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“Premio Margherita Hack”: Vetreria Ducale partner del prestigioso riconoscimento

Ancora pochi giorni alla seconda edizione del “Premio Margherita Hack”, che si svolgerà in data 28 giugno 2015, dalle ore 11.00, presso il seicentesco Palazzo Leti Sansi, situato nel centro storico della città umbra di Spoleto, in Piazza del Mercato. Il premio, istituito dall’organizzatore, il manager della cultura Salvo Nugnes, legato da profonda amicizia a Margherita Hack, vuole celebrare la memoria della grande scienziata ed astrofisica scomparsa due anni fa.

L’azienda Vetreria Ducale Srl prende parte all’iniziativa come partner, per la fornitura di vasi in vetro di Murano ai vincitori di varie categorie, dalla scienza alla cultura, dallo sport all’eccellenza femminile, dall’arte all’impegno animalista, selezionati da una giuria di esperti e intellettuali italiani, presieduta dal Prof. Francesco Alberoni e composta da Antonino Zichichi, Vittorio Sgarbi, Amanda Lear ed Ezio Mauro.

Vetreria Ducale Srl è un’affermata azienda manifatturiera, specializzata nell’arte del vetro di Murano, il famoso vetro ricercato a livello mondiale. Ha sede proprio nell’isola di Murano, a Venezia, ed esegue interamente a mano pezzi pregiati e raffinati, unici ed irripetibili, frutto del lavoro e dello studio di maestri vetrai con alle spalle una lunga esperienza in materia. L’azienda realizza una vasta e svariata gamma di prodotti in vetro, per ogni occasione ed evento, che possono essere personalizzati a seconda delle esigenze e dei gusti dei singoli clienti.

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Lolita Rinforzi presenta il suo nuovo libro in occasione della grande mostra di “Spoleto Arte”

La magnifica cornice del sontuoso Palazzo Leti Sansi, nel centro storico spoletino, farà da contesto ospitante alla presentazione del suggestivo libro di poesie di Lolita Rinforzi, dal titolo “Un cuore in trasparenza” (Futura Edizioni). L’evento è fissato per domenica 12 luglio 2015 alle ore 17.00, con l’organizzazione del manager della cultura Salvo Nugnes. La grande mostra collettiva di “Spoleto Arte” curata dal Prof. Vittorio Sgarbi, fungerà da prezioso contorno artistico all’interessante iniziativa culturale.

Il testo è corredato da un apposito cd in versione audio, attraverso cui è possibile non soltanto leggere, ma anche ascoltare le poesie, interpretate magistralmente dall’attore Claudio Carini e accompagnate dalla coinvolgente musica del pianista Maurizio Maestrini, il tutto riunito in un’armoniosa commistione. Al riguardo la poetessa racconta: “Ho conosciuto il maestro Maestrini durante un concerto ad Assisi e mi sono subito innamorata della sua musica, che con grande semplicità rappresenta una speciale congiunzione tra classico e contemporaneo. Grazie all’ispirazione portata dalle sue note coinvolgenti è nato questo lavoro“.

La Rinforzi è nativa di Perugia e risiede ad Assisi. Con orgoglio e fierezza è entrata ufficialmente a fare parte della Confederazione dei Cavalieri Crociati, è una dama dei Cavalieri Malta. Questo riconoscimento prestigioso le è stato conferito grazie alla poesia. È tra le poche donne e l’unica poetessa ad avere ricevuto tale onorificenza. Da sempre è appassionata di poesia e scrivere in versi le permette di manifestare ed esprimere la sua innata vena creativa. La Rinforzi spiega: “Mi affascina tutto ciò che arricchisce la mia persona e ho l’entusiasmo di un adolescente nell’apprendere le cose“.

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La “Milano Art Gallery” di Venezia ospita Amanda Lear e la sua personale creatività

L’esclusivo contesto veneziano del “Milano Art Gallery Pavillion” in Calle dei Cerchieri 1270, zona Dorsoduro, è la location ospitante dell’attesissima mostra personale di Amanda Lear dal titolo “Passioni”, inaugurata con grande successo il 13 giugno, che rimarrà allestita fino al 14 luglio, con la gestione organizzativa del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte”. In esposizione una corposa carrellata di suggestivi dipinti appartenenti alla vulcanica Lear, personalità spumeggiante di fama internazionale, dallo spiccato talento e dal vivace spirito d’inventiva, che si ispira a tematiche eterogenee e molto stimolanti nella chiave interpretativa.

Vittorio Sgarbi di lei ha dichiarato: “È una figura interessante nel mondo dell’arte, direi che il suo stile si avvicina alla transavanguardia, ne è un’anticipazione. Potrei trovare delle similitudini con Sandro Chia. Anche il messaggio legato all’arteterapia e alla cromoterapia, sul quale lei rimarca, mi sembra interessante“.

Philippe Daverio, nel raccontare l’amicizia che lo lega da lunga data alla Lear, ha spiegato: “La cara Amanda è diventata veramente grande ed ha vissuto in modo particolare. La conosco molto bene, perché veniva da me in galleria ancora 30 anni fa e la sua arte, così originale e spiritosa, corrisponde appieno con la sua persona e la sua singolare e frenetica vita. È un personaggio molto creativo e molto alternativo“.

Giordano Bruno Guerri invece ha evidenziato: “L’influenza di un mentore e pigmalione eccelso come Salvador Dalì è indiscutibile. Per me sono stati una coppia esemplare, perfetti nel loro equilibrio di artisti creativi. Potrei dire, che sono stati una coppia a modello appartenente a quel filone di storie d’amore sempre speciali e mai banali. Immagino, che Dalì ovunque si trovi, sia pienamente soddisfatto e compiaciuto della sua musa e dell’importante percorso“.

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“Spoleto Arte”: Prende il via la mostra curata da Vittorio Sgarbi

È imminente l’attesissima apertura della grande mostra di “Spoleto Arte” con l’autorevole cura di Vittorio Sgarbi, dove confluirà in esposizione un nutrito gruppo di creazioni di artisti di calibro del panorama contemporaneo, collocate all’interno del secolare Palazzo Leti Sansi, pregiata dimora aristocratica, che si trova in Piazza del Mercato, nel suggestivo centro storico di Spoleto. L’iniziativa prenderà il via con un importante evento inaugurale in data sabato 27 giugno alle ore 18,30 e rimarrà allestita fino al 27 luglio 2015. La gestione organizzativa dell’evento è del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte”. Tra i partecipanti spicca il nome di Amanda Lear, personalità brillante e assai popolare in Italia e all’estero, dotata di un intrigante charme innato e di una dinamica vena creativa in ambito pittorico. Sarà dunque possibile ammirare una consistente quantità di quadri della Lear, realizzati con appassionato slancio, che tracciano un percorso di originale e innovativa proiezione.

Esprimendo le sue considerazioni, in merito alla mostra, Salvo Nugnes afferma: “Per me è sempre un’emozione ritornare a Spoleto, in questa città così ricca di storia e di memoria. Per questo, ritengo sia fondamentale continuare a investire nel settore cultural-artistico, a maggior ragione oggi, in un momento storico così delicato, a livello sia sociale sia economico. E questo per dare un messaggio positivo all’opinione pubblica, rendendola direttamente partecipe della priorità della tutela dei beni artistico-culturali e della valorizzazione di eventi, capaci di comunicare attraverso il linguaggio universale dell’arte e della cultura”.

E proseguendo nella spiegazione dice: “In questo contesto desidero ricordare la straordinaria e indimenticabile Margherita Hack, alla quale ero molto legato, sia personalmente sia professionalmente. Dunque, ho deciso di ambientare lo svolgimento della seconda edizione del “Premio Margherita Hack” proprio all’interno della compagine espositiva. L’evento si terrà in data domenica 28 giugno, con una giuria di qualità costituita da personaggi illustri e un parterre di prestigiosi nomi, che riceveranno l’ambito riconoscimento per i particolari meriti, in cui si sono distinti”.

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Apre l’edizione 2015 di “Spoleto Arte” con la speciale partecipazione del Prof. Sgarbi

Il sontuoso Palazzo Leti Sansi, ubicato nel cuore del centro storico di Spoleto, in Piazza del Mercato, sarà la prestigiosa location ospitante della grande mostra collettiva di “Spoleto Arte” curata dal Prof. Vittorio Sgarbi, che si terrà dal 27 giugno al 27 luglio 2015, con la direzione del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte”. L’evento di risonanza internazionale è organizzato in concomitanza con l’apertura dello storico Festival dei Due Mondi e raccoglie in esposizione un parterre di artisti contemporanei di fama, che presentano opere selezionate, di elevato livello e significativa portata. L’inaugurazione ufficiale è fissata in data sabato 27 giugno alle ore 18.30.

L’organizzatore Salvo Nugnes, nel commentare il prestigioso novero dei partecipanti all’edizione 2015, dice: “La carismatica e affascinante Amanda Lear esporrà una serie di dipinti, con tematica eterogenea, in forma di carrellata antologica, che illustra il suo poliedrico e camaleontico stile espressivo. Amanda ha una personalità artistica molto interessante e sui generis, che ne rispecchia l’eclettico talento creativo e il versatile spirito d’inventiva. Le tele offrono soluzioni compositive originali e scenari coreografici di immediato impatto e catturano da subito l’attenzione dello spettatore, coinvolgendolo con vivaci spunti interpretativi”.

E prosegue sottolineando: “La commistione di generi e di stili espressivi diversi è ben amalgamata e armonizzata e ciascun artista espositore può mostrare il proprio peculiare carattere distintivo e le componenti, che lo contraddistinguono. L’esperta e autorevole curatela di Sgarbi, con la sua autorevole supervisione, è un’ulteriore garanzia aggiunta di indiscusso valore per l’intera gestione dell’evento”.

In data domenica 28 giugno, la mostra accoglierà la seconda edizione del “Premio Margherita Hack” ideato e organizzato da Nugnes, per celebrare simbolicamente il ricordo della famosa scienziata Margherita Hack, in occasione dell’anniversario della sua scomparsa. Nugnes, che aveva stretto con lei negli anni un forte rapporto d’amicizia dice: “Questa commemorazione a Margherita è un modo per mantenerne sempre viva la memoria. Anche quest’anno la giuria di qualità è composta da un gruppo di personalità importanti: dal presidente Francesco Alberoni a Vittorio Sgarbi, da Don Mazzi ad Antonino Zichichi, da Ezio Mauro ad Amanda Lear. Abbiamo individuato delle categorie di premiazione per particolari meriti personali o professionali. Verranno insigniti del riconoscimento nomi noti e conosciuti, appartenenti a vari ambiti e settori, in cui si sono maggiormente distinti”.

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Spoleto: Sound Store partner del “Premio Margherita Hack”

In concomitanza con il “Festival dei Due Mondi” e con la mostra “Spoleto Arte”, la città umbra di Spoleto ospiterà a breve, precisamente in data domenica 28 giugno 2015, dalle ore 11.00, la seconda edizione del prestigioso “Premio Margherita Hack”, che si svolgerà presso l’incantevole Palazzo Leti Sansi, situato nel cuore di Spoleto. L’evento è organizzato dal manager Salvo Nugnes e premia coloro che si sono particolarmente distinti nei campi della cultura, dell’arte, delle scienze, del sociale, dell’impegno animalista e dell’eccellenza femminile. La premiazione verrà effettuata da un comitato di esperti e intellettuali italiani del calibro del sociologo Francesco Alberoni, il fisico Antonino Zichichi, lo storico e critico d’arte Vittorio Sgarbi, il direttore del quotidiano “La Repubblica” Ezio Mauro e la poliedrica artista Amanda Lear.

Nel contesto della prestigiosa premiazione collabora come partner l’azienda Sound Store di Luca Starpi. Sound Store, con sede proprio nella città di Spoleto, opera nel mondo della comunicazione culturale, teatrale, congressuale e musicale dal 1995 ed è specializzato nel settore dell’audio renting e dell’audio service. Offre servizi efficaci e innovativi, in grado di rispondere alla esigenze di chiunque voglia comunicare usando i più diversi sistemi di gestione e riproduzione audio, il tutto realizzato con un ottimo rapporto qualità prezzo.

 

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Durante l’imperdibile mostra “Spoleto Arte” Lolita Rinforzi presenta il suo ultimo libro “Un cuore in trasparenza”

La rinomata poetessa umbra Lolita Rinforzi sarà protagonista dell’evento di presentazione del suo ultimo libro di successo, dal titolo “Un cuore in trasparenza”, che si terrà presso il sontuoso edificio nobiliare di Palazzo Leti Sansi, nel cuore dell’incantevole Spoleto, in data domenica 12 luglio 2015 alle ore 17.00, con la gestione organizzativa del manager della cultura Salvo Nugnes, direttore di “Spoleto Arte”. L’importante appuntamento culturale si svolgerà in concomitanza con l’allestimento della mostra di “Spoleto Arte” che raccoglie in esposizione un parterre di grandi nomi di spicco del panorama odierno, tra i quali la carismatica Amanda Lear, sotto l’autorevole ed esperta curatela di Vittorio Sgarbi.

Questo testo è il suo primo audio-libro, dopo una serie fortunata di scritti in versi, che hanno riscosso ampio consenso. La scelta di superare il classico e tradizionale formato del libro di poesie, spiega l’autrice, “deriva dalla volontà di creare qualcosa di vivo ed emozionante. La musica e le parole si fondono insieme, creando un’atmosfera speciale, un magico insieme di poesia, musica e interpretazione. Non può tuttavia mancare un testo scritto, che consenta al lettore-ascoltatore di seguire con gli occhi lo scorrere dei versi“. Si tratta di un’opera “tutta umbra” nata dai memorabili incontri, che la poesia le ha reso possibile, prima con un musicista di fama internazionale, come il maestro Mastrini e poi con un affermato attore del calibro di Claudio Carini.

Il libro si apre con la significativa prefazione del Prof. Alberto D’Atanasio, docente di Arte e di Linguaggio visivo e caro amico della Rinforzi, il quale scrive: “La potenza di una poesia si vede nella capacità di dare vita ai sentimenti, alle sensazioni, alle emozioni. Nelle poesie di Lolita le parole risvegliano l’anima ed evocano immagini. Quando i versi riescono a muovere la persona senza età, che abbiamo dentro di noi, ci rendiamo conto di essere davanti a un vero poeta”. E prosegue rimarcando: “Le poesie di Lolita sono brani da leggere, sussurrando le parole per poi socchiudere gli occhi, così da immaginare l’inimmaginabile, il sublime, il fantastico“.

La Rinforzi è l’unica donna poetessa ad aver ricevuto la pregevole nomina di Dama dei Cavalieri di Malta appartenenti alla Confederazione dei Cavalieri Crociati, attribuitale proprio per i suoi elevati meriti alla poesia.

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Alessandro Testa alla mostra “Spoleto Arte” a cura del prof. Vittorio Sgarbi

“Spoleto Arte” è il titolo della nuova ed attesissima mostra organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes e curata dall’illustre Vittorio Sgarbi. Il vernissage si terrà sabato 27 giugno 2015 alle ore 18.30 presso lo storico Palazzo Leti Sansi, nel cuore della suggestiva città umbra di Spoleto, e avrà come protagonisti il Prof. Sgarbi, nonché Amanda Lear, artista poliedrica, cantautrice, attrice, presentatrice e pittrice, che espone alcune sue originali creazioni.

L’esposizione, visitabile con ingresso libero fino al 27 luglio, si svolge in concomitanza del Festival dei 2 Mondi, manifestazione d’interesse internazionale che ogni anno attira non solo turisti, ma anche esperti e appassionati d’arte. Dunque, un’occasione imperdibile per gli artisti di “Spoleto Arte”, i quali avranno maggiore possibilità di farsi conoscere. Tra questi troviamo anche Alessandro Testa.

Il noto Prof. Alberto D’Atanasio scrive di lui: «La funzione dell’arte per Testa è pura comunicazione tra artista e realtà. Ciò che, in effetti, muove il fare arte di Alessandro non è la ragione che deriva dal ragionamento di un’osservazione della realtà oggettiva o la coscienza dell’uomo che ha già un vissuto, ciò che anima il suo fare arte è la ragione dei sentimenti che non può avere tempi, non ha età e non sente Crono. Vive la pulsione del momento, trasforma l’energia interiore in gesto che diviene esso stesso opera d’arte nel lavoro che applica il colore che diviene pulsione visibile dell’universo interiore. Alessandro Testa vive della stessa scintilla eterna che regolò la creazione e muove ogni uomo che vive per amore della libertà».

«Osservando la sua produzione pittorica – evidenzia la rinomata curatrice di testi d’arte Elena Gollini – riecheggiano le eloquenti parole pronunciate nel 1973 dal poeta Ambrogio Bazzero, secondo il quale “L’arte è la grande arpa a innumeri corde, l’arpa del cuore a cui corrispondono i suoni del creato: è l’immenso prisma, che svela i colori della luce”. I dipinti di Testa, sull’impronta di queste intense riflessioni, esprimono un misticismo soggettivo di notevole impatto visivo, affiancato da un’elaborazione interiorizzante, libera dai condizionamenti della raffigurazione figurale. I criteri compositivi alludono simbolicamente e metaforicamente a quelli sonori, nel trionfo e nel tripudio colorato del risveglio dei sensi. […] Nella sua arte l’uso del pigmento colorato riveste una posizione di primaria centralità nella costruzione scenica d’insieme e assume un ruolo di fondamentale rilevanza nella trasmissione del messaggio artistico, connesso alla straordinaria visione di una prospettiva immaginifica, che si trasforma in articolate “architetture della psiche” trasferite e trasportate all’interno dei dipinti».

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La poesia incontra “Spoleto Arte” con la presentazione di “Un cuore in trasparenza” della Rinforzi

La magnifica cornice del sontuoso Palazzo Leti Sansi, nel centro storico spoletino, farà da contesto ospitante alla presentazione del suggestivo libro di poesie di Lolita Rinforzi, dal titolo “Un cuore in trasparenza” (Futura Edizioni). L’evento è fissato per domenica 12 luglio 2015 alle ore 17.00, con l’organizzazione del manager della cultura Salvo Nugnes. La grande mostra collettiva di “Spoleto Arte” curata dal Prof. Vittorio Sgarbi, fungerà da prezioso contorno artistico all’interessante iniziativa culturale.

 

Il testo è corredato da un apposito cd in versione audio, attraverso cui è possibile non soltanto leggere, ma anche ascoltare le poesie, interpretate magistralmente dall’attore Claudio Carini e accompagnate dalla coinvolgente musica del pianista Maurizio Maestrini, il tutto riunito in un’armoniosa commistione. Al riguardo la poetessa racconta: “Ho conosciuto il maestro Maestrini durante un concerto ad Assisi e mi sono subito innamorata della sua musica, che con grande semplicità rappresenta una speciale congiunzione tra classico e contemporaneo. Grazie all’ispirazione portata dalle sue note coinvolgenti è nato questo lavoro“.

 

La Rinforzi è nativa di Perugia e risiede ad Assisi. Con orgoglio e fierezza è entrata ufficialmente a fare parte della Confederazione dei Cavalieri Crociati, è una dama dei Cavalieri Malta. Questo riconoscimento prestigioso le è stato conferito grazie alla poesia. È tra le poche donne e l’unica poetessa ad avere ricevuto tale onorificenza. Da sempre è appassionata di poesia e scrivere in versi le permette di manifestare ed esprimere la sua innata vena creativa. La Rinforzi spiega: “Mi affascina tutto ciò che arricchisce la mia persona e ho l’entusiasmo di un adolescente nell’apprendere le cose“.

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“Spoleto Arte”: confermata la partecipazione della Befani alla mostra curata da Sgarbi

Dal 27 giugno al 27 luglio 2015 il Palazzo Seicentesco Leti Sansi, situato nel cuore di Spoleto, in Piazza del Mercato, ospiterà la mostra “Spoleto Arte”, in concomitanza col Festival dei 2 Mondi, manifestazione d’interesse internazionale che ogni anno fa convergere migliaia di turisti nella città umbra. L’esposizione, organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes e a cura dell’autorevole Vittorio Sgarbi, prevede il vernissage inaugurale alle ore 18.30 di sabato 27 giugno, con la presenza straordinaria del Prof. Sgarbi e della carismatica Amanda Lear, che espone in tale mostra alcune sue caratteristiche creazioni pittoriche.

Oltre ai dipinti della Lear, troviamo un selezionato gruppo di opere di artisti contemporanei, tra cui quelle di Tiziana Befani, artista romana specializzata anche nel settore pubblicitario ed editoriale.

La critica apprezza molto il suo “mix” tra arte e grafica; così, Giacomo D’Anna, noto giornalista, spiega: «Dal tiepido incrocio di tane mentali e scorci di manufatti alterati, l’artista lascia l’idea di cosa “sarà” in quel luogo abbandonato dalla stessa mano creatrice all’impronta di una verità di simboli impercettibili o di castelli costruiti sull’impervio passaggio di fiumi e scintille.[…]Tra le tappe della sua avventura artistica c’è una svolta segnata dalla scoperta delle nuove e infinite possibilità del digitale con cui ha coniugato tutto il suo repertorio artistico in un nuovo e originale modo di fermare i frammenti del suo mondo e della sua poetica».

Domenico Guzzi scrive di lei: «I quadri di Tiziana Befani sono “luoghi ove tutto accade”. O, più da presso alla suggestione dei dipinti, “ove tutto è accaduto”. Poiché certa immobilità dell’atmosfera, certa immobilità degli stessi animali, concepiti come sorta di monumenti di sé stessi; certa emblematica presenza, altresì, di elementi architettonici a formulare singolari sinergie con altri, indubbiamente naturali in una condizione, tuttavia, talmente composita da renderci in una situazione d’attesa; non fa che offrire la sensazione di un effetto pietrificato ed allarmante. Come se ogni cosa fosse osservata in seguito alla catastrofe. Quel che si vede dunque, è ciò che rimane al di là della rovina».

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L’artista contemporanea Solveig Cogliani parteciperà a “Spoleto Arte” a cura di Sgarbi

Il centro storico della città umbra di Spoleto ospiterà dal 27 giugno al 27 luglio 2015 l’esclusiva mostra “Spoleto Arte”, allestita nel secolare Palazzo Leti Sansi, in Piazza del Mercato. L’evento, con vernissage in data sabato 27 giugno alle ore 18.30, è organizzato dal manager della cultura Salvo Nugnes e curato dall’illustre Vittorio Sgarbi, ospite d’onore della serata insieme ad Amanda Lear, personalità poliedrica, attrice, cantautrice, presentatrice televisiva, ma anche originale pittrice ed espositrice in questa stessa mostra.

“Spoleto Arte” sarà allestita in concomitanza del Festival dei 2 Mondi, manifestazione che darà maggiore visibilità agli artisti contemporanei che espongono alla prestigiosa mostra le loro opere.

Tra questi troviamo la pittrice Solveig Cogliani, di cui scrive il Prof. Strinati: «La Cogliani è una pittrice che si è sempre guardata intorno raccogliendo spunti alla rappresentazione attinti dalle sue esperienze immediate desunte dall’osservazione dei luoghi e degli spazi in cui si trova a vivere e operare. Siamo adesso al Vittoriano e allora immediatamente vengono evocate immagini di presenze solenni visibili nell’area circostante.[…] C’è, nella pittura della Cogliani, il costante quesito inerente alla identificazione e all’identità. L’artista rappresenta con viva icasticità le cose e le persone ma tende a incuneare nella mente di chi guarda la dimensione pressoché opposta della sparizione e della perdita di quella identità che pure di fatto ci qualifica in questo mondo. […] La pittura della Cogliani ci appare per quello che è, un autentico inno alla pace e alla bellezza viste attraverso il filtro di una ricostruzione cromatica di luoghi e situazioni nel contempo amati e minacciati. Merito dell’artista è quello di farci vedere la realtà con i suoi occhi, che sono occhi di riscatto, pacificazione, quiete interiore e, per ricordare un passo celeberrimo della Tosca di Puccini, di “recondita armonia”».

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Prorogata l’esposizione alla Milano Art Gallery in omaggio a Gino De Dominicis e a cura di Sgarbi

A fronte del grande successo ottenuto, la mostra “D’Io” in omaggio al maestro Gino De Dominicis, con la curatela di Vittorio Sgarbi, è stata prolungata fino al 29 giugno 2015. L’esposizione è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes all’interno dello storico spazio milanese della “Milano Art Gallery” in via Alessi 11 ed è visitabile con ingresso libero al pubblico.

 

Il Prof. Sgarbi, che negli anni ha instaurato una solida amicizia con De Dominicis, basata sulla reciproca stima e ammirazione personale oltre che professionale, ha espresso considerazioni interessanti sulla figura di questo artista di spicco, che ha tracciato un solco profondo nel mondo dell’arte contemporanea, con uno stile unico ed inconfondibile, volutamente al di fuori di ogni convenzione imposta e paradigma dogmatico predefinito. In particolare, il noto critico ha rimarcato: “La posizione di Gino era per definizione e direi anche per carattere eccentrica senza essere periferica, anzi, essendo centrale al problema stesso dell’espressione. In un certo senso, ha agito in lui la lezione di Lucio Fontana, che arrivò al limite estremo dell’immaginazione senza uscirne. Gino non ha voluto sottrarsi al confronto e ha ostinatamente cercato di verificare e dimostrare, che è il quadro che fa l’ambiente“.

 

E ha aggiunto sottolineando: “Gino fu classico e ricco, allegro e malinconico, senza crisi e disagi, senza tormenti e turbamenti, luminoso e notturno, nero e oro; e nero e nero; e oro e oro; oggi riappare, presente e sfuggente, benché fosse più sfuggente quando era presente. E invece, ora e sempre, hic et nunc, è. Nel suo tempo. In tutti i tempi. Fuori del tempo“.

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Museo Ferrari: sabato 06 Giugno avrà luogo l’interessante workshop organizzato da “Spoleto Arte”, l’organizzatore dell’evento Salvo Nugnes fra gli importanti relatori

In occasione del work shop dal titolo “Storie di successo”, che si terrà in data sabato 6 giugno 2015 presso lo storico Museo Ferrari a Maranello (Modena), abbiamo intervistato il noto manager Salvo Nugnes, produttore di grandi eventi e presidente dell’associazione culturale “Spoleto Arte”. Tale evento vedrà la partecipazione di importanti imprenditori, artisti e professionisti italiani, che racconteranno ai partecipanti la loro scalata per essere i migliori, tra sacrifici e impegni. Di seguito l’intervista:

 

1) Dottor Nugnes, quindi possiamo dire che la Ferrari con questo evento si apre anche alla cultura?

 

Beh io direi, che la Ferrari già di per sé è sinonimo di cultura, di portata istituzionale. La Ferrari appartiene al patrimonio storico culturale del paese e del mondo intero. È una delle eccellenze del made in Italy, che tutti ci ammirano, in quanto mito che si è trasformato in leggenda, sogno che è diventato realtà partendo dall’idea geniale sviluppata dall’ingegner Enzo Ferrari.

 

2) Un suo commento sulla figura di Enzo Ferrari.

 

Ferrari è stato ed è ancora un esempio a modello di uomo tenace e ingegnoso, che con la sua fervida e inesauribile passione ha perseguito il proprio ideale e lo ha raggiunto, consolidandolo nel tempo e offrendolo in eredità simbolica alle generazioni future. Ferrari, fornisce un grande insegnamento di vita a tutti noi, certamente un testimone encomiabile di una vera storia di successo, per riprendere il titolo dato al work shop.

 

3) Come si svolgerà questo attesissimo appuntamento?

 

Il Dottor Ghini, direttore dei due Musei Ferrari di Maranello e Modena e responsabile aziendale del comparto ufficio stampa e comunicazione, verrà a fare un saluto simbolico di apertura del dibattito, con una presenza d’eccezione per noi molto gradita e un gesto di grande disponibilità. Poi verrà dato ufficialmente avvio al dibattito tra i prestigiosi ospiti relatori e il moderatore, il noto giornalista Alessandro Banfi, direttore del Tgcom24 e autore della trasmissione di successo Matrix. In conclusione è prevista anche una fase di dibattito aperto e interattivo con domande e interventi da parte del pubblico presente in sala.

 

4) Qual è l’elemento di connessione tra i vari personaggi affermati protagonisti del work shop?

 

Abbiamo individuato dei nomi noti e con una fama acquisita e consolidata, appartenenti a vari ambiti, accomunati da storie significative e da percorsi personali e professionali vincenti. Persone dotate di estro e talento innato, che ne hanno fatto la forza propulsiva per le loro scelte di vita. Dal critico Vittorio Sgarbi, con il suo pensiero di studioso esperto e competente, che ha consolidato la sua posizione autorevole a figure come il maestro Salvador Dalì ricordato dalle parole del figlio José, che rappresenta un pezzo di storia dell’arte sempre attuale e Salvatore Quasimodo, Premio Nobel di altissimo valore letterario e culturale, di cui il figlio Alessandro racconterà e rivelerà interessanti aneddoti. E poi ancora Arrigo Cipriani, il mitico inventore, fondatore e patron degli Harry’s Bar e Emanuela Folliero, affascinante donna di TV e spettacolo, che negli anni si è costruita una carriera sempre in ascesa. Non da ultimi il grande Luca Badoer, volto della Ferrari sempre nel cuore dei tifosi, che per lungo tempo ha ricoperto la carica di collaudatore ufficiale e ha contribuito a tanti trionfali successi della scuderia del cavallino rampante e lo stilista Alviero Martini, che ha edificato un vero impero della moda, con un nome divenuto famoso in tutto il mondo ed è partito facendo tanti sacrifici e con tanta buona volontà e intraprendenza. Un parterre vario ed eterogeneo, composto da gente tosta e con storie coinvolgenti e speciali da raccontare.

 

5) Come è riuscito a gestire i costi ingenti di immagine e di comunicazione e di pianificazione generale, per l’organizzazione di un evento di questa portata?

 

Lo sforzo è stato considerevole, devo ammetterlo, ma come si suole dire la posta è valsa davvero il gioco. Colgo l’occasione anche per ringraziare sentitamente il gruppo dei relatori di prestigio, che hanno dato la massima disponibilità nella loro partecipazione al work shop.

 

6) È vero, che in concomitanza con lo svolgimento del work shop, verrà fatta anche una prestigiosa esposizione di opere d’arte  allestite in loco?

 

Abbiamo pensato di creare un sinergico connubio tra cultura e arte, allestendo durante il work shop una mostra collettiva con opere selezionate appartenenti a nomi di fama del panorama attuale, che fungeranno da suggestiva cornice artistica e si integreranno con la moderna e tecnologica ambientazione museale, all’insegna di una armoniosa coreografia di forte impatto scenico.

 

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Al Museo Ferrari avrà luogo sabato 06 giugno l’interessante workshop a cura di “Spoleto Arte” dal titolo “Storie di successo”

Grande attesa per l’interessante workshop dal titolo “Storie di successo”, che si terrà in data Sabato 6 Giugno 2015 dalle ore 9.30, presso la sede storica istituzionale del prestigioso Museo Ferrari, situato in via Dino Ferrari 43 a Maranello (Modena). L’iniziativa vedrà coinvolti nomi di spicco del panorama attuale, che racconteranno le loro esperienze esistenziali e professionali, sveleranno aneddoti e spiegheranno i segreti del loro consolidato e meritato successo. L’evento è organizzato dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente dell’associazione “Spoleto Arte“. A moderare l’incontro sarà Alessandro Banfi, giornalista e direttore del Tgcom24, nonché autore della popolare trasmissione televisiva Matrix. I personaggi noti coinvolti nell’importante appuntamento pubblico saranno, oltre al Dott. Nugnes: il noto critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi; il pilota veterano di Formula 1 Luca Badoer; l’attrice e volto storico Rete 4 Emanuela Folliero; l’attore Alessandro Quasimodo, figlio del Premio Nobel Salvatore Quasimodo; il pittore José Dalì, figlio del mentore del Surrealismo Salvador Dalì; Arrigo Cipriani, figlio ed erede di Giuseppe Cipriani, fondatore dell’Harry’s Bar; lo stilista Alviero Martini, creatore dei marchi “Prima Classe” e “ALV”. Durante il workshop è prevista anche una fase di dibattito aperto con i presenti in sala e, inoltre, verrà allestita una pregiata mostra d’arte collettiva con esponenti di fama, che fungerà da suggestiva cornice artistica simbolica all’iniziativa.

 

L’organizzatore Salvo Nugnes commenta: ‹‹Questo evento è dedicato a celebrare simbolicamente le storie di successo di italiani, raccontate da chi le ha vissute. “Impara l’arte e mettila da parte” non è solo un modo di dire. L’arte, in senso lato, è la capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di esperienze conoscitive e tecniche. Qualunque mestiere, che richieda ingegno e creatività, è considerato tale. Buone idee e costante motivazione sono gli ingredienti essenziali per creare cose nuove. Ed è così, che l’individuo diventa energia in movimento, che ha come fine non ultimo quello di produrre un cambiamento››.

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Maranello, Museo Ferrari: sabato 06 Giugno a Cura di Spoleto Arte il coinvolgente workshop intitolato “Storie di successo”

Il mitico Museo Ferrari, con sede a Maranello (Modena) in via Dino Ferrari 43, è la rinomata location ospitante del Work Shop a tema su “Storie di successo”, che si terrà in data sabato 6 giugno 2015 dalle ore 9.30, con la partecipazione di personalità autorevoli ed esponenti di prestigio, del calibro di Vittorio Sgarbi, Alviero Martini, Arrigo Cipriani, José Dalì, Alessandro Quasimodo, Emanuela Folliero. Il moderatore ufficiale del dibattito sarà Alessandro Banfi, affermato giornalista e autore del programma televisivo di successo Matrix, nonché direttore del Tgcom24. L’iniziativa, a carattere culturale, è organizzata dal manager produttore di grandi eventi Salvo Nugnes, presidente dell’associazione “Spoleto Arte“. È previsto anche l’allestimento di una corposa mostra espositiva collettiva, dove confluiranno le creazioni di rinomati artisti del panorama attuale, che farà da pregevole ambientazione di contorno al Work Shop.

 

L’organizzatore Salvo Nugnes spiega: “Durante il Work Shop ci sarà anche un coinvolgente momento di dibattito tra i relatori e il pubblico presente in loco, con un’interazione di scambio dialettico aperta e stimolante. Abbiamo convocato un nutrito parterre di nomi importanti, che presteranno la loro immagine e la loro testimonianza diretta, raccontando e raccontandosi in prima persona, in modo spontaneo e diretto e mettendo la loro esperienza personale come esempio a modello di positiva ascesa professionale”.

 

E aggiunge sottolineando: “Come si riesce a diventare delle persone di successo? Tutto dipende da quanto si è disposti a mettersi in gioco, per fare dei propri sogni una realtà concreta. Ecco, perché è stato pensato questo emozionante incontro con alcune tra le personalità più importanti e interessanti del passato e del presente, appartenenti al panorama nazionale. Figli di imprenditori e imprenditori stessi, artisti e professionisti, che descrivono l’evoluzione delle loro vite, tra sacrificio e impegno, nella scalata per essere e diventare i migliori. E quale location può essere più adatta e pertinente del famoso Museo Ferrari, un contesto emblematico per raccontare le storie di questi personaggi illustri, dove -vivi il sogno- è il motto trainante, che accoglie da subito i visitatori”.

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Museo Gipsoteca Canova di Possagno: Osvaldo Mariscotti esporrà in occasione della mostra collettiva inaugurata da Vittorio Sgarbi

Nell’esclusiva selezione di artisti rinomati, che prederanno parte all’attesissima mostra collettiva allestita nel secolare contesto del Museo Gipsoteca Canova di Possagno dal 9 maggio al 2 giugno 2015, sarà presente anche il noto pittore Osvaldo Mariscotti. L’inaugurazione è prevista per sabato 9 maggio alle ore 18.30, con la presenza d’eccezione del Professor Vittorio Sgarbi, nominato ambasciatore ufficiale dell’Expo. L’organizzazione dell’evento è gestita dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente dell’associazione “Spoleto Arte“.

I quadri di Mariscotti sono frutto di uno spirito autentico, di una ricerca spirituale, che parte da un’intensa ricerca di purezza, di sintesi, di minimale, di essenziale, e sfocia in un mosaico narrativo governato dal candore, dalla sincerità, dall’onestà intellettuale. L’intento perseguito non è soltanto quello di porci di fronte all’opera in stato di passiva contemplazione, ma bensì di sollecitare delle riflessioni attinenti, di spronarci ad andare oltre l’apparenza, facendo leva sulla forza propulsiva del pensiero.

Nel commentarne la coinvolgente produzione pittorica è stato dichiarato “Mariscotti riesce a creare immagini e raffigurazioni di semplice ed immediato impatto, arricchendone la percezione estetica ed emozionale attraverso una vivace e accesa tavolozza cromatica di energica, radiosa e dinamica pulsione vibrante. Si evince una ricerca accurata e approfondita sull’essenza dell’essere umano, condotta proprio grazie a una formula di -grafismo pittorico- volutamente semplificata e sintetica nella sua riproduzione, per risultare da subito fruibile agli occhi dello spettatore e stimolarlo a fornire una chiave interpretativa personale delle coinvolgenti visioni proposte. Considera l’astrazione uno strumento utile, funzionale e efficace per esprimere con poche e decise proiezioni compositive quelle percezioni emotive e sensoriali, dettate dalla consapevolezza di uomo e artista pensante”.

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Possagno: Imelda Bassanello insieme ad un gruppo rinomato di artisti scelti esporrà in occasione della mostra collettiva Museo Gipsoteca Canova

Il pregiato Museo Gipsoteca Canova a Possagno ospiterà un’importante mostra collettiva con protagonisti un gruppo di nomi di spicco del mondo dell’arte contemporanea, tra cui l’artista Imelda Bassanello. L’iniziativa è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente dell’Associazione “Spoleto Arte” e si svolgerà dal 9 Maggio al 2 giugno con inaugurazione prevista in data Sabato 9 Maggio alle ore 18:30 in presenza del noto critico Vittorio Sgarbi.

Sulla Bassanello è stato scritto “La sua galleria di personaggi, che sembrano usciti da un mondo fiabesco ma raccontano della vita quella vera, spuntano da portoni e insegne, da piazze e strade, fanno compagnia, danno calore, fanno pensare. Il mondo di Imelda è un mondo fatto di poesia, di prorompente creatività, di arte purissima. Dopo aver portato ai massimi livelli di perizia tecnica la sua arte pittorica ha deciso di mettersi a realizzare sculture. Che poi sono la resa tridimensionale dei suoi personaggi, di quel suo mondo che ora si presta a punti d’osservazione diversi. Una scultura di Imelda è un quadro intorno al quale si può passeggiare. Sono quegli stessi personaggi, che mi osservano da anni dai portoni e dalle insegne e dai quadri appesi alle pareti. Ora quei personaggi sono ancora più vicini, hanno fatto un passo verso di me, verso di noi”.

Sulla bottega e atelier artigianale, che la Bassanello ha aperto attualmente presso il paese di Santuario, dove vive, con la particolare denominazione di “mela” spiega “La mela è un nome semplice, senza nessun particolare riferimento, ma racchiude in sé una formula antica, quella della vera bottega, dove si potevano trovare l’artista, l’aiutante, l’allievo e i vari collaboratori. Un mito mai distrutto, perché chi crea non è mai da solo o forse fa finta di non esserlo”.

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Milano Art Gallery di Venezia:  Maria Stefania Fuso insieme ad un gruppo rinomato di artisti scelti esporrà in occasione della mostra collettiva “Pro Biennale”

La pittrice Maria Stefania Fuso è stata selezionata tra i nomi di spicco per partecipare alla mostra collettiva “Pro Biennale” ambientata all’interno della “Milano Art Gallery” in Calle dei Cerchieri 1270, zona Dorsoduro, nel cuore della meravigliosa città lagunare. L’organizzazione dell’iniziativa, che si tiene dall’8 maggio al 4 giugno 2015, è del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente dell’Associazione “Spoleto Arte“. Durante l’inaugurazione, fissata per venerdì 8 maggio alle ore 18.00, è confermato l’intervento eccezionale dell’esperto critico Vittorio Sgarbi, che verrà anche festeggiato per il suo 63° compleanno, che cade proprio in quella data.

Nello spiegare le connotazioni, che contraddistinguono l’estro creativo della Fuso, la dottoressa Elena Gollini ha scritto: “Nella sua arte si ritrovano le immagini, le situazioni, ciò che incontra e conosce nel suo percorso variegato di donna e artista dal piglio acuto e dal pensiero moderno, ciò che la colpisce, la impressiona, la emoziona. La sua missione di pittrice è quella di attribuire e conferire all’arte -un’immagine permanente e credibile- di profonda e radicata umanità“.

Inoltre, ha evidenziato come “La stesura armoniosa delle cromie e i giochi di luci e ombre danno vita a coreografie di immediato coinvolgimento e acquistano la valenza di ordinata e sequenziale raffigurazione, aderendo a un’impronta tradizionalmente figurativa di limpida adesione alla realtà, senza bisogno di compiere grandi stravolgimenti e drastiche trasformazioni, ma rientrando nei binari di una pittura di aggraziata e discreta fattezza. È una pittura, che delinea una figurazione ben congegnata e calibrata, dotata di un’efficace orchestrazione cromatica, nel bisogno di esternare e dipingere le proprie emozioni, i sentimenti, gli stati d’animo, le pulsioni del cuore, gli umori dalle mille e molteplici sfumature e sfaccettature intuitive, assegnando però sempre la giusta rilevanza alla visione di matrice realistica“.

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Milano Art Gallery: il rinomato professore Vittorio Sgarbi onora la memoria del celebre maestro Gino De Dominicis

Si è svolto con successo in data 30 aprile il vernissage della mostra commemorativa per celebrare il grande maestro Gino De Dominicis, intitolata “D’Io” e allestita presso l’esclusivo spazio della “Milano Art Gallery”, in via Alessi 11 a Milano, con la curatela del critico Vittorio Sgarbi e la gestione organizzativa del manager della cultura Salvo Nugnes. L’esposizione resterà in loco fino al 29 maggio 2015 ed è visitabile con ingresso libero.

Nel commentare lo stile peculiare e inconfondibile di De Dominicis, Sgarbi ha espresso delle riflessioni molto significative e l’ha ricordato con affettuosa amicizia, essendo stato legato a lui anche da una solida amicizia di vecchia data, oltre che da una sincera stima e ammirazione. In particolare, il professore, spiegando davanti al nutrito pubblico presente durante l’evento inaugurale, ha dichiarato: “Gino è l’artista più antico e contemporaneo, che io abbia mai conosciuto. Nessuno può inserirlo in una corrente, in un gruppo, in una tendenza, secondo le ripartizioni che hanno contraddistinto, dai futuristi all’arte povera, l’intero Novecento. Gino fu ed è beffardo e indipendente, superbo e individualista. Attraversò, infilò con la sua lancia d’oro, avanguardisti, poveristi, e transavanguardisti. Li mortificò con la sua calamita cosmica“.

E proseguendo ha sottolineato: “Lui fu classico e ricco, allegro e malinconico, senza crisi e disagi, senza tormenti e turbamenti, luminoso e notturno, nero e oro; e nero e nero; e oro e oro. Oggi riappare, presente e sfuggente, benché fosse più sfuggente quando era presente. E invece, ora e sempre, hic et nunc, è. Nel suo tempo. In tutti i tempi. Fuori del tempo“.

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I raffinati dipinti di Agnese Cabano alla mostra collettiva inaugurata da Vittorio Sgarbi al Museo Gipsoteca Canova

La pittrice Agnese Cabano rientra nel selezionato novero degli artisti partecipanti alla prestigiosa mostra collettiva, allestita all’interno del famoso Museo Gipsoteca Canova a Possagno, che sarà inaugurata con la presenza eccezionale del professor Vittorio Sgarbi in data Sabato 9 Maggio alle ore 18.30 e resterà in loco fino al 2 giugno 2015. L’iniziativa è organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes, presidente dell’associazione “Spoleto Arte“.

 

Sulla sua formazione e sull’approccio artistico la Cabano racconta “Sono autodidatta, dipingo da quando frequentavo le scuole medie per dare sfogo ai miei tormenti adolescenziali. Crescendo ho continuato a dipingere, lasciando piena libertà alle emozioni interiori, rappresentandole in un mondo onirico. Il tema principale dei miei lavori è strettamente legato all’universo femminile, dove non mancano inerenti la maternità e la violazione sulla donna. Punti di riferimento della mia ricerca sono riconducibili a Frida Kahlo, Klimt e Dalì, del quale ho riprodotto anche molte opere. Mi sono appassionata all’opera di Dalì colpita dagli scritti e dai quadri. Per me riprodurne le opere è una passione, un piacere, un’emozione continua”.

 

Sul riferimento ispiratore della sua vivace e versatile ricerca stilistica, che la Cabano trae dal modello della grande Frida Kahlo è stato commentato “Per la Cabano è un riconoscimento verso una donna, che ha saputo rompere gli schemi divenendo anch’ella un’icona, non di bellezza, ma di forza, di volontà, di istinto di sopravvivenza. Una donna che ha saputo fare delle sue cicatrici e dei suoi difetti fisici un vessillo di cui andare fiera”.

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Vittorio Sgarbi all’inaugurazione della mostra collettiva al Museo Gipsoteca Canova con le creazioni artistiche dell’artista Imelda Bassanello

Il pregiato Museo Gipsoteca Canova a Possagno ospiterà un’importante mostra collettiva con protagonisti un gruppo di nomi di spicco del mondo dell’arte contemporanea, tra cui l’artista Imelda Bassanello. L’iniziativa è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente dell’Associazione “Spoleto Arte” e si svolgerà dal 9 Maggio al 2 Giugno 2015 con inaugurazione prevista in data Sabato 9 Maggio alle ore 18.00 in presenza del noto critico Vittorio Sgarbi.

 

Sulla Bassanello è stato scritto “La sua galleria di personaggi, che sembrano usciti da un mondo fiabesco ma raccontano della vita quella vera, spuntano da portoni e insegne, da piazze e strade, fanno compagnia, danno calore, fanno pensare. Il mondo di Imelda è un mondo fatto di poesia, di prorompente creatività, di arte purissima. Dopo aver portato ai massimi livelli di perizia tecnica la sua arte pittorica ha deciso di mettersi a realizzare sculture. Che poi sono la resa tridimensionale dei suoi personaggi, di quel suo mondo che ora si presta a punti d’osservazione diversi. Una scultura di Imelda è un quadro intorno al quale si può passeggiare. Sono quegli stessi personaggi, che mi osservano da anni dai portoni e dalle insegne e dai quadri appesi alle pareti. Ora quei personaggi sono ancora più vicini, hanno fatto un passo verso di me, verso di noi”.

 

Sulla bottega e atelier artigianale, che la Bassanello ha aperto attualmente presso il paese di Santuario, dove vive, con la particolare denominazione di “mela” spiega: “La mela è un nome semplice, senza nessun particolare riferimento, ma racchiude in sé una formula antica, quella della vera bottega, dove si potevano trovare l’artista, l’aiutante, l’allievo e i vari collaboratori. Un mito mai distrutto, perché chi crea non è mai da solo o forse fa finta di non esserlo“.

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Il secolare Palazzo Leti Sansi a Spoleto si prepara ad accogliere l’evento internazionale del “Premio Margherita Hack” organizzata dal manager Salvo Nugnes

La nobile struttura secolare del Palazzo Leti Sansi a Spoleto si prepara ad accogliere un evento di portata internazionale, giunto alla sua seconda edizione, il “Premio Margherita Hack” creato in commemorazione simbolica al secondo anniversario dalla scomparsa dell’illustre professoressa Margherita Hack, per onorare il suo ricordo di donna e professionista encomiabile, che ha lasciato un patrimonio enorme di conoscenze, attraverso le sue ricerche e i suoi studi. L’appuntamento si terrà in data Domenica 28 Giugno 2015. La prima edizione del premio si è svolta presso il maestoso Palazzo Falier a Venezia, affacciato sulla riva del Canal Grande, ha ricevuto grandi consensi da parte dell’opinione pubblica e ha visto la partecipazione di personalità illustri, appartenenti al mondo della cultura, del giornalismo, dello spettacolo e di una giuria formata da autorevoli personaggi di spicco, tra cui Vittorio Sgarbi, Francesco Alberoni, Ezio Mauro, Don Mazzi, e Zichichi. 

L’iniziativa è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte” che spiega “Il premio dedicato all’indimenticabile scienziata, che ho avuto l’onore di avere come preziosa amica, nasce con il desiderio di celebrarne la memoria e coinvolge tra i giurati e i premiati una gruppo di presenze di spicco, che danno un plus valore aggiunto all’iniziativa. La selezione viene fatta per categorie di appartenenza professionale o in base al contributo fornito a livello di solidarietà benefica di tipo sociale. Per la seconda edizione abbiamo scelto la cornice ospitante del Palazzo Leti Sansi, che racchiude in sé un consistente patrimonio artistico-culturale e si trova nel cuore della splendida Spoleto”.

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Milano Art Gallery: L’artista Mauro Bordini in esposizione nella collettiva “Impressioni d’artista” organizzata dal rinomato manager Salvo Nugnes

Dal 7 al 20 Marzo 2015, con la direzione organizzativa del manager produttore Salvo Nugnes, presidente dell’associazione “Spoleto Arte“, sarà predisposta nell’esclusivo spazio della “Milano Art Gallery, in via Alessi 11 a Milano, la tanto attesa mostra collettiva “Impressioni d’artista”. La cerimonia d’apertura avrà data Sabato 7 Marzo alle ore 18.00 con la partecipazione eccezionale della celebre attrice e scrittrice Dalila Di Lazzaro, protagonista di un’interessante conferenza sulla tematica “Il dolore e la speranza”. Tra i partecipanti anche l’artista spoletino Mauro Bordini.

Di lui, il professor Alberto D’Atanasio scrive : “C’è un fare arte che viene catalogato come “primitivismo” col quale la letteratura specifica tratta essenzialmente due filoni, il primo è quello in cui gli artisti fuggono dal progresso del XIX secolo per rifugiarsi in paradisi naturali, vergini isole lontane, in cui il cosmo dei nativi non era stato ancora contaminato dagli echi progressisti della vecchia Europa. È il caso, ad esempio, di Paul Gauguin che trova rifugio nelle isole Marchesi. Il secondo filone è quello in cui gli artisti si misurarono con i reperti che provenivano dalle nuove esplorazioni nei territori d’Africa. Le maschere guerriere e sciamaniche, le statue tribali esili e minimaliste. L’artista che più si evidenzia in questa seconda branca, è certamente Pablo Picasso. Il fare arte di Mauro Bordini è sintesi mirabile di questi due filoni; romantico il primo, analitico e, per certi versi, più riflessivo il secondo. Per questo motivo posso affermare che c’è una sorta di misticismo nella ricerca estetica di Mauro Bordini.[…]Formidabile è infatti la sua capacità di armonizzare linea, colore e forma. Sembra quasi che dipinga con la stessa ricerca dell’architetto e la sapienza dell’ingegnere per cui ogni figura è in perfetta armonia con il fondo e le zone trattate con le cromie. Sia nei monocromi che nei dipinti, in cui il colore è armonizzato al segno nero rimando evidente al cloisonné, notevole è la genialità con cui struttura lo spazio e distribuisce i toni giustapponendo i colori in modo che l’occhio possa simultaneamente leggere armonia di segno e di tonalità. Non serve che ci sia la perfezione geometrica vitruviana ciò che per Bordini conta è dar figura ai sentimenti, alle speranze, alla voglia di libertà, all’urlo come al canto. L’occhio dapprima riconosce le linee e identifica la forma poi si perde nelle sfumature tonali e finalmente l’icona si rivela. Ecco come si spiega il misticismo e il fare arte di Mauro Bordini. La sua pittura è come il canto dei bardi o dei menestrelli di rinascimentale memoria, l’osservatore guarda le figure e nell’immaginazione che esse evocano riscopre l’origine della propria anima”.

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Milano Art Gallery: Mauro Bordini propone la sua raffinata arte pittorica in mostra collettiva “Impressioni d’artista” organizzata dal manager Salvo Nugnes

Dal 7 al 20 Marzo 2015, con la direzione organizzativa del manager produttore Salvo Nugnes, presidente dell’associazione “Spoleto Arte“, sarà predisposta nell’esclusivo spazio della “Milano Art Gallery, in via Alessi 11 a Milano, la tanto attesa mostra collettiva “Impressioni d’artista”. La cerimonia d’apertura avrà data Sabato 7 Marzo alle ore 18.00 con la partecipazione eccezionale della celebre attrice e scrittrice Dalila Di Lazzaro, protagonista di un’interessante conferenza sulla tematica “Il dolore e la speranza”. Tra i partecipanti anche l’artista spoletino Mauro Bordini.

Di lui, il professor Alberto D’Atanasio scrive : “C’è un fare arte che viene catalogato come “primitivismo” col quale la letteratura specifica tratta essenzialmente due filoni, il primo è quello in cui gli artisti fuggono dal progresso del XIX secolo per rifugiarsi in paradisi naturali, vergini isole lontane, in cui il cosmo dei nativi non era stato ancora contaminato dagli echi progressisti della vecchia Europa. È il caso, ad esempio, di Paul Gauguin che trova rifugio nelle isole Marchesi. Il secondo filone è quello in cui gli artisti si misurarono con i reperti che provenivano dalle nuove esplorazioni nei territori d’Africa. Le maschere guerriere e sciamaniche, le statue tribali esili e minimaliste. L’artista che più si evidenzia in questa seconda branca, è certamente Pablo Picasso. Il fare arte di Mauro Bordini è sintesi mirabile di questi due filoni; romantico il primo, analitico e, per certi versi, più riflessivo il secondo. Per questo motivo posso affermare che c’è una sorta di misticismo nella ricerca estetica di Mauro Bordini.[…]Formidabile è infatti la sua capacità di armonizzare linea, colore e forma. Sembra quasi che dipinga con la stessa ricerca dell’architetto e la sapienza dell’ingegnere per cui ogni figura è in perfetta armonia con il fondo e le zone trattate con le cromie. Sia nei monocromi che nei dipinti, in cui il colore è armonizzato al segno nero rimando evidente al cloisonné, notevole è la genialità con cui struttura lo spazio e distribuisce i toni giustapponendo i colori in modo che l’occhio possa simultaneamente leggere armonia di segno e di tonalità. Non serve che ci sia la perfezione geometrica vitruviana ciò che per Bordini conta è dar figura ai sentimenti, alle speranze, alla voglia di libertà, all’urlo come al canto. L’occhio dapprima riconosce le linee e identifica la forma poi si perde nelle sfumature tonali e finalmente l’icona si rivela. Ecco come si spiega il misticismo e il fare arte di Mauro Bordini. La sua pittura è come il canto dei bardi o dei menestrelli di rinascimentale memoria, l’osservatore guarda le figure e nell’immaginazione che esse evocano riscopre l’origine della propria anima”.

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Il manager produttore Salvo Nugnes esprime un’importante testimonianza sulla mostra omaggiata a Raffaello al Museo di Santa Giulia

L’esimio Maestro Raffaello è il nuovo protagonista del ciclo Rinascimento con la mostra dal titolo “Raffaello. Opera prima”, dopo Giorgione, Savoldo e Fra Bartolomeo. Con il celebre pittore urbinate si completa il grande progetto espositivo organizzato presso il Museo di Santa Giulia a Brescia.

Il manager produttore di grandi eventi Salvo Nugnes ha espresso un’importante testimonianza a seguito della visita presso la prestigiosa area museale affermando: “È un’esposizione di forte richiamo ed interesse, poiché nasce con l’obiettivo primario di riunire i frammenti, che costituivano la Pala Baronci considerata come l’opera prima di Raffaello, che vi lavorò a soli 17 anni, con il supporto del pittore Evangelista da Pian di Meleto.  Attraverso questa mostra i quattro frammenti finora riemersi sono stati ricongiunti insieme. Questo offre l’opportunità di avviare nuovi studi, indagini, approfondimenti riguardo la formazione, l’attività e lo stile del giovane Raffaello. Inoltre, è possibile approfondire le informazioni in merito alle vicende del dipinto e al gusto collezionistico della Brescia della prima metà dell’Ottocento”.

Nugnes ha poi sottolineato l’importante presenza accanto alla Pala Baronci del disegno preparatorio, realizzato da Raffaello e concesso in prestito per l’occasione dal Palais des Beaux Arts de Lille, e definendolo un documento fondamentale per poter ricostruire con precisione l’esatta fisionomia dell’opera. Apprezzata anche l’interessante copia parziale della Pala Baronci, elaborata dall’artista Ermenegildo Costantini nel 1791, che è stata fornita in prestito da città di Castello e allestita in loco.

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Secondo il manager Salvo Nugnes, Albano e Romina restano una coppia artistica impeccabile e un grande esempio per tutti

La brillante performance canora di Albano e Romina Power sul coreografico palcoscenico dell’Ariston, è stata acclamata con entusiastico consenso da parte del pubblico in sala e di quello televisivo con una vera e propria standing ovation popolare per l’attesissimo ritorno dei due famosi artisti nel contesto del festival sanremese, che li ha visti protagonisti per parecchi anni con brani rimasti nella storia della musica. Il manager Salvo Nugnes, che da molti anni li conosce personalmente è stato interpellato per commentare la performance di questo duetto speciale, che ha mantenuto intatto nel tempo il grande carisma, dimostrato anche in occasione del concerto svoltosi in Russia lo scorso anno con trionfale successo. Al riguardo Nugnes ha dichiarato “È davvero ammirevole questa esibizione. La forza e l’energia dimostrate da Albano e Romina sono sorprendenti. Restano una coppia inossidabile e impeccabile dal punto di vista artistico. Hanno conservato uno stile canoro molto coinvolgente, capace di conquistare un pubblico vastissimo e di ottenere il consenso unanime dell’opinione pubblica”.

E ha rimarcato “Inoltre, considero significativo anche il loro atteggiamento di grande equilibrio e lungimirante saggezza, perché nonostante la grave tragedia che li ha colpiti sull’amatissima figlia scomparsa nel nulla, sono riusciti a trovare il coraggio per andare avanti e sono un esempio a modello di profondo valore esistenziale”.

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Anniversario celebrativo dei 40 anni del FAI: il manager produttore di grandi eventi Salvo Nugnes parla della mostra fotografica dedicata al Fondo Ambiente Italiano(FAI)

Nel rinomato contesto di “La Cavallerizza” di Milano presso la sede operativa del FAI (Fondo Ambiente Italiano) si è aperta l’importante mostra fotografica intitolata “Conoscere e amare l’Italia: Le trasformazioni del paese attraverso le fotografie di Renato Bazzoni” un’esposizione realizzata in occasione dell’anniversario celebrativo dei 40 anni del Fai.

Interpellato per un’intervista, a seguito della recente visita alla mostra, il manager produttore di grandi eventi Salvo Nugnes ha espresso le sue considerazioni in merito spiegando “Questa mostra, composta da circa 300 immagini, porta sulla scena gli scatti dell’architetto milanese Bazzoni, padre simbolico e fondatore dell’organizzazione e ripercorre le tappe principali del suo fervido impegno civile per la tutela dell’inestimabile patrimonio culturale italiano a partire dagli anni Cinquanta. Bazzoni ha progettato edifici industriali e alberghieri, abitazioni e ospedali, ma la sua passione più forte è stata da sempre orientata verso l’architettura rurale, che lo ha portato in viaggio in giro per l’Italia, alla ricerca di testimonianze di un mondo che andava scomparendo. In questo percorso ‘Nell’Italia minore’ Bazzoni si è affidato alla sua macchina fotografica per registrare, descrivere e interpretare le grandi trasformazioni del paese, quando da agricolo è diventato industriale e postindustriale”.

E aggiunge “A completamento integrativo della mostra è interessante anche visionare i due dossier di documenti riguardanti l’attività professionale svolta da Bazzoni e l’impegno nelle associazioni da lui presiedute, delle quali è stato fondatore e dirigente, Italia Nostra e FAI. La mostra si presta ad essere visitata da un target molto vasto ed eterogeneo di pubblico e rappresenta l’Italia che emoziona, l’Italia che gli italiani amano, che piace, ma anche l’Italia che rattrista perché’ dimenticata e umiliata. La mostra si fa portavoce di un messaggio sociale simbolico di stimolo a combattere contro il degrado e a riconoscere l’importanza della bellezza e del suo valore da salvaguardare al meglio”.

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Festival di Sanremo: il punto di vista del manager produttore di grandi eventi Salvo Nugnes sull’attesissima kermesse musicale sanremese

Sta per prendere avvio sul famoso palcoscenico del Teatro Ariston l’edizione 2015 del mitico Festival di Sanremo, che compie ben 65 anni, dimostrando il suo inossidabile valore. In una recente intervista fatta al manager produttore di grandi eventi Salvo Nugnes gli è stato chiesto di esprimere un suo autorevole commento di riflessione sull’imminente kermesse musicale sanremese.

Nugnes spiega “Il Festival di Sanremo nella sua esclusiva unicità gode di un’incredibile risonanza mediatica sempre in crescendo e riesce a catalizzare l’attenzione e a far parlare l’opinione pubblica prima, durante e dopo il suo svolgimento, catturandone e conquistandone nel tempo il positivo apprezzamento”.

E prosegue nel sottolineare come “Non bisogna poi dimenticare il prezioso contributo del Festival per la valorizzazione del mercato commerciale dell’industria discografica, che risentendo della crisi economica e della concorrenza sleale esercitata dalle varie forme di pirateria, viene intaccato e danneggiato fortemente e sta attraversando una fase critica molto delicata. Tramite il Festival viene trasmesso un efficace e concreto stimolo a livello popolare, che incentiva l’acquisto dei cd e tutela i canali ufficiali di vendita e distribuzione”.

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Il rinomato manager produttore Salvo Nugnes parla delle stimate opere di Vincent Van Gogh esposte al Palazzo Reale a Milano

In occasione della recente visita alla mostra di prestigio dal titolo “Van Gogh, l’uomo e la terra” in omaggio al famoso pittore Vincent Van Gogh, allestita tra le sontuose mura di Palazzo Reale a Milano, è stato chiesto al manager produttore Salvo Nugnes, di esprimere un autorevole commento in merito, da conoscitore ed esperto d’arte.

Nugnes ha spiegato “Una mostra davvero interessante e coinvolgente, che inquadra le opere di Van Gogh con una chiave di lettura interpretativa originale inedita, focalizzandosi sulle tematiche connesse all’Expo, quasi a voler creare un simbolico preludio all’imminente esposizione universale: la terra e i suoi frutti, l’uomo al centro del mondo reale, la vita rurale e agreste strettamente legata al ciclo della stagioni”.

E aggiunge evidenziando “Van Gogh nella sua epoca in cui gli artisti si orientavano verso il paesaggio urbano per celebrare il processo di industrializzazione, ha invece spostato l’attenzione verso il paesaggio rurale e il mondo contadino. Ha raffigurato la vita e le mansioni tipiche della tradizione agreste e ha considerato come soggetti protagonisti i lavoratori della terra e gli agricoltori, concepiti come figure eroiche e gloriose. Inoltre, ha manifestato la propria affinità verso gli umili, immedesimandosi con loro e rappresentando il loro dignitoso contegno. La vera grandezza della sua pittura è stata riconosciuta solo dopo la morte e oggi Van Gogh è considerato a buon conto tra i geni dell’arte di tutti i tempi“.

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Il re del noir Andrea Pinketts e le vedute metafisiche di Maria Franca Grisolia alla Milano Art Gallery

Maria Franca Grisolia rientra nel selezionato gruppo di artisti che esporranno in collettiva all’interno della rinomata galleria milanese “Milano Art Gallery“, in via Alessi 11, nel cuore della città a due passi dal Duomo. L’evento è organizzato dal manager produttore Salvo Nugnes dal 20 dicembre 2014 al 9 gennaio 2015. Al vernissage inaugurale,in data sabato 20 dicembre alle ore 18.00, è prevista la partecipazione straordinaria di Andrea Pinketts, noto scrittore e personaggio televisivo.

Le basi culturali domenicane di Maria Franca Grisolia si fondono con la formazione e l’attività artistica sviluppata in Italia. La sua variegata produzione spazia dalla pittura ad olio, al disegno, alla china. Dipinge per esprimere idee e concetti, frutto di profonde riflessioni interiori, e propone una ricerca sull’universo femminile, sull’identità e la rappresentazione della donna in un mondo in cui sessualità, fantasia e sentimento si congiungono ad intreccio. Forma e colori sono utilizzati come strumento per esternare uno stato interiore attraverso il superamento dell’improvvisazione. La rappresentazione pacata ed austera, con la sua umanità dignitosa, è la celebrazione dell’essere umano con le sue debolezze e le sue diversità. Nei suoi lavori c’è una costante analisi, che alimenta la tradizione figurativa classica, nella consapevolezza che la conoscenza dell’arte antica è presupposto fondamentale per conoscere ed amare quella moderna.

Sullo stile peculiare che la contraddistingue è stato scritto “Nelle opere si aprono architetture di contorno fantastiche; scene e prospettive di vedute metafisiche e surreali, esaltate e valorizzate dalla luce e dai sapienti effetti tonali chiaroscurali. Lo spettatore viene indirizzato verso la memoria, alimentando la connessione con immagini acquisite dalla coscienza in una scrittura narrativa luminosa, che sorregge l’articolazione spaziale in una visione emotiva, che attinge suggestioni dall’inconscio. Lo spazio lascia filtrare nuove gamme cromatiche annunciate da luci colorate, che si inseriscono e si insinuano nei piani della figurazione, conferendo all’insieme forte impatto. Il colore mette in gioco emozioni che la mente non riesce sempre a porre sotto il suo controllo. Le figure si fanno metafore attraverso il segno, le cromie e la matericità densa e corposa. La costruzione nella quale la coscienza sfugge al suo stesso inganno visionario, si affida alla referenzialità tattile della materia ,senza però estraniarsi dall’elemento onirico e porgendo attenzione a un’analisi che accoglie e lascia affiorare un dettato intimista, frutto di una pittura intesa non soltanto come ‘lente d’ingrandimento’ con cui vedere il mondo, ma come arguto approccio conoscitivo verso l’altro da sé”.

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