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La SAIT Srl restaura il leone dell’Arsenale a Venezia

La S.A.I.T.  S.R.L. – società che gestisce i campeggi “Camping dei Fiori” e “Camping Mediterraneo” a Cavallino Treporti ed il Camping “Park Gallanti” al Lido di Pomposa – comunica il suo progetto di  sponsorizzazione dell’intervento di restauro del bassorilievo  “Il Leone Marciano dell’Arsenale”, posto sulla facciata esterna del muro di cinta dell’Arsenale di Venezia;  in questo progetto è assistita da FONDACO S.R.L., società leader in Italia nel settore della consulenza e strategia nella comunicazione associata al recupero e al restauro di opere d’arte e dei beni culturali.

 

Il Leone è il simbolo della Città di Venezia – tanto da essere raffigurato nella sua bandiera – e simboleggia il coraggio, la ferocia e la saggezza come emblema di potere e giustizia: il Leone dell’Arsenale è forse quello che – anche per il luogo in cui è collocato – meglio rappresenta questa identità espressione della potenza della Repubblica Serenissima.

Alessandro Cattel, nella sua veste di amministratore e socio della S.A.I.T., non nasconde il suo orgoglio, “con questo intervento vogliamo restituire – almeno in parte – il contributo che la Città ci ha dato nel nostro percorso imprenditoriale; lo abbiamo fatto avendo la possibilità di prenderci cura del Leone Marciano come elemento che meglio rappresenta la città di Venezia, una della capitali della cultura e dell’arte nel mondo”.

“Perché il Leone dell’Arsenale? Perché ci è sembrata evidente l’analogia dell’Arsenale – come struttura organizzata – allo stesso modo in cui  – per certi versi – lo sono le nostre, capaci di essere autonome rispetto all’ambiente esterno”.

“In un periodo in cui stiamo ristrutturando le infrastrutture dei nostri campeggi al fine di migliorarne sempre più il servizio, abbiamo sentito, ancora più nostro, questo contributo alla Città e desidero ringraziare il Comando della Marina Militare, il Comune di Venezia, la Soprintendenza e Fondaco per aver reso possibile questo progetto”  ha concluso lo stesso Cattel.

I lavori di restauro, che verranno realizzati dalla Lares, prenderanno il via nei prossimi giorni e termineranno all’inizio di luglio restituendo alla città l’opera – oggi in un evidente stato di degrado – nella sua luce originaria.

“La Marina Militare è particolarmente lieta dell’iniziativa avviata da parte della SAIT che contribuirà a restituire all’antico splendore un’opera d’arte di alto valore storico e simbolico per tutto l’Arsenale”, ha commentato l’ammiraglio Marcello Bernard, comandante dell’Istituto di Studi Militari Marittimi di Venezia.

Al fine di saldare il legame tra i numerosissimi ospiti dei Camping dei Fiori e Mediterraneo con Venezia e l’Arsenale in particolare, verranno organizzate in accordo con il Comando della Marina Militare delle visite guidate durante il periodo estivo consentendo loro di apprezzare e conoscere questo splendido spazio di Venezia.

Un particolare ringraziamento al contributo della S.A.I.T. è stato espresso anche da Enrico Bressan, fondatore di Fondaco, “questo intervento di restauro costituisce senz’altro una operazione di corporate social responsability, ma è anche il frutto di una particolare sensibilità dell’impresa Sait srl testimone e dimostrazione dell’attaccamento dell’imprenditore con il territorio e con i suoi valori”.

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IDEAL WORK SOSTIENE IL RESTAURO DI COSIMO II ALLA LOGGIA DEL GRANO A FIRENZE

IDEAL WORK S.R.L. annuncia il suo progetto di sponsorizzazione dell’intervento di restauro dello “Stemma di Cosimo II de Medici”, posto sopra l’arcata principale della Loggia del Grano a Firenze.
L’azienda verrà accompagnata da FONDACO ITALIA, società leader  nel settore della consulenza e strategia nella comunicazion associata al recupero e al restauro di opere d’arte e dei beni culturali.
Un fil rouge che collega il presente con il passato in un progetto virtuoso e di reciproco scambio, capace di creare nuovi stimoli e forza ad una azienda che è conosciuta per la particolare qualità dei suoi prodotti e per il suo andamento positivo, in assoluta controtendenza rispetto ad un mercato che ha conosciuto una crisi profonda.
“E’ con particolare soddisfazione che ci impegniamo in questo progetto nella città di Firenze che consideriamo una delle capitali della cultura in Italia” hanno affermato Luca Seminati e Maurizio Pontello, soci e fondatori di Ideal Work “e desideriamo innanzitutto ringraziare il Comune di Firenze, la Soprintendenza e Fondaco stessa per averne reso possibile la sua realizzazione. Un intervento nel salotto della città con uno dei suoi simboli che ci inorgoglisce particolarmente”.
Un legame – quello dell’azienda trevigiana con l’arte e la cultura – espressione di una particolare sensibilità in interventi di Corporate Social Responsability, ma anche di una vocazione artistica riflessa in una continua ricerca nell’innovazione del prodotto che l’ha portata ad operare con archistar di rilievo quali Oscar Niemayer, Tadao Ando e Zaha Hadid.
Lo stemma oggetto dell’intervento è, infatti, il più importante di quelli raffiguranti Cosimo II de Medici: è un’opera risalente agli inizi del diciassettesimo secolo attribuita a Chiarissimo Fancelli, collocata sulla sommità dell’arcata centrale della Loggia del Grano voluta appositamente dallo stesso Granduca come luogo di commercio del grano, che si trova nella centralissima via De’Neri a pochi passi da Palazzo Vecchio.
L’intervento è inserito nel programma FLIC “Florence I Care” con il quale il Comune di Firenze offre a coloro che vogliono diventare suoi patners l’opportunità di “prendersi cura” della città partecipando in prima persona al finanziamento di iniziative volte alla conservazione, al miglioramento ed alla valorizzazione del patrimonio artistico fiorentino. La sinergia tra pubblico e privato, attraverso il valido strumento delle sponsorizzazioni, ha permesso, a partire dal 2011, la realizzazione di numerosi interventi di restauro che hanno restituito alla città alcuni dei suoi monumenti più celebri e significativi.
I lavori di restauro, progettati e diretti a cura del Servizio Belle Arti del Comune di Firenze e realizzati dagli esperti restauratori della fiorentina Giuseppe Bartoli srl, prenderanno il via con l’inizio del nuovo anno e termineranno nel corso del primo trimestre restituendo alla città lo stemma – oggi in un evidente stato di degrado – nella sua luce originaria. Durante lo stesso periodo, l’azienda ha manifestato l’intenzione di riprodurre una copia dell’opera con la tecnologia laser rifinendolo quindi con i propri materiali – in una sorta di sintesi tra storia e innovazione – e a dimostrazione della loro particolare qualità e versatilità: la copia verrà poi donata al Comune di Firenze.
“Abbiamo accettato con piacere l’invito del Comune di Firenze a curare il restauro dello stemma” ha dichiarato Enrico Bressan fondatore di Fondaco, “e desidero evidenziare la particolare sensibilità dell’azienda Ideal Work nel cogliere al volo e condividere questo progetto che ci convince ancora di più della bontà della scelta. Pensiamo che valorizzare queste opere di cui il nostro Paese è ricco sia anche motivo di presidio del territorio e di garanzia per la continuità di una lunga storia. E’ su questo che Fondaco è impegnata da oltre dieci anni per stimolare l’attenzione e l’impegno degli imprenditori”.
Da prima azienda in Italia ad impiegare il cemento come materiale decorativo, Ideal Work è cresciuta sensibilmente in pochi anni, migliorando progressivamente il fatturato (dal 2012 +24%) e la marginalità. Oggi, grazie alle nuove commesse in Medio Oriente e Nord Africa, è presente con i propri progetti in più di 80 paesi nel mondo e la quota export è passata dal 20 al 50%.
Quindi “Avanti a tutto spiano”, come ha simpaticamente sostenuto lo stesso Luca Seminati parafrasando lo “spiano” unità di misura del grano utilizzata proprio a quel tempo e lo stesso modo di dire utilizzato allora – e a maggiore ragione oggi – per esprimere quantità floride di prodotto.

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SAN PIETRO IN VINCOLI: MUTO PER 50 ANNI, TORNA ALLA VITA L’ORGANO ALARI (1686)-PRIORI (1884)

SAN PIETRO IN VINCOLI: MUTO PER 50 ANNI, TORNA ALLA VITA L’ORGANO ALARI (1686)-PRIORI (1884)

Dopo due anni e 7 mila ore di lavoro, torna a suonare uno degli strumenti storici più importanti d’Italia.

Sabato 11 ottobre concerto per l’inaugurazione del restauro dello storico strumento.

Domenica 12 celebrazione con il cardinale Cardinale Donald William Wuerl

(Ingresso libero fino ad esaurimento posti)

 

Roma, 11 ottobre 2014 – Dopo due anni e oltre 7 mila ore di sapiente restauro, torna a suonare l’antico organo Alari (1686)-Priori (1884) della Basilica di San Pietro in Vincoli, uno dei più importanti strumenti storici di Roma e d’Italia.

Il ritorno alla vita del prestigioso strumento sarà salutato in Basilica sabato 11 ottobre, a partire dalle 18.30, con un concerto per solo organo a cura del M° Organaro Michel Formentelli, del M° Francesco S. Colamarino (Organista al Grande Organo del Giubileo del 2000 della Basilica di S. Maria degli Angeli) e del M° Giandomenico Piermarini (direttore del Conservatorio A. Casella di L’Aquila e primo Organista nella Arcibasilica Papale di S. Giovanni in Laterano).

Le celebrazioni continueranno domenica 12 ottobre con la messa officiata dal Cardinale Donald William Wuerl

 

Muto da oltre mezzo secolo, da quando cioè un precedente restauro sembrava averne irrimediabilmente danneggiato alcune componenti, l’antico strumento rappresenta un enorme tesoro del patrimonio artistico e culturale italiano. Costruito su una splendida cantoria seicentesca posta proprio di fronte al gruppo marmoreo del Mosè di Michelangelo, nella prestigiosa chiesa romana di San Pietro in Vincoli, l’organo Alari(1686)-Priori (1884) si impone per vetustà e magnificenza fra i più importanti insieme a quello di San Giovanni in Laterano, costruito da Luca Blasi per il Giubileo del 1600, e a quello di San Giovanni dei Fiorentini, costruito da Giuseppe Testa nel 1673.

 

Per restauro dell’antico strumento, promosso e finanziato dal Cardinale Donald William Wuerl, del titolo presbiteriale di San Pietro in Vincoli, ci sono voluti circa due anni e oltre 7 mila ore di lavoro, condotte con sapiente perizia a Camerino dalla Bottega artigiana di Michel Formentelli, specializzata nel recupero e restauro di organi antichi e altri strumenti da tasto.

 

L’organo di San Pietro in Vincoli, costruito nel transetto sinistro da Giacomo Alari nel 1686, ha una splendida cassa interamente dorata, ricoperta di stucchi, festoni e statue. Per lungo tempo si era ritenuto che soltanto le canne di facciata, oltre la cassa, fossero sopravvissute, mentre nell’interno vi fosse collocato un organo interamente rifatto da Attilio Priori nel 1884, come si legge nel cartiglio posto sopra la tastiera.
Da una recente ispezione, confermata poi dall’accurato esame eseguito in laboratorio dopo lo smontaggio dello strumento, si è potuto appurare invece che il materiale fonico sei-settecentesco è stato interamente salvato per la sua eccellente qualità e riutilizzato nel rifacimento del Priori. Egli infatti si è limitato ad aumentare l’estensione delle note nei bassi e negli acuti aggiungendo canne nuove ed arricchendo lo strumento di alcuni nuovi registri secondo il gusto dell’epoca.

 

 

 

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Per ulteriori informazioni:

Segreteria organizzativa Inventa Eventi S.r.l.                                              

Tel. 06 98188901

[email protected]                                                                    

 

Ufficio Stampa

Simone Spirito – [email protected]

Mob.  +39 339.6293830

 

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Inaugurazione della restaurata chiesa di San Martino di Tarquinia

Si svolgerà domenica 23 settembre l’inaugurazione della chiesa di San Martino, dopo il restauro finanziato dal Comune di Tarquinia e con i fondi raccolti dal Comitato di Quartiere San Martino. Alla cerimonia, che avrà inizio alle ore 16.45 con un concerto della banda “Giacomo Setaccioli, parteciperanno il sindaco Mauro Mazzola, l’assessore ai lavori pubblici Anselmo Ranucci e il vescovo della diocesi di Civitavecchia-Tarquinia Luigi Marrucci. Il taglio del nastro si terrà alle ore 18.15, cui seguirà alle ore 18.30 la messa. «Questo importante restauro contribuisce al piano più generale di riqualificazione del centro storico che l’Amministrazione sta portando avanti. – afferma il primo cittadino – Sono molto soddisfatto, anche perché il progetto ha visto il coinvolgimento diretto e sentito della popolazione. Il quartiere di San Martino è tornato a essere luogo di eventi e manifestazioni e la riapertura della sua chiesa ne suggella la definitiva rinascita». Iniziati nel 2005, i lavori di recupero dell’edificio furono sospesi nel 2006. Alla fine del 2011 la ripresa, grazie anche all’impegno di monsignor Rinaldo Capponi, titolare della parrocchia Santi Margherita e Martino, e del Comitato di Quartiere San Martino. Gli interventi hanno permesso di mettere in sicurezza l’immobile, recuperare la pavimentazione originaria, rifare l’impianto termico e realizzare un nuovo sistema elettrico. La chiesa di San Martino è probabilmente la più antica della città.

 

 

 

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Inaugurato il monumento a Mazzini di Tarquinia recentemente restaurato


Il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola ha inaugurato il 15 marzo il monumento a Giuseppe Mazzini, recentemente restaurato. Alla cerimonia hanno partecipato il vice sindaco Renato Bacciardi, l’assessore ai Lavori Pubblici Anselmo Ranucci, il direttore dell’Unità Tecnica di Missione di Roma dott. Giancarlo Bravi, la dott.ssa Federica Di Napoli, in rappresentanza della Soprintendenza dei Beni Storico Artistici del Lazio, e il responsabile di zona del Ministero dei Beni Culturali dott.ssa Benedetta Montevecchi. Presenti anche alcune classi delle scuole elementari. Il restauro è stato voluto e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ha promosso l’iniziativa “I Luoghi della Memoria”. «Giuseppe Mazzini è stato uno dei padri della Patria, un uomo i cui ideali furono volti verso il forte senso della democrazia. ˗ ha detto il primo cittadino ˗ È importante rispettarne la memoria, custodendo questo prezioso monumento. Un ringraziamento particolare va al dott. Bravi, all’assessore Ranucci, per aver seguito il progetto, e al vice sindaco Bacciardi, per aver segnalato la possibilità di ottenere il finanziamento». Il sindaco Mazzola ha poi rivolto un appello ai cittadini per avere più rispetto del patrimonio architettonico della città. Appello ripreso dalla dott.ssa Di Napoli: «Per i tarquiniesi il monumento non è solo un ricordo storico ma anche un posto di ritrovo per giovani e anziani, che si siedono sui gradoni del basamento. Credo giusto che le persone continuino a viverlo in questo modo, tenendo però a mente che va tutelato e conservato».

 

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Glashütte Original potenzia il Dipartimento Restauro Orologi Antichi

Come erede legittima della lunga storia di orologeria scritta nella cittadina sassone di Glashütte, la Manifattura Glashütte Original ha deciso di potenziare la sua attività di restauro di orologi antichi – esclusivamente costruiti a Glashütte  – che svolge in un’area apposita sita all’interno del Museo Nazionale di Orologeria – Deutsches Uhrenmuseum Glashütte.

Il restauro dell’orologio regolatore astronomico Strasser & Rohde proveniente dall’osservatorio di Qimgdao in Cina è una prova evidente del savoir-faire del team formato da artigiani, esperti orologiai che hanno maturato una lunga esperienza in manifattura, oltre che di giovani appena usciti dalla Scuola di Orologeria.

Il pendolo, un tempo unico strumento di riferimento nell’osservatorio cinese per segnare il secondo e guidare il sistema di tracciamento dei telescopi astronomici, da parecchi anni inutilizzato per l’avvento delle nuove tecnologie, giaceva abbandonato in un angolo accusando segni del tempo evidenti nel legno del mobile e nei meccanismi di precisione arrugginiti e ossidati.

In dieci mesi Il Dipartimento di Restauro è riuscito a ricostruire nei minimi dettagli il regolatore riportandolo agli antichi splendori, operando nel rispetto delle stesse tradizioni artigianali con cui un tempo fu creato.

Chiunque oggi abbia un segnatempo da restaurare di qualsiasi epoca e marca, a condizione che sia stato costruito a Glashütte, può rivolgersi al Dipartimento di Restauro.

Glashütte Original, con i suoi 166 anni di storia, è una delle manifatture più rinomate a livello mondiale nel campo dell’Alta Orologeria.

Dal 1845 a Glashütte, una piccola città vicino a Dresda, vengono creati veri e propri capolavori meccanici, che sanno magistralmente unire l’innovazione tecnologica con la più alta tradizione orologiaia. Gli orologiai della Manifattura Glashütte Original sono infatti riusciti a conservare negli anni un “know how” unico nel creare un orologio meccanico.

Dallo sviluppo del movimento alla produzione dei singoli componenti, dal loro assemblaggio definitivo all’esecuzione manuale delle decorazioni delle superfici, dalla lucidatura delle singole parti alla finitura dei componenti del movimento, tutto alla Glashütte Original testimonia l’attenzione ad una qualità perfetta, proprio come richiede il lavoro di una Manifattura tradizionale di Alta Orologeria.

Glashütte Original è ben più di una fabbrica di orologi di successo, è una vera e propria espressione vivente della Cultura della Misurazione del Tempo: con la sua fabbrica ultra moderna, il suo Museo “Deutsches Uhrenmuseum Glashütte” e la sua scuola di orologeria “Alfred Helwig”, la Manifattura Glashütte Original fornisce un reale e prezioso contributo alla salvaguardia e alla diffusione della Cultura dell’Orologeria Meccanica.

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“Epoca ‘900 è sul web con un nuovo ed elegante sito.”

In un mondo digitale non poteva mancare il nuovissimo sito di Epoca ‘900, dove trovare mobili e oggetti d’epoca, ed essere travolti dal passato e dal mondo dell’antiquariato. Vieni a trovarci su www.epoca900.it.

Epoca 900 è una realtà nel panorama dell’antiquariato italiano e oggi lo è ancora di più grazie al suo nuovo sito web. Un sito con una grafica lineare, facilmente navigabile e completato da contenuti chiarissimi. Epoca 900 propone il suo sito come strumento di servizio per i clienti e gli internauti appassionati di antiquariato, una vetrina dove trovare le informazioni necessarie sui mobili e gli oggetti d’epoca e magari dedicarsi successivamente all’acquisto on-line. Infatti all’interno di una fotogallery molto creativa, si possono trovare tutti i prodotti di antiquariato presenti nel negozio, dai mobili agli oggetti antichi, catalogati in base al periodo di lavorazione, alle dimensioni e al prezzo e acquistabili ovviamente on-line.

Un sito efficace quello di Epoca ‘900, in grado di proiettare le persone nel passato, tenendoli incollati nel presente.

Proprio per questo motivo Epoca ‘900 offre ai clienti una versione più “social” con il nuovo servizio on-line, la giusta vetrina dove poter trovare le informazioni necessarie all’acquisto dei mobili e degli oggetti antichi.

Cesare Paris – Ufficio Stampa Epoca 900 Srl – [email protected]

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E’ in rete il sito dello studio di architettura Crescenzi

Lo studio di Architettura Crescenzi è una struttura tecnica di concezione moderna che si pone l’obiettivo di affiancare Enti, Società, Committenti privati ed Imprese nelle fasi di pianificazione del territorio, nella progettazione e nella direzione lavori di opere pubbliche e private.

E’ in grado di rispondere con competenza alle esigenze di una domanda progettuale che si caratterizza sempre di più per la sua natura interdisciplinare e che richiede quindi un continuo aggiornamento alle norme che disciplinano i vari settori.

Lo studio può offrire una qualificata assistenza nella conduzione di appalti pubblici e realizzazioni private garantendo, se richiesta, la copertura di tutte le fasi lavorative, anche ai fini delle procedure contabili.

Può, inoltre, gestire tutte le fasi di progettazione o, in alternativa, operare consulenze mirate esclusivamente a tematiche tecniche specifiche, con formulazione di valutazioni, pareri, schizzi, studi preliminari e di fattibilità, anche ai fini della valutazione dei costi-benefici connessi con un intervento. Può altresì attivare procedure di verifica e controllo di progettazioni già espletate ed offrire consulenza finalizzata alla massimizzazione del risultato ottenibile in ambito edilizio, sia dal punto di vista formale che funzionale.

Particolare competenza è espressa nel settore del Restauro dei Beni Monumentali, nel settore Immobiliare e in quello Turistico-Alberghiero.

http://www.crescenziarchitettura.it

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Diatribe e differenze di vedute in materia di restauro

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  • 30 Giugno 2010

Il restauro di opere, monumenti ed edifici antichi è un settore molto importante, soprattutto per un paese come l’Italia.

Restaurare significa portare a nuova vita opere che nel tempo sono state rovinate o semidistrutte, un’attività tutt’altro che facile. Qualsiasi restauratore o impresa, sia che si parli di un’impresa di costruzioni edili che si occupa di opere poco conosciute, che di restauratori che si trovano a rinnovare opere conosciute in tutto il mondo, quando si trova di fronte ad un monumento o ad un quadro da riportare a nuova vita, deve tenere in considerazione diversi fattori, e considerare anche la storia dell’opera stessa.

Restaurare un’opera artistica o architettonica, soprattutto se molto antica, non significa solo ripulirla e ripararla, come si farebbe con un qualsiasi oggetto o con una qualsiasi abitazione, significa studiarne la storia e approcciarsi all’opera come se si trattasse di qualcosa di vivo, che continua a parlarci del suo, e del nostro, passato. Quando si parla di restauro, si va spesso incontro a diatribe e differenze di vedute tra coloro che prediligono interventi che non lascino intravedere la mano del restauratore, e coloro che invece ritengono che si debba poter distinguere tra le parti originali dell’opera e quelle che invece sono state oggetto di restauro. Tale diatriba ha coinvolto i professionisti del restauro monumenti ed edifici storici sin dagli albori del restauro.

Possiamo dire che il restauro come lo intendiamo ancora oggi nasce verso la fine del Settecento, quando in seguito agli scavi di Pompei ed Ercolano, alla scoperta delle antichità egizie e al nuovo interesse verso le antichità greche, si cominciano a studiare approfonditamente i beni artistici e architettonici del passato, e di conseguenza si sviluppa anche un interesse verso il restauro e la conservazione di tali beni. Nel corso dell’Ottocento le differenze di vedute in materia di restauro danno vita a due correnti separate, quella del restauro storico e quella del restauro filologico. Nel primo caso si parte da documenti storici per restaurare l’opera, in modo da restituire al presente l’opera così come doveva apparire nella mente di chi l’aveva progettata, senza tener dunque conto delle modifiche che si sono avute nel corso del tempo. Il restauro filologico sostiene invece che non si debbano tralasciare le aggiunte e i cambiamenti di valore artistico che si sono avuti nel tempo, e che raccontano comunque la storia dell’opera stessa. Nella prima metà del Novecento il lavoro del restauratore si arricchisce di nuovi spunti grazie anche a Giovannoni, che puntualizza come l’attività di restauro debba essere un lavoro di squadra tra architetti, chimici, geologi e altri specialisti, in modo da operare tenendo presenti diversi aspetti dell’opera o dell’edificio. Sempre nel Novecento si sviluppano nuove tendenze e correnti, a testimonianza di come il dibattito sul restauro non si sia affatto esaurito. Tra le posizioni più celebri e influenti possiamo ricordare il restauro critico e le teorie di Cesare Brandi, che sosteneva tra l’altro la necessità di guardare all’opera sia dal punto di vista artistico che dal punto di vista storico.

Quando si parla di restauro edifici, opere e monumenti, in conclusione, si parla di una materia più ostica di quanto si possa pensare, una materia che non fornisce soluzioni e teorie univoche, ma punti di vista e posizioni a volte in contrasto tra di loro.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
Prima Posizione Srl – vendita online

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Restaurare un mobile è restaurare una vita?

Certamente l’atto del restaurare coincide spesso col “mettere a posto”, ma non può essere solo questo, lo sappiamo:
l’oggetto da restaurare è molto spesso qualcosa di molto prezioso, forse un lascito di una persona particolarmente cara che ha voluto donarci qualcosa di importante. Un pò come riprendere in mano tutta la vita di una amico, di un parente, una vita che è fatta anche delle cose materiali che ama.





Che sia una sedia, un tavolo, un co o un semplicissimo armadio, il restauratore è una persona che ci riporta in vita molto più di un pezzo di legno. Ci riporta in vita una serie di emozioni, sentimenti ed esperienze che altri hanno provato con o senza di noi.
Inoltre c’è un aspetto economico da considerare: un mobile restaurato è un oggetto ma è anche un valore. Alcune sedie, dopo il restauro, vengono a valere oltre il doppio del prezzo iniziale.
E’ appena nato un nuovo sito dedicato al restaurare mobili antichi e non, alla laccatura, alla doratura ed alla lucidatura. Un sito che innanzitutto ci presenta i lavori di una persona, Stefano Trussi, professionale e appassionato al suo lavoro.






La Fenice di Stefano Trussi
Corso Italia 49 24046 Osio Sotto BG
Tel. 338.52.50.238
Fax 035.88.17.1

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Un nuovo sito web, una nuova immagine, la stessa squadra esperimentata e profesionista: Soare Costruzioni Roma

Costruiamo dal 1999 e la facciamo con passione. Per noi costruire significa portare più valore allo spazio dove si alza la nuova costruzione e all’ambiente dove il nostro cliente vivrà o svolgerà l’attività. Attraverso tutto ciò che facciamo cerchiamo di creare o ridare l’equilibrio, l’aspetto estetico, l’ospitalità, il calore ma anche la resistenza, la durabilità e la funzionalità di uno spazio.

Sappiamo trasformare uno spazio noioso, vecchio, ostile in un ambiente spendente ed elegante che ti manca quando sei lontano. Abbiamo applicato la stessa ricostruzione alla nostra immagine. Troverete nel nostro nuovo sito web www.soarecostruzioni.it un’immagine fresca, amichevole, un nuovo logo e un nuovo messaggio, tutte comunicate in un modo aperto, semplice, cordiale.

Qual e’ la nostra filosofia di business?
La nostra missione e di soddisfare i desideri, le necessità e le esigenze dei nostri clienti. Se volete investire nel conforto del vostro spazio trasformeremo i vostri desideri e le idee in realtà. Abbiamo esperienza nel settore di costruzioni e ristrutturazioni, attrezzature e tecnologie di ultimo momento così che ogni lavoro dimostra che non facciamo compromessi in quello che riguarda la qualità e la fattibilità dei nostri servizi.

Quando vi possiamo aiutare?
Ogni volta che avete bisogno di costruzione, restauro o ristrutturazione, di lavori di manutenzione, consulenza, progettazione o interior design. I dettagli si possono trovare sul nostro sito web.

Perché noi?
Perché sappiamo ascoltare il cliente, capire ciò che vuole e tradurre le idee in forma concreta. Perché siamo perfezionisti in quello che facciamo. Perché sappiamo coniugare la funzionalità con l’estetica. Perché per noi e una sfida soddisfare i desideri di ogni cliente con il massimo di efficienza dei costi.

Vi invitiamo nel nostro spazio virtuale www.soarecostruzioni.it. Ci sentiremo onorati della vostra visita. Saremo lieti di darvi consigli, suggerimenti o per rispondere a qualsiasi domanda riguardando i problemi che avete incontrato nel settore di costruzione. Vi aspettiamo!

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