Dal 13 al 17 aprile si terrà presso il Palazzo de La Permanente di Milano la quarta edizione di COLLEZIONI D’ARTE Antica, Moderna e Antiquariato. Mostra che ogni anno permette, in una cornice esclusiva, di ammirare da vicino opere e oggetti di carattere museale. Collezioni d’Arte riunisce come in una eclettica Wunderkammer, dipinti antichi e moderni di grande pregio, con un’importante presenza del Novecento storicizzato, argenti di grande valore storico, gioielli, pezzi di grande interesse archeologico, manufatti tessili, arredi antichi e molto altro ancora, confermandosi anche quest’anno un appuntamento da non perdere. La quarta edizione, curata come da tradizione da Compagnia delle Mostre e ospitata nel prestigioso palazzo de La Permanente di Milano, si distinguerà per un’importante collaborazione, quella con l’Associazione Amici di Brera. L’Associazione opera per la salvaguardia e la valorizzazione del Palazzo e della Pinacoteca di Brera, gioiello museale milanese di fama internazionale grazie ai capolavori unici che custodisce, e dei musei milanesi dal 1926. Gli Amici di Brera promuovono attività per avvicinare vecchi e nuovi appassionati alle realtà culturali del nostro Paese e agiscono finanziando restauri ed interventi sul patrimonio artistico. La passione per l’arte e l’interesse per la sua promozione che accomuna gli Amici di Brera e Collezioni d’Arte ha portato al finanziamento del restauro di due importanti dipinti conservati ed esposti nella Pinacoteca di Brera: Le tentazioni di Sant’Antonio di Giambattista Tiepolo e Il buon samaritano di Joachim von Sandrart.
Folta è la schiera dei dipinti del Novecento, rispecchiando la fortuna che sta riscuotendo l’arte di questo secolo anche rispetto alla nuova apertura del Museo del Novecento a Milano.
Importanti dipinti da Tornabuoni Arte: Lucio Fontana, De Pisis , Alighiero Boetti . In occasione dei cinquant’anni dalla scomparsa di Mario Sironi la Galleria d’Arte Cinquantasei espone dipinti rappresentativi della sua produzione. Di grande rilievo anche il dipinto di Giacomo Balla “Serata Nera” esposto da Frascione Arte, dipinto dal risvolto verista che rivela l’attenzione già pre-futurista per la luce e la realtà. Esemplare del fermento parigino di inizio secolo si trova il bel “Pierrot con chitarra” di Serge Jastrebzoff detto “Ferat” esposto da Capitani Art Consulting, sempre riguardante Parigi e la Francia si trova una importante testimonianza nel quaderno di bozzetti di viaggio di Anselmo Bucci presentato da Montrasio Arte. Raro il dipinto esposto da Galleria Gomiero di Mario Cavaglieri “Sala d’armi”. Importante sarà il nucleo di grafiche di Giorgio Morandi che verranno esposte da Galleria d’Arte Maggiore G.A.M di Bologna a testimonianza di quanto la sua opera incisoria fu importante e con la stessa rilevanza di quella pittorica.
In mostra, di grande fascino sono le sculture africane proposte dalla galleria Denise e Beppe Berna come la rara figura lignea Bamana, Mali, il cui valore rituale è apprezzabile anche ammirando la splendida e antica patina data dal lungo uso. Grandi paraventi antichi messi a dialogo con sculture di artisti giapponesi contemporanei si possono trovare nello stand di Helena Markus Antique Japanese Screens come ad esempio la bellissima scultura in vetro di Niyoko Ikuta . Altro esempio di arte orientale antica è il leone buddista presentato da La Gallianova Arte Orientale. Grande interesse riscuotono i reperti archeologici proposti da Ixion Archeogallery come l’anfora della Magna Grecia del IV sec. a.C.
Numerosi oggetti d’arte realizzate in molteplici tecniche si possono incontrare in questa rassegna antiquaria dal valore museale.
Dalle ceramiche antiche proposte da Asioli Martini “Antiquario”, ai tappeti orientali di Mirco Cattai e DSV Carpets, sculture in bronzo come la Cerere della fine del XVI secolo proposta da Antichità all’Oratorio e oggetti d’arredo come un raro orologio a lira con cigni in bronzo di Jacopo Baietta Art Gallery, due portavasi lignei raffiguranti mori esposti da Giuseppe Renga Antiquario ed una coppia di specchiere dorate veneziane settecentesche di Galleria Cecchetto e Prior Alto Antiquariato. Di grande fascino sono anche i vetri d’arte di cui si può vedere una ricca selezione da Art Decoratif di Roberto Centrella: dai vasi di Gallè a quelli di Daum finemente decorati.
Girando per la mostra si incontreranno molti dipinti raffiguranti paesaggi italiani.
Come il dipinto settecentesco proposto da Maurizio Nobile Antiquario di Pietro Bardellino dove a sfondo di una scena mitologica si trova un bel paesaggio arcadico con rovine classiche in una natura selvaggia. Interessante è notare come possano variare dalla campagna romana proposta nel dipinto di Jan Miel esposto da Antichità Renzo Moroni a quella lombarda ben riconoscibile nel dipinto di Giuseppe Canella esposto da lo Studiolo Galleria d’Arte, ai dipinti campani proposti dalla Galleria Vittoria Colonna di G. Sarnelli tra cui troviamo il caratteristico Santuario de l’Avvocatella raffigurato nel dipinto di Giacinto Gigante.
Moltisimi sono i ritratti che si possono trovare tra gli espositori.
Fin da un dipinto di metà Settecento come quello di Francesco Guardi esposto da Moatti Fine Arts a dimostrazione che non fu solo un pittore di vedute ma anche di grandi figure come in questo dipinto dove il volto di Loth, ormai obnubilato dai fumi del vino, è deformato in un ghigno quasi da satiro e dove la bellezza delle figlie è resa morbida dal tipico colorito veneziano. Del pittore piacentino Gaspare Landi sono presenti in mostra due bei ritratti, raffiguranti un curioso metaritratto con una dama che mostra una miniatura ed un gentiluomo presso lo stand di Sabina Anrep. Altri ritratti che si possono ammirare in mostra sono caratterizzati da un valore intimistico come quelli di Cesare Laurenti , artista di stile metaforico fino a diventare simbolista, a cavallo con il ‘900, esposti in un ampio nucleo dalla Galleria Nuova Arcadia; il ritratto intitolato “Meditazione” di Angelo Morbelli esposto da Enrico Gallerie d’Arte ed il ritratto di giovane donna datato 1905 di Carlo Corsi esposto da Galleria d’Arte Cinquantasei. Testimonianza dell’antico il “Ritratto di giovinetto” di Fra’ Galgario esposto da Caiati che stupisce per la freschezza dello sguardo. Immediatezza e fascino Belle Epoque sono emanati dall’importante dipinto di Giovanni Boldini esposto da Bottegantica. Importanti testimonianze anche per il Novecento esposti da ScuolaRomana tra cui Francesco Trombadori , Alessandro Battaglia .
A testimonianza dell’Arte Sacra antica troviamo molte opere.
Dipinti come ad esempio i fondi oro, uno presentato da Frascione Arte de Lo Scheggia raffigurante una Madonna con Bambino e Santi ed un altro del Maestro di Lonigo proposto da Altomani & Sons “Madonna dell’Umiltà” dove si può riscontrare il gusto per la linea di Gentile da Fabriano in un soggetto tipico del ’400. La Madonna con Bambino, esposta da Rossi e Onesti Antichità, è un dipinto del ‘500 di Giuseppe Giovenone il Giovane. Numerosi sono anche gli oggetti di carattere sacro e dalla forte valenza simbolica come il piccone e la cazzuola in argento portate in mostra da Visconteum di Carlo Montanaro e realizzati per l’apertura della Porta Santa di San Giovanni in Laterano nel Giubileo del 1775. Altro oggetto molto prezioso è il gioiello rinascimentale in oro, smalti e perla naturale finemente decorato fronte e retro da figure di Santi e presentato da Dario Ghio Antiquités che testimonia l’influsso della pittura sull’arte orafa. Sono numerose in mostra anche le sculture di carattere sacro. NB Antiquario di Nazzareno Bastioli espone sculture lignee come la pirenaica Madonna con Bambino del XIII secolo ed in marmo come il busto di San Giovannino di area Romana e databile attorno al 1600-1630 .
In questo importante anniversario della nostra Nazione si guarda con particolare attenzione alle opere che si possono riconnettere alle vicende Risorgimentali che hanno portato all’Unità d’Italia.
Di grande importanza Stanislao Grimaldi, artista che si distinse in cavalleria e catturò per la posterità i momenti più drammatici delle campagne d’Indipendenza. In mostra si può ammirare, nello stand di Dame e Cavalieri, un bella tecnica mista che ritrae un episodio saliente della Prima Guerra d’Indipendenza con tanto di timbro a secco di Casa Savoia . Come simbolo della pittura risorgimentale troviamo Giovanni Fattori con un olio raffigurante due soldati, esposto da Società di Belle Arti e l’acquarello “Esercito Italiano. Capitano d’Artiglieria” di Sebastiano De Albertis esposto da Bottegantica.
Da sempre uno dei soggetti più diffusi in pittura dove la vivacità dei colori e la quasi sensibilità tattile dei petali offre la bellezza naturale di fiori e frutta.
Questa freschezza si ritrova negli importanti dipinti di Antichità Renzo Moroni che esporrà tele di Bernardo Strozzi, una di Abraham Brueghel e due del Maestro del secondo Pendant di Molinari Prandelli ancora in cerca del vero nome dell’autore ma il cui corpus opere sta aumentando andando ad aggiungere anche queste due tele al maestro lombardo seicentesco. Alla stessa epoca, ma di ambito romano, la natura morta di Girolamo Gallo, significativa anche perché unica opera conosciuta recante la firma esposta da Art Collector. La delicatezza delle venature dei petali dei tulipani e la veridicità della luce richiama le nature morte fiamminghe mentre le nature morte lombarde presentano un richiamo più spiccatamente Caravaggesco.
In mostra si trovano numerosi gioielli antichi ma anche del Novecento come ad esempio quelli presentati da Veschetti Gioielli.
Segnaliamo quelli firmati dalla maison francese Van Cleef&Arpels conosciuta in tutto il mondo per l’alta qualità e artigianalità dei suoi manufatti. Sarà esposto anche un importante bracciale animalier anni ’60 di David Webb nome tra i più grandi della gioielleria internazionale che iniziò la sua produzione a New York negli anni ’40 divenendo tra le firme più amate da dive del cinema e icone dello stile del ‘900. Altro riferimento per gli amanti dei gioeilli è lo stand di Flora Pasetti dove si trova per esempio una importante spilla di platino, diamanti e zaffiri di fattura italiana degli anni ’60.
Immancabile è una vasta scelta di opere ottocentesche tra dipinti, sculture e oggetti d’arte.
Enrico Gallerie d’Arte espone tra gli altri un bellissimo dipinto di Francesco Paolo Michetti, pittore napoletano che nelle sue tele di soggetti popolari ci sa stupire con un’immediatezza nella resa delle fisionomie, della luce brillante e della calda atmosfera di un giornata di sole: “Processione”. Da Galleria Nuova Arcadia troviamo un nucleo rappresentativo di opere del pittore veneziano Alessandro Milesi, opere caratterizzate dall’interesse per lo svolgimento della vita popolare lagunare e divenuto famoso come abile ritrattista. Esemplificativo dell’estetica neoclassica tipica ottocentesca è il dipinto esposto da Maurizio Nobile di Pelagio Palagi “Il ratto delle Sabine”.
Un ruolo importante è svolto come ogni anno dagli arredi antichi che vengono esposti in mostra.
In questa quarta edizione si potranno ammirare un importante mobile a doppio corpo in legno di noce e radica della metà del sec. XVIII opera del maestro cividalese Mattia Deganutti esposto da Copetti Antiquari. Altro mobile Settecentesco ma di area Veneta è il bellissimo trumeau laccato a fondo scuro riccamente dipinto a chinoiserie, fregi dorati e finta tartaruga, esposto da Stefano Redaelli Antiquario. Si tratta del pendant di quello, firmato Vizzo, proveniente dalla Collezione Giuseppe Rossi e di fattura quasi sicuramente della stessa bottega veneziana. Alla stessa area geografica e allo stesso periodo storico risale la grande console proposta da GMR Antiquariato Milano in legno intagliato con fondo laccato e profili dorati impreziosita da un piano in marmo Diaspro di Sicilia. Presenza anche di mobili del Novecento come quello dell’atelier Sain et Tambutè proposto da Galleria 900.
Altro folto nucleo è quello composto dalla scultura.
Si può pensare ad un ideale percorso che va dalla scultura di epoca romana – “Testa di Serapide” di epoca Flavia esposta da NB Antiquario di Nazzareno Bastioli, a quella seicentesca in bronzo di “San Giorgio e il Drago” di Francesco Fanelli esposta da Sculpture Gallery Fine Art a quelle ottocentesche di grandi dimensioni di Antonio Carminati di Galleria Gomiero e Quintilio Corbellini di Giuseppe Renga Antiquario. La scultura di Carminati affronta anche l’affascinante tema della provenienza. Infatti l’opera proviene dalla collezione personale del Senatore Guido Marangoni, celebre personaggio dei primi del ‘900, fondatore della Biennale di Venezia e della rivista Casabella, critico d’arte e grande collezionista. Da un’altra provenienza illustre proviene la scultura africana di reliquiario Kota di Denise e Beppe Berna che arriva dalla collezione dell’artista contemporaneo Arman a testimoniare il fascino attuale di questi manufatti a cui l’arte del Novecento si è tanto ispirata soprattutto con Surrealisti e lo stesso Picasso.
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