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Rc auto: come evitare l’applicazione del “malus”

Per l’assicurato è prevista la possibilità, secondo le condizioni contrattuali, di rimborsare alla compagnia gli importi liquidati a titolo definitivo nel corso del periodo di osservazione per sinistri rientranti o meno nella procedura di risarcimento diretto e conservare così la classe di merito. Questa può rappresentare un’opportunità da utilizzare nei casi di sinistri di piccola entità, perché consente di evitare il malus e la conseguente maggiorazione di premio.

Il malus è una clausola contenuta nel contratto di assicurazione (bonus-malus) e prevede la variazione del premio in funzione del verificarsi o no di sinistri provocati dall’assicurato nel corso di un certo periodo predeterminato.

Tale facoltà regge sia nel caso di rinnovo del contratto presso lo stesso assicuratore sia nel caso di disdetta e di passaggio ad altra impresa.

Dal sito ISVAP si può approfondire la procedura da seguire. In sintesi l’assicuratore, in caso affermativo, dovrà fornire le seguenti informazioni, o direttamente nella comunicazione che deve inviare al contraente, unitamente all’attestato di rischio, almeno 30 giorni prima della scadenza annuale, oppure attraverso l’agente o punto vendita che gestisce il contratto ovvero tramite il call center della compagnia.

Bisogna distinguere tra due categorie di sinistri:

a.    sinistri rientranti nella procedura di risarcimento diretto;

b.    sinistri non rientranti nella procedura di risarcimento diretto.

Ulteriori informazioni sul mondo delle polizze auto sul sito Rete Assicurazioni.

www.reteassicurazioni.com

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La banca dati sinistri porterà una riduzione delle polizze auto?

Con la nascita del Codice delle Assicurazioni Private nel 2005 è stata istituita la “banca dati sinistri, con il fine di combattere i comportamenti fraudolenti in ambito di risarcimento dei danni da circolazione stradale.

E’ facile intuire che se i dati riguardanti ogni sinistro si potessero incrociare in particolare targhe e persone coinvolte nei vari ruoli si potrebbe smascherare chi inscena falsi sinistri o che alterano quelli realmente accaduti.

Il problema che ha impedito l’attuazione di questo sistema è che questo comporta un’eccessiva invasione della privacy da parte delle compagnie assicurative.

L’ISVAP è intervenuto a fine agosto emettendo un provvedimento che stabilisce le modalità d’ingresso, così dal 1° gennaio 2011, la banca dati sinistri entrerà in funzione.

E’ stato predisposto un filtro dall’ISVAP che si basa su precisi riscontri che possono indurre il sospetto di frodi. In pratica l’operatore delle imprese assicuratrici potrà inserire un nome o una targa in un modulo informatico, il quale fornirà eventuali segnalazioni inerenti la presenza della persona, o della targa, in altri sinistri occorsi negli ultimi 18 mesi, o in sinistri con particolari caratteristiche avvenuti nei cinque anni precedenti, come la ritardata denuncia o l’abbondanza di trasportati.

Se compaiono segnalazioni, allora l’operatore avrà accesso alla banca dati, altrimenti dovrà rinunciare, salvo “forzare” la procedura con un’ispezione che sarà tracciata. Questo per evitare un uso troppo disinvolto degli accessi.

Ora sarebbe utile monitorare il funzionamento di questa innovazione, in attesa di capire se, qualora si riducesse il fenomeno delle frodi, le tariffe RC Auto potranno finalmente scendere.

Ulteriori dati e notizie sul sito Rete Assicurazioni, una guida pratica e veloce per la scelta delle polizze auto.

www.reteassicurazioni.com

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