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E-commerce, digital agency, web marketing, seo, e possibilità di successo.

e-Commerce, costi e metodologia

Il costo di un e-commerce è una variabile che è difficilmente descrivibile in breve. I fattori per cui un e-commerce può costare poco o molto sono funzione di che tipo di business si è intenzionati a fare, e sopratutto se si vuole fare business o meno. Un fondamento è lo studio che c’è a monte della costruzione dell’ecommerce. L’analisi dei competitors ad esempio è fondamentale per capire il mercato di riferimento, identificare i punti di forza e di debolezza, mettere in luce alcuni aspetti del budget che si deve impiegare per entrare in un mercato. L’analisi della navigazione e della distribuzione dei contenuti è necessaria per avere un e-commerce usabile in riferimento al target potenziale. Permette inoltre di creare una user experience positiva ed appagante. Già in questa fase si dovrebbe studiare la strategia SEO, dato che l’indicizzazione è uno dei fattori che può determinare il successo o meno di un e-commerce, specialmente se il brand è nuovo ed ha bisogno di farsi conoscere. La creatività è fondamentale per restituire una brand image di alto livello, e per migliorare il ROI. Tutti gli elementi creativi devono aiutare la call to action, e guidare l’utente all’acquisto. La home page deve essere studiata approfonditamente per trasmettere i valori del brand e far visualizzare i prodotti più importanti. Inoltre è la pagina delegata a far in modo che l’utente effettui le prime scelte a livello di navigazione per cui deve essere chiara e possibilmente mettere in luce le offerte e le sezioni, nonché la quantità e la qualità dei prodotti disponibili. Le sezioni di prodotto, devono avere una ottima creatività, delle immagini esplicative e dei contenuti in grado di introdurre l’utente, e migliorare l’ indicizzazione. Nella sezione i prodotti devono essere ordinati secondo strategia.

La scheda prodotto

La scheda prodotto deve avere delle foto in grado di trasmettere tutte le caratteristiche del prodotto in vendita, ed avere dei contenuti esaustivi e persuasivi in grado incrementare il ROI. Solitamente nella scheda prodotto, è presente una descrizione breve di introduzione e una descrizione completa che descriva il prodotto nel dettaglio e in tutte le sue parti. Spesso si adottano i tab per segmentare i contenuti al fine di fornire all’utente più informazioni possibile. Questo perchè un utente non deve abbandonare la pagina per cercare informazioni altrove magari tramite i motori di ricerca, ma compia l’azione di conversione. E’ fondamentale che la scheda prodotto sia studiata come una landing page, l’azione che l’utente deve effettuare è quella di mettere il prodotto nel carrello, creatività, contenuti e navigazione devono essere studiate a questo fine.

E-commerce e web marketing: SEO per e-commerce, PPL, DEM, SOCIAL MEDIA

Un ecommerce per vendere deve essere alimentato, cioè deve avere traffico. Il traffico lo si acquista attraverso vari canali. Attraverso il Seo per ecommerce, cioè l’indicizzazione organica, attraverso la pubblicità pay per click, attraverso delle dem, o attraverso delle campagna social. Una digital agency deve essere in grado di fornire tutti questi servizi per permettere all’ecommerce di inziare a vendere ed essere conosciuto. Una digital agency deve suggerire strategie di scontistica o coupon per migliorare il rendimento, e incrementare la clientela o la fidelizzazione.
Il costo di un ecommerce dipende da molti fattori, e per avere successo non ne potete tralasciare neanche uno. Siete soddisfatti del vostro e-commerce? Volete iniziare la vostra nuova attività?
Scegliete la digital agency che meglio può creare, sviluppare e far crescere il vostro e-commerce,.
Non date niente per scontato perchè i risultati nel settore ecommerce si vedono solo se ben supportati e consigliati. Frazionare è la peggiore delle soluzioni, perchè non riuscirete ad avere una strategia completa ed efficace, e faticherete a far incastrare tutte le varie anime che daranno vita alla vostra attività online. Scegliere un partner in grado di far fronte alle sfide future è essenziale, ed è il momento giusto.

E-commerce: è il momento giusto

In questo momento in italia il costo per entrare in un settore è molto basso e salirà vertiginosamente quanto il mercato ecommerce sarà maturo. Scegliete in fretta e scegliete bene. Molte sono le offerte a basso costo, ma per costruire un negozio online ci vogliono molte figure professionali ed esperienza pluriennale.

E-commerce: grandi aziende

Il comparto ecommerce è in crescita, ma la gran parte delle vendite è dovuta alle grandi aziende, le piccole stentano a crescere proprio per la mancanza di professionalità delle agenzie che non hanno mai lavorato ad alto livello.

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Bancomail – E-mail Marketing : tempi e modalità di lettura

www.bancomail.it/blog/index.php/e-mail-marketing-tempi-e-modalita-di-lettura/

Nell’elaborare una newsletter non è sufficiente concentrarsi soltanto su testo e grafica per essere davvero performanti. I risultati di alcune recenti ricerche hanno infatti fatto messo in evidenza alcuni aspetti legati ai tempi e modalità di ricezione che ci spingono a darvi qualche semplice ma efficace consiglio per programmare al meglio le vostre campagne.

Innanzitutto vorremmo provare a rispondere alla cruciale domanda “A che ora è meglio inviare le e-mail?”, proponendovi un’infografica che schematizza l’analisi delle diverse fasce orarie.

Clicca per visualizzare l’infografica completa

Vediamo ora nel dettaglio le fasce orarie che risultano essere più propizie:

– Dalle 6 alle 10 ossia quando siamo tutti più freschi, recettivi e attenti
– Dalle 17 alle 19 momento in cui si può registrare un calo lavorativo, che permette di concentrarsi su nuove proposte

Naturalmente vi sono poi orari off-limits, che è altrettanto importante tenere a mente e rispettare:

– Dalle 10 alle 12 le persone sono solitamente talmente occupate da non poter dedicare attenzione a comunicazione commerciali
– Dalle 22 alle 6 è altamente improbabile che venga dedicato spazio a e-mail B2B.

Sapere quando è opportuno inviare i propri messaggi tuttavia non è sufficiente a programmare la propria campagna. È importante infatti capire anche ogni quanto effettuare l’invio, per evitare che risulti troppo frequente. Come chiaramente illustra il grafico sottostante un’elevata frequenza di comunicazione  rappresenta ad oggi la motivazione principale di disiscrizione dalle mailing list:

Bisogna comunque ricordare sempre che non esistono regole auree ed univoche da seguire ciecamente, poiché le newsletter sono strettamente correlate all’attività aziendale. Tuttavia per quanto riguarda la frequenza d’invio è possibile determinare una forbice entro la quale collocarsi per essere attivi senza risultare assillanti: si consiglia di effettuare l’invio  almeno una volta al mese e mai più di una volta alla settimana.

Il tempo di lettura va di pari passo alla modalità di ricezione, per questo vorremmo ora condividere con voi il risultato dell’osservazione delle abitudini di accesso alle caselle di posta da parte degli utenti. A nostro avviso infatti tale dato è fondamentale per calibrare al meglio i contenuti che si vorranno poi inserire nelle e-mail.

Il dato che emerge maggiormente è il  sensibile incremento nell’utilizzo di smartphone e altri dispositivi mobile nel 2011 rispetto all’anno precedente. Contestualmente l’utilizzo del computer fisso, pur mantenendosi stabile al primo posto, ha registrato un leggero decremento.

Si può quindi facilmente dedurre che nel corso dell’ultimo anno gli strumenti mobili si sono ulteriormente affrancati dalla loro funzione di semplice “preview” per consolidarsi come una delle principali modalità di controllo e lettura delle e-mail. Tale dato implica non soltanto un’ ottimizzazione del design ma suggerisce in generale di curare accuratamente l’elaborazione dei propri contenuti in funzione di tutte le possibilità di fruizione.

Sarà quindi opportuno cercare di produrre testi che non siano eccessivamente lunghi e includere sempre il link per la visualizzazione della versione online, poiché nei dispositivi mobile i browser hanno spesso capacità tecnologiche più avanzate rispetto a quelle dei client email.

Questi sono soltanto i alcuni dati che abbiamo voluto raccogliere e proporvi come spunto di riflessione e miglioramento per le vostre campagne di e-mail marketing, continuate a seguirci per scoprire insieme i risultati di altre ricerche condotte sull’argomento. Come sempre la vostra collaborazione è più che benvenuta, segnalateci quindi i vostri dubbi o curiosità legati all’e-mail marketing, lasciando un commento.

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