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7 Aprile 2012

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Scrittori emergenti: Voltare Pagina il romanzo d’esordio della scrittrice Tiziana Cazziero

Voltare Pagina è il romanzo d’esordio della scrittrice Tiziana Cazziero pubblicato con la Book Sprint Edizioni nell’agosto 2011. Una trama avvincente dove il romance si sposa al giallo e al noir.

Il romanzo si apre con un dialogo tra la protagonista e un personaggio secondario dalla rilevante importanza. Janny, donna forte e sicura di sé che dialoga con la madre, una donna che ha cresciuto da sola una bambina e che l’ha vista diventare una donna di successo. Il dialogo è subito animato da un punto forte della trama; il matrimonio di Janny con un ambiguo fidanzato dal temperamento discutibile.

Un romanzo dove i sentimenti sono protagonisti; amore tra uomo e donna, famiglia e amicizia. La storia è articolata in tre parti principali. La prima vive il brivido del giallo che coinvolge la protagonista; la terza la bella storia d’amore tra lei è il tenebroso John, un uomo dall’oscuro e difficile passato; la terza invece è la parte della rivincita di Janny, di questa donna che ha rischiato la vita, ha vissuto lontano dai suoi cari per diversi mesi per difenderli da individui malvagi e senza scrupoli; un nuovo percorso di vita in cui la donna vive il senso del titolo del romanzo “Voltare Pagina”.

Janny è una donna leale e onesta con un alto senso del dovere; un giorno per puro caso fa una scoperta nell’azienda in cui lavoro. Scioccata dalla scoperta che ha fatto cerca la strada migliore per agire e denunciare quello che ha scoperto. Non fa in tempo. Le vicende seguono ritmi frenetici e la stessa si troverà al centro di affare criminale che metterà a dura prova la sua stessa vita.

La scrittrice esordiente lancia questo messaggio: si può cambiare vita’ Si può davvero voltare pagina al propri vissuto e decidere e avere il coraggio di affrontare un destino nuovo e diverso da quello prescelto?

La trama è intrigante e ricca di colpi scena, le varie situazioni si muovono attraverso il tempo; gli eventi narrati si susseguono senza stancare il lettore, invitando il lettore a seguire il succedersi degli eventi.

“Voltare Pagina” si può acquistare presso le numerose librerie on line, e in quelle fisiche addette al canale di distribuzione; nel blog dedicato al romanzo: http://voltarepaginaditizianacazziero.blogspot.it/ ; trovi tutte le indicazioni per scoprire qual è la libreria a te vicina per poterlo comprare.

Nel blog del romanzo Voltare Pagina di Tiziana Cazziero puoi conoscere l’autrice, leggere le sue interviste, vedere i suoi book trailer, scaricare l’incipit del libro e visionare le recensioni sul romanzo.

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Fotomontaggi ottimi in rete

I fotomontaggi sono un utile strumento per divertirti in rete senza ulteriori perdite di tempo, infatti puoi fare ogni cosa che finora credevi impossibile senza usare proprio alcun programma. Essi sono dei siti web molto semplici da usare, infatti devi solo inserire la tua foto in un suddetto portale e aggiungere una marea di effetti, come quella di colorarle o aggiungere un determinato sfondo nella immagine.
Inoltre questo tipo di portali ti spiega anche come fare per colorarle in una maniera originale e così via, oppure vedi come si fa per il montaggio video aggiungendo strumenti al filmato velocemente.
Cominciamo con photofunia che fino a poco tempo fa era il migliore in assoluto per qualità del servizio e per facilità nel modificare le foto. I fotomontaggi gratis online ovviamente non restituiscono un risultato particolarmente professionale ma comunque nella media riesce a restituire un immagine simile a quello che avevamo in testa originariamente. Unica pecca per questo sito è la poca scelta tra le opzioni per modificare la foto ed aggiungere effetti, ma a questo problema si può ovviare con l’aiuto di programmi gratuiti per modificare foto, inoltre la localizzazione del volto non funziona molto bene aggiungendo a volte particolari che esulano dal viso.

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Strumenti per il montaggio video

Per eseguire un veloce montaggio video esistono numerosi programmi che ti consentono di farlo, e noi te ne abbiamo consigliato soprattutto tre:
Virtual dub che è compatibile con tutti i sistemi operativi e permette di creare un video in modo di dividerlo in più parti, come a vostro piacimento, proprio come accade nei film.
vReveal che prende le immagini direttamente dalla fotocamera per metterla al computer, e video spin che è praticamente molto vicino al funzionamento di windows movie maker. Virtual Dub è compatibile con tutte le versioni di Windows.
Partiamo con il montaggio video offerto da vReveal. Una volta caricate le foto dalla vostra fotocamera digitale, potete modificare l’immagine (aggiustando l’effetto occhi rossi, oppure l’effetto tremante che hanno i video poco professionale). vReveal offre anche un montaggio video che ricalca il vecchio stile cinematografico. Dopo aver aggiunto gli effetti che desiderate, vReveal inserisce il video direttamente sul proprio canale Youtube e sul proprio profilo di Facebook. Per averlo, vi serve Windows XP/Vista/7, la scheda grafica compatibile con CUDA e il processore da 1,6 Ghz.
Se poi ami soprattutto la grafica e così via, prova face in hole per vedere subito come si fanno i fotomontaggi direttamente online con una bella modifica alle foto.

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Modi per lavorare da casa semplicemente

Adesso sono numerose le persone che desiderano lavorare da casa e sono presenti diversi modi per eseguire questo genere di attività. La tecnologia offre la possibilità di lavorare attraverso la rete da casa utilizzando strumenti che sono in azienda ma risultano essere poche le imprese che offrono la possibilità di lavorare in questa maniera. Un’opportunità per lavorare da casa risulta essere gestire una propria attività in rete e questo genere di lavoro offre più libertà ma sicuramente i rischi risultano essere superiori perchè non esiste la certezza di uno stipendio fisso. Che preferisce avere uno stipendio deve capire come fare un cbilità di lavorare in questo modo. Una possibilità per lavorare da casa risulta essere gestire una propria attività online e questo tipo di lavoro permette di avare più libertà ma certamente i rischi risultano essere superiori visto che non esiste la sicurezza di uno stipendio fisso. Che vuole avere uno stipendio ha bisogno di capire come fare un curriculum interessante e online sono presenti diversi siti che offrono questo tipo di informazioni. Fare un curriculum non risulta essere semplice perchè è necessario sapere quali risultano essere le informazioni importanti da scrivere e quelle che non servono sul curriculum.urriculum interessante e online sono presenti vari siti che offrono questo genere di informazioni. Fare un curriculum non risulta essere facile perchè bisogna sapere quali sono le informazioni importanti da scrivere e quelle che non sono necessarie sul curriculum.

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I disturbi dell’alimentazione diventano protagonisti di un evento artistico di grande impatto: a Napoli la performance di Giò Lacedra

Arriva a Napoli, dopo l’esordio a Milano e le tappe di Cesena e Pescara, la performance-mostra itinerante di Giovanna Lacedra “IO SOTTRAGGO. LA TRIANGOLAZIONE CIBO-CORPO-PESO”.

 

I disturbi dell’alimentazione diventano protagonisti di un evento artistico di grande impatto che vuole trasformare in arte la patologia del disturbo anoressico-bulimico: dal 14 al 21 aprile alla Galleria LineaDarte Officina Creativa, con il Patrocinio del Comune di Napoli.

 

 

 

 

 

Napoli, 14 aprile 2012: alle ore 18:00, la galleria LineaDarte Officina Creativa ospiterà “Io sottraggo. La triangolazione cibo-corpo-peso”, una performance-confessional autobiografica, ideata, scritta e agita da Giovanna Lacedra, artista di origine lucana e fiorentina di formazione, che vive e lavora a Milano.

 

L’evento, curato da Grace Zanotto, con video-sonorizzazione di Giuseppe Fiori, mette in scena, nello spazio creativo-distruttivo-creativo-rigenerativo di venti minuti, i rituali ossessivi-compulsivi che normalmente vengono consumati in segreto da chi sviluppa una patologia del comportamento alimentare, svelandone  ogni crudezza.
“E’ un atto performativo caustico, autentico, catartico e sensibilizzatore – afferma l’artista – in cui è il corpo stesso a confessare la verità che è dentro tutto il cibo divorato e rifiutato. La verità che è dentro tutto il nutrimento sottratto e vomitato. La vera patologia è la piaga del disamore. La corrosione del contatto. La voragine di una mancanza. L’incolmabile precipizio dentro il cuore e nello stomaco. Perché nei disturbi del comportamento alimentare non è l’appetito a essere disturbato, ma l’anima, l’emotività, il vuoto affettivo, la relazione”.

 

Giovanna Lacedra ha deciso di prendere tra le mani la materia informe della propria sofferenza per trasformare in arte la patologia del disturbo anoressico-bulimico e per sensibilizzare le coscienze verso un disagio troppe volte sottovalutato o, peggio ancora, tenuto nascosto.

E così, può capitare che una donna, artigliando nelle sabbie mobili della propria fragilità, si ritrovi sotto le unghie briciole di coraggio. Un coraggio inaspettato ma utile per gridare il proprio dolore, il proprio disagio, la propria fame. Può capitare che una donna, confessando se stessa, con la parola, con l’azione, con il corpo, riesca a prestare la propria voce, la propria rabbia e la propria speranza a milioni di altre donne che invece tacciono. Per paura o per vergogna. O per non disturbare. Perché a tutt’oggi, scandalosamente, i disturbi del comportamento alimentare sono ancora sottovalutati, superficializzati, e ignobilmente derisi. Patologie che uccidono, sono lette come capricci.

 

Una mostra in cui nulla più si nasconde, e ogni crudezza si svela: a integrare le tematiche affrontate dalla performance, una sequenza di foto-reportage che hanno catturato dettagli di un corpo in spigoloso dissolvimento e le intime pagine dei diari scritti nei mesi più deliranti della patologia.

 

Trasformare in arte la patologia.

Fare in modo che il corpo, da anni ostaggio di rituali ossessivi, da anni contenitore di vuoti affettivi, di assenze e di mancanze, da anni vittima e carnefice di se stesso, diventi racconto espressivo e creativo di una tra le più paradossali malattie: il disturbo anoressico-bulimico.

Mangiare niente come mangiare tutto. Svuotarsi come ingombrarsi.

Mettere dentro il mondo intero, o il mondo intero rifiutare.

Sbranare pulsionalmente l’amore che non si ha. O scegliere stoicamente la rinuncia.

Controllare il corpo per illudersi di controllare la vita intera.

Operare calcoli minuziosi, e istituire una vera e propria aritmetica del desiderio.

Sottrarsi chili per sottrarsi ai desideri. Scarnificarsi e rischiare la vita, pur di rendersi visibili. Fingersi inarrivabili, perché il contatto è già una ferita.

Non ho bisogno di niente. Non ho bisogno di cibo. Non ho bisogno di te

 

IO SOTTRAGGO. LA TRIANGOLAZIONE CIBO-CORPO-PESO.

IO SOTTRAGGO è atto performativo caustico, autentico, catartico e sensibilizzatore. Un atto in cui è il corpo stesso a confessare la verità che è dentro tutto il cibo divorato e rifiutato.

La verità che è dentro tutto il nutrimento sottratto e vomitato.

La vera patologia: la piaga del disamore.

La corrosione del contatto. La voragine di una mancanza. Incolmabile precipizio dentro al cuore e nello stomaco. Perché nei disturbi del comportamento alimentare non è l’appetito a essere disturbato, ma l’anima, l’emotività, il vuoto affettivo, la relazione.

Anoressia, Bulimia, Bing Eating, Obesità. Malattie della nutrizione. Malattie dell’amore.

Perché il nutrimento cui si anela, quello stesso nutrimento che si teme, e che spinge a divorare bestialmente tutto e più di tutto, cibo cotto, cibo crudo, perfino cibo congelato, prima dolce e poi salato… quel nutrimento, non sarà mai cibo. Mai.

Inutili orge alimentari si alternano a digiuni ascetici: corse al massacro, per il corpo e per l’anima, schiaccianti quanto vacue al fine di anestetizzare una fame insaziabile. Un flusso di vacuità non arginabile.  Perché è l’amore il nutrimento primario che chiamiamo all’appello, con un grido che dalle fauci si perde in corridoi infiniti, e senza ascolto. E’ l’amore, e non il cibo, il nutrimento che ci affama.

Il cibo non è che una dipendenza e un’astinenza. È il sintomo di una patologia.

Ma la verità è altrove: è nel bisogno di non aver bisogno. È nell’inesauribile fame di tutto. È in quell’anoressia che nel tempo massimo di un infinitesimo, si trasforma in bulimia, Perché la bulimia, in realtà, è sempre stata lì appostata, ad aspettare il momento della resa. La bulimia in realtà è quel mostro che brama e trama dietro le quinte dell’anoressia.

 

 

 

 

Foto di Massimo Prizzon

http://img713.imageshack.us/img713/9536/giovannalacedraiosottra.png

 

 

 

 

 

 

Dai diari in mostra:

 

14 Maggio  2005

“Voglio diventare la trama di me stessa. Devo diventare quello che c’è sotto.

Si può incontrare la verità delle cose… quando si impara a levare il superfluo.

 

 

4 Luglio 2005

“Lasciarsi morire di fame. Sottrarsi al mondo.

 Farlo con coscienza. Sceglierlo, ogni giorno, con vocazione.

Oggi: 475 Kilocalorie.”

 

22 Luglio 2005

“ Ore 9.00: Kg 40.8. Anche dopo i dieci vasetti di yogurt ingurgitati, il  mio peso è rimasto invariato. Ho paura del tempo, soprattutto quando non scorre. Devo pianificarlo. Devo controllarlo. Ore 18.00: Kg 40.7”

 

 

 

28 Luglio 2005

“Sento il cuore rallentare… freddo e formiche tra le costole…sento la mia bradicardia…il formicolio nella testa… le gambe di gesso… la vita che si slaccia da me…”

 

 

 

SCHEDA TECNICA


 

IO SOTTRAGGO.

LA TRIANGOLAZIONE CIBO-CORPO-PESO

di Giovanna Lacedra

a cura di Grace Zanotto

 

Galleria LineaDarte Officina Creativa

Via Domenico Soriano 34 –Napoli

 

con il Patrocinio del Comune di Napoli

 

Live performance: sabato 14 aprile 2012, ore 18.00

Mostra diari, foto e video: dal 14 al 21 aprile – dalle 16.00 alle 19.00

Ingresso libero

 

Infoline: 081 5494271

www.lineadarte-officinacreativa.org

[email protected]

[email protected]

 

 

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Le Tegole Fotovoltaiche per i Tetti dei Centri Storici

Anche coloro che vivono nei centri storici di una città possono installare un impianto solare per la produzione di corrente elettrica. L’importante è possedere almeno un tetto, ovviamente esposto a sud o che possa essere raggiunto dal sole per almeno una buona parte della giornata. La soluzione è rappresentata dall’ installazione di tegole fotovoltaiche. Si tratta della sostituzione dei tradizionali coppi per tetti con alcuni opportunamente modificati che permettono la pina integrazione architettonica. Quelli nuovi al loro interno presentano una cella fotovoltaica connessa a tutte le altre che dà vita ad un vero e proprio impianto per la produzione di energia elettrica.

In questo modo si superano i vincoli imposti da molti comuni per quel che riguarda l’integrazione architettonica e la protezione paesaggistica dei centri storici. Un impianto del genere di energie rinnovabili, da 3 kwp, di potenza ha bisogno di circa 30-35 mq di tetto disponibile, ad un costo di circa 16-18 mila euro. Un pochino di più rispetto ad un impianto tradizionale, ma così facendo si potranno godere di ulteriori incentivi previsti dal conto energia per la completa integrazione architettonica. Un impianto del genere si ripaga in 8-9 anni, dopodichè si continuerà a guadagnare fino al completamento dei 20 anni degli incentivi previsti dal Gse.

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Incentivi per la produzione di Energia elettrica con fotovoltaico

I pannelli solari stanno avendo un buon successo tra gli italiani. Il merito è soprattutto degli incentivi del quarto conto energia, che purtroppo fanno abbassandosi di semestre in semestre. C’è anche il fattore costo. I prezzi dei pannelli fotovoltaici infatti si sono incredibilmente abbassati, arrivati quasi alla soglia di 1 euro per watt. Questo significa che un impianto da 3 kwp di potenza costa solo di moduli fotovoltaici circa 3500-4000 euro. Alla portata quindi di tutti. Alla fine con tutti i componenti si riesce a spendere non più di 9mila euro per un impianto economico, chiavi in mano e pronto per funzionare.

Gli incentivi 2012 sui pannelli fotovoltaici:
Non si tratta di soldi erogati per l’acquisto ma di una tariffa incentivante, superiore a quella di mercato, per ogni kilowatt prodotto con tecnologia fotovoltaica. Si chiama “conto energia” il sistema di remunerazione predisposto dal Gse, Gestore dei Servizi Energetici.

Prezzi pagati se l’impianto entra in funzione nel primo semestre 2012 (potenza compresa tra 1 e 3 kwp)
-impianto su edificio:0,274 euro per kw
-altri impianti fotovoltaici:0,24 euro per kw

Prezzi pagati se l’impianto entra in funzione nel secondo semestre 2012 (potenza compresa tra 1 e 3 kwp)
-impianto su edificio:0,252 euro per kw
-altri impianti fotovoltaici:0,221 euro per kw

Le tariffe si abbassano ulteriormente per impianti con potenza superiore secondo lo schema del conto energia pubblicato in Gazzetta Ufficiale numero 109 del 12 maggio 2011, in attesa di una probabile revisione, quindi conto energia, entro fine 2012.

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Gian Guido Folloni: Marocco, reportage fotografico sul blog Il Comunicatore Italiano

Una popolazione divisa, composta da numerose tribù che “riflettono un patrimonio etnico e culturale misto, che unisce arabi, berberi, e altre influenze, tra neri africani”. Marocco, i volti dei Saharawi visti attraverso l’obiettivo di Gian Guido Folloni, Presidente Isiamed, co-fondatore del think tank blog indipendente Il Comunicatore Italiano.

La popolazione che ha abitato la regione del Sud Sahara prospiciente l’oceano Atlantico è oggi divisa. Un tempo prevalentemente parte dell’impero coloniale spagnolo risiede oggi entro i confini di diverse nazioni: il Marocco, l’Algeria e la Mauritania. Piccole presenze si riscontrano anche in Mali e Niger.

Sono una popolazione composta da numerose tribù. Come con la maggior parte dei popoli del Sahara, le tribù riflettono un patrimonio etnico e culturale molto misto, che unisce arabi, berberi, e altre influenze, tra neri africani. Mentre la parte di popolazione che vive in Marocco si è progressivamente integrata e punta all’autonomia nell’ambito del processo nazionale di regionalizzazione, la minoranza che vive in Algeria ha dato vita al movimento del Polisario e rivendica l’indipendenza.
Queste immagini sono state scattate nella regione marocchina durante l’annuale raduno delle tribù.

Copyright Gian Guido Folloni Marzo 2012
Copyright Gian Guido Folloni Marzo 2012
Copyright Gian Guido Folloni Marzo 2012
Copyright Gian Guido Folloni Marzo 2012


FONTE:
Il Comunicatore Italiano

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Affrontare un trasloco: tutte le regole da seguire

Se state pensando di affrontare un trasloco Roma, allora dovete sapere che ci sono delle regole importanti da tenere a mente, così da affrontare il vostro trasloco in tutta serenità.

La prima regola da seguire è certamente quella di organizzare il vostro trasloco almeno qualche settimana prima della data del previsto trasferimento in modo da diminuire il carico di lavoro.

Fatto questo è tempo di cominciare ad inscatolare tutti quegli oggetti che saranno utilizzati poco, ricordandosi sempre di inserire il nastro a bolle d’aria tra gli oggetti più fragili e si scrivere sul nastro che chiude il pacco il suo contenuto in modo da poter ritrovare tutto in semplicità.

Una volta preparati tutti gli oggetti da portare con se nella nuova casa, bisogna mettersi alla ricerca i un’azienda professionista che possa occuparsi in maniera adeguata del vostro trasloco.

In linea di massima è sempre bene passare in rassegna tutte le ditte traslochi Roma, chiedendo ad ognuna di esse un preventivo in modo da poter confrontare prezzi e tariffe e di poter scegliere l’azienda più conveniente.

Anche la scelta della dell’azienda traslochi a cui affidarsi deve essere effettuata con un certo anticipo e questo perché soprattutto in alcuni mesi dell’anno, come maggio, giugno e luglio, potrebbe essere difficile trovare una ditta disponibile ed in ogni caso i costi sarebbero sempre più elevati.

In fase di preventivo, inoltre, è sempre necessario capire se l’azienda di traslochi consegna a casa il materiale da imballaggio necessario, come scatoloni di diverse dimensioni, nastro a bolle d’aria, scoth e così via. E’ in più altrettanto fondamentale sapere se la ditta sia provvista di copertura assicurativa, generalmente indicata all’interno del contratto, e di elevatori esterni per trasportare il materiale soprattutto nel caso in cui ci si trovi a piano terra o al primo piano.

In ultimo bisognerà trovare un accordo in merito al permesso di occupazione del suolo pubblico  se sarà necessario porre l’elevatore in strada. Quando si effettua un trasloco bisogna inoltre informare le poste per il cambio di indirizzo, e le società e l’amministratore se si vive in condominio del trasferimento di servizi come gas, luce, acqua e telefono.

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ViDay – rassegna di video arte e cortometraggio

RASSEGNA DI VIDEOARTE E DEL CORTOMETRAGGIO: ViDay
A CURA: Pamela Cento.
COORDINATOR: Lucia Ciardo.
ARTISTI: Apollo, Arcella, Bonardi, Bramanti, Catton, Cheney, Croci, Dalailara, Davide Coluzzi  Daz, De Gregorio, Ebro, Giovanelli, Libero Arbitrio, Madonna, Mazzuoli, Millo, Oipme, Piva, Rottichieri, Valle, Vestoso.
DOVE: Sala Blu del Cinema Filmstudio,
Via Degli Orti D’Alibert 1c –  zona Trastevere, Roma.
QUANDO: Sabato 14 aprile 2012.
Primo Tempo ore 18.30/21 – Aperitivo 21.00/21.30 – Secondo Tempo 21.30/24.00
INFO e PRENOTAZIONE BIGLIETTI: www.viday.it – [email protected]

La Rassegna di Videoarte e del Cortometraggio ViDay, è un contenitore di immagini che corrono lungo l’asse temporale, intrappolate dentro lo spazio dell’ inquadratura e dei limiti dello schermo cinematografico, che pulsano nel loro volerne uscire attraverso la visione degli spettatori, attraverso gli occhi e il sentire.
Come location cinematografica, il ViDay ha scelto Filmstudio, il filmclub che ha contribuito, a livello internazionale, a fare la storia dell’arte cinematografica. Numerosi cineasti hanno presentato le loro opere e hanno frequentato il Filmstudio, come ad esempio Pasolini, Godard, Giuseppe Bertolucci, Bernardo Bertolucci, i fratelli Taviani, Moretti, Bellocchio, Amelio, Antonioni, Leone, Moravia, Eduardo, Scola, Monicelli, Ugo Nespolo, Alberto Grifi, Mario Schifano, e tanti altri.
 Il Viday, per parlare dell’immagine in movimento, ha scelto la proiezione cinematografica, una scelta che vuole dimostrare come i linguaggi più innovativi possano conciliarsi e interagire con la tradizione.

Ogni giorno flussi di immagini ci investono, le ingoiamo con il nostro sguardo senza nemmeno accorgercene, con tutta la loro potenza comunicativa che ci parla incessantemente in ogni momento del nostro vivere. Ci dicono di noi, della società in cui viviamo, entrano nel nostro modo di pensare, nelle nostre elaborazioni celebrali, così come riesce a mettere bene a fuoco il video dell’artista Daz  Crack-shell of memory, presente al ViDay, che, dentro a un soffio di vento, mostra come le miriadi di immagini partecipino alla creazione della memoria degli individui e della memoria collettiva, ponendoci la domanda su cosa creerà nel nostro futuro l’attuale cultura mediatica.
In un periodo storico dove è complesso riconoscere chi siamo, dove i valori si contraggono, dove continuamente costruiamo immagini, di noi stessi e del mondo intero (in realtà frantumato), il  ViDay non solo vuole proporre una panoramica dell’arte delle immagini in movimento nell’era in cui perfino il postpostmoderno è “vecchio”, ma vuole tentare anche di rilasciare un’identità dell’Italia e degli italiani: qualcosa in cui sia possibile riconoscersi.
Le opere presentate hanno immagini che si fanno guardare per la loro bellezza formale o immagini che diventano narrative per magari parlarci, come nel cortometraggio di Vestoso, dell’ Italia derubata di tutto ciò che aveva costruito con ingegno, coraggio e passione nel crederci, dove ormai i politici sotterrano il malaffare e i vecchi applaudono donne bambine che ballano in televisione.
E se i fratelli Lumière parlavano della loro invenzione come senza futuro, sta di fatto che l’immagine in movimento ha fatto tantissima strada, evolvendosi lungo il percorso, lungo i binari di quel treno del 1896.
Il Viday è una Rassegna che coinvolge e fa dialogare le opere di ventuno artisti provenienti da tutta Italia: tecniche e stili differenti che dimostrano come l’immagine in movimento sia inarrestabile nel suo progredire trasformandosi.
Il Novecento è stato l’era indiscussa della documentazione e della riproducibilità, immagazzinare eventi e storie che potevano essere riprese e riprodotte. Oggi siamo arrivati a documentare ogni tipo di informazione, basti pensare ai video (s)caricati su Youtube o postati su  Facebook. La tecnologia ha permesso questo, telecamere e videocamere sempre più maneggevoli e a buon prezzo, con ormai l’alta fedeltà, hanno favorito la facilità della produzione video, ma è grazie alla poetica dell’artista che poi un video non è solo tale, ma diviene opera d’arte.
L’archeologia della Videoarte vuole il video come testimonianza di performance, o video politico, o ancora come video concettuale. Nell’Italia che trasmetteva in bianco e nero le gemelle Kessler che cantavano Dadaumpa, e dove la Cinquecento era ben lontana dall’essere una macchina d’epoca, la collettiva bolognese Gennaro 70, con la sua sezione di videorecording, era sembrata roba da fantascienza. Eppure la Videoarte era già cominciata da tempo grazie a Vostell e Paik, ma il pubblico italiano medio, conservatore nel gusto artistico, non sembrava ancora pronto per questa arte innestata con la tecnologia.
La tecnologia, di strumenti e di software, hanno consentito in modo esponenziale allo sviluppo di questo linguaggio artistico, per molti di difficile comprensione, ma estremamente seducente per altri.

Al ViDay sono presenti alcune opere video create grazie all’ausilio della computer art, e così è vediamo un giocatore di basket che gioca la partita contro un robot nel  video MJ23 dell’artista  Apollo; un’entità intelligente che, proveniente dal futuro per ricercare bolle di sapone, rimane   intrappolata nel luogo spaziotemporale della città di Vittoria, nell’ opera di Giovanelli;  fino a entrare nei mondi sintetici vissuti da coscienze che vivono alterate tra pasticche e schermi televisivi nelle immagini visionarie di Bramanti.
Sono presenti opere video che nascono dal fascino che producono il televisore come strumento, e /o la televisione come frastuono di contenuti, esemplare l’opera Not only off della Bonardi che  riatualizza gli inizi della sperimentazione della Videoarte; la seduzione delle immagini volutamente sporche, così “perfette” nelle imperfezioni della loro bassa risoluzione in Rottichieri.
Immagini che nascono sgranate, nella De Gregorio;  l’estetica potente di un uomo che per cinque minuti scivola da se stesso dentro una vasca da bagno e che ricorda le “lezioni” warholiane nell’opera Exil onirico di Ebro; il documentare una performance in modo ossessivo in Pistacchiolimonemirtillo di Madonna, dove un uomo per tredici minuti semplicemente guarda, guarda il suo gelato ai tre gusti Italia, che squagliandosi cade a terra in una poltiglia impossibile da rimettere a posto; l’artista Oipme invece taglia e cuce le immagini, utilizzando il montaggio per creare collage visivi, sezionando quadranti differenti in cui ritmicamente si producono narrazioni simultanee; la Catton, con Fame, ci porta dentro il dolore dell’incomunicabilità; Dalailara con il protagonista dei suoi video, il personaggio stilizzato a cui è stato tolto un vero e proprio corpo e che, simile nelle fattezze ad uno smile, diventa esilarante nella sua espressività ironica e cinica che accompagna i suoi brevissimi episodi di vita vissuta;  l’artista Millo ci fa invece viaggiare con i suoi video performance che creano disegni “animati” da storie ricche di suggestione e poesia; Mazzuoli ci fa addentrare lungo i sentieri della storia, degli accadimenti che in una data precisa hanno segnato la nostra vita collettiva, davanti ai quali ci si vuole rifugiare ritornando nella placenta; e i Libero Arbitrio ci raccontano, nella formula della narrazione classica e inossidabile del cortometraggio, di due pugili amici e complici anche davanti alla morte. Al ViDay, con gli artisti Arcella e Croci, è presente anche il videoclip. Il linguaggio video deve molto alla musica, grazie ad essa si passò dal semplice video promo, che doveva promuovere un cantante o un gruppo musicale in modo poco creativo, al videoclip capace di creare alte espressioni visive. L’alta con-fusione di musica e immagini certamente si ritrova in Luna dell’artista Piva, video nato dall’unione di composizioni musicali e immagini di computer art. Come si è detto, il video nella sua storia è stato anche video politico, e in questa feritoia entra Valle con i suoi  cortometraggi girati in Super 8 che sognano un mondo migliore per l’ambiente.
Per assistere al ViDay si consiglia di fare la prenotazione online direttamente sul sito www.viday.it

 

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Kenyx presenta TA 65, la prima linea dermocosmetica che permette di trattare tutti i tipi di pelle

Kenyx presenta TA 65, la prima linea dermocosmetica che permette di trattare tutti i tipi di pelle, sia grassa che secca, con formulazioni anti aging che agiscono sul grado di invecchiamento cutaneo con formulazioni specifiche e con materie prime selezionate.I prodotti trattanti ed i trattamenti della linea TA 65 sono straordinari cosmetici High-tech volti a favorire una pelle perfetta compensando le diverse deficienze che causano l’invecchiamento cutaneo. Gli studiosi dell’ anti aging hanno infatti verificato che più la pelle invecchia più diventa sottile e questo comporta la rottura delle fibre di collagene ed elastina dando il via ai processi di atonicità e disidratazione del tessuto con la conseguente comparsa delle rughe.
Per interrompere questo processo sono stati studiati i prodotti della linea Ta 65 che grazie ad agenti attivi stimolanti, alle sostanze riparatrici, ai componenti attivi contro i radicali liberi e ai potenti idratanti permettono di aumentare la tonicità del tessuto, di rimpolpare e appianare le rughe e le pieghe della pelle. Questi straordinari cosmetici sono indicati anche per le pelli più sensibili essendo privi di petrolati e paraffine, non contengono parabeni , e le materie prime sono selezionate.Nasce una serie di prodotti viso e corpo esclusiva e funzionale con sostanze specifiche per ogni tipo di pelle e/o grado di invecchiamento , con grande attenzione verso il naturale e il mondo BIO, infatti tutte le formulazioni sono completamente prive di parabeni, paraffine, petrolati. Le materie prime sono selezionate e il prodotto finito è NICKEL TESTED. Kenyx Medical and Beauty Competence unisce la ricerca e la conoscenza del campo medico con l’armonia e la voglia di benessere e di bellezza del mondo dell’ estetica. Il Marchio Kenyx è di esclusiva proprietà della Daiamon srl.

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Twitter: kenyx_it
Kenyx è un marchio Daiamon
Piazza Del Mercato, 5/2
30175 Venezia
Tel. 041/5385874
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Web e reportage fotografico per Flavio Bandiera Studio

Inaugurazione di un nuovo sito web arricchito da una gallery inedita: i reportage fotografici di matrimonio

Torino, 05 aprile 2012
Flavio Bandiera Studio è un team di fotografi e videomaker specializzati nel realizzare servizi foto e video per matrimoni, coordinati da Flavio Bandiera, noto fotografo di fama internazionale. Si tratta di una realtà che nel tempo è diventata un punto di riferimento nazionale nella fotografia dell’ambito matrimonialista, con oltre 15 anni di esperienza professionale.

Al via il lancio di un nuovo sito web, creato con l’obiettivo di arricchire l’esperienza dell’utente grazie a nuove sezioni inedite dedicate alle raccolte di fotografie e album di matrimonio: nella gallery vengono visualizzate le immagini, gli album, gli slideshow e i video. Le immagini sono selezionabili sulla base di criteri di navigazione che ne distinguono la tipologia (dai preparativi, alla cerimonia, fino al ricevimento) consentendo all’utente web di sfogliare gli scatti nei diversi contesti emozionali. Il nuovo sito di Flavio Bandiera Studio è interamente dedicato alle luci, alle emozioni e alle atmosfere dei matrimoni.

In aggiunta, nel nuovo sito sono presenti diverse soluzioni di tipologie di servizi fotografici, con proposte combinate per il connubio di immagini e video. La novità, quasi del tutto unica nel settore, consiste nella presenza dei prezzi in chiaro. La scelta strategica è volta a manifestare una trasparenza nei confronti del cliente, che, in fase di scelta del proprio fotografo di nozze, potrà così attingere anche a informazioni preziose quali il prezzo delle diverse tipologie di servizi fotografici di matrimonio.
Il nuovo sito web di Flavio Bandiera Studio è stato ideato per raccontare ex-novo una realtà di eccellenza artistica italiana, grazie ad rinnovamento anche nella fruizione dei contenuti. Il team di lavoro è coordinato da Flavio Bandiera, fotografo che si contraddistingue per la ricerca artistica nelle fotografie di reportage, già collaboratore di testate in Italia e all’estero. I professionisti di Flavio Bandiera Studio lavorano seguendo lo stile del fotografo: da un lato la ricerca della raffinata semplicità, dall’altro l’utilizzo di una tecnica e di un approccio fotografico incentrato sull’attenzione al dettaglio, pur nel rispetto della spontaneità dell’evento.

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