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Le polizze auto di Cagliari sono le più care della Sardegna

Vivere nella provincia di Cagliari, per gli automobilisti, non è senz’altro un buon affare da un punto di vista di costi con cui coprire le polizze auto. Infatti l’area del capoluogo di regione sardo si è rivelata la più cara di tutta l’isola, con premi ben superiori alle altre sette province. Questo è quanto emerso dal focus sulla RC auto in Sardegna realizzato da Facile.it (www.facile.it), sito leader nella comparazione di polizze assicurative e prodotti finanziari.

Per ciascuna delle otto province sarde, Facile.it ha confrontato le tariffe riservate a tre profili di automobilista*.

Per tutte e tre le classi di merito esaminate, i premi più alti si concentrano, come detto, nella provincia di Cagliari. Per i neopatentati, ad esempio, che per la prima volta si trovano a dover pagare il premio per la loro automobile trovandosi in quattordicesima classe di merito, la media è di 1.521 euro l’anno. In ogni caso, in nessuna delle otto province si sono rilevati costi per i giovani al di sotto dei 1.000 euro; a registrare il premio più basso è stata la provincia di Oristano con 1.110 euro.

Guardando al secondo profilo preso in analisi da Facile.it, Cagliari rimane la provincia più cara di tutte e per una polizza in quarta classe di merito si richiedono mediamente 380 euro. In questo caso, però, le differenze di prezzo con la provincia più economica sono più ridotte, visto che a Oristano servono 247 euro. A rimanere sotto i 300 euro, sono anche le province di Ogliastra (282 euro) e Nuoro (289 euro).

Infine, se si parla di automobilisti virtuosi che si sono conquistati con la loro diligenza la prima classe di merito, ancora una volta, sul podio dei costi più alti troviamo Cagliari con premi medi annui di 370 euro. Chi beneficia dei migliori prezzi della Sardegna sono nuovamente i cittadini della provincia di Oristano a cui bastano 238 euro.

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A La Spezia i prezzi medi delle polizze auto superano quelli delle altre province

La provincia della Liguria dove pagare la polizza comporta un maggior peso per le tasche dei cittadini è La Spezia; qui il costo dei premi RC auto arriva a essere di oltre 200 euro superiore a quello delle province che vantano le migliori tariffe della regione, come Imperia. Questo è quanto emerso dal focus sulla RC auto in Liguria realizzato da Facile.it (www.facile.it), sito leader nella comparazione di polizze assicurative e prodotti finanziari.

Per ciascuna delle quattro province liguri, Facile.it ha confrontato le tariffe riservate a tre profili di automobilista*.

Per tutte e tre le classi di merito esaminate, i premi più alti si concentrano nella provincia di La Spezia. Per i neopatentati, ad esempio, che per la prima volta si trovano a dover pagare il premio per la loro automobile trovandosi in quattordicesima classe di merito, la media è di 1.372 euro l’anno. In ogni caso, in nessuna delle quattro province si sono rilevati costi per i giovani al di sotto dei 1.000 euro e a registrare il premio più basso è stata la provincia di Savona con 1.076 euro.

Guardando al secondo profilo preso in analisi da Facile.it, La Spezia, come anticipato, è sempre la provincia più cara di tutte e per una polizza in quarta classe di merito si richiedono mediamente 504 euro. Qui la forbice di prezzo tra il premio massimo e quello minimo è decisamente ampia e supera i 200 euro, visto che a Imperia si è registrata una media di 287 euro all’anno, la più bassa della Liguria.

Infine, se si parla di automobilisti virtuosi che si sono conquistati con la loro diligenza la prima classe di merito, ancora una volta, sul podio dei costi più onerosi troviamo La Spezia con premi medi annui di 486 euro. Chi beneficia dei migliori prezzi della Liguria sono nuovamente i cittadini della provincia di Imperia che, con una media di 274 euro, sono gli unici nella regione a non dover sborsare cifre oltre la soglia dei 300 euro.

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Le polizze auto di Siena sono le più economiche della Toscana

Per un giovane neopatentato toscano che comincia la sua scalata alle classi di merito per l’assicurazione auto, risiedere a Siena piuttosto che a Massa Carrara comporta una differenza di prezzo della sua polizza di oltre il 50%. Nella regione, infatti, risulta piuttosto ampia la forbice dei prezzi per l’RC auto che si registra nelle dieci province. Questo è quanto emerso dal focus sulla RC auto in Toscana realizzato da Facile.it (www.facile.it), sito leader nella comparazione di polizze assicurative e prodotti finanziari.

Per ciascuna delle dieci province toscane, Facile.it ha confrontato le tariffe riservate a tre profili di automobilista*.

Per tutte e tre le classi di merito esaminate i premi più alti si concentrano tra le province di Massa Carrara, Prato e Pistoia. Per i neopatentati di Massa, ad esempio, il premio medio è di 2.095 euro l’anno, oltre il doppio di quello che i giovani sono chiamati a corrispondere a Siena per assicurare la loro auto (959 euro). Il premio della città del Palio è davvero esiguo rispetto alla media regionale e lo stacco dal secondo in classifica, ossia i 1.182 euro di Grosseto, ammonta a più di 200 euro. Sopra la soglia dei 2.000 euro sono anche i premi in quattordicesima classe delle province di Pistoia e Prato.

Guardando al secondo profilo preso in analisi da Facile.it, Prato e Massa Carrara sono nuovamente sul podio delle province più care (rispettivamente 560 e 526 euro in media). Siena si conferma la provincia più economica e offre una media di polizze auto pari a 267 euro; segue Arezzo con premi medi annui di 310 euro.

Se si parla di automobilisti virtuosi che si sono conquistati con la loro diligenza la prima classe di merito, Prato è la provincia con i premi più elevati della Toscana (588 euro annui), mentre sul podio della convenienza troviamo nuovamente Siena con una media di 248 euro, seguita da Arezzo e Grosseto dove le polizze si fermano a 298 euro.

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A Torino premi superiori alla media regionale in tutte le classi di merito

Per un giovane neopatentato del Piemonte che vuole cominciare la sua scalata alle classi di merito per l’assicurazione auto, la provincia in cui risiede può portarlo a un risparmio sul premio che supera i 550 euro. Nella regione, infatti, che pure vanta prezzi medi più bassi di molte altre zone d’Italia, risulta piuttosto ampia la forbice dei prezzi per l’RC auto che si registra nelle otto province. Questo è quanto emerso dal focus sulla RC auto in Piemonte realizzato da Facile.it (www.facile.it), sito leader nella comparazione di polizze assicurative e prodotti finanziari.

Per ciascuna delle otto province piemontesi, Facile.it ha confrontato le tariffe riservate a tre profili di automobilista*.

Per tutte e tre le classi di merito esaminate i premi più alti si concentrano nella provincia di Torino. Per i neopatentati del capoluogo, ad esempio, il premio medio è di 1.469 euro l’anno, esattamente 555 euro meno della media più bassa della regione che si è registrata a Cuneo (914 euro annui). Anche nella provincia di Asti i neopatentati non possono certo lamentarsi, pagando un premio medio annuo di 918 euro. Nella classifica delle province più care Novara è sempre seconda a Torino: per l’ultima classe di merito la media provinciale è di 987 euro.

Guardando al secondo profilo preso in analisi da Facile.it, Torino e Novara sono nuovamente sul podio delle province più care (rispettivamente 395 e 287 euro in media), ma insieme a Novara arriva al secondo posto Alessandria con la stessa media. A premiare le donne automobiliste in quarta classe con le polizze più economiche della regione è la provincia di Vercelli che garantisce un premio medio di 228 euro.

Se si parla di automobilisti virtuosi che si sono conquistati con la loro diligenza la prima classe di merito, Torino si conferma la provincia più cara con premi che richiedono in media 377 euro all’anno. Novara è nuovamente sul secondo gradino del podio con polizze da 246 euro. A far risparmiare gli automobilisti più attenti sono le province di Cuneo (176 euro), Asti (194 euro) e Vercelli (199).

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I neopatentati milanesi sono i più penalizzati della Lombardia

Per un giovane neopatentato della Lombardia che vuole cominciare la sua scalata alle classi di merito per l’assicurazione auto, la provincia in cui risiede può portarlo a un risparmio sul premio che tocca quasi i 250 euro. Nella regione, infatti, che pure vanta prezzi medi più bassi di molte altre zone d’Italia, risulta piuttosto ampia la forbice dei prezzi per l’RC auto che si registra nelle dodici province. Questo è quanto emerso dal focus sulla RC auto in Lombardia realizzato da Facile.it (www.facile.it), sito leader nella comparazione di polizze assicurative e prodotti finanziari.

Per ciascuna delle dodici province lombarde, Facile.it ha confrontato le tariffe riservate a tre profili di automobilista*.

Per i più virtuosi, ossia quelli che si trovano nella prima classe di merito, i premi più alti si concentrano nella provincia di Milano, dove si registra una media di 279 euro. A poca distanza segue Brescia, con un premio medio di 260 euro. Sono i residenti nella provincia di Sondrio quelli che possono reputarsi i più fortunati di tutta la Lombardia, visto che la loro polizza costa mediamente 198 euro.

Guardando al secondo profilo preso in analisi da Facile.it, Milano è nuovamente sul podio delle province più care (291 euro in media), ma risulta seconda a Como dove il premio medio arriva a 305 euro. Le più fortunate (visto che il secondo profilo analizza la situazione di automobiliste donne) sono ancora una volta a Sondrio, la provincia con il premio medio più leggero che ammonta mediamente a 218 euro. Tra le più basse, anche le polizze del mantovano che hanno una media di 230 euro.

Se si parla di giovani che si affacciano al mondo delle polizze auto non si possono di certo reputare fortunati quelli che vivono nel Milanese, visto che si trovano a pagare il premio più alto della regione (1.140 euro). Ma il distacco della provincia di Monza-Brianza, la seconda più cara per i neopatentati, è davvero esiguo ed è di solo un euro, visto che il premio medio è risultato essere di 1.139 euro. Vivendo nella provincia di Lecco, i giovani riescono a risparmiare quasi 250 euro sulla loro polizza e pagano il premio per la quattordicesima classe più basso della Lombardia (893 euro). La seconda in ordine di risparmio è la provincia di Cremona, ma lo stacco dal record di Lecco è notevole visto che il premio medio registrato è di 959 euro.

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Rc auto: Puglia e Campania sono le regioni dove si richiedono i premi più alti

Quando si parla di RC auto, si sa, il Sud è la parte del nostro Paese in cui i premi sono più alti, ma anche all’interno del Mezzogiorno le differenze tra città e città sono sensibili, persino se si prende in esame lo stesso profilo di automobilista. Per i più virtuosi, per esempio, vivere a Taranto piuttosto che a Enna significherebbe dover pagare un premio RC auto più che doppio. Questo quanto emerso dal focus sulla RC auto nel Sud Italia realizzato da Facile.it (www.facile.it), sito leader nella comparazione di polizze assicurative e prodotti finanziari, che ha evidenziato come Puglia e Campania siano le regioni con i premi RC auto più alti del Paese.

Le cinque regioni di riferimento per lo studio sul Mezzogiorno condotto dal comparatore sono state: Puglia, Calabria, Campania, Basilicata e Sicilia. Per ciascuna di esse Facile.it ha confrontato le tariffe riservate a tre profili di automobilista* e registrando le variazioni di prezzo nelle diverse province.

Nel Mezzogiorno il costo inferiore per gli automobilisti virtuosi (vale a dire quelli in prima classe di merito) è stato registrato ad Enna (290 euro) a Taranto quello maggiore (714 euro). È pugliese anche la provincia che conquista il secondo posto nella classifica delle più care per questo profilo di automobilisti, Foggia,  dove il premio arriva a 684 euro.

Quando si parla di giovani, invece, è in Campania che l’Osservatorio ha rilevato le tariffe più care con Caserta addirittura in cima alla classifica nazionale per i premi più alti legati alla quattordicesima classe, con una media di 3.061 euro. A poca distanza, troviamo le polizze per i neopatentati di Napoli, dove bisogna corrispondere 2.998 euro. Possono, invece, sentirsi privilegiati i giovani di Matera, provincia in cui si registrano i premi più bassi del Sud, fermi a 1.325 euro. A seguire ecco ancora una volta Enna, una delle province più economiche di tutto il Meridione, con 1.387 euro.

RC auto in Puglia

I neopatentati di Lecce saranno felici di sapere che possono considerarsi i più fortunati della regione: per loro i premi RC auto sono risultati i più bassi in Puglia, fermandosi a una media di 2.178 euro all’anno. A seguire troviamo le polizze in quattordicesima classe della provincia di Barletta-Andria-Trani in cui si pagano 2.271 euro. Nelle altre quattro province pugliesi i premi arrivano a 2.656 euro. Anche per il secondo tipo di profilo Lecce si è rivelata la provincia più economica del Tacco d’Italia con un premio medio di 518 euro all’anno; mentre la più cara è risultata Bari, dove si raggiungono i 752 euro. Guardando al profilo più virtuoso, Lecce cede il primato della convenienza a Brindisi (502 euro), mentre Taranto si rivela la più salata per i conti in prima classe con un premio annuo di 713 euro.

RC auto in Calabria

In Calabria, per tutti e tre i profili che Facile.it ha analizzato, la provincia in assoluto meno cara è Cosenza. I giovani cosentini entrano nel mondo RC auto con un premio medio annuo di 2.055 euro, senz’altro invidiati dai corregionali di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia che invece devono sborsare 2.378 euro. Minore, seppur consistente, la differenza tra chi paga meno e chi più nel secondo profilo preso in esame: 394 euro a Cosenza e 668 a Vibo Valentia. Anche i più virtuosi vedono oscillare i loro premi all’interno della Regione tra la provincia più cara (Crotone, 646 euro) e quella più economica (Cosenza, 368 euro).

RC auto in Campania

Alla Campania spetta la maglia nera per i costi RC auto. Dall’Osservatorio di Facile.it è emerso che, per quanto riguarda la categoria dei neopatentati, le province più care d’Italia si concentrano nella regione con un primo posto nazionale per Caserta (3.061 euro annui) e un secondo posto per Napoli (2.998 euro). Come Cosenza per la Calabria, anche in Campania un’unica provincia è risultata essere la più economica per tutti e tre i profili presi in esame nello studio: Benevento. I neopatentati di quest’area si trovano a pagare oltre 900 euro in meno dei giovani casertani, arrivando a un premio di 2.137 euro. Per quanto riguarda il profilo degli automobilisti che pagano la polizza della prima classe di merito, a Benevento i premi si fermano a 418 euro, ma arrivano a 679 se ci spostiamo a Salerno, la provincia più cara della regione per i più meritevoli. Per il secondo profilo, come detto, Benevento rimane la migliore con 437 euro di media annuale, laddove all’opposto troviamo ancora Salerno dove si paga il premio più alto di 770 euro.

RC auto in Basilicata

Nella regione di Matera e Potenza, la prima risulta essere la provincia più economica in assoluto, su tutti e tre i profili che Facile.it ha osservato. Le differenze di prezzo sono consistenti soprattutto per il profilo dei neopatentati che a Matera hanno bisogno soltanto di 1.325 euro per pagare il loro premio annuo, mentre a Potenza devono mettere sul piatto ben 2.075 euro. Più contenute le differenze degli altri due profili (vedi tabella).

RC auto in Sicilia

La differenza dei premi medi annui tra i neopatentati agrigentini e quelli di Enna è decisamente rilevante: 2.535 euro contro 1.387 euro, oltre 1.000 euro di distacco tra la prima e l’ultima provincia siciliana nella classifica dei premi più cari. Anche in Sicilia una sola provincia risulta essere la più economica per i tre profili ed è appunto Enna, dove anche chi è in quarta classe (vedi secondo profilo analizzato) paga i premi più bassi dell’Isola, ovvero 302 euro l’anno. Al primo posto per i prezzi più alti di questo profilo c’è Messina con 542 euro. La città dello Stretto è la più cara anche per gli automobilisti più diligenti che devono sborsare una media di 519 euro l’anno contro i soli 290 di Enna.

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Rc auto, segnali contrastanti: migliori condizioni per i neopatentati, ma aumenti per i virtuosi

Prezzi dell’assicurazione auto sensibilmente più bassi per i neopatentati, per i più virtuosi condizioni migliorate a Sud ma non in tutto il Nord, dove chi è in prima classe di merito si trova a pagare anche il 6,1% in più rispetto ad un anno fa. Queste alcune delle più significative risultanze emerse dal focus annuale sulla RC auto realizzato da Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni-auto.html), sito leader nella comparazione di polizze assicurative e prodotti finanziari.

Il portale ha confrontato le tariffe riservate a tre profili di automobilista* e ne ha registrato le variazioni di prezzo, rispetto a maggio 2013, in otto delle principali città italiane (Milano, Torino, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo).

«A seguito del calo del numero di sinistri sul territorio nazionale – afferma Mauro Giacobbe, Amministratore Delegato di www.facile.iti premi RC auto continuano a ridursi, anche se in maniera non uniforme in tutte le Regioni e classi di merito. La contrazione maggiore avviene lì dove, nel 2013, si erano registrati i premi più elevati; parallelamente, i prezzi tendono alla stabilità dove si spendeva già di meno ed è il profilo in prima classe di merito a subire i rincari più significativi in alcune aree.».

Sono i neopatentati, che pure continuano a pagare più di tutti gli altri automobilisti, a sorridere di più: è l’ultima classe di merito ad avere visto, nel corso di questi dodici mesi, le contrazioni più significative dei prezzi. Calano i loro premi in ogni città italiana analizzata, con picchi a Firenze (-30,9%), Roma (-25,8%) e Bologna (-23,7%). Meno drastici i cambiamenti nelle città del Sud, in cui ci si limita a registrare un -5,2% a Napoli e un -11,7% a Palermo.

Di contro, guardando al profilo più virtuoso (automobilista in prima classe di merito e nessun sinistro denunciato negli ultimi 5 anni) i cali maggiori si registrano nelle città del Sud Italia, vale a dire lì dove erano ai livelli più alti: i premi a Napoli, ad esempio, calano del 19,7%, mentre a Palermo del 12,7%; riduzioni sensibili anche a Firenze (-9%) e a Roma (-6,8%). I premi salgono, invece, solo in alcune delle città del Nord analizzate, con picchi a Verona (+6,1%).

Per quanto riguarda i premi riservati al secondo profilo preso in esame dal Focus (automobiliste che si trovano in quarta classe di merito), la forchetta delle oscillazioni resta elevata: il calo maggiore si registra, anche in questo caso, nella città di Napoli (che è anche quella in cui il premio da pagare rimane più elevato, 647 euro), in cui si vedono i prezzi scendere del 17,1%. Di contro, i costi dell’RC auto salgono di più a Torino, dove il profilo 2 vede in un anno aumentare i premi del 9,4%. Sostanziale stabilità a Bologna (+0,9%) e a Firenze (-0,7%).

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RC auto: la crisi spinge in alto il ricorso alle coperture aggiuntive. Le richiede il 56% degli automobilisti

In tempi di crisi la cautela non è mai troppa: sarà per questo che il 56% degli italiani alle prese con il rinnovo RC auto sceglie di richiedere una copertura aggiuntiva. A dirlo è il portale Facile.it (www.facile.it) che, analizzando un campione di oltre 1.000.000 di preventivi assicurativi arrivati negli ultimi due mesi, ha rivelato come sia ormai una consuetudine aggiungere alla polizza base ulteriori garanzie.

«Mentre la RCA (la polizza assicurativa base) è obbligatoria per legge – spiega Mauro Giacobbe, Amministratore Delegato di Facile.itciò non vale per tutte le garanzie accessorie, che assicurano il guidatore ed il veicolo in un più alto numero di situazioni. Anziché puntare al risparmio, il trend emergente sembra quello della prudenza: si spende una modica cifra oggi per evitare complicazioni domani.»

Ma quali sono le coperture più richieste dagli italiani? È l’infortunio al conducente la garanzia accessoria più ricorrente (47,4%): pochi sanno che la normale RC auto non tutela l’assicurato alla guida del veicolo responsabile del sinistro, ma si limita a coprire i danni causati a persone o altri mezzi. A seguire troviamo l’assistenza stradale, richiesta dal 41,1% del campione censito: con un parco macchine sempre più vecchio, il rischio di rimanere bloccati mentre si viaggia è in aumento, da qui l’esigenza di prevenire, evitando la spesa per il recupero del veicolo in caso di fermo.

Sarà che i prezzi dell’assicurazione auto subiscono variazioni notevoli in base alla regione di residenza, ma anche la propensione alla prudenza mostra lo stesso andamento: le regioni in cui è più alta la percentuale di automobilisti che richiede almeno una copertura aggiuntiva sono quelle del Nord Italia. A guidare la classifica è la Lombardia, regione in cui ben il 72% degli automobilisti sceglie di integrare la propria RC auto; a seguire, Trentino Alto Adige (66%) e Liguria (61%). Tutta la coda della classifica, invece, è occupata dalle regioni del Sud: Puglia, Calabria (15%) e Campania (16%) rivelano un minore interesse dei cittadini del meridione a far aumentare il prezzo della polizza con garanzie aggiuntive.

Interessante notare, invece, che le differenze di comportamento tra uomini e donne, stavolta, sono davvero minime: nel dettaglio, però, le donne si mostrano più interessate alla copertura in caso di infortunio al conducente (la richiedono il 48,4% delle donne, contro il 46,7% degli uomini) e all’assistenza stradale (42,1%, contro il 40,6% del campione maschile).

Per quanto riguarda le categorie professionali sono i dirigenti, gli agenti di commercio e gli imprenditori  quelli che scelgono in misura più alta di aggiungere coperture alla RCA – forse perché passano più tempo al volante o perché hanno redditi mediamente più alti – mentre gli appartenenti alle forze armate sono il fanalino di coda, battendo persino pensionati e disoccupati.

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Rc auto in aumento per oltre 110.000 automobilisti veneti

Se il decreto “Destinazione Italia” ha messo in cantiere una serie di iniziative volte a ridurre i premi assicurativi, per molti automobilisti del Veneto l’anno nuovo si apre all’insegna dei rincari: secondo le rilevazioni del portale Facile.it (www.facile.it) circa 113.000 cittadini veneti, vale a dire il 3,9% degli assicurati della regione, essendo stati ritenuti responsabili di un sinistro avvenuto nel corso dell’ultimo anno, dovranno pagare un premio assicurativo più elevato.

Tra le regioni italiane il Veneto si è classificato all’undicesimo posto nella graduatoria per numero di automobilisti che vedranno peggiorare la propria classe di merito: un buon posizionamento, questo, che tuttavia non esenta molti cittadini dai rincari. Andando a scorrere i dati nel dettaglio, la provincia in cui gli assicurati hanno denunciato con maggiore frequenza incidenti con colpa è stata quella di Padova (4,08%), seguita a breve distanza da Treviso e Verona (entrambe con il 4,05%). Decisamente più virtuosi gli assicurati residenti nella provincia di Rovigo dove la media si ferma al 2,92%.

Una curiosità che riguarda l’aspetto sociale di questa indagine è rappresentata dalla professione di chi ha denunciato: nel 2013 in Veneto a dichiarare un numero maggiore di incidenti con colpa sono stati agenti di commercio e rappresentanti (6,08%); i più diligenti sono risultati essere gli insegnanti veneti: tra loro solo il 2,20% vedrà peggiorare la propria classe di merito.

Ecco di seguito le sette province venete con le rispettive percentuali di automobilisti che, in seguito a incidenti con attribuzione di colpa a proprio carico, subiranno un aumento della polizza:

 

Padova

4,08%

Treviso

4,05%

Verona

4,05%

Vicenza

3,99%

Belluno

3,43%

Venezia

2,99%

Rovigo

2,92%

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Rc auto in aumento per oltre 2.000 piemontesi

Se il decreto “Destinazione Italia” ha messo in cantiere una serie di iniziative volte a ridurre i premi assicurativi degli automobilisti, per molti piemontesi l’anno nuovo si apre all’insegna dei rincari: secondo le rilevazioni del portale Facile.it (www.facile.it) più di 2.000 automobilisti piemontesi, vale a dire il 4,09% degli assicurati della regione, essendo stati ritenuti responsabili di un sinistro avvenuto nel corso dell’ultimo anno, dovranno pagare un premio assicurativo più elevato.

Tra le regioni italiane il Piemonte si è classificato al sesto posto nella graduatoria per numero di automobilisti che vedranno peggiorare la propria classe di merito. Andando a scorrere i dati nel dettaglio, le province in cui gli assicurati hanno denunciato con maggiore frequenza incidenti con colpa sono state quella di Asti (4,51%), quella di Torino (4,25%) e quella di Biella (4,22%). Sopra la media regionale anche Cuneo, dove hanno denunciato di aver causato un incidente con colpa il 4,14% degli automobilisti.

Decisamente più virtuosi gli assicurati residenti nelle province di Novara, Alessandria, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola. In queste province peggioreranno classe di merito, rispettivamente, il 3,6%, il 3,47%, il 3,14% e il 3,06%.

Una curiosità che riguarda l’aspetto sociale di questa indagine è rappresentata dalla professione: nel 2013 in Piemonte a dichiarare un numero maggiore di sinistri con colpa sono stati gli imprenditori (5,95%), seguiti da pensionati (5,90%) e liberi professionisti (5,74%). I più diligenti risultano essere i dirigenti e i funzionari (2,99%) e gli appartenenti alle forze dell’ordine (2,22%).

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RC auto in aumento per quasi 1.200.000 italiani

Se il decreto “Destinazione Italia” ha messo in cantiere una serie di iniziative volte a ridurre i premi assicurativi degli automobilisti, per molti italiani l’anno nuovo si apre all’insegna dei rincari: secondo le rilevazioni del portale Facile.it (www.facile.it) saranno quasi 1.200.000 gli italiani che, responsabili di un incidente nel corso dell’ultimo anno, dovranno pagare un premio assicurativo più elevato.

Il sito, che ha analizzato oltre 500.000 preventivi effettuati negli ultimi 30 giorni, rispetto allo scorso anno ha rilevato un nuovo calo del numero di italiani penalizzati per aver causato un sinistro: in percentuale, questi guidatori rappresentano solo il 3,67% del totale degli utenti alle prese con il rinnovo. In termini assoluti, spiega Mauro Giacobbe, Responsabile Business Unit assicurazioni di Facile.it, «questa contrazione non è dovuta all’aumento di italiani “virtuosi”, quanto piuttosto alla riduzione tanto del parco auto circolante quanto dei chilometri percorsi in un anno dagli automobilisti.»

Non tutta l’Italia, ad ogni modo, ha avuto le stesse variazioni: si conferma la prassi che vede il maggior numero di denunce in quelle regioni in cui i premi assicurativi sono più bassi: nel dettaglio, la Toscana perde lo scettro di regina dei sinistri denunciati (è stata in prima posizione per quattro anni di fila) e viene superata dall’Umbria, in cui la percentuale di automobilisti che ha dichiarato di aver causato un incidente nel 2013 arriva al 5,11%, in forte aumento rispetto allo scorso anno (era quartultima tra le 20 regioni); la Toscana è seconda (4,85%), mentre la Regione Lazio è terza (4,75%). Fanalino di coda il Molise (2,25%), seguito da Friuli Venezia Giulia (2,97%) e Basilicata (3,21%).

Interessante è notare le differenze anche a livello socio-demografico: più maldestre o più oneste che siano, le donne denunciano sinistri con colpa in misura maggiore rispetto agli uomini. Dai dati di www.facile.it emerge come la percentuale di uomini che cambieranno classe di merito si fermi al 3,35%, mentre tra le donne questa salga fino al 4,34%.

Per quanto riguarda la categoria professionale dichiarata, invece, sono i liberi professionisti a chiedere più spesso l’intervento della compagnia assicuratrice e ad essere penalizzati con il cambio di classe di merito: tra di loro la percentuale sale addirittura al 5,42%. Li seguono a ruota i medici e gli infermieri, anch’essi con una percentuale superiore al 5%; i più prudenti sono (e sarebbe clamoroso il contrario) i vigili urbani e gli appartenenti alle forze armate: tutori dell’ordine e delle strade, sono quelli che cambieranno in percentuale minore la loro classe di merito.

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Rc auto, segnali contrastanti: si abbassano i premi al Sud Italia, ma si alzano quelli per i guidatori virtuosi

Bene Napoli e Palermo, male a Roma e Firenze. Situazione stabile per i neopatentati, mentre chi è in prima classe di merito si trova a pagare fino all’11,7% in più rispetto a tre mesi fa. Questi, in sintesi, i risultati emersi nel Focus trimestrale sulla RC auto realizzato da Facile.it, il sito leader nella comparazione di polizze assicurative e prodotti finanziari, che ha messo a confronto le tariffe riservate a tre profili di automobilista* e ne ha registrato le variazioni di prezzo, da maggio a settembre 2013, in otto delle principali città italiane (Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Verona).
«Nell’ultimo trimestre – afferma Mauro Giacobbe, Responsabile Business Unit assicurazioni di www.facile.it – i premi RC auto sono tornati a subire oscillazioni più elevate rispetto a quanto non sia accaduto nei mesi precedenti, ed è proprio il profilo in prima classe di merito a subire i rincari maggiori. Continua intanto il calo già iniziato a maggio dei premi assicurativi al Sud e gli aumenti registrati a Palermo in passato vengono annullati dalle riduzioni di questo trimestre.».
È proprio il profilo più virtuoso – quello in prima classe di merito – a registrare gli aumenti maggiori: se i prezzi scendono laddove erano ai livelli più alti (Napoli -10,6% e Palermo -10,4%), salgono in quasi tutte le altre città considerate, con picchi a Roma (+11,7%). Incrementi notevoli nei capoluoghi settentrionali presi a campione dove, al profilo di automobilista migliore, sono stati imposti aumenti tariffari che vanno dal +2,0% di Bologna al +7,1% di Milano; unica eccezione Torino dove il premio è sceso dell’ 1,8%.
Per quanto riguarda i premi riservati al secondo profilo preso in esame dal Focus (automobiliste in quarta classe), Facile.it ha rilevato oscillazioni ancora più ampie. Si va dal -11,2% di Napoli (calo più significativo di tutta la rilevazione) al +12,2% di Firenze, mentre la variazione rimane contenuta a Verona (-0,7%) e a Bologna (-1,1%).
Rimangono pressoché invariati i premi riservati ai giovani e ai neopatentati: solo a Napoli si registra un -5,2% rispetto a maggio scorso, mentre l’aumento massimo si limita all’1,1% di Palermo.
Dal Focus di Facile.it (la cui infografica è disponibile al link: http://www.facile.it/infografica/premi-rc-auto-segnali-contrastanti.html) emerge come si ricorra spesso alla richiesta di coperture aggiuntive per la propria auto.
Nel dettaglio, dopo un trimestre in cui accadeva il contrario scende il ricorso alla copertura aggiuntiva dell’assistenza stradale (era del 48,67% tre mesi fa, adesso è del 43,01%) e sale ancora quella contro gli infortuni al conducente (dal 42,34% al 48,74%). Si riducono le altre richieste di copertura accessoria: quella per furto ed incendio, più adatta ad auto nuove, cala ancora e arriva al 15,72%; la tutela legale passa dal 33,68% al 27,53%, quella contro gli atti vandalici si dimezza e arriva al 6,48%.

* Il Focus Facile.it ha preso in esame i prezzi disponibili sul mercato il 10/09/2013 e il 27/05/2013 per i seguenti profili:

1) Uomo/40 anni/Diplomato/Sposato/Guida una Ford Focus 1.6 Diesel/Prima classe di merito/Nessun sinistro denunciato negli ultimi 5 anni.
2) Donna/35 anni/Diplomata/Sposata/Guida una Opel Corsa 1.4 Benzina/Quarta classe di merito/Nessun sinistro denunciato negli ultimi 5 anni.
3) Uomo/19 anni/Studente/Single/Guida una Fiat Punto 1.3 Diesel/Neopatentato quattordicesima classe di merito/prima assicurazione.

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Prezzi RC auto: nell’ultimo trimestre aumenti superiori all’11%

A Palermo i premi RC auto sono cresciuti fino all’11,4%, a Torino si sono ridotti anche del 13,8%, Napoli fa registrare diminuzioni che arrivano all’8,5%; poco cambia per i neopatentati e, in generale, per i giovani automobilisti italiani. Questi, in estrema sintesi, i risultati del Focus trimestrale sui costi RC auto condotto da Facile.it, sito leader nella comparazione di polizze, che ha preso in esame alcuni profili di automobilista* in 8 delle principali città italiane (Milano, Torino, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo) confrontando le tariffe in vigore a maggio con quelle di febbraio 2013.

«Nell’ultimo trimestre – afferma Mauro Giacobbe, Responsabile business unit assicurazioni di www.facile.iti premi RC auto si sono mossi con due velocità. In linea generale le variazioni sono state molto più contenute rispetto alla rilevazione precedente, ma evidenziamo da un lato l’inizio di una rimodulazione al ribasso delle tariffe in vigore a Napoli e, dall’altro, un forte aumento per i profili più virtuosi a Palermo».

L’indagine di Facile.it registra una sostanziale immobilità dei premi riservati al profilo 3, quello di giovani e neopatentati: solo Roma fa segnare un +2,5% nelle tariffe dedicate a questa tipologia di automobilista che, nelle altre città campione, o non ha subito alcuna variazione nel miglior premio disponibile o un ribasso di appena lo 0,3%.

Le compagnie, invece, hanno imposto variazioni radicali (in positivo o in negativo in base alla città) sia al profilo maschile sia a quello femminile. Nei capoluoghi settentrionali presi a campione, al profilo maschile (profilo 1) sono stati riservati sconti tariffari in percentuali comprese fra il 3,3% di Bologna ed il 5% di Verona, con riduzioni del 4,9% a Milano. D’altro canto, e nonostante si tratti di una categoria virtuosa, i costi della copertura RC auto sono aumentati per loro del 4,2% a Firenze e addirittura dell’11,4% a Palermo. Unica eccezione nel meridione è Napoli, dove il miglior premio disponibile a maggio è inferiore dell’8,4% rispetto a quello acquistabile a febbraio.

Per quanto riguarda i premi riservati alle automobiliste che rientrano nel profilo campione (profilo 2), Facile.it ha rilevato oscillazioni ancora più ampie. Milano e Verona non hanno registrato alcuna variazione nel miglior prezzo disponibile, mentre lo stesso è diminuito a Firenze (-2,6%), Napoli (-8,5%) e Torino (-13,8%) ed aumentato a Roma (+1,6%) e, ancora una volta, a Palermo (+8,5%).

Dal Focus di Facile.it (la cui infografica riassuntiva è disponibile a questo indirizzo: http://www.facile.it/infografica/premi-rc-auto-a-due-velocita.html) emerge come la cresciuta età media del parco auto italiano influenzi la scelta di ricorrere o meno a coperture aggiuntive.  Quella su furto e incendio, chiaramente più adatta ad auto nuove, arriva quasi a dimezzarsi passando dal 21,18% di febbraio al 12,86% di maggio; quella sull’assistenza stradale, più comune fra i veicoli circolanti da diverso tempo, continua a crescere e viene richiesto oggi da quasi il 49% degli automobilisti che vogliono completare la loro polizza auto con una copertura aggiuntiva.

* Il Focus Facile.it ha preso in esame i prezzi disponibili sul mercato il 27/05/2013 e il 27/02/2013 per i seguenti profili:

1) Uomo/40 anni/Diplomato/Sposato/Guida una Ford Focus 1.6 Diesel/Prima classe di merito/Nessun sinistro denunciato negli ultimi 5 anni.

2) Donna/35 anni/Diplomata/Sposata/Guida una Opel Corsa 1.4 Benzina/Quarta classe di merito/Nessun sinistro denunciato negli ultimi 5 anni.

3) Uomo/19 anni/Studente/Single/Guida una Fiat Punto 1.3 Diesel/Neopatentato quattordicesima classe di merito/prima assicurazione.

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Italiani? Poco soddisfatti dall’assicurazione

Infografica Assicurazioni onlineIl sito Assicurazioneonline.com sulla base di uno studio di Segugio.it ha rappresentato con un’Infografica il livello di soddisfazione degli italiani rispetto alla loro RC Auto.

Insoddisfatti. Così, si definiscono gli italiani rispetto al servizio offerto dalla loro Compagnia di assicurazioni. 

Il quadro piuttosto desolante emerge dall’ultima indagine svolta da Segugio.it, che ha intervistato oltre 3 milioni di utenti sulla soddisfazione della propria Compagnia assicuratrice.

Ne è emerso che ben il 73,4% degli interpellati si ritiene poco o nulla soddisfatto del servizio ricevuto. Fra questi, il 20,1% si è dichiarato per nulla soddisfatto e, perciò, ha cambiato Compagnia. Il 53,3% ne sta valutando l’opportunità non solo in quanto poco soddisfatto dell’attuale, ma anche perché dubita sui livelli dei servizi che ha ricevuto. Infine, solo il rimanente 26,6% si definisce soddisfatto.

La maggior parte degli italiani quindi è alla ricerca di una nuova Compagnia assicurativa che sia non solo in grado di far risparmiare, ma che offra un miglior rapporto qualità/prezzo. Inutile dire che la ricerca parte proprio dal web, in particolare dai comparatori di assicurazioni online. Strumenti efficaci e sempre più utilizzati – complici anche le novità normative sull’abolizione del tacito rinnovo e del beneficio online – che, in pochi click, consentono di paragonare e valutare una pluralità di preventivi.

Una nota di folklore anche sulla distribuzione di soddisfazione e insoddisfazione lungo la penisola: al Sud, una percentuale di scontenti del 32,9% si attesta superiormente alla media nazionale; mentre al Nord, i soddisfatti sono al 30,5%, ben al di sopra della media nazionale del 26,6%.

L’Osservatorio assicurazioni auto di Segugio.it, con la sua consueta attività di raccolta e rielaborazione dati, conferma la convenienza nell’affidarsi ai comparatori online: il risparmio mediopotenziale mensile è di 295 € con il picco di 417€ al Sud. Al Centro il risparmio medio potenziale è di 316€ e nelle isole di 309. Maglia nera per il Nord con soli 253€ medi potenziali risparmiati. Questi dati sono riferiti alla generalità dei prodotti disponibili, mentre dall’analisi della sola RC auto emerge un risparmio medio del 34,7%.

 

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Prezzi RC auto diminuiti per donne e neopatentati

Ormai anche gli italiani lo hanno imparato: i costi dell’RC auto variano notevolmente da un mese all’altro, ma non sempre questo equivale ad avere brutte notizie. Facile.it, sito leader nella comparazione di polizze RC auto, con la prima uscita del suo neonato Focus periodico – che ha preso in esame alcuni profili di automobilista* in 8 delle principali città italiane (Milano, Torino, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo) – ha rilevato, confrontando le tariffe in vigore a febbraio con quelle di dicembre 2012, riduzioni fino al 15,8% nei premi riservati ai neopatentati.

«Le compagnie assicurative– sostiene Mauro Giacobbe, Responsabile business unit assicurazioni di www.facile.itspinte anche dalle novità normative introdotte di recente, tra cui l’abolizione del tacito rinnovo e l’introduzione del contratto base, stanno rivedendo le proprie politiche di prezzo, anche riconsiderando le rischiosità dei profili fino ad oggi maggiormente penalizzati in termini di costi».

Il focus di Facile.it conferma l’interesse delle compagnie assicurative per il target femminile: per le donne, solitamente più attente alla guida e molto meno coinvolte in incidenti con colpa rispetto a quanto non accada agli uomini, a febbraio 2013 le riduzioni dei costi RC auto sono state comprese fra il -1,2% di Milano e il -18,1% di Firenze; per le automobiliste diminuzioni a doppia cifra anche sulle piazze di Palermo (-12%) e Napoli (-16,1%).

«Se qualcuno risparmia, qualcun altro spende di più continua Giacobbee se da un lato sono aumentati, anche se di poco, i premi dei profili migliori, dall’altro si è assistito ad un miglioramento tariffario per i profili fino ad oggi troppo penalizzati; questo, però, non incide in maniera netta sui profili migliori: ad esempio a Milano l’incremento di polizza rilevato sul profilo migliore è stato pari ad appena 18 euro».

Un altro elemento interessante emerso dal Focus di Facile.it (la cui infografica riassuntiva, che evidenzia le migliori offerte nelle città campione per i diversi profili, è disponibile a questo indirizzo: http://www.facile.it/infografica/assicurazione-auto-prezzi-in-diminuizione-per-i-neopatentati-italiani.html) è il rinnovato interesse degli automobilisti italiani per la copertura aggiuntiva dell’Assistenza stradale. L’età media del parco auto circolante nel nostro Paese cresce costantemente e anche in virtù di questo chi a febbraio ha scelto per la sua polizza auto una copertura aggiuntiva, nel 45,5% dei casi ha sottoscritto proprio l’assistenza stradale; a dicembre era il 36%.

«I risultati emersi dal Focus– ha concluso Giacobbesono la dimostrazione più lampante di come i prezzi delle polizze auto siano soggetti a molte variazioni, anche da un mese all’altro. Ecco perché, come ha recentemente sottolineato anche l’Antitrust e dato che in assoluto le tariffe applicate in Italia rimangono più alte della media europea, il confronto delle offerte sul mercato è fondamentale per chi vuole risparmiare perché, a conti fatti, pagare meno sulla polizza auto è una cosa fattibile».

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Con l’accorpamento delle province possibili rincari sull’ RC auto

L’accorpamento delle province deciso dal Governo non avrebbe solo effetti amministrativi ma, secondo i calcoli di Facile.it (www.facile.it) – sito leader nella comparazione di polizze assicurative, mutui, prestiti e tariffe energia – potrebbe condurre ad aumenti del premio RC auto per oltre un milione e mezzo di automobilisti.

«Il premio RC auto– spiega Mauro Giacobbe, Responsabile Business Unit Assicurazioni di Facile.it– si compone di diversi elementi, tra cui l’imposta provinciale, che varia dal 9% al 16%. Con l’accorpamento, salvo cambiamenti, sono diverse le province che, inglobate in quelle più grandi, potrebbero fare i conti con un incremento della tassazione fino al 2%».

Secondo i risultati dell’analisi di Facile.it a subire i danni maggiori sarebbero i residenti della provincia di Parma: oggi hanno un’aliquota del 14%, che salirebbe al 16% in caso di accorpamento con Piacenza (se fosse questa seconda a prevalere).

Potrebbe andare peggio solo agli automobilisti trevigiani che, dopo essere riusciti a diminuire l’aliquota e pagare dal 1 settembre 2012 il 15%, si trovano sospesi fra un possibile ritorno alla soglia massima del 16% (se venissero accorpati a Belluno e prevalesse la tariffa di questa provincia) o un notevole risparmio nel caso in cui la scelta ricadesse sull’unione con Padova, che applica un’imposta del 12.5%.

Rincari in vista anche per gli automobilisti pistoiesi e senesi che, unendo i propri destini tariffari a quelli dei conducenti delle province di Prato, Massa e Lucca i primi, di Arezzo e Grosseto i secondi, potrebbero pagare lo 0,5% in più.

Buone notizie, di contro, per chi vive a Teramo. L’accorpamento con la provincia de L’Aquila è quasi certo e, con esso, anche il risparmio. All’atto della fusione direbbero addio all’aliquota massima e benvenuta quella del 15.5%.

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DIRECT LINE: LADRI D’AUTO SEMPRE PIU’ ‘TECNOLOGICI’? I CONSIGLI PER DIFENDERSI

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  • 23 Ottobre 2012

Gli italiani scelgono sempre più il box (38%) e il garage (30%) come soluzioni per custodire la propria auto, lasciandola meno in strada (14%) o all’aperto in una proprietà privata (19%). In aumento coloro che associano all’RCAuto la garanzia furto/incendio (+1,4% rispetto al 2011). 

 

Italiani, Popolo di santi, poeti, navigatori e, cosa non da poco, molto gelosi della propria auto tanto che per proteggerla dai ladri e malintenzionati farebbero davvero di tutto! I dati raccolti da Direct Line, la più grande compagnia di assicurazioni online, lo confermano: ben il 35% nel 2012 (percentuale in aumento rispetto al 32% del 2011 e al 29% del 2010) ha scelto di installare sulla propria vettura un sistema di allarme. Di questi il 37%, ancor più previdente, ha optato per un immobilizzatore, sistema di antifurto che prevede, in caso di inserimento di una chiave sbagliata, il blocco della centralina della macchina.

 

Sebbene i dati ANIA registrino un calo dei furti tradizionali d’auto nel 2011 (-8,7% rispetto al 2010), i numeri non fanno comunque dormire sonni tranquilli agli italiani. Sono infatti 310 le auto rubate ogni giorno, con una media di un furto ogni cinque minuti! Tra questi, il 20% circa del totale è rappresentato dai così detti furti ‘tecnologici’; quei furti messi a segno utilizzando abilmente la tecnologia per rubare le auto in maniera pulita e senza dover forzare nessuna serratura.

Lo scenario attuale dei furti, infatti, evidenzia come le nuove tecnologie oggi siano conosciute e sfruttate dai ladri d’auto, che ormai riescono a superare abilmente i normali sistemi di sicurezza in dotazione alle automobili. Il sistema più diffuso? Senza dubbio il dispositivo in grado di disturbare il segnale della chiusura centralizzata delle portiere dell’auto. Il segnale, che viene inviato dall’ignaro proprietario utilizzando il classico telecomando non riesce a chiudere come dovrebbe la macchina regolarmente parcheggiate e la  lascia aperta in balia dei ladri.

 

A fronte di questo aumento di furti è aumentata, negli ultimi due anni, anche la percentuale di italiani che ha scelto di tenere la propria auto al sicuro in un box privato (38% nel 2012, +3% rispetto al 2011) o in un garage (30% quest’anno, +2% rispetto al 2011 e +6% rispetto al 2010). In calo invece quelli  che, per scelta o necessità, parcheggiano la propria auto in strada (14%), il 2% in meno rispetto allo scorso anno e 4% in meno in confronto al 2010. Sono meno anche coloro che scelgono per la propria macchina un posto auto all’aperto in una proprietà privata (19%), il –2% rispetto al 2010.

 

‘La tecnologia oggi ci aiuta e ci semplifica la vita, e in campo automobilistico l’adozione delle nuove tecnologie ha permesso di rendere le auto sempre più sicure. – commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing Direct LineSfortunatamente però non è unicamente al servizio di chi la utilizza per scopi leciti e ormai anche i ladri d’auto hanno imparato a trarne incondizionati benefici. L’unico modo per essere realmente tutelati in caso di furto della propria auto è aggiungere alla polizza RcAuto la garanzia furto e incendio. Sicuramente questa soluzione non risolve il drammatico problema dei furti ma può essere una valida soluzione per dormire sonni più tranquilli.’

 

Consigli Direct Line per difendersi dai furti

  • Parcheggiare la macchina possibilmente in box sempre
  • Evitare i parcheggi troppo isolati e poco illuminati
  • Non attivate la chiusura centralizzata col telecomando troppo lontano dalla macchina
  • Non lasciate capi preziosi ed oggetti di valore nell’abitacolo a vista
  • Non dimenticate le seconde chiavi di scorta nella macchina
  • Evitare di lasciare anche per pochi minuti la macchina incustodita con le chiavi inserite
  • Utilizzare più antifurti in contemporanea, abbinare al classico immobilizzatore anche un secondo dispositivo
  • Non lasciare i documenti della macchina nel cruscotto durante la sosta

 

 

Segui Direct Line su Facebook: www.facebook.com/directlineitalia

 

 

Direct Line è la più grande compagnia di assicurazioni auto on line in Italia. Direct Line ha rivoluzionato il mercato delle assicurazioni lanciando nel 1985 nel Regno Unito la vendita di polizze auto senza intermediari. Oggi è leader in Europa con oltre 6 milioni di clienti. www.directline.it.

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RC Auto: solo il 12% degli italiani assicura l’auto contro i danni causati da eventi naturali

Al clima che cambia costantemente, e che ci costringe a dire che non esistono più le mezze stagioni, siamo ormai abituati; molto meno, invece, siamo pronti a considerare le conseguenze nefaste sull’auto lasciata in balìa delle intemperie. Secondo i calcoli di Facile.it (www.facile.it) – il principale sito leader di comparazione RC auto – solo il 12% degli italiani alle prese con l’assicurazione sceglie di aggiungere una protezione contro gli eventi naturali.

Poco meno di un italiano su otto, in sostanza, comprende che grandine, neve e piogge violente possono danneggiare la propria auto e che questo pericolo vale una copertura aggiuntiva. In tempi di crisi occorre tagliare il superfluo, ma piuttosto che confidare nella buona stella sarebbe forse opportuno spendere 40 centesimi al giorno. Questo è, infatti, il costo medio della copertura aggiuntiva contro i danni causati da eventi naturali*.

«La scelta di tenere il più basso possibile il costo finale della polizza, con il rischio di spendere molto di più in un secondo tempo – spiega Alberto Genovese, AD di Facile.itrientra nella tendenza a cercare la polizza più economica, invece che quella più adatta alle proprie esigenze.»

L’analisi, condotta su un campione di circa 40.000 polizze emesse attraverso il sito negli ultimi tre mesi, ha permesso di scoprire elementi interessanti: in primo luogo, le donne sembrano essere più previdenti degli uomini. Tra di loro, infatti, la percentuale arriva al 14%, mentre solo un uomo su dieci sembra badare a questi “dettagli”.

Ovviamente, questa tipologia di copertura assicurativa assume importanza diversa a seconda dell’età del veicolo: la percentuale sale al 16% se si prendono in considerazione le polizze relative a veicoli che hanno meno di cinque anni di vita. Preservare ciò che è nuovo è una scelta facilmente comprensibile.

Se guardiamo, poi, le professioni svolte da chi stipula, quella che richiede in misura maggiore questa copertura è la categoria degli agenti di commercio, con il 17% delle polizze: abituati a muoversi in auto e a girare per le strade con qualsiasi clima, sono per forza di cose più prudenti degli altri. Fa sorridere, invece, che in fondo alla classifica ci siano gli ecclesiastici: evidentemente, preti e suore confidano in un potere più alto a protezione della propria automobile, tanto che solo il 4% di loro richiede una copertura aggiuntiva contro i danni naturali.

Per quanto riguarda, infine, le differenze regionali, è nelle regioni del Nord Italia che, comprensibilmente, c’è più paura di grandine e neve: Lombardia e Piemonte, con il 23%, guidano la classifica, seguite da Valle d’Aosta (18%) e Liguria (17%). Di contro, a Sud si preferisce essere più fatalisti: Campania, Basilicata e Puglia sono le tre Regioni da cui arriva, in percentuale, il minor numero di richieste di polizze a copertura dai danni naturali (3%). Va detto, ad ogni modo, che lo scarso interesse nei confronti di questa tutela è conseguenza dei premi assicurativi più elevati a Sud rispetto al Nord Italia, che costringono molti cittadini a tagliare ciò che non è obbligatorio per legge.

Di seguito la classifica delle Regioni italiane sulla base della percentuale di richieste di copertura assicurativa per eventi naturali:

Regione

Percentuale di polizze con copertura eventi naturali

Piemonte

23%

Lombardia

23%

Valle d’Aosta

18%

Liguria

17%

Veneto

16%

Trentino-Alto Adige

11%

Emilia-Romagna

9%

Abruzzo

9%

Sardegna

8%

Friuli-Venezia Giulia

7%

Lazio

6%

Toscana

6%

Marche

5%

Umbria

5%

Molise

5%

Sicilia

4%

Calabria

4%

Campania

3%

Basilicata

3%

Puglia

3%

 

Questa, invece, la classifica delle professioni in base alla percentuale delle richieste:

 

Professione

Copertura eventi naturali

Agente di commercio

17%

Impiegato

16%

Operaio

14%

Personale medico

13%

Dirigente – Funzionario

13%

Libero professionista

13%

Forze Armate / Guardia / Vigile

11%

Insegnante

10%

Pensionato

10%

Studente

10%

In cerca di occupazione

9%

Casalinga

9%

Commerciante

9%

Imprenditore

9%

Artigiano

7%

Ecclesiastico

4%

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RC Auto: 18 milioni di Italiani non avranno sconti sul 730

Secondo i calcoli di Facile.it (www.facile.it) – sito leader nella comparazione di RC auto – a partire dalla prossima dichiarazione dei redditi, il 51% degli italiani non potrà più ottenere detrazioni per quanto speso per assicurare l’auto. Questo vuol dire che se la riforma del lavoro attualmente al vaglio del Senato sarà approvata senza modifiche, 18 milioni di italiani si vedranno negare la possibilità di ottenere il rimborso per il contributo al Servizio Sanitario Nazionale incluso nel premio RC Auto.

«Se fino ad oggi è possibile detrarre il 19% del contributo SSN presente in tutti i premi RC– spiega Alberto Genovese, AD di Facile.it con l’entrata in vigore della riforma Fornero, che intende attingere anche a questa fonte per finanziare i primi 1.7 miliardi di euro necessari, potrà essere dedotta dalla dichiarazione dei redditi solo la parte dei contributi SSN eccedente i 40 euro; vale a dire che chi paga una polizza con premio netto inferiore ai 381 euro annui non potrà beneficiarne

Ogni volta che gli italiani pagano la propria copertura assicurativa (vale per tutti i mezzi, non solo l’auto), una quota della propria polizza viene versata al servizio sanitario nazionale, per coprire le spese sostenute per i feriti e delle vittime della strada. Le analisi svolte dal comparatore su un campione di oltre quarantamila polizze emesse negli ultimi due mesi dicono chiaramente che un italiano su due verrà escluso dalle deduzioni.

Analizzando il campione, si nota come le regioni più penalizzate da questa scelta del Governo siano quelle in cui i premi assicurativi sono più bassi: Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige sono le aree in cui la percentuale dei cittadini che non avranno più diritto alle deduzioni supera il 70%. In queste regioni gli automobilisti che oggi pagano per la propria polizza RC un premio netto più basso di 381 euro sono, rispettivamente, il 78% e 71,2% del totale. Saranno meno toccati dalla manovra i cittadini di Campania (10,6%) Calabria (24,9%) e Puglia (30,7%), in cui i premi assicurativi sono mediamente più elevati.

«L’analisi delle polizze emesse – continua Genoveseprova che le persone che continueranno ad avere una deduzione dal pagamento sono quelle meno virtuose alla guida: paradossalmente, chi si trova in una classe di merito peggiore potrà comunque ottenere un piccolo rimborso, cosa che ai guidatori che hanno un migliore profilo assicurativo non sarà più concesso. Oltretutto, dato che si tratta di una deduzione da sottrarre alla base imponibile, i vantaggi maggiori andranno ai redditi più elevati.»

Di seguito la classifica delle Regioni italiane sulla base della percentuale di cittadini che pagano meno di 381 euro per la propria polizza RC Auto:

730, dichiarazione dei redditi, detrazione, deduzione, assicurazione auto, RC auto, Fornero, riforma

Percentuale di automobilisti con un premio inferiore a 381€

Friuli-Venezia Giulia

78,0%

Trentino-Alto Adige

71,2%

Valle d’Aosta

70,0%

Veneto

69,8%

Lombardia

64,4%

Abruzzo

58,0%

Umbria

56,7%

Piemonte

56,5%

Emilia-Romagna

55,0%

Sardegna

54,5%

Sicilia

50,1%

Marche

46,0%

Liguria

44,9%

Lazio

41,1%

Toscana

33,6%

Puglia

30,7%

Calabria

24,9%

Campania

10,6%

Molise

n.d.

Basilicata

n.d.

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RC Auto: gli italiani viaggiano in quarta classe

In tempi di crisi, vince la prudenza. Facile.it (www.facile.it) – il più importante comparatore online del settore RC, con una quota di mercato pari al 75% – ha svolta un’indagine su un campione di oltre un milione di preventivi di rinnovo della polizza auto, grazie a cui ha potuto monitorare la condizione degli automobilisti Italiani ponendo l’accento sulla loro classe Bonus Malus, uno degli elementi fondamentali per calcolare il premio assicurativo; ebbene, l’italiano medio è in quarta classe, un risultato tutto sommato buono.

Un focus particolare è stato svolto sugli italiani che possono vantare la migliore delle classi di merito. In questo caso – complice l’età media di chi guida nel nostro Paese, circa 40 anni – ben il 47% del campione ha una prima classe Bonus – Malus, ma va detto che nell’indagine sono stati compresi anche i preventivi di chi ha dichiarato di aver usufruito delle agevolazioni della Legge Bersani ereditando la classe di merito di un familiare convivente.

«L’analisi dei preventivi di rinnovo – dichiara Alberto Genovese, Amministratore Delegato di Facile.it – dimostra come il profilo assicurativo degli italiani stia progressivamente migliorando, soprattutto per coloro che si rivolgono ai comparatori e ben sanno che confrontando le tariffe di varie assicurazioni possono trovare chi valorizza al meglio il loro buon comportamento di guida. »

I risultati emersi dall’indagine offrono spunti interessanti per capire com’è variegato l’universo degli automobilisti italiani. Avvantaggiati forse da un numero maggiore di anni passati dietro al volante, gli uomini hanno mediamente una classe di merito migliore rispetto a quella delle donne: in quarta i primi, in quinta le seconde.

Altri dati interessanti emergono guardando la professione di chi richiede il preventivo per la propria RC auto. Tra le diverse categorie, quelle che dichiarano in percentuale maggiore l’appartenenza alla prima classe di merito sono i pensionati (ben il 66%, ma in questo caso l’età aiuta a primeggiare), seguiti dai vigili urbani e gli altri appartenenti alle forze armate (60,5%) e, in terza posizione, dai dirigenti (57,8%). Più sfortunati, e sicuramente penalizzati da un’età media più bassa, gli studenti (solo il 14,6% è in prima classe, dato che comunque comprende anche chi ha usufruito dei vantaggi della legge Bersani), gli operai e i disoccupati, rispettivamente con il 44,8% e 46,7% di cittadini in prima classe di merito.

Analizzando, infine, il campione dal punto di vista della Regione d’appartenenza, si scopre che la concentrazione maggiore di cittadini in prima classe di merito è in Veneto, dove si arriva al 55,2% degli utenti totali; seguono i cittadini del Molise (53,2%) e quelli della Valle d’Aosta (52,9%). Si comportano peggio, invece, i cittadini di Puglia (39,8%), Calabria (41,7%) e Lombardia (42,5%).

Di seguito la classifica delle Regioni italiane sulla base della percentuale di cittadini che si dichiarano in prima classe di merito:

percentuale di cittadini in prima classe

Veneto

55,2%

Molise

53,2%

Valle d’Aosta

52,9%

Trentino Alto Adige

52,8%

Abruzzo

52,2%

Marche

51,6%

Lazio

51,5%

Sardegna

51,5%

Umbria

49,6%

Campania

49,5%

Toscana

48,9%

Friuli Venezia Giulia

46,6%

Basilicata

46,5%

Sicilia

46,0%

Liguria

45,4%

Emilia Romagna

44,7%

Piemonte

44,0%

Lombardia

42,5%

Calabria

41,7%

Puglia

39,8%

 

Questa, invece, la classifica delle professioni in base alla presenza di cittadini in prima classe di merito:

professione

percentuale in prima classe
Pensionato

66,1%

Forze Armate

60,5%

Dirigente

57,8%

Insegnante

57,0%

Impiegato

54,8%

Agente di commercio

54,5%

Commerciante

53,1%

Libero professionista

52,4%

Casalinga

51,4%

Personale medico

51,3%

Imprenditore

51,0%

Artigiano

50,1%

Ecclesiastico

48,9%

Disoccupato

46,7%

Operaio

44,8%

Studente

14,6%

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Confronta acquista le polizze online e risparmia con PolizzaMigliore.it

Spesso i sogni di tutti noi coincidono con l’acquisto di una casa nuova, o di un’auto o una moto nuova di zecca. E spesso questi oggetti ci sono costati grandi sacrifici e sono stati acquistati con i risparmi accumulati in tanto tempo di duro lavoro. Perché metterli in pericolo, quando possiamo assicurarli con una polizza? Fin qui tutto fila…ma chi ci aiuterà a scegliere la polizza migliore? A questo punto iniziano i mal di testa. Miriadi di documenti da presentare, moduli da riempire, decine di fattori da considerare, perlopiù corredati da termini bizzarri e strettamente settoriali. Bonus, malus, premi, R.C.Auto, bolli…tutto sembra concorrere a farci perdere la testa in questo labirinto burocratico.

E se non bastasse, viviamo in un paese in cui stipulare una banale polizza assicurativa per un’automobile può voler dire, in alcuni casi, sborsare qualche migliaia di euro. Fortunatamente il mondo delle polizze e delle compagnie assicurative è governato dal libero mercato e, per questo motivo, le suddette compagnie si danno battaglia al fine di assicurarsi quanti più clienti possibile, producendo come effetto indiretto un notevole abbassamento dei prezzi relativi alle polizze. La ovvia conseguenza è che troveremo le più disparate soluzioni ai prezzi più vari; ovviamente muoversi tra le miriadi di offerte può rappresentare non solo un grosso impiego di tempo ma una notevole perdita di tempo accompagnata dalla difficoltà provocata dalla poca dimestichezza nel settore. È per questo motivo che nasce polizzamigliore.it, il sito web che ci permette di confrontare le polizze online assicurative, ma non solo.

Polizzamigliore.it ci accompagna step by step non solo nella scelta di una nuova polizza assicurativa, bensì dal primo e fondamentale passo: nel caso in cui siamo già in possesso di una polizza ci permette di compilare ed inviare la disdetta via web, facilitandoci così non poco. Le assicurazioni non sono tutte uguali, e di questi tempi risparmiare è divenuto quanto mai fondamentale: se vogliamo arrivare ad un risparmio netto fino al 50% dobbiamo affidarci a questo scorrevole e completo sito web che, tramite il preventivatore, ci permette di figurarci già il passaggio o la stipula con tanto di spese calcolate con precisione; inoltre il sito ci offre di acquistare, tramite moduli semplici da compilare, nuove polizze.

Non contenti del risparmio polizzamigliore.it grazie a numerose convenzioni con le migliori compagnie assicurative sul mercato riesce a raggiungere margini di sconto finora mai visti; inoltre per chi, virtuoso del volante ad esempio, negli ultimi anni non è stato protagonista di sinistri stradali potrà accedere a notevoli ed ulteriori sconti sul prezzo finale.

L’acquisto della polizza avviene direttamente online, tramite bonifico bancario o carta di credito. Stufi di sentirvi schiacciati dai prezzi elevati e dalle difficoltà legate alla stipula di una polizza assicurativa? È forse arrivato il momento per voi di affidarvi a brokers assicurativi, proprio come gli esperti che fanno parte del personale di polizzamigliore.it .

Polizzamigliore.it : l’assicurazione a distanza di un click.

Autore:

Stefano Giacinti

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RC Auto: il 34% degli italiani che ha cambiato compagnia assicurativa ha preferito una compagnia diretta

Gli istituti assicurativi online rappresentano una scelta sempre più comune. Al Nord est la diffusione maggiore.

Le polizze dirette non fanno più paura. Facile.it (www.facile.it) – comparatore online leader per la scelta di polizze RC, ma anche di prestiti, mutui e conti correnti – analizzando l’evoluzione del comportamento degli italiani nei confronti delle assicurazioni, ha scoperto che il 34% degli automobilisti che ha cambiato compagnia negli ultimi tre anni ha optato per una compagnia online.

«A tre anni dall’ingresso ufficiale dei comparatori online, che consentono di confrontare offerte e proposte di tutte le compagnie assicurative – spiega Alberto Genovese, Amministratore delegato di Facile.it – è evidente che la situazione è molto cambiata: la familiarizzazione con gli strumenti che internet offre per risparmiare è ormai a buon punto. Fare a meno del “contatto fisico” è un minus a cui gli italiani sono disposti a rinunciare, pur di risparmiare.»

Se nell’ultima indagine condotta da Facile.it emergeva che circa un terzo degli automobilisti nostrani, negli ultimi tre anni, ha cambiato assicurazione almeno una volta, con l’obiettivo del risparmio, adesso scopriamo che la distanza tra compagnia tradizionale e compagnia diretta, vale a dire online, si è ridotta fortemente, soprattutto se la scelta viene fatta dopo aver confrontato online i preventivi.

L’indagine, che ha coinvolto oltre 1000 utenti in procinto di rinnovare la polizza auto o moto, ha rilevato che è soprattutto nelle regioni del Centro-Nord che le compagnie dirette ricevono l’attenzione maggiore da parte degli automobilisti: in Lombardia, ad esempio, il 49% degli intervistati che ha dichiarato di aver cambiato assicurazione ha scelto una polizza online. Percentuali molto alte riscontrate anche in Toscana (40%), in Friuli Venezia Giulia e in Veneto (38% per entrambe). Sono molto più diffidenti, di contro, gli abitanti di Calabria e Lazio: qui le percentuali di chi sceglie compagnie che operano solo online si fermano rispettivamente all’8% e al 16%.

«Visto che è il prezzo la variabile risultata determinante per la scelta della propria assicurazione – spiega ancora Genovese – i comportamenti dei sottoscrittori dipendono sempre di più dall’offerta e dalle soluzioni che le compagnie sono in grado di presentare al cliente stesso. L’evoluzione del mercato assicurativo dovrà tenere conto anche di questi passaggi.»

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RC Auto: il 32% degli italiani ha cambiato compagnia assicurativa.

La crisi incombe e gli italiani hanno imparato a fare di necessità virtù. Facile.it (www.facile.it) – comparatore di polizze RC, prestiti, mutui e conti correnti – ha indagato su come si sia evoluto il comportamento degli automobilisti nei confronti della propria compagnia assicurativa, dopo tre anni dall’ingresso massiccio dei comparatori sul mercato italiano, e ha scoperto che il 32% degli italiani ha preferito cambiare assicurazione almeno una volta negli ultimi 36 mesi. Motivo principale? Il risparmio.

«All’inizio del 2009 – ha dichiarato Alberto Genovese, Amministratore delegato dell’azienda – meno del 10% degli italiani sceglieva, al termine del contratto, una nuova compagnia assicurativa. L’indagine di Facile.it, a cui hanno risposto oltre 1000 utenti alle prese con il rinnovo della polizza auto o moto, ha evidenziato come oggi sia sempre più diffusa la consapevolezza che comparare più preventivi sia utile al risparmio.»

Per il 75% di chi ha scelto di cambiare assicurazione, infatti, il fattore determinante è stato il prezzo più competitivo offerto da una compagnia concorrente. Per il 12% la spinta per guardare ad altre proposte è stata un’esperienza negativa con la propria compagnia. Il passaparola (8%) e l’aver ottenuto allo stesso prezzo anche coperture aggiuntive (5%) sembrano essere altri elementi importanti nella scelta.

È interessante l’assoluta mancanza di “pentiti”. Il 97% di chi ha cambiato compagnia ritiene di aver fatto una scelta corretta; perché il cambiamento ha portato ad un risparmio (44%), o perché comunque il confronto di diverse offerte è sempre vantaggioso (53%).

Chi ha scelto di non cambiare, nel 40% dei casi ha detto di averlo fatto perché si fida del proprio assicuratore. Nel 21% dichiara il proprio scetticismo nei confronti di promozioni e offerte su internet, mentre nel 16% ammette la sua pigrizia nel confrontare proposte alternative. Il 22% del campione rimasto con la stessa compagnia, infine, conferma il proprio marchio assicurativo perché questo offre vantaggi particolari per la propria categoria professionale.

A tutto il campione, in ultimo, è stato chiesto cosa debba avere una compagnia assicurativa per rimanerle fedele. Anche in questo caso, una risposta vince sulle altre: per il 53% deve garantire prezzi competitivi. Segue il disporre di un buon servizio clienti (17%), che garantisca velocità di risposta e completezza informativa, una buona assistenza in caso di sinistro (17%) ed iniziative promozionali particolarmente appetibili (12%).

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Facile.it: in 18 mesi le polizze contro furto e incendio calano del 20%

Se è vero che il numero di furti d’auto negli ultimi anni è calato drasticamente, i veicoli rubati restano tanti: sono stati oltre 124.000 nel 2010. Nonostante ciò, sono sempre meno gli italiani che vogliono assicurarsi contro il furto. Facile.it (www.facile.it) – il comparatore di RC auto e moto, ma anche di prestiti, mutui e conti correnti – fa il punto sull’attenzione degli italiani riguardo a questo tipo di copertura, ormai conosciuta ai più ma non per questo richiesta come ci si potrebbe aspettare.

Secondo Facile.it se nel luglio 2009 il 32,9% dei preventivi di assicurazione includeva la copertura contro furto e incendio, nel periodo febbraio-aprile 2011 la percentuale è scesa all’11%. Questo dato, emerso dall’analisi di circa ottocentomila richieste di preventivo giunte al sito negli ultimi tre mesi, rappresenta la conferma di un trend negativo, che ha visto la percentuale delle polizze furto e incendio scendere progressivamente negli ultimi 18 mesi di oltre il 20%.

Come si spiega tutto ciò? Il fenomeno va analizzato tenendo presenti due fattori. Il primo riguarda la crescente attenzione dei concessionari e delle case produttrici di automobili, che sempre più spesso offrono, compresa nel prezzo di vendita, anche una copertura assicurativa (per uno o più anni) di furto e incendio. Il dato, quindi, non tiene in considerazione quelle integrazioni. Il secondo elemento che può spiegare questo drastico calo è l’aumento dei premi di RC auto e moto – secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, l’incremento medio annuo è stato del 12% – e questo sta portando sempre più italiani a tagliare, erroneamente, sulle coperture aggiuntive.

Capitolo costi

«Tirare la cinghia e rinunciare ad una sicurezza ulteriore – dichiara Alberto Genovese, Amministratore Delegato di Facile.itpuò anche portare un vantaggio sul breve periodo, ma non è, a ben vedere, la scelta più oculata. Soprattutto se abbiamo ancora delle rate da saldare proteggere l’auto è indispensabile, per non dover incappare nel problema di pagare per un veicolo che non possediamo più»
Vista la situazione da questa prospettiva, è evidente che un euro al giorno, questo il costo aggiuntivo di una copertura furto e incendio, rappresenta una cifra davvero irrisoria.

Le differenze regionali

Com’è facile intuire, sono le regioni in cui la RC auto in generale, e la copertura assicurativa per furto e incendio in particolare, costano di meno a richiedere in percentuale maggiore questa integrazione. Di contro, in Puglia e in Campania, regioni dove i premi assicurativi sono più elevati, questa garanzia aggiuntiva è decisamente meno richiesta. Di seguito la percentuale di quanti richiedono anche l’assicurazione Furto e Incendio sul totale delle richieste di RC provenienti dalle Regioni.
Anche nel migliore dei risultati, quello lombardo, si evidenzia un brusco calo: in Lombardia a luglio 2009 la percentuale registrata era del 48,8%, oggi del 22.14%.

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Nasce Facile.it, il nuovo comparatore di servizi che mette a confronto tariffe RC auto, mutui, prestiti personali, conti correnti e di deposito

L’e-commerce italiano finalmente torna a crescere: a fronte di un valore complessivo di 6,5 miliardi di euro (stime del Politecnico di Milano, Rapporto 2010 Osservatorio e-Commerce B2c) quello dei servizi è il comparto che, nell’ultimo anno, è cresciuto di oltre il 15%.

Nel mondo dei servizi online, a registrare la performance migliore in termini di sviluppo sono sicuramente le assicurazioni, settore che ha vissuto un incremento del 18% grazie all’avvento dei comparatori, strumenti di ricerca che permettono il confronto tra tariffe e contratti diversi.

Oggi, complice la crisi economica che ha spinto gli italiani a trovare soluzioni diverse per risparmiare, i comparatori di tariffe sono una realtà importante. Destinata però a vivere una nuova rivoluzione: nasce Facile.it, comparatore “orizzontale” di tariffe RC auto e moto, mutui, prestiti personali, conti correnti e di deposito.

Dal verticale all’orizzontale, quindi: se fino ad oggi gli utenti della rete hanno imparato a conoscere i vantaggi dei comparatori verticali, specializzati, cioè, in un solo settore (viaggi, prodotti di largo consumo, hotel), adesso hanno l’opportunità di sfruttare un vero e proprio portale orizzontale, gratuito, di confronto di servizi.

«La ricerca della migliore tariffa per vie tradizionali» – dichiara Alberto Genovese, AD di Facile.it – «è un processo piuttosto impegnativo in cui spesso l’abitudine porta a rivolgersi sempre allo stesso operatore, a scapito di un effettivo risparmio; Facile.it permette invece di raggiungere il risultato voluto evitando stress e risparmiando somme considerevoli».

www.facile.it racchiude in un’unica url la possibilità di sciogliere i dubbi legati alla scelta dell’offerta migliore nel momento in cui stiamo affrontando alcune delle spese più importanti della nostra vita (ad esempio la richiesta di un mutuo) o che, comunque, incidono maggiormente sul nostro budget personale (l’assicurazione auto, il conto corrente…). Da oggi scegliere è… Facile!

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Assicurazione.it: Toscana, Sicilia e Puglia le regioni con il più alto numero di denunce alle assicurazioni

In attesa che le Compagnie Assicurative recepiscano i suggerimenti dell’ISVAP per contenere i rincari dei premi, nei primi giorni del 2011 moltissimi automobilisti italiani dovranno comunque fare i conti con una dura realtà: il rinnovo della propria polizza RC auto. Oltre due milioni e mezzo di conducenti, stando ai dati resi noti oggi da Assicurazione.it, il comparatore leader del settore, avendo causato un incidente nel corso dell’ultimo anno, saranno obbligati a cambiare classe di merito.
A presentare alle proprie compagnie assicurative il numero più alto di denunce di incidente con colpa, così come fu nel 2010, sono stati i toscani (7,06%) seguiti quest’anno dai siciliani (6,71%) e dai pugliesi (6,51%). Sopra alla media nazionale (5,89% degli automobilisti che cambierà classe di merito), anche il numero di denunce per incidente con colpa presentato in Umbria, Piemonte, Lazio e Liguria, tutti superiori al 6%
Se gli automobilisti toscani sono i più indisciplinati (Pistoia la provincia più incline alla guida pericolosa – l’8% dei guidatori pistoiesi dovrà cambiare classe di merito – Grosseto quella più virtuosa – poco più del 6% dei grossetani dovrà aumentare classe) quali sono invece quelli più corretti?
Secondo i dati resi noti da Assicurazione.it i più bravi al volante sembrano essere i molisani (meno del 4% di loro ha denunciato un incidente con colpa nel 2010), i lucani (4.76%) e gli emilano-romagnoli (4.94%).
“Se si cambia classe di merito”, sostiene Alberto Genovese di Assicurazione.it, “aumenta il premio annuo. Ma se all’atto del rinnovo si confrontano i prezzi offerti da diverse compagnie, non solo è possibile contenere la spesa, ma in alcuni casi si sarà sorpresi nel constatare che, anche peggiorando la propria classe di merito, si possono trovare prezzi addirittura più bassi del premio pagato l’anno precedente.”
Continuando a leggere i dati dell’analisi di Assicurazione.it, dalle denunce presentate alle assicurazioni risulta che le categorie professionali che hanno causato il maggior numero di incidenti sono stati i medici (6,70%, comunque in calo rispetto al 7,37% dello scorso anno) e gli insegnanti (6,66%).
Gli automobilisti più prudenti, e sarebbe stato un controsenso il contrario, sono risultati i vigili urbani  (appena il 4,65% di loro ha causato un incidente) e i sacerdoti (4,98%). Evidentemente, da lassù, Qualcuno li osserva.
Dire che una Compagnia Assicurativa sia migliore in assoluto è falso; e per questo motivo utilizzare un comparatore online per ottenere la polizza più adatta alle esigenze di ciascuno è un’abitudine ormai propria di un numero enorme di italiani. Spinti a trovare di continuo modi efficienti per risparmiare, più di 250.000 automobilisti si collegano ogni mese alle pagine di Assicurazione.it per calcolare il proprio preventivo e scegliere la polizza di Responsabilità Civile. Nella maggioranza dei casi il risparmio è garantito e arriva anche a 500€ per automobile.

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Rc auto: come evitare l’applicazione del “malus”

Per l’assicurato è prevista la possibilità, secondo le condizioni contrattuali, di rimborsare alla compagnia gli importi liquidati a titolo definitivo nel corso del periodo di osservazione per sinistri rientranti o meno nella procedura di risarcimento diretto e conservare così la classe di merito. Questa può rappresentare un’opportunità da utilizzare nei casi di sinistri di piccola entità, perché consente di evitare il malus e la conseguente maggiorazione di premio.

Il malus è una clausola contenuta nel contratto di assicurazione (bonus-malus) e prevede la variazione del premio in funzione del verificarsi o no di sinistri provocati dall’assicurato nel corso di un certo periodo predeterminato.

Tale facoltà regge sia nel caso di rinnovo del contratto presso lo stesso assicuratore sia nel caso di disdetta e di passaggio ad altra impresa.

Dal sito ISVAP si può approfondire la procedura da seguire. In sintesi l’assicuratore, in caso affermativo, dovrà fornire le seguenti informazioni, o direttamente nella comunicazione che deve inviare al contraente, unitamente all’attestato di rischio, almeno 30 giorni prima della scadenza annuale, oppure attraverso l’agente o punto vendita che gestisce il contratto ovvero tramite il call center della compagnia.

Bisogna distinguere tra due categorie di sinistri:

a.    sinistri rientranti nella procedura di risarcimento diretto;

b.    sinistri non rientranti nella procedura di risarcimento diretto.

Ulteriori informazioni sul mondo delle polizze auto sul sito Rete Assicurazioni.

www.reteassicurazioni.com

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Crescono le richieste preventivi di assicurazioni online

Da alcuni studi effettuati sono oltre 200.000 gli automobilisti italiani che confrontano i preventivi online di diverse compagnie assicurative prima di acquistare la propria assicurazione. Questo dato è incoraggiante perché significa che sempre più consumatori stanno modificando i propri comportamenti e adottano un approccio diretto al mondo delle assicurazioni. Oggi chiunque può esercitare con pochi semplici click forme di risparmio sull’RC Auto.

I margini di incremento sono ancora notevoli considerando il numero totali di polizze che ogni giorno vengono stipulate in Italia

Le prime stime definitive vedono i prezzi delle polizze Rc auto nel 2010 con un aumento medio nazionale del 25%, con punte fino al 50% nel Meridione.  A rivelare il trend sono le 19mila tariffe pubblicate nel Libretto Rosso delle assicurazioni, realizzato da Quattroruote.

Il profilo medio dell’assicurato più svantaggiato è quello del giovane fino a 28 anni, neopatentato o meno. Una delle soluzioni per risparmiare e cercare di evitare i rincari del settore RC Auto è utilizzare strumenti come i comparatori di prezzi.

Ulteriori informazioni sul sito Rete Assicurazioni, una guida completa per la scelta dell’assicurazione online.

Il sito Rete Assicurazioni è stato creato con grafica accattivante e contenuti interessanti utili prima di stipulare una polizza assicurativa.

La strategia del sito è stata costruita su linee guida molto precise:

– interazione tra utenti e sito grazie alla presenza di sondaggi e a breve di newsletter;

trasparenza e massima accessibilità in termini di informazioni e di link utili;

modernità e funzionalità dell’architettura grafica e delle soluzioni visualizzate.

Vi sono nove aree tematiche che approfondiscono assicurazione auto, assicurazione moto, assicurazione persone, imprese, natanti, casa, vita, professionisti e animali e un’area con le ultime news dal mercato.

Nel sito sono presenti molti link di compagnie assicurative online dove poter fare un preventivo per scegliere facilmente la polizza assicurativa su misura attraverso una procedura semplice e veloce.

www.reteassicurazioni.com

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Rc auto: come si determina la tariffa

Le compagnie di assicurazione devono controllare costantemente il processo di tariffazione per mantenere l’equilibrio tecnico; dall’altro si è in una fase in cui il rapporto di sinistralità è in aumento e le Compagnie, per rispondere a questa situazione sfavorevole si trovano costrette a dover aumentare le tariffe.

Il premio di tariffa è calcolato in conformità a tre elementi:

Premio puro + Caricamenti – Fattore finanziario.

Il premio puro rappresenta la parte di premio destinata a coprire il solo rischio assicurativo sottostante alla garanzia offerta in polizza. Essendo la componente di premio volta a far fronte al costo dei sinistri futuri, esso viene stimato sulla base di tecniche attuariali.

Queste tecniche si basano su una serie di statistiche che evidenziano il numero di sinistri ed il relativo importo che un gruppo omogeneo di rischi ha generato in un determinato periodo di tempo. Il costo del sinistro si compone di due fattori: frequenza dei sinistri e costo medio dei sinistri.

I caricamenti è la quota di premio che è destinata a coprire i costi dell’impresa assicurativa:

caricamenti di rischio, cioè la parte volta a fronteggiare il rischio tecnico di uno scostamento negativo tra la sinistrosità attesa, stimata in sede di definizione del premio puro, e quella effettiva;

-caricamenti per remunerazione del capitale proprio, cioè la parte destinata a remunerare il capitale proprio investito nell’impresa di assicurazione.

-caricamenti per costi di gestione, cioè la parte finalizzata a coprire i costi di struttura dell’impresa assicurativa, quali le provvigioni alle reti distributive, le spese amministrative e il costo del personale;

Il fattore finanziario è la stima del rendimento finanziario derivante dagli investimenti che compiono le Compagnie.

Nel 2008 su 1000 € di premi incassati, 1001 ne sono stati spesi per la liquidazione sinistri e costi gestionali, nel 2009 questa cifra è arrivata a 1005 €. Quindi negli ultimi due anni, il conto economico dell’Rc auto, ha registrato una forte perdita tecnica con il conseguente stop alla riduzione dei prezzi.

Sul sito Rete Assicurazioni ulteriori comunicazioni sul mondo delle assicurazioni con la possibilità di effettuare preventivi online.

www.reteassicurazioni.com

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Rc auto: la procedura del risarcimento diretto

Dal 1° febbraio 2007, se si subisce un incidente con un altro veicolo che abbia causato danni alle cose trasportate di tua proprietà, al veicolo e/o lesioni non gravi alla tua persona e non sei responsabile o lo sei solo in parte devi rivolgerti direttamente al tuo assicuratore che è tenuto a risarcire il danno.

Questa nuova procedura non si applica a tutte le casistiche.
La richiesta di risarcimento diretto potrà essere consegnata a mano al tuo assicuratore oppure inviata mediante lettera raccomandata a.r. o a mezzo telegramma, telefax o eventualmente posta elettronica.

Ricorda che il tuo assicuratore è obbligato a formulare offerta di risarcimento entro 60 giorni dalla richiesta per i danni alle cose o al veicolo ed entro 90 giorni per i danni alla persona. Se si dichiara di accettare la somma che viene offerta, l’assicuratore è tenuto ad effettuare il pagamento entro 15 giorni.

In caso di sinistro il conducente ha l’obbligo di informare per iscritto il tuo assicuratore nel caso tu abbia subito o provocato un incidente stradale. A tal proposito la compilazione del modulo di denuncia (modulo blu di constatazione amichevole) e la consegna al tuo assicuratore adempie agevolmente a tale obbligo. È quindi tuo interesse informare la compagnia assicuratrice anche nel caso tu ritenga di non avere responsabilità. In base al contratto rc auto la compagnia è titolare della gestione della lite, può cioè procedere, in caso di sinistro non rientrante nella procedura di indennizzo diretto, alla trattazione con la controparte, in presenza di una richiesta di risarcimento. Approfondimenti sul sito dell’ISVAP.

Il sito Rete Assicurazioni offre tante utili informazioni sul mondo delle assicurazioni online.

www.reteassicurazioni.com

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