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MEMORABILIA, oggetti raccolti dal recente passato (prima parte)

MEMORABILIA
oggetti raccolti dal recente passato
Torino – Stazione Metro Porta Nuova
11 gennaio 2016

Una mostra “in due tempi” presso la stazione Porta Nuova della metropolitana di Torino per raccontare gli oggetti che sono ormai andati in pensione, o quasi, attraverso immagini, descrizioni, ricordi, e per regalare, a chi li conosce oppure a chi non li ha mai visti, un tuffo nel passato.

Alzi la mano chi ha usato il mangiadischi o chi sa che cos’è un imparaticcio. Quanti bambini conoscono le palline clic clac? Quante ragazze sanno cos’è la liseuse? A queste domande, e a molte altre, risponde MEMORABILIA: una mostra ideata per raccontare quegli oggetti che sono stati soppiantati dall’avanzare della tecnologia, gli attrezzi del tempo che fu, gli elettrodomestici vecchia maniera, gli oggetti che, ancora in commercio, non fanno parte dell’uso comune, ma anche i giochi e gli indumenti che esistono e resistono ancora nei ricordi di chi ha i capelli grigi.

Una brevissima descrizione illustra la storia di ogni oggetto e, accanto alle immagini, vengono fornite alcune indicazioni di utilizzo e la funzione delle varie parti. In alcuni casi si apre la scatola dei ricordi con il racconto di situazioni e dettagli che chi ha usato l’oggetto conosce bene.
Non mancano i collegamenti tra passato e presente, per scoprire ciò che ha rimpiazzato l’oggetto descritto, e alcuni particolari curiosi e inaspettati collegati al cinema o alla musica.

La scelta degli elementi da includere nella mostra non è stata casuale, le emozioni e i ricordi hanno prevalso, affiancati dalla possibilità di alcuni oggetti che fanno parte della memoria collettiva di essere raccontati meglio di altri. E’ stata una scelta che inevitabilmente ha escluso, per motivi di spazio, molti altri oggetti che meriterebbero, a buon diritto, il loro posto all’interno della mostra.

La realizzazione di MEMORABILIA è stata possibile grazie alla presenza e al sostegno del Centro Dental V.E.D., presente a Torino dal 1992, che condivide con l’Associazione culturale YOWRAS l’impegno nella diffusione della cultura attraverso modalità non convenzionali e destinate a un pubblico il più ampio possibile. Anche il Centro Dental V.E.D. racconta, sul pannello descrittivo della mostra, il suo passaggio tra passato e presente attraverso le immagini di un trapano a pedale degli inizi del 1900 e di una particolare e colorata poltrona da dentista dedicata ai bambini.

La mostra è composta da 81 oggetti raccolti in 27 pannelli. Dall’11 gennaio 2016 l’area espositiva della stazione Metro Porta Nuova ne ospiterà una parte. Il completamento della mostra, con l’aggiunta dei restanti pannelli, avverrà a inizio marzo. Si ringrazia la GTT per la disponibilità e l’ATTS – Associazione Torinese Tram Storici per la collaborazione nella realizzazione di un pannello dedicato alle vetture che hanno percorso, e in alcuni casi percorrono ancora oggi, le vie di Torino.

A chi è dedicata MEMORABILIA? Per prima cosa a chi questi oggetti li ha inventati, costruiti, desiderati, acquistati, utilizzati in un’epoca, temporalmente vicina ma tecnologicamente lontanissima, in cui la forza e, a volte, la fatica dell’uomo diventavano un tutt’uno con la materia.
MEMORABILIA è dedicata anche ai giovani e ai giovanissimi che non hanno mai visto gli oggetti descritti o ne hanno solo un vago ricordo.
Lo scopo principale della mostra è creare occasioni di racconto fra i bambini di ieri e quelli di oggi, affinché da un dettaglio o da una notizia inusuale possano nascere le scintille di curiosità che i componenti dell’Associazione culturale YOWRAS provano da tempo a far scaturire nel corso degli eventi che realizzano.

www.centrodentalved.it
www.yowras.it
www.gtt.to.it

#memorabilia

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Alessandro Novellino partecipa alla Fiera Arte Padova 2014 nello stand della rinomata Milano Art Gallery

Conto alla rovescia per l’atteso inizio della Fiera Arte Padova 2014, che si svolge dal 14 al 17 Novembre 2014. La Milano Art Gallery, storica galleria milanese sita in via Alessi 11, nello stand 74 al Padiglione 7 ospita in mostra esponenti importanti del panorama attuale. Tra essi Alessandro Novellino con la sua eclettica arte di pitto-scultura.

Novellino nel raccontare la personale tecnica elaborativa spiega “Da sempre l’Uomo è venuto a contatto con infiniti agenti esterni. I miei studi consistono nel riscoprire gli oggetti con tutto quello che trovo, al fine di proteggerli al meglio e per sempre. Piccoli oggetti di ogni origine, trovati per le strade, salvati da un destino ormai certo, poi riproposti secondo l’istinto e le sensazioni del momento, agglomerati con precisione e tempo. Dal momento in cui le mie sculture nascono al momento in cui hanno preso forma possono mutare, anche radicalmente. Negli oggetti sezionati, agglomerati su tela creo una patina protettiva, in modo che nessun agente esterno possa intaccare quegli, di cui ho bloccato l’evoluzione”.

Sulla versatile ricerca, che lo caratterizza, è stato commentato “Sempre attratto dall’arte contemporanea, esprime il suo messaggio attraverso una moltitudine di oggetti, da lui raccolti minuziosamente e catalogati per materiale, forma e colore. Oggetti, che ripropone sculture, che una volta ultimate conversano con chiunque si cimenti nell’osservarle, perché ogni oggetto ha un suo passato proprio come noi. Ciò lega assieme le persone tra loro e con l’artista, in un’unica storia in maniera indissolubile”.

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Dea Orh Art Gallery di Praga: Intervista al rinomato artista Braco Dimitrijević in occasione del vernissage della sua mostra

Intervistato Braco Dimitrijević, uno dei più importanti e premiati artisti a livello internazionale, nonché pioniere dell’Arte Concettuale, originario di Sarajevo. Le sue opere sono state presentate nei contesti delle gallerie e dei musei più influenti del mondo, come la Sperone Westwater di New York, la Tate Gallery di Londra, il Museo Ludwig di Colonia, l’Israel Museum di Gerusalemme. L’artista, cha ha partecipato ben sette volte alla Biennale di Venezia e tre volte alla Documenta di Kassel, inaugurerà la mostra personale Giovedì 24 Ottobre 2013, presso la rinomata Dea Orh Art Gallery di Praga. Dea Orh Gallery e una delle più importanti e prestigiose gallerie private della Repubblica Ceca, l’unica ad aver creato una piattaforma teorica e pratica per gli studi di potenzialità, tecniche, tecnologie e filosofie relative al medium della pittura nella produzione artistica contemporanea. Nel processo di continua ricerca, la parte teorica si trasforma in pratica, tramite la realizzazione di straordinarie mostre d’arte in loco, nonché la partecipazione ad esposizioni e fiere internazionali, come la Biennale d’Arte di Venezia e la Art Basel. L’obiettivo principale è quello di valorizzare e dar spazio soprattutto agli artisti del panorama ceco, ma non solo. Come Braco Dimitrijević, la Dea Orh supporta anche artisti dall’estero, al fine di dar loro il giusto valore e merito.

 

Di seguito l’intervista all’artista.

1- Si considera un artista ispirato dall’arte informale o da una particolare corrente/movimento artistico?

Diciamo che sono ispirato da un’attività culturale. L’artista contemporaneo è obbligato a riferirsi all’eredità culturale che ha ricevuto.

2- Quando e come è iniziata la sua carriera artistica?

Ho tenuto la mia prima mostra all’età di 10 anni, durante la quale ho esposto 40 oli su tela. Successivamente ho continuato, ma mi rendevo conto che la pittura non riusciva ad esprimere la complessità del mio pensiero. Ho dunque smesso e mi sono dedicato alle competizioni di sci alpino, che per me, a quei tempi, rappresentava la possibilità di potermi esprimere nello spazio. Negli anni ’67 e ’68 ho incominciato con gli interventi nello spazio urbano con mio lavoro “passanti casuali”.

3- Lei parla del suo famoso  progetto denominato “Casual Passer-By”; da cosa è stato ispirato e come lo ha realizzato?

Ho iniziato pensando ai geni dei tempi passati, precursori dei tempi, come El Greco, Kafka e molti altri. Geni riconosciuti solo in seguito per l’importanza ed il valore della loro opera, ma incompresi ai loro tempi. Mi sono ispirato al fatto che c’è molta gente, anche ai nostri giorni, non in sintonia con il loro periodo storico, che quindi resta incompresa; gente che magari è geniale, ma che resta sconosciuta, nascosta nell’ombra. Ritengo che ogni persona possa essere geniale, fino a prova contraria. Il mio desiderio è proprio quello di dare visibilità a queste persone, promuoverle, per cui nelle mie installazioni inserisco soggetti sconosciuti, partendo proprio dal presupposto che ognuno di noi possa esser geniale.

4- La grandiosa mostra allo zoo di Parigi nel 1998 e il progetto di connessione tra animali e opere d’arte;

Parto dalla relazione cosmica tra l’essere vivente in generale e l’arte. Gli animali sono esseri viventi e io ho voluto e voglio tuttora mostrare e far capire come gli animali e la loro psicologia non sia molto diversa da quella degli umani, anzi. Nell’installazione delle gabbie di gatti selvatici  a Parigi erano state inserite opere d’arte. all’interno della gabbia dei leoni. Io ho fatto ricostruzione della mostra Degenerate Art della Monaco di Baviera del anno 1936, in gabbia dei leoni, quali  non le avevano distrutte. Mentre l’essere umano distruggeva, l’animale aveva un atteggiamento più civile rispetto all’uomo di quel periodo. In queste installazioni si mettono a confronto gli animali, gli oggetti o le opere d’arte. Vengono messi a confronto due modelli culturali: quello del mondo occidentale e quello del mondo animale che vive in armonia con la natura. Dopotutto, se qualcuno guarda la terra dalla Luna, non vi è alcuna distanza tra il Louvre e lo zoo!

5- Il lavoro di installazioni denominato “Triptychos Post Historicus”? Quanti esemplari sono stati prodotti?

Ho fatto 500 installazioni in vari musei del mondo, come al Tate Gallery, Guggenheim Museum di New York, Louvre, Musee Orsay o Musee National d Art Moderne Centre Georges Pompidou. Trattasi di trittici: la prima parte del trittico è rappresentata da un quadro storico che rappresenta un valore spirituale e storico, la seconda parte da un oggetto del quotidiano, la terza parte dalla frutta, che esiste senza convenzioni culturali perché appartiene alla natura e quindi esiste indipendentemente dall’uomo. Il trittico rappresenta il Cosmo in piccolo, la trinità di valori diversi che coesistono.

6- Quali sono le sue prossime mostre e che opere verranno esposte?

Esporrò a Praga dal 25 Ottobre al 20 Novembre 2013 e poi a Parigi. A Praga, alla Dea Orh Art Gallery, esporrò quadri e sculture recenti, tra i quali un trittico: una citazione di Brâncuşi, affiancata ad un trombone, per quanto riguarda l’oggetto quotidiano e, come frutto, una noce di cocco.

7- Come concepisce l’arte?

Vedo l’arte come una passeggiata, una lunga passeggiata durante la quale l’artista migliora il mondo.

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A NATALE REGALA IL DESIGN MADE IN ITALY. DA STEELWOOD CONCEPT ESCLUSIVI ACCESSORI D’ARREDO PER LUI E PER LEI, ELEGANTI, PRATICI, 100% NATURALI E RICICLABILI

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