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Cosa c’è nel tuo olio d’oliva? Indagine organolettica

L’olio di oliva è particolarmente noto per i suoi benefici per la salute in molti libri di diete e ricette. Ma è davvero il nettare degli dei che noi tutti crediamo? Ma soprattutto, l’olio d’oliva presente nella tua dispensa è sano quanto pensi?

Le basi dell’olio d’oliva

Gli oli di oliva sono classificati in base al loro processo di estrazione e al loro valore di acidità dell’olio pressato. Il vero olio extravergine di oliva (EVO) viene estratto dalle olive utilizzando una sola pressione, in un processo noto come pressatura a freddo. Per essere considerato extravergine, l’olio di oliva deve presentare un tasso di acidità inferiore allo 0,8%. In Italia, l’olio extravergine di oliva pugliese è quello con i più bassi valori di acidità, considerato il più ricco di sostanze nutrienti, dal sapore fresco e fruttato.

L’olio di oliva vergine invece, deriva anch’esso dalla prima premitura delle olive ed ha circa il 3% di acidità.

Oltre alla dicitura “vergine” ed “extravergine”, potresti trovare anche una di queste descrizioni sull’etichetta della bottiglia:

  • Light: un olio che è stato filtrato per rimuovere gran parte del sedimento. (“Light”, in questo caso, non ha niente a che fare con il grasso o le calorie, ma si riferisce solo al colore);
  • Puro: una combinazione di raffinati oli vergini e extravergine.

Purtroppo, non si può sempre contare su ciò che dice la bottiglia, in quanto non vi è una legge chiara che disciplina l’etichettatura di olio extra vergine di oliva. Molti oli d’oliva, secondo la dicitura riportata, sono classificati come vergini, extra-vergini, o light ma, in realtà, non soddisfano gli standard di un vero olio di oliva di qualità previsti.

Se l’etichetta dice “Made in [nome di un Paese]” (come la Spagna o l’Italia), non è assolutamente da escludere che l’olio non sia stato coltivato in quel Paese, ma solo imbottigliato, in modo da dare più valore. Inoltre se non c’è alcuna informazione relativa alla data di raccolta sull’etichetta, si corre il rischio di acquistare un vecchio, forse rancido. Il vero olio EVO ha una durata di soli 18-24 mesi, pertanto è buona norma controllare sempre la qualità dell’olio che avete nella dispensa di casa.

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MEDITAGGIASCA 2013: DIETRO UN GRANDE OLIO, UNA GRANDE OLIVA

Il suggestivo chiostro medievale del Convento di San Domenico ospiterà in contemporanea un’esposizione dei produttori di olio extravergine d’oliva, di olive taggiasche in salamoia e altre piccole produzioni dell’agroalimentare del territorio.
Tra i produttori di olio saranno presenti: Azienda Agricola Ada Musso, Azienda Agricola Castellaro, Azienda Agricola Caviglia Massimo e Orengo Giovanna, Azienda Agricola Garino Vincenzo, Azienda Agricola Monica Fagnani, Azienda Agricola Vane Fabrizio, Olio Armato, Olio Boeri, Olio Raibaudo, Olio Roi e Otre D’Or.
I produttori di vino che prenderanno parte all’evento saranno: Azienda Agricola “La Casciamea”, Azienda Agricola Lombardi, Cooperativa Riviera dei Fiori S.R.L. e S.S. Agricola Mammoliti Eros.
I prodotti caseari saranno rappresentati da Iaria Antonino e La Cascina di Arzene mentre le erbe aromatiche dell’ Azienda Agricola Castellarone e i cesti e manufatti intrecciati di Rocca Giuseppe saranno la perfetta cornice per completare il viaggio all’interno della tradizione del ponente ligure.

Ci sarà anche una parentesi curiosa e singolare. La disfida tra Taggia e Seborga sulla paternità dell’oliva taggiasca. A sostenere le due tesi contrapposte saranno i due sindaci in persona, Vincenzo Genduso, di Taggia e Enrico Ilariuzzi, di Seborga che daranno vita ad un appassionante confronto verbale, mentre due chef (uno di Taggia e uno di Seborga) si confronteranno ai fornelli. Chi vincerà? Lo scopriremo a fine evento.

Orario Cooking Show: 12-18

Indirizzo: 7 Piazza S. Cristoforo, Taggia, IM 18018 tel 0184 476222

Ingresso: gratuito

 

Organizzazione: Witaly srl;

info: [email protected] – 3466160972

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