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Il Lido Nettuno di Capri: una vacanza unica da trascorrere tra illustri personaggi tra cui Belen, Gigi D’Alessio, Massimo Giletti

Chi sbarca sulla magica Isola di Capri può trovare nel Lido Nettuno, situato a Capri, la location ideale in cui fermarsi per trascorrere una vacanza unica e indimenticabile, circondato da un panorama mozzafiato e proprio sopra alla magnifica Grotta Azzurra. Nel contesto di queste visioni paradisiache è possibile incontrare il corposo gruppo di ospiti vip abituali frequentatori, che amano ricavarsi momenti di relax e riposo in questo luogo d’incanto: Marisa Laurito, Massimo Giletti, Gigi D’Alesso, Pamela Prati, Belen Rodriguez, Valeria Marini, Eleonora Daniele, Gianfranco Vissani, Federico Moccia e altri tanti nomi importanti del panorama nazionale e internazionale. 

Tra gli appuntamenti imperdibili da calendario riservati ai frequentatori della meravigliosa struttura vacanziera, sono previsti incontri in stile artistico-culturale con personalità rinomate del calibro di Vittorio Sgarbi, che terrà una conferenza a dibattito sull’arte in data 3 Agosto e Katia Ricciarelli, che regalerà un concerto dal vivo inedito con brani e canzoni celebri appartenenti alla miglior tradizione musicale in data 16 Agosto.

 

L’organizzazione che gestisce la struttura di prestigio è guidata dall’intraprendente e carismatica manager imprenditrice Laura Trezza, che nel descrivere il ricco pacchetto di servizi offerti alla clientela spiega “La nostra attenzione è stata rivolta soprattutto all’offerta di servizi per aumentare il confort mantenendo i prezzi contenuti. Abbiamo messo a disposizione della clientela teli di spugna nuovi di dimensione notevole, massaggi, manicure, pedicure, make-up, personal trainer, acquagym su richiesta. La piscina dei bambini è dotata di piccoli giochi acquatici ed un bagnino, oltre ad un dipendente sorveglieranno i piccoli ospiti. La struttura prevede un lunch-buffet particolarmente ricco, che tiene conto anche di quanti siano celiaci, diabetici, vegetariani o che vogliano consumare un pasto dietetico. Tutti i giorni dalle 20.30 alle 24.00 sarà possibile bere un aperitivo, godendo di un piano bar. I fine settimana il ristorante offrirà menù studiati per far conoscere alla clientela sapori mediterranei variegati, studiati da chef e da accademici della cucina italiana, specializzati nell’alimentazione sana e naturale. E’ sempre a disposizione un servizio navetta per gli spostamenti da e verso il Lido”.

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Eleonora Daniele: Stamina o no, facciamo qualcosa subito: se non si ascolta la disabilità la si crea

Un grande sociologo di nome Tom Shakespeare in “The Social Model of Disability”, parla del “modello sociale della disabilità” (espressione coniata da Mike Oliver), definendola come “creazione sociale causata dalla relazione tra un invalido e la società che lo rende disabile. I problemi che i disabili affrontano sono il risultato dell’oppressione sociale e dell’esclusione, non dei deficit individuali, non è il disabile che deve vergognarsi, ma è la società che deve farlo se opprime ed esclude”.

Cito questo famoso sociologo, anch’egli disabile, per riferirmi al caso di Sofia, bambina malata di Sma 1 (atrofia muscolare spinale), caso divenuto popolare grazie al programma televisivo “Le Iene”. In questi giorni i genitori di Sofia hanno postato su Facebook dei video in cui si dimostrano grandi miglioramenti della piccola grazie alle cure compassionevoli del metodo Vannoni (dopo la terza iniezione Sofia riprende a deglutire e a mangiare).

Le critiche che sono state rivolte al capo di Stamina Foundation (l’ultima sulla prestigiosa rivista scientifica “Nature”) sono varie e non esattamente comprensibili per chi di medicina o di staminali non ne capisce.

Di certo pochi hanno le competenze necessarie per giudicare se quella di Vannoni sia una via praticabile o meno, ma la percezione che si ha è quella della “mancanza di ascolto”. Ci sono genitori (e non solo quelli di Sofia) che chiedono aiuto, che testimoniano come nel corso del tempo questo genere di cura porti evidenti benefici ai propri figli malati, che non vogliono rassegnarsi a non combattere, e con coscienza e dignità si espongono per non gettare la spugna davanti alla mancanza di speranza e alla possibilità di una cura che sta dando dei frutti immediati.

La malattia della piccola Sofia non aspetta le decisioni della burocrazia. Ci vorrebbero delle soluzioni, non delle critiche, delle proposte non degli attacchi.

Abbiamo sentito delle risposte fino ad adesso?

Vannoni continua a difendersi sui giornali, tutti prendono tempo, i poveri genitori non riescono ad avere confronti seri se non in televisione, dove raccontano la propria disperazione e chiedono di essere “ascoltati”. Se non si ascolta la disabilità, la si crea. Se la società non abbassa le barriere, produce quella stessa disabilità che dovrebbe invece assistere e accudire, come si fa con un bambino che piange e che ha bisogno di amore. Vannoni o no, facciamo qualcosa e subito.

Fonte: http://www.eleonoradanieleblog.it/news/stamina-o-no-facciamo-qualcosa-subito-se-non-si-ascolta-la-disabilita-la-si-crea/

per maggiori informazioni o se volete lasciare una risposta andate su www.eleonoradanieleblog.it

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