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Alterna nel Microsoft Village a SMAU Milano

Tutte le novità sull’offerta Microsoft Dynamics e sulle tecnologie cloud e mobile allo stand Alterna

Alterna sarà presente a SMAU Milano dal 23 al 25 ottobre 2013 presso FieraMilanoCity.

Il top player nel panorama internazionale di Microsoft, sarà lieto di accogliere le imprese, al proprio Stand B57, Pad. 2 all’interno del Microsoft Village, dove troveranno le soluzioni più innovative per competere in un contesto di riferimento dominato da complessità crescenti che vanno anticipate e governate con soluzioni alternative ad alta professionalità e referenziabilità.

Allo stand le imprese potranno avere un filo diretto con l’innovazione e l’era digitale grazie alle soluzioni di Social Enterprise, Mobile Applications, Business Analytics e Cloud, basate sulle tecnologie Microsoft più all’avanguardia come SharePoint, Yammer, Lync, SQL Server, Windows Azure e Office 365: soluzioni sinonimo di garanzia di immediata collaborazione e condivisione delle conoscenze all’interno dei diversi contesti aziendali. Allo stand sarà inoltre possibile avere interessanti approfondimenti sulla nuova user experience di Microsoft Dynamics CRM 2013 oltre che tutte le novità sulle ultime release di Microsoft Dynamics AX e Microsoft Dynamics NAV.

Alterna, contando su un portafoglio attivo di oltre 700 clienti e su un’esperienza di oltre sedici anni nel mondo delle Microsoft Business Applications, conferma il suo posizionamento al fianco delle imprese dei settori Manufacturing, Machinery, Fashion, Retail & Distribution, Professional Services, Furniture e Food & Beverage, tessuto dell’economia italiana, che vedono nelle tecnologie a nelle applicazioni di ultima generazione dei veri e propri strumenti per la crescita e lo sviluppo in Italia ed all’estero.SMAU Milano è anche Workshop formativi e di business.

Poltrona Frau, leader mondiale dell’arredamento di alta gamma ed uno dei più prestigiosi clienti di Alterna, è finalista al Premio Innovazione ICT Lombardia, per la categoria Big Data e Business Analytics per il business.

Il caso Poltrona Frau Group e il suo progetto di Social BI, vedrà come protagonista il Dott. Roberto Boselli – CIO and Digital Communication Manager di Poltrona Frau, nel Workshop del 25 Ottobre alle ore 12.30 presso l’Arena Fabbrica Intelligente, Pad.2 FieraMilanoCity.
Un appuntamento interessante in cui si evidenzierà come una soluzione di Social Business Intelligence sia in grado di potenziare l’attività della forza vendita e supportare l’espansione verso nuovi mercati.

Un momento ed un’opportunità importante per i temi trattati, per la possibilità di ascoltare dal vivo un’impresa leader ed innovativa e per trovare risposte concrete a progetti che spesso non hanno ancora contorni ben definiti.
Tutte le informazioni e le modalità di iscrizione sono disponibili sul sito SMAU nella sessione Workshop Business.

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Visita il sito: www.alteareno.it

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La Giax Tower di Giovanni Gelmetti: un polmone verde nei grattacieli di Milano

Sta già rientrando tra le opere architettoniche più innovative d’Italia la Giax Tower, un edificio di ben 25 piani, ideato dal rinomato imprenditore immobiliare Giovanni Gelmetti. Dopo diversi anni a Londra, fulcro della modernità e del cosmopolitismo, Gelmetti, in un periodo così difficile per l’economia, ha concepito la costruzione di un vero e proprio grattacielo, nel contesto del Quartiere Maciachini, in via Imbonati 62/2, a Milano, zona che, dopo gli spiacevoli episodi di cronaca, da anni ormai appare completamente riqualificata, visto anche l’insediamento di importanti multinazionali e aziende di valenza internazionale, come Cartier, Virgin, Zurich, Levis, Montblanc, Van Cleef & Arpels, Vacheron Costantin, Findomestic, Officine Panerai e molte altre.

 

Gelmetti, con la Giax Tower, porta il suo contributo, creando centinaia di posti di lavoro e nuove soluzioni abitative, anche per le generazioni più giovani. Giax Tower, infatti, presenta circa 100 appartamenti, secondo le esigenze di ognuno, a prezzi low cost, confronto gli standard milanesi, per i suoi importanti ed esigenti clienti. Comprare un appartamento nella città ambrosiana partendo da 200.000 € è diventato non solo possibile, ma anzi, è un astuto investimento, fatto impensabile fino a poco tempo fa.

 

Siamo di fronte ad un’impresa coraggiosa e geniale. L’edificio è creato sul concetto dell’eco sostenibilità, infatti è tutto in classe energetica A, con ridotto consumo energetico e con impianti ecocompatibili. Con i suoi 6000mq di polmone verde e i suoi giardini pensili, la Giax Towerpossiede il panorama più bello e naturale che si possa ammirare a Milano.

 

Non solo eco friendly, ma anche funzionale. Il grattacielo di moda della città sarà un punto di riferimento, di aggregazione e di svago, orientato al relax dei residenti, cosa non semplice in un contesto così frenetico. La Giax Towervanta infatti di due piscine, club house, spa, palestra, solarium e library room. Molto importante la sua accessibilità, infatti è facilmente raggiungibile dal centro storico, tramite la linea 3 della metro gialla ed è nelle immediate vicinanze dei principali accessi autostradali e ferroviari.

 

GIAX TOWER

Tel. 02.89655701 – Mail: [email protected] – Sito web: www.giaxtower.com

 

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“La chirurgia nei casi complicati del segmento anteriore”

Dott. D. Domanico
By Pino Iuliano
Sabaudia:  Nei giorni 4 e 5 ottobre si è tenuto a Sabaudia presso un noto hotel del luogo il congresso Oculistico “LA CHIRURGIA NEI CASI COMPLICATI DEL SEGMENTO ANTERIORE” organizzato dal Prof. E. M. Vingolo (Direttore UOC Universitaria La Sapienza Polo Pontino di Terracina). Presidenti del Congresso Prof. S. M. Recupero e Prof. E. Genovesi che hanno accolto molti relatori di altissime competenze come Prof.ri L. Spadea e G. Scuderi sulla cornea, Dr. M. Accorinti sulle uveiti, P. Limoli, F. Fiormonte e P. Grenga sulle cataratte molto complicate, E.M. Vingolo, R. Malagola, V. Petitti e F. Bozzoni sulle molteplici complicanze post operatorie e sabato sul glaucoma i Dott.ri M. Taloni, D. Domanico, G. Lauria nonché il Prof. S. Gandolfi che ha appassionato sugli impianti di nuove valvole oculari.
Prof. E. M. Vingolo
Tutta Italia quindi riunita sul suolo Pontino a condividere esperienze nuove, ricerche, tecnologie avanzate, dalla diagnosi sino all’interventistica d’urgenza. Grazie all’impegno profuso dai Nostri Oculisti si sono ormai raggiunti dei livelli di eccellenza verso pazienti che un tempo erano destinati ad una bassa qualità della vista se non alla cecità totale, non dimenticando anche studi su nuovi impianti per gli stessi non vedenti. Interessante in chiusura la tavola rotonda presieduta dal Prof. E. M. Vingolo dove gli Illustri presenti si sono potuti confrontare direttamente sulle varie esperienze esposte in precedenza, rinnovando l’appuntamento al prossimo anno.
Nelle foto la Dott D. Domanico e il Prof. E.M. Vingolo
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Centro Sviluppo Materiali, incontro sull’innovazione industriale

Ricerca e innovazione dei materiali come via d’uscita per la ripresa industriale. Questo il tema dell’incontro-dibattito organizzato nei giorni scorsi nella sede del Centro Sviluppo Materiali. Un principio ampiamente dibattuto e ribadito durante l’incontro da Pier Paolo Baretta, sottosegretario al Ministero Economia e Finanza: «La crescita del nostro paese è legata al rilancio del manifatturiero che deve aggiornarsi con innovazioni di processo e di prodotto».

 

Roma – «Ripresa industriale attraverso ricerca e innovazione dei materiali». Questo è l’ordine del giorno della riunione che si è tenuta nei giorni scorsi nella sede del Centro Sviluppo Materiali. Ne hanno parlato alti rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee, dell’industria e della ricerca nel corso del Celebration Event organizzato dal CSM per festeggiare i 50 anni di attività nella ricerca applicata e nell’innovazione sui materiali.

 

Numerosi i partecipanti che hanno affollato le sale convegni del Centro Sviluppo Materiali. Fra questi, oltre a Baretta, Herbert von Bose per la Commissione Europea, Vincenzo Zezza per il Ministero Sviluppo Economico, Marco Vittori Antisari per l’Enea, Nicoletta Amodio, dirigente Area Ricerca, Innovazione, Education di Confindustria, Giuseppe Pagnano, responsabile del progetto europeo Clean Sky, Loredana Ghinea, direttore del partenariato europeo pubblico-privato Spire, e l’On. Fausto Bertinotti.

 

Al centro del dibattito, ospitato da Roberto Zocchi e Mauro Pontremoli, rispettivamente presidente e amministratore delegato del Centro Sviluppo Materiali Spa, l’importanza della ricerca e le strade che istituzioni e industria devono percorrere in questa direzione per riconquistare posizioni di mercato.

Da una parte, il governo Letta intende creare un “Sistema Nazionale della Ricerca” sostenuto da incentivi fiscali. Dall’altra, la Commissione Europea intende favorire l’eccellenza scientifica e la ricerca con il programma-quadro Horizon 2020.

 

La sede dell’incontro non è casuale: il Centro Sviluppo Materiali Spa, un centro di ricerca applicata e innovazione sui materiali, conosciuto a livello mondiale, ha voluto festeggiare il 50° anniversario della fondazione con un contributo costruttivo in un momento difficile dell’economia, in particolare per il settore industriale.

 

 

Le linee guida di Baretta, per il Governo

 

«Per questo Governo è prioritario definire uno strumento strutturale di agevolazioni fiscali per sostenere le attività di ricerca e sviluppo, che dovrà essere aggiuntivo rispetto al credito d’imposta per l’assunzione di personale altamente specializzato in questo comparto». Queste le parole del sottosegretario, che ha aggiunto: «La creazione di un “Sistema Nazionale della Ricerca” è un’esigenza strategica per lo sviluppo e la competitività del paese e il sostegno alla Ricerca è uno degli obiettivi principali di questo Governo».

 

Anche per l’onorevole Fausto Bertinotti è necessario che l’Italia si allinei agli altri paesi Europei, «con un maggiore impegno finanziario in R&I a favore del sistema produttivo, che deve trovare riscontro nel mondo imprenditoriale».

 

La situazione italiana

 

I dati illustrati da Baretta non sono lusinghieri. Nel 2011 l’Italia ha destinato a Ricerca e Sviluppo l’1,25% del PIL, contro il 3% dei partner europei. Il numero degli addetti in Italia è di circa 350.000 persone di cui 150.000 ricercatori, il 30% donne. In linea con la media europea, ma sottodimensionato rispetto ai Paesi più grandi. Su 54.414 brevetti depositati in Europa nel 2010, solo 4.423 erano italiani a fronte di 8.700 francesi e ben 21.700 tedeschi.

 

La ricetta europea

 

Anche per Herbert von Bose, Direttore nella Direzione Generale Ricerca e Innovazione della Commissione Europea «la situazione di crisi dell’economia mondiale è connessa con una sostanziale perdita di robustezza del sistema produttivo industriale che si è basato troppo su finanza e servizi».

Secondo von Bose, «L’industria deve essere posta al centro della questione europea per conservare una posizione leader a livello globale e far ripartire l’economia in Europa».

 

Von Bose è responsabile di Horizon 2020, programma europeo in cui il Centro Sviluppo Materiali partecipa attivamente con il coordinamento del Progetto MatVal per le attività di ricerca e innovazione sui materiali.

Gli obiettivi che l’Europa si è posta con Horizon 2020 non potranno essere raggiunti, ha spiegato, senza la ricerca creativa e l’impegno nell’innovazione. Dall’energia, ai trasporti, alla salute, all’ambiente, ecc. «la grande sfida è trasformare questi risultati in utile. Un obiettivo a cui il Centro Sviluppo Materiali può dare un contributo importante».

 

Le politiche per la ricerca industriale, secondo l’ENEA

 

Marco Vittorio Antisari, direttore “Unità Tecnica” Tecnologie dei Materiali dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), ha sottolineato che «occorrono opportune sinergie e un buon coordinamento fra la politica energetica e il supporto alla ricerca industriale». E’ una premessa indispensabile, ha spiegato, perché i finanziamenti si traducano in reali benefici tecnologici, con ricadute economiche misurabili. Antisari ha ricordato l’esempio negativo del fotovoltaico: «la mancanza di coordinamento nel sistema pubblico non ha portato ricchezza nonostante i rilevanti investimenti».

 

Il Centro Sviluppo Materiali, cinquant’anni di eccellenza

 

«Questo anniversario», ha dichiarato nel suo intervento introduttivo Mauro Pontremoli, «è un passaggio importante per rilanciare con forza il ruolo del Centro Sviluppo Materiali come preziosa risorsa nazionale. Le innovazioni strategiche nel campo dei materiali – ha spiegato – sono in grado di migliorare la competitività delle industrie manifatturiere che operano in importanti settori del comparto».

 

Il Centro Sviluppo Materiali Spa, con sei sedi in Italia e oltre 300 fra dipendenti e collaboratori, è un centro di ricerca applicata che elabora soluzioni tecnologiche all’avanguardia nel campo dei materiali, in particolare acciaio e leghe speciali. L’approccio multidisciplinare le consente di coprire l’intero arco del processo di innovazione, dalla metallurgia alla chimica fisica di processo, fino all’applicazione nella filiera produttiva.

 

In cinquant’anni di attività, il Centro Sviluppo Materiali è divenuto un nodo importante del network di ricerca europeo, con un forte coinvolgimento nella ricerca comunitaria e con la presenza istituzionale in organismi che svolgono un ruolo decisivo anche nel futuro programma europeo Horizon 2020.

 

Tra le filiere di ricerca ed innovazione di maggior rilievo nella prospettiva europea in cui interviene il Centro Sviluppo Materiali, la Siderurgia, l’Aerospazio, l’Energia e l’Ambiente, con particolare riferimento alla valorizzazione dei rifiuti industriali pericolosi per la produzione di energia elettrica e termica (Waste-to-Energy).

 

 

 

 

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Business information online: iCRIBIS raggiunge i 100.000 utenti

Il mercato italiano dei servizi di business information destinate alle imprese è attualmente, dietro la Germania, il secondo più grande d’Europa.
Attore di riconosciuta affidabilità e capacità innovativa è iCRIBIS (ww.icribis.com), il sito di e-commerce di CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nella fornitura di informazioni economiche e commerciali e nella fornitura di servizi a valore aggiunto per le decisioni di business.

iCRIBIS è il primo store online dove è possibile acquistare informazioni riguardanti la struttura societaria, il controllo su protesti e pregiudizievoli e dati economico/finanziari su tutte le imprese italiane.
A due anni dal lancio, iCRIBIS ha raggiunto oggi i 100.000 utenti. Grazie ad uno staff dedicato di oltre 50 collaboratori da ormai due anni iCRIBIS mette a disposizione di piccole imprese, professionisti e privati, milioni di informazioni commerciali, aggiornate in tempo reale e, per la prima volta, senza alcun obbligo di acquisto di abbonamenti prepagati.

Obiettivo di iCRIBIS fin dalla sua nascita è stato quello di dare un accesso semplice e intuitivo all’intero patrimonio di informazioni ufficiali sulle imprese italiane facilitandone la diffusione e l’accessibilità anche per le PMI, i piccoli operatori economici e i professionisti. Per meglio rispondere alle esigenze del mercato, iCRIBIS offre infatti un servizio di ricerca gratuita, dando la possibilità a ogni utente del web di visualizzare liberamente e senza alcun costo per ogni impresa di interesse informazioni come ragione sociale, iscrizione alla Camera di Commercio, forma giuridica e sede legale.

Registrandosi e richiedendo un report XS, si può invece accedere gratuitamente ai principali dati identificativi delle imprese, come indirizzo, codice fiscale, partita Iva, settore merceologico, dipendenti e fatturato. Attraverso la registrazione è possibile usufruire anche di una prova gratuita del servizio comprensiva di 3 report omaggio, da utilizzare a discrezione dell’utente.
L’offerta a pagamento di iCRIBIS comprende invece una vasta gamma di prodotti indispensabili all’analisi e alla valutazione delle imprese, tra cui 3 differenti tipologie di report (Small, Medium e Large) che danno accesso diretto a dati di visura ordinaria, bilanci sintetici e riclassificati, indici di bilancio, protesti, pregiudizievoli, elenchi soci.

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Cellular Matrix La nascita dell’idea

LA NASCITA DELL’IDEA

L’idea del gel piastrinico è nata una trentina di anni fa in America, ma anche in Europa. Vent’anni fa si è iniziato ad usarlo in odontoiatria: I pionieri sono stati chirurghi maxillofacciali che in America rifacevano la dentatura delle star di Hollywood, e per il processo di rigenerazione dell’osso riuscivano così ad avere un impianto stabilizzato in 10-12 mesi, invece di 18.

 

RegenLab ha scoperto che si poteva utilizzare il gel piastrinico sulla pelle danneggiata dalle ustioni (con studi e impieghi condotti all’Ospedale Universitario di Losanna), e sulle piaghe croniche (negli ospedali geriatrici). Dopo i primi successi il materiale è stato certificato e introdotto sul mercato.

 

CELLULAR MATRIX – Risultati immediati:

 

Dopo appena una settimana, massimo due, è possibile vedere risultati immediati. Non è necessario aspettare sei mesi per vedere se c’è un consolidamento. E il paziente vive con meno dolore, e con una qualità di vita migliorata, la propria guarigione. 

 

CELLULAR MATRIX ANCHE PER LA SINDROME DELL’OCCHIO SECCO

A Venezia RegenLab presenterà un lavoro scientifico stupefacente in oftalmologia, dove sarà mostrato come questa tecnologia permette di trattare la sindrome dell’occhio secco in modo molto efficace, non solo con un trattamento palliativo ma anche restaurando la funzione della secrezione delle ghiandole.

 

http://press.biobridge-event.com/

 

 

 

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Voglia di startup

Gli ultimi due governi italiani, Monti  a fine 2012 e Letta meno di tre mesi fa, hanno legiferato in materia di startup, individuando le giovani imprese come soggetti che si spera possano aiutare il paese ad uscire dalla crisi.

Se si analizza l’elenco di startup innovative, stilato da Infocamere, nei primi mesi di quest’anno vediamo che il numero di queste è in progressiva crescita: da 544 all’8 aprile a 1047 al 5 agosto.

Per saperne di più sulle norme introdotte dagli ultimi esecutivi e vedere una interessante infografica che analizza la distribuzione territoriale e di settore delle startup innovative potete leggere l’articolo di Sardegna Ricerche.

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La ricerca energetica nel mondo ed in Italia

Risale a questa estate la pubblicazione del rapporto sull’Innovazione Energetica di I-Com (Istituto per la Competitività), frutto della collaborazione con ABB Italia, Assoelettrica, CNR, ENEA, Enel, Eni, RSE e Terna.

Lo studio mostra gli andamenti degli investimenti in ricerca e sviluppo, tra cui brevetti e pubblicazioni, a livello globale e del nostro paese in confronto agli altri attori internazionali.

Dai dati si evidenzia che negli investimenti l’Italia è fanalino di coda, ma la situazione è in miglioramento rispetto al 2010.

Per scoprire in quali campi stiamo investendo, a che punto è la ricerca italiana di più e per guardare la nostra infografica, puoi andare sul sito di Sardegna Ricerche.

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WARMTILE: PAVIMENTO RISCALDATO IN SOLI 26 mm

In soli 26 mm la piastrella Warmtile F isola, riscalda, con maglia elettrica in materiale amorfo, arreda il pavimento con materiali di finitura quali ceramica, legno, marmo.

La piastrella WARMTILE F è composta da un triplice strato, ognuno con una funzione ben definita:

Lo strato inferiore è composto da materiale termoisolante che ha la funzione di isolare termicamente la piastrella dal sottofondo (sia nuovo massetto che pavimento preesistente) limitando la dispersione del calore verso il basso.
Lo strato centrale è composto da una maglia riscaldante in materiale amorfo, che riscalda a basse temperature (max. 30°), la cui forma piatta limita al massimo la dispersione di calore.
Lo strato superiore è composto dal materiale di arredo estetico, che annovera una scelta di materiali: ceramica, legno e marmo.

La piastrella WARMTILE F riscalda ad irraggiamento, dal basso verso l’alto, in modo omogeneo, producendo una sensazione di benessere che dai piedi si estende a tutto il corpo. Il riscaldamento a pavimento della piastrella WARMTILE F non crea moti convettivi dell’aria, tipici di altri sistemi di riscaldamento (termosifoni, split)

La produzione di energia rinnovabile e pulita tramite impianti fotovoltaici, eolici ecc. può essere utilizzata direttamente per alimentare le piastrelle WARMTILE F, garantendo un ulteriore risparmio energetico.

Il riscaldamento a pavimento riduce la polvere in circolo, non creando significativi moti convettivi d’aria; contrasta il proliferare di acari, in quanto pavimenti caldi ed asciutti costituiscono un habitat ostile; previene la formazione di muffe, grazie alle ridotte differenze di temperatura all’interno dell’ambiente.

Il limitato spessore, solo 26 mm totali, rende la piastrella WARMTILE F adatta a ristrutturazioni non invasive su pavimenti preesistenti. Nessun costo di demolizione, nessun costo di discarica, una sola attività di installazione. Il materiale isolante si incolla al pavimento preesistente con gli stessi adesivi utilizzati per l’incollaggio di ceramiche o del legno. Non sono necessari adesivi specifici, costosi e complicati.

www.warmtile.net

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Web Agency e innovazione

Oggi il nostro mondo è in continua trasformazione e i cambiamenti stanno avvenendo ad un ritmo sempre maggiore. Internet ha modificato la trasmissione delle informazioni cambiando radicalmente il modo di comunicare e di relazionarsi. Tanti lavori sono scomparsi per lasciare spazio a nuove professioni. I 4 profili più richiesti oggi, 10 anni fa non esistevano.

La ricetta per sopravvivere e fare business in un mondo come questo è quella di evolversi e crescere continuamente. Darwin sosteneva che non è la specie più forte che sopravvive, ma quella che si adatta meglio ai cambiamenti, e oggi vediamo che questa affermazione è più che mai attuale.

Prendiamo l’esempio delle web agency, cosa è cambiato nel lavoro e negli skill rispetto a 10 anni fa?

La risposta è … non proprio tutto, ma quasi. Quando Internet ha cominciato a prendere piede nel business le web agency si affiancavano alle aziende per creare la loro presenza online, consigliando e guidando le aziende nelle scelte di comunicazione. Le web agency erano gli esperti che conoscevano come organizzare i contenuti per renderli più fruibili agli utenti, come creare una grafica coerente con il brand e come sviluppare pagine html.

Oggi non è più così, tutti abbiamo conoscenza del mondo internet perché ogni giorno utilizziamo servizi home banking, prenotazione aerei o treni online, ma anche banalmente utilizziamo internet per fare la spesa. Il web è entrato prepotentemente a fare parte della nostra vita e con la diffusione dei social network e dei blog i clienti entrano in contatto diretto con le aziende. Le web agency devono cambiare il loro ruolo e diventare dei mediatori in questo rapporto. E’ un cambiamento difficile perché al posto di creare semplici  progetti, le web agency devono ascoltare e interpretare quello che i clienti dicono attraverso i canali digitali.

Le web agency devono creare un rapporto continuativo e di fiducia con i brand e devono affiancarli nella creazione della strategia digitale. Inizialmente con la pianificazione degli obiettivi e poi attraverso l’interpretazione dei dati e dei risultati.

La pianificazione degli obiettivi è molto importante perché da qui si capisce che cosa il brand si aspetta dalla strategia social:

–         Aumentare le visite

–         Accrescere la fedeltà al brand

–         Chiedere ai clienti giudizi e suggerimenti sui prodotti e sull’azienda

sono solo alcuni esempi.

Definiti gli obiettivi il compito della web agency è quella di suggerire e fornire gli strumenti per mettere in contatto il brand con i propri clienti. Ogni strumento ha una sua funzione: il blog, twitter, facebook, linked’in, pintarest, foursquare sono alcuni degli strumenti con cui i brand possono creare delle relazioni con i propri clienti. Spesso però si pensa che basti creare la pagina aziendale su questi tool per fare social marketing, ma non è così.

E’  a questo punto che entrano in gioco le nuove professionalità delle web agency. Per ottenere i risultati desiderati è importante impostare una strategia di marketing che coinvolga a 360° l’esperienza del cliente. Una comunicazione globale e ben strutturata permetterà ai clienti di entrare in contatto diretto con l’azienda e di fornirgli le informazioni che si aspetta. Spesso le web agency devono aiutare anche i brand ad impostare il modo con cui comunicano con i propri clienti. Le aziende sono spesso troppe condizionate dalla propria realtà e non riescono ad astrarsi e ha parlare ai propri clienti con un linguaggio semplice e diretto.

All’interno delle web agency vanno quindi coltivate nuove professionalità tra cui il social marketing, il copy strategico, il seo che si uniscono a quelle tradizionali di vendita e di comunicazione persuasiva.

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i-FX (1+i): quando eccellenza tecnica e sostenibilità vanno di pari passo

La pluriennale esperienza nel settore del condizionamento e riscaldamento di moderni edifici, unita all’esigenza sempre maggiore di strategie che mirano al rispetto dei parametri di sostenibilità e risparmio energetico, hanno portato Climaveneta ad elaborare una nuova unità in grado di offrire livelli di efficienza imbattibili e una spesa energetica ridotta. Una nuova concezione di efficienza che porta il nome di i-FX (1+i): il primo chiller con compressore vite inverter driven caratterizzato da valori di EER e ESEER senza precedenti sia a pieno carico che ai carichi parziali.
Tale soluzione, unica nel suo genere, prevede l’abbinamento di un compressore vite a velocità fissa (1), con un compressore vite inverter (+i). I singoli compressori sono frutto di una stretta collaborazione con Bitzer, azienda leader nella produzione di compressori per la refrigerazione e il condizionamento.
Sostenibilità non significa solo offrire un’unità altamente performante e a basso impatto ambientale, ma anche garantire una tecnologia alla portata di tutti attraverso un rapido ritorno dell’investimento iniziale. La neo nata in casa Climaveneta grazie alle sue elevate efficienze energetiche in tutte le condizioni di utilizzo, traduce l’investimento iniziale richiesto in un payback di soli 2 anni rendendo la nuova tecnologia di chiller con compressori inverter altamente vantaggiosa.
Disponibili con un range di potenza da 567 a 1273 kW, tutte le unità sono certificate Eurovent e rispondono agli standard imposti dal protocollo internazionale di sostenibilità ambientale LEED. Una scelta perfettamente coerente con l’impegno per la trasparenza come miglior garanzia di qualità e affidabilità verso i propri clienti .

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Il Centro Sviluppo Materiali organizza Steelmaster 2013

Il Centro Sviluppo Materiali, eccellenza italiana nell’innovazione tecnologica, organizza il corso di formazione Steelmaster 2013 e festeggia il cinquantenario.

Roma. La diciassettesima edizione di Steelmaster, il noto master professionale dedicato ai quadri intermedi della siderurgia italiana, sarà organizzata dal Centro Sviluppo Materiali. Da quest’anno, infatti, il CSM ne ha assunto la gestione, in accordo con Federacciai e ICSIM e in collaborazione con Tenaris e Fondazione Dalmine.
Il Centro Sviluppo Materiali, centro di eccellenza nella ricerca applicata e nell’innovazione tecnologica, festeggia il 50° anniversario della fondazione anche con questo nuovo impegno. L’obiettivo è rilanciare con forza il suo ruolo in settori importanti dell’industria manifatturiera italiana, una risorsa preziosa per rendere più competitive le aziende.
Riconosciuto a livello internazionale, il CSM elabora soluzioni tecnologiche all’avanguardia nel campo dei materiali, in particolare nell’acciaio e leghe speciali. Soluzioni che rivestono l’intero arco del processo di innovazione, dalla metallurgia alla chimica fisica di processo fino all’applicazione nella filiera produttiva.

Il grande successo registrato dall’Open Day CSM appena concluso, è una conferma dello spirito di coesione che si respira in azienda. Oltre seicento i partecipanti alla giornata di festa dedicata a dipendenti, ex-dipendenti, collaboratori e familiari. L’evento, insieme al nuovo impegno nella formazione con Steelmaster, rientra nel piano di festeggiamenti del cinquantenario del Centro Sviluppo Materiali.

Steelmaster 2013, storia e obiettivi:
Steelmaster, fondato nel 1996, è un corso di alto livello per il “middle management” della siderurgia italiana e delle aziende ad essa collegate. Quest’anno, sotto la gestione diretta del Cento Sviluppo Materiali, si svolgerà in due edizioni al fine di agevolare la partecipazione: nel Nord Italia a Dalmine e nel Centro Italia a San Gemini.
Il progetto formativo Steelmaster nasce dalla collaborazione tra il Centro Sviluppo Materiali, uno dei principali Centri di ricerca europei nel settore dei processi e dei materiali, e ICSIM, Istituto per la Cultura e la Storia d’Impresa “Franco Momigliano”, un centro di eccellenza dell’alta formazione in Umbria e in Italia.
L’obiettivo principale di Steelmaster 2013 è di fornire una vasta gamma di competenze che consentano ai partecipanti di definire un quadro completo della realtà della siderurgia a livello nazionale, europeo ed internazionale e gli strumenti per poter meglio operare nelle loro aziende.
Questi i principali argomenti che verranno approfonditi nel corso Steelmaster 2013: storia della siderurgia, cicli e tecnologie di produzione, struttura dell’industria siderurgica a livello nazionale, europeo ed internazionale, mercato dell’acciaio, ricerca e innovazione, applicazione dei prodotti. E inoltre: sicurezza sul lavoro, aspetti ambientali, analisi di bilancio, logistica, aspetti organizzativi, garanzia di qualità e bilancio sociale, aspetti della gestione reclutamento e valutazione delle risorse umane.
Alle precedenti 16 edizioni di Steelmaster hanno partecipato oltre trecento allievi provenienti dalle più importanti aziende siderurgiche italiane ed europee e da altre realtà imprenditoriali che operano a diverso titolo in questo comparto. Tutti, attualmente, rivestono posizioni di assoluta responsabilità nelle loro aziende.
L’insieme delle tesi realizzate dai partecipanti di Steelmaster a fine corso, e in parte pubblicate, costituisce un importante patrimonio di conoscenze ed un riferimento per studiosi ed esperti del settore.
Modalità di svolgimento e programma di Steelmaster 2013:
Le lezioni saranno tenute da docenti provenienti da aziende e centri di ricerca del settore, da Federacciai ed Eurofer (associazioni dei produttori siderurgici), dall’università, da organismi e istituzioni nazionali ed europei.
Il corso Steelmaster 2013 è strutturato in moduli, distribuiti in due settimane di frequenza non consecutive, con sette ore d’aula al giorno. Sono previste, inoltre, visite aziendali e incontri con manager e consulenti di imprese siderurgiche.
Durante il corso ogni partecipante concorderà con i docenti un argomento sul quale verrà elaborata una tesi di ricerca (25-30 cartelle). La discussione della tesi è vincolante per l’ottenimento del Diploma rilasciato da Steelmaster.
Le lezioni del corso di formazione Steelmaster 2013 si svolgeranno nel’arco di due settimane, dal 30 settembre al 4 ottobre 2013 a Dalmine (Bergamo) e dal 4 all’8 novembre 2013, a San Gemini (Terni). Il corso ha carattere residenziale.
Il corso Steelmaster 2013 ha un costo di 3.000,00 euro (Iva esclusa) e comprende spese di soggiorno, materiale didattico, trasferimenti per visite aziendali e assicurazione. La quota dovrà essere corrisposta entro il 31 agosto 2013.
Steelmaster 2013 è organizzato dal Centro Sviluppo Materiali spa, Federacciai e ICSIM, in collaborazione con Tenaris, Fondazione Dalmine e con il contributo di IGQ (Istituto Italiano di Garanzia della Qualità). L’iniziativa è sostenuta da ESTEP (European Steel Technology Platform).
Tenaris è leader mondiale nella produzione di tubi di acciaio senza saldatura per l’industria energetica, automobilistica e meccanica. La Fondazione Dalmine, costituita nel 1999 per iniziativa di TenarisDalmine, promuove attività di studio, ricerca, formazione e divulgazione nelle aree tematiche della business history e cultura d’impresa, della storia della tecnologia e dell’organizzazione, della storia sociale, dell’archeologia industriale.
Info e programma Steelmaster: www.c-s-m.it
Direttore del corso: Enrico Gibellieri
Segreteria organizzativa: [email protected] (tel. +39 065055205)

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P.E.T. ENGINEERING PRESENTA IL LIGHTWEIGHTING FATTIBILE AL DRINKTEC 2013

I clienti richiedono contenitori eco-friendly, gli imbottigliatori soluzioni cost effective. P.E.T. Engineering coniuga entrambe le esigenze ed aggiunge qualcosa che è imprescindibile quando si svilluppano packaging: la qualità finale della bottiglia.
Questo scenario ha dato vita al concetto di “feasible lightweighting”, un lightweighting che, nascendo dalla progettazione simbiotica di preforma e contenitore, dà vita a bottiglie ultraleggere, economiche, ecocompatibili e, allo stesso tempo, performanti e facilmente implementabili sulla linea di imbottigliamento.
I progetti che verranno presentati in occasione di questa importante vetrina internazionale sono stati sviluppati in collaborazione con Husky Injection Molding Systems, una delle aziende leader nella fornitura di macchinari per iniezione e di servizi per l’industria della plastica, e con Novapet, azienda specializzata in resine per qualsiasi applicazione.
EvoLight, nel formato 0.5l, pesa solo 7.5g ed è un concentrato di tecnologia. Un peso così basso, il 31.5% in meno rispetto ai contenitori attualmente sul mercato, è stato raggiunto grazie all’utilizzo del nuovo filetto Husky 26/22, del peso di 1.91g, alla soluzione Swerve neck, vincitrice dell’Innobev Sustainability Award 2013, e di Sunbase, il fondo brevettato in grado di conferire maggiore rigidità a quest’area, anche in presenza di riempimento con azoto.
Il giusto equilibrio tra peso minimo e perfetta resa visiva è stato possibile grazie all’utilizzo della resina X_TREME di Novapet.

EvoLight, nel formato 1.5l, aggiunge alla tecnologia del formato più piccolo la possibilità di essere utilizzata sia per acqua piatta che per acqua gassata sulla stessa linea di riempimento con un minimo cambio formato e senza la necessità di una conversione filetto, grazie all’intercambiabilità del filetto Husky 26/22 utilizzabile sia per prodotti piatti che per prodotti gasati
Con soli 18.9g per la versione piatta e 22.5g per la versione gasata, EvoLight è la soluzione ideale non solo per un importante risparmio di materia prima ma anche per la creazione di una corporate shape in grado di potenziare l’identità di marca.
Due contenitori per latte, da litro, e per succo, da 75 cl, con filetto 33mm ulteriormente alleggerito grazie all’applicazione di Swerve neck, dimostrano la vocazione di P.E.T. Engineering ad essere one-stop-shop per ogni esigenza legata al beverage packaging. Una P.E.T. Engineering non solo impegnata nelle attività di ricerca e sviluppo ma anche nell’ effettiva implementazione delle sue soluzioni ultraleggere sulla linee di imbottigliamento grazie al servizio di conversione filetto e cambio formato.
P.E.T. Engineering sarà presente al Drinktec 2013 allo stand 309, Hall B3.
Moreno Barel, C.E.O. di P.E.T. Engineering, sarà tra gli speaker di Petnology, che si terrà a Monaco dal 15 al 17 Settembre, con un intervento dal titolo “Qualità, cost saving ed ecosostenibilità: il vero significato del Light-weighting”.

 

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Con Jabra Xpress controlli molteplici cuffie da un’unica postazione remota

I responsabili IT possono ora risparmiare una grande quantità di tempo con Jabra Xpress che consente di aggiornare e gestire un numero illimitato di auricolari contemporaneamente da un’unica postazione remota.

Con l’introduzione di Jabra Xpress – novità assoluta – i responsabili IT possono ora aggiornare e gestire i dispositivi per le comunicazioni a mani libere da un’unica postazione remota, grazie a un’interfaccia web-based.

Jabra Xpress è in dotazione al momento dell’acquisto di cuffie Jabra. A differenza dei precedenti metodi di gestione di cuffie, che implicavano un’installazione manuale del software da parte dell’utente o del professionista su ogni singolo computer, Jabra permette ora la gestione di massa di software o di specifiche individuali da una postazione centralizzata. Jabra Xpress si integra perfettamente con gli standard Microsoft evitando inutili rompicapo all’utente finale o al team IT proprio perché sfrutta la potenza della piattaforma Microsoft.

I vantaggi derivati dall’utilizzo di Jabra Xpress:

 

 

  • La gestione remota consente di risparmiare tempo

Jabra Xpress elimina in termini di tempo, la gestione manuale delle cuffie. Gli studi dimostrano che un professionista IT può gestire manualmente non più di 50 auricolari al giorno. Per una società con 1.000 utenti, questo si traduce in un processo di gestione di 8 giorni. Con Jabra Xpress, la società può gestire in remoto le stesse 1.000 cuffie in mezza giornata *.

 

  • La gestione illimitata di molteplici dispositivi allo stesso tempo

Che si tratti di 50 cuffie o 5.000 o più, Jabra Xpress consente ai reparti IT di gestire in remoto un numero virtualmente illimitato di dispositivi in una sola volta. Xpress è basato sulla tecnologia Microsoft standard (MSI / WMI) e compatibile con tutti i sistemi di distribuzione più importanti, tra cui Microsoft System Center Configuration Manager (SCCM).

 

  • ·         Aggiunge facilmente nuovi aggiornamenti e funzionalità

Con Jabra Xpress, i reparti IT possono remotamente aggiungere nuove impostazioni e funzionalità alle cuffie dei loro utenti. I professionisti IT possono facilmente gestire i Value Pack, che aumentano le funzionalità del dispositivo o i Service Pack, che ottimizzano le caratteristiche esistenti. I clienti ricevono entrambi i servizi gratuitamente.

 

 

Jabra è stata selezionata come finalista nei Microsoft Communication Partner

Jabra è stata selezionata tra i finalisti dei Microsoft 2013 Communication Partner of the Year Award grazie al suo impegno nella progettazione e realizzazione di un portfolio audio ottimizzato per Microsoft Lync. Jabra Xpress IT aiuta i professionisti nella gestione e configurazione end-point con una soluzione che consente di risparmiare tempo e denaro e che si integra perfettamente con lo standard Microsoft Technologies.

Il CEO di Jabra Mogens Elsberg vede grandi prospettive per future collaborazioni con Microsoft nel campo delle soluzioni di comunicazioni unificate, e a tal proposito dichiara:

“Ci siamo dedicati allo sviluppo di soluzioni all’avanguardia flessibili e innovative che facilitino i processi di business, con una gamma di prodotti che combinano ergonomia, qualità del suono e durata. Riteniamo che Jabra Xpress sia un buon esempio di questo impegno. Con Jabra Xpress offriamo un software di gestione multipla di cuffie su una piattaforma che si integra perfettamente con l’infrastruttura IT aziendale “.

Potete vedere di persona il funzionamento di Jabra Express e i  più recenti dispositivi Jabra ottimizzati per Microsoft Lync  allo stand Jabra (# 230) durante il  WPC 2013.

* Utilizzando Jabra Xpress e la versione standard di Microsoft Deployment Software

***

 

 

Informazioni su Jabra

Jabra è un marchio di GN Netcom, società controllata da GN Store Nord A/S (GN) – quotata al NASDAQ OMX. Jabra conta circa 900 dipendenti in tutto il mondo e nel 2012 ha raggiunto un fatturato pari a 2,355 million DKK. Jabra, produttore numero uno al mondo di innovative soluzioni audio a mani libere, con le sue divisioni business e consumer, sviluppa, produce e commercializza una vasta gamma di auricolari, speakerphone e cuffie Wireless e con filo per la telefonia mobile, gli uffici, i mobile worker e i Contact Center.

Per maggiori informazioni sull’azienda, visitare: www.jabra.com  

Su Facebook: https://www.facebook.com/JabraIT

Su Twitter:   https://twitter.com/JabraItalia

 

 

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ULSS 5 ARZIGNANO: MENZIONATA PER IL PREMIO INNOVAZIONE ICT IN SANITÀ 2013 DEL POLITECNICO DI MILANO

L’Azienda Unità Locale Socio Sanitaria 5 di Arzignano (Ovest Vicentino) ha ottenuto una menzione nell’ambito del Premio Innovazione Ict in Sanità 2013 nella categoria “Servizi Digitali al Cittadino” per il progetto “Riorganizzazione dei servizi di Pronto Soccorso”. La menzione è stata assegnata in occasione del convegno di presentazione della Ricerca 2013 dell’Osservatorio ICT in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano.

Il progetto è stato menzionato per l’approccio multidisciplinare utilizzato nella revisione dei servizi di Pronto Soccorso che ha combinato la riorganizzazione delle attività di prima accoglienza e di gestione delle attese con le opportunità offerte dalle tecnologia ICT, conseguendo un miglioramento del livello informativo al paziente e di razionalizzazione delle attività degli operatori sanitari.

Il PS di Arzignano rappresenta il progetto pilota della Regione Veneto per il miglioramento della gestione delle attese in Pronto Soccorso. Partito nel Gennaio 2012 ed entrato a regime nel Settembre 2012, si basa su cinque pilastri fondamentali:

• il miglioramento e il potenziamento del Triage;
• l’introduzione di una nuova figura di assistente di sala d’attesa che, fungendo da intermediario tra l’infermiere del triage, gli altri operatori sanitari e il cittadino, fornisce a quest’ultimo informazioni sui tempi d’attesa, sui motivi dell’attesa, ecc.;
• l’identificazione di un medico referente a cui far riferimento per questioni che i diversi operatori non riescono a risolvere;
• l’introduzione di una soluzione tecnologica, MR-You Enterprise® Pronto Soccorso di Artexe;
• il miglioramento del comfort ambientale del Pronto Soccorso.

Il premio è un’iniziativa nata nel 2010 per creare occasioni di conoscenza e condivisione dei progetti che si sono distinti per capacità di utilizzare l’Ict come leva di innovazione e miglioramento nel mondo della Sanità in Italia.

«L’obiettivo del riconoscimento è di generare un meccanismo virtuoso di condivisione delle esperienze di eccellenza – spiega Mariano Corso, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Ict in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano – con particolare riferimento alle strutture sanitarie italiane, che spesso non conoscono appieno i benefici derivanti dall’adozione di moderne tecnologie digitali come leva per migliorare le loro performance».

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Unica Telecomunicazioni per le aziende del Triveneto

In un contesto competitivo globale, veloce ed imprevedibile, dove le persone sono abituate a restare “connesse” e interagire con il proprio network di conoscenze in modo virtuale, aumenta il bisogno anche per le Imprese venete di dotarsi di Soluzioni IT che le rendano sempre più efficienti. Dal punto di vista tecnologico, la capillarità della rete e la diffusione di device mobili, potenti e pervasivi, offrono la possibilità di avere un’interazione e di fruire di informazioni e contenuti in qualunque luogo e in
qualsiasi situazione, con livelli di semplicità e performance in precedenza inimmaginabili.
Le imprese hanno davanti a sé molte opportunità da cogliere, ma per farlo devono aprirsi ad una nuova cultura aziendale che faccia propri gli elementi caratterizzanti dei nostri tempi – continua sollecitazione al cambiamento, accelerazione, globalizzazione – e che utilizzi la tecnologia delle Comunicazioni Unificate come leva abilitante di maggiori efficienze, di semplificazione dei processi, di competitività. Una grande opportunità e allo stesso tempo una sfida impegnativa, per la quale le PMI del Nord Est possono constare su Unica Telecomunicazioni, un Internet Telephony Service Provider radicato nel territorio del Triveneto e si pone come missione di dotare le imprese delle potenti tecnologie di Comunicazione e Collaborazione Unificata, convinta che proprio la sua territorialità sia l’elemento determinante per riuscire a garantire alle imprese quella presenza capillare e costante
indispensabile alla riuscita di un progetto di innovazione.
Questa filosofia aziendale si concretizza nella piattaforma Azienda Senza Confini, studiata da Unica Telecomunicazioni per le esigenze delle Imprese che vogliono collegare tutte le parti nevralgiche del loro business e su cui far confluire ed integrare tutte le forme di comunicazione: dalla voce, al video, ai dati, alla mobility e alla condivisione documentale. Una risorsa strategica sui cui basare nuovi modelli organizzativi che garantiscano maggiore flessibilità e capacità di adattarsi a cambiamenti repentini. L’adozione delle Comunicazioni Unificate è un passo quasi obbligato in un contesto competitivo globalizzato, che impone alle aziende venete di agire con velocità e prontezza, per valorizzare la qualità del made in Italy.
« La nostra sfida – spiega Cristina Sinigaglia, responsabile marketing di Unica Tlc – è quella di dotare le Pmi venete di queste tecnologie attraverso una formula che prevede l’assenza di investimenti onerosi in infrastrutture IT, un’analisi mirata per individuare le parti nevralgiche del business che possano beneficiare delle tecnologie abilitanti e una presenza costante a fianco dell’azienda».
Le Comunicazioni Unificate e la Collaborazione (acronimo UCC) sono una risposta vincente, perché oltre all’eliminazione della gestione dei sistemi, c’è il supporto alla mobilità delle persone che è fondamentale per le piccole e medie aziende. « La combinazione di Cloud e Servizi – prosegue Cristina Sinigaglia che si integrano totalmente con l’infrastruttura esistente, permette per esempio
di comunicare con clienti e collaboratori senza restare vincolati all’ufficio , di accedere ai dati e applicazioni aziendali in tutta sicurezza dovunque ci si trovi, di gestire in maniera più veloce, efficiente e collaborativa molti dei processi di business e di customer care con un aumento tangibile delle performance e dell’efficienza dell’azienda. Tutti sappiamo quanto il cliente sia una risorsa preziosa per l’azienda, potenziare il servizio nei suoi confronti è un modo per fidelizzarlo e migliorare la percezione
che avrà nei nostri confronti. In Italia siamo in ritardo nell’innovazione a causa delle difficoltà ad investire risorse nell’Ict. Il Cloud è senz’altro un mezzo che abbatte questa barriera perché non ci si deve dotare dell’onerosa infrastruttura IT necessaria, ma si usufruisce di un servizio pagando solamente ciò che si utilizza, senza preoccuparsi della gestione, del mantenimento e degli aggiornamenti. Questo per le Pmi è fondamentale perché rimangono solamente i vantaggi in termini di efficienza senza pianificazioni finanziarie, non dimentichiamo che i servizi di UCC possono essere incrementati seguendo l’andamento di crescita aziendale, quindi massima elasticità e zero immobilizzazioni».
Per saperne di più consigliamo di guardare il video pubblicato da Unica Telecomunicazioni sul sito
www.aziendasenzaconfini.it.

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impresaclic e COOP Lombardia: per i soci, impresaclic START a soli 5 euro al mese

iCube+ Italia e Coop Lombardia siglano una partnership sul servizio impresaclic: i soci Coop potranno attivare il pacchetto START a soli 5 euro al mese e ottenere fino al 50% di sconto sui pacchetti ADVANCED  e BUSINESS

 

Milano, 1 maggio 2013.  Da oggi i soci COOP Lombardia hanno un vantaggio in più: la possibilità di attivare impresaclic pacchetto START a soli 5 euro al mese anziché 8 e di ottenere uno sconto fino al 50% sui pacchetti ADVANCED e BUSINESS.

 

L’attivazione è semplice: basta andare alla pagina dedicata all’iniziativa sul sito di impresaclic, www.impresaclic.it/coop,  e inserire dove richiesto, il codice della tessera Coop.

 

L’iniziativa è rivolta a tutti i soci di Coop Lombardia. Verrà pubblicizzata attraverso vari canali: flyer e volantini informativi cartacei presenti nei punti vendita, redazionali all’interno del giornale “Consumatori”, newsletter, informazioni tramite Filo Diretto (Customer care COOP), attraverso annunci pubblicitari su radio Coop e in tutti gli store della Lombardia.

 

Diego Bertuzzi, responsabile Sales & Marketing di iCube+ Italia, commenta così la nuova partnership: “Siamo fieri di quest’iniziativa congiunta: impresaclic è nata per rispondere alle esigenze di un mercato che cambia e Coop è una grande realtà italiana che ha saputo per tempo farsi interprete di questo cambiamento nel settore della GDO.

iCube+ e Coop hanno in comune la volontà di fornire ai clienti un valore aggiunto: con impresaclic vogliamo fornire uno strumento utile e semplice alla gestione e allo sviluppo della loro attività professionale”.

 

La partnership tra Coop e impresaclic ha anche uno scopo benefico: per ogni attivazione, infatti, verrà riconosciuto un contributo al progetto “Officina della Pace” (http://www.officinadellapace.it/); l’associazione sta portando avanti i lavori di restauro della casa natale di Papa Giovanni XXIII a Sotto il Monte (BG) e ha come scopo mantenere vivo il messaggio di fratellanza del Papa Buono attraverso opere in grado di migliorare le relazioni e favorire l’integrazione.

****************

Impresaclic è una soluzione realizzata da iCube+ sulle esigenze della piccola e media impresa e dei professionisti italiani. Il suo punto di forza? Non è un semplice sito internet ma una soluzione completa che comprende varie funzionalità in grado di aumentare la produttività e semplificare il lavoro quotidiano. Ad esempio…

 

–  sito web;semplice da creare, multilingua, amico dei motori di ricerca e ottimizzato per smartphone e tablet

–  catalogo online; grazie all’ e-commerce, acquisti possibili 24 ore su 24!

–  comunicazioni; un unico pannello per gestire e-mail, PEC, mandare sms, telegrammi, lettere e raccomandate

–  collaborazione; condivisione di agende, listini, documenti, offerte

–  Rubrica, gestione clienti e CRM

–  Promozioni e couponing

Social Media

 

Tutto il necessario per iniziare a gestire la propria attività online e aprirsi nuove opportunità di business.

Grazie all’uso della tecnologia cloud, non è necessario installare nessun software e nessun hardware o investire in strumenti complessi e costosi: impresaclic è uno strumento semplice ed intuitivo che permette di ottimizzare tempo e risorse. Questo si traduce in un considerevole risparmio economico, rende più agile il lavoro quotidiano e permette anche alle imprese più piccole e professionisti di ottenere visibilità, nuovi clienti e una più forte presenza sul mercato.

impresaclic è modulabile a seconda delle esigenze del cliente ma è anche disponibile in 3 versioni:

START, BUSINESS e ADVANCED.

Impresaclic è una soluzione di iCube+, azienda internazionalespecializzata nella consulenza e nei servizi alle imprese, nella realizzazione di prodotti software innovativi e nelle tecnologie di comunicazione multicanale che sfruttano al meglio anche le potenzialità business di smartphone e tablet.

 

Info: www.impresaclic.it

 www.icubeplus.com

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Allestimento negozi: la proposta innovativa di Dama

Nel panorama delle aziende che propongono arredamenti per negozi si inserisce Dama snc di Reggio Emilia con una proposta decisamente interessante.

Dama snc è conosciuta ed apprezzata da tempo per i componenti di vetrinistica di qualità di cui si servono importanti brand nel campo della moda italiana. Oggi si propone nel mercato degli arredamenti per negozi, forte della collaborazione di uno staff di professionisti di levatura internazionale come Antonio Dassiè. Innovazione nella tradizione dunque, data l’esperienza di Dassiè che ha maturato esperienze collaborative con Tobia Scarpa e realizzato interventi importanti qualificanti per la grande attenzione per i materiali utilizzati.

E Dama infatti si propone come partner per le aziende di qualsiasi dimensione (dal negozio alla catena di franchising) con un ottica a 360 gradi: dal progetto alla realizzazione chiavi in mano, alla partnership per la realizzazione di interventi su progetto del committente, garantendo sempre la supervisione e la certezza nei tempi di realizzazione.

L’altro elemento qualificante, particolarmente importante nel contesto attuale, è quello della selezione di materiali ecologici di qualità per la realizzazione degli allestimenti, assecondando una richiesta sempre più presente tra  le richieste della clientela. La proposta di Dama a questo proposito è quasi una sfida che capovolge il senso comune: garantire arredamenti di qualità, realizzati con materiali e procedimenti eco-compatibili allo stesso costo di arredamenti “tradizionali” che non possiedono questi valori aggiuntivi.

Un impegno non da poco: navigando nelle pagine del bel sito di Dama ed osservando la qualità degli interventi realizzati abbiamo maturato la certezza che l’impegno sarà mantenuto.

 

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Caty Web, la New Web Energy allo Smau Business Roadshow 2013 di Torino presenta il workshop “L’evoluzione del Marketing Digitale a Torino”

Lingotto Fiere Torino – Mercoledì 8 e Giovedì 9 maggio 2013, dalle 9.30 alle 18.00

Caty Web, la web agency del territorio torinese, partecipa l’8 e il 9 maggio allo Smau Business Roadshow 2013, che si terrà presso il Lingotto Fiere di Torino.

Caty Web sarà presente con un proprio spazio espositivo, dove esporrà i suoi servizi web di marketing digitale, dalla nuova concezione di eCommerce alle tecniche messe in campo per lo sviluppo di portali low-cost.

In occasione di questo evento, Caty Web organizza un workshop presso l’Arena Marketing Digitale dal titolo L’evoluzione del Marketing Digitale a Torino, legato al tema del web marketing e dell’evoluzione tecnologica della domanda nel territorio torinese, analizzando la diffusione dell’eCommerce nelle piccole realtà d’impresa e nelle start-up che non credono più nel classico modo di commerciare.

L’accentuarsi della crisi economica e la necessità di avere nuovi clienti, sottopongono le piccole imprese a ricercare soluzioni innovative: fino a ieri realizzare un eCommerce richiedeva uno sforzo economico ingente o comunque importante per un piccolo commerciante o una piccola impresa. Oggi Caty Web presenta l’evoluzione dell’eCommerce: un negozio online per tutti, con una soluzione professionale, personalizzata e strutturata secondo un metodo industrializzato, perfezionato da Caty Web. L’eCommerce, affiancato dal CMS (content management system) e dai servizi di social e web marketing, completano la promozione del negozio on-line ottenendo ottimi risultati.

Durante il workshop verranno esposte altre iniziative in fase di realizzazione:

  • Portaledigitale.com, il primo portale dove sarà ospitata la domanda per gli acquisti nel settore dell’ Hi -Tech, mettendo al centro dell’operazione commerciale il cliente. Questo fa parte di un progetto più ampio, il ebuy2me.com, che si propone come soluzione di marketing digitale in modo inverso rispetto il classico ebay.
  • Autocouponing.it, il portale del coupon gratuito senza costi o commissioni, dove le aziende, i commercianti o i professionisti potranno pubblicare le loro offerte (coupon) in completa autonomia, decidendo liberamente sconti e promozioni da proporre.

L’idea di marketing digitale della Caty Web, passa dalla proposta di un servizio low-cost per la diffusione capillare a ogni soggetto economico nella zona geografica del torinese, alla realizzazione di servizi a livello nazionale, orientati alla liberalizzazione del web attraverso idee innovative e in controtendenza su internet.

Caty Web

Caty Web, web agency di Borgone Susa (To), è specializzata nella comunicazione sul web a 360 gradi. Realizza siti web professionali e personalizzati, blog, portali, negozi on line, campagne di web marketing, brand e social marketing, Seo e posizionamento dei siti web nelle prime pagine dei motori di ricerca.

Per ulteriori info: www.catyweb.net

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Che cos’è il SEO? Ce lo spiega Studio Samo

Molte aziende italiane ignorano, in certi casi addirittura l’esistenza, la possibilità di comparire ai primi posti dei motori di ricerca. Questa attività consente di essere trovati da potenziali clienti e visitatori potenzialmente interessati ai prodotti/servizi di una qualunque attività.

L’ attività seo consiste nell’ottimizzare un sito per i motori di ricerca, rendendo i contenuti facilmente accessibili dai web crawler, che sono i software che analizzano i contenuti del web in automatizzato per conto di un motore di ricerca.

Questa attività comporta diverse fasi che vanno dall’ottimizzazione del codice sorgente del sito (HTML) all’ottimizzazione dei contenuti testuali, alla costruzione di una popolarità del sito basata sui link in entrata.

Tecniche di questo tipo possono essere effettuate in maniera corretta, ossia rispettando le linee guida suggerite dai vari motori di ricerca (Google in primis, ma anche Yahoo!, Bing, etc.), oppure in maniera scorretta, cioè cercando di manipolare i risultati con tecniche deprecate, come ad esempio inserendo del testo nascosto, effettuando tecniche di cloacking, etc. Nell’ultimo caso si parla di Black Hat Seo.

Il seo può influire pesantemente nel successo di una campagna di web marketing di un’azienda, anche di piccole dimensioni. Esistono tante altre attività di web marketing, tipo il direct email marketing,  il social media marketing, le tecniche di marketing virale o tribale, ma sicuramente, per rendere visibile un sito, l’attività SEO dovrebbe essere presa in considerazione da ogni azienda a cui interessa essere visibile sul web.

 

 

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73 AUTORI PER IL PIU’ LUNGO VIDEO‐COLLAGE SULL’INNOVAZIONE SOCIALE, ONLINE DA OGGI SU “ideaTRE60 – Il luogo dove le idee accadono”

Sulla piattaforma digitale della Fondazione Italiana Accenture, il video che raccoglie i vincitori e gli altri partecipanti del concorso nazionale “Un Attimo di innovazione sociale”

Milano, marzo 2013 – Da oggi è online sulla piattaforma ideaTRE60 della Fondazione Italiana Accenture il video-collage sull’innovazione sociale più lungo mai realizzato: un filmato di 7 minuti con 122 contributi di due secondi concepiti da diversi autori.
Il video è stato realizzato grazie a tutti coloro che hanno partecipato al concorso “Un attimo di innovazione sociale”, lanciato dalla Fondazione Italiana Accenture per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, traducendolo in esempi concreti della vita di tutti i giorni.
In 73 hanno risposto a questa sfida inviando 122 video di due secondi, in cui hanno espresso il proprio punto di vista su ciò che significa al giorno d’oggi ‘innovazione sociale’: un approccio, uno stile di vita, un’immagine, un’idea, oppure un’azione concreta in risposta ai bisogni non ancora espressi della collettività. Bisogni sentiti particolarmente dai più giovani: la maggior parte dei partecipanti al concorso ha, infatti, tra i 25 e i 35 anni.
Un’apposita giuria online ha valutato il materiale pervenuto e decretato i 5 vincitori che si sono aggiudicati i premi tecnologici in palio:

1° classificato – Gabriella Cosmo e Rachele Arcidiacono con Generation Awake

2° classificato – Cristina Pasquale con Costruiamo nuove città

3° classificato – Giulia Tatananni con MICROcredito, MACROpossibilità

4° classificato – Gabriella Falvo con Trasmissione del saper fare

5° classificato – Bruno Gallizzi e Juri Nervo con Una nuova storia
Fondazione Italiana Accenture è una realtà senza fini di lucro che si propone di promuovere l’innovazione intesa nelle sue articolazioni tecnologiche, scientifiche e manageriali a favore dello sviluppo sociale e culturale, attraverso la realizzazione di progetti concreti a vantaggio della collettività in tre ambiti principali: sviluppo sostenibile, educazione dei giovani, conservazione e fruizione del patrimonio artistico e culturale. La Fondazione opera attraverso la ricerca di forma concrete di networking con altre fondazioni, istituzioni, imprese e organismi, per svolgere ruolo di catalizzatore capace di aggregare sforzi, non solo economici ma anche intellettuali, di terze parti, a vantaggio di una maggiore incisività e di un più fattivo contributo ad una reale promozione dell’innovazione e delle sue applicazioni.

ideaTRE60 – il luogo dove le idee accadono, è la piattaforma tecnologica creata dalla Fondazione Italiana Accenture per promuovere e sviluppare iniziative di innovazione sociale attraverso la condivisione di idee e la realizzazione delle migliori: giovani talenti, mondo della ricerca, organizzazioni ed imprese si incontrano su ideaTRE60 per attivare l’intelligenza collettiva e dare vita ad un flusso di idee innovative dedicate al progresso comune che si trasformano in progetti concreti attraverso lo strumento dei concorsi per idee.

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I Salesiani nella Terra del Fuoco

I Salesiani nella Terra del Fuoco

Diretto da Salvatore Metastasio

Produzione: Naif Film

Durata delle riprese in Cile e Argentina: 20 febb-26 mar 2013.

Durata delle riprese a Torino, in Italia: una settimana.

Cast:

Nicola Bottiglieri: ideatore, voce narrante e intervistatore

Salvatore Metastasio: regia, operatore e montaggio

Don Francesco Motto: attività di pre-produzione, direttore di produzione

Diego Bottiglieri: attore, aiuto regia, luci

Alessandro Vantini: attore

Ufficio Stampa: Elena De Meo & Michele Sassano

Il 20 febbraio 2013 è iniziato il viaggio in Patagonia della produzione lucana Naif Film impegnata nelle riprese del documentario “I Salesiani nella Terra del Fuoco”.

 

Il  film, della durata di 50 minuti, vuole essere  una ricostruzione storica della presenza dei Salesiani nella Terra del Fuoco a cominciare dall’arrivo di Monsignor Giuseppe Fagnano nella Baia di San Sebastián.

Il documentario, pertanto, copre quel periodo storico che corrisponde alla fase pionieristica dell’Ordine, quando, seguendo i sogni di Don Bosco, i missionari si spingono fino alla fine del mondo per predicare il Vangelo.

Il film sarà anche l’occasione per “registrare” con rigore storico l’eroica, anche se sfortunata, azione Salesiana fra gli Indios della Patagonia meridionale e delle Isole Fueghine. Le stesse isole che, con altre finalità e conclusioni, aveva visitato qualche decennio prima Charles Darwin, il naturalista britannico, celebre per aver formulato la teoria dell’evoluzione delle specie. Il lavoro, infatti, si articola su duplice binario: quello missionario-salesiano e quello scientifico-darwiniano. I due percorsi si sviluppano con gli itinerari dei due attori protagonisti: Diego Bottiglieri che segue il cammino darwiniano iniziando il suo viaggio a Wlaia, luogo di incontro tra Darwin e gli Indios e proseguendo fino a Punta Arenas; Alessandro Vantini che, invece, ripercorre le tratte dove si sono dislocati i salesiani negli anni.

 

Il progetto contribuirà, il prossimo dicembre 2013, alle celebrazioni per il I centenario dell’innalzamento di una croce monumentale nella punta più meridionale della Patagonia, a capo Froward, un promontorio sullo stretto di Magellano. Verrà presentato in anteprima nel prossimo dicembre, contemporaneamente a Punta Arenas, in Cile, e a Torino, da cui partì il sogno della presenza salesiana fino al sud del mondo, fino alla città di Ushuaia (Terra del Fuoco) e ancora più a sud, all’isola, disabitata, di Capo Horn.

Elena De Meo

  Ufficio Stampa

Naif Film

www.naiffilm.org

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Parte il Progetto ITEC Group

Comunicato Stampa

Milano, 22 Febbraio 2013

Parte il Progetto ITEC Group

 ITEC è l’acronimo di:Innovative Technologies for Entertainment and Communication; è un’impresa innovativa che si rivolge a clienti business e si pone come Partner con cui realizzare obiettivi concreti.

 ITEC Group utilizza le massime potenzialità della Tecnologia per lo sviluppo di strumenti e progetti di comunicazione multimediale, pianificazione campagne pubblicitarie, servizi nell’organizzazione eventi e fiere, progettazione spazi commerciali,  Project Management e corsi di formazione alle aziende.

 La Tecnologia, la gestione efficace e la creatività per migliorare le performance, aumentare l’incisività  e incrementare l’attività di comunicazione promozione e commercio.  Un progetto ambizioso con un programma d’impresa ben definito e obiettivi di espansione pianificati.

Un Team di professionisti altamente qualificati per rispondere alle diverse esigenze e proporre soluzioni personalizzate, che opera sin dalla sua fondazione secondo i valori e i principi cardini definiti dall’impresa, quali, la comunicazione, l’etica e la qualità:

 “La comunicazione”: oggi di primaria importanza, investe ogni aspetto del singolo e della società; ogni attività intrapresa, oltre che studiare il messaggio essere incisiva e monitorata, deve soprattutto prevedere in anticipo gli effetti generati.

“I principi etici”:   Correttezza e professionalità, Rispetto e tutela della persona, delle leggi e dei regolamenti, Orientamento al Cliente, Coinvolgimento e Spirito d’iniziativa, Sostenibilità, Concorrenza leale, trasparenza e tracciabilità, Qualità dei servizi e dei prodotti offerti, Efficacia.

 “Qualità”: attenzione e cura nella fornitura dei servizi e nei rapporti umani dentro e fuori l’impresa.

Le principali Aree di intervento: Produzione multimediale, piattaforme web e progetti di editoria, Campagne Pubblicitarie, Grafica e web design, industrial design e visual communication (spazi commerciali: stand, show room, Temporary shop), eventi e fiere, format promozionali e di intrattenimento, formazione aziendale e management di progetti, processi e strutture.

Ulteriori informazioni su ITEC Group sono reperibili tramite:        [email protected]

    A breve online il nuovo sito web:  www.itecgroup.net

 

 

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Livelle Sola: il meglio per l’edilizia

Dire Sola significa riferirsi a uno dei più grandi produttori di livelle, flessometri, laser, squadre, stadie e altri elementi per la misurazione che ci sono al mondo. E questa notorietà è data soprattutto dalla massima professionalità che da sempre la contraddistingue.

Pensate che Sola ha cominciato a costruire livelle a fiala nel 1949 e già nel 1958, oltre alla livella a fiala regolabile, metteva in produzione la prima livella in alluminio. È del 1966 il brevetto delle saldature delle fiale a ultrasuoni, del 1994 la certificazione ISO 9001 e del 2004 la nascita della rivoluzionaria livella a fiala BIG X. Adesso, solo per le livelle a bolla, Sola ha ben sette categorie: le livelle a profilo cilindrico, in ghisa, in plastica, con profilo AD I, ad acqua senza dimenticare le livelle speciali e gli inclinometri.

Fiore all’occhiello di tutti questi prodotti è la fiala che ha trent’anni di garanzia sulla tenuta e venti di resistenza alla luce (e questo è fondamentale per una costante precisione nella lettura nel tempo). E per una misurazione perfetta, queste fiale non generano elettricità statica, che è una delle fonti principali di minor precisione, e non risentono della temperatura. Pensate: da meno 20 a più 60 gradi C, non ci saranno variazioni!

E per quanto riguarda la resistenza del vetro? Il materiale utilizzato è vetro acrilico infrangibile con il quale vengono prodotte le fiale a blocco (molto resistenti soprattutto per le misurazioni capovolte) e le tradizionali fiale a cilindro (più economiche e adatte ad un uso non gravoso). Tutte le fiale delle livelle, comunque, sono sottoposte a controllo elettronico per garantire la massima affidabilità. Ovviamente tutti questi prodotti hanno una lente di ingrandimento sulla fiala che permette la lettura anche a chi non ha più la vista perfetta. E per lavorazioni in luoghi dove la luce è scarsa, il rivestimento fluorescente fornisce l’illuminazione sufficiente alla lettura.

Avete visto quanta qualità e quanta attenzione a tutti i particolari che però diventano fondamentali per chi lavora nell’edilizia come professione? Ma veniamo adesso ai singoli modelli di livelle a bolla: tralasciando quelli tradizionali, noi vorremmo concentrarci su quelli così detti ‘speciali’. Questi consentono le misurazioni su elementi particolari come i montanti oppure su piccole superfici (la livella a croce, ad esempio, è grande solo 45 x 60 mm ed è dotata di due fiale cilindriche perpendicolari: queste livelle sono imbattibili per la regolazione di piccoli elettrodomestici come lavatrici e lavastoviglie ma anche per l’assestamento di camper o veicoli di grande dimensione).

Per i produttori di macchinari, poi, ci sono le fiale cilindriche in vetro acrilico con liquido verde che sono come dei piccoli bottoni applicabili anche su lame rotanti ed elementi di officina. Ma anche per chi ama il bricolage c’è un prodotto ideale: il livello tascabile con base magnetica che è perfetto per la casa, l’ufficio e per i piccoli lavori come la posa di un quadro oppure di una mensola.

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Progetto MatVal, l’innovazione europea riparte dai materiali

Un mercato unico di conoscenza, ricerca e innovazione dei materiali. E una sfida importante per l’industria europea: è partito il progetto MatVal. E il coordinamento è tutto italiano, se ne occupa il CSM Centro Sviluppo Materiali.

Roma. Si è svolta il 7 e 8 febbraio la Conferenza di Lancio del progetto MatVal, un progetto finanziato dalla Direzione Generale Ricerca della Commissione Europea e coordinato dal CSM Centro Sviluppo Materiali SpA. Obiettivo del progetto MatVal è centralizzare in Europa il know-how dei materiali innovativi nei settori energia, trasporto, costruzioni, salute e creative industry. Una sfida per rendere le industrie europee più efficienti sui mercati interni e più competitive sui mercati internazionali.

A tal fine, il progetto MatVal prevede il coordinamento europeo, affidato proprio al CSM Centro Sviluppo Materiali SpA, delle attività di pianificazione e definizione strategica delle piattaforme tecnologiche europee, riunite sotto la sigla A4M (Alliance for Materials). Anche in vista di Horizon 2020, il futuro programma europeo di ricerca e innovazione.

L’iniziativa A4M, lanciata nel 2010, è composta da sei Piattaforme Tecnologiche Europee: EuMaT (Materiali avanzati), SUSCHEM (Chimica), ESTEP (Acciaio), FTC (Tessile), Manufuture (Manifatturiero), SMR (Risorse Minerarie). Ad A4M partecipano anche E-MRS e FEMS, le due maggiori associazioni europee attive nel campo della ricerca sui materiali innovativi.

La Conferenza di lancio del progetto MatVal e gli obiettivi

Un centinaio i partecipanti alla Conferenza di lancio del progetto MatVal che si è svolta in due sessioni al Maxxi e presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Policy maker, ricercatori e responsabili dei settori materiali avanzati, chimica, acciaio, tessile, manifatturiero, si sono confrontati con i responsabili del progetto e della Commissione Europea e di Horizon 2020 intervenuti come relatori.

«Partiranno proprio dall’innovazione dei materiali le più importanti sfide in Europa, che si rifletteranno sia sulla qualità della vita, sia sull’occupazione», ha spiegato Mauro Pontremoli, amministratore delegato del CSM Centro Sviluppo Materiali SpA. «Energia, clima, ambiente, salute troveranno risposte adeguate solo se ci impegniamo profondamente nell’innovazione tecnologica creando una sinergia europea come vuole il Progetto MatVal. Con effetti rilevanti per la competitività di importanti settori dell’economia europea».

Su questo filo conduttore sono seguiti gli interventi della europarlamentare Maria Da Graça Carvalho, relatore di Horizon 2020 per il Parlamento Europeo, e del presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Luigi Nicolais. Delineando il quadro europeo nel settore Ricerca e Sviluppo dei materiali Nicolais ha evidenziato le grandi potenzialità di una politica di ricerca comune, condivisa da chi genera conoscenza e innovazione e chi trasforma tale conoscenza in valore.

Il progetto MatVal all’interno di Horizon 2020

L’evoluzione della ricerca sui materiali all’interno di Horizon 2020 sono stati illustrati da Maria Da Graça Carvalho e da Renzo Tomellini, capo unità materiali Direzione Industrial Technology presso la Direzione Generale Ricerca della Commissione Europea. Un ruolo rilevante del progetto MatVal, sottolineato da Renzo Tomellini, sarà quello di sensibilizzare i policy maker e quindi l’opinione pubblica sull’importanza dei materiali innovativi, per una migliore qualità della vita. Un argomento finora dibattuto solo fra gli addetti ai lavori.
Horizon 2020 è lo strumento che permetterà di realizzare l’Innovation Union, importante iniziativa dell’Unione Europea, volta a sviluppare la competitività del sistema industriale europeo. Il programma sarà completato entro il 2020. Obiettivo, rafforzare la ricerca scientifica in Europa e consolidare la leadership industriale, favorendo maggiori investimenti nelle tecnologie, facilitando l’accesso al capitale e sostenendo le piccole e medie imprese.

Una sfida per colmare il gap fra ricerca e mercato ed anche un sostegno alle imprese innovative per trasformare i frutti della ricerca in prodotti utili e quindi con un effettivo potenziale economico.

Il CSM Centro Sviluppo Materiali SpA, coordinatore del Progetto MatVal

Il CSM Centro Sviluppo Materiali SpA, con 6 sedi in Italia e cinquant’anni di attività nel campo dei materiali innovativi, si colloca tra i maggiori centri europei di ricerca e innovazione dei materiali in vari settori industriali: siderurgia, petrolio e gas, energia e ambiente, aerospazio e difesa, meccanica e trasporti.
In particolare, l’attività del CSM Centro Sviluppo Materiali SpA, copre l’intera filiera dell’innovazione dei materiali e delle tecnologie: dalla collaborazione con università ed enti pubblici di ricerca, alla progettazione e ingegnerizzazione del sistema processo-prodotto-componente, allo sviluppo di prototipi su scala pilota, dimostrativa e industriale, all’automazione di processo/impianto, alle problematiche e di realizzazione, affidabilità, sicurezza e controllo di componenti e strutture, comprese quelle attinenti l’energia, l’ambiente e il riciclo dei materiali. Una struttura di ricerca il cui obiettivo è migliorare la competitività dei propri clienti e garantire elevati standard tecnologici, qualitativi e di affidabilità e sicurezza.
Il CSM Centro Sviluppo Materiali SpA, nato nel 1963, opera a livello mondiale. Nel 2012, oltre alla produzione riguardante un centinaio di progetti di collaborazione, ha sviluppato circa 200 i rapporti di ricerca in ambito europeo. Oltre 300 le collaborazioni con aziende, università e istituti di ricerca nel mondo. Una cinquantina, infine, le pubblicazioni realizzate per conferenze nazionali e internazionali o per riviste scientifiche.
Tra le strategie di sviluppo del CSM Centro Sviluppo Materiali SpA notevoli possibilità possono emergere da alcune “filiere speciali”, largamente trasversali ai settori industriali di interesse, nell’ambito del “Waste Management and Valorization”, “Waste-to-Energy” e “Natural Resource Valorization”.

La presenza del CSM Centro Sviluppo Materiali SpA sui mercati internazionali ha avuto di recente uno sviluppo promettente nei paesi trainanti, con un ulteriore potenziale di crescita sia nei settori di competenza classici (siderurgia, Oil&Gas), sia in settori di sviluppo recente, come la powergeneration.
Contatti:
CSM – Centro Sviluppo Materiali Spa – www.c-s-m.it
Uff. Comunicazione – sede di Roma: Dott.ssa Elisabetta Amici
[email protected] (Tel. +36 0650551)

A.c.
Liam Service – www.servicecomunicazione.it

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Formazione per le piccole e medie imprese toscane

Lenovys e Sophia Scuola d’Impresa, società di formazione espressione delle CNA di Prato, Pistoia e Firenze e della Confartigianato Imprese Prato, hanno stipulato un accordo per la fornitura di corsi destinati alle PMI sul tema dell’Innovazione.

Sophia Scuola d’Impresa, nata per promuovere la formazione come leva competitiva per le imprese, si avvarrà infatti di docenti di Lenovys per sviluppare corsi su specifiche applicazioni del Lean Thinking:
Lean Manufacturing, Lean Product Development Overview, Lean Product Development  Lab, Lean Office & Administration e Lean Leadership & Culture.

Obiettivo dei corsi aprire delle finestre di apprendimento per cambiamenti migliorativi in aziende di piccole e medie dimensioni attraverso docenze di altissimo valore in termini di conoscenza della materia ed esperienza internazionale nell’applicazione delle metodologie Lean nei più svariati contesti produttivi.

“Offriamo alle PMI la possibilità di guardare oltre i propri confini e studiare casi di aziende e di persone che hanno saputo fare innovazione – afferma Cinzia Grassi, direttrice di SSI – ascoltare testimonianze e docenti che provengono da contesti altamente innovativi; studiare processi organizzativi e di governance a sostegno dell’innovazione e apprendere la reale gestione strategica e progettuale dell’innovazione”.

“Metteremo a disposizione delle piccole e medie imprese del territorio tutta la nostra esperienza nel progettare e gestire il cambiamento in azienda – spiega Luciano Attolico, Managing director e co-fondatore di Lenovys – La formazione Lenovys si distingue per un taglio pratico e concreto nel trasferire efficacemente le nostre conoscenze, frutto del background in quella parte che molti docenti o consulenti chiamano “l’altra parte” della barricata: tutti i nostri docenti hanno infatti avuto sempre bisogno di migliorare e di raggiungere obiettivi, insomma di ottenere dei risultati ed è questa capacità di misurarsi ed ottenere performance eccellenti che trasferiremo nei corsi di SSI Sophia Scuola d’Impresa”.

Per informazioni: [email protected] .

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LE POMPE A SPALLA: VIENI A CONOSCERLE

Da oggi, il portale di Ferramentaonline, si arricchisce di una nuova sezione dedicata alle pompe a pressione. Queste completano la parte relativa al giardinaggio, dove i clienti possono trovare tutto quello che serve alla cura del giardino, dell’orto e del verde in genere. Offrendo solo prodotti di qualità, per le pompe si sono scelte solo quelle della ditta Dal Degan, presente sul mercato dal 1870. Ovviamente la qualità è eccelsa, i materiali usati sono tecnologici e testati, ma quello che più rende uniche queste pompe a pressione è l’attenzione verso chi le utilizza. Questo non è banale se pensiamo quanto sia difficile a volte utilizzare gli utensili per poi avere risultati mediocri… ma vediamo da vicino quali sono questi elementi.

Pompe a spalla

Prendiamo come esempio la pompa Diana, che è una pompa a spalla per l’irrorazione di antiparassitari, anticrittogamici, pesticidi e qualunque posa di materiale atto alla nebulizzazione non aggressivo. Il serbatoio è capiente ed è realizzato, nel pieno rispetto dell’ambiente, in polietilene riciclabile. Questo è anche trattato in modo da non subire la degradazione con i raggi ultravioletti del sole.

Pensate però che questo serbatoio ha una fascia trasparente che vi consentirà non solo di vedere la quantità di liquido rimanente ma anche di poter miscelare con precisione i vari prodotti. Inoltre, l’ampia imboccatura di riempimento, vi permetterà di versare con facilità i prodotti e di non avere sbavature. Inoltre, il filtro a tazza con sezione a maglie strette eviterà che corpuscoli o piccoli pezzi di materiale entrino nel serbatoio rovinando la lancia. Se siete mancini, oppure se la vostra mano destra è occupata, la leva di utilizzo è prevista sia per la posizione a destra che a sinistra. In tutto il disegno della pompa, grande importanza è stata data all’ergonomia. L’angolo di azionamento della leva, infatti, è fatto così da ridurre il senso di fatica e anche gli spallacci sono regolabili a seconda della fisonomia e dell’utilizzo.

E se mentre lavoro voglio fare una pausa senza togliermi dalle spalle il serbatoio? Ovviamente Dal Degan ha pensato anche a questo fornendo il prodotto con un gancio facile da raggiungere posto sul fianco e pensato per riporre la lancia. Se comunque questo è il modello Diana, vi invitiamo a guardare tutte le proposte per trovare quello che fa per voi: ogni pompa a spalla, infatti, ha diverse caratteristiche. La pompa Venere, ad esempio, ha il pompante di serie in acciaio inox che però su richiesta può essere in rame/ottone).

Per quanto riguarda gli accessori, poi, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Avendo anni di professionalità ed esperienza alle spalle, la vostra pompa potrà essere equipaggiata come meglio vi aggrada. Inoltre troverete sempre tutti i pezzi di ricambio e un valido servizio di custumer care per domande e approfondimenti.

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IL SALVAVITA: ALCUNE COSE IMPORTANTI DA SAPERE

Il settore elettrico è un campo molto delicato. L’elettricità infatti è un pericolo che non bisogna mai sottovalutare anche considerando che tutta la nostra vita si basa sul suo utilizzo: la lampada da tavolo, la lavastoviglie, il computer… ovunque c’è elettricità e quindi è buona norma conoscere i rischi e impostare il suo utilizzo nella massima accortezza. In questo ambito, un elemento da conoscere è il così detto salvavita il cui nome tecnico è interruttore differenziale. Il suo funzionamento si basa sulla somma algebrica delle correnti che passano tra la fase e il neutro. Questa somma deve essere uguale a zero: diversamente, infatti, significa che ci sono delle dispersioni di corrente al di fuori dell’impianto. In poche parole, verso terra.

E qui possiamo capire perché il salvavita in realtà si chiama interruttore differenziale. Questo infatti è tarato sulla rilevazione della differenza di tensione e, quando la avverte, entra in azione. Ovviamente la definizione di ‘differenza uguale a zero’ non è totalmente esatta in quanto nessun impianto è così perfetto da avere dispersioni nulle. Per questo si parla anche di valore di soglia sotto al quale il salvavita non interviene. Questo tipo di interruttore è fondamentale perché può indicare sia la presenza di un contatto che la possibilità che qualche componente di un elettrodomestico abbia perso di isolamento, facendo passare parte della corrente nella parte metallica. Se non ci fosse l’allaccio a terra, in questa situazione ci ritroveremmo anche solo a toccare l’elettrodomestico e a rimanere con molta probabilità fulminati.

Ma come mai, a volte, il salvavita scatta anche se non ci sono le condizioni? Questo succede per l’intervento di elementi esterni come può essere ad esempio un temporale: questo infatti, attraverso le scariche elettriche dei fulmini, può provocare degli sbalzi di tensione che il nostro apparecchio rileva come in sopra soglia. Lo stesso può fare l’utilizzo di alcuni elettrodomestici ad alto valore di assorbimento: questo problema comunque può essere facilmente risolto chiamando un elettricista e facendo alzare il limite della corrente di soglia. La consapevolezza che comunque ci siano gli interruttori differenziali, però, non deve mai indurci a sottovalutare i pericoli: ricordatevi, ogni volta che dovete fare qualsiasi attività legata all’impianto elettrico (anche per la sostituzione di una lampadina) di scollegare l’impianto.

E soprattutto per i piccoli elettrodomestici, come la yogurtiera oppure lo spremi agrumi, una volta terminato l’uso ricordatevi di staccare sempre la spina. A volte basta una goccia di liquido oppure le mani bagnate a provocare grossi incidenti. Un piccolo accorgimento che avevano sempre i nostri nonni e che può tornare utile è quello di indossare, durante piccoli lavori di manutenzione o riparazione dell’impianto, delle calzature isolanti come un paio di zoccoli di legno oppure della scarpe di gomma.

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Elezioni Politiche 2013 Luciano Cimmino Con Monti Napoli E Campania Alla Camera Scelta Civica

Published on gennaio 21st, 2013 |                 by Luciano Cimmino

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Mister Yamamay sale in politica ‘Ho scelto Monti in un minuto’

 

 

L’ INTERVISTA a Luciano Cimmino, imprenditore leader nel mercato dell’ intimo, della cosmeticae della pelletteria, da un giorno all’ altro catapultato in politica addirittura come numero 1 della lista Campania 1 del premier Monti, potrebbe cominciare con uno slogan ad effetto: scusate il disturbo, mi manda Luca Cordero di Montezemolo. Lui, fresco Cavaliere del lavoro a capo di un impero con oltre 1000 punti di vendita nel mondo e 1300 dipendenti, ascolta, abbozza un sorriso e commenta: «In parte potrebbe essere vero perché a Luca sono legato da un antico rapporto di amicizia, ma in tutta sincerità non so ancora spiegarmi perché la scelta sia caduta su un imprenditore che finora si era tenuto, per sua scelta, ben lontano dalla politica politicante. Oggi, qualche giorno dopo, dico che sono orgoglioso dell’ investitura e che mi impegnerò per dare una mano. La politica mi ha già “preso”e sto studiando l’ Agenda Monti, ho voglia di imparare ma anche di mettere a disposizione la mia esperienza». L’ incontro con il patron del marchio Yamamay – intraducibile parola palindroma pescata in un manuale Hoepli sulla seta giapponese trovato nella libreria del padre rappresentante della Bassetti – avviene nel suo ufficio al parco Matarazzo in via Tasso. Casa e bottega per Cimmino, di fronte c’ è l’ abitazione e, per completare l’ opera, poco distante c’ è la casa presa in fitto da Edinson Cavani, per dire che questo è il parco nel quale tutti i napoletani vorrebbero abitare. Cavaliere, ci faccia capire com’ è stato «rapito» dal premier. «Chiedetemelo domani – oggi per chi legge – dopo che avrò conosciuto Mario Monti, sarà la prima domanda che gli porrò. Per ora dovete accontentarvi del poco che so. Nella notte tra il 9 e il 10 gennaio, alle tre del mattino e mentre infuriava una tempesta, a Portorico venni svegliato da una telefonata di Carlo Calenda, un leader di Italia Futura, che mi disse: hai un minuto per dirmi se accetti di candidarti con Mario Monti. Un minuto che cambia la vita. Chiesi a mia moglie Carmelita che stava preparando le valigie per rientrare dopo il matrimonio di nostro figlio Gian Luigi e lei mi disse: vai. Il resto alla prossima puntata». Se ha accettato vuol dire che crede nel progetto Monti. «Ci credevo anche prima, ora di più. Ha fatto capire agli italiani, presuntuosi e faciloni, che non è possibile una politica di sviluppo se sei sommerso dai debiti. A questa regola di buon senso ci siamo sempre attenuti anche io e mio fratello: prima risanare , poi crescere e, a quanto pare, ce l’ abbiamo fatta». Dopo i complimenti, però, sono arrivate le critiche per il rigore a senso unico. «Monti lo ha ammesso ed è pronto a rivedere le strategie; per quello che può valere tenterò di dare una mano». Da Berlusconi ha preso definitivamente le distanze. «Non nascondo il mio innamoramento per lui, ma mi ha deluso profondamente». Crede nella possibilità di una intesa Bersani-Monti? «I segnali sono positivi e il leader del Pd ha fatto una ammissione che piace molto a noi imprenditori: bisogna mettere qualche soldo in più nelle buste paga e far decollare i consumi, solo così riparte la macchina-Italia. Bersani sì, Vendola no? «Ha una dialettica immaginifica e pomposa, non riesco a capire se riuscirà mai a fare un passo indietro». La prima battaglia che combatterà per Napoli? «Mi va bene il lungomare liberato, ma bisogna attrezzarlo e vivere. Mi batterò per un arredo urbano adeguato e per le piattaforme di legno, belle e ecologiche, sulle scogliere, intervallandole, ogni 150 metri, con torrette che ospitano i servizi. A Rio de Janejro lo hanno fatto, perché Napoli non può»? – CARLO FRANCO – fonte: La Repubblica – 16 gennaio 2013

 

 

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