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Hera, sale al 94,4% la raccolta differenziata recuperata

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  • 10 Novembre 2016

La multiutility brucia le tappe dell’agenda europea sull’economia circolare e, in occasione di Ecomondo, presenta le nuove edizioni dei propri report di sostenibilità, a cui da quest’anno si aggiunge “I mille volti del servizio”, centrato sui servizi dedicati al cliente. Trasparenza e certificazione a 360° in una logica di valore condiviso.

L’Unione Europea chiama, Hera risponde. Nell’ambito della transizione verso un’economia circolare, l’obiettivo fissato nel 2015 da Bruxelles sulla riduzione del ricorso alla discarica (<10% entro il 2030) è stato già raggiunto e superato da Hera, che lo scorso anno è scesa all’8,6%, migliorando le proprie performance rispetto al 2014 e segnando un netto vantaggio rispetto alla media nazionale (34%).

A dirlo sono i numeri, chiari e certificati, contenuti nella settima edizione di Sulle tracce dei rifiuti, il report sulla tracciabilità dei rifiuti che la multiutility ha presentato oggi a Rimini, in occasione di Ecomondo, assieme alle altre pubblicazioni che fotografano l’impegno e i risultati del Gruppo in favore della qualità dell’acqua e dell’efficienza energetica, in una logica di trasparenza e valore condiviso. Battesimo, inoltre, per I mille volti del servizio, nuovissimo report dedicato al cliente e ai progetti innovativi per il territorio e la comunità.

 

Sale a 27 euro il beneficio economico per famiglia grazie alla migliore qualità della raccolta differenziata

Ottime notizie – dunque – per tutti i cittadini, le cui buone pratiche continuano a essere valorizzate al meglio da Hera, che nel 2015 ha recuperato il 94,4% dei rifiuti differenziati. Il dato, di evidente importanza ambientale, ha permesso un beneficio per famiglia di 27 euro – pari all’11% della bolletta – che supera la media nazionale (22 euro) e che, grazie anche alle risorse impiantistiche messe in campo dalla multiutility, è previsto in ulteriore aumento nel corso di quest’anno. A tutto vantaggio della green economy, nella quale – anche grazie all’impegno di Hera – è stato dato lavoro a 18 mila persone, lungo una filiera che nel complesso riguarda 191 impianti di recupero ed esprime un fatturato annuo di 10 miliardi di euro. Eccellenti, inoltre, i risultati conseguiti sul fronte del riciclo degli imballaggi, dove il Gruppo – con un 64% – ha già quasi raggiunto l’obiettivo del 65% stabilito dall’Unione Europea per il 2025 (e che risulta già superato nel territorio servito da Hera in Emilia Romagna). E manca pochissimo, infine, per tagliare il traguardo europeo sul tasso di riciclo complessivo dei rifiuti urbani, fissato per il 2020 al 50%: nel 2015, infatti, la multiutility si è già attestata al 48%.

 

5,5 milioni di euro di risparmio annuo per i progetti di efficienza energetica

Analoghi successi si riscontrano sul fronte dell’efficienza energetica, come certificato dal report Valore all’Energia, giunto alla seconda edizione. Attraverso azioni di miglioramento condotte ad ampio raggio su processi e impianti, anche in collaborazione con altre imprese, dal 2007 ad oggi Hera ha risparmiato 676 mila tonnellate di petrolio equivalente (tep), pari al consumo di 475 famiglie e corrispondenti a 1,3 milioni di tonnellate di CO2. Già 6, inoltre, le società del Gruppo che hanno conseguito la certificazione Iso 50001 per l’uso efficiente dell’energia, segno di un impegno diffuso e trasversale che dal 2013 ad oggi ha portato a una diminuzione complessiva dei consumi energetici pari al 2,5% – importante tappa di avvicinamento all’obiettivo del 3% fissato per il 2017. A pochi giorni dalle notizie dell’Arpa sul superamento dei livelli di PM10 lungo la via Emilia, l’impegno di Hera acquista così un significato ulteriore: già individuati progetti di risparmio per circa 6.000 tep, pari alla mancata emissione di 11.000 tonnellate di CO2. Ma i vantaggi derivanti da questo impegno non riguardano solo l’ambiente: gli interventi pianificati e in parte già realizzati dal Gruppo determinano infatti un risparmio annuo di circa 5,5 milioni di euro, dei quali 2,7 milioni sono relativi al solo servizio idrico, con conseguenti benefici sulle bollette dei cittadini. Hera, infine, aiuta le aziende del territorio nello sviluppo di sistemi efficienti per il consumo di energia, con team dedicati che aumentano la loro competitività cogliendo le sfide sull’uso efficiente delle risorse contenute nel piano del Governo Industria 4.0.

 

Acqua del rubinetto buona, controllata ed economica, al costo di soli 0,2 centesimi di euro per litro

Promossa a pieni voti anche l’acqua del rubinetto, come rendicontato nell’ottava edizione del report In buone acque, con cui Hera certifica il proprio impegno nel garantire un’acqua di rete buona, controllata ed economica. Il 99,9% dei controlli fatti, con circa 2 mila analisi al giorno, indica il pieno rispetto dei requisiti di legge. Al costo di soli 2 euro per mille litri, inoltre, l’acqua del rubinetto consente a ogni famiglia di risparmiare 270 euro all’anno rispetto all’acqua in bottiglia e di contribuire al contempo ad evitare la produzione di plastica. Nel solo 2015, nel territorio servito da Hera il 35% dei cittadini ha scelto l’acqua del rubinetto, evitando la produzione di 245 milioni di bottiglie, che avrebbero riempito 113 mila cassonetti. Tanti i motivi di soddisfazione anche sugli investimenti: solo nel 2015, infatti, il Gruppo ha investito oltre 127 milioni di euro. Nel territorio servito da Hera gli investimenti per abitante sono stati pari a 41 euro, ben al di sopra del dato nazionale (28 euro). Significativo l’impegno del Gruppo sul fronte della depurazione, con tanti progetti fra i quali spicca il Piano per la salvaguardia della balneazione di Rimini, la più grande opera di risanamento idrico mai realizzata in Italia.

 

Il cliente al centro, con tutele per i clienti in difficoltà economica e bollette rateizzate per 119 milioni nel solo 2015

Prima edizione, infine, per I mille volti del servizio, report dedicato ai tanti impegni assunti dal Gruppo a favore del cliente, con notizie e approfondimenti sui progetti innovativi realizzati per il territorio e la comunità in materia di educazione ambientale, recupero di eccedenze alimentari, riuso di ingombranti ancora in buono stato e di farmaci non ancora scaduti. Nel 2015 Hera ha rateizzato bollette per un valore complessivo di 119 milioni, aiutando famiglie e imprese in un periodo economicamente non semplice. Inoltre i sostegni tariffari nel 2015, fra servizi idrici ed energetici, hanno superato complessivamente gli 8 milioni di euro, anche attraverso l’erogazione di bonus e agevolazioni che vanno ad aggiungersi a quelli previsti dall’Authority. Ma l’azione di Hera – fatta di radicamento territoriale, innovazione e vicinanza al cliente – è raccontata anche da molti altri indicatori: 170 stazioni ecologiche per la raccolta differenziata, 123 sportelli con tempi di attesa contenuti (meno di 12 minuti), call center differenziati per target, circa 14% dei clienti con la bolletta elettronica (primato italiano nel campo delle utility), performance superiori agli obblighi di legge per quanto riguarda la sicurezza del servizio, e tutele a garanzia del cliente anche superiori rispetto a quelle stabilite dall’Authority.

 

Venier: “i territori serviti da Hera all’avanguardia in Italia e in Europa su acqua, energia e rifiuti”

“Il nostro impegno nella reportistica di sostenibilità – dichiara Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera – certifica i risultati di un’azione ad ampio raggio condotta dal Gruppo nell’interesse delle proprie comunità di riferimento e dei cittadini che ne fanno parte. Grazie a una crescita industriale portata avanti con grande attenzione ai temi ambientali – continua Venier – i territori raggiunti dai nostri servizi vantano oggi, in Italia e in Europa, casi di eccellenza e avanguardia in materia di acqua, energia e rifiuti. Ecco perché intendiamo proseguire nel segno di un continuo miglioramento e in una logica di valore condiviso che abbia a cuore l’interesse di tutti. In effetti – conclude l’AD di Hera – rilevo con soddisfazione come servendosi dei nostri servizi le famiglie abbiano potuto godere di benefici superiori alle medie nazionali, con un valore economico trasferito al territorio che per il solo 2015 è stato di 1,6 miliardi di euro.”

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Office Report 2/2015: Milano traina la ripresa

Nuovo e generale aumento dei canoni di locazione nell’immobiliare ‘prime’ uso uffici, insieme a una leggera riduzione del tempo medio di vacancy; a guidare la classifica ancora Porta Garibaldi con 550 €/mq/a a conferma di Milano capitale italiana del business. E’ quanto si evince nell’ultimo report “Mercato Uffici – 2015/2” a cura di World Capital Group, società di consulenza real estate.

Anno, il 2015 – dichiara Neda Aghabegloo, Responsabile Ricerca di World Capital -, particolarmente favorevole per l’immobiliare ‘office’ che, dopo la ripresa iniziale nel primo semestre, segna nella seconda metà un’ulteriore crescita nei valori di locazione e un incremento di domanda di spazi a uso uffici da parte di start up e di multinazionali desiderose di ampliare oltreconfine il proprio business.

E’ Porta Garibaldi nella metropoli milanese ancora al Top con il valore massimo di locazione (260-550 €/mq/a), conseguenza della rilevante opera di riqualificazione urbana e della consistente offerta di immobili efficienti che la rendono il new business district della città e tra le zone più di pregio. Sempre a Milano, il Centro (210-460 €/mq/a) e la Periferia (80-220 €/mq/a) riportano altresì una lieve crescita nei canoni, mentre a subire una lieve contrazione è il Semicentro (110-300 €/mq/a).

Roma, seconda realtà ‘office’ più attrattiva e prestigiosa – prosegue Neda Aghabegloo -, registra un leggero aumento dei canoni in tutti i quartieri, eccetto i Suburbi (70-130 €/mq/a). Valori tra 140 e 420 €/mq/asi riscontrano nel Centro, tra 150 e 310 €/mq/a nella zona Eur e tra 80 e 310 €/mq/a nei Quartieri Urbani. Oltre a Roma e Milano, il report analizza le città di Bologna, Padova, Napoli, Firenze e Torino, sia nei Centri che nelle Periferie

Accanto all’incremento dei canoni – conclude Neda Aghabegloo -, si assiste nel secondo semestre 2015 anche a un lieve calo del tempo medio di vacancy che, rispetto al precedente range 8-16 mesi, si riduce a 6-14. In particolare, nel capoluogo lombardo, si registra una diminuzione in tutte le zone, da 8 a 6 mesi nel Centro, da 10 a 8 nel Semicentro e da 13 a 11 in Periferia.”

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Hera rilancia sull’efficienza energetica: “è il propulsore del futuro”

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  • 3 Novembre 2015

Abbattere i consumi energetici per risparmiare e tutelare l’ambiente, facendo squadra con cittadini e aziende per uno sviluppo sostenibile, nell’interesse delle future generazioni. È il consuntivo di 8 anni di lavoro che il Gruppo Hera presenta a Ecomondo nella prima edizione del report “Valore all’energia”.

 

L’energia migliore? È quella che non si consuma, semplicemente riuscendo a fare meglio quello che già si faceva prima, risparmiando grazie a un’ottimizzazione della gestione energetica. In questa frase potrebbe riassumersi il concetto di efficienza energetica, a cui Hera ha dedicato la prima edizione del Report “Valore all’energia”, presentato oggi a Ecomondo.

 

2007-2018: oltre 313 mila tep risparmiate pari al consumo di 200 mila famiglie

L’impegno di Hera nell’efficienza energetica parte da lontano, con interventi mirati che sin dal 2007 sono stati indirizzati a favore di clienti residenziali e aziende. Da subito, cioè, l’azione di Hera sul fronte dell’efficienza energetica ha voluto caratterizzarsi in senso inclusivo, coinvolgendo cittadini, enti e imprese in una missione comune: garantire la crescita del territorio consumando meno energia, per risparmiare denaro e tutelare l’ambiente. 69, in particolare, sono i progetti messi in campo con il supporto di Hera presso altre aziende del settore terziario e industriale che corrispondono a un risparmio di 212.644 tep.

 

Ma Hera non si è limitata a questo. Oltre a mettere a disposizione del territorio le proprie competenze e la propria capacità d’investimento, la multiutility ha infatti deciso di dare l’esempio, lavorando in modo particolare sui comportamenti dei propri dipendenti e sui propri impianti, in modo tale da contenerne i consumi e renderne più efficiente il funzionamento. Dopo aver ottenuto nel dicembre 2014 la certificazione ISO 50001 per l’uso efficiente delle proprie risorse energetiche, Hera ha subito rilanciato con l’obiettivo di ridurre ancora i propri consumi annui abbattendoli del 3% rispetto a quelli misurati nel 2013. Per conseguire questo importante obiettivo, sono stati individuati 66 interventi, 2/3 dei quali già realizzati, che sommati alle altre iniziative intraprese negli ultimi 8 anni permetteranno al sistema territoriale di raggiungere il 2018 avendo risparmiato, complessivamente, 313 mila tep, pari ai consumi di 200 mila famiglie.

 

Grazie ai numerosi progetti di efficientamento energetico intrapresi nei vari settori, Hera si è attestata al primo posto – fra le utility italiane – per numero di progetti di risparmio energetico a consuntivo approvati a livello nazionale dal Gestore Servizi Energetici (GSE), nel periodo dal 2005 al 2012. Un’azione – dunque – sistemica e responsabile, che recepisce gli indirizzi tracciati dall’Unione Europea e gli sforzi dell’Italia di calarli nella realtà locale, trasformandoli in fattori di sviluppo sostenibile per tutto il territorio.

 

Venier: “L’energia più rinnovabile di tutte? È quella che risparmiamo”

“Siamo la prima multiutility italiana a presentare un report di questo tipo, perché siamo estremamente consapevoli del valore, in prospettiva, del risparmio energetico – commenta Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera – che infatti è l’energia più rinnovabile fra quelle che abbiamo a disposizione e, soprattutto, è a costo zero, rappresentando dunque il vero propulsore del futuro. Siamo impegnati da sempre nella promozione di interventi volti all’ottimizzazione del consumo energetico di cittadini e imprese, incluso il nostro. Per questo, dal 2006 ad oggi, abbiamo stipulato circa 70 protocolli d’intesa con aziende e associazioni di categoria e i risultati che consuntiviamo, a 8 anni dall’avvio, sono di livello assoluto su scala nazionale.”

 

“Valore all’energia” arricchisce la collana dei report di Hera dedicati alla sostenibilità, nella quale sono già presenti “Sulle tracce dei rifiuti”, il report sulla filiera del riciclo giunto quest’anno alla 6° edizione, e “In Buone Acque”, che per il 7° anno consecutivo presenta i dati sulla buona qualità dell’acqua nei territori in cui il servizio idrico è gestito da Hera.

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Differenziare serve: sale al 94,3% il recupero dei rifiuti raccolti da Hera

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  • 25 Settembre 2015

On line la sesta edizione del report “Sulle tracce dei rifiuti”: dati e mappe per scoprire dove va a finire la raccolta differenziata, già arrivata a quota 51,6% nel bolognese, che alimenta l’economia circolare del recupero e dà lavoro a 17.000 dipendenti in 188 impianti

La sfida dell’economia circolare: così si controlla la filiera del riciclo

Tracciare la filiera del riciclo, dare garanzie sull’effettivo recupero della raccolta differenziata, rendere chiaro il processo che si attiva grazie allo sforzo dei cittadini e il contributo dell’azienda.

Sono questi gli obiettivi di “Sulle tracce dei rifiuti”, il report, giunto alla sesta edizione, con cui il Gruppo Hera illustra ogni anno i dati sull’effettivo avvio a recupero dei rifiuti raccolti in modo differenziato.

Uno sforzo di trasparenza per mettere in luce il forte impegno dell’azienda sul fronte della sostenibilità, che si snoda durante tutto il processo di gestione dei rifiuti, dalla raccolta fino al recupero finale: una filiera chiave della cosiddetta economia circolare e della green economy.

Il recupero della raccolta differenziata sale a quota 94,3%

I dati contenuti in “Sulle tracce dei rifiuti”, anche quest’anno verificati dall’ente di certificazione indipendente DNV-GL, danno conto dei risultati raggiunti in Emilia-Romagna, Marche e nel Nord Est, che parlano chiaro: nel 2014 è stato recuperato il 94,3% di verde, organico, carta, plastica, vetro, legno, metallo e ferro, in crescita rispetto al 93,8% dell’anno precedente.

In media, dunque, la quantità di rifiuti scartata dagli impianti nel processo di recupero (perché, ad esempio, non idonea a essere riciclata o inquinata da corpi estranei) è complessivamente di appena il 5,7%. 

Quasi 200 le aziende della green economy coinvolte, che danno lavoro a 17.000 persone

Nel report sono riportate 8 mappe, una per ciascun materiale raccolto, che permettono di scoprire quali e dove sono i principali impianti che si occupano del recupero finale dei rifiuti. In totale gli impianti coinvolti sono ben 188, di cui 6 nel bolognese (in prevalenza impianti di compostaggio), gestiti da 167 aziende, 46 delle quali con sede nel territorio servito dal Gruppo Hera.

I 188 impianti, con un fatturato totale di circa 10 miliardi di euro, occupano complessivamente 17.000 persone. Dati che evidenziano un elevato grado di avanzamento nella transizione da una economia lineare, in cui i prodotti sono destinati a diventare rifiuti e a finire in discarica, a un’economia con più recupero, per questo detta “circolare”.

Queste attività si accompagnano alle altre iniziative del Gruppo che promuovono il riuso di prodotti, quali “FarmacoAmico” e “CiboAmico”, che nel 2014 hanno interessato beni per un valore complessivo di circa 380.000 euro, e “Cambia il finale”, che ha consentito di recuperare e riutilizzare oltre 450 tonnellate di ingombranti.

Del ferro non si butta via niente, del verde e del legno quasi nulla

Dall’analisi dei dati, al primo posto per percentuale di recupero si colloca il ferro: se ne raccolgono 2,5 kg per abitante e il 99,1% viene reimmesso sul mercato o trasformato per il riuso nelle industrie metallurgiche o nelle acciaierie. Anche del verde si recupera tantissimo: nel 2014 nel territorio gestito da Hera il 99% di sfalci e potature (69,2 i kg procapite raccolti) hanno trovato nuova vita negli impianti di compostaggio producendo fertilizzanti e terricci o, in misura minore, negli impianti a biomasse ricavandone energia rinnovabile. Dei 18,5 kg di legno per abitante raccolti, ne è stato recuperato il 98,1% per la produzione di pannelli, cippato o pellet. La plastica, in particolare, viene recuperata all’80,7% (24,8 kg per abitante raccolti) mentre la carta al 96,4% (60 kg raccolti per abitante). L’organico si attesta al 91,1% (con 53,4 kg annuali per abitante raccolti), il vetro al 93,7% (31,7 i kg procapite raccolti). Infine, i metalli contenuti negli imballaggi in alluminio, acciaio e banda stagnata, al 92,9%.

 

Raccolta differenziata del Gruppo al 56% nei primi 8 mesi del 2015, a quota 51,6% nel bolognese

Il miglioramento della percentuale di rifiuti recuperati è legata anche ai buoni progressi della raccolta differenziata: nelle province dell’Emilia-Romagna servite da Hera il dato ha già raggiunto nei primi 8 mesi del 2015 il 56% (14 punti percentuali sopra la media nazionale del 42,3%), grazie ai molteplici progetti attivati nei diversi territori. Nel bolognese ad agosto 2015 la raccolta differenziata è arrivata al 51,6%, anche grazie ai primi risultati dei progetti nel capoluogo.

Più qualità, meno costi: grazie alla differenziata si risparmiano fino a 25 euro all’anno

Lo scorso anno nel territorio servito da Hera la spesa media per il servizio di igiene urbana di una famiglia media di 3 persone in una casa di 80 mq è stata di 238 euro. Grazie a una raccolta differenziata di qualità è stato stimato per il 2014 un risparmio di circa 25 euro per famiglia, pari al 10,5% della bolletta. La legge prevede, infatti, che dai costi del servizio di raccolta differenziata, che vanno a comporre le tariffe, vengano detratti sia i contributi che gestori e Comuni ricevono dal Conai (Consorzio nazionale imballaggi) sia i ricavi derivanti dalla vendita del materiale. Il Conai, che non ha fini di lucro e si occupa di avviare a effettivo recupero i rifiuti di imballaggio, si finanzia tramite i contributi delle aziende che producono imballaggi e la vendita dei materiali raccolti. In questo modo può riconoscere dei contributi economici a Comuni e gestori, utili a sostenere la raccolta differenziata. Nel 2014 i ricavi ottenuti dal Conai e dalla vendita dei materiali sono stati pari 27,8 milioni di euro, che hanno coperto il 27% dei costi dei servizi per la raccolta differenziata. Separare bene i rifiuti, quindi, fa bene all’ambiente e anche al portafoglio.

Tutti i dati sono disponibili on line nella sezione interattiva e navigabile all’indirizzo www.gruppohera.it/sulletraccedeirifiuti.

Il report cartaceo sarà in distribuzione nei prossimi giorni anche presso le stazioni ecologiche, gli urp dei comuni più grandi e i principali sportelli clienti del Gruppo.

Venier: “Ancora un passo nella crescita del recupero, che vede protagonisti i cittadini e il Gruppo”

“Siamo l’unico gestore a pubblicare un report di questo tipo in Italia, uno strumento di trasparenza verso i cittadini che si aggiunge alla rendicontazione che il Gruppo porta avanti da anni con il Bilancio di Sostenibilità – commenta Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera. “I risultati positivi sui quantitativi recuperati e sulla differenziata dimostrano l’impegno sempre maggiore del nostro Gruppo nel migliorare l’efficienza di tutta la filiera del riciclo, settore chiave della green economy. Questi risultati sono stati possibili grazie alla realizzazione sul territorio di una decina di impianti esclusivamente dedicati a queste filiere, come ad esempio i biodigestori, che recuperano la frazione organica e producono energia elettrica, e impianti di selezione a lettura ottica per i rifiuti secchi. La volontà è di ridurre sempre di più i conferimenti in discarica: siamo partiti 12 anni fa dal 49% e oggi siamo già scesi al 12,9% (la media nazionale è il 38%) ma non vogliamo fermarci e al 2019 l’obiettivo è di arrivare al 6,8%”.

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Il boom di dati rende necessari report dettagliati / Il sistema di reportistica targato ANDTEK analizza i dati presenti nella rete di comunicazione

Monaco di Baviera/Hallbergmoos, 26 aprile 2013 – La quantità di dati elaborati dalle imprese tedesche è in continuo aumento, un aumento che nel prossimo anno e mezzo dovrebbe attestarsi come minimo sul 40%. Gli esperti prevedono che il boom di dati avrà effetti considerevoli sulle reti informatiche aziendali, con conseguenze per i sistemi di analisi e di reportistica – in aggiunta a tutto ciò che riguarda sicurezza, memorie e infrastrutture di rete. ANDTEK GmbH, specialista in comunicazione unificata, mette a disposizione “AND Phone Reporting”, uno strumento per creare report in maniera facile e veloce all’interno della rete di comunicazione.

Il continuo boom di dati impone di intervenire drasticamente sui sistemi di analisi e di reportistica. Infatti, se si vuole che l’elaborazione e l’analisi di database di maggiori dimensioni portino effettivi benefici a un’azienda, è necessario renderle sistematiche e il più possibile accurate. È questa la conclusione cui è giunto uno studio rappresentativo dell’Experton Group. In questo studio, condotto in Germania, sono stati raccolti i pareri di 100 quadri di aziende operanti in diversi settori e con più di 500 dipendenti. Secondo lo studio in questione, un’azienda su due ritiene, tra le altre cose, che comunicazione unificata e comunicazione IP abbiano contribuito in maniera centrale alla crescita della mole di dati a livello globale – con tutto ciò che d’importante ne consegue per quanto riguarda i sistemi di reportistica.

Creare report in maniera facile e veloce

Prodotto dall’ANDTEK, con sede a Monaco di Baviera e specialista in comunicazione unificata, “AND Phone Reporting” è un software in grado di analizzare i dati in maniera autonoma e professionale, con utente basato su reti di comunicazione Cisco. Essendo integrato con Crystal Reports, uno degli strumenti più diffusi per la creazione di report, le possibilità di analisi offerte dal software raggiungono livelli impensabili. Ad esempio, si ha a disposizione una panoramica che illustra i dettagli della comunicazione (chi ha telefonato, quando, verso chi, per quanto tempo, quali sono stati i tempi di attesa, ecc.).

Cosa si aspettano le aziende dai report

Secondo lo studio condotto dall’Experton Group, le aziende si aspettano di poter ottenere informazioni più dettagliate sul comportamento dei propri clienti in merito a consumi e scambi d’informazioni. Si aspettano inoltre di poter fare valutazioni più accurate su fette di mercato potenzialmente appetibili, modulando di conseguenza in maniera ottimale le campagne di marketing e vendita, e abbattendo i costi grazie a logistiche ottimizzate.

Diverse modalità di visualizzazione dati

“AND Phone Reporting” soddisfa tutte queste esigenze. I risultati delle analisi possono essere visualizzati integralmente nella modalità che si preferisce (grafici, insiemi, ecc.). I modelli preesistenti già inclusi nel software, assieme alle numerosissime funzioni, permettono di elaborare in pochi minuti un report dettagliato, che riassumerà i risultati delle analisi conformemente ai criteri richiesti. I report creati con “AND Phone Reporting” vengono salvati automaticamente in formato PDF, al fine di semplificare il più possibile la riproduzione dei file.

Diverse fonti di dati per report individuali

“AND Phone Reporting” supporta diverse fonti di dati, tra cui i CDR (Call Detail Records) del Cisco Unified Communications Manager e il database del server per AND Phone Application. Grazie a queste connessioni pre-configurate, l’utente sarà in grado di creare analisi mensili, settimanali o giornaliere, le quali sono comunque generabili automaticamente a intervalli determinati.

Testo e immagine si possono scaricare da http://www.fuchs-pressedienst.de, dove è anche possibile abbonarsi ai feed RSS per ricevere ulteriori informazioni su questo tema. fp0413i04

ANDTEK GmbH, fondata nel 2000, è un’azienda specializzata in applicazioni per le comunicazioni unificate e in servizi a valore aggiunto intelligenti e fatti su misura per il cliente. Le soluzioni sviluppate e implementate da ANDTEK assistono le imprese in una vasta gamma di settori per il miglioramento dei processi di comunicazione e offrono innovative possibilità di impiego della telefonia IP come, ad esempio, per la registrazione vocale, per il servizio militare o per applicazioni di sicurezza. Le soluzioni per le comunicazioni ANDTEK, basate su tecnologia IP, sono destinate tra l’altro a imprese finanziarie, servizi pubblici, assistenza sanitaria, commercio, industria e giustizia.

Per ulteriori informazioni:

ANDTEK GmbH
Roland Russwurm
Am Söldnermoos 17
85399 Hallbergmoos
Tel.: (08 11) 95 94 96 0
Fax: (08 11) 95 94 676
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Fuchs Pressedienst und Partner, Journalisten PartG
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Cibus 2012 un successo per Fabianelli, Pasta Maltagliati e Pasta Toscana

L’impegno profuso nell’organizzazione di questo evento e gli sforzi fatti per presentare un’immagine completamente rinnovata e uno stand dal design contemporaneo sono stati ampiamente ripagati. Fabianelli, Pasta Maltagliati e Pasta Toscana hanno vissuto Cibus 2012 con entusiasmo e una folla di visitatori.

Tanti gli operatori professionisti ospitati nei 4 giorni di Cibus presso il nuovo stand realizzato per Fabianelli e i suoi brand Pasta Maltagliati e Pasta Toscana, numerosi i nuovi contatti e immancabili le conferme provenienti dai clienti fidelizzati negli anni.

Una fiera in territorio italiano che ha coinvolto soprattutto il settore export del noto pastificio toscano. Un dato che conferma le previsioni, dal momento che i 3 brand hanno già concluso accordi con le più importanti rappresentative della grande distribuzione dell’Italia centrosettentrionale.

Un’edizione che è volata via, densa di impegni e appuntamenti e che ha visto i prodotti di qualità emergere e trovare ampi consensi di pubblico. Tra gli operatori, sia italiani che esteri, si è potuta notare una marcata attenzione alla provenienza e ai metodi di lavorazione delle materie prime a tutela dell’autenticità e genuinità degli alimenti e dei benefici che essi possono portare sulle nostre tavole.

“A dispetto della crisi complessiva a livello internazionale il Made in Italy nel settore agroalimentare continua a dare delle grosse soddisfazioni e a generare trend positivi soprattutto laddove si opera con innovazione a tutela della naturalezza dei sapori“.

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