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Arte Padova 2014: Giuseppe Oliva parla della sua esperienza con la Milano Art Gallery

Si è svolta nel periodo dal 14 al 17 Novembre la fiera Arte Padova 2014, l’importante Mostra Mercato d’Arte Moderna e Contemporanea. Presentate nello stand della rinomata galleria milanese “Milano Art Gallery”, che ha sede in via Alessi 11, le pregiate opere del noto pittore Giuseppe Oliva che si racconta nella seguente intervista:

D: Come nasce l’opportunità della sua partecipazione alla fiera Arte Padova?

R: L’opportunità di esporre all’interno della prestigiosa fiera Arte Padova, nasce da un invito del manager e gallerista Salvo Nugnes, che anche in questa occasione, dopo avermi convinto ad esporre le mie opere sia a Spoleto che a Venezia, ha voluto con grande determinazione che esponessi anche a Padova, una manifestazione di grande stima ed apprezzamento per i miei lavori.

D: E’ la prima volta che espone a Padova nel rinomato contesto fieristico?

R: No, vi ho preso parte nel 2012 sempre all’interno dello stand della Milano Art Gallery ed è stata una esperienza esaltante, che mi ha permesso con le due opere presentate, di farmi conoscere ed apprezzare. La cosa più bella, che per ogni artista è sicuramente la più importante, quale riconoscimento del proprio lavoro, è il ricordo di vedere tante persone, anche straniere, osservare i miei quadri, rapiti dai colori e dalle spatolate.

D: Ci racconta i suoi esordi nel mondo dell’arte?

R: Dipingo ormai da tanti anni, ma il vero salto di qualità, il momento cioè in cui ho cominciato a dipingere in modo diverso e decisamente più completo, è sicuramente quando ho cercato di dare un senso alla mia pittura, non più come trasfigurazione del visibile, della realtà, ma semplicemente quale strumento per far emergere le mie emozioni, sprazzi e momenti della mia vita. Il colore, non più come riempitivo di una forma, ma come parte essenziale e fondamentale delle mie opere. I colori nella loro sovrapposizione e naturalezza, sono gli unici e veri protagonisti di una pittura, che si propone di far rivivere allo spettatore particolari emozioni e lo inducano in qualche modo a pensare, a non limitarsi a osservare e basta, ma ad andare oltre, e cioè ad elaborare dal particolare rappresentato qualcosa di nuovo e di diverso per scrutare meglio e in modo più approfondito la realtà circostante. Ed è stata proprio questa filosofia, che mi ha spinto nel 2009 ad esporre per la prima volta  le mie opere in una personale a Varese, che mi ha dato la forza e la giusta energia per continuare e perseverare in questo progetto. Da quel momento si sono succedute altre personali, tra cui quella che mi rimarrà per sempre impressa nel cuore e che non potrò mai dimenticare: quella che con forza e grande ostinazione ho voluto organizzare in Sicilia, nella mia Trapani, con lo specifico intento di riportare i miei colori e le mie emozioni nella terra da cui traggono  origine.

D: Se dovesse con una frase darsi una personale definizione come artista contemporaneo?

R: Non è facile rispondere a questa domanda, anche se a dire il vero la risposta in qualche modo potrebbe desumersi da quanto sino adesso ho avuto modo di dire. Potrei considerarmi “un artista informale”, che attraverso il colore e l’intensità delle spatolate, cerca di trasferire allo spettatore le proprie emozioni, scorci della propria vita, che emergono in modo netto ed inequivoco dalla contrapposizione tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande,  dicotomia in cui l’infinitamente piccolo che è parte integrante del tutto, rappresenta il mezzo attraverso il quale capire ed apprezzare sempre di più la realtà che ti circonda, che è ciò che fondamentalmente dà origine alle nostre emozioni, bagaglio del passato per vivere il presente ed affrontare più forti il nostro futuro.

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Fiera Arte Padova: il pittore Giuseppe Oliva ospite nel prestigioso stand della Milano Art Gallery

Si apre dal 14 al 17 Novembre 2014 l’importante appuntamento internazionale di settore con la Fiera Arte Padova edizione 2014, che nel contesto del Padiglione 7 accoglie lo stand n. 74 della rinomata galleria milanese “Milano Art Gallery” che ha sede in via Alessi 11, in zona urbana centrale, vicinissima al Duomo. In esposizione fieristica, organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes, tanti nomi di spicco del panorama odierno, tra cui il pittore Giuseppe Oliva con una corposa carrellata di opere di matrice informale materica.

Nel descrivere la fonte ispiratrice dell’atto creativo Oliva sottolinea “Ciò che mi spinge a dipingere è sicuramente la passione, che negli anni si è sviluppata non come mezzo per riprodurre la realtà, ma come strumento per entravi dentro in modo sempre più netto e risoluto, al fine di riprodurre sulla tela le emozioni più recondite, nel tentativo di entrare nella realtà stessa superandola, per la mancanza di qualsiasi riferimento alla forma, ma nel contempo esaltandola sempre di più. L’emozione più bella quando si dipinge è la gioia di rappresentare le proprie emozioni più profonde, le sensazioni della tua vita, a cui ti senti maggiormente affezionato e da cui difficilmente ci si può separare, che fanno e faranno sempre comunque parte del nostro essere e della nostra vita”. E prosegue evidenziando come “Più passa il tempo e più si sente l’esigenza di trasferire su tela queste emozioni, che non sono malinconici ricordi, ma vibrazioni che senti il bisogno di esternare e condividere con gli altri. È questo desiderio, che mi ha spinto e mi spinge tutt’oggi a dipingere, come necessità recondita di raccontare questi attimi emozionali, nella speranza che l’opera nel suo complesso possa in qualche modo trasferirli di volta in volta ad ogni osservatore”.

Commentandone il vivace estro artistico, il critico Vittorio Sgarbi, in occasione della recente partecipazione di Oliva alla grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” da lui curata, ha dichiarato “Artista denso e intenso nella pittura a spatola, che si muove sopra una gamma molto astratta, quasi come si può vedere nei quadri di Cassis”.

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Milano Art Gallery: Gli scatti d’autore di Gianluigi Cannella, dal titolo “Istanti di Vita”, esposti fino al 5 Dicembre

Grande attesa per l’imminente mostra personale del fotografo Gianluigi Cannella, intitolata “Istanti di vita” allestita, con l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes, nell’esclusivo spazio artistico culturale della “Milano Art Gallery” in via Alessi 11, in fondo Corso Genova a Milano, dal 20 Novembre al 5 Dicembre 2014. Il vernissage inaugurale dell’evento è previsto per Giovedì 20 Novembre alle ore 18.00.

 

Molto significativo il reportage dettagliato della zona del comprensorio territoriale di Mumbai, realizzato nel 2011 a seguito di un viaggio da lui intrapreso in quel contesto, così particolare e toccante. In riferimento a questa intensa esperienza è stato scritto “Le rappresentazioni fotografiche di Cannella realizzate nel 2011 sono ancora drammaticamente attuali e raccontano, attraverso le immagini e la poesia, le forti emozioni vissute durante quel viaggio, trasmettendole fin dal primo impatto allo spettatore senza bisogno di spiegazioni e commenti aggiuntivi di contorno”.

 

Cannella spiega: “Il mio viaggio a Bombay si è evoluto in questi scatti fotografici, integrati da una raccolta di mie poesie già esistenti e pubblicate nel 2010 su Clepsydra Edition. Alcune di queste immagini più suggestive ho avuto l’opportunità di poterle esporre di recente nell’ambito della grande mostra di -Spoleto incontra Venezia- curata da Vittorio Sgarbi. Nell’esposizione accanto alle opere, ho inserito una stampa di una poesia appartenente alla raccolta intitolata -Le stanze di pelle-. A Mumbai quello che stavo fotografando lo stavo anche scrivendo o viceversa, anche se credo che una poesia o una fotografia non abbiano bisogno di spiegazioni, perché bisognerebbe riuscire a trasmettere delle emozioni comunque attraverso una fotografia o un testo poetico. Ho cercato di raccontare una storia, come sempre cerco di fare quando ho la possibilità di fare dei viaggi, per tentare di suscitare e magari riuscire a trasmettere delle emozioni stimolanti nell’osservatore”.

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Prestigiosa esposizione alla Milano Art Gallery delle opere di Gianluigi Cannella

Il fotografo Gianluigi Cannella sarà protagonista di un’interessante mostra fotografica personale, dal suggestivo titolo “Istanti di vita” che si terrà nello storico contesto della galleria milanese “Milano Art Gallery” ubicata in via Alessi 11, in fondo a Corso Genova. L’esposizione, organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes, sarà inaugurata in data Giovedì 20 Novembre alle ore 18.00 e resterà allestita in loco fino al 5 Dicembre 2014, con ingresso libero per le visite al pubblico.

Di recente Cannella, che è anche un talentuoso scrittore di poesie e ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi dalla critica di settore, ha partecipato alla grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” curata dal Professor Vittorio Sgarbi, svoltasi nella magica atmosfera veneziana di due secolari residenze aristocratiche, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich.

Frequenta da parecchio tempo il noto laboratorio Artemis, specializzato in lettura e scrittura poetica, che gli ha offerto l’opportunità come spiega lui “di entrare a fondo dentro la poesia e capirla. Capire non tanto cosa si vuole dire, ma come dirlo e farla diventare una forma di comunicazione emozionale”.

Le appassionate percezioni emozionali intrise di lirismo poetico vengono trasferite nei suoi scatti d’autore, che raccontano e descrivono le intense esperienze vissute e immortalate dall’obiettivo, che spesso riguardano viaggi e momenti itineranti, appartenenti al suo variegato percorso di vita. Si crea dunque una perfetta commistione di scambio e interazione tra versi aulici e raffigurazioni rievocate attraverso le fotografie, con un armoniosa ed equilibrata alchimia d’insieme, che completa e integra la carrellata delle immagini proposte. Il fruitore viene stimolato a osservare e riflettere, condividendo con l’autore il pathos e il trasporto, che lo guidano e fornendo una personale chiave interpretativa agli importanti messaggi racchiusi nelle coinvolgenti composizioni realizzate.

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Quest’anno alla fiera Arte Padova la storica Milano Art Gallery ospiterà gli scatti di Pier Paolo Pasolini

Occasione imperdibile nel contesto della rinomata Fiera Arte Padova edizione 2014, prevista dal 14 al 17 Novembre, dove all’interno dello stand n. 74, padiglione 7, della storica galleria milanese “Milano Art Gallery” che ha sede in via Alessi 11 a due passi dalla zona del Duomo e del centro cittadino, sarà possibile visionare una corposa serie di immagini fotografiche, dedicate all’illustre Pier Paolo Pasolini. L’esposizione è organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes.

Gli scatti d’autore sono frutto dell’esperto lavoro compiuto dal noto maestro Roberto Villa, che ha seguito Pasolini sul set durante le riprese del celebre capolavoro cinematografico “Il fiore delle mille e una notte”. Al riguardo Villa spiega “Una delle caratteristiche peculiari di questi scatti emerge nel fatto, che chi è guardato guarda a sua volta e si pone a una distanza, che appartiene ad altri secoli, ad altra cultura, ad altra religione, a un universo di codici, elementi, segni, che non ci sono mai stati famigliari generando un intreccio spazio-temporale e una commistione simbologica di intensa armonia emozionale”.

In riferimento al film Pasolini dichiarò in un’intervista rilasciata nel 1974 “Il fiore delle mille e una notte è un lungo viaggio e l’eroe o gli eroi, sia pure molto passivamente hanno il passo eroico di chi si sottopone a una grande prova. Con questo film finisce una trilogia, il mio più ambizioso esperimento, il mio tentativo più ambizioso, che mi è costato più attenzione formale e impegno stilistico. È facile il film politico-ideologico, assai più difficile è fare il film puro, ricercare la pura affabulazione come nei classici, tenendosi fuori dalle ideologie, ma evitando al tempo stesso di cedere all’evasione. Più di un elemento ideologico è nascosto in questo film, il principale è la nostalgia di quel passato, che ho cercato di ricreare sulle schermo”.

Salvo Nugnes commenta “In questa mostra ci saranno immagini di profonda suggestione, avvolte in una toccante cornice rievocativa, che mette in luce e ricostruisce i momenti più salienti delle riprese di un film, che segna una tappa fondamentale nel percorso cinematografico del grande Pasolini e permette di coglierne una visione diversa, davvero molto interessante”.

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La Milano Art Gallery presenterà i lavori dell’eclettica artista Maria Pia Severi presso il suo stand in fiera Arte Padova 2014

Lo stand n. 74 della Milano Art Gallery (con sede a Milano in via Alessi 11) allestito nel Padiglione 7 della Fiera Arte Padova 2014, che si terrà dal 14 al 17 Novembre, accoglierà al suo interno gli scatti fotografici dell’eclettica artista Maria Pia Severi, in omaggio alla città di Milano, con la gestione organizzativa del manager produttore Salvo Nugnes. Le immagini sono state raggruppate nel suggestivo testo di nuova pubblicazione, dal titolo “Milano – Il fascino di una metropoli” (Artestampa editore) nel quale è inserita l’illustre prefazione introduttiva di Alessandro Sallusti. Il noto direttore, scrive “Lo scenario narrativo rievocato dalla Severi sembra inserito in uno spazio virtuale di sospensione tra reale e irreale, apparenza e sostanza, invenzione e riproduzione fedele, che offre una prospettiva di vivace innovazione nel campo applicativo dell’arte fotografica e si pone come esempio a modello per l’apporto di un prezioso contributo al suo sviluppo evolutivo, decretando l’ineccepibile e impeccabile professionalità di mestiere dimostrata dall’artista, dominata dall’appassionata propensione creativa e dall’intento di condividere con lo spettatore i sentimenti e le emozioni alla base della sua ispirazione”.

Nel descrivere le fonti ispiratrici del suo variegato excursus metropolitano la Severi dice “Mi sono resa conto, che a Milano vi sono molti palazzi in stile Liberty, quello da me più amato. Ed è proprio da qui che ho cominciato il mio viaggio. Ho scattato foto a non finire. Poi ho iniziato il vero e proprio giro turistico, recandomi al Duomo per via Cavour. Ho captato subito l’aria di festa, che la percorreva e ne sono stata immediatamente contagiata: tantissimi erano i palloncini rossi e le graziose ragazze su segway pure rossi. Ho condiviso subito l’allegria che ne emanava ed è per questo che ho voluto iniziare il libro con una foto di un gruppo di bambine, che reggevano tali palloncini”. 

Vittorio Sgarbi, a fronte della recente presenza della Severi alla grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” da lui curata ha commentato “La Severi ci inghiotte nello spazio attrattivo delle sue forme. Propone immagini fotografiche, che non documentano, ma evocano. Nei suoi scatti non luoghi, ma la percezione dei luoghi, la memoria indefinita non delle situazioni e dei particolari, ma delle sensazioni come ciò che resta di un sogno. Le fotografie sono una sfida alla memoria, il tentativo di fotografare i ricordi, la natura anche imprecisa, ma decisiva. Così la sua tecnica appare impressionistica e divisionistica come la trascrizione di un sogno. Contro la distanza dei luoghi impone la perdita del fuoco, rinunciando alla nitidezza, che è propria della riproduzione fotografica”.

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Donelli Vini partner ufficiale dell’incontro alla Milano Art Gallery presentato dal Direttore Alessandro Sallusti

Alessandro Sallusti, direttore del rinomato quotidiano nazionale “Il Giornale” ha presentato, Mercoledì 5 Novembre 2014, l’ultimo volume fotografico di Maria Pia Severi intitolato “Milano – Il fascino di una metropoli”, presso lo storico Spazio Culturale “Milano Art Gallery” (via G. Alessi 11, Milano). Il prestigioso evento culturale, che ha ottenuto notevole successo da parte di pubblico e stampa, è stato organizzato e introdotto dal manager Salvo Nugnes.

Partner ufficiale dell’interessante incontro, Donelli Vini, famosa azienda vinicola, eccellenza del Made in Italy, situata nel cuore dell’Emilia Romagna. Fin dal 1915, anno della sua fondazione da parte di Alfonso Donelli, la ditta produce vini di altissima e pregiata qualità, apprezzati a livello nazionale ed internazionale. Attualmente, è presente attivamente in ben quaranta Paesi, con i sublimi prodotti ricavati dai propri vigneti: dai vari tipi di Lambrusco al Donelli frizzante, dal Pinot Chardonnay al Sangiovese, dal Bollicino Doc al Rosé Spumante Brut, fino ad arrivare perfino ai succhi d’uva analcolici e all’aceto balsamico di Modena.

Il desiderio di far conoscere il Lambrusco nel mondo ci ha resi un’azienda vocata all’esportazione e di fama internazionale, nella quale le più moderne tecnologie sono al servizio della tradizione” afferma la proprietà e continua “L’amore per il territorio e i suoi prelibati vini ci rendono così fieri cantori delle nostre tradizioni. L’intuizione e la grande determinazione ci portano a vivere e a considerare il vino a 360° legandoci allo sport e alla cultura”.

Molto infatti sono le loro importanti collaborazioni e sponsorizzazioni in tutto il mondo, come recentemente la grande mostra “Spoleto incontra Venezia” curata da Vittorio Sgarbi e la sua lunga collaborazione con la Scuderia Ferrari sui circuiti di Formula 1, di cui Donelli Vini è fornitore ufficiale esclusivo di vini e aceto balsamico.

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Annemarie Ambrosoli presente ad Arte Padova 2014 con i suoi dipinti esposti dalla Milano Art Gallery

Sta per aprire i battenti la prestigiosa Fiera Arte Padova, che si terrà dal 14 al 17 Novembre. Presso lo stand n. 74 (Padiglione 7) della Milano Art Gallery, che ha sede a Milano in via Alessi 11, in zona centralissima, si potranno ammirare le coinvolgenti creazioni pittoriche di Annemarie Ambrosoli, con l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes.

È recente la positiva partecipazione dell’Ambrosoli alla grande mostra di “Spoleto Arte” tenutasi nel secolare Palazzo Leti Sansi a Spoleto, sotto l’esperta curatela di Vittorio Sgarbi e la direzione di Salvo Nugnes. Su di lei il noto critico ha sottolineato con positivi commenti “Il tachisme è vivace e festoso, in una tessitura cromatica, che richiama gli arazzi”.

È alla natura e all’Alto Adige, che si ispirano i dinamici giochi di colore delle sue tele. Al riguardo l’artista spiega “La natura è il mio principale modello di riferimento, da cui traggo l’ispirazione per realizzare i miei animati giochi cromatici. In primis desidero trasmettere emozioni e sentimenti con la mia arte. Il soggetto rappresentato passa per così dire in secondo piano, seppur rivestendo una posizione importante nell’insieme compositivo della narrazione pittorica”. E prosegue “Gli alberi sono una tematica primaria, soprattutto durante la stagione fredda. Passeggiando in cerca di stimoli per la mia ispirazione, scopro nei loro rami dei movimenti conosciuti, che riescono ad infondermi particolari emozioni, che poi imprimo e trasferisco nelle opere”.

 Altro filone ricorrente è quello dei “Nudi e ritratti”. Non emerge soltanto la raffigurazione del viso, ma si evince la personalità peculiare e caratteristica del modello riportato nel quadro. L’Ambrosoli dice “Nei nudi, come insegnano i pittori impressionisti Renoir, Manet, Degas non è la sola rappresentazione del corpo di interesse, ma l’essere in quanto individuo, i suoi sentimenti, le emozioni, i sogni, le paure, le speranze”.

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Prestigiosa esposizione nello stand della Milano Art Gallery alla fiera Arte Padova dei dipinti di Alessandro Testa

Lo stand della nota galleria milanese “Milano Art Gallery” (che si trova a Milano in via Alessi 11)  vicinissima al centro storico) nel contesto del Padiglione 7, stand 74, della Fiera di Arte Padova 2014, accoglierà una serie di pregiati dipinti di Alessandro Testa. L’iniziativa, organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes, si terrà dal 14 al 17 Novembre 2014.

Di recente il pittore spoletino ha partecipato alla grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” curata dal Professor Vittorio Sgarbi e diretta da Salvo Nugnes, svoltasi nella splendida cornice veneziana di due nobili dimore, Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich. Nell’occasione Testa ha ricevuto significativi encomi ed apprezzamenti. In particolare su di lui Sgarbi ha dichiarato “Al gusto di Tancredi si ispira Testa. Nei quadri gesti incisivi e nervosi graffiano la superficie limacciosa innaffiata da macchie zafferano e nere”.

La sua evoluzione di ricerca stilistica è incentrata e focalizzata sulla sperimentazione cromatica. Il colore nel suo utilizzo più vario ed eterogeneo diventa il protagonista principale sulle tele e attraverso le molteplici sfumature e tonalità in cui viene distribuito, trasmette intensi messaggi, che lo spettatore deve cogliere e interpretare in modo personalizzato. Il suo campo d’applicazione è l’informalismo materico e astratto, con un linguaggio espressivo scaturito e guidato dal moto dell’anima più spontaneo e dall’istinto di pura irrazionalità. L’impatto visivo delle creazioni è di immediato coinvolgimento emozionale. Fin dal primo sguardo l’osservatore rimane quasi ipnotizzato e viene conquistato dalla dirompente irruenza impressa, recependone la vibrante enfasi ideativa.

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Alessandro Sallusti presenta il libro di Maria Pia Severi alla Milano Art Gallery: ospite il noto cantante Luca Maris

Grande consenso per l’appuntamento cultural artistico, che si è svolto presso lo storico contesto della Milano Art Gallery, in via Alessi 11 a Milano, in data 5 Novembre 2014, con l’anteprima nazionale di presentazione del libro fotografico “Milano – Il fascino di una metropoli” di Maria Pia Severi, che contiene l’illustre prefazione introduttiva del direttore Alessandro Sallusti, presente nell’occasione ad affiancare l’autrice. All’evento, organizzato dal manager produttore Salvo Nugnes, ha preso parte come spettatore il noto cantante Luca Maris, talentuoso e poliedrico artista campano.

Maris ha commentato “Sono ben lieto di aver assistito a questa importante iniziativa. L’arte in generale e in questo caso specifico la fotografia d’autore, così originale e suggestiva, presenta molte affinità con l’ambito musicale. Si tratta di linguaggi universali, alla portata dell’intera collettiva, stimolanti e arricchenti, che offrono a tutti interessanti spunti e incipit di riflessione e trasmettono forte energia positiva e intensa carica di spiritualità coinvolgendo un vastissimo ed eterogeneo target di fruitori. La presenza del testo introduttivo del direttore Sallusti a commento del libro, è un significativo plus valore aggiunto a un’opera editoriale di emozionante composizione artistica”.

Maris, che è anche autore, compositore, arrangiatore e musicista di consolidata esperienza, vanta tra le numerose collaborazioni di prestigio quella con Tony Esposito, che per lui rappresenta da sempre un icona simbolo della musica e dell’eccellenza  partenopea nel mondo. Con Esposito ha fatto concerti, televisione, teatro, radio, videoclip, conferenze stampa a livello nazionale einternazionale riscuotendo meritati riconoscimenti.

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Milano Art Gallery: Alessandro Sallusti presenta il volume fotografico di Maria Pia Severi dedicato a Milano

La storica Galleria Milanese “Milano Art Gallery” in via Alessi 11, ha ospitato con successo la presentazione in anteprima nazionale del nuovo libro fotografico di Maria Pia Severi intitolato “Milano – Il fascino di una metropoli” in simbolico omaggio celebrativo alla città, svoltasi in data Mercoledì 5 Novembre 2014, con la partecipazione esclusiva del direttore del quotidiano “Il Giornale” Alessandro Sallusti, che ha scritto la prefazione introduttiva al testo e nell’occasione l’ha commentato accanto all’autrice. L’incontro, che è stato aperto dal discorso introduttivo del manager produttore Salvo Nugnes, ha permesso anche un coinvolgente e interessante dibattito con il nutrito pubblico convenuto in sala.

Sallusti ha dichiarato: “Lo scenario narrativo rievocato dalla Severi sembra inserito in uno spazio virtuale di sospensione tra reale e irreale, apparenza e sostanza, invenzione e riproduzione fedele, che offre una prospettiva di vivace innovazione nel campo applicativo dell’arte fotografica e si pone come esempio a modello per l’apporto di un prezioso contributo al suo sviluppo evolutivo, decretando l’ineccepibile e impeccabile professionalità di mestiere dimostrata dall’artista, dominata dall’appassionata propensione creativa e dall’intento di condividere con lo spettatore i sentimenti e le emozioni alla base della sua ispirazione“.

Nel raccontare le fonti ispiratrici del suo variegato e curioso excursus metropolitano, la Severi spiega: “Mi sono resa conto, che a Milano vi sono molti palazzi in stile liberty, quello da me più amato. Ed è proprio da qui, che ho cominciato il mio viaggio. Ho scattato foto a non finire. Poi ho iniziato il vero e proprio giro turistico, recandomi al Duomo per Via Cavour. Ho captato subito l’aria di festa, che la percorreva e ne sono stata immediatamente contagiata: tantissimi erano i palloncini rossi e le graziose ragazze, su segway pure rossi. Ho condiviso subito l’allegria che ne emanava ed è per questo, che ho voluto iniziare il libro con una foto di un gruppo di bambine, che reggevano tali palloncini“.

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Maria Pia Severi Presenta I Suoi “Scatti Rubati” Nell’occasione Della Mostra “Spoleto Incontra Venezia”

Nel ricco comparto delle opere in esposizione nel contesto della grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” a cura del critico Vittorio Sgarbi con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes, hanno conseguito ottimi riscontri di apprezzamento le coreografiche fotografie di Maria Pia Severi, già presente anche con successo a quella di “Spoleto Arte”. L’evento si è svolto nella magica cornice veneziana dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014, allestito tra le possenti mura secolari di due magnifiche dimore nobiliari, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich.

La Severi da molti anni è coinvolta in importanti iniziative di settore e ha pubblicato numerosi volumi su Modena, Bologna, Capri, Venezia, Mantova. Nei suoi scatti d’autore d’incantevole suggestione, le donne sono protagoniste indiscusse, con immagini rubate attraverso l’obiettivo, per coglierle nell’istante dell’attimo fuggente, avvolgendole da intrigante evanescenza di luce sfuocata, che le rende creature uniche, speciali, irresistibili, quasi efebiche, fiabesche e fatate.

La Severi, in data Mercoledì 5 Novembre 2014 alle ore 18.00 sarà presso la storica galleria milanese “Milano Art Gallery” in Via Alessi 11, per presentare in anteprima nazionale il suo nuovo libro di foto inedite in omaggio simbolico a Milano, città a lei particolarmente cara, dal titolo “Milano – Il fascino di una Metropoli”. Nell’occasione sarà affiancata dal direttore Alessandro Sallusti, che presenterà il testo insieme a lei, contenente anche l’interessante prefazione introduttiva da lui scritta.

Su Milano la Severi dice nella nota al libro: “Milano da bere, Milano capitale mondiale della moda, Milano capitale economica italiana, Milano città globale. L’ultima volta, che sono venuta in questa città mi sono resa conto, che Milano è veramente una grande metropoli, non solo perché dopo Roma è il secondo comune italiano per densità di popolazione, ma anche per il carattere cosmopolita insito nei suoi abitanti e l’efficienza di cui sono dotati“.

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Plus Arte Puls presenta: La Luce di Prometeo – Paradise Lost Paradise Regained by Milton a cura di Giuseppe Ussani d’Escobar Porta Mazzini – Roma

Giovedì 23 ottobre alle ore 18:00, Plus Arte Puls inaugura l’apertura dei nuovi spazi di Porta Mazzini con una mostra dal titolo La Luce di Prometeo, a cura di Giuseppe Ussani d’Escobar.

 

Pensata come l’avamposto della nuova frontiera dell’arte contemporanea, Porta Mazzini si propone come luogo d’incontro, di confronto e di completa apertura e disponibilità all’arte.

Secondo le parole dei Soci Fondatori, Matisa Mendes Faria e Alessandro Sebasti Scalera, convinti sostenitori e amanti dell’arte contemporanea: Plus Arte Puls è aperta ad accogliere gli appassionati operatori del settore dell’arte e i collezionisti che alimentano, con le loro risorse e se desiderano con donazioni, il polivalente centro e ritrovo culturale di Porta Mazzini, che si propone di ospitare ed esporre attraverso una continua e accurata selezione, le opere di artisti contemporanei. Ecco la finalità principale di questa nuova entusiasmante realtà in divenire. Accanto agli artisti storicizzati e famosi contemplati dalle gallerie, quali soci membri di Plus Arte Puls, coglieremo l’energia delle novità, vedremo sorgere i nuovi volti e personalità eclettiche dell’arte italiana e straniera”.

Un approccio filosofico e di vita, quindi, che vede l’arte come fonte di sinergie emozionali, culturali e umane: Plus Arte Puls” continuano i Soci Fondatori:“ si riferisce al ritmo del cuore, poiché per fare arte è necessario investire nelle emozioni e nei sentimenti, credere nelle intuizioni e nell’istinto, che non sono facoltà della ragione”.

 

Da queste premesse l’inaugurazione dei nuovi spazi espositivi è stata pensata con una collettiva di artisti, invitati a proporre opere ispirate al tema “La Luce di Prometeo” e grazie alle quali si mette in mostra la loro condizione d’intimità e di relazione con il mondo esterno.

Dal video alla fotografia, dalla pittura a composizioni parietali più materiche, i dodici artisti invitati hanno condiviso lo spirito di riunirsi in un unico spazio espositivo per il desiderio di riappropriarsi della propria identità culturale, mantenendo la propria libertà di espressione. Scrive il curatore Giuseppe Ussani d’Escobar nel testo in catalogo: “Le opere parlano per gli artisti, con quel linguaggio di silenzi proprio dell’emozione, queste devono dar vita alla fiaccola di Prometeo dentro coloro che si fermano a contemplarle, devono renderci orgogliosi della titanica ribellione di Adamo e di Eva al Paradiso Terrestre…

Gli artisti presenti in mostra: Massimiliano AMATO (video arte), Frederik BONI (pittura), Marcello DI DONATO (fotografia), Livia GALEAZZI (pittura), Gaia GIUGNI (pittura), Andrew KOONS (installazione), Anna MC NEIL (pittura), Alberto PARRES (pittura), Giancarlo PICCIRILLI (pittura), PIERBO (pittura), Sepideh SARLAK (pittura), Adam VICTOR (fotografia).

 

 

INFORMAZIONI:

 

 

Dove: Porta Mazzini – Viale Mazzini, 1 – 00195 Roma

 

Inaugurazione: Giovedì 23 ottobre 2014 alle ore 18:00

 

Durata mostra: 23 ottobre 2014 – 23 gennaio 2015

 

Orari apertura Porta Mazzini: dal lunedì al venerdì dalle 11:00 alle 20:00, su appuntamento sabato e domenica

 

Contatti: Matisa Mendes Faria +39 335 7010795; Alessandro Sebasti Scalera +39 331 7181806; Giuseppe Ussani d’Escobar +39 334 2406735

 

Ufficio Stampa: SF Art Working di Simona Cresci e Federica Romano –

Simona Cresci: +39 338 9120137 – [email protected]

Federica Romano: +39 339 5770788 – [email protected]

 

Catalogo in sede

 

 

 

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Milano Art Gallery: attesissima presentazione del direttore Alessandro Sallusti sul nuovo libro fotografico di Maria Pia Severi in omaggio a Milano

E’ imminente la presentazione in anteprima del nuovo volume fotografico di Maria Pia Severi dal titolo “Milano – Il fascino di una metropoli” da parte del direttore Alessandro Sallusti, che si terrà in data Mercoledì 5 Novembre alle ore 18.00 presso il rinomato contesto della “Milano Art Gallery” in Via Alessi 11 a Milano, con l’organizzazione e l’introduzione del manager Salvo Nugnes. Il libro d’inediti scatti d’autore, che vuole essere un simbolico omaggio celebrativo al capoluogo lombardo, contiene un’interessante prefazione iniziale di Sallusti.

Sulla Severi il critico Vittorio Sgarbi ha dichiarato: “Le immagini passano e molte non durano. Non hanno la forza di restare. E diventano altro, come una percezione che è dentro di noi, indipendentemente dalla realtà dei luoghi. La Severi non vuole, che le sue fotografie riproducano alcunché, ma che siano l’equivalente in moto, ed anche remoto, del nostro ricordo, delle nostre sensazioni. Atmosfere oniriche aleggiano tra le forme dai contorni confusi, in cui lo sguardo dello spettatore cattura solamente una nebulosa impressione, dettagli imprecisi, lampi e bagliori di luce. Impossibile non riconoscere qualcosa nell’indistinto e non lasciarsi andare alle sensazioni suscitate dal ricordo. Presenze costanti e predilette sono le donne, sfuggenti, assorte e affascinanti negli scatti, che suggeriscono la velocità dei loro passi e dei loro pensieri, ma anche l’immobilità di un momento in cui fermarsi e sorridere“.

E sottolinea: “La Severi opera una sorta di frammentazione della realtà, che regala una stupefacente intensità. Le sue fotografie colpiscono per i giochi di luce e l’assenza di nitidezza.  Presentano tratti impressionistici e sono arricchite da rimandi al dinamismo e alla celerità, che rapiscono lo sguardo muovendolo all’interno di un vortice, in cui la città rievocata smette di essere solamente l’ambito del quotidiano e del comune per arrivare a conquistare anche colui, che la osserva per la prima volta, rendendola città universale e immaginifica“.

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Milano Art Gallery: Grande successo al vernissage della mostra di Dario Fo con illustri ospiti tra cui Vittorio Sgarbi, Salvo Nugnes e con tanti altri

È inaugurata Martedì 2 Settembre 2014, la straordinaria mostra pittorica del Premio Nobel Dario Fo, curata dal Prof. Vittorio Sgarbi, allestita presso la prestigiosa “Milano Art Gallery – Spazio Culturale” (via G. Alessi 11, fine Corso Genova, Milano). All’evento hanno partecipato, oltre al curatore e a numerosi giornalisti e media, anche tanti nomi di spicco del panorama attuale, come Marco Columbro, famoso attore e conduttore televisivo, che durante la serata ha affermato “Dario Fo è stato il mio grande Maestro”. Infatti, tra il 1976 e il 1977, Columbro è stato il suo “Arlecchino in cerca di padrone”, un furbo Zanni politicizzato, protagonista di un testo di Artuso Corso. 

La personale “L’arte dell’ironia”, organizzata dal manager Salvo Nugnes, presenta i dipinti che raccontano l’amore per l’arte di Fo, dagli esordi fino ai giorni nostri. Ma non solo. Assieme ai suoi quadri, si possono ammirare foto, materiale di scena e video tratti dalla sua brillante carriera teatrale. Tra oli, disegni, acquerelli, litografie, bozzetti di scena sono oltre ventimila i pezzi raccolti e conservati, frutto del geniale talento innato del Maestro, con una produzione davvero eterogenea e copiosissima, di alto livello.

L’itinerario creativo di Dario Fo è contraddistinto dal rapporto stretto e sinergico tra teatro-pittura, con un continuo gioco di rimandi. Fo è arrivato al disegno per estendere e tradurre il nobile linguaggio del proprio corpo, per dargli forma stabile e nel contempo per mettere e trasportare sulla scena il proprio corpo, esternando il progetto racchiuso nelle sue opere e nel suo peculiare stile espressivo. I soggetti raffigurati appaiono sciolti e svincolati da legami, in assoluta libertà. Il Maestro spiega “Il corpo è fatto per agire, per muoversi. È fatto per raccontare, con ognuna delle proprie parti. Parlerei di influenza in ambito scenico e no soltanto scenografico. Perché, il disegno, la pittura, mi consentono di predefinire molto di più, che le mere strutture ambientali oppure le entrate e le uscite degli attori“.

Descrivendo la sua formazione artistica a Brera, risalente al primo dopoguerra e i rinomati personaggi di cui è stato allievo, rivela “Achille Funi era un insegnante straordinario, Carrà era molto simpatico, Aldo Carpi, il direttore, una personalità di eccezionale apertura mentale. Mi capitava ogni tanto di assistere alle lezioni di Marino Marini. Una volta riuscì a farmi accettare nell’atelier di Manzù, ad impastare creta. Davvero stavamo vivendo un momento irripetibile per la storia civile e culturale del nostro Paese. Non solo dentro le stanze dell’accademia, ma anche fuori, nei bar e nelle trattorie di Brera, ci si trovava a discutere e fare progetti”.

Le creazioni di Fo si potranno ammirare fino al 24 Settembre alla Milano Art Gallery e, dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014 nel contesto delle grandi mostre “Spoleto incontra Venezia” curate da Vittorio Sgarbi, presso Palazzo Falier, nel capoluogo veneto.

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“MILANO ART GALLERY”: SETTANT’ANNI DI ARTE RACCOLTI PER LA MOSTRA PITTORICA DEL MAESTRO DARIO FO

L’illustre Premio Nobel Dario Fo sarà protagonista di una splendida mostra pittorica personale, allestita all’interno dell’esclusivo Spazio Culturale “Milano Art Gallery” situata in via G. Alessi 11, in fondo Corso Genova, a Milano, dal 2 al 24 Settembre 2014, con l’organizzazione del manager Salvo Nugnes. Il vernissage inaurale si terrà in data Martedì 2 Settembre alle ore 18.30.

 

Sul suo variegato e prestigioso percorso nel mondo dell’arte racconta “Dico sempre, che mi sento attore dilettante e pittore professionista”. E proseguendo sottolinea “I miei lavori teatrali nascono come immagini. Disegno prima di scrivere. Mi sono abituato piano piano a immaginare le commedie, i monologhi in un contesto visivo e solo in seguito in quello recitato. Inoltre, disegnare ha per me una preziosa, decisiva funzione di stimolo creativo. Se mi capita di essere -smontato- è proprio disegnando, che mi vengono le idee”.

 

Tra oli, disegni, acquerelli, litografie, bozzetti di scena sono oltre ventimila i pezzi raccolti e conservati, frutto del geniale talento innato del maestro Fo, con una produzione davvero eterogenea e copiosissima, di alto livello.

 

Di recente, Fo ha esposto con ottimo successo alle grandi mostre di “Spoleto Arte” curate da Vittorio Sgarbi e sarà presente anche all’evento denominato “Spoleto incontra Venezia” sempre con l’autorevole curatela di Sgarbi, che si svolgerà dal 27 Settembre al 24 Ottobre nella magnifica città lagunare, presso l’antico Palazzo Falier, affacciato sul Canal Grande.

 

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Immancabile appuntamento a “Spoleto incontra Venezia” con l’esposizione delle opere dell’artista Clara Brunelli

Grande attesa per le mostre di “Spoleto incontra Venezia” curate dal Professor Vittorio Sgarbi, che si svolgeranno dal 27 Settembre al 24 Ottobre, con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes. Location ospitante è il secolare Palazzo Falier, che si affaccia sul suggestivo Canal Grande veneziano. Nel corposo elenco di presenze importanti, si inserisce Clara Brunelli, che esporrà la sua arte ispirata dal “Cosmicismo” termine particolare, con cui indica il suo modo di dipingere, con uno schema personalizzato e rivisitato, che si discosta volutamente da quello scientifico.

 

Per “Cosmicismo” si intende un orientamento di pensiero, dove l’elemento astronomico e cosmologico, inteso come raffigurazione di curvatura di elevate dimensioni, dello spazio tempo, delle galassie, delle orbite dei cosmici, dell’esistenza delle meteoriti, è predominante. Ogni opera della Brunelli è certificata dall’autenticità del frammento di meteorite classificata H5/6 e chiamata Hah 296, del tipo condrite ordinaria con età approssimativa di oltre 4,5 miliardi di anni, caduta sulla Terra qualche centinaio di anni fa. I suoi quadri sono realizzati con colori ad olio ed impreziositi dalla minuta segmentazione dell’intrigante pietra, che percorrendo e attraversando nebulose, galassie, pianeti e costellazioni, è arrivata a posarsi nel deserto, in cui lei stessa l’ha rinvenuta.

 

Nelle creazioni non c’è nulla di casuale, i paesaggi, le tonalità cromatiche, le emozioni vissute personalmente e trasferite sulle tele, si basano su esperienze e ricordi custoditi e rielaborati in prima persona. Da autodidatta, che agisce sempre con spiccata fantasia, spontaneità e immediatezza, manifesta la fervida passione per le meteoriti e per i luoghi misteriosi da cui provengono, mediante la variegata produzione artistica a tema.

 

La Brunelli spiega “Raffiguro le immagini di meteoriti, che bucano l’atmosfera a velocità cosmica e che frantumandosi mentre la loro anima fonde, diventano -Polvere di stelle- , testimonianze di eventi e di mondi sconosciuti immensamente lontani. Frammenti, che precipitano in scenari desolati di rocce emergenti dalla sabbia rovente. Luci abbaglianti, miraggi incantati, gelidi cieli notturni, che sovrastano il silenzio e le incognite dell’oscurità, addolciti dal richiamo magico delle stelle e delle galassie”.

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Tra i grandi artisti presenti a “Spoleto incontra Venezia”, organizzata dal Manager Salvo Nugnes e con la curatela del Prof. Vittorio Sgarbi, anche Marco Paghera con la sua arte scultorea

Lo scultore Marco Paghera è inserito nel gruppo dei rinomati artisti espositori alle mostre di “Spoleto incontra Venezia” previste dal 27 Settembre al 24 Ottobre nell’incantevole città lagunare, presso l’aristocratica dimora sul Canal Grande di Palazzo Falier. La curatela dell’evento è sotto la competente guida di Vittorio Sgarbi, con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes.

 

Dopo il diploma al liceo artistico, Paghera approda all’attività artigiana di famiglia, che si occupa di particolari lavorazioni sui metalli e inizia le sue sperimentazioni, su cui influiscono le creazioni dell’architetto Antoni Gaudì, viste a Barcellona negli anni precedenti. Le sue opere sono inedite reinterpretazioni del ferro, trasferite nel campo del design scultoreo più innovativo e moderno. La sua produzione dimostra la sicura e consolidata padronanza dei mezzi strumentali tecnici. Ancora prima di comunicare contenuti espressivi o messaggi extra artistici, il suo obiettivo basilare e primario è quello di esplorare le possibilità della materia e della sua manipolazione. In tale prospettiva offre una nutrita varietà di soluzioni stilistiche diversificate.

 

Nelle molteplici manifestazioni dell’estro creativo di Paghera emerge la volontà di approcciare il concetto di scultura come idioma vivo e attuale, entro cui cercare un senso. Compie una scelta ben precisa di impiegare metalli saldati con procedimenti industriali, una pratica dagli esiti assai disparati sotto il profilo formale. Non rinuncia alla forte plasticità e alla volumetria di masse, poste in correlazione in base a una particolare dinamica di rispondenze e opposizioni, che rendono armonioso ed equilibrato l’insieme della composizione. La gestualità manuale è abile, decisa, energica e sfocia in creazioni cariche di contenuti e significati, che la sensibilità dell’osservatore deve saper recepire.

 

Nel 2013 è tra i fondatori di mode, una nuova realtà imprenditoriale nel settore artistico, che propone un’alternativa alla modalità di fare arte, partendo dall’idea di bottega rinascimentale, trasportata all’interno di un’impresa giovane e dinamica. Paghera spiega “La filosofia aziendale di mode rinnova il concetto di prodotto artistico, rendendolo nuovamente fruibile per un pubblico esteso, comprensibile e legato alla contemporaneità, senza rinnegarne le radici e la tradizione di provenienza. Si vuole riportare in auge il concetto, che l’opera d’arte è innanzitutto un prodotto, ben recepitile da parte di qualunque persona, che si tratti del collezionista, dell’amante dell’arte o del cliente occasionale”.

 

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Laura Scaringi: da Spoleto a Venezia si riconferma nella selezione artistica per le grandi mostre “Spoleto incontra Venezia”

A seguito della positiva partecipazione alle mostre di “Spoleto Arte” Laura Scaringi è stata selezionata nell’esclusivo parterre di artisti presenti al prestigioso appuntamento di “Spoleto incontra Venezia” che sarà inaugurato in data Sabato 27 Settembre con durata fino al 24 Ottobre 2014. La location ospitante è l’aristocratica residenza veneziana di Palazzo Falier, posto sul famoso Canal Grande, in posizione centralissima. La curatela dell’evento è sotto l’autorevole guida di Vittorio Sgarbi, con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes.

 

Il collage artistico è uno dei generi più apprezzati e utilizzati dai pittori di tutte le epoche. Attraverso esso la Scaringi si inserisce nell’ambito di una tecnica particolarmente versatile e moderna, di forte diffusione, che occupa una posizione specifica ben precisa e definita, influendo negli ultimi decenni in modo consistente sulla metamorfosi evolutiva avvenuta nell’arte contemporanea.

 

Con il collage esterna la più completa e libera creatività e fantasia stilistica, dimostrando una capacità esecutiva impeccabile. Realizza opere originalissime, dotate di intensa forza espressiva e raggiunge degli effetti visivi assai coinvolgenti per il fruitore. Dall’esecuzione dettagliata e scrupolosa scaturiscono rappresentazioni finite e compiute, mai improvvisate, frutto della profonda dimensione emotiva, che le permette di mettersi in contatto diretto con la sfera interiore più intima e sconosciuta del suo io, arricchendo di vivace suggestione emozionale le immagini rievocate.

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Dopo Spoleto anche Venezia è pronta ad accogliere lo straordinario talento dell’artista Giuseppe Oliva

Il pittore Giuseppe Oliva, già presente con successo a “Spoleto Arte” sarà nel novero degli artisti selezionati per le grandi mostre di “Spoleto incontra Venezia” allestite nella spettacolare cornice della città lagunare con la curatela del critico Vittorio Sgarbi e la direzione del manager produttore Salvo Nugnes, dal 27 Settembre al 24 Ottobre 2014. Il famoso Palazzo nobiliare Falier, affacciato sul Canal Grande, accoglierà una collettiva di altissima portata, con l’esposizione di opere appartenenti a personaggi altisonanti, tra cui Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì e un’inedita carrellata fotografica in omaggio a Pier Paolo Pasolini.

 

Il percorso di Oliva si inserisce nel recupero del viscerale legame d’unione con i contesti marini puri e incontaminati, luoghi incantevoli dalle ammalianti atmosfere, che ricordano la sua adorata terra d’origine, la Sicilia, rievocati con una vena di appassionato lirismo poetico. Attraverso i dipinti rielabora con la mente vivaci spunti di riflessione esistenziale, che appartengono al variegato cammino delle memoria trasferito sulle tele.

 

In ogni dettaglio minimale, in ogni minuzioso particolare trova elementi integranti, che diventano parte di un tutto unitario e omogeneo, nel quale la dimensione di macrocosmo si trasforma in microcosmo e viceversa. Si delinea una fusione perfetta tra la densa consistenza della materia e l’armoniosa mescolanza delle sfumature tonali, stese vigorosa abilità gestuale. Sgarbi lo ha definito “Artista denso e intenso nella pittura a spatola, che si muove sopra una gamma molto astratta, quasi come si può vedere nei quadri su Cassis”.

 

La sua è una pittura scultorea: utilizza spatolate materiche e sferzanti, stende con generosa abbondanza colori intensi, corpulenti, capaci di raffigurare i pezzi di mare, di dare voce alle brezze marine, di restituire profumi di erbe, di prati, di boschi, di paesaggi rigogliosi, immersi nel silenzioso fluttuare delle nuvole, spronando lo spettatore a entrare in una emozionante prospettiva fantastica, in un itinerario onirico tra sogno e realtà.

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Dopo lo straordinario successo ottenuto a “Spoleto Arte”, in esposizione a “Spoleto incontra Venezia” la brillante arte floreale di Angelica Cioppa

A fronte del meritato successo ricevuto in occasione delle mostre di “Spoleto Arte” la pittrice Angelica Cioppa sarà presente nel contesto espositivo di “Spoleto incontra Venezia” che avrà l’esperta curatela del professor Vittorio Sgarbi, con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes. Le date fissate per questa iniziativa speciale sono già ufficiali, partendo dal vernissage in data Sabato 27 Settembre, con allestimento visitabile fino al 24 Ottobre 2014. Il tutto si svolgerà all’interno di un rappresentativo palazzo veneziano d’epoca, il Falier, affacciato direttamente sul Canal Grande.

 

Le raffigurazioni della Cioppa si dilatano e si espandono occupando ampio spazio di colore, steso con pennellate forti e decise, per creare tonalità sferzanti e prorompenti, che si estendono mostrando una matericità pura, incontaminata, spesso caratterizzata da una voluta tendenza alla deformazione, che genera una sorta di distacco, una forma di estraneità del fiore stesso rispetto al contorno pittorico circostante, elevandolo in posizione dominante, di nevralgica e focale centralità, come protagonista assoluto dello scenario circostante.

 

L’impatto estetico è ricco di intrinseca misteriosità naturale, dalla seduttiva ed enigmatica raffinatezza. Il mondo fiorito viene recuperato dalla fantasia ideativa dell’artista come fosse una leggenda virtuale densa di magiche presenze multiformi, rigogliose e floride nell’essenza sostanziale del loro essere ed esistere, ma rispecchianti anche un inevitabile destino di precarietà, poiché il fascino insito viene intaccato dall’inesorabile scorrere del tempo, che ne preannuncia il triste destino, come accade per ogni cosa bella.

 

Le incantevoli e delicate riproduzioni non sono mai eseguite in stile puramente copiativo e decorativo, ma si accostano a significativi messaggi lanciati allo spettatore, in virtù di un’esperta capacità rielaborativa e di una dettagliata analisi personale. I suoi fiori sembrano chiedere l’accondiscendente simpatia di chi li osserva, in un moto appassionato di sopravvivenza, quali creature vive e palpitanti, da preservare e custodire nel loro massimo splendore.

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Da “Spoleto Arte” a “Spoleto incontra Venezia”: continua la positiva partnership commerciale con il rinomato R.W.N. studio odontoiatrico

Si riconferma la sinergica collaborazione commerciale con l’affermato Studio Medico Estetico e Odontoiatrico R.W.N., situato in provincia di Sondrio, precisamente a Tirano, che rinnova la sua presenza in qualità di sponsor della talentuosa artista Simona De Maira, in occasione della sua imminente partecipazione alle grandi mostre di “Spoleto incontra Venezia” che si svolgeranno dal 27 Settembre al 24 Ottobre 2014, con la curatela del professor Vittorio Sgarbi e l’organizzazione del manager Salvo Nugnes.

 

Di recente, R.W.N. aveva creato una positiva partnership durante “Spoleto Arte“. Su questa esperienza, Robert Nazzari, referente del prestigioso centro spiega “Siamo molto contenti della collaborazione con l’artista Simona De Maira e di come si è svolto l’evento curato da Sgarbi. Trovo, che l’arte della De Maira meriti di essere conosciuta e approfondita, sia nelle tecniche sia nel messaggio, che racchiude e con piacere abbiamo affiancato il suo nome al nostro centro. In fondo, sia la De Maira sia noi siamo -artisti- nel rispettivo campo di competenza e in base alle reciproche aspirazioni. Anche lavorare su un corpo significa lavorare su un’opera d’arte, di mirabile compiutezza”.

 

Nel descrivere le caratteristiche peculiari e i valori portanti, che ne contraddistinguono l’operato sottolinea “È mia ferma volontà mettere il cliente a proprio agio in tutto e per tutto, in quanto prima di essere un cliente è una persona, con delle esigenze o addirittura sofferenze, che chiede di risolvere. Umanità, rispetto e cortesia affiancate a disponibilità a 360° è ciò che caratterizza il nostro centro. Questo significa aiutare il cliente a capire quale sia la vera soluzione del problema, nel modo meno invasivo possibile. Spesso, le persone pensano all’implantologia per i denti e al lifting chirurgico per l’estetica. Ci sono invece molte altre soluzioni intermedie e meno dispendiose, che regolarmente vengono illustrate al fine di realizzare la vera felicità di chi si rivolge a noi. È innanzitutto una questione di correttezza e di quel principio del -non fare agli altri quello, che non vorresti essere fatto a te- di cui di frequente ci si ricorda, ma che nella realtà dei fatti viene poco applicato”. 

 

Nell’ampia gamma dei servizi innovativi l’azienda ha introdotto con successo il trapianto di capelli monobulbare, efficace senza lasciare cicatrici e altri interessanti trattamenti specifici di tricologia dai risultati garantiti.

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La rassegna “Spoleto incontra Venezia” è lieta di esporre l’arte dell’artista Luigi Piccioni

Il noto pittore spoletino Luigi Piccioni a fronte della positiva partecipazione a “Spoleto Arte”  è stato inserito nell’elenco ufficiale degli artisti delle mostre di “Spoleto incontra Venezia“, che verranno inaugurate Sabato 27 Settembre con l’autorevole curatela di Vittorio Sgarbi, presso il nobile Palazzo Falier, posto sul Canal Grande a Venezia, in posizione centralissima. L’evento, diretto dal manager produttore Salvo Nugnes, resterà allestito in loco fino al 24 Ottobre 2014, con l’esposizione di artisti del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì.

 

Piccioni vive e interpreta la cultura pittorica e la passione per l’arte con la radicata e vivace energia appartenente ai “Figli dell’Umbria“. È cresciuto e si è formato dapprima in un ambiente di stampo figurativo tipico di Spoleto, poi è entrato in contatto con l’ambito artistico romano degli anni Settanta, approcciandone i canoni e le tematiche distintive.

 

Nel commentarne il talento, Sgarbi ha dichiarato “Passato attraverso l’esperienza dell’Astrattismo, Piccioni ritorna alla figurazione con sobria eleganza. Le sue doti di disegnatore sono amplificate dall’utilizzo di supporti non convenzionali”.

 

Il suo racconto biografico è assimilabile a un romanzo narrato su tela, il suo modo di esprimere l’estro creativo e di concepire l’elaborazione dei dipinti suscita immediato coinvolgimento emozionale nel fruitore e trasmette un variegato Universo interiore, traducendolo in visioni spettacolari, che sembrano rievocazioni di attimi e istanti di caos, che si sta evolvendo e trasformando gradualmente in una dimensione di cosmo armonioso, avvolto da bellezza pura e sublime.

 

Possiede la preziosa dote di saper tradurre la sfera interiore e spirituale in raffigurazioni, celebrative della dinamica e fantasiosa immaginazione del vissuto più intimo e introspettivo. Utilizza anche elementi di supporto, derivanti da materiali riciclati e di recupero, dimostrando radicata competenza tecnica e consolidata versatilità strumentale. Riproduce coinvolgenti rievocazioni dal fascino accattivante e dall’avvolgente atmosfera, che attirano e catturano lo spettatore, suscitandone da subito la curiosità ad approfondire i significati e le tematiche, alla base della sua ispirazione creativa e conquistandone l’attenzione interattiva.

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Aida Abdullaeva tra il parco artisti di “Spoleto incontra Venezia”, rassegna curata dal Prof. Vittorio Sgarbi e organizzata dal Manager Salvo Nugnes

L’eclettica pittrice Aida Abdullaeva, già presente alle grandi mostre di “Spoleto Arte” ottenendo ottimi consensi, rientra nel novero dei rinomati artisti partecipanti all’attesissimo evento di “Spoleto incontra Venezia” sotto l’autorevole curatela di Vittorio Sgarbi e con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes. La location ospitante designata è l’elegante Palazzo Falier, nel cuore della meravigliosa città lagunare affacciato sul Canal Grande e si svolgerà dal 27 Settembre al 24 Ottobre 2014, con vernissage in data Sabato 27 Settembre, in stile cerimonia inaugurale esclusiva.

 

Nei dipinti emerge una spiccata raffinatezza dei soggetti, che suggerisce all’osservatore un nuovo modo di ascoltare la propria voce interiore e di analizzare le passioni e i turbamenti. Si evidenzia la marcata emozione visiva, che prescinde dal fattore puramente razionale, parlando e comunica direttamente tramite l’istinto più spontaneo e il moto dell’anima, che ne guidano la mano sulla tavolozza.

 

Le opere sono sinonimo di totale completa libertà creativa e contengono una progettualità cromatica, che predilige tonalità brillanti, all’insegna della piena vitalità dinamica dell’immagine rievocata. Questa peculiare connotazione distintiva viene enfatizzata dalla costante ricerca di perfezionamento della costruzione elaborativa, per ricavare una resa d’effetto, in cui l’immediato impatto estetico, di elevata intensità, consente collegamenti sul piano esistenziale e spirituale, che l’occhio sensibile dello spettatore deve saper recepire e interpretare.

 

Aida concepisce l’arte come un filtro allusivo per veicolare e rispecchiare desideri, vicende, segreti, tormenti, problematiche, che supera il magnetismo spettacolare e quasi teatralizzato dello scenario e diventa portavoce simbolico di sguardi indagatori, che nel silenzio meditativo della suggestione impongono domande e attendono risposte.

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La straordinaria arte di Alba D’Alpaos in esposizione a “Spoleto incontra Venezia” con la curatela del Prof. Vittorio Sgarbi e il Manager Salvo Nugnes

Le attesissime mostre di “Spoleto incontra Venezia” con la curatela di Vittorio Sgarbi, si terranno dal 27 Settembre al 24 Ottobre 2014, presso il Palazzo secolare Falier, ubicato nel suggestivo capoluogo Veneto, affacciato sul Canal Grande. Il direttore dell’evento è il noto manager Salvo Nugnes, che di recente ha organizzato anche “Spoleto Arte” ricevendo ottimi consensi generali. Nella corposa carrellata di importanti presenze, ci sarà la pittrice Alba D’Alpaos, con i suoi emozionanti quadri d’ispirazione cosmopolita, esposti insieme a nomi di spicco come Dario Fo, Eugenio Carmi, Pier Paolo Pasolini, José Dalì e altre illustri personalità.

 

La D’Alpaos viaggia molto fin da piccola. In ogni Stato in cui si reca prosegue lo studio della lingua italiana. Tuttavia, sviluppa man mano l’esigenza di individuare una forma di linguaggio comunicativo universale, che trova nella pittura, privilegiando quella di tipo figurativo. Da cittadina del mondo, con mentalità aperta e versatile, assorbe le varie culture diverse e le trasporta nelle opere. Parlando del suo percorso iniziatico dice “Ho approcciato il linguaggio universale della pittura, avendo compreso, che non ha bisogno di traduzioni, perché arriva prima al cuore e poi alla mente. In ogni luogo in cui sono stata imparo qualcosa, lo assimilo, lo metabolizzo, fino a farlo diventare una parte del mio patrimonio culturale, spirituale e umano, da recuperare e rielaborare in ambito pittorico”.

 

Il suo lavoro è una ricerca sperimentale. Davvero suggestive e originali sono le creazioni ottenute con l’uso di tela e rete, dove i contorni dei soggetti raffigurati sembrano avvolti da un’aura evanescente e conferiscono all’insieme un tocco di enigmatico mistero. I suoi dipinti sono inconfondibili e trasmettono una spiccata sensibilità nell’amalgamare e coniugare tonalità e sfumature cromatiche forti in equilibrata fusione. È un’artista completa con un talento espresso a tutto tondo, dall’impronta moderna e trasformista.

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Immancabile appuntamento a “Spoleto incontra Venezia” con l’esposizione delle visioni pittoriche dell’artista Elisabetta Marangoni

In occasione delle prossime mostre di “Spoleto incontra Venezia” allestite dal 27 Settembre al 24 Ottobre nella storica cornice veneziana di Palazzo Falier, ubicato sul coreografico Canal Grande, la pittrice Elisabetta Marangoni è inserita nel novero esclusivo dei selezionati artisti. L’evento di forte portata mediatica è curato da Vittorio Sgarbi e diretto del manager produttore Salvo Nugnes. Sarà possibile ammirare la produzione di rinomati esponenti del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì e altre note personalità, in una collettiva di consistente livello.

 

La Marangoni si è formata all’Accademia di Belle Arti a Roma e in Venezuela. Fin dalla tenera età percepisce la radicata passione per l’arte, per la bellezza, per l’armonia delle forme e dei colori. I suoi dipinti ad acquerello sono ricchi di speciali luminosità e trasparenze, che trasportano lo spettatore in una dimensione trascendente piena di luci e colori ammalianti.

 

Sul suo percorso di ricerca stilistica racconta “L’obiettivo principale, che cerco di perseguire quando prendo in mano un pennello, è quello di creare qualcosa di unico e di interessante, capace di suscitare emozioni. Per riuscire ad ottenere questo risultato ho bisogno di guardare il mondo in modo, che mi emozioni. Debbo essere capace di riconoscere immediatamente ciò che può trasformarsi in grande dipinto, per poi scegliere quali tonalità cromatiche più congeniali usare e finalmente elaborare la mia magica interpretazione personalizzata”.

 

In riferimento alla tecnica da lei preferita spiega “Sono innamorata dell’acquerello. In passato, non avevo approfondito bene questa tecnica per mancanza di occasioni pratiche, ma proprio per questo amore davvero intenso ho poi deciso di conoscerlo e sperimentarlo. L’acquerello mi soddisfa più di ogni altra tecnica. É innanzitutto simbolo di luce e nel contempo di trasparenza. In esso persino le ombre diventano elementi radiosi, che sprigionano bagliori di luce e colore” e aggiunge “Inoltre, ritengo sia divertente e stimolante anche la stesura dei colori sulla carta, al posto della tela tradizionale”.

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“Spoleto incontra Venezia” mette in luce la straordinaria arte mistica dell’artista Monika Mecarelli

Si preannuncia un’iniziativa altisonante la corposa esposizione artistica di “Spoleto incontra Venezia” presso il prezioso contesto di Palazzo Falier, a Venezia, affacciato proprio davanti al Canal Grande, che avrà l’egida curatoriale del critico Vittorio Sgarbi e l’organizzazione del manager Salvo Nugnes. L’evento sarà inaugurato in data Sabato 27 Settembre e resterà in loco fino al 24 Ottobre 2014. Nel novero degli artisti scelti per partecipare, spiccano nomi del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì, accanto a esponenti di talento del panorama attuale, come Monika Mecarelli, che porterà in visione la sua arte ispirata dal misticismo simbolico, rivisitato in formula di originale personalizzazione.

 

La Mecarelli si dedica all’ambito figurativo spaziando dall’acquerello alla grafica, dalla decorazione per arredo di alto design alla pittura, incluso quella su tessuto sul quale realizza opere con soggetti derivanti dalle immagini sacre, con particolare riferimento all’iconografia ortodossa russa. Di recente, ha orientato la sua ricerca sperimentale verso uno stile d’impronta più moderna e contemporanea.

 

Nelle sue creazioni si delineano tragitti ordinati o di complessa articolazione, che le fitte trame metalliche imprimono sulle tele ancora intatte. Questi incroci vogliono esprimere insieme il concetto di dilemma e quello di soluzione, come se una delle due forze superasse l’altra, in una sfida simulata virtualmente. Il metallo racconta e descrive l’energia di un periodo, nel quale risultava quasi necessario e imprescindibile attribuire una chiave interpretativa di esercizio esistenziale irrinunciabile.

 

Le sequenze d’intreccio, senza opporsi tra loro, generano emozioni transitorie e bloccano rendendo definitivo l’attimo sublime della casualità, fermandolo nel suo moto mai scontato. Talvolta, comprimono e danno ordine al variabile fluire del tempo, del suono, dello sguardo, nell’intento di formare connessioni di armonico equilibrio per inglobare l’elemento mutevole all’interno di una memoria inconfutabile e ben tangibile. In tale prospettiva l’uso del colore diventa quasi sempre superfluo, nel percorso di traduzione dell’attimo istantaneo, che lo trasforma in -cose- accorpando visioni essenziali, ma ricche di profondi contenuti comunicativi, da condividere con il fruitore.

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L’avvenieristica arte di Mario Tonino sarà esposta a Venezia dopo lo splendido successo a Spoleto Arte

Spoleto incontra Venezia” è un appuntamento imperdibile, previsto dal 27 Settembre al 24 Ottobre 2014, nell’incantevole cornice veneziana, che convoglierà in esposizione nomi illustri, tra cui Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì. La curatela è affidata al professor Vittorio Sgarbi, mentre del comparto organizzativo si occupa il manager produttore Salvo Nugnes.

Tonino ha ideato e sviluppato una ricerca personale, riguardante l’espressività della materia, nel suo essere energia, che lo stimola a fondare nel 2010 un movimento artistico denominato “Dunstschleier Kunst“, concepito come simbolico contenitore di innovative e avveniristiche esperienze. Il termine “Dunstsclheier” è composto dall’unione dei sostantivi “Dunst” che significa vapore e “scleier” che significa velo. Nel linguaggio comune viene utilizzato per indicare quella foschia luminosa delle mattine estive o tardo-primaverili e per sintetizzare la luminosità diffusa, leggera e vibrante. Ricondotto alla sperimentazione di Tonino, si traduce nella rappresentazione della luce, considerata come protagonista assoluta e dominante.

 

Le opere rifulgono e splendono avvolte e pervase da suggestiva luminescenza. Non è la luce intesa in pittura nel senso più tradizionale, ma una speciale “luce nella luce” che in un ambiente aperto attraverso la sua intensità variabile, scandisce i movimenti dinamici dell’insieme, infondendo forza e leggerezza. Tonino riscopre l’essenza dell’unione tra uomo e contesto materico circostante, ristabilendo un equilibrio, poiché l’uomo non è un maestro, che sottomette la materia, ma interagisce con essa, studiandone le caratteristiche distintive e le potenzialità. Si instaura un nuovo approccio, nella profonda coscienza della finitudine del genere umano e nella consapevolezza del potenziale razionale e spirituale da indirizzare nelle scelte migliori.

 

Nel commentare il suo originale percorso l’artista dice, quasi declamando in versi poetici “Attratti ruotiamo fagocitando dolore e luce, niente ci resiste mentre molli ruotiamo nel mondo. Fuoco di colore arde il volto di plastica, brucia l’ipocrisia, che ci fa da cornice”.

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Il premio Nobel Dario Fo presto alla “Milano Art Gallery” dopo lo strepitoso successo ottenuto a Spoleto Arte

L’esimio maestro Dario Fo reduce dal grande successo ottenuto nel contesto delle mostre di “Spoleto Arte” curate dal professor Vittorio Sgarbi, sarà presto alla storica “Milano Art Gallery” in via Alessi 11, in fondo Corso Genova, a Milano, per inaugurare una straordinaria esposizione pittorica di suoi dipinti inediti, organizzata dal manager Salvo Nugnes. L’iniziativa, che vedrà esposte opere, foto, materiale di scena e video, si svolgerà dal 2 al 24 Settembre, con inaugurazione ufficiale in data Martedì 2 Settembre, alle ore 18.30 in presenza di tanti nomi di spicco del panorama attuale, nonché di illustri esponenti istituzionali, TV e giornalisti.

 

Descrivendo la sua formazione artistica a Brera, risalente al primo dopoguerra e i rinomati personaggi di cui è stato allievo, rivela “Achille Funi era un insegnante straordinario, Carrà era molto simpatico, Aldo Carpi, il direttore, una personalità di eccezionale apertura mentale. Mi capitava ogni tanto di assistere alle lezioni di Marino Marini. Una volta riuscì a farmi accettare nell’Atelier di Manzù, ad impastare creta. Davvero stavamo vivendo un momento irripetibile per la storia civile e culturale del nostro Paese. Non solo dentro le stanze dell’Accademia, ma anche fuori, nei bar e nelle trattorie di Brera, ci si trovava a discutere e fare progetti”.

 

Il suo itinerario creativo è contraddistinto dal rapporto stretto e sinergico tra teatro-pittura, con un continuo gioco di rimandi. Fo è arrivato al disegno per estendere e tradurre il nobile linguaggio del proprio corpo, per dargli forma stabile e nel contempo per mettere e trasportare sulla scena il proprio corpo, esternando il progetto racchiuso nelle sue opere e nel suo peculiare stile espressivo. I soggetti raffigurati appaiono sciolti e svincolati da legami, in assoluta libertà. Fo spiega “Il corpo è fatto per agire, per muoversi. È fatto per raccontare, con ognuna delle proprie parti. Parlerei d’influenza in ambito scenico e no soltanto scenografico. Perché, il disegno, la pittura, mi consentono di predefinire molto di più, che le mere strutture ambientali oppure le entrate e le uscite degli attori”.

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Milano Art Gallery”: Il premio Nobel Dario Fo presto in mostra pittorica organizzata dal manager Salvo Nugnes

L’illustre Premio Nobel Dario Fo sarà protagonista di una splendida mostra pittorica personale, allestita all’interno dell’esclusivo Spazio Culturale “Milano Art Gallery” situata in via G. Alessi 11, in fondo Corso Genova, a Milano, dal 2 al 24 Settembre 2014, con l’organizzazione del manager Salvo Nugnes. Il vernissage inaurale si terrà in data Martedì 2 Settembre alle ore 18.30.

 

Sul suo variegato e prestigioso percorso nel mondo dell’arte racconta “Dico sempre, che mi sento attore dilettante e pittore professionista”. E proseguendo sottolinea“I miei lavori teatrali nascono come immagini. Disegno prima di scrivere. Mi sono abituato piano piano a immaginare le commedie, i monologhi in un contesto visivo e solo in seguito in quello recitato. Inoltre, disegnare ha per me una preziosa, decisiva funzione di stimolo creativo. Se mi capita di essere -smontato- è proprio disegnando, che mi vengono le idee”.

 

Tra oli, disegni, acquerelli, litografie, bozzetti di scena sono oltre ventimila i pezzi raccolti e conservati, frutto del geniale talento innato del maestro Fo, con una produzione davvero eterogenea e copiosissima, di alto livello.

 

Di recente, Fo ha esposto con ottimo successo alle grandi mostre di “Spoleto Arte” curate da Vittorio Sgarbi e sarà presente anche all’evento denominato “Spoleto incontra Venezia” sempre con l’autorevole curatela di Sgarbi, che si svolgerà dal 27 Settembre al 24 Ottobre nella magnifica città lagunare, presso l’antico Palazzo Falier, affacciato sul Canal Grande.

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