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14 Giugno 2017

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SAP Ariba e Mercateo collaborano per la soluzione Spot Buy in Europa

Monaco di Baviera/Praga, 13 giugno 2017 – Il maggior marketplace mondiale di beni e servizi industriali si espande ulteriormente. Sull’esperienza dei riusciti rollout in Nord America, Australia ed America Latina, SAP Ariba ha annunciato di aver scelto Mercateo AG come partner principale per lanciare SAP Ariba® Spot Buy in Europa. L’alleanza strategica promette di trasformare radicalmente gli acquisti ad hoc delle imprese del continente, facilitando l’incontro tra la domanda dei clienti e l’offerta dei venditori su un marketplace efficiente e affidabile, che tramite processi semplici e trasparenti offre maggiore flessibilità e risparmio ai responsabili acquisti da un lato, nonché nuove opportunità ai venditori dall’altro.

Un tema complesso

Ogni processo di approvvigionamento comporta le sue sfide. Ma lo spot buying, e cioè il procurement di quella porzione di assortimento non assoggettato a contratto, è particolarmente difficile. I clienti spesso non hanno risorse sufficienti da dedicare alla scelta dei fornitori più appropriati e alla ricerca delle offerte migliori per gli articoli di cui hanno bisogno in tempi stretti. Ordinano quindi dal primo fornitore che ha la merce disponibile in stock e che è in grado di effettare la fornitura rapidamente. In questo modo il potenziale di risparmio rimane ampiamente inutilizzato e i venditori perdono la possibilità di espandersi e di generare entrate.

“Insieme a Mercateo possiamo aiutare le aziende a risolvere questi problemi, creando una soluzione completa e unica con cui i buyer e i venditori in Europa possono gestire più efficacemente la non-contracted spend e rendere il procurement awesome, eccezionale”, ha dichiarato Tony Alvarez, General Manager SAP Ariba Spot Buy. “Mercateo offre potenti funzionalità sia agli acquirenti che ai venditori. Questa filosofia, unita all’impegno di Mercateo nel creare una piattaforma neutrale per il commercio, ben si adatta alla nostra strategia e siamo lieti di poter usare Mercateo Unite come nostra infrastruttura primaria per l’onboarding di fornitori affidabili e di poter integrare il loro assortimento su SAP Ariba Spot Buy.”

Una soluzione semplice e potente

Grazie all’unione della rete business SAP Ariba e applicazioni di procurement basate sul cloud, SAP Ariba Spot Buy offre un’esperienza di acquisto simile a quella consumer, guidata da controlli di gestione professionali con cui anche gli utenti meno avvezzi possono trovare rapidamente migliaia di articoli ed acquistarli in conformità alle politiche di acquisto e alle procedure previste della propria azienda.
“Mercateo e SAP Ariba condividono l’obiettivo di mettere in comunicazione buyer e venditori permettendo loro di collaborare in modi sempre più nuovi e innovativi per sostenere il loro business” ha spiegato il Dr. Bernd Schönwälder, direttore marketing e vendite di Mercateo AG. “Grazie alla passione comune per le tecnologie innovative, unita all’expertise di SAP Ariba nel mondo del procurement e al nostro immenso portfolio fornitori, possiamo aiutare i clienti a gestire la difficile categoria della spesa negli acquisti e a controllarne i costi. Allo stesso tempo si aprono nuove possibilità per i fornitori, che ne supportano la crescita.”
Su SAP Ariba Spot Buy e l’infrastruttura multi-fornitori di Mercateo Unite i buyer possono accedere al numero sempre crescente di venditori presenti su Mercateo Unite e ai milioni di articoli offerti nel Mercateo Shop.

Funziona così:

Trova: Se un articolo non è presente nei cataloghi aziendali, gli utenti possono cercarlo nel catalogo Ariba Spot Buy.

Approva: Attraverso regole configurabili e un workflow specifico per lo Spot Buy, gli acquisti sono sempre conformi alle direttive aziendali e vengono inoltrati per l’approvazione interna.

Acquista: Una volta approvato l’acquisto, prende avvio il processo di completamento dell’‘ordine, pagamento sicuro e consegna.

Una situazione “win-win”

“Ariba Spot Buy è stata un’ancora di salvezza per noi” ha detto Shannon Simmons, Program Manager, Global Sourcing & Procurement Services di AIG, che già utilizza SAP Ariba Spot Buy.
Chris Dunlap, Global Indirect Spend presso HP Inc., è felice della soluzione fin dalla sua introduzione in azienda. “Con Ariba Spot Buy siamo in grado di indirizzare più spesa nei cosiddetti no-touch channels, il che è molto importante per noi” ha spiegato Dunlap. “Ed è piuttosto semplice da usare. Adesso troviamo prodotti che prima non riuscivamo a rintracciare, possiamo confrontare le offerte e constatare che i prezzi sono altrettanto buoni se non in alcuni casi anche migliori di quelli che prima avevamo concordato nei nostri contratto quadro.”

Ma SAP Ariba Spot Buy non si rivolge soltanto ai buyer. Offre vantaggi anche ai venditori, che tramite questo network globale possono entrare in contatto facilmente con aziende clienti la cui spesa per beni e servizi indiretti raggiunge ogni anno diversi miliardi: possono offrire i loro prodotti laddove ce n’è più bisogno.

Con oltre 2,8 milioni di aziende in 190 paesi che generano oltre un miliardo di dollari in transazioni commerciali su base annua, la rete Ariba è la più grande piattaforma di trading business-to-business del mondo. Con Ariba Spot Buy, SAP Ariba unisce la domanda degli acquirenti alla più vasta offerta di beni globali per creare commercio digitale.

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MARIANTONIA CASTALDO “HELLO HELLO” È IL NUOVO BRANO DANCE COLONNA SONORA DEL NUOVO FILM DI MASSIMO CECCHERINI

La cantante napoletana, già semifinalista del Festival di Castrocaro, torna in radio dal 7 aprile con un brano esplosivo e ricco di energia.

Hello Hello” è la colonna sonora di “Smile Factor”, il film di prossima uscita che vede alla regia Igor Biddau e come protagonista d’eccezione il comico ed attore toscano Massimo Ceccherini. Il singolo, scritto da Francesco Comunale, grazie ad un sound dance fresco e dinamico, si appresta a far ballare e divertire per tutta l’estate.

Etichetta: Highlights

BIO

Mariantonia Castaldo nasce a Casalnuovo di Napoli. Ha da sempre avuto una fervida attività concertistica, oltre che aver partecipato a svariati concorsi a livello regionale tra cui il Festival internazionale di Airola dove vince con punteggio 100/100.  Nell’anno 2016 partecipa al concorso “Una voce per Sanremo” tenuto al teatro Ariston di Sanremo, vincendo il 1° posto su 120 concorrenti. Sempre nell’anno 2016 arriva in semifinale al Festival di Castrocaro. Qui conosce il musicista, compositore e produttore musicale Francesco Comunale col quale si avvia subito una collaborazione che sfocia nella realizzazione del brano “Hello Hello”, contenuto nella colonna sonora del film “Smile Factor” con Massimo Ceccherini.

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LO YETI “LE MEMORIE DELL’ACQUA” È IL DISCO D’ESORDIO DEL CANTAUTORE BOLOGNESE USCITO IL 7 APRILE

Dall’esigenza di delineare il proprio vissuto nasce un disco che reinterpreta in chiave personale il ponte fra l’alternative rock e il cantautorato italiano.

Le memorie dell’acqua” è un percorso di auto-osservazione volto al racconto ed alla comprensione, affidato all’acqua, affinché venga da esso trasportato in modo trasparente e senza giudizio. Come in un fiume, ogni brano è un affluente che fissa le diverse sfaccettature di un rapporto: trovarsi, amarsi, cambiare, allontanarsi, tradirsi, lasciarsi. Le memorie scivolano così su chiunque ascolti, in un fluire di sensazioni personali ma allo stesso tempo universali.

L’acqua è il fil rouge che permea l’intera opera, assumendo, di volta in volta, forme e significati diversi. L’acqua è neve, lacrime, bolle di sapone, torrenti, mare. L’acqua è la persona in grado di infiltrarsi dentro di te, fino a scavare e a creare solchi. L’acqua, nel suo stato alterato più estremo, è ghiaccio, quello stesso ghiaccio da cui misterioso e dal nulla arriva Lo yeti. L’acqua infine ha una dimensione sotterranea, come quella dei canali che scorrono invisibili sotto Bologna, città che ha dato i natali all’autore e al suo progetto.

Il disco è prodotto da Angelo Epifani e registrato presso i Tup Studio di Brescia da Pierluigi Ballarin e presso i Raw Studios di Bologna dallo stesso Angelo Epifani che ne ha curato anche il mixaggio e il mastering. La musica e i testi sono di Pierpaolo Marconcini. Gli arrangiamenti sono di Pierpaolo Marconcini, Marco Milani e Pierluigi Ballarin. Nel disco hanno suonato: Pierpaolo Marconcini (Voce, Chitarra Acustica, Chitarra Elettrica), Marco Milani (Basso), Pierluigi Ballarin (Tastiere, Piano, Synth, Chitarra Elettrica), Simone Gelmini (Batteria), Daniela Savoldi (Violoncello).

TRACK BY TRACK

Santa madre dei miracoli

Un brano dalle influenze soul che parla di un tradimento, reiterato e mai svelato. La paura di essere scoperti. E il percorso di auto-perdono necessario per andare oltre, approdando a nuovi equilibri, sottolineati musicalmente da aperture di incredibile respiro e fiati evocativi.

Sotto effetto della luna

Contrasti cromatici che creano distinzioni, che accentuano le differenze, rendendole ancora più nette ed evidenti. Il bianco: della luce della luna, del manto della neve. Il rosso: delle fragole, del viso di chi non sa mentire, ma tenta ugualmente l’impresa impossibile di farlo. Colori opposti che mettono a confronto, rendendo ancora più nitide e chiare le peculiarità di ogni cosa. Una chitarra cinica e una voce consapevole.

Rita

Un fervido ritratto di donna, echi beatlesiani e cori avvolgenti: è Rita, colta nei suoi contrasti, nelle sue luci e nelle sue ombre, nei suoi giorni e nelle sue notti. Solare, brillante, fantasiosa, con la “testa tra le nuvole” e con una teoria dei colori tutta sua. Ma anche meteoropatica, fragile, testarda, con inverni gelidi tra le mani e con storie alle spalle che ha scelto di non raccontare. Da una parte c’è il percorso di una persona che cambia, rifugiandosi ermeticamente dentro se stessa, chiudendo al di fuori tutto il resto. Dall’altra ci sono la mancanza, il senso di impotenza e la nostalgia che avverte chi è stato chiuso fuori.

La canzone dell’acqua

L’acqua con il suo scorrere crea legami, con il suo flusso innesca cambiamenti. Acqua nella sua duplice veste, di purezza e trasparenza, di lineare quotidianità, ma anche di forza potente, violenta, che tutto spazza via, senza fare distinzioni.

Intrepida

La nostalgia che permea questa ballad rivela un amore forte e totalizzante ma pervaso dalla consapevolezza di trovarsi in due luoghi ed in due tempi diversi, pur essendo sullo stesso percorso, nella stessa dimensione, nella stessa storia. Lo scontrarsi con le differenze che inevitabilmente si sono create e lentamente sono cresciute, fino a divenire ostacoli che separano, difficili da sormontare. Ostacoli che ciascuno, all’interno della relazione, affronta a modo suo, con i propri strumenti. Anche con la reazione intrepida di chi, nonostante tutto, va avanti, con la “voglia di ridere”.

Amore bufalo

Il bufalo, animale possente, massiccio. All’apparenza forte, solido. Ma in questo brano, onirico e visionario, è reso vulnerabile, in preda alle contraddizioni e soggetto a mutamenti: di forma, di stato, di significato. Un brano che simboleggia il cambiamento: la sua inevitabilità, la sua continua ricerca; concetto sottolineato musicalmente dall’alternarsi di un rock ipnotico e serrato, che cede il passo ad uno stato di calma apparente dal ritmo elettronico, e a chitarre acide sullo sfondo. Primo singolo estratto.

La nostra rivoluzione

Un brano che crea distinzione tra ciò che può mutare e ciò che invece è immune al cambiamento. La canzone stessa subisce al proprio interno una rivoluzione: l’inizio delicato, intimo omaggio a Blackbird dei Beatles, cede inaspettatamente il posto ad un ritmo più incalzante, che volutamente restituisce all’immaginario i luoghi e i tempi di una generazione: una spiaggia, un falò, una chitarra, e le note di Battisti. Sonorità biografiche ispirano una melodia raffinata, che svela le grandi doti compositive dell’autore.

Anidride

Anidride carbonica rappresenta qualcosa di impercettibile, di impalpabile e silente, in grado di coglierti ed annientarti di sorpresa, nel momento più inaspettato. Potere letale su una vittima inconsapevole. Un brano sulla fisiologia dell’assenza. Perché l’accettazione di un abbandono non riguarda solo la mente, ma impatta anche sul nostro corpo, implicandone ogni parte: atomi, cuore, ossa, e al “fegato il compito più duro, mostrarsi indifferente”.

Uomo

È volutamente l’ultimo brano dell’album. Un momento per chiedere scusa alle persone che nella propria vita hanno davvero avuto significato. Il divenire adulti, uomini, avvertendo un senso di completezza, di ricongiunzione, esplicitato in un ritornello potente. Brano di chiusura e punto di arrivo dell’acqua. Meta e fine del suo lungo e tortuoso viaggio. Qui l’acqua assume la forma di una donna, capace di penetrarti all’interno, scavando, infiltrandosi, scuotendoti con impeto, fino a fondersi con la tua interiorità, invadendola. Un ciclo che si chiude in un outro sognante e malinconico.

Etichetta: SRI Productions

BIO

In una Bologna fucina di fermenti culturali, Pierpaolo Marconcini, pubblicitario classe 1983, diventa Lo yeti.

Lo yeti è un essere che vive una realtà fisica manifesta disegnata da noi, in base alle nostre esperienze, alle storie che abbiamo sentito di lui, alle immagini che abbiamo visto. Una creatura leggendaria che prende forma grazie alla soggettività di chi lo pensa, proiettando su di lui ciò che vuole vedere. Allo stesso modo la sua musica, pur raccogliendo e decodificando ricordi personali, si adatta al vissuto dell’ascoltatore lasciando spazio al significato che ognuno ne vuole trarre. Il suo eterogeneo percorso artistico e musicale gli permette di vestire ogni brano in modo diverso ed adeguato, per sottolineare l’intimità testuale e l’umore del brano stesso. Ugualmente la sua voce, avvolgente ed espressiva, lascia un’impronta caratteristica su ogni melodia. La scrittura musicale de Lo yeti, chitarrista e pianista, è ricca e mai banale, e riesce ad arrivare in maniera immediata e viscerale. L’arrangiamento e la produzione del suono aiutano a creare un’identità forte al progetto musicale.

Grazie all’apporto del bassista Marco Milani, parte integrante del progetto fin dall’inizio che ha notevolmente contributo all’evoluzione dei brani, e del musicista/fonico/produttore artistico Pierluigi Ballarin, il progetto Lo yeti si arricchisce di ritmi e forme elettroniche, archi, synth e fiati.

Nel 2016 l’incontro con il musicista/fonico/produttore artistico Angelo Epifani porta alla definitiva versione de Le Memorie dell’Acqua, disco d’esordio de Lo yeti.

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FOXY LADIES “NERO PASTELLO” È IL NUOVO SINGOLO ESTRATTO DALL’ALBUM D’ESORDIO “RADIOFOXY IN FM” DELLE TRE SORELLE CONCORRENTI DI “THE VOICE OF ITALY”

Il trio veneto tutto al femminile presenta un brano che calca le sfumature sonore più frizzanti della motown ponendosi come ponte fra pop e black music e avvolgendo in maniera vulcanica l’ascoltatore.

«Quei giorni in cui la giornata sembra non girare, in cui il volto resta imbronciato e la vista non è a colori»: “Nero Pastello” inizia così, con i pensieri che si accavallano e non lasciano spazio al buonumore. L’atmosfera motown piena di groove, che rimanda alle più famose sonorità rhythm’n’blues, reinventa in modo fresco e leggero questo stato d’animo, tanto che i colori in realtà scatenano una festa, resa dagli intrecci delle voci delle Foxy Ladies. “Nero Pastello”, con i sapienti arrangiamenti musicali di Graziano Beggio e quelli vocali di Roberto Castellin (entrambi anche autori del brano assieme a Foxy Ambra), unisce il pop alla musica black, la chitarra distorta ai fiati, la melodia al fraseggio soul, i contrasti alle sfumature. Alla fine del brano resta nell’aria un sapore divertente e pieno di energia, al quale è impossibile restare indifferenti. Puro marchio “Foxy Ladies”.

Il progetto delle Foxy Ladies prende avvio in una famiglia in cui la passione per la musica viene tramandata dal padre. Le tre sorelle Ambra, Federica e Sara Baccaglini scoprono presto il loro talento e si dedicano al canto ricevendo molto presto positivi riscontri ed entrando in contatto con artisti internazionali della scena gospel e soul (Tammy McCann, James Monque’d, Kelly Longmire, ed altri). La musica nera fa quindi da sfondo a questo progetto sin dagli esordi e filtra attraverso lo stile vocale delle Foxy Ladies anche quando cantano in italiano. Il loro cantare assieme avviene come un fatto naturale, vissuto prima ancora che come performance, come momento di condivisione nella quotidianità. Se le voci soliste si distinguono ognuna per timbro e vocalità, quando l’armonia vocale le unisce in una voce sola la magia si amplifica. L’intento delle Foxy è esprimere questa passione e questa unione attraverso l’intensità dei loro brani inediti, nonché attraverso il rifacimento di alcune hit memorabili (Hit the road Jack, Natural woman, Candyman, Sex Bomb, ed altre) che le hanno distinte in questi quindici anni di concerti e nelle loro apparizioni televisive.

Etichetta: Freecom

BIO

Ambra, Federica e Sara Baccaglini, in arte FOXY LADIES, sono tre sorelle venete che hanno sempre avuto come colonna sonora la black music, il soul, il gospel e il blues. Il padre le inizia alla musica giovanissime e loro non la abbandonano più. Ognuna vanta importanti esperienze solistiche, ma è solo assieme che le voci raccontano una storia unica ed emozionante. Dopo numerosissimi concerti soul e gospel fatti in più di dieci anni di carriera e due dischi all’attivo, le Foxy Ladies ottengono riconoscimenti a livello nazionale e nel 2013, nel programma di Rai 2 La vita in diretta, sono presentate come “le sorelle del canto”. Nel 2016 partecipano a The Voice of Italy nel team di Raffaella Carrà, e sono il primo gruppo vocale in assoluto nella storia del talent televisivo. Grazie al loro talento ed alla loro verve riscuotono grande successo fra il pubblico italiano e sono ospiti più volte al programma radiofonico di Radio 2 Social Club, con Luca Barbarossa, Andrea Perroni ed ospiti internazionali. Nell’autunno del 2016 esce il loro primo inedito Givin’ my best (il lunedì fa male), ma il desiderio di lasciare al pubblico altre canzoni originali dal marchio “Foxy Ladies” spinge le sorelle Baccaglini a realizzare il loro primo disco di inediti “RADIOFOXY in FM”, di cui “Nero Pastello” è il primo singolo.

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TOROMECCANICA “IL PRIMO BATTERISTA DEI NEGRAMARO” È IL NUOVO SINGOLO DELLA BAND SALENTINA

Una canzone che, omaggiando una delle più importanti band del panorama musicale italiano caratterizzata da un excursus ricco di grandi occasioni colte in maniera vincente, descrive metaforicamente il tema delle occasioni mancate.

I Toromeccanica mettono in musica la storia immaginaria di un ragazzo che per un breve periodo frequenta la band di Giuliano Sangiorgi (frontman dei Negramaro), in tempi non sospetti, senza sentirne il vero potenziale e inconsapevole del radioso futuro che da lì a poco la band avrebbe avuto. Un ragazzo come tanti che ad un certo punto decide di lasciare la band, allontanarsi, e seguire altri progetti, altri sogni. Così il filo della storia diventa rimpianto, rincorrendo i “se” i “ma” e i “perché” mentre i suoi amici cavalcano l’onda del successo. Ed è allora che si innesca un quotidiano effetto “Sliding Doors” in cui il protagonista immagina di tornare indietro e ricucire i rapporti. È la canzone che rappresenta il sogno di donare all’etere una storia e vivere delle emozioni che la stessa suscita negli occhi di coloro che la sentono, «è la canzone del dannato bisogno del musicista di essere lì sul palco a dire “Io sono qui!”».

 

Il brano è la prima coproduzione de l’etichetta “Il Paese dei Balocchi” con la “Rusty Records”, la prima in assoluto de “Il Paese dei Balocchi” che vuole costituire un ponte ideale fra il Salento e Milano per far emergere i nuovi talenti salentini.

Etichetta: Rusty Records/Il Paese dei Balocchi

BIO

La band nasce artisticamente nel 2005 ad Alezio, in provincia di Lecce con l’intento di proporre brani inediti abbracciando più stili musicali e scrivendo testi elaborati in modo da esprimere, anche tramite l’utilizzo di termini desueti, concetti nuovi e nuove forme di comunicazione. Vantano dal loro anno di formazione numerosissime esibizioni live e si sono distinti per i risultati ottenuti in numerosi concorsi, classificandosi sempre nelle prime posizioni.

Nel 2009 firmano con l’etichetta Rusty Records, e presentano alle radio il singolo “Bungalow”, prodotto da Davide Maggioni, grazie al quale ricevono il premio della critica al Festival Show 2009. Nel luglio del 2011 viene lanciato l’EP “Star System” con il singolo “L’amore ai tempi della crisi”, brano con cui la band vincerà il premio Flop Tv al PIVI 2011. Nello stesso anno con “Non Mi sbilancio (Testuggini)” sfiorano l’esibizione davanti alla giuria tecnica della Rai entrando tra i 40 finalisti di CartaSì Area Sanremo.

Nel marzo del 2012 invece pubblicano l’album “Star System – Repack”, composto da 11 brani tra cui il remix di “Bungalow” realizzato dal dj Max Robbers.

L’anno seguente, nel 2013, la band supera tutte le fasi della selezione dell’1MFestival e si esibisce sul palco del Concerto del Primo Maggio di Roma, vincendo il premio Puglia Sounds. Nel maggio 2014 lanciano “I Reggiseni Non Contengono Cervelli”, il loro nuovo singolo dal sapore raggamuffin che vede la collaborazione di Cesko, inconfondibile voce degli Après La Classe, e che rappresenta un vero e proprio spaccato dell’attuale situazione italiana, dalla politica alla televisione, per toccare il dolente tasto del mondo del lavoro. Il videoclip del brano, prodotto da Springo Film, con la regia di Federico Mudoni, viene premiato al Salento International Film Festival come “Migliore Sceneggiatura”. Il brano viene inserito nella 1MNext Compilation, raccolta riservata ad artisti emergenti che hanno calcato, negli anni, il palco del Concerto del Primo Maggio di Roma.

Nel 2015 lanciano il brano “Extremo”, singolo che anticipa l’uscita del nuovo album “L’Innocenza dei 30 anni”. Il secondo singolo, “L’estate di Hubner“, esce nell’ottobre dello stesso anno, e vede la collaborazione in video di Dario Hubner, capocannoniere della Serie A 2001-2002.

Il 10 Giugno 2016 esce in radio il singolo “Un giorno memorabile”, brano prodotto da Rusty Records che, per quanto riguarda le pubblicazioni discografiche, segna la fine del ciclo “L’innocenza dei 30 anni”.

Nel mese di Dicembre 2016 la band firma un contratto discografico che segna l’inizio di una coproduzione tra le etichette indipendenti “Rusty Records Italia” (MI) ed “Il paese dei Balocchi Records” (LE).

Attualmente i Toromeccanica sono impegnati nella produzione del terzo album alternando sessioni in studio e concerti live. L’uscita è prevista per l’estate del 2017.

Contatti e social:

Facebook: www.facebook.com/toromeccanicaofficial

Facebook Rusty Records: www.facebook.com/RustyRecordsItaly

Sito: Rusty records: www.rustyrecords.net

Facebook Il Paese dei Blaocchi: www.facebook.com/ilpaesedeibalocchirecords

Sito Il Paese dei Balocchi: www.ilpaesedeibalocchirecords.it 

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VITTORIO DE SCALZI “L’ATTESA” È IL NUOVO SINGOLO DEL FONDATORE DELLO STORICO GRUPPO NEW TROLLS

Il cantautore genovese torna in scena con un brano evocativo ispirato al suo mare e prodotto dal cantautore Zibba, suo conterraneo, celebrando i 50 anni di carriera.

Il brano, come si evince dal titolo stesso, parla dell’attesa di un ritorno: descrive una mancanza di gesti, di quotidianità, di piccole importantissime cose che insieme compongono il sentimento. Scritto su un’onda emotiva sconosciuta, la canzone nasce scrutando il mare della sua Genova, proprio là dove si vuol buttare lo sguardo all’orizzonte, ma le onde ti portano indietro malinconie. Abbinare poi i fiori – come si legge nel testo – alle emozioni, per colorarle e profumarle è un tentativo di spazzare via i rimpianti. Il brano è stato prodotto da Zibba e l’arrangiamento con la fisarmonica studiato proprio per conferire una componente evocativa.

https://www.youtube.com/watch?v=5WM8qzCDIHw

Il 2017 segna i 50 anni di onorata carriera di Vittorio De Scalzi, ma anche di ispirazioni continue, tra musica e parole, per uno dei compositori, autori, cantanti italiani che della sua ricerca ha fatto un progresso, anzi un “prog”. Per celebrare questo importante traguardo l’artista terrà un concerto-evento con grandi ospiti presso il Teatro San Carlo di Napoli il prossimo 15 maggio.

BIO

Fondatore del complesso I Trolls insieme a Pino Scarpettini. Nello stesso anno debutta come solista, in un disco realizzato per l’etichetta discografica ARC, dal titolo “Vietato ai maggiori di pochi anni”. Nel 1967, terminata l’esperienza dei Trolls, costituisce una nuova formazione, denominata appunto New Trolls, e con questa getta le basi per una proficua carriera, caratterizzata sin dall’inizio dall’intento di concentrarsi su un repertorio inedito originale, evitando di proporre cover di artisti stranieri come ancora si usava all’epoca. Componenti del complesso oltre a De Scalzi sono Nico Di Palo (chitarre), Gianni Belleno (batteria), Giorgio D’Adamo (basso) e Mauro Chiarugi (tastiere). Nello stesso anno la band apre i concerti della tournée italiana dei Rolling Stones e suona in jam session con musicisti del calibro di Stevie Wonder.

Contemporaneamente De Scalzi si impegna nel lavoro di ricerca sulla musica popolare genovese, scrivendo in quegli anni canzoni dialettali parte del patrimonio culturale della sua città. Con la collaborazione di Fabrizio De André e del poeta Riccardo Mannerini, compone i brani del primo album dei New Trolls, “Senza orario senza bandiera”, di cui Mannerini è autore dei testi e il musicista arrangiatore e produttore. L’ LP sarà tra i primi esperimenti di concept album italiano.

Vittorio De Scalzi è autore di molte canzoni di successo della band (da “Visioni” a “Una miniera”, a “Quella carezza della sera”). Ha composto anche canzoni per Mina e per Ornella Vanoni. Tra i brani scritti per altri interpreti, quelli contenuti nell’album “Tutti i brividi del mondo” di Anna Oxa.

In qualità di tastierista e cantante dei New Trolls, De Scalzi ha partecipato a otto edizioni del Festival di Sanremo. Nell’edizione del 1996 la band partecipa in coppia con Umberto Bindi interpretando la canzone “Letti”, di cui quest’ultimo è autore con Renato Zero.

Un altro filone importante è rappresentato dal Suonatore Jones, un tour perlopiù incentrato sulle sue collaborazioni con l’amico e collega conterraneo Fabrizio De André. La relativa scaletta contiene la riproposta dell’album “Senza orario senza bandiera”, scritto con De André e Riccardo Mannerini, più altri brani dei New Trolls e alcuni brani originali dello stesso De André, che nella sua prima tournée (19751976) era stato supportato da una band composta da alcuni componenti dei New Trolls (Ricky Belloni, Gianni Belleno, Giorgio D’Adamo e Giorgio Usai).

Nel 1973 De Scalzi ha partecipato al disco collettivo “L’Arca”: le due canzoni da lui cantate sono state pubblicate poi sul 45 giri Le api/La foca con la denominazione Vittorio dei New Trolls e sul lato B canta anche Franco Gatti dei Ricchi e Poveri.

Nel 2001, in qualità di solista, supportato dall’Orchestra Filarmonica di Torino diretta da Maurizio Salvi ha realizzato un primo album dal vivo dal titolo “Concerto grosso riuscito esperimento di fusione fra rock e classica; il disco, costituito da brani di repertorio dei New Trolls è stato distribuito in allegato al quotidiano La Stampa.

Nel 2007 realizza il live “Trilogy” per i New Trolls, nel 2011 il nuovo Concerto Grosso n°3 e nel 2013 a preso parte al “Ceará Itália Festival” 2013. 

Nel 2008 ha inciso un disco realizzato interamente in dialetto genovese, “Mandilli”, pubblicato da Aerostella (l’etichetta di Franz Di Cioccio) distribuito da Edel Music.

Nel 2011 ha pubblicato l’album “Gli occhi del mondo”, realizzato mettendo in musica, con la collaborazione di Marco Ongaro, alcune poesie di Riccardo Mannerini.

Nel 2012 fa parte del super gruppo Artisti Uniti per Genova per il progetto benefico “Ora che”, brano scritto da Max Campioni, Arrangiato da Lauro Ferrarini, prodotto da Verdiano Vera e realizzato per raccogliere fondi per l’alluvione di Genova del 4 novembre 2011, che insieme a Vittorio De Scalzi vede la partecipazione di numerosi musicisti e cantanti della scena musicale genovese. Nel 2016 è ospite del tour di Renato Zero ed ha curato la direzione artistica del “Fire Music Festival” di Napoli nel 2017.

Non da ultimo, sempre in attinenza alla sua regione, De Scalzi ha firmato anche l’Inno ufficiale della Sampdoria, squadra del cuore a cui ha dedicato un album intero che, scritto nel 1991, vede tutt’oggi i giovani tifosi cantare a squarciagola “in gradinata” uno dei brani di punta del disco, “Lettera da Amsterdam”.

Contatti e social

Sito www.vittoriodescalzi.org

Facebook www.facebook.com/vittoriodescalzipage/?fref=ts

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

06 3225044 – 328 4112014

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PromoRadio-Tv: L’AltopArlAnte: Cristina Poletti

338 5224133

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ZuiN “FANTASMI” È IL DIROMPENTE SINGOLO DI LANCIO DEL CANTAUTORE ROCK MILANESE

La canzone è un incoraggiamento a seguire i propri istinti, le proprie passioni a dispetto di chi cerca di convincerti che il giusto sia altrove.

Fantasmi” è un viaggio dentro e fuori se stessi: i FANTASMI sono tutto ciò contro il quale siamo costretti a lottare ogni giorno, sono le persone che siamo costretti ad assecondare, sono le paure con le quali dobbiamo imparare a convivere. L’uomo in quanto tale è un essere insicuro di natura e ricerca nelle persone delle conferme per capire se la strada che sta percorrendo è quella giusta.

«Il FANSTASMA di questa canzone è quello che dà importanza solo al lavoro, quello che subdolamente cerca di convincerti che il giusto è in quello che lui crede sia meglio per te. Sorridi al fantasma ma ascolta la tua voglia». ZuiN

Radio date: 19 maggio 2017

Etichetta: Volume! Discografia moderna

BIO

ZuiN è un progetto nato nel maggio 2016 da un’idea dell’ex frontman della band indie rock Ninfeanera. ZuiN è nato con la voglia di raccontare storie, sentimenti e sensazioni che parlassero in prima persona. Fin da subito per ZuiN inizia un never-endig tour, chitarra e voce, che lo porta a suonare su palchi come Carroponte, Parco Tittoni Desio, Santeria Social Club come supporter di artisti punta della scena musicale indipendente italiana (Umberto Maria Giardini, Alessandro Fiori, Daniele Celona, L’orso ecc.).

Dopo qualche mese di attività live e di intensa scrittura inizia la collaborazione artistica con Claudio Cupelli che inizierà a seguire ZuiN come produttore artistico e co-arrangiatore dei brani. Un cantautorato italiano graffiante, ricco di pathos ed energia emotiva si fonde con arrangiamenti moderni, una forte ricerca dei suoni tipica di produzioni anglo-americane. Nell’aprile 2017 partecipa alla finale di Special Stage in Santeria Social Club a Milano, un form di OFFICINE BUONE – associazione che porta musica e cucina negli ospedali di tutta Italia -, ricevendo il Premio Social per il secondo classificato assegnato dalla giuria di qualità composta da Caterina Caselli, Mara Maionchi, Alberto Salerno, Fortunato Zampaglione.

Sempre ad aprile partecipa alla finale della prima edizione del contest per emergenti “MEMO Live” ideato dalla Direzione Artistica del locale nella persona di Antonio Vandoni e da Mescal, L’AltopArlAnte, All Music Italia, MEI. Il brano “Fantasmi” farà parte della compilation digitale che raccoglie tutti i pezzi in gara dei finalisti del concorso e che sarà prodotta dalla Mescal.

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CORTEX “BBLUES” È IL NUOVO SINGOLO ESTRATTO DALL’ALBUM “MI SENTO INDIE”

Con la partecipazione del cantautore Bianco (nei cori) e di Riccardo Parravicini (nel mixaggio), il musicista triestino presenta un brano provocatorio in chiave blues.

Bblues è un gioco di parole una visione dei vizi, costumi ed usanze degli italiani all’italiana interpretati da Cortex in chiave blues.

 

Mi sento indie” è l’ultimo lavoro in studio di Cortex registrato a Trieste con l’aiuto di Abba-Zabba e mixato a Torino presso M.a.m. studio da Riccardo Parravicini. Nel disco, dove tutti gli strumenti sono suonati dallo stesso cantautore, si evidenzia un interessante featuring con Alberto Bianco che sbuca come ospite nella prima canzone del disco.

ETICHETTA: IRAMRECORDS E RADIOCOOP

BIO

Il progetto CORTEX nasce nel 2007 con l’uscita del primo disco omonimo per l’etichettaudinese Arab Sheep. Nel 2008, suonando al Piper di Roma, alla finale del Tour Music

Fest, viene notato da MOGOL che lo premia per i testi, assegnandogli una borsa di studio al C.E.T. Nel 2010 – 2011 si dedica ad auto-produzioni sul web e a suonare dal vivo. Nel 2013 esce Cinico Romantico per Maninalto! Records di Milano, viene definito cantatore blues Lo-Fi ottenendo buone critiche dalla stampa dal web e dalle radio, ad ottobre 2013 viene scelto come artista della settimana da MTV New Generation.

Nel 2014 apre i concerti di Tonino Carotone e suona all’After party del concerto di Manu Chao. A Settembre riceve il premio Superstage al Mei di Faenza come miglior artista emergente dell’anno. Nel 2015 registra il suo terzo album che viene scelto assieme agli elaborati di altri 10 artisti italiani da IRMA Records, in collaborazione con Radio COOP, per far parte della collana “mi sento indie” distribuita in tutta Italia in esclusiva per le librerie Coop. L’album esce ad aprile 2016. Nel 2016 è impegnato in più di 50 live in tutta Italia; a Giugno viene premiato come artista emergente dell’anno in occasione dell’anteprima della festa della musica tenutasi a Mantova e riceve nuovamente una borsa di studio da parte di MOGOL. Vince il premio miglior cover al “Premio Bruno Lauzi Anacapri” per il pezzo il Poeta, alla finale canta con Ron, Fasano e tutti gli ospiti della serata Johnny il Bassotto di Bruno Lauzi. A Settembre apre il concerto di Daniele Silvestri al nuovo MEI 2016. A Novembre vieni invitato da Radio ohm ed il comune di Trino Vc al teatro comunale per tenere un concerto di ludo musica con i bambini. A Febbraio 2017 frequenta il C.E.T. di MOGOL specializzandosi ulteriormente nel campo della composizione.

CONTATTI & SOCIAL:

Sito: www.cortex-music.com

Facebook: www.facebook.com/Cortex-482564491754748/

Youtube: www.youtube.com/user/enricocortex

Soundcloud: soundcloud.com/enricocortex

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RAI Uno Stanotte a Venezia, il nuovo viaggio notturno di Alberto Angela

Stasera in onda su Rai 1 nuovo viaggio notturno di Alberto Angela: “Niente Venezia da cartolina raccontiamo i suoi silenzi”

Ospiti Uto Ughi, Giannini, Parmitano “per coglierne tutta l’unicità”

Uto Ughi racconta Vivaldi dalla platea del teatro La Fenice, Giancarlo Giannini vestito come Carlo Goldoni attraversa la città e la commenta, l’astronauta Luca Parmitano la osserva dall’alto, svelandola nella sua unicità e fragilità. Stanotte a Venezia – quasi una citazione di Una notte a Venezia, fiabesca ed erotica operetta di Johann Strauss – è dopo le puntate dedicate al Museo Egizio di Torino, a Firenze, al Vaticano, la nuova tappa del viaggio televisivo di Alberto Angela, in onda stasera su Rai 1 alle 21.20. L’autore l’ha presentata nella più splendida tra tutte le sedi RAI: a Palazzo Labia, nel salone affrescato da Giambattista Tiepolo.

Quale periodo storico copre la vostra ricostruzione?

“Dalla fondazione della città, mostrando dei reperti archeologici conservati a Torcello, fino al Settecento di Casanova e Goldoni”.

Che muoiono tutti e due non a Venezia, di cui è ormai iniziata la decadenza: nel Settecento finisce la millenaria storia della Serenissima Repubblica.

La contemporaneità e i suoi problemi – l’eccesso del flusso turistico, l’inquinamento della Laguna, il rischio rappresentato dalle Grandi Navi – come vengono affrontati?

“Non spetta a me affrontarli, non è il mio mestiere. Abbiamo scelto la notte perché di notte si può rintracciare il vero e misterioso significato di Venezia e ancora di più appare la sua unicità, il suo essere un bene da tutelare, un lascito senza eguali da consegnare a chi verrà dopo di noi”.

Che cosa distingue il vostro programma da una cartolina illustrata, o da un trailer promozionale di cui la città non sembra avere bisogno?

“Il linguaggio del silenzio. Gli scorci segreti. La calma notturna che passeggiando – preziosa caratteristica veneziana – ti permette di ritrovare te stesso”.

Parsifal a Venezia” è il titolo di un romanzo, lui lo chiamava “un diario dell’anima”, del direttore d’orchestra veneziano Giuseppe Sinopoli. Anche in questo caso, un racconto tutto notturno, dominato dal piacere di perdersi nel labirinto senza uscita delle calli, dei campielli, delle fondamenta, dove Oriente e Occidente si incontrano di continuo. Dopo questa esperienza quale la sua impressione della città?

“Venezia è stata una sfida. Creare una città tra il mare e la laguna, piccola e indifesa, e farla diventare uno Stato, potente e temuto. Quali leggi la governavano, quale strategia aveva la sua classe dirigente? Il coraggio dei mercanti e degli esploratori, la nobiltà degli uomini e delle donne che l’hanno creata a fatta prosperare, la sua arte e la sua economia. Sono queste le traiettorie del nostro racconto, proposte anche con immagini spettacolari, realizzate dal personale RAI”.

Perché la scelta di far apparire Marco Polo, vecchio, al momento di fare testamento?

“E’ stato un uomo di un’audacia incredibile, spesso incompreso, anche se aveva vinto la sfida impossibile del viaggio di andata e ritorno in Cina. E’ un episodio commovente del nostro programma: lui, ormai morente, vuole lasciare degna memoria di sé”.

Venezia, città decadente o città splendente? Passato o futuro?

“Tutelare il passato per costruire il futuro. La grandezza di Venezia, credo, è stata resa possibile perché ha sempre giocato come una squadra, a vantaggio della comunità e non dei singoli”.

Fonte: La Stampa

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VALLANZASKA “QUANDO È GATTA”

Una canzone a Kilometro-0, VeganFriendly and Cruelty Free”

Il ritmo in levare dei Vallanzaska si mescola a un sound più pop-rock, dando vita a un brano ironico e leggero che tratta l’erba in tutte le sue forme. Un viaggio scherzoso fra i luoghi comuni sul giardinaggio per affrontare il tema della legalizzazione in maniera divertente, con un ritornello che è un tipico tormentone alla “Vallanza”

In “Quando è gatta” si trovano immancabili lo ska e l’ironia, due mondi che contraddistinguono da sempre lo stile della band milanese, ma questo brano preannuncia qualcosa di più. Sonorità pop-rock e una scrittura pulita si affacciano all’orizzonte segnando un nuovo fronte della ricerca artistica dei Vallanzaska.

Il video è stato girato in un vivaio nei dintorni di Milano e racconta tra fiction e realtà lo stralunato e botanico mondo dei Vallanzaska. Una dichiarazione d’amore alla musica, alle piante e alla loro bellezza. La regia è di Davide Romagnoni.

Quando è gatta” è il primo singolo estratto dal nuovo disco in arrivo in autunno. Con “L’orso giallo” – questo è il titolo del prossimo album – i Vallanzaska affrontano il tema dell’ansia, uno dei motori del mondo contemporaneo.

Freschi dei festeggiamenti per i 25 anni di attività, la band lavora a un album che non è una “minestra riSKAldata” ed è pronta a rimettere in discussione il sound, gli arrangiamenti, lo stile, la scrittura delle canzoni, scegliendo anche un’insolita copertina firmata dal cantante.

Radio date singolo: 26 maggio 2017

Pubblicazione album “L’orso giallo”: settembre 2017

Etichetta discografica: Maninalto! Records

BIO

I Vallanzaska sono un gruppo storico italiano, pionieri della musica ska punk e attualmente una delle ska band più famose d’Italia. Attivi dal 1991, hanno pubblicato 10 album in studio e varie hit di successo come “Cheope”, “Reggaemilia”, “Boys from Comasina”, “SisisiNonono”, “Spaghetti ska” e “Generazione di fenomeni”, tutti brani ballatissimi nelle discoteche rock e utilizzati per sigle tv e colonne sonore. “L’orso giallo” è il titolo del nuovo album, in uscita per Maninalto! Records.

I Vallazaska sono: Davide Romagnoni (Dava) voce, Lucio Contini (Lucius) chitarra, Christian Perrotta (Skandi) tastiera, Luca Specchio (Spekkio) sassofono, Andrea Vagnoni (Vanny) basso, Francesco Piras tromba, Davide Bini batteria.

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