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Il tornitore, mestiere (da campionato) in grado di sconfiggere la disoccupazione

Circa trecento richieste l’anno nelle sole filiali torinesi dell’agenzia di lavoro Randstad: professioni tecniche come quella del tornitore sembrano resistere a crisi economica e disoccupazione, benché siano spesso sottovalutate dai giovani a caccia di un lavoro. Nonostante un impiego nel settore possa offrire anche buone prospettive economiche, sono infatti più numerose di quanto si possa pensare le aziende e le officine che faticano a reclutare nuove leve.

«Il tornitore – spiega Paolo Passoni, responsabile di Randstad Technical – è un profilo in grado di fare la differenza all’interno di una piccola officina meccanica così come in una grande industria, che presenta ottime possibilità di carriera e di stipendio, a cui sono oggi richieste competenze complesse, dalla conoscenza della meccanica alla programmazione informatica». Una figura di grande importanza per il tessuto produttivo italiano, della quale si parla però tendenzialmente poco e che necessita quindi di essere valorizzata.

Proprio a questo scopo, nasce il “Campionato Tornitori”, tour in otto tappe che vede i candidati di altrettante province italiane sfidarsi al simulatore per dare prova della propria abilità tecnica. L’iniziativa, promossa da Randstad Technical in collaborazione con Siemens, si concluderà il 3 ottobre alla fiera 29.BI-MU/SFORTEC, dove i vincitori dei singoli appuntamenti locali saranno impegnati in un’ultima decisiva sfida.

Gara a parte, il campionato si propone però innanzitutto come un’importante occasione di incontro tra professionisti e imprese alla ricerca di personale qualificato. E sono già numerose le ditte e le officine che, alla ricerca di un tornitore, hanno approfittato della competizione – e dello spazio riservato ai colloqui conoscitivi al termine dello svolgimento della prova pratica – per prendere contatto con professionisti esperti e giovani già formati.

E, in tempi di crisi segnati da tassi di disoccupazione crescenti, un nuovo impiego sarebbe certo un ottimo modo di festeggiare il titolo di “miglior tornitore italiano”.

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