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28 Marzo 2019

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Tutela dell’ambiente: il “Corriere della Sera” intervista Maria Elisabetta Alberti Casellati

Il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati al “Corriere della Sera” sull’emergenza clima: “Un tema non più eludibile dall’agenda internazionale e dei singoli governi. Si rischiano impatti socio-economici gravissimi”.

Maria Elisabetta Alberti Casellati

Senato, l’intervista del “Corriere della Sera” al Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati

“La questione dei cambiamenti climatici non è più eludibile nell’agenda politica internazionale così come in quella dei singoli governi”: il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati parla dell’emergenza climatica in una lunga intervista al “Corriere della Sera”. “L’Italia è rimasta a guardare per troppo tempo, affrontando il problema maltempo con un approccio emergenziale” ha sottolineato il Presidente, aggiungendo che da oltre venti anni “morti, feriti, sfollati e interi territori devastati ci dicono che siamo in uno stato di pericolo costante”. Non a caso nei giorni scorsi anche il Capo Dello Stato ha espresso preoccupazione per i rischi di “una crisi climatica globale”. “Condivido l’allarme lanciato dal Presidente della Repubblica – ha detto Maria Elisabetta Alberti CasellatiHo visto con i miei occhi gli effetti di alluvioni e smottamenti. Dalla Calabria al Veneto”.

Maria Elisabetta Alberti Casellati: sull’emergenza clima la politica non può più restare a guardare

“Il riscaldamento globale, nel giro di un decennio, rischia di superare i livelli di allarme con impatti socio-economici gravissimi sulle comunità” ha spiegato Maria Elisabetta Alberti Casellati al “Corriere della Sera”, augurando che ogni Paese possa fare la sua parte “in nome di un interesse collettivo prioritario”. Sul tema, il Presidente del Senato ha ricordato inoltre di aver proposto “in più di un’occasione l’istituzione di una Commissione bicamerale d’inchiesta perché il Parlamento sia protagonista e dia un segnale concreto. Ma non solo. Per capire il perché di tanto immobilismo e tanti interventi sbagliati e per riuscire ad avere un quadro preciso e dettagliato dei luoghi in cui gli interventi sono più urgenti”. Maria Elisabetta Alberti Casellati ha parlato anche del ‘FridaysForFuture’: il Presidente ha auspicato che l’iniziativa possa lasciare un segno e che indichi “una linea dietro alla quale spero non si possa più tornare”.

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Safety BarCamp: il nuovo modo di fare formazione alla sicurezza

Comunicato Stampa

Safety BarCamp: il nuovo modo di fare formazione alla sicurezza

Il 17 maggio 2019 si apre a Padenghe sul Garda (Brescia) la seconda edizione del Safety Barcamp: un evento innovativo di formazione partecipata per apprendere e condividere in modo libero ed efficace i temi della sicurezza.

 

Si avvicina sempre più la data di apertura della seconda edizione del Safety BarCamp AiFOS, un evento formativo innovativo per formatori e operatori della sicurezza sul lavoro, che ad oggi conta già su più di 50 partecipanti. Uno spazio libero dove formazione, aggiornamento, ampliamento delle competenze diventano momenti attivi di apprendimento, un percorso caratterizzato da occasioni di libero confronto e condivisione di nuove strategie, prassi e idee.

 

Safety BarCamp AiFOS: la formazione come non l’hai mai vissuta

L’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) ha, infatti, organizzato per il 2019 il secondo Safety BarCamp, uno spazio innovativo dedicato a creare e consolidare relazioni tra le figure che operano nell’ambito salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

La seconda edizione del Safety BarCamp, un evento progettato secondo l’Open Space Technology (metodologia che prevede una continua interazione tra i partecipanti che si confrontano in tempi brevi su diversi temi e con momenti di condivisione non formali), si terrà il 17 maggio 2019 a Padenghe sul Garda (Brescia).

L’evento è destinato a formatori e professionisti della sicurezza che, con spirito curioso, intendano partecipare a una giornata dinamica e siano disponibili a svilupparla con nuove modalità formative. Ogni partecipante si iscrive all’intera giornata formativa, ma l’iscrizione ai singoli workshop avviene durante l’evento: la scelta di un workshop non è definitiva e la partecipazione è dinamica.

 

I workshop del Safety BarCamp AiFOS

Nel Safety BarCamp il “Facilitatore” è un partecipante che diventa protagonista proponendo un workshop. Tutti i partecipanti hanno, infatti, la possibilità di mettere a disposizione degli altri le proprie conoscenze proponendo un workshop la cui realizzazione viene valutata dall’organizzazione. L’invito è quello di portare al Safety BarCamp temi, metodologie, strumenti nuovi e arricchenti, con riferimento ad uno dei tre temi generali: normativa, rischi tecnici, comunicazione. La durata di ogni incontro è di 75 minuti.

 

Questi alcuni dei workshop che arricchiranno il Safety BarCamp 2019:

  • Soluzioni virtuali a problemi reali (R. Buson, L. Vittadello);
  • Sicurezza Quattro Stagioni: la valutazione dei rischi tra neve e sole (Stefano Farina);
  • Mindfulness per il benessere organizzativo e individuale (Federico Reali);
  • La sicurezza sismica mattoncino dopo mattoncino (Lucio Fattori);
  • In cosa vogliamo fingere di essere esperti oggi? (R. Marasi, A. Colombatto);
  • Il mio “carico”: il trasporto tra etica e tecnologia (Gianluca Grossi);
  • Dalla “sporca dozzina” al rigore di Baggio (Elena Padovan);
  • Il gioco della sicurezza alimentare (Matteo Fadenti);
  • Ma io rallento? La strada: dalla normativa alla realtà (Stefano Farina);
  • Costruiamo una metafora sulla sicurezza (Rocco Vitale);
  • Bastardi senza gloria (R. Marasi, A. Colombatto);
  • Anche i “Super Eroi” si evolvono (Antonella Grange);
  • Alzati! Osserva, chiedi, ascolta e migliora: Gemba Walk (Simona Ziliotti);
  • “Mi tutelo mangiando” (Silvia Pellegrino).

 

Il link per conoscere i contenuti dei singoli workshop del Safety BarCamp:

https://aifos.org/home/safetybarcamp/barcamp2019/

 

Le iscrizioni e l’aggiornamento

L’evento, che si tiene per il 17 maggio 2019 a Padenghe sul Garda (Brescia) dalle ore 8.45 alle 18.00, è valido come aggiornamento relativo a 8 ore per RSPP e ASPP, 2 ore per formatori prima area tematica, 2 ore per formatori seconda area tematica e 2 ore per formatori terza area tematica.

 

Per avere informazioni, iscriversi al Safety BarCamp AiFOS 2019 e proporre nuovi workshop è possibile utilizzare questo link: http://www.safetybarcamp.it

 

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

 

28 marzo 2019

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Terna, l’AD e DG Luigi Ferraris lancia il più alto piano di investimento di sempre

Terna pronta a investire 6,2 miliardi di euro per il miglioramento della rete elettrica: l’intervento dell’AD e DG Luigi Ferraris alla presentazione del Piano 2019-2023.

Luigi Ferraris

Terna: la soddisfazione dell’AD e DG Luigi Ferraris per i risultati 2018

“Sono molto soddisfatto dei risultati conseguiti nel 2018: sono dati in crescita e sono stati raggiunti tutti gli obiettivi economico-finanziari prefissati”: l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Luigi Ferraris commenta i risultati dello scorso anno che il CdA ha approvato lo scorso 20 marzo. Numeri che permettono al gruppo di presentare il Piano Strategico 2019-2023 con “una robusta generazione di cassa a sostegno di una forte accelerazione impressa agli investimenti per lo sviluppo infrastrutturale del Paese”. Qualche dato: “Abbiamo un EBITDA, margine operativo lordo, che si attesta a 1 miliardo e 650 milioni di euro, un utile netto che viaggia oltre 700 milioni di euro e soprattutto abbiamo realizzato investimenti per 1 miliardo e 91 milioni di euro con una crescita rilevante rispetto agli anni precedenti”. E su queste basi il gruppo guidato da Luigi Ferraris guarda con entusiasmo all’attuazione del prossimo Piano, con prospettive ancora più alte: investimenti per 6,2 miliardi (un incremento di quasi il 20% rispetto ai 5,3 miliardi previsti nel precedente piano) che rappresentano “l’impegno economico più alto di sempre”, mirato a “sviluppare una rete sempre più resiliente e sostenibile”.

Luigi Ferraris presenta il Piano Strategico 2019-2023 di Terna

L’AD e DG Terna Luigi Ferraris ha parlato della Strategy 2019-2023 nel corso dell’evento di presentazione, organizzato a Milano, a Palazzo Clerici, il 21 marzo. “Sostenibilità e dialogo con il territorio, innovazione e digitalizzazione, persone e know-how industriale, rappresentano gli elementi chiave del nostro sviluppo” ha detto l’AD di Terna, confermando che il gruppo continuerà su questa direzione anche negli anni a venire. Attenzione in primis al rafforzamento della rete di trasmissione nazionale e alle interconnessioni con l’estero, con “attività di rinnovo degli asset e miglioramento della qualità del servizio ed efficienza”. Terna infatti punta a rivestire “un ruolo attivo nella fase di transizione energetica in atto”, permettendo all’Italia di fronteggiare le sfide del settore elettrico “in modo sicuro, efficiente e sostenibile, verso un sistema sempre più interconnesso, decarbonizzato e rinnovabile”. Luigi Ferraris ha inoltre spiegato: “La forte crescita degli investimenti, insieme alla valorizzazione delle nostre competenze in Italia e all’estero, sono alla base di margini operativi in aumento che consentiranno di generare valore per i nostri azionisti”. Nel Piano la crescita di investimenti accompagna quella dei dividendi: dal 2019 al 2021 si prevede infatti un aumento del dividendo per azione pari al 7%, in rapporto al dividendo di competenza dell’esercizio 2018. E un payout del 75% per il 2022 e 2023.

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Prestiti: in Sardegna si chiede il 6,4% in più della media nazionale

In Sardegna lo scorso anno i cittadini hanno fatto ricorso al credito al consumo in maniera importante e, secondo l’osservatorio di Facile.it e Prestiti.it, realizzato su un panel di circa 5.000 domande di prestito personale presentate da utenti della regione, chi nell’Isola si è rivolto ad una finanziaria nel 2018 ha cercato di ottenere, in media, 13.714 euro, vale a dire il 6,4% in più rispetto alla media nazionale, importo che i richiedenti intendono rimborsare in 68 rate (poco più di 5 anni e mezzo).

Ma quali sono le ragioni che hanno spinto i sardi a richiedere un prestito personale? Analizzando le domande di finanziamento per le quali è stata specificata la finalità emerge che, nel 2018, il prestito più richiesto in Sardegna è stato quello per ristrutturare casa (23% del totale richieste), seguito da quello per l’acquisto di un’auto usata (20%). La tipologia di prestito personale che però è cresciuta maggiormente lo scorso anno è quella per il consolidamento debiti, il cui peso sul totale prestiti è aumentato di ben 5,3 punti percentuali passando dall’11,6% del 2017 al 16,9%. Aumento significativo anche per i prestiti personali richiesti per pagare costi legati alle spese mediche (4,3% del totale in aumento di 2,2 punti percentuali rispetto al 2017).

«L’aumento di richieste per il consolidamento debiti è un segnale di come i sardi siano sempre più attenti al risparmio, anche nell’ambito dei prestiti personali», spiega Andrea Bordigone, responsabile prestiti di Facile.it. «Sono sempre più numerosi i consumatori che, consapevoli delle opportunità offerte dal mercato, e in particolare dai prestiti del canale online, scelgono di consolidare un debito in corso passando ad una finanziaria che offre tassi di interesse più contenuti.».

Analizzando le richieste di finanziamento in ottica territoriale emerge che Nuoro è la provincia sarda dove sono stati richiesti gli importi medi più alti (15.593 euro, il 13,7% in più rispetto alla media regionale); seguono in classifica la provincia di Sassari (13.899 euro) e quella di Cagliari (13.342 euro). L’importo medio più basso, invece, è quello registrato in provincia di Oristano (12.749 euro) e nella provincia del Sud Sardegna (13.254 euro).

Se a livello provinciale non emergono differenze significative rispetto alla durata media dei prestiti richiesti, come detto pari a 68 rate, variazioni importanti sono state rilevate analizzando l’età media dei richiedenti che, in Sardegna è pari a 43 anni ma a livello provinciale oscilla tra i 42 anni registrati a Nuoro e Cagliari e i 45 di Oristano.

 

 

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Prestiti: in Sicilia si chiedono 13.000 euro


In Sicilia lo scorso anno i cittadini hanno fatto ricorso al credito al consumo in maniera importante e, secondo l’osservatorio di Facile.it e Prestiti.it, realizzato su un panel di oltre 11.000 domande di prestito personale presentate da utenti della regione, chi si è rivolto ad una finanziaria nel 2018 ha cercato di ottenere, in media, 12.973 euro da restituire in 66 rate (5 anni e mezzo). L’età media dei richiedenti è pari a 43 anni ma se si guardano più da vicino le fasce anagrafiche emerge che quasi 1 richiesta su 3 (29%) proviene da un under 35.

Ma quali sono le ragioni che hanno spinto i siciliani a richiedere un prestito personale? Analizzando le domande di finanziamento per le quali è stata specificata la finalità emerge che, nel 2018, i prestiti più richiesti in Sicilia sono stati quello per ristrutturare casa (24,7% del totale richieste) e quello per l’acquisto di un’auto usata (17,6%), anche se entrambi risultano in calo rispetto al 2017, rispettivamente del -2,8% e del -1,9%.

Le richieste di prestito personale che, nella regione, sono cresciute maggiormente lo scorso anno sono quelle rivolte all’ottenimento di liquidità, il cui peso sul totale prestiti è aumentato di 3,9 punti percentuali, passando dall’11,1% al 15%; un incremento significativo se si pensa che a livello nazionale i prestiti personali per liquidità sono aumentati, percentualmente, solo di 1,7 punti. In crescita rispetto al 2017 anche il peso delle richieste per consolidamento debiti (14,2% del totale, in aumento di 3,4 punti percentuali) e quelle per pagare le spese mediche (4,5% del totale, +1,3 punti percentuali).

L’andamento provinciale

Analizzando le richieste di finanziamento in ottica territoriale emerge che Caltanissetta è la provincia siciliana dove sono stati richiesti gli importi medi più alti (14.350 euro, il 10,6% in più rispetto alla media regionale); seguono in classifica le province di Messina (13.477 euro), Enna (13.295 euro) e Agrigento (13.245 euro). In provincia di Catania l’importo medio richiesto è pari a 12.992 euro, mentre in quella di Siracusa è pari a 12.957 euro. Guardando la graduatoria nel senso opposto, invece, gli importi medi più bassi sono stati chiesti in provincia di Ragusa (11.586 euro); seguono le province di Trapani (12.316 euro) e di Palermo (12.933 euro).

Interessante notare come, a seconda della provincia presa in esame, vari sensibilmente anche l’età media di coloro che hanno presentato domanda di prestito. I richiedenti più giovani sono quelli di Ragusa, dove l’età età media è pari a 41 anni e gli under 35 rappresentano il 34% del campione totale; l’età media più alta, invece, è stata registrata nelle provincia di Enna (45 anni), area dove il peso dei giovani con meno di 35 anni scende al 24%.

Analizzando la durata media dei finanziamenti richiesti, invece, le differenze provinciali sono meno accentuate e incluse in una forbice che varia tra le 65 e le 67 mensilità.

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Truffe false assicurazioni: come difendersi dalle maxitruffe

Sono circa 38 milioni le autovetture private che fanno parte del parco auto italiano e più di 6 milioni i motocicli; ciascuno di essi, per circolare sulle strade in modo regolare deve essere coperto da assicurazione. Negli ultimi anni gli italiani sono diventati bravi a trovare le migliori offerte Rc auto o moto e, secondo un’indagine* condotta da mUp Research per Facile.it, nel 42% dei casi cercano sul web le informazioni per risparmiare.

Un bacino di utenza così grande, chiaramente, fa gola anche ai male intenzionati, ma difendersi da truffe e raggiri è molto più semplice di quanto non possa sembrare; ecco un breve vademecum in 5 punti per tutelarsi e non finire vittime di truffa scoprendo, magari dopo un incidente, di aver sottoscritto una assicurazione fantasma.

1) La sicurezza parte dal preventivo

La prima attività per trovare una polizza assicurativa adatta alle nostre necessità (e anche alle nostre tasche!) è quella di verificare le diverse offerte presenti sul mercato. Per fare questo in assoluta sicurezza è bene rivolgersi solo e soltanto ad operatori autorizzati, siano essi broker, compagnie o siti di comparazione. Se ci si rivolge ad un sito internet poi, è bene verificare che l’indirizzo che appare nella barra di navigazione cominci con https e non solo con http. Quella lettera, che non va sottovalutata, è un importante indice di sicurezza tecnologica che può farci stare più tranquilli.

Se il preventivo che ci attira maggiormente fa capo ad una compagnia che non conosciamo, come ulteriore garanzia possiamo verificare che quell’azienda sia inserita nell’elenco delle compagnie autorizzate ad operare in Italia.  La lista è disponibile per consultazione sul sito dell’IVASS a questo indirizzo:

https://www.ivass.it/consumatori/proteggi/index.html

Se il preventivo che ci interessa ci viene invece offerto da un intermediario, è bene sapere che, per legge, questi soggetti son tenuti a pubblicare sul proprio sito alcune informazioni quali:

  • dati identificativi dell’intermediario, il numero di iscrizione nel Registro Unico degli Intermediari;
  • la sede legale e le eventuali sedi operative;
  • il recapito telefonico, il numero di telefax, l’indirizzo di posta elettronica e, laddove previsto, l’indirizzo di posta elettronica certificata;
  • di essere soggetto alla vigilanza dell’IVASS;
  • i recapiti per la presentazione dei reclami e la facoltà del contraente di avvalersi di altri eventuali sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie previsti dalla normativa vigente.

Se questi dati non sono disponibili, è bene fare qualche ulteriore verifica prima di procedere con l’acquisto; l’elenco degli intermediari autorizzati è disponibile sul sito dell’IVASS a questo indirizzo:

https://servizi.ivass.it/RuirPubblica

2) Rimanere nei canali ufficiali

Se la compagnia opera in maniera corretta, non cercherà mai di condurvi al di fuori dei canali di comunicazione ufficiali. Ecco quindi che, ad esempio, se ci viene chiesto di comunicare solo tramite sistemi di messaggistica telefonica come WhatsApp o su piattaforme diverse, deve assolutamente scattare un campanello di allarme. Non sono quelli gli strumenti su cui inserire i vostri dati personali, di polizza o, anche, di pagamento.

3) Verificare prima è meglio che pentirsi poi

Prima di firmare il contratto di assicurazione e di pagare il relativo premio è importante verificare nel dettaglio tutte le voci che lo compongono. Fra le principali, che mai vanno trascurate, ci sono sia i massimali, sia le franchigie (la parte del danno che, eventualmente, rimarrà a vostro carico), sia eventuali esclusioni. Inseguire risparmi minimi rinunciando a coperture importanti non è saggio e potrebbe tradursi in grossi problemi. Se non siete l’unico conducente del veicolo o se in casa ci sono minori di 26 anni che possono mettersi alla guida dell’auto, ad esempio, verificate sempre che questi casi siano coperti dalla polizza.  Se poi qualcosa nel contratto non vi è chiaro o è scritto in un modo che non capite, chiedete sempre dettagli precisi tramite i canali ufficiali; non solo è un vostro diritto, ma nel caso qualcosa andasse per il verso sbagliato sareste voi a doverne pagare le salatissime conseguenze.

4) Solo pagamenti tracciati

È chiaro che sia proprio nella fase del pagamento che si concentrano la maggior quantità di tentativi di truffa ed è quindi qui che bisogna porre ancora più attenzione. Anche se vi dovessero proporre sconti incredibili, non fatevi mai convincere a saldare il premio richiesto utilizzando metodi di pagamento non tracciati. La ricarica di carte prepagate o servizi di trasferimento di denaro come Western Union o Money Gram non sono stati creati per questo e, non essendo tracciati, non garantiscono la sicurezza del pagante. Usate solo e soltanto strumenti che consentono di avere certezza della controparte e, anche, di poter eventualmente annullare il pagamento se necessario.

5) Quando arrivano i documenti

Una volta concluso l’acquisto, la compagnia deve inviarvi i documenti. Anche in questo caso diffidate di chi vi propone l’invio attraverso sistemi di messaggistica telefonica o sistemi poco convenzionali, ma non necessariamente dovete mettervi in allarme se l’invio avviene, soprattutto in una prima fase, tramite posta elettronica; questo è un metodo non solo lecito, ma sempre più diffuso anche in Italia. È importante, invece, verificare che tutte le informazioni contenute nel contratto siano corrette e non solo riguardo a voi e al veicolo, ma anche riguardo alla compagnia stessa. Avete ancora il dubbio di non essere coperti da assicurazione?

Prima di mettervi al volante, collegatevi al portale dell’automobilista e inserite la targa del veicolo nella sezione Servizi Online (https://www.ilportaledellautomobilista.it/web/portale-automobilista/verifica-copertura-rc); se l’assicurazione è attiva, la vostra polizza risulterà registrata.

In caso contrario, rivolgetevi subito alla Polizia Postale e all’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni denunciando l’accaduto, ma siamo certi che, se avrete semplicemente seguito i passi indicati fino a qui, sarete al riparo da ogni problema.

* Metodologia: n. 1.023 interviste CAWI con individui in età 18 anni ed oltre su un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta in età 18-74 anni + n.411 interviste CAWI ad un campione di individui in età compresa fra 18 e 74 anni, rappresentativo della popolazione dell’area metropolitana di Milano. Indagine condotta a novembre 2018.

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Cofanetti vacanze: perché scegliere i siti per prenotare viaggi

Ci sono tanti modi per andare in vacanza e ognuno di questi ha delle caratteristiche differenti. Dipende anche da quello che una persona ama fare, perché tante persone preferiscono scegliere dei pacchetti vacanza già pronti, mentre altre preferiscono l’avventura.

Questi due stili di vacanza dipendono molto anche dal periodo in cui si trova una persona. Pianificare un viaggio in solitaria permette di espandere i propri orizzonti e uscire dalla propria zona di comfort. Farlo è importante, perché permette di migliorare, crescere e vedere nuove prospettive.

Inoltre, permette di conoscere tante nuove persone da molti paesi differenti, imparare le lingue e conoscere storie di altri posti e luoghi.

 

Le strutture presenti nei siti per prenotare vacanze

I viaggi preorganizzati, invece, sono differenti. Normalmente, prevedono il soggiorno in una struttura ricettiva, come hotel, residence o villaggio turistico. Ognuno di questi è rapportato al momento in cui avviene la vacanza.

Chi va in montagna ha bisogno dell’hotel perennemente riscaldato mentre chi si reca in una località di mare ha bisogno di sole, spiaggia e bel tempo. Ci sono molti modi per organizzare una vacanza e uno di questi è usare i siti per prenotare viaggi. Attraverso queste piattaforme è possibile riservare la vacanza scegliendo personalizzando il proprio pacchetto.

È possibile aggiungere servizi extra, come la colazione, il pranzo, la cena, il trasporto verso la struttura o delle escursioni aggiuntive. Infatti, ci sono tante cose che si possono fare quando si va in una vacanza organizzata.

Dalle escursioni nei luoghi naturali fino alle cene in posti tipici, assaggiando i piatti locali e vedere uno scorcio di quotidianità. Ovviamente, dipende anche dalla zona in cui si va in vacanza. Alcuni paesi sono più raccomandati di altri, sia per le bellezze naturalistiche da vedere, mentre altri non lo sono per la situazione geopolitica.

Usiamo sempre i siti per prenotare viaggi

Anche se non ci pensiamo spesso, usiamo sempre un siti per prenotare viaggi. Per riservare il volo e l’hotel è utilizzato internet e le varie piattaforme, ma esiste ancora un gruppo di persone che si rivolge alle agenzie di viaggio. Vi si rivolgono i gruppi vacanza molto grandi in modo da ottenere uno sconto per i viaggiatori. Inoltre, rivolgersi a un terzo per organizzare le ferie ha anche altri vantaggi.

C’è un risparmio di tempo perché sarà l’agenzia viaggi a occuparsi della scelta del volo e dell’hotel. Questo è un indubbio vantaggio per chi lavora molto e non ha tempo per organizzare la vacanza.

In definitiva, anche chi organizza un viaggio in solitaria si affida a un sito web. Ce ne sono molti e ognuno di questi offre pacchetti e vacanze differenti. Dal viaggio fino al pernottamente, è possibile cambiare sito e prima di acquistare è importante consultare siti differente.

Per quale motivo? I prezzi possono essere differenti e si possono trovare fasce orarie molto più convenienti rispetto ad altre. Alcuni siti vendono solo viaggi, come quelli delle compagnie aeree, altri vendono solo il pernottamento, mentre altri sono specializzati in pacchetti vacanza.

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Gruppo Green Power: è un via libera al progetto di bilancio consolidato e al bilancio di esercizio

Gruppo Green Power, realtà veneta attiva nel settore energetico, ha dato il via libera lo scorso 4 marzo 2019 al progetto di bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 e al bilancio di esercizio. Di rilievo i traguardi raggiunti.

Gruppo Green Power

Gruppo Green Power approva il progetto di bilancio consolidato e il bilancio di esercizio

Lo scorso lunedì 4 marzo ha avuto luogo una riunione del Consiglio di Amministrazione di Gruppo Green Power, realtà veneta da quasi dieci anni attiva nel settore dell’efficientamento energetico e quotata in Borsa a Milano. Durante l’incontro, il Consiglio di Amministrazione del Gruppo ha ratificato, come da appuntamento cadenzato ogni sei mesi, il progetto di bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 e il bilancio di esercizio. Entrambi sono caratterizzati da notevoli risultati economici. Sono assolutamente degni di menzione: i ricavi netti consolidati, i quali ammontano ad un valore di 16 milioni e 844mila euro; il margine operativo lordo consolidato pari alla cifra di 1 milione e 770mila euro; il patrimonio netto di oltre 1 milione e mezzo di euro. Vale altresì la pena citare l’EBITDA Margin, ovvero il margine sulle vendite, equivalente al 10,5%, la posizione finanziaria netta consolidata di oltre 600mila euro e l’utile d’esercizio consolidato pari alla cifra di 259mila euro. Le altre realtà inserite nel calcolo del progetto di bilancio consolidato e della situazione patrimoniale e finanziaria del gruppo al 31 dicembre 2018 di Gruppo Green Power sono le società interamente partecipate BluePower Connection Srl, Unix Group Srl e Soluzioni Green Srl. Di queste tre, la prima ha la propria sede centrale in territorio rumeno, mentre le ultime due si trovano all’interno del territorio italiano. Inoltre, a decorrere dall’anno 2019, entra nella famiglia di società sussidiarie del gruppo anche Green Energy Group Srl., specializzata nella messa in commercio, design di impianti per l’efficientamento di tipologia domestica, avente il proprio centro operativo ad Este, in provincia di Padova.

La storia di Gruppo Green Power

Gruppo Green Power, azienda di Mirano (in provincia di Venezia), opera nell’area dei servizi "chiavi in mano" di vendita, assistenza post vendita e messa in posa di nuovi prodotti tecnologici a basso impatto ambientale. Come target principale ha famiglie e piccole e medie imprese. Nel 2011 i Fratelli Christian e David Barzazi giungono ad essere i soci maggioritari e componenti del Consiglio di Amministrazione dell’impresa veneta. Nel 2012 poi l’azienda cambia il proprio assetto e da Società a responsabilità limitata diventa Società per azioni. La ditta di Mirano avvia nel 2013 l’help desk telefonico di telemarketing Bluepower Connection S.r.l. e l’anno successivo diviene parte del Mercato alternativo del capitale facente capo alla Borsa milanese: questo riunisce sotto lo stesso ombrello le PMI nazionali con gli indicatori di sviluppo più positivi nel breve e medio termine. Nel 2015 l’impresa crea ufficialmente il CONSORZIO GGP, un gruppo di installatori e fornitori scelti con attenzione e con lo scopo primario di venire incontro alle esigenze della clientela tenendo sempre allo stesso tempo un profilo elevato in termini qualitativi. Nel 2017 nasce Soluzioni Green S.r.l., sezione che si occupa della fornitura di servizi quali check-up manutentivi, messa in funzione di impianti green e dispositivi con classe di energia superiore e scrittura delle pratiche amministrative obbligatorie secondo la normativa attualmente vigente in materia. I settori di competenza di Gruppo Green Power sono quelli dell’efficientamento energetico, dei sistemi ibridi, di sistemi fotovoltaici, degli accumulatori di energia, delle pompe di calore ACS, dei dispositivi di illuminazione a LED, dell’automazione domotica, colonnine di ricarica e mobilità sostenibile.

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Carte prepagate: le usano 26 milioni di italiani, ma occhio ai costi

Secondo l’indagine commissionata da Facile.it sono circa 26 milioni gli italiani che utilizzano regolarmente le carte prepagate, la cui diffusione in Italia, negli anni compresi fra il 2003 ed il 2017 (ultimo dato disponibile), è cresciuta mediamente del 30% anno su anno a fronte di un +0,5% delle carte di credito e un +4,5% di quelle di debito.

L’analisi, realizzata per Facile.it dall’istituto mUp Research in collaborazione con Norstat su un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta*, ha evidenziato anche come oggi le carte prepagate siano addirittura più utilizzate di quelle di credito (preferite da 23,7 milioni di persone) e siano seconde solo alle carte di debito (usate da 34,9 milioni di consumatori).

  • Chi le usa

Ad utilizzare le prepagate con più frequenza sono le donne (63% rispetto al 57% del campione maschile), i consumatori con età compresa tra i 18 e i 34 anni (67%) e i residenti nelle regioni del Sud Italia e Isole (65%). Il successo di questo strumento di pagamento presso il pubblico più giovane è confermato anche da un altro dato; se si guarda all’età a cui è stata ricevuta la prima carta prepagata emerge che sono più di 4 milioni gli italiani che dichiarano di averla avuta a 18 anni.

Spesso si tende a pensare che le carte prepagate siano prodotti a costo zero. In realtà raramente è così e se non si fa attenzione a come vengono utilizzate, la spesa potrebbe essere salata. Ecco un breve decalogo per evitare costi nascosti e, invece, beneficiare di tutti i vantaggi.

  • Prepagate: c’è carta…e carta

Il primo elemento da tenere in considerazione è che esistono due macro-categorie di carte prepagate: le tradizionali, che offrono ai proprietari funzionalità base, e le cosiddette avanzate o carte conto, che a differenza delle prime sono dotate di un IBAN e quindi consentono di effettuare operazioni più complesse, come bonifici e addebito di utenze. Attenzione però, non tutte le carte conto sono uguali e nonostante la presenza dell’IBAN alcune prepagate potrebbero non essere abilitate al pagamento di bonifici. Il consiglio è quindi di verificare con attenzione le funzionalità della carta prima di sottoscriverne il contratto.

  • Costo di emissione: da 0 a 10 euro

Il primo costo da considerare è quello legato al rilascio della carta prepagata; si tratta normalmente di una spesa una tantum che può variare dai 5 ai 10 euro, anche se sono sempre più numerosi gli istituti di credito che scelgono di azzerare questa voce. A volte, in aggiunta al costo di emissione, bisogna mettere in conto anche una prima ricarica obbligatoria; in questo caso l’impegno economico è nell’ordine di 5-10 euro, ma niente paura perché sono soldi che vengono accreditati sulla prepagata e possono quindi essere spesi.

  • Canone annuale: con l’IBAN il costo può arrivare a 24 euro

Le carte prepagate tradizionali non hanno un canone annuale mentre quelle dotate di IBAN, soprattutto se abilitate ad effettuare bonifici, prevedono spesso un costo fisso; la spesa media varia tra i 10 e i 15 euro l’anno, ma in alcuni casi può addirittura arrivare a 24 euro. Meglio confrontare più operatori perché non mancano quelli che, invece, offrono carte conto a canone zero.

  • Costi di ricarica: attenzione allo sportello

Tra i costi variabili più significativi vi è senza dubbio quello per la ricarica della carta. La soluzione più economica è ricaricare la prepagata attraverso gli strumenti messi a disposizione dall’istituto che l’ha emessa; può essere fatto utilizzando l’home banking (con addebito su c/c presso la banca emittente) o tramite gli ATM della banca (con carta di debito o credito dello stesso istituto) e, in questi casi, il costo varia, normalmente, tra 0 e 1 euro. Se invece la ricarica vien fatta tramite lo sportello ATM, ma servendosi di una carta di debito o credito emessa da un altro istituto, o presso una ricevitoria convenzionata il costo è generalmente compreso fra i 2 e i 3 euro.

  • Ricaricare con strumenti…tradizionali

Se si sceglie di ricaricare la carta direttamente ad uno degli sportelli fisici delle filiali della banca emittente, la tariffa può triplicare rispetto alla ricarica tramite online o ATM, arrivando fino a 3 euro.

La carta prepagata con IBAN può invece essere ricaricata anche tramite bonifico; il costo dell’operazione, in questo caso può essere notevolmente inferiore e, sia pur precisando che dipende dalle condizioni previste dalla banca presso la quale si ha il conto corrente, normalmente è piuttosto basso se non, addirittura, gratuito.

Interessante notare, infine, come le tariffe di ricarica siano tendenzialmente inferiori per le carte con canone fisso; in questo caso gli istituti di credito tendono ad offrire condizioni più favorevoli sui costi variabili o a includere nel canone un numero di ricariche gratuite.

  • Prelievo: costa fino a 5 euro se effettuato da un’altra banca

Altro costo variabile da tenere in considerazione è quello relativo al prelievo di denaro. Se fatto presso un ATM della banca che ha emesso la prepagata, il costo tende ad essere basso e a variare tra 1 e 2 euro, anche se in alcuni casi è gratuito. La tariffa aumenta se il prelievo avviene presso un ATM di un altro operatore o presso uno sportello fisico; in questo caso i costi partono mediamente da 2 euro ma possono arrivare anche a 5 euro. Ancora una volta le carte prepagate con canone annuo tendono ad avere costi più contenuti rispetto a quelle gratuite.

  • Rendiconto e imposta di bollo

Per le carte prepagate il rendiconto viene normalmente inviato in formato elettronico e pertanto non è soggetto a costi aggiuntivi. Se invece è previsto l’invio cartaceo, o questo viene richiesto dal cliente, attenzione perché l’istituto di credito potrebbe addebitarvi dei costi aggiuntivi, che in alcuni casi raggiungono anche i 5 euro ad invio. In tema di rendiconto è necessario considerare che anche per le carte prepagate è prevista un’imposta di bollo nella misura di 2 euro se la giacenza di fine periodo è superiore a 77,47 euro; sono però molti gli istituti di credito che scelgono di accollarsi questo costo.

  • Bonifici e addebito di bollette

I possessori di carte conto abilitate ad effettuare bonifici devono tenere in considerazione i costi per questo tipo di operazioni che, normalmente, sono allineati a quelli di un conto corrente tradizionale e quindi, possono indicativamente variare da 0 a 2 euro (se effettuati in area SEPA), mentre se si opera in valuta extra euro la spesa aumenta sensibilmente. Le carte conto più evolute consentono di pagare bollettini e domiciliare le utenze; anche in questo caso i costi sono in linea con quelli dei normali conti correnti.

  • Carte prepagate all’estero: occhio ai prelievi

Nella maggior parte dei casi le carte prepagate possono essere utilizzate all’estero; la validità è legata ai circuiti internazionali a cui si appoggiano. Come avviene per le carte di debito, non sono previsti costi aggiuntivi se si paga in euro tramite POS; qualora invece il pagamento avvenga in una valuta estera, la banca potrebbe prevedere delle commissioni di conversione in valuta che si aggiungono a quelle eventualmente applicate dal circuito internazionale di pagamento. Attenzione, invece, se decidete di prelevare contanti all’estero perché le commissioni aggiuntive potrebbero essere salate e variare, in linea di massima, da 2 e a 5 euro. A questo costo vanno sommate le commissioni di conversione valuta se si preleva una moneta diversa dall’euro.

  • Limiti, disponibilità e…protesti

Le carte prepagate, a differenza delle altre carte elettroniche, sono caratterizzate da limiti di natura operativa spesso abbastanza stringenti: importo massimo di ricarica e pagamento, numero di prelievi consentiti, somma prelevabile per ciascuna operazione e giornata, ecc. Il consiglio è quindi di leggere con attenzione i fogli informativi prima di scegliere la carta prepagata e assicurarsi che il numero di operazioni consentite corrisponda alle proprie esigenze.

È importante considerare che, in linea generale, le carte prepagate base hanno limiti molto più stretti rispetto alle carte conto che, a fronte di un canone annuo, consentono un numero superiore di operazioni. Non a caso le carte conto, per via delle possibilità offerte, sono spesso una valida alternativa ai tradizionali conti correnti per coloro che sono iscritti nel registro protesti.

* Metodologia: n. 1.023 interviste CAWI con individui in età 18 anni ed oltre su un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta in età 18-74 anni + n.411 interviste CAWI ad un campione di individui in età compresa fra 18 e 74 anni, rappresentativo della popolazione dell’area metropolitana di Milano. Indagine

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Il nome di Andrea Mascetti è stato diffuso e indicato come possibile futuro componente del board di Italgas

Andrea Mascetti, avvocato esperto di diritto societario, amministrativo e della reputazione sul web e attivo da 20 anni con lo studio legale omonimo, è uno dei due nominativi proposti dagli azionisti istituzionale di Italgas per il nuovo board della società. Il rinnovo degli organi sociali è all’ O.d.G. dell’assemblea prevista per il 4 aprile prossimo

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti nel gruppo dei papabili componenti del board di Italgas

C’è anche Andrea Mascetti tra i candidati membri del Consiglio di Amministrazione di Italgas. La società per azioni nata a Torino quasi due secoli fa, attiva nella distribuzione di gas naturale e facente oggi capo a Cassa Depositi e Prestiti ha infatti annunciato al pubblico che sono state consegnate due liste di candidati componenti del board e due liste di candidati membri del collegio dei sindaci. Tutto ciò in previsione della riunione in assemblea che avrà luogo il prossimo 4 aprile 2019. La stessa si svolgerà in unica convocazione e avrà all’ordine del giorno il rinnovo degli organi sociali della società di capitale. Gli azionisti Cdp Reti e Snam, che insieme detengono in totale poco meno del 40% del patrimonio di Italgas, hanno depositato in maniera congiunta un elenco dei candidati per le posizioni di componente del Consiglio di Amministrazione. In tale lista sono presenti i nomi di Alberto Dell’Acqua, aspirante Presidente del board, Paolo Gallo, candidato al ruolo di Amministratore Delegato, Yunpeng He, Paola Annamaria Petrone, Maurizio Dainelli, Giandomenico Magliano, Veronica Vecchi, Patrizia Michela Giangualano e Nicolò Dubini. Gli azionisti di carattere istituzionale, che invece posseggono tutti insieme meno dell l’1,4% degli asset di Italgas, hanno depositato un listino unitario degli aspiranti componenti del Consiglio di Amministrazione composto da Andrea Mascetti e Silvia Stefini.

La carriera professionale dell’avvocato Andrea Mascetti

Andrea Mascetti, fondatore nel 2004 dello studio legale che porta il suo nome, nasce a Varese nel 1971 ottenendo la laurea in Legge nel 1996 presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi del capoluogo lombardo. E’ iscritto all’Albo degli Avvocati della città di Milano ed è inoltre patrocinante avanti la Corte di Cassazione. Si occupa di tematiche legali inerenti il diritto societario e amministrativo ed è inoltre attivo come consulente presso numerose società commerciali, enti locali e nel settore pubblico. Infine, è collaboratore presso diverse realtà, tra le quali vale la pena menzionare il SALT, Studio Associato Legale Tributario, associato ad Ernst & Young. Nell’ultimo periodo, Andrea Mascetti è stato anche attivo in prima linea per quello che afferisce ai settori della web reputation e del diritto legato all’arte. Ha inoltre rivestito le posizioni di presidente e membro di organismi di vigilanza, secondo quanto prevede la legge 231 del 2001, nonchè di sindaco di numerosi collegi e componente di Consigli di Amministrazione di istituti creditizi e imprese commerciali in Italia e all’estero.

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Prestiti: in Piemonte si chiedono 13.000 euro

In Piemonte lo scorso anno i cittadini hanno fatto ricorso al credito al consumo in maniera importante e, secondo l’osservatorio di Facile.it e Prestiti.it, realizzato su un panel di oltre 12.000 domande di prestito personale presentate da utenti della regione, chi si è rivolto ad una finanziaria nel 2018 ha cercato di ottenere, in media, 12.986 euro da restituire in 67 rate (poco più di 5 anni e mezzo).

L’età media dei richiedenti è pari a 42 anni ma se si guardano più da vicino le fasce anagrafiche emerge che quasi 1 richiesta su 3 (32%) proviene da un under 35, valore superiore alla media nazionale dove la percentuale di richiedenti con meno di 35 anni si ferma al 29%.

Ma quali sono le ragioni che hanno spinto i piemontesi a richiedere un prestito personale? Analizzando le domande di finanziamento per le quali è stata specificata la finalità emerge che, nel 2018, i prestiti più richiesti nella regione sono stati quello per l’acquisto di un’auto usata (18,8%) e quello per ristrutturare casa (18,6%), anche se entrambi risultano in calo rispetto al 2017, rispettivamente del -3,6% e del -2,7%.

La tipologia di prestito che invece nell’ultimo anno è cresciuta maggiormente in Piemonte è il consolidamento debiti, il cui peso sul totale prestiti richiesti è aumentato di 5,2 punti percentuali, passando dall’11,9% del 2017 al 17,2% del 2018. In crescita anche i prestiti personali richiesti per pagare i costi legati alle cure mediche (4,7% del totale, in crescita di 1,7 punti percentuali rispetto al 2017).

«L’aumento di richieste per il consolidamento debiti è un segnale di come i piemontesi siano sempre più attenti al risparmio, anche nell’ambito dei prestiti personali», spiega Andrea Bordigone, responsabile prestiti di Facile.it. «Sono sempre più numerosi i consumatori che, consapevoli delle opportunità offerte dal mercato, e in particolare dai prestiti del canale online, scelgono di consolidare un debito in corso passando ad una finanziaria che offre tassi di interesse più contenuti.».

Analizzando le richieste di finanziamento in ottica territoriale emerge che Alessandria è la provincia piemontese dove sono stati richiesti gli importi medi più alti (13.352 euro, il 3% in più rispetto alla media regionale); seguono in classifica le province di Asti (13.204 euro), Torino (13.031 euro) e Novara (12.993 euro). Guardando la classifica nel senso opposto, gli importi medi più bassi sono stati registrati nelle province di Biella (12.219 euro), Verbano-Cusio-Ossola (12.537 euro), Cuneo (12.614 euro) e Vercelli (12.748 euro).

Interessante notare, inoltre, come anche l’età media di coloro che hanno presentato domanda di finanziamento vari a seconda della provincia presa in esame; i richiedenti più giovani sono quelli di Asti, Novara e Vercelli (età media 41 anni), mentre l’età media più alta è stata registrata nelle province di Biella e del Verbano-Cusio-Ossola (44 anni).

 

 

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Prestiti: in Lombardia si chiede il 2,6% in più della media nazionale

In Lombardia lo scorso anno i cittadini hanno fatto ricorso al credito al consumo in maniera importante e, secondo l’osservatorio di Facile.it e Prestiti.it, realizzato su un panel di oltre 56mila domande di prestito personale presentate da utenti della regione, chi si è rivolto ad una finanziaria nel 2018 ha cercato di ottenere, in media, 13.225 euro, vale a dire il 2,6% in più rispetto alla media nazionale, importo che i richiedenti intendono rimborsare in 67 rate (poco più di 5 anni e mezzo).

Ma quali sono le ragioni che hanno spinto i lombardi a richiedere un prestito? Analizzando le domande di finanziamento per le quali è stata specificata la finalità emerge che, nel 2018, il prestito personale più richiesto in Lombardia è stato quello per acquistare l’auto usata (20,5% del totale richieste), seguito da quello per ristrutturare casa (19,9%). La tipologia di prestito personale che però è cresciuta maggiormente lo scorso anno è quella per il consolidamento debiti, il cui peso sul totale prestiti è aumentato di ben 4,3 punti percentuali passando dall’11,3% del 2017 al 15,8%. Aumento significativo anche per i prestiti personali richiesti per acquistare un immobile (4,9% del totale, in aumento di 2 punti percentuali rispetto al 2017).

«L’aumento di richieste per il consolidamento debiti è un segnale di come i lombardi siano sempre più attenti al risparmio, anche nell’ambito dei prestiti personali», spiega Andrea Bordigone, responsabile prestiti di Facile.it. «Sono sempre più numerosi i consumatori che, consapevoli delle opportunità offerte dal mercato, e in particolare dai prestiti del canale online, scelgono di consolidare un debito in corso passando ad una finanziaria che offre tassi di interesse più contenuti.».

Analizzando le richieste di finanziamento in ottica territoriale emerge che Lodi è la provincia lombarda dove sono stati richiesti gli importi medi più alti (14.165 euro, il 7% in più rispetto alla media regionale); seguono in classifica la provincia di Varese (13.792 euro), quella di Brescia (13.725 euro) e Lecco (13.705 euro). Valori sopra la media regionale anche per Como (13.616 euro), Mantova (13.351 euro) e Sondrio (13.303 euro). La cifra media richiesta in provincia di Milano è pari a 13.189 euro, sostanzialmente in linea con la media lombarda, mentre gli importi medi più bassi sono quelli richiesti a Pavia (12.688 euro), Bergamo (12.786 euro), Cremona (12.891 euro) e Monza Brianza (12.985 euro)

Se a livello territoriale non emergono differenze particolarmente significative rispetto all’età media dei richiedenti (inclusa, a seconda dell’area, in un forbice tra i 40 e i 42 anni), variazioni importanti sono state rilevate analizzando la durata media dei prestiti richiesti, che varia tra le 64 mensilità previste della provincia di Sondrio e le 70 mensilità della provincia di Lodi.

 

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Prestiti: in Campania cresce il consolidamento debiti

In Campania lo scorso anno i cittadini hanno fatto ricorso al credito al consumo in maniera importante e, secondo l’osservatorio di Facile.it e Prestiti.it, realizzato su un panel di circa 13mila domande di prestito personale presentate da utenti della regione, chi si è rivolto ad una finanziaria nel 2018 ha cercato di ottenere, in media, 12.959 euro da restituire in 67 rate (poco più di 5 anni e mezzo).

L’età media dei richiedenti è pari a 42 anni ma se si guardano più da vicino le fasce anagrafiche emerge che quasi 1 richiesta su 3 (31%) proviene da un under 35, valore superiore alla media nazionale dove la percentuale di richiedenti con meno di 35 anni si ferma al 29%.

Ma quali sono le motivazioni che hanno spinto i campani a richiedere un prestito personale? Analizzando le domande di finanziamento per le quali è stata specificata la finalità emerge che, nel 2018, i prestiti più richiesti nella regione sono stati quelli per ristrutturare casa (24,5%) e per acquistare un’auto usata (17,4%), anche se entrambi risultano in calo rispetto al 2017, rispettivamente del -6,7% e del -2%.

La tipologia di prestito che invece nell’ultimo anno è cresciuta maggiormente in Campania è il consolidamento debiti, il cui peso sul totale prestiti richiesti è aumentato di 6,1 punti percentuali, passando dal 7,6% del 2017 al 13,7% del 2018.

«L’aumento di richieste per il consolidamento debiti è un segnale di come i campani siano sempre più attenti al risparmio, anche nell’ambito dei prestiti personali», spiega Andrea Bordigone, responsabile prestiti di Facile.it. «Sono sempre più numerosi i consumatori che, consapevoli delle opportunità offerte dal mercato, e in particolare dai prestiti del canale online, scelgono di consolidare un debito in corso passando ad una finanziaria che offre tassi di interesse più contenuti.».

In crescita, si legge nell’analisi, anche i prestiti personali richiesti per ottenere liquidità (15,5% del totale, +4,1 punti percentuali rispetto al 2017) e quelli per le cure mediche (4% del totale, +1,5 punti percentuali). Peculiare, inoltre, è il dato relativo ai finanziamenti chiesti per pagare matrimoni e cerimonie che, in Campania, sono aumentati di 1 punto percentuale raggiungendo il 4,4% del totale prestiti richiesti nella regione, vale a dire quasi il doppio rispetto alla media nazionale (2,4%).

Le differenze provinciali

Analizzando le richieste di finanziamento in ottica territoriale emerge che Salerno è la provincia campana dove sono stati richiesti gli importi medi più alti (13.612 euro, il 5% in più rispetto alla media regionale); seguono in classifica le province di Benevento (13.046 euro) e Napoli (12.920 euro). Gli importi medi più bassi, invece, sono stati richiesti in provincia di Avellino (12.594 euro) e in quella di Caserta (12.559 euro).

Interessante notare, inoltre, come, a differenza di altre regioni d’Italia, non emergono differenze provinciali significative rispetto all’età media dei richiedenti prestito, che varia tra i 42 e 43 anni, e la durata media dei prestiti richiesti, che varia tra i 66 e i 67 mesi.

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Prestiti: in Calabria si chiedono in media 12.960 euro

In Calabria lo scorso anno i cittadini hanno fatto ricorso al credito al consumo in maniera importante e, secondo l’osservatorio di Facile.it e Prestiti.it, realizzato su un panel di quasi 5mila domande di prestito personale presentate da utenti della regione, chi si è rivolto ad una finanziaria nel 2018 ha cercato di ottenere, in media, 12.960 euro da restituire in 67 rate (poco più di 5 anni e mezzo). L’età media dei richiedenti è pari a 43 anni ma se si guardano più da vicino le fasce anagrafiche emerge che quasi 1 richiesta su 3 (29%) proviene da un under 35.

Ma quali sono le motivazioni che hanno spinto i calabresi a richiedere un prestito personale? Analizzando le domande di finanziamento per le quali è stata specificata la finalità emerge che, nel 2018, i prestiti più richiesti in Calabria sono stati quello per ristrutturare casa (26,1% del totale richieste) e quello per l’acquisto di un’auto usata (17,9%), anche se entrambi risultano in calo rispetto al 2017, rispettivamente del -3,7% e del -1%.

La tipologia di prestito che invece nell’ultimo anno è cresciuta maggiormente in Calabria è quello per il consolidamento debiti, il cui peso sul totale prestiti richiesti è aumentato di 3 punti percentuali, passando dall’11% del 2017 al 14% del 2018. In crescita anche il peso dei prestiti personali richiesti per ottenere liquidità (13,3% del totale, +1,6 punti percentuali rispetto al 2017) e quelli per l’acquisto di arredamento (7,2%, +1,2 punti percentuali).

«L’aumento di richieste per il consolidamento debiti è un segnale di come i calabresi siano sempre più attenti al risparmio, anche nell’ambito dei prestiti personali», spiega Andrea Bordigone, responsabile prestiti di Facile.it. «Sono sempre più numerosi i consumatori che, consapevoli delle opportunità offerte dal mercato, e in particolare dai prestiti del canale online, scelgono di consolidare un debito in corso passando ad una finanziaria che offre tassi di interesse più contenuti.».

L’andamento provinciale

Analizzando le richieste di finanziamento in ottica territoriale emerge che Vibo Valentia è la provincia calabrese dove sono stati richiesti gli importi medi più alti (13.830 euro, il 7% in più rispetto alla media regionale); seguono in classifica le province di Cosenza (12.934 euro) e Catanzaro (12.923 euro). Gli importo medi più bassi, invece, sono stati richiesti in provincia di Reggio Calabria (12.860 euro) e in quella di Crotone (12.727 euro).

Interessante notare come, a seconda della provincia presa in esame, vari sensibilmente anche l’età media di coloro che hanno presentato domanda di prestito. I richiedenti più giovani sono quelli di Vibo Valentia e Crotone (età media 42 anni) mentre l’età media più alta è stata registrata nella provincia di Catanzaro (44 anni). Differenze significative sono state evidenziate anche rispetto alla durata media del prestito richiesto, che varia dalle 66 rate di Catanzaro e Vibo Valentia alle 69 di Cosenza.

 

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Federfranchising Confesercenti: No+Vello migliore innovazione tecnologica

No+Vello e Enza Di Nicola, franchisee di No+Vello, sono i vincitori dei Franchising Key Awards 2019, lanciato da Federfranchising Confesercenti per segnalare e ringraziare le imprese che si sono adoperate di più per il successo del sistema Franchising in Italia ed arrivato quest’anno alla terza edizione.

In particolare No+Vello è stato premiato per la migliore innovazione gestionale, mentre Enza Di Nicola, No+Vello, come miglior Franchisee.

I Franchising Key Award sono stati consegnati nell’ambito dell’Assemblea Annuale di Federfranchising che si è tenuta a Roma lo scorso 28 febbraio presso il Palazzo Confesercenti.

“Lo spirito del premio – spiega il Presidente di Federfranchising Confesercenti Alessandro Ravecca – è quello di valorizzare il successo di quelle imprese che hanno contribuito con il loro lavoro, direttamente o attraverso la rete di affiliati, alla crescita di Federfranchising Confesercenti, tra le più antiche e importanti associazioni dedicate alla rappresentanza, all’assistenza ed alla tutela sia di franchisor sia dei franchisee in Italia. La novità, in questa edizione dei Franchising Key Award, è stata l’introduzione del premio al “miglior franchisee”.

Enza Di Nicolafranchisee No+Vello con 4 punti vendita in Sicilia e con un quinto punto vendita in dirittura di arrivo si è aggiudicata il premio per miglior Franchisee (multi units, cioè con più punti vendita).

No+Vello ha ottenuto il riconoscimento per la migliore innovazione tecnologica. In particolare a fare la differenza è stato il software interno, prodotto “in house” da zero e customizzabile al massimo.


“Possiamo affermare – ha detto Antonello Marrocco, Direttore Generale di No+Vello Italy nel ritirare il premio – che in questa categoria siamo sostanzialmente senza competitor, in quanto la maggior parte dei franchising utilizza software acquistati o comunque non costruiti su misura”.

No+Vello (pronunciato alla spagnola, “nomasvejo”) è il franchising internazionale della depilazione permanente a luce pulsata e del metodo Fusion che combina laser a diodo e luce pulsata. In Italia dal 2011, per l’iniziativa dell’imprenditore Antonello Marrocco che importa nel nostro Paese un servizio nuovo, a tariffa unica e con pagamento a seduta. Nel giro di pochi anni No+Vello diventa la più importante realtà nazionale del settore, con 180 centri aperti in tutta Italia, mentre la casa madre è da 5 anni tra i più importanti franchising a livello mondiale nella classifica TOP 100 Franchise Direct, unico brand nel campo dell’estetica.

Ufficio Stampa
Presscom.it
0731-215278

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Arturo Bastianello: 16 punti vendita Arimondo sono passati a insegna Pam

Pam, del Gruppo Pam di Arturo Bastianello, ha siglato a fine novembre una partnership con Arimondo: 16 punti vendita della realtà ligure sono passati a insegna Pam.

Arturo Bastianello: la partnership Arimondo-Pam

Pam, del Gruppo Pam di Arturo Bastianello, ha stipulato alla fine dell’anno appena concluso un accordo con Arimondo, realtà imprenditoriale ligure. Sulla base di questa partnership, ben 16 punti vendita sono passati, ad inizio gennaio, ad insegna Pam: sono disponibili, quindi, i prodotti tipici dell’offerta Arimondo, nonché i freschissimi e le linee a marchio biologiche, dedicate a vegetariani e a chi soffre di particolari intolleranze di Pam Panorama. L’Amministratore Delegato Roberto Arimondo ha scelto Pam per l’impegno e la passione con i quali il Gruppo porta avanti i propri obiettivi. In particolare, Pam si pone dalla parte della propria Clientela, cercando di offrire sempre il meglio dei prodotti e dei servizi. L’incipit della partnership Pam – Arimondo è stato la riapertura di un punto vendita a Finalborgo e il passaggio del negozio di Alassio a Metà, altra insegna del Gruppo.

Arturo Bastianello: Presidente del Gruppo Pam

Il primo supermercato del Gruppo Pam venne inaugurato il 13 dicembre 1958 nella zona di Padova, dove precedentemente sorgeva una vecchia sala cinematografica. Da allora l’Azienda è cresciuta significativamente: oggi Pam Panorama è presente in undici regioni del Paese (Piemonte, Lombardia, Liguria, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio e Abruzzo) con oltre 190 punti vendita tra supermercati e superstore Pam, ipermercati Panorama e supermercati di prossimità Pam local. Il motto che contraddistingue il Gruppo è “Più a meno” e rappresenta il quotidiano impegno per garantire ai Clienti prodotti di alta qualità a prezzi competitivi. La società è attualmente guidata dal Presidente Arturo Bastianello.

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Offerte tappeti moderni: la scelta ideale per il padrone di casa di cultura

La casa è il luogo dove passiamo gran parte del tempo della nostra vita. Per rendere l’ambiente più piacevole c’è bisogno di un arredamento funzionale, ma che nel contempo sia anche esteticamente valorizzato. Se hai una casa vecchia e vuoi dare un tocco di rinnovo al tuo pavimento, la  scelta non può che rivolgersi all’offerta tappeti moderni. I tappeti sono intrecciati con l’antica tecnica dell’annodatura a mano, tecnica orientale che comporta una persona lavori per diverse ore a un telaio. Questo fa si che l’offerta tappeti moderni si rivolga a un cliente colto che desideri un prodotto di grande valore e di grande gusto estetico. Quanto è piacevole accogliere a casa amici e parenti ed avere nel pavimento del tuo salotto uno di questi fantastici tappeti moderni. Il design di questi tappeti è in stile orientale, quindi si adatta bene a una casa che segua questo tipo di arredamento; questo non sognifica che i tappeti moderni siano pensati esclusivamente per chi abbia una casa in stile più tradizionale, infatti l’offerta tappeti moderni è rivlta anche a chi ha una casa con i mobili dell’IKEA, una casa appunto moderna.

Offerte tappeti moderni orientali: scelta ideale per il padrone di casa colto

L’offerta tappeti moderni è rivolta a un pubblico colto; chi acquista uno di questi tappeti moderni sa che la sua scelta è spinta da grande passione per le culture orientali. Questi tappeti infatti raccontano le storie e le tradizioni dell’antico oriente. Dalle storie dell’Annapurna, antico gruppo montuoso himalayano, a quelle del Tibet, l’affascinante provincia cinese. L’offerta tappeti moderni, se a primo impatto può sembrare rivolta chi abbia molti soldi da spendere, è in realtà proposta per tutte le tasche. Le fasce di prezzo sono ovviamente divise in base alla qualità, alla grandezza e alla fattura del tappeto che si offre. Non esitare a mettere sul pavimento del tuo salotto uno di questi tappeti dell’offerta tappeti moderni. Tutti i tuoi amici e parenti si innamoreranno di questi tappeti e troveranno la tua casa un luogo piacevole ed accogliente in cui passare legiornate. I tappeti moderni sono anche delle ottime idee regalo per una coppia di sposi che si accingono ad andare a vivere in una nuova casa. Se stai pensando a un prodotto eccentrico dal design unico e di ottima fattura la tua attenzione dovrebbe rivolgersi all’offerta tappeti moderni.

Offerte tappeti moderni: uno splendido oggetto adatto a tutte le tasche

Se il prezzo rappresenta un fattore determinante nella scelta di un prodotto non si può di certo tralasciare la splendida fattura di questi tappeti. Il design e il materiale costruttivo resistente di questi tappeti rendono l’offerta tappeti moderni molto interessante. Inoltre non si deve pensare che questi tappeti siano accessibili soltanto a chi ha molti soldi da spendere. L’offerta è invece rivolta ai consumatori di tutte le tasche che con pochi euro vogliono portarsi a casa un oggetto fantastico a buon prezzo di mercato. Non trascurare di approfittare dell’offerta tappeti moderni, farai sicuramente un’ottima figura con gli amici e i parenti.

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I liberi professionisti possono acquistare buoni pasto? Vantaggi, normativa, codice promo per acquisti online

La fatturazione elettronica ha digitalizzato delle procedure che erano rimaste ferme per anni. Stop fatture manuali, con la fatturazione elettronica tutto viene tracciato e non si corre il rischio di perdere un documento. Ci sono però alcuni problemi, visto che la procedura implica dei tempi e non tutti, soprattutto piccole aziende sono riusciti ad attrezzarsi.

Almeno per quanto riguarda il vitto dei liberi professionisti e ditte individuali una soluzione c’è: quella dei buoni pasto. Invece di dover chiedere la fatturazione elettronica ad ogni pranzo presso un ristorante, con la conseguenza di dover gestire decine di fatture (con costi non irrilevanti), si può risparmiare tempo rivolgendosi a un provider che fornisca buoni pasto. In questo modo le fatture da portare in deduzione sono quelle di acquisto dei ticket che poi saranno portate in deduzione a norma di legge.

A richiesta del commercialista si può conservare lo scontrino dei ristoranti, da allegare alle fatture di acquisto di buoni pasto.

Quanto possono scaricare ditte individuali e liberi professionista?

Le ditte individuali e i lavoratori autonomi possono dedurre fino al 75% delle spese sostenute per servizi come quello del ticket restaurant. Per i liberi professionisti c’è un’ulteriore specifica di cui tenere conto: il limite del 75% non deve superare il 2% del fatturato annuo. L’IVA della fattura è al 10% ed è interamente detraibile.

Per ordinare buoni pasto in modo pratico e veloce si può ricorrere al sito e-commerce Dayshop (www.dayshop.it). Si tratta di un sito responsive che è l’ideale per gli acquisti di buoni pasto da parte di ditte individuali e liberi professionisti, perché non è necessario registrarsi e con quattro semplici passi si può concludere la transazione.

Day gruppo Up, tra i leader italiani nel settore servizio di benessere alle imprese, ha sviluppato più di dieci anni fa DayShop, primo nel settore B2B. Dà il benvenuto ai clienti che vogliono effettuare un acquisto sul sito e-commerce con il Codice Promozionale CHC19. Tutti i clienti che effettueranno un ordine inserendo il codice CHC19 riceveranno via mail un voucher omaggio Cadhoc.

Cadhoc è un altro servizio di Day gruppo Up, fringe benefit da destinare agli incentivi verso clienti e dipendenti.  Il libero professionista potrà utilizzare il codice ricevuto per acquisti presso partner come Amazon, Zalando, Mediaworld, o per fare benzina presso Q8 e Ip.

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Salute e Benessere

DENTIX SBARCA A EMPOLI. POSIZIONI APERTE IN 4 CENTRI TOSCANI

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  • 28 Marzo 2019

Dentix, l’azienda leader nel settore della cura dentale, arriva in Toscana, a Empoli. Qui, lunedì 1° aprile, aprirà la sua quarta clinica ad alta specializzazione della regione, dopo quelle di Prato, Lucca e Massa Carrara, e assumerà almeno 15 professionisti del territorio. Diventano così 51 i centri aperti in tutta Italia per un totale di ben 700 nuovi posti di lavoro creati.

Nel mese di maggio Dentix aprirà anche un centro a Viareggio, anch’esso alla ricerca di personale del territorio: fatta eccezione per la clinica di Lucca, dove l’organico è già al completo, è possibile candidarsi per posizioni mediche e non in tutti i centri toscani attraverso la sezione “lavora con noi” sul sito www.dentix.it (per la ricerca delle posizioni aperte consultare i portali infojobs e indeed).

La nuova clinica sarà inaugurata in via Giuseppe del Papa 92, nel centro storico della città, in uno stabile da 260 mq che prima ospitava un negozio di abbigliamento. La clinica, come da prassi del modello Dentix, sarà aperta dal lunedì al sabato dalle 9 alle 20 e sarà guidata da un Direttore Sanitario che si occuperà del coordinamento del lavoro degli odontoiatri per soddisfare ogni richiesta, anche grazie alla presenza di una strumentazione diagnostica all’avanguardia, come la CAD-CAM, ed apparecchiature Digital TAC e radiografia panoramica.

La clinica sarà guidata da professionisti competenti e selezionati che si prenderanno cura dei pazienti istaurando con loro un rapporto di fiducia e mettendo a disposizione le migliori cure personalizzate a prezzi assolutamente accessibili. Questo è un aspetto fondamentale visto che secondo il VIII Rapporto RBM – Censis sulla Sanità in Italia gli italiani hanno speso almeno 8 miliardi di euro per le cure odontoiatriche. Cure che hanno un costo medio più elevato rispetto ad altre prestazioni sanitarie, pari a circa 551 euro e per questo, spesso percepite come poco accessibili. Infatti, i cittadini con redditi inferiori a 15.000 hanno una frequenza di accesso a queste cure inferiore del 14% rispetto alla media degli altri paesi.

A confermarlo è anche l’ISTAT secondo cui oltre 4 milioni di italiani, in prevalenza donne, hanno dovuto rinunciare a visite e trattamenti odontoiatrici principalmente per motivi economici. Basti pensare che in un anno, soltanto 1 cittadino su 2 è stato visitato da un dentista, di cui l’11,7% in una struttura pubblica, e circa il 38% delle classi più deboli non ha effettuato neanche una visita di controllo, né altri trattamenti dal dentista. Il modello Dentix, invece, grazie a servizi di qualità offerti a prezzi accessibili, ha ricevuto in una recente indagine svolta su un campione di oltre 1.200 pazienti il pieno apprezzamento da parte del 99% degli intervistati.

«Come rilevato dal rapporto VIII Rapporto RBM – Censis, le cure odontoiatriche si caratterizzano, rispetto a tutte le altre prestazioni sanitarie, per avere un collegamento diretto con il reddito del cittadino. Nel centro Italia la frequenza di fruizione delle cure odontoiatriche è pari al 35,9%, 2,1 punti percentuali in meno rispetto alla media nazionale. Per questo, siamo felici di rafforzare la nostra presenza in Toscana aprendo la nostra quarta clinica proprietaria a Empoli e la prossima sarà a Viareggio» – afferma Giorgio Radice, Direttore Operations Italia di Dentix.

 

Dentix in Italia – Dentix, dal dicembre 2014 ad oggi ha aperto 51 cliniche odontoiatriche, di cui 4 in Toscana, a Prato, Lucca, Massa Carrara e ora anche a Empoli. Il turnover nelle cliniche è basso e grazie a un fatturato da circa 400 milioni di euro, oltre 7mila occupati nel mondo e ben oltre 550 cliniche di proprietà a livello internazionale, Dentix è stata riconosciuta dalla Borsa di Londra come una delle «1000 companies to inspire Europe 2016» ovvero “una delle mille aziende che ispirano l’Europa.

DENTIX: forte dell’esperienza di oltre 15 anni, Dentix è una compagnia leader nel settore odontoiatrico. Creata da un odontoiatra, ha un modello di business che si sviluppa grazie a cliniche di proprietà e non in franchising. Ogni clinica odontoiatrica Dentix è composta da un’équipe di professionisti e dal Direttore Sanitario, che si occupa del coordinamento del lavoro degli odontoiatri, offrendo così un servizio completo e multidisciplinare che permette di soddisfare ogni richiesta dei pazienti. Inoltre, un gruppo di esperti odontoiatri compone il Dipartimento di qualità, che opera a livello nazionale. Tutti i centri Dentix dispongono delle ultime novità tecnologiche, come la tecnologia CAD-CAM, l’apparecchiatura Digital TAC e la radiografia panoramica ed utilizzano solo impianti dentali di alta gamma. I pazienti godono di un’attenzione personalizzata, beneficiano di risparmio sui tempi di attesa, formule di pagamento agevolate e dispongono di una garanzia Dentix a lungo termine sui trattamenti eseguiti. Una filosofia vincente che si riflette in un alto tasso di consensi e referenze, tanto che circa il 40% dei pazienti si rivolge a Dentix grazie al consiglio di amici, familiari o conoscenti.

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RADIOATTIVA: “LA FIABA VIOLA” esce il 22 febbraio il nuovo singolo

Un omaggio al mondo femminile capace di resistere e lottare contro i soprusi di un meccanismo sociale che spesso non gli rende giusta dignità.

La Fiaba Viola è il secondo singolo in uscita dei Radioattiva, che precede la pubblicazione del loro secondo album. Dopo Resistència, brano d’impatto sia nella musica quanto nei contenuti, La Fiaba Viola chiude gli occhi, si distende, ma non perde assolutamente di vista la realtà che la circonda facendo perno sulle lotte interiori che l’eroina protagonista dell’avventura deve affrontare in un mondo grande, dispersivo, contraddittorio, cinico, veloce. Il mondo è quello dei nostri giorni, in cui le dinamiche sociali ci portano sempre più a svuotare le nostre emozioni soprattutto e grazie al virtuale estremo in un futuro ormai prossimo all’intelligenza artificiale.

Il “tutto e subito” della velocità spesso trasforma l’illusione in disillusione. La Fiaba Viola è un brano intimista che esplode sia nel racconto quanto nelle musiche rafforzate da un timbro decisamente rock e qualche piccola venatura psichedelica. Il brano è un percorso musicale che omaggia le donne, la loro forza quanto l’intelligenza di fronte ai soprusi che quotidianamente devono affrontare nel mondo del lavoro, al loro coraggio dinnanzi a stereotipi culturali.

Il progetto RadioAttiva nasce il 12 settembre 2016, quando Alessandro Dionisi (voce) e Claudio Scorcelletti (chitarre), dopo aver suonato per due anni insieme in un’altra band (Casa di Cura 13), decidono di metterci nuovamente la faccia, cominciando un percorso musicale nuovo, senza reprimere idee e passione.

«Il mercato tende sempre di più a privatizzare, cannibalizzare, rendere merce di consumo la musica, e le arti in generale, a scapito dell’individuo, della sua singolarità e della sua unicità che, all’interno della collettività, soffoca anziché distinguersi. La mercificazione in danno della sterilizzazione dell’arte. Noi, col nostro progetto, vogliamo uscire da questo sistema!». Radioattiva

 

Radiodate: 22 febbraio 2019

Autoproduzione

 

BIO

Alessandro Dionisi, chiamato anche “Nuvola Rossa”, è nato a Roma il 6 marzo 1977 ed è la voce dei RadioAttiva.

Oltre ai RadioAttiva, ha suonato con altre band, muovendosi sempre sul genere rock contaminato ora dal Post Punk, ora dal Rock-Alternative. Partecipa al primo disco solista di Silvio Cancrini in 4 brani come chitarrista ritmico. Per un periodo si allontana dalla musica seguendo una passione che lo coinvolge tuttora: il mondo documentaristico. Quindi, telecamera alla mano, comincia a fare riprese. Insieme ad altri colleghi, oggi può definirsi tra gli antesignani delle Web TV, dove ha lavorato per diversi anni. Ma non abbandona mai il mondo musicale. Oltre a dedicarsi all’attività di videomaker, studia canto presso la SCUOLA POPOLARE DI MUSICA DI TESTACCIO di Roma con l’insegnante MARTA NERI.

Riprende l’attività operativa e, prima con CASA DI CURA 13, poi con RadioAttiva, partecipa a diversi Contest dove si fa notare come cantante rock. Con Claudio Scorcelletti, chitarrista del gruppo, lavora al “Progetto RadioAttiva” e alla stesura dei brani per un album. Il 30 gennaio 2018, con i RadioAttiva, partecipa al Contest “Anime di carta”, presso la LOCANDA BLUES (Roma), dove esegue, alcuni brani inediti del disco in preparazione.

Il 30 marzo 2018, al B – FOLK di Roma, i RadioAttiva presentano dal vivo, in anteprima, il loro primo disco. Il 4 maggio 2018 esce sugli store digitali la loro opera prima: “MEDITERRANEA”.

Collabora nella redazione di “Musa Distorta”, una piattaforma artistica che sposa appieno il suo credo artistico, ed è tra i promotori di “Cronache Rock”, un evento itinerante, al quale partecipano band emergenti ad artisti che operano anche in altri campi. Successivamente studia canto con Gianluca Sbarbati. La sua coach vocale attuale è Lucya Allocca (musicista – insegnante di canto).                                                                                                   

In passato è stato speaker di “Litfiba Channel” per un programma: “Sotto il Vulcano”.

Claudio Scorcelletti è nato a Roma il 14 settembre 1985 ed è il chitarrista dei RadioAttiva. “L’uomo di Kiew”, è un vero e proprio artigiano della musica e si forma come chitarrista con il rock blues. È un attento quanto scrupoloso perfezionista, quindi ha con sé l’animo che contraddistingue la formazione di un musicista rock. Questa caratteristica, nel tempo, lo ha portato a ricercare un suono più graffiato, sporco, simile all’esperienza dei gruppi rock anni ’90. Nella composizione è passato da un rock blues, a sonorità grunge aggiungendo modernità al suo stile. Ha sperimentato, negli ultimi periodi, anche il blues psichedelico.

 

Nell’album “Mediterranea” hanno suonato:

Isvard: basso

Alberto Chiavoni: batteria

 

Il brano “La fiaba viola” è stato registrato presso: Exit Music (Roma) e Md Produzioni Musicali (Roma)

Mix, arrangiamenti e mastering Md Produzioni Musicali (Manuele D’Andrea)

 

Radioattiva:

Alessandro Dionisi (Voce)

Claudio Scorcelletti (chitarre)

Isvard (Basso)

Alberto Chiavoni (Batteria)

 

Contatti e social

Fb www.facebook.com/RadioAttiva-454872611328156/

Ig www.instagram.com/radioattiva_rockitaliano/

Canale Yt www.youtube.com/channel/UCUuoLGV1CaUp8rHusODwZCg

Tw https://twitter.com/RadioAttivaRock

Blog https://radioattivablog.wordpress.com/tag/alessandro-dionisi/

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Eventi

Riscoprire l’Europa, uno sguardo dall’Est

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  • 28 Marzo 2019

All’interno del ciclo Riscoprire l’Europa. Uno sguardo dall’Est, venerdì 29 marzo 2019 alle ore 18,00 si terrà il secondo incontro col prof. Adriano Dell’Asta (Università cattolica del Sacro Cuore) sul tema La tentazione totalitaria in Europa. L’esperienza del dissenso sovietico.

In un mondo, in un’Europa che sembra non avere motivi per sperare in un cambiamento o che, al massimo, si muove in nome di motivazioni puramente negative o difensive (la difesa dell’identità, la contrapposizione ai nemici esterni, ecc.), essendo oltre tutto spesso tentata di rinunciare alla libertà e alla responsabilità, il dissenso offre ancora oggi una prospettiva completamente diversa.

A quasi trent’anni dalla caduta del muro di Berlino, che fu uno dei primi segni dell’imminente fine del totalitarismo sovietico, resta ancora largamente incompresa la natura del dissenso, che di quella fine fu una delle cause principali.

Gli stessi termini con i quali siamo soliti definire il fenomeno sembrano fatti apposta per trarre in inganno: in occidente usiamo le parole dissenso, dissidenti, in Unione Sovietica, gli stessi protagonisti preferivano l’espressione “diversamente pensanti”, ma né l’una né l’altra sembrano adeguate a descrivere il cuore del fenomeno: non fu una semplice opposizione ideale o, tanto meno, ideologica, ma piuttosto la riaffermazione di una possibilità di vita là dove il regime aveva fatto di tutto per distruggere l’uomo, la società civile e la stessa realtà.

Questa riaffermazione della vita non avvenne attraverso la contrapposizione al regime di un sistema di idee più giuste, operazione che avrebbe conservato in fondo la stessa logica dell’ideologia – idea contro idea – ma attraverso un radicale cambiamento di prospettiva: la riscoperta del primato della persona e della sua libertà, la riaffermazione dell’irriducibilità dell’uomo a qualsiasi ideologia e, grazie a questo, la ripresa di una speranza là dove il sistema sembrava aver tolto qualsiasi speranza di un cambiamento.

Il progetto, organizzato dal Dipartimento di Lettere Filosofia Comunicazione dell’università di Bergamo in collaborazione con la Fondazione Russia Cristiana, è finanziato nell’ambito del bando di Ateneo per iniziative di Public Engagement 2019.

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Illumina la tua casa con un fantastico lampadario moderno colorato

La casa è un luogo importante dove passiamo gran parte del nostro tempo. Per questa ragione avere una casa arredata con gusto la rende accogliente per noi e per i nostri familiari. In particolare il salotto è una parte importante della nostra casa poichè spesso è li che accogliamo amici e parenti per le cene e le feste. Se gradisci avere una buona illiminazione per il tuo salotto scegli un fantastico lampadario moderno colorato. Questo fantastico lampadario ti aiuterà ad avere un salotto più accogliente e contribuirà ad arredare la tua casa con lo stile che preferisci. L’illuminazione creativa è molto importante in quanto puoi scegliere tu come sfruttare al meglio ogni punto luce della tua abitazione. Questo fantastico lampadario moderno colorato si adatta alle tue esigenze, non esistono soltanto lampadari da salotto, ma anche altri che possono essere apposti in una cucina o in una camera da letto. I lampadari moderni colorati hanno un design molto semplice e sono dei prodotti funzionali allo scopo che si prefiggono. Dare alla tua abitazione l’illuminazione migliore.

Lampadario moderno colorato: la scelta ideale per chi vuole arredare la casa con stile

Se stai cercando un prodotto che illumini la tua casa e sia nello stesso tempo economico scegli un fantastico lampadari moderni colorati. I lampadari moderni colorati si adattano a qualsiasi stanza della tua casa, stanno bene sia nel salotto che in cucina, ma anche nella camera da letto, consentendoti di realizzare quella che può essere definita illuminazione creativa. Questi lampadari assicurano una perfetta illuminazione in quanto sfruttano tutti i punti luce delle stanze in cui vengono apposti. Hai una casa vecchia e vuoi rinnovarla con dei lampadari con uno stile eccentrico? Scegli i lampadari moderni colorati che rappresentano la migliore soluzione per chi non vuole spendere una fortuna e nello stesso tempo desidera avere una casa arredata con cura. Esistono dei lampadari per tutti i gusti, ci sono sia lampadari moderni colorati con uno stile più moderno e lampadari con stile più classico. Per questa ragione questi si adattano a qualsiasi ambiente abitativo, sia una casa arredata con mobili dell’IKEA che a una casa in stile più tradizionale.

 

Lampadario moderno colorato: scelta migliore per l’illuminazione da interni

Hai una casa nuova e desideri per lei la migliore illuminazione? Scegli un fantastico lampadario moderno colorato. Questi lampadari rappresentano una tra le migliori scelte per l’illuminazione da interni, poichè  sono un buon compromesso tra chi cerca un illuminazione con un design unico e chi cerca un prodotto funzionale ed economico. Se stai cercando un prodotto che svolga questa una doppia funzione scegli i lampadario moderno colorato. Infatti i lampadari sevono sia per illuminare la stanza in base alle diverse esigenze, sia per arredare la casa. Data l’ampio assortimento, questi lampadari non soltanto danno la possibilità di adattarli in ogni stanza, ma anche di sceglierli in simbiosi con i mobili e in generale con l’arredamento che compone la tua casa. Se stai cercando di realizzare un’illuminazione creativa un lampadario tra quest rappresenta la soluzione migliore per la tua casa, poichè renderà il tuo ambiente abitativo sia funzionale che piacevole dal punto di vista estetico.

 

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Eventi

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO: AGENDA OPEN DAY

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  • 28 Marzo 2019

Continuano gli appuntamenti con l’Università degli studi di Bergamo per conoscere da vicino strutture, corsi di laurea, corpo docente, servizi, futuri sbocchi professionali delle singole lauree e modalità di ammissione ai corsi.

Un fitto calendario di incontri a ingresso libero e gratuito: un’occasione unica per permettere ai futuri studenti di compierla al meglio e senza dubbi una scelta delicata che inciderà sulla carriera.

L’anno accademico 2019/2020 porta con sé diverse novità, a partire da 3 nuovi curricula magistrali, Psicologia della salute nei contesti sociali (presentazione il 12 aprile) e Informazione e giornalismo (presentazione il 6 maggio), e il primo corso di studi magistrale interdipartimentale in Italia in Analisi e pianificazione territoriale, urbana, ambientale e valorizzazione del paesaggio (presentazione l’8 aprile).

Dunque, ecco i prossimi appuntamenti con gli Open Day d’ateneo da segnarsi in agenda:

Venerdì 29 marzo alle ore 16.30 presso l’Aula Magna della sede di Sant’Agostino, verrà presentato il percorso del “Geometra Laureato”, new entry dell’anno accademico 2018/2019, avviato in stretta collaborazione con l’Ordine dei Geometri di Bergamo.

Sabato 30 marzo dalle ore 8.30 alle 13.00, presso la sede universitaria di via dei Caniana, saranno presentati i corsi di laurea triennale o a ciclo unico dei dipartimenti di area umanistica, la Consulta degli Studenti, il Servizio Studenti, il Servizio Disabili e DSA, i Programmi Internazionali e il Diritto Allo Studio.

Nello stesso posto e alla stessa ora, sabato 13 aprile, è il turno di tutti i corsi di laurea magistrale dei 7 dipartimenti dell’ateneo. Appuntamento speciale per gli studenti delle classi quarte degli istituti secondari di secondo grado, sabato 11 maggio: una giornata speciale che vuole sensibilizzare i ragazzi al tema della scelta post-diploma offrendo loro un’occasione di riflessione e una prima opportunità di conoscenza dei percorsi di studio offerti dall’Università degli studi di Bergamo. Previsto un momento di riflessione con le famiglie e gli insegnanti dei futuri studenti su questioni relative al mondo del lavoro.

Per informazioni www.unibg.it sezione “studia con noi”

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Volontariato e società

Premiazione concorso Cuore d’Oro 2.0

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  • 28 Marzo 2019

Esprimere Il valore del dono attraverso l’arte visiva, mettendo su una tela o catturando in una fotografia, il grande cuore dei soci Avis che scelgono di donare agli altri una parte di loro stessi.

Sabato 30 marzo 2019 alle ore 18.00 presso la galleria del Circolo Artistico Bergamasco di Via Malj Tabajani, 4 a Bergamo, saranno premiati artisti e appassionati che hanno partecipato al 1° concorso nazionale “Cuore d’Oro 2.0”, indetto dal Circolo Artistico Bergamasco con il patrocinio di Avis comunale Bergamo.

In occasione delle premiazioni, si inaugura la mostra che vedrà le opere in esposizione fino a giovedì 11 aprile.

Per informazioni:

Circolo Artistico Bergamasco tel. 035 249972 www.circoloartisticobergamasco.it

AVIS comunale Bergamo tel. 035 342222 int. 7 www.avisbg.it

e-mail: [email protected]

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Comunicati

TIGER DEK “DIPENDENZA INFINITA” è la surreale storia d’amore del “cant-attore” misterioso

Il brano pop-dance lancia una riflessione su Gorizia, città natale del “supereroe musicale”.

“Dipendenza Infinita” è il terzo singolo del “cant-attore” Tiger Dek, dopo il brano di esordio “Noi andiamo in Cina” e “Vita d’Altri”.

«A volte nella vita c’è una sola persona con cui ci si sente davvero in sintonia, anche se spesso ci scontriamo, l’unica che non si può assolutamente perdere e che sembra dare un senso alla propria esistenza. Questo è Dipendenza Infinita. Ma rappresenta anche metaforicamente la sofferta e controversa riflessione identitaria di Gorizia (città natale di Tiger Dek) con se stessa, le proprie radici, la propria storia». Tiger Dek

Da un punto di vista musicale, dalle sonorità elettroniche dei primi brani dance ci si è ora spostati verso una pop/dance, con arrangiamenti più elaborati e l’utilizzo non solo di elettronica, ma anche di strumenti reali (batteria, basso, fiati) che interagiscono con i synth.

Il videoclip di “Dipendenza Infinita” è girato principalmente tra le strade di Gorizia (anche se ci sono riferimenti a Bologna, città cara a Tiger Dek che ama visceralmente la schiettezza del rock emiliano) e la scena conclusiva si svolge emblematicamente nella storica piazza della Transalpina, che fino a un recente passato era letteralmente divisa a metà dal confine italo-sloveno. Luogo simbolo delle vicende storiche che hanno visto la città di Gorizia patire gli esiti della seconda guerra mondiale e le cui ferite non sono ancora completamente rimarginate.

Tiger Dek con le sue canzoni si fa portavoce delle ansietà e dei timori più profondi di queste terre di confine e ha scelto il medium della musica e delle immagini video come canali privilegiati di un discorso molto più ampio di quanto possa apparire a prima vista, soprattutto se si etichetta frettolosamente come “trash” cioè che è una surreale creazione artistica condotta sul filo del rasoio esistenziale.

 

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Radio date: 22 febbraio 2019

 

BIO

Tiger Dek è un “cavaliere misterioso che veglia sulla città di Gorizia”…è qualunque persona che scelga di togliersi la maschera dell’ipocrisia.

Tiger Dek è stato selezionato per il live tour di Sanremo Rock, tappa del Friuli Venezia Giulia. Per l’occasione con una rock band ha creato la versione rock di “Noi andiamo in Cina”, che sarà eseguita live in anteprima durante la serata friulana.

 

Contatti e social

 

Spotify pagina artista

https://open.spotify.com/artist/7exkTJaZW4Mzq0sowuyUkS

Pagina Facebook Tiger Dek

https://www.facebook.com/Tiger-Dek-137773793559470/

Gruppo Facebook Tiger Dek LifeStyle

www.facebook.com/groups/1626463657421646/?ref=group_header

Instagram: tiger.dek

www.instagram.com/tiger.dek/

Sito web Tiger Dek

www.tigerdek.it

Canale Youtube Tiger Dek

www.youtube.com/user/chicco527

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Dieta e Alimentazione

Nel cuore delle ostriche. Con I love Ostrica, in omaggio una vera perla

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  • 28 Marzo 2019

«Il granello di sabbia dentro l’ostrica. L’arte di perseverare sopra un difetto permette di raggiungere la perfezione.» Come ricorda il noto aforisma, le ostriche sono gioielli del mare dalle caratteristiche sorprendenti, tali da renderle un prodotto di gran pregio. Un valore intrinseco accresciuto dalla presenza, al loro interno, delle perle.

È per regalare questa preziosa esperienza che I love Ostrica www.iloveostrica.it, l’esclusivo format di shop online, catering e degustazioni con protagoniste ostriche, crudités di mare e pescato di altissima qualità, ha deciso di proporre ai propri consumer un pacchetto speciale: fino al 2 aprile, infatti, con un acquisto che prevede almeno una cassetta di ostriche, sarà possibile ricevere in omaggio una vera perla naturale.

La perla è frutto di un meccanismo di difesa che l’ostrica mette in atto per difendersi dai granelli di sabbia che non riesce a espellere dalla conchiglia. La zona dove è possibile trovare la perla è esattamente tra la carne e il guscio: questo tessuto è infatti specializzato nella produzione di  madreperla. I ritrovamenti, fatta eccezione per quelli più eccezionali – e, in quanto tali, rari – sono tipici di una varietà d’ostrica indo-pacifica detta Pinctada margaritifera, ma può capitare di farne anche con una succosa Belon. La Belon è un’ostrica nativa del mar Mediterraneo che grazie agli antichi romani è stata portata in Francia, generando nei millenni l’attuale cultura ostricola. Questo prodotto è diventato leggenda, sia per il suo gusto particolare che per la scarsa disponibilità nei mesi estivi che la rende una rara specialità gastronomica.

Con l’iniziativa rivolta agli appassionati consumatori, I love Ostrica intende regalare un’emozione unica nel suo genere. Impossibile pensare che non vi sia mai capitato, sgusciando un’ostrica, di sperare che al suo interno fosse racchiuso un piccolo gioiello.

I LOVE OSTRICA. I love Ostrica nasce da La Piazzetta del Pesce, e-commerce e delivery di pesce di alta qualità per ristoranti e privati, realtà fondata nel 2007 da Luca Nicoli, oggi a tutti gli effetti leader nella distribuzione italiana di prodotti di lusso, in particolare ostriche. Considerate che nell’ultimo anno sono oltre 2.000.000 le ostriche distribuite in Italia. L’accurata selezione dei fornitori, a cui viene imposto un rigido capitolato di autocontrollo, è alla base dell’alta qualità di ogni prodotto che viene tracciato in tutta la sua filiera produttiva, dal momento in cui viene pescato fino alla consegna. Con I love Ostrica, il portale di lusso che si occupa di eventi, show cooking, chef a domicilio, serate didattiche, le ostriche diventano vere protagoniste, portando all’attenzione di un pubblico curioso e selettivo un prodotto pregiato, tutto da scoprire.

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Un nuovo software per la sicurezza sul lavoro

Il testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è un complesso di norme della Repubblica Italiana, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, emanate con il decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81.

Il decreto legislativo 81/2008 propone un sistema di gestione della sicurezza e della salute in ambito lavorativo preventivo e permanente, attraverso:

1) l’individuazione dei fattori e delle sorgenti di rischio;
2) la riduzione, che deve tendere al minimo, del rischio;
3) il continuo controllo delle misure preventive messe in atto;
4) l’elaborazione di una strategia aziendale che comprenda tutti i fattori di una organizzazione (tecnologie, organizzazione, condizioni operative, ecc…).

Il decreto, inoltre, ha definito in modo chiaro le responsabilità e le figure in ambito aziendale per quanto concerne la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Il datore di lavoro ha l’obbligo di salvaguardare l’integrità psicofisica dei lavoratori eliminando o cercando di ridurre al massimo i rischi che possono procurare dei danni a questi soggetti.

Il datore di lavoro, in virtù di queste sue responsabilità, deve anche adempiere agli obblighi che gli impongono di mettere nelle condizioni il lavoratore di utilizzare macchinari, utensili e strumentazioni che non presentino nessun rischio per la salute e l’integrità.

A questo si affianca anche l’obbligo di informare e formare i dipendenti circa i pericoli che possono derivare da un utilizzo non idoneo dei macchinari e degli utensili.

A tal proposito, recentemente il D.Lgs. 106/2009, rispetto al D.Lgs. 81/2008, ha previsto delle sanzioni penali più pesanti per la violazione di questi obblighi.

Oltre al dovere di informare, al datore di lavoro viene anche attribuito il compito di vigilare e verificare il rispetto da parte dei lavoratori delle norme antinfortunistiche.

Il datore di lavoro ha quindi un duplice obiettivo: garantire una corretta informazione ed un esatto addestramento, e osservare attentamente che quanto insegnato sia poi messo in pratica dai dipendenti.

Il software per la sicurezza sul lavoro Job81 è nato per permettere di tenere sempre sottocchio tutti gli obblighi di sicurezza e ambiente evitando al datore di lavoro problemi e sgradevoli quanto onerose sanzioni.

Vantaggi di Job81:

Aggiornamenti normativi automatici

Il software gestionale online per la sicurezza e per la gestione della documentazione dedicato ad aziende, professionisti e RSPP, viene tempestivamente aggiornato per adempiere alla normativa di riferimento.

Semplice reperibilità delle informazioni

Job81 ragiona come te! La piattaforma è studiata per rendere ogni operazione pratica e veloce: tutto viene catalogato con una logica impeccabile per aver sempre chiara la situazione dei dipendenti e dell’azienda.

Zero costi hardware grazie al cloud

Tutti i dati inseriti vengono salvati in cloud azzerando la possibilità di perdere informazioni importanti a causa di potenziali attacchi alla sicurezza della rete aziendale.

Riduzione dei tempi di lavoro

Il responsabile del servizio prevenzione e protezione (RSPP) grazie al software gestionale per la sicurezza perde meno tempo nella verifica della situazione aziendale e ha più tempo per seguire altre attività.

Digitalizzazione dei documenti

E’ ora di dire addio ai documenti cartacei per azzerare il rischio di smarrimento o di errore in fase di archiviazione. Job81 prevede la digitalizzazione di ogni tipo di documento in modo da facilitarne la ricerca e l’archiviazione.

Rischio sanzioni ridotto al minimo

Per evitare di incorrere in procedimenti penali e sanzioni amministrative, Job81 mette a disposizione dell’utente una panoramica aziendale per avere sempre sotto mano la situazione formativa e le certificazioni di ogni dipendente.

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Peach nuovo brand del Gruppo IMD e Honeycomb leader dell’advertising technology

Advertising Technology, il Gruppo IMD e Honeycomb, il colosso inglese che distribuisce 2000 spot al giorno, anche in tempo reale, da oggi si chiama Peach

La sede italiana a Milano, ha triplicato il fatturato negli ultimi 3 anni

  • Peach automatizza i processi in modo che gli spot video possano essere acquisiti, verificati, riformattati e distribuiti a emittenti TV, editori online e piattaforme di social media in pochi secondi
  • Una ricerca evidenzia gravi lacune nella supply chain del digital advertising, il 94% delle agenzie che distribuiscono elevati volumi di contenuti dichiara che i problemi con i file portano a ritardi nelle campagne e il 78% degli intervistati concorda sul fatto che si trova a sostenere costi diretti relativi ai supporti o al materiale creativo.

Group IMD e Honeycomb, leader di mercato globali nel settore in rapida evoluzione dell’advertising technology, hanno modificato il proprio brand in Peach.

Supportato da 20 anni di esperienza nella creazione di tecnologie per ottimizzare i flussi di lavoro nel video advertising, il lancio dimostra la crescente attenzione dell’azienda verso l’innovazione per i media digitali, consentendo la diffusione di spot video su qualsiasi device, ovunque e in qualsiasi momento, e aiutando i clienti a cogliere nuove opportunità nei settori della pubblicità televisiva e del digital advertising.

Peach automatizza i processi in modo che gli spot video possano essere acquisiti, verificati, riformattati e distribuiti a emittenti TV, editori online e piattaforme di social media in pochi secondi. Dalla stessa piattaforma online, gli utenti possono monitorare a quali emittenti e concessionarie sono stati inviati i propri spot. L’azienda, che ha la propria sede italiana a Milano ed è diretta dal Responsabile della divisione Business Development Europe, Ralph Hekmat, ha visto il proprio fatturato in Italia triplicare negli ultimi tre anni.

Gran parte dei fruitori non avrà mai sentito parlare dell’azienda o dei processi che rende possibili, ma Peach distribuisce ogni giorno oltre 2.000 spot in tutto il mondo. Ogni destinazione televisiva e digitale prevede specifiche rigorose per l’accettazione degli annunci: Peach esegue automaticamente i controlli di qualità e riformatta i file in oltre 1.000 formati diversi, riducendo drasticamente il tempo e il lavoro che le agenzie normalmente dedicano per pubblicare gli spot nel rispetto delle tempistiche e delle specifiche.

Una ricerca indipendente recentemente commissionata ha identificato gravi lacune all’interno della supply chain del digital advertising. Quattro dei sei principali gruppi di aziende nel settore advertising (che rappresentano oltre la metà della spesa in media digitali in Europa) e oltre 30 agenzie indipendenti sono stati invitati a rispondere a un sondaggio e sono stati intervistati1. Questa ricerca ha evidenziato dati preoccupanti per gli inserzionisti:

  • L’acquisizione, il controllo di qualità e la riformattazione dei file con procedure manuali hanno un impatto significativo sui flussi di lavoro delle agenzie: il 94% delle agenzie che distribuiscono elevati volumi di contenuti dichiara che i problemi con i file portano a ritardi nelle campagne e il 78% degli intervistati concorda sul fatto che si trova a sostenere costi diretti relativi ai supporti o al materiale creativo.
  • Nonostante i media digitali sembrino essere completamente automatizzati dal punto di vista dei consumatori, in realtà gran parte del flusso di lavoro è piuttosto laborioso: l’85% di tutti gli intervistati procede ancora al controllo manuale delle risorse e due terzi ritengono che la risoluzione dei problemi di distribuzione degli annunci sia un processo essenzialmente manuale.

La piattaforma di Peach affronta tutti questi problemi. Con una tecnologia progettata per automatizzare i processi e garantire la qualità, Peachrivoluzionerà i flussi di lavoro nel digital advertising come ha già fatto nel settore televisivo negli ultimi 20 anni.

Il CEO dell’azienda, Simon Cox, da molto tempo apprezzato per la sua capacità di individuare opportunità di mercato e far crescere aziende nei settori dei media, della tecnologia e dell’intrattenimento, ha dichiarato: “Abbiamo creato un business tecnologico globale che rende i flussi di lavoro del video advertising per il settore televisivo semplici, rapidi ed efficaci, senza compromessi sulla qualità. Con esperti ubicati in tutto il mondo e una conoscenza approfondita dei problemi del settore, stiamo attualmente sviluppando una tecnologia all’avanguardia per semplificare i complessi flussi di lavoro coinvolti nel digital video advertising. Semplifichiamo la distribuzione delle campagne e aiutiamo i clienti a cogliere il potenziale del nuovo panorama dei media digitali. La nostra nuova identità riflette la nostra attenzione verso l’innovazione in questo settore. Si tratta del naturale passo successivo nella nostra storia di evoluzione e crescita”.

Presente in oltre 100 paesi, con 35 uffici in tutto il mondo e oltre 2.700 clienti tra cui Unilever, L’Oreal e Universal Pictures, l’azienda è stata inserita nella 2019 Parliamentary Review come caso di studio di un’azienda tecnologica globale con sede nel Regno Unito.

Negli ultimi 10 anni, Peach si è espansa a livello internazionale attraverso la crescita organica e una serie di importanti fusioni e acquisizioni in Europa, Cina, India, Singapore e America Latina, tra cui eBus e Honeycomb e, in questo periodo, il suo fatturato è cresciuto di oltre il 300%.

Biografia aziendale
Peach semplifica radicalmente la distribuzione di spot video, offrendo un servizio di video advertising per il settore televisivo dinamico, puntuale e pertinente. Presente in oltre 100 mercati e con oltre 35 uffici locali che collaborano con agenzie pubblicitarie, brand, società di produzione, emittenti e business digitali, Peach sta rivoluzionando il funzionamento del video advertising.
Peach possiede e gestisce inoltre la piattaforma per la gestione automatizzata delle prenotazioni e dell’esposizione degli annunci per il settore televisivo britannico, CARIA®.


Per avere maggiori informazioni, visitare la pagina peachvideo.com.

1 È stato intervistato il personale chiave di 4 dei 6 principali gruppi aziendali nel settore pubblicitario, che rappresentano oltre la metà della spesa in media digitali in Europa, e di oltre 30 agenzie indipendenti.
Tom Bowman, CoLab 1° marzo 2019

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I tennis diamanti sono un’autentica gioia per gli occhi

Se assieme a un bel vestito accompagnerai un bracciale di questo tipo, la tua estetica aumenterà di valore. Scegli uno di questi tennis diamanti se vuoi avere classe e personalità. Se credi di meritare il meglio per il tuo abbigliamento e vuoi distinguerti dalla massa, scegli uno tra questi fantastici tennis diamanti. I tennis diamanti sono dei tipici gioielli con diamanti, ma a differenza degli altri questi sono a forma di bracciale dove vengono incastonate pietre preziose tutte della stessa dimensione.  Se il tuo intento è distinguerti dalla massa un bracciale intarsiato di diamanti renderà il tuo look unico e affascinante. I bracciali con diamanti sono pensati per entrambi i generi, sia per uomo che per donna. Inoltre questi bracciali tennis sono pensati per tutte  le età. Se hai una ragazza o un ragazzo e vuoi un regalo unico e speciale, oppure se sei sposato e vorresti acquistare un prodotto serio, uno di questi meravigliosi gioielli con diamanti è la soluzione che fa per le tue tasche. Rendi felice il tuo partner acquistando uno di questi meravigliosi gioielli con diamanti.

 

Rendi unico il tuo legame affettivo con  un Tennis con diamanti

 

Se stai cercando un regalo unico per la tua compagna o il tuo compagno acquista uno di gioielli. Non c’è modo migliore di dimostrare il tuo affetto se non con uno di questi meravigliosi gioielli con diamanti, prodotti di ottima fattura e dal design semplice ma insuperable. Le prime notizie sui diamanti provengono dall’India vedica, quando  questo oggetto veniva usato come amuleto. Il diamante comunque è considerato una pietra di grande valore e l’uomo ha da sempre provato grande fascino e bramosia di possederlo.  Queste preziose pietre sono sempre state usate come regalo tra le coppie in amore poichè si pensava rendessero unico e indissolubile il legame di coppia. Regalare un diamante infatti è da sempre simbolo di fedeltà e lealtà al partner. Se desideri dare un tocco di classe al tuo abbigliamento o desideri fare un regalo e non vuoi spendere una fortuna, scegli uno dei fantastici tennis diamanti, dei prodotti magnifici dal grande impatto visivo ed estetico. Questi gioiell, scelti da designer di grande gusto e senso estetico, sono acquistati per essere venduti a chi ha grande gusto e raffinatezza e sta pensando di indossare un oggetto di splendida fattura.

Tennis con diamanti, bracciali per lo sportivo che ha anche cura dell’estetica

 

Il bracciale tennis diamanti iniziò ad essere chiamato in questa maniera perchè negli anni 80 una giovane tennista di nome Chris Evert perse improvvisamente il suo bracciale durante l’incontro di gioco. La partita fu interrotta perchè la campionessa affermò di non poter giocare fino a quando il suo bracciale non fosse stato recuperato. La tennista infatti chiese di interrompere la partita per poter recuperare tutte le pietre disperse in mezzo al campo, questo fu filmato in diretta tv e questo bracciale da allora ricevette molta attenzione dagli sportivi. Se sei una persona sportiva che, oltre a tenere alla cura del tuo fisico sei attenta anche all’estetica, il bracciale tennis è un gioiello che non dovrebbe mai mancare. Si tratta di un oggetto di splendida fattura perfetto per ogni occasione. Il bracciale ha infatti un design molto essenziale ed è comporto da una serie di pietre poste tutte una accanto all’altra.

 

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Come avere successo su Spotify

Avete appena scritto l’album più bello della vostra vita e non vedete l’ora di farlo sentire al mondo? Avete già preparato un bel video da lanciare su YouTube e avete le vostre migliaia di copie da vendere ai concerti e online? Magari siete anche pronti per caricare tutto quanto su piattaforme come Deezer, Tidal e Spotify, ma siete sicuri di raggiungere il bacino d’utenza che desiderate?

Sapete che su Spotify in particolare si possono raggiungere migliaia di ascoltatori grazie al servizio di playspotify.it?

Per chi non fosse al corrente delle attività di Spotify, questa è una piattaforma di streaming on demand in cui risiedono più di 30 milioni di canzoni e più di 200 milioni di utenti. Si possono trovare dalle discografie più famose del mondo fino ad album introvabili di band emergenti. Insomma, oramai la musica non è più difficilmente rintracciabile.

Nello specifico, i servizi di playspotify.it consentono di poter acquistare play spotify e, di conseguenza, nuovi followers. Ma è tutto vero questo? Non ci sono bot che lavorano dietro tutto ciò?

No, non ci sono, come dichiara playspotify.it sulla sua sezione FAQ. Nello specifico, qui sta scritto che gli operanti di playspotify non apprezzano “chi usa bot o software automatici!”. Detto questo, non si ha niente da complottare in questo senso.

Questo perché il servizio punta a sottoporre il brano in questione verso utenti che potrebbero risultare potenzialmente interessati al vostro brano o al vostro genere musicale. Giusto per fare un banale esempio, se abbiamo sponsorizzato un brano reggae intitolato “Love is Love”, è probabile che questo appaia dopo che un’utente selezionato da Spotify abbia ascoltato artisti come Bob Marley, Dennis Brown o Sud Sound System.

A questo punto, non vi resta che sperimentare e provare con la vostra pelle se i servizi di playspotify.it sono coerenti con la vostra visione di propaganda musicale e con le vostre esigenze artistiche!

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