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Investimenti, alle donne italiane piace farlo (soprattutto via mobile)

È sempre più grande il numero di donne che si affaccia sui mercati finanziari, anche grazie alla crescita (in termini di popolarità) durante il periodo della pandemia, quando le persone erano costrette a stare a casa per giorni senza mai uscire o socializzare. E’ ciò che emerge da una recente indagine, che evidenzia anche come il gentil sesso preferisca fare investimenti soprattutto tramite mobile.

Le donne e gli investimenti

investimentiNel 2020 e 2021 il contesto è stato caratterizzato da tassi di interesse molto bassi, un aumento della digitalizzazione all’interno delle famiglie e misure restrittive legate alla crisi sanitaria.
Proprio la costrizione di stare a casa ha spinto le persone a familiarizzare con il mondo degli investimenti e dei mercati finanziari. Una spinta alimentata anche dal fatto che la crescita dell’inflazione e le incertezze economiche globali, hanno spinto gran parte delle persone a cercare metodi per proteggere il proprio capitale e i propri risparmi.

Un 2022 da record

Quello che è cambiato rispetto al recente passato è l’atteggiamento delle donne nel contesto moderno. Sono professionalmente attive, molto creative e agiscono anche in settori che prima erano considerati appannaggio dei soli uomini.

Questo scenario ha propiziato numeri da record per quanto riguarda le quote di donne che si sono affacciate al mondo degli investimenti. La piattaforma XTB ha registrato in particolare un numero di clienti nuovi di sesso femminile pari a 16%. Fino a un paio d’anni fa non riuscivano ad arrivare neanche in doppia cifra.
Nonostante le donne rimangano in fortissima minoranza, va detto che sono sempre più attive in questo settore. Un segnale positivo per il mondo degli investimenti.

Altri dati interessanti

È interessante notare come la quota di donne partecipanti ai mercati finanziari vede in testa la Romania (26%), seguita dalla Gran Bretagna (14%). Le percentuali più basse si trovano in Repubblica Ceca, Francia e Germania, unici mercati in cui attualmente sono inferiori al 10%.
Negli anni 2020-2022, le donne hanno scelto più spesso i CFD sugli indici azionari mondiali, scegliendo soprattutto gli investimenti nelle Big Tech. Inoltre sono poco agressive, perché preferiscono una strategia trend following ad una controtendenza. Va segnalato che le donne italiane, insieme a quelle spagnole, si distinguono per la loro preferenza verso l’uso degli smartphone, per la loro praticità e facilità d’uso (con il 53% di transazioni via mobile).

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Etica e Società Volontariato e società

#Maipiùinvisibili per la Giornata Internazionale della Donna

Al via la campagna #Maipiùinvisibili di WeWorld Onlus lanciata per contrastare il fenomeno della violenza contro le donne in occasione del mese dedicato alla donna e della Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo 2020.

“DI VIOLENZA SI PUÒ SPARIRE”, è proprio l’invisibilità il concetto su cui WeWorld Onlus ha scelto di puntare perché invisibili sono le tante donne che, insieme ai loro bambini, sono talmente stremate dalla violenza e dalla violazione dei loro diritti da augurarsi di scomparire, pur di smettere di subire. Invisibili queste donne spesso lo diventano però anche per le persone che le circondano e per la società intera. #MaiPiùInvisibili è un’opportunità per restituire voce e visibilità alle donne che subiscono violenza. Una lotta che la Onlus combatte quotidianamente sia in Italia sia nel resto del mondo.

Qui è possibile vedere lo spot realizzato https://youtu.be/os6BlvDz0xQ.

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Etica e Società

Educazione, rispetto, parità: giornata di approfondimento sulle differenze e gli stereotipi di genere

Sabato 23 novembre
ore 9.30-16
Università degli Studi di Bergamo, Piazzale sant’Agostino 2

Il fenomeno della violenza contro le donne o violenza di genere sta assumendo negli ultimi anni dimensioni sempre più allarmanti: per affrontare questa vera e propria emergenza contemporanea, occorre mettere in campo un approccio multi-strategico, entro il quale riveste un ruolo di primaria importanza l’attività di prevenzione che deve necessariamente affrontare i pregiudizi legati ai ruoli maschili e femminili e promuovere una cultura delle pari opportunità.

Di tutto questo si parlerà sabato 23 novembre, in una giornata di approfondimento – organizzata dal Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Bergamo, in partnership con l’Associazione Aiuto Donna Uscire dalla Violenza Onlus – sul tema delle differenze e degli stereotipi di genere.

“Il nostro obiettivo – spiega Roberta Di Pasquale, docente del Dipartimento e coordinatrice dell’evento – è divulgare ad un pubblico eterogeneo strumenti riflessivo-operativi per decodificare e decostruire gli stereotipi di genere e, quindi, per educare alla parità ed al rispetto tra uomini e donne nella vita familiare, sociale, e lavorativa.”

“Anche come centro Antiviolenza – dichiara la presidente Oliana Maccarini – sentiamo l’esigenza di combattere il fenomeno, non solo intervenendo a posteriori – fornendo un sostegno alle donne vittime di violenza – ma anche avviando un’indispensabile attività di prevenzione. Dobbiamo intervenire prima, affinché nessuna donna sia più vittima, e quindi agire già dall’infanzia per diffondere la cultura del rispetto”.

L’iniziativa è aperta a tutta la cittadinanza, con particolare attenzione al corpo docente, ai genitori, agli studenti ed alle studentesse, agli operatori, alle operatrici, ai volontari ed alle volontarie dei servizi sociali, educativi, di ascolto e dei Centri Anti Violenza.

Al mattino sono previsti contributi volti ad inquadrare il tema delle differenze e degli stereotipi di genere in alcuni degli ambiti più rilevanti dell’esperienza individuale e collettiva. Nel pomeriggio verranno proposte attività laboratoriali in piccolo gruppo, finalizzate al coinvolgimento diretto dei partecipanti sui temi affrontati durante la sessione del mattino.

L’evento è organizzato in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Urbano.

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Eventi

We World Festival: due giorni di eventi per dire NO alla violenza sulle donne

Torna il 23 e 24 novembre a Milano, al Teatro Litta di Corso Magenta, il WeWorld Festival, l’evento annuale, quest’anno alla decima edizione, di WeWorld Onlus, la Fondazione impegnata da oltre vent’anni nella difesa di donne e bambini in Italia e nel mondo.

Molteplici le tematiche al centro di questa edizione, che saranno declinate nei due giorni attraverso dibattiti, film, reading, performance teatrali e mostre, tutte ad accesso libero e gratuito. Nuovi e vecchi stereotipi legati alla figura della donna, strade alternative per conquistare l’emancipazione femminile e approfondimenti sul tema delle migrazioni e della violenza di genere, con testimonianze dai fronti internazionali in cui opera WeWorld.

Tra i protagonisti dell’edizione celebrativa del Festival: Roberto Saviano, Letizia Battaglia, Eva Cantarella e Donatella Finocchiaro, ma anche l’ex pallavolista Francesca Piccinini, Gustavo Pietropolli Charmet, Alba Parietti, gli attori Benedetta Porcaroli, Camilla Filippi, Francesco Mandelli e Vinicio Marchioni, la star del fumetto Silvia Ziche, le scrittrici de “Le Nuove Eroidi”, la giornalista scientifica britannica Angela Saini e Il Terzo Segreto di Satira.

Grazie a un inedito monologo di Roberto Saviano diventano protagonisti le donne e i bambini che il nostro Paese sta lasciando indietro. Tra dispersione scolastica e violenza contro le donne e i loro figli, le storie di tante persone con cui WeWorld lavora da anni, da Scampia a San Basilio, da Sant’Elia alla Barona. Un viaggio lungo tutta l’Italia grazie alla voce dello scrittore, giornalista e sceneggiatore napoletano, attraverso storie di ingiustizie e di riscatti che partono dal basso.

Ci sarà anche l’attivista del Kenya Ledi Meingati, per la prima volta in Europa, a raccontarre la propria potente testimonianza e il passaggio da vittima di mutilazioni genitali femminili ad attrice del cambiamento, al fianco di WeWorld, per lottare affinchè questa crudele tradizione sia sconfitta. “Per la decima edizione del WeWorld Festival vogliamo ribadire, con ancora più forza, che per difendere i diritti delle donne e dei bambini serve lavorare con costanza, pazienza e coraggio. Serve affrontare la violenza partendo dalle sue cause, contrastando gli stereotipi e combattendo la povertà e la mancanza di opportunità che lasciano indietro troppe persone in Italia e nel mondo”, commenta Marco Chiesara, Presidente di WeWorld. “Serve intervenire sugli effetti della violenza, fisica ed economica, e stare al fianco delle donne che vogliono costruirsi una vita nuova e serve fare tutto questo tenendo insieme mondi e linguaggi diversi, dalle riflessioni sulle migrazioni, alle testimonianze e racconti sulla condizione delle donne e dei bambini nel mondo.

La prima giornata del Festival si chiude con un grande momento di teatro: l’attrice Donatella Finocchiaro porta in scena il suo monologo, in parole e musica, su Rosa Balistreri, attivista, poetessa, interprete tra le più formidabili del canto popolare siciliano. Donna del popolo, combattente e ribelle per sopravvivenza ed esigenza: la sua storia di violenza e di rivalsa e il suo ricordo rivivono in uno spettacolo commovente.

A condurre la serata l’attrice Camilla Filippi. Ospiti speciali, gli attori Benedetta Porcaroli e Francesco Mandelli tra i testimonial della campagna di sensibilizzazione #unrossoallaviolenza che Lega Serie A porta avanti da tre anni insieme a WeWorld Onlus. Mandelli sarà, per l’occasione, protagonista di un breve monologo sul tema della violenza sulle donne.

Chiude invece il Festival, nella serata di domenica, l’imperdibile documentario “Shooting the mafia” di Kim Longinotto, in anteprima per gli spettatori del Festival e nelle sale dal 1 dicembre: un ritratto intimo e personale di Letizia Battaglia, fotografa palermitana, che per l’occasione introdurrà la proiezione in una conversazione con Danilo de Biasio, Direttore Festival dei Diritti Umani.  Letizia Battaglia sarà protagonista insieme a Roberto Timperi, per tutta la durata del Festival, anche con una mostra di scatti suoi e di quelli più significativi legati al film “Shooting the Mafia”.

 

IL PROGRAMMA DI WEWORLD FESTIVAL

Sabato 23 novembre

“Gli inganni di Pandora. Conversazione con Eva Cantarella sulle discriminazioni di genere dal mito ai giorni nostri”

Ad aprire il Festival, sabato mattina, una grande protagonista della cultura italiana, Eva Cantarella, che  presenta il suo nuovo libro “Gli inganni di Pandora” (Feltrinelli): partendo dal mito di Pandora – momento che ha sancito la percezione d’inferiorità delle donne nella storia antica –  la scrittrice ripercorre l’origine delle discriminazioni di genere nel pensiero occidentale. Dialoga con lei Massimo Cirri, conduttore di Caterpillar su Radio 2.  Sala Teatro, ore 12

“Dritte alla meta. La lunga corsa verso l’emancipazione femminile nello sport”

Lo sport come veicolo di emancipazione e nuova frontiera per sfatare stereotipi di lunga data sulla figura femminile: è questo il tema del talk che vede la partecipazione dell’ex pallavolista Francesca Piccinini, insieme ad Adele Bernocchi, in arte Queen Maya, wrestler, protagonista in uno sport a lungo considerato solo appannaggio maschile. Con loro, a raccontare le imprese delle tante donne straordinarie che hanno fatto la storia dello sport, Serenella Quarello e Fabiana Bocchi, autrice e illustratrice di “Non puoi correre con i pantaloncini corti” (Rizzoli). Sala Foyer, ore 15

“Gli ultimi. Raccontare chi rimane indietro in Italia: tra dispersione scolastica e violenza sulle donne”.

Grazie a un inedito monologo di Roberto Saviano diventano protagonisti le donne e i bambini che il nostro Paese sta lasciando indietro. Tra dispersione scolastica e violenza contro le donne e i loro figli, le storie di tante persone con cui WeWorld lavora da anni, da Scampia a San Basilio, da Sant’Elia alla Barona. Un viaggio lungo tutta l’Italia grazie alla voce dello scrittore, giornalista e sceneggiatore napoletano, attraverso storie di ingiustizie e di riscatti che partono dal basso.  Sala Teatro, ore 17.30

“Donne violate. Testimonianza di Ledi Meingati sulle mutilazioni genitali femminili e i matrimoni forzati”

Le mutilazioni genitali femminili, gli abusi sulle donne e i matrimoni forzati sono ancora temi di stringente attualità in molti Paesi: ne parla al Festival una testimone d’eccezione, Ledi Meingati, attivista Masai che, per la prima volta in Europa, racconta la sua storia potente di lotta ed emancipazione in Kenya, contro le mutilazioni genitali. Sala Foyer, ore 17

“Fuori dall’anonimato”

Fuori dall’anonimato è un progetto che nasce dal desiderio di Cristiana Mainardi, membro della direzione artistica di Fuoricinema, di dare voce alle professioni invisibili delle donne nel cinema italiano. Si confrontano sul tema due “fuoriclasse del casting”, Laura Muccino e Sara Casan – premiate per l’occasione con il premio Fuoricinema-WeWorld – e uno dei loro attori “rivelazione”, Vinicio Marchioni. Sala Teatro, ore 16

“Work in Progress per Rosa. Monologo in musica di Donatella Finocchiaro su Rosa Balistreri” – anteprima esclusiva per WeWorld Festival

La prima giornata del Festival si chiude con un grande momento di teatro: l’attrice Donatella Finocchiaro porta in scena il suo monologo, in parole e musica, su Rosa Balistreri, attivista, poetessa, interprete tra le più formidabili del canto popolare siciliano. Donna del popolo, combattente e ribelle per sopravvivenza ed esigenza: la sua storia di violenza e di rivalsa e il suo ricordo rivivono in uno spettacolo commovente.

A condurre la serata l’attrice Camilla Filippi. Ospiti speciali, gli attori Benedetta Porcaroli e Francesco Mandelli, tra i testimonial della campagna di sensibilizzazione #unrossoallaviolenza che Lega Serie A porta avanti da tre anni con WeWorld Onlus. Mandelli sarà, per l’occasione, protagonista di un breve monologo sul tema della violenza sulle donne. Sala Teatro, ore 21

 

Domenica 24 novembre

“Nuova pelle. Conversazioni sull’emancipazione femminile tra lotte e nuovi stereotipi”

Un talk per parlare delle nuove barriere da abbattere e degli stereotipi con cui le donne devono ancora confrontarsi sul lavoro, nello spettacolo, nella vita quotidiana, nella comunità scientifica. Ne discutono lo psicanalista e psichiatra dell’adolescenza Gustavo Pietropolli Charmet, la showgirl Alba Parietti, la giornalista scientifica Angela Saini, collaboratrice della BBC e  autrice di “Inferiori. Come la scienza ha penalizzato le donne – La nuova ricerca che sta riscrivendo la storia” (HarperCollins), affascinante viaggio attraverso la scienza che approfondisce la “guerra” tra generi dal punto di vista biologico, psicologico e antropologico; Francesca Vecchioni, Presidente di Diversity (no-profit che promuove l’inclusione sociale attraverso attività di ricerca, formazione e consulenza), e la star del fumetto italiano Silvia Ziche, autrice di “L’allegra vita della quota rosa” (Feltrinelli Comics), in cui il suo celebre personaggio Lucrezia racconta una società ancora troppo patriarcale e paternalista. Sala Teatro, ore 12

Start to Talk. Il ruolo del coach e l’abuso di potere. Storie di manipolazioni e silenzi nel mondo dello sport. Le proposte per una svolta” – a cura dell’associazione Cavallo Rosa

Organizzato dall’associazione Cavallo Rosa, nata per denunciare casi di molestie nel mondo dell’equitazione, un dibattito sull’abuso di potere nel mondo dello sport. Tema dai molteplici risvolti e sfumature, che verranno trattate da protagonisti del mondo dello sport, della magistratura, del giornalismo. Sala Foyer, ore 10.30

Il piacere è tutto mio. L’emancipazione femminile passa (anche) dalla consapevolezza sessuale

Un appassionante incontro sui tabù e stereotipi (ancora) legati alla vita sessuale delle donne. In apertura un reading d’eccezione, che è anche provocazione culturale: Veronica Raimo e Marco Rossari leggono “Bambinacce” (Feltrinelli), canzoniere ironico-erotico che gioca con l’immaginario delle filastrocche – da Prévert a Rodari fino a Tim Burton – per presentare ritratti di femminilità irriverente e disinibita.

Segue il talk con l’attrice Benedetta Porcaroli, Frida Affer (fondatrice di Wovo Store, shop di raffinati sex toys), la scrittrice Chiara Moscardelli con il suo ultimo libro “Extravergine” (Solferino), prequel della serie in onda su Fox TV, che racconta l’educazione sentimentale di una ragazza di provincia, e Rossella Nappi, sessuologa, Professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università degli Studi di Pavia e autrice di “Sulla cresta dell’onda” (Fabbri Editore) in cui racconta la menopausa come punto di ripartenza nella vita delle donne. Sala Foyer, ore 15 

Oltre la linea dell’orizzonte. Le donne come nuovo soggetto delle migrazioni

Al centro dell’incontro una riflessione sulle nuove migrazioni, tra i campi di attività di WeWorld Onlus. A partire dalla testimonianza di Myranda Darlyn Ngobiyanck, che racconterà la sua storia di migrazione forzata tra Camerun e Ventimiglia, si analizza il fenomeno da una prospettiva di genere: la ricercatrice IPSOS Chiara Ferrari, la giornalista de Il Fatto Quotidiano Martina Castigliani, autrice di “Cercavo la fine del mare. Storie di migranti raccontate dai disegni dei bambini” (Mimesis) e l’eurodeputato PierFrancesco Majorino, si confrontano con la giornalista del TG2 Maria Rita Grieco, autrice di un reportage dal Libano. Sala Conversazione, ore 16

Il mito delle donne, le donne nel mito. Le nuove Eroidi e un nuovo modello di eroicità

Cinque donne, un libro, una performance indimenticabile: con ‘Le Nuove Eroidi’ (HarperCollins) otto scrittrici italiane reinterpretano con assoluta libertà otto eroine della mitologia greca. Caterina Bonvicini, Teresa Ciabatti, Antonella Lattanzi, Valeria Parrella e Veronica Raimo, sono le protagoniste di questo reading-dibattito che partendo dall’attualità del mito mette al centro la prospettiva e lo sguardo delle donne sul mondo. Sala Teatro, ore 17.30

Essere volontari: il racconto de Il Terzo Segreto di Satira

Uno dei più celebri collettivi satirici in Italia, il Terzo Segreto di Satira, presenta al Festival la webseries ‘Following Life’ realizzata in Mozambico con WeWorld Onlus grazie al progetto Eu Aid Volunteers, il “corpo” di volontari/e internazionali europei specializzati in interventi umanitari. Partendo dal racconto del dietro le quinte del lavoro dei volontari nel Paese africano, il collettivo milanese sarà protagonista di un racconto-confronto sul tema del volontariato come forma di empowerment. Sala Foyer, ore 18.30

 

I FILM

Il racconto dell’universo femminile attraverso il cinema sarà protagonista anche in questa edizione del Festival, nella giornata di domenica 24 novembre, con tre pellicole preziose che raccontano altrettante sfide per l’emancipazione. In “Female Pleasure” di Barbara Miller (dopo il talk “Il piacere è tutto mio”), cinque donne di cinque religioni diverse si oppongono alla demonizzazione della sessualità femminile a opera degli integralisti religiosi; Le Invisibili” di Louis-Julien Petit (Sala Teatro, ore 15) vede protagoniste quattro assistenti sociali dell’Envol, un centro diurno che fornisce assistenza alle donne senza fissa dimora: quando il Comune decide di chiuderlo, si lanciano in una missione impossibile: dedicare gli ultimi mesi a trovare un lavoro al variopinto gruppo delle loro assistite, abituare a vivere in strada; infine, lo struggente “For Sama” di Waad al-Kateab e Edward Watts (Sala Teatro, ore 10), viaggio intimo ed epico nell’esperienza femminile della guerra: in forma di una lettera d’amore di una giovane madre a sua figlia, il film racconta la storia della vita di Waad al-Kateab attraverso i cinque anni della rivolta di Aleppo, in Siria, dove si innamora, si sposa e dà alla luce Sama, mentre il conflitto intorno a lei diventa catastrofico.

“SHOOTING THE MAFIA”: LA CELEBRE FOTOGRAFA LETIZIA BATTAGLIA AL WEWORLD FESTIVAL

Chiude il Festival, nella serata di domenica, l’imperdibile documentario “Shooting the mafia” di Kim Longinotto, in anteprima per gli spettatori del Festival e nelle sale dal 1 dicembre: un ritratto intimo e personale di Letizia Battaglia, fotografa palermitana e fotoreporter per il quotidiano L’Ora, che per l’occasione introdurrà la proiezione in una conversazione con Danilo de Biasio, Direttore Festival dei Diritti Umani.

Una vita vissuta senza schemi: dalla fotografia di strada, per documentare i morti di mafia, all’impegno in politica, Letizia Battaglia è stata una figura fondamentale nella Palermo e nell’Italia tra gli anni Settanta e Novanta. Intrecciando interviste e testimonianze d’archivio, Kim Longinotto racconta la vita di un’artista passionale e coraggiosa, mostrando, attraverso un’esistenza straordinaria e anticonformista, uno spaccato di storia italiana. In cerca di una libertà che passa per il sogno di una Sicilia sciolta dalle catene della mafia.

GLI SCATTI DI LETIZIA BATTAGLIA PER I VISITATORI DEL FESTIVAL

Letizia Battaglia sarà protagonista, per tutta la durata del Festival, anche con una mostra degli scatti più significativi legati al film “Shooting the Mafia”.

 

La partecipazione al WeWorld Festival è completamente gratuita con prenotazione obbligatoria.

Il programma completo è disponibile sul sito https://www.weworld.it/weworldfestival/

 

La decima edizione può contare sulla collaborazione di Lega Serie A, Fuoricinema, Festival dei Diritti Umani, Cavallo Rosa, Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Consiglio e Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Milano e sul prezioso contributo di Best Western, Canon, Cavallo Rosa, Carrefour, Fondazione Cariplo, Google, Lexellemnt, Naïma, Newton, PwC, State Street, Veuve Clicquot.

 

UN ROSSO ALLA VIOLENZA – CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE NAZIONALE

Il 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne,  WeWorld rinnova il proprio impegno nella difesa dei diritti delle donne e contro ogni forma di violenza, con una campagna, di cui il Festival è l’evento culminante che include il coinvolgimento delle istituzioni, con la presentazione del nuovo rapporto MAKING The CONNECTION, del pubblico e il lancio di una campagna di sensibilizzazione nazionale, #unrossoallaviolenza, realizzata insieme a Lega Serie A e alla sua terza edizione, che nasce per dare un simbolico cartellino rosso alla violenza sulle donne.

Concretamente i calciatori e gli arbitri scenderanno sul terreno di gioco con un segno rosso sul viso nella 13° giornata di Campionato serie a Tim; anche i social si coloreranno di rosso con le foto dei protagonisti che dichiareranno il proprio impegno pubblicando una foto con il simbolo della campagna, esortando i propri followers a fare lo stesso con l’hashtag #unrossoallaviolenza. Protagonisti dell’appello nello spot: gli sportivi Marco Materazzi, Bernardo Corradi, Alessandro del Piero, Elisa Di Francisca, Marta Pagnini e Rossella Brescia. Oltre ai protagonisti del mondo del calcio e dello sport, hanno aderito attrici, aziende e istituzioni. Tra questi: Benedetta Porcaroli, Camilla Filippi, Francesca Senette, Francesco Mandelli, Federico Russo e Donatella Finocchiaro.

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LILY – Lifestyle magazine è online!

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  • 6 Settembre 2019

Il nuovo sito dedicato agli stili di vita, tutti al femminile

Settembre 2019 – Arriva con una ventata di freschezza settembrina LILY, il nuovo magazine online dedicato al lifestyle.

Tutte le ultime tendenze dal mondo della moda e della bellezza, tanti consigli per sentirti sempre al meglio sul lavoro, in casa e nella vita di tutti i giorni.

Un magazine pensato per ragazze e donne di tutti i tipi e di tutte le età, con contenuti leggeri e piacevoli da consultare in ogni momento della giornata, anche mentre sei sulla metro o in una pausa caffè in ufficio.

Seguiremo insieme le sfilate di alta moda più belle, gli eventi più importanti dal mondo glamour, ma anche della tua vita: come organizzare il matrimonio o prepararti per un colloquio di lavoro, come diventare freelance o organizzare quel viaggio che hai sempre sognato.

LILY è la tua nuova amica online, un ritrovo magico nel quale trovare tante idee e consigli per goderti al massimo ogni momento delle tue giornate, per quanto frenetiche possano essere!

Il team di LILY – Lifestyle magazine inoltre è a tua disposizione per pubblicare i contenuti e le storie che vorrai condividere con la community di #lilymag.

Pronta per scoprire un nuovo modo di parlare di lifestyle? Ti aspettiamo su LILY!

 

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Floreka 2018. Torna questo weekend l’appuntamento atteso dai green lovers

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  • 24 Aprile 2018

Torna questo weekend presso il parco di Gorle l’appuntamento con Floreka, kermesse dedicata ai giardini, alla natura ed alle arti creative “green” organizzato dall’Associazione Petali e Parole, giunta alla sua 11esima edizione che lo scorso anno è riuscita a coinvolgere oltre 7 mila persone e che quest’anno punta a fare ancora di più con una veste tutta femminile.

Gli incontri a corollario della mostra-mercato, infatti, avranno per protagoniste le donne: Elena Macellari, Simonetta Chiarugi, Cristina Mostosi e Camilla Zanarotti racconteranno come, spesso senza preavviso, la natura sia entrata a far parte della loro vite, diventando il loro mestiere prediletto. Ma attenzione, non si parlerà solo di “donne e fiori”, infatti, molti saranno gli appuntamenti che coinvolgeranno grandi e piccoli con laboratori, corsi, show coking, flash mob  mostra fotografica «Lumen Print» e tanti altri appuntamenti pensati per soddisfare tutti i gusti.

Novità di quest’anno, della rassegna, è la volontà di dare voce alle antiche tradizioni ( il masi spinato di Gandino) e alle giovani idee imprenditoriali green (il Tropico dei Colli) che hanno deciso di riscoprire e recuperare la terra  e a chi coltiva fiori e si inventa un mestiere, come accaduto con Edwin e Nitsuhe con il loro progetto Tulipani Italiani.

Per info: http://florekabg.wixsite.com/floreka

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Floreka 2018 Donne e Natura

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  • 18 Aprile 2018

Torna la mostra mercato di giardinaggio e produzioni creative. Protagoniste: le donne

Le piante? Parlano! e probabilmente la lingua delle donne. Lo sanno bene le “Petale”, infaticabili amanti del verde, volto e cuore dell’Associazione Petali e Parole che per l’11esimo anno consecutivo, sabato 28 e domenica 29 aprile, organizza la kermesse di giardinaggio e arti creative «Floreka: Donne e Natura, Lei ci parlerà di Natura». Una rassegna dedicata agli amanti del pollice verde, e non solo, che nell’ultima edizione è riuscita a coinvolgere oltre 7 mila persone e che quest’anno punta a fare ancora di più con una veste tutta al femminile: gli incontri a corollario della mostra-mercato, infatti, avranno per protagoniste le donne.

DONNE CHE SI RACCONTANO

Si parte sabato con Elena Macellari, agronoma e paesaggista, autrice del libro “Le signore della botanica: storie di grandi naturaliste italiane” che, con un attento e minuzioso lavoro di ricerca, ha ricostruito gli studi di numerose botaniche del ‘900 come Eva Mameli Calvino, Eleonora Francini, Albina Masseri e Camela Cortini (h. 11.00). A seguire nel pomeriggio (h. 15.30), sempre per il ciclo «Passioni che divengono mestieri», Camilla Zanarotti, racconterà di come la sua passione per la musica si sia accostata a quella per il paesaggio durante l’incontro “Musica e Agronomia»; agronoma e architetto del paesaggio, Zanarotti è esperta di progetti di restauro di parchi storici e autrice de “Porcinai ed il paesaggio”, I giardini delle ville venete” con il fotografo Dario Fusaro e di “Più orto che giardino” con Simonetta Chiarugi. Domenica 29 Simonetta Chiarugi sarà protagonista dell’appuntamento «Dalla moda ai giardini» per il ciclo «Passioni che divengono mestieri» raccontando la sua esperienza: dal mondo della moda, alla passione per orto e giardino che diventa un mestiere, passando per la creazione del seguitissimo blog Aboutgarden, fino alle recenti pubblicazioni (h. 10.30). Ancora domenica, un‘altra donna speciale: Cristina Mostosi racconterà del suo Giardino delle Iris a Trebecco, simbolo di un legame familiare che, nel ricordo di suo papà, è riuscita a trasformare da luogo di ricordi in instancabile ed appassionata opera di divulgazione e, forse, nel mestiere della sua vita (h. 16.30). Ad accompagnare nei loro racconti le ospiti di Floreka sarà Lorita Biffi, appassionata libraia, anima della libreria Spazio Terzo Mondo.

Per tutti gli appassionati di giardini e natura che vorranno incontrare le Camilla, Simonetta, Elena e Cristina tutte assieme in un unico appuntamento, sabato pomeriggio le quattro special guest dialogheranno sul filo conduttore di questa edizione di Floreka: “Donne e natura”. (h.17.00)

Affiancheranno i racconti delle nostre protagoniste, le esperienze innovative di giovani che hanno deciso di riscoprire e/o recuperare la terra. Questa edizione di Floreka, infatti, dedicherà spazio ed approfondimento ai racconti di chi recupera antiche tradizioni (il mais spinato di Gandino) a chi sperimenta nuove coltivazioni, (il Tropico dei Colli) e a chi coltiva fiori e si inventa un mestiere, come accaduto con Edwin e Nitsuhe con il loro progetto Tulipani Italiani. Il tutto, tra la magia di laboratori e corsi ispirati ad arte e natura dedicati ai più piccoli, attività educative volte a promuovere lo sviluppo di una cultura sostenibile, momenti musicali ed enogastronomici che, come da tradizione, renderanno per un week end la manifestazione un punto di attrazione imperdibile per tutti i green lovers.

INCONTRI E APPUNTAMENTI

Dopo l’inaugurazione, domenica si parte con Rose Rifiorentissime «Coltivazione delle Rose» (h. 14.30) e «Cura delle piante grasse» con Giorgio Tomio (h. 15.00); a seguire «La gioia di coltivare un agrume nella nostra casa» con il Vivaio Ghellere (17.30) e la dimostrazione di composizione floreale «Bouquet di primavera» con il fiorista Mazzoleni (h. 18.00). Per concludere la giornata dalle 19 l’Happy FL-Hour con musica dal vivo con il trio Très Manouche.

Domenica si prosegue con «Cura, coltivazione e utilizzo delle aromatiche» a cura di Floricoltura del Bosco (h. 9.00), l’incontro «Edwin e Nitshue. Un coloratissimo campo di tulipani sboccia in città» con Tulipani Italiani (h. 14.30) e il Lab «Cupcakes in Fiore» con i Pasticcioni (h. 15). E, da non perdere, il convegno con show cooking «Lo sapevi? I fiori si mangiano» per scoprire con Fioreat, Francichef – volto noto anche della trasmissione Tv La Prova del Cuoco – e Fiori commestibili bio Carmazzi, tutte le proprietà nutritive – antiossidanti, antitumorali e organolettiche – dei fiori edibili, il loro tradizionale linguaggio e il loro significato (h.15.00). In entrambe le giornate i laboratori a cura di Tropico dei Colli «Giardini utili. Piante utili, sempreverdi e a bassa manutenzione» e «Verde insolito. Coltivazione e cura delle carnivore» a cura di Daniele Righetti.

LABORATORI PENSATI PER I PIÙ PICCOLI

Durante l’intero weekend anche laboratori per i bambini a cura di Trentunodi: «Cresco sempre di più: seminare, giocare, crescere. Il tempo dell’attesa» (sabato h. 10.30 e 17.30, domenica 17.30). «Mani che creano con gioia. I colori delle emozioni» (sabato h. 16.00, domenica h. 10.30 e h.16).

CURIOSITÀ FLOREKA 2018

Il programma, come ogni anno, sarà arricchito da un appuntamento dedicato ad arte e natura – la mostra fotografica «Lumen Print» di Danilo Pedruzzi e da momenti di puro relax – i mini trattamenti zen e shiatsu con la scuola Zen Shiatsu, accompagnati da piacevoli Flash mob musicali nel parco. Poi spazio all’intrattenimento tra libri e caffè con Spazio Terzo Mondo, il Bistrot a cura di M1.lle Storie & Sapori e i corner food a cura di Pasticcioni e Birrificio Artigianale Elav.

Diffondere la conoscenza della natura, dell’ambiente, del paesaggio e del florovivaismo, parlare di buone pratiche, coltivazioni agricole e della produzione del cibo, ma anche di giardini e di fiori, si può fare in molti modi, ma per le Petale è diventata una missione senza mai dimenticare lo spirito che ha fatto nascere tutto questo: l’amicizia e la condivisione!  Ed è questo che gli appassionati di Floreka respirano da anni durante la due giorni.

«Quest’anno ci siamo volute fare un regalo: dedicare l’undicesima edizione di Floreka alle donne! Saranno proprio quelle donne, a cui le piante, i fiori, i giardini, l’ecologia, la sostenibilità hanno cambiato la vita, infatti, a declinare quest’universo. Il risultato sarà un fiorire di contaminazioni creative, di sensazioni e sensibilità diverse ma tutte rivolte alla condivisione dei temi che sentiamo nostri. Non mancate!» – raccontano le Petale, le amiche fondatrici dell’associazione Petali e Parole.

ASSOCIAZIONE PETALI E PAROLE

Amiche d’infanzia, innamorate della natura e dei suoi meravigliosi frutti. Le Petale, sono l’anima di Floreka, manifestazione che hanno creato 11 anni fa fondando l’Associazione Petali e Parole con l’obiettivo di promuovere e diffondere la conoscenza del paesaggio, del verde e del florovivaismo, sensibilizzando al consumo critico e diffondendo la cultura della biodiversità. Donne appassionate, ognuna con una propria professione, che dedicano a Floreka energia e creatività operando da anni nella costruzione di una rete di sinergie efficaci con gli ospiti, gli espositori e altre numerose associazioni e realtà amiche con l’obiettivo condiviso di far vivere lo spirito unico di Floreka. Le Petale si occupano di ogni attività: dalla scelta del tema, alla gestione della segreteria, dalla pubblicità alla logistica senza lasciare nulla al caso affidandosi a collaborazioni di fiducia con partner qualificati. Il risultato è un percorso di sostenibilità e bellezza che in 11 anni ha portato a straordinarie soddisfazioni. Floreka: la festa del verde per tutte le età!

Per informazioni http://florekabg.wixsite.com/floreka 

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Floreka 2018 donne e natura: petali e parole

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  • 5 Aprile 2018

Ma attenzione, non si parlerà di “donne e fiori”, ma di quel personale ed esclusivo rapporto che lega, oggi, e che ha legato in passato molte figure femminili al variegato mondo della natura!

E chi meglio di Loro, le “Petale”, può sapere bene quanto varia può essere la passione per la natura! Infaticabili amanti del verde, volti e cuori dell’Associazione Petali e Parole che per l’11esimo anno consecutivo, il 28 e 29 aprile 2018, organizza la kermesse dedicata ai giardini, alla natura ed alle arti creative “green”, in una parola: «Floreka».

Una rassegna che solo nell’ultima edizione, in due giorni alle porte di Bergamo, è riuscita a coinvolgere oltre 7 mila persone e che quest’anno punta a fare ancora di più con una veste tutta femminile. Tutti gli incontri a corollario della mostra-mercato, infatti, avranno come ospiti donne speciali che racconteranno come, spesso senza preavviso, la natura sia entrata a far parte della loro vita, diventando il loro mestiere prediletto.

LE PROTAGONISTE Si parte con Simonetta Chiarugi, un’amica  genovese che, rinunciato al primo amore e lavoro di stilista, si è reinventata un mestiere ad hoc per una grande amante della natura: da anni si dedica a tempo pieno al suo giardino che è divenuto il protagonista del suo ormai notissimo blog: “Aboutgarden”, punto di riferimento per i tanti amanti del genere green; ora questa esperienza si è tradotta in diverse apprezzatissime pubblicazioni, un fra tutte: “Buon gardening!“; a seguire, Cristina Mostosi ci racconterà il grande fascino del suo Giardino delle Iris di Trebecco, simbolo di un legame familiare che, nel ricordo del suo papà scomparso pochi anni orsono, ha trasformato da memoria, nell’oggetto di in un’ instancabile ed appassionata opera di divulgazione.

Camilla Zanarotti, nata musicista, esperta agronoma, ora architetto del paesaggio, ha firmato progetti di restauro di parchi storici ed è autrice di numerose pubblicazioni: “I giardini delle ville venete” con il fotografo Dario Fusaro e di “Più orto che giardino” con Simonetta Chiarugi, l’ultima importante “Porcinai ed il Paesaggio”, sulla figura del più importante paesaggista italiano.

E ancora: Elena Macellari, autrice del libro “Le signore della botanica: storie di grandi naturaliste italiane”, con un attento e minuzioso lavoro di ricerca d’archivio ha ricostruito la vita e gli studi di numerose botaniche del ‘900 come Eva Mameli Calvino, Eleonora Francini, Albina Masseri e Camela Cortini.

Floreka da quest’anno vuol anche dare voce alle ANTICHE TRADIZIONI ed alle GIOVANI IDEE IMPRENDITORIALI GREEN. Non mancheranno i racconti di innovative esperienze di giovani che hanno deciso di riscoprire e recuperare la terra proponendo insolite coltivazioni o riproponendo antiche coltivazioni: si parlerà di Mais Spinato, ma anche di nuove e singolari coltivazioni, come quelle proposte dai ragazzi di “Tropico Dei Colli”, o diTulipani Italiani”. Saranno poi al centro del ricco programma di Floreka, la magia dei laboratori per bambini a cura di TrentuNodi – Centro delle Emozioni – le proprietà dei fiori a tavola e loro utilizzo a cura di FiorEat e numerosi corsi ispirati ad arte e natura, attività educative volte a promuovere lo sviluppo di una cultura sostenibile, in una cornice rallegrata da momenti musicali e da proposte enogastronomiche.

«Quest’anno ci siamo volute fare un regalo: dedicare l’undicesima edizione della nostra Floreka alle donne! Saranno proprio quelle donne a cui le piante, i fiori, i giardini, i semi, l’ecologia, la sostenibilità, hanno cambiato la vita, infatti, a declinare quest’universo. Il risultato sarà un fiorire di contaminazioni creative, di sensazioni e sensibilità diverse ma tutte universalmente rivolte alla promozione di buone pratiche verdi. Per riscoprire e recuperare l’ambiente, per tornare a mettere le Natura al centro, per essere d’esempio alle nuove generazioni» – anticipano le Petale dell’associazione Petali e Parole…tutte donne!

Per info: http://florekabg.wixsite.com/floreka

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Racconti di Donne “Artistiche”

L’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Massa Lubrense e l’Associazione “Connessioni Culture Contemporanee” di Napoli con la collaborazione ed il sostegno di “Soqquadro”, Galleria d’arte “GARD”, “GinoRamaglia.it” e l’Archeoclub lubrense, organizzano la collettiva di arte moderna e contemporanea.

Racconti di Donne “Artistiche”

La mostra, realizzata su progetto di Giovanni Mangiacapra, si inserisce nell’ambito del programma “Percorso Donna” promosso dall’Amministrazione Comunale in occasione delle manifestazioni previste per l’8 marzo. La mostra, che ospita opere di artisti affermati provenienti da tutta Italia e dall’estero, rappresenta uno dei momenti più significativi organizzati dal Comune costiero con il patrocinio della Città Metropolitana di Napoli.

La mostra è allestita presso la Sala delle Sirene al largo Vescovado – adiacente al palazzo comunale – e sarà inaugurata giovedì 8 marzo alle ore 18.00 per chiudersi poi il giorno 22.

Questo importante evento artistico fa file rouge ai vari appuntamenti (incontri, dibattiti, conferenze ed altri eventi) che vedono coinvolti i cittadini, le scolaresche del territorio nonché le Associazioni locali.

Gli artisti invitati presenteranno opere fatte liberamente in qualsiasi tecnica, nate da riflessioni personali, umane e sociali, ed ispirate da una proprio pensiero o “raccontandosi” attraverso la propria arte.
Esse raccontano momenti della vita per esprimere, attraverso l’arte, episodi e momenti di gioia o di tristezza, a volte di violenza. Raccontare questo non è facile: l’arte aiuta e permette di far venire fuori storie quotidiane fatte spesso di sopraffazione e di diritti negati. Il mondo del lavoro, in particolare, focalizza tutto questo in quanto il più delle volte penalizza le donne, negando uguali diritti per tutti.
Le opere esposte raccontano tutto ciò, ma interpretano anche momenti di speranza e di gioia, esperienze di positive conquiste sociali, nella vita privata o nel lavoro.

Espongono: Antonietta Catalano, Francesca Candito, Manuela Gallo, Lorena Peris, Clementina Petroni, Rachele Carol Odello, Maria Pellini, Francesco Rosina, Silvia Rea, Tamara Valkama, Michaela Zadra

Riportiamo di seguito dei brevi cenni biografici e critici:
Antonietta Catalano nata a Napoli, ha frequentato il liceo classico Giuseppe Garibaldi di Napoli. Dopo il diploma presso l’accademia di belle arti di Napoli, sta completando gli studi del corso di pittura. Nei sui dipinti prevale una luce dolce e forte, il colore prende forma creando ora figure, di una propria bellezza, dove ci conduce e ci permette di raggiungere alle parte più segrete del corpo per poi raggiungere i segreti della sua anima. Vincitrice del concorso Art for you “Per gioco non per azzardo”. Le sue opere sono state esposte a: Bologna (fiera), Firenze (località Ponte a Greve), Roma C/O Università la Sapienza (San Lorenzo), Napoli PAN (Palazzo delle Arti Napoli). Selezionata al Premio nazionale delle arti 2016/2017 in categoria arte elettronica – Napul’è ad arte 2017
Francesca Candito l’artista nasce a Roma e attualmente vive a Milano. Si presenta con un ricco percorso di studio dal Diploma di Liceo artistico alla Laurea a pieni voti in Urbanistica alla Facoltà di Architettura alla Accademia di Brera sempre di Milano con indirizzo di indirizzo Pittura. Da una citazione di Luigi Marsiglia si legge molto bene la storia di artista “Volti che esulano dalla cronaca quotidiana per entrare in una dimensione altra, un’eternità esistenziale sottratta alle leggi del tempo e degli uomini. Esodo di un’umanità al limite tra mera sopravvivenza e un destino di sopraffazione, di muri e isolamento. I dipinti di Francesca Candito riportano la realtà, la ferrea realtà di quest’epoca, recuperando volti unici e individuali attraverso la folla soffocante, la marea di migranti che ogni giorno affrontano il deserto e le onde del Mediterraneo. Un’umanità alla ricerca di vita e di se stessa, sguardi che parlano di noi documentando ciò che accade all’altro Non si può rimanere indifferenti dinanzi a queste opere, che con un taglio espressionistico evidenziano, nei volti, la loro essenza spirituale. I lavori di Francesca trovano nei suoi volti un proprio equilibrio, per descrivere e rappresentare il mondo delle donne. La sua pittura rispecchia il suo stile e la sua personalità la si legge la si vede in quel impulso creativo, non nasconde nulla nel presentarsi, la sua arte arriva diretto e rispecchia la sua personalità e determinazione con l’uso di questo linguaggio creativo”.
Manuela Gallo nasce a Cosenza dove vive e lavora, il suo primo amore fin da giovane è stata l’arte. I suoi studi culminati con la laurea in Scienze Naturali, non gli impediscono di dipingere, facendo diventare di questa attività una scelta importante per potersi confrontare, esprimere. Da una sua presentazione si legge di ”Una felice parentesi nel 2004 è rappresentata dal tirocinio nel laboratorio di restauro presso la soprintendenza di Cosenza (ex Convento di San Francesco d’Assisi). Nel 2013 Manuela diventa socia dell’Associazione Ovo. Oggi suoi soggetti oggi sono donne che appartengono a quel mondo degli anni 60° i suoi dipinti sono di colori vivi, le su pennellate sicure definiscono bene le forme di donne come lei le vede, figure luminose, danno espressione e forza alle sua donne. I suoi lavori vivono di una propria armonia dialogo tra di loro, e assumono spesso quel atteggiamento positivo che ci chiede la vita.
Lorena Peris nasce a Fiesole, in provincia di Firenze dove vive e lavora. Dopo il liceo artistico, frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Firenze nella Scuola di Pittura prima del professor Bimbi e poi del professor Canale. E’ durante questi studi che si affascina nella ricerca artistica: “Sperimento materiali e tecniche utilizzando il colore, la stessa materia diventa per lei un mondo da scoprire tutti i giorni”. Si sente presa, attratta dalle antiche prescrizioni sulla preparazione chimica dei colori. Lorena Peris rimane stregata dalle sue spiegazioni, difatti non abbandona mai questa curiosità, tuttora diventato vero e proprio oggetto di studio, trova utile per la sua arte preparare, utilizzare i suoi materiali. Approfondisce partecipando nel marzo 2003 al progetto Erasmus scegliendo come destinazione Atene, vi si trasferisce per tre mesi durante i quali apprende la tecnica del mosaico. Alla fine del corso la sua opera viene esposta all’Accademia di Belle Arti di Atene. Per poi laurearsi nella Scuola di Pittura del Professor Canale nel Febbraio 2006 presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze con la tesi dal titolo “Il Commestibile e la Pittura”. Oggi In questa continua ricerca cerca sempre di rappresentare portare quegli elementi naturali per dare forza ed energie per i suoi lavori, quasi uno scambio osmotico tra lei e gli elementi, l’artista ci da continua energia e continue emozione. I suoi dipinti ci regalano momenti segreti del restauro e della doratura, che danno una luce antica ma molte contemporanea oggi. Mi piace anche dire della sua passione del viaggiare per scoprire luoghi antichi e nuovi per la sua arte.

Clementina Petroni, nata a Forio di Ischia, fin da giovane si appassiona all’arte, dipingendo su carte e su tela, scopre anche la passione per la materia attraverso la ceramica, crea continuamente oggetti per poi dipingerli. Da sempre un’artista che sviluppa il suo senso della realtà e approfondisce e ricerca attraverso l’arte il suo mondo circondato dal mare: lei vive a Ischia, un luogo fatto di natura dove conosce i segreti più nascosti che difende gelosamente. Il suo contatto con la natura vive di un gioco sottile fatto di amore e rispetto. Pittrice che con gesti semplici e segni distinti, risponde con positività, serenità, ma anche sussulti emozionali e tensioni esistenziali rappresentano bene la sua arte. Le sue tele sono ricche di colori e di forme che rappresentano il mondo delle donne, figure quasi magiche che vogliono essere guardate perché rappresentano bene il mondo delle donne.
Rachele Carol Odello, pittrice, scultrice nata a Livorno. Ha studiato al Liceo polifunzionale “Cecioni“. Figlia d’arte, si porta dietro – da parte della madre – tutta la sua basilare importante storia creativa che determina il suo essere artista fino ad oggi. Tutto il suo ambiente vive di felici ricordi dei vari oggetti o manufatti presenti nella sua casa. La sua vita artistica come prima esperienza la vede esporre in Inghilterra dove ha vissuto per ben quattro anni. Rientrata in Italia continua la sua formazione presso la Fondazione Trossi Uberti, allieva del maestro Y. Hidalgo scopre e si appassiona al mondo della scultura sotto la formazione di Paolo Grigo. L’artista si muove, spazia in varie attività espressive, tra cui quella del teatro che influenza la sua arte, Il suo animo si avvicina alla poesia e scrive racconti per i bambini, ci troviamo di fronte ad una artista che vive immersa completamente nel modo della creatività. Raccontare di Rachele del suo amore per l’arte non è facile, in una sua breve biografia si legge della forte sofferenza vissuta per la morte della madre e come l’artista si sente fortemente privata di questo amore. I suoi dipinti sono una continua ricerca di visi di donne che segnano nei tratti una forte sensibilità in modo pieno come il suo modo di amare la vita. I suoi linguaggi sono fatti di colori che prendono forme di volti di donne che si incontrano nel nostro quotidiano. Rachele è una donna che non si ferma, cerca e ricerca continuamente nella sua arte espressioni proprie per potersi rappresentare e per poter raccontare con i suoi occhi prima e poi con i pennelli dopo.
Maria Pellini, nata a Reggio Emilia, ha frequentato l’istituto d’Arte Gaetano Chierici specializzandosi nell’arte del tessuto. Per anni ho operato come decoratrice di giostre a cavalli; nel 1999 si avvia ad una ricerca personale lasciandosi alle spalle gradualmente la figurazione …il tutto avviene attraverso un processo lento, misurato dall’esperienza quotidiana e dall’elaborazione profonda del mio essere …credo che il vero processo della creazione nasca e si alimenti dall‘esperienza della propria unicità cercando un proprio segno, farlo crescere affinché viaggi e possa volare. La prima esposizione personale nel 1999: “Oltre un’Immagine” è quella di un’artista sensibile che ama cercare l’essenza della vita e che trova nella materia tutti quegli elementi per fare ricerca, per trovare risposte e darsi un proprio equilibrio. L’artista non si spaventa impasta, mescola i suoi elementi per dargli forma e vita, la sua arte è fatta di passione e forti emozioni che esprime molto bene nei suoi colori ora pastosi e forti, grumi sulle tele. Le sue tavole vivono di una propria forza, ma anche dolci color pastello pieni di luce, la forma non è importante quella chiusa in confini ben definiti, lei ama far nascere, far vedere nuove espressioni per raccontare la sua arte. Maria è un’artista che si muove liberamente utilizzando, aggiungendo tutto ciò che può essere utile alla sua creatività. Promuove nel proprio atelier, e non solo, corsi e laboratori per bambini ed adulti improntati al benessere e alla ricerca interiore, creativa, grafica e pittorica. Opera e collabora molto nel sociale partecipando nei laboratori pittorici nella disabilità. Attiva all’interno dell’associazione Andos per laboratori (LIC Donna- luoghi di prevenzione) e consulente artistica per mostre all’interno della sede, nonché vicepresidente dell’Associazione Insieme
Francesco Rosina, formatosi l’Istituto d’Arte Antonio Corradini di Este vicino Padova ha conseguuto il diploma di “Maestro d’Arte” nel 1997. Ha proseguito nella sua ricerca artistica, sperimentando tecniche, uso dei colori e studio delle forme che l’hanno portato a sviluppare opere innovative. Pittore della forma, come ama definirsi, spinto dalla ricerca e dalla sperimentazione si esprime dando il meglio nelle opere intorno alla figura femminile. Traspare dai suoi lavori come lui “dipinga con il cuore”, le sue opere vivono pienamente la sua quotidianità, la sua arte racconta storie attraverso emozioni e incontri, la sua creatività non cede all’alienazione ma bensì prende forza nelle sue figure. Francesco è un artista che sperimenta e ricerca sempre materiali e tecniche che gli possano dare emozioni, le sue opere riassumo e sono frutto di una continua osservazione espressiva che trova spazio nell’odierno linguaggio dell’arte, senza mai nascondere la sua sensibilità artistica.
Silvia Rea, nata a Grottaglie Taranto vive attualmente a Napoli, laureata in Biologia ha insegnato in vari istituti scolastici. Dal 2004 si dedica alla pittura a tempo pieno dopo aver frequentato il corso libero di nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e poi il corso di pittura sotto la guida dei pittori Luigi Cerqua e Umberto Leonetti, presso l’associazione Le Muse di Napoli. Dal 2006, ha studiato presso la scuola d’arte della In Form Of Art con i maestri Marco Chiuchiarelli e Carlo Palumbo con i quali ha approfondito lo studio del disegno dal vero, dell’anatomia e delle tecniche pittoriche tradizionali e dove, fino al 2013, ha mantenuto uno spazio di lavoro. Il suo lavoro intenso, senza pause le ha permesso di sperimentare e sviluppare le sue capacità espressive. Artista segnalata per la sua tecnica e per il suo gioco cromatico, i suoi lavori trovano quel giusto equilibrio dando una da profonda espressione nei suoi paesaggi urbani, la sua pittura è fatta di esperienza senza mai far mancare la sua sensibilità anche per le tematiche trattate. Attenta socialmente, persona sensibile, attraverso i suoi volti segnati da emozioni forti e visibili nelle sue stesure cromatiche, denuncia i disastri causati dall’uomo. Silvia possiede una sua proprietà tecnica, dando alle sue tele sempre la luce, le sue pennellate trovano quell’equilibrio senza far mancare mai la sua forza espressiva.
Tamara Valkama, e’ nata a Stoccolma, diplomata al Liceo Artistico di Lucca e dopo all’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Dopo aver conseguito la qualifica professionale presso il Laboratorio per Affresco di Elena e Leonetto Tintori a Prato, ha iniziato a lavorare come Decoratrice pittorica d’interni, in parallelo continua sempre a dipingere realizzando opere su tela e sculture dipinte. Tamara e una artista completa e di forte esperienza dove il suo gesto artistico ormai maturo non ci lascia fermi senza pensiero ma ci invita ad essere profondi come lei. Per i suoi lavori utilizza vari materiali e con dimestichezza usa le sue tecniche, dando sempre a tutto quello che fa una propria anima. Il suo linguaggio non è frenetico, si dimostra espressivo e sensibile, le sue figure di donne su cartone sono dotate di un realismo unico, quasi in un dialogo con lo spettatore, stabilendo un filo di contatto infinito.

Michaela Zadra, nata a Wolfsberg in Austria è in possesso di diploma magistrale rivolto alle arti applicate del taglio e cucito femminile e di cucina. Si avvicina poi al mondo dell’arte attraverso un corso sullo studio dell’acquerello e le sue tecniche.
Tra il 1988 e 1989 viaggia moltissimo, in India approfondisce le tecniche del batik senza farsi mancare una conoscenza e approfondimento delle tecniche dello Yogjkarta in Indonesia. Nel 1995 fonda in Toscana l’Istituto Maithuna che si occupa delle tematiche della coppia, pubblicando vari libri. La sua arte resta fortemente legata al mondo delle donne, dalla pittura, agli acquerelli. L’artista da’ forme e colori in un continuo linguaggio di ricerca e sperimentazione. Non si lascia mai prendere dal mondo dalla frenesia intorno a lei. I suoi lavori sono molto espressivi, delineano un messaggio in senso ecologico, cercando quella armonia tra uomo e natura. Il suo linguaggio non è esaltato, va verso un mondo intenso si predispone in senso ecologico, in quel rapporto squilibrato tra Uomo e Natura.
Le sue tele prendono “Corpo” in un significato pratico che germoglia lentamente e tenacemente secondo una nuova espressività, i colori intensi e leggeri si spalmano creando dalla materia nuove forme.

Apertura: giorni feriali e domenica (ore 9.30 – 13.00) – sabato (ore 9.30 – 13.00 e 16.30 – 19 30)

Organizzazione: Giovanni Mangiacapra Cell. 3397919227 e-mail: [email protected] – Comune Massa Lubrense, largo Vescovado, 80061 – Massa Lubrense: Stefano Ruocco Cell. 338 3474193

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Domina Domna 2018: Il festival della cultura al femminile

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  • 16 Febbraio 2018

Fantasia, forza, bellezza, creatività, cultura. Rivoluzione. Tutti sostantivi al femminile. Parole di donne. E allora: Domina Domna. Per raccontare, conoscere, capire, emozionare. Con le donne e dalle donne, per tutte e tutti per un mondo in cui non ci siano “donna” e “uomo”.

A Bergamo, dal 4 all’8 aprile 2018 appuntamento con la 7° edizione del Festival multidisciplinare che indaga e sovverte gli stereotipi di genere, esplorando immagini, linguaggi e visioni artistiche al femminile. Per coinvolgere e affascinare, con progetti di teatro, illustrazione, street art, cinema e danza, pubblico di ogni genere e di ogni età.

E anche se il festival non è ancora iniziato, il pubblico ha già dato segni di partecipazione mettendosi in gioco già nei weekend di febbraio e marzo, insieme alle reti di quartiere, nell’attività di pulizia degli spazi dell’ex asilo Principe di Napoli di via Pignolo a Bergamo, quartier generale della nuova edizione di Domina Domna.

«Grazie a una collaborazione con la rete cittadina – commenta Elena Vanni, direttrice artistica del festival – potremo riaprire temporaneamente uno spazio e animarlo esattamente con la stessa creatività che l’anno scorso ha portato all’utilizzo del chiostro della ex-Chiesa della Maddalena di via Sant’Alessandro. L’ ex asilo sarà pulito e trasformato in luogo di incontro, proiezioni e spettacoli: il DD point 2018 sarà il quartier generale del festival. Un lavoro di continuità con il 2017 che si allinea a due maxi progetti cittadini: “Oltrevisioni – Ritorno al Futuro” e “Legami Urbani”, entrambi promossi dal Comune di Bergamo» .

Domina Domna è una kermesse unica di arte e cultura la cui energia attraversa strade, piazze, locali non convenzionali, trasformando la città in un palcoscenico plurale, partecipato, vissuto, contaminato da idee ampie ed eterogenee. Per riflettere su integrazione, bullismo, convivenza, e superare, grazie all’estro delle tante artiste presenti, confini, ideologie e disuguaglianze.

Su (e giù) dal palco, si esibiranno le migliori proposte artistiche nel panorama nazionale e internazionale, con l’obiettivo di valorizzare la capacità di innovazione e ricerca culturale made by women dando valore a un’iniziativa che, nata nel 2012 per volere dell’associazione La Scatole delle Idee, in concomitanza con le attività rivolte all’adeguamento delle quote rosa lanciate dalla Commissione Europea nel quinquennio 2010 – 2014 con il piano Communication on the strategy on equal opportunities for women and men within the European Commission (2010–2014) (Comunicazione sulla strategia per la parità tra donne e uomini in seno alla Commissione europea), si rafforza di anno in anno.

Solo nel 2017, infatti, si sono avuti più di 23mila spettatori partecipanti, anche grazie alla preziosa collaborazione di tanti attori del territorio come: la Provincia di Bergamo, il Centro Piacentiniano, l’associazione Donne Per Bergamo, lAssociazione Mutuo Soccorso Bergamo, Lab 80, il Teatro Sociale e il Teatro Donizetti di Bergamo, le scuole, coinvolte con diverse iniziative tra cui i serate a teatro e lUniversità della Terza età, fino al mondo dell’infanzia, raggiunto tramite laboratori e momenti di condivisione dedicati ai più piccoli.

Per il programma e informazioni www.dominadomna.itelena vanni

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Auto: uomini e donne al volante, ancora grande la distanza

Quanti sono gli italiani con più di 15 anni che hanno una patente di guida attiva per auto o moto? Dove abitano? Quanti gli uomini al volante e quante le donne? Secondo l’analisi di Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni-auto.html), in Italia ci sono 38,6 milioni di patenti attive* intestate agli over 15, equivalenti al 73,8% della popolazione.

Il sito, specializzato nel confronto delle polizze RC auto e moto, rielaborando i dati ufficiali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, è riuscito a tracciare la mappa delle patenti di guida attive in Italia.

La geografia dei guidatori, Campania ultima in classifica

Se si analizza il rapporto tra residenti over 15 e patenti attive a guidare classifica è la Valle d’Aosta, dove il 79,64% della popolazione ha la patente di guida; segue il Veneto, con il 78,21% e le Marche, con il 78,16%. Leggendo l’elenco nel senso opposto, invece, emerge che le aree con il rapporto più basso tra licenze di guida e residenti sono la Campania (67,43%), la Calabria (69,18%) e la Liguria (70,12%).

Se si guarda al numero totale di patenti intestate agli over 15, emerge una classifica differente e tutto sommato in linea con la distribuzione della popolazione sul territorio italiano; al primo posto si trova la Lombardia, che da sola conta ben 6,43 milioni di patentati, pari al 16,6% del totale, seguita dal Lazio, con 3,74 milioni di guidatori (9,7%) e dalla Campania con 3,35 milioni (8,7%). Nelle ultime posizioni si trovano invece la Valle d’Aosta, con solo 87 mila guidatori abilitati, il Molise (198 mila) e la Basilicata (358 mila).

Uomini e donne alla guida, ancora grande il divario

Facile.it ha poi analizzato la distribuzione delle patenti in base al sesso, rilevando importanti differenze di genere; secondo i dati, a livello nazionale, solo il 63,21% della popolazione femminile over 15 ha una licenza di guida attiva, mentre se si guarda agli uomini, la percentuale sale di oltre 20 punti, arrivando a 85,16%.

Esaminando più da vicino le differenze territoriali, emerge che le aree con la percentuale maggiore di donne con più di 15 anni intestatarie di patente di guida sono la Valle d’Aosta (70,32%), il Veneto (69,24%) e il Friuli Venezia Giulia (68,34%). Le regioni con le percentuali di guidatrici più basse sono invece la Campania (solo il 54,37% della popolazione femminile ha la patente), la Calabria (57,27%) e la Liguria (57,71%).

Guardando agli uomini, invece, le regioni con il rapporto più alto sono la Valle d’Aosta, dove l’89,56% della popolazione maschile over 15 ha la patente, le Marche (89,22%) e l’Umbria (88,50%). Le ultime posizioni in classifica sono invece occupate da Campania (81,47%), Calabria (81,80%) e Puglia (82,86%).

Se la patente di guida risulta quindi essere più comune tra gli uomini, ci sono aree nel Paese dove il divario tra i due sessi è più evidente; la Campania, ad esempio, è la regione dove il distacco si fa più sentire, con una distanza di oltre 27 punti percentuali a favore degli uomini. Seguono in classifica la Liguria (26,3 i punti percentuali di distanza) e il Molise (25,9 punti percentuali).

 

* Patenti considerate: AMS | CS | AM | C | BS | AS | D | BE | B | CE | F | DS | A1 | A2 | A3

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DONNE: ECCO I VOSTRI NEMICI NON FATEVI BATTERE!

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  • 7 Marzo 2017

I nemici più agguerriti della salute delle donne possono essere battuti.  È  l’appello di ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus – a tutte le donne. Figlie, mamme e nonne, ecco che cosa si deve sapere per vivere meglio e più a lungo. 

Molte delle malattie che minacciano le donne possono essere prevenute: basta sapere come. Parliamo di bronchiti croniche, Alzheimer, incidenti (statistiche pubblicate dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta – USA). Il primo passo è analizzare la propria fragilità nei confronti di queste malattie  e prendere provvedimenti per difendersi.

Impariamo a gestire le malattie croniche e facciamo gli esami raccomandati, non di più e non di meno 

Chi ha colesterolo alto, ipertensione o diabete ha un rischio aumentato di andare incontro a un infarto o a un ictus cerebrale. Questo dovrebbe essere ormai noto: è indispensabile che il paziente segua con attenzione le indicazioni del medico non sottovalutando mai l’importanza di assumere i farmaci  all’ora giusta e nella quantità suggerita dal medico. È utile  tenere inoltre un’agenda per ricordare quando è ora di eseguire i controlli strumentali per la prevenzione dei tumori.

Scegliere uno stile di vita sano 

Non possiamo cambiare la storia della nostra famiglia, né la nostra storia passata: ma possiamo cambiare la nostra storia futura. Per esempio:

  • Evitando di fumare: se non riusciamo da soli, chiediamo aiuto al nostro medico ed evitiamo di esporci al fumo passivo.
  • Scegliendo di mangiare in modo intelligente e sano:  dovremmo mangiare in quantità adeguata verdura e frutta, cereali integrali, cibi ricchi di fibra e cibi ricchi di proteine ma magri, come il pesce; dovremmo ridurre il consumo di cibi ricchi di grassi saturi, zuccheri aggiunti o sale, come i salumi, i latticini, i cibi precotti o elaborati, le carni molto condite, le salse.
  • Mirando a ottenere o mantenere il nostro peso ideale:  perdere chili di troppo e non recuperarli aiuta a ridurre il rischio di molte malattie, prime fra tutte infarto, ictus e malattie da aterosclerosi e trombosi e anche di diversi tipi di tumore.
  • Muovendoci!: l’attività fisica ben fatta, morbida e aerobica, aiuta a mantenere il peso ideale e riduce la probabilità di malattie del cuore e del cervello e riduce il rischio di alcuni tipi di tumore: scegliamo qualcosa che ci diverta, la bicicletta, la cyclette, la camminata veloce ma anche, perché no?, il ballo.
  • Riducendo il consumo di alcoolici: se un bicchiere di vino ci fa sentire bene beviamolo ma con moderazione. Le donne non dovrebbero berne più di un bicchiere al giorno: una birra o un bicchiere di vino o un superalcoolico ma non di più. L’eccessivo consumo di alcoolici e la durata di questa abitudine sembrano concorrere all’aumento del rischio per alcuni tipi di tumore, come quello della mammella e del fegato.
  • Imparando a gestire lo stress: se ci sentiamo costantemente al limite o sopraffatti, il nostro stile di vita ne risente e il nostro sistema immunitario anche. Lo stress si può ridurre o neutralizzare,  o imparare e gestirlo. Uno stile di vita intelligente e sano aiuta anche ad evitare il morbo di Alzheimer.

E non finisce qui…..

Le donne hanno polmoni più fragili rispetto all’uomo, nei confronti dell’attacco degli inquinanti atmosferici,  ambientali e del fumo. Sono quindi a maggiore rischio di bronchiti croniche ostruttive e di enfisema.

  • Possiamo difendere i nostri polmonievitando di fumare, e stando lontani dal fumo passivo, possiamo trovare il modo di ridurre al minimo l’esposizione agli inquinanti dell’aria.
  • Possiamo abituarci a lavare le mani più spessoe a sottoporci alla vaccinazione antiinfluenzale in inverno e chiedere al nostro medico se dobbiamo vaccinarci contro la polmonite (vaccino antipneumococco).
  • Gli incidenti d’auto sono una delle cause di morte precoce nelle donne. Guidare con prudenzae portare sempre la cintura di sicurezza allacciata  è il primo passo, moderare la velocità ed evitare di guidare quando si è bevuto o si è fatto uso di stupefacenti o si ha molto sonno è indispensabile.

Le donne non devono avere paura della parola “rischio” – dichiara Lidia Rota Vender, presidente di ALT  -: le soluzioni possono essere semplici e a alla portata di tutti, basta che ne prendiamo nota e ci attrezziamo per difenderci. Possiamo farlo, e funziona”.

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Ho cura di me – Il nuovo sito dedicato alla salute della donna

Oggi finalmente online il sito web hocuradime.it, un nuovo progetto editoriale con contenuti scientifici, approfondimenti in ambito medico e news su benessere e life style per le donne di tutte le età, senza limitazioni.

Dedicato a donne consapevoli, curiose e attive, attente alla propria salute e allo stile di vita.
Per donne che si prendono cura di sé stesse.

L’obiettivo? Comunicare in modo semplice e chiaro le diverse informazioni legate alla salute e al benessere, che riguardano la vita di una donna.

Il nuovo portale hocuradime.it vuole essere un punto di riferimento per tutte le donne che cercano informazioni su gravidanza, contraccezione, sterilità, menopausa e altre malattie tipicamente femminili.

Due medici ginecologi partecipano al progetto, approfondendo ogni mese un tema differente con un loro redazionale e partecipando attivamente e personalmente all’azione di comunicazione e promozione della corretta informazione.

Un vero e proprio magazine online sempre aggiornato per affrontare diversi temi sulla salute della donna, ma anche su life style e benessere.

Un sito dinamico, capace, grazie a una comoda suddivisione degli argomenti, di modellarsi sulle esigenze di ogni donna che desidera avere informazioni.

Grazie, infatti, a un semplice sistema di indicizzazione, i diversi post sono suddivisi per “età” oltre che per il tradizionale tema/tag. La donna che accede sul sito potrà direttamente dalla homepage identificarsi in uno dei tre profili e con il cursore decidere sin da subito quali contenuti leggere.

www.hocuradime.it
il nuovo sito dedicato a tutte le donne

 

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Donne a Soqquadro

Donne a Soqquadro

Un progetto di Marina Zatta

Casa Internazionale delle Donne – Sala Atelier – 6/8 maggio 2016

 

Soqquadro organizza tre giorni di esposizione di Arte, Moda e Design dedicati alle artiste dell’Associazione, nella settimana successiva alla Festa dei Lavoratori del 1° Maggio, perché le partecipanti possano auto-dedicarsi una Festa del Lavoro Creativo dello Donne. L’evento lascia alle Artiste in mostra tutte le possibilità di esprimersi con i propri personali linguaggi, artistici, tecnici e di settori di ricerca, unico comun denominatore è l’appartenenza al genere femminile.

 

La Casa Internazionale delle Donne è uno spazio vitale situato nel noto e caratteristico quartiere Trastevere, nel centro di Roma. Lo spazio occupa il seicentesco palazzo del Buon Pastore, dove per oltre tre secoli sono state rinchiuse donne imputante di “trasgressione” alle quali venivano imposti dei rigidi percorsi di “pentimento”. Questo spazio è stato riscattato dal movimento femminista romano che lo ha trasformato in un luogo dedicato alle donne, fulcro di energie vitali.

 

Soqquadro nasce nell’ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all’Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer.

 

Artiste partecipanti: Martina Buzio, Valeria Di Blasio, Serena Facchiano, Sabrina Faustini, Flavia Manfroncelli, Tina Parotti, Angela Scappaticci, Maria Tindara Pruiti, Angela Valentini

 

Ecodesigners: Gloria Tranchida, Simona Vitello

 

Moda: Zero Spaccato

Eventi:

Venerdì 6 maggio ore 19.00 presentazione del libro

“Come è il panorama?” di Martina Buzio – “Echos Edizioni”

 

Domenica 8 maggio dalle ore 17.00 presentazione dei libri

“La vita a rovescio” di Simona Baldelli – Giunti Edizioni.
“Un caso come gli altri”  Di Pasquale Ruju – E/O Edizioni

 

Collaborazione presentazione libri: Libreria Ubik – Monterotondo

 

 

Quando: 6-7-8 maggio 2016 orari: venerdì 18.00/20.30 – sabato e domenica 10.00/19.00

Dove: Casa Internazionale delle Donne, Sala Atelier

via della Lungara 19 – via San Francesco di Sales 1/A

Info: tel. 333.7330045 – [email protected]www.soqquadroarte.it

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MILLE NUOVI CONSULENTI IN 3 ANNI

GIOVANI, DONNE E SENIOR: IN SICILIA, LA SFIDA AL MERCATO DEL LAVORO DEL GRUPPO ASSICURATIVO ERGO

10 Novembre 2015 – Mille nuove opportunità di lavoro in attesa di altrettanti candidati. Dopo gli anni duri della crisi, le assicurazioni rialzano la testa e scommettono sulle nuove leve per affrontare al meglio l’evoluzione digitale del settore. Così ERGO Italia, compagnia assicurativa parte del Gruppo ERGO, presente in più di 30 Paesi nel mondo con una raccolta premi nel 2014 di 18 miliardi di euro lancia proprio al Sud, e in particolare in Sicilia, la sfida al mercato del lavoro italiano presentando Rete di ERGO, il network pensato per far crescere gli assicuratori del domani.

 

Un Campus dedicato, una formazione professionale unica e l’opportunità di diventare un Consulente assicurativo personale attento e competente. Il tutto, in un’ottica 2.0. Ecco il piano con cui ERGO intende formare e inserire sul mercato mille nuovi consulenti assicurativi personali entro i prossimi tre anni. Un progetto ambizioso pensato per dare una risposta concreta al bisogno di occupazione più evidente, quello giovanile che, dopo il tonfo degli anni precedenti, vede ancora oggi quasi 1 giovane siciliano su 2 senza lavoro, con un tasso di disoccupazione giovanile pari al 40,8%[1].

 

Un bisogno fortissimo di intervento che ERGO coglie guardando anche alle altre categorie rimaste senza lavoro a seguito della crisi che nell’intero Mezzogiorno ha fatto perdere tra il 2008 ed il 2014 ben 576mila posti di lavoro. La Sicilia, in particolare è fanalino di coda per occupazione tra tutte le regioni europee (42,4% il tasso di occupazione della popolazione compresa tra i 20 e i 64 anni). Ovvero: più di 1 siciliano su 2 in età da lavoro è disoccupato. Dato fortemente influenzato dalla bassissima partecipazione al lavoro delle donne (29,6%). Senza contare i Neet, giovani che non lavorano, non studiano e non seguono nessun corso di formazione. Se il dato europeo è al 16,3%, in Sicilia supera il 40%[2].

 

Per questo ERGO offre un’opportunità concreta a tutti i siciliani che hanno uno spiccato spirito imprenditoriale, alle persone motivate, determinate, creative, pronte a lanciarsi in una nuova avventura. Giovani al primo incontro con la professione, mamme con il desiderio di trovare una professione che consenta loro di conciliare la vita lavorativa con quella familiare, ma anche commerciali esperti che desiderano mettere a frutto le proprie capacità in un diverso ambito professionale, quello del risparmio e della protezione. Nella Rete di ERGO possono trovare spazio anche professionisti del settore assicurativo in cerca di una realtà in cui è possibile crescere in base alle proprie capacità.

 

Requisiti di base richiesti per accedere alle selezioni: laurea o diploma di scuola media superiore, ottima padronanza dei dispositivi informatici portatili, determinazione e propensione ai rapporti interpersonali. Nuove risorse che Rete di ERGO affiancherà rendendole capaci di operare sul mercato con soddisfazione, anche grazie alle nuove modalità di vendita, sempre più digital. Entrare nella Rete di ERGO, infatti, significa adottare un sistema di vendita innovativo anche da un punto di vista tecnologico grazie a My Agency, l’agenzia digitale lanciata da ERGO per rendere i consulenti assicurativi sempre più smart, flessibili e intraprendenti, con un processo di vendita interamente paperless che consentirà ad agenti e clienti di sottoscrivere e pagare immediatamente la polizza con un solo click e attraverso un unico tablet, senza alcun rischio e difficoltà. Un modo, dunque, per rispondere all’evoluzione digitale del mercato.

 

«Vogliamo che le persone riescano ad affrontare consapevolmente i temi della sicurezza e del risparmio e vogliamo farlo formando professionisti consapevoli, attenti e pronti a mettersi in gioco. Entrare a far parte di Rete di ERGO, infatti, significa scoprire o ri-scoprire un mondo, quello assicurativo, completamente mutato nel corso degli ultimi anni e sempre più votato all’innovazione. Vuol dire diventare assicuratori 2.0. Basta carta, basta orari fissi, basta location codificate: il sistema di vendita oggi richiesto dal mercato è smart e al passo con i tempi. Dopotutto, il 51% di chi naviga in rete adopera un device mobile e il 26% acquista già polizze online. L’innovazione digitale ha dunque rivoluzionato il rapporto con il cliente a livello globale, ma ha anche reso possibile un suo maggiore coinvolgimento e l’opportunità di soddisfarne le esigenze in modo più efficace. Ed è questo ciò che insegneremo alle nuove leve così come dichiarato dal nostro motto: “Assicurare è capire”» -ha commentato Fabio Naccari, Responsabile della Rete di ERGO.

 

Dopo un’attenta selezione, infatti, le risorse saranno inserite in ERGO Campus, il centro di formazione dedicato alla Rete di ERGO dove impareranno a conoscere da vicino il mercato assicurativo italiano, il Gruppo ERGO, le normative di riferimento e tutte le strategie utili per instaurare le migliori relazioni con i clienti, ascoltando i loro bisogni e intervenendo per risolvere le loro necessità. E al termine del percorso formativo iniziale, tra lezioni in aula, web-in-air ed esperienze dirette sul campo, gli iscritti avranno accesso diretto all’esame per diventare consulenti assicurativi. Il percorso di ERGO Campus, infatti, include la formazione obbligatoria necessaria per accedere al RUI, il Registro Unico degli Intermediari, l’albo professionale del settore assicurativo che certifica preparazione e professionalità dei consulenti.

 

Il tutto, senza sostenere alcun costo poiché ERGO Italia finanzia interamente il progetto investendo nella crescita dei consulenti assicurativi del domani. Consulenti che saranno accompagnati da una formazione continua anche dopo l’inserimento nella Rete.

 

Per informazioni e candidature, compilare il form su www.retediergo.it autorizzando il trattamento dei dati personali (legge 196/03).

 

 

Il Gruppo ERGO  

E’ uno dei maggiori gruppi assicurativi in Germania e in Europa, con una raccolta premi di 18 miliardi di euro nel 2014. A livello mondiale è presente in oltre 30 paesi, principalmente in Europa e Asia.  ERGO offre una gamma completa di polizze assicurative e servizi, collocandosi nel mercato tedesco tra gli operatori leader in tutti i segmenti. Circa 43.000 persone lavorano per il Gruppo, tra  dipendenti e forza vendita.  ERGO appartiene a Munich Re, uno dei principali riassicuratori mondiali. 

www.ergo.com 

 

ERGO in Italia

E’ presente sull’intero territorio nazionale con un network di oltre 200 agenzie e 3000 distributori. ERGO in Italia sviluppa soluzioni assicurative semplici e chiare dedicate alle famiglie e ai professionisti, grazie a ERGO Previdenza ed ERGO Assicurazioni, specializzate rispettivamente in prodotti per il risparmio e per la protezione della persona.

 

“Assicurare è il nostro mestiere e capire è il nostro metodo”

Giorno dopo giorno cerchiamo di consolidare e innovare attraverso un’esclusiva capacità di ascolto e comprensione di ogni singola persona. Siamo guidati dalle loro esigenze, perché per noi di ERGO “assicurare è capire”.

www.ergoitalia.it

 

 

Disclaimer

Questo comunicato stampa contiene dichiarazioni che si basano su ipotesi e previsioni da parte del management del gruppo assicurativo ERGO. Rischi noti e ignoti, incertezze e altri fattori potrebbero portare a differenze materiali tra le dichiarazioni previsionali qui riportate e l’effettivo sviluppo, in particolare dei risultati, della situazione finanziaria e della performance aziendale. Pertanto la Società non si assume alcuna responsabilità di aggiornare queste dichiarazioni previsionali o di conformarle a eventi o sviluppi futuri.

 

 

Per informazioni:

 

ERGO Italia: External Communication

Tel 02 57 44 2077 email: [email protected]

 

 

[1] Rapporto Bankitalia 2014

[2] Dati Eurostat 2014

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Donne e caduta di capelli

Se per natura e genetica gli uomini sono più inclini a una naturale e fisiologica caduta dei capelli, anche in assenza di particolari patologie che la causano, è vero anche che sempre più spesso le donne si ritrovano a fare i conti con una perdita ingente di capelli, dovuta a cause sempre più disparate.

Una donna nel corso della vita è soggetta a sbalzi umorali dovuti a un carico di ormoni che regolano la maggior parte dei suoi processi fisiologici, basti pensare allo sconvolgimento che gli ormoni hanno in gravidanza e alle conseguenze che apportano al corpo.

Proprio la fine della gravidanza, con il caso brusco di ormoni, è uno dei periodi in cui le donne sono più soggette a una perdita abbondante di capelli, che si risolve, in genere, nel giro di qualche settimana.
Una caduta dei capelli nella donna, generalmente, provoca malumori e irritabilità, per via della cura e del carattere di femminilità intrinseco che avvolge ogni capigliatura femminile. E’ pur vero che in genere la caduta nella donna ha carattere temporaneo e transitorio, quando non è dovuto a problemi più seri e interni, ma è anche vero che il capello della donna è sottoposto sempre con più frequenza e stress e tensioni come le tinture, le permanenti,gli acidi, che modificano la composizione stessa del capello andando a intervenire in modo chimico e sintetico sulla struttura. A questo si aggiungono le tensioni e lo stress di spazzole che sottopongono i capelli a trazione e il calore potente del phon, che indebolisce e spezza molto spesso il capello.

 

 

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“UNA DONNA FUORI DAL CORO 2015”

“GENOVA: UNA DONNA FUORI DAL CORO 2015”

DUE SCIENZIATE ED UN EX VICE MINISTRO PROTAGONISTE DELLA VII EDIZIONE DEL PREMIO INTERNAZIONALE

Mercoledì 7 ottobre 2015 – ore 18 – Palazzo della Borsa di Genova

 

Marta Dassù, Barbara Mazzolai, Chiara Tonelli sono le vincitrici della settima edizione del premio internazionale “Genova: Una donna fuori dal coro” che si terrà mercoledì 7 ottobre a Palazzo della Borsa di Genova.

La manifestazione, organizzata da Terziario Donna Ascom Confcommercio Genova, ha voluto rendere omaggio ad Expò 2015 interpretando il tema della manifestazione, Nutrire il Pianeta, dal punto di vista dell’impegno al femminile.

Le premiate di quest’anno infatti si sono contraddistinte agli occhi della giuria per forte personalità, intelligenza, impegno e risultati ottenuti ognuna nel proprio campo di riferimento.

Chiara Tonelli impegnata nel campo della “nutrigenomica”, ovvero come i cibi influenzino l’attività dei nostri geni e quindi la nostra salute, e nello sviluppo di piante con maggior efficienza dell’utilizzo dell’acqua resistenti alla siccità.

Barbara Mazzolai impegnata nel campo della “robotica bioispirata”, ovvero nella realizzazione di robot che, “imitando” la biologia delle piante e degli animali, sono in grado di sviluppare tecnologie per il miglioramento della vita e per la salvaguardia dell’ambiente.

Marta Dassù, da sempre in prima linea per il diritto al nutrimento, è impegna con la associazione WE Women for Expò, nel riconoscimento del ruolo chiave della donna nel settore agricolo, il cui lavoro debitamente riconosciuto e protetto, contribuirà alla sicurezza alimentare di tutto il pianeta.

Il premio speciale “Artista fuori dal coro” verrà consegnato alla famosa fotografa genovese Giuliana Traverso.

Durante la manifestazione verranno anche consegnate le targhe “Ascom Arte” a Maurizio Antognoli e “Botteghe Storiche “ a Francesca Linke.

La manifestazione è stata organizzato sotto il patrocinio di We Woman For Expo – Regione Liguria – Città Metropolitana di Genova – Comune di Genova – Camera di Commercio di Genova – Consigliera di Parità della Regione Liguria – Università di Genova – Ente Bilaterale del Terziario della Provincia di Genova.

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COPPIA E SEDUZIONE: PUBBLICATO IL NUOVO LIBRO DEL DOTT. FLAJANI GALLI

La seduzione e la coppia sono fra gli argomenti più interessanti della psicologia, ma soprattutto tra i più utili da applicare nella vita di ogni giorno, che chiunque dovrebbe conoscere al meglio.

Nell’intento di non far ingannare la persona interessata all’argomento da chi non è un esperto della materia e non ha una laurea (o ne ha una non pertinente!), il dott. Eugenio Flajani Galli – psicologo, scrittore e poeta che si è occupato per anni di queste tematiche – ha pubblicato il suo nuovo libro “SCIENZA E PRATICA DELLA SEDUZIONE E DELLA COPPIA”, in cui professionalmente illustra i meccanismi alla base della seduzione, della coppia e dell’attrazione interpersonale e il come mettere in pratica le strategie più efficaci per avere successo in tale ambito.

Da un lato sono quindi presentati i risultati di un’ampia mole di ricerche ed esperimenti scientifici, al fine di conoscere meglio l’argomento, dall’altro i consigli pratici su come conoscere un potenziale partner, comportarsi ad un appuntamento, utilizzare intelligentemente i siti d’incontro, vivere una soddisfacente vita sessuale e di coppia, scegliere i regali da fare, conversare in maniera efficace, superare la fine di una relazione, conquistare un amico o un’amica e tanto altro ancora, così da poter mettere la parola FINE alle delusioni e alle insoddisfazioni sentimentali. Completano l’opera ben 42 trucchi pratici alla portata di tutti e l’esclusivo elenco di centinaia di siti d’incontro, ma anche di coupon, offerte e promozioni per le vostre idee regalo. Il manuale, disponibile su oltre 30 librerie online tra cui Amazon, Mondadoristore, laFeltrinelli, Hoepli, Sanpaolostore, iTunes, Google Play, Unilibro, Ibs e Libreriauniversitaria, nonché sul sito dedicato https://sites.google.com/site/coppiaeseduzione, è ora disponibile a un prezzo di lancio bassissimo per un testo scientifico, con la peculiarità di essere scritto da una prospettiva indipendente e senza conflitti d’interesse.

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Donne e cellulari: non spendono cifre folli e preferiscono la tradizione

Più di una donna su quattro (26%) usa due numeri di cellulari diversi e nel 90,4% dei casi le esponenti del gentil sesso scelgono schede ricaricabili. È falso lo stereotipo che le dipinge come responsabili di spese telefoniche altissime e, ancora, continuano ad amare i telefoni tradizionali senza essere troppo affascinate dagli smartphone. Questi sono alcuni dei risultati emersi dall’indagine* condotta dall’Istituto di ricerca Demoskopea per Facile.it, sito specializzato anche nella comparazione di tariffe telefoniche (http://www.facile.it/telefonia-mobile.html). Scorrendo i dati dell’indagine si scopre che il 53% dei conti telefonici femminili non supera i 10 euro al mese.
Il profilo delle donne al cellulare tracciato da Demoskopea e Facile.it grazie alle interviste condotte su un campione rappresentativo della popolazione italiana, evidenzia come esse non siano assolutamente tecnomaniache e se, a livello nazionale, il 20% degli utenti di telefonia usa ancora un cellulare tradizionale, quando si centra l’analisi sul solo universo femminile, continua a preferire la tastiera il 24,2% del campione.
Escludendo WhatsApp, usata dal 58,1% delle donne al telefono rispetto al 57,8% del totale nazionale, le donne sembrano essere meno amanti delle tecnologie legate al mondo degli smartphone: il 63,5% naviga in Internet dal cellulare (contro il 67,8% del campione totale); usa la posta elettronica da telefono il 55% delle intervistate (60,8% il campione totale); si collega ai social network dal cellulare il 45,4% (vs 49%); utilizza Skype su mobile appena il 17,7% (vs 20,4%). È soprattutto nell’uso delle app che si allarga il divario fra l’universo totale e quello femminile: se a livello nazionale scarica applicazioni sul telefono il 55,2% degli intervistati, la percentuale scende al 48,1% fra le donne e risale al 62,9% fra gli uomini. Da evidenziare, invece, come le signore continuino ad amare SMS ed MMS (92,3% contro l’87,9% dei maschi).
Come detto, lo stereotipo che dipinge le donne come responsabili di grandi costi telefonici si è rivelato sbagliato e, anzi, la loro attenzione alle spese del cellulare è dimostrata anche dal fatto che, nei 12 mesi precedenti alla rilevazione, oltre il 94% delle intervistate abbia valutato di sottoscrivere un piano telefonico diverso o migrare verso un altro operatore. Nel 77% dei casi, fra l’altro, a spingere al cambiamento è stata proprio la volontà di risparmiare. Risparmio che, sempre secondo l’indagine, è stato effettivamente conseguito dal 90,4% di chi ha cambiato.

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DAI LAVATOI ALLE APP, COME CAMBIA LA CASA DELLE DONNE

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  • 12 Giugno 2014

UN SONDAGGIO DI ASTRARICERCHE PER LA PIATTAFORMA “OVER 50” VICTORIA METTE LE GENERAZIONI A CONFRONTO: I SEGRETI DI MAMME, NONNE E FIGLIE ALLE PRESE CON LA CURA DOMESTICA

 

C’è chi lo fa con lo smartphone, chi preferisce strategie vintage. Comunque la si pensi, a qualunque generazione si appartenga, l’importante è che sia affidabile, pratico e green. Dopo tutto, anche il bucato è un fatto di stile.

L’ultima trovata legata al mondo del “fresco e pulito” arriva dal web con community, forum e tutorial che invitano le partecipanti a condividere successi e defaillance “da oblò”. Le più competitive si sfidano a suon di lavaggi per conquistare il titolo di Laundry Lover del mese (contest promosso dal sito Io amo il mio bucato di Procter&Gamble), mentre le più timorose preferiscono ricorrere a rassicuranti app “lava-soccorso” da scaricare (e conservare) sul proprio telefonino. Basta abiti striminziti o scoloriti: scoprire quale programma usare, quali capi abbinare, a quanti gradi lavare e con quale detersivo oggi è molto più facile.

Addio alle brutte sorprese, dunque. E pensare che un tempo, le nonne erano abilissime a far tornare i panni bianchi come nuovi. Con grosse conche cariche di pesanti lenzuola di canapa o flanella, si inginocchiavano ai lavatoi per un lavoro di fatica e precisione. Bisognava indovinare le condizioni atmosferiche migliori, munirsi di tanta pazienza e di altrettanta cenere. La polvere del focolare, infatti, ripulita dalla carbonella, veniva versata sui tessuti da ripulire, contando sulla sua specifica funzione detergente, igienizzante e sgrassante. Alcune ripetevano più volte l’operazione, per poi lasciare in ammollo i panni tutta la notte; altre invece, erano solite aggiungere qualche ramoscello di piante profumate, come fico o rosmarino.

Un impegno che si è calcolato essere pari a 17,5 ore settimanali, addirittura 7 anni nell’arco di tutta una vita! Fatica e tempo risparmiati da quando, negli anni ’60, sono arrivate le lavatrici.

Tantissimi i segreti e le raccomandazioni che dal solo bucato alla cura dell’intero ambiente domestico, hanno attraversato generazioni di madri, figlie, nonne e nipoti e che, in parte, resistono ancora oggi affiancandosi ad abitudini del tutto nuove legate alle continue innovazioni.

Secondo la ricerca commissionata ad AstraRicerche da Victoria, la piattaforma che Procter&Gamble dedica alle “favolose cinquantenni”, che rappresentano oltre un quinto della popolazione femminile,  la “mamma” di oggi utilizza, per il bucato nell’ormai insostituibile lavatrice, sempre più detersivi liquidi concentrati ed ecodosi di ultima generazione che si affiancano però a rimedi piu’ tradizionali come il sapone di Marsiglia (69%) o il bicarbonato (26%). Accanto a questi, spiccano gli ammorbidenti utilizzati dal 74% e considerati “prodotto irrinunciabile” dal 30%.

E che dire delle stoviglie? Udite, udite: il 71% delle nonne italiane preferisce continuare a lavarle a mano, munite di detersivo liquido (58%) o in polvere (23%). Mentre le favolose cinquantenni d’oggi scelgono la comodità della lavastoviglie con tanto di brillantante (48%), cura-lavastoviglie (35%) e anticalcare (19%). Un tempo invece, gli stratagemmi erano dei più vari: dall’aceto al limone, dal bicarbonato all’acqua di cottura della pasta. Tradizione voleva, infatti, che immergendo i piatti nell’acqua (ancora calda) in cui si era cotta la pasta, si riuscisse a renderli davvero lucenti.

Infine, la pulizia della casa: tra gli strumenti, scopa (67%), aspirapolvere (51%) o il più recente panno cattura polvere (30%), gli assi della manica di oggi, con l’inclusione tra i prodotti “irrinunciabili” dell’anticalcare (20%), inesistente ai tempi delle nonne, che anche qui si affianca a rimedi più d’antan come la  varechina (53%) e l’aceto (50%).

E ancora, solo qualche anno fa: panni imbevuti di petrolio, olio di oliva e ammoniaca per oggetti in ferro battuto o bronzo, ma anche candeggina (34%) e sapone di Marsiglia (26%).

Molto più che semplici curiosità: P&G, attraverso il sondaggio, svela tradizioni e ricordi, evidenzia continuità ed innovazioni che raccontano come e quanto sia cambiato “il quotidiano” della vita delle donne e delle famiglie italiane nel giro di poche generazioni.

Una storia che P&G ripercorre, fino al 15 giugno, anche al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia a Milano con la mostra “HOME, 175 anni di innovazione insieme a P&G”. Per riscoprire un mix fatto di tradizione e novità, proprio di donne che osservano, sperimentano e creano. Con impegno, cura e passione tutte italiane.

L’indagine è stata condotta da AstraRicerche tra il 19 e il 22 marzo 2014 per conto di Victoria, la piattaforma di Procter&Gamble dedicata al target 50-64 anni, tramite 412 interviste on line somministrate con il metodo C.A.W.I. (Computer Aided Web Interviewing) a un campione di donne 50-64enni residenti in Italia.

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L’Avv. Marco Carra relatore al Seminario Regione Lombardia su “lavoro, famiglia e occupazione femminile”.

A Milano si è recentemente tenuto un importante Seminario della Regione Lombardia sull’attuale delicato rapporto tra lavoro e famiglia. L’incontro ha coinvolto la realtà di piccole e grandi imprese e ha implicato le più importanti personalità pubbliche e politiche della Lombardia, tra cui il noto Avv. Marco Carra, consigliere regionale e Segretario della Commissione Sanità e Politiche Sociali. Il dibattito si è incentrato prevalentemente sulla figura femminile nel contesto lavorativo rapportato alla famiglia e alla maternità.

 

Dal dibattito sono emersi importanti dati: le donne sono attualmente più istruite dei loro coetanei (con una percentuale di laureate che supera quella degli uomini) e hanno migliori performance di studio; nonostante questo fanno più fatica a trovare a lavoro. Anche il guadagno delle donne è inferiore: la retribuzione media giornaliera è pari a 76,5 euro contro i 109 del lavoro maschile. Da non sottovalutare il fatto che molte donne al giorno d’oggi lasciano il posto di lavoro dopo una maternità; in Lombardia succede meno che nel resto d’Italia e comunque con una tendenza a ridursi negli ultimi anni. Dal 2008 al 2011 la percentuale di mamme che lascia il lavoro è sceso dal 8,9 al 6%. La Lombardia infatti è stata una delle prime Regioni a sperimentare modelli di conciliazione, con l’apertura di asili nido aziendali, l’introduzione di forme di telelavoro ed e-work e l’istituzione della dote conciliazione.

 

Su questi dati si è soffermato l’Avv. Carra, esperto giuslavorista, che ha dichiarato: “Si tratta di misure positive ma insufficienti a colmare carenze troppo ampie, soprattutto per quanto riguarda gli interventi pubblici diretti sui servizi, come ad esempio i nidi per la prima infanzia e gli asili nido”. Da sempre coinvolto e partecipe a queste tematiche sociali, Carra sostiene fortemente la ricerca e il miglioramento dei modelli welfare inerenti alla tematica. Aggiunge quindi: “Appare necessario inoltre individuare e garantire misure più incisive, superando l’eccessiva frammentazione attuale”. A favore di un’urgente passo in avanti verso la risoluzione di queste mancanze l’avvocato conclude sottolineando la necessità di “sviluppare una cultura della conciliazione: un disegno a 360° che consideri tutti i bisogni che ci sono per capire quali interventi possono essere fatti; promuovere una nuova cultura di responsabilità sociale, l’innovazione nell’organizzazione degli orari di lavoro potrebbe favorire le scelte di conciliazione senza aumentare i costi per le imprese”.

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Festa della donna e prevenzione alle droghe

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  • 13 Marzo 2014

Scopri la verità sulle droghe!”
Ghedi, Discoteca Florida, 8 Marzo 2014. I volontari del “Dico no alla droga” come “regalo” per la festa della donna hanno dato centinaia di libretti di prevenzione alle droghe “Scopri la verità sull’abuso di farmaci prescritti”.
L’abuso di farmaci prescritti è un tema silente ma le cui statistiche sono in costante aumento, con l’uso di antidolorifici per ogni “sensazione indesiderata” che porta direttamente all’assuefazione alla sostanza.
Sempre più spesso vengono affrontati malori momentanei o sensazioni indesiderate “spegnendo la spia d’allarme” con l’uso di queste sostanze.  A volte senza neppure consultare un medici per gli esami più classici, che potrebbero rivelare semplici disfunzioni facilmente eliminabili. Trasformando così qualcosa di semplice da curare, in un incubo duraturo.
L’augurio per le donne, e non solo, è di vivere una vita lontana dalle sostanze stupefacenti.
Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono tutto sommato l’unica ragione di vivere” ( citazione di l. Ron Hubbard)
Per maggiori informazioni Gabriele 3494466098 
O Scopri la verità sulle droghe: “www.noalladorga.org” 

 

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Convention Nazionale: “Il Sistema delle Case Famiglia in Italia”

È ormai alle porte la 3^ edizione del Convegno Nazionale su “Il sistema delle Case Famiglia in Italia – per adolescenti, donne sole, minori non accompagnati, alto contenimento, anziani, “doppia diagnosi”.

 

“Un bambino non solo è prezioso perché è il futuro della nostra società ma è prezioso nel presente perché è il centro dei nostri affetti – racconta la Presidente INPEF, Prof.ssa Vincenza Palmieri – ma prezioso, purtroppo, lo è anche per il malaffare: quello piccolo delle rette,  quello grande delle compravendite e quello grandissimo dell’abuso da parte di scellerati adulti che hanno sempre più spazio con l’aumento della povertà mondiale…”
I ragazzi che permangono nelle Case Famiglia costano allo Stato più di quanto costerebbe prendersi cura di quella famiglia a cui il minore viene sottratto per la “protezione” del minore stesso. Se non è contestualmente predisposto ed agito un sostegno alla Famiglia, la sottrazione del minore rimane un’ulteriore lacerazione nella storia delle vite coinvolte. Allo stesso modo, l’adolescente madre, i figli della mafia, i cosiddetti psicotici che nessuno vuole, sono tutti fantasmi sociali senza voce. A cui dobbiamo restituire la vita. Li troviamo nelle case famiglia, qual è il loro presente? Quale il futuro? Come possiamo far sì che tale permanenza rappresenti comunque un’esperienza transitoria e non ulteriormente devastante? Come dare anche famiglia ed affetti a chi la famiglia l’ha persa in mare o non l’ha mai avuta?”.

 

Per rispondere a tali quesiti, saremo lieti di ospitare relatori illustri ed esperti che condivideranno le proprie testimonianze: Prof.ssa Vincenza Palmieri, Presidente Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, Dott.ssa   Amelia Izzo, Mediatrice Familiare-Tutore minori per il Tribunale per i minorenni di Napoli, Dott. Carlo Fedele,  Presidente Coop. Sociale ”Araba Fenice” e Responsabile di Comunità ad Alto Contenimento, Cons. Avv. Donatella Cerè,  Cassa Forense di Roma, Prof.ssa Roberta Lombardi,  Esperta in Psicologia Giuridica, Psicoterapeuta e Giudice Onorario presso  Tribunale per i Minori di Roma, Dott.ssa Giovannna Sammarco,   Assistente Sociale – Presidente dell’Ordine degli Assistenti sociali del Lazio, Dott.ssa Antonella Baccalaro,  Direttore del Consorzio Intercomunale per la gestione dei Servizi Socio Assistenziali dell’Ovest Ticino Romentino (Novara), Avv. Eleonora Grimaldi – Curatore Speciale Tribunale per i Minori di Roma, Padre Rovo, Associazione Volontari della Casa Famiglia “Capitano Ultimo”, Dott.ssa   Stefania Petrera, Pedagogista- Giudice Onorario c/o la sezione minori della Corte d’Appello  di Roma , Avv. Francesco Miraglia,  Cassazionista-penalista, esperto di Diritto di Famiglia e Diritto Minorile, Dott.ssa Rita Colavecchi, già Dirigente Scolastico, Avv. Francesco Morcavallo,  già Giudice Tribunale per Minori di Bologna, Dott.ssa Gabriella Maffioletti,  Consigliere Comunale del Comune di Trento, Dott.ssa Antonella Lombardi,  Educatore professionale, i ragazzi e gli operatori della Casa Famiglia IL FANCIULLINO, già premio Pedagogia Familiare 2013, con la lettura di un brano della Dichiarazione dei Diritti Umani, Maria Bisegna, Presidente dell’Associazione Nonne e Nonni Penalizzati dalle Separazioni, Dott. Silvio De Fanti, Vice Presidente del Comitato Cittadini per i Diritti Umani, Dott.ssa Maria Matano, Psicoterapeuta, Supervisore Comunità Minorili Area Penale Associazione ”Anthea” di Caserta

 

Il Convegno si terrà venerdì 4 e sabato 5 aprile – dalle ore 10.00 alle 18.00 – ed è in accreditamento presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e presso il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali.

 

Un appuntamento da non perdere, per creare una Rete Sociale e mantenere la luce dei riflettori ben puntata sui Diritti Umani, con particolare attenzione ai Diritti dei Bambini.
Perché “Per far cambiare il vento, bisogna soffiare forte, non bisogna fermarsi mai e non si può essere soli”.

 

La Redazione INPEF

 

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Comunicato stampa Women and Technologies, 5 novembre 2013

Milano, 16 ottobre 2013 – Il prossimo 5 novembre, presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio di Milano (Via Meravigli 9/B), si svolgerà la VI edizione della conferenza internazionale Women&Technologies®,ideata e organizzata dall’Associazione Donne e Tecnologie con i patrocini di Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, oltre a Ministero degli Esteri e Ministero dell’Ambiente e con l’adesione del Presidente della Repubblica. Inoltre, da quest’anno, Women&Technologies® entra ufficialmente a far parte delle iniziative propedeutiche a Expo 2015, conquistando anche il patrocinio del Comitato Scientifico di Expo del Comune di Milano.

Proseguendo il percorso tracciato dall’edizione 2012, Women&Technologies 2013 approfondirà il tema dell’alimentazione nelle sue interconnessioni con la salute, la sostenibilità e l’innovazione.
Sono proprio questi, infatti, i “duetti tematici” intorno cui dibatteranno i relatori chiamati da tutto il mondo ad animare le tre tavole rotonde cardine della conferenza: alimentazione-salute, alimentazione-sostenibilità, alimentazione-innovazione.
L’obiettivo è quello di fornire una visione olistica, fruibile dal consumatore finale, delle nuove frontiere e sfide per la definizione di un’alimentazione diretta alla prevenzione, per lo sviluppo di un’agricoltura e di una produzione sostenibile capace di favorire le piccole e medie imprese del settore che rappresentano un’eccellenza da tutelare, per la promozione di ricerche innovative che coinvolgano lo sviluppo di tecnologie e approcci ecosostenibili nei diversi settori collegati all’alimentazione nonché per migliorare la comunicazione al consumatore ed in particolare la trasparenza e la veridicità dell’informazione su questo tema.

 

Women&Technologies® ha un duplice obiettivo – spiega Gianna Martinengo, ideatrice e chaiperson della Conferenza – in primo luogo aumentare la consapevolezza individuale riguardo l’importanza delle tematiche relative alla salvaguardia del pianeta e al futuro delle nuove generazioni che sono intimamente legate all’innovazione in campo tecnologico; in secondo luogo fare emergere l’apporto specifico delle donne in questo ambito. Le donne hanno dimostrato non solo di essere attente fruitrici di tecnologie, ma anche di saper dare un contributo sempre maggiore alla loro creazione e all’introduzione di innovazioni.”
Quest’ultima dichiarazione trova conferma nel premio Le Tecnovisionarie®, consegnato, al termine della conferenza, a otto donne segnalate in rete, e poi valutate da una giuria di esperti, all’interno delle seguenti categorie: WomenHealth, WomenSustainability, WomenInnovation, Women Media, WomenTerritory, WomenCEO, Women Future, Premio Speciale Europa.

Di seguito il programma della giornata:

ore 9.00: Sessione Mattutina
Saluti istituzionali

  • Ada Lucia De Cesaris, Vice sindaco, Assessore ad Urbanistica, Edilizia Privata e Agricoltura Comune di Milano

Opening address

  • Gianna Martinengo, Ideatrice e Chairperson di Women&Technologies®, Presidente Associazione Donne e Tecnologie
  • Claudia Sorlini, DeFENS (Department of Food Environmental and Nutritional Sciences) – Università degli Studi di Milano. Coordinatrice del Comitato Scientifico del Comune di Milano per EXPO. Presidente del Comitato Strategico di Women&Technologies®.

Tavola Rotonda “Alimentazione e Salute
Coordinatrice Patrizia Riso, DeFENS (Department of Food Environmental and Nutritional Sciences), Università degli Studi di Milano

  • Amelia Fiorilli – Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Università degli studi di Milano
  • Silvana Mazza – Responsabile S.S. Igiene Nutrizione, ASL Milano
  • Paolo Simonetti – DeFENS (Department of Food Environmental and Nutritional Sciences) – Division of Human Nutrition
  • Aida Turrini – INRAN, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
  • Francesco Visioli – Laboratory of Functional Foods, IMDEA-Food, Madrid

Tavola Rotonda “Alimentazione e Sostenibilità

Coordinatore Stefano Bocchi, DiSAA (Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali), Università degli Studi di Milano

  • Maria Teresa Besana – Unità Organizzativa Sistemi Informativi, Promozione e Sussidiarietà, Regione Lombardia
  • Paola De Santis – IPGRI-HQ
  • Andrea Giussani – Presidente Fondazione Banco Alimentare Onlus
  • Carmine Guanci – Responsabile Sviluppo ed Innovazione, Vesti Solidale
  • Daniela Poli – Direttrice Rivista della Società dei Territorialisti
  • Jean-Philippe Tonneau – Directeur de l’UMR Tetis (Territoire, Environnement, Télédétection, Information Spatiale), CIRAD-ES

Saluti istituzionali

  • Federica Ortalli, Membro di Giunta della Camera di Commercio di Milano e Presidente del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Milano

Ore 13.00: Light Lunch

Ore 14.30: Sessione Pomeridiana
Saluti istituzionali

  • Cristina Stancari, Assessore con deleghe a Sport e tempo libero, Politiche giovanili, Pari opportunità, Ambiente, Cave, Bonifiche, Risorse naturali e idraulica, Energia Provincia di Milano

Tavola Rotonda “Alimentazione ed Innovazione
Coordinatrice Silvana Barbuti, SSICA Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari

  • Veronica Cornini – R&D Coopbox Group S.p.A.
  • Roberto Dall’Aglio – Esperto di Nutraceutica
  • Vittorio Gagliardi – Presidente IIAS, Istituto Italiano Alimenti Surgelati
  • Sebastiano Porretta – Presidente AITA, Associazione Italiana di Tecnologia Alimentare
  • Bianca Maria Vecchio – Market Nutritionist, Nestlé

Conclusioni

  • Hugo De Vries – Board member of the European Federation of Food Science and Technology / Member the Unesco Chair on sustainable food systems / Directeur UMR 1208 Ingenierie des Agropolymères et Technologies Emergentes

 

Ore 16.20: Coffee Break

Ore 16.40 – 18.00: Cerimonia di premiazione “Le Tecnovisionarie®” 2013

Per informazioni:
Associazione Donne e Tecnologie – T + 39 02 87285350 / [email protected] /www.womentech.info

Per iscriversi:

L’iscrizione alla conferenza è gratuita e può essere effettuata online al link

http://www.womentech.eu/index.php/component/option,com_chronocontact/Itemid,804/

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti; gli iscritti online avranno la precedenza sui non iscritti.

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Attenzione, donna al volante! Direct Line rivela cosa pensano veramente gli italiani dell’accoppiata donne e motori

Il sondaggio di Direct Line rivela che il 37% degli italiani considera fondate le classiche critiche rivolte alle donne al volante, come l’incapacità di parcheggiare (41%) e la mancata manutenzione dell’auto (35%).

 

E le donne cosa dicono? Vogliono dimostrare con i fatti di essere migliori alla guida, ma c’è anche chi vorrebbe diffondere un nuovo – e peggiore – pregiudizio sugli uomini e addirittura chi propone di interdire gli uomini alla guida.

“Donna al volante, pericolo costante”, così recita il detto popolare, ma quanto è realmente diffuso in Italia il pregiudizio sulle donne alla guida e quali sono le critiche più ricorrenti?

Non sanno parcheggiare, non curano la macchina e sono anche insicure alla guida…. è questo che pensa il 37% degli italiani secondo il sondaggio condotto dal Centro Studi e Documentazione Direct Line, la più grande compagnia di assicurazioni on line.

 

Ma non tutti gli italiani credono al vecchio pregiudizio sulle donne al volante, il 33% degli intervistati trova, infatti, che le critiche rivolte alle donne non siano sempre fondate. La lotta tra gli assolutamente prevenuti e i sostenitori che le critiche alle guidatrici sono infondate è serrata: a dividere le due correnti di pensiero ci sono solo 3 punti percentuali. A ritenere assolutamente attendibili le insinuazioni contro le guidatrici è, infatti, il 17% del campione mentre il 20% sostiene la totale infondatezza delle critiche.

 

Ma quali sono i punti deboli della guida femminile? Ecco di seguito la ‘top ten’ delle critiche più diffuse:

 

 

 

Le principali critiche rivolte alle donne alla guida

1.

Non sanno parcheggiare

2.

Non fanno manutenzione

3.

Sono insicure alla guida

4.

Sono distratte

5.

Vanno troppo piano

6.

Chiacchierano e causano code

7.

Frenano troppo bruscamente

8.

Occupano sempre la corsia centrale in autostrada

9.

Non sanno cambiare le marce

10.

Non mettono le frecce

 

 

È interessante notare come ad ammettere la poca familiarità con il parcheggio perfetto siano proprio le donne: lo afferma, infatti, il 46% delle intervistate contro il 36% degli uomini. I maschi trovano poi molto discutibile la tendenza femminile a trascurare la manutenzione del veicolo (35%). Analizzando i dati per fasce d’età, ben il 50% del campione tra i 18 e i 24 anni individua la più grande pecca della guida femminile nella distrazione al volante, preoccupazione che scende col passare degli anni arrivando al 20% tra gli over 45; la principale causa del pregiudizio tra i 25 e i 34 anni, invece, è l’insicurezza (50%).

 

Ma come far cambiare idea agli irriducibili maschilisti che restano tra gli automobilisti? Secondo il 45% degli intervistati, l’unico modo per abbattere il pregiudizio sulle donne al volante è quello di dimostrare coi fatti di essere migliori alla guida, il 32% si dice non interessato a questa credenza, mentre il 13% si rassegna al fatto che non ci sia soluzione. A compensare i rassegnati troviamo un estremista 8% che propone di interdire gli uomini all’uso dell’auto per costringerli a viaggiare con una dama al volante, mentre un combattivo 2% vorrebbe diffondere un nuovo – e peggiore – pregiudizio sugli uomini alla guida.

Automobilisti prevenuti, siete avvisati…

 

L’indagine di Direct Line offre inoltre uno spaccato regionale sull’argomento, in base alle diverse province: le più negate con il parcheggio sembrano essere le torinesi (53%) e le cagliaritane (53%), anche se questa resta la critica più diffusa in quasi tutte le province analizzate. Firenze e Roma sono le città in cui l’aspetto più contestato è la distrazione (rispettivamente 42% e 40%), mentre a Brescia la più gettonata è

 

 

 

l’insicurezza (42%), aspetto particolarmente criticato anche a Milano (39%). Trascurare la manutenzione dell’auto è una colpa particolarmente sentita a Cagliari (49%) e Bologna (36%). I palermitani sono invece i più infastiditi dalle frenate brusche, mentre i veronesi criticano alle donne lo stare sempre nella corsia centrale in autostrada (15%).

 

‘Il sondaggio di Direct Line rivela commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing Direct Linecome il pregiudizio sulle donne al volante sia ancora radicato. La varietà del campione intervistato ha permesso di ottenere uno spaccato diversificato e quanto più rappresentativo del Paese e ciò che emerge, al di là della distinzione tra uomini e donne al volante, è la fondamentale importanza di una guida affidabile e attenta, per rendere i viaggi in auto più sicuri per se stessi e per gli altri.”

 

Segui Direct Line su: https://www.facebook.com/directlineitalia

 

Direct Line è la più grande compagnia di assicurazioni auto on line in Italia. Direct Line ha rivoluzionato il mercato delle assicurazioni lanciando nel 1985 nel Regno Unito la vendita di polizze auto senza intermediari. Oggi è leader in Europa con oltre 6 milioni di clienti. www.directline.it.

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Una dedica per Nancy Brinker

La puntata di “Donne nel Mito” dedicata a Nancy Brinker su Diva Universal Con la nuova edizione di Race for the Cure, con uno spot in onda a partire dal 12 maggio, girato con la madrina della Race M. Grazia Cucinotta e tante altre iniziative che hanno come concept: “Corri per amore”.
nancy brinker, donne, barbara braghin, coeconews

L’evento è organizzato dalla Susan G. Komen Italia, Associazione no profit basata sul volontariato che opera dal 2000 nella lotta ai tumori del seno ed ha come testimonial anche per il 2013, la stessa Cucinotta e l’attrice Rosanna Banfi.

In occasione della maratona di Roma – manifestazione di raccolta fondi per esprimere solidarietà alle oltre 47.000 donne che ogni anno in Italia sono colpite dal tumore del seno e per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione – il Canale presenterà, domenica 19 maggio alle 20.50, la puntata della serie “Donne nel Mito” dedicata a Nancy Brinker, fondatrice dell’organizzazione Susan G. Komen.

“Quante volte hai corso per amore? Corriamo o passeggiamo insieme per la lotta ai tumori del seno.” È Maria Grazia Cucinotta che parla nello spot “Run for love (Corri per amore)” dove una mamma in una scuola, una ragazza alla stazione e un papà in ospedale corrono incontro ai loro cari per abbracciarli.
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È il 1982 quando Nancy Goodman Brinker (Peoria, 6 dicembre 1946) fonda l’organizzazione Susan G. Komen, dopo aver promesso alla sorella morente di istituire un centro per aiutare le donne affette da tumore al seno: “La mia crociata – spiega Nancy – nasce da una tragedia.

Per i primi 30 anni della mia vita ho provato la gioia del rapporto stretto e affezionato con mia sorella Suzy”.

Nel 1984 Nancy scopre di essere affetta dello stesso male della sorella ma, grazie ad una diagnosi preventiva e alla sua forza di volontà, riesce a sconfiggere la malattia.

Nel 1999 la Susan G. Komen arriva anche in Italia, “È nata così – spiega Riccardo Masetti, Presidente della Susan G. Komen Italia – una partnership che ha consentito a loro di utilizzare l’Italia come un modello sperimentale per capire se era possibile replicare il loro modello collaudato”.

Informazione, prevenzione e ricerca sono i paradigmi che guidano l’attività della Komen, una fondazione che, grazie all’abilità relazionale della Brinker, si impone a livello internazionale.

L’intuizione vincente è la creazione della maratona dal nome Race for the Cure.

“La forza di questa manifestazione – dichiara la Brinker – sta nel far diventare protagoniste di un evento sportivo le donne che hanno avuto un tumore, le quali nella Race scelgono di rendersi visibili mettendo un cappelletto e una maglietta rosa. Questa loro testimonianza lancia un messaggio di positività e di speranza molto forte.”
nancy brinker, donne, barbara braghin, coeconews

Dal 2001 al 2003 Nancy Brinker ricopre l’incarico di ambasciatrice statunitense in Ungheria e, nel 2007, viene nominata da George W. Bush Capo del Protcocollo degli Stati Uniti d’America.

È il 2009 quando Nancy diventa ambasciatrice per il controllo del cancro per l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nel corso degli anni la Susan G. Komen diventa la più importante organizzazione no profit contro il cancro al seno.

Nel 2008 il Time la inserisce nella classifica delle 100 persone più influenti al mondo e, il 12 agosto 2009, il Presidente Barack Obama le conferisce la Medaglia Presidenziale della Libertà, la massima decorazione civile degli Stati Uniti d’America.

Barbara Braghin

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La vita dietro le sbarre: le donne del carcere di Sollicciano, si raccontano nelle aule dell’Università di Firenze.

Nel corso dell’evento sarà presentato il libro “Alice nel paese delle domandine”,

a cura di Monica Sarsini, con la testimonianza di alcune detenute del carcere di Firenze.

 

 

 

Lunedì 20 Maggio 2013, ore 15,00, Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Scienze della Formazione ( via Laura, 48- Firenze, aula 6, primo piano).

 

Un gruppo di studentesse del corso di Laurea di Scienze Umanistiche per la Comunicazione, dell’Università di Firenze, a conclusione di un progetto nato all’interno del Laboratorio di

Strategia Comunicativa tenuto dal prof. Gianluca Torrini, organizza un incontro che avrà come protagoniste alcune detenute del carcere di Sollicciano, autrici del libro “Alice nel paese delle domandine. Racconti delle detenute di Sollicciano, ed. Le Lettere 2011”, curato da Monica Sarsini.

 

 

L’evento, aperto al pubblico, offrirà la possibilità di un incontro diretto con le detenute che leggeranno estratti del libro e affronteranno temi concreti della vita dietro le sbarre, come il cibo, i colloqui, il rapporto con i figli e altri argomenti particolarmente rilevanti.

 

Oltre ad alcune donne detenute del carcere, saranno presenti  anche Monica Sarsini, curatrice del libro e responsabile del Laboratorio di Scrittura Creativa nella sezione femminile del carcere di Solliciano, Maria Pia Marchese, presidente della scuola di Studi Umanistici e della Formazione di Firenze, Giovanna Del Gobbo, decente di Teorie dei Processi Comunicativi e Formativi, Luca Toschi, direttore Communication Strategies Lab, Gianluca Torrini, docente del Laboratorio di Strategie Comunicative.

 

 

 

 

 

 

 

Contatti:

[email protected]

Naike Monique Borgo 3407266267

Giulia Tosana 3331732069

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ANCHE IL DOTT. BRUNO BASSETTO ALLA CONFERENZA DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI LAURA BOLDRINI

In Piazza San Marco a Venezia, Domenica 5 Maggio 2013, si è tenuta un’interessante conferenza del Presidente della Camera Laura Boldrini, trattante l’attuale e sempre più preoccupante tema della violenza sulle donne, in particolar modo, la violenza sul web.

 Il Dott. Bruno Bassetto, specialista in chirurgia plastica ed estetica, rinomato in tutto il Veneto, ha avuto l’occasione di assistere all’importante incontro, del quale è stata ospite anche Paola Concia. Il deputato, attivista per i diritti LGBT, è intervenuta portando la sua esperienza, raccontando il bombardamento di minacce e parole di disapprovazione, in rete, provocato da una sua foto.

A favore della causa, il Dott. Bassetto, molto vicino alle donne, anche grazie al suo lavoro, che svolge principalmente presso la sua clinica di Marostica (VI), situata in via XXV Aprile n.4. La sua passione, bravura e dedizione per la chirurgia, lo ha portato ad eseguire più di 5000 interventi ed avere numerose pubblicazioni sulla sua professione. Per info: www.brunobassetto.com

 

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POLYESTER – WE LOVE R’N’R – WOMEN IN ROCK TRIBUTE

Sabato 4 maggio
TOILET CLUB¸ Via Lodovico il Moro 171, Milano
Dalle 23.30 alle 4.00

Questo sabato 1h dedicata alle donne più cazzute del rock e del pop. 1h di dj set senza maschi, suoni ruvidi o elettronici, ma sempre e solo con donne (dal ’77 a Oggi!).

A POLYESTER balli dal pop alla new wave, dal trash made in Italy al synthpop, dalla disco al post-punk, con in mezzo mix assolutamente inediti per questo tipo di serata!
A POLYESTER ti diverti davvero e non vieni solo per rinnovarti l’album fotografico di facebook, o peggio a instagrammarti il drink come un disadattato!

DISC JOKEYXXX

BLACK CANDY (T.O.Y / POLYCHIEF)
JUNO (BUBBLEGUM PUNK GIRL)
DONUT (Italo Disco Mistress)

SCATTI + POLYART – ALE & DAVIDE

PENULTIMA SERATA, POI TUTTI AL MARE, IN MONTAGNA, SULL’ASFALTO… A LONDRA-BERLINO-BARCELLONA-NY, OPPURE SOTTOTERRA.

WELCOME SHOT entro l’1.00
INGRESSO GRATUITO
con tessera Arci, Arcigay, Arcilesbica, Uisp
Non hai la tessera? Richiedila qui: www.circolotoilet.it/tessera

Evento: https://www.facebook.com/events/566938336679601/

Info:
www.circolotoilet.it
[email protected]

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Al via il primo festival di fotogiornalismo del IX Municipio

Comunicato stampa

Al via  il primo festival di fotogiornalismo del IX Municipio

Immagini del quotidiano donna

Presentazione 11 aprile – h 19.00

Sala Manzoni via Vetulonia 23 – Roma

Segue aperitivo

Circa 500 le foto in concorso, 6 mostre, 1 workshop e 1 seminario sono questi i numeri della prima edizione del festival di fotogiornalismo “Immagini del quotidiano donna”, promosso dal IX Municipio di Roma su iniziativa della Presidente Susi Fantino e dedicato a due grandi fotogiornaliste recentemente scomparse, Luisa di Gaetano e Gabriella Mercadini, che verrà inaugurato Giovedì 11 aprile, alle ore 19 presso la Sala Manzoni di Via Vetulonia 23.

Un’occasione per tenere alta l’attenzione sul mondo femminile, vittima spesso di feroci atti di violenza. E’ dal 2006, infatti, che la statistica sul femminicidio nel nostro paese è in continuo aumento, una donna uccisa mediamente ogni tre giorni nel 2012. L’obiettivo della manifestazione  è quindi  da un lato quello di far conoscere lo straordinario mondo della fotografia attraverso gli scatti di grandi professionisti e dall’altro narrare, attraverso le immagini, l’universo variegato delle donne, cogliendone umanità, sentimenti, istanze, fragilità e capacità. Donne sempre più impegnate nell’agire e partecipare in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica e politica: “donne vere”, soggetti attivi e partecipi nel privato e nella famiglia, quanto nel pubblico della nostra società multiculturale, mediante il lavoro, la socialità, la cultura. Donne che lottano quotidianamente contro discriminazioni, diritti negati, violenza.

Momento centrale della serata d’inaugurazione sarà la presentazione della giuria  di professionisti chiamata a valutare le tantissime fotografie  partecipanti al concorso  abbinato al Festiva, l presieduta dalla giornalista televisiva e fotografa Silvia Resta e composta dai fotografi Philippe Antonello, Simona Granati, Laura Montanari, Stefano Montesi, Lorenzo Moscia, Sabrina Zimmitti. Le opere in concorso, inoltre, potranno essere visionate sul sito del festival www.fotofestivalnonomunicipio.it e votate da tutti per l’assegnazione del premio della giuria popolare.

Il festival, ideato da Gianni Pinnizzotto e organizzato dall’ Associazione Graffiti in collaborazione con Trust, nei giorni successivi, si articolerà in una serie di appuntamenti.

 

 

Il 12 aprile sarà inaugurata,  presso il Teatro Furio Camillo di Via Camilla 44, una  mostra dei lavori fotografici  di Luisa Di Gaetano e Gabriella Mercadini e   gli stessi giurati, esporranno e racconteranno le loro opere, in  diversi spazi e luoghi  del IX Municipio. Sono previsti, inoltre, per consentire un facile accesso al mondo della fotografia, un workshop, dal titolo “Come progettare e realizzare un racconto fotografico”,  tenuto dal  direttore della scuola di fotografia Graffiti Gianni Pinnizzotto, e il seminario “Come costruire la professione di fotoreporter”, tenuto da Lorenzo Moscia,  fotografo romano che ha realizzato reportage in tutto il mondo. La partecipazione è gratuita fino a esaurimento posti.

Nella serata conclusiva del Festival, che si terrà il 20 Aprile sempre presso la Sala Manzoni, verranno premiate le foto vincitrici del concorso.

 

Mostre:

Venerdi 12 aprile  – Teatro Furio Camillo – Via Camilla 44  – Luisa di Gaetano e Gabriella Mercadini,

Venerdì 12 aprile Ore 18.30 Il Circolo degli Artisti Via Casilina Vecchia 42  Stefano Montesi

Sabato 13 aprile Ore 19.00  Percento musica – Via dei Cessati Spiriti 89  – Laura Montanari

Domenica  14 aprile   Ore 19.00 Graffiti Fotografia –  Via Latina 515 –  Lorenzo Moscia

Mercoledì 17 aprile Ore 18.30 Centro Nascite Il Melograno – Via Saturnia 4/a – Sabrina Zimmitti

Giovedì 18 aprile Ore 18.30  Gelateria Splash – Via Eurialo 102/104 – Simona Granati

Venerdì 19 aprile Ore 18.30 – Pagine e Caffè (caffè letterario) – Via Gallia 37b – Philippe Antonello

WORKSHOP : Come progettare e realizzare un racconto fotografico
Docente Direttore della Graffiti Fotografia: Gianni Pinnizzotto
Luogo: Sede
Seminario Associazione Culturale Graffiti – Via Latina 511/515
Data: sabato 13 aprile  Orario: dalle 10.00 alle 18.00

Seminario: Come costruire la professione di fotoreporter
Docente: Lorenzo Moscia
Luogo: Sede Associazione Culturale Graffiti – Via Latina 511/515
Data: domenica 14 aprile Orario: dalle 17:00 alle 19:00

 

Info: Presidenza IX Municipio 0669609203 – www.fotofestivalnonomunicipio.it
Ufficio stampa: Marino Midena – [email protected]  3477162033

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