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I lavori a maglia dello knitter designer Jared Flood, il talento della tradizione

I lavori a maglia di Jared Flood sono a metà strada tra la tradizione e l’innovazione.

Ha imparato a lavorare a maglia grazie alla madre, ed è riuscito a farne una vera a propria professione.

Di cultura grafica bidimensionale acquisita in anni di studio della fotografia e della pittura, il designer americano scopre presto i lavori a maglia e si specializza in creazioni che nel giro di qualche anno conquistano il mondo degli knitter.

Oggi Jared Flood è il fondatore di una delle case americane di filati più interessanti. Riesce a realizzare un filato 100% made in USA e con questo realizza dei pattern per lavori a maglia sempre innovativi e sorprendenti.

La merceria online diLana e d’altre storie inaugura con un articolo un approfondimento sull’opera dello stilista dedicandogli ampio spazio e spiegando e studiando il suo stile in un modo nuovo e sorprendente.

Se ami i lavori a maglia ed ami conoscere cosa si nasconde dietro l’ispirazione di un designer puoi divertirti a leggere gli articoli che diLana e d’altre storie sta dedicando ai maggiori stilisti nel mondo dei lavori a maglia.

Se inoltre vuoi partecipare con articoli o commenti, puoi a tua volta scriverne e proporne.

La cosa più importante nei lavori a maglia è la condivisione.

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SIRU, UN 2015 FRA ITALIA E ORIENTE

Siru, azienda italiana specializzata in prodotti di design per l’illuminazione, mantiene viva la tradizione dell’artigianato veneziano grazie alla profonda conoscenza delle antiche tecniche di soffiatura del vetro per realizzare prodotti nuovi e contemporanei.

Il 2015 di SIRU si annuncia essere un anno ricco di sfide commerciali e creative grazie ad una serie di appuntamenti fieristici e nuove collaborazioni di rilievo. Il prossimo aprile l’azienda veneziana sarà presente a Euroluce, la principale fiera italiana dedicata all’illuminazione, e nei mesi successivi parteciperà a due eventi internazionali negli Emirati Arabi e in Cina.

 

Euroluce e design d’autore

SIRU celebrerà il suo venticinquesimo anno di presenza a Euroluce (14-19 aprile 2015, Milano) con alcune interessanti varianti di prodotto e un nuovo progetto dedicato al design d’autore realizzato in collaborazione con affermati designer.

A Euroluce SIRU proporrà nuovi prodotti nati dal desiderio di dare spazio e visibilità al design italiano contemporaneo. Le creazioni saranno firmate, fra gli altri, da Massimo Barbierato, professore di design del prodotto presso l’Università IUAV di Venezia, e Andrea Lazzari, progettista freelance.

 

Fiere ed eventi internazionali

Il 2015, Anno Internazionale della Luce, vedrà SIRU impegnata nell’ampliamento della propria presenza a livello internazionale. Dal 14 al 17 marzo l’azienda parteciperà all’evento organizzato a Dubai dalla camera di commercio degli Emirati Arabi come unica rappresentante del mondo dell’illuminazione all’interno di un gruppo di trentacinque aziende italiane selezionate per la qualità dei loro prodotti.

Da Dubai l’azienda si sposterà a Hong Kong per stipulare nuovi accordi con i protagonisti del mercato cinese, sempre più interessati al Made in Italy di qualità. Nella metropoli cinese, il prossimo autunno, SIRU prenderà parte alla Hong Kong International Lighting Fair, la fiera internazionale dedicata all’illuminazione che si terrà dal 27 al 30 ottobre.

 

Un anno colmo di opportunità durante il quale SIRU mira ad ampliare le proprie collaborazioni internazionali e rafforzare il suo ruolo nello scenario del design dell’illuminazione portando la qualità del vetro di Murano nel mondo.

 

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IL TALENTO È D’ORO SCONFIGGI LA POLIO CON UN GIOIELLO

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  • 10 Maggio 2014

Rotary Club Roma Sud invita il mondo del design alla sfida  End Polio Now

 

Roma 8 maggio 2014  – Manca meno di una settimana e il gioiello più bello, vincitore del contest Gold Talents, sarà messo all’asta presso la prestigiosa casa d’aste Wannenes a Genova. L’intero ricavato sarà devoluto dal Rotary Club Roma Sud al Rotary International in favore di End Polio Now, l’iniziativa umanitaria che punta all’eradicazione della polio.

 

In tutto il mondo, la parure sarà rintracciabile all’indirizzo online http://www.wannenesgroup.com/astaonair.php a partire dal 10 maggio e rappresenterà la vittoria dell’eccezionale combine nata dall’unione di creatività e solidarietà.

 

Promosso da HighJewelry.tv, piattaforma digitale ispirata al mondo della gioielleria e del Made in Italy, con l’appoggio di Rotary Club Roma Sud, Gold Talents è il primo concorso per designer di gioielli nato con l’ambizione di sconfiggere la polio.

 

Sei giovani creativi hanno avuto la possibilità di disegnare una collezione di alta gioielleria in favore di End Polio Now, la campagna di vaccinazione della popolazione mondiale contro il virus della polio che Rotary International promuove dal 1985, collezionando grandi successi. La polio è una malattia infettiva invalidante e potenzialmente mortale che, ancora oggi, colpisce moltissime persone, specialmente bambini al di sotto dei cinque anni nei Paesi dell’Asia e dell’Africa. Nigeria, Pakistan e l’Afghanistan sono attualmente gli ultimi tre Paesi polioendemici.

Gold Talents ha, dunque, permesso di unire professionalità, Made in Italy e solidarietà, inaugurando un’esperienza stimolante e del tutto nuova per il settore della gioielleria, mai coinvolto prima in concorsi con finalità divulgative e didattiche.

I partecipanti, affiancati da tre mentori, hanno avuto modo di condividere il percorso creativo con esperti del gioiello che hanno dato loro consigli e suggerimenti per migliorare le collezioni.

 

Hanno collaborato con Gold Talents, mettendo a disposizione le rispettive sedi come set per le riprese: il prestigioso Istituto Europeo di Design di Roma e la rinomata Accademia di alta moda Koefia. I laboratori delle scuole di moda e gioiello sono diventate le location perfette per raccontare, passo dopo passo, come si ricrea la bellezza. Il genio creativo, infatti, per potersi esprimere necessita studi ad hoc e tecniche raffinatissime. La gioielleria Ansuini di Corso Vittorio, invece, è stata espressione del passaggio dalla produzione al mercato, regalando ai giovani designer un’esperienza sul campo, esclusiva e coinvolgente.

 

Nelle prime puntate, i finalisti hanno avuto a disposizione un tesoretto base in oro e gemme del valore di € 10.000, ma solo superando tre prove hanno potuto aggiudicarsi ulteriori bonus, fino al raggiungimento del valore di € 25.000.

La giuria, composta da Giuliano Ansuini, storico gioielliere romano, Valeria Mangani, vice presidente di Alta Roma e Camillo Bona, stilista di alta moda, decreterà il vincitore. Solo uno degli artisti, infatti, potrà vedere il proprio bozzetto diventare un vero gioiello, realizzato dalla maison Ansuini.

 

Collegandosi online su www.highjewelry.tv si potranno seguire le puntate del concorso direttamente online, scoprire tutti i segreti della creazione di una collezione preziosa, condividere le proprie opinioni e partecipare all’asta. E chi, pur apprezzando l’iniziativa, non riuscisse a partecipare all’asta, potrà inviare la propria donazione al link: http://retedeldono.it/gold-talents-for-end-polio-now.

Anche solo un euro potrà cambiare la vita di tanti bambini.

 

Di seguito, i link utili per guardare, condividere e donare:

http://retedeldono.it/gold-talents-for-end-polio-now

Per partecipare all’asta:

http://www.wannenesgroup.com/astaonair.php

Per conoscere i designer e seguire le loro collezioni:

http://www.highjewelry.tv/blog/category/hj-tv/gold-talents/

Per il video appello di Maria Novella Tacci ( Presidente del Rotary Club Roma Sud e di Piergiorgio Poddighe (Governatore del Distretto Rotary 2080): http://www.highjewelry.tv/blog/hj-tv/live/call-to-action-supporta-gold-talents-per- end-polio-now/

Per partecipare all’evento Facebook di Gold Talents: https://www.facebook.com/events/1413362375598246/?fref=ts

Rotary

Rotary riunisce un network globale di volontari che si dedicano ad affrontare le più incalzanti sfide umanitarie. Il Rotary mette in connessione 1.2 milioni di soci in più di 34.000 club Rotary in più di 200 Paesi e aree geografiche. Il loro lavoro migliora le vite a livello internazionale e locale, dall’aiutare le famiglie bisognose nelle loro comunità fino a lavorare per un mondo libero dalla poliomelite.

 

Per ulteriori informazioni: rotary.org

 

Contatti:

 

UFFICIO STAMPA ROTARY ITALIA

Claudia Rota Cell. 348 5100463 Mail [email protected]

Pernice Editori Editoria | Marketing | Comunicazione d’impresa

 

Via G. Verdi, 1 |24121 Bergamo Tel | +39.035.241227 Fax | +39.035.4220153

 

GINEVRA ANSUINI

mail: [email protected] – tel. 06 68806909 – cell. 347 7556482

MICOL D’ANDREA

mail: micol2345.it – cell. 347 9078995

ROTARY CLUB ROMA SUD, Presidente MARIA NOVELLA TACCI

mail: [email protected] – cell. 335 6511574

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La moda in movimento, con la nuova vetrina Moschino

Nel centro dello shopping milanese, in piazza Duomo la  nuova vetrina della casa di moda Moschino ha incuriosito passanti e consumatori, che si sono fermati ad ammirare il curioso allestimento basato sul movimento delle grafiche, che variavano l’abito dei manichini.

movimento in vetrina Moschino, con i  Prismatici rotanti

La vetrina dinamica Moschino realizzata in ottobre a La Rinascente di Milano si è differenziata da tutte le altre, grazie al movimento che l’ha caratterizzata, dando “vita” ai   manichini esposti, che variavano gli abiti con le collezioni della prossima stagione.
La creatività dei designer di Moschino ha utilizzato i pannelli Prismatici rotanti TripleSign, per sviluppare una vetrina realmente dinamica, in cui ciascun manichino muta  il suo abito tre volte, grazie alle rotazione delle tre grafiche applicate ai pannelli.
Quella dei pannelli prismatici è una tecnologia svedese semplice ed economica, molto diffusa nella pubblicità esterna e nelle grandi insegne aziendali rotanti, in quanto permette di triplicare la comunicazione visiva con realizzazioni di grandi pannelli indoor e outdoor anche su misura.

Risulta invece innovativa la sua applicazione alle vetrine dei punti vendita, che vengono così valorizzate dalla creatività di progettisti, architetti e designer che possono realizzare installazioni in cui le comunicazioni o le ambientazioni si susseguono, catturando lo sguardo dei passanti grazie al tipico “effetto onda” TripleSign.
Il movimento in vetrina diventa quindi un elemento suggestivo, che la distingue da quella dei competitori, permettendo la realizzazioni di ambientazioni d’effetto, anche con grandi parete rotanti all’interno dei punti vendita.

E’ proprio quello che è avvenuto in piazza Duomo a Milano, dove la vetrina Moschino è stata fra le più apprezzate e fotografate dai passanti di ogni nazionalità, anche perchè ..il movimento cattura l’attenzione!

E’ un riflesso spontaneo dell’occhio soffermarsi dove si nota il movimento,  se poi la progettazione del vetrinista è eccellente, il successo è assicurato.

Guarda i video su allestimenti dinamici per punti vendita
Dal punto di vista tecnico,  il movimento rotatorio delle immagini del sistema prismatico TripleSign viene realizzato da una pannello con una cornice di 10/12 centimetri (a seconda dei modelli)  entro cui un motore a basso consumo (6W) fa ruotare l’albero di trasmissione i cui ingranaggi in plastica resistente PMMA ruotano i prismi verticali. Il prisma è un parallelepipedo a sezione triangolare: sulle sue tre facce vengono applicate le grafiche stampate in digitale, che quindi girano soffermandosi qualche secondo ad ogni cambio di grafica, a seconda della temporizzazione che l’utente imposta
I particolari ingranaggi dell’albero di trasmissione sono orientati in modo da creare una rotazione di prismi in sequenza, che crea un efficace effetto onda, che caratterizza i Prismatici rotanti  TripleSign.

 

GESTED Comunicazione Dinamica
Via Vallazze 100 – 20131 Milano
Tel.02.365.867.24 /.25

www.allestimenti-dinamici-negozi.eu

www.multiposter.eu

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IL DEBUTTO DI ANDREA BONINI AL SALONE DEL MOBILE

Il giovane designer Andrea Bonini debutta al Salone Internazionale del Mobile con la linea FD-Collection, della storica azienda italiana Dolfi, per la quale collabora nell’art direction della collezione e come designer ne progetta numerosi e importanti elementi. La linea FD-Collection si ispira all’essenza classica di Dolfi, ma si impone sul mercato con una collezione contemporanea e nuovi materiali come la pelle, lo scamosciato, l’acciaio e specchiere grafiche, mentre la cromia di colori si appoggia alle varie tonalità del grigio per creare un effetto caldo e di assoluto design. I pezzi della collezione che identificano maggiormente il designer sono ,ad esempio, il divano ”Hermes” rivisitazione in chiave contemporanea di un classico imbottito per eccellenza, o la poltrona ”Lucrezia” dalle linee ricercate con inserti in acciaio. Bonini nasce a Verona nel 1985 compie da prima studi in interior design laureandosi con il massimo dei voti, successivamente compie un master in product design nel prestigioso Istituto Marangoni di Milano collaborando già con affermati marchi internazionali. Culturalmente ricco e contaminato da collaborazioni con importanti studi di architettura e design come lo studio Design Bakery di Roberto Leone, affrontando progetti di interior nel settore del retail e successivamente con lo studio Lorenzo Palmeri dove segue progetti di product design, Bonini rappresenta di fatto una delle matite più in vista del momento. Questo l’ha portato a vivere con multidisciplinarietà gli stimoli derivanti anche dal mondo del retail firmando un proggetto visual per Intimissimi, dirompenti soggetti per il casual delle linee di abbigliamento Weya, per tornare ad aspetti tecnici con Carl Zeiss, specializzati nell’ottica e meccanica di precisione. Tre anni fa dà linfa vitale al luxury Brand di arredamento e complementi Diamante Design, che lo nomina art director del marchio e designer, ruolo che lo porta a progettare l’intera linea di 25 pezzi e curarne tutt’ora lo sviluppo. Andrea Bonini e FD-Collection saranno al Salone Internazionale del Mobile, Milano 17-22 Aprile 2012, presso il Padiglione 1 Stand E07/E11.

Ufficio Stampa Andrea Bonini Designer

AFN Management Via Vittorio Emanuele, 20 – 20900 Monza (MB)
Tel +39 039.9796.345 – Fax + 39 039.9796.304 www.ufficiostampa.it [email protected]

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mima: è online il nuovo Blog del brand spagnolo per la prima infanzia

mima il marchio che rappresenta la cultura del design nel settore della prima infanzia, dimostra continuamente, attraverso il proprio percorso, un’attenzione meticolosa per tutto ciò che è indispensabile nella cura del bambino. Non manca mai di proporre i prodotti migliori.

 

Tutti i genitori hanno l’esigenza di conoscere qual è il più adatto per il proprio piccolo, per questo mima offre una serie di servizi che permettono di conoscere a 360° le creazioni del brand: non solo collegandosi al sito www.mimakids.com o seguendo la fan page su Facebook. Ora è possibile visitare anche il nuovissimo blog mima www.mimakidsblog.com che raccoglie informazioni sulle nuove gamme, prodotti ed eventi mima, nonché articoli dedicati alla musica, al disegno ed ai viaggi!
mima è anche su Twitter@mima_kids!

 

Questi servizi consentono il consolidamento di una vera e propria identità nella rete, a dimostrazione di come il brand sia in grado di seguire le tendenze caratteristiche della vita odierna.

 

Collegandosi al sito, al blog o ai profili Facebook e Twitter è possibile conoscere in tempo reale tutte le iniziative che riguardano mima, rimanere aggiornati sul lancio dei novi prodotti; vedere immagini dettagliate dei passeggini che più piacciono, così da poterli conoscere nei minimi particolari come fareste in un vero e proprio negozio. Inoltre troverete le informazioni adeguate sui punti vendita mima più vicini e rimarrete aggiornati su eventi e manifestazioni a cui partecipa il brand.

 

Le informazioni, le notizie e le immagini sono aggiornate quotidianamente per soddisfare al meglio la curiosità di chi naviga in rete, non solo da PC ma anche dal vostro cellulare.

 

mima può garantire tutto questo grazie alla consapevolezza di proporre sempre il prodotto migliore, di qualità e con un design innovativo e accattivante. Le creazioni nascono dall’esperienza diretta di Davy and Yolanda, i due ideatori del marchio, che grazie alla loro quotidianità di genitori sposata all’essere due designer internazionali, possono dare risposte coerenti e di elevata qualità alle necessità di mamma e papà.

 

mima è il brand del momento che non mancherà di sorprendervi, rimanete collegati!

 

Per Info:

Ufficio Stampa Artémida: Emanuela Lodolo – [email protected]

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Il Know How di Vivaterra afferma a livello mondiale il cotto imprunetino

VivaterraIl Know How rappresenta per il Gruppo industriale VIVATERRA un patrimonio fondamentale per portare al successo il cotto imprunetino, tanto importante  quanto lo sono l’argilla, materia prima dalle qualità eccezionali, e il suo territorio, il distretto imprunetino, che incarna il profondo legame con la terra e la tradizione.

Quando si cerca di trovare una definizione di Know How, capita quasi sempre di imbattersi nella solita frase “È la conoscenza tecnica e commerciale relativa alla produzione ed alla commercializzazione di un determinato prodotto/servizio”. Tuttavia è immediatamente percepibile quanto questa spiegazione non sia affatto esaustiva del concetto.

Il Know How per Vivaterra ritrae una tale complessità di sfaccettature del sapere aziendale, da risultare difficilmente imbrigliabile in una mera definizione da vocabolario. Esso comprende una padronanza concettuale di tutti quei dettagli e “segreti” che rendono la produzione di tavelle in cotto imprunetino così esclusiva. Si tratta del sapere teorico, delle conoscenze acquisite attraverso studi, osservazioni.

Il saper fare e la forte esperienza professionalizzante rappresentano, insieme, un altro fondamentale aspetto: sono queste nozioni che traducono l’idea, il pensiero in un prodotto finito, concreto reale e soprattutto unico sul mercato. Ultima, non per importanza ma per evidente sequenza logica degli eventi all’interno di un processo produttivo, la capacità, non comune, di relazione con il pubblico che sceglie i pavimenti in cotto per le proprie abitazioni e ancora più fortemente con il mondo dei professionisti, degli architetti, dei designer e progettisti.

VIVATERRA può contare dunque su un know how affermato, acquisito in anni di attività che hanno portato a fare proprie lavorazioni antichissime, tradizioni consolidate nella cultura della progettazione edile e ad introdurre una serie di sistemi produttivi che oggi rendono il cotto imprunetino ancora più competitivo in termini di design, appeal e resistenza, senza perdere nulla del suo fascino e pregio. La consapevolezza di tutto ciò determina per il gruppo industriale un valore aggiunto che fa emergere il proprio prodotto sulla concorrenza.

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OKITE® cala altri due assi: Cemento e Belgian Blue

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  • 23 Maggio 2011

La vasta gamma di colori OKITE® si arricchisce di due nuove intriganti tonalità: Cemento e Belgian Blue. Entrambe appartengono alla collezione “Venati”, la linea che ha reso famosa l’azienda produttrice – la Seieffe Industrie – per essere riuscita prima di tutti a ricreare le venature presenti nelle pietre naturali come il marmo.
Il color  Cemento prende il nome dal più famoso tra i materiali utilizzati in edilizia; la scelta è dettata dall’evidente somiglianza cromatica con esso, per la gioia di architetti e designer che da oggi dispongono di un’ulteriore elemento per poter dar sfogo alla propria creatività e per far fronte all’esigenza frequente di creare interazione tra ambiente esterno ed interno.
Il Belgian Blue è, invece, il colore della tranquillità, dell’introspezione, dell’anima…declinato in una delle sue tonalità più profonde. A renderlo ancora più prezioso e autentico intervengono le sue venature sinuose, che creano un effetto latteo simile a quello prodotto dall’opale, uno dei minerali più affascinanti presenti in natura.  La sua eccezionale somiglianza con il marmo opalino gli permette di essere abbinato con gli stili più disparati di design: dal classico al  moderno, dall’antico all’arte povera.

La vasta gamma di colori OKITE® si arricchisce di due nuove intriganti tonalità: Cemento e Belgian Blue. Entrambe appartengono alla collezione “Venati”, la linea che ha reso famosa l’azienda produttrice – la Seieffe Industrie – per essere riuscita prima di tutti a ricreare le venature presenti nelle pietre naturali come il marmo.
Il color  Cemento prende il nome dal più famoso tra i materiali utilizzati in edilizia; la scelta è dettata dall’evidente somiglianza cromatica con esso, per la gioia di architetti e designer che da oggi dispongono di un’ulteriore elemento per poter dar sfogo alla propria creatività e per far fronte all’esigenza frequente di creare interazione tra ambiente esterno ed interno.
Il Belgian Blue è, invece, il colore della tranquillità, dell’introspezione, dell’anima…declinato in una delle sue tonalità più profonde. A renderlo ancora più prezioso e autentico intervengono le sue venature sinuose, che creano un effetto latteo simile a quello prodotto dall’opale, uno dei minerali più affascinanti presenti in natura.  La sua eccezionale somiglianza con il marmo opalino gli permette di essere abbinato con gli stili più disparati di design: dal classico al  moderno, dall’antico all’arte povera

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“MIMA Design Lab” – see the world differently

Per conoscere e condividere le nuove frontiere del design, il Fuorisalone rappresenta una serie di appuntamenti da non perdere. Da oltre vent’anni è un’occasione unica per tutte le aziende che vogliono sperimentare e dare alla luce creazioni sempre più innovative. L’edizione del 2011 non poteva non esibire i rivoluzionari passeggini MIMA: non soltanto un prodotto utile e funzionale, ma anche un vero e proprio prodotto di alta tecnologia e design!

Prima che un passeggino per bambini MIMA vuole essere un oggetto di design elegante, pratico e innovativo: è proprio questa caratteristica a renderlo totalmente inedito sul mercato italiano per l’infanzia. MIMA realizza i propri passeggini con materiali mai utilizzati finora per prodotti rivolti alla prima infanzia: uno strato di poliuretano riveste la struttura fatta in Eva. A queste caratteristiche funzionali, MIMA unisce un design particolare appositamente studiato per la comodità della mamma e del bambino.

MIMA presenterà la sua originale linea in anteprima italiana al Fuorisalone 2011, dal 12 al 17 Aprile, e mostrerà come bellezza, essenzialità e funzionalità possano essere coniugate in maniera esemplare; specie se si tratta di un prodotto di uso comune come il passeggino e di un mercato attraente e ricco di spunti come quello dei prodotti per bambini. Per non far mancare le nuove proposte del design moderno nemmeno ai più piccoli!

Il 13 Aprile, a partire dalle 10:30, presso l’area START! di via Tortona, 14 a Milano si terrà la conferenza stampa “MIMA museum”. Sono invitati a partecipare tutti i giornalisti e i bloggers del settore bimbi, moda e design, e chiunque voglia avere informazioni in più riguardo al lancio del brand spagnolo mima sul mercato italiano, e parlare direttamente con il progettista di questi originali passeggini: Davy Kho.

Negli ultimi quattro anni, Davy e sua moglie Yolanda, anche lei una designer di successo, si sono dedicati alla creazione e allo sviluppo di un marchio tutto loro nel mercato dei prodotti per i piccoli: MIMA. Davy e Yolanda, prendendo l’ispirazione dal loro stesso ruolo di genitori di due bambini, credono fermamente che ogni prodotto debba aggiungere qualcosa di speciale al preesistente, altrimenti non sarebbe giustificata la sua esistenza sul mercato. I loro innovativi passeggini ne sono una testimonianza.

MIMA è un marchio emergente per i bebè e per il mercato della prima infanzia. E’ un marchio per famiglie cosmopolite, che sanno apprezzare design e comfort, e che soprattutto si identifichino con questo stile di vita. Un marchio dal disegno elegante, che sa fondere innovazione e praticità, grazie al funzionale sistema brevettato che fa sì che la carrozzina si possa convertire velocemente in seggiolino.

Gli innovativi passeggini MIMA sono quindi un prodotto originale e di tendenza. Il modello kobi, infatti, ha già vinto il premio per l’innovazione nell’area passeggio alla Fiera Kind & Jugend di Colonia nel 2009 e stupirà anche l’Italia perché, oltretutto, è l’unico passeggino con due sedute verticali, per gemelli o fratellini. La seconda di queste sedute è opzionale e convertibile in una culla. Ma la praticità e la funzionalità dei passeggini MIMA viaggia di pari passo con la loro particolare bellezza e con una cura del dettaglio degna di un prodotto di design per eccellenza.

Design, funzionalità e la scelta innovativa di materiali mai usati per la produzione di un passeggino saranno solo alcuni dei temi che ruoteranno attorno a questa esclusiva conferenza. E, in questa cornice, si esibiranno in performance artistiche ispirate ai passeggini MIMA dei designer d’eccezione:

Lorenzo Gecchelin, architetto premiato in diversi concorsi di design (tra cui XX Compasso d’Oro ADI del 2004). Laureato al Politecnico di Milano, dal 1996 collabora con lo Studio Gecchelin nel ruolo di product designer, progettando per marchi come Fratelli Guzzini, Aermec-Riello, Poltrona Frau, Almini Milano, Kelvin Italy, Whirlpool Europe, Antonangeli, ecc. In concomitanza con questo lavoro, Gecchelin pratica anche attività di packaging, grafica e comunicazione, allestimenti fieristici e progetti di ristrutturazione ed arredamento d’interni.

Antonio Pio Giovanditto, laureato in Architettura nel 1986, a Milano ha collaborato prima con lo Studio S.C.A.R. per progetti di architettura e design in Europa, Giappone e Medio Oriente, e poi con lo studio Sottsass Associati al concept e allo sviluppo della “Galleria delle Idee” (showroom innovativo, pensato come un micro-villaggio, della Floor Gres). Ha partecipato al Salone del Mobile di Milano nel 1993-94 per la collezione di mobili King Size Furniture, e nel 2001 presentando una collezione di mobili con un proprio marchio: I.L.Y.DE. Ha insegnato Disegno del mobile all’Istituto Europeo di Design e all’ISAD di Milano.

Hiroshi Ono, laureato all’Aich Fine Arts University in Design Ambientale. Si è occupato dell’allestimento di diversi locali, come Club Mo-Bay e Rosa El tipo a Nagoya (in Giappone). Dal 1994 Hiroshi, dopo essersi trasferito in Italia, ha lavorato come designer presso lo Studio Sowden di Milano, di cui dal 1996 come socio. Durante questo periodo ha partecipato a diversi progetti, tra cui quelli per Telecom Italia, Olivetti, Veron, Alessi. Ha realizzato, nel 1999, una mostra dal titolo “Hiroshi&Davy” presso la Galleria Ciovasso di Milano, un evento parallelo al Salone del Mobile. Nel 2001 ha aperto a Milano lo studio Happy Design, con l’obiettivo di offrire, in poco tempo, la soluzione migliore per le esigenze del cliente e dell’utente finale. Hiroshi collabora anche con diverse società a livello internazionale, come: Lavazza, Graco, Disney, Hannspree Newell, Top Cancelleria, iLinko.

Davy Kho, designer olandese di fama mondiale. Anche se spesso è a Milano e a Parigi per lavoro, vive in Spagna, esattamente a Valencia. La sua storia nel mondo del design parte dai suoi studi di Design Engineering in Olanda; nel 1994 si è poi trasferito a Milano, dove ha iniziato a lavorare presso il famoso Studio Sowden, diventandone socio due anni dopo e occupandosi di diversi progetti: dalle macchine da caffè agli interni degli aerei. Nel 2001 si è trasferito a Parigi e qui ha guidato la creazione di un ufficio di design globale per la multinazionale Newell Rubbermaid, che offre prodotti di largo consumo.

Per Info:
Ufficio Stampa Artémida: Emanuela Lodolo – [email protected]

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Cotto Impruneta pavimenti e rivestimenti per un’edilizia di pregio

L’edilizia è un settore in continua espansione e sviluppo per questo necessita di soluzioni che siano all’avanguardia ma anche estremamente competitive. Cotto Impruneta con la sua creatività e l’applicazione di nuove tecnologie riesce a fornire una risposta al passo con le richieste di designer, architetti ed imprese edili grazie soprattutto all’attualità e alla versatilità di un prodotto di assoluta eccellenza: il cotto imprunetino.

Le tendenze odierne attualizzano sempre di più la necessità di costruire edifici che facciano sentire coloro che li abitano o che vi lavorano al “sicuro”. Da questa osservazione scaturisce la scelta sempre più diffusa e condivisa da impresari e professionisti di utilizzare materiali naturali, a basso impatto ambientale, durevoli e sicuri: i pavimenti e i rivestimenti di Cotto Impruneta rispondono in pieno a queste esigenze conservando tuttavia un valore estetico e di stile e consentendo di raggiungere ottimi standard qualitativi e prestazionali.

Il marchio affronta un impegno concreto nella progettazione e realizzazione di prodotti innovativi e di pregio che consentono di trasferire tutta l’eleganza e la qualità del cotto imprunetino ad edifici di design contemporaneo ma soprattutto a strutture più tradizionali e rustiche e, più in generale, al patrimonio architettonico urbano.

Dopo una profonda crisi, dovuta alla generale empasse finanziaria che ancora influenza l’economia di mezzo mondo, il settore delle costruzioni appare in netta ripresa ed è dominato ancora più marcatamente da un evoluzione dei materiali che non conosce battute di arresto e che deve rispondere alle esigenze di design, di modernità e di qualità che sempre più prepotentemente vengono rivolte dal mercato. Le varie linee create da Cotto Impruneta consentono di realizzare interventi grandi e piccoli con uguale precisione e attenzione ai dettagli, gli ambienti si impreziosiscono grazie alle varietà cromatiche delle linee create, per risultati che riescono ad emergere e sorprendere.

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mima, la bellezza è essenziale


Una storia che nasce a Milano qualche anno fa quando due giovani studenti, lei spagnola, lui olandese, si incontrano nella capitale del Design: Yolanda mentre frequentava un master in moda e Davy Kho come designer allo Studio Sowden, di cui poi diventa socio. Davy e Yolanda, intanto, si sposano, hanno due bambini e, molto presto, cominciano a girare il mondo, Milano (dove nasce il loro primo figlio), Olanda, Parigi e attualmente Spagna, disegnando fin da subito prodotti per rinomati marchi (da macchinette per il caffè a interni per aeroplani, telefoni, arredi per bambini) e affermandosi sempre più nel mondo dei designer. Nel 2000 Davy insieme a Hiroshi Ono allestisce una mostra in Corso Garibaldi durante il Salone del Mobile ottenendo un grande successo.

Il lancio di mima in Italia è l’occasione di riportare Davy e Yolanda a Milano per presentare al Salone questo nuovo progetto: la bellissima linea di prodotti mima, ispirata proprio dalla nascita dei loro figli.
La bellezza è il filo conduttore della linea mima, ed è alla base di ogni scelta. La cura di ogni minimo particolare e le sofisticate scelte di materiali e tessuti fanno di mima un prodotto unico e esclusivo, che coniuga bellezza, essenzialità e praticità puntando dritto alle esigenze di mamme e papà.

Mima è oggi un emergente brand spagnolo, che quando ha presentato i suoi passeggini alla Fiera Kind & Jugend 2009 di Colonia, ha lasciato tutti a bocca aperta, generando una reazione di grande sorpresa.

Il modello kobi vince, infatti, immediatamente il primo premio per l’innovazione all’interno della categoria passeggio.

Adesso, dopo un lungo lavoro, per mettere a punto e raffinare tutti i dettagli, mima fa finalmente capolino a Milano esordendo al Fuorisalone 2011 in zona Tortona, nella zona di Milano dove nascono storie di design destinate al successo.

Insieme a kobi, nasce xari, un passeggino che cresce insieme alla famiglia.

Infatti, grazie alla seconda seduta opzionale, kobi segue le varie fasi evolutive della vita del bebè, i primi passi, l’arrivo di un fratellino..Grazie al sistema “carrycot inside”, il seggiolino si può convertire in una culla letteralmente in 15 minuti…e viceversa!!

Xari è, invece, un passeggino più compatto, più adatto per famiglie con un solo bimbo, ma con la possibilità di fruire anch’esso del sistema “carrycot inside”.

Le prossime idee di mima sono in questo momento in fase creativa da parte di Davy e Yolanda, che non tarderanno a presentarcele!

A proposito di mima
Mima è stata fondata nel 2009 e opera nelle vicinanze di Valencia, in Spagna.
Il nome del brand nasce dal verbo spagnolo Mimar che significa coccolare e che, infatti ben racchiude la mission di mima, cioè sviluppare prodotti intelligenti e belli che facciano sentire speciali sia i bimbi sia i genitori.

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Ecohousing Art: le aziende e i partecipanti chiedono di più, e la grande opportunità sconfina nel 2011

Estesi i termini e le date del primo concorso al mondo che mette in mostra i processi creativi

Le formule sperimentali sono un’astuzia che richiede tempo.
Tempo per essere assorbite, tempo per essere capite, usate e ottenere un cambiamento effettivo nel sistema culturale e produttivo. House Company, l’organizzazione che ha ideato e che gestisce Ecohousing Art coglie l’invito e le esigenze delle aziende dell’Industria dell’Abitare e di junior e senior Artisti, Designer, Architetti Ingegneri partecipanti, ripensando tutte le date del primo concorso al mondo che invita ad inserire online, in itinere, i processi creativi:

ISCRIZIONI
Termine preiscrizioni – 30 novembre 2010
Termine iscrizioni – 15 dicembre 2010
1a Fase WORK IN PROGRESS – on line
Partecipanti: Inserimento ed esibizione dei processi creativi – fino al 31 gennaio 2011
Giuria Popolare: Voto ad opere e progetti – dal 1 giugno al 31 gennaio 2011
INVIO OPERE E PROGETTI
Inserimento on line definitivi + spedizione dall’1 al 18 febbraio 2011
2a Fase AWARD IN PROGRESS – on line
Inizio Voto Giuria Popolare 19 febbraio 2011
Termine Voto Giuria Popolare 22 aprile 2011
3a Fase ART SHOW IN PROGRESS – a Milano
Inaugurazione venerdì 6 maggio 2011 18.00
Premiazione Concorso Ecohousing Art, Sabato 4 giugno 2011
Fine mostra Domenica 5 giugno 2011

La giuria popolare può registrarsi e votare fino al 22 aprile 2011.
Nella 3a fase voterà visitando la mostra.

www.ecohousing-art.it – uno spazio di cohousing per idee eco: la vostra opera, il vostro progetto, la nostra casa.
Qualcuno dei partecipanti del concorso passerà alla storia; House Company li fa prima passare alla geografia, nei territori digitali. Perché molte trasformazioni del futuro passano dalla rete. Ecohousing Art è reality show interattivo: una valigetta virtuale per artisti, designer, architetti e ingegneri che viaggiano nella rete, investendo creatività e talento per farsi trovare da aziende e professionisti che vogliono fare affari con le idee del futuro. Confermato da Maffesoli a Rifkin, da Di Felice a Paul Hawken, i fremissement e le moltitudini inarrestabili liberano le idee e moltiplicano le iniziative attraverso la diffusione nelle reti digitali: aperture, contaminazioni e scambi tra discipline e diversi ruoli, con il valore aggiunto di un’organizzazione che investe nel concorso le proprie competenze marketing: questa la garanzia di House Company a partecipanti ed utenti. Stabilire ogni giorno relazioni con Enti, imprese, addetti ai lavori per portare l’attenzione su opere e progetti da sviluppare e produrre che esprimano le declinazioni della cultura dell’abitare. Chiedendo ai partecipanti una forte dose di responsabilità nello sviluppare le idee, House Company ne promuove l’affermazione con l’obiettivo di mettere in relazione le nuove eccellenze con le realtà economiche e produttive dell’Industria dell’Abitare: artisti con gallerie d’arte, musei e collezionisti, designer con aziende, architetti e ingegneri con imprese di costruzioni ed enti pubblici.

Da oggetti a soggetti, la trasformazione nel tempo di opere e progetti
Da tempo rileviamo un processo di trasformazione degli oggetti in soggetti dell’abitare: da un lato gli oggetti portano il carico delle idee e delle energie di più menti creative e di importanti spiriti imprenditoriali, dall’altro le persone si accostano agli oggetti non più in modo meramente funzionale, estetico o – peggio – compulsivo; esiste un vero e proprio scambio di emozioni ed un senso di appartenenza dinamica ed affettiva che spinge a circondarsi della sobria lussuosità di presenze oggettuali che accompagnano il quotidiano, una riscoperta dimensione di benessere e di cultura dell’abitare. Questa trasformazione, che coinvolge profondamente tutte le progettualità dei partecipanti a livello più o meno conscio, è un processo lento e in divenire che House Company vuole a tutti i costi mostrare e rilanciare, perché è in questa direzione che muove il futuro, assieme alle nuove esigenze legate alla sostenibilità di processi e materiali.

Variabili geniali: il tempo e le idee
Ecohousing Art estende i termini e le date perché in questo momento di crisi economica c’è la necessità di una più lunga riflessione sul presente per immaginare e costruire un futuro migliore e il concorso è una grande opportunità per l’Italia, la sua economia, la sua cultura.
Lungimiranti e visionari, dobbiamo indicare la strada per il futuro: non c’è altra via all’infuori di uno sviluppo di qualità, forte, duraturo. Il meglio di sé l’Italia lo dà quando intreccia la cultura con l’impresa, l’innovazione con la tradizione, la tecnica con l’arte, il manufatto con il design, il genio con la passione e, come innumerevoli genius loci, i partecipanti di Ecohousing Art sono espressione creativa del nostro Paese unito e diverso, delle terre che abitano, della storia e delle culture, portando con sé energie mentali, suggestioni dell’anima, competenze specifiche per immaginare prima e costruire poi, la nuova Italia.

Coordinamento Concorso – Daniela Paola Aglione
Segreteria del Concorso – Silvia Pirovano
[email protected]
[email protected]
Tel 039 24 99 190

House Company Edizioni
Largo Repubblica, 7
20057 Vedano al Lambro (MB)

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