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Ripartiamo con “Summer Factory School” contro la crisi

Factory School l’Eccellenza nella Formazione lancia una straordinaria proposta anti crisi per sostenere la formazione dei giovani e delle Imprese.

La speciale formula “Summer FactorySchool” partirà il 1° Luglio e terminerà il 31 Luglio. In questo periodo per tutti coloro che vorranno frequentare i corsi in programma da Settembre a Dicembre 2012 potranno partecipare pagando una quota agevolata che per l’occasione sarà solo di € 600+IVA.

I corsi a in programma sono:

Scuola Visual Merchandising – Milano
Corso Risorse Umane a 360^ con Inaz – Padova
Corso di Logistica – Bologna
Corso Allievi Store Manager – Roma
Corso Organizzazione Eventi – Milano
Corso Social Media Specialist – Milano e Roma
Corso Manager Gare Appalti e Contratti – Padova e Roma

Maggiori informazioni sul programma e date sono disponibili sul sito www.factoryschool.it

“Con questa straordinaria proposta” – afferma Romano Boscolo CEO di Boscolo srl “desideriamo apportare il nostro contributo a sostegno dei giovani che, in questa situazione di forte criticità di mercato, incontrano quotidianamente gravi difficoltà di collocamento nel mondo del lavoro.
La nostra scuola è da anni un punto di riferimento anche per le Imprese che investono nella formazione e con questa opportunità potranno inserire il proprio personale all’interno di percorsi formativi d’Eccellenza e rafforzare così competenze e professionalità interne per migliore le performance aziendali.”

Factory School propone i propri corsi di formazione a Milano, Roma, Bologna e a Padova presso la propria Direzione Generale. Per coloro che desiderano ulteriori informazioni e dettagli su come aderire è attivo il numero 0498256256 la mail [email protected] e il sito web www.factoryschool.it.

Si possono seguire tutte le novità anche attraverso i canali social media:

Facebook (http://www.facebook.com/FactorySchool.by.Boscolo)
Twitter (http://twitter.com/@factoryschool)
Linkendin (http://www.linkedin.com/company/factory-school-by-boscolo-srl)
Pinterest (http://pinterest.com/factoryschool/)
Foursquare (http://it.foursquare.com/factoryschool)

Tenete presente che l’offerta è limitata sulla base dei posti disponibili per ogni sessione d’aula, non è cumulabile con altre promozioni attive e non è applicabile al corso Visual Merchandising a bordo di MSC Crociere. Per cui affrettatevi.

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Capire la crisi: la disoccupazione divide l’Europa.

Da una recente analisi delle Statistiche Eurosat risulta che ci siano circa 17,4 milioni di disoccupati in più nei 17 Paesi dell’Eurozona in Aprile 2012, mentre risulterebbe un incremento dell’occupazione ìn Germania e Austria!

La cosa fa riflettere non poco. Si parla tanto di Euro e di Europa, ma questo fa emergere in modo drammatico come le economie dei diversi paesi siano ancora lontanissime dall’essere paragonabili. Nel fare Business Coaching a diverse PMI soprattutto nell’area di Milano mi trovo spesso di fronte a casi davvero critici, dove l’imprenditore è costretto a licenziare o a fare enormi sacrifici per conservare i posti di lavoro dei suoi dipendenti, mentre al di là delle Alpi (almeno nei paesi di lingua tedesca) si sta assumendo. Come si spiega ciò? Io non sono un economista, ma ad una PMI che mi chiede questo devo dare una risposta semplice e credibile. E soprattutto speranzosa e che salvi almeno quello che rimane di una motivazione produttiva e imprenditoriale che va via via dileguandosi sotto i colpi di una informazione impietosa nel manifestare le diverse velocità dei diversi paesi europei (basti pensare al martellamento quotidiano dello “spread” tra i Bund tedeschi e i vari Bond di Italia e Spagna). Il vero fatto è che le economie austro-tedesche stanno viaggiando a ritmi impensabili per gli altri paesi dell’Eurozone (soprattutto del sud) sostenute da un export forte, da un costo del denaro estremamente più favorevole e da un sistema fiscale molto più equo del nostro. Queste variabili macroeconomiche sono ancora fortemente disallineate tra i vari paesi europei e sono la causa principale delle diverse “velocità ” di questi paesi. La realtà che emerge è che se non si procede in fretta alla creazione di una confederazione di stati europei almeno sotto il profilo fiscale e poi politico, queste tensioni e disparità saranno destinate ad aumentare, con conseguenti ulteriori ripercussioni monetarie sull’Euro.

Detto ciò, aiutare le nostre PMI in modo concreto non è una cosa semplicissima. Di sicuro vedo solo tre strade immediate da percorrere agibili senza interventi esterni:

1) Riequilibrare gradualmente il rapporto Debt/Equity (ossia il rapporto tra l’indebitamento verso gli istituti di credito e il capitale proprio) per alleggerire la pressione di tassi di interesse che stanno asfissiando le nostre PMI.

2) Puntare sempre di più sull’export, soprattutto ora che l’Euro si sta indebolendo rendendo più facili gli acquisti nella nostra valuta. Puntare sui Paesi emergenti (anzi, già emersi, in particolare il Brasile) con prodotti eccellenti e servizio ineccepibile.

3) Controllare millimetricamente i costi e le marginalità per linea di prodotto e quindi dar vita a un sistema di reporting e di rilevazione dei costi semplice ma efficace per evitare il benché minimo spreco.

Per monitorare la crisi, vi consiglio sempre l’ascolto delle due uniche trasmissioni radiofoniche che sono sensibili a queste tematiche e super attente alle sorti economiche delle nostre PMI, su Radio 24: “Nove in punto” di Oscar Giannino e “Focus economia” di Sebastiano Barisoni.

Per leggere tutti gli articoli vai su: http://thenextstep.it/

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Turismo nelle Marche: calo di presenze percepito ma il settore tiene malgrado la crisi

Focus Marketing, Istituto di ricerche di mercato, ha realizzato un’indagine su un campione di 900 strutture alberghiere ed extra-alberghiere della Regione Marche, con l’obiettivo di effettuare un raffronto dell’andamento della clientela tra il primo trimestre 2012 e lo stesso periodo dell’anno 2011. In media gli operatori del settore turismo hanno percepito un calo delle presenze del 28,6%, ma il comparto ha tenuto malgrado la crisi economica.

Rispetto al precedente anno, nel primo trimestre del 2012 la metà delle strutture intervistate (50,9%) ha registrato un andamento stabile della clientela, il 44,4% una riduzione delle presenze e solo il 4,7% un aumento.

In chiave territoriale è in provincia di Ancona che si è avvertita maggiormente la crisi, dove il 49,2% delle strutture ricettive ha dichiarato di aver visto ridotta la propria clientela, mentre la crisi si è sentita proporzionalmente meno nella provincia di Fermo, unica provincia in cui meno del 40% delle strutture ricettive ha registrato un calo.

La riduzione delle presenze per tipologia di località turistica si è distribuita in maniera abbastanza omogenea, con punte più elevate nelle località termali (54,3 % delle strutture) e meno elevate nelle località legate al mare e alla natura.

L’analisi dei flussi turistici per tipologia di struttura ha evidenziato un riduzione delle presenze negli alberghi in circa il 50% dei casi, percentuale che scende al 45,3% per gli agriturismo e al 42,8% per i bed and breakfast. Per quanto riguarda le altre strutture ricettive – ostelli, campeggi, residence – solo il 26,5% degli operatori intervistati ha dichiarato di avere registrato un segno meno.

Il comparto turistico marchigiano, quindi, sostanzialmente “tiene” e l’analisi delle caratteristiche dei segmenti che hanno sperimentato una riduzione delle presenze può fornire degli spunti di riflessione interessanti al fine di migliorare le performance delle prossime stagioni turistiche.

L’indagine è stata realizzata nell’ultima settimana di Aprile 2012 con metodologia CATI.

Fonte comunicato stampa: www.focusmarketing.it

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Marketing relazionale e fidelizzazione la ricetta anticrisi per il retail

Moreco. Società attiva nella progettazione e realizzazione di iniziative di marketing relazionale, ha ideato ed organizzato il primo Osservatorio Marketing Relazionale nel retail.

L’Osservatorio, che prevede l’aggiornamento annuale dei risultati, ha indagato come e quanto oggi i retailer in Italia utilizzano iniziative di fidelizzazione, se conoscono e possono contattare i loro clienti, se hanno figure professionali dedicate in azienda e se dispongono di strumenti e supporti informatici coerenti.

La ricerca, condotta dall’istituto IPSOS, è stata indirizzata su un panel di oltre 400 insegne retail, coinvolgendone i Direttori Marketing e CRM. Lo scopo è stato osservare il grado di evoluzione e diffusione del marketing relazionale non solo dove più presente ed evoluto, come nelle grandi aziende di servizi e nella GDO alimentare, ma anche in tutti quei settori come abbigliamento, accessori, banking, cura della persona, farmaceutico che rappresentano realtà distributive meno indagate.

Ciò ha permesso per la prima volta di osservare l’evoluzione ed il ruolo svolto dal marketing relazionale in un momento di crisi e di forte contrazione dei consumi, con un primo dato molto significativo sulla diffusione dei programmi di fidelizzazione nel il retail ad insegna: due terzi delle aziende intervistate ha già sviluppato un programma di fidelizzazione, e per le restanti aziende ben il 65% ritiene certa o molto probabile l’adozione di un programma fidelity nei prossimi 2 anni.

I risultati dell’indagine verranno presentati il 24 Maggio 2012 a partire dalle ore 9:00 presso la Sala Conferenze Colucci della sede Unione-Confcommercio di Milano, in corso di Porta Venezia 47. Risultati che verranno successivamente pubblicati e resi disponibili per gli utenti registrati sul sito.

Ecco il programma dell’evento:

Ore 9:00  Accreditamento e Welcome Coffee

Ore 9:30  Benvenuto di Umberto Bellini, Presidente di Asseprim

Ore 10:00 Presentazione ricerca con Marco Salamon, Direttore Ipsos Loyalty Italia

Ore 11:30 Tavola rotonda moderata da Cristina Lazzati, Vice Direttore di Mark-up

E’ possibile accreditarsi all’evento di presentazione compilando l’apposito form di iscrizione presente sul sito www.osservatoriomarketingrelazionale.it

La realizzazione del progetto è stata resa possibile con la collaborazione di Asseprim, organizzazione in seno a Confcommercio che rappresenta le aziende attive nel settore dei servizi alle imprese, e di Mark-up, testata del gruppo “il Sole24ore” che costituisce un costante punto di riferimento del retail nazionale.

Hanno contribuito alla realizzazione dell’indagine: CartaSi, Generali, Edison, aKite, Promarsa Italia, The First Club ed Estensa.

Come dichiara Massimo Petrella, Founder Partner di MoreCo “la finalità ultima del progetto è capire come oggi le aziende retail, in uno scenario dominato da una sensibile contrazione dei consumi e del traffico nei punti vendita, possono trovare nelle pratiche di marketing relazionale un supporto per incrementare il valore dei propri clienti ed il loro grado di fidelizzazione all’insegna”.

Per informazioni:

Antonio Tomasino

eMail: [email protected]

Tel +39.02.45491920

Cell +39.333.2178811

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Il fatturato Baraclit del 2011 cresce a 63 mln di euro (+10,6%). Solidità finanziaria, investimenti e assunzioni: come “resistere” alla crisi dell’edilizia

Con un volume di affari che nel 2011 si è attestato a 63,0 mln di euro in crescita a doppia cifra rispetto ai 56,9 mln di euro del 2010, Baraclit ha chiuso in utile il bilancio per il 66° anno consecutivo, nonostante la drammatica congiuntura nel settore dei prefabbricati. Per far fronte alle numerose commesse acquisite, soprattutto nel ramo di attività “Energy Building” della Divisione b.POWER, sono in arrivo 25 nuove assunzioni nel comparto produttivo.

In tempo di crisi, c’è ancora chi guarda al futuro con fiducia e raccoglie ottimi frutti grazie a strategie coraggiose e a una sicurezza patrimoniale che viene da attente gestioni del passato. Baraclit è una delle pochissime realtà di prefabbricatori italiani ad aver reagito con fermezza ed efficacia alla pesante recessione del mercato edilizio.

La forte crescita del fatturato 2011 (+10,6% su base annua) e il conseguimento di un risultato ancora in utile per il 66° anno consecutivo dalla fondazione, rappresentano quasi un record in un settore che ha registrato un calo di oltre il 50% della domanda di prefabbricati dall’inizio della crisi, al quale si sono aggiunti la diminuzione del 20% dei prezzi di vendita e l’aumento dei costi delle materie prime. Una situazione di difficoltà profonda che, ulteriormente aggravata dalla restrizione del credito in atto da parte del sistema bancario, sta portando alla chiusura o al fallimento moltissime aziende, anche storiche, nel panorama dell’edilizia industrializzata in cemento.

In totale controtendenza, il portafoglio ordini di Baraclit nei primi mesi del 2012 supera i 400.000 mq assicurando all’azienda un carico ingente di lavoro per circa un anno e mezzo. L’accelerazione della produzione è resa possibile dal volume di importanti commesse acquisite nel settore commerciale (40.000 mq per Esselunga a Campi Bisenzio e 23.000 mq per Trony a Roma), nel comparto della grande logistica (30.000 mq per Bartolini Trasporti e 10.000 mq per Interporto Rivalta Scrivia) e nei mercati esteri (10 mln di euro di ordini, in crescita del 25% rispetto al 2010).

Tra i progetti più prestigiosi firmati nell’ultimo periodo si annoverano anche il nuovo e avveniristico centro direzionale Arval a Scandicci a zero emissioni (la “Saetta Fotovoltaica”) e il raddoppio dello stabilimento della Brunello Cucinelli SpA, nota casa di alta moda di recente approdata in borsa con straordinario successo.

Anche la Divisione Baraclit b.POWER, interamente dedicata alle rinnovabili, ha segnato un impulso decisivo per i risultati 2011 trainando il “core business” del prefabbricato: 20 MW di impianti fotovoltaici integrati su edifici industriali, i primi capannoni in classe energetica A+ in Italia, e il progetto SolarLAB uno tra i più evoluti parchi di generazione solare su tetto in Europa con 4,2 MW di potenza installata e 20 diverse tecnologie monitorate sulle coperture della sede Baraclit.

La ricetta per la crescita si fonda su pochi e semplici ingredienti: massima affidabilità aziendale, innovazione di processo e di prodotto, e investimenti continui in capitale umano. Baraclit, azienda con rating A4 (il riconoscimento più elevato tra gli operatori del settore Prefabbricati), dispone infatti di una situazione finanziaria solida ed equilibrata garantita da un patrimonio netto di oltre 46 mln di euro e da una posizione di liquidità significativa, in grado di resistere allo stress economico-finanziario di momenti così duri e di sostenere gli ambiziosi piani di investimento. Solo nel 2011 Baraclit ha investito oltre 11 mln di euro nel SolarLAB e nelle nuove linee di lavorazione dei pannelli di tamponamento a cui si sommano altri 3 mln di euro di investimenti preventivati per l’anno in corso con lo scopo di ammodernare ulteriormente i processi produttivi e rimanere alla frontiera nella ricerca in campo dei nuovi materiali compositi (fibre ad altissima prestazione) e del “green building”.

Sul fronte occupazionale, Baraclit nel 2011 ha confermato la propria politica storica di impegno e serietà verso i suoi dipendenti: zero ore di cassa integrazione, rinnovo puntuale del contratto integrativo aziendale e 20 assunzioni di giovani laureati nel settore tecnico-commerciale e nella Divisione b.POWER. Grazie alla partenza sprint del 2012 e alle commesse acquisite, Baraclit ha pianificato anche l’assunzione di 25 nuove risorse umane, da inserire nel comparto produttivo per poter evadere gli ordini con puntualità e con i consueti standard qualitativi.

A commento del trend positivo dei numeri e obiettivi raggiunti non sono tardate le dichiarazioni dei vertici aziendali. Così l’a.d. di Baraclit, dott. Franco Bernardini: “I brillanti risultati di bilancio del 2011 accreditano Baraclit come azienda leader in Italia nel mercato della prefabbricazione e dell’Energy Building. Dal 2009 stiamo assistendo nel settore dell’edilizia industrializzata a dolorose chiusure e ridimensionamenti di attività, a concordati fallimentari, all’attivazione di ammortizzatori sociali. In un contesto così sfidante, siamo davvero orgogliosi per il lavoro svolto mantenendo sempre massima professionalità e livello qualitativo nel rispetto dei nostri “solidi valori” sia verso i dipendenti che verso fornitori e partner. Il mio plauso va a tutti i nostri fedeli collaboratori, grazie a loro siamo riusciti ad affrontare con successo periodi bui. Nei confronti degli azionisti, del personale dell’azienda e di tutta la vallata Casentinese avvertiamo un forte senso di responsabilità, in noi continuano a riporre fiducia e non vogliamo in alcun modo deluderli”.

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale e commerciale. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 66 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura vinti a livello nazionale, per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

 

b.POWER è la nuova divisione Baraclit concepita per lo studio e l’integrazione dell’energia da fonti rinnovabili nel campo dell’edilizia prefabbricata. Nasce nel 2009 con l’esperienza concreta di SolarLAB, il laboratorio solare per l’industria realizzato nella sede Baraclit di Bibbiena (AR), e oggi tra i più grandi e innovativi impianti fotovoltaici integrati a tetto in Italia. Con un portafoglio impianti di 15 megawatt di potenza e 300.000 mq di “coperture solari” in oltre 40 siti industriali sparsi su tutto il territorio nazionale, la divisione b.POWER è presto divenuta centro di ricerca d’eccellenza sull’energia solare e voce autorevole nel settore dell’Energy Building. b.POWER studia, progetta e realizza edifici prefabbricati autosufficienti, mettendo a disposizione del cliente il patrimonio unico di conoscenze e sperimentazione diretta di SolarLAB e le esclusive tecnologie costruttive di Baraclit (sistemi Aliant® e b2000®).

 

 

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L’euro è la madre della nostra crisi?

Per мolte persone, uno dei principali мotivi per cui l’Italia è in crisi è stata l’entrata del nostro Paese nell’Unione europea ed il caмbio dalla lira all’euro.
E’ effettivaмente cosi?
Se non fossiмo entrati in Europa ed oggi avessiмo ancora la lira, oggi vivreмo мeglio?
E’ questo che cerchereмo breveмente di capire in questo articolo.

Oggi gran parte degli italiani dicono: “e’ tutta colpa dell’euro e dell’Europa se siaмo in crisi, priмa stavaмo мolto мeglio”.

Beh, su questo non ci piove. Ma il мondo, l’econoмia, i consuмi si evolvono con una rapidità spaventosa.

Per tutta una serie di fattori politico-econoмici мondiali, non possiaмo assolutaмente rapportare l’Italia di oggi con quella della lira.

Non ci piove sul fatto che quando siaмo passati dalla lira all’euro non sono stati fatti i doverosi controlli per evitare che i prezzi raddoppiassero, coмe poi di fatto è stato.

Anzi in alcuni casi i prezzi si sono addirittura triplicati. Orмai con 50 centesiмi non coмpri neммeno una caraмella e con 1 euro non coмpri neanche un gelato…

L’unica cosa buona dell’euro sono i salvadanai che quando si svuotano ci regalano davvero un capitale.

(Quando ho aperto il мio ultiмo salvadanaio il contamonete мostrava sul display luмinoso la cifra tonda di 400 euro).

Ma se non fossiмo entrati in Europa e avessiмo ancora la lira, siмo proprio sicuri che ce la passereмo мeglio?

Pensateci un attiмo: volenti o nolenti, viviaмo in un мondo globalizzato basato sull’econoмia мondiale.

La lira sarebbe carta straccia: l’iмportazione dei prodotti ci costerebbe una fortuna e per fare un viaggio all’estero dovreммo aprire un мutuo.

Vero è che la zona Euro si è sviluppata troppo veloceмente ed ha inglobato Paesi troppo diversi fra di loro.

Basti pensare che qualche anno fa’ UE aveva proposto una legge (che fortunataмente non è passata) in cui si poteva vendere del succo di arancia anche privo di succo di arancia.

Per non parlare della faccenda delle quote latte, che è a dir poco vergognosa.

Insoммa, l’UE si sarebbe dovuta fare più con calмa in мodo tale da forмare un unione culturale dei Paesi che la coмpongono.

Invece, allo stato dei fatti, si tratta di un unione мonetaria in cui i Paesi che ne fanno parte “giocano” a screditarsi fra di loro.

Oggi la situazione in cui viviaмo è questa.

Tornare indietro sarebbe una follia, perché sareмo isolati dal Mondo.

L’unica cosa in cui sperare è che questa brutta crisi che alla fine ha investito tutti ci finisca di dividere e ci coмinci ad unire…..

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mercato immobiliare italiano 2012

Il difficile incontro tra domanda ed offerta, già riscontrato nel 2011, produrrà una stagnazione nel numero delle compravendite, almeno per il primo semestre 2012.

Si segnala inoltre come l’incognita sull’applicazione delle aliquote IMU da parte dei Comuni, e la possibilità dell’ introduzione di un eventuale ulteriore tassa patrimoniale influenzerà il mercato e porterà gli investitori e le famiglie Italiane su posizioni attendiste, ove il quadro economico europeo non dovesse stabilizzarsi entro il mese di giugno. Alla luce di queste considerazioni, secondo il Report Fiaip, il primo semestre del 2012 sarà caratterizzato da una stagnazione del volume degli scambi e da una continua pressione ribassista essenzialmente da ascriversi al clima di sfiducia generalizzato da parte dei potenziali acquirenti che, in attesa della definizione di un coordinamento delle politiche economiche europee atte a stabilizzare la tensione dei mercati borsistici, nonché di una chiarificazione dell’imposizione fiscale introdotta del nuovo Governo, resteranno in parte alla finestra ed in parte attenderanno tempi migliori riversandosi, momentaneamente, sul mercato degli affitti.

Soltanto nel secondo semestre, a condizione che siano state metabolizzate le politiche fiscali domestiche e sia migliorata la governance economica dell’Eurozona, affinché gli Istituti di Credito possano riversare parte della ritrovata liquidità a favore delle attività produttive e delle famiglie, il mercato riprenderà a funzionare anche perché sarà il maggior tasso di inflazione a sbloccare chi aveva già programmato di investire nel mattone.

‘Gli italiani – dichiara Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip – nel 2012 saranno agevolati daiprezzi delle abitazioni che, pur mantenendosi al ribasso, continueranno a garantire, in un momento di volatilità dei mercati, il potere d’acquisto del capitale’.

Nell’ambito di questo scenario, rivestirà un ruolo fondamentale la figura dell’agente immobiliareche, nelle vesti di consulente, avrà il compito di consigliare il ‘giusto prezzo’ a quella parte della domanda che ha l’esigenza abitativa ed è alla ricerca di una casa, probabilmente piccola (70/80 mq.), centrale e con elevate qualità contestuali e strutturali, guidandola nel ’saper cogliere l’occasione’ in funzione di budget ed esigenze, magari rinunciando a qualcosa, ma nella consapevolezza che l’attuale fase di mercato difficilmente si ripresenterà in tempi brevi. Così come sarà sempre compito dell’agente immobiliare, dimostrare a quella parte del mercato dei venditori che talune aspettative di prezzo, ancorate ai valori del 2006/2007, oggi non sono più realizzabili.

‘Oggi – conclude il Presidente del Centro Studi Fiaip Mario Condò de Satriano – alcune aspettative dei proprietari sono false e non sono più realizzabili e, il perdurare di tali offerte sul mercato, costituiscono un forte disorientamento del consumatore alla ricerca dell’alloggio. Viceversa, l’adeguamento dei prezzi ai valori correnti determinerebbe, ancora oggi, una rapida definizione in funzione di una domanda ancora sostenuta, velocizzando notevolmente anche i tempi di vendita‘ http://homesforyou.eu/it/

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Evolution Travel. Benvenuti nel 2012!

Sono tornata da poche ore da una bella “scappatella” a Parigi (spezzare il quotidiano ogni tanto ci vuole, ancor di più quando viaggiare fa parte del proprio lavoro) e stasera sono stata fuori a cena con una persona che stimo e ammiro molto. E’ stata una serata bella come le nostre d’abitudine, abbiamo parlato del più e del meno, ma stavolta l’argomento principe della serata è stato proprio questo: il cambiamento. Fare previsioni su come sarà il 2012 è un esercizio divertente, un pò come consultare futurologi e trendsetter. Una cosa però è certa, che sarà un anno diverso e non so perché, ma mi piace pensare come all’ “anno del cambiamento e miglioramento”. Il tempo vola e la vita è sempre un continuo cambiamento, indifferentemente dalla nostra voglia. Cambiare un’abitudine, un atteggiamento, una convinzione… non sono le circostanze e gli avvenimenti che lo fanno al posto nostro ma siamo solo noi a decidere di farlo, e solitamente è perché vogliamo migliorare noi stessi e la vita che viviamo.
Eppure ci sono persone che continuano a vivere solo per inerzia, e che nella vita sembra non abbiano ambizioni o obiettivi per cui vale la pena far quel qualcosa in più per ottenere e avere di più, ma soprattutto per essere contenti e sentirsi appagati. Spesso preferiscono lamentarsi e dare la responsabilità agli altri invece che assumersela, sono perennemente insoddisfatti e pretendono dagli altri, ma loro per primi non danno niente di più. Passano metà della vita a disprezzare ciò che hanno lamentandosi e focalizzandosi su quello che gli manca, e l’altra metà a rimpiangere quello che avevano e che hanno perso o che potrebbero avere e non hanno, ma senza però fare nulla di diverso… Danno la colpa alla crisi ma non colgono al volo le tante opportunità che essa offre. Tutto ciò anche perché si dimenticano quanto le nostre credenze influenzino l’uso del nostro potenziale, i nostri comportamenti e di conseguenza i risultati che poi otteniamo.
Pensare per obiettivi è l’opposto che pensare per problemi. Vuol dire non focalizzarsi su ciò che non va e continuare a darsi risposte e trovare scuse e ragioni del “perché”, ma chiedersi invece: come posso fare per realizzare i miei sogni? Cosa sono disposto a fare di diverso per meritare di più nella vita?… Il potere della scelta è il più grande che abbiamo! E sapete qual’è la fortuna che abbiamo? Che è lì, a portata di mano. Sta a noi a decidere di cambiare e prendere in mano il nostro destino.

Vi lascio con una frase stupenda che vi farà riflettere e non solo, e vi auguro che il 2012 sia l’anno migliore della vostra vita, decidiate che sia proprio come voi lo desiderate! Dipende solo da voi!
“Che tu creda di farcela o di non farcela, avrai comunque ragione!” (Henry Ford)

Mioara Dragomir
http://www.evolutiontravel.net/etnews/2012-01.php#editoriale

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IL NATALE AI TEMPI DELLA CRISI. CENONE PIU’ CARO FINO AL 10% E DIFFERENZE DI PREZZI FINO AL 30% FRA LE CITTA’ ITALIANE

“Città che vai, prezzi che trovi”. Bologna la più cara, Roma la più conveniente.
Ma le offerte danno una mano agli italiani garantendo prodotti d’eccellenza a cifre moderate.

Milano, 20 Dicembre – Le festività natalizie sono da sempre un periodo dell’anno caratterizzato da grandi spese che, visto la difficile fase economica che stiamo attraversando, rischiano di essere veramente fuori budget per molte famiglie italiane.

L’Osservatorio di KlikkaPromo.it, motore di ricerca delle offerte promozionali di supermercati e ipermercati, ha calcolato il prezzo medio del carrello della spesa natalizia composto interamente da prodotti in promozione dimostrando come i consumatori possono recuperare tutto il necessario a cifre low-cost per passare delle feste senza tagli rispetto alla tradizione.

Dall’analisi effettuata su 5 grandi città italiane (Roma, Milano, Firenze, Torino e Bologna) emergono, da una parte, i rincari e i forti differenziali di prezzo all’interno delle diverse categorie merceologiche, dall’altro, il potenziale di risparmio ottenibile dall’utilizzo delle offerte promozionali. In tutti i capoluoghi è possibile organizzare un pranzo o un cenone natalizio per una decina di persone a una cifra molto contenuta: meno di 80€!

L’Osservatorio di KlikkaPromo.it ha ulteriormente approfondito la sua ricerca andando a confrontare i prezzi di alcuni prodotti di marche famose in offerta nei punti vendita delle città utilizzate come campione e, anche da questa analisi, sono emersi ampi divari di prezzo. Ad esempio, lo stesso pandoro farcito di una nota marca da 800 gr lo si trova dai 4,67€ di Torino fino ai 6,90€ di Roma (quasi il 50% in più). O ancora, lo stesso salmone affumicato norvegese in vendita a Firenze a 11,90€ nella confezione da 500 gr, lo si trova anche sugli scaffali bolognesi a 14,99€ (oltre il 25% in più). O infine, un famoso cotechino in confezione da 500gr, in vendita a Roma a 2,99€, lo si può trovare sempre a Bologna a un prezzo maggiorato di oltre il 30% (3,99€).

Dall’analisi sui prezzi medi emerge che la città complessivamente più conveniente è Roma. Lo scontrino della capitale è infatti l’unico, insieme a quello di Firenze, a scendere sotto i 74€. Particolarmente conveniente il salame, il cui prezzo è nettamente inferiore rispetto a quelli registrati in tutte le altre città. Basti pensare che 200 gr. di salame, sempre a Bologna, costano mediamente oltre 70 cent in più. Ed è proprio il capoluogo emiliano a risultare nel complesso il più caro con uno scontrino che supera quello romano di circa il 7%.

Sempre a Roma è possibile acquistare i panettoni farciti più economici. Battendo su questi anche quelle città del nord dove la tradizione del panettone è ben più radicata, Milano in primis. I milanesi possono comunque consolarsi in quanto possono accompagnare il loro dolce preferito con le bollicine più convenienti dello stivale  a 5,98 euro per 2 bottiglie da 750 ml.

Torino, posizionata a metà classifica complessiva, è però prima per lo zampone,  con un costo medio per 8 etti che si attesta poco sotto i 5,70€: circa 20 centesimi in meno rispetto a quello che si può acquistare a Milano e a Bologna. Mentre il primato per il cappone spetta a Firenze, unica città a scendere sotto il muro dei 9€ per la quantità necessaria (per 8-10 persone, 1.6 kg).

Milano si piazza infine in penultima posizione. Particolarmente costosi risultano essere gli antipasti: prosciutto crudo e salame, 4,37 euro e 3,33 euro rispettivamente per 200 gr., sono di fatto i più cari tra quelli riscontrati nelle 5 città esaminate.

Sempre per quanto riguarda il capoluogo lombardo, l’Osservatorio di KlikkaPromo.it ha rilevato la variazione percentuale dei prezzi dal 2010 al 2011 di una decina di prodotti che sicuramente non mancheranno sulle tavole dei milanesi. Confrontato con il Natale dell’anno scorso in molti casi si registrano aumenti ben al di sopra dell’inflazione.

Klikkapromo.it ha oltre 100mila prodotti in promozione ogni giorno, con una copertura in grado di mappare circa l’80% del mercato di iper e grandi supermercati in tutta Italia.

 

 

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Capodanno 2012: meno hotel e piu cenoni

E’ purtroppo ben tangibile la crisi economica nell’ambito delle prenotazioni turistiche per il capodanno 2012. I primi a lamentarsi sono gli albergatori Italiani: i pacchetti di capodanno sono tra le prenotazioni più in crisi, ma probabilmente con ragione. Sfruttando la grande richiesta, dovuta alla necessità di un viaggio breve e di una soluzione tutto incluso, solitamente i pacchetti di cenone+pernotto negli hotel sono sempre stati molto costosi senza un particolare motivo. Sono al contempo aumentate le richieste per il solo cenone, segno questo che la voglia di festeggiare il capodanno c’è sempre, ma con un occhio alla spesa.
Proprio per questo, vanno decisamente meglio le prenotazioni di feste e veglioni alternativi, senza pernotto, ma che abbiano un qualcosa di originale e particolare. Le “cene con delitto” per il 31 Dicembre non si contano, ma hanno un grande successo anche le feste in maschera con un tema. Per i più elaborati, segnaliamo addirittura la possibilità di partecipare a veglioni di capodanno con incluso gioco di ruolo, rigorosamente in ambientazione fantasy. E’ proprio l’era Medievale la più gettonata del 2012 e così quasi in ogni regione si organizzano feste di capodanno in stile medievale con banchetti, saltimbanchi e cucina povera ma sostanziosa. Queste feste, organizzate da associazioni, hanno solitamente prezzi inferiori ai 100 euro e hanno attratto tutti coloro che hanno voluto risparmiare i 3-400 euro di un pacchetto in hotel per 2 o 3 giorni.
Non conoscerebbe crisi invece la settimana bianca, purtroppo quest anno tutto sembra accanirsi contro gli operatori turistici e così ecco un bell’inverno caldo e con poca neve. Il ponte dell’Immacolata è gia andato semi-deserto a causa della mancanza sia di neve naturale che di freddo che ha consentito di “sparare” neve artificiale solo in alcune stazioni. Speriamo in un bianco Natale per risollevare le sorti di una stagione turistica invernale che non si è aperta nel migliore dei modi!

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Baraclit ottiene il miglior rating nel settore dei prefabbricati. “Cresce, investe, è solida finanziariamente” la motivazione degli analisti

rating BaraclitCon un rating A.4 (molto alto), gli analisti di CERVED GROUP hanno attribuito a Baraclit una valutazione superiore al 100% delle aziende del comparto Prodotti per l’Edilizia presenti nel proprio database. Fatturato 2011 in crescita a 60 milioni di euro, piano di investimenti triennale da 25 milioni di euro e un indice di solidità finanziaria ragguardevole sono i punti di forza dell’azienda, che ne fanno una realtà unica nel segmento dei prefabbricati in Italia.

Cerved Group, leader italiano nel campo della valutazione del rischio aziendale e prima Agenzia di Rating riconosciuta da Banca di Italia autorizzata a decretare il livello di affidabilità su imprese non finanziarie, ai sensi della normativa di Basilea 2, ha recentemente attribuito a Baraclit un rating A.4 che “indica una capacità elevata di far fronte puntualmente e senza difficoltà agli impegni finanziari assunti“.

Baraclit, tra gli operatori del comparto Prodotti per l’Edilizia inclusi nel database Cerved, è risultata l’azienda più affidabile nel settore. Una gestione oculata e competente, unitamente a un’indubbia solidità patrimoniale, hanno saputo contrastare con efficacia la crisi di un mercato (prefabbricazione industriale) colpito da una prolungata congiuntura recessiva. In netta controtendenza invece, Baraclit ha saputo coniugare crescita, investimenti e un assetto finanziario equilibrato e prudente.

Crescita. Le previsioni di chiusura del bilancio 2011 attestano il volume d’affari aziendale a quota 60 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto all’anno precedente. Numeri in rialzo grazie all’effetto trainante della Divisione b.POWER (Energy Building) che ad oggi vanta 15 megawatt di impianti fotovoltaici allacciati alla rete elettrica e integrati su 300.000 mq di coperture solari in oltre 40 siti industriali, sparsi da Nord a Sud del Paese.

In aumento anche il portafoglio ordini con 400.000 mq di nuove coperture e 5 MW di installazioni fotovoltaiche, a cui sommare altri 10 MW di impianti per i quali sono in corso gli studi di fattibilità. Un quantitativo rilevante di commesse che significano oltre un anno di lavoro assicurato per l’azienda di prefabbricati Casentinese.

Investimenti. Nel triennio 2010-2012 Baraclit ha avviato un ambizioso piano di investimenti per complessivi 25 milioni di euro, stanziati allo scopo di ampliare la dotazione di macchinari dello stabilimento produttivo di Bibbiena (Arezzo) e di finanziare il progetto SolarLAB, il laboratorio solare installato sulle coperture della sede che ospita 50 diverse tipologie e combinazioni di pannelli fotovoltaici, inverter e sistemi costruttivi e che sviluppa una potenza di 3,2 MW (a pieno regime salirà a 5,0 MW), affermandosi come uno dei parchi solari a tetto più evoluti in Europa per dimensione e varietà di soluzioni applicate.

Non solo. Negli ultimi 18 mesi Baraclit ha investito fortemente sul capitale umano, assumendo nel proprio staff 20 giovani risorse, tutte under 30 altamente qualificate (l’80% è laureato) e con una significativa presenza femminile, per apportare ricambio generazionale e nuova linfa all’attività. Un segno importante che si aggiunge al recente rinnovo del contratto integrativo aziendale approvato a larghissima maggioranza dai lavoratori Baraclit, a riprova del suo storico e fermo impegno sul fronte occupazionale (dalla fondazione a oggi neanche un’ora di cassa integrazione).

Solidità finanziaria. L’elevata consistenza patrimoniale (oltre 47 milioni di equity a fine 2010), i bilanci sempre in attivo, una gestione ponderata della liquidità e del capitale circolante e il forte sostegno degli ambienti bancari, rendono Baraclit un’azienda solida finanziariamente, in grado di assolvere con puntualità ai pagamenti di tutti i propri fornitori e con una ridotta sensibilità al cambiamento delle condizioni macroeconomiche e di mercato.

Grazie al virtuoso percorso di investimenti e crescita intrapreso da Baraclit negli ultimi anni, gli analisti di Cerved hanno riconosciuto all’azienda un rating di primario livello (A.4) ritenendola meritevole di ampie concessioni fiduciarie e di una probabilità di insolvenza molto bassa. L’Amministratore Delegato di Baraclit, dott. Franco Bernardini, ha commentato “Siamo orgogliosi di questi straordinari risultati ottenuti in un settore come quello dell’edilizia industrializzata oggi fiaccato da una crisi strutturale che mette a rischio la stessa presenza sul mercato di molti operatori. Baraclit dispone invece delle competenze e dei mezzi finanziari necessari per guardare al futuro con fiducia, cogliendo appieno le opportunità dell’innovazione tecnologica e della green economy”.

 

 

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale e commerciale. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 65 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura vinti a livello nazionale, per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

 

b.POWER è la nuova divisione Baraclit concepita per lo studio e l’integrazione dell’energia da fonti rinnovabili nel campo dell’edilizia prefabbricata. Nasce nel 2009 con l’esperienza concreta di SolarLAB, il laboratorio solare per l’industria realizzato nella sede Baraclit di Bibbiena (AR), e oggi tra i più grandi e innovativi impianti fotovoltaici integrati a tetto in Italia. Con un portafoglio impianti di 15 megawatt di potenza e 300.000 mq di “coperture solari” in oltre 40 siti industriali sparsi su tutto il territorio nazionale, la divisione b.POWER è presto divenuta centro di ricerca d’eccellenza sull’energia solare e voce autorevole nel settore dell’Energy Building. b.POWER studia, progetta e realizza edifici prefabbricati autosufficienti, mettendo a disposizione del cliente il patrimonio unico di conoscenze e sperimentazione diretta di SolarLAB e le esclusive tecnologie costruttive di Baraclit (sistemi Aliant® e b2000®).

 

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Donatella Rampado: “5 Modi per crescere – Dalla Customer Care al Customer Service” Ed. Franco Angeli

In un momento di profonda crisi mondiale, dove per ogni piccola impresa diventa difficile capire come affacciarsi al mercato, Donatella Rampado ha scritto un libro con consigli semplici e di facile attuazione, dedicato a chi desidera crescere personalmente e professionalmente.

 

5 Modi per crescere – Dalla Customer Care al Customer Service” è un libro del sapere e del saper fare che aiuta a raggiungere gli obiettivi personali e di gruppo.

Il volume, edito da Franco Angeli, è rivolto a tutti coloro che hanno un’attività, anche ai piccoli commercianti.

Sfogliando le pagine si trovano pratiche soluzioni quotidiane per creare passo dopo passo una rete di clienti fidelizzati, per saper fare con costanza ed innovazione, per affrontare il caos di un mercato in cambiamento valorizzando i propri collaboratori.

Un volume di agile lettura che consente un apprendimento immediato, grazie agli esercizi proposti e ai numerosi esempi pratici.

 

Chi è Donatella Rampado

Donatella Rampado è un’imprenditrice esperta di marketing e comunicazione. Su tali tematiche scrive articoli per diverse testate di informazione locali e nazionali. È fondatrice e presidente di A.R.C. Consulting, società di consulenza strategica e formazione (Customer Oriented, Living the Brand e SelfBrand), è anche docente e consulente per Assoservizi (Assolombarda) in corsi di Customer care e Customer service. Il suo primo libro pubblicato per la FrancoAngeli è SelfBrand. Fate di voi stessi un autentico Brand (2008).

 

 

 

Per info e contatti:

Sito www.selfbrand.it

Ada Quintana – 347 1226269

Per richiedere materiale sui Corsi e ricevere una copia del libro: [email protected]

Donatella Rampado

e-mail: [email protected]

Linkedin: Donatella Rampado

Twitter: @DRampado

Cell: 335 6453016

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Flavio Cattaneo (Terna): Crisi, Ipotesi Maxiemendamento colpo mortale sviluppo

Breve Rassegna sulla dichiarazione Flavio Cattaneo, AD Terna del 4 novembre 2011: “ipotesi maxi emendamento sarebbero colpo mortale”

Repubblica Torino
Crisi: Cattaneo (Terna), ipotesi maxi emendamento sarebbero colpo mortale
Torino, 4 nov. – (Adnkronos) – “Le ipotesi che circolano di misure del governo per il maxi emendamento, se confermate, saranno un colpo mortale allo sviluppo infrastrutturale elettrico del Paese”. Lo ha dichiarato Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Terna, durante il convegno organizzato dall’Ance a Torino. “La politica tariffaria -ha spiegato Cattaneo- deve essere materia esclusiva dell’Autorita’ per l’energia, autonoma e indipendente. Ogni intervento esterno, anche legislativo, che leda questa autonomia -ha proseguito- provochera’ ingenti danni e rompera’ un sistema che ha finora funzionato, ridotto i costi per i consumatori, aumentato la sicurezza del sistema elettrico senza un euro di finanziamento pubblico”. Secondo l’ad di Terna: “Cambiare le regole in corsa fara’ fuggire investitori internazionali anche dalle aziende che funzionano, investono miliardi di euro e non gravano sul bilancio pubblico”.

Borsa Italiana
Terna: Cattaneo, ipotesi maxiemendamento colpo mortale
Dowjones
ROMA (MF-DJ)–“Le ipotesi che circolano di misure del Governo per il maxiemendamento, se confermate, saranno un colpo mortale allo sviluppo infrastrutturale elettrico del Paese”. Lo ha dichiarato l’a.d. di Terna Flavio Cattaneo nel corso di un convegno organizzato dall’Ance.
“La politica tariffaria deve essere materia esclusiva dell’Autorità per l’energia, autonoma e indipendente. Ogni intervento esterno, anche legislativo, che leda questa autonomia -spiega Cattaneo- provocherà ingenti danni e romperà un sistema che ha finora funzionato, ridotto i costi per i consumatori, aumentato la sicurezza del sistema elettrico senza un euro di finanziamento pubblico”.
Secondo il manager, “cambiare le regole in corsa farà fuggire investitori internazionali anche dalle aziende che funzionano, investono miliardi di euro e non gravano sul bilancio pubblico”. red/ren

Milano Finanza
CRISI: Cattaneo, ipotesi maxiemendamento sono colpo mortale
ROMA (MF-DJ)–“Le ipotesi che circolano di misure del Governo per il maxiemendamento, se confermate, saranno un colpo mortale allo sviluppo infrastrutturale elettrico del Paese”. Lo ha dichiarato l’a.d. di Terna
Flavio Cattaneo nel corso di un convegno organizzato dall’Ance.
“La politica tariffaria deve essere materia esclusiva dell’Autorità per l’energia, autonoma e indipendente. Ogni intervento esterno, anche legislativo, che leda questa autonomia -spiega Cattaneo- provocherà
ingenti danni e romperà un sistema che ha finora funzionato, ridotto i costi per i consumatori, aumentato la sicurezza del sistema elettrico senza un euro di finanziamento pubblico”.
Secondo il manager, “cambiare le regole in corsa farà fuggire investitori internazionali anche dalle aziende che funzionano, investono miliardi di euro e non gravano sul bilancio pubblico”.

TGCOM
CRISI: Cattaneo, ipotesi maxiemendamento sono colpo mortale
04/11/2011 15.35
ROMA (MF-DJ)–“Le ipotesi che circolano di misure del Governo per il maxiemendamento, se confermate, saranno un colpo mortale allo sviluppo infrastrutturale elettrico del Paese”. Lo ha dichiarato l’a.d. di Terna Flavio Cattaneo nel corso di un convegno organizzato dall’Ance.
“La politica tariffaria deve essere materia esclusiva dell’Autorità per l’energia, autonoma e indipendente. Ogni intervento esterno, anche legislativo, che leda questa autonomia -spiega Cattaneo- provocherà
ingenti danni e romperà un sistema che ha finora funzionato, ridotto i costi per i consumatori, aumentato la sicurezza del sistema elettrico senza un euro di finanziamento pubblico”.

Secondo il manager, “cambiare le regole in corsa farà fuggire investitori internazionali anche dalle aziende che funzionano, investono miliardi di euro e non gravano sul bilancio pubblico”.

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Dentisti sempre più giù: -13% in tre anni e il problema è strutturale

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  • 6 Ottobre 2011

In ulteriore calo del 3% i pazienti dei dentisti italiani. Dalle ultime rilevazioni dell’istituto di ricerca Key-Stone su un campione di  1.000 studi intervistati tra luglio e settembre 2011 emerge una forte riduzione delle visite nel primo semestre 2011, che peraltro conferma la tendenza negativa registrata già negli anni scorsi. Questo calo infatti si va ad aggiungere al -4,3% del 2010 e al -7,1% del 2009. Con una riduzione complessiva dall’inizio della crisi stimato in – 13,5% corrispondente a circa 2,5 milioni di pazienti in meno per gli studi dentistici privati italiani.

In difficoltà gli studi mono-professionali. In Italia il comparto degli studi è formato soprattutto da “microstrutture”: ben il 75% degli studi infatti ha soltanto una o due poltrone. Per loro continuare ad essere efficienti è sempre più difficile: talvolta i costi fissi dell’attività diventano talmente incidenti da non poter avere spazi di manovra sui prezzi applicati ai pazienti, che quindi si allontanano sempre di più dagli studi mono-professionali,  richiamati dall’appeal dei prezzi contenuti di studi grandi o catene.

Sempre più in auge l’odontoiatria “commerciale”. IL nuovo fenomeno che va espandendosi: studi di grandi dimensioni o composti da sistemi di affiliazione o associazionismo di studi privati, franchising, Enti (pubblici, semi-pubblici, universitari, ecc.) scendono in campo con offerte e prezzi molto competitivi, e diventano modelli alternativi e di successo. E se la qualità complessiva delle prestazioni rimane più che accettabile – aspetto imprescindibile – è chiaro che, con la riduzione lenta ma inesorabile dei pazienti, avranno un ruolo sempre più dominante. I loro fattori chiave di successo sono la capacità di ottenere la “massa critica” che consente di mantenere alta la qualità, l’attitudine a comunicare generando domanda e la competitività del prezzo.

La prevenzione è un vantaggio economico. Molte analisi di mercato dimostrano che all’aumentare delle visite la spesa pro-capite diminuisce. Proprio le fasce appartenenti ai ceti medio bassi avrebbero un vantaggio maggiore a frequentare più sovente lo studio dentistico. Questa potrebbe essere allora un’alternativa valida per mantenere l’appealing degli studi anche piccoli.

La comunicazione, nuovo fattore chiave per lo studio odontoiatrico del futuro. Intesa soprattutto come sensibilizzazione e coinvolgimento della popolazione, una comunicazione efficace deve agire con operazioni mirate direttamente nel proprio ambiente e nel proprio ambito di competenza: i propri pazienti ed ex-pazienti e relative famiglie. Il potenziale bacino di Italiani rispetto al quale i dentisti possono avere un ruolo attivo in tema di comunicazione è stimato in oltre 18 milioni di pazienti, considerando che il 60% delle famiglie ha o ha avuto un dentista di fiducia.

“Tutti sappiamo come in questi anni il Paese viva una fase assai complessa – commenta Roberto Rosso, Presidente Key-Stone – una situazione nella quale la ridotta capacità di spesa è dovuta anche all’aumento delle occasioni di acquisto. Occorre quindi che il settore operi anche in ottica di maggior organizzazione commerciale ed è necessario che alcune logiche di marketing, in particolare della comunicazione di marketing, entrino a far parte della quotidianità dello studio dentistico. Soprattutto in considerazione dell’abbattimento delle barriere che ostacolavano l’uso di strumenti e mezzi particolarmente incidenti sulle abitudini dei cittadini, come la pubblicità e le promozioni”.

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Attività in città durante l’estate

La crisi ha obbligato molti italiani a dover rinunciare, anche questo anno, ad una vera vacanza. Ogni anno sono più quelli che non possono permettersi una settimana al mare o un viaggio in una delle capitali europee tradizionalmente più visitate. Si calcola infatti che questo 2011 siano andati in vacanza un 60% meno di italiani rispetto a quelle che erano le previsioni del settore. In più, di quelli che sono partiti in vacanza questa estate, un 22% ha scelto soggiorni più corti e relativamente più vicini geograficamente. Una gran parte delle persone ha deciso di passare qualche giorni in materassini da campeggio senza uscire della propria regione come rimedio anti-crisi.

Per le persone che sono rimaste a casa, particolarmente quelle che abitano nelle aree metropolitane, ci sono delle alternative per divertirsi e godersi il bel tempo risparmiando sia dentro che fuori di casa.

Molti scelgono di visitare le piscine da esterno per sconfiggere il caldo delle città. Pure le piscine gonfiabili sono una valida alternativa per quelli che hanno a disposizione un piccolo spazio in balcone o in giardino e che possono approfittare di questa soluzione, meno costosa delle piscine municipali.

Per i più sportivi, le spiagge, laghi e parchi delle città sono spesso scenario di attività di gruppo gratuite organizzate da palestre che vogliono farsi pubblicità ma anche da club e associazioni locali con voglia di divertirsi. Le lezioni di spinning vicino al mare sono un must per tutti quelli che anche se non possono andare via per le vacanze, hanno la fortuna di abitare in una città costiera. Per tutti quelli residenti nell’interiore, le attività di tai-chi e ballo sono più che frequenti durante questi mesi nelle piazze e giardini.

Molte città italiane aprono al pubblico i loro musei gratuitamente i mesi di estate. Città come Milano offrono anche la possibilità di visitare i musei di notte, attività che potete combinare con una cena a modo di picnic in uno dei parchi della vostra città.
Sempre i parchi sono scenario di due delle attività preferite di quelli che rimangono a casa in estate. Il cinema all’aperto è spesso e volentieri meno costoso del cinema convenzionale e i festival di concerti estivi offrono delle serate gratuite con generi per tutti i gusti. Inoltre, in alcune regioni, i comuni hanno adeguato delle aree verdi dove è possibile fare delle barbecue camping e passare la giornata a giocare con i bambini.

Per le inevitabili serate di shopping nei centri commerciali e negozi con l’apprezzata climatizzazione, consultate i siti internet comunali nelle sezioni “Restiamo Aperti”, disponibili per alcune città italiane come Napoli e Bologna dove trovare l’elenco degli esercizi che non chiudono ad agosto.

Come vedete, ci sono delle attività che non richiedono un budget eccessivo e che permettono di vivere l’estate in città in un modo diverso sotto i gazebi giardino per una cena tra amici e un bagno notturno in piscina. Un’estate più vicina alla nostra solita idea delle vacanze, ma lontana da grandi spese!

Articolo a cura di Alba Lorente
Prima Posizione Srl – aumento produttività

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“ALCHEMY” – STRUMENTI PRATICI PER DOMINARE OGNI CRISI – 25 e 26 giugno 2011

“Dominare ogni crisi? Da scettica ho pensato: impossibile. E invece, in due giorni di pratica intensa, lavorando per obiettivi e imparando la tecnica degli ologrammi, ho trasformato il mio modo di pensare e agire.
In questo corso (“Alchemy”) ho imparato cosa fare per scegliere i risultati che voglio ottenere, a livello personale e professionale, piuttosto che farmi risucchiare dal vortice della crisi.
Ho scoperto che accrescere la propria padronanza personale vuol dire avere le conoscenze, le abilità e l’atteggiamento mentale fondamentale per governare i cambiamenti che si presentano in ogni circostanza. In particolare, mi ha colpito il Timone dell’essere. Uno strumento pratico che rivela le quattro storie che ognuno racconta a se stesso per fare a pezzi i propri sogni e, grazie a questo strumento, ho imparato a plasmare l’immagine che ho di me e delle mie prestazioni.
Questo significa che una maggiore padronanza personale ci permette di vivere una vita ricca di opportunità, appassionata e fare una VERA differenza nel mondo…
Consiglio “Alchemy” a chiunque voglia liberarsi di pensieri limitanti, superare ogni crisi, accrescere la propria chiarezza ed assumere la guida della propria mente.” – Marina Volpe (Pescara)

“ALCHEMY”
Strumenti Pratici per Dominare Ogni Crisi
ed Essere Felici


Quando: 25 e 26 Giugno 2011

Dove: Sporting Hotel Villa Maria –
Francavilla al mare (Chieti)

Orari: 9,30 – 17,30

Chiama 085 498 86 35 o scrivi a
[email protected]

http://www.mauriziotucci.com/?page_id=1350


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Economia che cresce, recupero crediti e norme

Sfogliando un qualsiasi giornale che parli di finanza e di economia possiamo tranquillamente notare che uno dei settori che non ha risentito della crisi ma che anzi ha registrato una crescita continua è sicuramente quello del recupero crediti.
Il mercato del recupero crediti, e quindi il lavoro di tutti gli addetti del settore, è cresciuto in maniera esponenziale visto l’aumento dei casi di insolvenza da parte sia di aziende che di privati. Ammontava a 20 miliardi di euro l’importo affidato a tali società nel 2008, cifra arrivata a toccare i 10 miliardi nel 2009 fino ad arrivare al 2010 dove le soglie hanno toccato circa un 30 miliardi di euro, secondo le stime di Unirec, l’Unione nazionale delle agenzie di credito, che mensilmente monitora l’andamento di tale settore di mercato. Il boom di lavoro in questo settore si è registrato sicuramente nel biennio 2008/2009 quando non solo sono aumentate le cause di insolvenza e cessione pro soluto ma soprattutto le difficoltà di riscossione, motivo per cui molti sono stati gli operatori del settore ad essere assunti che si sono specializzati proprio in queste pratiche che necessitano un continuo aggiornamento in quanto la legislazione varia continuamente e l’aggiornamento è il punto da cui si parte per elaborare qualsiasi strategia, non solo nella gestioneinsoluto, ma in qualsiasi versante. Anche la privacy è un elemento fondamentale per questi tipo di attività. Il rispetto del cliente, dei suoi dati e dei motivi che lo spingono a contattare tali società deve essere assolutamente di patrimonio dei due soggetti in gioco, ossia del cliente e del dell’operatore che non deve cedere per alcun motivo dati personali per scopi che vadano al di là dell’attività strettamente legata alla pratica in questione.

Come tutti i settori merceologici però anche questo particolare tipo di servizi è stato oggetto di evoluzioni tecnologiche che impiegano informatica e particolari metodologie di assistenza al cliente come il crm.

Proprio il marketing infatti risulta essere una delle strategie fondanti in questo settore come in tutti gli altri che permette non solo di espandere il proprio business ma anche di poterlo allargare a servizi che vanno al di la’ del recupero crediti come la catalogazione dei clienti o l’analisi preventiva del potenziale cliente per evitare una futura gestione insoluti. Proprio queste procedure infatti permettono di poter valutare a fondo quale sia la situazione debitoria o di insoluti di chiunque si accinga a diventare cliente di un qualsiasi azienda avendo quindi l’opportunità di poter respingere in piena sicurezza e con dati di fatto plausibili.

E’ per garantire che l’efficienza nei confronti dei clienti sia sempre al massimo che sono nati anche numerosi corsi di formazione per il personale che specializzano gli operatori del settore affinché siano preparati a rispondere alle più disparate domande e possano sollevare da inutili dubbi tutti coloro che si trovano in condizione di dover usufruire di tali servizi.

Metodologie quindi di customer care molto efficienti che integrano professionalità, efficienza e informatica per servire il cliente nel migliore dei modi. Proprio nell’informatica informatica si è però creata la maggiore efficienza di queste agenzie attraverso tecniche di assistenza del cliente on line che si trova quindi in condizione di essere più libero nella scelta dell’agenzia e permettendo a quest’ultimo di essere concorrenziale contenendo i costi di filiali e svolgendo tutto da un unico ufficio.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

Ufficio stampa

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” Il successo commerciale in tempo di crisi”

Il mercato turistico in tempo di crisi è imprevedibile: sempre in continuo mutamento e con sviluppi inaspettati. Pertanto una formazione continua e un aggiornamento puntuale delle competenze possono risultare carte vincenti per tenere una struttura alberghiera o un pubblico esercizio al passo con i tempi. 

Gp.Studios propone a tutti gli albergatori un corso in grado di trasmettere gli strumenti e le strategie per raggiungere l’eccellenza nell’ospitalità. Il corso dal titolo” Il successo commerciale in tempo di crisi”

Strutturare la struttura: gli elementi che determinano le dinamiche di mercato, quali i fattori vincenti per fare redditività anche in tempo di crisi? Come si opera commercialmente su mercati trasversali, quali le tecniche più efficaci? Come si elabora un piano commerciale per una struttura ricettiva di medie dimensioni? Esercitazione pratica

Il corso si  terrà il 19 ottobre 2010 presso la sede di GP.Studios a Forlì .

Al termine del corso, gli albergatori saranno in grado di leggere gli scenari fluttuanti del mercato turistico e comprendere il modo in cui il marketing può supportare una strategia per l’hotel attraverso l’utilizzo degli strumenti più idonei.

Per maggiori informazioni sui corsi:

http://www.gptrends.it/blog/i-prossimi-corsi/

Per informazioni:

GP.STUDIOS      

Consulenza e Formazione nella Ristorazione e nel Turismo

via Del Cavone 7 – 47100 Forlì (FC)

Tel.  +39 0543 84099

Fax +39 0543 84099

Skype: gpstudios

email:  [email protected]

sito web: www.gpstudios.it

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Crisi: recuperare i crediti e proseguire

Si è tenuta il 16 settembre scorso la tavola rotonda organizzata dal Rotary Club di Reggio Emilia che invitato giovani imprenditori e professionisti navigati a parlare di crisi e metodologie per uscirne indenni.
Nonostante le grandi promesse della politica internazionale infatti la crisi persiste e le strategie per uscirne nel migliore dei modi devono essere elaborate con un giusto ed equilibrato confronto tra varie realtà imprenditoriali, di professionisti ed economisti. E proprio nei giovani imprenditori si ripongono le maggiori speranze. A loro infatti si chiede di non nascondersi dietro la crisi e la politica ma di esporsi in prima persona esponendo le proprie idee e le proprie iniziative per risollevare la crisi non solo economica ma anche di persone.
E’ chiaro infatti che la capacità di spesa dei cittadini è fortemente compromessa e che gli prenditori ormai investono molte delle loro risorse nella recupero insoluti e con l’aiuto delle imprese a carattere familiare di piccola entità che comunque risentono della crisi in maniera inferiore delle altre.
I rappresentanti dell’industria presenti all’incontro di Reggio Emilia hanno però tratteggiato un quadro meno preoccupante segnalando come ci siano segnali di recupero in svariati settori, sottolineando comunque la necessità di attendere il 2013 per tornare ai livelli di produttività ante crisi. Gli industriali hanno comunque affermato come si attendano una crescita non omogenea in quanto il mercato interno è ancora fermo il recupero crediti verona e in qualsiasi altra città ancora necessario vista la poca crescita nel contesto italiano e il forte tasso di disoccupazione che è ancora allarmante se confrontato con gli standard degli altri paesi europei.
Sicuramente i settori che sono ancora in una fase di forte sofferenza sono quelli che si occupano di meccanica agricola ed edilizia mentre l’oleodinamica e l’idraulica, settori martoriati nel 2009, sono in lieve ripresa. La strategia usata dalle imprese è per resistere alla crisi sono state principalmente quelle dell’internazionalizzazione e specializzazione in prodotti Made in italy e di nicchia il cui mercato risulta essere sempre costante nonostante ilo momento di difficoltà in cui il fattore del’assegno insoluto è molto meno frequente viste le numerose ordinazioni su misura e su contatto diretto con l’azienda produttrice.
Anche il settore dei professionisti ha risentito fortemente della crisi visto che con la crisi dei committenti è inevitabile la difficoltà di chi per loro lavora. Soprattutto per quanto riguarda il settore dell’edilizia, quindi tutti gli architetti, ingegneri e progettisti la linea da seguire per mantenere attiva la propria attività è sicuramente quella della specializzazione in un particolare settore senza voler fare un po’ di tutto. La competenza deve essere la caratteristica che contraddistingue ed evidenzia dalla massa. Pecca che comunque persiste è sicuramente quella di essere giovani e voler intraprendere una strada sperimentale: gli accessi ai crediti sono ancora molto difficoltosi, le difficoltà numerose e il clima di sfiducia generale sicuramente non aiuta lo sviluppo.
Unico settore che ha risentito in positivo della crisi è stato quello dei liberi professionisti commercialisti e similari che con l’incremento dei fallimenti, cassa integrazione e altre procedure burocratiche ha visto notevolmente aumentare la mole di lavoro. Resta auspicabile che con il diffondersi di una cultura fiscale più rigorosa il loro lavoro rimanga inalterato e produttivo permettendo a questi specialisti di assumere appieno il ruolo di tramite fra stato imprese e cittadini.
A cura di Martina Celegato
Prima Posizione srl
Ufficio stampa

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Il Farmaceutico non conosce crisi

In tempi di crisi economica come questi è difficile aspettarsi che esistano ancora settori in grado di generare utili a fine anno. È il caso della categoria dei distributori farmaceutici, un settore che non conosce crisi. O almeno, non l’ha conosciuta finora. Emerge infatti dal centro studi economico e finanziario ESG89 che quasi l’80% dell’intero comparto farmaceutico ha chiuso con l’ultimo bilancio in utile, le imprese operanti nel settore chiudono invece con un incremento del 58% del fatturato.

Un risultato che, sebbene il settore sia abbastanza immune dall’andamento del ciclo economico, può far ben sperare sia in termini di livelli occupazionali sia per la tanto sospirata ripresa; come prevedibile ci saranno dei settori che, come ora reggono l’impatto negativo, guideranno e alimenteranno il rilancio economico e la ripresa degli altri settori produttivi.

La storia e il modello d’impresa dei distributori farmaceutici sembrano essere quelli tra i più moderni che la letteratura specialistica mette a disposizione: una struttura centrale ripartita in piccole strutture locali, il distributore regionale o provinciale, che beneficiano dell’indotto e delle strutture produttive circostanti. Il tutto completato da una rete di clienti, le farmacie appunto, ampia e sempre in crescita che costituisce una solida base per far crescere il proprio business.

A farla da padrone rimane il gigante dei distributori farmaceutici nazionali, con un trend di fatturato positivo del 3%.

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Anche la bellezza colpita dalla crisi: un milione in meno gli Italiani nei centri estetici, ma gli estetisti sono fiduciosi e le aziende compensano con l’export

Lo rivela una ricerca Key-Stone (www.key-stone.it) condotta per conto di Unipro (Associazione Italiana Imprese Cosmetiche), sulle nuove tendenze nel settore dell’estetica professionale e presentata lunedì 19 aprile, all’interno della 43a edizione di Cosmoprof Worlwide di Bologna, la fiera internazionale di riferimento nel settore dell’estetica e cosmesi.

La ricerca, svolta su un campione rappresentativo di aziende, ha permesso, per la prima volta, di misurare il comparto della cosmesi professionale e le tendenze alla luce della situazione congiunturale in atto.

Queste le principali evidenze emerse dalla ricerca, esposta lunedì scorso al Cosmoprof di Bologna e ripresa anche da un comunicato ANSA (http://www.ansa.it/web/notizie/collection/rubriche/cronaca/2010/04/18/visualizza_new.html_1763591016.html ) relativamente all’impatto della crisi sugli istituti di bellezza:

– Almeno un milione in meno gli Italiani nei centri estetici: si è ridotto del 7% il numero di Italiani che si rivolgono ai Centri Estetici in Italia nel 2009. Si tratta, come sottolinea il presidente di Key-Stone Roberto Rosso, di ”un dato molto significativo considerando il forte aumento degli ultimi anni e il grande orientamento alla salute e bellezza che caratterizza le Italiane e gli Italiani”.

– Anche il valore del mercato dei prodotti professionali, pari a 200 mln€, ha subito un calo, del 2,3%, coerentemente con la riduzione dei trattamenti specifici (viso e corpo) che maggiormente richiedono consumo di cosmetici.

– Solo i trattamenti di base, come pulizia del viso e depilazione hanno avuto una riduzione maggiore, segno di un calo degli accessi soprattutto per le fasce meno abbienti, che si rivolgono all’estetista solo per servizi di base. Mentre considerando i trattamenti complessivi si vede sì un calo ma in misura ridotta: intorno al 2% per quelli specifici come i massaggi e i trattamenti anti-age.

– Nonostante la crisi del mercato, gli operatori rimangono fiduciosi, perché dall’inizio dell’anno 2010 la riduzione del giro d’affari è in frenata. Infatti il 50% degli estetisti dichiara che il primo trimestre sia stabile rispetto all’anno passato, un quarto lamenta una lieve riduzione e altrettanti un aumento.

– Contrariamente a quanto avviene nel mercato domestico, il settore delle esportazioni ha riscontrato un andamento positivo, con ottime performance nell’export che aumenta del 5%. Il calo avuto in Italia è stato quindi parzialmente o completamente compensato dalle imprese con maggior vocazione all’internazionalizzazione.

– Guardando al futuro, ben il 37% degli estetisti ritiene che ci sarà una ripresa, il 42% che il quadro rimarrà stabile, poco più del 10 non sa, e solo l’11% ritiene che si ridurrà ancora.

Una sintesi della ricerca è disponibile sul sito Key-Stone all’indirizzo: http://www.key-stone.it/research.php#abstracts

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Alessandro Marchesi, responsabile commerciale di Mediolanum Comunicazione, in diretta su Mediolanu Channel

La puntata di ieri sera, lunedì 23 novembre, di “Economia, quello che gli altri non dicono”, in onda su Mediolanum Channel, si è aperta con un annuncio stampa veicolante il concetto ‘capovolgi il tuo punto di vista’. È stato subito evidenziato il punto focale della trasmissione: ‘Comunicare positivo ai tempi della crisi’. Proprio a tal proposito Alessandro Marchesi, direttore commerciale Alboran, divisione di Mediolanum Comunicazione, ha sottolineato durante la trasmissione che: “Oggi è importantissimo comunicare ma molte aziende non ne hanno il coraggio ed è un grosso errore perché chi osa può avvantaggiarsi enormemente nei confronti dei competitors. In chiusura ha ribadito come “Tanti nuovi imprenditori sono nati durante una crisi perché si sono ritrovati a dover cercare nuove strade, nuove idee e quindi vincenti”.

Mediolanum Channel è su:
Sky, canale 803
http://www.mediolanumchannel.tv/

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Alessandro Marchesi ospite di Paolo Liguori su Mediolanum Channel

Questa sera, lunedì 23 novembre, alle ore 21.00 verrà trasmesso in diretta su Mediolanum Channel il programma”Economia. Quello che gli altri non dicono!”, che vuole dare un’alternativa a tutti quei media che, in un momento di crisi come quella che stiamo vivendo, danno un’informazione parziale e fermandosi troppo spesso ai luoghi comuni. Durante la trasmissione, condotta da Paolo Liguori, vengono presentati ospiti che raccontano il loro modo di vivere la crisi, le soluzioni che hanno trovato per non lasciarsi fermare, dando una visione economica “positiva”. Tra gli ospiti della serata Alessandro Marchesi, direttore commerciale Alboran, divisione di Mediolanum Comunicazione: “Comunicare ai giorni nostri vuol dire utilizzare la tradizione con l’innovazione: usare strumenti nuovi ma con criteri tradizionali”.
Satellite: Canale 803 di Sky
Link Sito: http://www.mediolanumchannel.tv

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Ancora echi da “Colazione a Mezzanotte”

Tre letture per emozionare, dare speranza e soprattutto ricordare che l’arte è ancora viva e pulsante.
Parole eleganti e toccanti si sono sentite durante “Colazione a mezzanotte”, anteprima del Mediolanum Market Forum, parole con cui si è voluta aprire una giornata dedicata all’economia ed alla crisi. I versi di Giuseppe Ungaretti che hanno emozionato profondamente il pubblico sono stati seguiti dalle parole di Ermanno Olmi , capaci di dare speranza in un momento di crisi profonda come quello in cui viviamo ed infine dal brano di Gianna Nannini in grado di richiamare quella spiritualità che troppo spesso oggi viene dimenticata.
In un luogo dove l’economia ha sempre regnato la poesia ha trovato uno spazio e lo ha usato per ricordarci che vive ancora. E le emozioni regalate dalle penne di tre grandi artisti risuonano ancora a Palazzo Mezzanotte, cercando di ricordare che arte ed economia devono tornare a camminare fianco a fianco come nel Rinascimento, uno dei periodi più lucenti della nostra storia che guarda caso è venuto dopo un periodo tra i più bui.
“La notte bella” di Giuseppe Ungaretti è stata la poesia che più ha emozionato la platea si può leggere qui di seguito:

Quale canto s’è levato stanotte/che interesse/di cristallina eco del cuore/le stelle/Quale festa sorgiva
di cuore a nozze/Sono stato/uno stagno di buio/Ora mordo come bambino /la mammella/lo spazio/
Ora sono ubriaco d’universo.

E’ possibile vedere tutti gli ospiti che sono stati presenti ed il video del format su Mediolanum Channel

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Alla sua V edizione il Mediolanum Market Forum diventa punto di riferimento del mondo dell’arte, dell’innovazione e della creatività coniugati con la finanza

Il mondo della finanza – grazie alle iniziative di Banca Mediolanum – intraprende con decisione il cammino per far tornare l’uomo al centro dello sviluppo.
Straordinaria affluenza all’edizione di ottobre 2009, con centinaia di domande di partecipazione rimaste inevase per la ridotta capienza del palazzo della Borsa di Milano, location dell’evento.
I temi in discussione e in approfondimento erano molteplici e complessi ma la centralità era rappresentata da una nuova visione etica come strumento per un’economia sostenibile. Questo nuovo approccio, tra l’altro condiviso anche negli ultimi due grandi meeting globali (USA e Turchia) insieme all’ingegno, alla creatività e ad una prospettiva ecologica è stato il grande protagonista del “Mediolanum Market Forum Ottobre 2009” e del nuovo format “Colazione a Mezzanotte”. A ciò si deve aggiungere, nel corso di una straordinaria giornata all’insegna della condivisione e della ‘contaminazione’, il grande impatto dato dalla presenza in sala di un cospicuo numero di artisti confluiti per il battesimo della “Arnoldo Mosca Mondadori Editore”. L’editore ha presentato, infatti, una collana di libri realizzati in numero limitato con tecniche artigianali in collaborazione con RAM, una web radio sull’arte, un occasione di connubio tra arte antica e nuove tecnologie. Su questo primo tema ha preso l’avvio la giornata, allo spaccare delle ore otto di mattina. Questa iniziativa si inserisce in un progetto più ampio di Banca Mediolanum votato a promuovere attività legate alla cultura, per indagare sul ruolo dell’arte e dell’artista nella società contemporanea.

L’evento è stato trasmesso sul canale satellitare Medionalum Channel (Sky 803) ed in streaming su http://www.mediolanumchannel.tv e sul sito www.mediolanummarketforum.com, su questi portali è possibile vedere diversi contributi degli ospiti al Mediolanum Market Forum di ottobre 2008.

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In diretta dal Mediolanum Market Forum presso il palazzo della Borsa di Milano: Piu’ forti della crisi

Il Mediolanum Market Forum – Ottobre 2009, alla sua V edizione affronta l’effetto dirompente che l’ultima grande crisi ha avuto sull’economia e sull’evoluzione produttiva del pianeta, generando nuovi equilibri, nuovi scenari, nuove opportunità.

In questo blocco del programma si approfondirà il tema del valore positivo delle crisi. Ogni evoluzione presenta, prima o poi, un momento critico che ne spezza lo sviluppo lineare con uno sconquasso in grado di ridisegnare i valori in campo e conseguentemente di rilanciare un nuovo e ancor più significativo progresso. Le opportunità offerte dalla grande crisi del 2009: vengono presentati alcuni casi di successo.

Interverranno:
– Alberto Bauli, Presidente Bauli S.p.A.
– Enrico Bracalente, Amministratore Unico Gruppo Nero Giardini
– Massimo Doris, A. D. Banca Mediolanum
– Oscar Giannino, Giornalista
– Remo Lucchi, A. D. Gfk Eurisko
– Giorgio Viganò, Presidente e A. D. di RVA Rasini Viganò S.p.A.

Ecco le loro testimonianze.

Alberto Bauli, Presidente Bauli S.p.A.: “In questo anno difficile è stato possibile crescere ed acquisire quattro marchi storici, operazione già in atto da tempo. Soprattutto in tempo di crisi, puntiamo alla qualità della gestione , degli investimenti. Siamo preparati a sfruttare tutte le occasioni e cogliere il giusto momento. Aumentando le dimensioni possiamo puntare alla maggiore economia di scala; il denaro costa poco… è il giusto momento per fare acquisizioni. C’era la corsa da parte della banche per supportare il nostro progetto di espansione. C’è spazio per fare di più. Il valore delle aziende è sceso, questa è una crisi che riassetterà il tessuto economico. A riguardo dell’export: faremo una joint venture con un’azienda indiana; lì esporteremo la tecnologia che adottiamo, che permette una shelf life allungabile, dunque un risparmio notevole.

Massimo Doris, A. D. Banca Mediolanum:” Noi abbiamo conseguito risultati straordinari quest’anno, +110% rispetto allo scorso anno, nettamente superiori rispetto ai nostri concorrenti. Dobbiamo dire grazie al mix fra decisioni strategiche e opportunità di business. Quando l’anno scorso si parlava di mutui, abbiamo preso una decisione di tagliare i tassi dei mutui, non solo per i nuovi clienti ma anche per quelli che già avevano sottoscritto il mutuo. In tanti aspetti ci siamo posti diversamente dalle altre banche. Ci siamo evidenziati anche per la decisione, subito dopo il fallimento della Lehman, di non penalizzare i nostri clienti e di rimborsarli. Infine,abbiamo raddoppiato gli investimenti pubblicitari ed aumentato le trasmissioni sul nostro canale per tenere informato il mercato. Per il futuro punteremo a prodotti nuovi, come il conto Freedom con grandi vantaggi per il clienti, investiremo sempre in pubblicità e continueremo ad aumentare la formazione. Prevediamo nuovi corsi sia per i consulenti, sia per i manager, ma anche di tipo finanziario per i clienti”.

Remo Lucchi, A. D. Gfk Eurisko afferma: “Il PIL è letteralmente precipitato nel 2008, e si prevede come data per la ripresa il 2017. Le aziende che non hanno preso dei provvedimenti in termini di costi rischiano molto, perché non c’è una ripresa a breve. Bisogna fare innovazione di prodotto, fare veri investimenti per innovazione vera, di prodotto e di processo. Per fare qualità a prezzi interessanti, bisogna fare innovazione di qualità e deve essere perseguita da tutti”.

Enrico Bracalente, Amministratore Unico Gruppo Nero Giardini aggiunge: “L’approccio migliore per affrontare una crisi è aggredirla. Noi già alla fine 2007 abbiamo avuto prime avvisaglie, quindi dai primi mesi del 2008 abbiamo cominciato a fare strategie mirate, investendo moltissimo in formazione, creando una struttura commerciale con più venditori, aumentando la comunicazione. Prodotto, servizio e comunicazione sono i tre fattori principali per un’azienda. In questi momenti difficili bisogna investire sempre, avere la forza economica ed il coraggio. Quando nel 2000 tutti dicevano di dislocare all’estero io sono andato in controtendenza, e questa scelta mi sta premiando anche se allora non è stato facile. Il fatto che oggi il cliente guarda la provenienza del prodotto premia la nostra scelta. In sintesi: noi imprenditori dobbiamo sempre guardare avanti con ottimismo”.

Prosegue Giorgio Viganò, Presidente e A. D. di RVA Rasini Viganò S.p.A.: “Questa crisi è stata anomala perché divisa in più tempi. Noi da subito cercato di soddisfare meglio le esigenze del cliente.Siamo un’azienda famigliare e quindi abbiamo tempi decisionali brevi. Nel 2009 il trend, che per noi era in aumento, ha avuto un rallentamento, ma non un arresto. Abbiamo creato nuova sede che ci ha aiutato molto; abbiamo investito non solo in nuove risorse umane, ma anche nella loro formazione, ed abbiamo puntato molto anche nella comunicazione. Investendo anche nel sociale”.

Conclude Oscar Giannino,giornalista opinionista, : “Sì, ci sono tante opportunità in questa crisi. Ho un termometro aggiornato a ieri di tutto quello che fanno le aziende. Il dato è che i grandi gruppi hanno fatto tagli molto incisivi . Mentre prima si doveva fare outsourcing, oggi bisogna fare inforcing, investendo sulla formazione. Oggi la manifatturiera italiana non è morta, anzi è vitale più che mai.
Da aprile noi stiamo assistendo nel settore della manifattura ad un processo di dislocazione mondiale, soprattutto intorno alla Cina. Di fronte a questa sfida avremo una crescita come quella che si è vista dopo l’Euro”.

L’evento sarà visibile sul canale satellitare Medionalum Chanell (Sky 803) ed in streaming worldwide sul sito http://www.mediolanumchannel.tv oppure su www.mediolanummarketforum.com a partire dalle ore 9.30 dell’8 ottobre 2009.

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Colazione a (palazzo) mezzanotte: ‘Dopo il ‘diluvio’ nel nome della contaminazione tra arte e finanza.

Nasce un nuovo format come anteprima del Mediolanum Market Forum in programma l’8 ottobre dalle ore 8: “Colazione a mezzanotte” nel quale verrà presentata – su invito di Banca Mediolanum – la nuova casa editrice “Arnoldo Mosca Mondadori Editore”.
La parola d’ordine dell’incontro è ‘contaminazione’. Il mondo della finanza e dell’economia si incontra con quello dell’arte e della cultura: l’arte da mero investimento ritorna ad essere espressione profonda dell’anima, espressione che aiuta a riportare l’uomo al centro di tutte le attività, anche quelle dell’economia. Un compositore, Ennio Morricone, un poeta, Valentino Zeichen, uno scrittore, Paolo Maurensig, un musicista, Carlo Crivelli ed uno scultore, Getulio Alviani, sono invitati a raccontare la loro esperienza quali fautori dei preziosi volumi della casa editrice Arnoldo Mosca Mondadori. Presenzieranno all’evento Dora Stiefelmeier, Mario Pieroni, Cristina Mondadori, Livia Pomodoro e Sara Doris oltre naturalmente a Arnoldo Mosca Mondadori. L’organizzazione dell’incontro è a cura di Mediolanum Comunicazione-Divisione Alboran.

L’evento sarà visibile sul canale satellitare Medionalum Chanell (Sky 803) ed in streaming worldwide sul sito http://www.mediolanumchannel.tv oppure su www.mediolanummarketforum.it a partire dalle ore 9.30 dell’8 ottobre 2009.

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“Mediolanum Market Forum – ottobre 2009”. DOPO IL DILUVIO

30 settembre 2009. Si avvicina la data della quinta edizione del “Mediolanum Market Forum”, che si terrà giovedì 8 ottobre 2009 con diretta su Sky e sul web dalle ore 9.30 alle 13.40 presso Palazzo Mezzanotte, Piazza degli Affari, Milano.
Il convegno verrà trasmesso in tutta Europa in doppio audio (italiano e inglese) sul canale satellitare Mediolanum Channel (Sky 803) ed in streaming worldwide su internet (www.mediolanumchannel.tv) in 3 lingue (italiano, inglese e spagnolo).
La struttura generale del Forum prevede una ripartizione in 4 blocchi, moderati da Andrea Cabrini, Direttore di Class – Cnbc. La partecipazione è strettamente ad invito.

Introduzione
Obbiettivo principale di questa edizione del Mediolanum Market Forum sarà quello di valutare quali siano le mosse e gli atteggiamenti più adatti per cogliere i segnali di ripresa che giungono da diverse parti. Siamo probabilmente al guado della grande crisi, ma è necessario saper leggere nel modo corretto tutti gli indicatori – non sempre omogenei – che giungono da mercati, economia reale, media e istituzioni. Come ci si comporta allora dopo il diluvio?
L’effetto dirompente che l’ultima grande crisi ha avuto sull’economia e sull’evoluzione produttiva del pianeta sta generando nuovi equilibri, nuovi scenari e nuove opportunità. Una nuova etica sembra essere lo strumento per un’economia sostenibile del domani; e poi l’ingegno e la creatività, la capacità cioè di innovare prodotti e processi produttivi in modo più efficiente, economico ed ecologico. Siamo dunque in una fase estremamente turbolenta: la ripresa è visibile all’orizzonte, ma nel breve periodo potrebbero prevalere ancora timori, incertezze e impulsività.
Di questo nuovo mondo che si sta generando bisognerà imparare le regole, capirne le opportunità e conoscerne alcuni meccanismi. Ecco allora che i protagonisti dell’economia e del mondo bancario potranno chiudere il Forum cercando di delineare il profilo del dopo-crisi, così che la ripresa non diventi un panorama sconosciuto nel quale rischiare di perdersi, ma un mondo migliore colmo di opportunità e regole più solide per tutti. Il convegno è presentato da Banca Mediolanum e organizzato da Mediolanum Comunicazione.

Gli argomenti affrontati durante l’incontro

ORE 8.00
Anteprima della Arnoldo Mosca Mondadori Editore.

ORE10.30
PIU’ FORTI DELLA CRISI
Il valore positivo delle crisi. Ogni evoluzione presenta, prima o poi, un momento critico che ne spezza lo sviluppo lineare con uno stravolgimento in grado di ridisegnare i valori in campo e conseguentemente di rilanciare un nuovo e ancor più significativo progresso. Le opportunità offerte dalla grande crisi del 2009: alcuni casi di successo.

ORE 11.15
L’ANNO CHE VERRA’
I settori e le innovazioni su cui puntare per una ripresa ancor più impetuosa. La velocità del progresso (tecnologico, informatico, nelle comunicazioni) come una costante in continuo aumento nel corso della storia: un moltiplicatore di opportunità col quale non sempre è facile stare al passo. Verranno presentati e raccontati alcuni esempi concreti di produttività, imprenditorialità e ingegno.

ORE 12.20
QUELLO CHE SERVE ALLA GENTE
Negli ultimi 20 anni l’atteggiamento e la consapevolezza dei consumatori sono cambiati come pure gli stessi meccanismi di domanda-offerta. Oggi, aziende ma soprattutto banche, imprese e mondo della consulenza stanno davvero dando ai consumatori ciò di cui hanno bisogno? Quali sono le priorità? Etica nel mondo degli affari e nella fruizione delle risorse: ‘business oriented’ o ‘customer oriented’? L’importanza di una corretta ed efficace comunicazione; i guasti di una cattiva comunicazione; l’importanza di saper ascoltare.

ORE 13.00
IL PARADISO PERDUTO
Il grande nodo dello Scudo Fiscale, tra etica e opportunità. Un’operazione coordinata dai più importanti paesi del mondo che potrebbe portare in Italia alcune centinaia di miliardi di Euro. Dove confluirà o dove dovrebbe confluire questa liquidità? Che contributo potrà dare alla ripresa economica? Avrà conseguenze sui mercati e sull’economia del Paese?

Diretta dalle ore 9.30 su Mediolanum Channel Sky 803 ed in streaming worldwide su www.mediolanumchannel.tv

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Giuseppe Mascitelli: vision, tecnocreatività e ‘wearable technology’

Milano, 26 settembre 2009. L’anno Europeo della Creatività e Innovazione (“The European Year of Creativity and Innovation 2009”) ha portato alla ribalta, durante il periodo più impegnativo della crisi mondiale, l’importanza del concetto di innovazione coniugato con quello della creatività e sull’argomento è stato intervistato Giuseppe Mascitelli, AD di Mediolanum Comunicazione.
Ecco l’intervista avvenuta durante la preparazione di un evento che si terrà a Palazzo Mezzanotte di Milano nei primi giorni di ottobre.

Nei periodi di recessione, come quello che stiamo vivendo, qual è il ruolo che devono svolgere la creatività e l’innovazione?

“La creatività, in questo particolare momento, diventa la medicina per guarire, ma con questo non intendo la medicina da ‘pronto intervento’ bensì quella che saprà, passato il momento di emergenza, essere la vera linfa vitale della ripresa che sta già mostrandosi in questo finale di anno…’.

‘Gente Money’ del gennaio 2001 pubblicava una sua intervista riguardante Planet Alboran, una web tv antesignana con oltre 50 canali tematici, intervista in cui testualmente asseriva: “Con il progetto Planet Alboran vogliamo essere soprattutto multicanale: i nostri programmi si ricevono via satellite, via cavo, con modem normale o con Adsl. Stiamo anche sperimentando un formato per cellulare. Tv, pc o cellulare non importa il media di arrivo…”.
Quello che affermava ben 8 anni fa risulta ancor oggi di massima attualità: possedeva la sfera magica per vedere il futuro?

“La mia formazione a Urbino nella facoltà di filosofia e la frequentazione di un gruppo di lavoro capeggiato dalla Jervis Comba, mi ha aiutato a non accontentarmi mai e di cercare sempre il ‘non-visto’ …. Anche ora, in cui mi adoperando per la contaminazione tra un linguaggio teatrale e polisensoriale con uno tecnologicamente avanzato, mi sento di portare un messaggio di innovazione. Continuo a ripeterlo e lo ribadisco anche in questa occasione: il concetto di ‘Tecnocreatività’, da me espresso nei primissimi anni ’90, è il riassunto della tendenza vincente in questi anni di forte trasformazione”.

Per concludere. Tutti ora parlano di web, social network, interazione computerizzata e lei invece, grazie alla partnership, fatta già qualche anno fa, con Mobango, una Mobile Company, guarda alla telefonia mobile e alle opportunità che potrebbe generare: non si stanca di essere sempre avanti di un passo?

“Come diceva Walt Disney bisogna guardare sempre avanti e nel caso decidessimo di voltarci verso il passato deve servire solo per essere più attenti ed esperti nell’affrontare le nuove sfide; ma per capirle in profondità è necessario avere dimestichezza con un approccio di stampo culturale/antropologico che ci insegna come i simboli, i valori e le idee condivise possono appartenere a specifiche comunità e diventare il vero ‘collante’ per tenerle vive e coese. L’interazione applica questo concetto e Mobango – una delle prime community per mobile nate in internet con quasi 5 milioni di utenti iscritti – rappresenta un’ulteriore evoluzione: l’essere ‘wearable’, proprio dei cellulari preannuncia come il concetto di condivisione e social networking si appresti a diventare ‘indossabile’ “.

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Ripresa economica lunga, faticosa e lenta

Il Centro studi di Confindustria ha stimato che tra il 2009 e 2010 i posti di lavoro che si perderanno saranno intorno ai 700000 e nonostante che tutti gli indicatori economici mondiali danno chiari segni di ripresa tale ripresa sarà lenta, faticosa e graduale per cui necessita intervenire con nuove politiche imprenditoriali per potersi allontanare da questa situazione piena di incertezze.
Il Presidente della Confindustria Emma Marcegaglia individua nelle grandi ristrutturazione e nelle riconversioni, per le quali è necessario ottenere il credito, le priorità per uscire il più velocemente dalla crisi.
Anche il ministro delle finanze Tremonti ha nuovamente confermato che il danaro per le imprese li possono mettere i governi e le banche, ma, anche se il governo si sta adoperando con il massimo impegno sono le banche le principali attrici e da loro ci si aspetta in impegno maggiore attraverso l’utilizzo dei Tremonti Bond.
Al momento risulta che solamente il Banco popolare abbia utilizzato i bond governativi mentre invece le banche più grandi quali Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno recentemente dichiarato che non intendono utilizzarli andando contro gli interessi del paese Tremonti ha dichiarato che le grosse banche ragionano da “grande industria bancaria” per cui risultano poco idonee a servire un tessuto produttivo come quello italiano, richiamando le banche stesse all’accordo firmato pochi mesi fa al quale hanno aderito la maggior parte degli istituti di credito italiani(Moratoria dei debiti alle PMI) altrimenti non ci sarà per gli istituti di credito la detassazione sulle perdite sui crediti.

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