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Dalla Lombardia inviati 1,6 miliardi di euro all’estero nel 2011

Da uno studio della Camera di Commercio di Milano viene fuori che gli immigrati residenti in Lombardia, attraverso le rimesse verso i rispettivi paesi d’origine, mantengono circa un milione di famiglie.

I lavoratori immigrati hanno un peso considerevole nell’ambito dell’economia lombarda e devono essere considerati una ricchezza per il territorio, ma rivestono anche un’importanza significativa per l’economia dei paesi da cui arrivano, molti di questi ancora in via di sviluppo, per i quali l’afflusso di valuta straniera rappresenta senza dubbio un fattore positivo.

Durante il 2011 i soldi inviati all’estero tramite i Money Transfer dagli immigrati lombardi sono arrivati alla considerevole cifra di 1,6 miliardi di euro, che rappresentano il 21,3% sul totale delle rimesse italiane, in aumento dell’11,5% rispetto al 2010.

Partendo da questa cifre e tenendo in considerazione il valore dei consumi medi abituali nei rispettivi paesi d’origine si può calcolare che siano all’incirca un milione i nuclei familiari sostenuti grazie ai trasferimenti di denaro dei lavoratori stranieri della Lombardia.

Questi sono alcuni dei dati risultato di uno studio della Camera di commercio di Milano basata sui dati del registro delle imprese 2011 e 2010, su dati forniti dall’Istat e dalla Banca d’Italia relativi agli anni 2011 e 2010, e su dati statistici della Banca Mondiale sull’anno 2011.

Del totale di questi nuclei familiari, oltre 300 mila sono in Cina, 175 mila nelle Filippine, 36 mila in Perù e quasi 33 mila in Ecuador.

Asia e America sono infatti le principali destinazioni dei soldi inviati all’estero dai lavoratori lombardi, con rispettivamente il 50,5% e il 19,5% del totale. la parte da leone la fa la Cina che da sola vale il 27,9% delle rimesse lombarde (440 milioni di euro, in crescita del 25,3% tra 2010 e 2011), che corrisponde a circa 9.600 euro a testa, considerando solo i cinesi residenti in Lombardia.

La provincia di Milano da sola totalizza il 65,5% delle rimesse regionali che valgono il 13,9% di quelle nazionali, mentre proviene da Brescia il 9,7% e da Bergamo il 7% dei soldi che i lavoratori immigrati inviano nei Paesi di origine tramite banche e money transfer. Le province che in percentuale crescono di più tra 2010 e 2011 sono Monza e Brianza (+96,3%), Mantova (+24,6%) e Lodi (+18,8%). Dallo studio risulta anche che anche in tempi di crisi gli immigrati milanesi sono molto più attenti a risparmiare per i loro famigliari rispetto a quelli lombardi e italiani: hanno inviato all’estero in media 2.696 euro a testa contro rispettivamente 1.480 e 1.618 euro, cioè il 67% in più rispetto alla media italiana e ben l’82% rispetto alla media lombarda. (inviaresoldi.it)

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