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Novità: Inail, comunicazione d’infortunio

Un nuovo adempimento sulla comunicazione d’infortunio, annunciato dall’Inail con circolare del 12 ottobre 2012 n. 42, impone al datore di lavoro di far presente all’INAIL anche gli infortuni di un giorno, oltre al giorno dell’evento, entro 48 ore la presentazione del certificato medico.

Ulteriori precisazioni e chiarimenti sono stati forniti dall’Inail. Noi di Studio Borghi, esperto in paghe e contributi Milano, vi precisiamo le principali.

La comunicazione vale ai fini puramente statistici. Perciò in caso di infortuni oltre i 3 giorni dovrà essere inviata la denuncia d’infortunio, la quale assolve alla comunicazione ai fini statisitici. Il servizio online è stato integrato con la nuova comunicazione che riporta i dati statistici dell’infortunio senza l’indicazione delle retribuzioni. Dalla piattaforma online sarà possibile accedere nel menù dell’applicativo “Comunicazione di infortunio” e accedere all’area “Comunicazioni inviate”,ricercare la comunicazione inoltrata e usare la funzione “Converti in denuncia” in corrispondenza della segnalazione da integrare con le informazioni necessarie all’invio della “Denuncia/Comunicazione d’infortunio”.. Certamente, il lavoratore dipendente deve presentare al datore di lavoro, in caso di infortunio, i riferimenti del certificato medico a lui rilasciato comprensivo di numero identificativo, la data di rilascio e i giorni di prognosi indicati nel certificato stesso. Nel caso invece in cui il lavoratore dipendente non disponga di numero identificato apposto sopra il certificato medico, sarà tenuto a fornire al proprio datore di lavoro il certificato medico in forma cartacea.

Si ricorda infine che l’omissione o il ritardo nell’adempimento prevedono sanzioni amministrative pecuniarie a partire da € 548 fino a un massimo di 1972,80 €.

Per chi volesse approfondire tale informativa, è possibile scaricare il formato in pdf dal sito ufficiale di Studio Borghi, studio di outsourcing payroll e consulenza del lavoro a Milano, nell’area riservata alle circolari mensili in materia di lavoro. Sul sito vengono aggiornate con cadenza settimanale tutte le informative principali per le aziende in materia di lavoro.

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24HASSISTANCE: SNOWCARE DA 10 ANNI PER LA SICUREZZA SULLE PISTE DA SCI!

Milano, 27 novembre 2012 – Snowcare è la polizza sci e snowboard nata nel 2002 a Cervinia grazie all’impegno e alla passione di 24hAssistance per il mondo dello sci.

in Italia, al contrario del resto d’Europa, le polizze assicurative neve non erano molto diffuse: in Francia per esempio il “Carré Neige” era un prodotto usato già dalla metà degli anni ’90.
L’esperienza francese ha portato 24hAssistance a progettare una polizza assicurativa le cui garanzie sono adatte alle esigenze dello sciatore italiano ad esempio: RC per tutelare lo sciatore anche per gli eventuali danni agli altri, spese di soccorso sulle piste, spese mediche d’urgenza, rientro sanitario ed infine rimborso dello skipass, del materiale noleggiato e delle lezioni di sci non godute per infortunio.
A Cervinia inoltre sono previste anche le garanzie di: rimborso dello skipass non goduto in caso di meteo avverso e rimborso del maggior prezzo del biglietto internazionale non goduto per meteo avverso.

Questa è stata la chiave del successo di Snowcare che ormai da 10 anni è sinonimo di affidabilità e sicurezza sulle piste da sci con oltre 1,2 milioni di sciatori assicurati ogni anno.

Dal 2005 Snowcare è attiva con l’Istituto Superiore di Sanità, Polizia di Stato, Soccorso alpino e la rivista Sciare Mag per il progetto SiMon (Sorveglianza degli incidenti in Montagna) per la prevenzione degli incidenti sulle piste da sci, attraverso campagne volte a sensibilizzare gli sciatori sulla responsabilità individuale come l’elemento chiave per ridurre infortuni e incidenti sulle piste da sci.
Nel 2011 SiMon ha presentato uno studio riguardante il beneficio socio-sanitario ed economico conseguente all’uso del casco, nonché gli eventuali danni derivanti dall’uso o meno dello stesso in Italia: sono stati monitorati 24.139 sciatori di età superiore a 14 anni in 11 località. La percentuale d’uso del casco complessiva è risultata pari al 45%, con un incremento del 7% rispetto allo scorso anno, con un range compreso tra il 31% di Monte Piselli e il 58% di Breuil-Cervinia
Dieci anni fa Snowcare poteva essere acquistata unicamente insieme allo skipass delle principali località sciistiche italiane, negli anni successivi online o con un SMS. Adesso, grazie alle nuove tecnologie, gli sciatori possono assicurare le loro giornate sulla neve anche attraverso l’App di 24hAssistance per iPhone e su Facebook www.facebook.com/24hAssistance. Assicurarsi non è mai stato più facile!

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24hAssistance seleziona le migliori assicurazioni per creare polizze innovative: semplici, trasparenti, utili, complete, al giusto prezzo.
Le polizze di 24hAssistance possono essere acquistate online, nei punti vendita in tutta Italia ma anche su Facebook e tramite App: assicurazione auto, barca, moto, motorino e scooter, sanitaria, cane, sci e snowboard, tutti gli sport, viaggio. Per questo sono chiamate “assicurazioni 2.0”.
24hAssistance è meglio di un’assicurazione tradizionale perché é dalla parte del cliente soprattutto nel momento del bisogno grazie anche ad un servizio di gestione sinistri operativo 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Ulteriori informazioni su www.24hassistance.com

Per informazioni
Giulia Pascazio
Ufficio stampa 24hAssistance
[email protected]
Tel: +39 02 20564.207
Cell: +39 347 2912392
www.24hAssistance.com

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Campania: scendono gli infortuni, aumentano i decessi

Il tema degli infortuni sul lavoro è da sempre una nota dolente per l’Italia. Inutile nascondere che se il nostro Paese è all’avanguardia in alcuni settori ma registra dei deficit incredibili in altri ed uno di questi è senza dubbio il settore della sicurezza sul lavoro.
In alcune aziende italiane manca completamente il rispetto della normativa nazionale in materia, come dimostrano i fatti di cronaca che leggiamo quotidianamente sui giornali e che vediamo alla tv. Ad esempio a settembre 2010 Striscia la Notizia, il noto programma di informazione che va in onda tutte le sere su Canale5 aveva riportato agli occhi dell’opinione pubblica un caso di totale mancanza di sicurezza sul luogo di lavoro che si è svolto sotto gli occhi delle telecamere di Striscia ed ha fatto particolarmente scalpore dato che gli operai “irregolari” in azione stavano proprio ristrutturando il Municipio di Agropoli, comune in provincia di Salerno. Dalle registrazioni si vedono chiaramente operai che lavorano senza casco di protezione, alcuni che sporgono pericolosamente dalle impalcature senza nessuna imbragatura di protezione a sostenerli ed altri che trasportano pesanti lastre di cemento, in equilibrio sulle strette passerelle delle impalcature. Questa la situazione di molti cantieri italiani nei quali quotidianamente le norme per prevenire infortunistica sul lavoro non vengono rispettate o peggio ancora non sono conosciute.
Nonostante questo rimanga un problema importante in Italia l’Istat afferma che la media nazionale degli incidenti sul lavoro è diminuita del 1.9% ed in regioni “critiche” come la Campania, si è registrato un -6.5 % cioè dai 26.296 casi del 2009 si è passati ai 24.591 infortuni del 2010 anche se a questo dato positivo passa quasi in secondo piano dato che sono invece aumentati gli incidenti mortali: dai 67 del 2009 ai 72 del 2010 con un aumento dell’11% degli incidenti mortali di stranieri.
Ciò che preoccupa di più però è l’aumento delle malattie professionali: nel 2010 sono state segnalate all’Inail 1.429 nuove pratiche, il 31,34% in più rispetto al 2009, a fronte di una media nazionale del 21,9 %.
Indagando tra le richieste risarcimenti danni denunciate all’Inail, impossibile non notare l’incremento (sempre per la regione Campania) di casi di silicosi e asbestosi, aumentate del 79,17%, così come il dato riguardante le denunce di malattie professionali connesse al settore agricolo, in crescita del 255,74%.
Il sovrintendente medico regionale dell’Inail, Pietro Gaetano Iacoviello ha commentato i dati sostenendo che l’aumento delle malattie professionali registrato è dovuto ad un innalzamento dello standard di tutela dei lavoratori. La domanda risarcimento danni
più richiesta, oltre alle due patologie già citate, è quella per danni muscolari, scheletrici o respiratori.
Parlando di un problema così delicato, nel quale i dati raccolti vanno esaminati alla luce anche di altre variabili esterne che possono influenzarne l’aumento o la diminuzione, va detto anche che i trend positivi registrati a livello nazionale non possono non essere stati influenzati dalla crisi: è evidente infatti che in un periodo nel quale il numero di occupati è calato, anche la percentuale di infortuni sul lavoro non può che esserne stata influenzata.

Serena Rigato
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Rapporto INAIL 2010: infortuni in calo

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  • 25 Agosto 2011

Il 5 luglio 2011 l’INAIL ha presentato alla Camera il Rapporto Annuale 2010, un rapporto con l’analisi dell’andamento infortunistico dell’anno 2010.

Il rapporto evidenzia che, per la prima volta dal dopoguerra, la soglia dei morti sul lavoro è scesa sotto i mille casi (980), in calo del 6,9 % rispetto all’anno 2009.

Dopo il calo record di infortuni del 2009 (10%) dovuto principalmente agli effetti della crisi economica e del calo occupazionale, anche nel 2010 gli infortuni denunciati all’INAIL (775 mila) registrano una flessione, dell’1,9% rispetto al 2009.

E’ da osservare che i dati dell’INAIL non tengono ovviamente conto dei cosiddetti lavoratori in nero, che l’ISTAT ha stimato per il 2009 in quasi 3 milioni.

Il calo degli infortuni si è concentrato nel comparto dell’agricoltura, che ha registrato una diminuzione del 4,8% degli incidenti e del 10% dei casi mortali e dell’industria (rispettivamente -4,7% e -10%). Il comparto dei servizi, invece, ha fatto registrare una sostanziale stabilità degli infortuni (+0,4%) e un calo del 3% degli incidenti mortali.

Particolarmente rilevante è il dato relativo al settore delle costruzioni, che fa registrare una diminuzione di circa 10mila infortuni (-12,4%). Una sensibile riduzione si registra anche nei settori dell’industria pesante come la metalmeccanica (-3,5%).

Nel 2010 gli incidenti in itinere sono diminuiti di 5mila unità, con un calo del 4,7%, mentre gli incidenti mortali in itinere sono scesi del 10,9%.

Tra i lavoratori stranieri sono aumentati gli infortuni dello 0,8%, mentre i casi di morte sono calati del 4%. Il 40% degli infortuni agli stranieri e il 50% dei casi mortali sono registrati tra i lavoratori della Romania, Marocco e Albania.

Il maggior numero di denunce per infortunio sono registrate in Lombardia (133mila casi), Emilia Romagna (106mila) e Veneto (87mila casi).

Il Molise è la regione più “virtuosa” che registra un calo dell’8,9% degli infortuni, mentre in Lombardia si è registrato il calo più rilevante dei casi mortali (riduzione del 30%), seguita dal Lazio (-8,7%).

Le denunce di malattie professionali anche nel 2010 sono aumentate, con un incremento del 22% rispetto al 2009.
In particolare sono aumentati i casi di malattie dell’apparato muscolo-scheletrico, passate da diecimila casi del 2006 a 26mila del 2010, e legate principalmente a sovraccarico biomeccanico o a movimenti ripetuti.

L’aumento del numero di denunce di malattie professionali degli ultimi anni è legato sia ad una serie di iniziative promosse dall’INAIL, al fine di sensibilizzare i lavoratori e i datori di lavoro al ricorso alla tutela assicurativa, sia all’inserimento di diverse malattie professionali nelle nuove tabelle.

Il Ministro Maurizio Sacconi, commentando il bilancio emerso dai dati forniti dall’INAIL, ha esaltato l’importanza della cultura della sicurezza, che nel nostro Paese è in crescita, e ha sottolineato la necessità di porsi obiettivi ancora più ambiziosi per il futuro.

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