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2018

Comunicati Salute e Benessere

Suicidio assistito e articolo 580: i temi del seminario introdotto da Marilisa D’Amico

Organizzato da Politeia in collaborazione con il Dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale dell’Università degli Studi di Milano, il seminario “Suicidio assistito e Costituzione” è stato introdotto e moderato da Marilisa D’Amico: si è discusso dell’articolo 580 del Codice Penale, con l’obiettivo di fare informazione soprattutto tra i più giovani.

Marilisa D'Amico

Marilisa D’Amico: gli obiettivi del seminario “Suicidio assistito e Costituzione”

Marilisa D’Amico, Ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano, si è occupata di introdurre il seminario intitolato “Suicidio assistito e Costituzione: considerazioni a prima lettura dell’ordinanza della Corte costituzionale”. La professoressa ha moderato l’incontro in qualità di Prorettore alla Legalità, Trasparenza e Parità dei diritti, apportando il suo contributo alla discussione e introducendo i lavori. Il seminario si è svolto durante il pomeriggio di lunedì 3 dicembre 2018 presso l’Aula 2 dell’Ateneo milanese: è stato organizzato da Politeia, Centro per la ricerca e la formazione in politica ed etica, in collaborazione con il Dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale dell’Università. Come sottolineato da Marilisa D’Amico, l’incontro è stato programmato con l’obiettivo di dar vita a un dibattito scientifico tra docenti, professionisti, filosofi e giuristi sul tema del suicidio assistito, coinvolgendo i giovani studenti e contribuendo a fare informazione su un tema così complesso e d’interesse universale. Sono intervenuti durante il seminario svariati professionisti e docenti come Lorenza Violini, Direttore del Dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale e Ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano, e l’avvocato Irene Pellizzone, membro di Giunta dell’Associazione no profit Luca Coscioni.

L’introduzione ai lavori di Marilisa D’Amico: le considerazioni iniziali

Marilisa D’Amico ha sottolineato da subito l’importanza di creare occasioni di discussione e di confronto tra diverse personalità per trattare di un tema così complesso dal punto di vista etico e giuridico: da qui l’intenzione di dar vita a un panel il più possibile vario ed equilibrato, per sviluppare un dibattito pubblico e a caldo sul suicidio assistito e sull’articolo 580 del Codice Penale. Ci troviamo infatti in un momento particolare, in cui la Corte costituzionale ha rimandato al 24 settembre 2019 la questione della legittimità costituzionale dell’articolo 580, in modo da dare la possibilità al Parlamento di intervenire in maniera organica. Durante le sue considerazioni iniziali, Marilisa D’Amico ha introdotto la vicenda di Fabiano Antoniani e Marco Cappato, che si è autodenunciato per spingere i giudici ad interrogarsi sul perdurare dell’articolo 580, redatto in un’epoca del tutto diversa da quella attuale, non interessata dagli accadimenti di oggi. La professoressa ha evidenziato con decisione la necessità di colmare il “vuoto legislativo” che si è reso sempre più evidente in seguito alla vicenda di Marco Cappato e Fabiano Antoniani. Nel frattempo è fondamentale fare cultura, soprattutto tra i giovani, su temi riguardanti l’alleanza terapeutica e il consenso informato, che non devono sembrare formule astratte ma aspetti importanti da considerare e comprendere, poiché coinvolgono nel profondo la vita di tutti.

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Una carriera ai vertici del management: i traguardi di Roberto Casula

Esordi sull’isola sarda, trasferimento in Asia e Africa e raggiungimento delle massime cariche in Eni S.p.A: la crescita professionale di Roberto Casula è un esempio positivo del frutto di lunghi anni di gavetta sul più ampio scenario internazionale.

Roberto Casula, manager Eni

Roberto Casula e i primi passi nel settore corporate

Nato nel capoluogo sardo nel 1962, Roberto Casula si laurea come ingegnere minerario a 26 anni presso l’Università cagliaritana. Finiti gli studi, ha l’occasione di entrare a far parte di Agip S.p.A., nei cui uffici è impiegato fino al 1991. In questo periodo è incaricato della gestione delle prove di produzione e acquisizione dati sui pozzi e della verifica del comportamento dinamico dei giacimenti di petrolio, settori sui quali si focalizza la sua attività. Nel 1992 ottiene il trasferimento nella consociata del gruppo Agip Angola Ltd con sede a Luanda, capitale dell’omonima nazione africana, dove si occupa prevalentemente di operazioni di mantenimento e sviluppo. Nel 1997 Roberto Casula ha la possibilità di ritornare all’interno dei confini nostrani, incominciando un progetto di coordinamento produzione e sviluppo presso Eni S.p.A.: questo nuovo ruolo gli consente di essere ancora una volta coinvolto nelle dinamiche dei Paesi dell’Africa Occidentale, unitamente a quelli dell’Asia Centrale, segnatamente per quanto attiene alle vendite, all’operatività e al business.

I traguardi raggiunti negli ultimi decenni da Roberto Casula

Agli albori del XXI secolo, Roberto Casula diviene, sempre per conto di Eni, in prima istanza Responsabile dei Servizi Tecnici di progetto per le attività in Iran e in seconda battuta manager delle fasi 4 e 5 del progetto Giant South Pars Gas: per concentrarsi full time su questo secondo progetto, opta per un trasferimento diretto nella capitale Teheran. Ritornato per un breve lasso di tempo in Italia nel 2004, si sposta nuovamente all’estero a metà del 2005 a Tripoli, capitale della Libia, dove lavora prima come Managing Director per il Nord Africa e poi come Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana. Per quest’ultima posizione, Roberto Casula perfeziona il proprio potere contrattuale nel settore delle big corporations, traghettando in porto dal 2011 per conto di Eni diverse trattative commerciali cardine in molteplici paesi del continente. Ciliegina sulla torta di questo lungo iter di affermazione della propria influenza come manager è la nomina di Casula nel luglio 2014 come Chief Development Operations & Technology Officer: questo ruolo gli garantisce una corsia preferenziale nei confronti del CEO di Eni, a cui riferisce in merito a tutte quelle attività aziendali tecniche, operative, di progetto, ricerca e sviluppo. Nell’ultimo periodo, Roberto Casula è stato nominato ai vertici di Assomineraria: un riconoscimento al suo impegno in prima linea per un accesso sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico alle risorse energetiche da parte delle nazioni in via di sviluppo.

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Il percorso del giurista e docente Nicolò Zanon

Nicolò Zanon, componente della Consulta e docente di Diritto costituzionale all’Università degli Studi di Milano, ha
ricoperto ruoli di primissimo piano nel suo percorso professionale.

Nicolò Zanon

Nicolò Zanon e gli inizi in àmbito accademico

Edotto di diritto, Nicolò Zanon nasce nel 1961 a Torino. Nella sua città natale si laurea in Giurisprudenza, sostenendo una tesi in Diritto Pubblico comparato. Continua poi con un dottorato di ricerca nello stesso ambito di laurea e trasferendosi a Firenze presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università cittadina. Dal 1996 al 1997, dopo avere viaggiato in qualità di visiting professor in Francia e Germania, ritorna in Italia e diviene assistente del giudice della Consulta prof. Valerio Onida. Attualmente è Professore ordinario fuori ruolo – per l’incarico di giudice costituzionale – di Diritto costituzionale presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi meneghina.

Nicolò Zanon, editorialista e componente della Consulta

Nicolò Zanon ha scritto diversi saggi pubblicati su riviste scientifiche di settore nazionali e internazionali. Nel 1998 diventa prima componente del “Gruppo di lavoro per la Riforma dello Statuto regionale” e in seguito di differenti commissioni: quella che si occupa di redigere la rivista “Ideazione”, quella scientifica di “Giurisprudenza costituzionale” e quella direttiva dei “Quaderni costituzionali”. È inoltre membro del direttivo scientifico di “Percorsi costituzionali”. È autore di editoriali che compaiono su quotidiani quali “Il Sole 24 Ore”, “Il Giornale” e “Libero”. Da ottobre 2000 a luglio 2010 entra a far parte del comitato legislativo di Regione Lombardia. È altresì consulente per la commissione parlamentare degli affari regionali e componente del raggruppamento “Riforme e garanzie” presso la Fondazione Magna Carta. Componente del C.d.A. a capo della Fondazione Italiana per la ricerca contro il cancro (FIRC) dal 2001 al 2011, nel 2013 viene chiamato dall’allora Capo dello Stato Giorgio Napolitano per entrare nella Commissione dei “saggi” impegnati nella revisione della seconda parte della Carta Costituzionale. Attualmente Nicolò Zanon è giudice della Corte Costituzionale, sempre su nomina dell’ex Presidente della Repubblica Napolitano, dal 18 ottobre 2014. Nel 2017 è stato insignito dell’onorificenza del Cavalierato di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

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Francesco Starace: l’AD di Enel analizza i punti chiave del World Energy Outlook 2018

Francesco Starace: “Il rapporto IEA conferma il ruolo sempre più da protagonista dell’energia elettrica che, se decarbonizzata, può contribuire a non distruggere l’equilibrio del nostro pianeta”.

Francesco Starace, ceo enel

Francesco Starace: all’Auditorium Enel di Roma la presentazione del World Energy Outlook 2018

“Il rapporto dell’IEA conferma le osservazioni sull’aumento della domanda di energia elettrica e la crescita delle rinnovabili che abbiamo raccolto nelle varie parti del mondo in cui siamo presenti”: così l’AD Francesco Starace lo scorso 12 dicembre all’evento organizzato presso l’Auditorium Enel di Roma per la presentazione del World Energy Outlook 2018, lo studio dell’International Energy Agency (IEA) sui futuri scenari energetici, anche in relazione alle trasformazioni che oggi attraversano il settore: la crescente volatilità del prezzo del petrolio, il carbone in declino a fronte di un aumento dell’elettrificazione dei consumi e del calo dei costi delle rinnovabili. Ma il report evidenzia anche come le emissioni di CO2 siano tornate ad aumentare, dopo tre anni senza variazioni, allontanando il pianeta dagli obiettivi ambientali fissati nell’Accordo di Parigi del 2015. Temi su cui l’AD di Enel Francesco Starace, insieme alla Presidente del Gruppo Patrizia Grieco, si è confrontato con i numerosi ospiti intervenuti all’evento: il Direttore esecutivo dell’IEA Fatih Birol, il Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri Ambasciatrice Elisabetta Belloni, il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Davide Crippa e il consigliere del Ministro dell’Economia e delle Finanze Pasquale Lucio Scandizzo.

Francesco Starace, AD Enel: il World Energy Outlook 2018 riflette le strategie del Gruppo

Nella sua analisi, l’AD di Enel Francesco Starace ha rilevato come il rapporto dell’IEA confermi quanto il Gruppo riscontri nei Paesi in cui opera, dall’aumento della domanda di energia elettrica allo sviluppo delle rinnovabili. “Più si decarbonizza la generazione elettrica e più si osservano due fenomeni” ha aggiunto l’AD di Enel spiegando che il costo dell’energia tende a scendere perché aumenta la percentuale di energia prodotta a costo marginale nullo, diventando anche meno sensibile alle variazioni di prezzo rispetto alle fonti fossili. “L’energia elettrica diventa così più utilizzabile per scopi ai quali non si era pensato prima” ha riassunto Francesco Starace, citando come esempio il settore dei trasporti, dove si espande l’offerta di veicoli elettrici da parte delle case automobilistiche con una grande varietà di modelli.

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Agenzia Magento: per usare Magento al meglio hai bisogno di un team

Gli specialisti Magento, così come i siti in Magento, non sono tutti uguali. Ma a cosa deve dare importanza un cliente quando si trova a dover scegliere un’agenzia Magento? Sicuramente che abbia le giuste competenze, molta esperienza e personale adeguato, ma non solo…


L’esperienza spinge a fare attenzione perché le agenzie Magento non sono tutti uguali. Anzi, ogni agenzia Magento è diversa dalle altre.

L’articolo vuole essere un supporto “gratuito” a chi, per la prima volta, si sta chiedendo come scegliere il nuovo fornitore, dove sceglierlo e quali caratteristiche fondamentali devono avere gli specialisti Magento che lo seguiranno.

1) SPECIALISTI MAGENTO con CERTIFICAZIONE
Innanzitutto non tutti i magentisti sono specialisti Magento certificati. Ciò significa che fra i vari consulenti ci sono quelli certificati che conoscono approfonditamente la materia, quelli che la conoscono abbastanza, quelli che la imparano grazie al progetto che affidate loro.

Le certificazioni valgono per il singolo programmatore. Infatti, gli specialisti Magento che si occupano della programmazione sono diversi da quelli che fanno il SEO o da quelli che si occupano della parte applicativa (tipo i plugin e le funzionalità), del design, del web marketing. Così come, gli specialisti Magentoche ricoprono il ruolo di store manager è difficile che siano anche sistemisti.

Insomma, per usare Magento al meglio hai bisogno di un team.

2) MAGENTO ENTERPRISE oppure MAGENTO COMMUNITY
Esistono due Magento. Uno si chiama Enterprise ed è usato dalle grandi aziende, l’altro si chiama Community ed è solitamente usato dalle piccole e medie imprese.

Magento Community è la versione più utilizzata in Italia.

Chi usa Enterprise ha un Magento “più stabile” con qualche plugin in più già installato e con il supporto USA.

Per gli italiani, per i nostri volumi e per il nostro modo di approcciare il mercato, nel 90% del casi Magento Community va benissimo, fermo restando che le eccezioni ci sono sempre.

3) COMMUNITY: MAGENTO 1.9.x oppure MAGENTO 2
La Community in questo momento ha due versioni in uso: la 1.9.x e la 2.
L’ultima ha ancora qualche bug e va bene solo in alcuni casi. In altri invece potrebbe fare impazzire gli sviluppatori. Pertanto, prima di scegliere, consapevoli che ogni progetto è un caso a sé, è meglio chiedere ad un’agenzia Magento che abbia esperienza sia sulla 1.9 che sulla 2: non è sempre oro quello che luccica!

4) MIGRAZIONE DA MAGENTO 1 a MAGENTO 2
La migrazione da un Magento all’altro richiede un lavoro non indifferente in quanto la versione 2 presenta caratteristiche diverse rispetto alla 1.9. Pertanto è necessario pensare alla migrazione come un vero e proprio progetto a sé stante.

Fai la migrazione solo se necessario, ogni agenzia Magento con esperienza saprà consigliarti la soluzione più indicata per te.

5) MIGRARE MAGENTO DA ENTERPRISE A COMMUNITY
Esatto, hai capito bene: nelle agenzie Magento capita di vivere ogni situazione, anche quella di seguire clienti partiti con Magento Enterprise che poi vogliono migrare alla Community.

Ma perché ciò avviene? Perché chi ha dimensionato il progetto ha fatto male i conti. Un’Enterprise, infatti, va installata solo se c’è un motivo. E il fatto che tu, azienda cliente, sia una grande azienda non è il presupposto migliore per scegliere questa versione piuttosto che la Community.

6) CONSULENTI MAGENTO
Gli specialisti Magento possono essere di vario tipo.

Chi scrive, ad esempio, conosce molto bene la parte web marketing di Magento, la parte SEO e SEM ma magari è meno ferrato nella programmazione di Magento. Quindi, il singolo specialista Magento in realtà non copre tutte problematiche relative allo sviluppo di Magento, in quanto è un progetto il cui sviluppo passa attraverso varie professionalità.

7) INTEGRAZIONE MAGENTO ERP
È normale integrare il proprio e-commerce con il proprio gestionale o ERP. Ci sono cose che Magento non fa. Per esempio, non gestisce il magazzino, non fa la contabilità, non gestisce i fornitori.

Magento è un e-commerce ed è la vostra vetrina online dotata di cassa e carrello. Tutto qui: l’intelligenza del sistema generalmente sta nell’ERP, Magento gestisce le vendite.

8) INTEGRAZIONE MAGENTO SAP / AS 400
Sap è uno degli ERP più usati in Italia e nel mondo all’interno di aziende multinazionali o strutturate. Fondamentale è scegliere un’agenzia Magento che sappia integrare al meglio i due programmi.

9) CARATTERISTICHE AGENZIA MAGENTO
In sintesi verifica che la tua agenzia Magento abbia in casa le giuste competenze, molta esperienza e il personale adeguato che possa essere da supporto in tutte le fasi della vita del tuo Magento: dalla progettazione al Go Live, alla manutenzione evolutiva al debugging. Inoltre, assicurati che sia in grado di fondere competenze marketing e tecniche, che sappia gestire la parte SEO, l’advertising sui motori di ricerca o sui Social Network.

Magento cambia continuamente: hai bisogno di un consulente che ti risponda in modo veloce, efficiente, adeguato. Hai bisogno di specialisti Magento che siano sempre preparati e in grado di evolvere prima di te e con te.

Una delle agenzie Magento con certificazione che ha fatto, per esempio, dell’’integrazione SAP Magento uno dei propri cavalli di battaglia è Marketing Informatico, web agency presente a Milano, Bologna e Rimini.

Il management di Marketing Informatico,infatti, arriva proprio dal mondo SAP. Inoltre, il team della web agency è in grado d’integrare Magento con AS 400 e con altri gestionali italiani, fornisce App per Magento al fine di potenziare le vendite da mobile, è in grado di integrare Magento con WordPress e con piattaforme e market place come Amazon o Ebay. Ma non solo, l’esperienza maturata nel campo, anche attraverso progetti per clienti Enterprise, permette a Marketing Informatico di fornire alle aziende clienti consulenti, formazione e supporto per gestire al meglio Magento.

Sogni anche tu di far volare il tuo Magento? Con il giusto team di specialisti certificati puoi!

Fontemarketinginformatico.it

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Acquistare toner stampanti ufficio: L’e-commerce Prink consegna a Roma in 2h

Il web ormai impone alle aziende di proporre soluzioni ed esperienze d’acquisto rapide, soprattutto se si rivolgono ai lavoratori. Questo è l’obiettivo centrato dall’e-commerce Prink attraverso il lancio del servizio di consegna veloce nella Capitale. In questa fase di test l’acquisto di toner e cartucce online per ufficio prevede una consegna in sole 2 ore.

L’e-commerce Prink lancia su Roma la consegna in 2 ore

Lo stile di vita frenetico e gli impegni quotidiani di ciascuno impongono alle aziende di presentare delle modalità d’acquisto che siano, per il cliente, sempre più smart ed express. L’imperativo è riuscire a creare delle esperienze di vendita che risultino il più immediate possibili.

Tanto che negli anni abbiamo assistito ad un incremento significativo degli acquisti online. Secondo l’Istat infatti, rispetto all’anno precedente, luglio 2018 registra un aumento del 13,7% delle vendite compiute sugli e-commerce. E ancora, la Camera di Commercio di Milano riporta un +9% di acquisti online nell’ultimo anno. Basti pensare che solo nella città di Roma esistono ben 1.523 sedi di aziende che hanno o si occupano di negozi online.

Ma qual è la principale fonte di stress degli italiani? Il lavoro! Su oltre 28 milioni di lavoratori circa sei milioni di italiani, uno su cinque, ne soffrono, soprattutto le donne. Da alcuni studi condotti risulta che ben il 50%-60% dei risultati di tutta la giornata lavorativa è inficiato a causa dello stress e dell’ansia a cui normalmente un lavoratore medio è sottoposto.

Una delle situazioni peggiori a cui può andare incontro un lavoratore può essere l’ansia generata dalla consapevolezza di non poter proseguire le proprie mansioni a causa di impedimenti esterni o il dover aspettare che chi di dovere si occupi di reperire le risorse di cui ha bisogno per continuare ad essere produttivo. Tipo quando si rompe la stampante o si esaurisce il toner per le stampanti dell’ufficio e bisogna mandare qualcuno a comprarlo.

Ed è proprio a partire dall’elaborazione e dallo studio di questi dati che l’e-commerce di Prink ha inaugurato un servizio di consegna in sole 2 ore: un test che parte nella Capitale a partire da gennaio 2019.

Acquistare cartucce e toner online per l’ufficio e vederseli recapitare dal corriere in tutta rapidità, considerando le distanze e il traffico romani, è un aiuto che la consegna express Prink offre ai propri clienti. L’obiettivo è evitare al lavoratore di stressarsi inutilmente per il documento non stampato che blocca le attività in ufficio o di aspettare un lasso di tempo indefinito fino al ritorno della segretaria con il materiale mancante. Al contrario, con il servizio di consegna rapida viene ridotta ai minimi termini l’attesa infinita delle risorse utili al proseguimento del proprio lavoro.

Se finora, esaurito il toner per le stampanti dell’ufficio, il lavoratore era costretto a delegare l’acquisto a chi di competenza, perché impossibilitato a lasciare la propria postazione, grazie all’intuizione dell’e-commerce Prink, non solo sarà possibile acquistarlo da soli in pochi click, ma si potrà beneficiare dell’utilizzo pressoché immediato del prodotto di cui si ha bisogno.

Perciò l’e-commerce Prink non vende solo toner e cartucce online per l’ufficio e stampanti ma presenta delle modalità d’acquisto vantaggiose per i clienti online.
Prink ha capito che ridurre l’attesa della consegna in ambito B2B genera meno stress lavorativo e giornate più serene. Non arrabbiarsi con “la stampante che non stampa” si può, bastano solo 2 ore e il pacco viene recapitato direttamente in ufficio.

Come fa Prink a consegnare in modo così rapido? Tutto nasce dalla sua esperienza sul territorio, dall’ascolto del cliente all’interno degli oltre 1.000 punti vendita sparsi in tutta Europa.

E se si acquistano dei toner per le stampanti dell’ufficio errati o si vuole cambiare il prodotto, anche in questo caso l’e-commerce Prink va incontro alle esigenze dei propri clienti: il reso da Prink è sempre gratuito.

Con questa iniziativa in fase di test su Roma per la vendita di cartucce e toner online, Prink, catena in franchising numero uno in Europa nella distribuzione di consumabili per stampanti, si impegna ad offrire ai propri clienti attenzioni e soluzioni innovative. L’esperienza d’acquisto proposta è cucita a misura di ciascun cliente, con una rapida attenzione alle esigenze dei consumer B2B.

Fonte: marketinginformatico.it

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Salvatore Leggiero presenta a Roma un’opera di Daniel Buren

Salvatore Leggiero, fondatore e proprietario della LEGGIERO Real Estate SpA, ha partecipato alla presentazione avvenuta nella Capitale lo scorso 9 novembre dell’opera del pittore e scultore francese Daniel Buren, che verrà istallata sulla facciata esterna cieca e mai portata a termine di Palazzo De Angelis.

Salvatore Leggiero

Salvatore Leggiero protagonista dell’evento di presentazione della nuova opera di Buren

Salvatore Leggiero è stato uno dei protagonisti della cerimonia di presentazione che ha avuto luogo a Roma lo scorso 9 novembre dell’installazione di arte contemporanea prodotta dall’affermato pittore e scultore francese Daniel Buren. L’opera di 300 mq, commissionata a favore della municipalità capitolina dalla LEGGIERO RE s.p.a. società benefit, verrà posta sul muro esterno cieco e mai terminato di Palazzo De Angelis: quest’ultimo ospiterà prossimamente il primo albergo a cinque stelle sul territorio nazionale della catena internazionale di hotellerie IBEROSTAR Hotels & Resorts. L’evento si è svolto in via delle Muratte 23 a Roma. Dopo l’introduzione di Raffaella Frascarelli Sciarretta, Presidente della Nomas Foundation, e del collezionista Giorgio Fasol, è intervenuto Francesco Prosperetti, Soprintendente Speciale di Roma. L’opera oggetto dell’evento è stata invece introdotta da Daniel Buren e Salvatore Leggiero. L’incontro è stato moderato da Lorenzo Fiaschi, Co-fondatore di Galleria Continua.

Il percorso di Salvatore Leggiero all’interno del settore immobiliare

Nato a Napoli nel 1965, Salvatore Leggiero è un esempio di businessman di successo. Tra le realtà da lui fondate, LEGGIERO Real Estate SpA, nata più o meno venti anni fa a Firenze e oggi con sedi anche a Milano e Londra, ha come focus di attività il recupero e la rivalorizzazione di immobili vecchi e abbandonati al degrado, frequentemente posti all’interno dei centri storici e disponibili sia in affitto che per una vendita vera e propria. La customizzazione del processo di consulenza e il deciso orientamento in favore di una completa soddisfazione delle aspettative dell’utenza finale, che usufruisce dei servizi della sua società, sono la caratteristica principale di Salvatore Leggiero, che su queste tematiche ha anche scritto un libro uscito circa tre lustri fa. Il volume, intitolato proprio “Il cliente ha sempre ragione”, oltre a difendere la tesi della customer satisfaction come soluzione vincente anche nelle dinamiche che si sviluppano all’interno di una qualsivoglia azienda, attribuisce parecchia e decisiva importanza alla soddisfazione del cliente ai fini del successo di una qualsiasi iniziativa di tipo imprenditoriale.
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Vendere Widia

Vendere Widia

Vendere Widia: Perché recuperare i metalli: tutti i benefici collegati

Molte persone ancora non sanno che l’attività di recupero dei metalli è vantaggiosa sotto diversi punti di vista. Ci sono infatti diverse motivazioni per cui è sempre meglio sfruttare questi centri che operano le settore della compravendita di metallo usato. Sono mollissime le possibili fonti di metallo da poter sfruttare per avere benefici multipli. Il Paese ha diversi prodotti che possono esser fonte di metallo come cavi elettrici, elettrodomestici, automobili etc. da smontare per estrarre il prezioso metallo. Vecchi dispositivi elettronici sono perfetti per estrarre metallo da vendere in questi centri specializzati.

Vendere Widia

Un’opportunità di guadagno

Ci sono moltissime ottime ragioni per cui è sempre meglio recuperare i metalli e rivolgersi a un centro di compro metallo duro e simili. Queste attività sono anzitutto redditizie. Infatti, chi porta i metalli a un centro specializzato riceve una somma di denaro. La quantità di denaro che si riceve dipende dalla quantità e tipologia di metallo che si porta. Ci sono metalli che valgono più di altri, infatti, il rame vale di più del ferro, per esempio.

I metalli sono divisi in base alla loro tipologia per poter esser valutati in modo corretto. Si pesa ogni tipo di metallo separatamente con una bilancia che assicura la massima precisione. Una volta che si conosce il peso corretto, allora lo si moltiplica per il costo del metallo, espresso in Euro al grammo. Appena il valore è stato segnato, si riceve la somma pattuita.

contattaci per informazioni al: 3356468885 o visita il nostro sito www.comprowidia.com/ 

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Bollette, assicurazioni, conti correnti e telefonia; quanto riescono a risparmiare i milanesi e perché cambiano

Quanto si risparmia a Milano? I residenti nel capoluogo lombardo riescono a contenere i costi più o meno di quanto non si faccia nel resto dello Stivale? Quali sono le spese che percepiscono come più gravose per i budget familiari? In occasione dell’apertura del suo Store di Milano (Corso di Porta Romana 90), Facile.it ha risposto a queste e altre domande grazie ad un’indagine realizzata su un campione rappresentativo della popolazione della città metropolitana di Milano*. Il primo dato emerso è che il 36,7% dei milanesi, quest’anno, non è riuscito a risparmiare. Chi invece nel corso dell’anno ha ridotto alcune delle principali voci di spesa familiare (utenze, assicurazioni e prodotti finanziari) è riuscito a mettere da parte 757 euro, il 19% in più rispetto alla media nazionale (620 euro).

Tra spese e desideri, quanto e dove si risparmia?

Fra le spese familiari prese in esame, secondo l’indagine condotta per Facile.it da mUp Research con l’ausilio di Norstat quelle che nell’ultimo anno hanno inciso maggiormente sui milanesi, almeno psicologicamente, sono state la bolletta dell’energia (59,1%), l’RC auto (56,8%) e la bolletta del gas (51,7%).

E se a livello nazionale l’RC auto è la spesa su cui gli italiani hanno imparato a risparmiare maggiormente, guardando al comportamento dei milanesi emerge che, insieme all’assicurazione dell’automobile (21,2%) gli abitanti del capoluogo lombardo hanno imparato a risparmiare anche sulle tariffe Adsl e fibra ottica (21,2%, contro una media nazionale ferma al 15,7%). In cima alla lista delle spese che i milanesi desiderano tagliare, invece, si posizionano le bollette luce (58,7%) e gas (55%).

I milanesi sono risultati essere molto attenti a voci di spesa fino a qualche tempo fa poco considerate; il 21,2% sente il bisogno di diminuire i costi della carta di credito, il 22% quelli legati al conto corrente.

Assicurazioni. Non solo più RC auto

Analizzando le abitudini dei cittadini di Milano in tema di assicurazioni emerge che il 72% di loro (pari ad 1.650.000 individui) ha sottoscritto almeno un’assicurazione negli ultimi 12 mesi, ma non si tratta solo di RC auto, anzi. Se a livello nazionale i sottoscrittori di questo genere di copertura sono il 96,8% dei rispondenti, a Milano, forse per la grande diffusione del car sharing o per l’abitudine a servirsi dei mezzi pubblici, il dato scende fino al 91,1%.

Notevolmente maggiori, invece, i numeri meneghini per altri generi di copertura; la polizza infortuni è stata sottoscritta dal 17,7% del campione milanese (14,8% il dato nazionale), ancora la stessa percentuale, 17,7% ma maggiore differenza, per la polizza a tutela della casa (10,8% totale Italia). Sono il 14,2% i milanesi che hanno tutelato sé stessi e il proprio nucleo familiare con una polizza RC capofamiglia (11,3% per il dato nazionale); il 7,1% ha scelto un’assicurazione viaggi (5,1% totale Italia), il 7% una copertura animali (5% totale Italia) e il 5,7% una RC professionale, sottoscritta solo dal 4% del campione nazionale.

RC auto: perché si cambia e quanti lo fanno

L’indagine ha poi indagato il comportamento dei milanesi rispetto all’RC auto, cercando di capire quanti abbiano scelto di cambiare nell’ultimo anno. Quasi un automobilista su cinque (17,7%) a fine contratto ha detto addio alla propria compagnia assicurativa e lo ha fatto per ragioni di prezzo (94%) o di insoddisfazione sul servizio (5%).

Conti correnti

Uno dei settori in cui i milanesi si differenziano maggiormente dal campione nazionale, secondo l’indagine condotta da mUp Research per Facile.it è quello dei conti correnti bancari. La prima evidenza si ha nel fatto che se a livello nazionale dichiarano di non essere titolari di conto il 9,7% degli intervistati, all’ombra della Madonnina il dato scende al 5,7%.

È curioso notare, però, come a Milano si sia ancora molto affezionati ai conti correnti tradizionali, di cui sono intestatari il 72,8% dei rispondenti e ci si serva meno dei conti online per i quali solo il 45,4% dei soggetti che hanno partecipato all’indagine dichiarano la titolarità.

Se comodità e vicinanza della filiale rappresentano ancora il primo elemento nella scelta del proprio conto corrente, il 21,2% dei milanesi utilizza strumenti di comparazione online per scegliere il prodotto più conveniente. Altissimo, rispetto alla media nazionale, il dato sui milanesi che sono titolari di due o più conti; 34,3% rispetto al 26,9% del totale Italia.

In media gli italiani lasciano sul conto corrente 6.331 euro, ma secondo quanto emerso dall’indagine a Milano la giacenza media è notevolmente maggiore ed arriva a 7.375 euro (+16,5%); circa 56.000 individui, poi, dichiarano di tenere sul conto oltre 40.000 euro.

I milanesi sembrano essere contenti del proprio istituto tanto che, negli scorsi 12 mesi, appena il 7% ha cambiato banca. Tra chi ha scelto di rivolgersi altrove, la prima motivazione risulta essere il costo elevato delle singole operazioni o, in second’ordine, il costo base del conto. Proprio riguardo ai costi del proprio conto, peraltro, non a tutti sono chiari e il 19% degli intervistati milanesi ammette di non conoscerli.

Telefonia mobile

Per quanto riguarda la telefonia mobile, Facile.it e mUp research hanno raccontato come siano 9 su 10 i milanesi intestatari di un contratto e ben il 31,4% possegga, senza contare le eventuali utenze aziendali, due o più Sim.

Se a livello nazionale, però, i clienti che nell’ultimo anno hanno cambiato operatore sono il 36% del campione, a Milano il dato sale al 39% e i principali motivi che spingono i milanesi a trovare un nuovo operatore sono il prezzo (86%) e la disponibilità di poco traffico Internet (20%).

Fornitura luce e gas

Anche per quanto concerne le principali utenze domestiche, luce e gas, l’indagine ha delineato un quadro con toni in chiaro scuro; se quelli che hanno effettivamente cambiato fornitore rappresentano una percentuale bassa, sia pur superiore alla media nazionale (rispettivamente, per luce e gas a Milano il 15% ed il 14% contro dati nazionali del 13% e 12%), nella scala dei desideri dei consumatori meneghini, le bollette occupano i primi posti fra le voci su cui si vorrebbe risparmiare nel prossimo anno (58,7% luce; 55% gas).

Fra chi ha cambiato, la ragione principale è stata il prezzo troppo elevato (63% per la luce e 69% per il gas), seguita dal passaggio dal mercato tutelato a quello libero (26% luce e 17% gas).

Pay TV

A Milano la Pay TV è una realtà sempre più consolidata e oggi, secondo quanto emerso dall’indagine, più di   un milanese su due dichiara di essere abbonato e, tra questi, il 43,2% è abbonato ad almeno due servizi di Pay TV.

Ma quanto sono fedeli i milanesi al proprio fornitore? Anche in questo caso, meno della media nazionale. Se in Italia un cliente su cinque (20%) ha cambiato nell’ultimo anno, a Milano si arriva al 23%.

Perché? Sostanzialmente per ragioni di prezzo (49%) e insoddisfazione sui contenuti proposti (45%).

* Metodologia: n. 1.023 interviste CAWI con individui in età 18 anni ed oltre su un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta in età 18-74 anni + n.411 interviste CAWI ad un campione di individui in età compresa fra 18 e 74 anni, rappresentativo della popolazione dell’area metropolitana di Milano. Indagine condotta a novembre 2018.

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«Il vino come racconto»: torna il corso di degustazione secondo Veronelli per imparare a “leggere” il vino

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  • 21 Dicembre 2018

TUTTI I MERCOLEDÌ
DAL 20 FEBBRAIO AL 17 APRILE 2019
DALLE 20.30 ALLE 23.00

Tenuta Casa Virginia
Via Cascina Violo, 1 – Villa d’Almè (BG)

Sabato 4 maggio 2019
Visita di un’azienda vitivinicola d’eccellenza

Il vignaiolo scrive, il vino racconta. Il Seminario Permanente Luigi Veronelli, l’Associazione per la cultura del vino e degli alimenti che ogni anno pubblica la prima guida ai vini d’Italia, apre le iscrizioni per la nuova edizione de «Il vino come racconto», il corso di degustazione di primo livello che, in oltre trent’anni, ha accompagnato migliaia di neofiti e appassionati alla scoperta del nostro patrimonio vitivinicolo.

Tenuta Casa Virginia a Villa d’Almè (BG) è stata scelta dal Seminario Veronelli come sede dei nove incontri tematici che si susseguiranno tutti i mercoledì, dal 20 febbraio al 17 aprile 2019, dalle ore 20.30 alle 23.00. Nove tappe in cui i docenti dell’Associazione proporranno, accanto ai principi di viticoltura ed enologia, focus sensoriali e assaggi di alta qualità. Un ciclo di incontri pensati accompagnare i partecipanti nell’apprendimento delle tecniche per degustare o, meglio, «leggere il racconto del vino», descrivendone con un linguaggio appropriato le caratteristiche organolettiche e formulando razionalmente un giudizio. A conclusione del corso, sabato 4 maggio, si terrà la consegna dei diplomi e la visita ad un’azienda vitivinicola lombarda, scelta tra gli oltre 2.000 Produttori recensiti dalla Guida Oro I Vini di Veronelli.

Obiettivo del corso è quello di trasmettere l’approccio al vino ereditato dalla sensibilità di Luigi Veronelli, capace di riconoscere in ogni bicchiere un’alta espressione dell’agricoltura italiana ma anche un irrinunciabile momento di cultura e di piacere.

«Il Seminario Veronelli ha migliorato e ampliato il suo corso di maggior fascino e successo per dare a quanti desiderino accostarsi alla cultura enoica in modo ragionato, piacevole e “veronelliano” gli strumenti e le nozioni per imparare a cogliere l’eleganza e la profondità dei vini italiani nelle loro differenti tipologie, approfondendo i fattori chiave della qualità in ambito viticolo ed enologico e il corretto utilizzo degli organi di senso» dichiara Andrea Bonini, direttore dell’Associazione. «Il corso è, dunque, un’occasione per scoprire quella particolare forma di bellezza di cui ognuno può far esperienza attraverso il naso e la bocca, ma anche un’opportunità per comprendere il portato culturale e la ricchezza inestimabile che rendono uniche l’agricoltura e la gastronomia d’Italia».

Questo il calendario dei dieci appuntamenti che compongono “Il vino come racconto”:

mercoledì 20 febbraio, ore 20:30
Il racconto del vino – Introduzione alla degustazione

mercoledì 27 febbraio, ore 20:30
La bellezza che si osserva, si annusa e si assapora

mercoledì 6 marzo, ore 20:30
Piccolo il podere, minuta la vigna, perfetto il vino

mercoledì 13 marzo, ore 20:30
Il canto della terra verso il cielo

mercoledì 20 marzo, ore 20:30
Come nasce il vino?

mercoledì 27 marzo, ore 20:30
I vini bianchi

mercoledì 3 aprile, ore 20:30
I vini rossi

giovedì 11 aprile, ore 20:30
I vini spumanti

mercoledì 17 aprile, ore 20:30
I vini da dessert e da meditazione

sabato 4 maggio
Camminare la terra: visita in azienda

Il costo del corso è di 400,00 € (IVA inclusa) da pagarsi tramite l’acquisto dell’apposito ticket sul sito www.seminarioveronelli.com o sul portale Eventbrite. Ai non Associati è richiesta, inoltre, la sottoscrizione della quota annuale, valida per tutto il 2019, di 50 € da corrispondere in contanti alla prima lezione.

L’acquisto del ticket dà diritto a frequentare l’intero corso Il vino come racconto (dieci incontri) con l’assaggio di 3-6 vini di alta qualità per ciascuna serata, selezionati secondo le esigenze formative e il tema dell’incontro, il materiale didattico, un set da 6 calici da degustazione. Per ulteriori informazioni è disponibile la Segreteria del Seminario Permanente Luigi Veronelli (Tel. 035 249961, e-mail [email protected]).

Seminario Permanente Luigi Veronelli

È un’associazione senza fini di lucro intitolata al padre della critica gastronomica italiana fondata a Bergamo il 7 aprile 1986 da un sodalizio di vignaioli, personalità del settore agroalimentare e della ristorazione e da Luigi Veronelli che ne è stato per quasi vent’anni presidente onorario.

Missione del Seminario Veronelli è promuovere la cultura del vino e degli alimenti attraverso lo studio delle produzioni agroalimentari di qualità, la formazione e l’informazione di professionisti e consumatori, la comunicazione delle eccellenze gastronomiche italiane. L’Associazione, inoltre, sostiene i suoi Associati proponendo loro servizi volti ad accrescerne le competenze e a supportarne i progetti personali e imprenditoriali. L’Associazione persegue la sua missione all’interno d’una visione veronelliana della gastronomia che, a partire dalla degustazione e dall’analisi sensoriale dei prodotti, valorizza e approfondisce i saperi tecnico-scientifici relativi ai processi produttivi insieme al portato culturale, alle relazioni con i territori e le comunità.

Il Seminario Veronelli ha, infine, l’obiettivo di dar voce a quelle parti dell’agricoltura e della ristorazione d’Italia capaci d’essere contemporaneamente contadine e colte, scientifiche e sensibili, responsabili, inclusive e leader per qualità delle produzioni.

www.seminarioveronelli.com

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twitter.com/SPLVeronelli

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www.instagram.com/seminario_veronelli

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Da Nord a Sud, al via a gennaio i corsi firmati ASPI per diventare sommelier professionisti

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  • 21 Dicembre 2018

ASPI Associazione della Sommellerie Professionale Italiana apre il 2019 con le nuove edizioni dei corsi volti a formare sommelier professionisti.

Si inizia con i corsi di I livello:

  • il 7 gennaio a Verona, nella prestigiosa location dell’Hotel Maxim, tutti i mercoledì, dalle 20.30 alle 23.30, fino al 29 aprile con la prova finale. Per informazioni e iscrizioni: ASPI Verona[email protected];

  • il 7 gennaio a Pozzuoli (NA), nell’elegante Villa Eubea, tutti i lunedì, dalle 20.00 alle 23.00, e il 30 gennaio a Villaricca (NA), presso il ristorante 1Q84, tutti i mercoledì, dalle 19.00 alle 22.00. Per informazioni e iscrizioni: ASPI Campania[email protected];

  • il 14 gennaio a Bordighera (IM), presso il raffinato Hotel Parigi, con lezioni due volte la settimana (il lunedì e il martedì, dalle 15.00 e alle 18.00 e dalle 20.00 alle 23.00) fino al 12 marzo. Per informazioni e iscrizioni: ASPI Riviera dei Fiori[email protected].

Il corso di I livello prevede un totale di 12 lezioni frontali in aula, con approfondimenti teorici e degustazioni, a cui si aggiungono la visita in cantina, le prove finali e le serate tematiche a discrezione di ciascuna delegazione regionale. A tutti i partecipanti, alla prima lezione, viene fornita una valigetta contenente i calici da degustazione “Exilles” realizzati da Rastal sulla base dello studio condotto in collaborazione con i sommelier ASPI, il cavatappi, il libro di testo e il quaderno per le degustazioni di vini e altre bevande.

In particolare, il corso dedica il primo incontro all’esame della figura professionale del coppiere e del sommelier, il ruolo che rivestono e gli strumenti a disposizione del degustatore: la scheda di degustazione, il calice, le tipologie di bottiglie, la stappatura. Seguono quindi le lezioni dedicate alla viticoltura, all’enologia, alle tecniche di degustazione (esami visivo, olfattivo e gustativo) e quindi alla legislazione vitivinicola italiana ed europea. La seconda parte del corso si concentra sul grande mondo delle bevande con incontri dedicati a birra, distillati e liquori, spumanti e vini speciali, acqua e bevande nervine, concludendosi con una lezione di enogastronomia: da storia ed evoluzione del gusto, all’analisi sensoriale del cibo, fino alle differenti tipologie di abbinamento cibo-bevande.

Il superamento della prova finale del corso di I livello, pensato per fornire ai partecipanti un bagaglio tecnico e culturale che permetta di acquisire le nozioni base della professione, consente l’accesso al corso di II livello per ottenere la qualifica di Mastro Coppiere e quindi al percorso di tutorato per la preparazione all’esame di abilitazione per Sommelier.

Il programma dettagliato e il calendario nazionale dei corsi sono disponibili su http://www.aspi.it/corsi-aspi

ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l’obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l’Italia dell’Association de la Sommellerie Internationale, A.S.I. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.

 

Ufficio Stampa
Alessandra Perrucchini. Cell. 340 4212323
[email protected]

 

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Comunicati Etica e Società News

Auguri di natale con un click solidale

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  • 21 Dicembre 2018

Fino al 6 gennaio 2019 è possibile inviare le cartoline solidali a sostegno delle missioni bergamasche

 

Augurare buone feste e fare del bene è possibile grazie alla cartolina solidale, iniziativa  nell’ambito dalla campagna di Natale “Affidati alla stella!…incontra la missione” promossa dal Centro Missionario Diocesano in collaborazione con Ascom Bergamo, Telaio della missione-onlus e Websolidale.

 

Inviare gli auguri di Natale ad amici e parenti è molto semplice: basta andare sul sito www.websolidale.org scegliere il biglietto che più piace, aggiungere il testo e inviare.  Per ogni cartolina inviata, gratuitamente, verrà donato 1€ ai tre progetti missionari coinvolti: Bolivia, Terra Santa e Repubblica Domenicana del Congo.

 

Le cartoline sono state realizzate dai bambini e ragazzi di diversi istituti della città di Bergamo e provincia: scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole secondarie di primo e secondo grado, oltre ad oratori e gruppi di associazioni. Alcuni disegni provengono anche da Chiese lontane dove sono presenti i missionari bergamaschi. Ogni giovane artista ha realizzato un elaborato, con diverse tecniche artistiche che potesse esprime al meglio il vero valore del Natale. Ad oggi sono state inviate oltre 7mila cartoline per augurare un buon Natale!

 

In otto anni l’associazione Websolidale, nata con l’obiettivo di sostenere attraverso il web le missioni diocesane nel mondo, ha inviato 101678 cartoline pari a 101678euro versati a sostegno di diversi progetti missionari.

 

Per ulteriori informazioni sui progetti consultare i siti: www.cmdbergamo.org ; www.websolidale.org ; www.iltelaiodellamissione.org

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Se ti piace lo sballo ma adori anche la legge, prova la marijuana 100% legale

 

Quando avvengo i fermi di polizia lungo la strada infatti, è la sostanza psicotropa thc a creare problemi con la legge. La cannabis legale invece, può essere consumata senza problemi e paure infatti il thc qui contenuto è praticamente assente e isolo il cbd è presente che però al massimo crea un effetto rilassante. La canapa light quindi un ottima alternativa alla droga che uccide, questa infatti è legale e gli effetti che trasmette sono al massimo quelli al massimo di rilassare. Una perosna che fuma canapa light italia per esempio. La cannabis legale è diventata tale, dicono alcuni, per introdurre poi successivamente in futuro, anche quella con THC. Io dico sempre che se una società è pronta a certi passi, significa semplicemente che lo è e non c’è motivo di allarmarsi in questo modo. La cannabis legale ha un livello di THC inferiore all’1% quindi sotto il limite di legge. Solitamente la canapa light Italia, marijuana 100% legale, ha livelli di THC di 0,2 o 0,6 quindi talmente bassi da essere impercettibili per il corpo  umano.

Marijuana 100% legale per avere relax e amicizia

Infatti è diventato legale il commercio in Italia, ma marijuana 100% legale, canapa light, cannabis legale solo se il fine della stessa è un uso tecnico e collezionistico. Come al solito quindi manca in Italia il supporto normativo per questa novità. Il problema però non è solo la mancanza da parte della legge. Piante con colorazioni verde scuro che tende al verde chiaro oppure al violaceo, sono canapa light con un gusto più intenso e deciso. La pianta di cannabis legale, possiede un fusto che può essere alto da 1 a 5 metri. L’introduzione della canapa light in Italia pare essere avvenuta per opera di popolazioni che facevano uso di questa sostanza prima e dopo e quindi la canapa light Italia è diventata famosa. Oggi invece abbiamo questa nuova cannabis legale che permette di essere acquistata legalmente. Io dico sempre che se una società è pronta a certi passi, significa semplicemente che lo è e non c’è motivo di allarmarsi in questo modo.

Consumate marijuana 100% legale e non date soldi alla criminalità

La canapa light Italia, marijuana 100% legale, per ora non ha praticamente THC, alcuni tipi hanno lo 0,2% di sostanza psicotropa. Prima della formazione del fiore non è possibile sapere se la pianta è femmina o maschio e per la canapa light vige la stessa regola, infatti crescono allo stesso modo. Esistono diverse varietà di canapa light in Italia. Il CBD invece che è un cannabinolo che non suscita effetti psicoattivi, è presente in quantità più elevate. Infatti è diventato legale il commercio in Italia, ma solo se il fine della stessa è un uso tecnico e collezionistico. Altri tipi hanno circa lo 0,6% ma comunque una quantità davvero irrisoria che non permette al cannabinolo di annebbiare il cervello di chi la fuma. La cannabis legale contiene invece un percettuale abbastanza considerevole di CBD, questa sostanza non ha effetto psicotropo però rilassa senza sballare

 

 

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Autostrade per l’Italia: Giovanni Castellucci lascia per concentrarsi su Atlantia

Autostrade per l’Italia avrà un nuovo Amministratore Delegato: Giovanni Castellucci conferma la scelta di lasciare il ruolo per seguire meglio lo sviluppo internazionale di Atlantia, iniziato con la recente acquisizione di Abertis.

Autostrade per l'Italia

Autostrade per l’Italia: l’AD Giovanni Castellucci lascia per concentrarsi su Atlantia

L’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci lascerà la guida della società per dedicarsi alla crescita internazionale di Atlantia. Il manager lo ha confermato lo scorso 28 novembre rispondendo ai giornalisti all’uscita dalla Procura di Genova, dove è stato sentito dai magistrati nell’ambito dell’inchiesta sul Ponte Morandi. “Il gruppo Atlantia è diventato ancora più importante a livello globale, il primo al mondo nel settore delle infrastrutture” ha detto l’AD Giovanni Castellucci spiegando che “il processo di progressiva riduzione di responsabilità e di uscita da Autostrade per l’Italia iniziato prima di questa tragedia, riprenderà a breve”.

Autostrade per l’Italia: l’annuncio dell’AD Giovanni Castellucci

Come riportato da diverse testate, l’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci aveva comunicato la sua decisione il 3 agosto scorso, prima quindi dei fatti di Genova, nel corso del CdA in cui era stata presentata la riorganizzazione del gruppo. L’obiettivo sarebbe quello di contribuire maggiormente allo sviluppo internazionale di Atlantia, cresciuta con l’acquisizione di Abertis. L’AD di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci avrebbe quindi modo di concentrarsi sul progetto di creazione di un gruppo infrastrutturale su scala globale: un’operazione che richiede grande impegno, senza “carichi operativi”.

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Ametek inaugura la sua nuova sede in Italia

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  • 21 Dicembre 2018

La multinazionale risponde alle sfide di Industry 4.0 con un nuovo stabilimento a Peschiera Borromeo: 7.500 mq di innovazione e produzione all’avanguardia per essere ancora più competitivi

Ametek, produttore globale di strumenti elettronici di precisione e sistemi elettromeccanici, consolida le sue attività in Italia inaugurando un nuovo stabilimento a Peschiera Borromeo, in provincia di Milano. Questo pomeriggio, gli amministratori delegati di Ametek Italia Srl e Ametek Srl, parte di Ametek Inc, hanno tagliato il nastro della nuova sede alla presenza delle autorità locali, delle associazioni di categoria, di clienti e dei fornitori.

Nel nuovo stabilimento saranno ospitate le attività di progettazione, produzione e distribuzione di  sistemi avanzati per la movimentazione per il mercato Europeo del brand MAE (www.ametekmae.com) e tutte le attività di supporto ai clienti sul territorio Italiano  per diversi brand nel campo degli strumenti elettronici di precisione (www.ametekinstruments.it). Ametek Italia, infatti, fa parte di Ametek, gruppo che conta più di 17 mila dipendenti in oltre 150 siti produttivi in tutto il mondo.

«Siamo orgogliosi di poter inaugurare questa nuova fase di Ametek in Italia. L’aggregazione delle attività prima gestite in sedi diverse e l’unificazione dei processi favoriranno la creazione di nuove sinergie. Così la nuova sede sarà assolutamente strategica per la crescita della nostra business unit» – ha dichiarato Uwe Lorenz, AD Ametek Italia Srl MAE. «Con questo investimento, realizziamo un polo di eccellenza assoluta per gli strumenti di precisione sul mercato Italiano, dando impulso alla capacità competitiva di Ametek, da sempre in prima linea in quanto a innovazione e sviluppo di nuovi prodotti» – ha aggiunto Stefano Milani, AD Ametek Srl.

Il nuovo stabilimento risponde, quindi, perfettamente alla logica di sviluppo di Ametek il cui piano di crescita aziendale si basa su quattro strategie principali: eccellenza operativa, acquisizioni strategiche, espansione globale e di mercato e nuovi prodotti. L’innovazione, infatti, è di casa in Ametek che con il nuovo stabilimento sarà ancora più pronta a rispondere alle sfide poste dalla Quarta Rivoluzione Industriale,  portando sul mercato prodotti eccellenti in modo ancora più rapido e con un maggiore successo. «La qualità dei prodotti Ametek dipende anche dalle opportunità di specializzazione e formazione che l’azienda è in grado di offrire e dalla qualità delle condizioni di lavoro» – ha ricordato infatti Antonella Perfetto, Direttore Risorse Umane Ametek in Italia.

Gli stessi lavori di costruzione dello stabilimento sono stati eseguiti in tempi record – appena sei mesi – e le prime attività inizieranno già nei prossimi giorni per poi essere consolidate da gennaio 2019. Lo stabilimento, in cui lavoreranno 227 persone, si stende su una superfice di 7.500 mq, garantendo spazi di lavoro più  funzionali.  L’azienda ha scelto di aprire il nuovo stabilimento a Peschiera Borromeo per la centralità del sito rispetto alle due sedi precedenti.

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Natale missionario: consegnati i Panettoni della solidarietà alle associazioni da parte del Vescovo Francesco Beschi

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  • 21 Dicembre 2018

Mercoledì 19 dicembre 2018 presso la sede Ascom di Bergamo, alcune  associazioni e cooperative di volontariato e alcune realtà ecclesiali bergamasche e  si sono ritrovate alla presenza del Vescovo Francesco Beschi per la consegna dei “Panettoni della solidarietà”.

L’iniziativa che si inserisce nell’ambito della campagna di Natale 2018 “La stella ti invita!…incontra la missione” promossa dal Centro Missionario Diocesano in collaborazione con Ascom Bergamo, Telaio della missione-onlus e Websolidale, è stata un momento di riconoscenza verso coloro che ogni giorno rivolgono il loro sguardo in modo particolare verso il mondo giovanile che, in diverse maniere, necessità di una particolare attenzione.

I panettoni, realizzati secondo la tradizione dolciaria artigianale, sono stati confezionati  dai numerosi volontari che ogni anno rendono possibile lo svolgimento della campagna.

Inoltre il Vescovo Francesco Beschi, aderendo personalmente ad una delle tante iniziative della campagna, ha spedito una cartolina solidale a Papa Francesco attraverso il sito www.websolidale.it  Ad oggi sono state inviate oltre 7mile cartoline, per ogni cartolina inviata gratuitamente, verrà donato 1euro a sostegno delle missioni.

L’intero ricavato delle iniziative andranno a sostegno dei tre progetti missionari in Bolivia, Terra Santa e Repubblica Domenicana del Congo.

Per ulteriori informazioni sui progetti consultare i siti: www.cmdbergamo.org ; www.websolidale.org ; www.iltelaiodellamissione.org

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Andrea Mascetti: lo Studio Legale Mascetti si occupa di perdita anticipata del rapporto parentale

Andrea Mascetti: lo Studio Legale Mascetti spiega la recente sentenza n. 24556 del 5 ottobre. La Cassazione si è occupata del risarcimento del pregiudizio della perdita anticipata del rapporto parentale in seguito a una condotta erronea del personale ospedaliero rivelatasi fatale per la vittima.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti: le conclusioni dello Studio Legale sulla recente sentenza n. 24556

L’avvocato Marta Cipriani, dello Studio Legale fondato da Andrea Mascetti, si è recentemente occupata della sentenza n. 24556 del 5 ottobre 2018: questa tratta le modalità di risarcimento in seguito alla perdita anticipata del rapporto parentale subita dai prossimi congiunti di un paziente la cui morte prematura è stata determinata da un’omissione o da un errore medico imputabile alla struttura ospedaliera. In seguito all’accertamento dell’effettivo nesso causale tra la morte del paziente e le manchevolezze mediche, la sentenza n. 24556 sancisce la necessità di risarcire i parenti anche nel caso in cui, nonostante la condotta medica, il paziente sarebbe comunque deceduto, qualora sia accertato che un più tempestivo intervento dei sanitari avrebbe consentito al malato di rimanere in vita per un ulteriore, anche se breve, lasso di tempo. Lo studio Legale di Andrea Mascetti precisa inoltre che la richiesta di risarcimento può essere avanzata da tutti i congiunti e i componenti del nucleo famigliare della vittima che ritengono di aver subito un danno morale per la perdita: starà a chi è chiamato al risarcimento l’onere di dimostrare che l’accadimento non ha arrecato sofferenze a chi fa richiesta di risarcimento.

L’esperienza professionale dell’avvocato Andrea Mascetti

Andrea Mascetti fonda la sua attività nel 2004: nasce così lo Studio Legale Mascetti, che si occupa inizialmente di diritto commerciale e amministrativo. Dopo alcuni anni, viene implementata anche l’area di diritto penale, che consente all’avvocato di presiedere e prendere parte a diversi Organismi di Vigilanza. Originario di Varese, frequenta il liceo classico e, successivamente, si laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano. Svolge il praticantato per poi iscriversi all’ordine degli avvocati di Varese, dopo aver superato l’esame avanti la Corte di Appello di Milano. Collabora con lo Studio Associato Legale Tributario associato a Ernst & Young per due anni, per poi avviare il suo Studio Legale. Tutt’oggi Andrea Mascetti continua a lavorare nell’ambito della consulenza per società ed enti locali, trattando problematiche relative agli appalti pubblici e privati e svolgendo il ruolo di arbitro davanti ai collegi arbitrali. Appassionato di libri e autori del Novecento, oltre che di geopolitica, ha portato avanti questo suo interesse viaggiando nell’area euroasiatica tra Russia e Mongolia.

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Alessandra Fornasiero tra i partecipanti della convention “Turisti sentinelle del mare”

“Turisti sentinelle del mare” è il nome dell’evento tenutosi a margine della fiera TTG Travel Experience, che ha avuto luogo nella capitale della riviera romagnola lo scorso 11 ottobre e ha visto anche l’intervento di Alessandra Fornasiero

Alessandra Fornasiero

Alessandra Fornasiero e l’importanza del turismo green

Alessandra Fornasiero, manager da lungo tempo focalizzata in progetti imprenditoriali legati alla responsabilità sociale e corporate e alla sostenibilità ambientale a forte carattere innovativo, è intervenuta in occasione del workshop “Turisti sentinelle del mare”, organizzato all’interno della fiera TTG Travel Experience di Rimini lo scorso 11 ottobre da Confturismo-Confcommercio in partnership con l’Università di Bologna. Mente creatrice di CSRValue e della startup Circularity, ha illustrato ai presenti i risultati di un progetto durato da maggio a settembre 2018 con il coinvolgimento in prima persona dei residenti di 27 località costiere italiane al fine di proteggere la biodiversità marina al largo. Dall’ intervento di Alessandra Fornasiero e dal questionario somministrato per conto di CSRValue è emersa una rinnovata necessità da parte degli intervistati di un sistema Paese che dal punto di vista del turimo sia amico dell’ambiente, nella misura in cui per una percentuale piuttosto elevata dei turisti la sostenibilità influenza in maniera decisiva la scelta verso una destinazione environment friendly.

Alessandra Fornasiero e le cifre del sondaggio di CSRValue

Il sondaggio “Turismo sostenibile ed ecoturismo” diffuso per conto della società CSRValue di Alessandra Fornasiero da Fondazione Univerde IPR a un pubblico di circa mille viaggiatori italiani differenziati per sesso, età e residenza ha sottolineato una sempre più profonda coscienza etica dei turisti in merito agli errori commessi in tema di abusivismo edilizio e inquinamento, entrambi originati da un turismo di massa spesso fuori controllo. Partendo da questi dati, la manager ha evidenziato la crescita costante negli ultimi anni di queste nuove esigenze da parte del campione interpellato, che spesso prima dell’arrivo nella struttura ricettiva o direttamente al bancone della reception non manca di informarsi sul perseguimento o meno di politiche green. Alessandra Fornasiero, a supporto di un’etica ambientale che sia anche e soprattutto vantaggiosa per le tasche degli albergatori, si è inoltre concentrata sul fatto che quasi la metà degli intervistati ha dichiarato di poter spendere fino al 20% in più per spostamenti di piacere che siano sostenibili sotto il profilo ambientale. Anche per quanto concerne l’alimentare, circa un intervistato su due si è espresso favorevolmente in merito all’acquisto di prodotti bio o a filiera corta, ma solo a parità di prezzo con quelli provenienti da agricoltura convenzionale. A tal proposito, è però d’obbligo sottolineare come rispettivamente il 34% e il 41% dei rimanenti utenti intervistati privilegerebbe a qualsiasi costo prodotti biologici e a kilometro zero.

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L’imprenditore Salvatore Leggiero presenta a Roma un’opera dell’artista Daniel Buren

Salvatore Leggiero, fondatore e proprietario della LEGGIERO Real Estate SpA, ha partecipato alla presentazione avvenuta nella Capitale lo scorso 9 novembre dell’opera del pittore e scultore francese Daniel Buren, che verrà istallata sulla facciata esterna cieca e mai portata a termine di Palazzo De Angelis.

Salvatore Leggiero

Salvatore Leggiero protagonista dell’evento di presentazione della nuova opera di Buren

Salvatore Leggiero è stato uno dei protagonisti della cerimonia di presentazione che ha avuto luogo a Roma lo scorso 9 novembre dell’installazione di arte contemporanea prodotta dall’affermato pittore e scultore francese Daniel Buren. L’opera di 300 mq, commissionata a favore della municipalità capitolina dalla LEGGIERO RE s.p.a. società benefit, verrà posta sul muro esterno cieco e mai terminato di Palazzo De Angelis: quest’ultimo ospiterà prossimamente il primo albergo a cinque stelle sul territorio nazionale della catena internazionale di hotellerie IBEROSTAR Hotels & Resorts. L’evento si è svolto in via delle Muratte 23 a Roma. Dopo l’introduzione di Raffaella Frascarelli Sciarretta, Presidente della Nomas Foundation, e del collezionista Giorgio Fasol, è intervenuto Francesco Prosperetti, Soprintendente Speciale di Roma. L’opera oggetto dell’evento è stata invece introdotta da Daniel Buren e Salvatore Leggiero. L’incontro è stato moderato da Lorenzo Fiaschi, Co-fondatore di Galleria Continua.

Il percorso di Salvatore Leggiero all’interno del settore immobiliare

Nato a Napoli nel 1965, Salvatore Leggiero è un esempio di businessman di successo. Tra le realtà da lui fondate, LEGGIERO Real Estate SpA, nata più o meno venti anni fa a Firenze e oggi con sedi anche a Milano e Londra, ha come focus di attività il recupero e la rivalorizzazione di immobili vecchi e abbandonati al degrado, frequentemente posti all’interno dei centri storici e disponibili sia in affitto che per una vendita vera e propria. La customizzazione del processo di consulenza e il deciso orientamento in favore di una completa soddisfazione delle aspettative dell’utenza finale, che usufruisce dei servizi della sua società, sono la caratteristica principale di Salvatore Leggiero, che su queste tematiche ha anche scritto un libro uscito circa tre lustri fa. Il volume, intitolato proprio "Il cliente ha sempre ragione", oltre a difendere la tesi della customer satisfaction come soluzione vincente anche nelle dinamiche che si sviluppano all’interno di una qualsivoglia azienda, attribuisce parecchia e decisiva importanza alla soddisfazione del cliente ai fini del successo di una qualsiasi iniziativa di tipo imprenditoriale.
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La sicurezza di tutti i lavori: auspici per un anno nuovo

Comunicato Stampa

La sicurezza di tutti i lavori: auspici per un anno nuovo

Gli auspici per un 2019 in cui si possa pensare alla sicurezza di tutti i lavori e di tutti gli ambienti lavorativi. L’importanza di una formazione diffusa e partecipata. A cura di Rocco Vitale, presidente di AiFOS e sociologo del lavoro.

Per coloro che, costantemente, si interessano ed operano per la salute e la sicurezza sul lavoro il 2018 si conclude con un aumento degli infortuni e degli incidenti. La questione nel suo complesso deve essere letta in un contesto complessivo che non è più circoscritto alla “fabbrica” quale luogo di lavoro ma nel contesto del lavoro. Basti pensare all’ultima tragedia della discoteca di Corinaldo dove i giovani ragazzi sono morti a causa della mancata messa in sicurezza dell’ambiente. Sempre più, nel mondo, le feste ed i mercatini di Natale sono occasione di preoccupazione per possibili attentati terroristici. Tra la safety e la security vi è ormai un filo conduttore che deve trovare all’interno del sistema legislativo una coerente parola d’ordine nella formazione diffusa e partecipata.

 

Si tratta di sviluppare una formazione sui comportamenti. In molti casi, ancor oggi, la formazione rappresenta un aspetto formale che si conclude con un pezzo di carta (spesso anche acquistato in varie forme) che non risponde alle esigenze della società nel suo insieme.

 

Deve essere dedicata più attenzione alla valutazione dei rischi che non si può esaurire nella formuletta “Rischio=Probabilità*Gravità”. A ciò bisogna aggiungere l’elemento umano della percezione del rischio. L’innovazione tecnologia e le nuove tecnologie rappresentano sicuramente un traguardo importante ma stiamo attenti a voler pensare ad una prevenzione scientifica dei rischi che, da sola, sia in grado di prevedere e determinare i risultati delle azioni anche se sono ben programmate e pianificate.

 

Un notevole contributo della ricerca sarà lo sviluppo dell’Internet of Things (IoT- Internet delle cose) nell’ottica della fabbrica intelligente e dei prodotti intelligenti: ricordiamo però che questi strumenti sono nelle mani dell’uomo e, quindi, dei suoi comportamenti e della sua consapevolezza che deriva, sempre più, da una maggiore conoscenza ed applicazione della percezione del rischio.

 

Oggi, però, anche se la fabbrica non si è estinta molti lavori si svolgono in altri ambienti e con approcci differenti. Pensare alla sicurezza solo nei luoghi di lavoro è riduttivo e forse bisogna iniziare a pensare alla sicurezza sul lavoro. Di tutti i lavori. E gli ambienti sono anche il mezzo di trasporto, la strada, per le feste all’aperto, le discoteche, le piste di sci, le spiagge e via dicendo. Anche in tutti questi spazi si devono applicare le norme sulla sicurezza. Sono ambienti dove alcuni lavorano ed altri – dal lavoro altrui – ne traggono rilassamento, vacanza, divertimento. I partecipanti devono essere coinvolti nella sicurezza che non riguarda solo ed esclusivamente gli organizzatori.

 

Un mondo sempre più complesso e difficile dove la formazione svolge un ruolo fondamentale e determinante per modificare, cambiare, responsabilizzare i comportamenti delle persone. Sta cambiando il mondo del lavoro, vi è una diffusa crisi della rappresentanza, e quindi dalla cultura della sicurezza bisogna passare alla cultura del lavoro di cui la sicurezza non ne rappresenta una parte ma è parte integrante.

 

In questo mondo complesso e (dis)articolato l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) cerca di fare la sua parte nell’ambito della formazione. E con la Fondazione AiFOS, nei primi due anni, abbiamo contribuito con 100.000,00 € alla realizzazione di progetti sulla sicurezza a favore di enti, associazioni e nel campo della disabilità.

 

Un grazie a tutti certi di trovarci assieme col nuovo anno ad affrontare le sfide che ci attendono.

 

Il link per conoscere eventi, corsi e iniziative organizzati dall’associazione AiFOS: http://www.aifos.it

 

Per informazioni e iscrizioni:

Direzione Nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected]

 

 

 

19 dicembre 2018

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Andare in vacanza in Bulgaria? 3 cose da sapere sulla moneta bulgara

L’europa ha tante destinazione in passare un fine settimana e grazie alle compagnie low cost è possibile raggiungere anche delle mete più lontane, come le città dell’Est Europa. Ogni anno molti turisti prendono un aereo per visitare Sofia, Skopje, Bucarest e altre città della penisola balcanica. Infatti, sono attratti da molteplici vantaggi che si possono trovare in questa parte dell’Europa, soprattutto il costo della vita più basso. In molti ristoranti è possibile mangiare alla metà del prezzo rispetto ai classici paesi occidentali e ci sono anche molti nostro connazionali che hanno deciso di trasferirsi in queste città per migliorare i loro affari.

Quanto vale il cambio euro e lev?

Una di queste città in cui il costo della vita è più basso è proprio Sofia, la capitale della Bulgaria diventa ogni anno sempre più famosa grazie all’accessibilità economica e alla sua quiete, nonostante sia una città con più di un milione di abitanti.

Allora, ma cos’è che rende appetitosa la città di Sofia ai turisti? Ci sono vari motivi, ma soprattutto quello legato al prezzo dei servizi, specialmente al ristorante, Infatti, la moneta bulgara è chiamata Lev ed ha un cambio favorevole per noi che usiamo l’euro: un euro equivale a 1,98 lev e per fare un esempio pratico noi possiamo pagare un caffè 0,80 centesimo in un bar a Sofia. Ebbene sì, il costo della vita è più basso ed è possibile mangiare nei migliori ristoranti di sofia spendendo circa 15 euro. Non è male, vero?

Quanto costa vivere in Bulgaria?

Allora, com’è vivere in Bulgaria? Il costo della vita è sicuramente più basso rispetto all’Italia e molti connazionali si trasferiscono per vivere e aprire delle aziende. Infatti, questo stato dell’Est Europa propone dei regimi fiscali più tolleranti rispetto ai principali paesi Europei e tanti imprenditori si trasferiscono qui per avere dei vantaggi dal punto di fiscale. Inoltre, il made in italy è rinomato all’estero e ci sono molti lavoratori italiani che si sono trasferiti in questa città per promuovere i loro marchi e lavorare nel settore import/export.

Per vivere in questo paese è importante sapere l’inglese perché la lingua bulgara è composta dall’alfabeto cirillico e, per noi, risulta più difficile. Imparare la lingua bulgara potrebbe essere un buon obiettivo, ma dipende dalle varie necessità

Infine, grazie ai vari programmi di mobilità europea, come quello Erasmus, è facile trovare l’opportunità per trasferirsi in questa città e vivere un’esperienza all’estero. Inoltre, l’entrata recente nell’Unione Europea sta già portando i suoi effetti positivi come l’ammodernamento delle infrastrutture nel centro storica di questa capitale europea.

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Salute e Benessere

Daiichi Sankyo Lixiana®: Primi dati relativi ai pazienti arruolati in Italia nell’ETNA AF

Presentati al congresso SIC i dati dei pazienti italiani arruolati nel registro post-autorizzativo ETNA-AF Europe per valutare l’anticoagulante orale diretto Lixiana®

Roma 17 dicembre 2018 – Al 79 ° Congresso della Società Italiana di Cardiologia di Roma, Daiichi Sankyo ha presentato i dati al basale relativi ai pazienti arruolati in Italia nell’ETNA AF, un registro europeo prospettico, multicentrico, osservazionale, post-autorizzativo disegnato per valutare sicurezza, efficacia e aderenza di edoxaban (Lixiana®) in monosomministrazione giornaliera in pazienti con fibrillazione atriale non valvolare (FANV) nella pratica clinica quotidiana.

Il programma globale ETNA-AF combina le informazioni provenienti da tre registri real life, condotti in Asia orientale, Giappone ed Europa, che sono stati disegnati per osservare la pratica clinica locale, che saranno poi integrati in un unico database. Nel nostro continente, il registro prende il nome di ETNA-AF Europe e prevede il follow- up di 4 anni di 13.980 pazienti arruolati in Austria, Belgio, Germania, Irlanda, Olanda, Portogallo, Spagna, Svizzera, Inghilterra e Italia.

“Il registro real-life ETNA-AF Europe integrerà i dati dello studio di fase III ENGAGE-AF TIMI 48 sul quale si basa l’autorizzazione dell’EMA all’uso di edoxaban per la prevenzione dell’ictus nei pazienti con Fibrillazione Atriale, in un setting di pazienti non selezionati come nello studio registrativo – ha spiegato il prof. Raffaele De Caterina, Professore Ordinario di Cardiologia, Università degli Studi di Pisa, che durante il simposio ha presentato le caratteristiche dei pazienti arruolati in Italia rispetto a quelli del resto d’Europa. Il valore di questo studio è dato anche dal suo disegno prospettico che prevede l’aggiudicazione centrale degli eventi, e dalla durata del follow up di 4 anni”.

In Italia, rispetto al resto di Europa, è stata arruolata una percentuale più alta di pazienti anziani (età media 75 anni in Italia vs 73 anni in Europa), di sesso femminile (rispettivamente 46,4% vs 42,1%), con un peso corporeo inferiore, nonché con una maggiore incidenza di ipertensione (80,7% in Italia vs 75,4% in Europa), e di insufficienza renale (41,9% vs 21,5%); questo potrebbe aver contribuito ad un utilizzo maggiore della dose ridotta di edoxaban 30 mg (rispettivamente 31,5% vs 20,4%).

“I centri italiani hanno svolto un ruolo rilevante in questo registro europeo, contribuendo con oltre 3500 pazienti arruolati e rappresentando il 26% del totale, secondo paese europeo dopo la Germania. Considerando il numero di pazienti anziani e con maggiori comorbidità arruolati rispetto al resto d’Europa – ha spiegato Fabio Romeo, Medical Director Daiichi Sankyo Italia. Sarà interessante valutare gli outcomes, che siamo confidenti possano confermare il favorevole profilo di efficacia e sicurezza già evidenziato da edoxaban nello studio registrativo ENGAGE AF”.

L’obiettivo primario dello studio ETNA-AF-Europe è quello di raccogliere dati real life sulla sicurezza di edoxaban riguardo gli eventi emorragici, inclusi emorragie intracraniche, eventi avversi correlati all’uso del farmaco, e la mortalità per qualunque causa. Gli obiettivi secondari dello studio, infine, includono la valutazione degli effetti di LIXIANA® su eventi clinici rilevanti quali ictus, eventi embolici sistemici, eventi cardiovascolari maggiori e ospedalizzazione a seguito di problemi cardiovascolari.

La Fibrillazione Atriale
La FA è una condizione in cui il cuore batte in modo rapido e irregolare. Quando ciò accade, il sangue può accumularsi e addensarsi nelle camere del cuore causando un aumento del rischio di coaguli di sangue. Questi coaguli di sangue possono staccarsi e viaggiare attraverso il flusso ematico verso il cervello (o talvolta verso un’altra parte del corpo), dove possono potenzialmente provocare un ictus.La fibrillazione atriale è il tipo più comune di disordine del ritmo cardiaco ed è associata a una notevole morbilità e mortalità. Rispetto a quelli che non ne soffrono, le persone con questa aritmia hanno un rischio di ictus 3-5 volte più alto. Un ictus su cinque è causato da FA.

Edoxaban
Edoxaban è un inibitore diretto del fattore Xa somministrato una volta al giorno. Il fattore Xa è uno dei componenti chiave responsabili della coagulazione del sangue, quindi inibirlo significa rendere il sangue più fluido e meno incline alla coagulazione. Edoxaban è attualmente commercializzato in Giappone, Stati Uniti, Corea del Sud, Hong Kong, Taiwan, Thailandia, Canada, Germania, Regno Unito, Svizzera, Irlanda, Paesi Bassi, Italia, Spagna, Belgio, Austria, Portogallo e altri paesi europei.

FonteDaiichi Sankyo

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Contatti

Daiichi Sankyo
Elisa Porchetti
Tel.+39 0685255-202
elisa.porchetti@daiichi-sankyo.it

Valeria Carbone Basile
Tel: +39 339 1704748
valeria.carbonebasile@gmail.com

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Vendita tappeti online: fidarsi o no?

 

Un solo complemento d’arredo può aiutarci a ribaltare le carte in tavola. Un solo elemento all’interno degli spazi domestici può riorganizzare le strutture, i volumi e risdistribuire gli spazi. Stiamo parlando dei tappeti! I tappeti sono da secoli e secoli fedeli compagni dall’arredamento. Senza mai perdere popolarità i tappeti hanno accompagnato la decorazione degli interni e l’arredamento di migliaia e migliaia di case non solo in Italia ma in tutto il mondo. Il frutto di una tradizione secolare appunto. Ormai tramandata da pochi a pochi. I grandi artigiani del tappeto, esperti di annodo e di lane pregiate e tessuti di qualità sono sempre più rari. Come loro anche i veri esperti di questa rara e preziosa arte sono sempre meno e quelli che sono rimasti si fanno ambasciatori della tradizione nel mndo moderno. Tantissimi sono però i rivenditori di tappeti che si possono trovare. Come fidarsi però? Bisogna saper distinguere la vendita di tappeti online dozzinale dalla vendita di tappeti online di classe. Basterà guardare alla collezione e allo stato dei tappeti presenti nel sito. Se avrete la possibilità di recarvi direttamente nel negozio del rivenditore anche meglio!

Scegliere il rivenditore e la tipologia attraverso la vendita di tappeti online

Come trovare quel rivenditore eccellente? Facile, basterà capire qual è il prdotto che il rivenditore si propone di vendere. Anche se siete interressati ad un ben specifico prodotto andate a controllare navigando in tutto il sito quali sono i tappeti e le collezioni di cui dispone. Assicuratevi che il rivenditore di tappeti vi fornisca i dettagli necessari per fare un acquisto sicuro e che tutte le informazioni riguardo al tappeto che state per acquistare siano disponibili sul sito web. Una volta che sarete sicuri che le collezzioni sono di qualità e che le informazioni che il sito per la vendita di tappeti online vi fornisce sono sufficenti allora è il momento di trovare il tappeto perfetto. Come fare a trovare le dimensioni e i colori perfetti? Anche in questo caso il rivenditore perfetto vi permetterebbe un periodo di prova del tappeto e una guida all’acquisto.

 

Come trovare lo stile di tappeto corretto attraverso la vendita di tappeti online

Nel caso in cui questo servizio di guida all’acquisto e di prova del tappeto sia disponibile allora saprete di aver trovaro il negozio per la vendita di tappeti online migliore. Di questo rienditore potrete fidarvi e allora arriva il momento in cui sceglierete il tappeto che accompagnerà il vostro arredamento da qui in avanti. Quale stile? Che colori? Come scegliere il tappeto perfetto però? È importante ricordarsi che i tappeti hanno un effetto che va a modificare completamente l’aspetto di una stanza una volta inseriti. Tutto dipende da qual è l’idea che avete. Chi scrive può solo darvi consigli generici su qualche stile molto popolare al momento, ma è bene che facciate rierimento al vostro rivenditore di tappeti online  e che forniate una descrizione, maglio se con immagini e misurazioni, dello spazio che vorreste dare al tappeto. Una volta che avrete concordato con il rivenditore assicuratevi di optare per il tappeto migliore, sarà vostro alleato nell’arredamento per moltissimo tempo severrà trattato con la giusta cura e si rivelerà essere un ottimo investimento.

 

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Mercati emergenti, il 2019 presenta molti rischi ma anche opportunità

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  • 21 Dicembre 2018

Quando si arriva a fine dicembre, assieme ai bilanci dell’anno che sta finendo gli investitori sono chiamati anche a ipotizzare gli scenari di mercato per l’anno che sta arrivando. L’outlook sugli emergenti per il 2019 presenta molti spunti di riflessione.

Il focus per i mercati emergenti

mercati emergentiIl tema più caldo senza dubbio è la tensione commerciale tra Stati Uniti e Cina, e l’impatto che essa avrà sui mercati. Nei giorni immediatamente successivi al G20 di Buenos Aires, c’era stata una certa euforia grazie alla tregua sancita dai due presidenti. Ma quell’entusiasmo dei mercati si è esaurito in fretta. S’è infatti capito che malgrado le dichiarazioni molto concilianti, le posizioni di USA e Cina rimangono distanti su temi cruciali. Questo significa che una riduzione dei dazi esistenti è improbabile, mentre resta più concreto il rischio che i negoziati falliscano e che i dazi aumentino ulteriormente nel 2019. L’unico aspetto positivo è che l’impatto economico di questa guerra dovrebbe essere gestibile, almeno per il primo periodo, dal momento che i Paesi hanno economie che dipendono molto di più dalla domanda interna che da quella esterna.

Gli effetti sui mercati emergenti potrebbero essere bidirezionali. Se la tensione infatti in generale li penalizza, alcuni di essi potrebbero avere dei piccoli benefici. La riduzione delle importazioni dalla Cina, ad esempio, potrebbe spingere in aumento invece quelle da altri paesi (ad esempio il Vietnam), creando quindi una conseguenza negativa. Un altro fattore positivo potrebbe essere il probabile deprezzamento del dollaro, che in questo periodo sta formando pattern homing pigeon e descending hawk. La valuta USA nel corso del 2018 è andata in costante rialzo, ma ormai la crescita degli Stati Uniti ha raggiunto il picco e ci si aspetta ora un rallentamento, che andrà a ridurre anche l’appeal del dollaro.

Le opportunità

Ecco perché in generale ci si attende una crescita dei Mercati Emergenti su livelli simili al 2018, ovvero attorno al 4,7%. Forse ad alcuni andrà anche meglio. Paesi come Brasile, Argentina e Turchia hanno registrato una contrazione economica negli ultimi 12-18 mesi, per cui il potenziale di crescita potrebbe essere più grande. Il discorso vale soprattutto per il Brasile, dove il Presidente neoeletto si propone di adottare politiche economiche ortodosse e può contare su una squadra di economisti relativamente solida. Non a caso secondo molti analisti le previsioni andamento real brasiliano dollaro puntano al rialzo della valuta. Anche l’Argentina e l’Egitto hanno un’arma preziosa, ovvero il supporto di programmi del Fondo Monetario Internazionale. Ulteriori opportunità sono offerte dal Medio Oriente, ma anche l’Asia (specie Indonesia e India).

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Gestione Google Grant: il modo migliore in cui le organizzazioni no profit diffondono il proprio messaggio

Quali vantaggi può dare avere un proprio business piuttosto che un lavoro subordinato? Sicuramente molti. C’è un largo margine per guadagnare e godere dei frutti del proprio lavoro ma allo stesso tempo l’imprenditore deve prendersi dei rischi e ha generalmente maggiori responsabilità. Ma non è questo il punto. Qualunque attività per funzionare necessita di essere pubblicizzata. Ogni brand senza la giusta visibilità presso il giusto pubblico non può raggiungere gli obiettivi prefissati. A maggior ragione se stiamo parlando di organizzazioni no profit o associazioni di volontariato. E non mi sto riferendo a grandi nomi del no profit come Save the Children o Emergency; sto pensando a organizzazioni private medio piccole che operano senza alcun fine economico e con chiare finalità di solidarietà sociale, fornendo un contributo prezioso alla società tutta. Tali organizzazioni, indipendentemente dalla loro dimensione e dalla loro forza, nascono con obiettivi nobili e per questo dovrebbero essere premiate e valorizzate. Gli obiettivi possono variare radicalmente da un’organizzazione all’altra. Tuttavia, si tratta quasi sempre di venire in soccorso prima e sostenere poi un gruppo di persone che non hanno gli strumenti per rivendicare i propri diritti o in generale per vivere in maniera degna. Il colosso di Google è stato il primo a pensare di aiutare queste organizzazioni attraverso un’ iniziativa originale, innescando un circolo virtuoso eccezionale. Che cosa fa Google? Questo offre loro una cifra mensile importante da investire in Adwords, la piattaforma pubblicitaria online sviluppata da Google stesso. Come può avvenire la gestione di google grant?

Per la gestione di google grant affidati a un’agenzia di web marketing

Se sei interessato alla gestione di Google grant, ti basterà continuare a leggere. Ti dico subito che la gestione di google grant può essere affidata a un membro interno dell’organizzazione ma con buona probabilità non si otterranno gli stessi risultati che rivolgendosi a un’agenzia di web marketing. Questa ovviamente è in grado di gestire al meglio tutta la procedura dall’inizio alla fine, dalla registrazione alla gestione del pacchetto pubblicitario. Sei sicuro che qualcuno all’interno dell’organizzaione abbia tanto tempo ed energie da dedicare a questo aspetto? Non ti sto dicendo questo perché non sia una cosa importante, anzi, proprio perché è fondamentale dovresti affidarti a un’agenzia di web marketing e non lasciar fare all’improvvisazione. Ma veniamo al punto. Come funziona l’erogazione del finanziamento? Chi sono i beneficiari effettivi della rispettabile iniziativa di Google? Chiaramente esistono dei requisiti piuttosto restrittivi per poter accedere al finanziamento ma ciò costituisce solo un vantaggio. Google seleziona infatti le organizzazioni no profit coi più alti standard qualitativi, indipendentemente dalla dimensione dell’organizzazione.

Gestione google grant: obiettivi e possibilità per far conoscere la tua causa

L’iniziativa di Google è davvero preziosa poiché permette a ognuno di far sentire la propria voce. Google Grant è uno strumento indispensabile per le organizzazioni no profit che hanno la chiara necessità di diffondere un messaggio e far conoscere la causa cui esso è legato. Non puoi non approfittare di questa possibilità che ti viene data. I tuoi sforzi saranno sicuramente ricompensati. Ma a cosa serve esattamente spendere un budget consistente in Adwords se sei un organizzazione no profit o un’associazione di volontariato? Prima di tutto a garantirti larga visibilità presso il pubblico potenzialmente interessato alla tua causa. A sua volta tale visibilità sarà necessaria per attrarre le donazioni, ma anche per reclutare volontari, fra le altre cose. Le organizzazioni no profit che accedono al finanziamento ottengono mensilmente circa novemila euro destinati ad Adwords. L’obiettivo primario, oltre quello di attrarre donazioni, è anche quello di far conoscere una causa e rendere quante più persone possibili consapevoli dell’importanza che questa riveste. Google grants dà a tutti la possibilità di lanciare campagne efficaci in modo semplice e veloce; ci sono infatti più opzioni disponibili a seconda del tipo di organizzazione no profit e di quanto vuoi rendere automatizzati tutti i processi. Le due principali soluzioni sono AdWords Express e Google Adwords.

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Smart City: l’AD Valerio Camerano sul progetto di A2A e Provincia di Brescia

Innovazione e sostenibilità: 26 Comuni bresciani, uno mantovano e uno cremonese grazie ad A2A, il gruppo guidato da Valerio Camerano, proiettati in un futuro di Smart Cities.

Luca Valerio Camerano

Valerio Camerano: il progetto di A2A per Brescia, città smart

A2A come «principale open innovator per le città del futuro»: nelle parole dell’AD Valerio Camerano si riflette il valore di un gruppo che nell’innovazione individua una delle leve strategiche per la crescita del Paese. Si inserisce in questo percorso il progetto promosso da A2A che punta a rendere la provincia di Brescia una delle più smart: per la prima volta in Italia ben 28 Comuni (26 del territorio bresciano, uno in provincia di Cremona e uno di Mantova) potranno usufruire di servizi e strumenti innovativi pensati nell’ottica di agevolare la crescita delle imprese e la soddisfazione dei cittadini, la cura e il monitoraggio dell’ambiente, il dialogo tra amministrazioni e utenti. Realizzato da A2A Smart City, società del gruppo guidato da Valerio Camerano specializzata in questo settore: l’infrastruttura consentirà infatti lo sviluppo di servizi quali monitoraggio ambientale, sicurezza anti-intrusione, monitoraggio strutturale del territorio, smart building comfort, irrigazione intelligente e cestini smart. I tempi per l’accesso ai servizi saranno molto brevi: fra tre mesi il primo lotto di sette Comuni avrà la piattaforma digitale attiva, entro sei mesi tutti gli altri. Potranno quindi sperimentare nell’immediato i servizi di sicurezza antintrusione e monitoraggio ambientale: in seguito decideranno quali altri adottare pagando un canone.

A2A: il commento dell’AD Valerio Camerano sulla città smart

Nel parlare del progetto e dell’impegno di A2A nel “ricoprire un ruolo sempre più importante come open innovator per le città del futuro”, l’AD Valerio Camerano ha fatto notare come la “significativa partnership” con la provincia di Brescia si inserisca in questo percorso, contribuendo a rafforzare ulteriormente tale volontà. “Vicinanza ai cittadini e sostenibilità sono appunto valori fondanti di A2A, valori che desideriamo continuare a declinare in azioni concrete” ha aggiunto l’AD evidenziando come questa sia “la nostra idea di Multiutility dei territori”. Valerio Camerano ha inoltre spiegato come attività e progetti di A2A guardino proprio in questa direzione: “Il nostro obiettivo è quello di offrire esperienza e competenze, in logica di partnership con le istituzioni e i Comuni che vogliono innovare i servizi pubblici”.

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Eventi Scienza e Tecnologia

AL VIA I LAVORI PER BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO 2020

Partiti con successo i preparativi della seconda edizione di BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO 2020 la manifestazione riservata alle biomasse legnose che si svolgerà in concomitanza con la 41^ edizione di MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT dal 17 al 20 marzo 2020 in Fiera Milano.

Milano, 17 dicembre 2018 – È partita con successo l’organizzazione per la seconda edizione di BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO, la manifestazione organizzata da Reed Exhibitions Italia che si svolgerà in concomitanza con MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT, la fiera leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili, dal 17 al 20 marzo 2018 in Fiera Milano.

Due eventi che nell’edizione 2018 hanno richiamato oltre 162.000 presenze da tutto il mondo di cui 120.814 dall’Italia +4% e 41.351 gli operatori esteri pari a +5,6% rispetto alla scorsa edizione del 2016. Numeri importanti che testimoniano come ogni due anni MCE diventi il centro dell’industria mondiale del HVAC, punto di riferimento per progettisti, installatori, buyer e distributori da tutto il mondo.

La prima edizione di BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO con oltre 70 aziende di cui il 28% dall’estero in particolare da Grecia, Turchia, Polonia, e un calendario di ben 28 workshop ha contribuito ad arricchire l’offerta espositiva e convegnistica di MCE, offrendo una vetrina specializzata su quanto di più innovativo è disponibile sul mercato in materia di stufe, caminetti, cucine e caldaie a legna e pellet, termocamini, termostufe, accessori, bruciatori, barbecue, canne fumarie, macchine e tecnologie per uso domestico ma anche industriale alimentati a biomasse legnose.

BIE- BIOMASS INNOVATION EXPO rappresenta un comparto industriale dinamico che, secondo i dati dell’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, sarà caratterizzato, nel nostro paese, da un aumento del volume di affari, specialmente nel settore residenziale privato, dettato dal rafforzamento della filiera biomasse legnose-energia, dalla sostituzione di impianti obsoleti (ad oggi il 40% delle installazioni ha più di 17 anni, si prevede quindi la rottamazione di 4-5 milioni di generatori a legna e la sostituzione di caldaie a combustibili fossili) con altre a biomassa legnosa di nuova generazione e dalla diffusione delle certificazioni di qualità della materia prima. Innovazione, normativa, una progettazione integrata e una corretta manutenzione degli impianti sono il cuore dell’evoluzione di questo settore fondamentale per promuovere l’efficienza, la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente.

“L’innovazione tecnologica sarà al centro di BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO 2020  – annuncia Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia, che avrà anche un nuovo layout in grado di soddisfare meglio le esigenze degli espositori e visitatori, grazie ad un taglio espositivo volto a favorire l’integrazione fra gli operatori professionali delle due manifestazioni e ampliare così le opportunità di incontro e di business con la filiera di professionisti internazionali del settore HVAC che abitualmente vista MCE.” MCE e BIE  2020 saranno due identità distinte ma complementari e sinergiche.”

In più, la contestualità con MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT permetterà a BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO 2020 di avvantaggiarsi di un’attività di comunicazione e promozione globale, con azioni mirate verso specifici  target  di interesse, di avvalersi di BIE-CONNET il nuovo strumento di match-making che mette in contatto espositori e visitatori già prima della manifestazione, volto a far incontrare tecnologie, soluzioni, competenze e alla fine persone ottimizzando il tempo e la qualità della partecipazione alla fiera.

BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO 2020 sarà nuovamente un momento importante di confronto e di dibattito grazie ad un programma di workshop che spazierà dalle tematiche normative a quelle più tecniche, dai dati di mercato agli scenari di sviluppo, preparato con il supporto del Comitato Scientifico della manifestazione composto – ad oggi –  da alcune delle maggiori associazioni di categoria: Amici della Terra, Assocosma, Enea, Federforeste, Laboratorio Biomasse – Università Politecnica delle Marche, Unicalor.

Naturalmente il cuore della manifestazione sarà l’area espositiva dove sarà possibile vedere le novità e le tecnologie in funzione grazie ad uno specifico impianto di aspirazione fumi presente nei padiglioni di Fiera Milano.

Tutti gli aggiornamenti sono disponibili su: https://www.bie-expo.it/

BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO – è una manifestazione fieristica di proprietà di Reed Exhibitions, il leader mondiale nell’organizzazione di fiere e congressi che gestisce oltre 500 eventi in 30 Paesi che hanno registrato più di 7 milioni di partecipanti nel 2017. Reed Exhibitions conta 38 sedi in tutto il mondo a disposizione di 43 settori industriali. Reed Exhibitions fa parte di RELX Group plc, leader mondiale nella fornitura di soluzioni e servizi per clienti professionali in numerosi comparti di business.

Ufficio Stampa: Flaminia Parrini, Reed Exhibitions Italia, tel.+39 02/43517038, [email protected]

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Salute e Benessere

Il trucco semipermanente

Il trucco semipermanente o tattoo make up è adatto alle persone di tutte le età, è ideale per chi porta lenti a contatto, occhiali da vista e per chi soffre di allergie ai tradizionali prodotti da trucco.

Questo tipo di trattamento consiste nel disegnare a matita con le giuste forme e colori, l’effetto che si vuole ottenere, in modo che anche la cliente possa rendersi conto del risultato finale. Poi sulla zona da trattare si mette un anestetico locale in crema e s’inizia con il tatuaggio, cioè s’introducono i pigmenti colorati nel derma.

In particolare il trattamento può essere fatto su:

Labbra: si definisce il disegno migliore per la linea labbra scegliendo un colore mirato a compensare le irregolarità. Si può scegliere tra la semplice linea di contorno e la linea con una microsfumatura labiale che permette di dimenticare il rossetto.

Occhi: se l’occhio non ha l’espressività desiderata o se semplicemente non si riesce più a fare a meno di quel contorno che ci fa sentire sicure del nostro sguardo, questa è la soluzione. Si può scegliere tra la linea infracigliare superiore, quella inferiore e una linea un pò più spessa se preferite un trucco più intenso. Il risultato sarà molto comodo: occhi perfetti sotto il sole, in piscina, dopo lo sport e nella vita di tutti i giorni.

Sopracciglia: le sopracciglia sono a volte irregolari e/o diradate a causa delle frequenti depilazioni. Colorarle è solo una soluzione inefficace in quanto i peli della sopracciglia hanno una vita di solo quattro settimane. Per questo il trucco semipermanente correttivo è l’ideale. Si disegna innanzitutto la forma nel colore più adeguato, dopo l’approvazione del cliente si procede alla pigmentazione e anche in questo caso si può scegliere tra la soluzione di riempimento dell’arcata o del semplice infoltimento.

La principale differenza con il tatuaggio vero e proprio consiste nella profondità di deposito dei pigmenti: questo fa si che la durata del disegno sulla pelle sia solo per un certo periodo di tempo.

A distanza di circa un mese si procede con il ritocco, che servirà ad apportare eventuali piccole modifiche di forma, colore.

Generalmente, il ritocco del trucco semipermanente si rende nuovamente necessario dopo due anni dalla prima seduta. Ma dipende dalla zona trattata: le sopracciglia e la “riga”sugli occhi tendono a “scomparire” molto velocemente con il passare degli anni (soprattutto se quotidianamente vi truccate), mentre il contorno labbra dura nel tempo molto di più anche senza alcun ritocco.

Nel caso ci si voglia sottoporre a un trucco semipermanente è importante rivolgersi a personale altamente qualificato, che garantisca l’utilizzo di materiale sterile monouso e di pigmenti naturali assolutamente certificati secondo le nuove normative europee.

Il trucco semipermanente è utile per renderti più affascinante, ma anche per correggere eventuali inestetismi del volto, poiché:

– ridisegna la linea delle sopracciglia correggendo eventuali arcate sottili, irregolari o inesistenti;

– intensifica lo sguardo tracciando una linea più o meno sottile nella zona infracigliare solo superiore o anche inferiore per conferire una maggiore espressività e profondità all’occhio;

– sottolinea le labbra delineandone la forma, dando volume e rendendola più corposa;

– corregge la forma dell’occhio;

– da equilibrio e forma ai volumi del viso.

Nel caso di cicatrici e smagliature, si possono attenuare con del pigmento che si avvicini a quello della pelle circostante l’inestetismo.

Per chiedere maggiori informazioni su una seduta di microblading a Milano e per prenotare un trattamento, contatta Microblading & Diamonds di Megan Gherbovetcaia.

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Corte Costituzionale: il ritratto del giudice Nicolò Zanon

Giudice della Corte costituzionale, Nicolò Zanon è anche Professore ordinario di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di (attualmente fuori ruolo per l’incarico di giudice costituzionale): il percorso professionale del giurista e docente torinese.

Nicolò Zanon

Nicolò Zanon: il profilo formativo e professionale

Docente e giurista, Nicolò Zanon nasce a Torino nel 1961. Si laurea in Giurisprudenza con una tesi in Diritto Pubblico comparato. Successivamente svolge il dottorato di ricerca in Diritto comparato presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Firenze. In questi anni arricchisce il suo percorso formativo con esperienze di studio all’estero, in Francia e in Germania. Dal 1996 al 1997 svolge le funzioni di assistente di studio del giudice costituzionale prof. Valerio Onida. Oggi Nicolò Zanon è Professore ordinario di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano. Attualmente fuori ruolo in ragione dell’incarico di giudice della Corte costituzionale, è stato nominato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che gli ha conferito l’incarico il 18 ottobre 2014. Nel 2017 ha ricevuto il titolo di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

Nicolò Zanon: dettagli dell’attività in ambito editoriale e istituzionale

Autore di numerosi articoli scientifici pubblicati su riviste giuridiche italiane e straniere, Nicolò Zanon nel 1998 è stato tra i componenti del “Gruppo di lavoro per la Riforma dello Statuto regionale”. Successivamente ha fatto parte del comitato di redazione della rivista “Ideazione”, del comitato scientifico di “Giurisprudenza costituzionale” e della direzione di “Quaderni costituzionali”. È componente anche del comitato scientifico della rivista “Percorsi costituzionali” e ha collaborato in qualità di editorialista con autorevoli quotidiani tra i quali “Il Sole 24 Ore”, “Il Giornale” e “Libero”. In ambito istituzionale, prima della nomina a giudice della Corte costituzionale, ha ricoperto altri incarichi di rilievo: dal 2009 al 2010 è stato componente, su elezione del Senato della Repubblica, del Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa; dal 2010 al 2014 è stato componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura, a seguito di elezione da parte del Parlamento in seduta comune; è stato membro del Comitato Legislativo della Regione Lombardia da ottobre 2000 a luglio 2010; è stato consulente per la Commissione parlamentare per le questioni regionali e ha fatto parte del board “Riforme e garanzie” della Fondazione Magna Carta. Membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Italiana per la ricerca contro il cancro (FIRC) dal 2001 al 2011, Nicolò Zanon è stato scelto nel 2013 tra i “saggi”, così come sono stati chiamati gli esperti inclusi nella Commissione per la revisione della parte seconda della Costituzione.

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Alessandro Benetton: 21 Investimenti cambia nome e logo

21 Investimenti, società fondata e guidata da Alessandro Benetton, diventa 21 Invest: un rinnovamento finalizzato a crescere sempre più efficacemente anche in Europa.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton lancia 21 Invest: nel nuovo logo la visione e i valori della società

Nuovo nome, nuovo logo, ma, per utilizzare le parole del Presidente Alessandro Benetton, “sempre la stessa passione e l’impegno nel creare un approccio più sostenibile”. 21 Investimenti cambia volto e diventa 21 Invest, ma lo spirito resta quello che da ventisei anni ne plasma l’attività. Il rebranding infatti, come sottolinea Alessandro Benetton, è stato pensato nell’ottica di far emergere in maniera sempre più efficace la visione e i valori di un gruppo fortemente proiettato nel futuro, che cresce insieme alle imprese in cui investe. Il nuovo logo nasce infatti per rappresentare la costante proiezione al futuro, tratto distintivo della società, e la sua capacità di evolvere continuamente: un processo circolare, evidente nella freccia che circonda il numero 21, a conferma di come 21 Invest riesca a trasformare il superamento di ogni traguardo in un nuovo inizio.

21 Invest: il Presidente Alessandro Benetton su rebranding e prossimi obiettivi del gruppo

“Ho scelto il numero 21 per identificare la società che ho fondato nel 1992 all’età di 28 anni” ha detto Alessandro Benetton presentando 21 Invest. “Eravamo nel ventesimo secolo, ma già allora mi vedevo proiettato nel secolo a venire” ha spiegato il fondatore del gruppo, nonché attuale Presidente, sottolineando come in questo concetto fosse racchiuso “il senso dell’attività stessa della società che avevo scelto di fondare”. Alessandro Benetton si è poi soffermato sui risultati raggiunti in questi ventisei anni di attività: l’apertura di uffici a Treviso, Milano, Parigi e Varsavia, oltre 100 investimenti completati e oltre 2 miliardi di euro raccolti presso investitori istituzionali italiani e internazionali. “L’evoluzione, la discontinuità e il miglioramento continuo che abbiamo portato nelle imprese che in questi anni abbiamo accompagnato nella crescita è da sempre il nostro segno distintivo” ha commentato il Presidente di 21 Invest, facendo notare come il gruppo sia pronto “ad allargarsi non solo in Italia ma anche nel resto d’Europa, continuando a investire in imprese di eccellenza e facendole crescere sulla base di un concreto progetto industriale”.

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