in realtà istituzionali. I ruoli di responsabilità ricoperti in realtà come AGCOM, Promotor International, FNM S.p.A. e Roland Berger hanno fatto sì che acquisisse competenze diversificate: amministrazione, contabilità, risorse umane, per citarne alcune. Ed è proprio questa sorta di “eclettismo” che rende efficace la missione del Chief Integration Officer.

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Comunicati

Almo Collegio Borromeo: attività e offerta formativa

L’Almo Collegio Borromeo, istituto privato riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, offre ai propri studenti una gamma di soluzioni formative a 360 gradi, dai workshop agli incontri con i migliori esperti del mondo universitario e imprenditoriale.

Almo Collegio Borromeo

La storia dell’Almo Collegio Borromeo

L’Almo Collegio Borromeo affonda le sue radici nel pieno dell’epoca moderna. Viene fondato infatti nel 1561 grazie all’iniziativa di San Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, il quale lo immagina come un luogo dove gli studenti meritevoli, ma privi di mezzi economici di sostentamento, possano proseguire i propri studi all’Università di Pavia. Divenuto nel 1992 ente morale, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha esteso le proprie attività anche all’estero grazie alle numerose collaborazioni internazionali, ad esempio con il Corpus Christi College di Cambridge e l’Università di Salta in Argentina. L’Almo Collegio Borromeo, guidato dal Rettore Alberto Lolli, offre quotidianamente servizi e attività ad oltre 190 tra ricercatori, studenti e docenti provenienti da tutto il mondo, mettendo a loro disposizione una Biblioteca con 80mila volumi, aule multimediali e un ricco archivio storico. Ogni anno sede del Trofeo dei Collegi, durante il quale gli studenti possono confrontarsi in diverse discipline atletiche, l’istituto privato dispone di propri campi sportivi. Spazio inoltre anche ai servizi di vitto e alloggio, nonché di assistenza religiosa, morale e culturale.

Almo Collegio Borromeo: i servizi e le attività per gli studenti

Collegio di merito più antico d’Italia, l’Almo Collegio Borromeo promuove la cultura in tutte le sue espressioni e ad ogni livello, con lo scopo di dare vita ad un vero e proprio laboratorio di pensiero, aperto a chiunque voglia attingerne. Tantissime sono infatti le attività extra formative e curriculari organizzate per gli studenti: concerti, conferenze, B-talk, corsi non accreditati. A ciò si vanno ad aggiungere i numerosi corsi accreditati presso l’Università di Pavia, rivolti a tutti gli studenti dell’Ateneo, e previo superamento del relativo esame, che garantiscono il riconoscimento in CFU. Sull’esempio delle volontà espresse dai suoi fondatori, San Carlo e Federico Borromeo, l’Almo Collegio Borromeo fa della musica un importante strumento pedagogico sin dal momento della fondazione: prova ne è l’aula dedicata all’ascolto e all’educazione musicale, la quale ospita il Coro e l’Orchestra del Collegio (aperti agli studenti previa audizione e selezione). Oltre alla vasta offerta formativa dedicata a tutti gli alunni, comprensiva di orientamento al lavoro, workshop, seminari e incontri con imprenditori e docenti, il Collegio mette a disposizione una rete di coaching e tutoring (senior e junior) per assistere gli studenti nel proprio percorso di maturazione sia umana, sia accademica.

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Eventi News

Giovedì 30 aprile il nuovo webinar per pensieri nuovi “Comunicazione virale durante la quarantena”

Continua la rassegna digitale aperta a tutti “Out of the box. Ciclo di webinar per pensieri nuovi”

Chiusi in casa, angosciati e annoiati andiamo quotidianamente alla ricerca di notizie che spesso risultano contrastanti tra loro. Sommersi da numeri, teorie e interviste, i “non addetti ai lavori” si pongono costantemente una domanda: dove sta la verità? Soprattutto oggi, con in corso la prima pandemia ai tempi dei social, il mondo dell’informazione sta cambiando e ci sta cambiando.

Comunicazione ‘virale’ durante la quarantena è il titolo del webinar di giovedì 30 aprile ore 10, aperto a tutti, condotto da Alessandro Dell’Orto, docente di “Linguaggi del giornalismo” all’Università di Pavia, giornalista e opinionista.

L’appuntamento è parte di “Out of the Box. Ciclo di webinar per pensieri nuovi”, una rassegna a partecipazione libera, completamente digitale, organizzata dall’istituto paritario iSchool di Bergamo per rispondere alla sfida a cui in questo momento la scuola è chiamata: insegnare ai tempi di Covid 19, facendo crescere le nuove generazioni con una didattica del tutto diversa rispetto a qualsiasi modello precedentemente conosciuto e sperimentato.

Per accedere al programma e ai webinar, visitare la sezione “esperienze” del sito high.ischool.bg.it

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Comunicati

Elisabetta Ripa: Open Fiber completerà i lavori entro il 2023

Open Fiber completerà i lavori entro il 2022 in tutte le regioni, tranne in Piemonte, Lombardia e Veneto che richiederanno un anno in più: lo ha confermato l’AD Elisabetta Ripa in una recente intervista rilasciata a “La Stampa”.

Elisabetta Ripa

Elisabetta Ripa: lo stato dei lavori di Open Fiber

“In due anni abbiamo collegato 8,5 milioni di case, siamo la terza rete in fibra in Europa dietro la spagnola Telefonica e la francese Orange. E siamo il primo operatore wholesale”: lo ha affermato Elisabetta Ripa, AD di Open Fiber, in una lunga intervista rilasciata a “La Stampa”. I lavori verranno portati a termine entro il 2022 in tutte le regioni, ad eccezione di Piemonte, Lombardia e Veneto che saranno completate nel 2023. Questi sono i piani illustrati dall’AD, che ha anche sottolineato come i lavori siano iniziati nel 2018. “I servizi sono già disponibili per la collettività in oltre 250 comuni. Stiamo accelerando la messa a disposizione di un’infrastruttura che, ricordiamolo, per funzionare deve essere completata”. Per sostenere la ripresa e l’occupazione è fondamentale investire nelle infrastrutture digitali: nel 2018 i lavoratori erano 5mila nell’indotto, quest’anno sono diventati 14mila. L’emergenza che stiamo vivendo potrebbe quindi trasformarsi in un’occasione per il rilancio delle Tlc: “È un corso accelerato di digitalizzazione che contribuirà a una maggiore adozione di servizi evoluti”, ha spiegato Elisabetta Ripa.

Elisabetta Ripa: il percorso professionale

Laureata in Economia e Commercio presso l’Università La Sapienza, Elisabetta Ripa è oggi alla guida di Open Fiber in qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale. Il suo iter professionale ha inizio nel 1988 in PromoMedia Italia. Entra in Gruppo Telecom Italia nel 1990: è un’esperienza lavorativa di grande rilevanza, che permette a Elisabetta Ripa di ricoprire incarichi di crescente responsabilità. Nel 2013 diventa Amministratore Delegato del Gruppo Sparkle e successivamente ricopre lo stesso ruolo per Telecom Argentina S.p.A. Tra il 2016 e il 2017 è Amministratore Indipendente di Open Fiber. Passa alla guida della società nel 2018. Open Fiber nasce per garantire la copertura delle maggiori città italiane e il collegamento delle aree industriali. L’obiettivo finale è realizzare una rete a banda ultralarga pervasiva ed efficiente: in questo modo si contribuisce alla competitività del “Sistema Paese”, nonché allo sviluppo di un’industria sempre più innovativa e tecnologica.

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Business

Come acquistare bitcoin Guida passo passo

Bitcoin è nelle notizie di oggi più che mai. Grazie ai prezzi alle stelle e ad un continuo sali scendi, tutti sono interessati a imparare come vendere e comprare Bitcoin. Come la forma più popolare di criptovaluta ( e la tecnologia blockchain che lo alimenta) Bitcoin è ora ampiamente accettato in tutto il mondo e ha un numero crescente di applicazioni. Prima di poter accedere a tutto ciò, devi prima sapere dove andare per acquistare e archiviarlo.

Ci sono alcuni passaggi che devi compiere per effettuare il tuo primo acquisto, ma se sei pronto e disposto a seguirti, ti insegneremo rapidamente come acquistare Bitcoin.

acquistare bitcoin

Consigli veloci per acquistare bitcoin

Sebbene ogni passaggio tenga in considerazione, questi sono i punti principali che devi considerare quando si tratta di effettuare il tuo primo acquisto di Bitcoin:

  • Installa un portafoglio Bitcoin offline e imposta una password complessa per proteggerlo.
  • Crea un account su Coinbase (e la sua piattaforma di trading, Coinbase Pro, se desideri un controllo aggiuntivo).
  • Scegli il tuo metodo di pagamento preferito.
  • Compra un po ‘di Bitcoin.

Passaggio 1: trova un buon portafoglio Bitcoin

I “portafogli” digitali vengono utilizzati per archiviare Bitcoin fino a quando non si è pronti a spenderli o scambiarli con un’altra valuta. I portafogli variano in termini di funzionalità, piattaforme su cui possono essere utilizzati e sicurezza, quindi è importante sceglierne uno che funzioni per te, anche se probabilmente dovresti evitare quello evangelizzato da John McAfee .

Per iniziare, la soluzione migliore è utilizzare il portafoglio che ti viene fornito automaticamente sul nostro scambio consigliato, Coinbase. Tuttavia, è anche una buona idea impostare un portafoglio che non sia collegato a uno scambio per garantire che avrai accesso immediato al tuo Bitcoin anche in caso di travolgente traffico o chiusura del sito.

Ecco le nostre opzioni consigliate:

Exodus :  un’applicazione offline all-in-one con supporto per una serie di criptovalute, tra cui Bitcoin, Exodus è gratuita da usare, ha un trading con cambio di forma integrato e include alcuni semplici strumenti grafici per aiutarti a visualizzare il tuo portafoglio di criptovaluta.

Micelio :  questo è un popolare portafoglio mobile noto per essere compatibile con tecnologie più avanzate, come i portafogli hardware Trezor (per la massima sicurezza) e Tor.

Bitcoin Core :  una scelta gratuita e open source che funge da nodo Bitcoin, Bitcoin Core fa un ottimo lavoro nella verifica dei pagamenti, accettando solo pagamenti da blockchain validi.

Per dare un’occhiata ad alcuni dei nostri portafogli preferiti, ecco una guida più approfondita ai migliori portafogli Bitcoin .

Nota: anche se un portafoglio online va bene per il tuo primo acquisto di Bitcoin, se ti trovi con molte criptovalute preziose a causa del trading o di un aumento di valore, assicurati di memorizzarlo in un portafoglio “cold storage” offline per la massima protezione.

Passaggio 2: scegli il trader di Bitcoin giusto

Il posto migliore per effettuare il tuo primo acquisto Bitcoin è in uno scambio. Ci sono molti scambi là fuori, con prestazioni variabili. Alcuni sono meno affidabili di altri e alcuni possono essere piuttosto limitati, quindi è importante scegliere lo scambio giusto per cominciare. Ti consigliamo di utilizzare Coinbase , anche se non c’è nulla di male nel controllare la concorrenza utilizzando un sito di confronto di scambi Bitcoin .

La registrazione per un account Coinbase è semplice, anche se dovrai fornire una forma di identificazione. Ciò può comportare l’invio di una copia del tuo ID foto e potenzialmente anche l’invio di un’immagine live del tuo viso tramite webcam. Queste regole sono importanti da seguire in quanto consentono al / ai sito / i di conformarsi alle normative del cliente.

Sebbene Coinbase da solo ti consentirà di acquistare e vendere Bitcoin, vale anche la pena iscriversi alla sua piattaforma di scambio collegata  , Coinbase Pro , che ti darà un maggiore controllo sui tuoi acquisti.

Se preferisci intraprendere un percorso più diretto nell’acquisto di Bitcoin, puoi scegliere di utilizzare un servizio peer-to-peer come LocalBitcoin o BitQuick . Offrono una gamma più ampia di opzioni di pagamento e ti consentono di acquistare Bitcoin direttamente da un venditore senza l’intermediario dello scambio. Se scegli di utilizzarli e prevedi di fare trading di persona, assicurati di incontrarti in un luogo sicuro.

Passaggio 3: selezionare il metodo di pagamento

Gli scambi accettano una varietà di opzioni di pagamento, anche se si dovrebbe fare attenzione ai siti di truffa. Coinbase consente trasferimenti di conto bancario e carta di credito o debito per i pagamenti, anche se una soluzione di pagamento deve essere collegata al tuo conto prima di poter effettuare uno scambio. Coinbase ha recentemente aggiunto PayPal come opzione per il trasferimento, anche se ci sono alcuni avvertimenti.

Nota: i bancomat Bitcoin ti consentono di scambiare Bitcoin in portafogli compatibili con denaro contante. Questi sportelli bancomat sono disponibili in un numero limitato di città  e offrono un’alternativa al prelievo di denaro tramite uno scambio. Ancora una volta, la maggior parte degli scambi e dei portafogli online non tratterà direttamente con i contanti.

Passaggio 4: acquista alcuni Bitcoin e conservali nel tuo portafoglio

Gli scambi ti forniscono informazioni su quanti (o quanti) bitcoin puoi acquistare per specifiche somme di denaro. Tuttavia, a causa della sua natura volatile, i prezzi dei bitcoin possono variare notevolmente in base allo scambio e di momento in momento. Ciò significa che anche se hai molti soldi da bruciare, probabilmente comprerai una frazione di Bitcoin. Non c’è niente di sbagliato in questo, e per la maggior parte delle persone, questa è la strada che seguiranno, poiché pochi ma i ricchi possono permettersi più Bitcoin in una volta sola.

Per fare il tuo primo scambio, inserisci la quantità di Bitcoin che desideri acquistare nel campo fornito e fai clic sul pulsante Acquista. Su Coinbase o Coinbase Pro, questo sarà un ordine di acquisto di mercato di base, che acquisterà Bitcoin al miglior prezzo di mercato. In alternativa, è possibile effettuare un ordine limite, che consente di impostare un prezzo che si è disposti a pagare per un determinato importo e un trade avverrà solo se tale importo si presenta a quel prezzo.

Una volta effettuato l’acquisto, il tuo nuovo Bitcoin verrà archiviato nel tuo portafoglio Coinbase. Dovresti quindi cercare l’opzione per trasferire questi fondi all’indirizzo del portafoglio Bitcoin che hai creato che è fuori borsa. Dovrai pagare una piccola commissione per farlo, ma questo è parte integrante dei trasferimenti Bitcoin. Fortunatamente, le commissioni per tali operazioni sono lontane dal loro picco.

Nota importante: i trasferimenti di bitcoin possono essere un po ‘sporadici. A differenza di altre negoziazioni in valuta, quando acquisti fondi Bitcoin, la transazione deve essere registrata nella blockchain e confermata. Questo può richiedere del tempo, soprattutto durante le ore di trading. Non è raro che un trade impieghi un’ora o due per essere completato, quindi potresti non voler saltare immediatamente sul tuo conto e iniziare a spostare fondi.

Passaggio 5: preparati a usarlo

Sia che tu preveda di vendere il tuo Bitcoin (eventualmente con profitto) o di usarlo per acquistare qualcosa, sii pronto a farlo in un momento. Il valore di Bitcoin oscilla in modo piuttosto selvaggio, quindi è importante che il tuo gioco finale sia pianificato all’inizio. Preparati a creare un account venditore ora o scopri come acquistare ciò che desideri con esso prima di iniziare effettivamente a effettuare un acquisto. In questo modo, quando sarà il momento, non avrai fretta nel completare le tue transazioni.

Per uno sguardo a dove puoi spendere il tuo Bitcoin, ecco un elenco di  negozi online compatibili . Leggi sempre le recensioni e la stampa fine prima di effettuare qualsiasi acquisto o scambio con il tuo Bitcoin.

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