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Pasta Maltagliati produce pasta secondo la tradizione

Pasta MaltagliatiIl marchio Pasta Maltagliati, una produzione industriale che coniuga innovazione e tradizione in tutti i prodotti. Le origini di questo saper fare risalgono a metà ottocento e sono giunte intatte fino ai nostri giorni grazie a Pastificio Fabianelli, che acquisendo il marchio, è riuscito a preservare la storia del Pastificio fondato da Vincenzo Maltagliati e della sua pasta, oggi apprezzata in tutto il mondo.

Pasta Maltagliati è un marchio dalla storia importante, protagonista della cultura gastronomica del paese a partire dalla metà del 1800. Da piccola realtà familiare è giunta ad essere una pasta conosciuta e amata, ai nostri giorni, a livello internazionale grazie alla qualità, alla capacità di innovazione pur nel segno della tradizione, a ingredienti semplici e genuini.

Tante cose sono cambiate nel mondo della gastronomia da quel lontano 1848. La cucina non è più esclusivamente un sistema di preparazione dei cibi, si è trasformata in una fenomeno alla moda, di costume, sempre più assimilabile ad una forma d’arte che armonizza sapori, profumi, essenze, e consistenze.

In questo contesto è cresciuto il marchio Pasta Maltagliati pur rimanendo integro nella sua essenza, legato alle sue origini, alle idee e tecniche che lo ispirarono un secolo e mezzo fa. L’innovazione rappresenta dunque un modo di progredire che porta però con sé la genuinità e l’autenticità che hanno sempre contraddistinto i prodotti Maltagliati.

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Teleskill promuove l’innovazione al Matching 2012

Il Matching è un’occasione privilegiata per costruire una rete tra imprese nazionali e incontrare buyer internazionali e aziende provenienti da 40 Paesi selezionati, invitati e ospitati a Milano anche grazie al contributo e all’esperienza dell’istituto nazionale per il Commercio Estero e dei suoi Uffici nel mondo con i quali la Compagnia delle Opere, che organizza l’evento, collabora da molti anni.

Sono davvero tante le aree tematiche in cui Teleskill ha creato valore per le imprese negli ultimi mesi e tutti in settori chiave per le aziende di oggi: classe virtuale, webinar, e-learning 2.0, convention on-line, live care & video FAQ, webroom, consulenza on-line, mediazione on-line, corsi sicurezza lavoro, aula estesa, live fashion.

“Partecipare al Matching 2012” dichiara Emanuele Pucci, AD di Teleskill, “rappresenta per noi lo strumento più efficace per poter comunicare un’offerta così estesa di soluzioni. Crediamo nell’innovazione e nel progresso che questa può portare a persone, comunità e imprese. Per questo motivo, investendo energie e risorse considerevoli, indaghiamo territori sempre nuovi e differenti. Il nostro obiettivo è creare tecnologie innovative che anticipino le esigenze dei diversi mercati e che portino un significativo progresso per tutti”.

Teleskill sarà presente a Fieramilano con un proprio stand e con un team di manager che, oltre agli incontri già prefissati che fanno parte dell’evento, è disponibile ad approfondire temi, curiosità che possano nascere durante i tre giorni del Matching.

 

Per info e contatti sul posto:

Dott. Emanuele Pucci: [email protected] cell. 3356168494

Dott. Giorgio Lais: [email protected]

Dott. Cristiano Ciotti: [email protected]

Dott.ssa Federica Cerqua: [email protected]

www.teleskill.it

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COME STUCCARE LE CREPE

Le crepe sono una realtà con la quale tutti noi abbiamo a che fare prima o poi. Ovviamente queste non pregiudicano la stabilità dell’edificio ma spesso sono così brutte da vedere (e sembra impossibile ma appaiono sempre nelle zone di muro più in vista) che la riparazione diventa quasi una priorità nella manutenzione. Ma come fare per avere una stuccatura liscia e duratura? Quali strumenti occorre avere? Come si interviene in modo efficace?

Stucco

Ma partiamo con ordine: per stuccare bisogna avere spatole di dimensioni adatte all’intervento, carta abrasiva a grana fine, uno scalpellino per allargare la fessura oppure la crepa e infine lo stucco. Questo può essere in polvere oppure già pronto. Se il primo ha bisogno solitamente di una certa esperienza per la giusta diluizione, il secondo può essere acquistato a seconda delle crepe che si devono lavorare (stucco per legno, per calcestruzzo…). Da pochi anni, inoltre, esiste anche lo stucco all’acqua (il Lampostucco) che è un prodotto a base di vinilversalato in emulsione acquosa: questo è sicuramente un materiale amico dell’ambiente e offre una versatilità e una facilità di applicazione veramente unica.

Prima di intervenire, la crepa va leggermente allargata con lo scalpellino al fine di creare una superficie adatta alla presa dello stucco. Poi, dovrete cercare di ripulire bene la superficie da eventuali residui di lavorazione e pulviscolo. A questo punto bisogna preparare lo stucco. Per quanto riguarda lo stucco per le pareti, questo va ammorbidito. Per fare questo basta prendere due spatole e passare lo stucco da una all’altra. Lo stesso dovrete fare anche per lo stucco per il legno anche se, quando questo è a cera o a gommalacca, lo stesso risultato si può ottenere anche grazie al riscaldamento del materiale. Una volta ammorbidito lo stucco e ‘preparato’ la crepa bisogna incominciare a riempire la crepa con una noce di stucco e distribuirla bene. Fate attenzione di raggiungere tutti i punti della superficie facendo più pressione dove vedete piccoli interstizi. Prendete poco materiale alla volta e fate il lavoro con calma e soprattutto con estrema cura. Una volta colmata la fessura, lasciate che lo stucco si secchi (se preferite fare il lavoro più velocemente, in commercio ci sono anche stucchi che possono essere pitturati appena stesi: chiedete al vostro ferramenta di fiducia!).

Per rendere la parte stuccata in linea con la superficie agirete con della carta abrasiva. Per le prime passate potrete usare una carta abrasiva a grana grossa ma per la rifinitura finale una carta abrasiva a grana sottile sicuramente vi aiuterà a concludere meglio il vostro lavoro. E la colorazione finale? Fino a qualche tempo fa, riverniciare o ripitturare le parti stuccate poteva rappresentare un problema dal momento che la superficie disomogenea poteva acquisire un colore diverso rispetto all’insieme. Con i prodotti che adesso si possono acquistare, invece, questo ormai non succede più sia perché le vernici e le pitture sono molto più versatili rispetto a quelle di un tempo e sia perché gli stucchi sono studiati così da essere dei prodotti ideali sotto tutti i punti di vista.

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MASTICE REFRATTARIO: UN PRODOTTO IMPORTANTE PER CAMINETTI E STUFE

Chi possiede un caminetto o una stufa deve anche essere in grado di fare dei piccoli lavori di manutenzione come la riparazione di crepe e fessure. Per questo è stato creato il mastice refrattario, un riempitivo che ha come base il vetro solubile e che è adatto per tutti i lavori destinati a resistere anche ad alte temperature.

Come prima cosa bisogna sottolineare che il mastice refrattario è diverso dal silicone adatto alle alte temperature. Se il primo infatti si indurisce diventando un tutt’uno solidale con il materiale sul quale è applicato, il secondo rimane allo stato gommoso anche dopo molto tempo passata l’applicazione. Per questo viene applicato non su superfici compatte ma su elementi che comunque devono avere un certo gioco tra di loro come le testate, le calotte oppure le tubazioni dei motori a scoppio. Tra il mastice e il silicone c’è anche una differenza per quanto riguarda la temperatura a cui entrambi resistono: se per il mastice questa è di oltre 1000° con punte di 1250° per brevi periodi, quella del silicone termoresistente solo di 300°. Questo sigillante siliconico, inoltre, è prodotto anche per dare un certo valore estetico al lavoro e per questo non cambia colore anche se esposto a lungo al sole o agli agenti atmosferici e non è soggetto a microfessure superficiali.

Il mastice refrattario, invece, serve appunto per ‘riempire’ buchi e fessure ma anche per montare e sigillare piccole costruzioni destinate all’alloggiamento del fuoco come caminetti e barbecue. Il posizionamento del prodotto è molto semplice: basta infatti inumidire la superficie, spruzzare uno strato uniforme di sigillante e levigarlo prima che questo si asciughi con una spatola umida. Per le crepe molto profonde, l’operazione va ripetuta più volte fino a totale riempimento. L’unico accorgimento che bisogna avere per utilizzare al meglio il mastice refrattario è quello di seguire con attenzione le indicazioni relative al tempo di essiccazione e prendere in considerazione anche le condizioni climatiche nelle quali lavoriamo (un ambiente secco sicuramente farà agire il prodotto prima di un ambiente umido o freddo).

Questo potrebbe infatti influire sulla buona riuscita della nostra attività creando nuove crepe oppure portando allo sgretolamento del sigillante. Una volta portato a completa asciugatura (questo avviene solitamente in più di 24 ore) il mastice refrattario deve essere riscaldato così da portare a compimento la sua trasformazione e farlo diventare solidale con la superficie. Eventuali residui si potranno comunque rimuovere con un panno bagnato mentre quelli secchi con una passata di spatola.

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RACCORDI IDRAULICI, ACCESSORI E CONSIGLI: DA OGGI SI ACQUISTA ONLINE!

Per la ferramenta, l’acquisto online è sicuramente vantaggioso: prima di tutto si può fare l’ordine in qualunque momento della giornata (e spesso il momento migliore è quando l’utensile o il prodotto ci vengono a mancare!), non ci si deve spostare da casa o dall’azienda, ci si può prendere tutto il tempo necessario per scegliere e confrontare, si riceve la merce a casa senza perdere tempo.

L’online è anche una scelta sicura dal momento che è prevista anche la resa e si può acquistare con carte prepagate. Per chi si occupa di idraulica o solamente si prende cura della manutenzione della casa, l’online è favoloso anche per quanto riguarda la scelta e la vastità di gamma di ogni singolo prodotto. Online infatti i prodotti sono veramente numerosi: dalle riduzioni di varia grandezza ai bocchettoni e alle calotte a tappo, dai raccordi idraulici a gomito di varia grandezza a quelli a T… quante volte abbiamo perso tanto tempo a guardare nei grandi negozi senza una guida specializzata! E non parliamo poi della rubinetteria che, per essere mantenuta a dovere, ha bisogno di guarnizioni, parti di ricambio su misura, cacciaviti e utensili dedicati.

Sui portali online invece tutto diventa semplice e veloce, pur che questi siano di qualità: in questo tipo di portali, infatti, basta digitare il nome del prodotto per avere subito una scheda dettagliata, l’immagine (che si può anche ingrandire e a volte ruotare per vedere il prodotto a 360°), e spesso anche altri utensili simili o compatibili. Questo aiuta molto tutti coloro che si sono avvicinati al fai da te da poco e non conoscono a pieno tutta l’offerta relativa a ogni singolo prodotto. A riguardo di questo argomento, i portali di ferramenta veramente fatti bene hanno anche delle interessanti sezioni dedicate agli approfondimenti: cambiare una guarnizione, scegliere il rubinetto più adatto (anche con miscelatore) oppure i raccordi idraulici per sistemarlo… le soluzioni proposte sono spesso molto facili da attuare e, considerando la possibilità di comprare tutto quello che serve in un solo posto, fa diventare anche una riparazione un momento divertente e destinato ad avere sicuro successo.

Infine, poi, bisogna parlare anche della velocità di spedizione e la possibilità di ritornare dei prodotti che, una volta visti, non si sono rivelati quelli che noi pensavamo. Insomma, acquistare on line è decisamente vantaggioso anche se è necessario sempre (ma questo lo si fa anche nei negozi ‘tradizionali’) affidarsi a portali credibili, che sono online da molto tempo e che hanno la sede in Italia (questo è molto utile per i resi e per eventuali problemi legati alle garanzie).

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Ami la natura? Allora usa solo shopper e sacchetti biodegradabili

Per anni, andando a fare la spesa oppure piccoli acquisti nei negozi, non abbiamo nemmeno preso in considerazione la possibilità di portare con noi una borsa nella quale riporre le cose comperate. Ovunque, infatti, dai supermercati ai piccoli punti vendita, ogni prodotto veniva automaticamente messo in un sacchetto di plastica che poi veniva gettato (magari dopo solo un utilizzo) nella spazzatura.

C’è da dire che pochi sapevano che per il degrado completo di una di queste borse realizzate con i derivati del petrolio ci vogliono quasi 1000 anni senza pensare alle difficoltà del grosso quantitativo di materiale immesso nelle discariche. La brutta abitudine di non portare con sé borse idonee ha creato grossi problemi all’ambiante tanto che, nel 2011, grazie alla norma comunitaria En 13432 i sacchetti sono stati banditi. I benefici sono stati subito evidenti dato che dalle 145mila tonnellate per anno si è passati a 115mila (sempre tanti, ma ben il 20% in meno!).

Come conseguenza, per supplire alla funzione dei sacchetti di plastica si sono fatte avanti due proposte: quelle delle shoppers riciclabili e biodegradabili. Le borse o i sacchetti riciclabili sono realizzati con materiali che ne permettono la trasformazione attraverso il canale della plastica. Sono solitamente più robusti, possono essere utilizzati varie volte, hanno dimensioni anche grandi ma non possono essere usati per la raccolta dell’umido dal momento che non hanno all’interno fibre vegetali o materiale biodegradabile. Diverse sono invece le borse shopper biodegradabili. Queste sono realizzati con materie prime vegetali come ad esempio il mais, fibre e olio di girasole. Già dal tatto si possono identificare perché sono molto morbide e quasi vellutate.

Questo prodotto, seppure ideale dal punto di vista della salvaguardia della natura dal momento che con un litro d’olio di girasole e mezzo chilo di mais si producono ben 100 shopper bio, non ha incontrato il favore del pubblico. La delicatezza, l’impossibilità di essere di grandi dimensioni, la facilità con la quale, staccandone una dall’altra, si creano buchi o strappi hanno messo in luce la diversità di queste borse con quelle che eravamo abituati ad usare.

Ma i vantaggi sono molti, anche per la vita pratica di casa: una volta utilizzati per la spesa, infatti, questi sono ideali per la raccolta dell’umido e fanno risparmiare l’acquisto dei sacchetti bio appositamente progettati. Inoltre, le shopper biodegradabili sono adatte anche alla conservazione del cibo e della verdura dal momento che non rilasciano materie nocive alla salute e hanno anche un alto grado di traspirabilità. Interessante è stato un dibattito nato dopo la messa in commercio di queste buste bio: diverse associazioni legate al sociale ma anche singoli individui hanno evidenziato che le materie prime utilizzate potrebbero invece essere devolute a tutti coloro che non hanno da mangiare, soprattutto nei paesi del terzo mondo. E soprattutto l’utilizzo dei mais ha indignato molti, considerando la versatilità e l’importanza nutrizionale del materiale.

Diciamo che la risposta non è banale, ma bisogna sicuramente pensare che la produzione genera indotto e quindi guadagno per le persone che lavorano nel settore… per chi comunque fosse d’accordo con questo punto di vista, una buona soluzione può essere sicuramente quella delle borse in tela, corda o yuta che sono resistenti, naturali, versatili e comode da tenere sempre anche in borsa.

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Piaggio, Lamborghini e Lenovys assieme per un convegno su innovazione e lean thinking

L’innovazione di prodotto e di processo e gli investimenti in ricerca e sviluppo sono le leve più forti di cui le aziende dispongono per gestire e superare le attuali difficoltà dei mercati internazionali. Un dibattito di grande interesse, anche per i risvolti in termini di impatto economico ed occupazionale nel nostro Paese, che chiama al confronto imprese, istituzioni e mondo universitario.

Di questi temi e delle strategie di Innovazione Lean per valorizzare persone, prodotti e processi in azienda si parlerà in un evento in programma il 5 ottobre 2012, dalle 15:00 alle 19:00, al Museo Piaggio (Pontedera viale Rinaldo Piaggio, 7). L’incontro è organizzato dalla Fondazione Piaggio e dalla società di consulenza Lenovys. Il programma dei lavori, dopo i saluti di Riccardo Costagliola presidente della Fondazione Piaggio, di Andrea Pieroni presidente della Provincia di Pisa, e di Simone Millozzi sindaco del Comune di Pontedera, prevede gli interventi di Carlo Coppola, Executive Vice President responsabile dell’area Operations e Tecnologie del Gruppo Piaggio e Luciano De Oto, responsabile progettazione, sviluppo carrozzeria e materiali compositi di Lamborghini S.p.A.

Interverranno inoltre Giuseppe Oriana, consigliere per l’innovazione di Confindustria Toscana e presidente di Confindustria Pistoia, Riccardo Lanzara, presidente di Pontech, Alberto De Toni, preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Udine, Luciano Attolico, Lean Master della società Lenovys e autore del libro “Innovazione Lean” (Hoepli, 2012).

Gli interventi e il dibattito conclusivo hanno l’obiettivo di sottolineare l’importanza di orientare le imprese, di qualunque dimensione e settore di attività, allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi, capaci di soddisfare i bisogni del mercato, attraverso strategie che valorizzano anche le persone che operano nell’azienda, andando a ridurre sprechi e costi inutili.

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Innovazione e Cambiamento in Azienda

Alcune aziende ottengono risultati positivi in periodi di crisi grazie alla loro capacità di farsi guidare da logiche di lungo termine, nell’abolizione della frase “questo non si può fare, nella costante ossessione nel porre al centro di tutto i clienti e la valorizzazione delle risorse umane interne, sfornando nuovi prodotti e nuovi servizi più velocemente e meglio di altri. A niente vale, ieri come oggi, il taglio indiscriminato dei costi, perché la vera sfida per le imprese è l’innovazione.

Confindustria Livorno, in collaborazione con Confindustria Toscana, Confindustria Toscana Servizi, Rete EEN e Lenovys , ha quindi organizzato un workshop il 20 settembre 2012, dal titolo “Innovazione e cambiamento in azienda: strategie Lean per valorizzare persone, prodotti e processi”, con l’obiettivo di dare risposte concrete ad una serie di domande che attanagliano le imprese, costantemente impegnate nella sfida della crescita.

Un’intensa sessione di approfondimento, condotta dall’esperto internazionale Luciano Attolico, amministratore della società di consulenza Lenovys, consentirà di cogliere le opportunità dell’approccio del Lean Management – che fa della cultura del massimo risultato con il minor sforzo la sua essenza – scoprendo così le strategie per dare prospettive solide ai progetti di miglioramento aziendale, rendere più flessibili e capaci di autofinanziarsi tramite l’efficienza industriale le imprese e sviluppare sistemi di persone in grado di essere motore del proprio business.

L’evento si svolgerà nell’Auditorium di Confindustria in via Roma 54 a Livorno, dalle ore 9 alle 13, e vedrà la partecipazione Luigi Giuliano, vice direttore di Confindustria Livorno e la testimonianza di Alberto Manetti, già direttore dello stabilimento Siemens Automotive di Pisa.

Programma completo ed iscrizioni su: http://www.innovazionelean.it/evento_livorno.php

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Città intelligenti: Smart is beautiful – Planet Inspired

Si fa presto a dirsi smart: per diventare davvero città intelligenti occorrono investimenti in ricerca e innovazione

Un convegno organizzato da BAIA (Business Association Italy America), cui hanno partecipato Thales Italia e SELEX Elsag, ha visto i relatori concordi sul fatto che ci sono tutti gli strumenti per ricostruire in modo intelligente le nostre città, rispettando le loro specificità.
L’uso crescente delle tecnologie ICT in settori quali i trasporti, la gestione dell’energia, la sanità e il monitoraggio ambientale, porterà allo sviluppo di un nuovo modello di città sostenibile, dove i cittadini usufruiranno di servizi più accurati, grazie a sensori disseminati nell’ambiente urbano e alla disponibilità di una notevole quantità di dati relativi al funzionamento e all’utilizzo delle infrastrutture urbane. Un importante convegno svoltosi presso la Camera dei Deputati ha fornito l’occasione per approfondire i temi più attuali relativi allo sviluppo delle Smart Cities in Italia.

Organizzato da BAIA (Business Association Italy America), l’evento ha visto i relatori concordi sul fatto che ci sono tutti gli strumenti e le “regole del gioco” per ricostruire in modo intelligente le città, pur tenendo conto che sono molte volte di dimensioni ridotte, e che sono costruite intorno a un centro storico in parecchi casi considerato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’Umanità.

Imprese come Telecom, Cisco, Enel, Carrick-Bend, Thales Italia e SELEX Elsag hanno presentato le loro soluzioni per le Smart Cities, mentre il professor Carlo Maria Medaglia (coordinatore CATTID – Università La Sapienza di Roma) ha illustrato la filosofia di queste città del futuro.

“Due buoni esempi di città all’avanguardia sotto il profilo tecnologico e dei servizi possono essere a mio avviso (anche se di scale completamente differenti) Amsterdam, che ha come obiettivo l’abbattimento delle emissioni di CO2, e Paredes una piccola città portoghese che entro il 2015 potrebbe essere la prima città al mondo interamente connessa attraverso una rete di 100 milioni di sensori che gestiranno il traffico, l’illuminazione, il verde pubblico, ed innumerevoli altri servizi” ha detto Medaglia.
”Per procedere su questa strada occorrono investimenti nazionali in ricerca e innovazione, ma non basta. L’innovazione e la tecnologia devono essere non il fine ma lo strumento attraverso il quale sviluppare conoscenza e competitività, puntando sul risparmio energetico, sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, sulla mobilità sostenibile, sull’attivazione di nuovi servizi attraverso l’ottimizzazione delle risorse, e sul coinvolgimento e la partecipazione attiva dei cittadini” ha concluso il professor Medaglia.

Fonte: Planet Inspired

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CALZATURE DI SICUREZZA: FONDAMENTALI IN ANTINFORTUNISTICA

Se un tempo le calzature di sicurezza si limitavano a scarponcini un po’ più pesanti oppure con la punta rafforzata, adesso le cose sono decisamente cambiate: ogni tipologia di lavoro, infatti, ha una calzatura dedicata che è stata appositamente studiata per dare non solo protezione ma anche sicurezza nei movimenti. Questo tipo di scarpe deve essere scelto con estrema cautela dal momento che spesso queste vengono utilizzate ancor più delle scarpe normali o da tempo libero.

calzature di sicurezza

Prima di tutto, dunque, attenzione soprattutto ai materiali che sono a contatto con i piedi: non sempre infatti l’interno della calzatura è interamente realizzato in materiali naturali e questo può comportare fastidi e vesciche, senza menzionare poi le irritazioni che possono essere anche di grave entità. I materiali naturali, inoltre, sono anche prestazionali dal punto di vista del comfort, dal momento che donano alla calzatura la giusta morbidezza interna anche dopo un uso prolungato. C’è poi la forma della scarpa che deve contenere il piede e seguirne la conformazione morfologica: al suo interno, però, deve esserci abbastanza spazio per far si che il piede, gonfiandosi naturalmente durante lo sforzo e il passare delle ore, non diventi compresso (a questo proposito, delle calzature con i lacci possono essere una buona soluzione).

Una volta analizzato l’interno, potrete passare a fare le vostre considerazioni sull’esterno della scarpa. Lavoro in cantiere? Lavoro in officina? Devo camminare spesso su terreni sconnessi? Le domande sono tante e le calzature devono proteggere i piedi non solo dalle aggressioni esterne (che nei cantieri vanno dallo schiacciamento alla perforazione e alle vibrazioni) ma anche nel contatto con il suolo, quando c’è pericolo di scivolamento su superfici coperte da grasso e olio oppure da fanghiglia o ghiaino.

I minimi requisiti per le scarpe antinfortunistica sono la punta rinforzata da un puntale di acciaio o di lamina metallica antiperforazione, delle suole con un grip appropriato, devono essere resistenti all’acqua e al calore, dar la giusta protezione ai malleoli ed essere facili e veloci da sfilare nel caso in cui il piede rimanesse incastrato oppure ci fosse una perdita di sostanze acide sulla scarpa.

Per chi volesse approfondire, la norma EN 344 offre tutti i requisiti generali richiesti dalle calzature di sicurezza. Se il vostro è un caso specifico, però, allora li dovrete andare alle norme EN 345, EN 346 e EN 347 sulla sicurezza che potrete trovare facilmente navigando in internet. La norma che comunque è strettamente dedicata alle calzature di sicurezza è la EN 356. Qui troviamo la definizione di scarpe S (Safety= sicurezza) che sono generalmente calzature di sicurezza di base (marcate con le lettere SB = sicurezza di base). Queste devono avere un’altezza minima della tomaia, puntale per proteggere contro gli urti con livello di energia pari a 200 Jules, tomaia in pelle ‘crosta’ o simili, fodera anteriore, sottopiede, suola in diversi materiali anche liscia. Nelle calzature di sicurezza SB i seguenti requisiti sono indicati con S1, S2 ed S3: antistaticità, assorbimento di energia del tacco, impermeabilità della tomaia, suola antiscivolo, suola con tasselli, fodera posteriore della tomaia in pelle fiore, lamine antiforo. La norma EN 346 sulle calzature antinfortunistica, invece, si riferisce alle ‘calzature protettive’.

La norma EN 347 si riferisce alle calzature dette ‘calzature da lavoro’ o ‘professionali’ e prevede l’assenza de un puntale di protezione contro urti e schiacciamento e la marcatura ‘O’ (Occupational) al posto di S o P. Nell’acquisto delle vostre calzature antinfortunistiche rivolgetevi sempre ad un esperto che saprà consigliarvi sul prodotto giusto da utilizzare: la sicurezza in cantiere e sul lavoro è importante e deve essere curata in tutti i minimi dettagli.

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IL SEGHETTO ALTERNATIVO DIVENTA VINCENTE CON LAME DI QUALITA’

Il seghetto alternativo FCJ65V3 di Hitachi ha un nuovo design studiato per dare sia comfort all’operatore che la massima resa sul materiale. Per una maggiore efficienza, l’elettroutensile è montato su cuscinetti a sfera e ha una base in acciaio temperato regolabile a 45 gradi. Il numero di giri può essere regolato elettronicamente e il piano di lavoro rimane sempre pulito grazie alla sua capacità soffiante (volendo, si può anche facilmente applicare un aspiratore esterno).

seghetto alternativo

Il seghetto non è pensato per un uso professionale ma può essere un valido partner anche dell’hobbista più esigente (ricordiamo che la potenza assorbita è di W 400 e la regolazione base di 45 gradi sia a destra che a sinistra). Ma che cosa può rendere questo seghetto alternativo ancora più performante? Sicuramente un set di lame per legno e materiali ferrosi che da oggi propone MPS, azienda tedesca che produce lame e che è ormai conosciuta in tutto il mondo. Il set è composto da cinque lame con le quali è possibile tagliare anche il materiale più duro: il materiale con il quale sono realizzate, la qualità costruttiva e il passo variabile, infatti, le rendono assolutamente vincenti.

Ma vediamo il prodotto da vicino: nel set c’è una lama per tagli curvi, una universale per legni duri e teneri, una lama che permette il taglio senza schegge su legno, laminati e plastica, una lama per il taglio su materiale sottile e quindi non particolarmente resistente come l’acciaio dolce, l’alluminio, il plexiglas e una lama universale per spessori diversi che però offre la possibilità di tagli dritti nel legno tenero, nel legno duro, nel legno con i chiodi e nell’acciaio inossidabile. Incredibili sono le prestazioni su lavori per i mobili ad incasso oppure per l’accomodamento di ante e cassetti. Ovviamente, per tutti coloro che necessitano prestazioni particolari, l’azienda MPS ha creato lame speciali. Una di queste è la lama bimetallica al cobalto che, oltre ad usufruire delle prestazioni di resistenza di questo metallo, ha la lama fresata e ondulata il che permette anche lunghi periodi di utilizzo senza il minimo degrado. Per chi invece ha bisogno di tagliare vetro, porcellana, piastrelle, marmo, vetroresina, acciaio e materiali consimili, MPS consiglia le sue lame a corda al carburo di tungsteno con ottime capacità di taglio e resistenza (la lama da taglio è in metallo ed è rivestita da una lega che nasce dalla combinazione tra carbonio e tungsteno): ovviamente questo modello è utilizzabile sono con seghetti manuali e seghetti da 15 centimetri.

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ELETTROUTENSILI DISPONIBILI ‘A PACCHETTO’

Gli elettroutensili disponibili sul mercato sono veramente tanti. E questo perché ogni lavoro ha bisogno di un prodotto adatto, con caratteristiche specifiche.

Ma qual è il grosso problema nel farsi un parco macchinari completo? Di sicuro il prezzo che spesso porta ad acquistare elettroutensili di qualità non eccelsa che compromettono i risultati. Per ovviare a questo sgradevole inconveniente e proporre qualcosa di utile ai propri clienti, Ferramentaonline mette a disposizione dei pacchetti vantaggio con due o più utensili, compresi di accessori.

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Molto interessante, ad esempio, è il pacchetto con l’avvitatore Hitachi DS10DFL a cui viene associato anche un martello tassellatore. Con il primo, grazie alla sua leggerezza e praticità, potrete svitare ed avvitare viti nel legno e viti metriche standard M6 (pensate che questo martello può forare il legno fino ad un massimo di 21 mm e l’acciaio fino a 10 mm). Con il secondo, invece, grazie all’azione combinata di rotazione e percussione potrete forare il cemento armato e i mattoni mentre utilizzando la sola azione di rotazione potrete fare fori nell’acciaio (13 mm), nel legno (32 mm), nel calcestruzzo (24 mm) e avvitare viti di fissaggio e viti da legno.

Per cambiare tipo di utensile, un altro pacchetto molto interessante è quello della smerigliatrice Hitachi 2000W G23SR con il disco diamantato Ironrode per granito. La smerigliatrice, ha un motore estremamente potente che è protetto dalle polveri ed è resistente ai sovraccarichi. Inoltre, ha le spazzole che sono accessibili dall’esterno il che rende l’operazione di sostituzione rapida e facile da attuare. Con la smerigliatrice potrete tagliare cemento sintetico, pietre, mattoni ma anche fare lavori di rifinitura, sbavatura e taglio. Ma quali vantaggi apporta alla smerigliatrice il disco diamantato? Questo è un disco di nuova generazione dalle prestazioni incredibili: pensate che può tagliare anche il cemento armato, il granito, il klinker, il porfido e il ferro con estrema facilità. Il disco ha segmenti di altezza 10 mm.

E per terminare questa breve carrellata sulla convenienza dei pacchetti di Ferramentaonline, vogliamo citare la troncatrice Hitachi C12YA che viene fornita con il banco di lavoro (l’elemento base per poter lavorare con velocità e precisione). La troncatrice ha un motore ad induzione da 1500 W e una lama di diametro da 305 mm che si può inclinare a seconda delle lavorazione. Il motore è silenzioso, potente e soprattutto non necessita di alcuna manutenzione. Per mantenere i pezzi in posizione, accanto alla troncatrice potrete acquistare anche il banco che ha un’apertura normale di 990 cm e massima di 1850 cm. Può portare un carico di 15 kg. Ma le proposte di Ferammentaonline non finiscono qui: vi invitiamo a visitare il portale e in particolare la sezione ‘utensili elettrici’ dove troverete tante proposte tra cui scegliere la vostra.

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PACCHETTO KIT DI MATERIALI PER REGGIATURA: TUTTO A DISPOSIZIONE

La reggiatrice è un macchinario che può essere automatico o semi automatico che serve per sigillare, principalmente le scatole di cartone. Il suo utilizzo è pressoché universale dal momento che ogni azienda per piccola che sia ha la necessità di chiudere scatole e cartoni in modo sicuro, evitando la fuoriuscita del materiale.

La bandella di plastica che viene usata per la sigillatura, che è disponibile in varie misure e spessori in base all’utilizzo, è chiamata reggetta e solitamente il materiale prescelto è il polipropilene. Questo è un polimero termoplastico con una buona resistenza termica e una bassa densità, ma soprattutto ha un elevato carico di rottura e non teme le abrasioni. Questo però è solo uno dei materiali che si possono avere dal momento che, per chi avesse bisogno di ancora più resistenza, ci sono anche le reggette metalliche che solitamente hanno i bordi arrotondati per evitare che l’operatore possa tagliarsi. Queste ultime, che hanno un allungamento medio inferiore al 2%, sono però utilizzate solo per carichi estremamente pesanti come fasce di legno o colli anche di dimensioni importanti.

Le reggette vengono solitamente vendute in bobine che vanno dai 900 ai 2000 metri di lunghezza. Queste, soprattutto quando sono di grandi dimensioni, possono essere trasportate con i portareggia che sono delle strutture in ferro con le ruote e in grado di rimanere in piedi da sole. Hanno spesso un piccolo contenitore sulla parte superiore per avere i sigilli sempre a portata di mano. Una volta che la reggetta viene fatta passare attorno al cartone da sigillare, per tenderla bene in modo che non scappi dal pacco si utilizza un tendireggia (solitamente manuale) che ha delle leve in acciaio rivestite di gomma antiscivolo per evitare che la reggetta esca dai binari. Anche le impugnature sono rivestite in gomma per dare il massimo grip. Ovviamene i tendireggia esistono anche meccanici e di grandi dimensioni per l’utilizzo su scala industriale.

Kit per la sigillatura

Solitamente il tendireggia può fissare più misure di regge, con larghezze diverse. Per quanto riguarda i sigilli, questi possono essere di plastica oppure di metallo. Per far si che gli addetti abbiano tutto quello che serve, Ferramentaonline mette a disposizione dei suoi clienti due kit completi per reggiatura grande e piccola che consistono in: due reggette in polipropilene nero, con superficie goffrata, un tendireggia manuale con leve rivestite in gomma antiscivolo, un portareggia in ferro per bobine di grandi dimensioni con portasigilli e una confezione da 2000 o 3000 sigilli aperti bulinati da utilizzare con il tendireggia manuale.

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REGGI MENSOLE: COME SCEGLIERLI E COME FISSARE LE MENSOLE

Sul mercato, oggi ci sono numerosi tipi di reggimensole: ci sono quelle per il vetro e il legno, quelle per le mensole in metallo… prima di sceglierle e di applicarle, però, dobbiamo analizzare bene che cosa poi andremo a disporre sul piano.

Se infatti la mensola dovrà solo essere adibita a piccoli oggetti leggeri, anche i reggimensola potranno essere piccoli e non particolarmente resistenti e ci potremo sbizzarrire anche sulle geometrie. Se invece sulla mensola vogliamo mettere libri o accessori pesanti, allora non solo dovremo valutare con cura le basi di appoggio ma dovremo anche studiare il tipo sia di mensola che di muro.

Questo infatti può essere pieno, di calcestruzzo o di cartongesso e se per le cose leggere tutte queste tipologie possono andare bene, per i carichi gravosi dovremo cercare muri pieni o al massimo di calcestruzzo: il cartongesso, infatti, pur essendo un tipo di muro estremamente versatile ha molta poca capacità di portata (questo vale anche per i quadri: se sono di grandi dimensioni, è meglio scegliere un altro posizionamento!). Ma procediamo con ordine. Una volta scelto il materiale e le dimensioni della nostra mensola e aver acquistato il reggimensola adatto al tipo di muro, dovremo procurarci un trapano, un punteruolo, una livella a bolla, le viti e i tasselli.

Per il posizionamento, pensate ancora una volta all’uso: alta, bassa, a lato del muro… dove trovate più comodo trovare i vostri oggetti? Arrivati a queste conclusioni, potrete prendere la mensola, posizionarla e con la matita segnare un piccolo tratto di riferimento. Poi, con la livella a bolla, tracciate una linea parallela al pavimento. Vi ricordiamo che le livelle a bolla sono disponibili in tanti modelli anche se, per il fai da te, molto consigliabili sono quelle tascabili: occupano poco posto nella cassetta degli attrezzi e possono essere di fatto veri e propri utensili professionali, come ad esempio il modella Sola PTM5 che ha una fiala che nulla ha da invidiare alle livelle di fascia più elevata.

Fatto questo dovrete fissare i sostegni alle mensole utilizzando viti e cacciavite (per i più attrezzati, ci sono anche gli avvitatori elettrici: fate attenzione però a non inserire la vite troppo a fondo ma lasciatela a livello). La mensola va ora messa sopra la linea che avete tracciato: con la matita dovete adesso segnare i punti dove vanno le viti così poi, prima con il punteruolo o poi con il trapano, potrete realizzare gli alloggiamenti per la viti. Attenzione anche qui al tipo di muro: le punte per il trapano sono diverse se si tratta di muro, legno o cartongesso. Anche il diametro, ovviamente, deve essere ricercato in base a quello della vite da inserire. Una volta fatti i buchi inserite i tasselli, poi avvicinate i reggimensola (che adesso saranno attaccati alla mensola) al muro e sovrapponeteli ai tasselli. Avvitate le viti e il gioco è fatto.

Se volete applicare più mensole una sopra l’altra, vi ricordiamo di rifare di nuovo i controlli con la bolla, segnando ogni cosa con la matita: andare a occhio può riservare bruttissime sorprese!

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FEIN MULTI MASTER QUICKSTART EDITION E’ UN PARTNER INSOSTITUIBILE

Il Fein Multi Master Quickstart Edition è un nuovo ‘gioiello’ della casa madre tedesca che vanta il primato di essere stato il primo produttore al mondo di elettroutensili e l’inventore del trapano elettrico portatile. Questa levigatrice oscillante multiuso ha un movimento oscillante che, unito alla potenza degli ingranaggi di trasmissione, riesce ad ottenere una velocità di lavoro sorprendente. Inoltre, grazie ai numerosi accessori, riesce a dare la massima soddisfazione su tanti tipi di lavorazioni.

Il Fain Multi Master è indistruttibile (ha forcelle ricavate per microfusione di precisione, cuscinetti a sfere e aghi solo di alta qualità, albero portautensili in acciaio, …), duraturo (la testa ad ingranaggi in pregiata lega di alluminio, accoppiamento assolutamente stabile degli ingranaggi, alta resistenza alle sollecitazioni meccaniche esterne, collare di fissaggio resistente quando utilizzato in versione stazionaria con supporto di foratura o con impiego dispositivo di battuta), pratico (sistema brevettato per il cambio utensile senza chiavi di servizio, trasmissione della forza al 100%, accessori ruotabili in 8 posizioni ogni 45°) e tecnologicamente all’avanguardia (ampiezza di oscillazione 2×1,6 gradi, frequenza di taglio regolabile, silenzioso anche durante la smerigliatura e la raspatura).

Inoltre è particolarmente maneggevole grazie all’impugnatura Softgrip, resistente per l’indotto con attacchi collettore saldati e l’avvolgimento di indotto e magnete protetti con uno speciale bendaggio che lo rende affidabile anche contro polveri aggressive e molto affidabile (elettronica completamente sigillata, resistenza alla sporcizia e alle vibrazioni). E per ultimo possiamo anche dire che questa nuova levigatrice oscillante multiuso ha anche una grande capacità di carico e una potenza incredibile data dal motore ad alte prestazioni Fein, realizzato con un’alta percentuale di rame.

Ma la cosa che rende l’elettroutensile veramente speciale sono gli accessori, che sono numerosi e tutti estremamente efficaci: con Fein Multimaster Quickstart Edition potrete levigare e lucidare anche profili e spazi ristretti, davanzali in pietra, porte di garage e tutto in estrema pulizia grazie al sistema integrato di aspirazione della polvere. Per il taglio, invece, potrete facilmente realizzare canaline per cavi, aperture in legno da edilizia, adattare cartongesso, eseguire il taglio a filo di tubazioni e la rimozione dell’intonaco o segare giunti di dilatazione. Per le ristrutturazioni, non avrete problemi anche se dovrete operare in spazi ristretti: rimuovere vecchi rivestimenti in moquette o pvc, tagliare il parquet, i laminati e gli infissi con precisione, smerigliare il parquet dove ci sono angoli o spigoli… potrete fare tutto in poco tempo e con risultati incredibili.

La versione Multi Master Quick Start Edition comprende un Fein Multi Master FMM 250 Q/ Quick in, un platorello non forato, cinque fogli abrasivi con grana diversa, una lama da taglio universale (E-CUT, dentatura bimetallica di larghezza 44 mm), una spatola rigida e una borsa sportiva in tessuto, pratica e resistente, per avere a vostra diposizione nel momento opportuno tutta la vostra attrezzatura.

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LEVIGATRICE DELTA DTS 400 EQ-PLUS, IDEALE PER SUPERFICI PICCOLE

La levigatrice Delta DTS 400 EQ-Plus di Festool è quello che tutti i carpentieri, gli operai ma anche gli amanti del fai da te hanno sempre sognato. Quante volte, infatti, un lavoro non viene rifinito bene perché una delle parti che si vuole levigare è troppo piccola e quindi non raggiungibile con una normale levigatrice? Oppure quante volte dopo alcune ore di lavoro si sente il braccio stanco e indolenzito?

Sempre attenta a tutte le esigenze dei suoi clienti, la Festool ha messo in produzione questa nuova macchina per levigare piccola come dimensioni, agevole da guidare anche con una mano sola e dal peso ridotto (1,1 kg.!). La sua forma ergonomica a ‘ferro da stiro’, inoltre, permette di raggiungere anche angoli stretti, spigoli, profili e tutti i punti difficilmente accessibili.

La levigatrice ha l’aspirazione della polvere integrata: questo è utile non solo per lavorare meglio ma anche per aver sempre visibile la parte sulla quale si vuole operare. Inoltre, collegando l’unità mobile d’aspirazione, l’equipaggiamento antistatico impedisce che l’utensile abbia delle scosse: questo è ideale, soprattutto quando si devono asportare le vernici sul metallo.

Le principali applicazioni della levigatrice DELTA DTS 400 EQ-PLUS sono la levigatura di superfici piccole, di legni naturali e impiallacciature prima della verniciatura. Inoltre, è possibile anche levigare materiali diversi a filo bordo. Grazie alla sua leggerezza, anche i lavori sopra testa non sono più un problema, come anche le superfici verticali. Anche gli interstizi con questo utensile sono facili da sverniciare per non parlare di tutto quello che si può fare in casa.

Ma ecco alcuni dati tecnici: la levigatrice ha un assorbimento elettrico di 200W, il numero di giri si adegua al materiale che viene lavorato e si mantiene costante senza l’intervento dell’operatore, ha una corsa di levigatura di 2 mm, una piastra di levigatura intercambiabile con misure 100X150 mm e il diametro dell’attacco di aspirazione per la polvere di 27 mm. La levigatrice è garantita per tre anni e di tutti i pezzi è possibile trovare il ricambio: una bella cosa considerando che spesso questo genere di piccolo utensile viene realizzato proprio con l’idea che una volta guasto basta solo ricomprarlo.

levigatrice festoolPer i professionisti ricordiamo che, per avere sempre tutto a portata di mano, è possibile acquistare il sistema SYSTAINER SYS T-LOC: questo è un comodo bauletto con gli alloggiamenti per tutti gli accessori, macchine, attrezzi, minuteria e altro materiale. Grande vantaggio è dato dal portare le cose sempre con voi e di trovarle sempre in ordine anche quando vi spostate. Organizzazione, professionalità, funzionalità: ecco di che cosa ha bisogno oggi l’artigiano e quello che Festool mette sempre a disposizione anche con i suoi utensili più piccoli come la levigatrice DELTA DTS 400 EQ-PLUS.

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TASSELLO CHIMICO FIS VT 380C PER L’EDILIZIA

Il tassello chimico FIS VT 380 C è un tassello in vinilestere ibrido senza stirene. Questo lo rende particolarmente versatile per le riprese di getto, per il ripristino di solai in legno, per tutti i fissaggi a contatto con l’acqua e diverse attività legate alla carpenteria pesante.

Anche nei supporti il prodotto è molto versatile: supporti pieni come pietra, mattone pieno o calcestruzzo non fessurato, supporti forati come il poroton anche doppio e a blocchi cavi e il legno lamellare sono solo alcuni esempi. Questo prodotto chimico è contenuto in una cartuccia coassiale (che viene sempre fornita con due miscelatori anche se si rende noto che la pistola deve essere acquistata a parte e che deve essere quella fornita dalla casa madre) che lo rende facile da usare anche in situazioni non agevoli. I vantaggi di questo prodotto sono molteplici.

Prima di tutto bisogna dire che, grazie alla mancanza di stirene, il tassello può essere utilizzato anche in locali chiusi o difficili da areare: la sua composizione lo rende atossico e la mancanza di odori persistenti ne rendono consigliato l’uso anche ai nasi più delicati. Il tassello ha elevati valori di ancoraggio (la particolare formulazione addizionata con cemento Portland conferisce al polimero un’incredibile durata nel tempo e una resistenza senza pari) anche in presenza di acqua e di umidità: questa è una caratteristica importante soprattutto quando il lavoro deve essere svolto con fori umidi o in zone non completamente asciutte.

Inoltre è molto resistente a tutte le sostanze aggressive come acidi o basi per cui non ci si deve preoccupare di svolgere un’analisi approfondita delle superfici sulle quali lavorare. Grazie alla sua elevata resistenza termica (fino a 120° C per brevi periodi), si può usare con materiali ad alta temperatura il che amplia notevolmente il campo di applicazione. Il tassello è stato studiato per garantire una rapida polimerizzazione della resina: questo consente di applicare il carico in tempi molto brevi rendendo più veloce il lavoro. Dal momento che non sempre tutto il materiale viene utilizzato in una sola sessione, FisherItalia (il produttore) ha realizzato il tassello così che si possa anche chiudere ermeticamente e riutilizzare più volte senza diminuire le prestazioni.

Il tassello chimico FIS VT 380 C ha ottenuto il Benestare Tecnico Europeo ETA n. 08/0061 (TR029) con opzione 7 per il calcestruzzo non fessurato con barre filettate zincate e acciaio inox A4 e c 1.4529: per chi non avesse confidenza con questo genere di nomenclatura, segnaliamo che questa garantisce la resistenza agli agenti chimici, alle alte temperature, al gelo e al disgelo, all’umidità e ha una durata di esercizio di ben cinquant’anni.

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DigIT@lia for Talent : c’è tempo fino al 10 settembre 2012 per inviare le idee

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  • 20 Giugno 2012

Generare attraverso il digitale occupazione innovativa e servizi per le giovani generazioni e contribuire a creare un futuro migliore per il Paese.

L’Information & Communication Technology è uno dei principali motori di innovazione, in grado di contribuire in maniera determinante allo sviluppo sostenibile economico e sociale nazionale. In Italia, però, tale valore non è adeguatamente riconosciuto, le potenzialità del settore sono oggi ampiamente sottoutilizzate, ed il Sistema Italia ha accumulato un preoccupante ritardo tecnologico nei confronti degli altri Paesi, distinguendosi in negativo per il rapporto spesa ICT/PIL.
 
E’ sotto gli occhi di tutti come il mondo occidentale stia faticosamente cercando strumenti e risorse per superare una delle più gravi ed estese crisi economiche del mondo moderno che, nata come crisi finanziaria, si è rivelata trasversale, colpendo in primo luogo i soggetti piu’ deboli nell’accesso al mercato del lavoro, e quindi i giovani in particolar modo.
 
Le difficoltà presenti nella situazione attuale pongono in modo ancora più urgente e indifferibile l’esigenza per il nostro Paese di elaborare una strategia di crescita che non può che realizzarsi attraverso una robusta iniezione di innovazione, recuperando il gap accumulato negli anni scorsi rispetto ai maggiori Paesi.
 
Il rilancio della crescita ed il futuro del nostro Paese devono quindi essere basati su un’innovazione di sistema che ne faccia da motore e su un’infrastruttura digitale che ne costituisca la materia prima e lo strumento abilitante.
 
È solo in questa prospettiva di costruzione di capacità, competenze e know how che si possono creare le condizioni per contrastare la “fuga dei cervelli” e per garantire ai giovani un futuro che ne valorizzi il talento.
 

Fondazione Italiana Accenture e Associazione Prospera hanno deciso di posticipare il termine di scadenza del concorso per idee “DigIT@lia for talent” al 10 settembre 2012: considerato l’afflusso di idee degli ultimi giorni si è ritenuto opportuno prolungare la durata del concorso per permettere una migliore e più puntuale valutazione da parte dei giurati e permettere una più ampia adesione.

 
qui tutte le informazioni: http://www.ideatre60.it/content/digit@lia-talent
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DISSUASORI IN INOX PER ALLONTANARE I VOLATILI

I dissuasori in inoxDissuasori in inox per l'allontanamento dei volatili per l’allontanamento dei piccioni e dei volatili in genere sono una soluzione interessante per evitare che questi si annidino nei posti più nascosti delle case e degli edifici: sotto i tetti, sulle finestre che non vengono aperte spesso, sotto le travi… e quando gli uccelli arrivano il degrado è assicurato. Le loro deiezioni, a base acida, tendono a corrodere i rivestimenti delle pareti esterne nonché a rovinarle anche da un punto di vista estetico. Estendendosi la comunità, poi, anche il rumore e il continuo movimento diventano difficili da sopportare.

Per evitare di utilizzare metodi invasivi e poco amici della natura, da oggi si possono comperare i dissuasori per piccioni (detti anche antipiccioni o dissuasori per volatili): questo sistema di allontanamento è anche consigliato dagli enti di protezione animali in quanto non danneggiano i volatili.

Gli antipiccioni sono delle strisce di inox alle quali vengono applicati degli aculei seguendo due possibili posizionamenti, a riccio e a spillo. Il primo vede gli aculei disposti a due a due così da sembrare, a distanza, proprio come il dorso di un riccio. Gli aculei disposti a spillo, invece, sono anche questi a forma di V ma disposti uno dopo l’altro, in fila.

Gli antipiccione devono essere scelti a seconda della loro funzione: a riccio, infatti, sono adatti per superfici larghe e spaziose, dove i piccioni potrebbero nidificare anche in più esemplari. Gli antipiccione a spillo, invece, vanno bene nelle superfici poco in evidenza, anche sui bordi dei tetti, delle tettoie, delle finestre e degli impluvi.

La base dei dissuasori può essere in inox oppure in policarbonato: ovviamente, però, il primo materiale offre sicuramente maggior resistenza alle intemperie e alla corrosione nonché si è sempre dimostrato molto robusto agli urti.

Ma come posizionare gli antipiccioni? Prima di tutto, occorre misurare la superficie che si vuole proteggere. E’ importante infatti non lasciare spazio nei bordi perché gli uccelli possono essere anche molto ‘insistenti’ e se hanno deciso un luogo dove nidificare, è possibile che si sistemino anche in spazi molto piccoli. Una volta fatta la misurazione e deciso sul dissuasore a riccio o a spillo, si può procedere all’acquisto. L’ideale sono le viti autofilettanti, i tasselli o i rivetti. Se però il posizionamento delle ferramenta dovesse risultare molto difficoltoso a causa del posto dove vogliamo metterlo, allora anche il collante al silicone potrà essere una buona scelta.

Grazie alla sottigliezza della base e degli aculei, le barriere meccaniche per l’allontanamento dei volatili possono essere sistemate in tutte le soluzioni architettoniche senza danneggiare l’estetica. Non avendo bisogno di manutenzione, una volta posizionati rimarranno funzionali nel tempo, garantendo sicurezza e pulizia.

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È on line il nuovo servizio cloud IaaS italiano: Cloudup, cloud server al minuto

On demand, scalabile e pay per use: nasce Cloudup, cloud computing made in Italy con tariffe al minuto e traffico illimitato

Milano, 12 giugno 2012 – Il panorama cloud italiano si arricchisce: da oggi è disponibile Cloudup, il servizio IaaS su misura per chi desidera controllare passo dopo passo l’impiego dei server per la propria attività, allocando le risorse solo per il tempo necessario. Un obiettivo sempre più stringente per chi deve monitorare il budget IT e gli investimenti in innovazione: con Cloudup si paga soltanto quanto si è effettivamente utilizzato.

Il prodotto è stato sviluppato da Enter, ISP con sede a Milano, ed è rivolto al mercato delle aziende e degli sviluppatori che desiderano la massima libertà di manovra nel gestire CPU, Ram e storage: “Ci rivolgiamo a utilizzatori esperti – spiega Ivan Botta, direttore generale di Enter – in grado di attivare le risorse in modo progressivo, sulla base dell’impiego effettivo. E’ come andare a far benzina al distributore, iniziare il viaggio e, all’arrivo, pagare solo quanto si è consumato”.

Un modello tariffario nuovo – con billing al minuto- per il mercato dei servizi cloud, che garantisce scalabilità e flessibilità: Cloudup fornisce un’ampia possibilità di personalizzazione delle risorse dentro un modello pay per use che consente di fatturare a consumo senza vincoli contrattuali di durata.

“Mettiamo tutte le leve cloud a disposizione dei professionisti – conclude Botta – per abbinare alla scalabilità propria dei servizi Iaas il controllo costante sui costi. Il traffico è illimitato e il servizio è multipurpose, con server in grado di supportare qualsiasi funzionalità, dall’hosting allo staging, dallo streaming allo sviluppo di applicazioni”.

Cloudup si rivolge direttamente al mercato italiano – con assistenza dedicata e live chat gestita direttamente dagli specialisti del customer care di Enter – e punta sulla manutenzione semplificata, a totale carico del provider, la riduzione dell’obsolescenza – trattandosi di server flessibili il cui aggiornamento tecnologico è curato da Enter – e sul minor impatto ambientale, dal momento che le tecnologie cloud ottimizzano le risorse per ridurre gli sprechi energetici.

Informazioni e contatti
http://www.cloudup.it
http://www.twitter.com/cloudupserver
[email protected]
[email protected]

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VERNICI, SMALTI, PRODOTTI ANTIRUGGINE… UN UNIVERSO TUTTO DA SCOPRIRE.

Le vernici, gli smalti, i prodotti antiruggine spray sono un vero universo dove è possibile individuare il prodotto che ci serve. La ricerca e la tecnologia, infatti, permettono oggi di creare dei prodotti in cui la versatilità e la facilità d’uso possono rendere i lavori, che fino a ieri erano faticosi e difficili, in momenti di vera soddisfazione.

Prendiamo ad esempio lo smalto spray ad alta capacità coprente: questo, a differenza delle vernici, può essere applicato a tutte le superfici, ha un’alta capacità coprente e può essere utilizzato anche come impermeabilizzante. Inoltre lo spray, a differenza del pennello, rende sicura e facile la sua applicazione anche in parti nascoste o difficili da raggiungere. Il lavoro, grazie alla rapida asciugatura, diventa anche molto veloce dal momento che solo dopo pochi minuti è possibile posizionare la seconda mano. E che dire dei colori? Dal bianco avorio, lucido e opaco al grigio in diverse tonalità, al rosso vermiglio per passare poi all’argento, all’oro pallido e al rame che vengono forniti anche con tonalità extra brillanti per decorazioni, cornici, trofei, stucchi e addobbi natalizi: c’è veramente solo l’imbarazzo della scelta. Per il tocco finale, lo smalto sintetico trasparente può essere un’idea imbattibile anche per aumentare la protezione.

Sempre nella famiglia delle vernici e degli smalti, troviamo i prodotti acrilici destinati a particolari attività: lo spray acrilico antiruggine, ad esempio, serve per difendere i metalli dalla ruggine dando anche una copertura impermeabilizzante e creando una barriera formidabile contro gli agenti atmosferici. A questo riguardo, dobbiamo sottolineare che esiste anche la vernice antiruggine che è fatta con una consistenza di gel morbido per evitare le colature e garantire la massima pennellabilità. Questo prodotto, inoltre, può essere applicato direttamente sulla ruggine senza prima carteggiare: un vero plus per chi ha poco tempo ma vuole un lavoro fatto a regola d’arte.

Per continuare la nostra carrellata, vorremmo citare anche lo smalto spray acrilico alluminio pensato appositamente per le ruote (anche se, il fatto che questo aderisca su tutte le superfici come legno, metallo, vetro, ceramica, masonite, moplen, lo rende idoneo a molte applicazioni) che può essere rimosso con acetone e/o diluente nitro. E poi c’è anche la vernice studiata appositamente per i termosifoni e per essere applicata su superfici ad alta temperatura: questa resiste agli sbalzi termici e non modifica il rendimento dei radiatori. Inoltre si rimuove facilmente da pennelli e pavimenti solo con l’acqua e garantisce la brillantezza del colore nel tempo, con massima prestazione anti-graffio e urti.

Vernici e smaltiMa sapete che esiste anche l’acciaio inox spray? Questo è un nuovo prodotto, un galvanizzante a freddo che ripristina zincature e protegge dalla ruggine tutti i materiali ferrosi: attrezzature marine, lavelli, serbatoi, tubazioni, da oggi saranno sempre belli e funzionali grazie ad un unico prodotto.

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Lean Production ed Efficienza Energetica

Innovazione di valore, benessere delle persone e riduzione degli sprechi: l’integrazione efficiente di questi tre elementi rappresenta oggi la chiave di successo delle migliori imprese.

In questo contesto il consumo energetico è un elemento strategico sia interno che esterno all’azienda, tanto da costituire un tassello fondamentale della strategie di “Lean Production”.

L’energia non è una risorsa “invisibile” e non può sfuggire ai processi di innovazione che guardano al valore profondo dei nostri prodotti o servizi.

Di questo si parlerà nel workshop conclusivo del corso per Energy manager organizzato dall’associazione Aceer Toscana in collaborazione con ENEA, CNA Toscana e FIRE – Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia, sabato 29 giugno 2012, dalle 9 e 30 alle 14, nella sala Affreschi del Consiglio della Regione Toscana (Via Cavour 4 – Firenze).

All’evento formativo (L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO: NUOVE PROSPETTIVE E METODOLOGIE”) parteciperà Luciano Attolico, partner di imprese italiane e straniere per l’implementazione di progetti di “ Lean Innovation” e autore del libro “Innovazione Lean” (Edizioni Hoepli).

Interverranno anche Pier Paolo Tognocchi, consigliere Regione Toscana – Commissione Agricoltura; Andrea Cheli, Presidente Aceer (Associazione Certificatori Energetici e Energy Managers Regionali) Toscana; Sergio Camillucci, Responsabile Formazione Energy Managers di ENEA e Maurizio Barsottini, Presidente CNA Installazione e Impianti Toscana.

Segreteria organizzativa: Associazione AttuttAmbiente; tel. 050-8055115; e-mail: [email protected]

Iscrizioni: http://www.innovazionelean.it/evento_firenze.php

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AVVITATORE MULTIFUNZIONE HITACHI CON MOTORE BRUSHLESS….

Il trapano avvitatore modello 1DV18DBDL 18V 3 Ah della Hitachi rappresenta una nuova concezione di avvitatore dal momento che è in grado di regolare l’intensità e la frequenza dell’impulso in base allo sforzo che viene richiesto dal lavoro. Questo infatti è dotato di un motore brushless il cui funzionamento è regolato da un sofisticato sistema computerizzato che permette, tramite un selettore comodo e intuitivo nell’uso, di impostare la tipologia di lavoro da eseguire.

La regolazione prevede cinque velocità che corrispondono all’avvitatura per viti da legno, per bulloni, per viti autoperforanti, per la sola foratura e per l’avvitatura con frizione elettrica. Il motore, non avendo spazzole, garantisce lunga funzionalità nel tempo, assenza di manutenzione e di scintille, solitamente provocate dall’attrito con l’indotto. Questo evita anche la temperatura di esercizio raggiunga livelli troppo alti e alteri così le prestazioni della macchina.

Questo nuovo tipo di motore permette di lavorare fino a 30% in più per ogni carica della batteria rispetto agli avvitatori tradizionali. Inoltre, la gestione completamente elettronica di tutte le sue funzioni, ottimizza la vita della batteria e la buona riuscita dei lavori. Il micro computer, regola la coppia di serraggio e attiva il sistema di serraggio ad impulsi seguendo la selezione delle modalità di lavorazione. Le batterie in dotazione sono due, entrambe al litio da 18V – 3 Ah ad elevata capacità e dotate di un circuito di protezione che ne garantisce una lunga durata.

Come prodotti abbinabili all’avvitatore multifunzione, raccomandiamo la confezione da 20 inserti a croce Wekador: questi sono inserti ad alta qualità con rivestimento in titanio e zirconio: questi garantiscono una lunga durata, maggior resistenza all’usura e una buona presa sulla vite. L’assortimento è utile per trovare sempre l’inserto giusto senza dover provvedere con altri meno precisi.

Trapano avvitatore multifunzione HitachiPer chi volesse però degli inserti di massima resistenza, allora sempre Wekador ha realizzato gli inserti con trattamento DIC, che è una sorta di multistrato così composto: un core di base di 62HRc, uno strato adesico al cromo, uno strato di supporto in Carburo di Tungsteno, uno strato funzionale e uno hard top all’esterno. Il trattamento DIC significa massima durata degli utensili, massima resistenza all’abrasione e prevenzione dal deposito di particelle abrasive della vite, fatali per il buon funzionamento dell’avvitatore. Questo tipo di inserti vengono venduti in confezioni da cinque dalle quali è possibile selezionare l’impronta degli inserti. L’attacco è standard ad esagono da 1/4 DIN 3126 c 6,3.

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NUOVO CARRELLO SALISCALE ELETTRICO STEP-UP: TRE UTENSILI IN UNO!

Il nuovo carrello saliscale Step-up è un prodotto unico sul mercato e risponde alle esigenze di spazio, efficienza e moderazione della spesa che la maggior parte degli artigiani e dei professionisti hanno di questi tempi.

Il saliscale è composto da un carrello manuale interamente in inox che può diventare carrello elettrico con l’utilizzo di un avvitatore professionale. Questo significa aver ben tre utensili in uno e risparmiare spazio guadagnando in efficienza. Le prestazioni del saliscale sono eccellenti: 180 kg di portata, massima sicurezza di guida sia in salita che in discesa anche grazie alle manopole girevoli, il design compatto del carrello e la regolazione manuale della velocità e del senso di marcia.

I vantaggi del carrello saliscale stepup sono notevoli: è economico rispetto alla concorrenza (ricordiamo infatti che sono tre utensili in uno), versatile e potente (il carrello è perfetto per ambienti stretti come pianerottoli, curve o scale a chiocciola dal momento che il suo ingombro è quello di un carrello manuale), facile da utilizzare ed ecofriendly poiché è costruito con materiali riciclabili. Ma vediamo con ordine i tre elementi: il carrello manuale è interamente in inox, è robusto e perfettamente rifinito, ed ha una struttura ergonomica e ben bilanciata che permette di sollevare anche carichi ingombranti e sporgenti senza ondeggiamenti.

Nel realizzarlo molta attenzione è stata data alla leggerezza (30 kg!) e ai particolari come le pedivelle in inox, il pianale reclinabile e le manopole girevoli che seguono il movimento del polso dell’operatore evitando che questo debba assumere posizioni non confortevoli. L’avvitatore a batterie può essere anche quello che avete già basta che abbia una coppia di serraggio massima di 80Nm e il diametro del porta punta da 13 mm (come modello a cui fare riferimento si può guardare il modello Bosch GSR36V-LI Prof.): se lo desiderate, potete comunque acquistarlo assieme al carrello.

Per trasformare il carrello scaliscale manuale in elettrico basta posizionare l’avvitatore nell’apposito alloggiamento e bloccarlo con il morsetto fermatrapano. In pochi minuti l’operazione sarà conclusa e potrete utilizzare il vostro carrello elettrico. La velocità può essere regolata con la pressione sulla leva posizionata sotto la manopola destra, che è direttamente collegata al grilletto dell’avvitatore tramite cavo. Per i carichi leggeri, la marcia veloce è sicuramente consigliata. Per quelli pesanti, invece, la velocità ridotta aiuterà ad una movimentazione più sicura. Il carrello ha anche due sensi di marcia che derivano dal movimento dell’avvitatore (orario: salita, antiorario: discesa). La potenza di carico, ovviamente, deriva dal modello di trapano che vorrete utilizzare: a maggiore potenza, ovviamente, seguirà una maggior performabilità del prodotto.

Il carrello montascale Step-Up è collaudato, brevettato ed è conforme alle norme CE: dispone inoltre di un sistema di sicurezza in caso di malfunzionamento. La manutenzione è molto semplice ed è praticamente quella dell’avvitatore e della normale pulizia del carrello.

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MARTELLO TASSELLATORE COMPATTO: DUE UTENSILI IN UNO

Il martello tassellatore è sicuramente un elettroutensile fondamentale per chi lavora in edilizia. Ma se il martello tassellatore fosse anche un demolitore compatto per scalpellature e piccole demolizioni?

Un’idea geniale, vero, che Hitachi ha appena messo sul mercato. Il modello Hitachi DH28PC è un tassellatore molto potente dal momento che offre 3,5 J di potenza garantita per ogni singolo colpo. Inoltre, con il suo peso ridotto di 3,5 chili ed una lunghezza di soli 31 cm è un martello tassellatore molto versatile anche per i lavori sopra-testa ed estremamente veloce. Ha inoltre anche la frizione di sicurezza e l’attacco SDS_PLUS.

Per attivarlo con la modalità prescelta è molto semplice dal momento che il settore manuale è intuitivo e permette di attivare o escludere ben tre modalità di lavoro, ovvero la rotazione a percussione, la sola rotazione o la sola percussione. Il meccanismo Vario-lock, poi, permette una regolazione dello scalpello in ben dodici posizioni. Il tassellatore è anche dotato di uno speciale dispositivo pensato per evitare i colpi a vuoto: questo, agendo sulla regolazione della pressione interna, ottimizza la perforazione dando la massima garanzia di perfetta efficienza durante tutta la durata del lavoro.

Ultimo ma sicuramente non meno importante è il comfort e chi deve lavorare con questo tipo di utensili per lungo tempo lo sa: il modello Hitachi ha un impugnatura ergonomica con il fantastico Soft-grip che garantisce presa sicura ma anche una gradevole impugnatura.

Le applicazioni di questo utensile sono molteplici: per l’apertura di fori di ancoraggio nel calcestruzzo o nel mattone, per i fori nel cemento armato e nel mattone, l’azione combinata di rotazione e percussione si è rivelata vincente in tutte le prove fatte in azienda e volte ad identificare i punti di debolezza durante l’uso. L’azione di sola rotazione, invece, è performante per la foratura dell’acciaio e del legno, per l’avvitatura di viti di fissaggio e viti da legno mentre quella di sola percussione per la scalpellatura ma anche per la scrostatura leggera. Per chi volesse inoltre ampliare le potenzialità di questo incredibile utensile sono disponibili anche il delimitatore di profondità, l’impugnatura laterale e la comoda valigetta in cui riporre anche tutti i complementi in aggiunta.

Per l’assistenza, digitando Hitachi al computer avrete a disposizione tutti i centri di riparazione, sempre forniti anche di pezzi di ricambio. Dal momento che il martello è piccolo come dimensioni e non eccessivamente costoso, il suo utilizzo si raccomanda non solo a chi lavora nell’edilizia in senso stretto ma anche ad artigiani, elettricisti, idraulici, cantongessisti e anche per i fai da te che esigono la massima qualità anche nei piccoli elettroutensili.

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DISTANZIOMETRO LEICA 3D DISTO: MISURARE CON FACILITA’ E PRECISIONE

Il distanziometro Leica 3D Disto permette di fare misurazioni precise anche in stanze con molti dettagli, che hanno pareti inclinate o angoli non perfettamente perpendicolari.

Se poi ci sono scale oppure parti di stanza difficili da raggiungere, allora questo distanziometro da il meglio di sé. Grazie alla sua tecnologia avanzata, infatti, questo prodotto Leica è in grado di fornire tutti i dati completi e di rielaborarli, esportando in cad disegni, fotografie e misure. Inoltre, garantisce massima precisione nelle misure e velocità nello svolgimento di tutte le attività di misurazione.

Ma come funziona? Innanzitutto il distanziometro fornisce tutte le misure, sia di altezza che distanza, in tutte tre le direzioni dello spazio. Può misurare da una posizione (basta infatti mirare con il punto laser, senza avvicinarsi), fornendo dati precisi anche per misure in punti difficili come ad esempio gli spigoli dei tetti. Per Leica 3D Disto, inoltre, soffitti, pavimenti, tetti, volumi, pendenze, differenze di altezza non sono un problema dal momento che il suo posizionamento è facile e, grazie alle sue dimensioni ridotte, è facilmente collocabile. Tutte le procedure sono guidate e sono molto intuitive. Con un solo comando fornisce la rappresentazione in tempo reale tutte le misure e le trasforma in un grafico su display di facile interpretazione. Inoltre, si può avere una rappresentazione precisa dei punti misurati nella vista fotocamera. Per facilitare le misurazioni, il distanziometro ha anche una calcolatrice. La fornitura di documentazione in tabelle standard, fotografie, file dxf, file di testo può essere fatta rapidamente solo premendo un tasto. I dati poi possono essere esportati su pc e penna usb.

Ma a chi può essere di cruciale importanza avere uno strumento di questo genere? Sicuramente possiamo pensare a tutti coloro che devono fare mobili ad incasso su misura, oppure montare cucine o camerette. Sbagliare o dimenticare una misura, infatti, comporta una nuova trasferta sul posto e una grande perdita di tempo, anche per riuscire a trovare un momento che sia giusto sia per l’artigiano che per il committente.

Per quanto riguarda la qualità del prodotto, già la casa madre, la LEICA, è una garanzia infallibile. Da anni, infatti, questa azienda lavora per fornire utensili di misurazione di alta precisione. Ma c’è di più: la LEICA, infatti, ha proprio come filosofia aziendale quella di proporre sempre utensili che facilitino la vita di chi deve usarli. Per fare questo, però, prima dell’attuale messa sul mercato, l’azienda si impegna in approfonditi studi e sondaggi così da dare tutte le risposte giuste a chi deve usufruire dei suoi prodotti.

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IL DETERGENTE PER PANNELLI FOTOVOLTAICI TI FA RISPARMIARE!

Il detergente per pannelli fotovoltaici è un prodotto nuovo, realizzato per incontrare le esigenze di chi ha dotato la sua abitazione o la sua azienda di pannelli fotovoltaici e desidera mantenerli in perfetta efficienza.

Gli agenti atmosferici, lo smog, il vento, gli escrementi dei volatili, infatti, creano a lungo andare una patina sui pannelli per non parlare poi di macchie o sedimenti. Tutto questo diminuisce la resa rendendo l’impianto meno produttivo anche del 20-25%. Inoltre, lo sporco accumulato può anche rovinare i pannelli e, con un lento degrado, costringere il loro proprietario a gravosi interventi di ripristino se non addirittura la sostituzione di alcuni elementi.

Per evitare brutte sorprese e mantenere sempre la massima efficienza dei pannelli, Eco Service ha realizzato due prodotti: Energy Tanica e Energy Trigger spray. Questi prodotti non lasciano opacizzazioni e aloni, non rovinano le parti in alluminio e quelle costruite in leghe leggere. Inoltre, non danneggiano le connessioni in materiale plastico, così importanti ma anche bisognose di una certa attenzione.

Energy Tanica è consigliato per chi ha un impianto piuttosto importante come dimensioni: il suo utilizzo è molto semplice e le istruzioni definiscono in modo molto chiaro le percentuali di diluizione. Questo prodotto va distribuito con l’attrezzatura idonea ai pannelli solari e poi può essere eliminato con un semplice risciacquo. Per chi invece avesse un impianto casalingo o di dimensioni moderate, il prodotto è disponibile anche spray e in una versione che non necessita risciacquo.

Per pulire i pannelli è consigliato l’utilizzo solo di panni morbidi e l’assoluto divieto di panni abrasivi che potrebbero produrre graffi e danni irreversibili. Per chi volesse scegliere senza errori il prodotto più adatto, noi consigliamo il panno in microfibra. Questo è realizzato con un 70% di poliestere e un 30% di poliammide. Grazie alla sua granulometria, il panno in microfibra non ha bisogno di prodotti chimici o di detergenti ed è il modo migliore per non avere aloni, striature o macchie. Rimuove e assorbe anche grasso, acqua, sporco e impronte. Per questa sua indipendenza dai normali prodotti di pulizia, il panno può essere considerato anche un amico della natura: una volta sporco, inoltre, può essere lavato in lavatrice (tutti i programmi vanno bene, anche quelli a 95°) e asciugato comodamente in asciugatrice. L’unico accorgimento che bisogna avere è quello di non utilizzare ammorbidenti o candeggina.

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PROGRAMMATORE IRRIGAZIONE ORBIT AMICO I: BASTA ATTACCARLO AL RUBINETTO!

Il programmatore di irrigazione Orbit Amico I è la risposta vincente per mantenere il vostro terrazzo o il vostro piccolo giardino sempre rigoglioso. Quante volte, infatti, andando in vacanza avete dovuto chiedere ad amici e parenti di venire da voi per bagnare le piante? E quante volte, tornati a casa dal lavoro, quando siete già in poltrona vi siete ricordati che oggi non avete bagnato e che dovrete farlo, perché il giardino ha sete? Bene, con questa nuova centralina elettronica, bagnare non sarà più un problema. La centralina di irrigazione si applica direttamente al rubinetto. La sua programmazione è molto semplice grazie al sistema Easy Set, un timer girevole collegato ad un display con numeri grandi così da poter essere letto anche in penombra o senza usare gli occhiali. La valvola è a membrana e la pressione di utilizzo 1,7 – 6,8 bar. Il timer è diviso in spicchi, ognuno dei quali risponde ad un’operazione: set clock, start time, frequenza, lunghezza di irrigazione, chiusura, azione manuale. Basta girare la rotella sull’operazione desiderata e settare il display. Il numero dei cicli può variare da uno a quattro al giorno e ogni ciclo può durare anche 240 minuti. Ovviamente, anche la quantità d’acqua che deve uscire può essere decisa dall’operatore. Per il suo funzionamento, la centralina ha bisogno solo di due batterie alcaline da 1,5V che generalmente offrono una cospicua lunghezza di azione nel tempo. Questo modello ha solo una via di uscita ma il suo ‘fratello maggiore’ (Orbit Amico II) ne ha due che possono essere programmati in modo diverso così da dare alle varie piante del giardino la giusta quantità d’acqua (questo modello è dotato di un sistema di ‘accomodamento automatico’ che entra in funzione solamente se i programmi delle due uscite fossero uguali). Alla centralina possono essere applicati diversi tipi di tubo, da quello tradizionale (a cui vengono fatti i fori manualmente), all’ala gocciante e al tubo poroso. Considerando infatti che l’acqua può venir erogata con una bassa intensità ma per periodi di tempo anche lunghi, la libertà nella scelta del tubo è notevole. Inoltre, se avete un piccolo prato, l’irrigazione può diventare ancora più efficace utilizzando un irroratore, Questo può essere oscillante o statico, circolare e multifunzione (c’è anche quello portatile in metallo!) e la pressione del solo rubinetto è sufficiente a farli funzionare. A questo riguardo, bisogna non confondere gli irroratori con gli irrigatori, che sono oggetti più professionali e devono avere una pompa adatta e sufficientemente potente. Anche questi possono avere diverse forme e dimensioni. Ci sono infatti gli irrigatori a pop-up ovvero delle colonnine che emergono dal terreno solo quando devono svolgere la loro funzione (questi vengono scelti anche per l’estetica dal momento che sono praticamente invisibili quando sono a riposo). Poi ci sono quelli statici e quelli dinamici che di solito vengono preferiti dal momento che permettono un risparmio di acqua e una irrigazione più omogenea della parte interessata.

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Una levigatrice per muri: quale scegliere?

La levigatrice per muri deve avere delle caratteristiche precise. Deve essere leggera e manovrabile e deve essere facilmente utilizzabile su ogni tipo di muratura. Producendo da sempre utensili atti a facilitare il lavoro degli artigiani, Festool ha realizzato una levigatrice di nuova concezione con tanti plus capaci di dare veramente un nuovo impulso a questo tipo di lavorazioni. Per prima cosa, dobbiamo citare la leggerezza che non supera i 5 kg. Poi c’è lo stelo che può essere utilizzato con due misure: questo, grazie al sistema a innesto a serraggio rapido interamente realizzato in acciaio, rimane sempre bloccato sulla lunghezza desiderata, anche se l’utente vi pone una pressione superiore al solito. Il motore, poi, permette una potenza illimitata grazie alla trasmissione a due stadi che trasferisce la forza sul platorello in modo uniforme (da qui deriva lo sfruttamento ottimale della potenza del motore, grande resistenza ai carichi pesanti e una durata superiore alla media). Questo, unito al baricentro posto nella testata, è l’ideale per una guida sicura e un lavoro veloce e armonioso. L’aspirazione è variabile e può essere sia interna che esterna. Il tubo è flessibile, non scivola, e si adatta a tutte le posizioni. La levigatrice Festool, inoltre, fornisce un numero di giri costante, ha l’interruttore on/off protetto dalla polvere e ha un piattorello in plastica MPE ad alta resistenza e velcro termoresistente con il bordo privo di velcro così da poter fare un rapido cambio dell’abrasivo. Inoltre, l’articolazione agile ma resistente permette la massima libertà di movimento. E il comfort? Per prima cosa, questo è dato dalle vibrazioni limitate grazie al supporto ottimale del piattorello e al motoriduttore. Inoltre, l’ergonomia dell’impugnatura, che è ricoperta in Softgrip, offre una presa comoda e sicura. Molti vantaggi per l’operatore derivano anche dal bloccaggio meccanico per i tubi da 36 mm che impedisce che il tubo si stacchi dal bocchettone d’aspirazione durante il lavoro. Questo modello di levigatrice è garantito tre anni e può essere facilmente trasportato nella cassetta porta attrezzi del nuovo sistema Systainer che, grazie ad un design studiato per dare il giusto alloggiamento ad ogni utensile, diventa un vero strumento di lavoro, utile per tutti i professionisti.

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Seghetto alternativo Festool: quando la precisione è di casa

Quando si parla di seghetto alternativo, di solito si fa un cenno a diverse caratteristiche ma non proprio alla precisione. Questa infatti è difficile da raggiungere per la natura stessa dell’utensile. Festool, leader mondiale negli elettro utensili, ha invece rivoluzionato la situazione presentando un nuovo modello di seghetto alternativo di alta precisione che offre la possibilità di lavorare velocemente, senza strappi oppure lavori di ripresa. Il suo nuovo modello Tron PS 300 EQPLUS con centralina, infatti, ha il triplice guida-lama che offre un taglio perfettamente rettangolare. Pensate che, quando si devono praticare ad esempio intagli, con questo prodotto non è necessaria nemmeno la foratura preliminare (che spesso ruba del tempo prezioso). Inoltre il plug-it, ovvero il regolatore di ganasce sul binario di guida, è manovrabile con solo due dita, evitando così il gioco durante la guida che spesso provoca tagli poco precisi. Per avere poi spigoli di taglio senza strappi e perfettamente lineari, invece, è sufficiente applicare il nuovo paraschegge brevettato Festool che, anche in condizioni difficili, esalta al meglio tutte le sue qualità decisamente performanti. Grazie poi all’uso mono manuale, che non provoca affaticamento grazie al baricentro favorevole, il lavoro può essere continuato a lungo sempre nel massimo comfort. La piacevolezza è poi aumentata dalla geometria piatta del motore e alle dimensioni dell’impugnatura, che sono compatte ma ergonomiche. La lama poi si cambia in modo semplice e veloce perché Fastool ha dotato il suo seghetto alternativo del sistema rapido FastFix, che troverete solo nei suoi utensili. Per i trucioli, il manicotto di aspirazione può essere applicato velocemente e solo quando necessario: il seghetto alternativo, comunque, ha l’aspirazione integrata nel piano di taglio che assicura pulizia e assenza di polvere. Elevate prestazioni di taglio, dunque, massima scorrevolezza ma anche una lunga durata nel tempo data dai materiali di qualità superiore utilizzati e ad una progettazione efficiente sotto tutti gli aspetti. Così, con questo nuovo seghetto, potrete fare intagli per i lavelli e i piani cottura, adattare con facilità pensili, cucine e mobilia, fare il taglio di cerchi e di linee arrotondate senza dimenticare il taglio a misura di pezzi, le bordature delle travi e i tagli dal basso. E per custodirlo, potete acquistare il pratico Sistema Systainer che contiene l’utensile e tutti i suoi attrezzi in modo pratico e ordinato. Un utensile completo, dunque, che deve essere sempre presente nei ‘ferri del mestiere’ sia del professionista che dell’amante del fai da te.

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