Ogni volta che si leggono articoli o si guardano servizi giornalistici in televisione dedicati al settore della cartomanzia è facile constatare che l’atteggiamento di chi ne è autore è quello di sollevare dubbi sulla efficacia dei consulti proposti dagli operatori dell’esoterico e soprattutto sulla loro credibilità. La perplessità che può vivere rispetto alla deontologia di professionisti operanti in qualunque ambito lavorativo è sempre legittima, ma nel caso della lettura dei tarocchi si manifesta addirittura con riguardo alla attendibilità del consulto stesso e dunque a prescindere da chi lo sviluppa. Si mostra, cioè, una profonda convinzione che, aldilà delle qualità etiche di una cartomante, ad essere totalmente infondata sia proprio la dimensione in cui lo stesso operi. Non si rinuncia all’idea, quindi, che sia impossibile attraverso la lettura delle carte analizzare il passato, leggere il presente e specialmente predire il futuro. Questo pregiudizio, assolutamente rispettabile, non tiene però conto del fatto che da sempre il genere umano, tutte le volte che ha trovato fallimentare l’uso della ragione per spiegare eventi inaspettati e oscuri, si è rivolto, fin dalle antiche civiltà, ad una dimensione altra da quella del mondo immanente. Religioni politeistiche o monoteistiche, sia pure nel rispetto di un sapere millenario che contraddistingue la loro nobile teoria, altro non sono che il frutto di questa volontà dell’uomo di interrogare divinità o astri per individuare una giustificazione al verificarsi di accadimenti inspiegabili. Semmai una critica aspra e incontestabile andrebbe indirizzata a coloro che gestiscono consulti di cartomanzia con l’unico scopo di creare un business attorno alla sofferenza delle persone. Spesso impreparati rispetto alla materia di cui si dicono maestri, improvvisano previsioni del tutto infondate, ma che appaiono alle persone che vivono uno stato di debolezza psicologica come visioni sensate. Pertanto sarebbe opportuno adottare quella giusta misura nel giudicare sia una credenza, come la cartomanzia, che affonda le sue radici in un lontano passato sia l’operato di coloro che la usano per interpretare avvenimenti.
Un selfie con Happy Bio per una sana alimentazione
Frutta che profuma di mare? Con Happy Bio si può, a Punta Marina Terme (RA) mercoledì 26 luglio al Bagno Kamala e giovedì 27 luglio al Bagno Vela dove ci aspetta una tavola di colorate macedonie, nutrienti bowl, fresche spremute in succo. E dopo, facciamoci anche un selfie con Happy Bio, se lo merita!
“Infatti Happy Bio – sottolinea Antonella Tondo del Bagno Kamala – è un dialogo fra amici che utilizza frutta invece delle parole, trasmettendo emozioni, sapori e anche i saperi di un’antica gastronomia romagnola che in estate dedicava gran parte delle ricette alla frutta e alla verdura di stagione.”
“Grazie al continuo scambio di esperienze fra i settori del turismo e quello dell’agricoltura – rileva Daniele Ferrieri di Confcommercio Ravenna – l’iniziativa Happy Bio, frutto della collaborazione fra Confcommercio Ravenna, Camera di Commercio, stabilimenti balneari e Fattorie Faggioli di Cusercoli (FC), rinnova continuamente la sua performance coinvolgendo il gruppo ravennate del progetto “Botteghe Ospitali, tailor made” che intende favorire un modello di offerta innovativo sul panorama regionale, proponendosi come meta per un acquisto, un’emozione responsabile e sostenibile.”
“Il turismo – continua Fausto Faggioli, promotore del progetto – è un segmento dell’economia che prima di altri ha ridisegnato le proprie strategie spinto dai cambiamenti prodotti dalla tecnologia e da forme di consumo più consapevoli, basate sul riuso anziché sull’acquisto e sull’accesso invece che sulla proprietà. In particolare quando parliamo di ospitalità, porta a studiare soluzioni innovative per chi si impegna a diffondere nuovi modi di concepire il soggiorno. La “sharing economy” si esprime anche nell’ambito del cibo e noi l’abbiamo interpretata e condivisa attraverso un progetto di divulgazione di una sana alimentazione bio, dedicato a chi è in vacanza sulla costa romagnola.”
“Sono tanti i motivi per scegliere una vacanza al mare – prosegue Bruna Montroni del Bagno Vela – fra cui molto importante quello legato al desiderio di ritrovare una forma perfetta. In questo la nostra proposta gastronomica è determinante e per questo la nostra cucina è fatta di ingredienti di stagione per soddisfare il desiderio sempre più diffuso di leggerezza e genuinità.”
“All’interno delle iniziative Happy Bio – termina il gruppo delle imprese ravennati del progetto “Botteghe Ospitali, tailor made” – il turista assume un ruolo importante come fruitore del territorio e la collaborazione iniziata da qualche anno con il gruppo di stabilimenti balneari continua positivamente non solo nella fase di gestione ed “erogazione” del prodotto, ma prima ancora in quella di elaborazione strategica e progettuale”.
MARGHERITA ZANIN “TRAVEL CRAZY” È IL NUOVO SINGOLO TRATTO DALL’ALBUM D’ESORDIO DELLA CANTAUTRICE DI SAVONA
Il pezzo è stato scelto come sigla per l’ultima edizione della nota trasmissione tv in onda su Rete quattro “Donnavventura”.
In pieno stile rock USA, il brano è un inno all’amore per la musica, compagna di viaggio unica e insostituibile di Margherita. Una presenza costante in ogni momento della vita: rock come segno di libertà. Musica come simbolo di vita.
https://www.youtube.com/watch?v=arroZHw1-7A
Realizzato da Donnavventura Academy
Videoriprese di Margherita by Biscuitz@Gigi Coppola
Grazie alla gentile cortesia di Maurizio Rossi @Donnavventura
Ph: Anna Campolo
Si chiama “Zanin” il primo album di Margherita Zanin, la ventitreenne cantautrice ligure che ha esordito a metà marzo di quest’anno con una reinterpretazione del singolo “Generale” di De Gregori. Il disco, contiene 8 brani, due in italiano e sei in inglese:
“Non è un controsenso, ma una rappresentazione fedele di chi sono io oggi, del percorso che mi ha portata alla bella canzone italiana, attraverso un background blues internazionale che mi ha permesso di crescere”, Margherita Zanin.
DICONO DI LEI
“Un buonissimo ascolto, un disco che fa dire “finalmente!!!” Isole felici in questo scenario italiano assai mediocre…a tutto gas!!!” Full Song
“Mescolando ogni cosa, dal pop fatto a modo e con stile al blues di certe radici gospel americane ecco saltar fuori un lavoro ottimamente prodotto”. Loud Vision
“Un lavoro vissuto di anni di esperienza e di gradini saliti a suon di talento e carriera” Annalisa Nicastro, Sound 36
“Un’opera magistrale di tutto ciò che c’è di davvero popolare nella musica proveniente soprattutto dalle terre dell’ovest” Giancarlo Susa, Blog Music
“L’intero album ha una qualità eccelsa, sia per voce, musica, arrangiamenti e qualità, anche per quanto concerne la scelta delle cover. Potrei usare altre mille parole, ma sarebbero superflue. Quando un disco è bello, è bello. Punto. Assolutamente consigliato.” Causa ed Effetto
“Un disco pregiato e prezioso, pregiato per i suoni e la produzione” Paolo Polidoro, Musicalnews
“Questo “Zanin” fa cultura per chi nella musica ricerca il momento pregiato, la soluzione di fino, il passaggio che cita ed il suono di classe.” Gianluca Clerici, Just Kids Magazine
“Un disco davvero ricco di sensazioni e di pelle…da non perdere.” Box Magazine
“Ci troviamo ben piantati nel presente, con freschezza e maturità, l’elettronica ha il suo peso e il mestiere di chi fa musica per davvero segna il passo e le regole del gioco.” Exitwell
“Zanin” è un disco di grande spessore che mette in mostra il talento naturale della cantautrice e il suo gusto per suoni raffinati fra blues, folk e country.” Piergiuseppe Lippolis, Music Map
“L’ascolto di questo esordio di Margherita Zanin mi lascia in più momenti felice e senza parole”. Alessandro Riva, Musicletter
“Fa piacere sentire voci giovani così ispirate, capaci di partire per Londra e ritornare in Italia con una valigia piena di esperienze musicali positive”. Alligatore
“Il titolo dell’album è semplicemente il cognome dell’artista, anche questo dettaglio rispecchia l’eleganza e la semplicità di questa cantante.” Quadriproject
““Zanin”, un esordio di spiccatissime qualità compositive e di produzione. “ Marco Vigliani, Sound Contest
“Prima prova interessante per Margherita Zanin che, con circa mezzora di album, mette le carte in tavola su quella che è la sua proposta artistica, coerente nel cantato e nella produzione e varia nella miriade di generi musicali toccati.” Qalt, Mescalina
“Il suo è un lavoro che trasmette molta personalità”. Sisco Montalto, Clapbands
“Uno straordinario esordio da parte di questa giovane cantautrice, spero di poter sentire presto dell’altro materiale”. Vanni Versini, Onda Musicale
“Margherita Zanin è una bella sorpresa.” Eleonora Montesanti, La Musica Rock
“Soul e blues si rincorrono per arrivare ad una sequenza ritmica dove il talento ne è il protagonista.” Gloria Gargano, Sidella In the City
“Margherita Zanin è un’artista che va tenuta d’occhio, perché se queste sono le premesse iniziali, c’è da ben sperare per il futuro.” Egle Taccia, Non Sense Mag
“Zanin è un disco maturo che già palesa una chiara direzione musicale.” Albachiara Re, I Think Magazine
“Questo album è un esordio spettacolare, davvero raro se si fa riferimento a molte uscite commerciali nostrane.” Giovanni D’Iàpico, Audiofollia
“Margherita Zanin ha la stoffa dell’artista determinata che sa quello che vuole. Il futuro è una continua conquista…” Viva Low Cost
“Grande eleganza soul, folk-rock e country, regalando sfumature narrative legate a riflessioni ed esperienze personali”. Blog Foolk
Produttore Artistico: Roberto Costa _MUSITAL
Etichetta: PLATFORM MUSIC Milano
Si ringrazia la produzione di Donnavventura, nella persona dell’ideatore e fondatore Maurizio Rossi.
BIO
Margherita Zanin è nata a Savona nel ’93 e dopo aver ascoltato in ambiente familiare da piccola, il blues dei primi anni ’40, il folk country acustico di Gillian Welch, la musica americana woodstockiana ed il rock delle band inglesi dei primi anni ’70. A 17 anni ha iniziato a studiare musica con Mauro Castellano pianista classico ed insegnante di conservatorio. Da giovanissima, ha avuto la possibilità di maturare esperienza nei live attraverso numerose serate in Italia e all’estero, accompagnata da diversi musicisti anche di fama internazionale quali Pippo Matino, Gigi Cifarelli, Stefano di Battista, Jorge Bezerra e di partecipare e numerosi festival musicali in Liguria. Dopo l’esperienza di Amici nel 2013 (ha superato tutti gli otto provini tranne l’ultimo) Margherita fa lunghe permanenze a Londra ed è proprio a metà strada tra l’Inghilterra e l’Italia che comincia a pensare al suo primo album. Nel 2015 incontra Roberto Costa, bassista storico di Lucio Dalla, già produttore dello stesso Dalla, Carboni, Ron, Gli Stadio, e insieme decidono che sarà il produttore del suo disco: 8 brani, due in italiano e sei in inglese. Pubblicato da Platform Music, neonata etichetta indipendente milanese, nasce così ZANIN, disponibile nei Digital Store.
L’album è stato preceduto da un singolo, una cover di Generale di Francesco De Gregori che ha ottenuto riscontri molto positivi dal pubblico e dai media.
Il nuovo singolo, uscito insieme all’album “Zanin”, si chiama PIOVE ed è una ballata originale interamente scritta, testi e musica, da Margherita.
Contatti e social
Sito www.margheritazanin.com
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Fb https://www.facebook.com/Margherita-Zanin-206958566043234/
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Soundcloud https://soundcloud.com/margherita-zanin-meg
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Twitter https://twitter.com/zaninmargherita
Instagram https://www.instagram.com/margheritazanin_official/
MARCO RÒ “LA SCALA MOBILE” È IL NUOVO SINGOLO ESTRATTO DALL’ALBUM D’IMPRONTA SOCIALE DEL CANTAUTORE ROMANO
Una pop-rock song dal ritmo incalzante ed una melodia orecchiabile da cantare in spiaggia. Una canzone semplice, come lo è in fondo la vita.
A un passo dalla meta c’è un intero viaggio da assaporare lentamente, è questo il senso de “La scala mobile”:
«Un riassunto della mia vita, un treno a duecento all’ora che non ti lascia il tempo di pensare, una tempesta di emozioni, paure, desideri, delusioni e ritrovate certezze da toglierti il fiato. È quella voglia di sognare a tutti i costi, che spesso si infrange con la quotidianità, una scala mobile che percorri al contrario, avendo chiaro il traguardo, ma con l’impressione di continuare a salire, solo per restare fermo. E allora proviamo a voltarci, mettiamoci comodi, e godiamoci il viaggio». Marco Rò
Prodotto e arrangiato da Fabrizio Palma, mastering by Max Rosati presso R&B Studio – Civitavecchia (RM).
“A un passo da qui” è il titolo del nuovo disco dove Marco Rò ripercorre le tappe del suo viaggio musicale, dall’Italia alla Gran Bretagna, dalla Russia fino in Siria. Le sonorità pop-rock si mescolano al gusto per la canzone d’autore, attingendo al blues e spaziando nelle contaminazioni. Il titolo dell’album prende spunto dal nome del progetto di sensibilizzazione che Marco porta avanti da qualche anno assieme a Laura Tangherlini, giornalista e conduttrice di Rainews24, sul dramma dei profughi siriani, e si evolve in una riflessione globale sui diversi aspetti della vita di ognuno.
Etichetta: Romabbella Records
BIO
MARCO RÒ è un cantautore romano, nato come batterista jazz, innamorato del soul e del blues. Dapprima leader della rock band Clyde (“Senza Controllo” – 2004 Videoradio), intraprende la carriera solista, cantando sogni e realtà con l’ironia e il disincanto di un uomo analogico nell’era digitale. Tanto live in giro per l’Italia e collaborazioni come compositore, cantante e corista in produzioni Rai e Mediaset. Dal suo primo Ep (“Un Mondo digitale” – 2011 Novo Sonum/EDEL), sono estratti i singoli “Un mondo digitale”, “Stato d’influenza” e “Trasparente” in rotazione radiofonica e televisiva. In particolare il brano “Un mondo digitale” è stato scelto come colonna sonora ufficiale del Global Junior Challenge 2012, evento organizzato dalla Fondazione Mondo Digitale sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri. A chiusura di una tournée di 15 date durata un anno e mezzo nella federazione Russia, gira il video del singolo “Mosca mon amour” (2014 – AssoDiemme), presentato a Mosca assieme alla cantante Kira Franka e promosso dall’agenzia di stampa Russia News e da Capital FM 105.3, la prima radio moscovita in lingua inglese. È stato più volte ospite presso il Teatro della Casa Circondariale di Rebibbia in Roma, anche nell’ambito dell’iniziativa sociale Telethon, ed il brano “Immagini a righe”, contenuto nel suo nuovo disco e che tratta il delicato tema della situazione delle carceri in Italia, vanta l’importante partecipazione del cantautore Marco Conidi. Da due anni collabora con la giornalista Laura Tangherlini (Rainews24) al progetto di sensibilizzazione itinerante “A un passo da qui” dedicato ai rifugiati e ai profughi dalla guerra in Siria che ha raccolto l’interesse di varie associazioni, tra le quali Fonopoli. Il videoclip del brano omonimo che dà anche il nome al suo nuovo disco, è fra i 4 vincitori del Roma Videoclip 2016, avendo conseguito il Premio FSNews Radio, con motivazione: “Originalità del progetto che unisce nuove sonorità a nuovi stili”. La versione in inglese del brano, dal titolo “One step” è stata registrata presso gli studi dell’Abbey Road Institute di Londra.
IGNAZIO DEG ESCE “IL TEMPO CHE C’E’” IL PRIMO SINGOLO DEL VOCALIST E GIORNALISTA PUGLIESE
Un soft reggaeton ideale per accompagnare le serate d’estate, perfettamente allineato con lo slow mood dance che sta caratterizzando l’estate 2017.
“Il tempo che c’è” è il titolo del primo singolo di Ignazio Deg (al secolo Ignazio Degirolamo).
«Non sono un cantante, ma un microfono ce l’ho” dichiara Ignazio Deg che da oltre vent’anni fa il vocalist nelle discoteche, nei locali e nelle radio pugliesi. Ho sempre avuto la passione per la musica, mi ha aiutato a darmi la carica soprattutto nei momenti difficili; ma anche per la scrittura dei testi per canzoni che conservavo gelosamente, fino all’incontro fortunato con Marco Gollini della Mad Music Roma. Nello studio di registrazione di Roma ho inciso questo pezzo orecchiabile e dal ritmo estivo».
Ph: Marco Misogna
“Il tempo che c’è” è una canzone per l’estate. Il pezzo racconta la storia di un viaggio immaginario in cui il protagonista incontra una ragazza bellissima con cui vive un’esperienza estiva magica ed indimenticabile. Capita spesso ad ognuno di noi di ricordare le avventure estive vissute in passato e quando la nostalgia ci assale abbiamo voglia di fermare il tempo per tornare indietro. È questo il senso della canzone: fermare il tempo per poter rivivere le emozioni di momenti straordinari rimasti impressi nel cuore e nei ricordi.
A fare da intro al brano, un omaggio alla canzone “Somewhere Over the Rainbow” cantato da Denise Degirolamo.
Etichetta: SoulMatical
Bio
Ignazio Degirolamo nasce a Mesagne il 10 settembre 1974. Creativo fin da piccolo e con una particolare vocazione per la musica, durante il periodo adolescenziale, negli anni ’90 inizia a collaborare con diverse radio locali come speaker radiofonico. Successivamente intraprende il ruolo di vocalist in varie discoteche della zona, per poi spostarsi in tutta l’Italia. Da li nasce IgnazioDeg. Oltre alla passione musicale, Degirolamo è principalmente giornalista pubblicista e consulente marketing. Diverse le collaborazioni con atisti di fama nazionale.
Contatti e social
Facebook www.facebook.com/Ignaziodeg-1174362572663345/
Instagram www.instagram.com/ignaziodegirolamo/
Terna Ferraris, Maxi prestito per l’interconnessione Italia-Francia
Maxi prestito alla società italiana a sostegno degli investimenti per la parte pubblica del progetto “Piemonte-Savoia”, il nuovo collegamento elettrico tra i due Paesi. Luigi Ferraris, Amministratore Delegato di Terna: “L’interconnessione con la Francia è un’opera innovativa e unica al mondo per le soluzioni ingegneristiche adottate, in grado di coniugare sostenibilità e crescita come elementi chiave del piano di investimenti di Terna per il Paese”.
Intesa da 130 milioni di euro tra Terna e la Banca europea per gli investimenti. La società italiana ha ottenuto infatti dalla Bei un finanziamento a sostegno degli investimenti per la parte pubblica del progetto “Piemonte-Savoia”, la nuova interconnessione elettrica in corrente continua a 320 kV che collegherà l’Italia e la Francia.
Il prestito, della durata di 22 anni, prevede una tranche unica a tasso fisso pari all’1,64%. “Siamo molto orgogliosi del contributo che la Banca europea per gli investimenti offre per questo progetto di rilevanza strategica, che contribuirà all’efficienza e alla sicurezza del sistema elettrico europeo, oltre che alla realizzazione del mercato unico dell’energia elettrica”, ha dichiarato Luigi Ferraris, Amministratore Delegato di Terna, secondo cui “l’interconnessione con la Francia è un’opera innovativa e unica al mondo per le soluzioni ingegneristiche adottate, in grado di coniugare sostenibilità e crescita come elementi chiave del piano di investimenti di Terna per il Paese”.
Per Dario Scannapieco, vicepresidente della Bei, “questa operazione conferma l’impegno della banca dell’Unione europea nel settore cruciale delle reti energetiche e rafforza ulteriormente la proficua collaborazione con Terna: negli ultimi anni abbiamo affiancato la società nei principali piani di investimento per l’ammodernamento e lo sviluppo del network di trasmissione elettrico con un miliardo complessivo di finanziamenti”.
L’interconnessione elettrica ad alta tensione tra Piossasco (Italia) e Grand’Ile (Francia), denominata “Piemonte-Savoia”, prevede complessivamente (tra parte pubblica e parte privata) una capacità di scambio sulla frontiera di 1.200 MW. Si basa sull’utilizzo di soluzioni tecnologiche senza precedenti a livello mondiale ed è stato identificato dalla Commissione europea tra i Progetti di interesse comune a livello comunitario. Con i suoi 190 chilometri, equamente distribuiti sul territorio italiano e quello francese, sarà il più lungo elettrodotto in corrente continua al mondo in cavo, completamente integrato con il sistema infrastrutturale di trasporto, risultando quindi “invisibile”
FONTE: Repubblica.it
Case vacanza ad agosto: per una settimana a Lampedusa sono stati spesi oltre 1.400 euro, il doppio rispetto alla media nazionale
Quando si parla di vacanze di lusso vengono subito in mente località come Capri, Portofino o Positano, ma quali sono le mete in cui chi ha già prenotato una casa vacanza per agosto ha speso di più? Se lo è chiesto CaseVacanza.it (http://www.casevacanza.it), che ha analizzato tutte le prenotazioni effettuate sul sito per il mese più caldo dell’anno e stilato la classifica delle 20 mete in cui i turisti sono stati disposti a spendere di più. Lampedusa (AG) è la meta italiana che è costata maggiormente, con una media di 1.430 euro per una settimana in 4 persone, cifra pari al doppio rispetto a quello che si spende mediamente in Italia, ossia 700 euro a settimana.
A seguire si trova Anzio (RM), in cui chi ha prenotato un appartamento con quattro posti letto per agosto ha speso in media 1.400 euro a settimana. Terza in classifica per i budget più alti è Castiglione della Pescaia (GR), con una cifra media spesa per le vacanze pari 1.340 euro.
La costa laziale risulta molto ambita per questo 2017 e per alloggiarvi i turisti sono disposti a spendere cifre più alte della media: nella classifica si trovano anche Terracina (LT) e San Felice Circeo (LT), che chiude la top 20 con una spesa di 910 euro a settimana.
La Sicilia, oltre ad aver conquistato il primo posto con Lampedusa, è una delle regioni più presenti nella classifica delle mete in cui chi viaggia ha messo mano al portafoglio in modo più generoso: scorrendo i nomi delle località, infatti, si trovano anche Taormina (ME), Porto Palo di Capo Passero (SR) e l’isola di Pantelleria (TP).
Tra le mete in cui si sono spese le cifre più alte per gli affitti turistici ad agosto, si trovano anche diverse località della Sardegna: il budget più alto, pari a 1.060 euro per una settimana, è quello di chi ha prenotato a San Teodoro (SS); seguono poi Chia (CA), Villasimius (CA) e La Maddalena (SS), con cifre che comunque non superano i 950 euro.
Non poteva mancare la Puglia con due delle sue località più note e attrattive per chi viaggia in estate. Si tratta di Gallipoli (LE), dove chi ha prenotato è stato disposto a spendere 1.030 euro a settimana in un alloggio da quattro posti, e Polignano a Mare (BA), meta che acquista maggiore popolarità di anno in anno e dove si sono spesi 990 euro a settimana.
L’unica località di montagna che ha raccolto più prenotazioni ed è entrata nella top 20 delle città in cui si è speso di più per affittare casa ad agosto è Molveno (TN), dove la cifra media per una settimana è stata in media di 930 euro.
La Liguria piazza in classifica due delle sue mete marittime più conosciute, ossia Lerici (SP) e Alassio (SV). Altre due località del Sud in cui chi ha prenotato una casa vacanze è stato disposto a spendere più che nel resto del Paese sono state Maratea (PT) e Ischia (NA).
«In un contesto internazionale come quello attuale, le presenze turistiche in Italia, sia di connazionali sia di stranieri, risultano in forte aumento. L’offerta di alloggi non ha fatto in tempo a rispondere completamente al boom della domanda, e questo ha portato a un diffuso incremento delle tariffe – riporta Francesco Lorenzani, CEO di Feries Srl – Se nelle località più popolari si arriva a spendere oltre il doppio rispetto alla media nazionale, resta un dato di fatto come, anche qui, scegliere una casa vacanza comporti un risparmio pari a circa il 30% rispetto a un hotel della stessa zona.»
MATTEO GRECO “DIFENDIAMOCI” È IL NUOVO SINGOLO DEL CANTAUTORE MARCHIGIANO
Una canzone dalle atmosfere rock e metal che si fa portavoce di un messaggio ben preciso: unire le forze, senza badare a colori politici, con l’unico obbiettivo di preservare la nostra cultura e civiltà.
La visione che Matteo Greco ha della musica è rivolta a comunicare, trasmettere un messaggio attraverso emozioni, parole e musica. Dietro le sue canzoni ci sono sempre argomenti e precisi che toccano anche temi sociali, andando molto spesso controcorrente, proprio per cercare di far riflettere a 360° sulla vita che ci circonda e creando anche spaccature di opinioni. Il cantautore non sceglie infatti di sventolare la bandiera dell’applauso scontato ma il suo obiettivo è quello di raccontare la vita da vari punti vista per cercare di far riflettere ed incontrare anche correnti di pensiero opposte.
Il singolo è estratto da un album di prossima, ancora in lavorazione, di prossima uscita.
BIO
Matteo Greco è un cantautore marchigiano, le sue canzoni raccontano la vita quotidiana, l’amore, le gioie, le delusioni e i problemi sociali che circondano il nostro vivere. Suona la chitarra acustica e il pianoforte, ha collaborato alla realizzazione di alcuni progetti con Vince Tempera e Franco Cristaldi.
Comincia la carriera come organizzatore di eventi e vocalist in discoteche della riviera adriatica. Ha collaborato come cantante con alcuni network marchigiani come Radio Linea n°1 e Radio Arancia Network dove oggi conduce il programma radiofonico benefit “Finalmente a Casa” in onda ogni domenica mattina, dedicato a favorire le adozioni dei cani ospiti nei canili. E’ anche l’organizzatore dell’omonimo evento benefit “Finalmente a Casa” che ogni anno porta sul palco in piazza i cani dei canili da adottare. Tra i suoi brani più ascoltati “Liquirizia” (2001), “Telo Mare” realizzata in collaborazione con il team di Francesco De Gregori tra cui Alessandro Svampa, Franco Cristaldi e Paolo Giovenchi, “La strada delle Orfanelle” cantata in duo con Silvia Mezzanotte e diventata canzone simbolo della causa delle Orfanelle Galletti Abbiosi di Ravenna (2012), “La Soluzione” (2013), Carabiniere Spara (2015) che riporta alla luce il massacro di Kabobo affinchè episodi del genere non si ripetano mai più, registrato con Franco Cristaldi e Lele Melotti, “Dammi del Tu” (2017) brano dedicato al rapporto cane-uomo con un video realizzato all’interno di un canile per le adozioni dei cani ripresi all’interno dei box.
ESPERIENZE LIVE:
Matteo ha all’attivo centinaia di date e concerti insieme alla sua band e in acustico. Si è esibito in molti club italiani tra i quali “Le Scimmie” di Milano e il “Rolling Stones” e in numerose piazze italiane. Nel 2001 Liquirizia Tour Italiano con 25 date, nel 2002 è semifinalista all’accademia di Sanremo ed è ospite al Maurizio Costanzo Show, nel 2003 è voce ufficiale di Radio Linea Network con 40 date nelle piazze del tour Rumore, nel 2004 Disco Rock Tour con la band I Raccomandati, nel 2006 il Telo Mare Tour Italiano con 28 date in piazza , tra le date di quel tour anche l’apertura del tour di radio 105 ad Arezzo e Motorshow di Bologna, nel 2013 la Soluzione Tour, nel 2014 realizza lo spettacolo teatrale “La strada delle Orfanelle”, dal 2014 al 2016 è voce ufficiale del Summer Tour con Radio Arancia Network. Nel 2017 è partito il tour estivo nelle piazze con la sua nuova band formata da Mauro Saracini alla batteria, Lorenzo Carancini alla chitarra e Thomas Bianchi al basso.
DISCOGRAFIA:
2001 – Liquirizia (Ed American Records)
2006 – Giornate d’inverno (Ed. Mami Music – Zelda Music)
2012 – La Soluzione “SINGOLO” (Zimbalam)
2013 – La Soluzione (Ed. Music Force)
2015 – Carabiniere Spara “SINGOLO” (Zimbalam)
2017 – Dammi del Tu “SINGOLO”
2017 – Difendiamoci “SINGOLO”
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SITO www.matteogreco.it
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RUBY feat. OTTONI ANIMATI “LA MIA ISOLA” È IL BRANO NATO DALL’INCONTRO FRA LA CANTAUTRICE E LA BAND ENTRAMBI DI ORIGINE SICILIANA
Un sound raggaeton contaminato da sfumature etniche abbraccia una canzone che omaggia la cultura sicula regalando una splendida fotografia dell’isola di Favignana.
Il brano “La mia isola” nasce da un idea di Ruby che scaturisce dal suo grande amore per la sua isola di provenienza. Per questo si avvale della collaborazione artistica del gruppo Ottoni animati (anch’esso del trapanese). Il risultato è un singolo fresco ed estivo sponsorizzato dal comune di Favignana, il cui video è girato tra il castello di Santa Caterina e le varie cale e location più suggestive delle Isole Egadi.
“La mia isola” racconta delle tradizioni isolane e descrive in pochi minuti la vita che la cantante ha trascorso sulla sua isola.
BIO
Rubina detta Ruby è una cantautrice siciliana di 35 anni di Favignana. Ha cominciato la sua vita da musicista da bambina suonando in una orchestra di sole chitarre classiche della provincia. Dopo gli studi al conservatorio nel 2000 comincia il suo percorso da cantautrice, scrive i primi brani insieme al maestro Gino De Vita e incide il primo disco dal titolo “Amore più non c’è” contenente 6 brani tra cui il fortunato “Il mare che va”. Nel 2003 scrive il nuovo singolo “Compagnia 2003” e produce l’album “Dedica”. Nel 2012/2013 arrivano invece il pezzo “Sento un sentimento” prodotto da Edit Music Italy, “Complicatamente semplice”.
Molti sono i live in tutta l’Italia e nel 2009 anche negli Stati Uniti (è anche protagonista del “Lamborghini Tour” come musicista ufficiale). Ruby è anche l’insegnante di chitarra dell’attore Kim Rossi Stuart, in occasione del film che registra in Sicilia “Il commissario maltese”.
Gli Ottoni Animati nascono nel 2008 da un’idea di Alessandro Mancuso e Alberto Anguzza. Sono il risultato di una continua ricerca tra i suoni tradizionali e la musica moderna. Il sound che viene da questo mix è spontaneo ed esplosivo. Il loro scopo è rilanciare la cultura siciliana attraverso il suono di strumenti musicali a fiato che ricordino le celebrazioni di paese. Il loro primo cd “La marcia del sud”, pubblicato nel 2010 e prodotto da Terra nova srl, mostra con orgoglio la prima capacita di esprimere l’origine etnica della cultura siciliana, insieme ad una dimensione artistica che sia contemporaneamente locale e globale.
Collaborazioni: Nick the Nightfly, Spankers, Pat Rich, Ryamon Whrite, Marco Baldini, Vinicio Capossela.
Contatti e social
Facebook Ruby www.facebook.com/RUBY-CO-109812552397391/?hc_ref=SEARCH
Facebook Ottoni animati www.facebook.com/ottonianimatiofficial/
MICHELE SCHIANO “VOGLIA D’ESTATE” È IL NUOVO SINGOLO DEL CANTANTE ISCHITANO E STAR DEL WEB
Un brano che racconta della voglia di sfuggire ad un inverno stressante abbandonando la vita quotidiana per poi raggiungere luoghi lontani ed estemporanei e fare esplodere finalmente l’estate.
Il brano, arrangiato da Mauro Spenillo, si caratterizza da un sound pop con sfumature anni ‘80. “Voglia d’estate” e la canzone di tutti e per tutti, che una volta ascoltata entra nella mente e non esce più.
«Per me la musica è esplorare un attimino se stessi, lasciarsi andare a pieno e creare melodie che ti liberino l’anima e in certi casi ti guariscano e sanano le ferite. La musica è mettersi in gioco è sfuggire dalla realtà e in certi casi è anche follia». Michele Schiano
BIO
Michele Schiano è un giovane cantautore dell’isola d’Ischia. La sua musica è ispirata alla voglia di ricercare note e melodie che tocchino il cuore, che sfiorino la sensibilità e che indichino qualcosa di magico nella vita delle persone. Molti i concorsi canori e tante le canzoni che ha scritto per sé e per altri artisti emergenti; tra queste “Apri il cuore”, un brano che mette a confronto il mondo reale e una realtà, e “Gli angeli del mondo”, ispirata allo sterminio degli ebrei, Schiano è inoltre conosciuto sul web per alcuni video simpatici con la propria nonna, scomparsa da qualche mese, ed è attualmente seguito sul proprio canale Facebook da 120 mila persone. Il rapporto con la nonna e con la cagnolina Mia è stato magico a tal punto da essere preso in considerazione da centinaia di persone che ancora lo seguono fedelmente. Da questa storia nasce una canzone dedicata alla nonna Immacolata, famosa sul web come imperatrice del Buvero, intitolata “l’Imperatrice”.
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Agriturismo.it lancia la campagna Il Mese dei Bambini 2017
Anche per il 2017 il portale Agriturismo.it (http://www.agriturismo.it), sito leader in Italia per il settore della ricezione in agriturismo, ha deciso di dedicare un periodo speciale ai bambini, in cui quelli di età compresa fra 0 e 10 anni non pagano il loro soggiorno (un bambino per ogni adulto pagante). Per quest’anno il sito ha lanciato il Mese dei Bambini, che si svolgerà dal 1 settembre al 1 ottobre, e allunga la durata della promozione che negli scorsi anni era limitata a una sola settimana.
La campagna di comunicazione è partita negli scorsi giorni con una landing page creata ad hoc e inserita all’interno della Home Page del sito. Qui si raccontano i dettagli dell’iniziativa e si raggruppano le circa 200 strutture aderenti al progetto in base alla loro collocazione geografica, divisa per Nord, Centro e Sud. In questo modo le famiglie potranno scegliere più facilmente la destinazione per la vacanza con i loro bambini.
Il Mese dei Bambini è già stato protagonista di newsletter inviate ai gestori che danno visibilità alle loro strutture sul sito, per farli aderire in maniera gratuita all’iniziativa. Per gli utenti sono previsti invii di DEM per raccontare la promozione e tutte le attività riservate ai più piccoli durante il mese speciale a loro destinato: dalle fattorie didattiche, a esperienze dirette di semina e raccolta negli orti, fino a corsi di cucina pensati per i bambini.
Sui profili Facebook, Instagram e Twitter del portale, anche attraverso post sponsorizzati, si racconterà tutto il Mese dei Bambini, grazie all’hashtag #mesedeibambini con cui gli utenti potranno pubblicare foto e video dei loro soggiorni in agriturismo. Sul profilo Instagram di Agriturismo.it attraverso le Stories è già disponibile un breve racconto dell’iniziativa.
Tra la fine di agosto e i primi di settembre saranno coinvolte alcune mamme e travel blogger, che condivideranno la loro esperienza in agriturismo durante il Mese dei Bambini di Agriturismo.it.
LUCA BASH “CANDIDE BUGIE” È SINGOLO INDIE-ROCK DEL MUSICISTA DI ORIGINI ROMANE
Le grandi sfere tematiche e concettuali dell’amore e della verità si sfiorano e si fondono in una canzone che affronta le incoerenze e i dilemmi a cui tutti noi andiamo incontro quando viviamo una storia con un’altra persona.
«Un paradosso, che nasce da una logica forzata, per descrivere un fatto: se una persona ti ama veramente, la verità a tutti i costi è diretta conseguenza dell’amare realmente.
Ma purtroppo, quando si ama, spesso ci si trova di fronte a bugie bianche, quelle realtà addolcite per rendere la verità commestibile. La scusa che diamo a noi stessi è proteggere chi amiamo, ma in realtà stiamo solo proteggendo noi stessi e la reale matrice dei nostri pensieri. E per assurdo vedi che l’indifferenza di un estraneo, e il suo strumentalismo prevedibile e riconoscibile, sarebbe più vero ed innocuo di una candida bugia, che brucia senza scottare». Luca Bash
https://www.youtube.com/watch?v=sW2DLg8vzSw
Il singolo è estratto da un CD di 15 brani, scritto e prodotto in due lingue (italiano e inglese). L’LP in inglese è intitolato “Keys of Mine”, mentre in italiano si chiama “Oltre le Quinte”. Il progetto si è sviluppato senza direzione artistica, in maniera sequenziale, chiedendo ad ogni musicista di arrangiare e registrare in remoto nella propria città senza indicazione alcuna. L’LP è quindi una composizione dove ognuno ha fatto ciò che la sua arte e gusto gli ha indicato. Di fatto il fine ultimo del progetto di Luca Bash è una dedica ai suoi amici musicisti. Il motivo è semplice:
«Per quanto una persona possa partecipare ad un progetto per sperare che succeda qualcosa o per tentarle tutte, loro (i musicisti) sono gli unici che con un semplice gesto quale suonare e amare le mie canzoni, hanno di fatto reso possibile il dare una forma a quello che io semplicemente sono: uno stupido artista che non ce la fa a rassegnarsi a vivere senza fare ciò che mi rende felice». Luca Bash
BIO
Luca Bash inizia a studiare musica all’ inizio degli anni ‘90, inizialmente con lo studio del violino, per poi passare nel ’94 alla chitarra. Comunque aspetterà fino al ’99 prima di scrivere la sua prima canzone, quando impatta in Dave Matthews, acquistando per caso il suo duo acustico “Live at Luter College”. La volontà di comprendere la composizione chitarristica lo spinge ad iscriversi all’ UM – Università della musica – a Roma, approfondendo la chitarra ritmica e l’armonia. Produce le sue prime 13 canzoni, tra cui “Dear John”, che lui stesso riconosce come il primo pezzo da poter presentare al pubblico.
Nel 2006, Bash fu invitato a partecipare al Festival Internazionale di Piombino, rassegna che vinse in duo acustico, corredando il suo successo con il premio di miglior interpretazione. Formò in seguito una band, chiamata BASH, la quale in 5 anni produsse un LP, “On Air” e vinse diversi eventi nella realtà indie.
I BASH ruppero nel 2011 dopo che I suoi membri principali cambiarono città per motivi lavorativi, ma l’avventura di Luca Bash non terminò. Continuò a scrivere ma nel 2013 ebbe un grave incidente in moto, che lo debilitò per diversi mesi e cinque giorni di coma. Durante la riabilitazione Bash acquisì una coscienza diversa rispetto la sua musica, trainato dalla fortuna di poter di nuovo suonare la chitarra. Da qui, ricontattò da Torino, la sua nuova città, il suo amico e chitarrista storico Giova (Giovanni) Pes per iniziare un nuovo capitolo della sua storia musicale. Nel 2014, un interessante storia discografica prende piede: il progetto CMYK. Il duo ha realizzato 4 EP di canzoni acustiche: Cyan, Magenta, Yellow and Key Black. Ogni EP rappresenta uno dei colori base nella stampa grafica che, a differenza dei colori video, RGB, sono fondamentali per stampare ogni tipo di immagine. L’ intento è quindi quello di fissare in maniera indelebile ciò che Luca Bash vuole esprimere dal profondo del suo io. Attraverso il progetto CMYK, la musica di Bash inizia a mettere piede nel panorama internazionale indie. Nel 2015 the duo realizzarono Single Drops, che raccoglie il singolo “Your Tomorrow” ed un brano favorito da ognuno dei 4 EP. La critica descrive questa nuova direzione al meglio: “Con una semplice base acustica, Pes aggiunge bellezza alle composizione di Bash attraverso la sua chitarra al fine di definire al meglio il proprio stile folk. Una sorta di fusione tra una chitarra latina e il country americano rendono unico il loro stile, specialmente per due italiani di provincia. Attraverso il suo viaggio musicale, Luca Bash è rimasto solido nella sua ricerca: cercare il link con il suo pubblico attraverso una vera e pura espressione della sua visione del mondo. Attraverso i suoi testi, che delineano il nocciolo di cosa significa essere ancora vivo, e grazie ai sui esperti manufatti chitarristici evidenti nei suoi brani, Bash continuerà la sua ricerca, provando nuove vie con ogni pubblicazione per collegarsi con i fan e gli amanti della vita. La ricerca è per un sorriso cosciente, un respiro profondo, un “Bravo!” e questo è più che sufficiente per guidare questo appassionato cantautore.
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JULIE “FRAGILE” È LA PERSONALE REINTERPRETAZIONE DELLA CANTANTE ITALO-AUSTRALIANA DEL BRANO DI STING
Il singolo cullato dalle magiche note del sax soprano del sassofonista Francesco Comunale, rappresenta il primo tassello di un più ampio progetto, di prossima uscita, dal titolo “Sintagmi”.
«Fragile è una porta aperta sul mio mondo dove io mi rifletto: un mondo fatto di passioni musicali, ma anche di impegno sociale, perché la musica non può essere scollegata dalla realtà. La musica accomuna il cuore e le menti degli uomini, ma in questo il compito di ogni artista, per trarre dalla sua anima i motivi della sua creazione musicale, sarebbe quello d’impegnarsi socialmente e cercare di dare, per quello che si può, il proprio contributo». Julie
“Sintagmi” è un termine preso in prestito dalla linguistica strutturale, in memoria di un grande autore come Alberto Testa. I “sintagmi”, stanno a rappresentare una vita vissuta, o meglio il racconto delle passioni musicali, della dedizione, delle opere di beneficienza dell’artista, e della considerazione che la musica è un’esperienza profonda e coinvolgente dell’anima dalla quale trarre nuovi impulsi nella vita. Nel disco si è creata quindi una combinazione di più elementi musicali organizzati come una collana musicale, che rappresenta un lungo percorso, sia musicale che di vita vissuta.
Etichetta: Highlights
BIO
Julie Cittadini nasce a Box Hill – Melbourne (Australia) il 13 aprile 1968. Successivamente si trasferisce con la famiglia in provincia di Roma dove attualmente risiede. Nel 1992 muove i suoi primi passi nel mondo della musica partecipando a numerosi cori polifonici, poi nel 1992, sotto la guida di Gabriella Gianfagna, inizia ad acquisire le prime lezioni di canto. Prosegue i suoi studi con il tenore Luigi Rumbo fino al 1997 e da questa data in avanti inizia ad esibirsi nei locali romani, in serate di piano bar, feste di piazza e con diverse cover Band. Dal 1998 prosegue i suoi studi con il maestro Elvio Monti. Prosegue poi con il maestro Irene Spotorno (violinista e compositrice). Contemporaneamente, partecipa a diverse manifestazioni musicali di beneficenza: in favore della comunità di “Capodarco”, all’interno della manifestazione “Un calcio al Razzismo” tenutasi allo stadio Olimpico di Roma (dove si esibisce in un concerto offerto dalla società S.S. Lazio con il gruppo musicale “AFRICA X” e Milton Kwami degli Akwaba Team – Tropical Ethnic Afro Music – ), in un concerto a Pietrelcina (BN) in occasione della “Beatificazione di Padre Pio” – “Tavola rotonda per la Pace – Mai più guerre” (2003), in uno spettacolo di solidarietà e sensibilizzazione in favore di AMREF – Italia onlus svoltosi ai “Mercati Generali” Roma “Costruisci con noi un pozzo d’Amore”, presentato da Stefania Giacomini.
Julie ha sperimentato alcuni brani con sonorità lirico – pop insieme alla cantante lirica Maria Angela Spotorno. Nel 2004 su invito di Alberto Testa, interpreta il brano “T’imparerò” di A. Testa, F. Massoli, A. Groggia. Per partecipare alle eliminatorie di Sanremo 2004. Nel 2011 inizia la sua collaborazione con “Sicilian House” con il brano “Find the sunlight”, e nel giugno 2013 esce il nuovo singolo “Fly in the universe”, hit estate 2013. Di questo brano Julie è autrice del testo. Attualmente impiegata in RAI in qualità di truccatrice.
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3ANDHALF “FREE AS A BIRD” È IL PRIMO SINGOLO ESTRATTO DALL’ALBUM “REVIVAL” DELLA BAND ROMANA
Un pop-rock con influenze derivanti dal baroque pop tipico della seconda metà degli anni ’60, si sposa a perfezione con la freschezza e la solarità dei quattro ragazzi dando vita ad un brano dal perfetto mood estivo.
«Questo brano intende celebrare le prime storie(lle) d’amore della vita; quelle che, per intenderci, viviamo in modo sereno e puro durante la nostra adolescenza. In quel periodo, infatti, la nostra mente è ancora piuttosto libera da condizionamenti, e siamo protesi a vivere più spontaneamente le nostre emozioni e i nostri sentimenti». 3ANDHALF
Facendo parte di un concept album (intitolato “Revival”), anche questa canzone però non può essere decontestualizzata, non a caso contiene uno dei temi ricorrenti del disco: il desiderio di evadere dalla grande città.
«Nonostante “Free as a Bird” rappresenti, nella sequenza cronologica della tracklist, una delle prime fasi di crescita dell’individuo, si è comunque già abbastanza consapevoli dell’inadeguatezza della metropoli al caso di uno spirito libero. Questa, infatti, viene percepita come una gabbia di doveri e aspettative altrui da soddisfare, per non parlare del nervosismo e della pesantezza che molti adulti, stressati da uno stile di vita frenetico, trasmettono ai più piccoli… tuttavia, dal punto di vista della voce narrante, non ci sono concrete possibilità di realizzare entro breve questo desiderio, proprio perché a quell’età non si è né indipendenti né autosufficienti. Quindi il tutto rimane confinato nella fantasia del giovane protagonista, che piuttosto che rivolgersi alla sua fidanzatina, sta soltanto immaginando di dirle ciò che pensa». 3ANDHALF
Questa è stata la prima canzone del disco ad essere provata, arrangiata e registrata dai 3andhalf, ed è stata incisa nello studio di registrazione della scuola di musica “Tool Cube” di Roma.
BIO
I 3andhalf si sono formati in un quartiere di Roma Sud (nei pressi dell’Eur) nell’ottobre del 2011 su iniziativa del cantante/chitarrista Andrea Moggiani e del (futuro) bassista Federico, appena ventenni e amici sin dai tempi dell’adolescenza, essendo cresciuti entrambi nella stessa zona. Nonostante le varie turbolenze nel percorso di formazione, nel corso del tempo la band si è esibita suscitando un grande entusiasmo nelle feste di quartiere, in alcuni locali e perfino in un centro commerciale, avendo vinto un concorso destinato ad artisti emergenti di Roma e provincia, che ha comportato l’inclusione di uno dei loro brani in una compilation stampata in tutta Italia “Help! Musica & Solidarietà”, più la possibilità di aprire un concerto di un cantautore italiano affermato: Giuseppe Povia. Per diversi motivi, il gruppo si sciolse nel 2014, poco tempo dopo l’inizio delle registrazioni dell’album di debutto “Revival”.
Quasi 3 anni più tardi, Andrea è riuscito finalmente a portare a termine le registrazioni del disco (che la band aveva cominciato assieme registrando “Free as a Bird” e “Because I Love Rock’n’Roll”), grazie ad una collaborazione con un’etichetta romana indipendente. Essendo già stati pubblicati due singoli a nome dei 3andhalf (entrambi fondamentali per il concept album in preparazione), Andrea ha deciso di mantenere il nome della band per pubblicare l’album.
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I CHEYENNE “INSIEME” È IL SINGOLO DI LANCIO DELLA ROCK BAND SARDA
Un’esperienza forgiata da vittorie e partecipazioni ad alcuni dei più importanti contest d’Italia (Italia Wave, Olbia Rock, Sanremo Music Awards) conduce i tre ragazzi di Iglesias a presentare un brano solido e maturo che affronta la tematica della ricerca dell’impossibile.
«Il riferimento al personaggio più bello di Tolstoj riassume certamente come possa essere insito nella natura umana ricercare di continuo qualcosa di nuovo, di diverso…
Questa continua ricerca, che spesso parte dall’insoddisfazione, può allontanarci da quello che abbiamo, per tentare di raggiungere qualcosa che, troppo spesso, è solo fatuità. In questo “mondo nuovo” il desiderio sfrenato dell’essere umano di cercare qualcosa di nuovo e di diverso ha perso ogni freno, ogni limite». I Cheyenne
La positività del ritornello, tuttavia, racchiude un significato di profondo amore, che arriva a farsi speranza. Il rapporto con un’altra persona, se inteso nella sua totale purezza, viene disegnato infatti come salvifico.
L’album, al quale la band sta ancora lavorando, verrà pubblicato dopo l’estate col titolo di “Luci e oscurità”.
BIO
I Cheyenne si formano nel settembre del 2006 ad Iglesias (Provincia del sud Sardegna). Nel corso degli anni tra il 2007 ed il 2012 i Cheyenne suonano in moltissimi palchi importanti in tutta la Sardegna.
L’intensa attività live porta il gruppo a scrivere diversi pezzi che andranno a comporre il loro primo album. Il primo cd intitolato “MAESTRALE” è uscito nel Giugno 2010. L’album contiene 11 canzoni il cui tema è strettamente connesso all’attualità del territorio iglesiente.
Per quanto riguarda l’attività live del gruppo in questi anni vanno sicuramente ricordate molteplici partecipazioni a Festival e Concorsi importanti l’ItaliaWave 2011 (2° posto), l’Artes et Sonos 2011(3° posto), l’OlbiaRock 2011 (2° posto), il Guspini Music Contest 2011 (1° posto). Nella Primavera del 2011 esce su Youtube il nuovo singolo “La mia energia”, accompagnato da un video di protesta contro il nucleare e a favore delle energie rinnovabili. Il video riscuote molte critiche positive e ottiene molte visualizzazioni.
Nel Febbraio del 2012 i Cheyenne partecipano alle selezioni di Sanremo Music Awards e arrivano alla finale a Sanremo durante la settimana del Festival vincendo poi il concorso nella categoria Miglior Band Rock Blues. Nell’Agosto del 2012 si classificano, per la seconda volta consecutiva, al secondo posto dell’Olbia Rock, vincendo così la possibilità di suonare a Faenza il mese successivo.
A Settembre partecipano alla finale del Premio Pavanello a Trento e al Mei Supersound a Faenza. Nel Novembre dello stesso anno girano ad Olbia il video del nuovo singolo “La Canzone del Poeta” che uscirà a Gennaio del 2013.
Il nuovo album “Il giardino del tempo” esce il 20 Dicembre 2013.
13 tracce di indie rock denso nelle musiche e intenso nei testi, che parlano del ciclo della vita e di come l’essere umano può oltrepassare i limiti del tempo con il proprio intelletto e la capacità di continuare a sognare.
Nell’estate del 2014 vincono l’Olbia Rock. Nel 2017, con la canzone “Insieme”, vincono il “Radiolina special contest” e suonano sul prestigioso palco del Poetto Fest.
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ELEONORA MILA “CANZONE SUL NULLA” È IL SINGOLO D’ESORDIO DELLA GIOVANE E GRINTOSA CANTANTE VARESINA
Atmosfere blues e funky degli anni ’60 e ’70 aleggiano intorno ad un testo surreale dando vita ad un pezzo al contempo provocatorio e frizzante.
“Canzone sul Nulla” è il singolo di debutto della diciannovenne Eleonora Mila.
Il brano, prodotto da Eugenio Ciuccetti dell’etichetta Bazee è caratterizzato da sonorità in cui trovano ampio spazio chitarre e fiati di sapore volutamente “vintage”. Si punta infatti senza mezzi termini ad introdurre il mondo musicale di riferimento della sua giovane interprete, cresciuta ascoltando Etta James e Aretha Franklin ma anche Zucchero ed Amy Winehouse. “Canzone sul nulla” è un brano fresco e dinamico, dal testo lievemente surreale, che senza presunzione sceglie la strada dell’autoironia per lanciare una piccola provocazione nei confronti di molte canzoni di oggi, spesso ricche di frasi fatte e artificiose suggestioni, ma vuote di reali significati.
Il testo è stato scritto dallo stesso Eugenio Ciuccetti, già autore e produttore, tra gli altri, della jazz band IL BOOM. La musica e l’arrangiamento sono stati curati da Maurizio Anesa, professionista affermato, in passato già compositore per Mina e autore di sigle tv come quella della soap opera “Sentieri” e del programma “Buongiorno Italia”. Nella sua lunga carriera Anesa vanta inoltre collaborazioni pluriennali con le orchestre della Rai e di Canale 5 oltre che con artisti del calibro di Adriano Celentano e Franco Battiato.
Radio date: 23 maggio 2017
Produzione/etichetta: Bazee produzioni musicali
BIO
Eleonora Mila ha il blues nel sangue, i primi passi della sua carriera artistica lasciano intravedere un talento raro nel panorama della musica italiana di oggi.
Mentre prosegue il suo percorso formativo sotto la guida dell’insegnante di canto Emanuele Grazioli, Eleonora entra a far parte nel 2016 della squadra di Bazee Produzioni Musicali. Grazie a questa collaborazione è arrivata a maggio 2017 la pubblicazione del suo primo singolo da professionista dal titolo Canzone Sul Nulla: brano firmato da Eugenio Ciuccetti (autore del testo e produttore di Bazee) e da Maurizio Anesa (compositore della musica e arrangiatore). La pubblicazione del brano è accompagnata da quella del relativo videoclip girato dalla regista Lara Peviani presso lo storico locale Sound of 70s di Milano.
Ma il percorso musicale di Eleonora non si limita all’attività in studio di registrazione. Nonostante la giovane età, si esibisce ormai da anni dal vivo in diverse città italiane riscuotendo un crescente consenso sia da parte del pubblico che degli addetti ai lavori. Tra le esibizioni più significative ricordiamo quelle di Milano (Bobino, Le Scimmie, Birreria Aux Vieux Strasbourg, Palo Alto Cafè, JJ’s Corner Pub, La Corte del Moro), Bergamo (Dieci10 Live Bar&Restaurant), Porlezza (l’Osteria), Asiago (Linta Park Hotel), Siracusa (Doctor Sun, Cu C’è C’è) ecc.
Ad inizio 2017, inoltre, Eleonora è stata protagonista di alcune puntate del programma televisivo Take Me Out in onda su Real Time (canale 31 del digitale terreste e 131 di Sky). In passato ha invece avuto modo di partecipare al cortometraggio “La vita in Fiore” della regista Valeria Lumaca e ad altri spettacoli canori, ad esempio presso il Teatro Frigia di Milano e Radio Popolare.
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SITO UFFICIALE: www.eleonoramila.it
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LE RIVOLTELLE “PLAY E REPLAY” È IL NUOVO ALBUM DELLA ROCK BAND
Un disco che accoglie il viaggio delle quattro musiciste, partendo dagli albori della loro carriera fino ad oggi, celebra un sodalizio artistico ed umano lungo 10 anni sorretto sempre dall’equilibrio fra impegno e divertimento.
“Play e Replay” si compone di riproposizioni di brani celebri della musica italiana riconsegnati al pubblico in chiave totalmente diversa e ricuciti addosso a sonorità tipiche della band. La cifra stilistica delle Rivoltelle riesce, anche questa volta, a superare i confini di tempo, luogo e spazio avvicinando canzoni nella realtà lontane tra loro. Nel titolo dell’album si svelano simbolicamente le ragioni del disco: suonare brani inediti e risuonare brani editi da altri. Nei pezzi scritti dalla band troviamo il rock, matrice comune delle quattro musiciste, e varie contaminazioni di generi diversi che si fondono insieme fino a formare un’unica anima musicale. I testi suggeriscono emozioni sincere e passioni forti, chiedono di essere ascoltati e vissuti. Nei significati troviamo riflessioni sulla condizione dei migranti, impegno e dedizione nella lotta alla criminalità organizzata, frammenti di un cuore spezzato.
Play e Replay è soprattutto un tributo al produttore della band, Mimmo Cristiani che ha creato, voluto e curato questo progetto musicale, amandolo fino ad entrare in simbiosi con lo stesso, fino a quando ha avuto la forza di farlo.
TRACK BY TRACK
IO CI SARÒ
È un brano scritto e arrangiato interamente dalle Rivoltelle e dedicato a Mimmo Cristiani, produttore della band. Abbiamo immaginato che fosse lui a raccontarsi… il resto è venuto da sé. Tutte le sue certezze e le sue fragilità rivivono in ogni strofa di questa canzone che è un frammento della sua storia intrecciata a quella della band. “Io ci sarò” perché Mimmo è nel presente e futuro della vita delle Rivoltelle. Testo e musica viaggiano all’unisono in una ballata dolce e malinconica dove trova spazio anche la rabbia e la tristezza per la perdita della nostra guida: una persona che anche da lontano, continuerà a essere la parte più importante della band.
GUARDA CHE LUNA
Un mood nuovo per un brano senza tempo che già dalle prime battute svela la nostra anima rock. Su chitarre ostinate e bassi martellanti si torce e contorce una voce inspirata dalla luna e disillusa dall’amore. La collaborazione con Adriano Pennino ha generato una corrispondenza di amorosi sensi. In questa seconda versione c’è la voglia di cambiamento, c’è la riconferma delle potenzialità, c’è la promessa di impegnarsi nella costruzione di un sound forte ed autentico che lascia poco spazio a nostalgiche rivisitazioni d’altri tempi.
QUELLO CHE RESTA
“Quello che resta” racconta la solitudine che inevitabilmente si prova dopo la fine di una storia d’amore. La sensazione di avere inferta nel cuore una ferita che non si rimarginerà. La consapevolezza di aver messo aspettative, illusioni, sogni in un amore che è perduto per sempre. Non c’è un momento di ripensamento o autocommiserazione semmai volontà di ricominciare il viaggio, questa volta da sola. Lo stile del brano è indubbiamente rock: il vestito perfetto per le Rivoltelle!
CUCCURUCCUCU
Abbiamo rivisitato completamente la celeberrima canzone di Franco Battiato. L’inizio del brano è un colloquio intimo e delicato tra chitarra e voce. Poi si fa largo la coralità di un brano scandito da chitarre distorte, basso, batteria e cori.
BANG BANG
Rivisitazione del famoso singolo di Nancy Sinatra “Bang Bang” (My baby Shot me down) che ebbe un successo mondiale grazie alla versione di Cher del 1987. Il testo, riadattato in italiano, si accorda benissimo la nostra filosofia pane, amore e …rock.
ADDOSSO
È una canzone generazionale e fortemente autobiografica. Rappresenta, infatti, la condizione che vivono le quattro componenti del gruppo. Racconta in modo scanzonato le difficoltà del passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta in un contesto sociale, quello odierno, che provoca uno scollamento forte tra le aspettative e la realtà. Al centro della narrazione musicale c’è la generazione dei trentenni che si trovano a dover affrontare una società in cui emergono in maniera potente e dolorosa tutte le contraddizioni della modernità. Allora, un rifugio sicuro è rappresentato dalla rievocazione di un tempo passato in cui aveva ancora un senso lottare per i propri valori e credere in determinati sentimenti. Un tempo in cui ci si sentiva parte di qualcosa e non, come adesso, lasciati ognuno alla propria solitudine.
MARGHERITA
Reinterpretazione di una delle canzone più famose del panorama della musica italiana scritta e cantata da Riccardo Cocciante. Sentiamo che questo arrangiamento rappresenti molto la nostra cifra stilistica. Ad un inizio volutamente lento e malinconico segue un deciso cambio di tempo sottolineato da una sezione ritmica volutamente rock. La nostra versione riconsegna al pubblico una canzone che appartiene al repertorio musicale di ognuno con un abito nuovo e moderno.
FORTISSIMO
Interpretazione intima e personalissima del brano di Rita Pavone. In questa versione, abbiamo messo a frutto anni di studio degli strumenti! Pur allontanandosi dalla canzone originale per lo stile ed il sound rimangono fedeli all’interpretazione arrabbiata e ferita di Rita pavone.
UN GIUDICE
È una rivisitazione di una delle più belle canzoni scritte da Fabrizio de Andrè. Questo brano vuole invitare ad una riflessione su quelli che oggi sono i meccanismi della “giustizia” e della sua amministrazione terrena da parte di uomini imperfetti. Opera una finissima indagine psicologica sui vizi e sulle virtù degli esseri umani e si concentra sul sentimento più comune a tutta l’umanità: l’invidia. Mai come in questa, seppur breve, canzone è evidente come l’opinione degli altri possa creare un fortissimo senso di disagio e sconforto. Il giudice diventa una carogna dopo essere stato vittima di soprusi e cattiverie e trova nella vendetta l’unica cura possibile.
AUGURI SCOMODI
L’idea di comporre questo brano è stata suggerita dalla lettura di uno scritto di Don Tonino Bello, “vescovo degli ultimi”, testimone della fede e della carità cristiana, uomo appassionato di vita ed innamorato dei giovani e dei poveri. “Auguri scomodi” si cala perfettamente in questo tempo, contrassegnato dal disincanto, passioni tristi, individualismi e atteggiamenti nichilisti. È stato concepito come una dolce ninna nanna rivolta a Gesù ancora bambino affinché il suo sonno di creatura innocente non venga turbato dalle cattiverie e dalle brutture del mondo. Questa canzone vuole essere una critica sincera e appassionata alla festa del Natale intesa come giostra di ipocrisie, falsi miti e consumismo. Al contrario vuole indurre a riflessioni intime e personali sui concetti di solidarietà e umana compassione riferiti in particolar modo all’emergenza migranti.
GUAPPARIA
È una nostra rilettura, personalissima, della canzone scritta da Libero Bovio nel 1914 e musicata da Rodolfo Flavio. Una pietra miliare della canzone napoletana interpretata magistralmente da Mario Merola, l’artista napoletano più famoso di tutti i tempi. Il testo e la musica di questa canzone contengono tutto lo struggimento e la passione della musica napoletana resi in questa versione in tutta la loro drammaticità. L’omaggio a Mario Merola è fortemente voluto tanto da inserire nel brano un piccolo cameo con la sua voce che impreziosisce tutto il lavoro.
VIVERE
“Vivere” è la cover di un vecchio brano degli anni ’30, scritto da Cesare Andrea Bixio e portato al successo da Carlo Buti. Completamente attualizzata in chiave rock, la canzone vuole essere un omaggio alla “bella epoque” seppure inserita in un contesto decisamente moderno.
IO NON MI INCHINO
“Io non mi inchino” racconta il sud con gli occhi disincantati di chi quel sud lo ha visto e subito sulla propria pelle. L’idea nasce da una rilettura dell’esperienza di Nicola Gratteri, procuratore antimafia della provincia di Catanzaro. Uomo di grande spessore culturale e di grande umanità che da sempre si batte per denunciare i soprusi e lo strapotere della mafia non solo in Italia ma in tutto il modo. Le immagini evocative suggerite dal brano sono tutte calabresi e rimandano alle processioni che avvengono nei paesi di provincia e che hanno come abitudine quella di inchinare la statua portata in processione nei pressi della casa dei mafiosi del luogo. Da questo singolo episodio si sviluppa un testo molto forte di denuncia che coinvolge chiunque senta dentro di se la volontà a non piegarsi passivamente ai soprusi e alle ingiustizie.
LA MUSICA E’ FINITA
Interpretazione del brano scritto da Franco Califano e portato al successo da Ornella Vanoni. Il sound di questa canzone si collega direttamente allabeat-generation riproponendo sonorità molto vicine al rock ‘n’ roll ed allo swing. Il risultato è un brano fresco ed orecchiabile che conserva il nostro graffio tipico.
FRATELLO SOLE SORELLA LUNA
Canzone liberamente ispirata al Cantico delle Creature di San Francesco D’Assisi e cantata per la prima volta in chiave moderna da Claudio Baglioni. È proprio la versione di Claudio Baglioni ad averci ispirato per una interpretazione intima e personale. Seppure senza chitarre distorte e batterie si percepisce ugualmente lo stile della band in un vigoroso e accalorato dialogo tra la voce e il piano. E’ stato un esperimento nuovo per noi.
Edizioni Musicali: © CRISTIANI S.r.l. – Music Publishing
Etichetta: Cristiani Music Italy
BIO
Le Rivoltelle sono una band tutta al femminile dalla solida formazione musicale. Elena, Alessandra, Paola ed Angela sono abili musiciste che si raccontano in chiave rock, particolarmente apprezzate per le loro spettacolari performance live. Hanno all’attivo due album e due singoli, tra brani inediti di spessore sociale e cover riarrangiate secondo il loro originalissimo stile, su tutte “La Notte”, il successo internazionale del cantautore italo-francese Salvatore Adamo. Hanno partecipato come ospiti ad importanti rassegne nazionali ed internazionali, come il MusiCultura Festival, il Festival Anime Salve, il MEI SuperSound, il RadioNorba Battiti Live, il Fiat Music Tour, il PopKomm di Berlino e la Festa delle Nazioni in Belgio.
Vantano importanti partecipazioni televisive (RaiUno, Rai International, Rai Gulp, La7, La7D) e radiofoniche (Rai Radio Uno e Radio Due), ospiti di Vincenzo Mollica, Maurizio Costanzo, Piero Chiambretti e Red Ronnie. Il loro impegno sociale le ha ripetutamente portate all’attenzione della stampa nazionale (Corriere della Sera, Repubblica, Il Fatto Quotidiano, La Stampa) grazie ad inediti come “Taglia 38”, che tratta il tema dell’anoressia e della bulimia fino all’ultimo “Io Non Mi Inchino”, singolo anti-mafia ispirato e dedicato alla figura del Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.
Proprio durante il tour promozionale di “Io Non Mi Inchino” Le Rivoltelle sono state vittime di un episodio discriminatorio che le ha impedito di esibirsi durante una festa religiosa, sulla base di un loro presunto orientamento omosessuale. La nota di denuncia pubblicata dalla band sui social (sui quali sono seguite da decine di migliaia di fan) è diventata immediatamente virale: è stata ripresa sulle home page delle più importanti testate online, da Vincenzo Mollica sul TG1 e dal programma “L’Aria che Tira” su La7, che le ha invitate in studio per raccogliere la loro testimonianza diretta.
Contatti & social:
Sito web ufficiale: www.lerivoltelle.it
Pagina Facebook: http://bit.ly/1YD8HwD
Canale YouTube: http://bit.ly/23H463r
Account Twitter: http://bit.ly/22HVzYg
La crisi economica ha colpito anche le società di cartomanzia telefonica
Leggendo sia pure distrattamente notizie sui giornali o sul web pare che la crisi economica, iniziata circa nove anni fa e ancora non terminata, abbia sortito effetti negativi nei confronti di qualunque tipologia di azienda fatta salva quell’impresa che offre servizi di cartomanzia telefonica. Si ritiene, assumendo una posizione del tutto preconcetta, che il ricorso a cartomanti sia direttamente proporzionale ad un aumento del disagio sociale. Questa tesi, in parte plausibile, esclude però la considerazione elementare per cui , diminuendo notevolmente la capacità di spesa di ogni individuo, ciascuno sia portato a risparmiare. In tale situazione, dunque, se legittimo è pensare che le difficoltà economiche possano stimolare persone a sperare di individuare nella lettura dei tarocchi una previsione positiva che muti la loro deprimente condizione, è altrettanto sensato ritenere che chi non è in grado di sostenere una vita dignitosa preferisca investire il proprio povero portafogli in beni di necessità assoluta. Non è un caso, infatti, che la maggior parte delle società che offrono servizi riguardanti l’universo esoterico abbia scelto di proporre ormai da qualche anno una cartomanzia a basso costo. A significare che anche il loro settore ha subito notevoli contraccolpi a causa della crisi finanziaria tuttora in corso, è la constatazione che i loro siti non soltanto evidenziano con una maggiore frequenza ottime promozioni, ma specialmente indicano costi che cercano di venire incontro alle mutate esigenze delle persone. Se consideriamo anche il fatto che riviste che per un lungo periodo hanno ospitato pubblicità riguardante tali servizi di consulenza telefonica siano dalle aziende del settore quasi del tutto snobbate, si può ritenere con sereno animo che la crisi non abbia risparmiato affatto nessuna azienda. Una revisione dei costi a vantaggio del radicale mutamento del tenore di vita di ogni persona è stata attuata da ogni impresa indipendentemente dal settore che essa investe. E se vogliamo soffermare l’attenzione anche sui cartomanti che professano il loro mestiere a titolo individuale nei loro studi, ben aldilà di ciò che viene spesso dichiarato a proposito dei loro guadagni, ci troveremmo di fronte a persone che lamentano introiti notevolmente inferiori rispetto a quelli acquisiti più di dieci anni fa.
Impianti di lubrificazione Tecno Lubri System
TLS Tecno Lubri System è una azienda della provincia di Milano che dal 1994 si occupa della produzione e commercializzazione di impianti di lubrificazione per realtà industriali e agricole di ogni tipo. Una corretta lubrificazione è infatti in grado di assicurare la perfetta efficienza ad ogni macchinario, oltre a preservarne l’integrità e assicurarne quindi la durata nel tempo. Questa importante realtà del settore produce autonomamente gli impianti che commercializza, e ciò consente di tenere sempre alto il livello della qualità del prodotto finale e del servizio più in generale. Proprio la qualità e l’attenzione al cliente sono i concetti sui quali TLS Tecno Lubri System basa il proprio business, per questo il team adopera quotidianamente la massima attenzione in ogni singola operazione del processo produttivo, ed ogni singola componente viene adeguatamente testata e collaudata per garantire sempre il massimo della resistenza e delle performance.
Gli impianti di ingrassaggio automatico TLS Tecno Lubri System consentono in maniera considerevole di ridurre l’usura dei macchinari e proteggerli al tempo stesso da eventuali danni dovuti all’usura o guasti ad essa dovuti. La fase produttiva è ovviamente il cuore pulsante di qualsiasi attività industriale o agricola e TLS Tecno Lubri System lo sa bene, per questo ha predisposto un servizio di assistenza realmente in grado di fornire un supporto concreto qualora il cliente manifesti la necessità di ricevere assistenza tecnica. Entro 24 ore dal momento in cui si riceve la chiamata infatti, l’assistenza si concretizzerà consentendo al cliente di riprendere rapidamente le quotidiane operazioni di lavoro senza rallentare dunque il processo produttivo. A scegliere i sistemi di lubrificazione TLS non sono esclusivamente aziende italiane, ma realtà di ogni settore e di ogni parte del mondo, tra queste anche importanti aziende in Cina, Stati Uniti, Canada, Sud Africa, Repubblica dominicana e Australia.
Ville sul mare, occhio ai prezzi
In questo ultimo periodo sta passando il pensiero comune che il Salento sia una meta esclusiva per poche tasche. Tempo fa al contrario un noto imprenditore la definiva addirittura meta per poveri, luogo che non poteva offrire nulla. Quindi sarebbe il caso di fare un po’ di ordine. La corretta informazioni è fondamentale in ogni settore e per riuscirci il web è il posto migliore da consultare, sicuramente più attendibile del pensiero di una singola persona.
Procediamo con ordine, prima di tutto prendiamo in considerazione delle mete come ad esempio Porto Cesareo con le sue ville sul mare . Grazie a professionisti del settore come Salento Ville & Appartamenti che mette a disposizione ville, appartamenti, monolocali e bilocali, adatti ad ogni tipo di esigenza, per chi viaggia con il proprio cane, per chi ha bambini piccoli e per chi ha con se disabili.
Grazie a loro si viene ascoltati ed assistiti in tutte quelle che sono le varie necessità che ogni individuo può avere. Tutto viene risolto in modo che chiunque passi in queste terre possa godere di una vacanza fantastica. C’è la giusta soluzione per ogni tasca, fra chi cerca una vacanza fantastica senza badare a spese e chi invece vuole risparmiare, senza perdersi nulla.
Quasi tutte le soluzioni danno modo di parcheggiare il proprio veicolo proprio al di fuori dell’appartamento o della villa che si è scelto. Altre ancora permettono di parcheggiare proprio all’interno. Ma c’è il giusto supporto anche per chi vuole arrivare sul posto via mare o con il treno, basta semplicemente affidarsi ai medesimi professionisti per affittare una macchina sul posto, scegliendo fra le numerose opportunità che questi mettono a disposizione.
Gli amanti del mare troveranno qui, pane per i loro denti la costa, tra baie e lagune, è caratterizzata dalla presenza di promontori, scogli, zone umide e isolotti, tra i quali sono da ricordare l’Isola della Malva e l’Isola Grande, detta l’Isola dei Conigli, ricoperta da una folta pineta. Il mare limpido, ha le caratteristiche tipiche dei mari caldi degli ambienti sub-tropicali, con formazioni coralline e vegetali, che hanno contribuito all’istituzione dell’Area Naturale protetta di Porto Cesareo. E’ un litorale adatto a tutti, risulta essere l’ideale per le famiglie, poiché la larghezza della spiaggia e le acque basse a riva permettono di controllare i bambini. Inoltre è perfetta per gli amanti delle lunghe nuotate e degli sport acquatici come windsurf, barca a vela e immersioni subacquee, insomma eccellente per chi mette sempre in valigia maschera e pinne.
Senza dimenticare lo svago nei paraggi, c’è pane per ogni tipo di denti. Nel raggio di pochi chilometri è possibile eseguire ogni tipo di passatempo e attività come il bowling, le passeggiate a cavallo sulla spiaggia, i go kart, la pesca, le immersioni subacquee, lo snorkeling, scuola-sub e surf, discoteche per i giovani e per le famiglie. Vi è inoltre la possibilità di fare delle fantastiche gite in barca, organizzate spesso complete di degustazione. In alternativa si può optare per del trekking, con passeggiate di diverso tipo, realizzate per ogni tipo di difficoltà, dalla più semplice alla più complessa.
Bet365 e le sue scommesse
Bet365 è una piattaforma che ti consente di scommettere online su tantissimi eventi sportivi ma anche vari giochi da casinò quali ad esempio il poker. È inoltre disponibile un bonus del 100% per la prima scommessa effettuata da mobile, davvero un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Ad ogni modo offerte ed incentivi variano spesso così da consentire sempre a tutti buone possibilità di vincere e portare a casa somme interessanti. Scommettere su Bet365 è sicuro, la licenza di gioco rilasciata dai monopoli di stato (licenza AAMS) regala a tutti i giocatori assoluta garanzia nei pagamenti, che sono certi e rapidi. Le quote che troverai sul sito sono tra le migliori al mondo, ed i bonus sono davvero tanti e particolarmente allettanti.
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FRANCESCA ROMANA PERROTTA “LE COSE NON ACCADONO PER CASO” È IL SINGOLO CHE ANTICIPA L’ALBUM “L’ORA DI MEZZO”
La cantautrice salentina con già alle spalle una carriera collaudata fatta di premi ottenuti in prestigiosi concorsi (Musicultura, Premio De Andrè) e collaborazioni prestigiose (Teresa De Sio, Cristiano De Andrè, Pacifico), presenta ora una chicca musicale che onora il cantautorato italiano anni ’80.
«Le cose non accadono per caso” è uno dei miei pensieri-guida, perché credo fermamente che ciò che accade nella nostra esistenza non sia quasi mai casuale. Anche quando sembra che tutto sia “distorto”, le cose seguono un loro filo logico, un loro disegno. Non avrei mai pensato di scriverci una canzone, eppure una sera sono scesa in cantina e, in pochi minuti, parole e musica sono sgorgate libere e perfettamente incollate. E’ stata un’ispirazione felice e liberatoria: mentre scrivevo e mi cantavo la prima parte ero divertita. L’ispirazione per l’arrangiamento ha mantenuto quello stato d’animo, sentivo di dover dare un tocco solare e “ballerino” al brano. Ho ripensato a quelle canzoni che ascoltavo da bambina, che dicevano cose importanti sulla vita ma con allegria e nonchalance. Potrebbe far venire in mente un Battiato anni ’80 o un Alberto Camerini o la Mannoia di “Caffè nero bollente”». Francesca Romana Perrotta
«È una voce che suona libera da pregiudizi e stereotipi, piena di una passione assoluta e di un forte senso della dignità umana, prima ancora che femminile». Pupi Avati
L’album, “L’Ora di Mezzo”, riflette personalità dell’artista, un po’ rock e alla continua ricerca delle verità più profonde dell’animo umano. Specialmente di quello femminile.
Nel disco parlano, piangono e si confessano infatti Medea, Elena di Troia, Penelope, Lucida Mansi (una contessa assassina), Maria Antonietta e la cantante stessa, che, queste donne, in qualche modo le fa rivivere. Ma… perché “L’ora di mezzo”? L’ora di mezzo è quel momento del giorno in cui tutto sembra sospeso, non è più giorno, non è ancora notte, non c’è troppa luce, neanche troppo buio. I pensieri sono attenuati, le ombre sfumano e le persone perdono i contorni, mentre i fantasmi potrebbero già iniziare a risvegliarsi. Tutto è sentimento e mistero.
Gianluca De Rubertis è diventato l’ospite graditissimo dell’album con un duetto su una delle canzoni più intime ed autobiografiche “Io sono l’egoista” ed inoltre ha suonato pianoforte e tastiere in quasi tutte le tracce. Gli altri musicisti che hanno partecipato sono:
Tomaso Graziani, batteria; Francesco Cardelli, basso; Giuseppe Bonomo e Massimo Marches, chitarre; Gianluca De Rubertis e Cristian Bonato, pianoforte e tastiere.
Radio date del singolo: 5 maggio
Uscita dell’album “L’ora di mezzo”: giugno 2017
Etichetta: Filibusta Records di Roma in coedizione con Ed. Curci.
BIO
Cantautrice/musicista nata a Lecce. Conosciuta su scala nazionale dal 2005, grazie al suo brano d’esordio “In genere sogno”, presentato da Fiorello su Radio RAI 2.
-Vincitrice del Festival Musicultura 2007 (già Premio Recanati). Album d’esordio “Vermiglio”, pubblicato da WARNER MUSIC (Edizioni Curci/Universo) nel 2008.
-Vincitrice del Premio De Andrè 2009, prima cantautrice donna a vincere il premio.
Ospite di Cristiano De Andrè nel tour “De Andrè canta De Andrè”.
-Vincitrice del Festival Musicultura 2010 e del Premio Poggio Bustone dedicato a L. Battisti: Premio Miglior personalità artistica.
-Vincitrice del Festival Musicultura 2016 e del Premio Miglior Testo con “Il grido”.
-Vincitrice del Premio Civilia 2016, premio assegnato in precedenza ad altri autori di fama nazionale, quali Mimmo Locasciulli, Giorgio Conte, etc.
Nel mese di GIUGNO 2017 è prevista l’uscita del terzo album, “L’ora di mezzo”, il cui brano di punta è appunto “Le cose non accadono per caso”. Per questo nuovo progetto artistico Francesca Romana Perrotta pubblicherà con l’etichetta Filibusta Records di Roma, in coedizione con Ed. Curci.
Collaborazioni artistiche:
2008: Tour teatrale con Teresa De Sio.
2009: Duetto con Cristiano De Andrè durante la tournée estiva “De Andrè canta De Andrè”). Il brano “Contro il mio sguardo” del secondo album “Lo Specchio” è scritto con Luigi Pacifico, autore delle canzoni di maggior successo di G. Nannini e L. Dalla.
2017: Gianluca De Rubertis (cantante ed autore de Il Genio).
Discografia
2005 – “In genere sogno” (brano singolo, Ed. Curci)
2007 – “L’istante che vale” (brano singolo, Ed. Lineadue/Musicultura)
2008 – “Vermiglio” (CD-Album, Ed. Curci/ UNIVERSO)
2011- “Lo Specchio” (CD-Album, Ed. Curci/ EDEL)
2016 – “Il Grido” (brano singolo, Filibusta Records/Ed. Curci/Musicultura)
2017 – uscita nuovo album: “L’ora di mezzo” (Filibusta Records/Ed. Curci)
Contatti e social
Facebook: www.facebook.com/francescaromanaperrottamusic/?fref=ts
GIULIA PRATELLI: ESCE “TUTTO BENE” IL NUOVO DISCO DELLA CANTAUTRICE TOSCANA CON LA PRODUZIONE ARTISTICA DI ZIBBA
Dieci tracce – più una bonus track per l’edizione digitale – che delineano un viaggio intimo tra le aspettative di una giovane artista, in bilico fra la il racconto del proprio sentire e la consapevolezza di una passione irrinunciabile.
“Tutto bene” per me non è solo un disco, è la fotografia di un periodo, di un momento fatto di attese e cambiamenti.
Forse non poteva essere altrimenti, forse prendersi un periodo da dedicare interamente alla scrittura può solo portarci a raccontare quello che si sta vivendo. La collaborazione con Zibba e con tutte le persone che hanno lavorato insieme a me mi ha aiutato a raccontare ancora meglio quello che ho sentito quando avevo ancora bisogno di guardarmi alle spalle un’ultima volta, prima di chiudere la porta. Quando avevo paura di buttarmi e cercavo di osservare le cose da lontano, ma sentivo la voglia di correre, di saltare… di stringere la mano a chi aveva deciso di correre al mio fianco e dirsi che alla fine sarebbe andato tutto bene”. (Giulia)
“Tutto bene”, pubblicato dall’etichetta Rusty Records vede la produzione artistica del cantautore Zibba. I testi sono di Giulia Pratelli e Marco Rettani, tranne che in “Vento d’estate” cover tratta dal brano cantato da Max Gazzè e Niccolò Fabi. Le musiche sono di Giulia Pratelli.
Nel disco hanno suonato Fabio Rondanini (batterie e percussioni), Edoardo Petretti (pianoforte acustico e tastiere), Marco Bachi (basso elettrico e contrabbasso), Giulia Pratelli e Simone Sproccati (chitarre acustiche), Simone Sproccati (chitarre elettriche), Stefano Riggi (Sax) e Adam Kenny (Bouzouki).
Le tracce sono state registate da Simone Sproccati presso i Crono Sound Factory di Vimodrone (MI), mixato da Riccardo Parravicini presso MaM Recording Studio di Cavallermaggiore (Cuneo), masterizzato da Andrea de Bernardi presso Eleven Mastering Studio di Busto Arsizio (Varese). La grafica è curata da Davide Incorvaia. Foto di Giorgia Borneto. Edizioni Musicali Rusty Records/Museo dei Sognatori.
TRACK BY TRACK
Va tutto bene
“Pensavo di non riuscire più a scrivere, di non trovare le parole giuste, di deludere le aspettative di chi mi stava tendendo la mano. Le cose che erano sempre state facili sembravano essere diventate difficili, impossibili. Poi ho capito “quanto poco basta per stare bene”… le parole e la musica sono andate da sole, dove era “sempre nuovo il punto in cui arrivare e sempre lo stesso il posto in cui tornare”.
Dall’altra parte delle cose
C’è un momento in cui ci si accorge che abbiamo bisogno di metterci in discussione, di cambiare per poter rinascere. “In quel momento ho capito che l’unica cosa di cui avevo davvero bisogno era un nuovo punto di vista, una finestra accesa per vedere le cose dall’altra parte”.
Nodi
A volte ci aggrappiamo così forte ai ricordi da farci male, stringiamo nodi che ci impediscono di andare avanti, trucchiamo i momenti passati e ci ricordiamo le cose “come non sono mai state”. Questa canzone è la consapevolezza dei troppi nodi stretti nel tempo e del bisogno di scioglierli, per continuare a camminare.
Vento d’estate
“In questo album non poteva mancare un omaggio al mio mondo musicale di riferimento, agli artisti che ascolto ogni giorno. Ho scelto “Vento d’estate”, e, giocando con l’elettronica, abbiamo provato a vestirla in modo più scuro, più malinconico… come il ricordo dell’estate passata, come la voglia di perdersi al mare in un giorno d’inverno.”
Un inizio migliore
Di fronte a mille raccomandazioni, per affrontare al meglio la vita e le difficoltà che ci mette davanti ogni giorno, forse la soluzione è lasciare andare, lasciare che la bellezza che ci circonda possa trovarci e stupirci ancora. Anche quando non sappiamo spiegarci il perché, le cose intorno a noi continuano a muoversi: come un nuovo inizio dopo quella che sembrava la fine di tutto, come una luna nuova che ci accompagna sulla strada di casa.
Se
“Se fossi capace ti scriverei una vera canzone d’amore”… ma non sempre è così, non sempre si ha davanti qualcuno che se la merita davvero una cosa del genere, che riesce a farci precipitare nel suo mondo, rinunciando a qualsiasi rete, a qualsiasi difesa. Questa no, non è una vera canzone d’amore.
Resto ancora un po’
Ci sono momenti in cui abbiamo bisogno solo di fermarci, di aspettare, anche se attendiamo qualcosa o qualcuno che non potrà tornare indietro, anche quando sembra una cosa di cui vergognarsi, da fare di nascosto. In fondo, prendersi un po’ di tempo… “che male può fare”?.
Oggi
Quante volte abbiamo portato avanti una relazione, nonostante fossimo consapevoli del fatto che non sarebbe durata davvero? Che quella che avevamo accanto non era davvero la persona con cui volevamo programmare le vacanze, comprare un cane, condividere la cena ogni sera… E se ci fossimo fermati prima di rovinare tutto?
Penelope
“E’ l’unica canzone di questo album che ho scritto qualche anno fa, in un momento in cui non avrei nemmeno saputo immaginare questo lavoro.”
E’ il rovescio della medaglia, il punto di vista femminile di una delle storie più famose di sempre. Ho voluto portare con me questo racconto perché Penelope è una storia antica ma una donna moderna, forte, che cresce un figlio da sola, tenendo testa a enormi difficoltà… aspettando che torni l’uomo che ama.
Troppo lontani
Come si possono raccontare tutte le cose che siamo? Le nostre sfaccettature, le nostre ricchezze, i nostri difetti, la nostra incapacità di conoscerci davvero? In una mattina d’estate, lo abbiamo raccontato così. “Troppo lontani” è stato il primo brano scritto per questo album, la prima canzone a rappresentare un nuovo punto di partenza, a legare insieme le energie, le parole di chi ha lavorato a questo album. Poter cantare questo brano insieme a Zibba è la chiusura perfetta del cerchio, la fine che diventa “un inizio migliore”
10 settembre (bonus track versione digitale)
Il 10 settembre dello scorso anno ho capito che quando capitano cose che ci sconvolgono, che ci cambiano per sempre, che vengono a distruggere le nostre certezze… accettare di cadere può essere l’unico modo per far sì che il battito del cuore torni ad essere regolare.
Etichetta: Rusty Records
BIO
Giovane cantautrice toscana, Giulia Pratelli ha più volte attirato l’attenzione di grandi artisti quali Fiorello, Marco Masini, Enrico Ruggeri. Ha vinto diversi premi e riconoscimenti: Premio Castelletto 2008, secondo posto e premio F.I.O.F.A. al Golden Disc 2008 (oltre a premio Radio Stop e il premio della critica giornalistica de “Il Tirreno”), premio della critica al Discanto 2008, premio della critica al Gran Galà Discanto 2011, primo posto al Festival di Ghedi Cover 2009, terzo posto al Festival Città del Palladio 2010. Nell’estate 2009 è in tour con Gatto Panceri come supporter. Nello stesso periodo inizia una collaborazione con il musicista, arrangiatore e produttore Valter Vincenti (Loredana Bertè, Ornella Vanoni, Paola Turci, Mogol, Mario Lavezzi), a cui affida la direzione artistica del suo primo album “Via!” (maggio 2012 – Rosso di Sera/EMI). Nell’estate 2011 vince il concorso “T Rumors” e partecipa alla compilation della manifestazione con due inediti: “Una margherita viola” e “Davanti a un caffè”, per l’occasione suonati e ri-arrangiati da Ferruccio Spinetti (Musica Nuda, Avion Travel). Nel 2013 pubblica due nuovi singoli, arrangiati da Marco Adami: “Piccole Donne”, scritto da Grazia Di Michele, e “Cartoline”. Nello stesso anno partecipa al tour “La mia storia…piano e voce” di Marco Masini, che la sceglie come ospite di ogni serata in tutta Italia. Nel Gennaio 2014 pubblica un’inedita versione di “Ah che sarà”, nella quale è accompagnata solamente dal bassista Luca Pirozzi. Nello stesso periodo approda all’EdicolaFiore, dove Fiorello la accoglie con grande entusiasmo. Giulia diventa parte del cast e da tre anni partecipa ai live show di Fiorello in diretta dall’Edicola, ora trasmessi su SkyUno e Tv8. Nel Luglio 2014 pubblica il singolo “Scegli il meglio” feat. Violapolvere (band pop-rock), che porta le firme di Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone. Il 1° gennaio 2015 si esibisce nello spettacolo “Let It Beatles” a Lucca, che omaggia l’Anniversario dei 50 anni del tour dei Beatles in Italia. Il 31 gennaio la replica con un fantastico tutto esaurito. Comincia poi, sul suo canale YouTube, un appuntamento settimanale con “Musica in camera…”, dove reinterpreta grandi successi della musica italiana e internazionale, con un’ottima risposta del pubblico. Il 20 Giugno 2015 si esibisce a Firenze al concerto dedicato al World Refugee Day, insieme a Elisa, Piero Pelù, Bandabardò, Brunori Sas. A luglio 2015 partecipa all’evento “Serenata per Roma” (“Roma incontra il mondo”/Villa Ada) insieme a Dolcenera, Enzo Gragnaniello, Luca Madonia, Stag, Erica Mou. In questa occasione, Giulia duetta con Zibba e da qui ha inizio una solida collaborazione: al momento è impegnata nella produzione del suo secondo album, con la partecipazione e sotto la direzione artistica dello stesso. Nel frattempo Giulia ha completato gli studi in Giurisprudenza, presso l’Università di Pisa, con il massimo dei voti. Il 13 gennaio 2017 esce il singolo “Dall’altra parte delle cose”, primo brano che preannuncia il nuovo lavoro in studio. Il 12 maggio 2017 esce l’album “TUTTO BENE”, sotto la direzione artistica di Zibba.
Contatti e Social
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ANDREA SETTEMBRE “SU” È IL NUOVO SINGOLO DELLA GIOVANE PROMESSA DELLA MUSICA POP ITALIANA CHE INNEGGIA ALLA POSITVITÀ, ALLA SPENSIERATEZZA ED ALLA SOLARITA’
Il brano è caratterizzato da sonorità dance pop con una commistione di ritmi caraibici estivi. E’ una ventata di freschezza che profuma di vacanza e libertà poggiandosi su un ritmo contagioso ed un testo che è facile da ricordare ma mai banale nella sua costruzione.
“Un falò sulla spiaggia, che si festeggia, un giorno di vita in più”, esordisce così, all’inizio della canzone Andrea. Il concetto di base del testo è la voglia di divertirsi, di stare insieme, di ballare… Il pensiero positivo è il leitmotiv di un brano che invita al sano divertimento. Ed è così che, effettivamente, ascoltando il ritmo incessante di “SU” ci si perde nella magia di un viaggio parallelo, di una piccola fuga verso la libertà che si ottiene quando si riesce a tirar fuori tutta la gioia che è dentro di noi.
https://www.youtube.com/watch?v=zulhFaC45Fg
Dopo l’ottimo riscontro ottenuto con l’ultimo singolo, “Selfie”, Andrea ha scelto questa canzone ariosa e solare per il suo ritorno nelle radio, avvalendosi, questa volta, dell’esperienza di Raffaele Viscuso, autore e produttore artistico del brano, per la direzione di questo nuovo progetto, che vede “SU” come primo singolo di un nuovo percorso. Il connubio artistico tra Raffaele ed Andrea è nato casualmente nel 2013, quando la direzione artistica di “IO CANTO” capitanata da Claudio Cecchetto e Mara Maionchi, scelse il brano inedito dell’autore siciliano (intitolato “Lasciami cadere”) per farlo incidere nel CD compilation di “IO CANTO” da un giovanissimo Andrea. Adesso, a distanza di qualche anno, nasce questa nuova collaborazione finalizzata alla realizzazione di canzoni che rispecchiano la sua giovane età ed il suo stile fresco ed accattivante. Le influenze musicali sono le canzoni degli artisti con i quali Andrea è cresciuto; Justin Bieber in primis ma anche Ariana Grande, Drake, Shawn Mendes, Zara Larson, Clean Bandit solo per citarne alcuni.
Gli ingredienti del successo ci sono tutti: Andrea è spigliato, divertente e pieno di talento, ha una voce dalla timbrica decisa e che difficilmente passa inosservata, “SU” è un brano fresco e ballabile che si candida a nuovo tormentone estivo.
Radio date: 5 maggio 2017
Label: SUONO LIBERO MUSIC di Nando Misuraca
BIO
Andrea Settembre nasce a Napoli il 9 ottobre 2001. La sua “operatività” nel settore artistico prende banco fin da subito con le partecipazioni al Musical “Grease” presso il teatro Politeama di Napoli. Collabora inoltre in veste di responsabile e speaker con “Radio Immaginaria” (l’unica radio formata da adolescenti in Italia), e prende parte alla serie televisiva “Se stasera sono qui” condotto da Teresa Mannino su La 7, e al Concerto di Natale XX Edizione presso il Teatro della Conciliazione in Roma trasmesso su Rai Due. Qui duetta con i Modà. Il 2013 si distingue per partecipazione alla trasmissione di Canale 5 “Io Canto 4”, che lo renderà noto al grande pubblico. Qui contribuisce in maniera sostanziale a portare in finale la sua squadra capitanata da Claudio Cecchetto, che lo aveva voluto nel suo team, ed ha l’occasione di duettare con un artista del calibro di Nek. Anche il 2014 sarà un anno ricco di soddisfazioni per il giovane talento: ricordiamo infatti la vittoria al concorso “Una voce un sogno” con i giudici M.Luca Pitteri, F.Palma e Scalise, e la vittoria del Concorso S.Teresa Aminei gemellato con il Movimento Rock Cristiano organizzato dal tenore M.Lupoli e il soprano O.De Maio del Teatro San Carlo di Napoli. Seguiranno l’incisione di un inedito (“Lasciami cadere”) per la casa discografica RTI, e le partecipazioni televisive al reality “Fattore Umano” trasmesso da Italia 1, ed alla trasmissione “I Fatti vostri” condotto da Giancarlo Magalli ed in onda su Rai 2.
Andrea Settembre è inoltre uno youtuber di grande seguito, i suoi video e le sue cover di grandi artisti (Justin Bieber, Sam Smith, One Direction…) contano migliaia di visualizzazioni sul suo canale YouTube.
Contatti e social
Facebook https://www.facebook.com/AndreaSettembreFanPage/?fref=ts
Canale Youtube https://www.youtube.com/user/AndrySett
MY ESCORT “PARENTESI ESTIVE” È IL SINGOLO CHE ACCOMPAGNA LA PRIMA PARTE DELL’OMONIMO PROGETTO REALIZZATO DALLA BAND VICENTINA
In concomitanza col primo dei tre tasselli di un concept che prevede oltre alla parte musicale, anche dei cortometraggi, il brano in questione affronta le inquietudini generate dallo scorrere del tempo.
“Parentesi estive” simboleggia la luce, la donna, il calore, l’espansività, la gioia, il giallo, sottolineando l’idea di innamoramento e felicità intrisa però dell’ipotesi che le cose potrebbero finire, della consapevolezza rispetto alla caducità dell’esistenza, del pensiero che per quanto belle, tutte le cose vengono prima o poi a confrontarsi con gli opposti e proprio perché colme di meraviglia, nasce il timore per la loro conclusione. La presenza femminile però, infonde il concetto – noto in psicologia – di sicurezza, di cerchio all’interno del quale le cose vivono protette.
Il resto della storia verrà svelato alla fine dell’estate.
«Abbiamo sempre raccontato di esperienze reali, fatte di nomi e cognomi, luoghi e stagioni, scrivendo in modo palesemente autobiografico, andando a pescare da episodi precisi della mia esistenza. Per la prima volta si è deciso di affrontare un concetto attraverso un racconto più articolato, una somma di esperienze.
Le parentesi di cui parla il titolo del singolo e del progetto stesso si aprono a maggio e si chiuderanno alla fine dell’estate. Conterranno una meta-narrazione che vestirà i panni di una storia estiva in cui chiunque potrebbe riconoscersi, certamente noi che ne siamo gli autori. Portiamo in scena da un lato il concetto frivolo e leggero di una relazione estiva col suo inizio sognante ed allegro e dall’altro la chiusa in ombra e malinconica dell’addio che coglie chi l’ha vissuta ritrovandosi poi a ricordarla, pervaso dalle sensazioni accompagnate dai primi freddi settembrini.
Esiste anche un lato umbratile, meno palese, nascosto tra le pieghe della canzone: l’amarezza per lo scorrere del tempo, leitmotiv spesso presente nei nostri lavori.
Infine, l’intero progetto, completo quindi di tutte le sue parti che andremo a scoprire col passare dei mesi, vorrebbe rappresentare anche la dualità uomo/donna».
Alessio, My Escort.
“Parentesi estive” non è soltanto un pugno di canzoni, è anche un cortometraggio che approfondirà, tramite le immagini e le visioni del regista, ulteriori aspetti del messaggio che il gruppo vuole esprimere.
Parallelamente esiste la volontà di pubblicare i brani oltre che nel consueto formato digitale (attraverso le varie piattaforme online) anche in vinile, grazie ad un 45 giri in tiratura limitata, stampato dopo che verrà “svelato” il lato B del disco, tra settembre ed ottobre, alla fine della relativa campagna promozionale.
A quel punto ci si occuperà anche della terza traccia, l’outtake di “Parentesi estive”.
Prodotto e mixato da Matteo Franzan per The Bass Department.
Regia del cortometraggio: Francisco Grimaldi.
BIO
La band nasce nella primavera del 2010, dalle ceneri di una precedente formazione (Dardo Moratto).
I^ era (2010 – febbraio 2012)
Intenzionato a portare avanti il progetto, Alessio a seguito di un incontro con Luca Agerde, forma i My Escort e assieme ad altri due musicisti (Marco Soldà alla batteria e Alex Zerbinati alla chitarra) contatta il produttore artistico losangelino Ronan-Chris Murphy.
Per questioni prettamente logistiche, dopo un lavoro iniziale di arrangiamento e pre-produzione la band torna ad essere un duo.
II^ era (2012 – 2014)
Si uniscono due nuovi elementi (Giacomo “Furia” Furiassi alla batteria e Alberto “Harrison” Marchetti alla chitarra) le persone giuste al momento giusto che permettono di portare finalmente a termine la produzione di Canzoni in Ritardo (il primo album) grazie anche al felice contributo di Matteo Franzan in cabina di regia.
III^ era (maggio 2014 – giugno 2016)
Differenti visioni artistiche si tradurranno in un nuovo avvicendamento con l’uscita di Furia e Harrison e l’arrivo in pianta stabile di Daniele Trevisan alla chitarra (marzo 2014), Alberto Rosa alla seconda chitarra (novembre 2014), Giulio Burato alla batteria (novembre 2015).
IV^ era (luglio 2016 – presente)
Per difficoltà logistiche legate alla professione, Alberto esce dal gruppo. Lo sostituisce Davide Traforti.
Da poco tempo My Escort ha pubblicato il lavoro del primo album: “Canzoni in ritardo”. La produzione artistica è stata seguita da Matteo Franzan (Sara Loreni, Lost, SuperWanted, Dardo Moratto, Take away).
La band ha sede in Vicenza:
Alessio Montagna: voce/piano/drum machine,
Luca Agerde: basso.
Daniele Trevisan: chitarra.
Davide Traforti: chitarra.
Milan Stevanovic: batteria.
Contatti e social
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IRON MAIS “THE MAGNIFICENT SIX” È IL NUOVO PROVOCATORIO ALBUM DELLA BAND COWPUNK
Sei inediti e sei cover si intrecciano per creare un progetto musicale fra l’ironia della narratività e dinamiche melodiche sfumate da un sound che va dal country al bluegrass, dal folk con incisi western.
Il progetto Iron Mais è nato riproponendo alcune pietre miliari del rock, del punk, del metal e non solo in chiave più bluegrass, country, rock’n’roll, stile che viene mantenuto anche nel nuovo album “THE MAGNIFICENT SIX”, parodia del famoso film cult, dove i magnifici sono i sei componenti del gruppo. La track list si compone di sei rivisitazioni di brani del calibro di “Another brick in the wall” dei Pink Floyd o “Killing in the name” dei RATM (Rage Against The Machine), ma soprattutto dei sei brani inediti che la band propone passando dalle comode ballate ironiche di “Lambro River” ai ritmi serrati di “Cucù”, “Drink and Drive” e “Grano Duro” fino al rock’n’roll italiano di “Friendshit” e “Ahi Che Dolor”. I testi sono racconti, sfoghi, proteste, provocazioni ma sempre con l’ironia che contraddistingue la band.
Etichetta: Maninalto!
“The rythm of the night”: folk, bluegrass, country e incisi western si fondono per propone la rivisitazione in totale stile “Iron Mais” di uno dei brani eurodance che ha fatto più ballare negli anni ’90.
”Cucù” è un brano che prende un po’ in giro gli arrampicatori sociali, le persone prevaricanti, i finti saccenti, e lo fa in modo ironico paragonando la loro vita a quella del cuculo, un uccello che si appropria dei nidi altrui senza fatica e che ha la caratteristica, oltre che del canto, del parassitismo.
“Drink & Drive” è un brano particolarmente satirico che tratta il tema serio dell’abuso di alcool ma in un modo divertente dal punto di vista di chi beve (sempre responsabilmente) fuori casa, brano che chiaramente si conclude con il consiglio di bere ogni tanto se si vuole ma al sicuro tra le mura domestiche.
“Ahi Che Dolor” è una classica descrizione della società in cui viviamo che tocca tutte le tematiche, un quadro provocatorio ma tutto sommato purtroppo reale del modo di vivere che ci viene imposto dove le fregature, come dice il pezzo, fanno tanto tanto male!
“Lambro River” è una comoda ballata che descrive le delizie e le primizie paesaggistiche lombarde ironizzando però sulla situazione ambientale un po’ critica che si trova spesso nei punti di ritrovo come ad esempio sulle rive dei fiumi dove, secondo gli Iron Mais, si possono felicemente pescare immaginari pesci a tre occhi.
“Friendshit” è un brano che racconta i rapporti con le persone che fanno parte della nostra vita definendosi amici ma che dell’amicizia non sanno nulla, estranei presuntuosi, persone leggere e deludenti alle quali nel pezzo vengono simbolicamente dati insegnamenti ed ironicamente inflitte punizioni, da qui il gioco di parole friendship/friendshit.
“Grano Duro” è un racconto che descrive un’immaginaria situazione familiare di un contadino dove ogni tanto subentrano anche piccole crisi economiche che vengono risolte con l’arte dell’arrangiarsi, tentare di risalire vendendo.
BIO
Gli Iron Mais sono la più celebre band cowpunk del panorama musicale italiano.
Il progetto nasce dall’idea di rivisitare in uno stile che amalgama folk, bluegrass , country e incisi western, alcuni dei maggiori successi della storia del Rock in tutte le sue epoche e sfumature. I personaggi portati in scena sono Testa di Cane (voce e banjolele), La Contessina (violino e voce), Jack La Treena (banjo e voce), Lo Scollo (contrabbasso), il Ragazzo Nutria (chitarra) e Burrito (batteria).
Il loro show è una miscela esplosiva di ironia, look caratteristico, esilarante carisma bifolco, e soprattutto un groove massiccio ed energico della loro radicata vena hard-core, passando per un’attitudine innata al Roots folk tipico degli Stati Uniti del Sud. Gli Iron Mais hanno portato al main stream un genere misconosciuto al pubblico italiano grazie alla loro partecipazione alla nona edizione del celebre talent X-Factor, durante la quale si sono distinti come qualcosa di assolutamente alternativo rispetto alle edizioni precedenti, e hanno dato identità ad uno stile che fino a prima di loro era pressoché inesistente in Italia.
La produzione discografica della band conta all’attivo un album di cover (HARDCOCK 2015), un EP contenente il primo inedito Nausea (NAUSEA 2016) e il nuovo disco THE MAGNIFICENT SIX (2017) che include anche 6 brani inediti che trattano di temi attuali presentati con la caratteristica ironia, provocazione e irriverenza della band. I brani inediti sono tutti in italiano, scelta voluta per comunicare e coinvolgere in maniera più completa il pubblico ed immergerlo nel goliardico mondo degli IRON MAIS. A partire dal 2017 il management e booking sono gestiti dall’etichetta Maninalto! (www.maninalto.org.).
SIMONE COSTANZO “LACRIME IN UN SOGNO” È IL NUOVO SINGOLO DEL GIOVANE CANTAUTORE SICILIANO
Un brano che fa da ponte fra l’irruenza del rap e la morbidezza del pop creando un connubio perfettamente equilibrato e pronto ad appassionare tutti i tipi di palato musicale.
Un testo nato di getto si arricchisce dell’arrangiamento del produttore Umberto Iervolino, che conferisce il plus di valore ad una canzone che si pone come obiettivo primario quello di fondere a perfezione due culture musicali spesso tenute separate, rap e pop, senza mai dissacrarle.
BIO
A soli 20 anni Simone Costanzo ha già maturato un’importante gavetta, prima iniziando come dj e suonando in molti locali della Sicilia orientale, ed in seguito lavorando come cantante nei piano bar e nelle serate di paese. Guadagna in seguito le semifinali di Castrocaro e la finale di Area Sanremo qualificandosi tra i primi 60. Partecipa inoltre ad ulteriori concorsi legati al Concerto del Primo Maggio che lo portano ad esibirsi anche al noto locale di Roma “Contestaccio”.
Contatti e social
Facebook: www.facebook.com/SimoneCostanzoOfficial
Instagram: https://www.instagram.com/krahs_/
ANDREA PAONE “SALE” È IL NUOVO INTENSO SINGOLO DEL CANTANTE MILANESE
Un brano avvolto dalle dinamiche incalzanti proprie del pop, regala al contempo tematiche di grande profondità legate al percorso di vita dell’artista stesso.
“Sale” racconta il desiderio di evasione che ognuno ha in sé, il porsi nuovi obbiettivi ed affrontare nuove sfide. Coerentemente al messaggio lanciato, la canzone è scritta ed arrangiata in una chiave di dinamicità ed ottimismo.
BIO
Andrea Paone Cresce nell’hinterland milanese. Infanzia e periodo della scuola lo accompagnano a scoprire di sé un ribelle romantico, repellente agli standard e tendente al “fuori dagli schemi”. È un creativo che esprime fin dai 14 anni di età se stesso attraverso le sue canzoni. A 19 anni approccia per la prima volta uno studio di registrazione. Non studia la musica ma la assorbe dalla sua relazione con gli strumenti che usa per arrangiare i suoi brani. Successivamente ha l’opportunità di intraprendere un’attività in ambito industriale che a suo modo gli dà comunque maniera di esprimere il proprio talento. Ottiene soddisfazione, crescita personale e professionale, dedica tutto il suo tempo alla sua impresa. A seguito di un periodo di introspezione, che lo porta successivamente a riallacciarsi con le vere radici esistenziali che lo appartengono, nasce in pochi minuti la canzone “Love Is”, brano inedito ma già fruibile al pubblico sul sito ufficiale www.andreapaone.com e sul suo canale YouTube Andrea Paone. Nel 2017 viene presentato il singolo “Sale”.
Contatti e social
Facebook www.facebook.com/Andrea-Paone-269583720153325/?pnref=story
Rai1 docu-fiction Borsellino stravince la prima serata
La docufiction Paolo Borsellino – Adesso tocca a me (coproduzione Rai Fiction e Aurora tv) andata in onda mercoledì su Rai 1, stravince la prima serata con 3.435.000 spettatori e uno share del 18,82%, nel venticinquesimo anniversario della strage.
Palermo, 19 luglio 1992, ore 16,58: un boato tremendo, una nuvola nera, il suono degli antifurto. Un video registrato a qualche isolato di distanza da Via D’Amelio fissa i momenti successivi all’esplosione in cui sono morti Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta (Claudio Traina, Agostino Catalano, Walter Cosina, Emanuela Loi e Vincenzo Li Muli). Un unico superstite, Antonio Vullo, si aggira tra cadaveri a brandelli e auto in fiamme. La mafia ha fatto saltare una Fiat 126 imbottita di esplosivo nel momento in cui il magistrato palermitano usciva dalla casa della madre dopo una visita domenicale.
Parte da qui la docufiction Paolo Borsellino – Adesso tocca a me (coproduzione Rai Fiction e Aurora tv) andata in onda mercoledì su Rai 1, stravincendo la prima serata con 3.435.000 spettatori e uno share del 18,82%, nel venticinquesimo anniversario della strage. E il punto di vista non poteva che essere quello dell’unico testimone diretto, il sopravvissuto agente Vullo, che ancora oggi avverte un senso di colpa per non essere morto con gli altri. «Vivere come unico superstite è difficilissimo – racconta all’inizio del programma –. C’è un’inquietudine che mi porto dentro sempre. Parte della mia vita è rimasta in Via D’Amelio». E alla fine afferma che dalla Croma blindata è uscito fisicamente da solo, «ma a tirarmi fuori sono stati i colleghi che erano già morti e non hanno voluto che io facessi una fine peggiore della loro rimanendo bruciato all’interno dell’auto». Una testimonianza commovente che apre e chiude la docufiction che unisce ricostruzione filmica con interviste e immagini d’epoca. Un doppio binario che funziona, con intersezioni e ritmi giusti, dimostrando come questo possa essere uno dei linguaggi più adatti alla tv. Da una parte le parole commosse dei fratelli di Borsellino, Rita e Salvatore, di magistrati e giornalisti, dall’altra un film ben diretto da Francesco Miccichè, scritto con Sandrone Dazieri e Giovanni Filippetto, la collaborazione di Manfredi Borsellino, e interpretato da un grande Cesare Bocci che, messo da parte il cliché di Mimì Augello del Commissario Montalbano, dà spessore umano e professionale a un credibile Paolo Borsellino interpretandolo negli ultimi 57 giorni di vita per arrivare a dire che «chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola».
Fonte: Avvenire.it
Arredo bagno: scopri l’infografica con le tendenze del 2017
Le tendenze di moda e design influenzano ogni settore ogni anno: anche l’arredamento cambia e si rinnova in base ai gusti del momento. Quali sono le tendenze per l’arredo bagno per il 2017? Sono trascorsi i primi mesi e oramai possiamo definire gli stili e le novità che coinvolgono la stanza più intima, privata e rilassante delle nostre abitazioni.
In questa infografica abbiamo voluto elencare le nuove ispirazioni, le specifiche e le dritte per rinnovare sanitari, ceramiche, complementi e rubinetterie del vostro bagno: grafica e contenuti sono stati realizzati a cura di Grandform (gruppo SFA Italia SpA), l’azienda leader nel settore dell’arredo bagno e innovativa per quanto riguarda le soluzioni di benessere e di design.
La ricerca di Grandform ha permesso di evidenziare gli stili più di moda (zen, contemporaneo, nordico o shabby chic) : vi auguriamo buon viaggio alla scoperta dei consigli per avere una stanza da bagno alla moda!
↓ Qui di seguito potrete osservare l’infografica Grandform: per ingrandirla basta cliccarci sopra ↓
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