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9 Luglio 2016

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Incentivimpresa: il sito leader per la Finanza Agevolata si rifà il look

“Incentivimpresa – Consulenza in Finanza Agevolata” è il punto di riferimento per chiunque cerchi informazioni sulla finanza Agevolata e sui Finanziamenti a Fondo Perduto. Da Aprile 2016, il sito che ha aiutato migliaia di Start Up, giovani ed imprese ad orientarsi nel mondo della finanza pubblica, si è rifatta il look con una nuova veste grafica, un look più moderno e nuovi contenuti.

Realizzato da un team di esperti, il sito viene costantemente tenuto aggiornato con notizie ed articoli sui nuovi Bandi a disposizione e sulle opportunità offerte da questo mondo. I visitatori possono consultare articoli che descrivono nel dettaglio i bandi rilasciati e i requisiti per accederci. I finanziamenti a fondo perduto possono infatti essere un’ottima occasione per le imprese, Start Up oppure per i giovani (che vogliano mettersi in proprio) per ricevere contributi per finanziare o espandere le loro idee imprenditoriali. E’ possibile mettersi in contatto (in maniera completamente gratuita) con un team di esperti di Finanza Agevolata, tramite form diretto oppure ricevere le notizie più recenti iscrivendosi alla Newsletter completamente gratuita (e ricevendo una video guida gratuita).  Il sito nella sua nuova versione si arricchisce anche di una sezione F.A.Q. per spiegare cosa siano i contributi e le agevolazioni a fondo Perduto, e quali i dubbi più frequenti di chi si approccia per la prima volta a questo mondo.

Incentivimpresa inoltre offre servizi di consulenza che includono: Studio di Fattibilità (per avere un piano di tutti i finanziamenti e contributi pubblici esistenti adatti alla propria specifica situazione), Business Plan (per presentare un progetto imprenditoriale agli istituti di Credito) oppure Assistenza nella Rendicontazione (per la fase post-finanziamento).

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Giulianello: liberata la cagnolina abbandonata in casa da 10 giorni

È la triste storia a lieto fine di Gaia, tratta in salvo da un’abitazione della frazione di Cori, grazie all’intervento provvidenziale della Polizia Locale e dei Vigili del Fuoco, su segnalazione di un residente insospettito.

Era chiusa in un appartamento in via Menotti, a Giulianello, da almeno dieci giorni, al caldo torrido, con una bacinella d’acqua sporca e in pessime condizioni igieniche. È questa la triste storia, per fortuna a lieto fine, di Gaia, una meticcia di taglia medio-grande di 2/3 anni abbandonata in casa dal suo padrone.

Ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati i vicini che da qualche giorno udivano la cagnolina guaire insistentemente, cosa comunque non inconsueta data sua estrema vivacità. Gaia però da alcune ore aveva iniziato ad abbaiare sempre più flebilmente, finché aveva smesso di dare segni della sua presenza.

Per questo motivo ieri sera (venerdì 8 Luglio) intorno alle 19, uno dei residenti, che ha preferito mantenere l’anonimato, insospettito da quell’insolito e prolungato silenzio, ha informato le due agenti di Polizia Locale di Cori in servizio, il M.llo Lidia Cioeta e Federica Paliani, che hanno avviato le prime indagini, raggiunte e coadiuvate dal Com., Cap. Alessandro Cartelli.

Tempestivo anche l’intervento delle Fiamme Rosse del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma di stanza a Velletri, immediatamente allertati dalla Municipale di Cori. Giunti sul posto i vigili del fuoco sono entrati nell’abitazione dalla finestra del balcone. Gaia era viva, seppur visibilmente denutrita; era stesa su un divano, immersa in un lago di escrementi dal tanfo irrespirabile. Guardava incredula i suoi salvatori con quegli occhioni neri ormai senza speranza.

Una scena toccante, oltre che raccapricciante. I presenti le hanno prestato le prime cure, rifocillandola e sistemandole il pelo per quel che possibile, prima di essere trasferita al canile sanitario di Pomezia, dove si trova ora in attesa di un possibile affidamento. Il proprietario, irreperibile, è stato invece denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di abbandono e maltrattamento di animali.

Marco Castaldi

Addetto Stampa & OLMR

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Conca dei Marini: ..incostieraamalfitana.it premia Blandizzi

Lunedì 4 luglio, a Conca dei Marini, ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo premia il cantautore Lino Blandizzi che per l’occasione ha presentato alcuni brani del suo nuovo album “Da noi in Italia”. Nel Decennale dell’evento, presieduto dal Sindaco Gaetano Frate, un premio speciale, per una vita dedicata con passione alla musica, ad un’artista che ha sempre sottolineato nelle sue canzoni i vari aspetti sociali e temi di grande attualità, di recente ha ricevuto anche il premio “L’Iguana” dedicato a Anna Maria Ortese. In questo luogo storico della chiesa di Santa Rosa, situata in uno dei panorami indimenticabili della costiera, dopo il concerto di Blandizzi è stato presentato anche il libro “Napoli in love”, 37 gli scrittori: Piero Antonio Toma (curatore dell’opera), Maurizio de Giovanni (che ha firmato la prefazione), Vincenza Alfano, Pino Aprile, Alfonso Artiaco, Sergio Attanasio, Carmine Aymone e Michelangelo Iossa, Giulio Baffi, Mario Brancaccio, Armando Brunini, Yvonne Carbonaro, Valerio Ceva Grimaldi, Ermanno Corsi, Rossella Del Prete, Vittorio Del Tufo, Renata De Lorenzo, Elsa Evangelista, Antonio Filippetti , Gino Giaculli, Mauro Giancaspro, Peppe Iannicelli, Paolo Jorio, Anna Maria Laville, Ugo Leone, Anna Paola Merone, Raffaele Messina, Ugo Piscopo, Aldo Putignano, Patrizio Rispo, Martin Rua, Pietro Treccagnoli, Antonio Tricomi e Giorgio Verdelli,  Stefano Valanzuolo, Gianni Valentino, Nando Vitali. Ad intervistare alcuni degli scrittori intervenuti Alfonso Bottone, direttore organizzativo della manifestazione. Un libro multimediale, che oltre a essere letto consente di essere ascoltato come un audiolibro, anche da non vedenti, grazie alle voci degli attori Peppe Celentano e Gabriella Cerino, e del cantautore Lino Blandizzi che interpreta due canzoni, una dedicata a Napoli e l’altra alla salvaguardia dei beni culturali e artistici.

 

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Le piadinerie a Riccione: la rinnovata tendenza di cenare easy

La cittadina di Riccione racchiude al suo interno una lunga serie di anime, in grado di convivere in maniera pacifica e produttiva. In uno scenario come questo, bisogna saper scegliere dove mangiare a Riccione, con diverse opportunità tra le quali selezionare quella giusta.

Nel corso degli ultimi anni, un ruolo di primo piano è stato assunto dalle cosiddette piadinerie, con la chance di gustare uno dei piatti tipici della riviera romagnola con grande felicità. Le chances per pranzare e cenare in maniera molto easy non mancano assolutamente in una località che punta tutto su un mare cristallino e su spiagge nelle quali la movida notturna è di casa. Vediamo quali sono i locali di questo tipo in grado di accogliere la maggiore quantità di clienti, con cibo prelibato e location di altissimo livello.

La nostra breve rassegna si apre con Il Vicolo, situato nella centralissima via Latini al numero civico 11. In realtà questo negozio è conosciuto anche per le pizze di buonissima qualità, anche se le piadine non sono assolutamente da meno, anzi. Il suo punto di forza è senza ombra di dubbio rappresentato dalla capacità di realizzare piadine con tutti ingredienti rigorosamente biologici, con un impatto più che positivo per la salute di chi le assume. Lo staff non mira a creare pietanze speciali e molto differenti rispetto alla massa, ma predilige la bontà fatta con passione e cuore. Il tutto in un ambiente semplice ed accogliente per ogni cliente. Un’ottima scelta per chi deve scoprire dove mangiare a Riccione.

Un’altra buona opportunità è costituita dall’altrettanto rinomato Conni Express, con la location posta in viale Corridoni 4. Si tratta di una piadineria perfetta soprattutto per l’asporto, con un servizio estremamente rapido e molto apprezzato da una vasta clientela. Da segnalare anche l’ambientazione resa più suggestiva dalla vicinanza al Mare Adriatico, che rende il luogo più interessante anche sotto l’aspetto paesaggistico.

Proseguiamo con la Pizzeria del Viale, altro luogo molto eclettico che può risolvere il dubbio su dove mangiare a Riccione. Situato in viale Ceccarini 112, il locale punta sull’utilizzo di eccellenze culinarie provenienti da tutta Italia. Anche in questo caso abbiamo a che fare con un negozietto che annovera anche la classica pizza tra le sue specialità, oltre alla sua capacità di essere a misura di cliente.

Va molto forte anche la Piadineria Riccionese, dalla cui denominazione già si intuisce quale può essere il suo fiore all’occhiello. Il locale di via Castrocaro 17 punta maggiormente su un vantaggioso rapporto tra qualità e prezzo ed è uno dei più apprezzati in assoluto dagli utenti di Trip Advisor. Oltre alle piadine, molto amati sono anche i gustosi rotolini alla Nutella, in grado di conferire al locale un significato ancora più profondo e un’autorevolezza maggiore. Straordinari anche gli ingredienti DOP con i quali vengono farcite le piadine, oltre a piatti da rosticceria di primissima qualità.

Segnaliamo inoltre Gusto Piadinerie, posto in via Dante numero 46 e diventato col passare degli anni un autentico fulcro della ristorazione locale. Ogni cliente ha la possibilità di costruirsi la propria piadina, scegliendo gli ingredienti desiderati ed escludendo gli elementi ai quali si è intolleranti. Un luogo molto accogliente, nel quale si può gustare una piadina artigianale a cinque stelle. Molto apprezzata anche la cordialità di uno staff esperto del settore. Un autentico gioiello della riviera romagnola.

Ce n’è davvero per tutti i gusti e per qualsiasi esigenza culinaria. Ciò che conta è scoprire dove mangiare a Riccione e selezionare il luogo maggiormente adatto. Le opportunità sono moltepici e Riccione dimostra di eccellere nel particolare della piadina romagnola, un piatto tipico che ognuno di noi deve assaggiare almeno una volta nella vita.

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Interoute è tra i Leader nel Gartner Magic Quadrant per la categoria Managed Hybrid Cloud Hosting in Europa

Interoute si è posizionato tra i Leader del Quadrant per il terzo anno consecutivo

 

Interoute, operatore proprietario della più grande piattaforma di servizi cloud  e uno dei network più estesi in Europa, ha annunciato oggi di essere stato posizionato tra i Leader all’interno del Managed Hybrid Cloud Hosting Magic Quadrant di Gartner, Europa, rilasciato il 28 giugno 2016. Il Magic Quadrant di Gartner è un’analisi annuale sulle società di hybrid cloud managed hosting e sulla qualità della loro offerta di servizi.

 

Interoute ha integrato le 16 zone di Virtual Data Center (VDC) all’interno della propria rete privata in fibra da 70.000 km, per creare una piattaforma globale di servizi cloud che abbia capacità di rete sia pubblica che privata. Nel corso dell’ultimo anno, Interoute ha ampliato la propria piattaforma cloud in Europa e aggiunto un nuovo nodo a Istanbul. L’azienda ha, inoltre, esteso la propria presenza globale in Asia, con un nuovo nodo VDC a Singapore.

 

Nel commentare questo importante riconoscimento, Matthew Finnie, CTO di Interoute, ha affermato: “Siamo estremamente orgogliosi di essere stati nominati ancora una volta Leader in Europa all’interno del Magic Quadrant di Gartner dedicato al Managed Hybrid Cloud Hosting. Crediamo che questo riconoscimento confermi come la nostra piattaforma cloud globale sia tra le migliori per affrontare le sfide nel campo dell’ICT di aziende nazionali ed internazionali che operano in Europa. Le aziende di tutto il mondo stanno guardando al digitale per trasformare il proprio business, e la piattaforma di networked cloud di Interoute è in grado di integrare al meglio i sistemi IT legacy e digital in modo da poter accelerare questo processo. L’obiettivo è portare le applicazioni business critical in prossimità dei propri utenti, su scala nazionale, paneuropea e globale”.

 

Il report di Gartner, stilato dagli analisti Tiny Haynes, Gianluca Tramacere e Gregor Petri afferma che:

“I servizi relativi alle infrastrutture hosting stanno evolvendo, e ora includono sia i provider di soluzioni cloud hyperscale, sia i fornitori che dispongono di data center proprietari in Europa al fine di soddisfare la richiesta di sovranità dei dati all’interno di un ambiente computing più agile. I servizi gestiti di cloud hosting ibrido rappresentano la costante evoluzione del cloud tradizionale e del mercato del managed hosting, mentre le influenze del cloud IaaS continuano a trasformare il comportamento e le aspettative dei buyer”.

 

Gartner classifica come “Leader” quelle aziende “in grado di dimostrare una presenza solida e stabile in questo mercato, di innovare frequentemente i prodotti già esistenti e di saper andare incontro alle esigenze di classe enteprise. Queste aziende hanno dimostrato la propria competenza tecnica e la capacità di fornire servizi ad una vasta gamma di clienti. Infine, i Leader affrontano casi d’uso multipli con soluzioni stand-alone o integrate.”

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Matematica, Inglese, Italiano: quanto spendono le famiglie per le ripetizioni dei figli Fino a 19 euro all’ora per le materie scientifiche, 13 euro per l’inglese. Solo le ripetizioni di materie…

La scuola è finita, ma non tutti sono stati promossi e da adesso a settembre fiorisce il mercato delle ripetizioni. Ma quanto si spende per far aiutare nello studio i propri figli? Quali sono le materie più care? Secondo un’indagine condotta da ProntoPro.it, portale che mette in contatto domanda e offerta di lavoro professionale e artigianale, guardando alla tipologia di materia in cui si desidera prendere lezioni privatamente, i costi maggiori sono legati alle ripetizioni di materie scientifiche (18 euro in media). Rafforzarsi invece nella lingua inglese può costare mediamente, a livello nazionale, 13,50 euro all’ora. Una lezione di matematica per le medie e superiori raggiunge un prezzo medio di circa 12 euro. Fanalino di coda della classifica, le materie umanistiche, per cui “bastano” poco meno di 10 euro all’ora.

Esiste un’evidente forbice tra il Nord e il Sud del nostro Paese e per quanto riguarda sia le materie scientifiche che quelle umanistiche, Milano è la città più costosa per prendere ripetizioni; nel capoluogo meneghino occorrono in media circa 23 euro per una lezione di carattere scientifico (contro una media nazionale di poco più di 18 euro), mentre per una di ambito umanistico si arriva a 12,50 euro (dove la media italiana si attesta sui 10 euro circa). Le cose non vanno meglio a Bologna, dove per una lezione di fisica o matematica si spendono in media poco più di 22 euro all’ora e per una umanistica circa 12 euro.

Più aumenta il livello di studio più crescono i costi per le ripetizioni; sempre a Milano studiare privatamente matematica costa in media 24 euro (contro una media nazionale di 19 euro) se si è all’Università, mentre per un liceale la cifra si “ferma” appena sotto i 16 euro (vs. media nazionale di 12 euro). Giocano alla pari città come Genova, Roma e Perugia, dove i costi si mantengono in linea sia per le lezioni di matematica per universitari – 23 euro – sia per quelle per liceali (15 euro circa).

È invece meno oneroso, almeno in termini economici, essere studenti con bisogno di aiuto al Centro-Sud: per colmare le proprie lacune nelle materie scientifiche, uno studente di Napoli arriva a spendere circa 10,50 euro all’ora; cifra che quasi si dimezza se la carenza è relativa a una materia afferente all’ambito umanistico (5,50 euro). Anche per le ripetizioni di matematica di livello universitario e scolastico le città meridionali si rivelano più “convenienti”: è sempre Napoli a guidare la lista delle province più economiche (11 euro per una lezione di tipo universitario, 7 euro per una di ambito umanistico), seguita da Catanzaro, L’Aquila e Potenza.

Qualche curiosità? Per lo studio della lingua di Shakespeare occorre andare in Abruzzo: nessun altro capoluogo è in grado infatti di competere con L’Aquila e i suoi 9 euro circa a lezione, soprattutto Venezia, dove occorre spendere più del doppio.

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Aria condizionata, tende da sole e zanzariere: per preparare la casa al caldo estivo gli italiani spendono in media 2.000 euro

Nell’ultimo mese le prenotazioni online per l’installazione di impianti di climatizzazione aumentano del 55%

L’estate si sta avvicinando a grandi passi e, per adattare le loro case all’ondata di caldo in arrivo, gli italiani mettono mano al portafogli. Da un’indagine condotta da ProntoPro.it è emerso che fra l’installazione di impianti di climatizzazione, tende da sole e zanzariere gli italiani spendono in media 2.000 euro.
Coloro che desiderano che gli ambienti della propria casa siano sempre climatizzati e deumidificati crescono e, nel solo ultimo mese, le richieste per questo tipo di intervento sono aumentate del 55%. Per un appartamento di 70 metri quadrati, sempre secondo i dati di ProntoPro.it, la spesa media da mettere in conto per installare un impianto di climatizzazione è pari a 795 euro.
I costi però, possono variare molto; a Roma ad esempio salgono di oltre il 70% rispetto a quelli sostenuti nel resto d’Italia, mentre a Catanzaro scendono del 40%. In linea con la tendenza nazionale, le città di Aosta, Torino e Genova in cui si spendono rispettivamente 790 euro, 855 euro e 865 euro.
Ad incoraggiare l’installazione dei condizionatori i bonus fiscali che permettono di detrarre in 10 anni fino al 65% della spesa sostenuta grazie al cosiddetto ecobonus o conto termico. Ma gli italiani non si limitano ai soli condizionatori e scelgono anche altri strumenti per evitare la calura estiva.
Se si ha un terrazzo di cui godere, il primo è senza dubbio il montaggio di tende da sole, in questo caso la spesa media (ma anche la frescura) è inferiore a quella per un impianto di condizionamento termico, dato che i costi per una sola tenda si aggirano intorno ai 710 euro e le città in cui conviene di più sono tre: Trieste, Potenza e Catanzaro in cui si arriva a spendere fino al 50% in meno che nel resto della Penisola.
Se le tende da sole possono proteggerci dal caldo di giorno, le zanzariere diventano uno strumento indispensabile soprattutto di notte e la loro installazione, per fortuna, è in genere piuttosto conveniente; per il solito immobile tipo, in Italia si spendono in media 500 euro. Le città in cui i costi salgono notevolmente sono Roma, Milano e Firenze dove si arriva a spendere rispettivamente 810 euro, 745 euro e 740 euro.
Per quanto strano possa sembrare, anche le tende da sole e le zanzariere beneficiano delle detrazioni fiscali quantificate nel 65% della spesa sostenuta e vengono scelte da un numero sempre maggiore di persone perché permettono un risparmio notevole anche in termini di spesa energetica.
A dominare la classifica delle città in cui costa di più preparare la casa al caldo estivo è Roma, nell’Urbe concedersi tutte e 3 le installazioni costa 3.360 euro, a seguire si trovano Milano in cui si spendono 3.085 euro e Firenze in cui per rinfrescare un appartamento sono necessari 2.420 euro.

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Posti auto, tecnologie robotiche e mobili thailandesi: 10 consigli per sfruttare al meglio i bonus fiscali

Non solo ristrutturazioni ed efficientamento energetico, le spese detraibili nel 730 sono molte.

Da alcuni giorni è disponibile online il nuovo modello per presentare la dichiarazione dei redditi. Grazie al bonus ristrutturazioni, a quello sui mobili e al cosiddetto ecobonus, gli italiani potranno beneficiare di detrazioni fino al 65%, ma quali sono le spese che rientrano in questi incentivi e quanto si può risparmiare? ProntoPro.it, portale che permette l’incontro tra domanda e offerta di lavoro artigianale e professionale, ha realizzato un vademecum in 10 punti per scoprire alcune delle possibilità più interessanti e meno note, offerte dai bonus:

1.Difendersi dai ladri conviene. Con il bonus ristrutturazioni è possibile usufruire di una detrazione del 50% per gli interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. Via libera dunque ai rimborsi per lavori di apposizione di grate sulle finestre, vetri antisfondamento, casseforti a muro e porte blindate o rinforzate.

2.La competenza si paga, ma si detrae. C’è una ditta o un professionista che ritieni molto capace, ma eccessivamente costoso per le tue tasche? Con il bonus ristrutturazioni potrai ottenere il 50% del rimborso anche per le prestazioni professionali, l’acquisto dei materiali e le spese per perizie e sopralluoghi. A tal proposito, l’Osservatorio di ProntoPro.it ha condotto un’indagine disponibile a questo link: http://press.prontopro.it/index.php/2016/04/28/detrazioni-fiscali-per-il-730-ecco-chi-potrebbe-avere-il-conto-piu-alto/ – prendendo in considerazione otto diversi tipi di lavori di ristrutturazione per scoprire in quali città le fatture risultano essere più elevate e, di conseguenza, maggiori le detrazioni possibili.

3.Sei stato in Thailandia e ti sei innamorato di un pezzo unico. Se desideri acquistare nuovi mobili all’estero, corredandoli di tutta la documentazione necessaria ai fini della detrazione, pagando con carta di credito o debito e documentando la spesa con fattura e ricevuta di avvenuta transazione, non ci sono motivi ostacolanti per la fruizione del Bonus Mobili. Potrai detrarre fino al 50%.

4.Hai costruito un garage? Anche questo si può detrarre. Se nel corso dell’anno avete messo mano al portafogli per realizzare un garage, un’autorimessa o anche un posto auto di pertinenza nel cortile condominiale, buone notizie, la spesa è detraibile nella misura del 50%.

5.Tecnologie robotiche e disabilità. Muoversi all’interno della propria casa può essere un incubo per chi è costretto a spostarsi in sedia a rotelle; ecco quindi che nell’elenco delle spese detraibili col bonus ristrutturazioni, rientrano quelle fatte per dotare l’immobile delle tecnologie robotiche in grado di migliorare la comunicazione e la mobilità interna ed esterna alla casa in cui vivono persone con gravi disabilità fisiche e motorie. La detrazione a cui si ha diritto in questi casi è pari al 50% della spesa sostenuta.
6. Scosse, terremoti e detrazioni. L’Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo e proprio per questo motivo, se volete realizzare degli interventi antisismici su prime case o edifici adibiti ad attività produttive in zone ad alta pericolosità, la detrazione è pari al 65% per le spese sostenute dal 4 agosto 2013.

7.Arte…contemporanea. Chi è così fortunato da possedere un immobile di valore storico o artistico e vuole adeguarlo alle esigenze funzionali di un uso contemporaneo, può farlo usufruendo di una detrazione del 50%. Al fine di valorizzare e conservare gli edifici è anche ammesso l’uso di materiali e tecnologie diverse da quelli originali a condizione che non contrastino con il carattere complessivo degli stessi.

8.Detrai e…raddoppia. Se hai già effettuato dei lavori su un immobile beneficiando di un incentivo, e intraprendi nuovi lavori di riqualificazione puoi usufruire di un’altra detrazione. Le condizioni? Il limite complessivo di rimborso è pari a 96.000 euro per unità immobiliare, quindi se si tratta della prosecuzione di una precedente ristrutturazione, si dovrà tenere conto delle somme già spese, se si tratta di un intervento completamente nuovo si potrà usufruire dell’intera detrazione, ma la diversità dovrà essere dimostrata attraverso la presentazione della denuncia di inizio attività (DIA), il collaudo dell’opera e la dichiarazione di fine lavori.

9.Un bonus non esclude l’altro. L’uso di una determinata tipologia di bonus non è esclusivo e si può usufruire di più incentivi. Attenzione però ai tempi; per ottenere il bonus mobili oltre a quello per la ristrutturazione di casa, ad esempio, è necessario che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle necessarie per l’arredo dell’immobile.

10.Si fa presto a dire arredi! Soprattutto per i giovani che vanno a vivere da soli, uno dei bonus fiscali più interessanti è quello legato all’acquisto di mobili. Ma, ai fini fiscali, non tutti i mobili sono uguali. Si può ottenere la detrazione per i materassi, per lampade e lampadari, per mobili nuovi fatti su misura, per i letti, gli armadi, le cassettiere, le librerie, le scrivanie, i tavoli, le sedie, i comodini, i divani, le poltrone, le credenze, le cucine, i mobili per arredare il bagno e quelli per l’ esterno. Nessun rimborso, al contrario, per porte e tende, ma anche per complementi di arredo o mobili usati e antichi.

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Tendenze e costi del matrimonio in Italia. Fra acconciature anni 70 e hashtag personalizzati, Roma è la città più cara per chi vuole seguire i 7 wedding trends dell’anno

Nel matrimonio 2016, rigorosamente bohémien, protagonisti droni, giocolieri e spose tatuate
Il giorno delle nozze rappresenta un sogno che si avvera; l’abito bianco della sposa, il momento del lancio del riso, la torta nuziale e i sorrisi che accompagnano una giornata che sarà ricordata per sempre come la più bella della propria vita. I sogni, però, in questo caso costano, fino a 60.000 euro*. ProntoPro.it, portale che mette in contatto domanda e offerta di lavoro professionale e artigianale e Uala.it, sito italiano dedicato al mondo beauty che raccoglie i migliori saloni di hairstyling, centri di bellezza ed estetica, hanno condotto un’indagine per raccontare quali sono le ultime tendenze in fatto di matrimonio e quanto possa costare seguire la moda nelle maggiori città italiane: Roma, Milano, Torino, Firenze, Bologna, Bari, Napoli, Palermo, Cagliari e Genova.
1. Il matrimonio bohémien – In fatto di organizzazione i wedding planner non hanno dubbi: il 2016 è l’anno dei matrimoni boho-chic. Ci troviamo di fronte all’evoluzione del matrimonio country; celebrato interamente all’aperto – dal rito alla festa – è l’ideale per le coppie giovani che desiderano festeggiare con un tocco di informalità, senza però rinunciare al romanticismo. Le cose che non possono mancare in una cerimonia di questo tipo sono i colori tenui tipici del country e i dettagli fatti a mano con materiali riciclati. Ma quanto costa organizzare un matrimonio in linea con il trend dell’anno? Secondo l’Osservatorio di ProntoPro.it, il prezzo medio richiesto da un wedding planner per organizzare un evento boho-chic in Italia è di 710 euro con picchi a Roma e Milano dove si spendono più di 850 euro.
2. Tattoo.. da sposa – La prima domanda a cui deve rispondere ogni sposa è “come sarà il tuo vestito?” Per le spose del 2016 la risposta è semplice: il pizzo è il protagonista indiscusso dei corpetti, ma la vera novità è l’effetto tattoo che prevede ricami su tessuti trasparenti per dare l’illusione che questi si diramino sulla pelle della sposa, come un tatuaggio. E se si vuole sapere quanto si spenderà per un abito sartoriale di questo tipo, le spose italiane avranno una bella sorpresa; devono mettere a budget mediamente solo 3.900€. La città italiana in cui costa meno realizzare un abito su misura è Palermo, in cui si spendono, in media, poco più di 2.500€.
3. “Sì” ai make up appariscenti – La sposa di quest’anno vuole apparire forte e sicura di sé quindi è permesso osare con smokey eyes sui toni del tortora, del marrone chiaro e dell’oro, eyeliner per definire lo sguardo e rossetti rosa e corallo per le labbra. Secondo l’Osservatorio di Uala.it, per il trucco sposa in Italia si spendono mediamente 180€ e la città in cui si devono sostenere i costi maggiori è Bologna con un costo medio pari a 280€, a seguire Napoli (250€) e Roma (220€).
4. Il matrimonio social – Se volete seguire davvero la moda dell’anno affidatevi ai droni. Non potrete fare a meno di fotografie aeree e videoclip del vostro matrimonio da condividere sui social nei giorni successivi all’evento. L’idea vincente per i matrimoni del 2016 è la creazione di un hashtag per permettere ad amici e parenti di condividere foto e video della vostra giornata. E riguardo ai costi? Per un servizio fotografico – incluso l’album per gli sposi e quello per i genitori di entrambi – si spendono in media 785€. Al Nord si spende di più considerando che – escluse le città di Roma e Milano dove il servizio è più caro in assoluto – a Genova i costi medi si aggirano intorno agli 830€ e a Torino agli 815€ .
5. Back to the seventies – Guardato il vestito, quello che si nota di più è l’acconciatura della sposa. In linea con la tendenza dei matrimoni boho-chic, i capelli si ispirano agli anni ’70 e si punta su una chioma il più possibile sciolta e naturale, ma ricercata. Via libera al flower power romantico ed elegante e ai raccolti giocati sul must di stagione, la treccia, in tutte le sue declinazioni. Le acconciature possono costare fino a 350€, come avviene a Napoli, mentre Torino è la città in cui la pettinatura della sposa costa meno: “solo” 100 euro.
6. Intrattenimento circense – Il matrimonio 2016 è caratterizzato dalla voglia di stupire gli ospiti con numeri di giocoleria ed equilibrismo, portando un pizzico di allegria e un po’ di arte circense nel giorno più speciale. Via libera quindi a sputafuoco, nani, trampolieri, equilibristi, acrobati, clown e statue viventi. Insieme riescono a creare una cornice suggestiva, magica ed originale per rendere indimenticabile qualsiasi cerimonia. Per essere originali e spendere meno, bisogna andare a Palermo, Cagliari o Napoli qui il circo matrimoniale costa, rispettivamente, 165 euro, 185 euro e 205 euro.
7. E alla fine… tutti a ballare – E come concludere l’evento se non con un DJ che faccia ballare tutti fino a notte fonda? Anche per il 2016 si conferma la tendenza di assumere un professionista che faccia divertire gli ospiti e li coinvolga in una festa musicale! Il suggerimento in più: abbinate alla musica un impianto luci e anche gli ospiti più timidi saranno pronti a scatenarsi. Gli sposi ballerini che dovranno spendere di più sono quelli di Bari e Firenze; dovranno mettere a budget in media 425 euro.
Quanto costa, in tutto, seguire i 7 wedding trends del 2016? Fra le 10 città campione, quella in cui creare una cerimonia di tendenza costa di più è Roma, qui concedersi tutti e 7 i must del matrimonio dell’anno costa 7.855 euro, seguita da Milano in cui si spendono 7.560 euro e Genova in cui essere alla moda costa 6.935 euro.

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Artigiani 2.0: idraulici e falegnami i più richiesti sul web

Evoluzione del mondo del lavoro ed espansione delle città fra le principali cause del ricorso ad Internet, che potrebbe salvare alcuni mestieri

Il mondo del lavoro si evolve, le città sono ogni giorno più grandi e confuse ed in un’epoca in cui il tempo è per tutti risorsa scarsa, sempre più italiani si rivolgono al web anche per trovare gli artigiani per i lavori di casa, ma quali sono i professionisti più richiesti? Secondo l’Osservatorio di ProntoPro.it (www.prontopro.it), il portale che fa incontrare domanda e offerta di lavoro professionale e artigianale, al primo posto spiccano gli idraulici che raccolgono da soli il 17% delle richieste rivolte al mondo dei lavori in casa, focalizzate principalmente su riparazioni e manutenzioni.
A vincere la medaglia d’argento un altro mestiere quasi in via di estinzione: quello dei falegnami cercati, principalmente per mobili su misura o ristrutturazioni, dal 9,66% di chi ha richiesto online un preventivo per i lavori di casa fra dicembre 2015 e febbraio 2016.
«La difficoltà di conoscere personalmente un artigiano o di imbattersi per caso nel suo laboratorio mentre si passeggia in città è uno dei motivi del successo della ricerca di questi professionisti sul web» – ha dichiarato Marco Ogliengo, amministratore delegato di ProntoPro.it – «Dall’altro lato, per l’artigiano, usare il web è un modo efficace per raggiungere molti clienti con costi bassi, vantaggio che si può tradurre sia in sconti sia in più tempo per seguire e curare la relazione col cliente» .
Terzi, nella curiosa classifica redatta dal portale, i professionisti di uno dei mestieri più importanti nel settore della costruzione: i muratori, con il 7,33% di richieste. Quando si decide di ristrutturare casa, indipendentemente dal tipo di lavoro da eseguire, la cosa più comune da fare è rivolgersi ad un muratore, ma soprattutto nelle grandi città diventa difficile individuare quello più adatto al lavoro di cui si ha bisogno.
Tra i professionisti più cercati online, a sorpresa, si trovano anche i certificatori energetici con il 7% di richieste. Questi tecnici abilitati, fino a poco tempo fa sconosciuti a molti, oggi sono diventati indispensabili se si considera che la prestazione energetica dell’abitazione è ormai determinante per l’acquisto, la vendita o locazione di un immobile.
Continuando a scorrere le professioni della classifica si trovano gli installatori di infissi e serramenti (6%) e quelli di impianti di condizionamento (5,80%). I primi sono sempre più richiesti perché serramenti e infissi oggi non hanno più semplice funzione di isolamento e sicurezza casalinga, ma vanno a rappresentare veri oggetti di design per i quali gli Italiani non intendono risparmiare; i secondi sono diventati indispensabili da anni poiché gli impianti di condizionamento, complici le estati sempre più calde, sono un benefit casalingo irrinunciabile.
Anche un mestiere apparentemente in via d’estinzione come quello dei fabbri, ha in realtà una percentuale di richieste alta e sono settimi con il 5,23%. Questi artigiani, con la loro capacità di forgiare il ferro, sono alla stregua di veri e propri artisti, ricercatissimi da tanti per lavori di costruzione e riparazione di qualsiasi tipo di oggetti in metallo, ma anche di vere e proprie sculture decorative.
Nella top ten stagionale si trovano anche elettricisti (3,33%), imbianchini (2,50%) e giardinieri (2,10%) che con l’arrivo delle belle giornate iniziano a ricevere un numero sempre maggiore di richieste di lavoro.

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ProntoPro.it: aumento di capitale di 3 milioni di euro

La start-up fondata da Marco Ogliengo e Silvia Wang ottiene la fiducia degli investitori

ProntoPro.it (http://www.prontopro.it), portale che mette in contatto domanda e offerta di lavoro professionale e artigianale, ha annunciato oggi un aumento di capitale pari a 3 milioni di euro. Tra gli investitori figura immobiliare.it, azienda leader del web italiano.
L’aumento di capitale arriva dopo appena un anno di attività in cui ProntoPro.it ha già inviato oltre 30 milioni di euro di lavori ai 50.000 professionisti e aziende iscritti alla piattaforma. Ad oggi è il primo portale di settore in Italia per numero di utenti, coprendo 430 categorie negli ambiti più diversi: non solo tutto quello che riguarda la casa – idraulici, imbianchini, elettricisti e molti altri tipi di artigiani- ma anche gli eventi, le lezioni private, l’informatica, il wellness, il giardinaggio, la fotografia, il web e persino la musica.
Nella start-up ha creduto anche TIM riconoscendole la menzione speciale nel programma TIM #WCAP Accelerator 2015.
«ProntoPro.it è uno strumento utile tanto ai professionisti quanto agli utenti. I capitali serviranno per accelerare la crescita della piattaforma che ormai ha dimostrato di funzionare con reciproca soddisfazione di professionisti e utenti – ha dichiarato Marco Ogliengo, CEO di ProntoPro.it – Professionisti e aziende sono contenti di avere un canale attivo per raggiungere potenziali clienti e far conoscere i propri servizi e la propria professionalità; dall’altro lato i clienti hanno un valido aiuto per cercare il professionista adatto alle loro necessità in modo facile e immediato. La nostra missione è quella di aumentare il valore nel mondo dei servizi e siamo certi che l’accordo siglato con Immobiliare.it ci consentirà di farlo ancora meglio».
Ma come funziona ProntoPro.it? Per gli utenti che sono alla ricerca di un professionista, è sufficiente collegarsi al sito e compilare una scheda con i dettagli del lavoro che si vuole commissionare. In poche ore si riceveranno, gratuitamente, preventivi personalizzati e gli utenti potranno valutarli in autonomia, in base al profilo e alle recensioni dei professionisti.
Per i professionisti l’uso di ProntoPro.it diventa un valido aiuto per aumentare la clientela, avendo a disposizione un portale su cui farsi pubblicità gratuitamente e ottenere richieste di lavoro in linea con la propria offerta. Grazie a questo sistema anche le piccole e medie imprese, che rappresentano il cuore del tessuto economico italiano, hanno la possibilità di farsi conoscere con costi decisamente contenuti.

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