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Giorgio Napolitano alla Reggia di Venaria il 22 aprile 2009

Il Presidente della Repubblica Italiana visiterà la Versailles dei Savoia nella mattinata di mercoledì 22 aprile 2009.

 

Venaria, 16.04.2009. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano effettuerà una visita a Torino il prossimo 21, 22 e 23 aprile e dedicherà la mattinata di mercoledì alla scoperta dei nuovi sontuosi splendori della Reggia di Venaria, Patrimonio Mondiale dell’Umanità – UNESCO (ingressi stampa a partire dalle ore 10).

 

Giorgio Napolitano godrà delle suggestioni e atmosfere magiche che la Versailles dei Savoia offre ai suoi visitatori, come l’incantevole scenario del Salone di Diana; la magnificenza della Galleria Grande e della Cappella di S.Umberto nella Reggia; gli imponenti Giardini all’infinito con le grotte seicentesche; la Fontana dell’Ercole; i resti del Tempio di Diana e la rinata Peschiera, che dialoga con le affascinanti sculture contemporanee del maestro Giuseppe Penone; i capolavori del percorso espositivo; la vita di corte rievocata dal genio di Peter Greenaway, e ancora spettacoli, concerti, performance teatrali. Ma non solo Reggia e Giardini, la Venaria riserva altre scoperte gradevoli e sempre coinvolgenti, come il Borgo antico cittadino, scrigno autentico di eventi e vicissitudini storiche; il vastissimo Parco La Mandria, al cui interno c’è il prestigioso Centro Internazionale del Cavallo, una della maggiori realtà di tutela ambientale europea, dove vivono liberamente numerose specie di animali selvatici e domestici;  l’unica tappa italiana della mostra internazionale ‘Egitto. Tesori sommersi’…

 

Informazioni Accrediti

Le domande per l’accredito e il rilascio dei relativi badges per i giornalisti, pubblicisti, fotografi e tele-cineoperatori interessati dovranno pervenire alla Prefettura di Torino, Piazza Castello 205, a partire da mercoledì 15 e fino a martedì 21 aprile. Le richieste, redatte su carta intestata e firmate dal Direttore dell’organo di stampa richiedente, dovranno essere corredate da 2 fotografie con indicazione del nominativo, la data di nascita e gli estremi della tessera professionale e potranno pervenire all’indirizzo [email protected] o al n. di fax: 011/5589.460. Gli accrediti potranno essere ritirati dalle ore 11.00 di lunedì 20 aprile fino alle ore 12.00 di martedì 21 aprile presso la segreteria del Prefetto, Piazza Castello 205 (Sig.ra Sollazzo tel. 011/5589.458/551). Cfr. http://www.prefettura.it/torino/index.php?f=Spages&s=news.php&id_argomento=328&id_sito=1233&nodo=12321&nodo_padre=12319&tt=ok     

Contatti

Ufficio Comunicazione e Stampa ‘La Venaria Reale’

Andrea Scaringella
[email protected] (esclusivamente per servizi stampa)
tel. +39 011 4992300 – 335.7239993
fax +39 011 4598432

www.lavenariareale.it

Social Network della Reggia: http://lavenariareale.ning.com/

 

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Vegetazione, flora, fauna ed ecosistemi: l’azione europea

A partire dagli anni settanta, oltre all’unificazione del mercato europeo, la comunica economica europea ha volto l’attenzione alle sempre più incalzanti problematiche ambientali, divenendone il riferimento principale per tutta l’Unione Europea.A partire da questi anni, infatti, sono state emesse una serie di convenzioni e direttive volte ad indirizzare il quadro normativo degli stati membri che altrimenti non avrebbero attuato opere di volte al ripristino e alla salvaguardia ambientale o lo avrebbero fatto ancora più tardivamente di quanto è avvenuto e dai risultati estremamente eterogenei e di difficile comparazione. Riportiamo qui di seguito le tappe fondamentali che hanno costruito la storia della normativa europea in materia di ambiente, natura ed energia:

La Convenzione di Ramsar,

Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale, soprattutto in riferimento agli habitat degli uccelli acquatici, è stata firmata a Ramsar, in Iran, il 2 febbraio 1971. Ratificata in Italia con DPR 13 marzo 1976, n. 448.

La Convenzione si pone come obiettivo la tutela internazionale delle zone definite “umide” mediante l’individuazione, delimitazione e lo studio degli aspetti caratteristici, in particolare dell’avifauna, al fine di porre in essere programmi che ne consentano la conservazione e la valorizzazione.

Direttiva del consiglio  Concernente la conservazione degli uccelli selvatici, 2 aprile 1979 N. 409. La direttiva concerne la conservazione di tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo. Essa si prefigge la protezione, la gestione e la regolazione di tali specie, comprendendo l’aspetto sia riproduttivo che ambientale e ne disciplina lo sfruttamento.

Direttiva”Habitat” 92/43/CEE per “la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche”

Scopo della direttiva è contribuire a salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato.

Le misure adottate dalla presente direttiva sono intese ad assicurare il mantenimento o il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e delle specie di fauna e flora selvatiche di interesse comunitario, senza trascurare tuttavia le esigenze economiche, sociali e culturali, nonché le particolarità regionali e locali.

Con la presente direttiva nasce Natura 2000. Essa è una rete di aree destinate alla conservazione della biodiversità sul territorio dell’Unione Europea, istituita dall’art. 3 della direttiva.

Tali aree denominate SIC (Siti di Interesse Comunitario) e ZSC (Zone Speciali di Conservazione) nel loro complesso garantiscono la presenza, il mantenimento e/o il ripristino di habitat e specie del continente europeo,  particolarmente minacciati dalla frammentazione e dall’estinzione.

La rete Natura 2000 permette agli Stati membri di applicare il concetto innovativo di tutela della biodiversità riconoscendo l’interdipendenza di elementi biotici, abiotici e antropici che concorrono nel garantire l’equilibrio naturale in tutte le sue componenti.

All’interno delle aree SIC e ZSC sono vietate una serie di attività al fine di assicurarne la preservazione. Qualsiasi piano o progetto non direttamente connesso e necessario alla gestione del sito ma che possa avere incidenze significative su tale sito, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti, forma oggetto di una opportuna valutazione dell’incidenza che tanga conto degli obiettivi di conservazione del medesimo. Essa costituisce lo strumento per garantire, dal punto di vista procedurale e sostanziale, il raggiungimento di un rapporto equilibrato tra la conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie e l’uso sostenibile del territorio. In Italia la direttiva “Habitat” è attuata dal DPR 8 settembre 1997, n. 357 con lo scopo di salvaguardare l’integrità dei siti attraverso l’esame delle interferenze di piani e progetti non direttamente connessi alla conservazione degli habitat e delle specie ed in grado di condizionarne l’equilibrio ambientale. 

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