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10 Ottobre 2010

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Villa Dental Clinic: some successful cases.

At the Villa Dental Clinic we deal every day with complex clinical cases and, at times, with seemingly impossible to solve ones. Thanks to our experience and the preparation of our staff, however,
our patients always come back home satisfied and finally with a perfect smile . Here is a brief review of some real cases of success treated in the clinic.

Case details
This patient of 73, who had a chronic coagulation deficit, came to us for examination as he was interested in total restoration with implants. In a situation like this, the greatest risk was from possible haemorrhaging during and/or post-operation, especially in  traditional-type surgery where the gum is stripped back. With the patient conscious but under sedation, we operated first, on the upper jaw, and then after two weeks, on the lower jaw. In both operations the teeth were extracted and the implants placed using minimally invasive procedures. In both the upper and the lower jaws of the patient the provisional crowns were screwed directly on to the implants  the day after surgery.

Case details
This patient of 50 had had a removable partial denture on the upper jaw for years and the remaining teeth were very loose due to chronic periodontal disease. With the patient conscious but under sedation , we extracted the teeth and positioned the implants with the help of a surgical template obtained from a computerised plan ( Nobelguide ) which allowed us to keep surgical invasiveness to a minimum. At the same time we corrected the gum recession with connective tissue grafts. The following day the patient was provided with temporary fixed crowns screwed directly on to the implants. The permanent crowns were fitted 6 months after surgery

Case details
This patient of 18 was referred to us by her dentist two days after a road accident in which she had suffered the loss of a lateral incisor and upper right canine. Four days after this traumatic event two implants were placed directly into the sockets using flapless surgery to prevent scarring and recession of tissues in an area of the mouth which is extremely important from an aesthetic point of view. The same day as the operation, the patient was restored with two temporary crowns in resin screwed on to the implants. After 6 months these crowns were replaced with two single all ceramic crowns.

To read about other cases and for further informations on the techniques used at the Villa Dental Clinic go to our website .

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LIVE BY GIORGIO SENATORE TRA LE 10 MIGLIORI IDEE ITALIANE DEL 2010

LIVE (www.finestralive.it ), l’ultima nata nella famiglia Giorgio Senatore, non smette di stupire! Dopo essere stata selezionata per l’EXPO’ di Shanghai 2010 e aver ricevuto i premi Red Dot product design 2010 e ADI Design Index 2009, è stata adesso inserita tra le dieci invenzioni del genio italiano. A stilare la lista il quotidiano “Il Giornale” che in un articolo dedicato alle aziende all’avanguardia d’Italia, descrive LIVE come una nuova tipologia di finestra che diventa elemento d’arredo. Il testo dell’articolo rimarca l’importanza delle aziende scelte e pone l’accento sui numerosi casi in cui è stato richiesto, soprattutto all’estero, l’intervento del made in Italy. Una tecnologia apprezzata in tutto il mondo dunque, di cui LIVE è testimonial d’eccezione, unendo agli aspetti puramente tecnologici la raffinatezza di uno stile studiato per creare  ambienti unici, eleganti e sempre confortevoli. LIVE rappresenta così una delle invenzioni che hanno portato il marchio italiano Giorgio Senatore (www.giorgiosenatore.it) ad essere riconosciuto quale emblema di innovazione e qualità: grazie alla totale assenza di telai, coprifili e cerniere, LIVE riesce ad essere solo anta dall’interno e solo vetro dall’esterno, adattandosi ad ogni tipo di ambiente. Scoprire LIVE nella top ten redatta dalla rivista, contribuisce alla creazione di un’immagine dell’azienda in grado di avallare ulteriormente le doti di qualità e innovazione tecnologica che da anni ne fanno un marchio riconosciuto e apprezzato in tutta Italia. Stile, design, qualità e soprattutto avanguardia della tecnologia rendono LIVE un elemento unico nel suo genere, contribuendo ad esportare il made in Italy in tutto il mondo.

Giorgio Senatore
Contrada Farina, 37
80056 Ercolano (NA)
Tel. +39 081 574 60 30
Fax +39 081 771 82 92
www.giorgiosenatore.it
E-Mail [email protected]

Ufficio Stampa
[email protected]

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“Il Cestino delle mele” a Teatro a Roma dal 12 al 17 ottobre 2010

In scena dal 12 ottobre al 16 ottobre 2010 alle ore 21 ed il 17 ottobre alle ore 17 presso il Teatro Lo Spazio (zona San Giovanni a Roma) lo spettacolo teatrale IL CESTINO DELLE MELE scritto ed interpretato da Claudia Crisafio, Cecilia D’Amico, Maria Scorza, Federica Seddaiu con la Regia di Alessio Mosca

Con il patrocinio di:   A.N.P.I. – Casa Internazionale delle Donne – Museo della Liberazione di Via Tasso – Società Italiana delle Storiche – ANED – Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Silvio D’Amico”.

Storia:
E’ il 3 giugno 1944, il giorno seguente le forze alleate liberano Roma “città aperta”.
Ai rumori di strada, tra spari e bombardamenti, razzie ed il vociferare di chi pensa che la guerra stia per finire, fanno eco le storie di quattro donne, fatte di confessioni e rivelazioni, cose taciute e colpi di scena.

“Il cestino delle mele”  racconta di Margherita, ebrea divenuta fascista, Rita cattolica e madre di famiglia, Giovanna studentessa partigiana e Vera partigiana gappista, l’ultima arrivata all’interno delle quattro mura anguste del carcere femminile Le Mantellate di Roma.

Amore, passione, vita, morte e fame emergono in equilibrio tra dolcezza ed amarezza, leggerezza e serietà in una drammaturgia che è il risultato di un lungo percorso di studio basato su documentari, storie e testimonianze di donne vissute durante l’occupazione nazista di Roma.

Le quattro detenute ci raccontano di loro stesse, sperando nella libertà, portando quasi per mano lo spettatore nelle loro vite.
A volte sorridono e a volte si scontrano. Ognuna di loro sembra essere chiamata a fare i conti con ciò che è stato fatto, quasi si trattasse di un’espiazione del gesto compiuto. Parlare serve anche a sfogarsi, a ricordare gli ideali ed i valori in cui credono.
Le protagoniste sono tutto questo, e anche di più perché sanno che solo così possono gridare al mondo la loro esistenza e la loro voglia di vivere e lottare.

Uno spettacolo che porta in scena una realtà: durante la guerra, le donne, non solo si sono fatte carico di portare avanti la famiglia, ma hanno anche scelto di schierarsi e combattere, in un modo o nell’altro, entrando di diritto nella storia della Resistenza.

Il trailer dello spettacolo su http://www.vimeo.com/11862677

Teatro LO SPAZIO
Via Locri 42/44 (traversa di Via Sannio, a 100 metri da Metro S. Giovanni), Roma

Info e prenotazioni:
Il Teatro Lo Spazio 06-77076486 oppure 06-77204149 (15,30-20,00)
[email protected]

Ufficio stampa della Compagnia: [email protected]  oppure   [email protected]


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Siti statici? No Grazie!

Fino a poco tempo fa la progettazione siti web consisteva semplicemente nel realizzare un sito statico con una buona grafica, in poche parole quello che contava davvero era “l’aspetto” del sito e non la sua consistenza, e quindi le aziende facevano a gara a chi aveva il sito più bello graficamente parlando.

Oggi con l’esigenza della promozione del proprio sito sui motori di ricerca e con la concorrenza spietata che ogni azienda di qualsiasi settore tenta di battere, avere una bella grafica non basta più, anzi è quasi inutile per non parlare poi del concetto di sito statico!

Cosa intendiamo per sito statico?
Si definisce sito statico un sito web con scarsi contenuti, aggiornati raramente e solo tramite codice html dalla web agency o dal webmaster, a seconda di chi se ne occupa.
Una volta chiarito cos’è un sito statico dobbiamo puntualizzare che siti del genere oggi hanno scarsissime possibilità di farsi spazio sui motori di ricerca e tra gli utenti i quali ormai cercano l’informazione più che la grafica.

E’ dunque oggi fondamentale per un’azienda che intende farsi realizzare un sito web “pretendere” un CMS (content management system), ovvero un pannello di controllo attraverso il quale il committente potrà aggiornare autonomamente i contenuti del proprio sito web, modificare i presenti e aggiungerne di nuovi.
Avere un sito sempre aggiornato e con contenuti originali e sempre nuovi è ormai una prerogativa fondamentale per  attirare l’attenzione di utenti e motori di ricerca quindi è bene avere buona volontà o almeno una persona dedicata che si occupi frequentemente di aggiungere nuovi contenuti e news riguardanti il proprio settore di appartenenza.

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Nuove funzionalità e nuovi temi per i Converter targati DVDVideoSoft

DVDVideoSoft, azienda leader nello sviluppo di programmi gratuiti per l’elaborazione di file video e audio, annuncia di aver migliorato ulteriormente i propri programmi Converter.

Nel contesto attuale, avere a disposizione strumenti per il download e l’editing di file video/audio risulta di estrema importanza, ecco perché gli applicativi gratuiti messi a disposizione da DVDVideoSoft riscontrano da sempre un forte successo nel web.

D’ora in poi la serie di software “Video/Audio to … Converter” contiene un nuovo set di impostazioni che permetterà agli utenti funzionalità ancora più avanzate e specifiche.

Sono stati gli stessi fruitori a richiedere insistentemente questo perfezionamento e come spesso è accaduto nella recente storia di DVDVideoSoft la casa madre ha ascoltato i suggerimenti popolari e, a seguire, ha modificato i propri popolarissimi programmi.

Il nuovo Editor d’impostazioni avanzate è per il momento implementato nei seguenti applicativi:

  • Free Video to Android Converter
  • Free Video to Apple TV Converter
  • Free Video to Blackberry Converter
  • Free Video to HTC Phones Converter
  • Free Video to iPad Converter
  • Free Video to iPod Converter
  • Free Video to iPhone Converter
  • Free Video to Motorola Phones Converter
  • Free Video to Nokia Phones Converter
  • Free Video to Sony PSP Converter
  • Free Video to Xbox Converter
  • Free 3GP Video Converter
  • Free Video to MP3 Converter
  • Free Audio Converter

Attraverso questa importante innovazione è ora possibile personalizzare, con estrema facilità, le impostazioni di ogni preset, e quindi definire in fase di conversione le caratteristiche principali del file di output desiderato, sia esso video o audio, ottenendo così qualità e dimensioni differenti.

DVDVideoSoft non si è limitata ad aggiungere nuove funzionalità avanzate ma è anche intervenuta a livello grafico con un completo restyling dei propri programmi. Sono stati, infatti, introdotti i Temi che permetteranno all’utente di personalizzare l’aspetto dell’applicativo a proprio piacimento rendendo, in questo modo, l’intero processo di conversione più gradevole.

L’azienda ha già pianificato di introdurre la funzione Temi in tutti i propri programmi e sarà presto creata un’apposita pagina web dalla quale si potranno scaricare diverse versioni di Temi così che ogni utente potrà personalizzare il software scaricato a suo piacimento.

Per restare costantemente aggiornati su tutte le novità che riguardano i programmi DVDVideoSoft è possibile registrarsi alla Newsletter gratuita oppure diventare Fan su Facebook oppure ancora seguirla su Twitter.

L’azienda mette inoltre a disposizione dei propri utenti più affezionati un forum attraverso il quale si possono scambiare suggerimenti, fare commenti, proporre nuove funzionalità, ricevere supporto tecnico ecc.

Informazioni sulla società:

DVDVideoSoft è uno sviluppatore indipendente di software multimediali per l’elaborazione di video e audio, che non solo sono gratuiti, ma ciò che è più importante, sono semplici e davvero utili. La società è stata fondata alla fine del 2006. Ad oggi, DVDVideoSoft offre 36 applicazioni gratuite che girano su XP, Vista, Windows 7, propone guide “passo-a-passo” per gestire le diverse esigenze multimediali con l’aiuto dei propri programmi e, se necessario, fornisce gratuitamente un supporto completo in inglese, tedesco, francese, spagnolo, italiano, russo, cinese e giapponese.

Contatti:

Aline Terry

[email protected]

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Arianna – Gestione prenotazioni alberghiere

Per tutte quelle piccole strutture ricettive che gestiscono le loro prenotazioni con un tabellone su foglio di carta, o magari un foglio di excel, perchè sono troppo piccole per passare ad uno dei tanti programi che offre il mercato (pensiamo ad un b&b con pocisismi posti letto) adesso è disponibile Arianna.

E’ un software agile semplice e veloce, che riproduce il foglio di carta, uno per ogni mese, non ha bisogno di assistenza, manutenzione, canoni annuali da pagare (si paga una sola volta per sempre, compresi gli aggiornamenti futuri).

Da questo Tabellone mensile, proprio come sulla carta, si fanno tutte le operazioni senza mai lasciarlo: con un clik si inserisce una prenotazione, con un clik, la si conferma quando è il momento, con un clik la si sposta se necessario, con un clik si annulla l’ultima operazione se ci siamo sbagliati.

Dal momento che è posisbile impostare il nome e il tipo della singola unità ricettive (camera, bungalow, piazzola, roulotte, appartamenti..) si presta bene per gestire le prenotazioni qualunque sia la tipologia della vostra struttura: hotel, agriturismo, camping, b&b, resort, residence, garni, chambre d’hotes, afficamere, pensione, case vacanza, appartamenti, ecc…

E’ disponibile una prova gratuita di 10 giorni del programma, basta andare sul sito (www.xprenotare.it)e chiedere la password.

Gregorio Nicolaci

338-9289343

[email protected]

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VANZ! E’ In uscita il secondo EP per Elevator Records !

Il 29 Ottobre uscirà il secondo EP dei VANZ dal titolo “Self Reconstruction”.
Il viaggio attraverso la figura sociale autodistruttiva di chi cerca di astenersi al sistema e tenere acceso il cervello continua ,con queste 6 tracce inedite, le quali completeranno insieme a “Self Destruction”, il progetto intrapreso con ELEVATOR RECORDS.
Il primo EP, uscito il 29 Gennaio 2010, è stato subito elogiato dalla critica giornalistica.
Tra le recensioni piu importanti:Rockerilla 8/10, Groovebox band della settimana, Rock it li definisce compatti e impattanti.
Il video di “Walls of tears”, primo singolo estratto dai 2 ep, è finito nei TOP 20 della classifica dei clip piu trasmessi di MusicBox (canale SKY 703) .
Da annoverare anche lo speciale dedicato alla band della trasmissione televisiva “BackStage Live” andato in onda sempre su MusicBox Sky ed introdotto da Rais, le varie interviste e i passaggi radiofonici anche su Radio Estere di Stato, come Spagna (RNE3), Colombia e Slovenia.
Self Reconstruction ,come il suo predecessore ,è stato mixato all EL-SOP studio da Leo Magnolfi (Pay,Sick Tamburo) e sarà seguito dal Video del singolo Mr Mustache diretto da Saverio Luzzo regista che ha già lavorato con gruppi come Rezophonic.

Per maggiori info sul prodotto e acquisto vi preghiamo di visitare www.elevator-records.com
Ufficio Stampa e Promozione : Load Up Communication & Music Force
Booking: [email protected]

Sito della band: www.vanz.eu

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Toscana – Last Minute – offerte per ville ultimo minuto

E’ molto importante riuscire a capire i pro ed i contro delle offerte last minute. Una vacanza prenotata grazie ad un offerta all’ultimo minuto può infatti permettere un notevole risparmio, qui abbiamo un esempio di risparmio grazie alle offerte last minute: villa toscana last minute 2011 . E’ perrò giusto considerare che le offerte last minute permettono di restringere il campo delle scelte ad un numero molto limitato, in pratica non sarà possibile scegliere dove andare ma si dovrà prima verificare quello che il mercato ha da offrire in termini “last Minute” e successivamente scegliere. La vacanza è forse l’unico momento dell’anno in cui non è giusto risparmiare, lavorare un ‘intero anno e poi non avere neppure la possibilità di scegliere ed avere la certezza di trovare disponibilità in un determinato posto è qualcosa di molto restrittuivo che rischia di fatto per rovinare o lasciare rimorsi nella propria vacanza. Quello che noi consigliamo è prenotare in anticipo (8-10 mesi ) se ne avrete la possibilità, in questo modo vi assicurerete un notevole risparmio senza alcuna limitazione. Quindi sì al last minute ma solo se avete la necessità di risparmiare, se non potete prenotare la vacanza in anticipo e se non avete particolari ambizioni per la vostra vacanza (cioè se vi accontentate di quello che c’è).

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STIGMA, PSICHIATRIA, MALATI PSICHICI

STIGMA, PSICHIATRIA, MALATI PSICHICI

Lo Stigma, il marchio indelebile che caratterizza il malato psichico e si proietta sul gruppo sociale di appartenenza è ancora oggi uno dei principali ostacoli ai programmi di terapia e di assistenza dei pazienti psichiatrici, che continuano a rimanere discriminati e ghettizzati, perchè della pazzia ancora ci si vergogna.

È così inimmaginabile una psichiatria priva di riferimenti e di rimandi sociali, anzi la psichiatria è probabilmente il settore delle scienze mediche nel quale risulta particolarmente evidente come i fattori ambientali giochino un ruolo fondamentale, spesso non inferiore a quello dei fattori di ordine biologico, nello spiegare la genesi, il decorso, gli esiti e i risultati dei trattamenti delle diverse forme di disagio psichico.

Innumerevoli sono i passi avanti che sono stati attuati, ma diversi interrogativi e criticità ancora permangono. Grazie ad un insieme di normative si sono gettate le basi per creare le condizioni per andare al di là dello stigma e della discriminazione nei confronti delle persone che soffrono di disagio mentale, restituendo loro, almeno in parte, la possibilità di sviluppare la consapevolezza e la garanzia dei fondamentali diritti della persona umana.

Si tratta di una questione di cultura, secondo Alarcón svolge alcune fondamentali funzioni rispetto alla psicopatologia. La prima è costituita dal fatto di rappresentare uno strumento rappresentativo ed esplicativo poiché serve a dare un senso al disturbo psichico e a renderlo meno patologico, all’interno del suo contesto culturale, ma un’altra funzione della cultura è quella patogena e patoplastica. Infatti alcuni eventi culturali possono contribuire alla genesi di un disturbo e la cultura può plasmare vari aspetti della mente umana, come ad esempio il contenuto di deliri o allucinazioni, il significato di manifestazioni ansiose e il significato dei sintomi.

Avendo trasformato ogni problema ed emozione umana in una malattia mentale, la psichiatria ha assunto però il ruolo di autorità sulle faccende umane, con drammatici effetti nella vita di miliardi di persone e ingenti macabri ricavi per le aziende farmaceutiche. Pomposamente, inoltre, illustri psichiatri vanno in televisione a rispondere ad ogni domanda come se avessero la risposta a qualsiasi cosa e tutti sono pronti a prendere come oro colato ogni singola sillaba detta.

Dagli aspetti relazionali e sociali della psichiatria nasce così il problema dello stigma e della stigmatizzazione. Succede cioè che la psichiatria, ma anche altre discipline mediche per la verità, rimangono condizionate da pregiudizi nuovi e vecchi. Pregiudizi che offuscano e sviliscono non solo le persone che soffrono ma anche i curanti, anche gli oggetti terapeutici, anche le modalità curative, con possibili effetti a cascata.

Un punto importante rimane l’interpretazione della malattia mentale come devianza: “La follia – afferma Jervis – è anzitutto un giudizio di devianza; in pratica è il nome che si dà a certe violazioni delle regole del vivere sociale”. La diagnosi psichiatrica non avrebbe un valore scientifico, ma dipenderebbe da categorie socioculturali ed etichetterebbe le persone non corrispondenti a un determinato modello sociale secondo i passaggi: deviante, non normale, anormale, malato. Alla psichiatria spetterebbe quindi una funzione organica al “sistema”: farsi carico dei devianti, provvedere al loro ricupero, al loro reinserimento sociale e, nel caso non fosse possibile, garantire la loro esclusione per mezzo dell’istituzionalizzazione. Questi concetti vengono spesso integrati in una concezione marxista, per cui la malattia psichica è conflitto psichico, ripercussione di contraddizioni e di tensioni sociali. Come, secondo Marx la storia è storia della lotta di classe, così, per una psichiatria di orientamento marxista, la storia del malato è una storia di oppressione. Quindi, secondo lo psichiatra Franco Basaglia “l’unica possibilità che ci resta è di conservare il legame del malato con la sua storia – che è sempre storia di sopraffazioni e di violenze – mantenendo chiaro da dove provenga la sopraffazione e la violenza”.

La trasformazione dei modelli di assistenza psichiatrica ha determinato inoltre un aumento del carico esercitato dai pazienti psichiatrici sulle famiglie.

La valutazione del carico familiare e della disabilità sociale insieme alle ricerche sui costi e sulle prestazioni sono diventate così strumenti necessari per un corretta organizzazione dei servizi di salute mentale. I bisogni delle famiglie ed il funzionamento sociale del paziente sono utili strumenti per valutare l’efficacia degli interventi psichiatrici e per programmare, ad opera del servizio territoriale, interventi specifici atti alla cura delle varie psicopatologie.

Una moderna psichiatria dal volto umano è quella quindi che si immerge nel grande grembo della filosofia per cercare di analizzare e comprendere fino in fondo il buio in cui affonda l’animo umano, la sua disperata richiesta di senso. E’ quella che ha trasformato in esperienze alternative di diagnosi e cura l’approccio fenomenologico del grande medico svizzero Binswanger, la daseinanalyse di Heidegger, la prospettiva esistenzialista sartriana della libertà e dell’individualità. E’ quella, soprattutto, che ha abbattuto i muri dei manicomi lager dove la diversità o la semplice sofferenza mentale venivano trattate da aberrazioni della natura, nascoste alla sensibilità collettiva, sequestrate e violentate con elettrochoc, contenzione, psicofarmaci, tecniche di isolamento e stigmatizzazione.

Andrea Mazzoleni, socio terapeuta

ottobre 2010



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Dodici mesi di cancelleria con Redoffice.it

Redoffice.it, il sito di e-commerce specializzato nella vendita di cancelleria e forniture per uffici, festeggia un anno di presenza online! Sono trascorsi poco più di 12 mesi dal debutto avvenuto il 2 settembre 2009.

Oggi Redoffice.it è senza dubbio uno dei siti più apprezzati nel settore della cancelleria per uffici ed è divenuto partner affidabile di numerose PMI sparse in tutto il territorio nazionale. I risultati ottenuti sono andati ben oltre le nostre aspettative, afferma Anna Maria Libone, CEO di A2 Media, il 2011 sarà l’anno decisivo durante il quale cercheremo di acquisire ulteriori quote di mercato nei confronti dei nostri maggiori competitor.

Per festeggiare l’avvenimento lo staff di Redoffice.it ha deciso di omaggiare le spese di spedizione su tutti gli ordini effettuati entro 31 ottobre 2010. Per usufruire della promozione basterà richiedere il coupon via email prima di effettuare l’ordine sul sito. Un omaggio dovuto per premiare la fedeltà e la fiducia dimostrata dai numerosi clienti in tutti questi mesi. Redoffice preannuncia inoltre un nuovo sistema di fidelizzazione che premierà i clienti abituali restituendo una percentuale della somma spesa sottoforma di sconto sugli ordini effettuati. Questo sistema, ormai noto da anni in europa ed in america, è conosciuto con il nome di CashBack (restituzione del denaro).

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Mediatori creditizi: la legge 141 2010 li spazza via

Con la legge 141 del 13 agosto 2010 si  stabilisce la definitiva scomparsa dei mediatori creditizi. La legge, con la scusa di favorire gli interessi dei consumatori in realtà aumenta ulteriormente il potere delle banche che, alla fine, sono le uniche a beneficiare di questo decreto legislativo che impone delle regole così restrittive  che nemmeno in un regime comunista avrebbero avuto una giustificazione.

Analizzerò questo decreto nella parte che più da vicino mi riguarda: quella cioè che impone delle restrizioni pazzesche all’esercizio di una professione, quella del mediatore creditizio, che francamente non mi pare abbia mai fatto danni significativi a nessuno e quand’anche li avesse fatti, li avrebbe fatti a causa dei prodotti finanziari venduti, che sono confezionati dalle banche e non certo dai mediatori.

Diciamo pure che un po’ i mediatori creditizi le rogne se le sono cercate intanto perché, invece di pavoneggiarsi per avere un albo professionale a cui essere iscritti, vivendo questo evento come una legittimazione ad essere annoverati nel gotha della finanza italiana, avrebbero dovuto opporsi e presentare le cose come stavano: cioè che un albo era eccessivo per una categoria di semplici venditori: perché parliamoci chiaro, di questo si tratta. Il lavoro del mediatore è, infatti, banalmente un lavoro di vendita ne più ne meno come quello di un fruttivendolo o di un venditore della Folletto.

Tant’è vero che l’albo è pieno di queste persone che prima vendevano prodotti di consumo o altri servizi e poi hanno trovato più interessante entrare in questo mercato. E io credo che abbiano pieno titolo per starci, a differenza di qualche ex fruttivendolo, (mi riferisco in particolare ad uno che conosco personalmente ma che non citerò), oggi amministratore delegato di una primaria società di mediazione attiva particolarmente nei mutui, che dopo aver fatto fortuna, con pieno merito, in questo settore ora auspica che le porte del regno vengano chiuse a tutti i suoi ex colleghi perché non sono degni poiché mancanti della necessaria professionalità.

E dopo l’albo dei mediatori ci siamo dovuti iscrivere pure all’ISVAP, pagando, e ogni santo anno dobbiamo superare anche un inutile esame, richiesto per poter collocare polizze assicurative che non vengono nemmeno discusse o presentate ai clienti, non per dolo ma, per esempio, semplicemente perché sono obbligatorie in un prestito con cessione del quinto e quindi o il finanziamento lo si prende così o non lo si prende affatto.  E anche allora le poche associazioni di mediatori, a cui io mi sono ben guardato dall’iscrivermi, sono state a guardare magari pensando che un’altra iscrizione al solito ente inutile avrebbe aumentato il prestigio della categoria.

Ed oltre all’inutilità di questi esami ai più è sfuggito come questa iscrizione sia in realtà una pericolosa arma che consente alle banche di avere potere di vita o di morte sui mediatori creditizi. Come? Intanto sono loro che rilasciano l’attestato di avvenuto passaggio dell’esame. Immaginate questa situazione. Fate l’esame a dicembre con uno dei vostri fornitori. A gennaio vi revoca il mandato, voi gli chiedete di spedirvi l’attestato relativo al superamento dell’esame ma nulla si muove. A febbraio gli altri fornitori vi sospendono il mandato in quanto non gli avete ancora inviato l’attestato dell’esame. Iniziate una battaglia col coinvolgimento di avvocati e ISVAP per ottenere nulla più che una dichiarazione che avete superato quel benedetto esame. Dopo altri 4 mesi di carte bollate telefonate fax ecc. a fine giugno riuscite ad avere l’attestato che vi serve per lavorare ma siete stati fermi per 6 mesi. Questo non è un esempio inventato ma è successo a me pochi anni fa.

Poi il controllo dell’albo a cui i mediatori sono iscritti è passato dallo Stato (UIC) ad una società privata, la Banca d’Italia. Anche questo trasferimento di competenze forse, dalla maggior parte dei mediatori, è stato vissuto come un aumento del prestigio della categoria. Ma in realtà è solo un danno. Infatti i soci della Banca d’Italia, sono le aziende di cui vendiamo i prodotti finanziari sul mercato e quel che è peggio è che sono le aziende i cui guadagni sono sommati ai nostri guadagni su ogni singolo finanziamento per stabilire se i costi di tali prestiti sono entro i limiti di legge o meno. I primi risultati si sono già visti: “Drago” Draghi il governatore della stessa banca ha detto che i poveri consumatori hanno  dei costi troppo elevati sui prestiti e quindi è necessario tagliarli. Indovinate a chi li tagliano? Alle banche o ai mediatori?

E naturalmente dopo tutto questo prestigio accumulato, mediatori che dichiarano la grandissima importanza, delicatezza e competenza del nostro lavoro di consulenza, associazioni di mediatori che rivendicano un ruolo sociale per questa figura professionale così importante, beh, era palese che qualcuno prendesse la palla al balzo e ci dicesse: “bene cari mediatori visto il fondamentale ruolo sociale, l’estrema delicatezza dello stesso, le straordinarie competenze necessarie  per fare il vostro mestiere servono delle norme ferree a cui non potete sottrarvi”. Ed ecco la legge 141 che in pratica ci rende schiavi delle banche, che  come al solito vogliono essere le uniche a guadagnare e, nella sostanza, riescono nel loro intento.

Ma la nuova legge intensifica il controllo sul nostro operato: saranno istituiti, nuovi organi di controllo (questa volta li dovremo pure pagare noi perché il ministro ha detto chiaramente che questi organismi dovranno autofinanziarsi). Cioè per essere chiari con la nuova legge noi dovremo pagare le banche affinché ci controllino oltre naturalmente ad esaminarci e decidere se prendiamo troppi soldi. Beh, non c’è che dire, un vero successone per una categoria così prestigiosa: pagare qualcuno per farsi prendere a schiaffi!

Voglio anche segnalare che nel nostro paese non c’è nessun’altra professione, nemmeno quelle più delicate, penso ai medici, ai chirurghi, ai commercialisti: gli uni che devono salvare vite, gli altri che devono garantire di conoscere perfettamente le leggi per non rischiare di compromettere la vita ed il portafoglio dei propri clienti, che siano sottoposte a dei controlli così rigorosi come quelli a cui vogliono sottoporre, con questa legge, una categoria come la nostra, che alla fine della fiera è una categoria di venditori e nulla più. Ma non è tutto, dovremo anche munirci di assicurazione professionale obbligatoria. E penso proprio che i beneficiari saranno le banche, non i clienti (d’altronde che danno economico si può fare ad un cliente dandogli dei soldi?). Così le banche oltre a incassare tutti gli utili scaricheranno su di noi pure parte del loro rischio d’impresa. Non c’è che dire: questa gente è veramente in gamba!

Ma la cosa straordinaria è che mentre davanti a noi mediatori alzano dei muri invalicabili per svolgere la professione in funzione della necessità sociale di proteggere il consumatore e dell’altrettanto importante necessità  di avere sotto stretta sorveglianza chi svolge un mestiere così delicato come il nostro, sappiate che se vendete frullatori, termocoperte, televisori, motorini usati, ecc. potete vendere anche i finanziamenti collegati, non solo potete anche farli vendere dai commessi del negozio senza necessità di iscrivere nessuno  in albi, senza dover fare esami o dover essere persone di specchiata moralità.

Vedendo questa differenza di trattamento tra chi  intermedia i finanziamenti e chi li propone incollati ad un bene di consumo viene qualche sospetto sul reale scopo di questa legge in teoria mirata a proteggere i consumatori. L’impressione che ho io è che il reale scopo sia quello di rendere il mercato più favorevole agli interessi delle banche perché esse da un lato trasformano parte dei mediatori in agenti monomandatari che come tali, essendo legati ad un unico interlocutore, ad una diminuzione delle provvigioni decisa dalla propria banca di riferimento, non potranno fare altro che chinare la testa ed abbozzare. Senza considerare che diversamente del mercato assicurativo  nel mercato dei finanziamenti non esiste, se non in misura marginale, il c.d. portafoglio clienti, che potrebbe essere l’unica leva per  negoziare con  un’altra banca se quella di cui siamo agenti non ci soddisfa più, o se la stessa non si vuole più avvalere dei nostri servizi perché non rendiamo come si aspetta.

L’altra considerazione che io faccio in relazione all’obbligo di costituire società di capitali con 120.000 euro di capitale sociale è che la necessità di avere interlocutori di grandi dimensioni nasca dalla volontà di diminuire fortemente le provvigioni di mediazione. Per capirci è un po’ ciò che avviene nel confronto tra la grande distribuzione e i piccoli negozi. Il piccolo negoziante non potrebbe mai sopravvivere se applicasse i prezzi della grande distribuzione che invece grazie al giro d’affari molto grande sopporta margini esigui sul singolo prodotto.

Banche e finanziarie stanno già proponendo ai propri mediatori di firmare i contratti di agenzia e importanti gruppi attivi nella mediazione creditizia a chi, oggi mediatore, teme di non avere alcuna alternativa, propongono di essere inseriti nella propria rete di venditori, ovviamente imponendo i propri mandati e le proprie regole. L’unica cosa certa in tutto questo è che i mediatori devono mettere in conto, per poter proseguire la loro attività, o un aumento dei costi o una diminuzione degli introiti o più realisticamente entrambe.

Io sto pensando ad una alternativa poiché entrambe prospettive, sia quella di diventare agente, sia quella di andare a fare il mediatore per qualcuno che mi detterà delle regole, non mi piacciono. L’alternativa è quella di capitalizzare la mia società, la HOX s.r.l.  ai livelli minimi richiesti dalla legge 141 e metterla al contempo a disposizione di tutti quei mediatori che vogliono continuare a svolgere il loro lavoro in completa autonomia, continuando ad utilizzare i mandati con le banche o finanziarie con cui sono soliti operare, senza vincoli territoriali o importi minimi di produzione richiesti, ma con qualche piccolo vantaggio in più dato dall’essere all’interno di una struttura che ha più mandati di quelli che aveva il mediatore per conto suo o dal disporre di tabelle più vantaggiose con la banca con la quale si è sempre lavorato.

Sto pensando seriamente a questa opzione e vorrei capire se ci siano abbastanza persone tra i mediatori, anche con piccole società che potrebbero essere interessati. Se il progetto potesse coinvolgere molti mediatori potremmo anche presentarci sul mercato senza la paura di essere sopraffatti dalle banche.  In fondo su 117.000 mediatori oggi iscritti all’albo qualche numero interessante potrebbe venire fuori perché penso che tra questi siano in molti a condividere il mio pensiero.

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