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23 Gennaio 2020

Salute e Benessere

China coronavirus, il ministero della salute invia circolare con indicazioni operative

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  • 23 Gennaio 2020
china coronavirus quarantena

Roma, 23 gennaio – Di fronte all’allerta ormai mondiale provocata dai casi crescenti di infezione da 2019-nCoV , il nuovo coronavirus partito da Wuhan, metropoli cinese della provincia di Hubei, anche il nostro ministero si è subito mosso predisponendo le prime misure di sbarramento. Intanto, è stata subito costituita un’apposita task force che si è insediata ieri al ministero della Salute, con il compito di coordinare ogni iniziativa utile a prevenire e contrastare il fenomeno. E, sempre ieri, con una circolare inviata ad assessorati regionali alla Salute, Ordini professionali di medici e infermieri, ministeri degli Esteri, Difesa e Trasporti e altri enti sanitari, sono state diramate tutte le raccomandazioni sulla polmonite da 2019 noCov, a partire dalle misure da assumere in caso di sospetta infezione da 2019-nCoV, con la raccomandazione di segnalarla entro 24 ore dalla rilevazione, secondo quanto stabilito dal Regolamento sanitario internazionale.

La circolare (qui il testo reso disponibile sul portale Fnomceo) fornisce una definizione di caso provvisoria per la segnalazionè a cui attenersi, sintetizzata in tre punti. Deve essere, in primo luogo, presente una “infezione respiratoria acuta grave” (Sari), con febbre e tosse tale da richiedere  il ricovero in ospedale, senza altra eziologia che spieghi pienamente la presentazione clinica (i medici dovrebbero prestare attenzione anche alla possibilità di presentazioni atipiche in pazienti immunocompromessi). Deve essere presente inoltre “uno qualsiasi di questi elementi: storia di viaggi a Wuhan, provincia di Hubei, Cina, nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia; oppure la malattia si verifica in un operatore sanitario che ha lavorato in un ambiente dove si stanno curando pazienti con infezioni respiratorie acute gravi, senza considerare il luogo di residenza o la storia di viaggi”.

Il secondo elemento per la definizione del caso è che si tratti di una “persona che manifesta un decorso clinico insolito o inaspettato, soprattutto un deterioramento improvviso nonostante un trattamento adeguato, senza tener conto del luogo di residenza o storia di viaggio, anche se è stata identificata un’altra eziologia che spiega pienamente la situazione clinica”. Il terzo elemento è che si tratti di “una persona con malattia respiratoria acuta di qualsiasi grado di gravità che, nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della malattia, presenta una delle seguenti esposizioni: contatto stretto con un caso confermato sintomatico di infezione da nCoV; oppure una struttura sanitaria in un Paese in cui sono state segnalate infezioni nosocomiali da nCoV; oppure ha visitato o ha lavorato in un mercato di animali vivi a Wuhan. Contatto stretto con animali (se la fonte animale viene identificata) nei paesi in cui il nCoV è noto che circoli nelle popolazioni animali o dove si sono verificate infezioni umane per presunta trasmissione zoonotica”.

I casi, ricorda la circolare, devono essere segnalati al ministero della Salute, direzione generale della Prevenzione sanitaria (Ufficio 5 – Prevenzione delle Malattie trasmissibili e Profilassi internazionale) e all’Istituto superiore di sSanità (Dipartimento di Malattie infettive), tramite registrazione sul sito web. Oltre alle informazioni contenute nella scheda di notifica, devono essere raccolte anche le seguenti informazioni, per permettere l’attivazione di tutte le misure di sanità pubblica, incluso la possibilità di rintracciare i contatti: data di partenza del caso sospetto da Wuhan o da altre zone infette secondo gli aggiornamenti epidemiologici più recenti; volo di ritorno in Italia (o compagnia aerea e itinerario) e aeroporto arrivo; contatto telefonico del paziente o del medico curante.

L’Italia ha tre voli diretti (dall’aeroporto di Roma Fiumicino) con Wuhan, e numerosi voli non diretti, il cui traffico di passeggeri dovrebbe aumentare in occasione del capodanno cinese. A Fiumicino, come previsto dal Regolamento sanitario internazionale (Rsi), è in vigore una procedura sanitaria per verificare l’eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti da Wuhandi casi sospetti sintomatici e il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all’Istituto nazionale malattie infettive L. Spallanzani di Roma. A partire dal 20 gennaio scorso è stata rafforzata la sorveglianza dei passeggeri dei voli diretti da Wuhan (e di ogni altro volo con segnalati casi sospetti di 2019 nCoV) che dovranno transitare nel canale sanitario, attivando gli scanner termometrici. I casi eventualmente positivi saranno sottoposti agli ulteriori controlli necessari ed eventualmente a isolamento, con attivazione della sorveglianza per gli altri passeggeri a rischio. La Direzione generale della Prevenzione sanitaria ha anche predisposto materiale informativo da affiggere negli aeroporti per informare i viaggiatori internazionali e pubblica gli aggiornamenti inerenti all’evento sul portale del Ministero, nella sezione relativa alle malattie infettive e, segnatamente, nella pagina dedicata agli  “Eventi epidemici all’estero”.

La circolare elenca quindi le misure profilattiche e le precauzioni da utilizzare in caso di ricovero di pazienti con sospetto di infezione da 2019-nCoV,  illustrandole minuziosamente e in dettaglio, anche in relazione ai comportamenti del personale sanitario. La parte finale del documento informativo è dedicata agli obblighi e alle modalità di trasmissione delle informazioni, versante cruciale in presenza di situazioni epidemiche, con l’elencazione che (in caso di pazienti con sospetta infezione) dei dati da comunicare oltre alle informazioni contenute nella scheda di notifica “per permettere l’attivazione di tutte le misure di sanità pubblica”(data di partenza del caso sospetto da Wuhan o da altre zone infette secondo gli aggiornamenti epidemiologici più recenti; volo di ritorno in Italia (o compagnia aerea e itinerario) e aeroporto arrivo; contatti telefonici  del paziente o del medico curante.

La nota del ministero conclude ricordando che informazioni sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni, gestione dei casi clinici ed altri aspetti correlati al nCoV sono disponibili sul sito dell’Oms collegandosi a questo link.

FONTE:  rifday.it

FOTO: nasdaq.com

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MATTIA “TIENI IL RESTO SE LO VUOI” è il secondo brano estratto dall’album di prossima uscita “Labirinti umani”

Un brano pop dalle sonorità dance-elettroniche che con il suo ritornello avvolge e travolge attraverso un forte impatto energetico, presentando in antitesi il racconto biografico di un periodo di limbo emotivo. 

A pochi mesi dall’uscita del brano “Labirinti umani”, ballata piena di carica emotiva e toni malinconici, Mattia Previdi ci trasporta con questo secondo singolo in tutt’altra direzione, cambiando registro musicale e melodico. 

“Tieni il resto se lo vuoi” è infatti un brano energico ed efficace con un ritmo marcato ed una melodia avvincente che rimangono nella testa sin dal primo ascolto. Ed è proprio tramite la forza persuasiva di una melodia vincente che Mattia corteggia l’ascoltatore dimostrando tutta la sua poliedricità musicale. 

Il brano risulta intuitivo a primo impatto. Dietro all’apparente leggerezza di una melodia incisiva si cela un profondo e mai scontato significato emotivo. Il testo parla, infatti, delle energie e delle fatiche che si spendono nei rapporti in cui ci si dona completamente senza volere nulla in cambio. Perché a volte è più forte l’istinto di dare rispetto al bisogno di ricevere. 

Ad ispirare l’artista nella scrittura del testo è stato il forte disorientamento provato in un periodo di transizione e di forti cambiamenti. Da un lato il bisogno di scappare dall’insoddisfazione della monotonia lavorativa di tutti i giorni insieme ad una forte malinconia derivante da rapporti sentimentali insoddisfacenti e distruttivi; dall’altro la voglia di riscattarsi, di dedicare le proprie energie anche alle proprie passioni per la produzione di nuova musica, e la voglia di lasciarsi andare trovando il proprio posto, tanto nei sogni quanto sulla terra, tanto nei rapporti umani quanto nel rapporto con se stessi.

L’artista sceglie così di raccontare con estrema leggerezza musicale questa sorta di limbo emotivo in cui ci si ritrova immersi quando arriva ad un nuovo inizio. 

L’arrangiamento del brano e le sue sonorità sebbene risultino differenti rispetto ad altri brani si incastonano perfettamente all’interno di un album che fa da cornice ad un progetto coerente ed eterogeneo al punto stesso. 

 

Autoproduzione

Radio date: 18 ottobre 2019

Pubblicazione album: 8 novembre 2019

 

BIO

Mattia nasce a Modena l’1.11.1987. Cresce sin da piccolo in un ambiente musicale che gli permette di coltivare sin da subito la passione per la composizione di brani e testi come autodidatta. Passione che resta segreta sino alla fine del suo percorso di studi in giurisprudenza. Dentro di lui coesistono infatti due anime, quella razionale ereditata dai genitori avvocati nonché dagli studi seguiti e quella passionale emotiva ereditata da due nonni- artisti di fama internazionale, Mirella Freni (cantante d’opera che ha calcato per 50 anni palchi come Scala di Milano e Metropolitan di NY) e Leone Magiera (pianista, musicista, ex direttore di diversi teatri tra cui la Scala, e maestro dei prodigiosi modenesi Freni e Pavarotti). E sarà proprio la nonna Mirella a credere nel talento del nipote e a supportarlo negli studi musicali. 

A marzo 2017 passa le selezioni per partecipare al corso Masterclass nella scuola di musica pop presso Operastudio di Patrizia Orciani e Virginio Fedeli (manager di Andrea Bocelli e altri cantanti di fama internazionale), dove ha la fortuna di collaborare per una prima redazione dei suoi brani con il celebre maestro Federico Capranica e l’insegnante di canto Elisabetta Nesca. 

Gli studi nella scuola proseguono con diversi insegnanti, tra cui Eleonora Lombardo e Nicole Di Patrizio. Tra i concorsi cui ha partecipato vi sono le semifinali di vmf live (semifinalista) e del Torino Music contest (semifinalista). Tra gli incontri più significativi, quello organizzato dai titolari della scuola con il produttore Michele Torpedine (Giorgia, Zucchero, Il Volo), che ha apprezzato il singolo labirinti umani e il brano resta come sei ed esortato Mattia a continuare a scrivere canzoni. 

Nel 2018 si dedica completamente alla produzione del suo album, in parallelo con l’attività professionale che gestisce a Modena insieme alla sorella Gaia. 

Il suo primo singolo di debutto, Labirinti umani, raggiunge migliaia di ascolti e streaming musicali entrando nella Indie Music Like raggiungendo la posizione 87/250. 

 

FORMAZIONE

2006 – Diploma liceo scientifico

2013 – Laurea magistrale in giurisprudenza 110 lode

 

AUDIZIONI SUPERATE

2017 – Master Pop Academy c/o Opera studio School di Virginio Fedeli docenti Elisabetta Nesca e Federico Capranica. 

2018 – semifinalista VMF live

2018 – semifinalista Torino Music Contest

 

Contatti e social

Facebook: https://www.facebook.com/mattimattomusic/

 Instagram: https://www.instagram.com/mattimattomusic/

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Eventi

iSchool celebra il Capodanno Cinese 2020

Wushu (arti marziali), Guzheng (arpa cinese), Baozi (dolcetti fusion): la Cina non è mai stata così vicina. iSchool omaggia la festa più importante dello Stato del dragone con una giornata dedicata al Capodanno cinese 2020. Appuntamento sabato 25 gennaio in via Monte Grappa 3 a Bergamo, dalle 10.00 alle 16.00, con tante attività per grandi e piccini, mentre, venerdì 24 e sabato 25, full immersion nella cucina orientale in Taste, il ristorante didattico dell’istituto alberghiero di iSchool (via T. Tasso 49/A Bergamo)

Il nome ufficiale del Capodanno cinese è Festa di Primavera – anche se avviene nel cuore dell’inverno – ed è da sempre contraddistinta da un animale che per il 2020 è il Topo, simbolo di saggezza, ma anche di scaltrezza e di grandi capacità comunicative. Nell’oroscopo cinese, infatti, il topo è il primo segno dello Zodiaco perché secondo la leggenda fu il primo a presentarsi davanti al Buddha prima della sua morte, riuscendo con grande furbizia a portarsi avanti agli altri, saltando sulla schiena del bue. Suggestivo, vero?

E saranno molte altre le storie e le curiosità che saranno svelate durante il Capodanno cinese di iSchool Circle, scuola da sempre vicina al gigante d’Oriente. Si pensi, ad esempio, che l’insegnamento della lingua cinese è parte integrante del programma della scuola primaria. L’evento sarà infatti un’occasione anche per conoscere più da vicino i metodi di insegnamento e la didattica innovativa della scuola paritaria, circondati da un’atmosfera straordinaria.

Lungo tutto il Sentierone risplenderanno le tipiche lanterne cinesi e dalle ore 10 avrà inizio la prima parte della giornata, durante la quale bambini e ragazzi saranno guidati da personale cinese e dalle maestre di iSchool Circle alla scoperta di attività, eventi, tradizioni con tanto di Danza del Dragone a cura dell’Associazione Cinese di Bergamo (ore 10.30). I partecipanti potranno imparare a scrivere i caratteri cinesi, creare decorazioni per l’anno del topo, apprendere l’arte del ritaglio, sperimentare l’uso delle bacchette, cimentarsi con la disciplina delle arti marziali e con la preparazione dei tipici ravioli, avvicinarsi alla dolce melodia dell’arpa e alla danza del ventaglio.

A seguire, dopo un buffet tipicamente ispirato alla cucina cinese, dalle 14 alle 16, sarà tempo di “Italy meets China”: ovvero, mani in pasta per creare i famosi Baozi o Bao, tradizionali dolcetti in stile fusion, grazie alla creatività dei giovani studenti dell’indirizzo alberghiero di iSchool: i Doushabao, ripieni di crema alla nocciola e i Naihaungbao, ripieni di crema pasticcera.

Infine, per i più grandi, la serata proseguirà in Taste. Venerdì 24 e sabato 25, infatti, il ristorante didattico di iSchool presenta un menu a tema curato dagli studenti dell’Istituto Alberghiero con: tè, verdure fermentate, risotto alla cantonese destrutturato, jiaozi ripieni di carne di maiale, mela e salsa di soia, mazzancolle in pasta kataifi, ananas e spinacino, per poi concludere con millefoglie di vaniglia, lemongrass e pepe verde. Una proposta a cavallo tra Oriente e Occidente per conoscere un Paese che non smette mai di stupire, anche a tavola.

Per prenotazioni sito internet https://taste.ischool.bg.it

 

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Strategia e tattica nella gestione del personale

Comunicato Stampa

Strategia e tattica nella gestione del personale

Un corso a Brescia il 20 febbraio 2020 chiarisce l’importanza di una gestione strategica del personale e fornisce strumenti per attuarla con l’obiettivo chiave di inserire e trattenere nell’organizzazione i talenti.

 

L’ambiente lavorativo, il benessere dei suoi lavoratori e l’efficacia e produttività delle stesse organizzazioni dipendono anche dalla presenza di un’adeguata gestione del personale, una gestione che favorisca la presenza nell’azienda di risorse umane competenti e motivate.

Per avere questi risultati è necessario che ogni organizzazione, riguardo alla gestione del personale, sviluppi idonee strategie e tattiche con l’obiettivo di inserire e trattenere nell’azienda le persone più valide.

 

Quali sono le strategie di gestione migliori? Come inserire e coltivare i talenti? Come motivare adeguatamente il personale? Come valutare le prestazioni e il potenziale dei lavoratori?

 

Le migliori strategie e tattiche nella gestione del personale

Per aiutare le aziende a gestire idoneamente il personale l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 20 febbraio 2020 a Brescia un corso di 8 ore in presenza dal titolo “Strategia e tattica nella gestione del personale”.

Il corso è finalizzato a chiarire l’importanza di una gestione strategica del personale e in che modo si può attuare, tenendo presente l’obiettivo chiave di inserire e trattenere nell’organizzazione i talenti.

Durante il percorso formativo si tratterà dell’importanza della definizione di ruolo, della sua delineazione e della dichiarazione dei confini del ruolo stesso. Si chiarirà la differenza tra manager e leader e si andranno a individuare gli elementi di continuità e gli strumenti principali.

 

Come aiutare e stimolare il personale a lavorare meglio

È evidente che, in relazione alla complessità della gestione del personale, le persone che hanno ruoli gestionali devono possedere e sviluppare una serie di caratteristiche. Ad esempio, oltre che essere dotate di intelligenza emotiva e una solida preparazione, devono avere precise abilità di leadership e di management e padroneggiare i principali e più efficaci strumenti di gestione delle risorse umane.

Infatti nella gestione del personale non è sufficiente trovare i talenti, le persone giuste per l’organizzazione, ma è necessario monitorare costantemente che siano messe nella condizione di operare in modo efficiente, aggiornate, motivate e guidate verso chiari obiettivi organizzativi.

Senza dimenticare che le competenze che oggi sono adeguate, domani potrebbero essere obsolete. E che per valutare e stimolare il personale al lavorare bene sono necessari ulteriori strumenti di gestione come la formazione, il coaching, la valutazione del potenziale e la valutazione delle prestazioni.

 

Gli argomenti del corso e le informazioni per iscriversi

Il corso ““Strategia e tattica nella gestione del personale”, organizzato dall’Associazione AiFOS, si terrà il 20 febbraio 2020 a Brescia – dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00 – a Brescia presso Aifos Service in via Branze n. 45.

Il percorso formativo è rivolto ai manager HSE, gli RSPP/ASPP, gli specialisti nell’area HR, i consulenti e formatori che operano nel mondo delle imprese, nonché tutti coloro che intendono approfondire e conoscere i temi connessi con l’organizzazione e la gestione delle risorse umane.

 

Durante il corso verranno affrontati i seguenti argomenti:

  • Che cosa significa la gestione strategica del personale e perché è importante
  • Saper definire obiettivi, gestirli, raggiungerli e farli raggiungere dai collaboratori
  • La gestione del proprio ruolo all’interno dell’organizzazione: confini, limiti e opportunità
  • Valutazione della prestazione, del potenziale e utilizzo del feedback
  • Management e leadership

 

La partecipazione al corso vale come 6 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e Coordinatori alla sicurezza e 6 ore di aggiornamento per formatori qualificati prima area tematica. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE (UNI 11720:2018 – area organizzativa e gestionale) e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (Legge 4/2013).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/organizzazione-benessere/organizzazione-benessere/strategia_e_tattica_nella_gestione_del_personale

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

23 gennaio 2020

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Eventi Salute e Benessere

Anytime Fitness inaugura a Legnano tra masterclass, live performance e dj set

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  • 23 Gennaio 2020

Il 2020 si apre con una nuova inaugurazione per Anytime Fitness, la catena di franchising del fitness più grande al mondoVenerdì 24 gennaio, a partire dalle ore 18.00, il club di Legnano apre le porte della sede di via Saronnese 46/50 per l’evento di inaugurazione.

Il Grand Opening della palestra, aperto a tutti, sarà l’occasione per far conoscere la realtà di Anytime Fitness: la catena di palestre, nata nel 2002 negli Stati Uniti dietro l’intuizione dei consulenti Chuck Runyon e Dave Mortensen, è ora presente in tutti i continenti e grazie alla sua formula rivoluzionaria ha trovato anche in Italia terreno fertile, aprendo in soli tre anni già 19 club.

La dinamicità che caratterizza Anytime Fitness sarà tangibile in tutti gli elementi del programma dell’inaugurazione di venerdì 24: i partecipanti potranno provare dal vivo i molteplici corsi, adatti a chi già si muove nel mondo del fitness ma anche ai più curiosi, desiderosi di cimentarsi in nuove discipline. Diverse le masterclass previste: si partirà con la Funxtion Masterclass, il metodo virtuale che non lascia mai soli gli iscritti grazie al supporto dell’innovativo allenatore virtuale Funxtion, attraverso un totem touchscreen di ultima generazione.

Si proseguirà poi con Zumba, che utilizza i ritmi e i movimenti della musica afrocaraibica, combinati con i movimenti tradizionali dell’aerobica, e con il Body Combat, l’attività che unisce le arti marziali e gli sport di contatto per un’attività aerobica indimenticabile.

Ma non solo. Alle dimostrazioni pratiche, utili per osservare i professionisti “sul campo”, si alterneranno diversi momenti ricreativi grazie alla presenza della B. Crew Dance Academy, specializzata in Hip-Hop, Bollywood, Zumba, che diletterà i partecipanti con una Welcome Performance indimenticabile. Dopo di loro, sarà invece la volta del gruppo internazionale Da Move che si cimenteranno in una Free-Style Exhibition mostrando le doti loro doti artistiche ed acrobatiche.

Il tradizionale taglio del nastro, seguito da rinfresco, darà poi il via ufficialmente all’evento di inaugurazione. Seguirà un dj-set all’insegna della musica e del divertimento.

Il club di Legnano, come gli altri club 18 sparsi in tutto il territorio, è aperto 24 h su 24, 365 giorni l’anno, festività incluse. Ogni centro è pensato affinché tutti, ad ogni età, possano trovare la risposta più efficace all’allenamento di cui hanno bisogno. Entrare a far parte di un centro Anytime Fitness significa, infatti, accedere ad un ambiente accogliente ed entrare a far parte di una community globale.

I corsi in programma nel club spaziano dal mondo aerobico a quello anaerobico: da zumba e total body alla ginnastica dolce e posturale. E anche per l’allenamento a corpo libero sono a disposizione attrezzatture innovative: dalle palle mediche agli elastici a muro, dalle corde ai sacchi boxe, dalle battle ropes al rack multifunzionale. Supporti indispensabili per allenare tutti i muscoli del corpo, da soli o in compagnia.

Il fiore all’occhiello delle palestre Anytime Fitness restano, sempre e dovunque, i macchinari ultramoderni che regalano una fitness experience altamente coinvolgente ed interattiva. Ma non solo. Grazie all’app – ad uso esclusivo dei soci – è possibile inserire i dati personali e programmare il proprio allenamento avendo a disposizione video, esercizi, recuperi suggeriti e l’archivio degli allenamenti già svolti. Un database personale con cui sia il corsista che il personal trainer possono sempre monitorare i progressi fatti ed interagire fra loro.

Inoltre, grazie alla chiavetta magnetica che viene consegnata al momento dell’iscrizione, ogni iscritto può accedere a ogni centro nel mondo, in qualunque momento.

«Siamo molto felici di poter condividere questo momento con la cittadinanza: teniamo molto al club di Legnano e all’idea di comunità che si sviluppa all’interno di tutti i centri Anytime Fitness, e l’inaugurazione del 24 gennaio segna una tappa ulteriore per il nostro consolidamento sul territorio» – commenta il COO Roberto Ronchi.

IL MODELLO ANYTIME FITNESS

Anytime Fitness è il più grande franchising del fitness al mondo. Nato negli USA nel 2002, conta oltre 4.500 club in 37 Paesi – dal Canada al Giappone, dal Qatar all’Australia, dal Regno Unito al Cile – con più di 4 milioni di iscritti. In Italia è arrivato nel 2016, per volere di Domenic Mercuri e Rino Centrella, co-fondatori di Anytime Italia s.r.l, a cui si è aggiunto successivamente il terzo socio, Daniel Pagnoni. Nel giro di tre anni hanno già avviato ben 19 club lungo tutto lo Stivale. Il successo del modello proposto da Anytime Fitness è testimoniato anche da importanti riconoscimenti come il conseguimento, nel 2014 e per le tre edizioni successive, del primo posto  nella classifica “Entrepreneur Franchising 500”, che ogni anno premia il “Miglior Franchising nel Mondo” per solidità finanziaria e tasso di crescita.

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ELE O’NAIK “LIBERI” feat. GIADA RUSSO il cantautore torinese lancia un nuovo singolo sui sentimenti contrastanti derivati dalla fine di una storia d’amore

L’ intima pop ballade si arricchisce della dolcezza vocale donata dall’interpretazione della cantante pugliese.

«Nel momento in cui è stato scritto il testo, il mio stato d’animo era confuso, c’era dentro di me quella voglia di ritrovare affianco una persona che mancava nella mia vita quotidiana, di sentire quella voce che ti distoglie dai problemi giornalieri e che ti fa pensare ad altro». ELE O’NAIK

Il singolo racconta la storia di due ragazzi che per varie ragioni hanno dovuto prendere la decisione di lasciarsi e di percorrere ognuno la propria strada. Entrambi i protagonisti rimpiangono la scelta che hanno fatto di interrompere i loro rapporti e spesso nel testo viene ricordata la bellezza e il feeling che c’era tra i due durante la loro storia. I due ragazzi si cercheranno sempre in mezzo ai loro ricordi, rimanendo consapevoli del fatto per cui nessuna storia che avranno in futuro sarà bella come la loro e che forse, proprio in quel futuro, un giorno si rincontreranno. 

 

 

Autoproduzione

Radio date: 18 ottobre 2019 

 

BIO

Ele O’Naik ha cominciato ad appassionarsi di musica quando, circa all’ età di 10 anni, sua mamma ha iniziato a cantare musica Gospel presso un gruppo di Torino.

Inizialmente orientato verso scena rap italiana, nel 2015 ha cominciato a prendere lezioni di canto avendo capito che il pop poteva essere una buona valvola di sfogo per riuscire a esprimere in maniera più ottimale la sua passione e le sue emozioni. A fine estate del 2018, grazie all’aiuto della sua famiglia e dei suoi amici, supera un periodo di crisi e di stallo e capisce che ha ancora voglia di tornare a esprimersi musicalmente.  Da lì non ha più smesso. Arriva il 18 ottobre in tutte le radio 2019 il singolo “Liberi”. 

 

Contatti e social

Facebook: https://www.facebook.com/EleONaik

Instagram:  https://www.instagram.com/ele_onaik/

YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCigYCaDCiJxVPl3NjluUIqA?view_as=subscriber

Spotify: https://open.spotify.com/artist/07pD7iPJ1i9E9Z8FpwEEvB

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SOSSIO BANDA “L’AVARO” è il primo singolo estratto dall’album “Ceppecàt” che celebra 10 anni di carriera della band pugliese

L’egoismo dei sentimenti nei confronti dei più deboli e del diverso, dettato dalla paura e dalla propaganda di alcune fazioni politiche, prende forma nel vizio capitale dell’Avarizia, protagonista assoluto di un brano dal sapore mediterraneo.

 L’Avaro è il singolo apripista di “Ceppeccàt”, il concept album della SOSSIO BANDA il cui tema principale è il vizio legato ai sette peccati capitali. L’uomo afflitto da questo vizio è un personaggio strano e ambiguo, che vive perennemente un conflitto interiore burrascoso, diviso tra la gioia e la smania di possedere e il timore di perdere se stesso le ricchezze accumulate. Spesso conduce una vita da miserabile per poi morire da ricco e lasciare che gli eredi godano dei suoi averi; rimanda sempre a domani quello che potrebbe fare e spendere oggi, poiché per lui il distacco dalle proprie cose è sinonimo di sofferenza e malessere.  La morte è in assoluto il momento più drammatico e devastante della sua esistenza: rappresenta la separazione definitiva dal sé, ma sarebbe al tempo stesso, il punto di massima libertà e gioia in cui vengono rotte le catene dell’egoismo e della paura; “se solo sapesse che un domani non c’è”, realizzerebbe tutti i propri sogni.  Paradossalmente non sempre l’avaro è una persona ricca e benestante; spesso appartiene al ceto medio-basso che afflitto dall’angoscia di perdere, oltre che ricchezze anche identità, libertà, lavoro e diritti, pensa erroneamente che “il non dare” agli altri, anche in termini di affetto e sentimenti significa in qualche modo proteggersi e difendersi, ed è su questo che molta propaganda politica degli ultimi anni ha fatto leva per ampliare il proprio consenso.

 

Ceppeccàt analizza l’uomo moderno attraverso i suoi peccati, mettendone in luce tutte le contraddizioni che lo caratterizzano e le conseguenze talvolta disastrose, che scaturiscono allorquando le scelte economiche, politiche e sociali della razza umana sono dettate e pilotate dai vizi. La caratteristica che contraddistingue da sempre il sound della Sossio Banda è l’utilizzo di strumenti appartenenti alla tradizione come tamburi a cornice, ciaramelle, bena, fisarmonica, chitarra e mandola, in una veste più moderna dal punto di vista armonico, melodico e ritmico. Ampio spazio nel disco sarà dato alla sezione dei fiati (sax alto, tenore e baritono, tromba e flicorno, trombone e clarinetto) tipici delle Bande pugliesi, conosciute e apprezzate in tutto il mondo e fiore all’occhiello della regione; a loro sarà affidato il compito di produrre nuove melodie e armonie dal sapore mediterraneo e balcanico e quindi inevitabilmente legate nel sound alla Puglia, storicamente e culturalmente terra di sintesi e sviluppo delle stesse. Il collante di questo variegato organico sarà la splendida voce di Loredana Savino, da sempre Lead Voice del gruppo. 

 

Radio date: 5 novembre 2019

Pubblicazione album: novembre 2019

Etichetta: ITALYSONA

Progetto prodotto grazie al sostegno di Puglia Sounds Record 2019

 

BIO

Formazione di sei musicisti professionisti guidata e fondata nel 2008 a Gravina in Puglia (Ba), dal sassofonista e compositore Francesco Sossio Sacchetti. La loro musica nasce da sonorità dell’Alta Murgia pugliese contaminate da molteplici ritmi e suggestioni, attraverso l’utilizzo di strumenti tradizionali e contemporanei. Il repertorio comprende brani inediti e pezzi della tradizione pugliese rivisitati e riproposti con sensibilità moderna, caratterizzati da un sound originale e innovativo.  Formazione musicale unanimemente apprezzata da critica e pubblico, la Sossio Banda è un gruppo di musica mediterranea, antica e meticcia allo stesso tempo. Il Mediterraneo, il mare in mezzo alle terre, da sempre separa i continenti e insieme unisce nel suo grembo le civiltà che sono nate sulle sue sponde. Nel Mediterraneo i punti cardinali si sono incrociati e la frontiera è sempre stata la casa dei popoli rivieraschi. Ma le frontiere per cosa sono fatte se non per essere varcate?La Sossio Banda ritrova lo spirito di esplorazione della cultura musicale mediterranea, ereditato da questo continuo guardare, scambiarsi, confrontarsi fra le diverse coste del mare. La musica murgiana, il suono di terra e aria che ha fatto crescere la Sossio Banda, diventa il passaporto per un viaggio diverso da tutti gli altri… attorno al Mediterraneo, puntando la prua oltre alle Colonne d’Ercole.

PREMI E RICONOSCIMENTI

2015 – Vincitori Primo Premio Etnie Musicali – Festival del Saltarello

– il brano “Schieve senza padrune” selezionato da TV Sorrisi e Canzoni per la compilation Pizzica la Taranta

2014 – Targhe Tenco 2014: Candidatura dell’album Sugne nella sezione Miglior album in dialetto

– Musicultura 2014: Premio Un certain regard

– Il brano Sugne selezionato da PugliaSounds per la compilation 2014 dedicata alla world music

– Il brano “Figghie mi” selezionato da TV Sorrisi e Canzoni per la compilation Pizzica la Taranta

2012 – Vincitori Premio Umbria Folk Festival

2010 Premio Innovazione e Ricerca al Castel Raniero Folk Festival; 

– Primi classificati al Premio Andriese di Musica giovane

2009 – Primi classificati al Premio Andrea Parodi per la World Music italiana  

– Vincitori Folkontest

2008 Vincitori Premio ANCI “Memorie e Musiche comuni”

 

DISCOGRAFIA

DISCO “SUGNE” (2013), prodotto da Sacchetti Francesco Sossio – Aps muretti a secco (Gravina in Puglia) e Flaminio Cozzaglio per Histricks produzioni (Roma); Edizioni “La Contemporanea srl” (Roma); distribuzione La Contemporanea – copie vendute 2500; 

Contatti e social

 

SITO WEB

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Il brano e il disco si possono trovare in tutti i Digital store, su Amazon e Audioglobe

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Camomilla Isterica “Ad occhi aperti” è il singolo che segna la svolta stilistisca e narrativa della multiforme band romana

Il gruppo che ha fatto dell’ambivalenza ossimorica il proprio punto di forza si svela in una nuova veste pop con un brano che, attraverso un immancabile linguaggio ironico, racconta il disagio delle nuove generazioni. 

AD OCCHI APERTI, che è anche la title track dell’omonimo album pubblicato nel 2018 per l’etichetta ANIMUNDI, è costruita su atmosfere decisamente pop ed estremamente leggere, abbastanza inconsuete per la band romana che da anni sviluppa il proprio progetto artistico su basi dalle matrici prog-rock. Il testo molto diretto ed immediato, assai lontano dalle visioni più immaginifiche e meno esplicite di quasi tutti i progetti musicali di Camomilla Isterica, fa di AD OCCHI APERTI un unicum difficilmente replicabile.

Il brano racconta con estrema ironia e dissacrante energia il disagio delle nuove generazioni in un Paese sempre meno “per giovani”, dove la popolazione invecchia, le pensioni diventano un miraggio, la politica è vista sempre più come un gioco di potere lontano dalla quotidianità dei problemi fatti di lavoro precario, salari con cui si stenta ad arrivare alla fine del mese e parcometri con cui dover fare i conti (nel senso letterale del termine). Ma in tutto il brano non si respira l’atmosfera del lamento disperato o della rabbia che induce alla violenza perché il ritmo e l’arrangiamento musicale, ma anche il testo stesso, sembrano portare l’ascoltatore più verso il sogno di chi, per l’appunto ad occhi aperti, riesce ancora ad immaginare un mondo migliore ed a pensare di poterlo ottenere e raggiungere. Se poi ci si sofferma a considerare che il messaggio viene lanciato da una band che, fatta eccezione per la splendida vocalist Valentina “Nanà” Petrossi, vede musicisti oramai anagraficamente over 50 si può comprendere come la preoccupazione, su cui ridere un po’ sopra ma anche riflettere, accomuni oggi tanto i giovani quanto coloro che hanno a cuore la sorte dei propri figli e delle generazioni successive.

Ed ecco allora che in realtà anche questo brano, anche se con una atmosfera musicale decisamente più pop del solito, va perfettamente ad inserirsi in quel percorso che contraddistingue da anni il lavoro di Camomilla Isterica: cercare di trasmettere e provare emozioni affrontando anche temi estremamente significativi ma sempre con l’opportuna delicatezza e la giusta ironia, senza prendersi troppo sul serio o avere la pretesa o l’aspettativa di insegnare nulla a nessuno, perché si può riflettere e far riflettere anche divertendosi e con un sorriso.

 

Guarda il video su YouTube

 

Con il loro ultimo album “Ad Occhi Aperti” (2018-edizioni ANIMUNDI) la band ha saputo abbinare a pezzi decisamente d’atmosfera come “Magica Scia” o “Altra Pagina” altri brani dalle atmosfere molto più rock tradizionali come “Inopportune Verità” o “Di Tecnica e Cuore”, mentre la delicatezza di “Quali Distanze” o “La Parte migliore” sono un eccellente contrasto con l’ironia e l’allegria di “Folle Congiura”. Ad aprire e chiudere rispettivamente l’album due brani decisamente pop: “Ad Occhi Aperti”, che dà il titolo all’intero album, e “Lasciala Andare”, che chiude il lavoro con quel misto di amaro e dolce, profondo e leggero tipico del percorso di Camomilla Isterica.

Un album maturo, che prosegue un percorso musicale di anni ma che ha dalla sua una freschezza ed una leggerezza tali da renderlo facilmente ascoltabile anche alle orecchie del grande pubblico. 

 

Radio date: 25 ottobre 2019

Pubblicazione album: 2018

Etichetta ed Edizioni: ANIMUNDI s.r.l.

 

BIO

Camomilla Isterica nasce un giorno di diversi anni fa da pregresse esperienze della prog-band Mura Pericolanti e acquista la forma attuale con l’arrivo nel gruppo della splendida voce di Valentina “Nanà” Petrossi. All’attivo della band – oggi composta da 5 elementi nella classica formazione tastiere, chitarra, basso, batteria e voce – ci sono numerosi spettacoli dal vivo, eventi, rappresentazioni e tre album, il primo dei quali, “l’inferno Invisibile”, legato all’omonimo spettacolo realizzato in collaborazione con il corpo di ballo del Maestro Renato Greco. Non solo danza, ma anche poesia, pittura, teatro: la contaminazione tra le varie arti è il fil rouge lungo il quale si muove il progetto Camomilla Isterica, musicisti alla continua ricerca di uno speciale frenetico equilibrio. In questa scia si colloca lo spettacolo e il tour di musica e poesia “Con-Sonanze” dal quale prende vita “Le facce del cuore”, evento a favore della campagna “Control-Arms” di Amnesty International, realizzato insieme a numerosi artisti ed amici tra cui il maestro Gerardo Di Lella, Alfonso Angrisani, Pacifico, Sandy Muller, Nino Taranto e lo splendido Giuseppe Zeno. Successivamente esce il secondo album dal titolo “Il rumore del vento” la cui presentazione coinvolge il rapper Ghemon, in un particolare intreccio “on stage” sul palco di Stazione Birra. 

La continua voglia di unire differenti esperienze artistiche dà vita successivamente all’incastro con la pittura nel live “I Colori della Musica” al quale seguono interessanti performance ad apertura dei concerti romani di Aldo Tagliapietra (ORME) e la mitica P.F.M.

Dopo due anni di registrazioni effettuate tra Lazio e Toscana, ha visto la luce nel 2018 il terzo lavoro della band dal titolo “Ad Occhi Aperti”.

Il videoclip del brano che da titolo all’album è stato premiato al Festival dei Tulipani di Seta Nera 2019, dedicato a tematiche di interesse sociale, quale migliore regia della sezione cortometraggi musicali.

 

Contatti e social

YT https://www.youtube.com/channel/UCrtxqwSWcdyijZ7_fktQm7A

ITUNES https://itunes.apple.com/gb/artist/camomilla-isterica/1436015281

APPLE https://music.apple.com/gb/album/ad-occhi-aperti/1436015275

SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/1SdAu6l8MM6i7wz0GMiWfK

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Michele di Tommaso “Pensieri” in radio dal 6 Dicembre il nuovo singolo del giovane cantautore riminese

Una finestra aperta sul racconto della vita quotidiana.

Il brano esprime un flusso di pensieri, semplici ma profondi e descrive delle riflessioni interiori sulla vita, sulle persone. L’ispirazione è nata da un’attenta osservazione della realtà quotidiana, del mondo circostante non sempre accogliente, non sempre empatico:

«Quando torni a casa e ripensi alla tua giornata, al tuo vissuto, nonché alle immagini di vita che hai visto scorrere dal finestrino di un tram o mentre vai in bici a scuola, a lavoro, comprendi che tutti sono in cammino, un cammino obbligato ed uguale, durante il quale ognuno prova a dare un senso. Dare un senso alla vita, potrebbe essere dare aiuto agli altri, stare con gli altri». Michele Di Tommaso

La metafora delle persone assimilate alle lettere dell’alfabeto è un simbolo per comprendere quanto solo insieme, solo condividendo, ciascuno può essere stesso, può completarsi, può capire chi è, può acquisire la consapevolezza di essere parte del mondo, parte viva del mondo. Una singola lettera non esprime significato, unita a delle altre crea una parola, crea un significato, crea un’immagine.

Il ritmo e l’uso della voce risentono delle influenze sonore R&B con qualche suono elettronico. 

«Questo brano si inserisce nel mio percorso musicale, dopo un primissimo singolo in inglese “I will be strong” e un ep “Sarò forte”, fresco ed accattivante, leggero ma non superficiale. Se i precedenti brani hanno una scrittura fortemente intimista e si ispiravano ad esperienze personali. Questo è un brano con un respiro più ampio, con dei pensieri che magari sono stati o sono i pensieri di tante altre persone, in generale può essere un inno alla vita, un inno che la musica permette di ricordare, di condividere, di veicolare. La musica è per me vita, è riflessione, è essere nel mondo, è gioia, è passione, è condivisione di emozioni, di pensieri!!!». Michele Di Tommaso

 

 

Radio date: 6 dicembre 2019

Autoproduzione

 

BIO

Michele Di Tommaso annovera nella sua esperienza le partecipazioni ai concorsi musicali “La nota d’oro”, “Il Festival di Gatteo”, Sanremo New Talent 2018, Festival Voci d’oro di Montecatini 2019, Mei di Faenza 2019.

Da segnalare a parte è l’ammissione alla finale nazionale di Categoria durante il concorso Sanremo New Talent, che l’ha portato ad esibirsi presso il Palafiori di Sanremo, e la partecipazione alla full immersion di Formazione Musicale Tour Music Fest Music Camp presso   Avigliano Umbro CET di Mogol, seguita dal conseguimento dell’idoneità artistica alle Selezioni Preliminari Regionali di Tour Music Fest XI Edizione 2018. Da marzo a Maggio 2018 ha frequentato il Corso di songwriter presso Associazione Culturale Note e Movimento di Rimini; questo gli ha permesso di iniziare la sua esperienza di cantautore.

Finalmente dopo la pubblicazione di cover di testi in inglese di cantanti come Stewie Wonder e George Micheal, Mendel giunge al debutto ufficiale nel mondo della musica, scrivendo testo e musica del suo primo singolo “I will be strong” con arrangiamento di Lorenzo Sebastiani. Preziosi e curati i suoni delle chitarre elettriche ed acustiche di Andrea Morelli, chitarrista di Cremonini. ” I will be strong” è un brano fresco, giovane ed accattivante tutto da ascoltare ad alto volume.

A questo primo inedito è seguito, il primo ep “Sarò forte” che è l’affermazione di quel coraggio di andare avanti e di non arrendersi dinanzi alle difficoltà. All’interno un brano singolare” Guerriero”, definito dalla stampa nazionale (Corriere della Sera) un vero manifesto antibullismo. 

Ed ora con il singolo Pensieri, l’artista romagnolo, influenzato da vari generi, come il pop, il soul e il R&B, manifesta con sicurezza e consapevolezza, la sua musica, la sua scrittura così semplice, ma non banale, così leggera, ma non superficiale.

Progetto imminente, oltre al lancio di questo nuovo singolo, anche la partecipazione alla realizzazione Compilation Festival Voci d’oro 2019 per Telethon, il cui ricavato delle vendite sarà destinato alla ricerca delle malattie genetiche.

 

Contatti e social

Instagram: https://www.instagram.com/mikidtom_/

Facebook: https://www.facebook.com/michele.ditommaso.564

Spotify; https://open.spotify.com/album/25k7HXBrLXgSyuNlF8vkjK?si=WKhazv8mTi2mE8mDPkvluA

Canale YouTube: www.youtube.com/channel/UCg72sFUR1TAyIJgf7MGdgCQ

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Come mettere in regola il tuo e-commerce Prestashop col GDPR

Sentite parlare spesso di GDPR e non sapete se il vostro e-commerce è in regola? Magari avete affidato il lavoro di adeguamento a un professionista o a un’agenzia e volete sapere se è stato fatto tutto correttamente?

Nei paragrafi successivi vi daremo qualche informazioni sul GDPR che possa aiutarvi a orientarvi sulla questione e capire se effettivamente siete in regola oppure no. Consigliamo sempre di affidarvi solo a professionisti qualificati esperti sull’argomento.

Cos’è il GDPR?

Il 25 maggio 2018 è entrato in vigore il GDPR, ovvero, il General Data Protection Regulation, relativo al trattamento dei dati e alla loro libera circolazione. Regolamento Ue 2016/679 stilato dal Garante della Privacy.

Si tratta di alcune accortezze tecniche e di contenuto che vanno eseguite su tutti i siti web e gli e-commerce, senza alcuna distinzione.

Il GDPR non è altro che un ulteriore passaggio per la tutela dei dati personali, già tra il 2014 e il 2015 ci fu l’obbligo di cookie law e di privacy policy, che servono a raccogliere il consenso del tracciamento dei dati dell’utente che visita un sito web.

Oggi, non tutti i siti e gli e-commerce sono adeguati correttamente al GDPR, questo perché c’è sempre molta confusione a riguardo.

Ogni anno il Garante della Privacy invia aggiornamenti che riguardano privacy policy, cookie law e GDPR, quest’ultimo ha introdotto delle nuove regole che riguardano la chiarezza e la trasparenza su informativa e consensi; ha imposto nuovi limiti sul trattamento automatizzato dei dati personali; sono stati aggiunti nuovi diritti per i visitatori; sono stati introdotti dei criteri per il trattamento dei dati fuori UE e sono state inserite sanzioni molto pesanti in caso di violazione dei dati personali degli utenti.

Il tuo e-commerce Prestashop è in regola?

Per sapere se il vostro Prestashop GDPR è stato eseguito nel modo giusto, provate a controllare questi passaggi.

Cookie Policy e Informativa

Il vostro e-commerce Prestashop deve avere un banner per il consenso al tracciamento dei dati che si apre appena il visitatore arriva nel sito. Dando il consenso, il banner scompare, ma il GDPR prevede che l’informativa a riguardo sia visibile e consultabile in tutte le pagine del sito.

La pagina sull’informativa può essere inserita nel footer o nella parte alta del sito, oppure, all’interno del menù principale.

Informazioni sull’azienda

Nel footer del sito devono essere presenti le informazioni dell’azienda, il GDPR prevede: regione sociale, indirizzo sede, codice fiscale, Partita IVA, numero REA, capitale social, telefono della sede e la PEC.

Spunte nei form di contatto

I moduli in cui l’utente deve inserire i propri dati di contatto per comunicare con il sito web devono avere delle caselle con spunte per fornire una serie di consensi.

La spunta obbligatoria per il GDPR è quella relativa al trattamento dei dati personali, mentre una opzione è quella per la raccolta delle e-mail dei visitatori per inviare comunicazioni commerciali. Nel caso di iscrizione a newsletter, la spunta è obbligatoria.

Il tuo e-commerce è in regola col GDPR? Sicuramente, dopo queste informazioni sarai in grado di valutare meglio la situazione del tuo sito web.

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Emilio Carrino “Talking to the moon” black music e brit pop si incontrano nel nuovo brano del cantautore napoletano

Il singolo anticipa il disco d’esordio prodotto da Giuseppe Spinelli,  in uscita nel 2020.

In “Talking to the moon” il brit pop di Adele, Sam Smith e Hozier incontra il blues e il soul per raccontare gli ultimi episodi di una storia d’amore impossibile, straziante, ma che continua a vivere nel cuore di chi l’ha vissuta intensamente. La luna, protagonista del brano, è speranza, ascoltatrice del dolore e della sofferenza dell’autore che le chiede la possibilità di trovare, a dispetto di tutte le difficoltà, un luogo nello spazio tempo dove poter vivere serenamente la sua storia d’amore.

 

 

“La mia valigia” è il titolo dell’album in uscita nel 2020 scelto non casualmente – «perché questo disco rappresenta il mio bagaglio, un po’ tutto quello che sono e sono stato negli anni, sia artisticamente sia nei contenuti dei testi delle canzoni, molto autobiografici. In pratica canto da quando sono nato, scrivo canzoni da 8 anni e nel 2015 ho sentito la necessità di iniziare questo percorso, per condividere col mondo undici delle canzoni che preferisco tra quelle che ho scritto nel tempo, ma anche e soprattutto per essere identificato con un disco e un progetto musicale/cantautorale e non solo con l’esperienza del live che mi ha rappresentato finora» – racconta Carrino. 

Il disco risente fortemente delle due facce che contraddistinguono il gusto musicale del cantautore: 

«Da un lato c’è la mia passione per la musica nera, l’r’n’b, il soul, che non deluderà chi mi ha seguito negli anni e che ben si confà alla mia vocalità; dall’altro c’è il mio desiderio di seguire con ammirazione la strada che in Italia hanno percorso negli anni i grandi Cantautori che hanno segnato la musica Italiana, penso a Dalla, Battisti, Endrigo, Tenco.  Due facce molto diverse, ma che fanno parte della stessa medaglia, che sono io; ed è questo il fil rouge che segue l’intero progetto. Tutti i brani sono scritti da me, testo e musica, tranne due brani “Lo Sterile Ricordo Di Noi Due” e “Le 9.30”, scritti da me e dal mio amico musicista Antonio Funaro». Emilio Carrino.

 

Radio date: 29 novembre 2019

Etichetta: Saar Records

 

BIO

Emilio Carrino, napoletano classe 1992, voce nera che unisce nei suoi brani il cantautorato italiano al pop internazionale.

Dal 2012 fa parte del Coro Giovanile del Teatro San Carlo e del Napoli City Choir, due formazioni di giovani voci dirette dal Maestro Carlo Morelli, con cui si è esibito sul territorio regionale e nazionale in più di 400 concerti. 

Nel 2013 vince il premio Volto Nuovo assegnatogli dalla giuria tecnica durante la finale del Festival di Castrocaro in onda su Rai 1, alla quale partecipa con una cover di “Com’è Buia la città” di Caterina Caselli e con il suo primo inedito intitolato “Lo sterile ricordo di noi due”, scritto da lui insieme ad Antonio Funaro.

Apre i concerti di Alexia ed Alan Sorrenti. Nel 2014 arriva in finale al San Jorio Festival ad Asti, al Festival Giovani Suoni a Napoli, in semifinale al Botticino Music Festival a Brescia.

Partecipa alle Blind Auditions del talent show The Voice of Italy in onda su Rai 2.

Nel 2016 firma con il Maestro le musiche del musical “Change – Napoli Cambia”, sold out al Teatro Politeama di Napoli, a cui partecipa da attore protagonista.

Firma il brano “Un mondo a più colori”, arrangiato dal Maestro Carlo Morelli, con cui si esibisce nell’Auditorium Rai di Napoli durante il concerto del Coro Giovanile del Teatro San Carlo in memoria delle vittime innocenti delle Mafie, organizzato da “Libera contro le mafie”. Il brano diventa lo slogan dell’intera manifestazione. Nel 2018 è uno dei volti del progetto “Santi di Periferia – L’impossibile non esiste” insieme a Piero Pelù, al Maestro Morelli e ad altri giovani artisti napoletani. 

Con le 20 voci del Napoli City Choir si esibisce da tre anni nello spettacolo “That’s Napoli Live Show”. 

Ha ultimato il suo primo disco di inediti, intitolato “La Mia Valigia”, in uscita nel 2020, arrangiato e prodotto insieme al musicista Giuseppe Spinelli.

 

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Bio Sazio+ Pro, l’integratore per Dimagrire

Bio Sazio Pro è un prodotto dimagrante naturale completamente fatto in Italia a seguito di approfondite ricerche effettuate all’Università di Birmingham dal professor Fotis Spoyropoulos. Questo studioso ha sfruttato un’idea semplice ed antica: dimagrire, restare in salute e placare la fame in maniera semplice e naturale sfruttando il potere saziante di alcuni prodotti naturali. In altre parole se non si ha fame si mangia di meno soprattutto tra un pasto ed un altro e si dimagrisce più facilmente. Bio Sazio Pro si presenta sotto forma di una polverina rossa, grazie alla prevalenza di barbabietola, e deve essere sciolta in acqua 20 minuti prima di mangiare. I succhi gastrici dello stomaco la trasformano in una gelatina che aderisce alle sue pareti generando un senso di sazietà e facendo mangiare di meno.

Com’è Bio Sazio Pro?

Bio Sazio Pro, dall’altissimo potere saziante, si presenta nella confezione da 60 grammi ed arriverà direttamente a casa vostra corredato di misurino. Quest’ultimo rappresenta l’esatta quantità che va sciolta nell’acqua, mescolata e poi bevuta immediatamente. Di conseguenza è anche molto facile da prendere e svolge diverse funzioni positive per l’organismo. Quanti lo hanno provato riferiscono che ha anche un sapore piacevole.

Perché è così efficace? Quali sono gli ingredienti naturali di cui è composto Bio Sazio Pro?

Questo innovativo prodotto è molto efficace perché non solo fa in modo di colmare per diverse ora nell’arco della giornata, la sensazione di fame, ma consente di bruciare l’eccesso di grasso in maniera molto veloce. Ha infatti un effetto velocizzate sul metabolismo e depura il fegato insieme a tutto l’organismo. È un ottimo prodotto perché grazie ai suoi ingredienti completamente naturali permette, senza controindicazioni se si resta nelle dosi consigliate, a tutti di raggiungere il benessere fisico.

Come già accennato Bío Sazio Pro si trova in commercio sotto forma di polvere rossa e lo si può ordinare sul sito ufficiale www.biosazio.net. Il colore è dovuto alla presenza consistente della barbabietola che è, in natura, uno dei più forti antiossidanti esistenti. Di conseguenza, sull’organismo, svolge anche una funzione depurativa. Queste caratteristiche a cui si associa anche la funzione antinfiammatoria sono possedute anche dalla curcuma, una spezia presente in Bio Sazio Pro e che è molto importante perché aiuta anche ad avviare il processo di dimagrimento. Il prodotto è costituito anche da semi di lino ottimi per i suoi principi nutrizionali. Non meno importante è la fibra di Psillio che riequilibra l’assorbimento dei nutrienti.

Chi può utilizzare Bio Sazio Pro? Esistono effetti collaterali?

Bio Sazio Pro è un prodotto che può essere utilizzato da tutti. Infatti non è un farmaco nè presenta al suo interno sostanze chimiche o nocive per l’orgamiamo. I suoi ingredienti naturali lo rendono adatto ai celiaci essendo privo di glutine ed ai vegani poiché contiene solo sostanze vegetali a differenza di molti integratori che sono pieni anche di conservanti animali. Se questo non bastasse nessuna prova, nè test per verificarne l’efficacia sono stati effettuati sugli animali. L’unico effetto collaterale può esserci nel caso in cui non si rispettano in maniera precisa le dosi quotidiane consigliate.

Conclusioni

Per evitare che un altro prodotto venga spacciato per Bio Sazio Pro è importante sapere che esso può essere venduto solo online contattando, attraverso apposito form, solo il sito della casa madre. Il prodotto arriverà direttamente a casa e sarà possibile pagare in contrassegno senza ulteriori spese. In conclusione in un unico prodotto sarà possibile trovare convenienza, solo ingredienti naturali e soluzione adatta ad ogni esigenza. Bio Sazio Pro rappresenta l’innovazione: una semplice polvere che sazia la fame e aiuta nel processo, spesso molto complicato, del dimagrimento. Sono già tantissimi coloro che hanno provato il prodotto ottenendo buoni risultati che sono anche durati nel tempo. Non resta che provare e verificare sulla propria persona che effetti possa fare Bio Sazio Pro.

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Anticipando un album in uscita ad aprile 2020 in radio “Ruggine” il singolo d’esordio della rock band bolognese Boavista, un inno alla resilienza.

Ruggine parla di rinascita, resilienza e di come l’abitudine (negativa) possa essere corrosiva rischiando di distruggere tutto.

La Ruggine si crea quando l’acqua (vita) si sedimenta con materiali ferrosi (caratteri forti e orgogliosi). Il viaggio e la vita sono gli elementi che contraddistinguono il brano che incita a non mollare mai, anche quando si affrontano momenti difficili… “Nervi che tremano sotto il peso di un attimo”. Il brano scritto da Luigi Bellanova e Simone Tancredi, rispettivamente chitarra e voce dei Boavista si fonda su sonorità rock dal ritmo incalzante con melodie graffianti che entrano subito in circolo. Prodotto e arrangiato da Filippo Manni (NUtonelab) Masterizzato e Mixato da Simon Gibson (Abbey Road Studio), Ruggine è accompagnato da un video che ha il sapore di un cortometraggio con una storia che interpreta alla perfezione il senso del brano.

 

Etichetta: Nutone Lab

Edizioni: Boavista – NutoneLab 

Radio date: 29 ottobre 2019

BIO

I Boavista sono una band pop-rock made in Bologna, formata nel 2019 da una idea di Simone Tancredi e Luigi Bellanova.  Se pur di recente formazione i Boavista vantano numerosi palchi e ore di studio provenienti dal background di ogni singolo componente del gruppo, esperienza che si traduce in sonorità con influenze che oscillano dal rock americano al pop inglese con forti richiami al cantautorato italiano. Dopo un veloce “fine-tuning” i Boavista portano nelle piazze “Caduta Libera”, album di esordio di Simone incontrando subito il favore del pubblico, grazie ad un sound maturo e curato in ogni dettaglio. La band approda alle finali regionali di Sanremo Rock catturando da subito l’attenzione della critica e i complimenti della giuria.  Il risultato di questo incontro non poteva che compiersi in un disco e nel loro singolo d’esordio Ruggine, realizzato dietro sotto la direzione artistica di Filippo Manni (Nutonelab).

I Boavista sono:

Simone Tancredi: Voce
Luigi Bellanova: Chitarre
Gianluca Frascà: Tastiere
Alberto Zapparoli: Batteria
Alessandro Marani: Basso

Contatti e social

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ETICHETTA E MUSIC PRODUCTION: NUTONE LAB

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Terna promuove il confronto con il territorio: la soddisfazione dell’AD e DG Luigi Ferraris

Il modello Terna di progettazione partecipata, illustrato dall’AD e DG Luigi Ferraris: il dialogo con le comunità e le istituzioni del territorio è fondamentale per il Gruppo.

Luigi Ferraris, AD e DG Terna

Luigi Ferraris: una progettazione efficace passa da un sano confronto con il territorio

Il modello di sviluppo di Terna è nel dialogo con il territorio. Sono parole dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris riprese da Askanews in un articolo incentrato sul modello di “progettazione partecipata” promosso dal gruppo. Sono oltre 450 infatti gli incontri organizzati nel corso del 2019 in tutto il Paese per illustrare progetti e interventi che spaziano dalla creazione di nuove infrastrutture elettriche alla modernizzazione di quelle già esistenti. Fronti su cui Terna è pronta a investire fortemente nei prossimi anni, coinvolgendo sempre più nei processi di pianificazione e sviluppo delle opere tutte le parti interessate attraverso un approccio improntato all’ascolto e al dialogo. E includere comunità locali e cittadini si riconferma una chiave vincente, come sottolinea anche l’AD e DG Luigi Ferraris, perché ascoltare l’opinione di chi il territorio lo vive quotidianamente consente di ricercare soluzioni efficaci per collocare le nuove infrastrutture e modernizzare quelle esistenti: “costruire” insieme lo sviluppo della rete significa renderla anche più sostenibile e accettabile.

Terna, oltre 450 incontri nel 2019 con le comunità locali: il pensiero dell’AD e DG Luigi Ferraris

Il dialogo con le comunità locali è “per noi una leva strategica per il rinnovamento della rete elettrica nazionale”: l’AD e DG di Terna Luigi Ferraris. “Con oltre 450 incontri sul territorio nel 2019 abbiamo portato avanti un rapporto continuo con le istituzioni locali e con i cittadini, ascoltando le osservazioni e i dubbi per una vera e propria progettazione partecipata delle opere” spiega ancora l’AD e DG, parlando del modello Terna di “progettazione partecipata” che per il Gruppo è diventato un pilastro fondamentale. Qualche dato: nel 2018 Terna ha organizzato circa 350 incontri di cui 18 “Terna incontra” con i cittadini ed eventi pubblici in nove regioni. Dei 450 incontri dello scorso anno, 40 sono frutto del progetto “Terna incontra” con un aumento percentuale di circa il 29%. A conferma di come le occasioni di confronto con il territorio siano aumentate esponenzialmente negli ultimi anni di gestione dell’AD e DG Luigi Ferraris.

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Andrea Girolami: le dichiarazioni in occasione dei 20 anni di AG Boutique Journey

Con le sue cinque divisioni, AG Group è il primo Gruppo turistico italiano che propone soluzioni in-house per tutti gli aspetti della domanda turistica: alberghi, Tour Operator, agenzia di consulenza alberghiera, ristorazione e senior housing. AG Boutique Journey, il Tour Operator, ha compiuto 20 anni. Il Fondatore e Presidente Andrea Girolami ha raccontato il successo dell’attività e la passione del suo team.

Andrea Girolami

AG Boutique Journey compie 20 anni: il commento di Andrea Girolami

“Siamo orgogliosi di aver adottato un modello di business evoluto, unico in Italia e probabilmente anche in Europa, posizionandoci come one-stop-shop per chiunque voglia visitare al meglio il nostro Paese”: è la dichiarazione di Andrea Girolami, Fondatore di AG Group. AG Boutique Journey, il Tour Operator del Gruppo, compie 20 anni: per l’occasione il Presidente e Fondatore ha sottolineato le peculiarità dell’offerta: “AG Boutique Journey non è solo un tour operator: è il fulcro di un gruppo integrato che opera a tutto tondo nel mondo dell’ospitalità e offre in-house alberghi executive e luxury, consulenza a 360 gradi agli albergatori, ristoranti, bistrot, terrazze e qualsiasi soluzione per ogni tipologia di viaggio”. Andrea Girolami ha inoltre precisato che chi sceglie di contattare AG Group “non trova solo camere, ma contenuti originali per disegnare un viaggio in tutti i suoi aspetti”. Originariamente denominato RSI Travel, AG Boutique Journey è cresciuto in fretta: oggi offre alta professionalità nel settore dell’incoming, per un servizio all’insegna della grande passione per l’Italia che anima il fondatore e l’intero staff.

Andrea Girolami: la chiave del successo di AG Group

“Forti dell’ottima reputation raggiunta grazie alla qualità del nostro servizio, alla nostra passione per l’Italia e al nostro essere client oriented, abbiamo un assetto in grado di scrivere un nuovo capitolo nella storia dell’ospitalità. A chi mi chiede come abbiamo fatto rispondo con una sorta di motto aziendale: il nostro segreto è di essere abbastanza grandi e abbastanza piccoli per gestire con efficienza tutti gli aspetti del viaggio, dando a ogni programma un tocco personale”: nelle parole di Andrea Girolami è racchiuso il fulcro delle attività di AG Group, che oggi è attivo anche all’estero e ha clienti in ogni angolo del globo (in particolare Americhe, Europa e Oceania). AG Boutique Journey offre prodotti e servizi per viaggi individuali e di gruppo, eventi, wedding e luxury travel. “Boutique non è solo un vezzo né un claim, ma la dimensione giusta per sostenere gli operatori in un momento in cui le vendite disintermediate si pongono come pericolosi concorrenti della professionalità degli agenti, che in noi invece trovano ben più di un fornitore: trovano un appoggio, un amico, un partner”, ha affermato Andrea Girolami in occasione dei 20 anni di attività di AG Boutique Journey.

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Monica Alberti dello Studio Legale Mascetti: i nuovi reati tributari

Lo Studio Legale Mascetti, con un intervento di Monica Alberti, illustra le principali novità del decreto fiscale n.124, convertito in legge il 17 dicembre scorso: l’avvocato del team di Andrea Mascetti affronta le modifiche al diritto penale tributario inserite dal Governo italiano nella nuova Manovra.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti: reati tributari, il team dello Studio Legale Mascetti sulle novità introdotte nella Legge di Bilancio

Entrata in vigore il 1° gennaio 2020, la nuova Legge di Bilancio del Governo italiano contiene anche disposizioni relative alle modifiche al diritto penale tributario. Dall’analisi di Monica Alberti, avvocato dello Studio Legale Mascetti, si evince come la più rilevante consista nell’inserimento di alcune fattispecie di reati tributari nell’elenco dei reati presupposti ex D.Lgs. 231/01 : oltre alla dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, già prevista nel decreto, sono state aggiunte le ipotesi di reato di cui agli artt. 3, 8, 10 e 11 del D.Lgs. n. 74/2000 e l’innalzamento di un terzo della sanzione a carico dell’ente quando lo stesso ha conseguito un profitto di rilevante entità. Ulteriore novità è l’applicazione di misure interdittive, non previste inizialmente: il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, la revoca o l’esclusione delle agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e infine il divieto di pubblicizzare i propri prodotti o beni. Secondo lo Studio Legale Mascetti, fondato nel 2004 dall’avvocato Andrea Mascetti, gli Enti dovranno quindi implementare le misure organizzative per la prevenzione dei nuovi reati con un’analisi precisa del rischio fiscale, dato che la sanzione amministrativa diventa praticamente automatica in caso di condanna della persona fisica. In sintesi, la nuova legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 24 dicembre scorso prevede anche:

  • – l’innalzamento delle pene, minime e massime, della maggior parte dei reati tributari previsti dal d.lgs. 74/2000;
  • – l’abbassamento delle soglie di rilevanza penale dell’imposta evasa per le fattispecie di cui agli artt. 10 bis e 10 ter;
  • – l’estensione della confisca allargata prevista dall’art. 240 bis c.p. a specifiche figure di reati tributari connotati dalla fraudolenza specificatamente previste dal nuovo art. 12 ter D.lgs. 10 marzo 2000, n. 74 in caso di condanna o patteggiamento, al ricorrere di determinate condizioni;
  • – l’introduzione di una nuova fattispecie penale nei confronti dei committenti di un’opera o di un servizio ad un’impresa, con l’estensione del reverse charge nel versamento delle ritenute per contrastare l’illecita somministrazione di manodopera (nuovo art. 17 bis d.lgs. n. 241/1997 “Ritenute e compensazioni in appalti e subappalti ed estensione del regime del reverse charge per il contrasto dell’illecita somministrazione di manodopera”).

Andrea Mascetti, da Ernst & Young alla fondazione dello Studio Legale Mascetti

Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano, Andrea Mascetti è iscritto all’Ordine degli Avvocati di Varese. È a Milano che avvia il suo percorso professionale: entra infatti a far parte dello Studio Legale Tributario associato a Ernst & Young, leader nel settore consulenziale. Nel 2004, forte delle competenze acquisite, fonda lo Studio Legale Mascetti. L’ottica è garantire un’ampia offerta avvalendosi di diversi professionisti, ciascuno specializzato in un particolare ambito del diritto. Andrea Mascetti, titolare dello Studio Legale Mascetti, opera anche all’interno di collegi arbitrali nel ruolo di arbitro e ricopre la Presidenza in diversi Organismi di vigilanza. Da giugno scorso è Coordinatore della Commissione Arte e Cultura di Fondazione Cariplo.

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MyEdu, a Firenze l’istruzione digitale secondo FME Education

La didattica digitale è una realtà! L’innovazione è stata uno degli argomenti più dibattuti all’interno di Didacta Italia, principale evento italiano dedicato alla scuola. All’interno del programma della manifestazione, FME Education ha avuto l’occasione di mostrare i punti di forza di MyEdu Plus, la piattaforma digitale rivolta all’insegnamento.

FME Education

FME Education: "Didattica oltre i confini della classe"

762 eventi e 25.000 presenze: sono i numeri della terza edizione di Didacta Italia, la convention dedicata all’innovazione nel mondo scolastico. Dal 9 all’11 ottobre scorso i professionisti della scuola, nella cornice della Fortezza da Basso di Firenze dove si è svolto l’evento, hanno avuto l’opportunità di aggiornarsi sulle novità riguardanti l’insegnamento e di osservare le proposte dei principali attori del settore scuola. Tra questi l’iniziativa dell’editore digitale FME Education: "MyEdu Plus: didattica oltre i confini della classe". Il workshop tenuto da Benedetta Negri, responsabile dei progetti per le scuole, ha dato l’opportunità agli insegnanti di conoscere MyEdu, la piattaforma sviluppata per rispondere all’esigenza di portare anche l’insegnamento in una dimensione digitale. Corsi, lezioni, attività interattive, esercizi: sono gli strumenti che MyEdu mette a disposizione dell’insegnante, con la possibilità di personalizzare i percorsi di ogni singolo alunno. Attraverso il network, inoltre, è possibile condividere idee, spunti e risorse didattiche sia con gli alunni che con gli altri insegnanti presenti in MyEdu. La filosofia di MyEdu è mettere al centro il valore e il lavoro dei docenti, che hanno un’opportunità concreta di condividere best practices e migliorare l’efficienza della didattica.

FME Education, il valore della didattica digitale

"Imparare divertendosi a casa e a scuola": è la mission di FME Education, Editore che realizza contenuti didattici digitali per la formazione. MyEdu è lo strumento che l’editore utilizza per offrire a insegnanti e genitori contenuti digitali innovativi: corsi, lezioni, esercizi, giochi e strumenti didattici interattivi per approfondire lo studio e affrontare al meglio i compiti a casa e le ricerche. MyEdu è modulato in tre portali ben contraddistinti: MyEdu Family, MyEdu School e MyEdu Plus. Il primo è dedicato agli alunni, che attraverso i contenuti digitali dell’Editore e un servizio di tutoraggio online vengono guidati nello studio a casa; MyEdu School è uno strumento utile per rendere le lezioni in aula delle vere e proprie lezioni multimediali, grazie anche alle "classi virtuali MyEdu" costituite da tablet Android e lasciate in dotazione gratuita alla scuola; mentre MyEdu Plus è rivolta agli "insegnanti 2.0" che desiderano uno strumento per preparare le lezioni, creare mappe concettuali e verifiche personalizzate per ogni alunno secondo le più recenti Indicazioni Nazionali del MIUR.

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Carnevale 2020 al Circo di Peschiera Borromeo (Milano): per l’occasione andrà in scena il 29 febbraio “Carnival Circus – Maschere Italiane & Carnevale di Rio”

Doppio spettacolo per celebrare nel migliore dei modi Carnevale. In occasione dei festeggiamenti di sabato 29 febbraio, gli artisti del Circo di Peschiera Borromeo, coordinati da Paride Orfei e Sneja Nedeva, si esibiranno con il nuovo show “Carnival Circus – Maschere Italiane & Carnevale di Rio”. Lo spettacolo sarà strutturato in due parti: nella prima, andranno in scena avvincenti performance associate alle maschere della Commedia dell’Arte (da Arlecchino a Pantalone). La seconda parte, invece, sarà caratterizzata dal ritmo e dalle movenze brasiliane, con un rodato corpo di ballo.

Al termine dell’esibizione, i bambini potranno entrare nella pista centrale e correre, giocare e ballare, al ritmo di musica, per 20/30 minuti.

“Carnival Circus” avrà una durata di un’ora e mezza, con un intervallo di 15/20 minuti tra un tempo e l’altro, e si terrà sabato 29 febbraio alle 16.30 e in replica alle 20.00 nel tendone grande del Circo in via Carducci 6 a Peschiera Borromeo, a poca distanza dall’Idroscalo di Milano.

«L’intenzione è quella di ricreare nel tendone – ovviamente riscaldato – un’atmosfera calorosa e divertente, piena di colori e festoni carnevaleschi – spiega il numero uno dello chapiteau Paride Orfei -. Per renderla ancora più bella, invitiamo tutti i partecipanti, grandi e piccoli, a indossare maschere e costumi».
Sono aperte le prevendite per “Carnival Circus – Maschere Italiane & Carnevale di Rio”. Per informazioni e acquisti contattare i numeri 3316522892 (anche WhatsApp) – 3491072574.

Durante l’intera giornata sarà attivo il servizio bar dove si potranno trovare chiacchiere, dolciumi, pop corn, zucchero filato, panini con la salamella, bibite e tanto altro.

Per visionare lo spettacolo dello scorso anno: https://www.youtube.com/watch?v=VHBJVjqV_14

CARNIVAL CIRCUS
29 febbraio 2020, ore 16.30 e 20.00
Via Carducci 6
Peschiera Borromeo (Milano)
A 5 minuti dall’Idroscalo
Posti limitati
Prevendite ai numeri 3316522892 (anche Whatsapp) – 3491072574

Poltronissime 20 euro
Tribune 15 euro
Poltrona 12 euro

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Alessandro Benetton: per sfruttare al massimo le occasioni della vita serve anche dire “No”

“#UnCafféConAlessandro” è la video-rubrica (pubblicata anche sul Corriere della Sera) che ha come protagonista Alessandro Benetton. Nel video più recente, l’imprenditore ha raccontato i suoi “No” più importanti, quello a Benetton Sportsystem e alla presidenza della Benetton.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: dire “No” non è una sconfitta

“Se non posso lavorare al massimo delle mie possibilità, allora preferisco non farlo”: lo ha dichiarato Alessandro Benetton, imprenditore alla guida di 21 Invest, durante l’ultimo episodio della sua video rubrica “#UnCafféConAlessandro”. Affidando a Youtube la sua riflessione riguardo l’importanza di saper fare un passo indietro, l’imprenditore ha raccontato i due più grandi No che hanno profondamente influenzato la sua vita professionale. “Siamo abituati ad associare la parola No a qualcosa di negativo, ma se state cercando di costruire una carriera o un’impresa, sappiate che i No possono essere più importanti dei Sì. Sapere dire di No mi ha portato dove sono ora. Per questo ho pensato di raccontarvi dei No più importanti della mia carriera”. Il primo fondamentale “No” di Alessandro Benetton risale ai suoi 28 anni, dopo il master ad Harvard. La famiglia Benetton stava cominciando ad acquistare grandi firme sportive e gli venne chiesto di partecipare al progetto Benetton Sportsystem: l’imprenditore non accettò a causa di una visione divergente, che puntava non alla produzione ma alla distribuzione. Decise invece di dedicarsi al suo progetto di business, 21 Invest.

Il “No” più importante di Alessandro Benetton risale al 2012

Il secondo rifiuto che racconta l’imprenditore è anche il più significativo e si riferisce alla presidenza della Benetton: “Nel 2012 mi fu chiesto di assumere la carica di presidente esecutivo e, nonostante non mi convenisse, decisi di accettare. Pensavo in fondo che fosse un’opportunità per cambiare un po’ le cose. Un anno e mezzo dopo diedi le dimissioni e dissi No”. Alessandro Benetton aveva una visione imprenditoriale molto diversa e avrebbe reinterpretato l’azienda a modo suo, generando troppe divergenze a livello di ristrutturazione aziendale. L’imprenditore ci tiene però a specificare, nella seconda parte del video, che la riflessione e l’impegno rimangono fondamentali: prima di scegliere la strada del No, è necessario studiare la situazione e provare in ogni caso a trovare un compromesso: “Questo perché non è tanto importante dire No o Sì, ma è importante il processo con il quale si arriva a dare questa risposta”. A volte è bene seguire l’istinto, ma non senza prima prendersi un attimo per riflettere, perché “saper dire di No è importante quanto sapere dire di Sì. Forse un po’ di più”, ha sottolineato Alessandro Benetton.

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A Milano, all’Osteria della Stazione, Borghi d’Europa presenta le iniziative del progetto L’Europa delle Scienze e della Cultura, Patrocinato dalla IAI

Borghi d’Europa ha scelto l’Osteria della Stazione a Milano per presentare il progetto ‘L’Europa delle Scienze e della cultura’, patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica- Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), che si sviluppa per tutto il 2020 in oltre dieci Paesi europei.
“L’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI)- osserva Renzo Lupatin,Presidente di Borghi d’Europa-
è un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-ionica.
La IAI ha origine il 19 – 20 maggio 2000 con la firma ad Ancona, da parte dei Ministri
degli Affari Esteri di 6 Paesi rivieraschi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia), della “Dichiarazione di Ancona” sulla cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea.
Ai 6 membri originari si sono aggiunti l’Unione di Serbia-Montenegro nel 2002 (in seguito alla scissione del 2006, sia la Serbia sia il Montenegro hanno mantenuto la membership nell’Iniziativa) e la Macedonia del Nord nel 2018, la cui adesione è stata promossa dall’Italia nel corso del suo anno di presidenza dell’Iniziativa. Ad oggi la IAI conta 10 membri, la Repubblica di San Marino è entrata a far parte dell’Iniziativa nel 2019 durante la Presidenza montenegrina”.

Nel 2020 si svolge ESOF2020,Euroscience Open Forum -Trieste Capitale europea della Scienza,
mentre la città croata di Fiume è la capitale europea della cultura.
Così Borghi d’Europa propone ogni mese degli incontri di informazione, per raccontare le storie delle comunità in cammino.
Il 22 di gennaio, si confrontano le Terre di confine : la Valtellina, con la sua viticoltura eroica e
il Friuli Venezia Giulia, con la straordinaria esperienza di Friulando, una rete che nasce da cinque aziende friulane che amano il proprio territorio. Il Friuli Venezia Giulia è un piccolo fazzoletto di terra incastonato in un angolo d’Italia, tra Austria e Slovenia, con tanta storia, cultura, natura, e una grande tradizione enogastronomica in gran parte ancora da scoprire.
‍”Vi accompagneremo lungo percorsi emozionali e sensoriali. Insieme a noi friulani, visiterete colline e montagne, sarete guidati alla scoperta di nuovi sapori, paesaggi inaspettati e profumi inebrianti. Scoprire il Friuli e innamorarsene sarà questione di un attimo!”
Ma non poteva mancare un tocco di mare : il progetto Destinazione Delta del Po porterà a Milano
il racconto delle ostriche rose. L’impianto di coltivazione del prelibato mollusco presente in Italia è situato nella Riserva della Biosfera del delta del Po nella Sacca di Scardovari, la più grande laguna del Po, situata tra le foci del Po delle Tolle e il Po di Gnocca, un punto magico dove il grande fiume e il mare Adriatico si scindono in un abbraccio dando vita ad un ambiente unico per l’allevamento di vongole e cozze.

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Eventi

Iniziative per la Giornata della Memoria all’Università degli Studi di Bergamo

Lunedì 27 gennaio, dalle ore 15.00 alle ore 16.00, in occasione della Giornata della Memoria delle vittime dell’Olocausto, l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Bergamo ospiterà la cerimonia di consegna delle Medaglie d’Onore ai sopravvissuti agli orrori del Nazismo da parte del Prefetto della provincia di Bergamo, Elisabetta Margiacchi. Attesi alla manifestazione, numerosi Sindaci e amministratori locali, reduci, familiari e i rappresentanti delle Istituzioni e dell’Università di Bergamo.

Alle ore 17.30 si terrà inoltre l’inaugurazione della mostra “Frida e le altre – Storie di donne, storia di guerra: Fossoli 1944” che dal 27 gennaio al 17 febbraio, presso il chiostro di Sant’Agostino dell’Università di Bergamo, racconterà la storia di donne eccezionali che con i loro gesti quotidiani hanno affrontato la guerra, la scomparsa dei propri cari e la resistenza. La mostra sarà inaugurata alla presenza di Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo, Paolo Buonanno, Prorettore dell’Università degli studi di Bergamo, Elisabetta Margiacchi, Prefetto della provincia di Bergamo e Elisabetta Ruffini direttrice dell’Isrec di Bergamo e curatrice della mostra

La giornata rientra nel calendario ufficiale delle iniziative del Comune di Bergamo in occasione della giornata.

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News Scienza e Tecnologia

Nasce SMEUP ICS, la divisione Infrastruttura, Cloud e Security di Gruppo Sme.UP

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  • 23 Gennaio 2020

Sme.UP SpA annuncia l’avvenuta operazione di conferimento per incorporazione di un ramo d’azienda della società SME UP S.p.A. nella società incorporante Nanosoft S.r.l. e cambio della ragione sociale di Nanosoft S.r.l​.

Nasce quindi ​SMEUP ICS S.R.L., la nuova società del Gruppo Sme.UP che porta con sé la competenza e la specializzazione di Nanosoft, azienda presente sul mercato da oltre 20 anni, con 60 tra dipendenti e collaboratori.

SMEUP ICS continuerà a proporre consulenza nel settore IT e ad essere specializzata in progetti Infrastrutturali, Cloud e Security. Data la comprovata esperienza in questo campo, SMEUP ICS è in grado di analizzare lo stato infrastrutturale dei propri clienti e di consigliare le soluzioni più idonee per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi aziendali.

Una volta implementati questi nuovi progetti, inoltre, garantisce piena e costante assistenza ai clienti, in modo tale da adattare il progetto, seguendo le nascenti esigenze del business aziendale in evoluzione.

Con questa operazione il Gruppo Sme.UP, con sede legale a Erbusco (BS) e con altre 14 sedi tra Milano, Torino, Savigliano, Vercelli, Reggio Emilia, Parma, Modena, Roma, Lecco, Cuneo, Brescia, Vicenza, Padova e Udine, con 446 collaboratori e più di 2100 clienti, intende rafforzare le sue competenze sul tema infrastruttura, cloud e security.

Il Gruppo Sme.UP accompagna le imprese nella trasformazione digitale strategica per implementare l’integrazione tra sistemi e la collaborazione tra persone e strutture sempre più delocalizzate, trasformando i dati in informazioni strategiche per il business. Il Gruppo segue i clienti anche dopo che il processo di introduzione della nuova soluzione si è concluso, supportandoli con competenza nell’evoluzione graduale del proprio sistema informativo con soluzioni applicative e architetture IT moderne ed innovative che semplifichino le complessità.

SMEUP ICS nasce proprio in quest’ottica e progetta infrastrutture IT con le migliori tecnologie hardware e software:

  • strutture datacenter (server, network, security, ecc.)
  • produttività personale e collaboration (produttività, collaborazione, posta elettronica, sicurezza, mobilità)
  • manutenzione e monitoraggio
  • managed services
  • cloud pubblico e privato
  • next generation security

“Questa non è solo un’operazione societaria: vogliamo porci sempre di più come un partner capace di creare valore per il cliente sfruttando le tecnologie e le competenze ICT. Da sempre, infatti, mettiamo i bisogni dei clienti prima dei prodotti, proponendo le nostre soluzioni applicative e le competenze in ambito di infrastruttura, cloud e sicurezza. Con un fatturato consolidato di circa 55 milioni di euro nel 2018, in continua crescita, Sme.UP intende essere leader nel mondo delle soluzioni applicative per le imprese, grazie anche alle competenze consolidate di SMEUP ICS” afferma Silvano Lancini, Presidente del Gruppo Sme.UP.

“Questo passo consolida il percorso del nostro Gruppo nel completamento dell’offerta e della focalizzazione sulle esigenze del cliente. Dopo 10 anni dalla prima partecipazione in Nanosoft, poi evoluta con l’acquisizione totale nel 2017, il percorso si completa consolidando tutte le competenze all’interno di un’unica struttura che prende il nome di SMEUP ICS. Questo ci permette di presentarci al mercato in maniera chiara e specifica, confermando il nostro impegno in questa componente essenziale per la trasformazione digitale dei clienti. Non vediamo questa operazione come un traguardo, ma come il punto di partenza per un’ulteriore crescita e possibilità di offrire ai clienti un’esperienza completa del mondo Infrastruttura, Cloud e Security” aggiunge Dario Vemagi, Amministratore Delegato di SMEUP ICS.

GRUPPO Sme.UP – Soluzioni Software e Infrastrutture IT

Il Gruppo Sme.UP è il partner IT che ti accompagna nella trasformazione digitale con le Soluzioni Software e Hardware più adatte al tuo business. Il Gruppo Sme.UP ha 14 sedi nel nord e centro Italia e il suo staff è composto da 446 risorse. Con 2100 clienti in Italia e nel mondo, nel 2018 ha avuto un fatturato 55 milioni di euro.

Sme.UP è una realtà che nasce dalla messa a fattor comune delle competenze delle aziende che ne fanno parte per garantire assistenza e supporto alle imprese che intendono costruire sistemi informativi integrati, flessibili, evolutivi e adatti alla crescita.

Il Gruppo è in continua espansione e può contare su una expertise che riguarda:

  • Software gestionali – ERP
  • Infrastruttura e Cloud
  • Software Retail
  • Business Intelligence e Corporate Performance Management
  • Software Documentale
  • Servizi di Digital e Web Marketing
  • Software HR
  • Software di progettazione (CAD,BIM,PDM,PLM,ecc)

Il Gruppo Sme.UP propone quindi alle aziende italiane un percorso di sviluppo ed evoluzione delle tecnologie IT a beneficio del continuo miglioramento dei processi aziendali e dell’incremento di tutto il loro Business.

Segue il cliente dall’inizio del processo fino al suo completamento, affiancandolo non solo nell’analisi e nella scelta della soluzione ottimale, ma anche in tutto ciò che segue la nascita e lo sviluppo di un’idea innovativa.

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Pia Tuccitto “E…” l’autrice del brano di Vasco Rossi incide la versione originale di una delle più belle canzoni d’amore di sempre

Il brano anticipa l’album “Romantica io” fuori dal 31 gennaio 2020. 

Era il 2004 quando Vasco Rossi, inserendola nell’album Buoni o cattivi l’ha fatta entrare nell’olimpo delle canzoni più belle della musica italiana, e la definì “…una carezza”. Ora però è la sua autrice Pia Tuccitto ad incidere la sua versione. Il brano è contenuto in “Romantica io”, il disco in uscita il prossimo 31 gennaio, giorno del suo compleanno. “Romantica io” è il terzo album della rocker, realizzato a distanza di alcuni anni da Urlo (Bollicine/EMI), il primo in libertà da vincoli discografici. In questo periodo di assenza Pia Tuccitto non si è mai fermata: ha pubblicato alcuni singoli, ha fatto concerti, ha prodotto e portato su più di 50 palchi con Federica Lisi, lo spettacolo ioelei, ha dipinto. Ed è proprio dipingendo che è nato il personaggio grafico che simboleggia l’album: si tratta dell’avatar che rappresenta La Rocker protagonista dell’immagine della copertina.

Prodotto da Pia Tuccitto e Luca Bignardi: Basso: Luca Bignardi – Chitarre: Massimo Varini – Batteria: Sam Gregory – Voce Pia registrata: Impatto Studio di Celso Valli (Bo) – Cori: Alessia Raisi. Registrato, Prodotto, Arrangiato, Mixato e Masterizzato da Luca Bignardi. Recording of the Drum: Mx Studios – Shanghai (Cina). Recording of Guitars Kymotto Music Studio Carpi (Mo). Recording of Bass and Backing Vocals: Music King Recording Studios – Shanghai (Cina). Mix & Mastering: Music King Recording Studios – Shanghai (Cina) 

Autoproduzione

Radio date: 10 gennaio 2019

Pubblicazione album: 31 gennaio 2020 

 

BIO

Pia Tuccitto è una cantautrice rock. Si laurea al DAMS con la tesi Il Rock al femminile, nel 1993 debutta al Festival per Voci Nuove di Castrocaro, non vince ma entra nella scuderia di Vasco Rossi. Come autrice scrive per Patty Pravo (2000) e per Irene Grandi (2003) entrambe prodotte da Vasco, con il quale ha condiviso il palco in importanti occasioni, come tre edizioni dell’Heineken Jammin’ Festival (2000 -2005-2008), al Rock R’evolution di Zocca, e come sua supporter in tour per 8 anni. Il debutto discografico è nel 2001 con Ciao Amore, un singolo prodotto da Pia per l’etichetta Bollicine di Vasco Rossi, al quale fa seguito un secondo singolo nel 2003, Quella Vispa di Teresa. L’anno seguente tra le canzoni della Rocker, Vasco sceglie E… .   Nel giugno del 2005 esce l’album d’esordio UN SEGRETO CHE, seguito tre anni dopo dall’album URLO, prodotto da Frank Nemola e Guido Elmi per l’etichetta Bollicine/EMI Capitol Music. Le foto di copertina sono di Efrem Raimondi.  Il 21 giugno 2009 Pia partecipa all’evento Amiche per l’Abruzzo. Cantante e autrice sì, ma ARTISTA a trecentosessanta gradi perché ogni forma d’arte le appartiene. Dall’incontro con Philippe Daverio è nata un’amicizia e una collaborazione con il fratello Christophe, che si è concretizzata nella Collezione Mutant Canvas #1 di Nicola Artico in cui il ritratto mutante con Pia è ripreso dall’opera “Ecate” di William Blake. Pia diventa modella per la fotografa Anna Rosa Gavazzi. Dall’ 8 aprile al 12 giugno 2011 Pia fa parte del Progetto fotografico di Monica Silva “L’io dentro me”. Nel maggio e ad ottobre del 2011 escono i due singoli da indipendente: Com’è bello il mio amore e Sto benissimo, quest’ultimo diventerà lo spunto e la colonna sonora de L’Italia di Pia. A novembre 2012 Pia viene invitata a rappresentare l’Italia in occasione del Festival del Mar Rosso Red Sea – Italian Festival ad Hurgada in Egitto, per celebrare l’incontro tra la cultura italo-egiziana. Il 29 ottobre 2013 esce il singolo intitolato 7 Aprile. Il 1° dicembre Pia è ospite con la band al Roxy Bar. Il 4 marzo 2014 la rocker partecipa alla seconda edizione de La strada e la Stella, spettacolo organizzato a Bologna, per ricordare Lucio Dalla. Il 16 aprile a WeLoveFreak, l’evento organizzato in ricordo di Freak Antoni Pia accompagnata dagli Skiantos canta “Ti rullo di Kartoni” e inizia con loro una collaborazione artistica. Il 28 agosto esce il nuovo singolo My Radio che, su invito del Ministero del Turismo Egiziano, viene presentato live al Cairo in occasione della 3° Edizione dell’Italian Egyptian Festival. Il 7 dicembre la Rocker presenta il suo My Radio Ep, prima raccolta contenente i 4 singoli da indipendente, alla Maratona musicale di Cantautrici e Cantautori organizzata dal MEI a Milano. Il 5 gennaio 2015 la Rocker è ospite al Teatro Petruzzelli di Bari, in occasione della 7° Edizione del Premio Mimmo Bucci e il 17 condivide il palco con Gianni Morandi, Cesare Cremonini, Francesco Renga, in occasione del grande spettacolo Starteraphy, organizzato da ANSABBIO all’Istituto Rizzoli di Bologna. A marzo viene pubblicato su iTunes e su tutti gli Store Digitali Que bonito mi amor, scritta insieme all’autrice madrilena Marghina Garcia, versione spagnola di Com’è bello l’amore singolo del 2011, anticipato dalla presentazione in anteprima internazionale su La Tecno Fm 88.3 di Buenos Aires (Argentina). Il 19 settembre viene presentato in Prima Nazionale a Bologna ioelei Tour, il nuovo progetto nato dalla collaborazione con Federica Lisi Bovolenta. Nello spettacolo si alternano le letture tratte da “Noi non ci lasceremo mai “– Ed.Mondadori 2013 alle canzoni di Pia. Del progetto ioelei ne hanno parlato quotidiani nazionali e i settimanali Donna al Top e F, le trasmissioni Barone Rosso, Roxy bar, Domenica In, Maurizio Costanzo Show, TV 2000, Rai 2 Rai 3, Rai Sport, SKY Sport, Radio 2, e Radio Dj. Il 4 ottobre 2019 esce il singolo “Tu sei un sogno per me”, Ft Federica Lisi. 

Il singolo è stato dato in esclusiva in Argentina a Dial RadioTV – 101.1 FM San Rafael – 103.9 FM Malargüe – 104.1 FM General Alvear – Mendoza. Il 10 gennaio viene presentato il singolo “E…” anticipando il disco “Romantica io” in uscita il 31 gennaio 2020. 

 

Contatti e social

IG: https://www.instagram.com/piatuccitto/

FB: https://www.facebook.com/piatuccittoofficial/

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SITO: http://www.piatuccitto.net/

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Esporsi in modo chiaro e creativo con l’aiuto di un’agenzia di comunicazione

Abbiamo l’idea di un’agenzia di comunicazione come di quell’agenzia pubblicitaria che provvede a pubblicizzare prodotti o servizi per conto dei propri clienti. Ma al fine di realizzare una campagna pubblicitaria completa (full service agency) una parte importante del lavoro viene svolta da un reparto chiamato agenzia creativa (creative advertising agency) . L’agenzia creativa ha il compito di elaborare una strategia di comunicazione (copy strategy), sulla base delle richieste del cliente. Un’agenzia creativa
di comunicazione integrata
si occupa principalmente di campagne ADV integrate, digital, social, attività di branding strategico, produzione di spot e video corporate e possiede tutta l’esperienza necessaria per accompagnare le aziende in tutto o in parte nel processo strategico, creativo o produttivo. Andiamo a scoprire di cosa si occupa un’agenzia creativa e a cosa è dovuto il suo successo tra le aziende che ne beneficiano.

Agenzia creativa: basta con la solita pubblicità

 

L’ agenzia pubblicitaria più propriamente nota come agenzia creativa è strutturata in diversi reparti operativi. Nelle agenzie pubblicitarie più compartimentalizzate i principali reparti possono essere diversi, dalla parte amministrativa a quella della produzione. Due dei reparti fondamentali sono il Client Service o Servizio Clienti, che si occupa dei rapporti con i clienti e del coordinamento del processo di realizzazione di una campagna pubblicitaria e il reparto creativo, al quale è invece affidata l’ideazione della campagna medesima. Una campagna pubblicitaria nasce a partire dalla stesura di una copy strategy, a partire dal brief del cliente. La copy strategy rappresenta la strategia creativa, il punto di riferimento del piano di comunicazione dell’azienda e del suo relativo marketing. Un’agenzia creativa di comunicazione integrata è sempre pronta ad ascoltare e valutare insieme al cliente quali sono le potenzialità dei suoi prodotti e come esprimerle al meglio tramite il mezzo pubblicitario. La mission di un’agenzia creativa è quella di creare contenuti chiari e diretti ma allo stesso tempo creativi, autentici e riconoscibili sia nel campo dell’advertising classico ovvero campagne integrate di comunicazione e pubblicità che nell’ambito digital.

 

Talento, creatività, innovazione, autenticità: tutte le carte in regola di un’agenzia di comunicazione integrata

In una campagne di comunicazione efficace uno strumento fondamentale è l’innovazione. Oltre all’innovazione creativa, ci si riferisce a quella tecnologica. Stare al passo con i tempi e con le nuove tecnologie permette di rendere la comunicazione a misura d’uomo. Diretta, facile e all’avanguardia. Per molte aziende di successo la chiave di volta è arrivata proprio dall’innovazione Digital. Ovvero da tutto ciò che riguarda il web e i Social Media, la cui influenza sul consumatore è cresciuta fino in alcuni casi a soppiantare il più classico metodo pubblicitario dei canali di comunicazione di massa. I Social Media sono un canale di comunicazione diretto ed efficace con i diretti interessati, un mondo in continuo sviluppo dalle potenzialità̀ infinite e un’agenzia creativa di alto livello è pronta a sfruttarle tutte.

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Le calze come status symbol nella storia

Le calze vengono usate dall’uomo sin dai tempi antichi, non solo per proteggere il piede o tenerlo più comodo ma come elemento di attrazione e distinzione sociale.

La loro storia risale addirittura alla civiltà egizia, dove la nobiltà ne faceva sfoggio. E sappiamo che durante l’impero romano erano molto apprezzati e diffusi dei calzini corti fatti di tessuto di lana.

Nel Medioevo vi fu una vera e propria rivoluzione nell’abbigliamento maschile: vide la luce la calzamaglia da uomo. Questa era ben lontana dalle calze maglie attuali da donna, infatti era confezionata con tessuti pesanti preziosi dai colori sgargianti.

Le calze erano parte integrante dell’abbigliamento e non un indumento intimo. La calza era per lo più solata con la punta a volte lunghissima, imbottita di crine per evitare che si piegasse sotto il piede. In Italia tuttavia non si arrivò agli eccessi della Francia, dove questa sorta di calzature, chiamate alla “poulaines”, avevano punte esageratamente lunghe da doverle reggere con un cordoncino fissato al ginocchio.

Questa moda fu di nuovo sostituita con il ritorno all’uso dei calzettoni lunghi e delle brache fino al tempo della Rivoluzione francese quando le brache si trasformarono in calzoni attillati che arrivavano fino al ginocchio, abbinati a delle calze. In questo periodo i colori andarono via smorzandosi.

Solo nel 1400 la calza diventò uso comune per le donne che le iniziarono a utilizzarle sotto i vestiti per il freddo.

Il vero e proprio cambiamento nella storia della calza è avvenuto con la rivoluzione industriale in Inghilterra e con quella politica in Francia; queste due nazioni sono sicuramente state, in tempi moderni, delle protagoniste della moda e dell’estetica. Infatti è in queste due nazioni che la calza, usata prima come protagonista dell’abbigliamento maschile, comincia ad essere coperta dai pantaloni e limitarsi ad occhieggiare da sotto al risvolto inferiore.

Nel 1589 in Inghilterra fu costruito il primo telaio per produrre le calze in quantità industriale. Le calze dunque in quella epoca erano considerate indumento status symbol per persone di alto livello sociale, ma con la diffusione del telaio in America le calze divennero presto un indumento accessibile a tutti. Iniziò il primo businnes delle calze.

Solo nel 1938 con la scoperta della fibra di naylon da parte di Wallace Carothers si diede impulso alla massiccia produzione di calze.

Negli anni ’50 iniziò la produzione delle calze da donna, sia velate che colorate, ma l’imposizione delle gonne ancora sotto al ginocchio non dettero la notorietà che le calze avrebbero già dovuto avere. Con gli anni ’60 l’azienda americana Du Pont lanciò sul mercato la calza di Lycra, che iniziò a diffondersi dopo il 1965, quando, insieme all’avvento della minigonna rappresentò una svolta per la moda femminile.

Attualmente la funzione della calza è quella di proteggere il piede dalla frizione con la scarpa e dal freddo. Per questi motivi i tessuti più adatti tra i quali scegliere le calze e con i quali confezionare questi indumenti sono sicuramente il cotone, la lana e il cachemire.

Infatti, questi materiali, permettono una migliore traspirazione della pelle e mantengono basso il livello di sudorazione e surriscaldamento del piede. Vi sono poi le calze di seta, più raffinate ma meno pratiche e più costose.

Anche se seminascosta dal pantalone o dalla gonna lunga, la calza ha comunque la sua importanza nell’impatto estetico perché aggiunge una nota di colore che va ad aggiungersi a quelle che conferiscono gli altri capi di abbigliamento.

Consigli per le calze da uomo: tranne casi eccezionali, legati all’abbigliamento esclusivamente sportivo, la calza va portata sempre lunga, a coprire il polpaccio. Un altro errore di ordine estetico da evitare è quello di indossare calze bianche (tranne che d’estate ed esclusivamente sotto pantaloni bianchi).

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