Archives

Comunicati

Piattaforme di lavoro: formare gli operatori e migliorare la prevenzione

Comunicato Stampa

Piattaforme di lavoro: formare gli operatori e migliorare la prevenzione

 

Un corso a Brescia il 13 e 14 ottobre 2022 per accrescere le competenze e migliorare la formazione e prevenzione degli infortuni che avvengono nell’uso delle piattaforme di lavoro elevabili.

 

Nei lavori in quota connessi a vari ambiti lavorativi è sempre più diffuso l’uso della piattaforma di lavoro mobile elevabile (PLE), un utilizzo che, specialmente in assenza di un’adeguata formazione e prevenzione dei rischi, espone gli operatori a infortuni che possono anche essere gravi e mortali.

 

Proprio in relazione ai rischi elevati di queste macchine “destinate a spostare persone alle posizioni di lavoro in cui svolgono mansioni dalla piattaforma di lavoro”, l’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 prevede che per i lavoratori che utilizzano piattaforme di lavoro mobili elevabili sia necessaria una specifica abilitazione.

 

Sono disponibili corsi in presenza per aiutare consulenti e formatori a conoscere i rischi delle piattaforme di lavoro e a organizzare un’adeguata formazione dei lavoratori secondo quanto richiesto dalla normativa?

 

Il corso per migliorare formazione e prevenzione con le piattaforme

Per aiutare consulenti e formatori e migliorare la prevenzione degli infortuni, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza a Brescia il 13 e 14 ottobre 2022 un corso di 16 ore in presenza dal titolo “Piattaforme di lavoro elevabili per formatori”.

 

Il corso si propone di porre le basi per:

  • conoscere gli aspetti principali inerenti la normativa riguardante le attrezzature di lavoro;
  • conoscere le attrezzature e i DPI idonei;
  • saper organizzare corsi di formazione sulle attrezzature di lavoro ai sensi dell’Accordo stato regioni 22 febbraio 2012;
  • saper distinguere ed individuare i contenuti di un modulo giuridico-normativo, tecnico e pratico.

 

Segnaliamo che la partecipazione al corso, rivolto a formatori e consulenti che intendono accrescere le proprie conoscenze su questi temi, non abilita il partecipante all’utilizzo dell’attrezzatura, non è da intendersi quale abilitazione del docente/formatore secondo i requisiti previsti dall’accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2012 e non consente di rilasciare attestati ai lavoratori che frequentano corsi di formazione riguardanti l’abilitazione all’uso delle attrezzature di lavoro.

 

Piattaforme di lavoro: i principali rischi da conoscere

Sono molti i rischi di cui tener conto nell’utilizzo della piattaforma di lavoro mobile elevabile.

 

Ne ricordiamo molto brevemente alcuni:

  • rovesciamento e ribaltamento;
  • investimento e schiacciamento di persone;
  • elettrocuzione per contatto con linee elettriche aeree;
  • caduta del carico e di materiale dall’alto e proiezione di materiale;
  • caduta dall’alto dell’operatore;
  • uso improprio del mezzo;
  • urti, colpi, impatti, compressioni, cesoiamento e schiacciamento;
  • interferenze con altre macchine e attrezzature in cantiere;
  • rischi indotti da malfunzionamenti;
  • ribaltamento durante le operazioni di salita e discesa del mezzo dal veicolo di trasporto.

 

Le informazioni sul corso per le piattaforme di lavoro elevabili

Il corso di 16 ore è intitolato “Piattaforme di lavoro elevabili per formatori” si terrà, dunque, a Brescia dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 il 13 e 14 ottobre 2022.

 

Il percorso si sviluppa su più moduli:

  • Modulo giuridico: nozioni di base sulla normativa (Titolo III del D. Lgs n. 81/2008, Accordo Stato Regioni 22/02/2012)
  • Modulo tecnico: le piattaforme di lavoro elevabili (Caratteristiche delle piattaforme, componenti strutturali e corretto utilizzo)
  • Modulo pratico presso il campo prove

 

I partecipanti fruiranno anche di 2 moduli in e-Learning propedeutici al corso in presenza. Queste nozioni saranno utili a fornire al partecipante le basi teoriche riguardanti le tematiche che verranno trattate in aula.

 

Riportiamo alcuni degli argomenti e attività svolte durante il modulo pratico (14 ottobre 2022):

  • Approfondimento struttura e componenti delle piattaforme di lavoro elevabili
  • Approfondimento parte pratica
  • Parte pratica: il partecipante proverà l’attrezzatura in questione
  • Rilascio Kit formativo e sua spiegazione
  • Esame finale
  • Debriefing del corso
  • Test di verifica dell’apprendimento

 

Il docente del corso è Giovanni Buffoli, formatore esperto in lavori in quota e Direttore del Centro di Formazione AiFOS Sicurlive.

 

Ricordiamo che i corsi sono validi come 16 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, coordinatori alla sicurezza, formatori qualificati seconda area tematica, HSE (area tecnica in materia di sicurezza sul lavoro), Consulenti AiFOS (ambito sicurezza sul lavoro). Il corso è valido anche ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (L. 4/2013).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link:

https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/piattaforme_di_lavoro_elevabili_per_formatori

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

14 luglio 2022

 

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

No Comments
Ambiente

Edilizia: la progettazione che fa bene all’ambiente

Nel 2019 il settore edilizio è stato la causa del 39% di emissioni di CO2. Quale impatto può avere una svolta sostenibile del settore sull’ambiente? Quali sono i fattori e gli elementi da non sottovalutare?

 

Energia rinnovabile: la sfida delle fonti pulite

Una delle prime soluzioni adottate dalla progettazione edilizia per combattere inquinamento, smog e produzione di CO2 è la costruzione di sistemi in grado di ridurre sensibilmente l’impatto sull’ambiente.
Tra le risposte che il settore ha saputo offrire, la costruzione di pannelli solari in grado di produrre energia da fonti rinnovali, come il sole, e pulite. Questo ha permesso di integrare all’estetica dell’edificio soluzioni green in grado di abbattere la produzione di sostanze inquinanti.

Un’altra importante innovazione è la fotocatalisi,  la possibilità di costruire edifici la cui superficie decompone i materiali inquinanti.

 

Materiali: dall’ambiente e per l’ambiente

È proprio il caso di dirlo. Molto spesso la soluzione più efficace è quella più vicina a noi. Per ridurre l’impatto edilizio sull’ambiente negli ultimi anni il settore ha cercato di introdurre sempre di più nei progetti materiali di origine naturale, come il legno. Non solo. La riduzione dell’impatto ambientale non si calcola solamente in termini di” tipologia di materiale”, ma anche secondo la provenienza del materiale, l’energia utilizzata per estrarlo, lavorarlo e trasportarlo.

 

Superfici green: l’aiuto fondamentale dalle piante

Il Bosco Verticale di Milano ne è la conferma: non c’è aiuto più grande nella lotta all’inquinamento ambientale delle piante. La progettazione di un edificio oggi giorno non può prescindere da una progettazione “verde” che consideri piante, alberi e fiori da integrare all’intero progetto. Lo strato di vegetazione ha infatti impatti positivi sull’ecosistema attorno all’edificio, ma anche notevoli vantaggi sull’edificio stesso: umidità, qualità dell’aria e caldo vengono infatti regolati dall’azione delle piante

 

MBSolutions è uno studio di progettazione a Fidenza da sempre attento a ridurre l’impatto dell’edilizia sull’ambiente. In fase di progettazione i temi della sostenibilità ambientale ed energetica e la ricerca di materiali eco sostenibili sono la chiave per dare vita a progetti davvero vincenti.

No Comments
Attualità e News Comunicati Salute e Benessere Società

Sicurezza e coronavirus: la parola ai coordinatori di cantiere

Comunicato Stampa

Sicurezza e coronavirus: la parola ai coordinatori di cantiere

Una ricerca tra gli attori della sicurezza per comprendere come il mondo del lavoro sta affrontando l’emergenza COVID-19. Uno specifico questionario è rivolto alle indicazioni e problematiche dei coordinatori di cantiere.

 

Nei cantieri edili, un settore lavorativo che, al di là dell’attuale emergenza COVID-19, è normalmente connotato da un’incidenza elevata di infortuni, una delle figure più rilevanti per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori è il coordinatore per la sicurezza.

È evidente che nell’emergenza correlata alla diffusione del virus SARS-CoV-2 il ruolo del coordinatore diventa ancora più significativo in relazione alla prevenzione e contenimento del rischio biologico correlato al nuovo coronavirus. Prevenzione e contenimento che sono organizzate anche da diversi protocolli condivisi, elaborati in questi mesi, di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID–19 nei cantieri.

Tuttavia in questa fase di riapertura di diverse imprese e cantieri sono state più volte segnalate difficoltà e criticità tra addetti ai lavori e, in particolare, tra i professionisti che svolgono le funzioni di coordinatore della sicurezza per l’esecuzione (CSE). E non sono mancate anche le critiche e le proposte di modifiche dei protocolli in materia di cantieri.

 

Qual è la situazione attuale dei coordinatori alla sicurezza nei cantieri? Come si sono organizzate le imprese? Come hanno implementato i protocolli anticontagio? Qual è l’atteggiamento dei committenti e la collaborazione con le altre figure rilevanti in materia di sicurezza?

 

La ricerca su lavoro, sicurezza e formazione nell’emergenza COVID-19

A dare la possibilità anche ai Coordinatori alla sicurezza di esprimersi su come il mondo del lavoro sta affrontando l’emergenza è la nuova ricerca dell’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) che – su impulso del suo Comitato Scientifico presieduto dall’Ing. Marco Masi – si sviluppa attraverso due diversi questionari.

Dei due questionari, che comprendono domande e raccolte di dati, in forma anonima, su vari temi in materia di sicurezza, un questionario è rivolto a RSPP, consulenti, formatori e HSE manager. Mentre un secondo questionario è rivolto espressamente ai coordinatori di cantiere.

 

Il link per accedere ai due questionari:

https://aifos.org/home/news/int/nostre_attivita/rapporto_aifos_2020

 

Il contenuto del questionario rivolto ai coordinatori

Ricordiamo che, al di là dell’emergenza COVID-19, il D.Lgs. 81/2008 assegna ai coordinatori alla sicurezza ruoli importanti:

  • coordinatore della sicurezza in fase di progettazione: redazione del piano di sicurezza e coordinamento; redazione del fascicolo tecnico; coordinamento nelle fasi di progettazione per assicurarsi che vengano applicate le misure generali di salvaguardia della sicurezza nei cantieri;
  • coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione: verifica, coordinamento e controllo di tutte le imprese e i lavoratori autonomi che partecipano all’esecuzione dell’opera.

 

Riguardo alla ricerca in materia di sicurezza ed emergenza COVID-19, queste sono le principali sezioni del questionario rivolte ai coordinatori:

  • valutazione dei rischi, applicazione protocollo anticontagio, DPI e collaborazione soggetti sicurezza
  • informazioni ai lavoratori
  • attività del coordinatore
  • formazione salute e sicurezza
  • impressioni generali e commenti.

 

In relazione all’attività del coordinatore il questionario si sofferma, ad esempio, sulla redazione dei costi della sicurezza, sull’attività di sanificazione e sull’atteggiamento riscontrato nei committenti, nei responsabili dei lavori, nelle imprese e tra i lavoratori.

 

I questionari e il Rapporto AiFOS 2020

Il futuro Rapporto AiFOS 2020 sarà dunque dedicato al lavoro, sicurezza e formazione ai tempi del coronavirus e raccoglierà i risultati della ricerca che saranno poi adeguatamente presentati, commentati e analizzati in specifici incontri.

Segnaliamo che tutti i dati raccolti nei questionari verranno elaborati e analizzati esclusivamente in forma anonima e aggregata – nel pieno rispetto della normativa sulla privacy – e non saranno riconducibili a singoli operatori o singole aziende.

Per comprendere come nei cantieri si sta affrontando la situazione emergenziale e con l’obiettivo di apprendere dalle criticità per migliorare la gestione delle emergenze, invitiamo dunque tutti i coordinatori dei cantieri a supportare la ricerca compilando i questionari e diffondendo il link anche ad altri colleghi per ampliare il campione rappresentativo.

 

Chi volesse avere informazioni su come visionare, ricevere, utilizzare i questionari può fare riferimento a AiFOS via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it – [email protected].

 

 

25 giugno 2020

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

No Comments
Comunicati News Scienza e Tecnologia

5 idee originali per ristrutturare il tuo bagno

Un bagno nuovo è sicuramente uno di quegli elementi che aggiunge un valore importante alla tua casa.

Un bagno vecchio non porta soltanto problemi di estetica ma anche pratici, in quanto tubature e rubinetti vecchi possono rovinarsi a causa del calcare e provocare malfunzionamenti che renderebbero la vita quotidiana meno comoda.

É quindi molto importante, nel caso il tuo bagno avesse bisogno di un rifacimento importante perchè troppo vecchio, scegliere in maniera corretta il tipo di intervento e lo stile di arredo che andranno a rinnovarlo.

Di seguito troverai alcuni consigli per rinnovare il tuo bagno in modo intelligente.

Ristrutturazione bagno roma può darti un aiuto per ristrutturare il tuo bagno.

 

Rifacimento bagno: materiali e pavimenti

Per rifare il proprio bagno è importante scegliere il rivestimento in quanto bisogna fare una scelta che tenga conto sia dell’estetica e del gusto personale sia di fattori pratici.

Un buon modo per fare questo è decidere prima di tutto quanto si vuole spendere, dal momento che ci sono diverse tipologie di materiali.

Alcuni sono molto economici e moderni, come il pvc che trovi nei grandi negozi di bricolage, altri invece sono più costosi ma hanno durata maggiore, come il gres porcellanato o le diverse ceramiche.

 

Ristrutturazione bagno piccolo

Se hai un bagno piccolo da ristrutturare è importante ottimizzare lo spazio disponendo i mobili e i sanitari sfruttando al massimo l’altezza della stanza e appoggiare ogni elemento d’arredo alla parete. 

Ad esempio, se avete un bagno stretto e lungo, sarà intelligente avere un box doccia e non una vasca.

 

Ristrutturazione bagno: l’importanza dello stile

Nel mondo dell’edilizia l’estetica fa la sua parte: è quindi importante fare una buona scelta riflettendo sullo stile che il tuo bagno deve avere, uno stile coerente con l’arredamento (se hai una casa in stile classico un rivestimento moderno non ci sta proprio bene.

La scelta dei colori è fondamentale in un caso del genere: un bagno chiaro e colorato comunicherà uno stile diverso rispetto a quello di un bagno dai materiali pregiati e scuro.

 

Affidarsi a un designer per la ristrutturazione del bagno

Per dare un aspetto gradevole al vostro bagno la strada più semplice è affidarsi ad un designer che possa studiare lo spazio e progettare un arredo che possa valorizzare al massimo la stanza, facendo caso a tutti gli aspetti di cui si è discusso sopra.

 

Ristrutturazione bagno: scegliere un artigiano

Un professionista dell’artigianato può dare un tocco in più al vostro stile aggiungendo quella manualità che inevitabilmente manca a prodotti fatti serialmente con macchinari che sono molto precisi ma hanno un valore estetico molto più basso.

Insomma, per rifare un bagno ci vuole molta attenzione, soprattutto nell’affidarsi alle persone giuste.

 

No Comments
Scienza e Tecnologia

Sostenibilita’: Habitech guida la nuova era dell’edilizia

  • By
  • 23 Ottobre 2019

Il real estate diventa sempre più sostenibile. A guidare il comparto verso una maggiore sostenibilità è Habitech, il Distretto Tecnologico Trentino per l’Energia e l’Ambiente nato nel 2006 con l’obiettivo di portare innovazione nel campo dell’edilizia, dell’energia e della mobilità. Affidandosi ad Ada Rosa Balzan tra i massimi esperti di sostenibilità in Italia, Habitech è la prima realtà italiana del settore ad avviare il percorso di valutazione e certificazione della sostenibilità aziendale attraverso SI RatingSustainability Impact Rating.

 

SI Rating è uno strumento di analisi che valuta gli impatti Ambientali, Sociali e di Governance (ESG) prendendo in considerazione tutti gli strumenti di sostenibilità internazionalmente riconosciuti e determinandone l’influenza sulle strategie industriali tramite una valutazione basata su 5 criteri: trasparenza, livello di gestione, attendibilità, miglioramento e completezza. A seguito di tale valutazione, Habitech riceve un responso rispetto a quanto e come sta performando in relazione a 26 tematiche ESG analizzate. I dati ottenuti vengono elaborati da un algoritmo capace di sviluppare 80 miliardi di milioni di variabili possibili, generando così la valutazione finale. Il processo di analisi, che per Habitech si concluderà entro il mese di ottobre 2019, porterà all’elaborazione di un report che indicherà al Consorzio quali azioni intraprendere per migliorare il proprio impegno nella sostenibilità, evidenziando a quali obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU (SDGs) si sta contribuendo in maniera positiva.

Già oggi, Habitech è attivo nel campo della sostenibilità in diversi modi: in quanto fondatore e promotore del Green Building Council Italia, ha introdotto in Italia la certificazione LEED – uno strumento di misura della sostenibilità in edilizia tra i più diffusi a livello internazionale -, divenendo in pochi anni leader nella consulenza per l’edilizia sostenibile. Supporta inoltre i propri clienti nel raggiungimento degli standard BREEAM e WELL che permettono di misurare il grado di sostenibilità e salubrità dell’edificio e del processo di progettazione, realizzazione e gestione rispetto a standard internazionali. Inoltre, a livello corporate, ha ottenuto la certificazione Family Audit rilasciata dalla Provincia Autonoma di Trento in materia di conciliazione e work life balance dei dipendenti.

«La sostenibilità fa parte della nostra mission da sempre, ma ora, per la prima volta, abbiamo a disposizione uno strumento basato su criteri scientifici e riconosciuto da enti internazionali che ci consente di misurare ciò che già stiamo facendo come azienda in termini di riduzione degli impatti e di implementare nuove procedure e sistemi che, in maniera snella ma efficace, renderanno più sostenibile la nostra attività. – dichiara Francesco Gasperi, Direttore Tecnico di Habitech. – Siamo orgogliosi di poter avviare questo percorso che vorremmo estendere anche ai 127 soci che compongono il nostro Consorzio per dare un chiaro segnale all’intero comparto edile e al mondo del real estate. Quest’ultimo è un settore che sta mostrando sempre più attenzione rispetto a questi temi, ma che ha bisogno di stimoli e di benchmark positivi per far sì che le buone pratiche non restino isolate».

 

«Le sfide che attendono il settore immobiliare in materia di sostenibilità sono tantissime. Lo stesso obiettivo SDG n. 11 dell’ONU, “Città e comunità sostenibili”, impone agli operatori del comparto un ripensamento circa il proprio modus operandi. Per questo, siamo felici di poter accompagnare Habitech nella valutazione dei propri impatti ambientali, sociali e di governance e nel miglioramento delle proprie performance di sostenibilità, certi che un chiaro impegno in questo campo potrà portare benefici strategici a tutto il comparto in termini di maggiore competitività e di migliore capacità di rispondere a una domanda immobiliare sempre più attenta alle tematiche non solo ambientali ma di sostenibilità integrata» – dichiara Ada Rosa Balzan, fondatrice di SI Rating e CEO di ARB Consulting.

 

A percorso ultimato, Habitech potrà comunicare i risultati ottenuti attraverso un marchio e un certificato che potrà essere condiviso con i propri stakeholder. Per saperne di più: www.sirating.com

No Comments
Comunicati Etica e Società Eventi Salute e Benessere Volontariato e società

Tutelare la sicurezza dei tecnici nei sopralluoghi post sisma

Comunicato Stampa

Tutelare la sicurezza dei tecnici nei sopralluoghi post sisma

Un corso a Brescia l’8 maggio 2019 per conoscere le misure di autotutela per i tecnici impegnati nei sopralluoghi degli edifici e nei rilievi di agibilità necessari dopo gli eventi sismici.

 

Sappiamo che il territorio italiano è caratterizzato, con l’esclusione di poche aree, da un’elevata sismicità che provoca ogni anno decine di terremoti che, nella maggior parte dei casi, non provocano danni o vittime.

Ci sono, tuttavia, anche crisi sismiche più intense, come quella del 2016, che arrivano a colpire duramente superfici molto ampie e centinaia di piccoli comuni.

E nella fase post sisma in questi comuni, a volte sede di ingenti patrimoni storico-culturali, i cantieri di ricostruzione sono spesso caratterizzati da un rischio infortunistico molto alto.

Per poter operare in sicurezza è, dunque, necessario che tecnici qualificati operino adeguati sopralluoghi negli edifici e precisi rilievi di agibilità sismica.

 

Quali sono le misure di prevenzione e protezione adatte per tutelare la sicurezza di questi tecnici? Quali sono le misure di autotutela più adeguate?

 

Il corso sull’autotutela dei tecnici nei sopralluoghi

Proprio per rispondere a queste domande e fornire utili informazioni per tutelare la salute e l’incolumità dei tecnici, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per l’8 maggio 2019 a Brescia un corso di 8 ore dal titolo “Autotutela dei tecnici nei sopralluoghi post sisma. Misure da attuare”.

Partendo dalla costatazione dell’esposizione dei tecnici ai rischi connessi allo stato degli edifici visitati, durante i sopralluoghi e i rilievi di agibilità, il corso ha l’obiettivo di approfondire il tema dell’autotutela, con riferimento anche all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI).

Durante l’incontro, della durata di 8 ore in presenza, saranno segnalate le misure di autotutela da adottare al fine di tutelare la sicurezza e la salute dei tecnici.

 

L’importanza dell’autotutela

Ricordiamo che il Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008) sottolinea, nell’articolo 20, il principio di autotutela dei lavoratori: “ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro”. E il nuovo approccio alla sicurezza richiede la partecipazione di tutti i lavoratori che operano in un ambiente lavorativo, anche gli eventuali lavoratori autonomi.

Senza dimenticare poi che per “lavoratori” devono intendersi tutte le persone che “indipendentemente dalla tipologia contrattuale” svolgano un’attività lavorativa “nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione”.

E gli interventi sugli edifici danneggiati, come ricordato anche nei decreti emanati per gli interventi urgenti nelle fasi post sisma, devono essere comunque realizzati nel rispetto delle norme di sicurezza del D.Lgs. 81/2008.

 

Il programma del corso sull’autotutela dei tecnici

Il corso di 8 ore “Autotutela dei tecnici nei sopralluoghi post sisma. Misure da attuare” si terrà, dunque, a Brescia l’8 maggio 2019 – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 – presso AiFOS Protezione Civile in via Branze 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Ricordiamo che durante il corso saranno affrontati i seguenti argomenti:

  • Le attività di sopralluogo (ordinario, anomalo, in emergenza)
  • Il sistema di protezione civile (cenni)
  • I dispositivi di protezione individuale:
    • cosa sono, a cosa servono e come si usano
    • limiti invalicabili nel loro utilizzo
  • Cosa ci possiamo aspettare:
    • I sopralluoghi in edifici abbandonati e similari
    • Gli scenari tipici post sisma
    • Gli edifici abitati ed i rapporti con gli abitanti
  • Le misure di autotutela
  • Lavoro d’aula con esempi pratici di situazioni reali e comportamenti da tenere

 

Il docente del corso sarà il geometra Stefano Farina, Formatore Qualificato AiFOS, consulente in materia di salute e sicurezza sul lavoro e nei cantieri, coordinatore per la sicurezza nei cantieri ed RSPP.

 

Il corso è valido come aggiornamento relativo a 6 ore per RSPP e ASPP di tutti i macrosettori ATECO, 6 ore per Formatori qualificati seconda area tematica e 6 ore per Coordinatori alla sicurezza

 

Per avere informazioni e iscriversi al corso è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/rischi-specifici/rischi-specifici/autotutela_dei_tecnici_nei_sopralluoghi_post_sisma

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

11 aprile 2019

 

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

No Comments
Comunicati Etica e Società Eventi

Cantiere Donna: quando le donne lavorano nei cantieri edili

Comunicato Stampa

Cantiere Donna: quando le donne lavorano nei cantieri edili

In occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, un convegno a Brescia affronta le difficoltà ed evidenzia il valore e l’opportunità della presenza delle donne in cantiere.

Se un vecchio decreto del 1956 (DPR n. 164 del 7 gennaio 1956) vietava ancora la presenza di lavoratrici sui ponti sospesi, nel tempo sono profondamente cambiati sia la normativa, che la società e il mondo del lavoro: oggi il lavoro femminile in cantiere è una realtà sempre più diffusa.

Se un cantiere è sinonimo di duro lavoro e occorrono capacità tecniche, di adattamento, di conoscenza profonda delle dinamiche di cantiere, capacità umane e relazionali che portano a creare un team coeso, queste capacità possono essere infatti presenti sia nelle lavoratrici che nei lavoratori, senza alcuna differenza di genere.

 

Tuttavia qualche problema ancora oggi persiste. Le lavoratrici nei cantieri si trovano a volte a doversi confrontare e scontrare con preclusioni culturali o con pregiudizi e atteggiamenti maschilisti. E le difficoltà possono aumentare se il ruolo ricoperto dalla donna è di coordinamento del lavoro in cantiere.

 

Il convegno a Brescia sulle donne in cantiere

Per affrontare queste tematiche, far conoscere le difficoltà e le opportunità del lavoro femminile nei cantieri, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) e il Comitato Donne AiFOS SOFiA organizzano a Brescia in occasione della prossima “giornata internazionale della donna”, l’8 marzo 2019, un convegno di studio e approfondimento dal titolo “Cantiere Donna”.

 

Il convegno, nato da un’iniziativa del Giornale dei Coordinatori (pubblicazione riservata ai soci AiFOS iscritti ai registri professionali), vuole innanzitutto evidenziare il valore della presenza delle donne in cantiere, la loro capacità di mantenere i ritmi produttivi, di risolvere gli inevitabili imprevisti derivanti dai problemi di progettazione, di confrontarsi idoneamente con utenti, aziende e direzione, di adottare comportamenti sicuri.

 

Nell’incontro si affrontano poi alcuni aspetti particolari come il ruolo del coordinatore di cantiere, la presenza femminile in cantiere in Italia e all’estero, le problematiche correlate alla sicurezza sul lavoro e alcune specifiche esperienze associative in materia di noleggio di macchine per i cantieri.

 

Il Comitato Donne AiFOS SOFiA

SOFiA, dea della saggezza, è il nome del Comitato Donne AiFOS che ha l’obiettivo di sviluppare e promuovere i temi della tutela della salute e sicurezza, della prevenzione, protezione e miglioramento nel tempo, seguendo principalmente, ma non in modo esclusivo, 3 focus:

  • la saggezza nel gestire il precario equilibrio stress e benessere, che si traduce nell’attenzione a preservare il delicato equilibrio della donna poliedrica protagonista nella famiglia, nel mondo del lavoro e nella società;
  • la saggezza nel valutare tutti i rischi durante l’attività lavorativa anche dal punto di vista femminile, in base alle caratteristiche proprie di ogni settore di attività e di ogni professionalità e ai rischi specifici associati ad ogni mansione;
  • la saggezza del valorizzare il ruolo educativo e propulsivo della donna nella famiglia, nella scuola, nei luoghi di lavoro e nella società, per stimolare la sensibilità di genere, il cambiamento e il miglioramento dei comportamenti con l’obiettivo di promuovere la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro e la prevenzione dei rischi.

 

Quando il coordinatore di cantiere è una donna

Sappiamo che nei cantieri edili una delle principali figure per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori è il coordinatore per la sicurezza.

E il coordinatore, che in molti casi può essere anche una “coordinatrice”, è una figura chiave che occupa una difficile posizione intermedia tra committenti e progettisti e che ha il compito di pianificare e organizzare la sicurezza in cantiere.

 

Questi alcuni compiti dei coordinatori per la sicurezza:

  • coordinatore della sicurezza in fase di progettazione (CSP): redazione del piano di sicurezza e coordinamento; redazione del fascicolo tecnico sulle procedure di sicurezza che dovranno osservare coloro che provvederanno alla successiva manutenzione dell’opera; coordinamento nelle fasi di progettazione per assicurarsi che vengano applicate le misure generali di salvaguardia della sicurezza nei cantieri;
  • coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione (CSE): verifica, coordinamento e controllo di tutte le imprese e i lavoratori autonomi che partecipano all’esecuzione dell’opera.

 

Il programma del convegno dell’8 marzo 2019

È stato dunque organizzato a Brescia per l’8 marzo 2019 il convegno gratuito “Cantiere Donna” che si terrà dalle ore 9.30 alle ore 12.30, presso il Palazzo CSMT, via Branze 45, Università degli studi di Brescia.

 

Questi i relatori:

  • Stefano Farina, Curatore del Giornale dei registri AiFOS – Coordinatori, “Apertura lavori e introduzione al tema”
  • Rosanna Cipolla, Architetto e coordinatore di cantieri, “Com’è cambiato il ruolo del coordinatore di cantiere”
  • Pamela Cerminara, Coordinatore di cantieri in Italia e all’estero, “Una donna in cantiere in Italia e all’estero”
  • Daniela Dal Col, Presidente Associazione Nazionale Noleggi Autogrù, “Autogrù e affini: l’esperienza dell’associazione ANNA”
  • Stefania D’Onofrio, Senior Technical Specialist Stantec S.p.A., “Mamma, cos’hai in cantiere? Le opportunità della sicurezza”
  • Paola Favarano, Consigliere Nazionale AiFOS e Presidente AiFOS Sofia, “Possiamo essere tutti Safety Umarell?”

La moderatrice del convegno sarà Paola Favarano (Consigliere Nazionale AiFOS e Presidente AiFOS Sofia).

 

Il link per il programma e l’iscrizione all’evento:

https://aifos.org/home/eventi/intev/convegni_aifos/cantiere_donna

 

Si ricorda che il convegno è gratuito, ma con iscrizione obbligatoria, e che a tutti i partecipanti al convegno verrà consegnato un attestato di presenza valido per il rilascio di n. 2 crediti per Formatori area tematica n.2 (rischi tecnici), RSPP/ASPP e CSP/CSE.

 

Per informazioni e iscrizioni al convegno:

Direzione Nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

14 febbraio 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

 

No Comments
Comunicati

Quanto costa la ristrutturazione del bagno?

Il bagno è uno degli ambienti più importanti all’interno di una casa. Ecco perchè la ristrutturazione, deve essere un intervento ben eseguito.

La ristrutturazione, coinvolge diverse figure professionali quali muratore, piastrellista, idraulico elettricista ed imbianchino. è bene, quindi, affidarsi a ditte specializzate, che dispongono di squadre complete di tutti i professionisti necessari, senza doversi così preoccupare di assumere gli operai uno per uno.

Ma quanto può costare la ristrutturazione di questo ambiente? Il costo complessivo si aggira tra i 3.000 ed i 5.00 euro. La cifra però è sempre soggetta a variazioni, a seconda del costo che avranno i principali elementi che vanno sostituiti.

Ristrutturazione bagno

Costo impianto idraulico

Il lavoro di rifacimento del bagno, è caratterizzato da diversi elementi che devono essere cambiati: primo fra tutti, l’impianto idraulico.

Solitamente il costo varia dai 180/220 euro a punto d’acqua. Per un bagno composto da wc, bidet, lavello, doccia/vasca, potrete spendere intorno agli 800 euro.

A questi, sarà necessario aggiungere gli importi necessari relativi alle assistenze murarie, cioè all’attività svolta dall’impresa per eseguire le scanalature, fori, demolizioni, etc. l’impianto idraulico, prevede anche il costo del nuovo sottofondo che andrà a coprire tutte le tubazioni precedentemente istallate, che è di circa 300/400 euro.

Per l’istallazione dei sanitari, della rubinetteria e di accessori come box doccia e lavabo, invece, ci aggiriamo intorno ai 350/450 euro.

Ristrutturazione: Sanitari, pavimenti e rivestimenti

Oltre al rinnovamento dell’impianto idraulico, il rifacimento del bagno prevede anche pavimentazione e sanitari nuovi.

Questi ultimi vanno scelti in base alla facilità di pulizia, alla praticità di utilizzo e, ovviamente, al prezzo, che incide molto sul costo complessivo della ristrutturazione del bagno, e ovviamente varia a seconda dei prodotti che si scelgono, dei materiali di cui sono composti, del loro design e della loro grandezza.

Pavimenti e rivestimenti, sono gli elementi più costosi, non solo per il materiale in se, ma anche per la posa in opera, a meno che non venga effettuata con metodi fai dai te.

Anche qui il prezzo di pavimenti e rivestimenti è dettato dal tipo di materiale che si sceglie (pietra, marmo, legno, linoleum, ceramica etc).

 

Visita il sito Artigiani365.it per saperne di più

No Comments
Comunicati

Il mercato estero del serramento: una panoramica sulle tendenze

Nell’ambito dell’edilizia residenziale ogni Paese presenta chiare peculiarità e il settore del serramento non fa eccezione. Per affrontare gusti ed esigenze lontani da quelli italiani, bisogna tener presente le differenze culturali che influiscono sulla scelta finale. Pavanello Serramenti ha potuto sviluppare una profonda conoscenza di alcuni importanti mercati in cui esporta le sue finestre.

Dubai, Russia, Regno Unito, Francia, Stati Uniti: gli estimatori del Made in Italy si trovano ovunque, ma a volte i valori che lo contraddistinguono non sono sufficienti per suscitare il gradimento di chi è abituato a prodotti molto diversi sia dal punto di vista dei contenuti che da quello estetico.

Esplorando il mondo del serramento ci si imbatte in soluzioni che si discostano notevolmente da quelle adottate a livello nazionale. Nei Paesi anglosassoni, ad esempio, le finestre si aprono solitamente verso l’esterno, tanto che la definizione “finestra all’inglese” indica appunto un serramento che ha un verso d’apertura opposto rispetto allo standard in uso in Italia. Il vantaggio principale è rappresentato dall’aumento dello spazio disponibile all’interno degli immobili, a discapito però della precisione della chiusura – di conseguenza anche delle prestazioni – e ovviamente della pulizia della superficie esterna dei vetri, a meno che l’installazione non avvenga al piano terra.

Un’altra differenza che si riscontra in Paesi come Inghilterra e Stati Uniti, ma anche in Francia, è la prevalenza di prodotti con misure predefinite, al contrario delle ampie possibilità di personalizzazione proposte dai produttori italiani come Pavanello Serramenti. Una versatilità che è profondamente legata alla grande tradizione dei serramenti in legno che il nostro Paese può vantare, mentre l’utilizzo di altri materiali come l’alluminio, che invece viene preferito nei Paesi Arabi e in Cina, limita la libertà costruttiva e quindi anche l’armonia con gli interni e le facciate degli edifici.

Per questo all’estero l’offerta di aziende come Pavanello Serramenti è rivolta a una tipologia di clientela evoluta, in grado di apprezzare sia l’efficienza che il risultato visivo. Anche perché l’alluminio con cui vengono realizzati i serramenti in vendita in Medio ed Estremo Oriente, è generalmente costituito da un blocco unico, non è l’alluminio a taglio termico che in virtù delle sue proprietà isolanti viene utilizzato per produrre serramenti di qualità.

Ciò nonostante in alcuni Paesi in cui l’industria edilizia si è sviluppata solo in tempi relativamente recenti, persiste il pregiudizio che in un clima torrido come può essere quello di Dubai, i serramenti in alluminio siano più indicati di quelli in legno, poiché quest’ultimo materiale viene associato ad altre latitudini, senza considerare che ha un’elevata resistenza agli sbalzi termici, confermata dal suo utilizzo nelle saune.

In materia di riduzione degli sprechi energetici, un obiettivo che secondo i canoni della Comunità Europea un serramento efficiente è tenuto a raggiungere, è interessante osservare che in Russia, invece di ritenerlo un aspetto fondamentale – viste le rigide temperature degli inverni locali – viene trascurato in quanto i combustibili impiegati per riscaldare le abitazioni hanno costi decisamente vantaggiosi.

Tuttavia il fascino che esercitano le eccellenze italiane ha permesso a Pavanello di ottenere commesse alquanto prestigiose, nel caso di una dimora russa particolarmente lussuosa il valore della fornitura ha addirittura superato il milione di euro.

No Comments
Comunicati

E’ online AstaPreventivi.it: il Portale per trovare lavori alle Imprese.

AstaPreventivi.it permette di trovare nuovi clienti, creando gratuitamente un avviso personalizzato si ricevono delle e-mail ogni volta che sono disponibili richieste di lavori nella propria zona.

Se hai un’azienda e vuoi aumentare il tuo fatturato, adesso puoi farlo. In pochi passi semplici e veloci è possibile iscriversi gratis al nuovo portale di AstaPreventivi.it.  Selezionando le zone geografiche e scegliendo tra le numerose categorie di lavori (arredamento, riscaldamento, traslochi, piscine, pavimenti, etc.), il sistema automatico di AstaPreventivi.it invierà all’impresa un avviso per e-mail ogni volta che saranno disponibili delle richieste di lavoro nella zona desiderata.

Grazie ad AstaPreventivi.it le aziende possono essere costantemente aggiornate sulle richieste di lavori per la categoria e zona d’interesse, il tutto in modo gratuito. Per le imprese che poi vogliono sfruttare al massimo il servizio, è presente l’opzione “acquista” tramite la quale si possono visualizzare i dati della persona che ha fatto la richiesta, per poterla contattare e fargli la propria proposta commerciale.

Per maggiori informazioni clicca QUI: http://goo.gl/xeurAA

No Comments
Comunicati

Le case del futuro saranno in legno?

Le costruzioni in legno stanno prendendo piede anche da noi in Italia e a questo punto è lecito chiedersi: Le case del futuro saranno in legno?

L’edilizia in legno è un campo altamente specifico. Solitamente, infatti, i produttori di case in legno si occupano solo di queste, e non trattano altri materiali da costruzione, se non quelli strettamente complementari al legno.

L’edilizia in legno si può dividere in due tipi: quella delle case prefabbricate e quella delle soluzioni su misura. Il comune denominatore, in entrambi i casi, è la rapidità di montaggio o costruzione: solitamente, infatti, bastano novanta giorni per la costruzione completa di una di queste abitazioni, oppure sessanta giorni per il montaggio di prefabbricati. In questo modo il prezzo della manodopera va ad abbassarsi notevolmente rispetto ad una casa in muratura; questi sono sicuramente buoni motivi per pensare che le case del futuro saranno in legno.

In più c’è da dire che, quale che sia la scelta fra prefabbricati e soluzioni su misura, quasi sempre i rivestimenti e le rifiniture saranno a scelta libera, quindi non predefiniti: si concordano inizialmente con il produttore dopo aver visionato le diverse possibilità.

Ultimamente sta prendendo piede anche il concetto di casa passiva, teorizzata dal professore svedese Bo Adamson negli anni Ottanta: essa consiste in un’abitazione che non ha bisogno di impianti di riscaldamento, ma soltanto dell’energia solare che filtra dalle finestre. Tale teoria si applica molto facilmente alle case in legno, soprattutto ai prefabbricati, che generalmente non permettono grandi dispersioni di calore. Ogni soluzione però dev’essere valutata singolarmente, perché la riuscita del progetto dipende molto dal posizionamento dell’abitazione, dalla sua esposizione e dalla presenza di grandi vetrate ben disposte. Ovviamente le figure professionali coinvolte nella sua realizzazione dovranno avere competenze specifiche, poiché, trattandosi di un progetto a suo modo ambizioso e inusuale, non sono permesse improvvisazioni che possano dar luogo ad errori. La casa passiva, o passivhaus, è diffusa soprattutto in Paesi quali la Germania, l’Austria e l’Olanda, dove la domanda energetica per un’abitazione determina un ruolo molto importante nel benessere dei suoi abitanti.

No Comments
Comunicati

Officina mobile Store Van per l’attività di posa di pavimenti installata su Ford Transit.

Padre della famiglia di veicoli commerciali pluridecorata ”International Van of the Year”, un furgone Ford Transit Van L1H1 è il protagonista di un allestimento Store Van realizzato per la squadra di operai di una ditta che posa i migliori pavimenti per interni ed esterni in ceramica, parquet, marmo, pietra e tanto altro ancora.

Dall’osservazione dei disegni tridimensionali del progetto, notiamo che la soluzione di officina mobile sviluppata è costituita da elementi “essenziali” a garantire il trasporto in sicurezza del materiale e delle attrezzature più ingombranti, lasciando ampio spazio di movimento all’interno del vano di carico.

Scendendo nei particolari, facciamo notare i due scaffali copri-passaruota con vasca superiore e vano con portello ribaltabile – concepiti per il duplice scopo di coprire il passaruota e racchiudere materiale sciolto -, le gronde telescopiche sospese per posizionare badili, picconi e pale (sulla sinistra), le selle reggicavo per i tubi di medie/grandi dimensioni, il kit porta rotoli e una barra ferma carico con cinghia (sulla destra).

Infine, per soddisfare l’esigenza del cliente di trasportare in sicurezza taniche di gasolio da 20 lt., a ridosso della paratia divisoria del retrocabina, sono stati installati nove kit porta tanica.

No Comments
Comunicati

INDUSTRIAL DESIGN FOR ARCHITECTURE: Aperte le iscrizioni alla V edizione del Master del Politecnico di Milano

Il Design pensato per l’architettura: soluzioni innovative, tecnologie avanzate, workshop progettuali e la voce diretta degli esperti del settore

 

POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano, presenta la quinta edizione del Master in Industrial Design for Architecture: un percorso formativo ideato per perfezionare la preparazione dei progettisti, ampliandone le competenze e la capacità di problem solving attraverso le soluzioni e gli strumenti caratteristici del Disegno Industriale.

Con un piano didattico intenso e stimolante che alterna lezioni, seminari di progetto e workshop, il Master si propone di coniugare il sapere derivante da due settori di eccellenza in Italia: il Design e la produzione di componenti per l’edilizia.

Il percorso formativo, della durata di un anno, fornirà ai partecipanti le capacità e gli strumenti necessari per emergere nel contesto professionale, diventato sempre più competitivo, con soluzioni progettuali innovative e tecnologicamente avanzate, grazie soprattutto ad una metodologia didattica pratica e concreta, che prevede il confronto con esperti del settore e lo svolgimento di workshop. Formerà professionisti versatili e con una forma mentis elastica e adattabile, in grado di affrontare con successo le sfide della progettazione nelle diverse realtà nazionali e internazionali.

Il programma didattico prevede lo svolgimento di quattro moduli dedicati ad altrettanti aspetti dell’Industrial Design: dalla cultura del Design, la sua storia ed evoluzione, passando per la tematica tecnologica e lo studio dei materiali, alla strategia applicata al Design dalle aziende del settore, fino ad arrivare ai moduli interamente dedicati alle esercitazioni pratiche.

Casi aziendali e workshop progettuali, svolti in collaborazione con realtà professionali leader del settore, consentiranno agli studenti di verificare con mano le competenze acquisite durante le lezioni teoriche. Nel corso della quarta edizione, ad esempio, gli studenti hanno avuto modo di lavorare al progetto di “ExpoVillage” con Bertone Design, dal 1912 studio storico del design italiano: uno spazio espositivo che sorgerà nel cuore di Milano e che accoglierà i grandi marchi del Made in Italy durante il Fuori Salone – Milano Design Week 2015 ed Expo 2015. La collaborazione con Bertone Design è stata particolarmente positiva, tanto che al termine del workshop alcuni studenti sono stati selezionati per proseguire l’esperienza come tirocinanti presso lo studio.

Al termine del Master è previsto infatti un periodo di tirocinio obbligatorio della durata di 480 ore, durante il quale i partecipanti hanno la possibilità di consolidare le conoscenze acquisite confrontandosi con la realtà professionale.

Erogato interamente in lingua inglese, il Master ha accolto negli anni studenti provenienti da tutto il mondo, confermando e ribadendo l’interesse manifestato a livello internazionale nei confronti della tradizione italiana del Design applicato al progetto architettonico.

Il Master è a numero chiuso, per un massimo di 25 allievi: si rivolge ai laureati in Industrial Design, Ingegneria, Architettura e, in generale, in tutte le discipline politecniche.

L’inizio delle lezioni è previsto per il 19 febbraio 2015 presso la sede di POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano, in Via Durando 38/A, Milano.

Per informazioni sulle modalità di iscrizione e selezione, rivolgersi all’Ufficio Coordinamento Formazione: [email protected].

 

Press Contact:

Ufficio Comunicazione POLI.design

tel. 02.2399.7201

e-mail: [email protected]

No Comments
Comunicati

La crisi del mercato immobiliare

  • By
  • 26 Settembre 2014
Uno dei settori che soffre ancora la forte contrazione economica che attanaglia l’Italia e l’europa è sicuramente il settore immobiliare, i numeri sono impietosi, si è arrivati fino ad un -65% di nuove costruzioni civili ed Industriali, l’indotto dell’edilizia segna decine di migliaia di aziende chiuse e lavoratori licenziati, anche il settore delle ristrutturazioni è in forte contrazione e non manifesta segnali di ripresa nell’immediato.
Cerchiamo di ricalcare gli anni della crisi e le sue origini, tutto ebbe inizio nel 2008/2009 con la crisi dei mutui subprime che innescarono un meccanismo virtuoso che portò al fallimento della famosa banca Americana Lehman e Brothers e delle sue consociate, dopodichè la scoperta di prodotti finanziari così detti “spazzatura” hanno esteso la crisi anche in altri ambiti economici. Quindi con quali strategie è possibile portare il settore fuori dalla crisi, sicuramente guardando il mercato Italiano c’è bisogno di un piano di azione del governo che crei degli strumenti fiscali che incentivino le costruzioni ed ancor di più il recupero del patrimonio immobiliare Italiano, si stima che il 60 % degli edifici civili ed industriali siano inadeguati a tutti gli standard attuali.
Una serie di interventi potrebbero fare da volano per il rilancio delle piccole e medie aziende, basterebbe effettuare una sostituzione collettiva dei vetri di finestre e balconi con dei doppi vetri più moderni, un intervento massiccio sulle strutture portanti ed effettuare un adeguato isolamento termico a tetti e pareti perimetrali di edifici singoli e palazzine.
Basterebbe dare una scossa solo in questo senso che si potrebbero ottenere dei benefici enormi che trainerebbero tutto il comparto dell’edilizia e della manifattura edile, generando nuove risorse ed occupazione, ricordiamo che quello edile è il secondo settore per fatturato in ambito Nazionale ed è una voce importante nel calcolo del PIL che segna una non crescita da oltre 4 anni.
No Comments
Comunicati

Pordenone, lo sviluppo dell’edilizia negli ultimi anni

Lo sviluppo dell’edilizia della città di Pordenone, nel corso degli ultimi anni, è stato un continuo alternarsi di alti e bassi, con fase costellate da maggiore produttività e fasi invece dove questa era molto bassa: si può quindi sostenere che non si è avuto un andamento standard, ma bensì diverse fasi dove la situazione è mutata radicalmente.
Purtroppo però, pare che la situazione peggiore sia arrivata con la crisi economica: dal 2012 infatti, i settori maggiormente colpiti sono proprio quello dell’edilizia, seguito poi da quello del commercio, e questo non è di certo un buon segnale per gli imprenditori edili che operano nella città, dato che le richieste di nuovi lavori, sia di ristrutturazione che di costruzione di nuovi edifici, continuano a calare in maniera costante.
Questa situazione poco facile e sopratutto bella da vivere ha inizio circa sei anni fa, ovvero nel 2008, quando il Presidente dell’Ance, Walter Lorenzon, ha deciso di descrivere la situazione del settore dell’edilizia, sottolineando che questo sta affrontando un grosso periodi di crisi, sopratutto nella città di Pordenone.
Purtroppo però, pare che le sue parole siano servite a ben poco, e che anzi, la situazione, invece che migliorare, è peggiorata tantissimo: dopo soli quattro anni infatti, la città di Pordenone ha visto una drastica riduzione dei lavoratori nel settore dell’edilizia, che sono passati dall’esser circa duemilacinquecento a circa duemilatrecento, con una dipartita di ben duecento lavoratori circa.
Questa diminuzione è avvenuta in tempi brevissimi: da dicembre 2012 a febbraio 2013 il numero di operai ha subito la riduzione, e fortunatamente, pare che non ci siano stati ulteriori cali di lavoratori causata dalla crisi, che comunque ha continuato a colpire il settore dell’edilizia nella città di Pordenone.
Se i lavoratori non sono diminuiti nel 2013, ad aver subito una piccola ma significativa riduzione sono state le aziende che operano proprio nel settore edilizio: sono quindici le aziende che, a causa della riduzione del lavoro, sono state travolte dalla crisi e che quindi, loro malgrado, si sono ritrovate a dover chiudere i battenti ed a licenziare ulteriori lavoratori.
Se invece si vuole fare un esame molto più vasto, partendo dal 2008, il settore, contando anche quello di Pordenone, ha visto una perdita complessiva di mille unità lavorative, con circa cento settanta imprese costrette a chiudere.
Ancora ad oggi, pare che la grave nube della crisi non si voglia affatto rimuovere dalla città di Pordenone: seppur vi è stata una piccola ripresa, con un leggerissimo e quasi impercettibile aumento dei lavori, lo stesso Lorenzon ha dichiarato che la ripresa definitiva del settore è ancora molto lontana, non facendo presagire quindi nulla di buono per la città.
Per porre rimedio alla situazione, il presidente dell’Ance ha chiesto al Comune di render meno lente le varie procedure burocratiche, che di fatto rallentano il lavoro, chiedendo anche che vengano richieste maggiori opere di restaurazione ed una drastica me efficace riduzione delle tasse che gravano sulle varie imprese edili, in maniera tale che esse possano sopravvivere e tornare ad essere operative nella città di Pordenone.

www.casepordenone.com

No Comments
Comunicati

Baraclit nel web anche su Edilportale, LinkedIn e Wikipedia

Da oggi nuovi canali permetteranno di conoscere la realtà e i prodotti dell’azienda toscana di prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale, commerciale, logistica, direzionale e per il settore delle PMI. L’elenco diventa sempre più lungo: oltre al sito internet ovviamente e al blog, anche Facebook, Twitter, LinkedIn, Edilportale e Archilovers, Flikr, Pinterest, Google + e una breve recensione su Wikipedia. Una serie di strumenti network che rendono Baraclit ancora più social.

 

Baraclit è da poco approdata sulla piattaforma di Edilportale con una sezione dedicata al proprio Company Profile, gallery fotografiche e dépliant aziendali oltre alle schede tecniche di tutti i suoi prodotti. Edilportale è la più grande rete on-line scelta dai professionisti per orientarsi e comunicare nel mondo della costruzione edile, dell’architettura e del design. Baraclit quindi come uno dei principali interlocutori del panorama, primo per affidabilità finanziaria e importanza di referenze, non poteva che esserci.

Anche la community di LinkedIn con l’opportunità di sviluppare contatti professionali e di farsi seguire da followers addetti ai lavori o amanti del settore, ha conquistato Baraclit che ha deciso pertanto di aprire una pagina all’interno della quale creare contenuti in costante aggiornamento fra news, short video o immagini di cantiere e di realizzazioni finite.

Su internet gli utenti possono inoltre leggere la rassegna storico-economica di Baraclit redatta dai recensori di Wikipedia, l’enciclopedia libera che fornisce informazioni terze rispetto alla fonte con scopo divulgativo e di utile approfondimento sui più disparati argomenti.

 

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale, commerciale e logistica. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 66 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura a livello nazionale per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

No Comments
Comunicati

L’imprenditore Giovanni Gelmetti intervistato sulle novità dell’edilizia e sul calo del mercato immobiliare

Secondo i dati, il 2013 è stato un anno nero per il mercato immobiliare. Le compravendite sono calate del 10% circa, con numeri al di sotto dei livelli del 1985. Abbiamo contattato l’imprenditore Giovanni Gelmetti, molto attivo nel settore, ideatore di uno dei grattacieli residenziali di Milano, la Giax Tower, per sentire il suo parere da esperto.

 

D: Cosa pensa si potrebbe fare per iniziare a risollevare l’immobiliare?

R: Secondo me, prima di tutto bisogna credere nelle innovazioni. Sono convinto che tutte le idee originali e creative che stanno nascendo e che si stanno sviluppando in Italia, porteranno un grande beneficio al nostro Paese.

 

D: A proposito di novità. Una delle ultime tendenze punta all’edilizia etica. Si stanno infatti sviluppando dei progetti di cohousing per anziani. In cosa consistono e cosa ne pensa?

R: Credo siano progetti imprenditoriali molto ambiziosi e lodevoli. Premetto che seguo particolarmente la filosofia del “coabitare”, che ho applicato anche per l’ideazione della Giax Tower, dunque sostengo fortemente queste iniziative. Il cohousing per anziani semplificherà la vita di molti, perché andrà in contro alle esigenze e alle necessità di chi non è in grado di pagare ingenti affitti, di chi è stanco di stare da solo, di chi vuole vivere bene nel contesto della propria abitazione. Ho sentito inoltre che in queste palazzine, che non hanno nulla a che vedere con le Residenze Sanitarie Assistenziali, ci saranno molteplici aree comuni, la possibilità di avere la spesa a domicilio, il personale domestico, servizi infermieristici e soprattutto la vigilanza 24 ore su 24.

 

D: Oltre allo sviluppo di “idee creative”, cos’altro potrebbe giovare al mercato?

R: Sicuramente la popolazione ha bisogno di incentivi. I giovani tendono a restare in famiglia, le famiglie faticano ad arrivare a fine mese, i pensionati non hanno abbastanza introiti, gli investitori non credono più nel settore e via dicendo, dunque la maggior parte degli italiani evita di acquistare, cambiare o costruire casa. C’è bisogno di un aiuto, una spinta da parte dell’alto, che faccia sentire alla popolazione un reale sostegno. L’immobiliare è un indotto incredibile dell’economia e bisogna prestarne particolare attenzione. Dopotutto, ognuno di noi deve avere una casa, è un bene primario.

No Comments
Comunicati

Baraclit presenta il nuovo sito web

Inizia così il 2014 dei prefabbricatori toscani. La pubblicazione internet di un sito HTML con numerose immagini di realizzazioni inedite e focus dettagliati dei prodotti Baraclit. Uno spazio-vetrina online in grado di soddisfare il pubblico di progettisti e imprenditori alla ricerca di soluzioni tecniche evolute e strutture architettoniche di qualità anche per i gusti estetici più esigenti.

L’utente, selezionando i diversi menu in homepage (“azienda – projects – soluzioni – fotovoltaico – press – area news e social”), potrà quindi conoscere la filosofia costruttiva che guida Baraclit da oltre 66 anni nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale, logistica e commerciale, la tecnologia dei suoi prodotti e lo stile offerto ai propri clienti.

Ogni sezione, attentamente studiata in responsive design, consente la massima fruibilità di news, video, gallery fotografiche, oltre ad approfondimenti tecnici, auto adattandosi su qualunque dispositivo mobile. Tutti i contenuti sono stati pensati per una lettura veloce e userfriendly ma dal forte impatto visivo.

Una veste moderna con grafica minimal e elementi distintivi che rimandano alla mission aziendale ‘crea solidi valori’ e testimoniano la lunga esperienza di Baraclit nel panorama italiano dell’architettura industriale e, dal 2009, nel campo dell’Energy Building.

 

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale e commerciale. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 66 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura vinti a livello nazionale, per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

No Comments
Comunicati

In cosa consiste il servizio di render?

  • By
  • 29 Gennaio 2014

Il rendering 3D è il processo di produzione di un’immagine basandosi su dati tridimensionali che sono archiviati all’interno di un computer. Si tratta di un processo creativo che è simile a quello che è applicato nel mondo della fotografia o della cinematografia, dato che è sostanzialmente la produzione di immagini. A differenza della fotografia normale, le scene da “immortalare” sono immaginarie e tutto quello che appare in un rendering 3D deve essere creato nel computer prima di poter essere visto.

I dati tridimensionali possono includere, in pratica, qualunque tipologia di modello geometrico di cui si possa aver bisogno: oggetti tridimensionali, edifici, paesaggi, personaggi animati e ovviamente abitazioni e costruzioni in genere. Una delle aziende esperte in quest’ultimo settore è MarketingPerEdilizia .

Il processo di render di un immobile o di un interno, ad esempio, viene realizzato con l’obiettivo di far immaginare come sarà l’immobile stesso dopo la sua creazione o come sarà l’interno di una casa dopo la sua ristrutturazione. Ogni minimo dettaglio è curato e preso in considerazione: l’illuminazione realistica, le ombre, l’atmosfera, il colore, le texture e eventuali effetti ottici quali la rifrazione della luce. L’obiettivo finale è ovviamente quello di creare un render, ovvero una resa, che possa essere la più realistica possibile.

Effettuare il rendering è un lavoro che può richiedere ancora molto tempo, anche con dei computer nuovi e molto veloci. E’ una cosa normale, perché il software di render deve essenzialmente “fotografare” ogni pixel dell’immagine e deve fare diversi calcoli di colore per ogni pixel (andando ad esempio a capire in che maniera i raggi di luce potrebbero rimbalzare intorno alla scena stessa), cosa che può coinvolgere una grande quantità di numeri e di lavoro.

Il lavoro, come abbiamo capito, è notevole, ma è essenziale prima di iniziare dei lavori di progettazione o di ristrutturazione che potrebbero richiedere decisamente molto tempo e molto denaro nella loro realizzazione.

No Comments
Comunicati

Taglio del nastro per 3 nuove sedi aziendali firmate Baraclit

Recentemente, sono stati inaugurati gli edifici realizzati da Baraclit per Forniture Nautiche ­(Livorno), Vamas (Pisa) e Motortecnica (Salerno). Baraclit ha costruito i tre stabilimenti in base alle diverse esigenze espresse dai committenti fornendo tutta la propria gamma di manufatti prefabbricati in cemento sia in copertura (sistemi Aliant Spazio e Shed, Pianaliant e Ipersol), sia nelle facciate con pannelli di rivestimento a finitura in marmo o cemento naturale tinteggiato.

Forniture Nautiche, San Pietro in Palazzi(Cecina – LI). A Baraclit è stata commissionata la realizzazione di una palazzina uffici con sviluppo su tre piani e utilizzo del solaio Ipersol negli impalcati intermedi, e di un corpo fabbrica principale destinato a magazzino. In quest’ultimo caso, il cliente aveva necessità di prevedere un’altezza che consentisse il posizionamento di ampie scaffalature ove collocare la componentistica dei propri accessori. Baraclit ha così soddisfatto la richiesta progettando un ambiente funzionale e luminoso di grandi dimensioni con altezza utile interna di 12 metri, coperto da tegoli alari Aliant nella versione Shed.

Vamas, Ponte a Egola (San Miniato – PI). Il brand toscano in forte crescita che produce suole per scarpe per importanti griffe di moda ha affidato a Baraclit il raddoppio della propria sede aziendale. All’interno del nuovo magazzino e locale produttivo è stato impiegato nell’impalcato intermedio il solaio in c.a.p. Ipersol a tutta larghezza con elementi di 18,70 metri che replicano la luce dei moduli Aliant utilizzati invece come sistema di copertura. Lo stabilimento, inaugurato lo scorso 18 settembre alla presenza di personalità politiche e famosi stilisti, è rivestito da pannelli orizzontali con false fughe e finitura liscio fondo cassero tinteggiato secondo i colori aziendali (bianco e rosso). Un intervento che segue la precedente costruzione della palazzina uffici in cui Baraclit aveva usato il proprio sistema di copertura a intradosso piano (Pianaliant).

Motortecnica, San Cipriano Picentino (SA). Il progetto ha richiesto a Baraclit lo studio di un particolare accorgimento in copertura. A fronte dell’esigenza del committente, che opera nel settore elettromeccanico, di alloggiare carroponti con portata fino a 50 tonnellate, è stato ideato uno schema compositivo ad hoc in cui i moduli Aliant sono stati disposti in asse ai pilastri creando una maglia strutturale molto stretta (6,50÷8,50 metri). Il capannone dunque è stato attentamente studiato per massimizzare le prestazioni di resistenza meccanica grazie a elementi di copertura, di design e dal peso proprio contenuto, che permettono al contempo di sopportare pesanti sovraccarichi. Collegata allo stabilimento di lavorazione, Baraclit ha inoltre realizzato con tegoli Pianaliant una palazzina prefabbricata adibita a uffici.

 

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale e commerciale. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 66 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura vinti a livello nazionale, per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

No Comments
Comunicati

Sika® ThermoCoat al Made 2013

La malta adesiva di Sika, versatile ed altamente performante, è stata scelta per la realizzazione del prototipo di Living Box che sarà presentato al Made Expo di Milano dal 2 al 5 ottobre

Per portare a termine con successo un progetto che guarda al futuro, ogni tassello che lo compone deve rappresentare un elemento all’avanguardia, che garantisca qualità ed alte performance.
Se la sfida è quella di realizzare il prototipo di una Living Box – ossia una casa che dovrà essere la casa del futuro, ecosostenibile, biocompatibile ed energicamente efficiente – allora scegliere i prodotti e le tecnologie migliori per costruirla diventa fondamentale.
Questo prototipo – progettato e realizzato da Edilportale su un concept dell’Università di Trento – sarà visibile e visitabile in anteprima assoluta al Made Expo 2013, la Fiera dedicata ad Architettura, Design ed Edilizia, dal 2 al 5 ottobre.

Tra i materiali utilizzati per realizzare la struttura di questa smarthouse, è stato scelto il prodotto Sika® ThermoCoat 1/3, come soluzione rasante altamente performante.

Sika® ThermoCoat 1/3 è la malta adesiva cementizia monocomponente per l’incollaggio e la rasatura di pannelli termoisolanti.
Ideale per l’isolamento a cappotto di edifici sia civili che industriali, è perfetta per pannelli in EPS e adatta ad ogni tipo di supporto purché compatto e resistente, proprio per il fatto di essere caratterizzata da una perfetta adesione su tutti i materiali normalmente utilizzati in edilizia.
Infine, Sika®ThermoCoat 1/3 può essere utilizzata a spessori differenziati per compensare l’eventuale disomogeneità del supporto.

Per maggiori informazioni su Sika@ThermoCoat 1/3 e sugli altri prodotti Sika, come impermeabilizzanti, prodotti per il calcestruzzo e per il rinforzo strutturale, prodotti per la pavimentazione, rivestimenti protettivi, prodotti per la protezione in edilizia e la riparazione di navi e imbarcazioni, vi invitiamo a visitare il sito www.sika.it.

Inoltre, fino al 15 aprile 2014, acquistando i prodotti Sika potete partecipare a “Work&Win”, il nuovo concorso che mette in palio per tutti i partecipanti Mini iPad e buoni acquisto del valore di centinaia di euro e regala ai più fortunati, come premio finale, un furgone Fiat Doblò.
Tutte le informazioni sul concorso “Work&Win” di Sika e il regolamento completo dell’iniziativa sono disponibili sul sito www.win-sika.it.

Contatti:
Layoutweb, Layout Advertising Group
Public Relation Department
Paola Zazzali
E-mail: [email protected]
www.layoutweb.it

No Comments
Comunicati

Progettare l’efficienza energetica per città sempre più sostenibili: il cammino di Bari verso l’obiettivo Smart City

• Sviluppo della generazione distribuita e produzione di energia da fonti rinnovabili
• Gestione real time dei consumi energetici e degli indicatori di mobilita’, qualita’ dell’ aria, rifiuti nel centro comunale di controllo
• Nuovi modelli di gestione di reti di edifici e di smart home
• Riqualificazione energetica di120 edifici scolastici
• Regolazione per la promozione di edifici efficienti e sostenibili e costruzione di nuovi edifici comunali in classe A e B
• Efficientamento del patrimonio comunale (edifici e impianti di pubblica illuminazione)
• Realizzazione di una piattaforma unica di applicazioni Smart district, Smart grid e Urban Data Center
• Gestione da smartphone dei pagamenti di posteggi e bigliettazione elettronica

questi alcuni degli interventi Smart che il Comune di Bari, membro del Patto dei Sindaci dal 2010, ha presentato oggi in occasione del Comfort Technology la quarta tappa un Roadshow organizzato da MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT, la manifestazione biennale leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili e DBInformation, content company specializzata nell’informazione in ambito BtoB.

La riqualificazione energetica dei 120 edifici scolastici comunali permetterà di evitare l’immissione di 1.758 tonnellate di CO2 l’anno, un risparmio di energia primaria del 30%, una riduzione del fabbisogno di energia termica del 9,24% e una riduzione del fabbisogno di energia elettrica del 32%.

L’edilizia Smart è una priorità per il settore delle costruzioni sia per la riqualificazione energetica del patrimonio esistente che per i nuovi edifici efficienti, e rappresenta oggi un punto di partenza fondamentale per la costruzione delle Smart Cities, luoghi in cui gli edifici possano dialogare con il territorio e ottimizzare così consumi energetici e costi. I principi dell’Architettura Bioclimatica stanno diventando i principi dell’Architettura (sfruttamento del comportamento passivo dell’edificio, guadagni diretti, serre solari, ecc.); le fonti energetiche rinnovabili (solare termico, eolico, biomassa, ecc.) sono diventate le risorse energetiche da utilizzare, integrate con le fonti convenzionali, nel bilancio energetico degli edifici.

“Promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici, sostenere la diversificazione energetica e conseguire gli obiettivi nazionali in materia ambientale saranno gli obiettivi che l’industria del comparto costruzioni, impiantistica e idrotermosanitario avrà nei prossimi anni e sono certo che sarà pronta ad evolversi puntando sulla ricerca del valore aggiunto, che specialmente nel settore dell’Energy Technology vuol dire servizi e soluzioni personalizzate per rispondere alle esigenze di un nuovo modo di vivere e consumare.“ ha commentato Massimiliano Pierini, Business Unit Director Reed Exhibitions Italia e Direttore MCE – Mostra Convegno Expocomfort .”Un tema che sarà sviluppato ampiamente anche durante la prossima edizione di MCE in programma dal 18 al 21 marzo 2014 in Fiera Milano.”
“Nell’ambito delle iniziative di attuazione del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile , l’Amministrazione ha rivisitato il regolamento edilizio comunale con disposizioni che orientano verso una migliore efficienza energetica dei processi edilizi e che prevedono incentivi per coloro che realizzano edifici efficienti e sostenibili dal punto di vista ambientale. – ha dichiarato Pasquale Capezzuto, Coordinatore del Programma Bari Smart City, Comune di Bari – Coinvolgere il sistema edilizio nel cammino verso la Smart City è per noi fondamentale; i criteri adottati dal nuovo regolamento non solo migliorano il confort abitativo ma coinvolgono le aziende nella ricerca di soluzioni tecnologiche avanzate improntate alla sostenibilità, aumentano la stima degli edifici sul mercato e contribuiscono alla riduzione dei consumi energetici e dei costi in bolletta per i cittadini”.

Dalla gestione energetica alla mobilità, dai rifiuti all’acqua, le smart cities possono rappresentare una importante occasione di crescita per tutti: pubbliche amministrazioni, imprese, università, enti di ricerca e cittadini che grazie ad un obbiettivo condiviso, potrebbero contribuire ad accompagnare il paese verso una ripresa economica, sociale e culturale.

Il Comune di Bari ha aderito il 30 luglio 2010 al Patto dei Sindaci e dovrà raggiungere entro il 2020 gli obiettivi climatici ed energetici dell’Unione Europea: ridurre le emissioni di CO2 di oltre il 20%; aumentare l’impiego delle rinnovabili da utilizzare nella produzione di energia elettrica, nel riscaldamento e nel raffrescamento (trigenerazione) ; aumentare l’efficienza degli usi finali di energia ; far crescere la quota dei trasporti pubblici e delle nuove modalità di trasporto sostenibili .

MCE- Mostra Convegno Expocomfort
Mostra Convegno Expocomfort è la manifestazione internazionale biennale rivolta ai settori dell’impiantistica civile e industriale: riscaldamento, condizionamento dell’aria, refrigerazione, componentistica, valvolame, tecnica sanitaria, ambiente bagno, trattamento dell’acqua, attrezzeria, energie rinnovabili e servizi. Mostra Convegno Expocomfort è una manifestazione fieristica di proprietà di Reed Exhibitions, il leader mondiale nell’organizzazione di fiere, saloni specializzati e congressi che gestisce oltre 500 eventi in 42 Paesi che hanno registrato più di 7 milioni di partecipanti nel 2012. Reed Exhibitions conta 34 sedi in tutto il mondo a disposizione di 44 settori industriali e una rete di uffici e promotori che si estende in tutto il mondo. Ideata nel 1960 come prima mostra specializzata in Italia, MCE è da oltre 50 anni leader di settore grazie alle comprovate capacità di seguire l’evoluzione dei mercati di riferimento creando momenti di incontro, confronto e dibattito tecnico, culturale e politico.

Per ulteriori informazioni:
Hill + Knowlton Strategies
Alessia Calvanese 06.44.16.40.328, 335.13.09.390 [email protected] / Folco Gervasutti 02. 31914225, [email protected]

No Comments
Comunicati

Flashfond: le tre tipologie disponibili di cassero a perdere per fondazioni

I campi di applicazione di Flashfond sono vari: oltre alla realizzazione delle fondazioni, è possibile anche eseguire plinti a bicchieri per pilastri e berlinesi.

Semplicità, controllo dei costi e velocità di impiego sono i punti di forza del sistema di casseratura FlashFond®.

I casseri a perdere Flashfond® vengono prodotti in 3 differenti tipologie:

  • Flashfond® tradizionale è fatto di pannelli di lamiera zincata che vengono applicati alle carpenterie metalliche delle fondazioni prima del riempimento dello scavo.
  • Flashfond® EVO consente di eseguire il riempimento anche in una seconda fase, rispetto a quella di getto.
  • Flashfond® EVO Plus permette di casserare in opera le gabbie potendo però (come per il sistema EVO) gettare subito le fondazioni ed eseguire il riempimento in un secondo momento.

Link: cassero a perdere per fondazioni Flashfond

 

Cassero a perdere Flashfond

No Comments
Comunicati

Mercato Immobiliare: Tanti buoni motivi per investire a Pisa

pisa panorama

La città di Pisa continua a distinguersi nel panorama del mercato immobiliare italiano. All’ombra della torre pendente i prezzi degli immobili hanno resistito più che altrove alla crisi – dal nuovo agli affitti, senza particolari flessioni – e non mancano elementi di dinamicità che fanno presagire la ripresa delle compravendite a partire da questo inverno. Ma quali sono i punti di forza di Pisa? Cosa contraddistingue il mercato immobiliare di questa piccola città toscana? Vale la pena investire a Pisa?

I numeri di Pisa. La città toscana famosa in tutto il mondo per la torre pendente è di per sé una città medio-piccola di circa 100mila abitanti, 200mila se si considerano anche i comuni dell’hinterland, sulla quale insistono tre università (60mila studenti), due strutture di livello nazionale (il Cnr e l’ospedale di Cisanello) e un aeroporto internazionale, il “Galileo Galilei”, capace di garantire 4,5 milioni di passeggeri l’anno. Inoltre l’amministrazione comunale è riuscita a varare progetti volti a riqualificare gran parte del tessuto urbano da qui al 2015, con investimenti complessivi per circa 30 milioni di euro, coperti al 60% dai fondi Piuss dell’Unione Europea (Info: http://www.pisa2015.it/).

Pisa guarda al futuro. La capacità di Pisa di attrarre investimenti ha fatto scrivere a L’Espresso che Pisa è uno dei pochi casi che l’Italia può vantare a Bruxelles. Ma non ci sono solo i Piuss. Altri progetti di rilievo che caratterizzano la dinamicità della città Toscana sono il porto turistico, da poco inaugurato a Marina di Pisa, e il programmato People Mover, ossia il collegamento veloce tra la stazione e l’aeroporto che impegnerà risorse per 78 milioni di euro e potrà dare un impulso allo sviluppo del lato Sud della città.

La situazione immobiliare. Per quanto riguarda più strettamente il mercato immobiliare, si evidenziano alcuni elementi determinanti e peculiari. Primo: l’amministrazione comunale ha recentemente scelto di limitare lo sfruttamento del territorio, incentivando i recuperi edilizi e gli edifici ad alto coefficiente energetico. Tradotto, a fronte di una richiesta costante assistiamo ad una offerta immobiliare del nuovo contingentata e di qualità, ecco perché i prezzi hanno tenuto più che altrove. Secondo: grazie alle università, all’ospedale e al turismo il mercato immobiliare di Pisa non si è mai fermato, sia sul fronte delle compravendite sia sul fronte degli affitti. Terzo e non ultimo: Pisa è stata la prima città in Italia – e per certi versi ancora l’unica – ad avere un “low cost” immobiliare, Dalproprietario.it, che propone immobili di privati e costruttori senza costi di mediazione.

Sfoglia il magazine DalProprietario onlineInvestire a Pisa grazie alle offerte di DalProprietario.it. Per capire quanto DalProprietario.it sia riuscito a far breccia nel cuore dei pisani è sufficiente sfogliare il magazine pubblicato ogni bimestre. In pubblicità i più importanti cantieri di Pisa e provincia e tanti annunci da privati, ognuno corredato da una ricca scheda descrittiva e soprattutto dsl numero telefonico per contattare direttamente il proprietario o l’impresa costruttrice, così da ottenere maggiori informazioni o fissare una visita e, in caso di conclusione positiva della compravendita, evitare i tradizionali costi di mediazione.

Tra i recuperi edilizi di rilievo (prevalenza di classe A) troviamo le riqualificazioni

No Comments
Comunicati

Sikalastic® 560, la nuova era dell’impermeabilizzazione

Ibrida, economica ed ecologica, Sikalastic®560 è la soluzione per impermeabilizzare  tetti e balconi in modo facile e veloce e con tutta la qualità dell’esperienza Sika e della sua esclusiva tecnologia CO-Elastica CET

 

Impermeabilizzare al meglio tetti e balconi è fondamentale per la salvaguardia degli edifici: a lungo andare infatti, l’acqua può provocare seri danni e comportare la necessità di intervenire con riparazioni ben più onerose di quanto sarebbe costato un solo e valido lavoro di impermeabilizzazione iniziale, realizzato con i prodotti giusti.

 

Affidarsi all’esperienza di Sika – da oltre 100 anni leader nelle soluzioni per impermeabilizzare ogni tipo di superficie – significa scegliere la qualità migliore e la tecnologia più all’avanguardia e trovare sempre il prodotto adatto ad ogni esigenza.

 

Ultimo nato in casa Sika è Sikalastic®560, l’impermeabilizzante ecologico e versatile ideale sia per tetti e balconi nuovi che per riparazioni e ristrutturazioni di vecchi edifici. Essendo una membrana liquida, è più adatto ad impermeabilizzare anche dettagli e piccole porzioni di superficie rispetto alle tradizionali guaine, oltre che naturalmente essere perfetto anche per aree più vaste d’intervento.

 

Il prodotto, a base acqua, è formulato con la nuova tecnologia CET (Tecnologia Co-Elastica Sika), ossia con una miscela di polimeri acrilici e poliuretanici che garantisce ad un solo prodotto i vantaggi e le prestazioni di entrambe le formulazioni. Privo di sostanze organiche volatili (VOC) e testato secondo gli Standard Energy ed ETAG, Sikalastic®560 è resistente ai raggi UV, agli agenti atmosferici e all’ingiallimento. Inoltre, essendo quasi inodore, non causa fastidi durante l’utilizzo e, dopo l’applicazione, può essere eliminato facilmente dagli attrezzi con semplice acqua.

 

Le sue quattro varianti di colore consentono di cambiare rapidamente l’aspetto di ogni superficie e, in particolare, il colore bianco gli garantisce un’elevata riflettanza, favorendo l’efficienza energetica e riducendo i costi dei consumi.

A questo proposito Sika rilascia l’attestato per il raggiungimento dei crediti LEED.

 

Sikalastic®560 assicura una lunga durata delle prestazioni e vanta elevate proprietà elastiche e di riempimento delle crepe, formando una pellicola senza giunzioni: perfetto sostituto delle malte impermeabilizzanti, asciuga molto più rapidamente.

È utilizzabile su una vastissima gamma di supporti, porosi e non, ed è abbinabile a membrane impermeabilizzanti basate su tecnologie diverse.

Infine, l’utilizzo di Sikalastic®560 non prevede l’applicazione di primer aggiuntivi e per aumentare la durata dell’impermeabilizzazione negli anni, va semplicemente applicato in più mani.

Per proteggere al meglio le superfici dall’umidità, nulla è più pratico, versatile ed ecologico di Sikalastic®560.

 

Per maggiori informazioni su Sikalastic®560 e sugli altri prodotti Sika, come impermeabilizzanti, prodotti per il calcestruzzo e per il rinforzo strutturale, prodotti per la pavimentazione, rivestimenti protettivi, prodotti per la protezione in edilizia e la riparazione di navi e imbarcazioni, vi invitiamo a visitare il sito www.sika.it.

 

Inoltre, fino al 15 aprile 2014, acquistando i prodotti Sika è possibile partecipare a “Work&Win”, il nuovo concorso che mette in palio per tutti i partecipanti Mini iPad e buoni acquisto del valore di centinaia di euro e regala ai più fortunati, come premio finale, un furgone Fiat Doblò.

Tutte le informazioni sul concorso “Work&Win” di Sika-Technokolla e il regolamento completo dell’iniziativa sono disponibili sul sito www.win-sika.it.

 

 

Contatti:

Layoutweb, Layout Advertising Group

Public Relation Department

Paola Zazzali

E-mail: [email protected]

www.layoutweb.it

No Comments
Comunicati

Stone Maxi, elevate prestazioni in tempi rapidi

Stone Maxi è l’adesivo monocomponente ad elevato spessore e rapida idratazione di Technokolla, adatto alla posa di materiali pesanti come marmi e pietre naturali tendenti alla macchiatura. Ideale anche per grès porcellanato di grande formato grazie all’alta deformabilità

 

 

Stone Maxi è l’adesivo cementizio monocomponente di Technokolla, applicabile in spessori fino a 15 mm e particolarmente adatto al sostegno di materiali pesanti, oltre che alla posa di mosaico vetroso e ceramico.

Essendo un prodotto a rapida idratazione, Stone Maxi lega chimicamente la maggior parte dell’acqua d’impasto, evitando la macchiatura delle pietre naturali e dei marmi.

Diretto successore del Technostone, questo adesivo – in polvere bianchissima – rappresenta un’evoluzione rispetto ad un collante bicomponente, poiché garantisce le stesse prestazioni ma con una maggiore praticità e tempi di applicazione minori.

Tutte queste caratteristiche lo rendono adatto a pose dove sono richieste elevate performance in tempi rapidi di pedonabilità, come ad esempio in ambienti industriali, in sovrapposizione su vecchie ceramiche, in piscina o in facciata.

 

Infine, la conformità alla normativa europea EN 12004 (C2FT S1) ne attesta l’alta deformabilità e ne certifica le caratteristiche ideali per utilizzo nella posa di grès porcellanato.

 

 

 

Per avere maggiori informazioni su Stone Maxi e su tutti gli altri prodotti Technokolla, tra cui stucchi per pavimenti, riempitivi di fughe e adesivi per pavimenti, vi invitiamo a visitare il sito www.technokolla.it.

 

Contatti: 

Layoutweb, Layout Advertising Group

Public Relation Department

Paola Zazzali

e-mail: [email protected]

www.layoutweb.it

No Comments
Comunicati

Sikalastic® -1K, la malta monocomponente inimitabile

La storica malta fibrorinforzata di Sika è in grado di impermeabilizzare e proteggere il calcestruzzo con l’utilizzo di un unico prodotto: pratica e semplice, è ideale anche a contatto con acqua potabile

 

Tante sono le soluzioni presenti sul mercato per l’impermeabilizzazione e la protezione di calcestruzzo e substrati vari, ma solo una può garantire massime prestazioni in un solo prodotto monocomponente: Sikalastic® -1K.

 

Il massimo dell’elasticità e dell’impermeabilizzazione sono garantiti in tempi rapidi e con la massima praticità, grazie alla maggiore semplicità d’uso rispetto ad un tradizionale prodotto bicomponente.

 

Sikalastic® -1K è certificata per l’acqua potabile e quindi risulta ideale per impermeabilizzare e proteggere – oltre a muri esterni interrati, pavimentazioni e superfici di vario genere – cisterne e strutture idrauliche come bacini, serbatoi, vasche, canali e tubazioni in calcestruzzo.

Questa malta può essere applicata facilmente con spatola, pennello e rullo anche sulle superfici verticali, poiché non cola durante l’utilizzo.

 

Eco-compatibile e a basso impatto ambientale, mantiene l’elasticità nel tempo e garantisce una buona capacità di far ponte sulle fessure, oltre ad un’ottima adesione su quasi tutti i tipi substrato, come calcestruzzo, malta cementizia, pietra, ceramica, mattoni e legno.

 

Per maggiori informazioni su Sikalastic® -1K e sugli altri prodotti Sika, come impermeabilizzanti, prodotti per il calcestruzzo e per il rinforzo strutturale, prodotti per la pavimentazione, rivestimenti protettivi, prodotti per la protezione in edilizia e la riparazione di navi e imbarcazioni, vi invitiamo a visitare il sito www.sika.it.

 

Inoltre, fino al 15 aprile 2014, acquistando i prodotti Sika è possibile partecipare a “Work&Win”, il nuovo concorso che mette in palio per tutti i partecipanti Mini iPad e buoni acquisto del valore di centinaia di euro e regala ai più fortunati, come premio finale, un furgone Fiat Doblò.

Tutte le informazioni sul concorso “Work&Win” di Sika-Technokolla e il regolamento completo dell’iniziativa sono disponibili sul sito www.win-sika.it.

 

 

Contatti:

Layoutweb, Layout Advertising Group

Public Relation Department

Paola Zazzali

E-mail: [email protected]

www.layoutweb.it

No Comments
Comunicati

Utilizzo dei materiali in resina per soluzioni di qualità ideali per la ristrutturazione di ogni tipo di ambiente

Come realizzare interni a dir poco esclusivi grazie alla resina, materiale duttile e polivalente adatto ad ogni ambiente per ristrutturare in tempi brevi e con costi contenuti ogni tipo di ambiente.

Versatilità, estetica e solidità, il tutto racchiuso in una costante evoluzione che risponda alle esigenze di architetti ed interior designer per lo sviluppo di progetti sempre più ambiziosi in cui i materiali comunemente impiegati nell’edilizia vengono portati al limite nel tentativo di esaltarne le principali caratteristiche (strutturali e non) al fine di poterli impiegare per dare nuova luce ad ogni tipologia di contesto.

I pavimenti e le superfici in resina rappresentano certamente una soluzione solida e di indubbia qualità per chiunque punti concretamente ad una rapida (nonché economica) ed innovativa ristrutturazione dei propri ambienti, che ne trarranno beneficio, grazie soprattutto alliimpressionante senso di fluida continuità dei supporti in resina, autentici giochi di fusione e trasparenze, che quasi vanno a mimetizzarsi (e in molti casi ad arricchire) ogni stanza o locale, valorizzandone gli spazi e gli arredi con un design solido e pulito.

La resina si propone allora come materiale polivalente e particolarmente lavorabile grazie all’impiego delle più svariate tecniche di stesura (dallo spatolato al nuvolato), che si consolida come uno dei principali ritrovati di settore con cui creare superfici e complementi d’arredo che conferiscano ai vostri interni un tocco unico, con la purezza di un restyling efficace per ogni spazio e ambiente destinato ad ogni tipo di attività.

Gost Engineering – www.gostengineering.com
pavimenti in resina e superfici artistiche in resina decorativa

 

No Comments
Comunicati

Convegno “Salute e sicurezza in edilizia”, Napoli, 4 giugno 2013

  • By
  • 30 Maggio 2013

A confrontarsi su ruoli, aspetti normativi e responsabilità in materia di sicurezza nei cantieri edili, saranno molti ospiti illustri, tra i quali i Procuratori Raffaele Guariniello e Donato Ceglie.

Il convegno “Salute e sicurezza in edilizia – Aspetti peculiari, compiti e responsabilità” si terrà martedì 4 giugno 2013, alle ore 9, presso la Basilica di San Giovanni Maggiore a Napoli.

 

Ad aprire i lavori saranno, accanto al Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, i promotori stessi dell’evento: Luigi Vinci (Presidente Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli), Armando Zambrano (Presidente CNI), Emidio Silenzi (Direttore Inail Direzione Regionale Campania), Gennaro Polichetti (Presidente Ordine degli Architetti P.P.C. di Napoli e Provincia), Diego Buono (Presidente Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Napoli), Maurizio Sansone (Presidente Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Napoli), Paola Marone (Presidente CPT di Napoli e Provincia), Andrea Lanzetta (Vicepresidente CPT di Napoli e Provincia), Alessandro Castagnaro (Presidente ANIAI Campania).

 

L’evento, moderato dal giornalista Angelo Cirasa, offrirà l’occasione per riflettere in modo approfondito sulle molteplici conoscenze e competenze necessarie a garantire la piena sicurezza nel settore edilizio. I professionisti e le imprese chiamati a raccolta avranno la possibilità di partecipare a un confronto di alto livello sulle problematiche proprie dei cantieri temporanei e mobili nei lavori edili o d’ingegneria civile, nonché sulle novità tecniche e normative in materia.

 

A rendere imperdibile l’evento è, inoltre, la partecipazione di relatori ospiti di altissimo livello, tra i quali il Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Torino, Raffaele Guariniello, protagonista, negli ultimi anni, delle più eclatanti e discusse inchieste in materia di prevenzione, salute (Abuso di farmaci nel calcio) e contrasto degli incidenti sul lavoro (Thyssenkrupp e Eternit). Egli analizzerà il ruolo del coordinatore per la sicurezza, le sue responsabilità e le sentenze di Cassazione in merito.

 

Prezioso anche l’intervento di Riccardo Imperiali (dello Studio Legale Imperiali), che farà il punto sulla situazione attuale della sicurezza in edilizia, a cinque anni dall’avvento del D.Lgs. n. 81/2008, sottolineando l’importanza dei modelli di organizzazione e gestione di cui al decreto 231/01 (relativo alla responsabilità amministrativa dell’ente) e il valore preventivo di una buona organizzazione.

 

Dalle file delMinistero del Lavoro e delle Politiche Sociali, due autorevoli voci si affiancheranno: quelle di Giuseppe Piegari e di Renato Pingue. Il Coordinatore Vigilanza Tecnica e Presidente Commissione per gli Interpelli Piegari approfondirà gli obblighi di verifica dell’idoneità tecnico-professionale e i sistemi di qualificazione delle imprese in edilizia, concentrando la propria attenzione sugli adempimenti antinfortunistici di oggi e di domani e fornendo importanti indicazioni sulle novità 2013 e sui comportamenti virtuosi. Il Direttore della Direzione Territoriale del Lavoro di Napoli Pingue esaminerà, invece, la sicurezza nei cantieri edili come problema di normativa e di progresso culturale, zoomando sulla fase di controllo.

 

Donato Ceglie, sostituto Procuratore Generale di Napoli, si occuperà poi delle responsabilità civili e penali dei professionisti in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, infine Raffaele D’Angelo, Coordinatore Regionale Contarp Inail Direzione Regionale Campania, esplorerà un esempio di sicurezza attiva nei cantieri edili nato nel territorio campano e recentemente riconosciuto come Buona Prassi.

 

A conclusione interverranno l’Assessore alle Opere e Lavori Pubblici della Regione Campania, Edoardo Cosenza, e l’Assessore al Lavoro e alla Formazione della Regione Campania, Severino Nappi.

 

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione attraverso il modulo scaricabile dal sito dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli (www.ordineingegnerinapoli.it).

No Comments
Comunicati

“Work&Win”, il nuovo concorso Sika-Technokolla

 Ruota della Fortuna, Raccolta Punti annuale ed estrazione finale: l’iniziativa dura un anno e regala Mini iPad, buoni acquisto e due Fiat Doblò 

 

 

“Work&Win” è il nuovo concorso di Sika-Technokolla che, dal 24 aprile 2013 al 15 aprile 2014, mette in palio per tutti i partecipanti Mini iPad e buoni acquisto del valore di centinaia di euro e regala ai più fortunati, come premio finale, un furgone Fiat Doblò.

 

Per un intero anno, i posatori e tutti gli addetti al settore edile, possessori di partita IVA, potranno tentare la fortuna, sia registrandosi al sito www.win-sika.it che acquistando prodotti Sika e Technokolla nei punti vendita aderenti all’iniziativa.

La registrazione on-line consentirà loro di partecipare ad una Ruota della Fortuna virtuale per vincere subito Mini iPad e buoni acquisto Promoshopping e tentare la fortuna una volta al mese fino alla fine del concorso, momento in cui parteciperanno direttamente all’estrazione finale per vincere un Fiat Doblò.

Inoltre, acquistando prodotti Sika o Technokolla nei punti vendita aderenti, riceveranno, ogni 20 euro di spesa, un coupon contenente un codice, col quale potranno sia ritentare subito la fortuna on-line, che partecipare alla raccolta punti annuale, per vincere buoni da spendere in carburante, generi alimentari, telefonia, elettronica, shopping e tempo libero.

 

Alla fine del concorso, oltre all’estrazione dedicata ai partecipanti, avverrà una seconda estrazione, dove – grazie ai coupon consegnati e giocati dai clienti – i rivenditori potranno a loro volta vincere il secondo dei due Fiat Doblò messi in palio.

 

Per tutta la durata del concorso, il sito www.win-sika.it sarà il cuore dell’iniziativa e consentirà a tutti gli iscritti di tentare la fortuna ogni mese e di visualizzare in qualsiasi momento, nella loro Area Riservata, la loro raccolta punti e lo stato delle “nomination” accumulate in vista dell’estrazione finale.

 

Tutte le informazioni sul concorso “Work&Win” di Sika-Technokolla e il regolamento completo dell’iniziativa sono disponibili sul sito www.win-sika.it.

 

 

Contatti: 

Layoutweb, Layout Advertising Group

Public Relation Department

Paola Zazzali

e-mail: [email protected]

www.layoutweb.it

No Comments