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19 Luglio 2015

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Francesca D’Ottavio Certified Mental Coach

Francesca D’Ottavio è una Personal Coach certificata da CMC Italia.

Alla specializzazione in Personal Coaching Francesca D’Ottavio è arrivata attraverso il percorso formativo teorico /pratico in Mental Coaching con la scuola di formazione CMC Italia che le ha rilasciato il titolo di Certified Mental Coach.

Cosa significa per Francesca D’Ottavio essere una Personal Coach?

Per Francesca D’Ottavio il Personal Mental Coaching è un aiuto dato alle persone per far loro comprendere che nulla è più potente della propria mente.

Con il Personal Coaching Francesca D’Ottavio aiuta le persone a canalizzare l’energia proveniente dalla propria mente per ottenere la vita che si desidera, per raggiungere i propri obiettivi e per vincere le proprie sfide personali qualsiasi esse siano (dal perdere peso a smettere di fumare).

Una delle caratteristiche principali di Francesca D’Ottavio è la sua capacità di entrare in empatia con le persone e la facilità con cui riesce a creare un forte rapporto di fiducia tanto da entrare nella vita degli altri per supportarli nei momenti difficili.

La Personal Coach Francesca D’Ottavio è al servizio delle persone nella gestione delle crisi personali e lavorative, nei momenti di insoddisfazione, quando si desiderano tante cose ma si rimane fermi perché sembra di non avere più l’energia di realizzarne nessuna.

Il Personal Coaching di Francesca D’Ottavio è un valido aiuto anche per chi vuole superare singoli problemi come la timidezza o semplicemente migliorare la propria qualità di vita o dedicarsi a comprendere i propri sogni e bisogni.

 

Chi è Francesca D’Ottavio Personal Coach

Francesca D’ottavio ha da poco conseguito il titolo di Certified Mental Coach con la specializzazione in Personal Coaching.

Francesca D’Ottavio si è da sempre messa a disposizione delle persone per aiutarle a tirare fuori il meglio si sé nelle più svariate circostanze e contesti.

Nel suo curriculum lavorativo Francesca D’Ottavio elenca una serie di attività che fanno comprendere le abilità di coaching e personal coaching a vantaggio degli obiettivi individuali dei singoli.

Francesca D’Ottavio oltre che essere certificata Personal Mental Coach è:

  • Titolare di agenzia di servizi taylor made alla persona
  • Wedding planner
  • Personal shopper e Consulente d’immagine
  • Certified Mental Coach

Come Personal Coach Francesca D’Ottavio si rivolge a tutte quelle persone che vivono un momento particolare della propria vita caratterizzato da domande e riflessioni come:

  • la mia vita non mi soddisfa più
  • devo dare una svolta, ma non so neanche io cosa voglio
  • i miei progetti di vita sono svaniti, e adesso?

Con il Personal Coaching Francesca D’Ottavio accompagna le persone che si affidano a lei per aiutarle a:

  • ritrovare la motivazione
  • rifocalizzare gli obiettivi
  • credere in se stessi
  • raggiungere mete insperate
  • credere nei sogni e lasciarli uscire dai cassetti per renderli concreti

 

Personal Coach Francesca D’Ottavio: valori e competenze

Per Francesca D’Ottavio il mental coaching significa aiutare le persone a definire i propri obiettivi e accompagnarle nel raggiungimento dei propri traguardi attraverso un percorso di crescita consapevole, personale o di squadra.

Francesca D’Ottavio individua i 3 valori principali indispensabili per essere un buon Mental Coach e soprattutto per essere di aiuto nella sfera emotiva e personale con il Personal Coaching:

  • empatia
  • ascolto
  • condivisione

Nel mental coaching però non è sufficiente una predisposizione caratteriale ma sono indispensabili anche competenze tecniche specifiche di mental coaching che sono imprescindibili dai valori personali. Ecco perché Francesca D’Ottavio continua a tenersi aggiornata e a formarsi per acquisire sempre più competenze.

Tra le competenze di Francesca D’Ottavio Personal Coach le principali possono essere sintetizzate in:

  • Motivare gli altri e auto motivarsi
  • Sviluppare fiducia in se stessi
  • Comunicare efficacemente con se stessi
  • Comunicare efficacemente con gli altri
  • Gestire il proprio stato emotivo e gestire lo stress

 

“Siamo tutti un po’ atleti perché la vita è come un torneo, è un susseguirsi di partite.”(Francesca D’Ottavio Personal Coach)

 

La visione che Francesca D’Ottavio porta nel mental coaching è che le sconfitte sono inevitabili, ma sino all’ultimo respiro si ha il grande potere di cambiare il risultato.

Ciò che conta davvero non è vincere o perdere, ma fare grande la propria performance e diventare l’uomo o la donna che desideriamo essere.

 

 

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Maurizia Scaletti: Life e Business Coaching strumento per il benessere

Maurizia Scaletti è una Life & Business Mental Coach iscritta all’albo dei Certified Mental Coach Italiani.

Maurizia Scaletti pratica da molti anni l’attività di Life & Business Mental Coach affiancando le persone nella ricerca del loro equilibrio emotivo e mentale e rendendosi strumento di facilitazione verso la realizzazione dei loro sogni.

Maurizia Scaletti ha di recente aggiunto al suo curriculum la qualifica di Certified Mental Coach ottenuta dopo aver seguito un percorso di formazione teorico/pratica in Mental Coaching con il centro di formazione CMC Italia.

Le competenze di Maurizia Scaletti come Life & Business Mental Coach sono avvalorate, confermate e amplificate dalle attività che svolge e che si possono sintetizzare in Insegnamento e Formazione.

Maurizia Scaletti infatti è:

  • Formatrice senior
  • Esperta di comunicazione
  • Esperta di processi di apprendimento e cambiamento
  • Insegnante di massaggio infantile Shantala

Chi conosce cosa si intende per Mental Coaching sa bene che la comunicazione e la trasmissione (anche ermeneutica) di concetti e chiavi di interpretazione sono alla base del mental coaching.

Come la stessa Maurizia Scaletti sostiene, il punto di partenza nel percorso di crescita e cambiamento è sempre la comunicazione, chiave di lettura e di apertura, perché comunicare bene con noi stessi e con gli altri è il primo passo del percorso di benessere di ognuno di noi.

“Comunicazione e crescita/cambiamento sono le grandi potenzialità degli esseri umani”

La Life & Business Mental coach Maurizia Scaletti lavora con l’obiettivo/missione di trasmettere tecniche di mental coaching per aiutare le persone a far volare i propri sogni.

Maurizia Scaletti mette a disposizione le sue competenze per dedicarsi nella sua attività di Mental Coaching a:

  • tutti i grandi sognatori
  • gli appassionati della vita e delle sfide
  • coloro che hanno lasciato i loro desideri troppo a lungo riposti in un cassetto
  • chiunque creda che sia arrivato il momento giusto di realizzare i propri sogni

L’importanza del perseguire i propri sogni è per Maurizia Scaletti fattore fondamentale e predominante per una vita gratificante, viva e per il benessere mentale ed emotivo tant’è vero che la Life & Business Coach identifica come 3 principali valori personali e lavorativi:

  • la consapevolezza di sé
  • l’attenzione agli Altri
  • l’importanza dei sogni

 

 

Il Mental Coaching secondo Maurizia Scaletti: filosofia di vita

Maurizia Scaletti Mental Coach è specializzata nell’ambito Life & Business ma in generale definisce il Mental Coaching come un percorso di crescita – individuale, soggettivo e unico per ciascuno di noi – che ci aiuta a realizzare i nostri sogni e ad essere felici.

La filosofia del Mental Coaching di Maurizia Scaletti trae ispirazione da una frase di Walt Disney “Se puoi sognarlo, puoi farlo”.

Certo, per trasformare un sogno in realtà serve impegno, serve testa, serve un percorso ma spesso la fretta di arrivare toglie gusto al viaggio e fa saltare tappe importanti. Il segreto del benessere è da ricercare nel viaggio e non nella meta.

Il coaching di Maurizia Scaletti aiuta ad affrontare i cambiamenti godendo di tutto il viaggio in ogni sua tappa, sia essa difficile, impegnativa o semplice e apparentemente inutile.

Maurizia Scaletti Life & Business Coach è nata e cresciuta tra il cemento ed il traffico milanese, ma ha sempre sognato una vita diversa e più vicina al suo modo di essere.

Dopo qualche tempo Maurizia Scaletti è stata adottata dal Trentino: pur restando raminga nel cuore ha scelto un ritmo di vita rispettoso delle persone, trovando nella natura il suo equilibrio e il senso della vita.

Dopo importanti esperienze di vita e professionali, Maurizia Scaletti è giunta ad una scelta fondamentale di vita: vivere una vita attenta e consapevole, rispettosa di se stessa e degli altri.

Partendo da questa essenziale scelta fortemente sentita e consapevole Maurizia Scaletti è diventata Life & Business Mental Coach, per dedicare la sua professionalità agli altri e rendersi facilitatrice di percorsi di crescita personale e di cambiamento verso il benessere, qualunque sia il significato che viene attribuito a questa parola dalle persone che incontra nel suo viaggio.

“Il focus della mia attività è centrato sui rapporti personali, sulle emozioni, sulle relazioni, alla riscoperta dell’umanità che c’è in questo mondo e che sembra essersi persa.”

Maurizia Scaletti Mental Coach

 

Maurizia Scaletti dal Life al Business: i consigli di una Mental Coach

Maurizia Scaletti Mental Coach specializzata negli ambiti del Life & Business Coaching mette a disposizione enormi doti umane e personali innate o, se vogliamo, frutto del suo personale percorso di vita.

Alle caratteristiche personali che fanno di Maurizia Scaletti un’ottima Mental Coach, i suoi clienti possono contare su competenze tecniche specifiche acquisite durante il percorso di formazione che ha portato Maurizia Scaletti a potersi fregiare del titolo di Certified Mental Coach.

Tra le competenze di Maurizia Scaletti alcune delle più rilevanti sono:

  • Comunicare efficamente con gli altri
  • Motivare gli altri e automotivarsi
  • Gestire il proprio stato emotivo e gestire lo stress
  • Sviluppare fiducia in se stessi
  • Individuare i propri valori e la propria filosofia

 

Il coaching di Maurizia Scaletti fa leva sul desiderio di cambiamento innato nelle persone o sulla necessità sentita di cambiare.

Ad esempio, nel suo articolo “Liberati dalle brutte abitudini con la visualizzazione” Maurizia Scaletti illustra un metodo di coaching per uscire dalle brutte abitudini e dirigersi verso la felicità.

La base di partenza è che le persone riconoscano in se stessi delle abitudini da cambiare e infatti Maurizia Scaletti domanda:

  • Ti è mai capitato di avere comportamenti che non ti piacciono?
  • O che non riconosci come tuoi?
  • Abitudini che non ti fanno stare bene?
  • Comportamenti che ti vengono in modo quasi automatico ma che non ti rendono felice?

Ci sono comportamenti che mettiamo in atto quotidianamente per abitudine e che condizionano la nostra vita, spesso in negativo; il primo passo importante è individuarli, riconoscere cioè le azioni che sono diventate abitudinarie, che mettiamo in atto inconsapevolmente e che, se ci soffermiamo ad analizzarle, non ci danno nessuna soddisfazione, non sono utili alla nostra felicità. Non è sempre facile individuare queste azioni, poiché sono così radicate nella nostra quotidianità da non essere visibili alla nostra attenzione: chiedi a qualcuno di cui ti fidi di aiutarti ad individuare le azioni che non ti rendono felice, e scegli da dove vuoi iniziare, l’abitudine che vuoi cambiare per prima.

 

Maurizia Scaletti spiega che esistono diversi modi per cambiare un’abitudine che non ci piace, una strategia molto efficace e semplice al tempo stesso è quella di utilizzare le tecniche di visualizzazione per aiutarti ad immaginare come sarai una volta acquisito il nuovo comportamento, a riconoscere i benefici che questo ti porterà e quindi a stimolare la tua motivazione verso questo cambiamento.

Attenzione però, c’è una regola che non va mai disattesa: si cambia un solo comportamento (abitudine) per volta! L’impegno che richiediamo alla nostra mente inconscia è intenso, quindi non possiamo pretendere che lavori su diversi comportamenti contemporaneamente.

I passi fondamentali del processo di cambiamento e la tecnica di Maurizia Scaletti sono illustrati nel dettaglio nel suo articolo. Il risultato? Acquisirai la nuova abitudine e sarai pronto a cambiare la prossima!

 

Maurizia Scaletti punta sul cambiamento come passo necessario verso la realizzazione del sogno anche in un suo altro articolo in cui si rivolge nello specifico ad un target di donne.

Nell’articolo “Cenerentola: donna determinata e con obiettivi ben chiari” Maurizia Scaletti stravolge la visione del personaggio della fiaba solitamente visto come povera vittima e ne fa un esempio per tutte le donne incitandole a prendere in mano la propria vita e a darsi da fare per ottenere quello che vogliono.

Il metodo che Maurizia Scaletti propone è quello degli obiettivi SMART:

  • Specifici;
  • Misurabili;
  • orientati all’Azione;
  • Realistici;
  • inseriti in una Tempistica ben precisa

SMART in un significato più mentale del termine significa definire gli obiettivi con grande determinazione e sicurezza. Questa è per Maurizia Scaletti la via per cambiare la propria vita in meglio!

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I sintomi dell’incontinenza fecale non vanno tenuti nascosti, ma affrontati

Il problema dell’incontinenza fecale, con tutti i sintomi e i disturbi facilmente intuibili che ne derivano, impatta in modo significativo la qualità della vita delle persone causando insicurezza, perdita di autostima e ritrosia nell’uscire di casa ed avere rapporti normali con le altre persone.

Donna che si vergognaCome se già infatti non bastasse doversi trovare a fare i conti con perdite imbarazzanti, le persone colpite da questa particolare forma di incontinenza si vergognano di sé stesse e cercano in tutti i modi di nascondere il problema – non solamente evitando i contatti sociali o le uscite fuori casa, ma anche tenendone all’oscuro i propri familiari.

In molti, moltissimi casi i problemi di incontinenza a livello anale vengono tenuti nascosti anche al proprio medico curante proprio perché percepiti come un qualcosa di cui vergognarsi. E questo è senza dubbio un doppio errore, poiché:

  1. I medici sono preparati e competenti anche sui sintomi dell’incontinenza fecale, e non provano alcun imbarazzo nel parlare di questi argomenti. Quindi, men che meno deve vergognarsi il paziente;
  2. È solamente attraverso un consulto medico che si può ottenere una precisa diagnosi del problema da utilizzare come base di partenza per le terapie future.

Esistono infatti diverse strade che possono portare il paziente alla guarigione, ad esempio attraverso il biofeedback o le tecniche chirurgiche mininvasive, ma solamente se ci si affida a uno specialista si potrà beneficiare di esse.

 

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I diritti Umani al Concerto Pace e Vita del 12 luglio

In questo 2015 non è mancato il Concerto Pace e Vita di Hernan Gipsy, giunto alla sua seconda edizione. Il Concerto sta diventando in questi anni un momento atteso e amato dal pubblico, a pieno titolo inserito tra i principali eventi artistici per celebrare l’integrazione tra culture diverse e scopi affini quali quello della pace. La manifestazione si è tenuta al Teatro dell’Affratellamento in Firenze lo scorso 12 luglio .
Il concerto, è stato offerto dall’ artista Peruviano Hernan Gipsy, ma hanno collaborato con lui anche altri artisti come il trio di Flamenco con Angela Centola, Ruby Epifania Vargas e Monica De Luca oltre che la fantastica ballerina Elsa Vega, ma non solo il tutto è stato accompagnato dai Balli Peruviani della Associazione Viva el Perù ed è stato dedicato alla tolleranza e alla Pace così come ha affermato l’avvocato Rosella Malune.
Infatti, in una serata all’insegna della tolleranza non poteva mancare l’associazione Gioventù per i Diritti Umani,che non solo ha partecipato e approvato questa iniziativa,ma ha contribuito con il suo portavoce ,Responsabile della Associazione ,per la sezione di Firenze, Rosella Malune, che ha ricordato a tutto il pubblico l’importanza di conoscere i propri diritti , di divulgarli e di prendersi responsabilità al fine di non tollerare più abusi e violazioni . Purtroppo tali violazioni si vedono in tutti i luoghi e non solo nei Paesi del Terzo mondo, tutti giorni affrontiamo problemi di discriminazione , bullismo e violenza.
E’ giunto il momento di dire basta a tutto ciò e di iniziare una collaborazione tra varie associazioni per cambiare la società e per far si che i giovani siano sempre più rispettosi gli uni e gli altri.
I protagonisti artistici del Concerto hanno fatto un ottimo lavoro e non mancherà la prossima edizione visto il grande successo avuto.
“I Diritti Umani devono essere resi un fatto, non un sogno idealistico” L. Ron Hubbard

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Intervento di Gioventu’ per i diritti umani alla presentazione del Firenze social club rugby

Ieri, 10 luglio, serata all’insegna dello sport e dell’incontro dei giovani con la nascente Associazione Firenze Social Club . Alcuni giovani legati dalla passione per il rugby e in collaborazione con la società sportiva dilettantistica Firenze Rugby 1931, da diversi anni eccellenza sportiva del panorama fiorentino, intendono contribuire allo sviluppo culturale, sociale ed economico del proprio quartiere di riferimento sviluppando un’offerta polivalente che cerchi di rispondere ai bisogni emergenti del contesto.
I valori della differenza e del sostegno sono propri del codice genetico e della cultura del rugby. La missione del progetto Firenze Social Club è diffondere questa filosofia attraverso la condivisione, il servizio e l’aiuto ai cittadini, favorendo l’inclusione sociale.
L’intento è di creare un luogo, in cui venga garantita la qualità della cultura, e che si sposa con l’apertura degli spazi alla comunità, con la creazione di un network di competenze e saperi da condividere
Inoltre, intendono avviare un centro di vita associativa che sia espressione di partecipazione e pluralismo. Senza alcun fine di lucro, operando per fini sportivi e culturali, per l’esclusiva soddisfazione di interessi collettivi e per il benessere sociale del territorio.
Per questi motivi ieri è stata invitata l’Associazione Gioventù per i diritti Umani e L’associazione Un Mondo Libero dalla droga, non solo per far si che venga conosciuta questa realtà ,ma per iniziare a collaborare insieme per migliorare la qualità di vita dei giovani.
I ragazzi se più consapevoli dei propri Diritti e dopo aver acquisito le informazioni corrette sulle droghe, posso scegliere come vivere la propria vita ed essere d’esempio per la collettività. Questo è stato espresso dalle rappresentanti delle Associazioni sopramenzionate, e rispettivamente dall’Avvocato Rosella Malune e dalla sig.ra Carla Ducci che si trovano in totale accordo con le finalità del FSC.
Inoltre era presente l’ Associazione Vive el Perù , al fine di una reale integrazione culturale di tutti i giovani senza distinzione di sesso, razza e religione.
“Il potere di indicare la via verso una vita meno pericolosa e più felice è nelle tue mani “ L. Ron Hubbard

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Italo di Fabio fotografo, un Abruzzese in Romagna

Il 18 luglio apre a Civitella Alfedena la mostra che ospita le opere di Italo Di Fabio, organizzata dall’Amministrazione Comunale di Civitella Alfedena (AQ), il Cine Foto Club Parco d’Abruzzo Civitella Alfedena e Associazione Inachis ONLUS – Ufficio Turistico Civitella Alfedena.

In esposizione quaranta fotografie che raccontano il percorso artistico di uno dei più conosciuti, discussi, criticati e invidiati fotoamatori italiani.
La mostra è ospitata presso il Centro Polifunionale di Civitella Alfedena, in Piazza Plebliscito fino al 2 settembre 2015.
Il giorno 7 agosto alle ore 18:00 si terrà l’incontro con l’autore e a seguire la premiazione del “Concorso Fotografico Nazionale Civitella”, dove Italo Di Fabio sarà insignito di un riconoscimento alla sua lunga carriera.

Italo nasce a Pescara, ma nel 1956 si trasferisce a Rimini, ove tuttora vive.
In pochi anni diventa “uno dei più conosciuti, discussi, criticati, invidiati fotoamatori italiani”
Così viene definito dalla prestigiosa rivista “Progresso Fotografico” che nel 1971 gli dedica la copertina ed un ampio servizio interno.
Da allora non ha mai smesso di stupire, continuando nella sua appassionata ricerca fotografica.
Oggi rappresenta una vera gloria della fotografia amatoriale italiana.
Il suo trascorso realizzativo fornisce un unico curriculum che l’ha visto protagonista delle più importanti manifestazioni settoriali di tutto il mondo.
Di lui scrivono giornali e riviste internazionali: molte sue immagini fanno parte di annuari e antologie fotografiche.
E’ stato insignito di importanti onorificenze quali Artist FIAP ed Excellence FIAP per il successo nelle manifestazioni internazionali.
E’ il primo italiano a ottenere la 5 Star C.S.D dalla Photographic Association of America (P.S.A.).

Di lui non si finisce mai di dire: ha le immagini nell’occhio che viaggiano dall’alto verso il basso, dal basso verso l’alto e ancora in volo radente intrecciano percorsi e direzioni diverse senza mai scontrarsi come nei voli delle rondini.
E’ un contemplativo attivo: “Quando fotografa si dimentica, quando si dimentica si ritrova”
Ha imparato “sul campo” ed ha avuto successo.
La verità per Italo non si costruisce, si scopre: per questo Italo si affida volentieri all’istinto per le sue inquadrature e i suoi fantastici giochi prospettici.
Immagini create come per gioco alla ricerca di spazi e sensazioni che possano estraniare, anche per un solo minuto, dalla consuetudine della realtà.
Badando a cogliere aspetti inediti di grandi e piccole situazioni, ci sorprende per la sua sensibilità basata su di una consumata e impeccabile capacità interpretativa.
Delle sue opere Italo, uomo dal carattere timido ma con straordinarie qualità umane, non ne vuole parlare più di tanto: di solito preferisce affidarle alla soggettività degli altri.

La mostra presenta scatti di recente produzione ma anche alcune immagini storiche, iconiche, per dare un saggio della sua grande capacità di ricerca.
Non può mancare Rimini, la città di Fellini, ricca di contrasti e di eccessi, con vedute marine e personaggi ripresi con realismo implacabile o poetico sulla spiaggia in tutte le stagioni.
Poi i monti Sibillini, Castelluccio in particolare con i campi gialli, azzurri, viola e rossi; è stato Italo, fra i primi, a scoprirlo “fotograficamente” e, attraverso le sue immagini, a far conoscere prima agli amici e poi, sbalordendo giurie e spettatori, ai fotoamatori di tutto il mondo.

Luigi La Mura
Presidente Associazione Inachis ONLUS

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E’ uscito “Keffaya – E’ ora di finirla”, di Mario Grasso

Keffaya – E’ ora di finirla

Un conflitto senza fine, quello tra Israele e Palestina, uno scontro che affonda le sue radici in un passato ormai remoto ma che prosegue a suon di bombe, ritorsioni, sangue di cittadini inermi che sommergono le ragioni di entrambe le parti. Vanni, un giornalista italiano inviato in Palestina per raccontare gli orrori della guerra, trova di fronte a se una realta molto piu complicata e cruda rispetto a quanto viene mostrato a un Occidente distante geograficamente e idealisticamente. Bambini che nascono e crescono in campi profughi che somigliano a ghetti moderni, paesaggi deturpati, inganni, intrighi politici, testimonianze tragiche e riflessioni profonde. Pur non smettendo mai i panni del reporter, Vanni avra modo anche di incrociare sul suo cammino personalita diverse ma con la stessa vocazione, come Helga, cooperante norvegese per un’organizzazione umanitaria. Sara pero un altro incontro, quello con l’israeliano Elia e la palestinese Sahida, giovani che desiderano gettare le basi per un riavvicinamento tra i due popoli, a fornirgli la percezione di quanto tale ostilita sia anacronistica. Sahida è una musulmana laica, un ossimoro per delle realta ricche di fondamentalismo. Elia si definisce un “dissidente ebreo”. Trovandosi a lottare per la stessa causa, le loro differenze diventano man mano sempre piu impercettibili, le loro storie si accomunano e le loro vite si intrecciano in un rapporto sentimentale. È dai loro racconti che si percepisce come i contraccolpi che le rispettive religioni fanno ricadere sulle vite di due giovani con la voglia di cambiamento siano sorprendentemente identici. Sullo sfondo il mistero di un antico documento che dimostrerebbe che Gesu non è mai risorto e che rischierebbe di far crollare la credibilita della Chiesa… “Elia riportò l’attenzione su Sahida e indugiò a guardarla con intensità. Non riusciva a distogliere lo sguardo da lei, come se un filo invisibile avesse legato le loro esistenze. Sahida colse quello sguardo e sgranò gli occhi in modo curioso. Scoppiarono a ridere in una combinazione di nervosismo e piacere. Per lunghi istanti rimasero in silenzio, con gli sguardi uncinati l’uno all’altro. Entrambi ebbero istintivamente la certezza di provare la stessa emozione”.

L’AUTORE

Mario Grasso, laureato in Scienze Sociali, libero professionista, giornalista pubblicista, è alla sua settima esperienza narrativa, dopo la pubblicazione di romanzi come La casa con le imposte socchiuse, I vastasi della socia, Spirito e carne, Latte di cammella, La lucertola a due code. Come saggista, ha pubblicato una quindicina di testi di management fra cui: Fare il manager, essere manager, Competenze per competere, Scrivere per il web, Il management del buon senso, Per la Franco Angeli dirige la collana Skill. Come giornalista pubblicista, ha collaborato con quotidiani e periodici. Ha diretto il quindicinale Web Economy e un settimanale online.

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Romagna e Calabria in collaborazione fra mare, piccoli borghi e città nell’obiettivo comune di una miglior qualità della vita

Il 16 luglio al Bagno Soleluna di Lido di Savio (RA) e il 21 luglio al Bagno Romeo di Casal Borsetti (RA), due appuntamenti sulla costa romagnola che accanto a una tradizionale predisposizione verso un’accoglienza ospitale propongono un Happy Bio, tanta frutta bio sotto l’ombrellone, consapevoli che non c’è miglior tramite del cibo per “assaporare” una cultura e comprendere un Territorio che sembra fatto apposta per appagare il desiderio di vacanza e di shopping in città.

“Da questo Territorio – rileva Fausto Faggioli, promotore dell’iniziativa – da sempre attento alle esigenze degli ospiti, nasce questo programma che intende collegare il mare alla campagna e alla città, favorendo l’incontro tra imprenditori e consumatori, valorizzando i sapori e la cultura dell’intero Territorio. Frutto della collaborazione fra Confcommercio Ravenna, Fattorie Faggioli, Stabilimenti Balneari della costa romagnola con il contributo della Camera di Commercio Ravenna, l’iniziativa ha coinvolto anche le imprese del Centro storico di Forlì e gli amministratori del Comune di Miglierina (CZ), un piccolo borgo, una “perla” calabrese incastonata al centro dell’istmo di Catanzaro.”

“Oggi, scoprire il Territorio – aggiunge Cinzia Semeraro di Confcommercio Forlì – significa vivere tutte le occasioni d’incontro e in occasione dell’Happy Bio sotto l’ombrellone, gli imprenditori del brand “Souvenir Forlì”, intendono sviluppare nuove forme di collaborazione locale, per cercare di far emergere più consapevolezza intorno ai Centri storici a misura d’uomo, che regalano la possibilità di un’esperienza dove la qualità della vita fa parte integrante del pregio e della varietà dell’offerta.”

“Questo clima di grande cordialità  – prosegue  Luigi Pari del Bagno Soleluna – permette ogni volta il successo dell’iniziativa che consente agli ospiti d’informarsi sull’argomento bio e di “connettersi”, da quest’anno, con il Centro storico di Forlì e con i suoi imprenditori.”

“I progetti “Happy Bio”, “Sempre connessi” e “Rural Pride” – interviene Pietro Guzzi, sindaco di Miglierina –  promuovono un nuovo concetto di promozione del Territorio, attraverso l’utilizzo delle nuove modalità di comunicazione e la formazione degli operatori. Vorremmo collaborare con gli amici romagnoli per costruire un’idea progettuale da realizzare per lo sviluppo del nostro Territorio. L’Amministrazione comunale in questi ultimi anni ha investito molto per valorizzare le bellezze naturali e le peculiarità del nostro Territorio rurale. Si rende ora necessario programmare un apposito progetto, una serie di attività, iniziative, servizi integrati tra loro, tesi a fare conoscere e a promuovere questa realtà con un’apposita campagna di marketing.”

“Particolare attenzione è stata prestata al recupero di immobili abbandonati nel centro storico – continua Gregorio Guzzo, vice Sindaco di Miglierina – ed è stato realizzato un albergo diffuso, un percorso turistico ed uno didattico. Sono state recuperate le antiche tradizioni artigianali del luogo, una volta principali fonti di reddito della popolazione locale. Abbiamo molta fiducia su questa opportunità collaborativa per comunicare attraverso le nuove tecnologie il grande patrimonio calabrese. Tecnologie sempre sostenute dal calore di una stretta di mano ed un sorriso ospitale che alla Calabria e  alla Romagna non mancano di certo.”

“Una collaborazione – termina Romeo Gambetti del Bagno Romeo – fra mare, piccoli borghi e città nell’obiettivo comune di una miglior qualità della vita nella quale “la qualità della tavola” è fondamentale per una vita salutare.”

 

 

 

 

 

 

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