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9 Maggio 2013

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MISMATCH NEL MONDO DEL LAVORO PER RANDSTAD

Un’analisi condotta da Into the Gap per conto di Randstad, (seconda potenza mondiale in materia di lavoro interinale), evidenzia un trend che porterà, nel 2020, ad avere in contemporanea carenze ed eccedenze nelle varie offerte di lavoro, con diversita’ marcate tra i livelli di istruzione e i settori economici. Da un lato ci sara’ un surplus di lavoratori nel settore finanziario, con istruzione media; dall’altro lato ci sara’ una carenza di lavoratori ad alto e a basso livello d’istruzione.

Grazie a questa analisi chiamata Into the Gap, sono state evidenziate grandi disallineamenti di tipo qualitativo e quantitativo per il futuro del mercato e della formazione lavoro. In questo modo potranno esserci sprechi di risorse umane e perdite di produttivita’. Per quanto riguarda la questione italiana, attualmente, abbiamo il 23% della forza lavoro sottoqualificata e il 16% dei lavoratori sovraqualificato. Inoltre, il 18% dei lavoratori non possiede i requisiti d’istruzione necessari per il suo lavoro.

Ponendo l’accento su coloro i quali avranno un alto livello di istruzione, nel 2020 ci sara’ un deficit di manodopera pari a 137 mila persone. Saranno, infatti, piu’ di 2 milioni i nuovi lavoratori con un alto livello scolastico, mentre i 210 mila che sono attualmente in cerca lavoro, saranno riassunti. La domanda, comunque, non bastera’ per saturare il settore. L’UE, percio’, ha deciso una strategia per aumentare i lavoratori ad alta istruzione al 45% entro il 2020.

Luther Blissett

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DOMENICA “APRE” TRENTINO MTB, VALDINON BIKE… TUTTA IN FIORE

Oggi test del nuovo tracciato, che piace e che è dedicato al “ceto medio” dei bikers

È un continuo “up & down” su sterrato, in tutto 43 km di pura soddisfazione

La prima tappa di Trentino MTB è di richiamo anche per i bikers blasonati

Sono oltre 320 gli “abbonati” al prestigioso ed apprezzato circuito che apre domenica

 

 

Domenica… bikers in fiore. Alla ValdiNon Bike, tappa di apertura del circuito Trentino MTB, questo week end, grazie anche al ritardo di questa primavera, i concorrenti gareggeranno attraverso i prati e i meleti tipici della zona in piena fioritura.

Il nuovo percorso proposto da ValdiNon SportGestion per questa occasione è decisamente interessante. Oggi c’è stato il sopralluogo ufficiale lungo i 43 km, già tutti “tabellati” e a disposizione degli appassionati per i test in vista della gara di domenica 12 maggio.

Trentino MTB quest’anno ha fatto centro. Ad oggi sono oltre 320 gli iscritti all’intero circuito contraddistinto da sei gare, distribuite una al mese fino ad ottobre. Le adesioni per la ValdiNon Bike ad oggi sono oltre 600 ma sono ancora aperte e consentiranno agli ultimi ritardatari di aderire all’invito anche domenica mattina.

Bel percorso, si diceva, che farà la soddisfazione del “ceto medio” dei bikers, nel senso che non propone tratti durissimi, ma presenta anche poca pianura e poco asfalto, in particolare sfruttando la bella pista ciclabile della Val di Non.

La partenza rimane, e non poteva essere diversamente, nel pratone antistante la Tennis Halle di Cavareno che offre un supporto logistico completo. Ma anziché puntare come in passato alla pista ciclabile lungo i prati sul lato ovest della valle, ora la gara da Cavareno si inerpica subito nel bosco con una lunga e dolce salita in sterrato che servirà a sgranare il gruppo, sempre immersi nel verde. È un continuo “up & down” nel bosco con una prima parte che culmina col GPM in località Waldheim. Fino a quel punto, del vecchio tracciato non c’è proprio nulla, tutto da scoprire.

Da Waldheim la gara si tuffa in discesa verso Ruffrè con un beve tratto a ritroso rispetto al passato, in continuo saliscendi quindi la ValdiNon Bike propone in senso inverso, rispetto alla passata edizione, salita e discesa del Monte Arsen e successivamente ancora in senso inverso un “su e giù” da Sedruna per costeggiare poi l’affascinante Lago Smeraldo – ed il nome non è a caso – sulla riva est, uno stretto sentierino in single track da affrontare dopo un tratto tecnico tra le radici ed un paio di attraversamenti su stretti ponticelli in legno.

Dopo il passaggio sul lago la gara affronta il canyon di Fondo, una bella pedalata ai piedi del canyon con un particolare passaggio a lato di un vecchio mulino. Da Fondo poi la gara traghetta i bikers lungo la pista ciclabile fino a Cavareno. Gara in conclusione? Nemmeno per sogno. Da lì la corsa si infila nei meleti in fiore, ancora sterrati  e ancora pista ciclabile con lo scavalcamento della provinciale su uno speciale punte in legno, poi giù in fondovalle fino al rio Linor, una nuova salita tutta sterrata  fino a Don, e ancora “up & down” su sterrato fino ad arrivare tra i prati di Cavareno e all’agognata meta, il traguardo presso la Tennis Halle.

I 1223 metri di dislivello di questa gara ci stanno tutti, ma è parere comune che davvero la ValdiNon Bike sia adatta a tutti i livelli di preparazione, soprattutto in questo inizio stagione osteggiato dal maltempo. E a proposito di meteo, le previsioni sembrano concordi per regalare una piacevole finestra di bel tempo fino a metà pomeriggio, una finestra sulla verde e colorata Val di Non, un evento da non perdere.

Se sono oltre 320 gli aficionados delle sei gare di Trentino MTB (ValdiNon Bike, 100 Km dei Forti – 1000Grobbe Bike, Lessinia Bike, Vecia Ferovia dela Val de Fiemme, Val di Fassa Bike e 3T Bike), altrettanti sono ad oggi i partecipanti che hanno scelto la prima tappa, e se piace tanto ai bikers comuni, piace anche a chi ha voglia di balzare sul podio come Johannes Schweiggl, Johann Pallhuber, Nicola Dalto, Marcello Pavarin (ex pro su strada), Dario Steinacher o Manuel Felder, e al femminile Lorenza Menapace, Claudia Paolazzi, Anna Ferrari, Manuela Cattoni, Michela Segalla o Debora Coslop.

Confermata per sabato pomeriggio anche l’attività per i più giovani con la competitiva ValdiNon Bike Giovanissimi (cat. da G1 a G6) e la non competitiva Mini ValdiNon Bike.

Info: www.valdinonbike.com

 

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Baby Set e Book Maker all’Armadio Verde

Voglia di immortalare un momento importante, voglia di foto e creatività? Bene, ci pensa L’Armadio Verde swap boutique che quest’anno, ha deciso di organizzare delle giornate interamente dedicate ai bambini.

La prima, inaugurata e già testata lo scorso anno, si chiama Babyset: in questa occasione, le varie sedi della oramai nota swap boutique, verranno adibite a veri e propri studi fotografici, dove protagonisti saranno i bambini, che avranno così modo di farsi regalare da mamma e papà il loro primo book fotografico, realizzato grazie alla collaborazione con lo studio Mimoda.
Ma le sorprese non finiscono in uno scatto: l’altro evento, grande novità del 2013, è il Book Maker: L’Armadio Verde, grazie alla collaborazione con la nota illustratrice Giulia Zaffaroni, darà la possibilità a tutti i bambini presenti all’evento, di creare da zero il proprio libro, che verrà totalmente realizzato prendendo l’ispirazione dai disegni e dalla fantasia di ciascun pargolo! il libro della propria infanzia, sarà così un bel ricordo che grandi e piccini conserveranno e riapriranno quando vorranno, divertendosi e ricordando.
La partecipazione a questi appuntamenti, sarà riservata esclusivamente a tutti gli iscritti allo swap club L’Armadio Verde; ma non è finita qui: la swap boutique milanese vuole fare un grande regalo: far partecipare gratuitamente tutte le famiglie che, in occasione di uno di questi eventi, sottoscriveranno la swap card , che consentirà loro di barattare all’infinito tutti i capi dei propri bambini, con altrettanti capi, di marca e di qualità superiore, entrando così a far parte dello swap club L’Armadio Verde.

Gli appuntamenti di Maggio saranno sempre di Venerdì e Sabato; i primi, il 10 e l’11, rispettivamente nella sede L’Armadio Verde di via Bertani 16, dove sarà possibile prenotarsi per il Babyset e quella di via Ausonio 6, dove verrà proposto il Book Maker. Nei Venerdi e Sabato successivi, gli stessi eventi saranno proposti in tutte le altre sedi di Milano e Busto Arsizio (Va).
Altra cosa importante da ricordare è che per il Babyset, ci si dovrà prenotare in anticipo, ovvero due giorni prima della data scelta, mandando una mail a [email protected] oppure telefonando al numero: 02/78621803, valido per tutte le boutique L’Armadio Verde.
Allora ciak, si scatta e si sfoglia qui all’Armadio Verde.

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La TNW Conference 2013 corre con l’italiana AliveShoes

La finalista italiana del programma Startupbootcamp ha fornito calzature esclusive allo staff di TNW

Amsterdam, 9 maggio 2013 – Startupbootcamp Amsterdam è lieta di annunciare che la startup italiana AliveShoes è stata tra gli sponsor della famosa The Next Web Conference. All’intero staff di TNW sono state infatti fornite le scarpe da ginnastica di pregiata fattura italiana con il logo TNW indossate durante l’evento del 25 e 26 aprile scorsi. In cambio, AliveShoes ha potuto promuovere il proprio prodotto e la propria offerta di fronte al pubblico di esperti di innovazione tecnologica presenti all’evento e tra i lettori di TNW.
La TNW Conference 2013 è uno degli appuntamenti tecnologici più attesi in Europa e anche quest’anno ha fatto registrare il tutto esaurito, con oltre 2.000 professionisti del web provenienti da centinaia di aziende, che hanno potuto ammirare tutto lo staff di TNW – compresi i co-fondatori Boris Velthuijzen van Zanten e Patrick de Laive – salire e scendere dal palco con le loro esclusive scarpe brandizzate Mark 1 TNW.
“Il nostro intento è quello di accelerare il processo di democratizzazione dei prodotti fisici, a cominciare dalle scarpe”, afferma Luca Botticelli co-fondatore e CEO di AliveShoes. “C’è stato un momento nel fashion nel quale solo un’élite prendeva le decisioni, si poteva solo acquistare in specifiche location e le mode erano dettate da poche persone. Quest’epoca sta volgendo al termine e noi vogliamo contribuire in modo fattivo affinché questo accada, dato che esistono molte persone che vorrebbero commercializzare i capi che creano artigianalmente, ma non ci riescono per mancanza di mezzi. Abbiamo fondato AliveShoes affinché queste persone abbiano la possibilità di lanciare sul mercato il proprio prodotto. A tal fine stiamo creando una sorta di partnership online tra il pubblico e i calzolai italiani, sfruttando la tecnologia e internet”.
AliveShoes sembra avere intrapreso la strada giusta, visto che in meno di un mese dalla sua nascita ha già ricevuto oltre 170 richieste di registrazione da oltre 30 paesi.
“Un altro esperimento che stiamo portando avanti è quello della creazione per brand non appartenenti al settore fashion”, continua Botticelli. “Ritengo che questi ultimi, specialmente i marchi tecnologici, siano diventati negli ultimi dieci anni forse ancora più di moda dei brand fashion stessi. Vorrei infine precisare un’ultima cosa della quale andiamo particolarmente fieri: le nostre calzature sono tutte di produzione artigianale e sono create dai migliori calzolai italiani”.
Patrick de Zeeuw, CEO di Startupbootcamp Amsterdam, è molto soddisfatto del successo riscosso dal team di AliveShoes: “Abbiamo selezionato AliveShoes tra i finalisti di Startupbootcamp in virtù della rapida crescita del settore “della produzione fai da te”. Abbiamo intravisto all’istante il potenziale di Luca e del suo team, oltre che del concept di AliveShoes. Questi ottimi risultati in una fase così iniziale del programma non fanno che confermare la bontà della nostra scelta”.
Sito web di AliveShoes
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AliveShoes
ALIVESHOES è una piattaforma di facile utilizzo che consente a persone e brand di creare e vendere online le proprie calzature. Zero rischi, costi contenuti e molto divertimento. I nostri utenti disegnano l’intera scarpa in ogni dettaglio, scelgono tra 50.000 combinazioni, personalizzano le etichette, il packaging e creano il loro negozio online. Gl utenti cominciano a raccogliere pre-ordini per un mese, se raggiungono un minimo di 15 paia di scarpe vendute, AliveShoes produce le scarpe in Italia e le spedisce ai clienti nel giro di quattro/sei settimane. L’azienda è per metà italiana, con sede nella “valle delle scarpe”, ove risiede il più antico e raffinato gruppo di produttori di scarpe del pianeta e metà olandese ed è ora tra le 10 finaliste dell’acceleratore Startupbootcamp ad Amsterdam. I fondatori sono Luca Botticelli che vanta oltre 10 anni di esperienza nell’industria delle calzature, Michele Torresi con oltre dodici anni nella creazione di scarpe e nel web design e Marco Ferroni con 8 anni di esperienza nell’ingegneria informatica.
Startupbootcamp
Startupbootcamp è un programma di accelerazione di start up paneuropeo, attualmente in essere a Copenhagen, Dublino (febbraio-maggio ’12), Amsterdam (aprile-giugno ’12) e presto ne verranno attivati a Londra e Berlino. Al momento sono aperte le iscrizioni per Startupbootcamp Amsterdam, con termine ultimo 12 febbraio 2012. Startupbootcamp consiste in una rete di contatti e nel far parte di un ecosistema di start up internazionali che aiuteranno i partecipanti ad accelerare i tempi. Il programma non solo vanta una vasta rete di mentori, sponsor e investitori, ma anche ambassador che diffondono il concetto di Startupbootcamp in tutto il mondo. Per maggiori informazioni, visitare http://www.startupbootcamp.org o Twitter: @SBootCamp

Contatti
Chiara Possenti
AxiCom
Tel +39 02 75261121
[email protected]

Ulteriori informazioni:
http://www.startupbootcamp.org
@SBootCamp

Luca Botticelli
Co-fondatore e CEO di ALIVESHOES
[email protected]
+39 (0)335 68 272 90

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Inizio dei lavori nella sezione Italia del parco Miniatur Wunderland di Amburgo

Inizio dei lavori nella sezione Italia del parco Miniatur Wunderland di Amburgo

Inizio dei lavori nella sezione Italia del parco Miniatur Wunderland di Amburgo

 
[2013-05-09]
 

AMBURGO, Germania, May 9, 2013 /PRNewswire/ —

L’Italia entra a far parte del parco “Miniatur Wunderland” di Amburgo / Germania, la ferrovia in miniatura più grande del mondo: oggi il sindaco di Amburgo Olaf Scholz, l’Assessore al Turismo, Cultura e Spettacolo della regione Liguria Angelo Berlangieri, il presidente delle ferrovie tedesche Rüdiger Grube e l’amministratore delegato (CEO) di FS Italiane Mauro Moretti hanno inaugurato i lavori della nuova sezione “Italia”. L’inaugurazione avviene in concomitanza con l’inizio della festa portuale più grande al mondo: il COMPLEANNO DEL PORTO DI AMBURGO. La Liguria è partner del grande evento marittimo, dal 9 al 12 maggio.

I modellisti avranno tempo fino all’estate 2015 per ricreare, su una superficie di 170 m², l’atmosfera di città come Roma e Venezia con capolavori come la basilica di San Pietro e la basilica di San Marco, meraviglie come il Vesuvio, Pompei, la costiera amalfitana e le Cinque Terre. I lavori sono iniziati proprio con una delle stazioni delle Cinque Terre alla presenza dei due politici e dei due amministratori delegati. L’Italia va ad aggiungersi agli otto panorami già rappresentati su un’area di circa 1.300 metri quadrati e che comprende 1.000 treni formati da 15.000 vagoni, 228.000 alberi, 215.000 miniature umane, 9.000 auto, 13.000 metri di binari e 3.700 case e ponti. Con oltre 1 milione e 200.000 visitatori l’anno, la struttura è una delle maggiori attrazioni turistiche della Germania (http://www.miniaturwunderland.de).

L’avvio dei lavori coincide con uno dei massimi eventi marittimi: dal 9 al 12 maggio si festeggia l’824esimo COMPLEANNO DEL PORTO DI AMBURGO. Un milione e mezzo di persone potranno visitare navi d’alto bordo e da crociera, assistere a parate, al battesimo di una nave e all’arrivo della prima crociera “heavy metal” d’Europa. Amburgo è ancora oggi il porto più importante dell’Europa settentrionale e il secondo luogo di trasbordo container più grande del continente. La Liguria, quest’anno partner del festival, si presenta come meta turistica d’eccezione e partner di progetti europei innovativi (http://www.hafengeburtstag.de).

Per maggiori informazioni sul turismo ad Amburgo: http://www.hamburg-tourismus.de/en.

– Cross reference: Picture is available via epa european pressphoto agency (http://www.epa.eu) –

Contatti:
Hamburg Tourismus GmbH
Guido Neumann
Tel. +49(0)160-97298302
[email protected]

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camminare in montagna

Trekking è un termine molto diffuso , anche se  le interpretazioni variano molto, a seconda del paese in cui tale termine viene  utilizzato. Secondo le definizioni dei dizionari di lingua inglese il termine può per esempio riferirsi a un viaggio lento e particolarmente faticoso in zone impervie con o senza bestie da soma (con carri o meno) oppure può indicare un viaggio escursionistico in zone montagnose. Il termine può anche essere utilizzato molto genericamente col significato di  viaggio avventuroso (vedi Star Trek ). Secondo alcuni,  trekking può essere considerato sinonimo di passeggiata o di escursione ; secondo altri autori invece il  fare un trek vuol dire intraprendere un viaggio, di più giorni, a piedi o su bestie da soma, il cui tragitto può essere fatto partendo da un punto definito per arrivare ad  un  altro punto ,oppure che può svolgersi partendo da un punto definito al quale tornare dopo aver percorso un lungo giro.
Quale potrebbe essere quindi una definizione realistica di trekking? Senza la pretesa di mettere tutti d’accordo potremmo riassumere le varie interpretazioni e riferirci al trekking come a una forma di escursionismo su percorsi naturali,spesso poco agevoli, ma comunque sicuri, da farsi a piedi. Visita il sito sporthotelbellavista.com trekking bici  tarvisio

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SEAT Leon Cup Racer attesa al Wörthersee 2013

Debutta al Wörthersee-Tour 2013 la Leon Cup Racer: 330 CV (243 kW) di potenza, struttura leggera e tecnologia racing al top

 

In occasione dell’annuale raduno delle GTI nella regione austriaca della Carinzia (8-11 maggio), la SEAT ribadisce il proprio impegno verso le competizioni e verso i team dei Clienti. Senz’altro, la nuova Leon Cup Racer sarà la protagonista indiscussa sullo stand SEAT nella cittadina di Reifniz, sulla sponda meridionale del lago Wörthersee. Questa versione anticipa già i tratti caratteristici che contraddistingueranno la futura vettura da gara SEAT, già pronta per affrontare diverse prove a livello internazionale. Con i suoi 330 CV (243 kW) di potenza, la Leon Cup Racer rappresenta la base per il lavoro di sviluppo e i test drive che si effettueranno nei prossimi mesi.

 

La Leon Cup Racer sarà affiancata sullo stand SEAT da altre cinque vetture, particolarmente grintose e allestite in maniera speciale per l’occasione, che derivano dalla Ibiza e dalla Leon. Inoltre, un ricco programma di intrattenimento accoglierà i fan del Marchio spagnolo.

 

All’incontro delle GTI, che quest’anno giunge alla 32esima edizione, gli organizzatori prevedono la partecipazione di oltre 100.000 visitatori durante le quattro giornate del

raduno.

“Il nostro Marchio è profondamente legato all’attività motorsport; la SEAT vanta oltre 40 anni di storia nel mondo delle competizioni e, con la Leon Cup Racer, siamo pronti a scrivere un nuovo capitolo per continuare ad alimentare l’entusiasmo dei nostri team Clienti. La Cup Racer non è una showcar, bensì il primo prototipo per il nostro lavoro di progettazione e sviluppo”, afferma Matthias Rabe, Vicepresidente Esecutivo per Ricerca e Sviluppo della SEAT. “La nuova generazione della SEAT Leon rappresenta un’ottima base di partenza: le sue qualità sportive sono ampiamente apprezzate sia dai Clienti, sia dalla stampa specializzata. Con questa nuova versione racing, vogliamo continuare sulla strada dei grandi successi sportivi raggiunti negli ultimi anni”.

 

Inconfondibile DNA del design, qualità aerodinamiche di spicco

Basata sulla Leon cinque porte, in colore argento opaco metallizzato e con finiture in arancione, la Cup Racer è un’auto dal look di grande impatto. La stabilità e l’immagine imponente della vettura derivano dai cerchi da 18″ e dal passo allungato di almeno 40 centimetri rispetto alla versione di serie.

 

Il nuovo frontale è stato realizzato per garantire un’efficienza aerodinamica ottimale, nonché il massimo afflusso d’aria al motore e all’impianto frenante; allo stesso tempo i possenti passaruota, con le loro aperture sull’estremità posteriore, contribuiscono al raffreddamento dell’impianto frenante con pinze a quattro pistoncini. Le minigonne sono state decisamente allargate e, insieme allo spoiler anteriore, al sottoscocca liscio, al diffusore e allo spoiler posteriore regolabile, raggiungono la massima deportanza, garantendo la stabilità della vettura anche ad alte velocità.

Eppure, anche sulla Cup Racer, il DNA del Marchio della versione stradale della Leon è rimasto intatto: i fari full LED sono diventati il tratto caratteristico della vettura, e le luci diurne anteriori conferiscono grande personalità al frontale, così come i gruppi ottici posteriori a LED. Inoltre, rispetto alla versione stradale, sono rimaste invariate anche la linea del tetto e le caratteristiche linee della fiancata.

 

Pieno controllo e massima sicurezza

 

Gli interni della Leon Cup Racer sono stati disegnati a prova di gara: una sistematica riduzione del peso e un approccio perfettamente minimalista definiscono l’abitacolo della vettura, protetto da una cellula estremamente resistente. Il sedile avvolgente dotato del sistema di protezione HANS® per la testa e il collo garantisce la massima sicurezza. I rivestimenti sono realizzati in un tipo di pelle speciale, altamente traspirante. Il design della plancia è rimasto invariato, con tutte le informazioni e i comandi conducente concentrati principalmente sul volante multifunzione e sul display TFT ad alta risoluzione, assicurando al guidatore il massimo controllo sulla vettura in ogni momento.

 

Prestazioni eccellenti per il miglior tempo sul giro

 

La Leon Cup Racer monta un quattro cilindri turbo 2.0 litri, in grado di erogare ben 330 CV (243 kW) di potenza e 350 Nm di coppia massima. È abbinato a un cambio DSG con doppia frizione a 6 rapporti con comandi al volante e un differenziale autobloccante elettronico, che gestiscono la trasmissione della potenza all’asse anteriore. La Cup Racer per competizioni endurance può essere equipaggiata con un cambio sequenziale, con leva posizionata sulla consolle centrale, e differenziale autobloccante meccanico.

 

I prezzi indicativi della Leon Cup Racer sono per la versione con cambio DSG con doppia frizione a partire da € 70.000 (IVA esclusa), mentre la versione endurance con cambio sequenziale e differenziale autobloccante meccanico sarà disponibile a partire da € 95.000 (sempre IVA esclusa).

 

“Contiamo di essere in grado di offrire le Leon Cup Racer ai nostri team Clienti già a partire dalla stagione 2014. Grazie alle due versioni da gara, sprint e endurance, la Cup Racer è la vettura ideale per partecipare a diversi tipi di competizione – dal Campionato ETTC al VLN Endurance Cup sul Nürburgring”, afferma Jaime Puig, Capo di SEAT Sport e Responsabile delle attività motorsport del Marchio. “Prevediamo anche di continuare a sviluppare la Cup Racer per creare una versione con motore 1.6 per il WTCC: è proprio nell’ambito di questo campionato che abbiamo una gloriosa tradizione da difendere”.

 

Ibiza Trophy – pronta per correre in pista

Sullo stand della SEAT i fan presenti al raduno del Wörthersee potranno inoltre apprezzare cinque proposte altrettanto sportive del Marchio spagnolo. Spicca la Ibiza SC Trophy protagonista dell’omonimo trofeo monomarca che si disputa in Spagna e in Italia. Nella stagione 2013 appena partita, la Ibiza Cupra scende in pista con un 1.4 TSI sovralimentato con compressore volumetrico, configurata da gara per regalare prestazioni straordinarie: vanta 200 CV (5.500 giri) e una coppia massima di 270 Nm (4.000 giri), quindi 20 CV e 20 Nm in più rispetto alla versione stradale. Il cambio è un DSG a 7 rapporti con comandi al volante e c’è anche un differenziale autobloccante meccanico. Il prezzo d’acquisto della Ibiza SC Trophy della SEAT Sport parte da € 31.500 (IVA esclusa).

 

La Ibiza – la compatta sportiva

La Ibiza è rappresentata da ulteriori due versioni sportive capaci di elevate prestazioni. La versione Cupra della Ibiza SC è la top di gamma con 180 CV (132 kW) di potenza e cambio DSG con doppia frizione, caratterizzata dalla carrozzeria in colore bianco Nevada. Sia i cerchi da 17″ che la calandra presentano finiture in nero lucido. La versione FR dell’auto compatta, invece, balza all’occhio per il colore rosso Emocion della livrea, ed è equipaggiata con un pacchetto commemorativo “FR 10 anni”, che comprendente cerchi da 17″ bicolore nero e argento, spoiler al tetto, battitacco e gusci degli specchietti con finitura color titanio, fra gli altri. L’assetto della FR è stato leggermente ribassato e monta il medesimo impianto frenante della Ibiza CUPRA.

 

Leon – grande stile e forte personalità

Due versioni della SEAT Leon offrono ulteriori possibilità di personalizzazione per il nuovo modello di successo della SEAT: la Leon FR 1.8 TSI 180 CV (132 kW) con carrozzeria rosso Emocion si contraddistingue per un look ancora più aggressivo grazie ad un kit aerodinamico che include minigonne anteriori e posteriori. I cerchi da 19″ lasciano vedere le pinze color rosso lucido. All’interno spiccano le finiture in rosso sia sulle modanature della plancia, sia sul volante, mentre i sedili e i pannelli delle portiere sono stati rivestiti in pelle bicolore rossa e nera. La versione FR completa e rappresenta il top di gamma della nuova Leon SC, con il brillante 2.0 TDI 184 CV (135 kW). I cerchi da 19″ e le pinze rosse creano un perfetto contrasto con la brillante verniciatura bianco Nevada della carrozzeria, mentre gli interni sono rivestiti in pelle bicolore nera e grigia.

 

 

La SEAT è l’unica Casa automobilistica in Spagna in grado di progettare, sviluppare, produrre e commercializzare vetture. Integrata nel Gruppo Volkswagen, la multinazionale con sede a Martorell (Barcellona), esporta l’83% della produzione in 77 Paesi nel mondo. La SEAT è leader del mercato in Spagna e nel 2012 ha raggiunto un volume d’affari di oltre 6 miliardi di Euro e un totale di 321.000 vetture vendute.

 

 

La SEAT conta 14.000 dipendenti e ha tre siti produttivi: Zona Franca, El Prat de Llobregat e Martorell (Barcellona), dove si producono – fra gli altri – i modelli di successo quali Ibiza e Leon. Presso lo stabilimento del Gruppo Volkswagen a Palmela (Portogallo) viene prodotta la monovolume Alhambra. La SEAT Mii viene prodotta nell’impianto di Bratislava (Slovacchia), mentre la Toledo nello stabilimento di Mladá Boleslav (Repubblica Ceca). La multinazionale spagnola ha inoltre un Centro Tecnico che si configura come un knowledge hub e che accoglie più di 900 esperti e ingegneri orientati a promuovere l’innovazione del primo investitore industriale in materia di R&D della Spagna. Nell’ambito del proprio impegno a tutela dell’ambiente, la SEAT svolge la propria attività in linea con i criteri di sostenibilità, riduzione del CO2, efficienza energetica, riciclo e riutilizzo delle risorse.

In Italia la SEAT è parte di VOLKSWAGEN GROUP ITALIA S.p.A., Consociata del Gruppo Volkswagen e distributore anche degli autoveicoli Volkswagen, Audi, ŠKODA e Volkswagen Veicoli Commerciali.

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VILLA MARINA CAPRI HOTEL & SPA: OSPITALITA’ D’ECCELLENZA NEL CUORE DI CAPRI

Capri, 9 maggio 2013 – Rigoglioso giardino mediterraneo dall’atmosfera suggestiva dove trovare ristoro in una calda giornata estiva; splendide camere e suite con vista mozzafiato sul Golfo di Napoli, dove rilassarsi e godere del meritato riposo; piscina privata per vivere la giornata nel massimo comfort: questa è Villa Marina Capri Hotel & SPA, il luogo ideale per un soggiorno all’insegna del relax e del benessere, per prendersi cura di sé dopo un lungo e grigio inverno e lasciarsi coccolare dalla inconfondibile calda ospitalità.

L’eleganza, l’amore per l’arte e la cura di ogni minimo dettaglio rendono questo intimo albergo, in passato residenza privata, un posto unico e speciale: tutte le camere, suddivise nelle categorie classic, deluxe, prestige, junior suite e pool suite, nascono dalla fusione tra i comfort più moderni, elementi di design contemporaneo, pezzi d’arte unici e immagini antiche, raccontando la storia della bellissima isola attraverso oggetti e parole di grandi personaggi che l’hanno amata.

Le Camere Classic sono un rifugio caldo e accogliente affacciato sul parco privato dell’albergo, ogni camera ha un arredo diverso e ricercato, arricchito da preziose decorazioni che la rendono particolare e unica nel suo genere.

Le Camere Deluxe sono contraddistinte da terrazze e balconi che guardano il mare, ognuna diversa dall’altra, ognuna con un fascino particolare: tra questa, la Gorky, dedicata allo scrittore russo innamorato dell’isola cui è intitolato il famoso premio letterario patrocinato dal comune di Capri. Caratteristici gli arredi neri e rossi, che la rendono estremamente elegante e originale.

Le Camere Prestige si distinguono per i particolari letti a baldacchino, i legni pregiati e le sale da bagno in marmo, cristallo e mosaico, e sono dotate di favolose terrazze sul mare o sul giardino.

Con una piccola biblioteca privata, le Junior suite rappresentano l’incontro tra lusso e cultura: diverse l’una dall’altra negli arredi, colori e decorazioni, gli ospiti vi trascorrono il soggiorno immersi in un’atmosfera veramente raffinata e confortevole.

Le Suite sono corredate da un salottino privato, anch’esso con biblioteca, e ampie terrazze con vista sul Golfo, dove godere del sole  in piena tranquillità e riservatezza. Le Pool Suite, invece, sono rese uniche da una fantastica piscina idromassaggio in terrazza, l’ideale per ammirare il panorama in totale relax.

Villa Marina Capri Hotel & SPA pensa anche ai cuccioli di casa: alcune camere sono dotate, infatti, di uno spazio ricreativo appositamente pensato per i bambini, mentre in quelle con giardino privato, gli amici a quattro zampe possono approfittare dello spazio per correre liberamente.

Tante le proposte adatte a chiunque voglia scegliere questa residenza ricca di fascino e bellezza, per un soggiorno nell’isola di Capri (prezzi a partire da € 270).

Composto da 21 raffinate camere e suite, ognuna diversa dall’altra e custodi di oggetti e opere d’arte appartenute agli artisti che hanno segnato la vita dell’isola, Villa Marina Capri Hotel & Spa offre servizi di qualità personalizzati per un soggiorno esclusivo, come il ristorante Ziqù, con le ricette segrete di famiglia rivisitate dallo Chef, la Stai SPA, per avvolgere il corpo di caldo relax ed energia e il giardino mediterraneo, affacciato sulla splendida costa napoletana per godere del sole di Capri. Situato su uno dei tratti più scenografici della costa, l’albergo rappresenta il luogo ideale per ricevimenti, cerimonie, riunioni di lavoro e congressi.

Per informazioni e/o prenotazioni:
Villa Marina Hotel & SPA – Via Prov. Marina Grande, 191 – 80073 Capri (NA) – Tel. 081.8376630 Fax. 081.8364079 [email protected]www.villamarinacapri.com

Ufficio stampa: IMAGINE Communication
Via G. Barzellotti  9/ 9b – 00136 Roma – Tel. 06.39750290 – Fax. 06.45599430
Silvia Alesi [email protected] –  www.imaginecommunication.eu
Per immagini in alta risoluzione e altre informazioni: www.imaginecommunication.eu/sala-stampa

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Gli italiani amano il solare… ma lo conoscono bene?

Per l’89% degli italiani il solare è l’energia su cui l’Italia, pensando al futuro, dovrebbe puntare. Lo rivela il nono rapporto “Gli italiani e il solare”, pubblicato recentemente dalla Fondazione Univerde ed IPR marketing per l’inaugurazione del Solarexpo 2013. Gli italiani amano il solare dunque, ma lo conoscono bene?

Come di consueto per l’inaugurazione del Solarexpo la Fondazione Univerde ed IPR marketing hanno pubblicato i risultati del sondaggio “Gli italiani e il solare” , volto a fare il quadro su come viene percepita la questione energetica nel nostro Paese. I risultati sono molto favorevoli alla soluzione solare, giudicata semplice, pulita, sempre più economica, vantaggi che hanno fatto guadagnare al solare la simpatia di oltre il 90% degli Italiani. Una stima quella per la tecnologia solare che può essere tranquillamente condivisa, quello che può essere meno condiviso è il metodo piuttosto semplicistico con cui la ‘soluzione solare’ viene proposta, attraverso domande che forse non lasciano trasparire pienamente il rovescio della medaglia.

I principali risultati del rapporto si possono così riassumere:

  • Per l’89% degli italiani il solare è l’energia su cui l’Italia, pensando al futuro, dovrebbe puntare. Seguono eolico (54%), Idroelettrico (35%), Geotermia (25%), Nucleare (17%), Biomasse (16%), Gas (14%), Carbone (2%), Petrolio (1%);
  • il 79% degli italiani è propenso ad utilizzare direttamente l’energia solare;
  • il 92% degli italiani sarebbe favorevole ad installare pannelli FV nel proprio condominio utilizzando un incentivo pubblico. (sarebbe stato forse interessante porre una domanda simile per valutare la propensione all’installazione senza incentivo pubblico);
  • il 48% degli italiani sarebbe per l’abolizione degli incentivi se questi venissero sostituiti con semplificazioni burocratiche e la libertà di autoprodurre e vendere energia in rete, il 38% è contrario alla loro abolizione;
  • il 90% degli italiani considera doveroso per la salute e per il clima chiudere le centrali a carbone e ad olio combustibile entro il 2020;
  • Il 77% degli italiani non conosce le smart grid ma il 54% degli interpellati le giudica un’ottima iniziativa quando queste vengono definite le reti intelligenti decise dall‘Unione Europea con cui ogni cittadino potrà non solo ricevere e comprare energia ma diventare produttore, da solo e in comunità, e anche vendere energia ad altri attraverso la rete.
  • l’ 88% degli italiani risulta favorevole all’applicazione di una carbon tax, il 40% pensa però che ciò sarà difficile da realizzare.

Questi risultati danno un’idea su quello che è il ‘polso’ degli italiani sulla questione energetica, dati certamente interessanti e su cui riflettere.

Forse però per il sondaggio che precederà il Solarexpo 2014 si potrebbero proporre delle domande un po’ più pragmatiche, pur senza pretendere che i cittadini italiani diventino esperti delle criticità che può comportare per il sistema e per il mercato elettrico un’ampia diffusione del solare. Ad esempio si potrebbe lasciar intravvedere cosa potrebbe comportare dal punto di vista burocratico e fiscale poter vendere ad altri l’energia elettrica attraverso le smart grid (bisognerebbe quanto meno saper comprendere in cosa consiste un contratto di fornitura e si dovrebbe produrre una bolletta, per quanto semplificata). Si potrebbe inoltre suggerire cosa comporterebbe dal punto di vista dei costi dell’energia elettrica l’eliminazione delle centrali a carbone e la loro sostituzione con impianti a fonti rinnovabili. Oppure, per consentire una valutazione più informata, si dovrebbe far sapere agli intervistati che l’applicazione di una carbon tax sui prodotti energetici proporzionale alle emissioni di CO2 risulterebbe in percentuale molto più gravosa per chi ha un reddito basso e può intervenire in maniera marginale sui propri consumi (ad esempio con una ristrutturazione edilizia o acquistando un’auto meno inquinante) mentre risulterebbe in percentuale meno gravosa per chi ha redditi elevati.

In ultimo una piccola considerazione sul comunicato stampa relativo alla presentazione del rapporto che riporta nel cappello: Dal 90% degli italiani NO al carbone e SI al solare, anche con nuovi incentivi. Pecoraro Scanio: “Nel 2020 chiudere le centrali a carbone e a olio combustibile. Nel 2050, 100% di energia da rinnovabili. Subito nuovi incentivi normativi ed economici”. Un’interpretazione a dir poco assai colorita dei risultati del sondaggio e che sembra voler fornire alla stampa una chiave di lettura preconfezionata dei dati, anch’essa eccessivamente semplificata.

Leggi l’articolo sul blog di Assoelettrica

Fonte: Assoelettrica

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Il Consorzio POROTON® Italia: resistenza al fuoco delle pareti in laterizio

Da sempre il Consorzio POROTON® Italia ha riservato grande attenzione alle prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti marchiati POROTON®.
Provvedendo ad aggiornare le certificazioni delle soluzioni costruttive proposte.

Aggiornando le certificazioni delle soluzioni costruttive proposte è possibile fornire strumenti e dare un supporto concreto ai tecnici e ai progettisti che operano nell’ambito della prevenzione degli incendi.

Le pareti che vengono realizzate con i blocchi in laterizio POROTON sono provviste di tutta la certificazione necessaria per la resistenza al fuoco, aggiornate in base alle normative vigenti.

Durante il possibile incendio, inoltre, le pareti in laterizio POROTON® sono state realizzate in modo tale da non incrementare in alcun modo l’alimentarsi dell’incendio, mantenendo invariato il proprio potere isolante, senza emettare gas tossici nè fumi di alcun tipo.

Ulteriori dettagli sono disponibili al link: resistenza al fuoco

Resistenza al fuoco pareti in laterizio POROTON

 

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Scarpe per l’uomo che veste con stile

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  • 9 Maggio 2013

Decidersi ad acquistare un paio di scarpe da indossare durante una particolare occasione è sempre una scelta importante: è preferibile prediligere la comodità alla bellezza? O magari è meglio orientarsi su una scelta di calzature che appaiano gradevoli alla vista e risaltino il look, ma che comunque talvolta sacrificano il comfort? Certo la scelta giusta è un bel paio di scarpe che racchiuda entrambe queste caratteristiche!

Nella linea di scarpe da uomo presentate oggi sul portale, tanti modelli di pregio pensati appositamente per vestire lui, l’uomo dai gusti sofisticati, cui piace indossare abiti e scarpe dal richiamo brillante ma che al contempo non vuole rinunciare alla comodità. Scarpe di classe per l’uomo di classe: ancora alla ricerca delle scarpe giuste per l’occasione giusta? Nell’ampia gamma di calzature da uomo presentata oggi, trovate tante scarpe originali, comode e di stile: pensate per soddisfare anche i gusti più difficili.

Queste sono confezionate da abili mani artigiane utilizzando solo materiale di ottima fattura, per farvi indossare ai piedi solo articoli di prima scelta. Inoltre, potrete scegliere tra una serie di modelli davvero cool – uno per ogni momento della giornata: splendide sneakers per quando uscite a fare una corsetta, scarpe comode e leggere per quando siete a spasso per la città, oppure delle scarpe eleganti, raffinate, da indossare negli avvenimenti più importanti o nelle serate romantiche. Scegliete adesso le scarpe più adatte a voi, tra i modelli da uomo proposti sul portale: per un look che saprà sempre attirare gli sguardi su di sè!

Seovenezia.it gestisce la campagna web marketing di Fashionoutlet.it

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Torna il Family Campus nazionale di Special Olympics al Minerva Club Resort di Sibari

Dal 29 maggio al 5 giugno si svolgerà il Family Campus nazionale di Special Olympics, la manifestazione  sportiva, culturale e vacanziera dedicato agli atleti con disabilità cognitive ed alle loro famiglie. La location scelta è il Minerva Club Resort & Golf di Sibari, il villaggio turistico affacciato sul Mar Ionio calabrese, che già da diversi anni ospita l’evento. La struttura ricettiva è a disposizione degli ospiti a titolo gratuito per tutta la settimana. In questo modo gli atleti potranno vivere una piacevole e divertente vacanza, in un ambiente accogliente e confortevole.

Come da tradizione, il Family Campus al Minerva Resort prevederà due diversi programmi: uno dedicato agli atleti ed il secondo per i familiari. I primi saranno affiancati da instancabili volontari che assisteranno loro nelle prove di nuoto, golf, calcetto, beach volley, tennis ed in tante altre discipline sportive. I familiari saranno coinvolti in una serie di attività, incontri, seminari e dibattiti che hanno non solo lo scopo di far vivere loro delle giornate interessanti, ma anche di sensibilizzarli sul tema delle Special Olympics. Le famiglie dovranno essere parte attiva del movimento, un canale di diffusione di primaria importanza dell’evento.

Oltre allo sport, ci sarà spazio anche per la cultura. Durante il soggiorno presso il Minerva Club Resort, gli ospiti avranno infatti la possibilità di visitare il parco archeologico di Sibari, l’area dove vi sono i resti dell’antica gloriosa città calabrese, una delle più importanti della Magna Grecia. Infine il divertimento è assicurato grazie a feste, spettacoli e musica che animeranno le giornate all’interno del villaggio. Si attendono come ogni anno tantissimi atleti provenienti da ogni parte d’Europa: dal 29 maggio al 5 giugno 2013 un’atmosfera di gioia pervaderà il Minerva Resort ed i suoi ospiti speciali.

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Scegli KNOTT: qualità, innovazione e garanzia dal 1982.

La KNOTT è leader sul mercato dei sistemi frenanti e offre massima funzionalità, efficienza e garanzia totale su tutti i prodotti.

Da oltre trent’anni, l’attività di KNOTT si concentra sulla progettazione e la produzione di freni e pinze meccaniche, freni meccanici cam brakes, freni a bagno d’olio wet disk brakes, cavi bowden, ammortizzatori e pezzi di ricambio.

Tutti i prodotti KNOTT sono disponibili in catalogo sullo shop on line dell’Azienda, dove è possibile ordinare direttamente da casa ogni singolo pezzo di ricambio per i tutti i freni a marchio KNOTT, tra cui ricambi registri e ganasce singole e kit, ricambi cilindretti idraulici e piatti freno.

KNOTT cura per tutti i prodotti la progettazione, la produzione e la vendita sia per grossi volumi sia al dettaglio, offrendo un servizio eccellente in grado di soddisfare il cliente in ogni esigenza.

Grazie all’esperienza decennale e all’acquisizione di un know-how specifico da parte dell’Ufficio Tecnico, ogni prodotto messo a punto da KNOTT viene sottoposto a rigide prove di collaudo in modo da ottenere la piena conformità alle norme ISO 9001. Inoltre, la KNOTT offre un encomiabile servizio di consulenza prestata da un team di ingegneri altamente qualificati, in grado di risolvere ogni richiesta del cliente più esigente.

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Un Antica Etnia: Etnia Bai

La provincia di Yunnan è bellissima sia per la sua natura sia per la sua cultura. Dunque se viaggiamo nella Cina, Yunnan è una meta indiscuttibile da andare. Come tutti sanno, Yunnan si trova nella Cina sud-occidentale, ospitando una ventina di minoranze, fra cui l’Etnia Bai che è brava della tecnica di tessitura e ricamo.

Etnia Bai che ha una certa relazione della gente di Qiang, è molto antica, la gente della cui parla la propria lingua, ma scrive ancora i caratteri cinesi. Crede il buddismo.
L’etnia Bai ama il colore bianco, dunque i loro vestiti e edifici sono principalmente bianchi.

Le nozze:
Le ragazze e i ragazzi con il stesso cognome non possono sposarsi. Una volta il figlio è sposato, deve separarsi dai genitori e vivere con la sua sposa. “Portare a spalle la sposa” è uno dei costumi più popolari dell’Etnia Bai. Giunti ad un incrocio, al bivio di una strada o in un posto affollato, il corteo degli sposi deve fermarsi, la dote è suddivisa in due mucchi e lo sposo deve portare la sposa a spalle, girando intorno ai due mucchi sulla traccia del numero “8”.

L’alimentazione:
Il riso e il grano sono preferiti dai Bai delle pianure, mentre quelli delle montagne consumano principalmente mais, patate e grano saraceno, tutti cotti al vapore. I Bai amano la carne di maiale, con la quale preparano diverse specialità. Inoltre sanno come fare della buona carne salata, prosciutto e salsicce. D’inverno un pentolone di zuppa di carne di manzo, con l’aggiunta di rape e porri, è il piatto preferito dai Bai, per lo più i Bai bevono vino a base di più di quaranta tipi di erbe medicinali. C’è anche un liquore di riso glutinoso per le donne.

Il tè:
Il tè è una passione dei Bai, che di solito lo consumano due volte al giorno. Il tè mattutino, chiamato anche “tè del risveglio”, è consumato dagli adulti subito dopo essersi alzati dal letto, mentre il tè al latte di mezzogiorno, chiamato anche “tè del riposo” o “tè dissetante”, è consumato sia dagli adulti che dai bambini. Inoltre gli ospitali Bai offrono agli ospiti le famose “tre tazze di tè”, il rito più solenne dell’etnia. La sua caratteristica è che la prima tazza è di gusto amaro, la seconda dolce, mentre della terza il sapore rimane a lungo in bocca.

Le feste:
La strada di marzo cade ogni anno dal quindici marzo al venti marzo. Prima era una festa religiosa, ma adesso diventa una festa tradizionale per scambiarsi i beni e fare sport.

Il Festival della torcia si svolge ogni anno nel 25 giugno, è una festa tradizionale del Bai. Quando il giorno della festa accade, tutti gli uomini, donne e bambini si riuniscono per il culto. Attraverso torce culto, accensione, torce da gioco, arco e altre attività, pregano il raccolto abbondante e la sanità degli animali domestici.

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Due anni con Finestra Italiana

Una rete nata un po’ per scommessa, un po’ per confrontarsi, un po’ per offrire, anche all’utente finale, un punto di informazione puntuale e semplice sulla realizzazione e messa in posa di finestre e portoncini in PVC. FinestraItaliana.it è nata nell’autunno 2011 unendo 68 serramentisti italiani, molti dei quali pionieri dell’uso del PVC per gli infissi, clienti della multinazionale VEKA leader mondiale nel settore. Si tratta di artigiani, professionisti, aziende piccole e grandi con un altissimo know how, spesso con una storia di due, tre generazioni alle spalle, che nel corso degli anni, hanno contribuito a migliorare sensibilmente l’uso di questo materiale nei contesti più svariati.

La conoscenza del mestiere, del clima, delle tecniche di costruzioni, del gusto italiano legato alla dimensione casa, del saper intervenire su nuovi ed avveniristici edifici, così come sul recupero di un palazzo d’epoca, fa di questa rete di serramentisti il vero valore aggiunto nel creare finestre che durino per sempre.

La finestra è una di quelle scelte che chiunque costruisca, acquisti o ristrutturi una casa o un edificio commerciale si pone: è una decisione che ha a che fare col benessere e la fruibilità, con il risparmio energetico, la sicurezza, le performance nel tempo. FinestraItaliana.it con i suoi partner è in grado di fornire supporto alla scelta e la migliore realizzazione nella fase di messa in opera.
Ognuno dei serramentisti partner è sempre vicino al cliente e reperibile per qualsiasi necessità in fase pre e post vendita.

“Dobbiamo sottolineare che la rete dei professionisti che utilizza profilati VEKA è molto fidelizzata e sempre in crescita – sottolinea Fulvio Riva Responsabile Commerciale – Italia Ovest VEKA e co-ideatore della rete Finestra Italiana – questa continuità valorizza il nostro lavoro e il nostro prodotto che grazie a questi professionisti, continua a crescere nonostante la crisi. Inoltre per il cliente avere un referente preparato e disponibile è fondamentale. ”

Su FinestraItaliana.it è possibile trovare tante informazioni sempre aggiornate: dalle norme per la detrazione fiscale, ai vantaggi sull’uso del PVC, alla valutazione della classe di isolamento termico degli edifici, alla vasta gamma di colori e profili e ai contatti del professionista più vicino a cui rivolgersi per una valutazione.

Gusto, competenza e conoscenze sempre in stile Made in Italy ha portato a realizzare sul territorio italiano nel 2012 circa 300mila finestre.

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Cosa sono le bioenergie ?

 

Che cosa sono le bioenergie ? Le bioenergie sono la produzione di energia da biomasse, comprendono processi che sfruttano una grande varietà di materiali di natura estremamente eterogenea.
Secondo il Dlgs 29 dicembre 2003, N. 387 una biomassa è “la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall’agricoltura (comprendente sostanze vegetali ed animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali ed urbani”.
Questa definizione di cosa sono le bioenergie include una grande varietà di prodotti vergini e di residui a matrice organica, che, per semplicità possono essere raggruppati in cinque categorie principali:

  • comparto agricolo: coltivazioni agricole dedicate, residui colturali provenienti dall’attività agricola;
  • comparto agroforestale: residui delle operazioni selvicolturali, delle attività agroforestali, utilizzazione di boschi cedui, ecc;
  • comparto zootecnico:  reflui zootecnici e scarti animali;
  • comparto industriale: residui provenienti dalle industrie del legno, della carta, dell’industria agroalimentare, ecc.;
  • rifiuti urbani: residui delle operazioni di manutenzione del verde pubblico e frazione umida di rifiuti solidi urbani.

Infine nel settore degli impieghi le bioenergie coprono praticamente tutte le applicazioni principali, dalla grande generazione elettrica in impianti più o meno convenzionali, alla cogenerazione, al riscaldamento/ condizionamento civile, industriale e in agricoltura, all’uso nei trasporti, interessando d fatto i più diversi settori tecnologici, da quello più tradizionale della combustione domestica ai più sofisticati come l’aviazione.

Per sapere cosa sono le bioenergie basta sapere che la biomassa può essere direttamente impiegata nella produzione di energia o essere convertita in biocombustibili liquidi (bioliquidi) o gassosi (biogas).
In ragione di tale caratteristica, si è soliti suddividere il mondo delle bioenergie in tre filiere principali:

  • Biomasse solide
  • Bioliquidi
  • Biogas

Le caratteristiche di queste tipologie di biocombustibili le rendono idonee a molteplici utilizzi in campo energetico:

  • la produzione di energia elettrica
  • la produzione di energia termica
  • la produzione di biocarburanti per autotrazione.

In sintesi, i processi di conversione delle biomasse in energia possono essere ricondotti a due grandi categorie che mostrano cosa sono le bioenergie:

  • processi termochimici, basati sull’azione del calore che innesca le reazioni chimiche necessarie a trasformare la materia in energia (combustione): le biomasse più adatte a subire processi di conversione termochimica sono la legna e tutti i suoi derivati (segatura, trucioli, ecc.), i più comuni sottoprodotti colturali (paglia di cereali, residui di potatura della vite e dei fruttiferi, ecc.), alcuni scarti di lavorazione (lolla di riso, pula, gusci, noccioli, ecc.) e oli vegetali grezzi o raffinati (palma, colza, jatropha);
  • processi biochimici, basati sulle reazioni chimiche innescate da enzimi, funghi e micro-organismi, che si formano nella biomassa in particolari condizioni (fermentazione): idonei alla conversione biochimica sono le colture acquatiche, come le alghe, alcuni sottoprodotti colturali (foglie e steli di barbabietola, prodotti ortivi, patata, ecc.), scarti di lavorazione, reflui zootecnici e alcune tipologie di reflui urbani ed industriali.

 

In Italia, le bioenergie rappresentano un settore in crescita costante, anche se in netto ritardo rispetto ad altre nazioni europee, come Austria e Germania, dove da tempo, ad esempio, le stalle sono dotate di impianti a biogas per recuperare, da un lato, i sottoprodotti derivati dall’allevamento, e, dall’altro, per risparmiare sia sui costi di smaltimento che di gestione.

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Ventuno principi che guidano una persona verso una migliore qualità di vita

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  • 9 Maggio 2013

I volontari romani distribuiscono gratuitamente copie dell’ opuscolo “La via della Felicità”

Roma 9 maggio 2013 – Decine di migliaia di copie distribuite, decine le zone del
Lazio coinvolte, 12.000 solo negli ultimi due mesi. Questo il bilancio dei volontari della sezione romana de “La via della Felicità Internazionale” che, anche questa settimana si adopereranno per portare alla comunità i 21 precetti laici scritti dal filosofo ed umanitario L. Ron Hubbard nel 1981 per arginare il degrado morale della società e fornire una guida che aumentasse il potenziale di sopravvivenza dell’individuo ed i suoi simili.

I Ventuno precetti in esso contenuti stabiliscono le linee guida per una vita all’insegna
della tolleranza e del senso civico. “Cerca di trattare gli altri come gli altri vorresti che
trattassero te”, questo uno dei precetti laici contenuti nel libro La Via della Felicità
, che colma il vuoto morale in una società sempre più materialistica. Ventuno principi che guidano una persona verso una migliore qualità di vita. Interamente basato sul buon senso, può essere seguito come guida morale da persone di qualsiasi razza, colore o credo, animate dal desiderio di migliorare le vite di coloro che li circondano, grazie anche ad un pratica personale dei principi morali in esso contenuti.
Stampato e distribuito dalla Fondazione della Via della Felicità Internazionale
( twth.org) in oltre 70 milioni di copie in 90 lingue e 130 nazioni del mondo,
potrebbe essere il primo codice morale non religioso interamente basato sul buon
senso.

Per informazioni:

thewaytohappiness.org
[email protected]

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Scooba, il lavapavimenti su irobot.darwin.it

Dopo l’arrivo del favoloro robot aspirapolvere Roomba che si preoccupa di pulire casa al posto tuo autonomamente, arriva il robot lavapavimenti che lucida tutte le superfici di casa, rendendo l’ambiente in cui vivi più pulito e profumato. Scooba è conosciuto al mondo come il primo lavapavimenti domestico in grado di lavare e raccogliere i liquidi dal pavimento, attivandolo semplicemente con un tocco. Ogni tipo di superficie – marmo, pietre, mattonelle, linoleum, parquet resistente all’acqua e molte altre ancora – può esser pulita con estrema facilità da questo robot pavimenti, purché questa resista all’acqua, ottenendo così un risultato soddisfacente e, soprattutto, senza fare alcuna fatica.
Scooba è certamente la soluzione che più si addice per le persone che hanno una vita frenetica e che non trovano mai il tempo di occuparsi di tutte le faccende domestiche; così, tra impegni di lavoro e piccoli spazi di relax, è possibile concedersi un po’ di divertimento affidandosi alla pulizia efficace e garantita di Scooba. Naturalmente, il lavapavimenti Scooba è in grado di pulire a fondo, anche passando sotto i mobili ed, inoltre, riconosce i tappeti evitando di passarci sopra durante il lavaggio del pavimento.

Ad ogni modo, se desiderate equipaggiare la vostra abitazione con questo portentoso strumento della pulizia, potrete farlo acquistandolo direttamente online; su irobot.darwin.it, ad esempio, troverete tutti i migliori modelli di Scooba per la pulizia efficace dei pavimenti. Tra le proposte messe a disposizione sul sito vediamo, ad esempio, Scooba 230 ovvero uno tra i più compatti apparecchi nati proprio per la pulizia dei pavimenti in modo autonomo. Questa macchina lavapavimenti può pulire in modo soddisfacente le aree del bagno e della cucina, raggiungendo anche le zone più difficili, incluse le zone sotto i mobili ed intorno ai lavandini; Scooba 230, peraltro, è in grado di igienizzare anche gli spazi più stretti e piccoli, grazie alle sue dimensioni. Scooba, al suo interno, è dotato di un serbatoio di acqua, dove è necessario aggiungere il sapone detergente per Scooba; dopodiché, basterà attivare il bottone Clean ed il robot lavapavimenti inizierà a pulire per voi.
Scooba 390, invece, si presenta con il robot lavapavimenti che, a differenza di Scooba 230, ha una batteria di maggiore durata e supporta maggiori cicli di ricarica; Scooba 390, peraltro, è stato migliorato nel tempo e garantisce una migliore pulizia grazie ad un nuovo tipo di spazzole. Nel complesso, quindi, è possibile affermare che tutti i robot aspirapolvere Scooba, disponibili sul sito di irobot.darwin.it, possono regalare maggiori momenti di relax a chiunque desideri trascorrere il proprio tempo senza pulizie domestiche da fare. D’ora in poi con Scooba trascorrerete più tempo con i vostri amici e parenti e la vostra casa sarà ugualmente pulita e profumata, proprio come se l’avesse pulita voi con amore e dedizione. Cosa aspetti a rivoluzionare il tuo modo di fare le pulizie? Scooba sarà un ottimo alleato in qualunque momento ed occupa davvero poco spazio!

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Estrazione denti a Roma: consigli

La salute della bocca è molto importante perché influenza il benessere di tutto il corpo. Affidarsi ad un professionista serio e competente è essenziale per poter avere le cure migliori, al giusto prezzo. Nel caso in cui sia necessario ricorrere all’estrazione denti a Roma, ecco alcuni consigli per riconoscere uno studio serio.

Le caratteristiche a cui è importante fare attenzione: il dentista, prima di tutto, deve essere laureato e iscritto all’albo professionale; l’ambiente deve essere accogliente, pulito e confortevole; il personale paramedico, inoltre, si deve presentare in maniera cortese ma non formale.

La scelta di un bravo dentista è fondamentale sia per curare le patologie  della bocca che per adottare corrette strategie preventive. Particolarmente importante il caso in cui sia necessario un intervento di estrazione di denti, se vivete a Roma potete scegliere tra numerosi bravi professionisti. Normalmente questa operazione è consigliata nei casi di denti affetti da carie, pulpiti e ascessi gengivali, di sovraffollamento dentale, di cisti o granuloma.

Per eseguire un  intervento di estrazione dentale a Roma, perciò non dovete far altro che valutare queste caratteristiche e affidarsi ad un professionista serio e competente.

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Dentista a Roma centro: i migliori studi

Per avere una bocca sana e un sorriso sereno, la scelta del professionista a cui affidare la salute dei denti è essenziale. Se state cercando un dentista Roma centro, ecco alcuni suggerimenti per capire se ci stiamo affidando a mani esperte e competenti.

Per scegliere un dentista a Roma centro, le caratteristiche che è importante tenere in considerazione, nel raffronto tra i vari studi, sono: l’iscrizione all’albo professionale di tutti medici che operano nella struttura, un ambiente pulito e accogliente, personale paramedico preparato e cortese, e apparecchiature moderne.

Questi elementi sono molto importanti perché sono indice di professionalità e competenza. Per quanto riguarda la cura dei denti, infatti, è essenziale rivolgersi a specialisti seri, questo perché bassi prezzi o mancanza di competenza possono causare danni  permanenti con gravi ripercussioni per la salute anche nel futuro.

Nella scelta del dentista a Roma centro, quindi è necessario tenere in considerazione queste caratteristiche, inoltre è importante valutare la serietà con la quale viene redatto e rispettato il preventivo di spesa: è sempre meglio evitare, infatti, chi propone cifre troppo distanti da quelle del mercato in difetto o in eccesso.

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Dentista a Roma Casilina: gli studi specialistici

Per curare i denti e la bocca, la scelta del professionista a cui affidarsi è importantissima. Questo sia per la soluzione dei disturbi momentanei che per avere buone strategie preventive. Se state cercando un dentista a Roma Casilina, quali sono le caratteristiche di uno studio affidabile?

Il primo essenziale elemento  che contraddistingue un professionista serio è il titolo di studio: un dentista, infatti deve essere in possesso di una laurea e dell’iscrizione all’albo degli odontoiatri, che è parte dell’ordine dei medici chirurghi. Un’altra caratteristica importante è la pulizia e la cura dell’ambiente, che deve essere accogliente e confortevole.

Inoltre, per scegliere un dentista a Roma Casilina, è utile prendere in considerazione le attrezzature e di conseguenza le tecniche che vengono usate. La professionalità in questo campo, infatti, si esprime anche attraverso il continuo aggiornamento di metodologie d’intervento, che sono sempre meno invasive e dolorose.

Un’altra particolarità di cui tenere conto, è la serietà con cui viene stilato e rispettato il preventivo. Se dovete scegliere bravo dentista, a Roma Casilina, è bene diffidare di preventivi che siano eccessivamente alti o al contrario esageratamente bassi, perché in ogni caso l qualità ha un costo.

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Cure denti a Roma: consigli per decidere

Un bel sorriso è sempre un sorriso sano. La scelta di uno specialista competente e professionale è molto importante per  avere una bocca in buona salute. Quali sono le caratteristiche di uno studio dentistico qualificato dove effettuare le cure per i denti a Roma?

Nella scelta dello specialista a cui affidare le cure dei denti, se viviamo a Roma, è necessario considerare alcuni elementi : l’iscrizione all’albo degli odontoiatri, l’igiene dello studio, la professionalità del personale paramedico e la serietà nella redazione dei preventivi.

Un dentista serio e affidabile è un medico chirurgo iscritto all’ordine. È importante poter verificare questa attestazione, perché  è garanzia imprescindibile di competenza e professionalità. Uno studio specialistico che si occupa di cure dei denti, inoltre, deve essere perfettamente pulito e tutti gli strumenti che vengono usati per operare sui pazienti devono essere sterili.

Il personale che lavora nella struttura, poi, deve sapersi presentare in maniera adeguata, con gentilezza ed educazione, ma mai con freddezza. Per quanto riguarda l’aspetto economico, un dentista affidabile, presenterà un preventivo chiaro e dettagliato il cui importo non sia mai troppo basso o troppo alto.

Questi, sono solo alcuni aspetti a cui dare attenzione quando si sceglie lo studio presso il quale effettuare le cure dei denti a Roma, per non correre il rischio di finire nelle mani di persone incompetenti che possono danneggiare la nostra salute.

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Chirurgia orale a Roma: a chi rivolgersi

Gengive doloranti, cisti, denti che fanno male: quando è necessario rivolgersi a un dentista specializzato? Come fare a scegliere uno studio qualificato in chirurgia orale a Roma?

La chirurgia odontostomologica si occupa di tutti gli interventi che coinvolgono il cavo orale e i denti: estrazioni, ricostruzioni gengivali, rimozioni di cisti e cura di malattie paradontali. La scelta di un professionista specializzato competente è fondamentale per poter effettuare le terapie e ottenere risultati risolutivi nel tempo.

Esistono numerosi studi specializzati in chirurgia orale a Roma. Gli interventi più comuni sono l’estrazione del dente del giudizio e la cura delle malattie paradontali. Nel primo caso il bisogno di procedere con l’ operazione viene stabilito dal dentista a seguito di una visita. Generalmente questo tipo di intervento chirurgico viene fatto intorno ai 18 anni, per ottimizzare i vantaggi dell’estrazione.

Per quanto riguarda le malattie paradontali: gengive sanguinanti o dolorose, sono sintomi che devono spingere a effettuare una visita dentistica ,con la quale sarà possibile stabilire la necessità di ricorrere alla chirurgia orale.

Nella scelta dello specialista in chirurgia orale a Roma è molto importante verificare l’iscrizione all’albo dei medici odontoiatri, che possa documentare la sua esperienza, per non correre il rischio di peggiorare le condizioni di salute della bocca, invece che migliorarle.

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Biciclette splendenti e tute sgargianti in Val d’Ega il 25 maggio, arriva il 96mo Giro d’Italia

La bicicletta, le Dolomiti e il Giro d’Italia. Un’alchimia misteriosa e magica allo stesso tempo che, da sempre, fa parte dell’immaginario di tantissimi italiani e non. Italiani, popolo di sportivi delle 2 ruote e dei più comodi divani, delle sedie dei bar e degli assolati cigli stradali lungo il percorso di quella magia che si chiama Giro d’Italia. E le tappe di montagna della “corsa in rosa” hanno un fascino particolare; hanno fatto storia, eroi, rivali e gregari, dai vari Bartali e Coppi, oppure Gimondi e Mercx, e Moser e Saronni, fino ai giorni nostri. Questa edizione del Giro prevede, alla tappa numero 20, il passaggio in Val d’Ega, nel cuor delle Dolomiti, dal 2009 Patrimonio Nazionale dell’Umanità per l’Unesco. Partendo da Silandro, con arrivo alle Tre Cime di Lavaredo, il biscione delle 2 ruote attraverserà, tra le salite della valle, i comuni di Cardano, Ponte Nova e Nova Levante ed avrà il Gran Premio della Montagna ai 1.745 m slm del Passo di Costalunga. Una tappa assolutamente impegnativa per i corridori e di grande richiamo per i tantissimi appassionati che seguiranno gli sforzi di questi eroi delle due ruote. Una tappa che resterà nei cuori di tutti e che ci permetterà di vedere, dal vivo oppure alla televisione, il magnifico territorio che farà da scenografia alle fatiche dei ciclisti, aprendo il consueto dibattito che da quasi un secolo divide gli italiani su chi vincerà il Giro. Speriamo che a vincere sia lo sport e non le polemiche, senz’altro un vincitore ci sarà e saranno le Dolomiti. Anche quelle della Val d’Ega.

Il Giro d’Italia, la più famosa corsa a tappe del ciclismo, passerà il 25 maggio dalla Val d’Ega durante la 20ma tappa della corsa in rosa. Partendo da Silandro, con arrivo alle Tre Cime di Lavaredo, il biscione delle 2 ruote attraverserà, tra le salite della valle, i comuni di Cardano, Ponte Nova e Nova Levante ed avrà il Gran Premio della Montagna ai 1.745 m slm del Passo di Costalunga. Una tappa assolutamente impegnativa per i corridori e di grande richiamo per i tantissimi appassionati che seguiranno gli sforzi di questi eroi delle due ruote.

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AL GIARDINO DI RIPETTA OGNI GIORNO CUCINA GUSTOSA E BUONA MUSICA

Un luogo magico nel cuore di Roma per un aperitivo, un pranzo veloce o il brunch domenicale

Roma, 9 maggio 2013 – Il meraviglioso Giardino di Ripetta, suggestiva corte interna del 4 stelle romano Residenza di Ripetta, ogni giorno accoglie e stupisce i suoi ospiti con le appetitose proposte dello chef Rodolfo Chieroni, nell’incantevole atmosfera di questo luogo riservato nel cuore di Roma.

Inaugurato per la bella stagione lo scorso 10 aprile, con i moderni salottini all’aperto e gli eleganti gazebo, il Giardino di Ripetta è la scelta ideale per ogni momento della giornata, dal pranzo di lavoro all’aperitivo rilassante tra amici.

Per il pranzo, il Giardino di Ripetta propone un menu ampio e variegato, ricco di specialità, dalla finissima di polipo con insalata di borlotti e sedano croccante come antipasto, al primo di spaghetti alla chitarra con asparagi e astice, al filetto di manzo con ragù di funghi e timo per secondo, per concludere con uno squisito mont blanc al bicchiere.

Appuntamento da non perdere, l’aperitivo a buffet, che ogni sera anima il Giardino dalle 18.30 alle 22.00, con tante prelibatezze preparate in base alla stagionalità delle materie prime (€12 per un drink e accesso al buffet).

Ormai appuntamento fisso della movida romana, il divertente “Aperitif into the Garden” del giovedì sera: a partire dalle 19.00 e fino alle 23.00, la consumazione, preparata dal noto Bar Manager Roberto Pezzucco, è accompagnata da circa venti pietanze diverse, per un light dinner veramente particolare. A rendere più magica l’atmosfera, un dj set ricercato che rende il Giardino di Ripetta una meta piacevole di fine serata. (€ 15 per un drink e accesso al buffet; € 12 solo per il drink).

Per gli amanti della tradizione americana, ogni domenica Residenza di Ripetta propone il “Ripetta Garden Brunch”: dalle ore 12.30 alle 15.30, il buffet, dedicato alle specialità gastronomiche delle regioni italiane con piatti freddi e caldi, finger food e dolci, prosecco, succhi di frutta, centrifugati e Café americano, allieta i commensali nella particolare cornice. Un appuntamento imperdibile anche per le coppie con bambini che, oltre ad avere un menu speciale, potranno divertirsi nell’area giochi loro dedicata e trascorrere il tempo con le diverse attività ludiche proposte da animatori professionisti (€ 30,00 a persona; gratis i bambini entro i 10 anni).

Risalente al 1675, Residenza di Ripetta è un ex convento barocco nel centro storico di Roma, a pochi passi da Piazza del Popolo, Piazza di Spagna e il Colosseo, senza dimenticare Fontana di Trevi, San Pietro e Città del Vaticano. Con le sue 69 camere caratterizzate da una straordinaria metratura, che consente loro di essere considerate vere e proprie suite, Residenza di Ripetta  offre un servizio attento e discreto, una splendida vista sui tetti di Roma e sul Giardino di Ripetta, la rigogliosa corte interna che, durante la bella stagione, regala momenti di assoluto relax tra i comodi divanetti e gli ampi gazebo.

Per un pranzo di lavoro o una cena romantica, il Café di Ripetta American Bar & Restaurant accoglie gli ospiti in una sala raffinata, impreziosita da tonalità calde, mobili d’antiquariato e quadri antichi. Il Giardino di Ripetta è, invece, l’ideale per un aperitivo rilassante di fine giornata, un gustoso brunch domenicale o un esclusivo evento privato. Completano l’offerta dell’albergo le sei ampie e funzionali sale riunioni, adatte e modulabili per qualsiasi tipo di evento.

La Residenza di Ripetta a Roma è parte del gruppo italiano Royal Demeure, che comprende inoltre l’Hotel d’Inghilterra di Roma, l’Hotel Beverly Hills Rome, l’Helvetia & Bristol di Firenze, il Grand Hotel Continental di Siena e l’Hotel Villa Michelangelo di Vicenza.

Per informazioni e prenotazioni:
RESIDENZA DI RIPETTA

Via di Ripetta, 231 – 00186 Roma
Tel. +39 06 3231144 – Fax +39 06 3203959
E-mail: [email protected]
http://www.royaldemeure.com/

Ufficio stampa: IMAGINE Communication
Via G. Barzellotti  9/ 9b – 00136 Roma
Tel. (+39) 06.39750290 – Fax. (+39) 06 .45599430 – http://www.imaginecommunication.eu
Silvia Alesi [email protected]

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Biciclette: Il responsabile del settore ciclismo tira le somme

A dicembre è giunto il nuovo incarico di responsabile nazionale ACSI, settore ciclismo e mtb milano, e l’avvocato Emiliano borgna non ha certamente perso tempo ma, rimboccatosi le maniche, ha preso in mano la situazione, avviandosi verso la ristrutturazione dei diversi bracci operativi dell’organizzazione. Un compito di certo non semplice, dal momento che lo scopo principale del suo mandato è quello di fare chiarezza e ripristinare l’efficienza dell’apparato tecnico, organizzativo ed amministrativo di ACSI. I temi sono piuttosto scottanti: dal nuovo regolamento tecnico che è in fase di stampa, al nuovo organigramma nazionale, alla segreteria organizzativa, ai responsabili degli organi disciplinari, ai diversi responsabili, ai calendari e relativi regolamenti, alle divise dei giudici di gara. Ma le questioni da affrontare, durante il suo mandato, sono tante altre ancora. Il dottor borgna era presenta alla Granfondo Via del Sale di Cervia, in una delle sue primissime uscite ufficiali, è stata così l’occasione per fare il punto della situazione

Avvocato borgna, cinque mesi dall’assunzione dell’incarico, qual è lo stato dell’arte?
«Lo scopo che ci siamo prefissi era quel- lo di una costruzione a livello di organico, di immagine ed anche normativa con l’unione di intenti tra diversi bracci operativi. Intanto, tutta l’attività è stata organizzata nel rispetto delle norme dell’ordinamento sportivo, in quanto ACSI è un ente di promozione sportiva che partecipa al tavolo della Consulta nazionale del ciclismo, quindi abbiamo organizzato l’attività in maniera coerente rispetto a queste direttive. Obiettivamente, la fase iniziale non è stata facilissima, anche perché c’erano posizioni da chiarire. Si veda ad esempio la questione delle ammiraglie: siccome c’è l’orientamento generalizzato verso una sorta di lotta al professionismo delle gran- fondo, si voleva disciplinare la presenza di questi mezzi in gara, ciò mediante una normativa che livellasse invece i gran fondisti all’interno delle competizioni, non dimenticando al contempo l’aspetto del- la sicurezza, tutelando in questo modo i partecipanti dai rischi che i mezzi privati potrebbero creare. La necessità fondante è quella di riportare questo tipo di manifestazioni ad uno spirito di sano divertimento. Altro punto importante, l’organizzazione di ACSI ciclismo, visto che parliamo di un settore nato ex novo e che aveva biso gno di essere totalmente strutturato. Perciò che concerne gli aspetti burocratici ho aperto il nuovo conto corrente intestato ad ACSI Settore Ciclismo così come stanno facendo i diversi responsabili provinciali. In ognuna delle riunioni territoriali ho specificato che l’attività del 2013 sarà impostata nel rispetto di tutte le regole dell’ordinamento sportivo, così come condiviso tra gli Enti di Promozione Sportiva che partecipano al tavolo della Consulta del Ciclismo. Specifica informativa è stata altresì rivolta al divieto di utilizzo dei loghi ACSI Settore Ciclismo unitamente a quello UDACE, in quanto solo il primo è legittimato ed autorizzato a comparire sui volantini delle gare e sulla cartellonistica in genere e alla partecipazione alle gare di coloro che hanno scontato la propria squalifica per reati in materia di doping. In buona sostanza si sta cercando di fare chiarezza, af finché si possa lavorare entro breve a pieno regime.»

 

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Fiorerie e Allestimenti Floreali

Addobbi floreali Saturnia, Amorosi Eventi, la nuova fioreria che saprà certamente soddisfare le tue necessità .

I fiori si costituiscono come sicuramente uno dei doni più ammalianti ed apprezzati per ogni occasione, che si tratti di un compleanno, un evento magico o un piccolo pensiero.

Attraverso i fiori si possono esprimere i propri sentimenti, amore, amicizia, dolore, gioia e si presentano certamente un modo delicato e sicuramente gradito per dimostrare agli altri la nostra vicinanza.

Gli addobbi floreali per un nozze potranno essere lo scenario del giorno più bello di una coppia di sposi, che sceglieranno fiori e colori che al meglio possano rispecchiare i propri caratteri.

Scegliere quindi un professionista a cui affidarsi quando si necessita di addobbi floreali, composizioni etc.. sarà certamente la scelta ideale, per avere l’opportunità di avere il maggiore della qualità ad un ottimo prezzo.

Proprio per questo AmorosiEventi, è il negozio di fiori che fa per te.

Composizioni floreali, servizi funebri, fiori freschi, oggettistica, composizioni per cerimonie nuziali, battesimi, comunioni, cene di lavoro, banchetti etc…

Amorosi Eventi sarà senza dubbio il negozio ottimale per tutte le necessità di addobbi e regali floreali, con una vasta scelta, esperienza acquistia con corsi di specializzazione e tante idee nuove e fresche.

Molte idee tra cui scegliere, sia per fiori freschi che secchi, composizioni a tema e tante altre proposte, inoltre una prestigiosa attività legata all’organizzazione di cerimonie nuziali.

Amorosi Eventi saprà infatti seguire gli sposi in ogni momento, dalla scelta dei fiori a quella delle composizioni, dalla realizzazione dei tableau de marriage fino all’allestimento del ristorante, per dedicare un servizio sempre soddisfacente e di ottima qualità.

Amorosi Eventi si trova a Manciano, sorprendente paesino della Terra maremmana Terra Toscana, a pochi minuti dalle bellissime Terme di Saturnia, in uno dei località più ammalianti della penisola italiana.

Il paese di Manciano è sicuramente notevolmente stupefacente e ricco di edifici tutti da visitare, quali ad esempio : Chiesa di San Leonardo e Torre dell’Orologio .

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cucinare in laguna

In ogni isola vivono tradizioni uniche , piatti tipici di cucina antica, ricordi, storia. La cucina gradese , che lungo le calli e i campielli del centro storico ha la sua dimora, trattorie e ristoranti propongono sotto i pergolati  di vite americana dei loro giardini interni una lunga tradizione di sapori unici , ricette trapassate da padri in figli, dove il pesce è l’attore principale. Il brodetto o boreto alla gradese, piatto per antonomasia dell’isola, è una saporita zuppa di pesce preparata con una qualità ittica  o diverse a scelta del cuoco e abbinata alla polenta bianca. L’origine di questa pietanza risale al tempo dei pescatori che abitavano stabilmente la laguna di Grado nei casoni. Dalla laguna arrivano quotidianamente ogni genere di  molluschi, vongole ecc, che i ristoratori di Grado propongono con esperienza e professionalità, mantenendo inalterato il gusto e la tradizione. Visita il sito lagunapalacehotel.it   hotel grado italien

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Biomasse: che cosa sono?

Biomasse: cosa sono?

Con il termine “Biomassa” si indica una serie di materiali di origine biologica, generalmente scarti di attività agricole, che possono essere modificati attraverso vari procedimenti per ricavarne combustibili o direttamente energia elettrica e termica. 

Le biomasse sono quindi dei materiali di derivazione totalmente biologica.

Cosa sono quindi le biomasse?
 Le Biomasse sono tutto l’insieme dei materiali biodegradabili.

Le biomasse comprendono fra l’altro la legna da ardere, i residui di attività agricole e forestali, gli scarti delle industrie alimentari, i liquidi reflui derivanti dagli allevamenti, le alghe marine, ma anche piante specificamente coltivate per la produzione di energia e rifiuti organici urbani.

Tutti questi materiali possono essere riutilizzati principalmente per tre finalità:

  • La produzione diretta di carburanti biologici (biofuel)
  • La generazione di energia elettrica e termica (biopower)
  • La realizzazione di composti chimici (bioproducts)

La procedura di trasformazione delle biomasse dipende  dal prodotto finale.

  • I carburanti biologici come bioetanolo, biodiesel, idrocarburi sintetici e oli vegetali possono essere ottenuti per fermentazione, spremitura o altri processi chimici. 
  • L’energia termica può essere ricavata direttamente bruciando la biomassa legnosa (ciocchi di legna o pellet) in caldaie a elevato rendimento o impianti di cogenerazione, che producono anche energia elettrica.
  • Molte biomasse, attraverso uno specifico processo di digestione anaerobica, possono inoltre essere trasformate in biogas , che a sua volta viene impiegato per la generazione diretta di energia o come combustibile.

Il principale limite allo sfruttamento della biomassa come fonte di energia è legato alla carenza di spazi per la coltivazione: per ottenere un significativo beneficio economico sarebbe infatti necessario produrre quantità di materiale molto elevate, sottraendo spazi alla coltivazione per uso alimentare e alle altre attività agricole. Le biomasse, inoltre, non sono disponibili in ogni momento dell’anno e non possono quindi essere utilizzate come fonte univoca di energia.

Sotto il profilo dell’impatto ambientale, invece, la biomassa è una delle fonti di energia più “pulite”, dal momento che la sua produzione e trasformazione genera scarsissimi residui inquinanti e si limita ad accelerare il processo di reintroduzione nell’atmosfera dell’anidride carbonica assorbita dalle piante.

Le biomasse sono quindi “energia rinnovabile e green economy”

Le biomasse sono quindi raggruppabili secondo i seguenti punti:

  • Residui agro-forestali
  • Residui della lavorazione della legna
  • Rifiuti dell’industria agroalimentare
  • Rifiuti umidi urbani
  • Reflui di allevamenti.

Una volta scoperto cosa sono le biomasse, vediamo com’è possibile produrre energia:

Utilizzando i materiali sopra elencati, dette biomasse, e attraverso specifiche centrali termiche, nelle quali vengono bruciate,viene prodotta energia elettrica.
Per molti coltivatori, allevatori e produttori quindi trarre energia dalle biomasse consente da un alto d’eliminare gli scarti prodotti dalle attività agroforestali e contemporaneamente produrre energia. Inoltre dato che la biomassa è esclusivamente di origine vegetale, anche la combustione prodotta risulta “pulita”. Nell’ambiente vengono rilasciate soltanto carbonio, zolfo e azoto, sostanze che il materiale ha accumulato nel corso del suo ciclo vitale, in quantità del tutto inferiori rispetto alle tradizionale fonti di energia.

Anche piccoli allevamenti, agricoltori o produttori, possono dunque far fruttare i loro “rifiuti” e reflui. Grazie al processo di combustione delle biomasse, il rifiuto naturale oggi diventa una fonte rinnovabile valida e pulita.

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Salute e Alimentazione

Cosa vuol dire mangiare bene? Non solo che il cibo è “buono”, ovvero saporito: anzi, amare la buona cucina con troppa passione, può far male. Se davvero vogliamo “mangiare bene”, dobbiamo scegliere un’ alimentazione sana, corretta ed equilibrata.

Non solo per chi lavora, ma anche per molti studenti, il tempo è poco, la fame è tanta e la fretta fa mangiare quasi sempre in piedi: pessima abitudine. La pausa pranzo invece dovrebbe essere sacra. La pizzetta o il panino ingurgitato al bar o i fritti pregni d’olio del fast food non fanno parte della dieta ideale. Insomma, contro “l’inquinamento alimentare”, bisogna seguire alcune regole fondamentali. La regola aurea ve la anticipiamo subito: mangiate pure di tutto, ma non esagerate mai in nulla. Più si mangia, meglio è. Un mito duro a morire, che ci portiamo dietro dai tempi della vita contadina, quando la carne era il piatto della festa e la sottonutrizione un problema serio.

Secoli di fame hanno contribuito ad associare il “mangiare” alla salute e alla ricchezza. Oggi, invece, il cibo è abbondante (almeno nei Paesi industrializzati). In Italia, dagli anni 50 agli anni 80, la disponibilità media pro-capite è passata da 2.200 a 3.200 calorie al giorno. Ma abbiamo realmente bisogno di tutte queste calorie? Molto spesso no, perché con i lavori sedentari di oggi si consuma molta meno energia. Nonostante questo c’è chi mangia troppo. Ed è dannoso. Solo chi svolge un intenso lavoro fisico deve introdurre più calorie, per compensare quello che consuma. Un boscaiolo canadese, ad esempio, ha bisogno di 7.000 calorie al giorno. Ma un impiegato che sta ore seduto e si sposta sempre in automobile, per andare alla pari dovrebbe spaccare legna per due ore al giorno (al ritmo dei boscaioli canadesi, naturalmente) o correre per molti chilometri. C’è anche chi cade nell’errore opposto: mangiare troppo poco, magari rincorrendo il look scheletrico di qualche modella. Oppure, in nome di un frainteso salutismo, c’ è chi si priva di questo o quell’ alimento, perché convinto che faccia male. Spesso si tratta di fissazioni.

Se è vero che certe malattie costringono ad alcune rinunce alimentari, è anche vero che un organismo sano può, anzi deve, nutrirsi di tutti gli alimenti. Ogni alimento fornisce infatti diversi principi nutritivi, ciascuno dei quali svolge un ruolo particolare nell’ organismo. Ogni nutriente deve arrivare in giuste dosi: né troppo né troppo poco. Ma quante calorie è giusto mangiare ogni giorno? Qual è la soglia limite per i grassi e gli zuccheri? Fino a che punto è bene rimpinzarsi di proteine e vitamine? Una risposta valida per tutti non esiste: dipende dall’ età, dal peso, dal metabolismo individuale. E anche dal lavoro che si svolge, dall’ attività fisica, dal clima, dallo stile di vita. Un uomo del Nord Europa, ad esempio, che vive in un clima freddo, mangerà senza risentirne più burro e grassi animali di quelli che sarebbero tollerabili per un italiano, per il quale va molto meglio una dieta “mediterranea”, dove il burro è sostituito dall’ olio d’oliva.

Scopri in quali gruppi si dividono gli alimenti e in quale quantità bisogna assumerli… APPROFONDISCI L’ARTICOLO!

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