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Presentato il libro “I racconti del venerdì”

È stato presentato a Roma presso la sede della Creative Room Art Gallery in via Tommaso Campanella n.36, giovedì 30 maggio scorso, il secondo quaderno del corso di scrittura tenuto da Lorena Fiorini. “I racconti del venerdì” è il titolo del libro, strutturato in sette racconti. Sono stati inoltre presentati gli incontri del corso di scrittura della durata di tre mesi.

Alcune parti dei racconti sono state lette da Pietro Bernacchi, storica voce della RAI, conduttore di programmi di storia e cultura e docente di tecniche espressive. Ha coordinato l’incontro la Jacobelliana giornalista Alba Stella Paioletti che ha presentato ogni singolo racconto con i rispettivi autori, la copertina con il disegno del ramo di mela realizzato dall’artista Roberto Bosco e ha dato la parola alla conduttrice, nonché presidente dell’associazione culturale “Scrivi la tua storia”, Lorena Fiorini. Ha parlato del suo rapporto con la scrittura, di come ha cambiato la sua vita e quella dei suoi studenti, si è soffermata sulla scrittura come cura di sé e ha ricordato i suoi maestri, Stanislao Nievo e Antonio Meneghetti.

Nel corso della serata, oltre all’associazione e ai corsi di scrittura, è stato presentato anche il premio letterario “Donne tra ricordi e futuro”, le cui opere vincenti verranno presentate a Ottobre a Pratovecchio (Arezzo).

La sala piena ha partecipato in un’atmosfera di grande cordialità e familiarità, con tratti di commozione ed altri di soddisfazione e desiderio di continuare il percorso con altri corsi che contribuiscono a migliorare la propria auto percezione e visione della realtà. Sono intervenute anche Cristina Scalese, vicepresidente dell’associazione e Luciana Tancioni  tesoriera, che hanno motivato la platea a iscriversi come soci per partecipare alle molteplici iniziative culturali che l’associazione propone.

Questi i nomi dei racconti e dei rispettivi autori: “Il prima e il dopo” di Lorena Fiorini, “La sposa” di Artemisia Fiorentino, “I tre numeri” di Lucia Iacovacci, “I pantaloni lunghi” di Cesare Mantini, “Tutto sotto controllo” di Hilde Nobile, “Uomini e motori” di Isabella Paolini e “Sensitive” di Maria Pia Tunno.

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Ultimi giorni per partecipare al premio “Donne tra ricordi e futuro”

Le donne hanno ancora tempo fino a venerdì 31 maggio per raccogliere i propri scritti e inviarli alla segreteria del Premio Letterario Donne tra ricordi e futuro”, organizzato dal Comune di Pratovecchio (AR) e dall’Associazione Culturale Scrivi la tua Storia. Anche le ritardatarie possono farcela!

L’invito è di raccogliere le idee, fare mente locale, rovistare nei cassetti, tirare fuori la Narrativa (racconto, romanzo, novella), la Poesia (singola lirica, raccolta di liriche, lirica in forma di poema), la Saggistica  (storia, antropologia, sociologia) e  la Cucina in famiglia. Rileggete velocemente i vostri testi, date un ultimo sguardo al bando sul sito del Premio www.donnetraricordiefuturo.org, raggruppate in una busta quanto richiesto e inviate i vostri preziosi scritti.

La partecipazione al premio è gratuita, vuol essere un invito a scrivere le vostre memorie laddove il singolo si inserisce nella storia collettiva di un popolo, vuol dare voce a chi non c’è più. Vi troverete in compagnia di numerosi  autori, i vostri elaborati verranno registrati con cura e inizieranno il percorso che li porterà verso la premiazione. È un’occasione d’oro per non disperdere ricordi ed emozioni, memorie e momenti di vita vissuta, per regalare ai vostri cari lo scritto che farà battere il cuore e rivivere i valori del passato.

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Lorena Fiorini presenta “I racconti del venerdì”

Giovedì 30 maggio Lorena Fiorini presenterà il libro “I racconti del venerdì”, Il piacere di raccontare 2.  L’appuntamento è alle ore 18 presso Creative Room Art Gallery – Bellitalia 88 – in Via Tommaso Campanella n.36 a Roma.

Il libro nasce dai corsi di scrittura curati da Lorena Fiorini, presidente dell’Associazione Culturale “Scrivi la tua storia”. I corsi sono incentrati sulla voglia di scrivere. Non ci abbandona. Anzi, si rafforza creando legami e simpatie. Il mondo si apre alla fantasia, la mente è in piena attività, i ricordi affiorano sospinti da un vento di primavera. Tutti sono all’opera, anche i più restii, anche quelli che gelosamente hanno chiuso in uno scrigno segreto i propri ricordi. Parlarne era un dolore, ricordarli spiacevole, riportarli alla superficie difficile, se non impossibile. La breccia si è aperta e un fiume in piena ha finito per travolgere le pagine accarezzate dai tasti del computer. I racconti sono nati e cresciuti negli incontri del venerdì, un appuntamento gradito e atteso con la novità, sempre diversa, presso l’accogliente Creative Room Art Gallery.

Intervengono:

Alba Stella Maffei Paioletti, giornalista

Piero Bernacchi, docente tecniche espressive

Roberto Bosco, autore dell’opera di copertina “I racconti del venerdì”

Lorena Fiorini, Presidente dell’Associazione Culturale Scrivi la tua storia.

Sono presenti gli autori accompagnati dai racconti:

Lorena Fiorini – Il prima e il dopo

Artemisia Fiorentino – La sposa

Lucia Iacovacci – I tre numeri

Cesare Mantini – I pantaloni lunghi

Hilde NobiLe –  Tutto sotto controllo

Isabella Paolini – Uomini e motori

Maria Pia Tunno – Sensitive

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Successo per la giornata fiorentina del Premio letterario “Donne tra ricordi e futuro”

Firenze – La città di Firenze abbraccia il Progetto. Presso la sede della Croce Rossa Italiana (sala Pietro Verri) in Lungarno Soderini, si è tenuta la presentazione del libro “Betty sono Bruno” di Lorena Fiorini e del Premio letterario “ Donne tra ricordi e futuro” nato dal libro e da un’idea di Anselmo Fantoni, sindaco di Pratovecchio (AR) e di Lorena Fiorini.

Alla presentazione è intervenuto il Presidente del Comitato Provinciale CRI di Firenze, Ing. Paolo Cioni, che ha portato il saluto d’apertura ed ha parlato del ruolo della Croce Rossa. E’ poi intervenuto il Sindaco di Pratovecchio che da sempre ha visto la presenza e la storia di donne, soprattutto nobili e religiose nel proprio territorio, ispirando così l’idea di realizzare un premio al femminile.

Per il Comune di Firenze ha portato i saluti Susanna Agostini che presiede la commissione Pace, Diritti Umani, Solidarietà e Relazioni Internazionali e che ci ha parlato dell’importanza di raccogliere storie e biografie di donne, di momenti di vita inerenti le guerre e la solidarietà umana.

Dopo l’intervento di Lorena Fiorini, autrice del libro e presidente del Premio letterario che ha anche presentato il sito del premio, è intervenuta Carla Lomi, scrittrice esperta di “Fiabe”. Ha presentato le sezioni del premio letterario, le peculiarità e originalità in esse contenute. In particolare ha valorizzato l’opera di Emma Perodi e invitato le donne a proporre testimonianze di vita e valori.

La parola è poi passata a Liletta Fornasari, docente universitario e critico d’arte, che ha ricordato le figure di alcune donne del passato e le loro storie significative come quella di Maria Luisa De’ Medici, Artemisia Gentileschi, Angelika Kauffmann. Era presente all’incontro Andrea Jengo Direttore della sede Rai per la Toscana, che avendo letto il libro e conoscendo da molti anni l’autrice ha auspicato una futura collaborazione a livello storico e culturale anche con le documentazioni e le storie che arriveranno e verranno scritte.

L’ultimo intervento è stato del Colonnello Antonino Zarcone che ha curato l’introduzione al libro ed ha parlato soprattutto dell’esperienza di soldato e della prigionia di Bruno e poi di quella di altre realtà di sofferenza e dolore legate alla guerra.

La giornalista Alba Stella Paioletti ha coordinato gli intereventi, ha presentato i relatori, ha ricordato che la testimonial del Premio è Valentina Bisti del TG 1, ha presentato l’opera d’arte “Donna senza tempo” di Antonella Cappuccio, logo del Premio letterario e la versione dell’audiolibro “Betty, sono Bruno” di Clemencia  Cibelli- Canale TRE.

di Lorena Fiorini

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La Croce Rossa Italiana di Firenze ospita il premio letterario “Donne tra Ricordi e Futuro”

Il 22 marzo, alle ore 10,30  nella Sede della Croce Rossa Italiana a Firenze, si terrà la presentazione del Premio letterario Donne tra ricordi e futuro.

Dopo Bolsena, Viterbo, Roma domani sarà la volta di Firenze che ospiterà la presentazione del Premio letterario Donne tra ricordi e futuro. Numerosi gli ospiti attesi presso la sede fiorentina della Croce Rossa Italiana, Sala Pietro Verri in Lungarno Soderini, 11.

L’incontro sarà coordinato dalla Dr.ssa Alba Stella Maffei Paioletti e interverranno l’Ing. Paolo Cioni, Presidente Comitato Provinciale CRI Firenze, il Dr. Anselmo Fantoni, Sindaco di Pratovecchio (AR), la Prof.ssa Liletta Fornasari, Docente universitario e critico d’arte, il Dr. Andrea Jengo, Direttore Sede Regionale Rai per la Toscana, la Prof.ssa Carla Lomi, Scrittrice, il Col. Antonino Zarcone, Capo Ufficio Storico Esercito Italiano, la Dr.ssa Susanna Agostini, Presidente della Commissione Pace e Diritti Umani del Comune di Firenze e la Dr.ssa Lorena Fiorini, Presidente del Premio letterario “Donne tra ricordi e futuro”.

La città culla della cultura italiana attende con grande fermento questo evento per cui si è messa in moto la grande famiglia FIDAPA. Testimonial della manifestazione è la giornalista del TG1 Valentina Bisti che segue da vicino l’evolversi di un premio patrocinato dal Comune di Firenze  e da quello di Pratovecchio  a cui si affiancano la Provincia di Arezzo, Città di Viterbo, Città di Bolsena, Comitato Tricolore Italiani nel Mondo, FIDAPA-BPW, Sezioni Roma e Casentino con Distretto Centro, Associazione per le Pari Opportunità Empatia, Stato Maggiore dell’Esercito Italiano.

Il Premio raggiunge le donne che hanno storie da raccontare, scritti che escono dalla famiglia, da consegnare ai figli e ai nipoti, da trasmettere ai giovani e alle future generazioni. L’accesso al premio letterario è riservato a opere inedite in lingua italiana che siano comprese nelle seguenti sezioni, previste dal bando: narrativa (romanzo, racconto e novella), poesia (singola e raccolta di liriche, lirica in forma di poema), saggistica (storia, antropologia e sociologia) e cucina in famiglia.

Per ulteriori informazioni:

Lorena Fiorini: presidente Scrivi la tua storia: 3473506000 e-mail: [email protected]

Barbara La Rosa: ufficio stampa 3929393169 – Tiziana Di Vito: coordinamento 3391417022

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FESTA DELLA TREBBIATURA La Piantata, Bolsena, 15 luglio 2012 con i libri di cucina di Lorena Fiorini

Una festa della campagna, il piacere di una sosta all’aria aperta, la gioia di cibi genuini, momenti ritrovati di memoria contadina di tempi passati in un aia intatta nonostante il trascorrere del tempo. Lorena Fiorini ha preso parte con i suoi libri di cucina alla Festa della Battitura di Bolsena tenutasi a metà luglio.

Tantissima gente si è mossa tra macchine d’epoca, trattori, vacche infiocchettate, vecchi attrezzi, ma soprattutto è ricomparsa la macchina rossa per la battitura dei tempi che furono rispolverata per l’occasione. Sono i tempi dei nostri nonni che vengono riproposti, per rievocare mestieri e momenti tipici della vita in campagna. Ritrovarsi tra vicini confinanti, lavorare dalla mattina alla sera, arrivare a fine giornata stanchi morti ma pieni di gioia per il lavoro prodotto, rallegra gli animi e soddisfa i cuori. Un lavoro duro quello della trebbiatura, allietato dal buon grano messo a riposare nel granaio. Mettersi a tavola, a colazione, a pranzo e a cena per ritornare al benessere di una sosta, allegra, scanzonata, dove le battute riempiono l’aria e i cibi prodotti dal pollaio e dall’orto coltivati e allevati per l’occasione, rendono la giornata davvero speciale.

La festa è iniziata al mattino con la sfilata partita dalle vie del paese fino a raggiungere i numerosi bagnanti incuriositi dal rumore festoso di vecchi trattori, carri trainati dalle vacche, macchine per la mietitura e macchine d’epoca. Numerose le foto ricordo scattate per l’occasione. In un clima gioioso, nel palco allestito con le presse di paglia, si sono succeduti musicanti e pezzi di teatro contadino. Non poteva mancare chi, da anni, si nutre di memorie legate alla vita in campagna, di cucina che affonda le radici nella nostra cultura allargata da un tuffo nelle cucine del mondo. Ecco Lorena Fiorini presentata da Mariapace Guidotti con a fianco il Prof. Luciano Russi a ricordarci la bontà, il profumo del pane, con più esortazioni: ricondurre sulla tavola valori tradizionali, non sprecare neppure una briciola di pane, allietare la tavola di buona cucina alla riscoperta di sapori semplici e genuini e di ricette dimenticate. La testimonianza è nei libri pubblicati nei grandi Manuali Newton, in testa Il grande libro del pane che si va a inserire perfettamente nella festa della trebbiatura. A seguire Il peperoncino pronto a donare ai nostri piatti la gioia del colore e il piacere di profumi intensi. Con un’anticipazione, l’ultimo nato La mela e le torte con le mele in libreria a ottobre. Per concludere con un libro testimonianza La vita in campagna diventato oggi Terra di Toscana e pubblicato da Maria Pacini Fazzi.

Il Prof. Luciano Russi ha intrattenuto il pubblico con un elogio ai libri di cucina scritti da Lorena Fiorini: dal pane al peperoncino aspettando la mela. Porchetta accompagnata da prodotti tipici, formaggi, ortaggi e dolci, innaffiati da buon vino, hanno finito per raggruppare tutti entusiasti intorno ai tavoli e concluso una giornata tutta da ricordare.


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Lorena Fiorini e il libro “Betty sono Bruno” ospiti al Circolo Ufficiali delle Forze Armate d’Italia

Lorena Fiorini coglie l’occasione di presentare il suo libro “Betty, sono Bruno” presso il Circolo Ufficiali delle Forze Armate d’Italia di RomaMercoledì 14 Marzo 2012. Illustri ospiti interverranno all’incontro che, attraverso il libro della scrittrice, vuole sottolineare l’importanza della memoria quale insegnamento fondamentale anche per le nostre scuole.

Il Circolo Ufficiali delle Forze Armate apre le porte alla storia di un uomo, un uomo che ha avuto il coraggio di raccontare la prigionia, ha percorso una vita lunga e ricca dove racchiudere negli episodi vissuti le storie di tanti. Una storia per tutte le storie che non verranno mai narrate, sulle quali rischia di cadere il silenzio, l’oblio. Al contrario le storie si ritroveranno a braccetto per rendere omaggio a un secolo foriero di grandi svolte, per ricondurci ad accarezzare la parola valori. La Patria, famiglia, religione, sentimenti di volta in volta raccontati negli episodi, nelle svolte, sono diventati veri e propri insegnamenti di vita vissuta. E’ il racconto di un nonno ai propri nipoti, per riannodare il filo della memoria, per prendere spunti e approfondire temi che lasceranno intravedere la condotta di una vita. Un libro, “Betty, sono Bruno”, per entrare nella didattica, storia, geografia, inglese, natura, per donare e ricevere spunti per un approfondimento culturale più a largo raggio. Un libro, un’occasione per restituire l’onore ai prigionieri, per farli uscire dal buio che ha accompagnato l’esistenza di tanta umanità che ha sofferto la “vergogna” della prigionia.

Ritornare al passato, riferirsi al passato per un collegamento al presente e andare avanti con la fronte alta e il cuore fiero. Rivivere i grandi eventi, il fascismo, la Seconda guerra mondiale, la ricostruzione con la semplicità dell’uomo della strada. Quell’uomo ha dentro di sé la ricchezza della famiglia, lascerà sul cammino un modello di vita intensa, la testimonianza di come la piccola storia illumini la grande storia. Ci ha lasciato principi, ideali, da ricollocare sul posto dove meritano di stare. Ci ha lasciato un viaggio da intraprendere insieme, per godere delle piccole gioie, del raggiungimento di grandi obiettivi partendo da nulla, per vivere la vita per quello che è e per quello che può donarci giorno per giorno.

Intervengono :

GEN. C.D’A. DOMENICO ROSSI Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano

PAOLA RITA STELLA Assessore alle Politiche della Scuola Provincia di Roma

ESTER GANDINI GAMALERI Ispettore Centrale MIUR CLEMENCIA CIBELLI TAGLIANI Amministratore Unico Canale Tre-Verba Volant

TEN. COL. ANDREA PETTINI Capo Ufficio Ricerche e documentazione di guerra CRI

COL. ANTONINO ZARCONE Capo Ufficio Storico dell’Esercito Italiano VALENTINA BISTI Giornalista TG1

COORDINA: RENATA GIUNCHI PALANDRI Critico letterario

Al termine concerto della violinista CLAUDIA PIETRINI accompagnata al pianoforte da GIANLUCA SUAREZ

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Un fine settimana da infarto. Presentare i propri libri non è per “cuori deboli”. di Lorena Fiorini

“Non l’aspettavo di certo così, impegnativo sicuramente, ma non disumano”. Ecco come la semplice presentazione dei libri “Il Peperoncino”, “Il Grande Libro del pane” e “Betty, sono Bruno” si può trasformare in una vera avventura per la scrittrice Lorena Fiorini. Un viaggio in una giornata da ricordare.

Arrivo a Pratovecchio il 7 dicembre per ritrovarmi la presentazione dei miei libri di cucina editi da Newton Compton Editore, “Il Peperoncino” e ”Il grande libro del pane”in bilico, addirittura annullata. Dire che ci sono rimasta male è poco! Ho rimuginato un po’, ho cercato dentro di me risorse che mi aiutassero a uscire da una situazione incresciosa. Ho pensato a tutto il lavoro fatto e vanificato, ho pensato alla figura che stavo facendo, non certo edificante. Tutto mi sembrava contro, il ristorante nel quale era prevista la presentazione con cena non aveva remato a mio e suo favore, le persone che avevo accanto scuotevano la testa e mi incoraggiavano a desistere. No, non poteva essere. Ci ho dormito sopra.

Svegliandomi , di buon mattino, ho almanaccato ancora un po’, poi ho pensato: è proprio nelle difficoltà che le persone dimostrano il loro valore! A parole è stato facile, dirmelo altrettanto semplice, per avvalorare il concetto ci voleva una buona dose di coraggio. Ho acceso il computer portatile, ho messo la chiavetta per la connessione a internet, ho aperto la posta e ho scritto ad Anselmo Fantoni, il Sindaco del mio paese natio, la seguente missiva:

Buongiorno Anselmo, è possibile salvare il salvabile? Io, da persona ottimista e che non si da mai per vinta, penso che abbiamo perduto una battaglia, non la guerra!!! Eliminato il ristorante potremmo, trovata una piccola sala che ci ospiti, fare ugualmente la presentazione anticipandola alle 18 e intervenendo oggi e domani con il passaparola. Ieri sera ho fatto un giro di telefonate per avvisare e ho trovato diverse persone disponibili a venire. Diciamo una ventina sicure, altre dieci-quindici ancora da verificare. Non sono molte, ma abbastanza per tentare e non buttare tutto alle ortiche…

Comunque vada, ti auguro una buona giornata di festa! Un abbraccio Lorena

Contenta con una punta di preoccupazione, mi metto in attesa di una risposta che non arriva. Temporeggio, mi dico che è festa e che, molto probabilmente, Anselmo sta dormendo un po’ di più, che ne approfitta per riposarsi, che forse non leggerà la posta appena caduto da letto. Aspetto le 11 e poi chiamo. Il messaggio, in effetti, non era stato letto, giunge forte e chiaro con la mia voce. La risposta: “Mi sembra un ‘ottima idea, possiamo prevedere la Sala del Podestà”. Ottimo. Non resta altro da fare che mettersi in moto, cercare persone, parenti, amici, conoscenti, coinvolgerli, correggere le locandine affisse e dislocate nel paese con nuovo orario e luogo della presentazione. C’è una novità che non conoscevo: a Pratovecchio è giorno di fiera, tutto il paese è un allegro via vai di gente alla ricerca del dono, di banchi sparsi nella Piazza nuova, quella intestata a Paolo Uccello, e lungo il corso principale, Corso Garibaldi.

E’ così che si fa, si faceva e si continua a fare dalle mie parti, si va in piazza, si passeggia e si incontrano, praticamente, tutti. Il passaparola, parola ormai superata dai mezzi di comunicazione di massa, da mail, fax, telefonini, è ritornata protagonista, vera, forte e chiara, ma soprattutto guardando gli interlocutori negli occhi, trasmettendo l’amore verso la propria terra, i propri prodotti, verso una cucina che trasmette l’amore per le tradizioni, che riconduce ad una tavola ricca di piatti antichi trascinati fino a noi, che riportano nonne e zie, mamme e cucine d’altri tempi. Il sapore di casa, una casa ricca di profumi, di amore per la tavola, per la buona tavola da gustare insieme, in compagnia dei propri cari e degli amici nuovi e di vecchia data.

Ebbene, è stato un successo, la Sala del Podestà gremita, addirittura gente in piedi, i libri sono andati a ruba, la presenza del neo Sindaco Anselmo Fantoni e dell’amico giornalista Claudio Zeni ha reso la serata veramente incancellabile dalla mente e dal cuore. Grazie a tutti i miei parenti, agli amici cari, ai curiosi lettori, ai vivaci interventi hanno fatto sì che la serata si concludesse, com’era prevedibile, a tavola. Con i miei affettuosi cugini, Piero e Vincenzo, per una allegra rimpatriata accompagnati da consorti e da mamma Ida.

Il giorno dopo, sabato, è successa tutta un’altra storia… il peggio doveva ancora arrivare!

Le riprese e il montaggio dell’evento sono stati effettuati dall’efficiente amico e collega Antonio Volpe. I due video realizzati, uno breve e uno lungo, sono reperibili su You Tube digitando Lorena Fiorini oppure antoniovolpe48 e su Facebook alla pagina Lorena Fiorini.

di Lorena Fiorini

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Apprescindere con Michele Mirabella, un altro episodio del romanzo di vita di Lorena Fiorini

Ho lavorato quarant’anni in Rai, un lavoro amministrativo svolto con amore e dedizione. Poi, quando i tempi erano giunti, l’uscita con qualche rimpianto e la convinzione che la mia vita si sarebbe svolta altrove. La pensione, parola che fa provare un brivido di insicurezza, per me ha rappresentato una vera e propria svolta. Mi sono tuffata a tempo pieno nella famiglia e nella scrittura.

La scrittura mi ha salvato, mi ha posto al centro della creatività, quella creatività che mi aveva visto protagonista con fini diversi, ma anche da spettatrice attenta alle problematiche legate alla realizzazione di programmi e spot promozionali. Uscire e rientrare in Azienda come autore, come esperta gastronoma, mi fa sorridere e mi fa ripetere, prendendo lo spunto da una frase di Flaubert: Ogni vita merita un romanzo.

 

La partecipazione al programma “Apprescindere”, con l’amico Michele Mirabella, è stata l’occasione per presentare Il grande libro del pane pubblicato da Newton Compton Editori, ma anche l’apertura al mio mondo di sempre in modo completamente diverso, un mondo che ha finito per prendere il sopravvento e per diventare il vero interprete della mia vita.

Sono giunta alla registrazione con qualche apprensione e qualche fuori programma. Il taxi giunto con un bel ritardo, i pani da esporre consegnati in studio all’ultimo momento. Il resto tranquillamente sereno.  Accompagnata nella sala trucco, mi sono seduta nella poltrona e ho atteso pazientemente chi con mano ferma e decisa spandeva con una spugnetta l’idratante, spennellava cipria e ombretto, accarezzava le ciglia e le sopracciglia con movimenti delicati per spargere il rimmel e modellava con la matita le sopracciglia. Un ultimo tocco: una minuscola riga di eye liner e il risultato è lì davanti agli occhi. Quanta differenza con l’aspetto e il mondo di prima! Un trucco superspedito, un contorno occhi a velocità supersonica, il viso acqua e sapone. La diversità con il tempo passato non ha eguali. Sempre di corsa. Ho seguito attentamente i movimenti nello specchio, ora mi riflette l’immagine di una donna diversa, un’altra, con addosso e nel cuore la pienezza di un’età tutta da scoprire.

Dopo il trucco segue il parrucco, capelli sistemati con il phon, una leggera spruzzata di lacca. Sono pronta, scendo, assisto alla trasmissione in diretta. Penso al mio intervento, guardo il tavolo con i pani pronto ad entrare in scena, inserita nello studio una calma leggera è scesa nel mio animo quando il via è dato allo spazio a  fianco di Michele Mirabella. Inizia una carrellata dei pani di tutta Italia, la mia voce è ferma, sicura, pronta a cogliere il risultato di mesi di lavoro attento e appassionato. Sfilano davanti a noi e vengono commentati i pani presi a modello: biova piemontese, grissino, pane di segale,  coppia ferrarese, focaccia genovese, pane sciapo, pane di Genzano, pane cafone, pane d’Altamura, tarallo, pane casereccio di Matera, pane di Lentini, per concludere con il carasau. Pani scelti con lo scopo di affondare le radici nella cultura della panificazione, per ritornare ai sapori di un tempo, alle tradizioni, ai buoni pani di una volta portati in tavola con passione dai nostri amici fornai.

Il ritorno verso casa, comodamente seduta sul taxi, con la trepidazione dell’attesa scomparsa per lasciare il posto a una sensazione di leggera, sfumata contentezza.

di Lorena Fiorini

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LUCIANO SCHIFANO E BRUNO FIORINI LEGATI DA UN LIBRO “BETTY, SONO BRUNO” DI LORENA FIORINI

Una presentazione, un incontro, un evento in una cornice di tutto rispetto: gli storici edifici del Lanificio di Stia ospitano un evento nell’evento: la presentazione di “Betty sono Bruno” ha l’onore di essere accostata alla mostra di Luciano Schifano

Dopo l’inaugurazione della mostra del Maestro Luciano Schifano “L’equilibrio, l’uomo e la sua icona” e l’Esposizione al Palagio Fiorentino di monete e medaglie storiche e modello di armatura da torneo in campo chiuso proveniente dal Museo Stibbert di Firenze, ecco la presentazione di un libro, “Betty, sono Bruno”, che racconta la storia di un uomo del Casentino, Bruno Fiorini, che qui ha vissuto una parte importante della sua vita e che qui è ritornato ogni volta che ha potuto nel corso della sua lunga vita.

Luciano Schifano, nella sua generosità di uomo e artista, ha deciso di ospitare nello spazio della sua mostra l’amico fraterno Bruno Fiorini  e la sua storia, un omaggio a una persona ritenuta un uomo vero, un uomo semplice e saggio al tempo stesso con il quale condividere i grandi temi dell’esistenza seduti sotto un grande gelso nello splendido scenario verde del Casentino. Questa è stata la loro amicizia, due uomini così diversi per nascita e per estrazione culturale, che hanno vissuto in modo completamente opposto, l’uno alla ricerca del bello e l’altro nell’onesto e semplice percorso del suo tratto esistenziale. L’uno ha dedicato la propria esistenza all’arte, l’altro alla ricerca della propria realizzazione nel mondo attraverso la famiglia.

La presentazione del libro, prevista il 16 agosto alle ore 17,30 presso lo storico Lanificio di Stia, si inserisce nell’attesa della XIX Biennale Europea d’Arte Fabbrile che si terrà  dal 1 al 4 settembre nella splendida cornice del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.


Martedì 16 agosto 2011 alle ore 17,30

Allo Storico Lanificio di Stia (AR) presentazione del libro

“Betty, sono Bruno” di Lorena Fiorini raccontato da Bruno Fiorini

Un padre e una figlia uniti d’amore sgombro,

che arricchisce, nutre, fa andare avanti.

Conforta e aiuta a crescere.

Si aprono scenari mai conosciuti, si svelano segreti

Che aprono la mente e le viscere.

Danno un quadro della realtà che fa capire

Le scelte e i risvolti di una vita, di vite

Che hanno in comune anche vicende mai narrate.

Un incontro per parlare di una storia, per presentare

il libro e l’audiolibro ”Betty, sono Bruno”, un racconto

scritto da padre e figlia che si dipana dal 1919, anno

di nascita di Bruno Fiorini, fino a giungere a oggi.

Una storia che parla della nostra terra e della nostra gente,

attraversa il Novecento, racconta il Fascismo, la Seconda

guerra mondiale, la prigionia, la ricostruzione, gli anni di

piombo, i tempi attuali.

È l’Italia rappresentata da quella parte del Paese

che ha combattuto, lavorato, risparmiato, ha dedicato la

vita alla famiglia, a far crescere figli e nipoti con sani principi.

Gli autori si sono avvalsi della collaborazione

dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito,

Croce Rossa Italiana, Archivio Segreto del Vaticano,

Corpo Forestale dello Stato, dei Comuni di Pratovecchio e Stia.

Intervengono:

Bruno Bonghesi

Amico storico e di prigionia di Bruno Fiorini

Alessandro Bottacci

Capo Ufficio Territoriale della biodiversità di Pratovecchio

Andrea Jengo

Direttore della Sede Rai di Firenze

Luca Santini

Sindaco di Stia

Luciano Schifano

L’amico pittore  di Bruno Fiorini

Antonino Zarcone

Capo Ufficio Storico Esercito Italiano

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Rieti Cuore Piccante: Lorena Fiorini ha presentato il suo libro

“Cucinare, curarsi col peperoncino, coccolarsi col peperoncino, innamorarsi col peperoncino. La spezia rossa e piccante più diffusa al mondo esalta i sapori e in cucina non conosce limiti: primi, secondi, antipasti, e poi dolci, liquori, aperitivi, sottaceti…” ecco l’intoduzione di Lorena Fiorini al suo libro “Il Peperoncino

Arezzo, 27/07/2011 (informazione.it – comunicati stampa) “I miei pensieri vanno a una sala affollata di persone amanti del “peperonarsi”, ai miei libri che sono letteralmente spariti già prima di iniziare la presentazione del libro edito da Newton Compton Editori “Il peperoncino”, ai relatori Guglielmo Rositani, fondatore e Presidente dell’Accademia reatina del peperoncino, a Gianni Turina, Presidente del Consiglio comunale di Rieti, a Gianfranco Formichetti, Assessore alla cultura del Comune di Rieti, a Enzo Monaco, Presidente dell’Accademia del peperoncino. Le parole indirizzate al mio libro sono state, non esagero, lusinghiere, musica per le mie orecchie d’autrice. Mi hanno regalato un pomeriggio tutto da ricordare, dall’accoglienza affettuosa ricevuta da due gentili vigilesse e dal sindaco Giuseppe Emili, alla passeggiata tra gli stand nelle belle piazze di Rieti, dalle librerie che espongono i miei libri, ai rallegramenti ricevuti per il lavoro svolto, dalle numerose richieste di autografare il libro, alla scelta delle parole da indirizzare ai lettori, dall’aperitivo nella storica residenza del Prefetto Chiara Marolla, al ritorno a Roma nel cuore della notte: i pensieri dell’andata sostituiti dalla contentezza durante il viaggio di ritorno e dell’arrivo a casa accompagnata dalla consapevolezza di aver aggiunto nella mia vita tanti amici che hanno condiviso con me un momento di gioia e allegria tutto all’insegna del peperoncino. Nel cuore un libro da accarezzare, da godere graficamente, da regalare agli amici, da tenere in cucina e sfogliare alla ricerca del piatto che fa per noi e per i nostri ospiti, per arricchire la tavola e la nostra vita di sapori sempre più stuzzicanti.”  di Lorena Fiorini

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L’AVVENTURA di SCRIVERE

Intervento di domenica 15 maggio 2011 nella Sala Regioni al Lingotto Fiere di Torino nell’ambito della manifestazione Fidapa da leggere, presentazione di opere scritte da socie Fidapa di tutta Italia

Scrivere, una passione che ha cambiato la mia vita. Prima timidamente, poi sempre con maggior forza. La scrittura ha preso l’avvio dalla collaborazione letteraria e artistica con lo scrittore Stanislao Nievo che ha condotto alla pubblicazione, per New Books, del romanzo Smarrimento d’amore. La protagonista, Giulia, vive la sua vita fatta di famiglia e lavoro, fino al giorno in cui il tradimento del marito la mette in discussione, la fa uscire dal nido caldo ma oscuro in cui si trova. Si guarda indietro, si interroga su rapporti logori e senza speranza, alle prese con un marito enigmatico e sfuggente da un lato e un nuovo amore dolcissimo, ma inafferrabile fantasma dall’altro.  Una storia nella quale ogni lettrice potrà ritrovare un po’ di se stessa, e ogni lettore potrà cercare la propria donna non solo per amarla, ma anche per capirla.

Vita in campagna, pubblicato da Agra Editrice per la Regione Lazio, oggi rivisitato e diventato Terra di Toscana, pubblicato da Maria Pacini Fazzi, è risultato il libro più letto nello scaffale toscano della Coop durante le ultime feste. Il racconto custodisce storie, ricette, sapori della mia terra di nascita, dove il passato continua a parlarci dei tempi che furono. Preservare le tradizioni, salvaguardare la memoria, andarla a ritrovare di tanto in tanto per non disperdere il proprio passato, per ritrovare lì il sorriso che fa bene al cuore.

É con questo spirito che nasce Betty, sono Bruno. Il libro, pubblicato da Maria Pacini Fazzi e l’audiolibro, realizzato da Verba Volant per Canale Tre raccontano la storia di un uomo, mio padre, un padre molto amato che si apre alla figlia in un dialogo senza veli che abbraccia gli ultimi novant’anni, una storia dedicata a quell’Italia che ha lottato, ha vissuto la guerra, la prigionia, ha ricostruito il Paese, ha dedicato la giovinezza alla Patria, ha messo al centro della propria esistenza figli e nipoti. Il libro vede la collaborazione dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, la Croce Rossa italiana. Le porte e gli archivi delle istituzioni si sono aperti per accogliere una storia che fa parte della storia di un Paese. Per ritrovare il proprio mondo, ma anche i propri valori. Per ritornare ad accarezzare il ricordo.

Nel ricordo si inserisce il libro per la Fondazione Alessandra Bisceglia W ALE La forza di un sorriso, la Fondazione che si occupa di malattie vascolari in campo pediatrico.

Il mio mondo, i corsi di scrittura prima come alunna poi come docente, la collana on demand Scrivi la tua storia, mi hanno permesso il dono. Donare, spostare sugli altri quello che ho appreso, goderne. La scrittura ha finito per riempire i vuoti e le pagine, ha allontanato la solitudine, mi ha aiutato a navigare con passo tranquillo nelle vicissitudini della vita, mi ha consentito di accettare i dolori.

In ultimo mi fa piacere condividere con voi il libro Il peperoncino pubblicato nei Grandi Manuali Newton Compton Editori e arrivato a Torino proprio insieme a me con la sua carica di ricette, qualità e virtù.

Lorena Fiorini

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