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La crisi morde e gli italiani cercano case piccole

Negli ultimi anni i bisogni degli italiani relativamente alla propria casa hanno subito significative trasformazioni e prova di ciò sono i mutamenti avvenuti nelle ricerche di immobili. Secondo un’analisi condotta da Immobiliare.it (www.immobiliare.it) su un campione di oltre un milione e mezzo di annunci, in soli sei anni i metri quadri ricercati dai potenziali acquirenti si sono ridotti, mediamente, del 10%.

Concentrandoci sulle metropoli italiane si nota come, confrontando la superficie media di un immobile richiesto in acquisto nel 2013 con uno del 2007, a Milano si è passati da 87 metri quadrati a 76; a Roma la riduzione è stata ancora maggiore, passando dai 91 metri quadrati ricercati mediamente nel 2007 ai 75 del 2013.

«È innegabile che la principale spinta a rivedere le proprie esigenze di spazio sia stato il crescente costo degli immobili e la difficoltà di accedere al credito – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.itma va considerato anche che la riduzione delle planimetrie delle case è avvenuta per una crescente razionalizzazione degli spazi, operata tanto negli immobili di nuova costruzione quanto nelle ristrutturazioni di quelle già esistenti.»

Se si confrontano una planimetria tipo del 2013 con una del 2007 si vede non solo come l’unione di cucina e salotto e la scomparsa dei corridoi siano ormai due dati di fatto, ma anche come le camere da letto siano diventate sempre più piccole (mediamente oggi non più di 14 metri quadri la principale e non più di 9 le altre), fino a non riuscire a contenere altro se non il letto o poco più; spariscono specchiere, armadi in camera e, in alcuni casi, persino i comodini, sostituiti da parti studiate ad hoc nelle strutture dei letti.

È cambiata anche la tipologia di immobile cercato: le famiglie italiane sono passate dal vivere in un quadrilocale ad abitare in un trilocale. Sempre tenendo come focus le grandi città di Milano e Roma, nel 2007 il 33% degli immobili acquistati erano quadrilocali e solo il 15% trilocali; nel 2013 ben il 26% degli immobili richiesti diventa trilocale raggiungendo la stessa quota del quadrilocale (27%). Nuove case implicano nuove esigenze: anche per un trilocale si pretendono due bagni. Ovviamente, entrambi più piccoli del bagno unico del passato.

La domanda guida l’offerta immobiliare ed anche i costruttori si stanno adattando alle nuove richieste: «Diversi professionisti –conclude Giordano – hanno iniziato ad utilizzare le banche dati dei portali per verificare la congruenza della loro offerta con le domande nella zona, facendo valutazioni sui tagli abitativi e arrivando anche a rimodulare le divisioni pensate nelle prime fasi progettuali.».  Già, perché oggi, per essere venduta, la casa è meglio sia modulabile. E con tanti bagni.

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Bancomail – Facebook e la Timeline per le brand pages

http://www.bancomail.it/blog/index.php/facebook-e-la-timeline-per-le-brand-pages/

In occasione della conferenza avvenuta il 29 febbraio, Facebook ha annunciato ufficialmente la scelta di utilizzare Timeline anche per le brand pages. Gli amministratori hanno circa un mese per testare e personalizzare le proprie pagine, prima che l’attivazione avvenga di default il 30 marzo.

Così come è accaduto per le pagine personali, anche la bacheca delle brand page prende lo stile del Diario: le notizie sono disposte su due colonne e lo spazio assegnato ad ogni evento assume una nuova forma.

Oltre ai cambiamenti grafici ed alle modalità di fruizione, sono state aggiunte anche una serie di possibilità che consentono all’azienda di dare informazioni in modo più preciso sulla propria attività. Si potranno infatti aggiungere eventi passati che consentiranno, se non di avviare un reale processo di storytelling, quantomeno di narrare l’intera storia di un’azienda partendo dalle sue origini:

e raccontandone l’evoluzione attraverso l’inserimento di traguardi:

I clienti e i prospect amano un approccio personale da parte delle aziende, soprattutto sui social network. Cogliete quest’opportunità per renderli partecipi della vita aziendale.

Tra le novità di rilievo vi è certamente l’opportunità di mettere in primo piano determinate notizie. Non solo si potrà favorirle per occupare l’intera larghezza della pagina, ma si potrà anche mostrarle come prima notizia per sette giorni.

Inoltre ogni utente che visualizzerà il Diario avrà una zona personalizzata: nella prima parte della bacheca comparirà,  se possibile, uno dei post o tag pubblicati da un amico, scelto per popolarità e senza criterio temporale: questo permetterà di creare un legame di fiducia più forte. Nella stessa parte di pagina, sono in vista anche le pagine preferite dallo stesso brand.

A corredo grafico di tutti i cambiamenti che coinvolgono la bacheca fa capo l’immagine di copertina.  Si tratta di un’importante opportunità per le aziende che potranno utilizzarla per comunicazioni potenti e accattivanti.  Le possibilità creative sono molte, ma occorre rispettare le policy imposte da Facebook. Le immagini non devono avere un immediato carattere commerciale:

Note: This space is not meant for promotions, coupons, or advertisements. Your cover photo should not be primarily text-based or infringe on anyone else’s copyright.

Si tratta di una scelta che riduce l’hype commerciale delle stesse pagine e che fa pensare ad un marcato interesse di Facebook a spingere ancora la propria piattaforma di Advertising.

Siate creativi e giocate con i posizionamenti (copertina – profilo – tab)! Ricordate di non inserite prezzi o percentuali di sconto, ma utilizzate a vostro vantaggio l’immagine dei vostri prodotti, il vostro logo o qualunque concetto vi consenta di trasmettere la vostra brand identity. Cambiate spesso l’header, soprattutto in occasioni importanti o legatelo al coinvolgimento degli utenti.

“Che fine faranno i TAB?” ci siamo chiesti più volte nell’attesa del rilascio ufficiale di Timeline. La risposta conferma le più quotate ipotesi. Sono i box quadrati che si trovano sotto all’immagine di copertina a fare da pulsanti per le pagine che passano da 520 pixel di larghezza a 810. Indubbiamente il nuovo layout mette in risalto i primi tab scelti – tre in totale, se consideriamo che dei quattro visibili, le foto non potranno esser messe in secondo piano – ma penalizza le successive (fino a un totale di dodici) che vengono elencate solo al clic dell’utente per l’espansione della sezione.

Le nuove dimensioni delle immagini sono:
Copertina: 851x315px
Profilo: 180x180px
Bottone Tab: 111x75px

Una delle altre importanti novità riguarda ancora le tab pages: non sarà infatti più possibile scegliere una landing page. Gli utenti, iscritti e non, arriveranno tutti alla timeline principale della pagina, senza alcuna altra possibilità. Una scelta che sembra ancora sottolineare la scelta di Facebook di essere l’unico semaforo per le Tab tramite la sottoscrizione di un piano di advertising.

Il nuovo pannello di amministrazione infine sembra decisamente più funzionale: in una sola schermata si potrà accedere a diverse informazioni importanti: nuovi fan, notifiche, comportamento degli utenti, statistiche – di cui una parte sarà pubblica – e messaggi.

E sono i messaggi ad essere l’ultima grande novità, non certo in termini di importanza. Torna ad attivarsi per gli amministratori delle pagine la possibilità di inviare messaggi ai propri iscritti, ma si dovrà scegliere a chi scrivere. Una novità decisamente di rilievo soprattutto in considerazione del fatto che si potranno ricevere i messaggi, il risvolto per chi si occupa di social marketing è elevato: assistenza personalizzata e contatto diretto.

A conclusione di questa prima analisi possiamo dirci certamente soddisfatti dal nuovo pannello amministrativo con dati aggregati, dalla possibilità di inviare e ricevere messaggi e dalla spiccata personalizzazione che è stata resa possibile. Ma se da una parte aiuta la ripresentazione di argomenti particolarmente dibattuti (e dunque probabilmente interessanti), dall’altra l’apparente disordine (che pecca anche in allineamenti e posizionamenti spaziali) temiamo possa confondere la consultazione delle notizie, ridotta, in parte, anche dalla penalizzazione sul numero di Tab visualizzabili di default.

Con Timeline, anche le aziende più restie alla conversazione dovranno riconsiderare il loro approccio poiché la nuova impostazione mira soprattutto a mettere in luce le storie e le interazioni, puntando anche al lancio di Facebook Stories. Le pagine dovranno essere creative e impersonificate: non più simil forum gestiti per lo più dagli iscritti, come spesso abbiamo visto, ma contenuti creati dalle aziende che coinvolgano gli utenti.  Ian Schafer, CEO di Deep Focus, social agency, ha spiegato su Mashable come le pagine rappresentino un’opportunità per le aziende di coinvolgere i propri clienti. Il guadagno è la presenza più alta nei feed degli utenti, ma il rischio, soprattutto per chi usa Facebook per promuoversi senza interagire, è quello di soccombere per mancanza di competenze. Un aspetto che potrebbe portare, nel lungo termine, a un aumento della qualità dovuto alla resistenza dei professionisti.

Sottolinea infine Schafer: “Nella Timeline il contenuto è di passaggio. Non bisogna puntare a trattenere l’utente più tempo possibile sulla pagina, ma cercare di fargli condividere più storie possibile”.

PS Vi segnaliamo la nostra nuova timeline e due pagine che ci sono piaciute: http://www.facebook.com/nytimes e http://www.facebook.com/coldplay

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Bancomail – Marzo sarà il mese dell’iPad3?

http://www.bancomail.it/blog/index.php/marzo-sara-il-mese-dellipad-3/

Pare proprio che anche quest’anno la Casa di Cupertino farà di marzo il mese di lancio del suo nuovo device. Era Gennaio 2010 quando Steve Jobs presentò al mondo il primo iPad e poco più di un’anno dopo, nel Marzo 2011, ancora lui ci presentò l’iPad 2 con fotocamera integrata, percepita come un netto taglio col primo modello che fu definito chiuso.

Già da diversi mesi circolano insistenti rumors sulle nuove specifiche del tablet cupertiniano. Centinaia di blog ripercorrono le stesse aspettative, rese incerte però dal tradizionale silenziocomunicativo che contraddistingue Apple. In occasione della conferenza programmata per il 7 Marzo tutto potrebbe cambiare, proprio come accadde quando il mondo aspettava iPhone 5 e venne lanciato iPhone 4S.

Quali sono le principali implementazioni che sembra potranno arricchire l’iPad 3? In primis, loschermo. Pare infatti che l’iPad 3 monterà retina display e che la risoluzione del nuovo tablet sia 4 volte superiore alla versione precedente. La fotocamera potrebbe avere una risoluzione da 8 MegaPixel.

A che velocità viaggerà il nuovo iPad? Conserverà il 3G o si spingerà finalmente verso il 4G? Fonti USA autorevoli sembrano conferamare la tesi del 4G, già ampiamente spoilerata lo scorso autunno. Se questa indiscrezione sarà confermata, ci sarà da aspettarsi un maggiore dispendio di energia a cui Apple sembra rispondere con una nuova batteria, maggiorata nella resa, ma di eguale peso. Il case per permettere la dissipazione del calore di un processore sicuramente più performante (CPU A6), soprattutto dal punto di vista grafico, potrebbe aumentare di alcuni millimetri.

Quanto manca all’uscita? Avremo azzeccato il mese oppure Apple ci farà restare sulle spine posticipando l’uscita del nuovo tablet? L’evento cupertiano in programma per le 10 am (GMT -08, San Francisco) del 7 Marzo potrebbe rappresentare la data di presentazione del terzo iPad. Nella stessa data potrebbe debuttare anche la nuova Apple TV, rinnovata e potenziata.

«Abbiamo qualcosa che dovete assolutamente vedere. E toccare» è quanto si legge sull’invito all’evento. Staremo a vedere, sperando di non rimanere con un po’ di amaro in bocca come l’ultima volta che il sipario di Cupertino è stato alzato per la presentazione di un nuovo device.

Di seguito un’infografica che illustra le intenzioni dei probabili utilizzatori di iPad 3 realizzata daAYTM grazie ai dati raccolti in due sondaggi condotti tra possessori e non possessori americani di iPad. Interessante osservare che i già proprietari di iPad hanno una maggiore probabilità di acquisto rispetto a chi non lo possiede.

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