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Pasqualino Monti interviene per la riassunzione di 23 lavoratori licenziati al porto di Civitavecchia

Riassunti i 23 addetti alla sicurezza e controllo varchi al porto di Civitavecchia grazie all’intervento del Presidente dell’Autorità Portuale Pasqualino Monti 

Per i lavoratori del Porto di Civitavecchia gli ultimi mesi non sono stati tra i più semplici. Alcuni nodi problematici sembrano tuttavia aver trovato soluzione grazie all’intervento in prima persona del Presidente dell’Autorità Portuale Pasqualino Monti. La vicenda, di non semplice soluzione, ha vissuto diverse tappe.

Dopo il licenziamento da parte della società National Service dei 23 dipendenti addetti alla sicurezza e controllo dei varchi del porto di Civitavecchia è intervenuta l’Autorità Portuale nella persona del Presidente Pasqualino Monti che ha annunciato l’assunzione in Port Mobility dal gennaio 2013, con contratto a tempo indeterminato, di tutti i lavoratori licenziati.
  
Il risultato è frutto di un accordo tra le organizzazioni sindacali Filt, Cgil, Fit, Cisl, Uiltrasporti e la Port Mobility, portato a buon fine sotto l’egida personale e diretta del Presidente dell’Autorità Portuale che ha seguito da vicino la vicenda.

Dopo l’avvenuto cambio della compagine societaria il nuovo management di Port Mobility, su precisa sollecitazione ed indicazione del presidente di Molo Vespucci Pasqualino Monti, ha convocato le parti sociali rendendole edotte del percorso che consentirà ai lavoratori di essere assunti con contratto a tempo indeterminato. I nuovi soci, insieme all’Autorità Portuale, hanno garantito il mantenimento dei livelli occupazionali attuali, impegnandosi inoltre a far fronte alle problematiche urgenti di carattere occupazionale rimaste aperte.

Più complessa appare invece la situazione legata al servizio finora svolto dalla Co.Se.Po., cooperativa storica del porto che svolge un servizio importante da oltre 40 anni, per risolvere la quale saranno necessari ulteriori incontri sia con le organizzazioni sindacali che con la cooperativa stessa.

Tutto l’operato dal Presidente dell’Autorità Portuale Pasqualino Monti è da elogiare, dalla data del suo insediamento a oggi, soprattutto se sarà trovata al più presto una soluzione anche alla difficile situazione della Co.Se.Po.

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LE XILOGRAFIE CINESI DEI CENTO FIORI (CINA 1959). (CITTÀ, LAVORO, VECCHIO E NUOVO PAESAGGIO). Schegge dal museo più veloce del mondo

In mostra da Embrice (Roma, Via delle Sette Chiese, 78, Tel. 06.64521396, www.embrice.com), dal 14 dicembre 2012 al 14 gennaio 2013, Le xilografie cinesi dei cento fiori (Cina 1959) (Città, lavoro, vecchio e nuovo paesaggio). Schegge dal museo più veloce del mondo, a cura di Carlo Laurenti e Maria Eleonora Caturegli.

Quando Mao lanciò l’effimero ‘movimento dei Cento fiori’ (“Che cento fiori sboccino, che cento scuole contendano” ne era lo slogan) gli artisti, gli scrittori, i cineasti furono invitati a sentirsi liberi di uscire dai rigidi canoni del realismo socialista statuiti nella storica Conferenza di Yen’an.
La valanga di critiche al partito portò a una brusca chiusura dell’improvvisa liberalità, a condanne e le opere vennero ritirate.
Esse riapparvero nel disgelo post rivoluzione culturale, dopo la caduta della Banda dei Quattro (Yao Wenyan, Chang Chunqiao, Jiang Qing e Wang Gongwen) nel 1977, ma sparirono presto, inosservate. Solo chi si trovava a Pechino e Shanghai poté procurarsene degli esemplari.
I negozi del Teatro esponevano allora tutti quegli oggetti che durante la Rivoluzione culturale vennero confiscati come piccolo borghesi e, di regola, bruciati. Erano considerati paccottiglia inutile passibile peraltro di recrudescenze a venire.
I privati se ne sbarazzavano con sollievo. i diplomatici accumularono allora mobilia preziosa mentre gli impecuniosi studenti si limitarono a frammenti più a buon mercato che oggi vanno a ruba nella Cina del dopo Olimpiadi, che esibisce stadi e grattacieli firmati da archi-star e treni super veloci e in cui futuri astronauti già bardati rilasciano interviste sui maxi-schermi al plasma installati in ogni casa all’ennesimo piano della miriade di condomini nuovi di zecca all’interno dei sei Raccordi Anulari della megalopoli Pechino. Al centro della quale gli antichi quartieri a un piano con i caratteristici vicoli (hutong) svaniscono liofilizzati dal vertiginoso prezzo al metro quadro, un altoforno finanziario cui soccombe l’identità collettiva.
E anche se nelle librerie faraoniche a cinque piani (Shucheng: città dei libri) vengono ammannite edizioni tradotte di tutti i classici della cultura cinese, completi di traduzione in cinese moderno nonché di audio-libro alla bisogna – divenute incongrue leccornie in questo paesaggio – si tratta per lo più di feticci simbolici, ancoraggi casalinghi al fantasma identitario la cui mancanza si fa sentire sempre più acuta.
Immani mercati delle Pulci sciorinano in tutte le città frammenti del passato recente che l’accelerazione scandita inizialmente da quelle frenetiche braccine di impuberi Guardie Rosse, come lancette dei secondi hanno dato il Tempo, facendo sì che l’Altroieri sia divenuto Pleistocene.
Il grande ritardo e l’embargo semi-secolare hanno agito da allora come un’immensa fionda e il tempo perduto è stato recuperato in un baleno, in questo riassetto ovvio, inevitabile, in questo reinserimento di un continente nell’alveo del consorzio planetario si sono perduti i connotati minuti di una cultura infinitamente complessa, strutturatissima, frattale. Una cultura deflagrata in mille direzioni, che si sbriciola sotto gli occhi increduli di tutti i tentativi in atto di molti artisti, come Feng Mengbo, di conservare una traccia di questo mondo che evapora in un baleno.

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No dell’Authority ai tagli retroattivi del Governo. Pasqualino Monti ai dipendenti: “Ricorrete al giudice del lavoro”

Pasqualino Monti  dalla parte dei dipendenti.  Insieme a Maurizio Ievolella si autotasseranno per permettere ai dipendenti di ricorrere al giudice del lavoro

Monti e Ievolella si “tassano” personalmente per consentire ai dipendenti di Molo Vespucci di ricorrere al giudice del lavoro contro i tagli retributivi retroattivi imposti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il Presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, vice presidente vicario di Assoporti, questa mattina si è schierato apertamente con i dipendenti e i dirigenti dell’ente, la squadra da cui provengono lo stesso Monti (che per 6 anni è stato direttore amministrativo) ed il neo segretario generale, offrendo una soluzione tecnica, al di là dello sciopero proclamato per domani dalle segreterie nazionali dei sindacati confederali di categoria, in grado almeno di congelare il motivo del contendere: Molo Vespucci infatti dovrebbe, secondo le indicazioni del ministero vigilante, operare tagli e recuperi sulle buste paga dei dipendenti dal prossimo mese di gennaio, partendo da un dettato normativo quanto meno contraddittorio.

Se da un lato, infatti, poco più di un mese fa è stato ribadito che le autorità portuali non sono soggette alla spending review, dall’altro oggi le si vorrebbe inserire negli enti della pubblica amministrazione a tutti gli effetti, facendo venir meno i presupposti anche del contratto unico dei porti (cha ha natura privatistica), conquistato dai lavoratori portuali dopo anni di intense battaglie sindacali.

In questo senso, la presa di posizione di Monti è significativa e di particolare tempismo, sia nei rapporti con il Ministero, che dovrà assumersi così la responsabilità, per una interpretazione della norma finora non sancita da alcun giudizio di merito, di centinaia di cause di lavoro con tutti i danni che potrebbero derivarne per l’erario; sia in vista di una possibile soluzione politica del problema, che potrebbe essere risolto con un emendamento alla legge di stabilità che chiarisca definitivamente la natura delle autorità portuali, per la quale ad oggi si è costretti a richiamarsi ad una classificazione dell’Istat.

Entrando nello specifico, le rappresentanze sindacali aziendali dell’Autorità Portuale hanno diffuso in serata una nota in cui “condividono la finalità dello sciopero e la soluzione tecnica proposta dal Presidente e dal Segretario Generale dell’ente, con una personale assunzione di responsabilità e solidarietà nei confronti dei lavoratori, di cui va loro dato atto, che partirà con il ricorso dei singoli dipendenti al giudice del lavoro. Le RSA, insieme con l’Autorità Portuale ed i lavoratori, impegnandosi a sensibilizzare in tal senso anche le OO.SS. territoriali di categoria, intraprenderanno, nell’ambito della suddetta proposta tecnica, tutte le azioni necessarie a giungere alla risoluzione del problema”.

Domattina, vedremo quale sarà l’adesione allo sciopero. Ma al di là della soluzione tecnica proposta da Monti, che peraltro non è stata posta come alternativa all’iniziativa dei sindacati, fin dai giorni scorsi si era avuta la netta impressione che probabilmente saranno in pochi ad astenersi dal lavoro.

Fonte: Civonline

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Il Network Marketing è per tutti?

Il Network Marketing nasce circa negli anni 50, il suo fondamentale scopo è quello di far conoscere il metodo di comunicazione che si assume nel Network Marketing.
Come in tutti i diversi lavori e anche nel Network Marketing bisogna impegnarsi ed essere sempre motivati a fare il lavoro che si è scelto di fare, questa è una motivazione in più per rendere questo lavoro sempre più intrigante.
Il
Network Marketing
sta travolgendo le nostre vite sempre più persone si tirano dentro questo fantastico netodo per guadagnare soldi e per diventare dei Leader per dare esempio a chi li aveva denigrati, ora puoi, puoi farlo solo con il Network Marketing.

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Lavora nel settore del Benessere

Il settore del benessere è quello che attualmente non sta sentendo la crisi economica ed è il settore con un trend di crescita davvero elevato. Noi consulenti Herbalife di benesserepiu.com diamo la possibilità a chiunque voglia collaborare con noi e crearsi una rete commerciale indipendente e crearsi un lavoro autonomo e stimolante! Inoltre, non sarai mai solo perché verrai sempre seguito e supportato nella tua nuova attività, attraverso il tuo sponsor e corsi di formazione locali, regionali, nazionali ed internazionali! Lavorare in questo ambiente non è mai stato così stimolante! Sapevate che oggi un italiano su tre usa integratori alimentari? Noi di benesserepiu.com lo sappiamo per questo abbiamo puntato su questo modello di business! Che aspetti? Vai su http://www.benesserepiu.com/index.php/lavora-con-noi e vedi l’incredibile opportunità commerciale e di lavoro che ti aspetta!

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Pronto Ripetizioni: ripetizioni private per essere pronti

Il servizio on-line First Tutors ha lanciato il suo nuovo progetto “Pronto Ripetizioni” in Italia – la nuovissima rete di ricerca di sostegno supplementare agli studi o alla carriera professionale. L’obiettivo principale del servizio è fornire alle persone la possibilità di trovare un insegnante privato, corsi di formazione individuali e ripetizioni private disponibili. Il progetto dà l’opportunità agli insegnanti di offrire i loro servizi su una piattaforma online e trovare gli studenti per i loro corsi e le loro lezioni.

Il progetto Pronto Ripetizioni punta a rendere il settore dell’educazione supplementare il più possibile disponibile ed efficiente per tutti gli interessati.

Anita Moss, direttore di First Tutors, commenta: “Pronto Ripetizioni è stato progettato per aiutare i genitori a trovare facilmente le lezioni private per i loro figli, nella loro zona e ad un prezzo adeguato al budget della famiglia”.

La vasta rete di insegnanti italiani del progetto Pronto Ripetizioni renderà semplice la ricerca di lezioni private nella materia richiesta, a qualsiasi livello e il più vicino possibile. Si possono visualizzare tutte le opzioni disponibili ordinate secondo i costi delle ripetizioni e la posizione geografica. È possibile trovare l’insegnante affidabile e professionale, basandosi su esperienza, qualifiche, raccomandazioni e prezzi delle lezioni private. Dopo aver provato e testato il servizio una volta, molti clienti ritornano sia per trovare lo stesso insegnante che per cercare ripetizioni private in un altra materia o livello.

Dal 2005, quando il progetto è stato lanciato nel Regno Unito per la prima volta, migliaia degli insegnanti da diversi paesi del mondo utilizzano questo servizio, avendo l’opportunità di promuovere la loro competenza di insegnamento individuale e trovare gli studenti nella loro zona.

Gli insegnanti, che partecipano all’attività del progetto, hanno già apprezzato tutti i vantaggi di Pronto Ripetizioni: la libertà di decidere, dove e quando impartire le lezioni e quali materie insegnare; l’opportunità di ricevere istantaneamente le richieste di ripetizioni da parte dei potenziali studenti nella loro zona; la possibilità di migliorare il proprio profilo con le raccomandazioni e le recensioni positive, ricevute dai precedenti clienti. E godere inoltre del vantaggio che insegnare porta al continuo approfondimento delle proprie conoscenze e capacità in materia.

C’è una buona notizia anche per i neolaureati. Unirsi a Pronto Ripetizioni è consentito non solo agli insegnanti esperti, ma anche a tutti quelli che desiderano provare il mestiere dell’insegnamento e fornire lezioni e ripetizioni private. Per iniziare ad insegnare basta la conoscenza approfondita della materia. Infatti, con il progetto Pronto Ripetizioni i neolaureati hanno la possibilità di avere un buon punto di partenza per entrare nel mondo del lavoro e godere immediatamente del vantaggio della loro laurea senza aspettare a lungo offerte di lavoro da parte delle aziende. In più, il progetto da un’ottima opportunità di arricchire il proprio curriculum con l’esperienza di insegnamento in privato e avere le raccomandazioni ufficiali dai clienti.

L’esperienza del servizio dimostra, che le offerte delle lezioni private provengono non solo da docenti, si riscontrano infatti: economisti, che preparano i professionisti per gli esami di finanza; laureandi che trasmettono agli studenti di scuole inferiori tutte le loro conoscenze ed esperienza per aiutarli ad andare avanti con gli studi; musicisti, artisti e designer che desiderano condividere le loro passioni con le altre persone interessate. Si può offrire o trovare il corso privato di cucina italiana, di yoga, moda o danza e altro ancora.

I servizi delle lezioni private al progetto Pronto Ripetizioni già offrono insegnanti da diverse regioni e città italiane: Abruzzo (Teramo); Calabria (Catanzaro, Crotone); Campania (Avellino, Caserta, Napoli, Salerno); Emilia-Romagna (Bologna, Rimini); Friuli-Venezia Giulia (Trieste); Lazio (Roma, Latina); Lombardia (Cremona, Milano, Varese); Marche (Fermo); Piemonte (Cuneo, Torino); Sardegna (Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari); Sicilia (Enna, Ragusa,Trapani); Toscana (Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Siena); Trentino – Alto Adige (Bolzano); Umbria (Perugia); Veneto (Padova, Treviso, Venezia, Vicenza). Il database degli insegnanti si aggiorna ogni giorno e si può registrare la propria candidatura e offrire le lezioni private o corsi direttamente sul sito ufficiale del progetto Pronto Ripetizioni. (www.firsttutors.com/italia)

Informazioni su First Tutors e servizio Pronto Ripetizioni
First Tutors (www.firsttutors.com/uk), il leader nel Regno Unito nel settore dei servizi online per la ricerca delle lezioni private, è stato lanciato nel 2005. La strategia aziendale è stata sviluppata attraverso le ricerche che hanno permesso di capire che cosa insegnanti, studenti e genitori volevano da un servizio di tipo “trova da te un insegnante”. First Tutors è diventato incredibilmente popolare sia tra gli insegnanti che tra le famiglie ed è ora disponibile su scala internazionale – in Irlanda, Nuova Zelanda, Australia, Nord America, Sud Africa e ora anche in Italia.

Il servizio Pronto Ripetizioni è un strumento italiano di First Tutors il cui scopo è di aiutare a trovare i migliori insegnanti privati e a domicilio, a tutti coloro che hanno bisogno di lezioni o ripetizioni private. Pronto Ripetizioni punta ad offrire l’accesso a una vasta gamma di insegnanti e fornire un sistema accessibile in cui viene visualizzata, attraverso le raccomandazioni e la storia dell’insegnamento.

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EXTENSION DI CIGLIA: TROVA LAVORO CON I CORSI PROFESSIONALI A DISTANZA XXL LASHES

Il tasso di disoccupazione italiano ha superato il 10% e trovare un lavoro o incrementare i guadagni della propria attività è diventa ormai un’impresa impossibile. La XXL Lashes vi offre la soluzione alla crisi con un’offerta di corsi professionali a distanza dedicati a chi vuole specializzarsi nel campo dell’allungamento delle ciglia, il trend più in voga del momento: la soluzione ideale per chi non ha tempo e risorse per recarsi direttamente in sede, ma non vuole rinunciare alle certificazioni professionali. Il costo del corso va dai 195 Euro ai 295 Euro, ammortizzabili già con le prime applicazioni. Per info e prenotazioni, visitare il sito www.xxllashes.com.

Diventare un professionista certificato di extension di ciglia è sicuramente la via migliore per chi vuole massimizzare i propri guadagni o semplicemente trovare più facilmente lavoro presso un centro estetico. Spesso, però, tra poco tempo libero e scarse risorse finanziarie, seguire un corso professionale, specie se lontani da casa, diventa quasi impossibile e l’unica via rimane quella dell’apprendimento da autodidatta.

In un momento di crisi economica, però, occorre scegliere bene i corsi da seguire e un modo per differenziarsi e aumentare le proprie chance di guadagno è sicuramente quello di acquisire una certificazione riconosciuta nel campo dell’estetica. Per i centri estetici e i già professionisti, questo è un modo per differenziarsi dagli altri centri, attrarre nuovi clienti e trasmettere loro garanzia di qualità. Per gli aspiranti lavoratori, invece, è ciò che aiuta a diventare più concorrenziali nel mondo del lavoro e a trovare più facilmente un’occupazione nei centri estetici.

E’ per questa ragione che la XXL Lashes ha deciso di mettere in campo un’offerta formativa adatta ad ogni esigenza. Per i professionisti che sono già in possesso delle attrezzature, c’è il corso professionale senza kit: costa 195 euro ed è composto da un manuale ed un video corso in dvd che mostra in dettaglio ed in maniera esaustiva e professionale tutto quello si deve sapere per realizzare un trattamento di successo. Per chi, invece, non ha alcuna attrezzatura a disposizione, la XXL Lashes ha pensato di offrire, al costo speciale di 295 euro, un corso a distanza completo di tutte le attrezzature necessarie per le prime applicazioni. Un investimento che potrai ammortizzare già solo con le prime applicazioni. Per saperne di più o acquistare un corso, basta visitare il sito web della XXL Lashes all’apposita pagina www.xxllashes.com/it/Corsi, oppure richiedere informazioni tramite il seguente form www.xxllashes.com/it/Contatti.

Qual è il candidato ideale dei corsi a distanza XXL Lashes? L’offerta si rivolge a tutti coloro che non hanno mai avuto alcuna esperienza nel campo dell’allungamento delle ciglia, ma anche a quelli che vogliono ottenere delle certificazioni, affinare e migliorare le proprie tecniche o apprendere tutti i preziosi trucchi del mestiere.

Il grande vantaggio è quello di poter gestire il proprio studio comodamente da casa e nei tempi ed orari a ciascuno più convenienti. Oggi, i corsi a distanza sono considerati uno dei metodi più efficienti per l’apprendimento dello studente. Sarà il corsista a dire quando si sente pronto per effettuare il test necessario per l’ottenimento della certificazione.

L’esame consiste di 3 parti: scritta, orale e pratica. Per prima cosa, il corsista riceverà il questionario per la prova scritta. Dopo aver letto attentamente la guida utente ed aver seguito il video corso, non sarà difficile compilare correttamente il questionario. Se risulterai idoneo al test, avrai la possibilità di accedere direttamente alla prova pratica. In caso contrario, potrai scegliere se ripetere la prova scritta o effettuare un test orale via telefono. In tutta la fase dell’apprendimento, potrai contare sull’aiuto di tutor specializzati XXL Lashes, ai quali poter rivolgere delle domande in caso di difficoltà.

Per l’esame pratico, invece, verrà valutata la qualità del lavoro dello studente mediante l’invio di 5 fotografie di applicazioni differenti. Passata anche questa prova, ti verrà infine inviata per posta la certificazione ufficiale di “Extensionista di ciglia XXL Lashes”.

XXL Lashes S.L.
Punta Chullera
29691 Manilva (Malaga)
Spain

www.xxllashes.com
[email protected]

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EXTENSION DI CIGLIA: TROVARE LAVORO CON I CORSI A DISTANZA XXL LASHES

Il tasso di disoccupazione italiano ha superato il 10% e trovare un lavoro o incrementare i guadagni della propria attività è diventa ormai un’impresa impossibile. La XXL Lashes vi offre la soluzione alla crisi con un’offerta di corsi professionali a distanza dedicati a chi vuole specializzarsi nel campo dell’allungamento delle ciglia, il trend più in voga del momento: la soluzione ideale per chi non ha tempo e risorse per recarsi direttamente in sede, ma non vuole rinunciare alle certificazioni professionali. Il costo del corso va dai 195€ ai 295€, ammortizzabili già con le prime applicazioni. Per prenotazioni, visitare il sito www.xxllashes.com.

Diventare un professionista certificato di extension di ciglia è sicuramente la via migliore per chi vuole massimizzare i propri guadagni o semplicemente trovare più facilmente lavoro presso un centro estetico. Spesso, però, tra poco tempo libero e scarse risorse finanziarie, seguire un corso professionale, specie se lontani da casa, diventa quasi impossibile e l’unica via rimane quella dell’apprendimento da autodidatta.

In un momento di crisi economica, però, occorre scegliere bene i corsi da seguire e un modo per differenziarsi e aumentare le proprie chance di guadagno è sicuramente quello di acquisire una certificazione riconosciuta nel campo dell’estetica. Per i centri estetici e i già professionisti, questo è un modo per differenziarsi dagli altri centri, attrarre nuovi clienti e trasmettere loro garanzia di qualità. Per gli aspiranti lavoratori, invece, è ciò che aiuta a diventare più concorrenziali nel mondo del lavoro e a trovare più facilmente un’occupazione nei centri estetici.

E’ per questa ragione che la XXL Lashes ha deciso di mettere in campo un’offerta formativa adatta ad ogni esigenza. Per i professionisti che sono già in possesso delle attrezzature, c’è il corso professionale senza kit: costa 195 euro ed è composto da un manuale ed un videocorso in dvd che mostra in dettaglio ed in maniera esaustiva e professionale tutto quello si deve sapere per realizzare un trattamento di successo. Per chi, invece, non ha alcuna attrezzatura a disposizione, la XXL Lashes ha pensato di offrire, al costo speciale di 295 euro, un corso a distanza completo di tutte le attrezzature necessarie per le prime applicazioni. Un investimento che potrai ammortizzare già solo con le prime applicazioni. Per saperne di più o acquistare un corso, basta visitare il sito web della XXL Lashes all’apposita pagina http://www.xxllashes.com/it/Corsi, oppure richiedere informazioni tramite il seguente form http://www.xxllashes.com/it/Contatti.

Qual è il candidato ideale dei corsi a distanza XXL Lashes? L’offerta si rivolge a tutti coloro che non hanno mai avuto alcuna esperienza nel campo dell’allungamento delle ciglia, ma anche a quelli che vogliono ottenere delle certificazioni, affinare e migliorare le proprie tecniche o apprendere tutti i preziosi trucchi del mestiere.
Il grande vantaggio è quello di poter gestire il proprio studio comodamente da casa e nei tempi ed orari a ciascuno più convenienti. Oggi, i corsi a distanza sono considerati uno dei metodi più efficienti per l’apprendimento dello studente. Sarà il corsista a dire quando si sente pronto per effettuare il test necessario per l’ottenimento della certificazione.

L’esame consiste di 3 parti: scritta, orale e pratica. Per prima cosa, il corsista riceverà il questionario per la prova scritta. Dopo aver letto attentamente la guida utente ed aver seguito il video corso, non sarà difficile compilare correttamente il questionario. Se risulterai idoneo al test, avrai la possibilità di accedere direttamente alla prova pratica. In caso contrario, potrai scegliere se ripetere la prova scritta o effettuare un test orale via telefono. In tutta la fase dell’apprendimento, potrai contare sull’aiuto di tutor specializzati XXL Lashes, ai quali poter rivolgere delle domande in caso di difficoltà.
Per l’esame pratico, invece, verrà valutata la qualità del lavoro dello studente mediante l’invio di 5 fotografie di applicazioni differenti. Passata anche questa prova, ti verrà infine inviata per posta la certificazione ufficiale di “Extensionista di ciglia XXL Lashes”.

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> Ripristinare fiducia e onestà nel posto di lavoro

> Viviamo in un mondo di immoralità e criminalità crescente. Ne sentiamo le ripercussioni ogni giorno. I furti dei dipendenti causano un terzo di tutti i fallimenti e costano ai datori di lavoro un miliardo di dollari l’anno. Le frodi assicurative superano gli 80 miliardi di dollari l’anno con falsi
incidenti, infortuni e malattie.
> Comportamenti che una volta si pensava inaccettabili come mentire, ingannare e nascondere errori sono diventati una normalità nel mondo del lavoro di oggi. In aggiunta a questi i problemi dell’aumento di abuso di sostanze stupefacenti, i conflitti interpersonali, il morale basso, l’assenteismo e l’avvicendamento del personale, non c’è dubbio che è neccessaria una soluzione efficace a questa crisi.
> Alla radice di tutto questo troviamo la perdita dei valori morali fondamentali necessari a mantenere l’integrità nel mondo del lavoro.
> Per aiutare a ripristinare la fiducia e l’onestà c’è La Via della Felicità, codice scritto da L. Ron Hubbard; una guida basata sul buon senso per una vita migliore. La presente pubblicazione non religiosa con i suoi 21 precetti fondamentali guida un individuo verso scelte etiche, soprattutto quando si trova di fronte a decisioni difficili.Usato da dirigenti d’azienda, leader di comunità ed educatori per più di 25 anni, La Via della Felicità si è dimostrata un successo senza pari nel
modificare gli atteggiamenti dei dipendenti, il loro comportamento e capacità di risolvere i problemi.
> Che tu sia un direttore generale, un direttore delle risorse umane, un assistente o un imprenditore, questo programma consente di influenzare gli altri nel loro percorso verso scelte oneste ed etiche e di conseguenza aumenta la loro produttività e la redditività della vostra azienda od organizzazione.
> Vai sul sito: www.laviadellafelicità.org e passa attraverso ai 21 punti, potrai migliorare la tua vita!
>Per info:
> Aiudi Renata 335 7864031
> 24 agosto 2012
>

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Bancomail – E-mail Marketing e Recruiting

http://www.bancomail.it/blog/index.php/e-mail-marketing-e-recruiting/

Le aziende oggi hanno a disposizione svariate opportunità e strategie per il recruiting di nuovo personale, tra queste l’email marketing può svolgere un ruolo davvero importante.

Troppo spesso ci si limita a pensare che l’email marketing serva esclusivamente a promuovere prodotti e servizi, senza apprezzare in pieno le potenzialità comunicative di questo canale, che a differenza di molti altri consente di stabilire da subito un rapporto diretto e biunivoco con i destinatari prescelti.

Più che in ogni altra campagna la definizione del target diventa essenziale quando si vuole intraprendere una recruitment e-mail campaign. È bene quindi cercare di inviare ciascun annuncio al gruppo di destinatari che si ritiene possano essere davvero interessati alla posizione aperta.

Questo non soltanto è importante per evitare di inviare un messaggio indesiderato ma soprattutto limiterà, almeno in parte, la trasmissione di candidature non adeguate al profilo che si sta cercando.

Per avere dei dati con  cui riuscire a targettizzare il proprio pubblico potrebbe essere utile inviare inizialmente un form di sottoscrizione mirato, attraverso il quale raccogliere qualche informazione aggiuntiva che consenta di catalogare meglio i propri contatti.

Ma siccome il proprio database potrebbe rivelarsi non sufficiente è importante fare in modo che anche i visitatori del sito aziendale o dei profili social possano sottoscrivere il form mirato. Altrettanto utile sarebbe consentire a chi già riceve la newsletter di condividere e inoltrare il messaggio, suggerendone quindi la partecipazione e la diffusione virale.

Una volta individuato il target è importante elaborare un messaggio che sia in linea con il profilo ricercato, e optare per un design semplice che enfatizzi il testo e che sia facilmente fruibile da dispositivi mobile. Per evitare tuttavia di risultare anonimi e così scomparire nell’oblio, è consigliabile inserire link a contenuti (testi, video etc.) che testimonino i valori che contraddistinguono l’azienda. È infatti importante offrire ai candidati buoni motivi per salire a bordo della nave.

A questo punto come in ogni campagna è fondamentale testare e ritestare tutte le componenti del messaggio, onde evitare di compromettere l’immagine aziendale inviando degli errori.

Da ultimo occorre raccogliere e analizzare i risultati della campagna. Confrontarne le statistiche con quelle relative agli altri strumenti di recruiting utilizzati, come LinkedIn etc. I migliori reparti di risorse umane infatti archiviano e usano l’insieme di questi dati per migliorare giorno dopo giorno il processo di assunzione, contribuendo così al continuo successo dell’azienda.

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CALZATURE DI SICUREZZA: FONDAMENTALI IN ANTINFORTUNISTICA

Se un tempo le calzature di sicurezza si limitavano a scarponcini un po’ più pesanti oppure con la punta rafforzata, adesso le cose sono decisamente cambiate: ogni tipologia di lavoro, infatti, ha una calzatura dedicata che è stata appositamente studiata per dare non solo protezione ma anche sicurezza nei movimenti. Questo tipo di scarpe deve essere scelto con estrema cautela dal momento che spesso queste vengono utilizzate ancor più delle scarpe normali o da tempo libero.

calzature di sicurezza

Prima di tutto, dunque, attenzione soprattutto ai materiali che sono a contatto con i piedi: non sempre infatti l’interno della calzatura è interamente realizzato in materiali naturali e questo può comportare fastidi e vesciche, senza menzionare poi le irritazioni che possono essere anche di grave entità. I materiali naturali, inoltre, sono anche prestazionali dal punto di vista del comfort, dal momento che donano alla calzatura la giusta morbidezza interna anche dopo un uso prolungato. C’è poi la forma della scarpa che deve contenere il piede e seguirne la conformazione morfologica: al suo interno, però, deve esserci abbastanza spazio per far si che il piede, gonfiandosi naturalmente durante lo sforzo e il passare delle ore, non diventi compresso (a questo proposito, delle calzature con i lacci possono essere una buona soluzione).

Una volta analizzato l’interno, potrete passare a fare le vostre considerazioni sull’esterno della scarpa. Lavoro in cantiere? Lavoro in officina? Devo camminare spesso su terreni sconnessi? Le domande sono tante e le calzature devono proteggere i piedi non solo dalle aggressioni esterne (che nei cantieri vanno dallo schiacciamento alla perforazione e alle vibrazioni) ma anche nel contatto con il suolo, quando c’è pericolo di scivolamento su superfici coperte da grasso e olio oppure da fanghiglia o ghiaino.

I minimi requisiti per le scarpe antinfortunistica sono la punta rinforzata da un puntale di acciaio o di lamina metallica antiperforazione, delle suole con un grip appropriato, devono essere resistenti all’acqua e al calore, dar la giusta protezione ai malleoli ed essere facili e veloci da sfilare nel caso in cui il piede rimanesse incastrato oppure ci fosse una perdita di sostanze acide sulla scarpa.

Per chi volesse approfondire, la norma EN 344 offre tutti i requisiti generali richiesti dalle calzature di sicurezza. Se il vostro è un caso specifico, però, allora li dovrete andare alle norme EN 345, EN 346 e EN 347 sulla sicurezza che potrete trovare facilmente navigando in internet. La norma che comunque è strettamente dedicata alle calzature di sicurezza è la EN 356. Qui troviamo la definizione di scarpe S (Safety= sicurezza) che sono generalmente calzature di sicurezza di base (marcate con le lettere SB = sicurezza di base). Queste devono avere un’altezza minima della tomaia, puntale per proteggere contro gli urti con livello di energia pari a 200 Jules, tomaia in pelle ‘crosta’ o simili, fodera anteriore, sottopiede, suola in diversi materiali anche liscia. Nelle calzature di sicurezza SB i seguenti requisiti sono indicati con S1, S2 ed S3: antistaticità, assorbimento di energia del tacco, impermeabilità della tomaia, suola antiscivolo, suola con tasselli, fodera posteriore della tomaia in pelle fiore, lamine antiforo. La norma EN 346 sulle calzature antinfortunistica, invece, si riferisce alle ‘calzature protettive’.

La norma EN 347 si riferisce alle calzature dette ‘calzature da lavoro’ o ‘professionali’ e prevede l’assenza de un puntale di protezione contro urti e schiacciamento e la marcatura ‘O’ (Occupational) al posto di S o P. Nell’acquisto delle vostre calzature antinfortunistiche rivolgetevi sempre ad un esperto che saprà consigliarvi sul prodotto giusto da utilizzare: la sicurezza in cantiere e sul lavoro è importante e deve essere curata in tutti i minimi dettagli.

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Ripartiamo con “Summer Factory School” contro la crisi

Factory School l’Eccellenza nella Formazione lancia una straordinaria proposta anti crisi per sostenere la formazione dei giovani e delle Imprese.

La speciale formula “Summer FactorySchool” partirà il 1° Luglio e terminerà il 31 Luglio. In questo periodo per tutti coloro che vorranno frequentare i corsi in programma da Settembre a Dicembre 2012 potranno partecipare pagando una quota agevolata che per l’occasione sarà solo di € 600+IVA.

I corsi a in programma sono:

Scuola Visual Merchandising – Milano
Corso Risorse Umane a 360^ con Inaz – Padova
Corso di Logistica – Bologna
Corso Allievi Store Manager – Roma
Corso Organizzazione Eventi – Milano
Corso Social Media Specialist – Milano e Roma
Corso Manager Gare Appalti e Contratti – Padova e Roma

Maggiori informazioni sul programma e date sono disponibili sul sito www.factoryschool.it

“Con questa straordinaria proposta” – afferma Romano Boscolo CEO di Boscolo srl “desideriamo apportare il nostro contributo a sostegno dei giovani che, in questa situazione di forte criticità di mercato, incontrano quotidianamente gravi difficoltà di collocamento nel mondo del lavoro.
La nostra scuola è da anni un punto di riferimento anche per le Imprese che investono nella formazione e con questa opportunità potranno inserire il proprio personale all’interno di percorsi formativi d’Eccellenza e rafforzare così competenze e professionalità interne per migliore le performance aziendali.”

Factory School propone i propri corsi di formazione a Milano, Roma, Bologna e a Padova presso la propria Direzione Generale. Per coloro che desiderano ulteriori informazioni e dettagli su come aderire è attivo il numero 0498256256 la mail [email protected] e il sito web www.factoryschool.it.

Si possono seguire tutte le novità anche attraverso i canali social media:

Facebook (http://www.facebook.com/FactorySchool.by.Boscolo)
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Tenete presente che l’offerta è limitata sulla base dei posti disponibili per ogni sessione d’aula, non è cumulabile con altre promozioni attive e non è applicabile al corso Visual Merchandising a bordo di MSC Crociere. Per cui affrettatevi.

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MM-ONE Group cerca nuovi Agenti di Commercio per potenziare la propria struttura commerciale

MM-ONE Group è una delle più competitive Web Agency italiane con specifiche competenze tecnologiche e strategiche di web marketing, trasversali in tutti i settori imprenditoriali quali: Turismo, Factory e Servizi. (www.mm-one.com)

MM-ONE Group cerca nuovi Agenti di Commercio, dinamici con forti motivazioni ed esperienza nei settori, per potenziare la propria struttura commerciale.

Requisiti dell’Agente di Commercio:

  • Agente ENASARCO / Partita Iva
  • Spiccata predisposizione ai rapporti interpersonali, dinamicità, grinta e motivazione
  • Forte attitudine alla vendita
  • Capacità di lavorare per obbiettivi

L’Agente di Commercio si occuperànello specifico di:

  • Vendita di servizi ed applicazioni per il World Wide Web
  • Gestione e Sviluppo del portfolio clienti

MM-ONE Group offreai propri Agenti di Commercio:

  • Ottime provvigioni ed incentivi al raggiungimento degli obbiettivi prefissati
  • Formazione continua e supporto aziendale costante
  • Possibilità di crescita professionale e personale
  • Inserimento in un team motivato e vincente

Quaora il candidato o la candidata ad Agente di Commercio rispecchi i requisiti necessari, può inviare il proprio Curriculum Vitae. Contattaci al seguente sito web: www.mm-one.com

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AVVITATORE MULTIFUNZIONE HITACHI CON MOTORE BRUSHLESS….

Il trapano avvitatore modello 1DV18DBDL 18V 3 Ah della Hitachi rappresenta una nuova concezione di avvitatore dal momento che è in grado di regolare l’intensità e la frequenza dell’impulso in base allo sforzo che viene richiesto dal lavoro. Questo infatti è dotato di un motore brushless il cui funzionamento è regolato da un sofisticato sistema computerizzato che permette, tramite un selettore comodo e intuitivo nell’uso, di impostare la tipologia di lavoro da eseguire.

La regolazione prevede cinque velocità che corrispondono all’avvitatura per viti da legno, per bulloni, per viti autoperforanti, per la sola foratura e per l’avvitatura con frizione elettrica. Il motore, non avendo spazzole, garantisce lunga funzionalità nel tempo, assenza di manutenzione e di scintille, solitamente provocate dall’attrito con l’indotto. Questo evita anche la temperatura di esercizio raggiunga livelli troppo alti e alteri così le prestazioni della macchina.

Questo nuovo tipo di motore permette di lavorare fino a 30% in più per ogni carica della batteria rispetto agli avvitatori tradizionali. Inoltre, la gestione completamente elettronica di tutte le sue funzioni, ottimizza la vita della batteria e la buona riuscita dei lavori. Il micro computer, regola la coppia di serraggio e attiva il sistema di serraggio ad impulsi seguendo la selezione delle modalità di lavorazione. Le batterie in dotazione sono due, entrambe al litio da 18V – 3 Ah ad elevata capacità e dotate di un circuito di protezione che ne garantisce una lunga durata.

Come prodotti abbinabili all’avvitatore multifunzione, raccomandiamo la confezione da 20 inserti a croce Wekador: questi sono inserti ad alta qualità con rivestimento in titanio e zirconio: questi garantiscono una lunga durata, maggior resistenza all’usura e una buona presa sulla vite. L’assortimento è utile per trovare sempre l’inserto giusto senza dover provvedere con altri meno precisi.

Trapano avvitatore multifunzione HitachiPer chi volesse però degli inserti di massima resistenza, allora sempre Wekador ha realizzato gli inserti con trattamento DIC, che è una sorta di multistrato così composto: un core di base di 62HRc, uno strato adesico al cromo, uno strato di supporto in Carburo di Tungsteno, uno strato funzionale e uno hard top all’esterno. Il trattamento DIC significa massima durata degli utensili, massima resistenza all’abrasione e prevenzione dal deposito di particelle abrasive della vite, fatali per il buon funzionamento dell’avvitatore. Questo tipo di inserti vengono venduti in confezioni da cinque dalle quali è possibile selezionare l’impronta degli inserti. L’attacco è standard ad esagono da 1/4 DIN 3126 c 6,3.

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NUOVO CARRELLO SALISCALE ELETTRICO STEP-UP: TRE UTENSILI IN UNO!

Il nuovo carrello saliscale Step-up è un prodotto unico sul mercato e risponde alle esigenze di spazio, efficienza e moderazione della spesa che la maggior parte degli artigiani e dei professionisti hanno di questi tempi.

Il saliscale è composto da un carrello manuale interamente in inox che può diventare carrello elettrico con l’utilizzo di un avvitatore professionale. Questo significa aver ben tre utensili in uno e risparmiare spazio guadagnando in efficienza. Le prestazioni del saliscale sono eccellenti: 180 kg di portata, massima sicurezza di guida sia in salita che in discesa anche grazie alle manopole girevoli, il design compatto del carrello e la regolazione manuale della velocità e del senso di marcia.

I vantaggi del carrello saliscale stepup sono notevoli: è economico rispetto alla concorrenza (ricordiamo infatti che sono tre utensili in uno), versatile e potente (il carrello è perfetto per ambienti stretti come pianerottoli, curve o scale a chiocciola dal momento che il suo ingombro è quello di un carrello manuale), facile da utilizzare ed ecofriendly poiché è costruito con materiali riciclabili. Ma vediamo con ordine i tre elementi: il carrello manuale è interamente in inox, è robusto e perfettamente rifinito, ed ha una struttura ergonomica e ben bilanciata che permette di sollevare anche carichi ingombranti e sporgenti senza ondeggiamenti.

Nel realizzarlo molta attenzione è stata data alla leggerezza (30 kg!) e ai particolari come le pedivelle in inox, il pianale reclinabile e le manopole girevoli che seguono il movimento del polso dell’operatore evitando che questo debba assumere posizioni non confortevoli. L’avvitatore a batterie può essere anche quello che avete già basta che abbia una coppia di serraggio massima di 80Nm e il diametro del porta punta da 13 mm (come modello a cui fare riferimento si può guardare il modello Bosch GSR36V-LI Prof.): se lo desiderate, potete comunque acquistarlo assieme al carrello.

Per trasformare il carrello scaliscale manuale in elettrico basta posizionare l’avvitatore nell’apposito alloggiamento e bloccarlo con il morsetto fermatrapano. In pochi minuti l’operazione sarà conclusa e potrete utilizzare il vostro carrello elettrico. La velocità può essere regolata con la pressione sulla leva posizionata sotto la manopola destra, che è direttamente collegata al grilletto dell’avvitatore tramite cavo. Per i carichi leggeri, la marcia veloce è sicuramente consigliata. Per quelli pesanti, invece, la velocità ridotta aiuterà ad una movimentazione più sicura. Il carrello ha anche due sensi di marcia che derivano dal movimento dell’avvitatore (orario: salita, antiorario: discesa). La potenza di carico, ovviamente, deriva dal modello di trapano che vorrete utilizzare: a maggiore potenza, ovviamente, seguirà una maggior performabilità del prodotto.

Il carrello montascale Step-Up è collaudato, brevettato ed è conforme alle norme CE: dispone inoltre di un sistema di sicurezza in caso di malfunzionamento. La manutenzione è molto semplice ed è praticamente quella dell’avvitatore e della normale pulizia del carrello.

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DUE AVVITATORI HITACHI IN UNA SOLA CONFEZIONE POWER CUBE

Pensate: due avvitatori Hitachi contenuti in una sola valigetta con tutti gli accessori che possono essere utili! La nuova proposta Hitachi vuole offrire il massimo della praticità in un piccolo POWER CUBE che, oltre a contenere gli avvitatori, ha anche una torcia orientabile, un box con 41 utensili assortiti per avvitare e forare, un carica batterie UC10SFL e due batterie al litio da 10,8 v – 1,5 Ah. Gli elettroutensili proposti sono un trapano avvitatore a batteria modello DS10DFL e un trapano avvitatore ad impulsi a batteria modello WH10DFL.

Il primo è caratterizzato da una grande leggerezza ed è molto pratico da usare quando serve avvitare viti fino a 5.8×45 mm nel legno e viti metriche standard M6. Pensate che questo utensile può forare fino ad un massimo di 21 mm nel legno e 10 mm nell’acciaio. Il prodotto è reversibile, dotato di due velocità con mandrino autoserrante che può essere regolato in ben 21 posizioni attraverso una coppia di serraggio.

Per facilitare il lavoro in luoghi stretti o difficili da raggiungere, è stata inserita una luce led integrata a fronte e una spia che segnala lo stato della batteria (così non si rimane mai ‘a terra’!). Ovviamente, particolare attenzione è stata data all’impugnatura che è stata realizzata appositamente con diametro ridotto (130 mm) e rivestita con il così detto soft grip. Ma la punta di diamante di questo avvitatore è la batteria al litio da 10.8 V (12 V di picco) che ha una notevole leggerezza e si ricarica con velocità grazie al carica batterie realizzato appositamente.

E il secondo avvitatore? Questo è un trapano avvitatore ad impulsi che è imbattibile ed estremamente performante per lavorare con viti autofilettanti (4-8 mm), bulloni standard (M5-M12) e bulloni ad alta resistenza. Anche questo elettroutensile è dotato di batteria al litio da 1.5 Ah. Ha un ottima coppia di serraggio (95 Nm), il motore integrato, l’interruttore elettronico con dispositivo a retroazione, il freno elettrico, il led frontale. Inoltre, è stato studiato per avere il baricentro nell’impugnatura e favorire così l’avvitamento e lo svitamento di viti e bulloni anche per un lungo periodo di tempo.

La soluzione di avere più utensili in una sola cassetta dotata di tutti gli attrezzi ed elementi che possono servire si sta affermando molto in questi anni: la comodità di avere ‘tutto insieme’ unita alla sicurezza di avere sempre a portata di mano tutto quello che serve non è un vantaggio da mettere in secondo piano. Inoltre, avere i trapani in una sola custodia li ripara da colpi e da polvere il che incide anche sulla longevità e sulle prestazioni del prodotto. Per maggiori informazioni rivolgetevi al vostro ferramentista di fiducia: lui saprà sicuramente indicarvi anche il centro assistenza più vicino dove trovare i pezzi di ricambio oppure lasciare il vostro attrezzo per la riparazione. Tutti i trapani Hitachi sono garantiti dalla casa madre e, se tenuti in modo appropriato, possono veramente accompagnare tutta una vita professionale.

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INIZIATIVA BIMBI IN UFFICIO, DICIOTTESIMA EDIZIONE

In Italia come in altri Paesi del mondo, la seconda domenica di Maggio sarà celebrata la Festa dellla Mamma. Aderendo a ”Bimbi in ufficio”, un’iniziativa promossa da ”La Stampa” e da ”Corriere Economia”, per affrontare il tema del rapporto tra ambiente lavorativo e familiare, anche quest’anno molte aziende italiane hanno deciso di festeggiare la ricorrenza. All’evento parteciperà anche Randstad, azienda olandese operante nel mercato del lavoro interinale e non solo, sempre precisa nell’analisi delle dinamiche che riguardano i lavoratori che, il prossimo 25 Maggio, aprirà le porte dei propri uffici per diversi eventi dedicati non solo ai figli dei dipendenti, ma anche ai loro genitori.

”Bimbi in ufficio, commenta Valentina Sangiorgi, HR Director di Randstad Italia, rappresenta un’occasione concreta per avvicinare i bambini al luogo di lavoro dei genitori, perché possano vedere dove si trovano e cosa fanno mamma e papà quando sono fuori casa. E’ inoltre l’occasione per far riflettere sulle problematiche legate alla gestione delle esigenze lavorative (o di formazione lavoro) e di quelle familiari, perché si possa parlare di famiglia e di lavoro come di due realtà ”conciliabili”.

E così venerdì 25 Maggio, sia la sede centrale che le diverse filiali di Randstad dislocate sul territorio nazionale, potranno celebrare la festa della mamma con un ”open day” dedicato ai genitori dei dipendenti Randstad che, in questo modo, avranno l’occasione di visitare l’azienda dei propri figli e conoscerne i colleghi. Tutti i dipendenti, inoltre, avranno la possibilità di portare con sé i propri figli che saranno coinvolti in attività ludiche e di animazione, per poi concludere la giornata con un pranzo insieme a tutta la famiglia e ai propri colleghi. E’ un’ottima iniziativa anche per chi cerca lavoro, il quale potrà vedere in Randstad un’azienda con solidi principi ed ottima serietà.

Luther Blissett

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Il fatturato Baraclit del 2011 cresce a 63 mln di euro (+10,6%). Solidità finanziaria, investimenti e assunzioni: come “resistere” alla crisi dell’edilizia

Con un volume di affari che nel 2011 si è attestato a 63,0 mln di euro in crescita a doppia cifra rispetto ai 56,9 mln di euro del 2010, Baraclit ha chiuso in utile il bilancio per il 66° anno consecutivo, nonostante la drammatica congiuntura nel settore dei prefabbricati. Per far fronte alle numerose commesse acquisite, soprattutto nel ramo di attività “Energy Building” della Divisione b.POWER, sono in arrivo 25 nuove assunzioni nel comparto produttivo.

In tempo di crisi, c’è ancora chi guarda al futuro con fiducia e raccoglie ottimi frutti grazie a strategie coraggiose e a una sicurezza patrimoniale che viene da attente gestioni del passato. Baraclit è una delle pochissime realtà di prefabbricatori italiani ad aver reagito con fermezza ed efficacia alla pesante recessione del mercato edilizio.

La forte crescita del fatturato 2011 (+10,6% su base annua) e il conseguimento di un risultato ancora in utile per il 66° anno consecutivo dalla fondazione, rappresentano quasi un record in un settore che ha registrato un calo di oltre il 50% della domanda di prefabbricati dall’inizio della crisi, al quale si sono aggiunti la diminuzione del 20% dei prezzi di vendita e l’aumento dei costi delle materie prime. Una situazione di difficoltà profonda che, ulteriormente aggravata dalla restrizione del credito in atto da parte del sistema bancario, sta portando alla chiusura o al fallimento moltissime aziende, anche storiche, nel panorama dell’edilizia industrializzata in cemento.

In totale controtendenza, il portafoglio ordini di Baraclit nei primi mesi del 2012 supera i 400.000 mq assicurando all’azienda un carico ingente di lavoro per circa un anno e mezzo. L’accelerazione della produzione è resa possibile dal volume di importanti commesse acquisite nel settore commerciale (40.000 mq per Esselunga a Campi Bisenzio e 23.000 mq per Trony a Roma), nel comparto della grande logistica (30.000 mq per Bartolini Trasporti e 10.000 mq per Interporto Rivalta Scrivia) e nei mercati esteri (10 mln di euro di ordini, in crescita del 25% rispetto al 2010).

Tra i progetti più prestigiosi firmati nell’ultimo periodo si annoverano anche il nuovo e avveniristico centro direzionale Arval a Scandicci a zero emissioni (la “Saetta Fotovoltaica”) e il raddoppio dello stabilimento della Brunello Cucinelli SpA, nota casa di alta moda di recente approdata in borsa con straordinario successo.

Anche la Divisione Baraclit b.POWER, interamente dedicata alle rinnovabili, ha segnato un impulso decisivo per i risultati 2011 trainando il “core business” del prefabbricato: 20 MW di impianti fotovoltaici integrati su edifici industriali, i primi capannoni in classe energetica A+ in Italia, e il progetto SolarLAB uno tra i più evoluti parchi di generazione solare su tetto in Europa con 4,2 MW di potenza installata e 20 diverse tecnologie monitorate sulle coperture della sede Baraclit.

La ricetta per la crescita si fonda su pochi e semplici ingredienti: massima affidabilità aziendale, innovazione di processo e di prodotto, e investimenti continui in capitale umano. Baraclit, azienda con rating A4 (il riconoscimento più elevato tra gli operatori del settore Prefabbricati), dispone infatti di una situazione finanziaria solida ed equilibrata garantita da un patrimonio netto di oltre 46 mln di euro e da una posizione di liquidità significativa, in grado di resistere allo stress economico-finanziario di momenti così duri e di sostenere gli ambiziosi piani di investimento. Solo nel 2011 Baraclit ha investito oltre 11 mln di euro nel SolarLAB e nelle nuove linee di lavorazione dei pannelli di tamponamento a cui si sommano altri 3 mln di euro di investimenti preventivati per l’anno in corso con lo scopo di ammodernare ulteriormente i processi produttivi e rimanere alla frontiera nella ricerca in campo dei nuovi materiali compositi (fibre ad altissima prestazione) e del “green building”.

Sul fronte occupazionale, Baraclit nel 2011 ha confermato la propria politica storica di impegno e serietà verso i suoi dipendenti: zero ore di cassa integrazione, rinnovo puntuale del contratto integrativo aziendale e 20 assunzioni di giovani laureati nel settore tecnico-commerciale e nella Divisione b.POWER. Grazie alla partenza sprint del 2012 e alle commesse acquisite, Baraclit ha pianificato anche l’assunzione di 25 nuove risorse umane, da inserire nel comparto produttivo per poter evadere gli ordini con puntualità e con i consueti standard qualitativi.

A commento del trend positivo dei numeri e obiettivi raggiunti non sono tardate le dichiarazioni dei vertici aziendali. Così l’a.d. di Baraclit, dott. Franco Bernardini: “I brillanti risultati di bilancio del 2011 accreditano Baraclit come azienda leader in Italia nel mercato della prefabbricazione e dell’Energy Building. Dal 2009 stiamo assistendo nel settore dell’edilizia industrializzata a dolorose chiusure e ridimensionamenti di attività, a concordati fallimentari, all’attivazione di ammortizzatori sociali. In un contesto così sfidante, siamo davvero orgogliosi per il lavoro svolto mantenendo sempre massima professionalità e livello qualitativo nel rispetto dei nostri “solidi valori” sia verso i dipendenti che verso fornitori e partner. Il mio plauso va a tutti i nostri fedeli collaboratori, grazie a loro siamo riusciti ad affrontare con successo periodi bui. Nei confronti degli azionisti, del personale dell’azienda e di tutta la vallata Casentinese avvertiamo un forte senso di responsabilità, in noi continuano a riporre fiducia e non vogliamo in alcun modo deluderli”.

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale e commerciale. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 66 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura vinti a livello nazionale, per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

 

b.POWER è la nuova divisione Baraclit concepita per lo studio e l’integrazione dell’energia da fonti rinnovabili nel campo dell’edilizia prefabbricata. Nasce nel 2009 con l’esperienza concreta di SolarLAB, il laboratorio solare per l’industria realizzato nella sede Baraclit di Bibbiena (AR), e oggi tra i più grandi e innovativi impianti fotovoltaici integrati a tetto in Italia. Con un portafoglio impianti di 15 megawatt di potenza e 300.000 mq di “coperture solari” in oltre 40 siti industriali sparsi su tutto il territorio nazionale, la divisione b.POWER è presto divenuta centro di ricerca d’eccellenza sull’energia solare e voce autorevole nel settore dell’Energy Building. b.POWER studia, progetta e realizza edifici prefabbricati autosufficienti, mettendo a disposizione del cliente il patrimonio unico di conoscenze e sperimentazione diretta di SolarLAB e le esclusive tecnologie costruttive di Baraclit (sistemi Aliant® e b2000®).

 

 

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Energia in persona: Enel Energia e Adecco a caccia di 700 talenti per rafforzare la rete di vendita

Al via le selezioni per ricercare e formare 700 agenti e incaricati alla vendita in tutta Italia
Roma/Milano, 8 maggio 2012 – Enel Energia, azienda leader nella fornitura di energia elettrica e gas con oltre 7 milioni di clienti in Italia, in collaborazione con Adecco, presenta Energia in persona, nuova campagna per la ricerca di personale che andrà a rafforzare la rete di vendita indiretta della società del Gruppo Enel, con 700 agenti e incaricati alla vendita in tutta Italia, sia con mandato diretto che con mandato con le agenzie partner.
Il progetto sarà presentato nel corso di Recruiting & Selection Day dedicati; appuntamenti in cui i candidati avranno la possibilità di confrontarsi e incontrare direttamente i referenti di Enel Energia e Adecco e partecipare alle selezioni. Gli eventi partiranno da Milano e Torino, ma coinvolgeranno tutti i principali capoluoghi di provincia, da nord a sud, dal momento che la ricerca è estesa a tutta Italia.
La selezione riguarda sia agenti con esperienza – ed eventuale portafoglio clienti – sia tutti coloro che sono interessati a diventare dei professionisti della vendita, per un brand come Enel Energia, lavorando direttamente sul territorio da cui provengono.
Le selezioni sono rivolte a diplomati e laureati, anche alla prima occupazione, con forte motivazione a intraprendere un percorso professionale commerciale, con ottime capacità di relazione e che sappiano gestire il rapporto con il cliente.
I neo-agenti e incaricati alla vendita saranno impegnati nella promozione dei prodotti e servizi di Enel Energia e, sia nel caso di mandato di agenzie partner sul territorio nazionale, sia di mandato diretto, riceveranno una formazione sul prodotto oggetto dell’attività di primissimo livello.
All’insegna dell’innovazione e in risposta all’evoluzione del mercato del lavoro e delle tecniche di reclutamento, Energia in persona sarà promosso con l’utilizzo di più canali con l’obiettivo di entrare in contatto con il maggior numero di candidati possibile: tra questi, una campagna di annunci stampa e web (sul sito Adecco http://www.adecco.it), l’attivazione sulle principali piattaforme dei social network e un video di presentazione, che illustrerà il progetto e ne faciliterà la comprensione.
“Con Energia in persona vogliamo dare l’opportunità agli agenti, con o senza esperienza, di entrare a far parte di una azienda moderna e in crescita – afferma Nicola Lanzetta, Responsabile vendite mass market di Enel Energia – Insieme alle Agenzie nostre partner, stiamo cercando 700 talenti che vogliano diventare imprenditori di sé stessi, o che aspirino a diventarlo, dei professionisti della vendita su tutto il territorio nazionale. Con i recruitment day organizzati nei principali capoluoghi italiani vogliamo garantire la possibilità di incontrare i referenti di Enel Energia e di Adecco al maggior numero di diplomati e laureati, un’occasione importante di crescita professionale soprattutto se si considera il difficile periodo in cui viviamo. Si tratta di una scommessa sul valore umano e sui talenti che Enel Energia coglie con entusiasmo”.
“Siamo particolarmente orgogliosi di poter affiancare Enel Energia ed i suoi partner in questo importante progetto – spiega Andrea Malacrida, Sales & Marketing Director di Adecco Italia – Adecco garantirà tutta la sua esperienza e conoscenza del mercato del lavoro per favorire l’incontro tra domanda e offerta con un roadshow di innovativi recruitment day che si sono già rivelati efficaci anche dal punto di vista qualitativo, grazie anche alla creazione di un team dedicato all’iniziativa.
I nostri consulenti che seguiranno il progetto, opereranno naturalmente in stretta collaborazione con le filiali Adecco presenti su tutto il territorio per individuare i candidati più adatti a ricoprire i ruolo di agenti, dopo lo speciale percorso di formazione previsto”.

Le candidature dovranno essere inviate via mail a [email protected].

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QUARTO WORK MONITOR, ANALISI DEL MERCATO RANDSTAD

Tre quarti dei lavoratori italiani dispone di un accesso ad Internet sul posto di lavoro e la metà del campione possiede uno smartphone personale con accesso in rete. La connettività è pressochè illimitata e rischia di generare un ”tecno-stress” dalla contrapposizione tra il 39% dei datori di lavoro, che pretende 24h su 24h di reperibilità 7 giorni su 7, e il 31% dei lavoratori convinto che mail, internet e telefono riducono la produttività e l’attenzione. Questi sono degli aspetti che sono emersi dalla quarta edizione del Work Monitor Randstad, lo studio dell’andamento del mercato svolto dalla multinazionale Olandese (una delle aziende leader nella formazione lavoro) in 29 Paesi nel primo trimestre 2012. Questa volta l’attenzione è andata sugli effetti che ha la tecnologia sul lavoro.

Dallo studio di Randstad, secondo player al mondo nel mercato del lavoro interinale e non solo, emerge chiaramente come i lavoratori italiani siano più sensibili rispetto ai colleghi stranieri alle sollecitazioni, e quindi alle distrazioni, che arrivano quotidianamente da telefono e mail e, in particolare, sono i più convinti (30% degli intervistati) che l’accesso alla rete sia un fattore in grado di far diminuire la propria produttività lavorativa. Analizzando nel dettaglio il Work Monitor, infatti, emergono dati che non lasciano spazio ad interpretazioni: il 39% del campione italiano (leggermente superiore agli altri Paesi) dichiara che il proprio titolare si aspetta una disponibilità pressochè totale (24/24 ore – 7/7 giorni). Il nostro modello lavorativo è diventato pervasivo a dismisura ed i confini tra lavoro e vita privata sono sempre più sottili. Analizzando il rapporto degli italiani con ”la tecnologia”, invece, i dati relativi alla connettività sul luogo di lavoro testimoniano che internet è ormai diventato uno strumento di lavoro scontato e largamente diffuso utilizzato quotidianamente dagli italiani. Il dato (52%) relativo alla ”connettività nomade” attraverso gli smartphone, è basso rispetto ad altri paesi.

Per quanto concerne i rapporti di lavoro, il 73% degli italiani afferma ancora di preferire la relazione diretta a testimonianza del fatto che in questo modo la relazione è più completa e funzionale. ”La prima edizione del Work Monitor 2012, – commenta Marco Ceresa, Amministratore Delegato di Randstad Italia – sottolinea come gli Italiani, nonostante la ricca disponibilità di strumenti tecnologici di comunicazione, amino ancora i rapporti diretti e la componente relazionale. La passione italiana per la tecnologia è innegabile ma rimaniamo fortunatamente ancorati a codici comunicativi tradizionali ed emozionali che non snaturano la dimensione lavorativa. Dall’indagine emerge come i rapporti tra impresa-lavoro stiano cambiando sia in termini di velocità dei flussi informativi con un impatto sulle attività che nella colonizzazione, a volte, della sfera privata. A questo proposito credo che sia importante un’educazione e una sensibilizzazione da parte delle aziende sul valore del ”Work Life Balance” e su come separare la dimensione professionale da quella privata garantendone un sano equilibrio.” In sintesi il Work Monitor Randstad mette in luce un punto di frattura dovuto ad uno stato di saturazione molto sofferto dai lavoratori italiani e stranieri. Inoltre l’assenza di una regola chiara e condivisa nell’utilizzo degli strumenti tecnologici oltre a generare difficoltà nell’individuo, influenza a volte negativamente lo svolgimento del lavoro quotidiano. La conseguenza è un effetto paradosso: gli strumenti per migliorare l’operatività e qualificare la produttività rischiano di diventare antagonisti proprio degli obiettivi per i quali sono stati adottati. Il Work Monitor ha portato dati importanti per chi ora cerca lavoro.

Luther Blissett

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Seminatrice o spargiconcime? Lo stesso prodotto che fa entrambe le cose.

La seminatrice è un piccolo utensile che serve a seminare in modo uniforme il prato e anche a concimarlo. Di qui, l’equivoco che a volte sorge tra le due definizioni. Ma quando bisogna usare la seminatrice? E’ veramente utile per avere un bel prato? Innanzitutto bisogna dire che per avere un bel prato è fondamentale arieggiarlo ogni anno. Questo dovrebbe essere fatto alla fine dell’inverno ma, se questo stenta ad andarsene, anche marzo e aprile possono andare bene. Per l’arieggiatura ci sono dei particolari tipi di rastrelli con delle lame che sollevano il terreno per i pochi centimetri utili all’erba, riossigenandolo e rigenerandolo. Per chi volesse invece fare un lavoro più professionale, ci sono anche gli arieggiatori a motore ed elettrici. Se i secondi non sono molto efficaci, gli arieggiatori a motore sono invece ideali. Inoltre, per chi non volesse acquistarli, questi possono essere presi a noleggio: se ci pensate, un bel vantaggio perché così facendo non dovrete pensare alla manutenzione e neppure ad una grossa spesa iniziale senza poi dire lo spazio che queste macchine possono occupare in garages già pieni di tante cose! Inoltre, prendendo l’arieggiatore a noleggio usufruirete dei tanti consigli che l’esperto potrà darvi per evitare perdite di tempo ed ottimizzare l’attività. Una volta arieggiato il prato bisogna concimarlo e qui entrano in gioco le seminatrici. Queste hanno la forma del rasaerba ma non hanno il motore e al centro hanno una vasca tramoggia nella quale si inseriscono i semi. Questa può avere diverse capienze a seconda della superficie da trattare: per grandi superfici, si può arrivare anche a 36 kg. Questo contenitore è di solito prodotto con materiali plastici che sono leggeri, non producono ruggine e si lavano facilmente. Per seminare, la seminatrice ha una leva che determina la quantità di semi da rilasciare e le più ‘evolute’ hanno anche una coppia conica per una distribuzione omogenea anche a passo lento. Il telaio di solito è verniciato con vernici epossidiche per una maggiore resistenza all’umidità e agli urti e ha due ruote sufficientemente grandi per scorrere con agilità anche su terreni non piani. La seminatrice può essere utilizzata anche per spargere il concime ma ha anche altre funzioni: in inverno, ad esempio, è molto utile come spargisale per togliere il ghiaccio da vialetti e marciapiedi. Per la cura del vostro giardino, comunque, vi invitiamo a rivolgervi sempre a negozi e personale esperto: il mondo del giardinaggio è infatti molto vasto e spesso basta scegliere il prodotto giusto per avere grandi risultati senza grandi sforzi.

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ELETTRONICA SETTORE PIU’ AMBITO SECONDO RANDSTAD

Nonostante le ultime dichiarazioni di Monti, la sicurezza del posto fisso (voluta dal 54% degli intervistati) resta il fattore più incisivo per la determinazione dell’azienda per la quale s’intende lavorare. Gli italiani preferiscono il lavoro fisso: questo è uno degli aspetti che risalta durante la seconda edizione del Randstad Award, il primo premio di Employer Branding italiano dedicato alle aziende più famose per il lavoro interinale organizzato da Randstad, secondo player al mondo nel mercato del lavoro. L’indagine era volta a scoprire i criteri con i quali gli italiani si orientano per la valutazione di un’azienda per la quale dovranno lavorare, offrendo poi una serie di valori diviso per età, sesso, religione e scolarità. L’indagine è stata fatta dall’istituto belga ICMA, in 14 Paesi nei mesi di Novembre e Dicembre 2011 con interviste svolte online ad un campione nazionale di 8.000 potenziali futuri dipendenti, comprendendo anche studenti e persone disoccupate e non di età compresa tra i 18 ed i 65 anni.

”A partire dagli anni ’60 – commenta Marco Ceresa, Amministratore Delegato di Randstad Italia – il trend demografico rileva una diminuzione delle nascite. Ciò significa che, tra pochi anni, le generazioni nate in quel periodo che potrebbero ritirarsi dal mondo del lavoro o ridurre il loro contributo, dovranno essere ancora attive. Continuare a formare e selezionare questo target di persone diventa, quindi, una necessità per gli esperti nel settore delle Risorse Umane. Nel contempo, anche le aziende dovrebbero lavorare sull’attrattività che esercitano nei confronti dei loro potenziali dipendenti. Un’immagine forte e competitiva attrae i candidati giusti e fidelizza il personale esistente. Il Randstad Award – conclude Ceresa – ha come obiettivo rendere le imprese consapevoli di come vengono percepite dai lavoratori”. Inoltre dai risultati emerge che il buon equilibrio tra la vita professionale e quella privata supera l’aspetto legato a stipendio e benefit. Passando ai settori merceologici dove gli intervistati vorrebbero maggiormente lavorare, i più ambiti risultano essere quello dell’elettronica (57%), il mondo del fashion luxury (53%) e il settore bancario (50%). Il mondo dell’elettronica è stato scelto per fattori legati alla formazione lavoro, alla Corporate Social Responsability e alle prospettive di carriera mentre quello dei beni di lusso attrae per il contenuto del lavoro, l’atmosfera dell’ambiente di lavoro e per la solidità delle aziende che appartengono a questo comparto. Il settore bancario, infine, raggiunge i migliori risultati per il buon equilibrio tra vita professionale e privata, per lo stipendio e per i benefit e per la sicurezza del posto di lavoro.

Per quanto riguarda chi cerca lavoro, i siti internet risultano essere gli strumenti maggiormente utilizzati (63%). Al secondo posto troviamo i contatti e le relazioni personali (54%). Al terzo posto ci sono gli annunci pubblicati sui giornali (39%). L’analisi della variabile socio-demografica relativa all’età degli intervistati mostra come aspetti quali le buone condizioni economiche dell’azienda e forte immagine/rispetto dei valori interessino maggiormente una forza lavoro di impiegati più maturi, mentre i più giovani sono attratti dall’opportunità di carriera internazionale. La variabile relativa alla situazione familiare degli intervistati mostra come i single senza figli a carico siano meno preoccupati dalla sicurezza del posto di lavoro in contrapposizione agli intervistati sposati/conviventi con figli; la stabilità economica è uno degli aspetti che preoccupa di più i single con figli a carico. Gli intervistati che contribuiscono maggiormente con la propria quota alle entrate familiari considerano più importante uno stipendio competitivo e una società economicamente in buone condizioni, mentre quelli con minori redditi percepiti cercano sicurezza del posto di lavoro e un buon equilibrio vita professionale – privata. Il Prof. Roberto Vaccani, docente di Organizzazione Aziendale e Comportamento Organizzativo presso l’Università Bocconi e la SDA di Milano afferma che i sistemi aziendali sono visitabili con diverse angolature e prospettive di lettura. Otto ore al giorno per mediamente cinque giorni la settimana siamo esposti ad una relazione costante con la ”personalità” delle organizzazioni di appartenenza. Mediamente la metà della nostra vita attiva e caratterizzata dal rapporto con il contesto lavorativo. La personalità delle aziende si esprime prevalentemente con movenze di comunicazione non verbale. Le organizzazioni comunicano con la loro architettura, i loro prodotti, il loro marchio e i loro valori. Questi ed altri fattori concorrono a rendere le personalità aziendali più o meno accoglienti. Il Prof. Vaccani afferma anche che Randstad attraverso una ricerca internazionale sul livello di attrattività percepita delle aziende, si propone come costante osservatorio premiante del livello di eccellenza delle personalità organizzative.

Luther Blissett

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Riforma del lavoro: le misure proposte dalla Fornero

La riforma del lavoro voluta da Monti e Fornero apporterà delle modifiche alla flessibilità in entrata nel mercato del lavoro e darà il via libera alla flessibilità in uscita, grazie alla revisione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori che prevede solo l’indennizzo in caso di licenziamenti per motivi economici ritenuti dal giudice ingiustificati. La riforma del lavoro andrà avanti nel suo iter, sotto la forma del disegno di legge, modalità che garantisce la discussione in Parlamento, come richiesto dal Pd, ma nel frattempo, è stata già approvata dal Consiglio dei Ministri ed ha incassato l’appoggio dei partiti e dei sindacati, nonostante l’importante ritocco dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori.  Numerosi gli ambiti che saranno interessati dalla riforma. Per quanto riguarda i contratti di accesso al lavoro, il governo rafforza quelli di apprendistato. L’assunzione di nuovi apprendisti sarà collegata all’avvenuta stabilizzazione di quelli precedenti (50% nell’ultimo triennio), si prevede una durata minima di sei mesi per il contratto e si alza il rapporto tra apprendisti e lavoratori esperti. Si darà anche il via ad una stretta sulle partite Iva e sulle associazioni in partecipazione, consentite solo in caso di associazione tra familiari di primo grado (genitori o figli) e il coniuge. Viene introdotta una definizione più stringente di “progetto”, con la volontà di limitare i cosiddetti contratti co.co.pro. In questi casi, isognerà enfatizzare la componente professionale e limitare le mansioni ripetitive in modo tale che il lavoratore possa crescere professionalmente. Sarà vietato l’inserimento di clausole che permettono il recesso del contratto prima della fine del progetto. Se mancherà un progetto specifico e reale, il contratto a progetto verrà considerato di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
Per quanto riguarda i licenziamenti, disciplinati dall’articolo 18, la riforma del lavoro Fornero prevede tre regimi sanzionatori per il licenziamento individuale illegittimo: il giudice sarà chiamato a disporre per la reintegrazione nel posto di lavoro, solo nel caso di licenziamento discriminatorio e in pochi casi di licenziamento disciplinare considerato ingiusto. Nel caso di licenziamento per motivi economici ritenuto scorretto dal giudice, il datore di lavoro potrà essere condannato al semplice pagamento di un’indennità, senza prevedere il reintegro del lavoratore. In questi due casi, l’indennizzo potrà variare tra le 15 e le 27 mensilità. Se il licenziamento economico è strumentale e il lavoratore riesce in qualche modo a provare che è invece di natura disciplinare o discriminatoria, il giudice potrà intervenire a tutela del lavoratore. Per favorire i giudizi sulle controversie in materia di licenziamento, è prevista l’introduzione di una procedura più veloce.  L’indennità di mobilità e le diverse indennità di disoccupazione saranno sostituite da una nuova assicurazione sociale per l’impiego, denominata ASPI, destinata ad entrare a pieno regime nel 2017. Ne potranno usufruire oltre i lavoratori dipendenti anche gli apprendisti e gli artisti, purché possano contare su 2 anni di anzianità assicurativa e 52 settimane di lavoro svolte negli ultimi due anni.

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QUARTA EDIZIONE WORK MONITOR RANDSTAD

Nonostante la crisi economica di questo periodo, l’atteggiamento degli Italiani non sembra aver assunto una connotazione vittimistica o pessimistica, ciò significa che gli Italiani stessi sono un popolo di ottimisti. Tuttavia, una parte sempre maggiore di italiani insoddisfatti della propria paga, emigrerebbe in cerca di migliori condizioni lavorative. Questo è uno dei temi che più scalpita nella quarta edizione del Work Monitor Randstad (eccellente azienda per quanto riguarda le opportunità di formazione lavoro), nonché l’analisi riguardante l’andamento del mercato del lavoro che è stata svolta in 29 paesi dalla multinazionale Olandese nel quarto trimestre 2011, condotta in un periodo storico-politico e finanziario, soprattutto per l’Italia, molto incerto.

“La quarta edizione del Work Monitor, indagine condotta nel periodo antecedente la manovra economica, – commenta Marco Ceresa, Amministratore Delegato di Randstad Italia – sottolinea ancora un atteggiamento fiducioso verso il 2012, per chi cerca lavoro. Più coerente e vicina al clima attuale post-manovra è la consapevolezza della problematicità della situazione finanziaria da parte dei lavoratori italiani che rimangono, comunque, caratterizzati da una certa ambizione, intesa anche come volontà di migliorarsi misurandosi con nuove responsabilità e mansioni e disponibili a considerare l’opzione del trasferimento all’estero (il 53% del campione, mentre il 32% emigrerebbe a parità di salario per un lavoro più in linea con le proprie aspettative). Emerge anche il tema dell’innalzamento dell’età pensionabile (il 38% del campione è incline a lavorare due anni oltre l’età pensionabile mentre circa la metà del campione, ovvero il 49% è convinto di dover lavorare oltre l’età pensionabile), ormai una necessità e non più una scelta. Tema che – aggiunge Ceresa – credo sarà uno dei fattori cruciali del futuro scenario occupazionale, soprattutto in termini di “Age Diversity”.

Ed appaiono indicativi di uno stato di crisi, molti dei tratti che caratterizzano il fenomeno: sia per la motivazione, molto più associata all’obiettivo salariale, che non all’obiettivo professionale, che per il profilo (più maschile e non differenziato per settore di appartenenza) e più giovane (nell’opzione dell’avanzamento professionale). Con una differenza sostanziale con i paesi stranieri dove l’esigenza di migrare è decisamente inferiore. Rispetto ai colleghi stranieri però, solo il 23% del campione, è pienamente soddisfatta della propria retribuzione, a differenza di paesi come la Germania, gli Stati Uniti e il Regno unito dove le percentuali sono quasi doppie. Da questo basso grado di soddisfazione emerge per i lavoratori italiani, a differenza dei colleghi stranieri, una diffusa attesa di un riconoscimento economico tangibile, che giustifica un clima di apparente fiducia: il 56% del campione nutre un’aspettativa di un bonus a fine anno, il 54% nutre un’aspettativa di un aumento di stipendio a fine anno e che il 65% nutre un’ aspettativa di un maggior reddito disponibile nel 2012. Per i prossimi 12 mesi il 61% nutre un’aspettativa di un miglioramento dei benefit per il 2012. Randstad (una delle agenzie migliori al mondo nel lavoro interinale) rimane fiduciosa per il nuovo anno.

Luther Blissett

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Riforma del lavoro: la Camusso immobile, si affida al Parlamento

La riforma del lavoro, così come presentata nel testo stilato dal Governo, continua a non piacere ai lavoratori e al sindacato Cgil, tanto che la leader della sigla sindacale, Susanna Camusso, aveva annunciato nei giorni scorsi uno sciopero generale di protesta contro le modifiche all’articolo 18 dello statuto dei lavoratori. Ma inaspettatamente lo sciopero della Cgil è stato rinviato, in quanto la Camusso, forse titubante sul da farsi, ha preferito definirsi fiduciosa del fatto che in Parlamento saranno sicuramente apportate le necessarie modifiche alla riforma del lavoro, riportando l’articolo 18 alla sua imprtante funzione originaria, lasciandolo inalterato. La rappresentante della Cgil ha poi risposto alle dichiarazioni minacciose del premier Monti (“Se il Paese non è pronto a questo passo, il governo potrebbe anche lasciare”) dichiarando: “Noi siamo sereni perché ora la parola spetta al Parlamento sovrano, al quale chiederemo sicuramente di intervenire per introdurre il reintegro nei casi di licenziamenti illegittimi”. Su questo punto convergono le proteste di tutte le sigle sindacali: Cgil, ma anche Cisl e Uil, seppure con sfumature differenti, chiedono di continuare a garantire al lavoratore, il diritto al reintegro nel proprio posto di lavoro in tutti quei casi in cui il licenziamento risulta essere ingiustificato. Per alcuni, la scelta della Camusso di rimandare lo sciopero è sbagliata. I lavoratori stessi non hanno gradito la mossa dei propri rappresentanti della Cgil, per cui, in questi giorni, si sono verificati diversi scioperi spontanei e a quanto pare, il fenomeno potrebbe verificarsi anche nei prossimi giorni. Tra l’altro, i lavoratori che hanno intrapreso queste azioni spontanee, non capiscono come faccia la Camusso a contare sul Parlamento, dato che fino ad ora, le Camere hanno sempre appoggiato le riforme del governo, compresa quelle sulle pensioni.  Intanto il premier Monti fa sapere da Tokyo di non essere assolutamente preoccupato degli scioperi legati alla disapprovazione, da parte dei lavoratori, della riforma del lavoro: “Non mi aspetto che ci siano revoche. Credo faccia parte della fisiologia normale dei rapporti sociali”.

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Riforma del Lavoro: le probabili novità

La Riforma del Lavoro pensata dal Governo Monti segnerà la fine dell’articolo 18, uno dei principi cardine dello Statuto dei lavoratori. La norma resterà solo a protezione dei licenziamenti discriminatori. Questo l’architrave è quanto è venuto fuori dal vertice con i sindacati e la Confindustria. Altri punti importanti toccati dalla riforma saranno lo sfoltimento dei contratti, ad oggi una vera e propria giungla, interventi a favore della flessibilità in entrata, cioè la creazione di metodi per facilitare l’accesso all’impiego di giovani e donne (a tempo determinato, di inserimento, apprendistato, a tempo parziale, a progetto, intermittenti, partite iva, associazione in partecipazioni, accessori e tirocini) e l’introduzione di nuovi ammortizzatori sociali, che diventerebbero operativi nel 2017 e soltanto in via transitoria nel 2016. Inoltre, il contratto a tempo indeterminato diverrà dominante su tutti gli altri per adeguare il mondo del lavoro ai cambiamenti economici del momento. Ma vediamo quali sono gli aspetti principali della Riforma del Lavoro.
L’ Articolo 18 resta valido solo per i licenziamenti discriminatori e varrà anche per le PMI, cioè le aziende con meno di 15 dipendenti. Il reintegro del lavoratore sarà accompagnato dal versamento dei contributi. Quanto ai licenziamenti per motivi disciplinari, il caso sarà rinviato al giudice che potrà decidere per un indennizzo, fino ad un massimo di 27 mensilità, o per il reintegro del lavoratore. Per i licenziamenti individuali dettati da motivi economici, ci sarà un risarcimento variabile da un minimo di 15 mensilità fino a un massimo di 27, pari all’ultima retribuzione ottenuta. Sulle Partite Iva, se l’opera del lavoratore è svolta presso un committente, dopo sei mesi di attività, rientrerà nei parametri di lavoro subordinato.
Il percorso nel mondo del lavoro comincerà con un contratto di apprendistato, un vero investimento in capitale umano da parte dell’impresa, con l’obiettivo di formare il lavoratore per poi confermarlo tra le proprie fila, stabilizzandone la posizione. E’ prevista una certificazione dell’apprendistato che evidenzierà le competenze acquisite del lavoratore in modo tale che, in caso di mancata conferma, possa essere riutilizzato per cercare una nuova occupazione. Si vuole mettere fine agli stage gratuiti: dopo la laurea o dopo un master, quando si arriverà in azienda, si la prestazione fornita dovrà essere retribuita. I contratti a tempo determinato non potranno essere reiterati per oltre 36 mesi e successivamente, il contratto diventerà a tempo indeterminato. Quest’ultimo sarà meno blindato, ma non privo di tutele. Per disincentivare l’utilizzo eccessivo di contratto a tempo determinato, quest’ultimo costerà di più e sarà previsto un premio per la stabilizzazione del lavoratore. Per finanziare l’Assicurazione Sociale Per l’Impiego, sarà applicata un’aliquota addizionale dell’1,4% sul contratti a tempo determinato. L’Aspi rimpiazza il vecchio assegno di disoccupazione e la sua importanza, ha detto Fornero e rappresenta un sostegno che non sarà solo monetario, in quanto prevederà anche e l’attivazione di altre politiche attive. L’Aspi durerà 1 anno per lavoratori fino a 54 anni e, in termini di assegno, al massimo potrà arrivare a 1.119 euro. La formazione diventa un punto fondamentale della riforma, mentre il lavoratore non potrà rifiutare una nuova occupazione pena la perdita del sostegno al reddito. Il Governo vuole creare anche dei fondi di solidarietà grazie ai soldi dalle imprese, per sostenere i lavoratori anziani che dovessero perdere il lavoro. Saranno introdotti anche nuovi ammortizzatori sociali, con l’obiettivo di non lasciato solo il lavoratore. La Cassa integrazione ordinaria sarà mantenuta e la Cisg confermata ma verranno eliminate le causali per cessazione di attività. La Riforma del Lavoro prevede una norma contro le dimissioni in bianco ed inoltre saranno sperimentati i congedi di paternità che saranno finanziati dal Ministero del Lavoro.

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MERCATO DEL LAVORO, PREVISIONI 2012 DI RANDSTAD

E’ difficile elaborare previsioni per il 2012, per quanto riguada il mercato del lavoro, che è in continuo fermento, senza tralasciare che siamo in periodo di recessione economica. A causa della manovra economica e delle liberalizzazioni previste dal governo Monti, nel nuovo anno ci sarà un rallentamento della crescita, che si farà sentire a livello di nuova occupazione. Queste sono le premesse di Marco Ceresa, Amministratore delegato di Ranstad, una delle aziende leader del lavoro interinale, seconda al mondo nel mercato delle risorse umane, azienda che cerca anche di analizzare i trend e le occupazioni più richieste dal mercato nei prossimi mesi. E’ complicato fare previsioni in questo momento dice l’AD di Randstad: sono 2 anni che ci si trova in questa stessa situazione, nella quale chi ha nozioni di contabilità e conoscenze nel campo amministrativo, ha buone possibilità di trovare occupazione. C’è molta richiesta di specialisti nel credito-contabilità e nel risk management al momento, aggiunge il Dott. Ceresa, ma crescono richieste per giuristi d’impresa e per buoni commercialisti.

Per quanto riguarda le professioni più richieste, da Randstad sono convinti che potrebbero aumentare anche quelle tecniche (con l’aiuto della formazione lavoro), scientifiche e di elevata specializzazione, soprattutto nelle scienze gestionali quali le figure commerciali e giuridiche (specialisti in contabilità, credito, Risk Management, gestione del personale, scienze economiche, esperti legali) oltre ad un incremento nella domanda di ingegneri, esperti informatici e web con un focus sui social media. Se si considerano i settori, invece, il Retail, in particolare la moda e il lusso, quindi le aziende che esportano e che rappresentano l’Italia all’estero, potrebbero mantenere un buon livello di crescita in quanto contenitore di modelli di eccellenza in Italia, così come il settore food e la meccanica di precisione.

L’ AD Ceresa, dichiara che per quanto concerne i laureati, invece, faranno un po’ più fatica ad inserirsi gli specializzati in materie “generiche”, mentre restano alte le richieste delle aziende per profili esperti in materie economiche o gestionali: aggiunge poi che le aziende vincenti cercano laureati soprattutto in Economia e Commercio per posizioni di contabile, con possibilità, per i migliori, di fare carriera e diventare anche direttori finanziari o amministrativi. Rimangono sempre alte, inoltre, le richieste per i laureati in Ingegneria, mentre fanno più fatica i dottori in materie generiche. Per loro è importante trovare aziende attente più alle attitudini che al titolo di studio. Continua l’AD di Randstad dicendo che, nel 2012, le aziende saranno molto più attente a valutare gli inserimenti e ad avere persone di qualità, focalizzandosi sulle persone migliori, anche se non sempre, soprattutto in periodi di crisi, i prodotti e i servizi gestiti dalle aziende possono essere vincenti. E in questo contesto il nostro settore e le Agenzie per il Lavoro in particolare, potrebbero rappresentare sia un canale di ingresso nel mondo lavorativo per chi cerca lavoro, che uno strumento di flessibilità per le aziende.

Luther Blissett

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Noleggio elicotteri, lifestyle & business nel XXI secolo

Noleggiare un elicottero in affitto può essere molto meno costoso e molto più divertente di quanto comunemente si potrebbe pensare: nel mercato dei voli privati, infatti, il mezzo meno costoso è proprio l’elicottero, che si presta poi ad utilizzi a scopo turistico molto diversi e versatili: dalla gita con pilota personale sul mare delle Canarie, al volo in mezzo allo spettacolare scenario delle alpi, il volo turistico con elicottero sta vivendo una seconda giovinezza.

Se infatti si vuole celebrare una ricorrenza particolarmente significativa ed importante (fidanzamento, matrimonio, compleanno eccetera), non esiste sul mercato un’idea che sia, al tempo stesso, più originale, emozionante, trasgressiva – in una parola, unica – di quella di regalare un volo in elicottero sulle piramidi di Giza o un passaggio radente sulle bianche scogliere di Dover.

Il costo di noleggio elicottero però, permette ormai anche l’impiego di questo veloce, straordinario e versatile aeromobile in molte situazioni, ben diverse dal puro e semplice divertimento: in ogni caso di imprevisto o emergenza, che si tratti di affari, incidenti, interventi medici, analisi urgenti, consegne di merci particolari e/o molto preziose, una problematica di importanza cruciale per la nostra vita oggi può essere risolta col semplice noleggio di un elicottero: a patto che il vettore sia professionale e valido, bastano pochi minuti per contattare l’aeroporto turistico o la piattaforma di atterraggio più vicine, prenotare l’elicottero che fa al caso nostro e imbarcarsi.

La mobilità aerea è oggi alla portata di tutti, grazie alla possibilità del noleggio di un elicottero. A questo punto basta solo approfittarne.

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Uomini, non macchine. Anche sul lavoro mente e cuore vanno a braccetto

Fulvia Ceccarelli, Roberto Ceccarelli e Carmelo Torrisi
Umanesimo nelle organizzazioni. Le emozioni al lavoro
Edizioni Lalbero
Pagine: 140
Euro: 16,00

DEP Consulting è un rivoluzionario progetto che fornisce efficaci soluzioni alle aziende e alle organizzazioni, unendo solide competenze gestionali con provate competenze nell’ambito delle relazioni umane. I fondatori Fulvia Ceccarelli, Roberto Ceccarelli e Carmelo Torrisi ne parlano in Umanesimo nelle organizzazioni. Le emozioni al lavoro, appena uscito per le Edizioni Lalbero (ex HBI Edizioni).

Le emozioni sono sempre state considerate un elemento disturbante nelle attività lavorative e cognitive, a favore della razionalità come elemento centrale. Eppure, di fatto, nella vita quotidiana tutti diamo molta importanza alle emozioni. Basti pensare a una persona competente ma anche arrogante e incapace di rapportarsi con gli altri. Il classico di ogni ufficio. Che effetto possono produrre delle capacità così mal interpretate? Si può chiedere ai colleghi il gioco di squadra, se mancano l’ascolto e il rispetto delle persone? Non bisogna essere un manager per realizzare che in queste situazioni è impossibile lavorare in armonia e con entusiasmo.

L’apertura delle scienze umane allo studio delle emozioni nel contesto organizzativo ha condotto allo sviluppo di progetti volti a trasmettere ai manager non solo aspetti tecnico-specifici ma anche relazionali e comportamentali. Oggi, e il saggio dei tre esperti lo ribadisce, nelle aziende si cerca di investire maggiormente sulle emozioni per produrre qualità. Non si possono trattare le persone come macchine perché esse, mettendo in gioco se stesse, i propri sentimenti, desideri, aspettative, in cambio possono modificare il futuro di un’organizzazione, creare sinergie nuove, in una parola “dare” di più – cosa preclusa a un macchinario.

Umanesimo nelle organizzazioni parla di emozioni al lavoro nel duplice senso di emozioni che portiamo con noi, in quanto persone, quando svolgiamo attività nei luoghi di lavoro, ma anche di emozioni che lavorano dentro e intorno a noi, inducendo comportamenti, riflessioni, pensieri in ogni momento delle nostre giornate. Lo scopo del testo è proprio quello di fornire al lettore immediati spunti per una serena auto riflessione sulla propria esperienza lavorativa.
Perché focalizzare l’attenzione su queste tematiche, a prima vista molto distanti da questioni strettamente organizzative e gestionali, significa investire in qualità di clima aziendale e dei processi decisionali. Questa scelta premia, perché favorisce la naturale fidelizzazione dei dipendenti, che si sentono visti e riconosciuti come persone prima ancora che come dipendenti.

Roberto Ceccarelli, consulente di direzione e formatore, è stato per anni Direttore Finanza e Controllo e dirigente delle aree organizzazione e risorse umane in aziende multinazionali.

Fulvia Ceccarelli, psicoterapeuta e psicologa dello sport nonché insegnante, con pluriennale esperienza nel campo della formazione.

Carmelo Torrisi, per anni direttore commerciale in aziende nazionali e multinazionali, anche in ambito farmaceutico, attualmente è consulente di management.

Ufficio stampa:
Giro di Parole – divisione di Metaphor
Tel. 02 30910986
[email protected]

Edizioni Lalbero
Via ai Ronchi, 442
22076 Mozzate (CO)
Tel. 392 5842994
www.edizionilalbero.it
[email protected]

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Rigenerare cartucce, l’hot business eco-friendly che fa guadagnare

I primi macchinari per rigenerare cartucce per stampanti sono nati circa una trentina di anni fa. L’innovatore che ha avuto l’intuizione giusta era Ted Smith, un inventore americano che verso l’inizio degli anni ’80 ebbe l’idea di sperimentare delle nuove apparecchiature in grado di reinchiostrare e far tornare operativi i nastri e le cartucce usate per la stampa.

Dalla sua idea è nato un business che ancora oggi riscuote molto successo sul mercato: dal momento in cui sono state capite le reali potenzialità che comportava scegliere di rigenerare cartucce, quest’attività ha iniziato a riscuotere un enorme successo in tutto il mondo.

Rigenerare cartucce è un’attività redditizia, in particolare in questo momento di crisi, dove la gente tenta di risparmiare e tagliare le spese dove è possibile.
Comprare cartucce rigenerate è un modo per non venire meno alla necessità di stampare, risparmiando. Una cartuccia rigenerata può costare anche fino al 50% in meno rispetto a una nuova, e, grazie alle nuove e innovative tecnologie nel campo della rigenerazione, è in grado di garantire pari durata e qualità delle stampe, delle cartucce nuove originali.
Inoltre è un risparmio anche in termini di risorse: rigenerare cartucce significa salvare i vecchi supporti finiti, che in questo modo non diventano rifiuti inquinanti per l’ambiente, e addio agli esorbitanti costi di smaltimento.
Inoltre i macchinari e tutte le attrezzature per la rigenerazione hanno un costo contenuto e sono estremamente semplici da utilizzare e gestire.

Insomma rigenerare cartucce è un vero e proprio “hot business”, che permette di guadagnare tanto senza spendere un capitale, con il valore aggiunto di essere un’attività completamente eco-friendly, che mira a produrre prodotti di qualità nel rispetto dell’ambiente.

E avviare un’attività in questo campo, anche in franchising, è davvero semplice, basta saper scegliere i partner giusti.

i.Color è la soluzione ideale in questo settore, il brand leader sulla scena italiana e internazionale, la scelta vincente per chi sceglie di avviare un business e rigenerare cartucce.

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